Academic literature on the topic 'Commenti umanistici'

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Journal articles on the topic "Commenti umanistici"

1

Luongo, Dario. "La metodologia del Commento nei trattati sull’interpretatio iuris di età umanistica." AION (filol.) Annali dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” 40, no. 1 (December 20, 2018): 197–239. http://dx.doi.org/10.1163/17246172-40010010.

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Abstract:
Abstract In this paper we examine some treatises about interpretatio iuris that encode the methodology of the Italian ‘scuola del commento’, from the end of the Middle Ages onwards. Those writings reaffirm the primacy of the mens or sensus over the verba of the law. In all these treatises, the law is considered the expression of ratio rather than of the voluntas principis: therefore, its efficacy must be addressed by means of specific and different jurisprudential work. We illustrate this methodology through a detailed analysis of the treatises by C. Rogerio, B. Cepolla, S. Federici, P. A. Gammaro.
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2

Muecke, Frances. "Humanists in the Roman Forum." Papers of the British School at Rome 71 (November 2003): 207–33. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002440.

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Abstract:
GLI UMANISTI NEL FORO ROMANOL'articolo presenta un excursus inedito sui Fori, ricavato dagli appunti presi da alcuni studenti alle lezioni del 1470 circa, di uno degli antiquari più importanti della fine del XV secolo, Giulio Pomponio Leto. L'excursus è di particolare interesse perché rappresenta uno dei primi tentativi di identificare la posizione di edifici e luoghi nel Foro stesso. L'articolo inserisce l'excursus nel contesto dei primi trattati antiquari e in quello dei tentativi, sia contemporanei che posteriori, di localizzare i monumenti del Foro. L'analisi dettagliata identifica le fonti e dimostra una generale similarità tra il metodo dell'excursus e quello di Pomponio Leto, così come alcune particolari interpretazioni pomponiane. Lo studio dimostra inoltre l'importanza dei commentari umanisti —fonti sino ad ora molto meno studiate dei trattati topografici — per lo studio della crescita e della diffusione dell'antiquariato umanista.
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3

Poma, Andrea. "Commento a Colpa e sensi di colpa di Martin Buber." QUADERNI DI GESTALT, no. 1 (October 2010): 79–87. http://dx.doi.org/10.3280/gest2010-001005.

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Abstract:
L'autore prende le mosse dall'edizione italiana del testo Colpa e sensi di colpa di Martin Buber per sottolineare il rapporto fra il pensiero del filosofo e la svolta umanistica in psicoterapia, mettendone in risalto non solo la nota vicinanza, ma anche alcuni punti di distanza e differenza che le caratterizza. In particolare si sofferma su due problemi aperti che ancora interrogano la psicoterapia: la dimensione etica della colpa e il rapporto fra terapeuta e paziente. In primo luogo, la colpa, considerata in senso etico e non solo come sentimento di colpa, č interamente riconducibile all'ambito psicologico o trascende questa sfera radicandosi in un orizzonte esistenziale e quindi irraggiungibile dalla psicoterapia? In secondo luogo, come č possibile incontrare il paziente su un piano esistenziale (il che significa rinunciare a una posizione io-esso per sostare nell'autentico io-tu) senza perdere il proprio metodo, ruolo e infine se stessi? Questi interrogativi sono proposti come stimoli di riflessione per la psicoterapia e per lo sviluppo dei suoi fondamenti.
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4

Black, Robert. "Giovanni Pontano. Il De aspiratione di Giovanni Pontano e la cultura del suo tempo: Con un’Antologia di brani scelti dal De aspiratione in edizione critica corredata di introduzione, traduzione e commento. Nova Itinera Humanitatis Latinae. Collana di Studi e Testi della Latinità medievale e umanistica 3. Ed. Giuseppe Germano. Naples : Loffredo Editore, S.p.A., 2005. 440 pp. index. €29. ISBN: 887564-113-7. - Antonietta Iacono, ed. Uno studente alla scuola del pontano a Napoli: Le Recollecte del MS. 1368 (T.5.5) della Biblioteca Angelica di Roma. Nova Itinera Humanitatis Latinae. Collana di Studi e Testi della Latinità medievale e umanistica 4. Naples : Loffredo Editore, S.p.A., 2005. 184 pp. index. €12. ISBN: 887564-112-9." Renaissance Quarterly 60, no. 4 (2007): 1302–4. http://dx.doi.org/10.1353/ren.2007.0375.

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5

Larcati, Arturo. "Stefan Zweig und Dante Alighieri." Deutsches Dante-Jahrbuch 91, no. 1 (January 8, 2016). http://dx.doi.org/10.1515/dante-2016-0011.

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Abstract:
RiassuntoIn questo saggio si ricostruisce per la prima volta l’interesse di Stefan Zweig per Dante, che è rimasto costante durante tutta la sua vita. Lo scrittore austriaco, che aveva intenzione di tradurre in tedesco la Vita Nova, non solo imita lo stile di Dante in una composizione giovanile dal titolo »Tal der Trauer« (»Valle della tristezza«, 1905), ma promuove anche una nuova edizione delle sue opere in lingua originale (col commento di Croce) presso la casa editrice Insel di Lipsia nel 1921 e più tardi esalta il poeta italiano come sostenitore di valori umanistici. Negli anni in cui Zweig è costretto a lasciare l’Austria a causa del Nazismo (1934-1942), l’autore della Commedia diventa uno dei punti di riferimento più importanti per una nuova concezione della letteratura d’esilio.
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Dissertations / Theses on the topic "Commenti umanistici"

1

Vescovo, Michele <1995&gt. ""La Gemma purpurea di Guido Faba: edizione critica e commento"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15480.

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Abstract:
La tesi consiste nell’edizione critica della “Gemma purpurea”, composta dal dictator bolognese Guido Faba (1190-1250 ca.). Il trattato, trasmesso da sedici manoscritti, è in lingua latina, ma contiene quindici formule epistolari in volgare bolognese. Le edizioni finora curate sono parziali e vertono quasi solo sulle formule volgari. L’opera, infatti, è stata oggetto soprattutto dell’interesse degli italianisti, in quanto rappresenta il primo esempio di prosa letteraria in volgare italiano, nonché la prima attestazione del volgare nell’ars dictaminis. Dopo un’introduzione di carattere generale sul dictamen nel XIII secolo e su vita e opere del Faba, ho descritto e recensito i codici che trasmettono la “Gemma” e ho svolto l’edizione critica del testo. Infine ho commentato il testo sul piano del contenuto.
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2

MARCELLINO, GIUSEPPE. "Flavio Biondo, De verbis Romanae locutionis. Introduzione, edizione critica, traduzione e commento." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2014. http://hdl.handle.net/11384/113458.

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3

Benedetti, Matteo <1980&gt. "Raffaele Regio: commento alle metamorfosi di Ovidio: In Ovidii metamorphosin enarrationes (libri I-IV)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/446.

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4

Pellegatta, Pietro <1984&gt. "Edizione critica del commento 'Testatur Servius' alle 'Bucoliche' di Virgilio attribuito a Ilario d'Orléans." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4622.

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Abstract:
Per la mia tesi di dottorato ho lavorato all’edizione critica di un commento medievale alle Bucoliche di Virgilio. Durante la rinascita culturale del secolo XII, i principali commenti tardoantichi ai classici vengono sostituiti. Per quanto riguarda Virgilio il commento più diffuso fino ad allora era quello di Servio; a partire dal XII sec. le copie di questo testo subiscono un drastico calo. Ad esso subentra un nuovo commento che eredita tutto il materiale serviano, lo rielabora e lo amplia, nella nuova forma della glossa continua. Allo stesso autore sono riconducibili glosse a tutta l’opera di Virgilio e alla 'Tebaide' di Stazio. Questi testi, tramandati sia insieme che singolarmente da una cospicua tradizione, sono stati attribuiti a Ilario d’Orleans. Ilario si forma insieme a Pietro Abelardo, alla scuola cattedrale di Laon, fondata da Anselmo intorno al 1089, ed esercita come magister ad Angres e Orleans. Una generazione dopo, Arnolfo d’Orleans riconosce in lui il fondatore dello studio dei classici a Orleans. Nel 1123 si trasferisce a Parigi, dove muore poco dopo il 1145. Alcuni studi degli ultimi decenni hanno messo in discussione il rapporto tra classicità e medioevo così come è stato pensato finora. Ripensare i rapporti dei medievali con i classici, significa anche ripensare il passaggio dal Medioevo all’Umanesimo.
For my Doctoral thesis I have worked on the critical edition of a medieval commentary of the Virgil’s Bucolics. During the 12th century cultural renaissance, the main Late Antiquity’s commentaries on the classics were replaced. As for Virgil, the best known commentary was Servius’s one; from the 12th century the number of copies transmitting this text was drastically reduced. A new commentary, that re-elaborates and adds new information and observations to Servius’s material, took its place, using the new form of the continuous glosa. Glosae to Virgil can be ascribed to the same author, as well as to Statius’s Thebaid. These texts, transmitted both together and individually by a conspicuous tradition, have been attributed to Hilary of Orleans. Hilary received his cultural education alongside Peter Abelard at the cathedral school of Laon founded by Anselm around 1089. Then he began his career as magister teaching in Angers and Orleans. A generation later, Arnulf of Orleans recognized in him the founder of the study of the classics in Orleans. In 1123 he moved to Paris and there he died shortly after 1145. In the last decades, some studies have questioned the relationship between Classical and Middle Ages, as we know it. To rethink the Medievals’ relationship with the classics means to rethink the passage from Middle Ages to Humanism.
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5

Villacara, Giulia <1994&gt. "I carmina latina di Giovanni Pico della Mirandola: traduzione, analisi e commento della produzione latina in versi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18706.

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Abstract:
I carmina latina di Giovanni Pico della Mirandola: una produzione, ricca di rimandi classici e intrisa di un'esperienza biografica importante, ma purtroppo giunta a noi in modo lacunoso. L'obiettivo della ricerca è quello di costruire un corpus dei componimenti latini attribuibili all'autore, facendo riferimento alle principali edizioni moderne che ne hanno curato l'analisi in precedenza. L'elaborato prende avvio da un excursus biografico di Pico e, esponendo le tematiche e le caratteristiche principali della sua produzione letteraria, si prefigge l'obiettivo di tracciare un quadro il più completo possibile della produzione latina in versi. Si fornirà pertanto una traduzione e un'analisi accurata, cogliendo i più rilevanti aspetti culturali, letterari e biografici.
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6

Zennaro, Chiara <1995&gt. "Il commento alla Brevis introductio ad dictamen di Giovanni di Bonandrea del ms. Perugia, Biblioteca Augusta, lat. B 56. Edizione critica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15477.

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7

Nardello, Chiara. "Il commento di Francesco da Buti all'Ars poetica di Orazio." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425078.

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Abstract:
The thesis prepared introduces the edition and analysis of the unpublished comment of Francesco da Buti on Horace's Ars poetica. The comment written at the end of XIV century and probably meant for scholarly aims, is to be considered a small, but precious example of the success of the Classics in medieval times and,in particular, of the great esteem granted to Horace's Ars poetica, which was used both by men of letters and by teachers at school education., owing to its contents of regulations. The thesis first focuses on the figure of Francesco da Buti, an experienced grammarian, a good connoisseur of the Classics (Horace, Persio, Terenzio) and of medieval texts (the Commedia and the Dottrinale). Francesco da Buti's exegetical work can be inserted in the context of the medieval interpretation of the Classics and, in particular, of Horace's work. This frame of reference is further analysed through a proper confrontation of a number of comments on Ars poetica written before (and limited to those published for practical reasons). Accordingly, particular attention has been given to the first work (Porfirione's and pseudo-Acrone's), to the comment handed down by codes Par.Lat. 7971,7972,7974, probably written in the late Carolingian Age, to Scholia, handed down by Par.Lat. 17897 dating back to the XI century as well as to other following expositions. The Scholia are the first, known example of the renewed interest in Horace's poetry following the rules of the Auctores, that is, the Scholia Vindobonensia (IX century), the Anonymus Turicensis (XII century) and the Materia (XII, area id Chartres). The main part of the thesis work is devoted to the edition and analysis of the Butian comment. The text is written on the basis of Ambr. E 3 Sup. manuscript, as the other evidence, ms 30 of the Biblioteca Comunale of San Gimignano, is here described. The ample number of notes included, apart from quoting the sources accurately and examining the grammar observations in the comment exhaustively , also appears to clarify the letter of the text, not always clear, and to suggest a possible interpretation of ambiguous settings. In addition, the thesis work carried out an accurate and meaningful comparison with previous comments and as far as possible, with the other exegetical works of Francesco da Buti, so that as to characterize the comment with rapport to the different kinds of medieval comments and to propose its proven position being used in traditional writing genres, mainly those connected with the university milieu and thus aimed at teaching.
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8

BOLPAGNI, GAIA. "GIOVANNI MATTIA TIBERINO E LA PASSIO BEATI SIMONIS PUERI TRIDENTINI : EDIZIONE E COMMENTO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1395.

Full text
Abstract:
A fronte dell’ampia e varia tipologia di studi dedicati all’episodio del “beato” Simone da Trento (1475), emergeva la mancanza di informazioni riguardanti uno dei maggiori protagonisti della vicenda: il bresciano Giovanni Mattia Tiberino, autore della Passio beati Simonis tridentini, ovvero il testo che determinò la fortuna letteraria degli avvenimenti trentini. A lungo limitato al ruolo che svolse nella difesa della causa di Simonino, l’interesse nei confronti di questo personaggio non ha mai varcato il confine dell’erudizione locale, impedendo una ricostruzione esauriente della sua figura di uomo e d’intellettuale: questa tesi desidera definire meglio i lineamenti biografici e culturali del Tiberino, per mostrare le varie sfaccettature di questo complesso profilo di letterato e umanista, pur riconoscendo l’importanza che ebbe l’esperienza trentina per la sua formazione e affermazione come intellettuale. La tesi presenta tre capitoli: il primo si concentra sulla vita e le opere del Tiberino, delineando una biografia completa e documentata; il secondo comprende il censimento e la catalogazione di tutti i testimoni, manoscritti ed edizioni a stampa, delle opere dedicate a Simone da Trento, mostrando l’entità della loro diffusione e le modalità di circolazione; il terzo è dedicato all’edizione della Passio, corredato di un apparato delle fonti ed un commento.
Considering the wide and various kinds of studies dedicated to the case of the “blessed” Simone from Trento (1475), it stood out the lack of information about one of the most important actors of this story: Giovanni Mattia Tiberino from Brescia, author of the “Passio beati Simonis tridentini”, that is the text which established the literary success of these events. For a long time the only interest for this character was related to his role in defence of Simonino’s case, and this interest never crossed the borders of local erudition; in this way it was not possible to have a full image of his figure as a man and as a scholar. This thesis aims to define better his biographical and cultural outlines, in order to show all the different faces of his complex profile as a man of letters and scholar. This thesis is composed by three chapters: the first one is about Tiberino’s life and works, and it outlines a complete and documented biography. The second one comprehends census and cataloguing of all attestations, manuscripts and printed editions of works related to Simone from Trento; it also shows the extent of their spreading and the manners of their circulation. The third is dedicate to the Passio’s edition, with enclosed an critical apparatus and a commentary.
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BOLPAGNI, GAIA. "GIOVANNI MATTIA TIBERINO E LA PASSIO BEATI SIMONIS PUERI TRIDENTINI : EDIZIONE E COMMENTO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1395.

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Abstract:
A fronte dell’ampia e varia tipologia di studi dedicati all’episodio del “beato” Simone da Trento (1475), emergeva la mancanza di informazioni riguardanti uno dei maggiori protagonisti della vicenda: il bresciano Giovanni Mattia Tiberino, autore della Passio beati Simonis tridentini, ovvero il testo che determinò la fortuna letteraria degli avvenimenti trentini. A lungo limitato al ruolo che svolse nella difesa della causa di Simonino, l’interesse nei confronti di questo personaggio non ha mai varcato il confine dell’erudizione locale, impedendo una ricostruzione esauriente della sua figura di uomo e d’intellettuale: questa tesi desidera definire meglio i lineamenti biografici e culturali del Tiberino, per mostrare le varie sfaccettature di questo complesso profilo di letterato e umanista, pur riconoscendo l’importanza che ebbe l’esperienza trentina per la sua formazione e affermazione come intellettuale. La tesi presenta tre capitoli: il primo si concentra sulla vita e le opere del Tiberino, delineando una biografia completa e documentata; il secondo comprende il censimento e la catalogazione di tutti i testimoni, manoscritti ed edizioni a stampa, delle opere dedicate a Simone da Trento, mostrando l’entità della loro diffusione e le modalità di circolazione; il terzo è dedicato all’edizione della Passio, corredato di un apparato delle fonti ed un commento.
Considering the wide and various kinds of studies dedicated to the case of the “blessed” Simone from Trento (1475), it stood out the lack of information about one of the most important actors of this story: Giovanni Mattia Tiberino from Brescia, author of the “Passio beati Simonis tridentini”, that is the text which established the literary success of these events. For a long time the only interest for this character was related to his role in defence of Simonino’s case, and this interest never crossed the borders of local erudition; in this way it was not possible to have a full image of his figure as a man and as a scholar. This thesis aims to define better his biographical and cultural outlines, in order to show all the different faces of his complex profile as a man of letters and scholar. This thesis is composed by three chapters: the first one is about Tiberino’s life and works, and it outlines a complete and documented biography. The second one comprehends census and cataloguing of all attestations, manuscripts and printed editions of works related to Simone from Trento; it also shows the extent of their spreading and the manners of their circulation. The third is dedicate to the Passio’s edition, with enclosed an critical apparatus and a commentary.
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10

Invernizzi, S. "LE GLOSSE ALLA 'TEBAIDE' ATTRIBUIBILI A ILARIO D'ORLÉANS (LIBRI VII-XII)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/158083.

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Abstract:
Commentary and critical edition of a twelfth century collection of glosses to Statius’s Thebais (books VII-XII), ascribable to Hilarius of Olréans, Abelard’s friend, author of a Virgil commentar and initiator of the classical reading’s glorious tradition (lecturae ad auctores) in the Loire’s valley. The Thebais’s glosses ascribable to Hilarius of Orléans had a wide and sound fortune until the late Renaissance. Giovanni Boccaccio owned a copy of this commentary and used it to write his Teseida; Francesco Petrarca copied information taken from these glosses in the margins of his copy of Vergil (Vergilius Ambrosianus).
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Books on the topic "Commenti umanistici"

1

Belloni, Gino. Laura tra Petrarca e Bembo: Studi sul commento umanistico-rinascimentale al "Canzoniere". Padova: Editrice Antenore, 1992.

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Book chapters on the topic "Commenti umanistici"

1

Abbamonte, Giancarlo. "La ricezione della silva di Stazio sulla villa Sorrentina di Pollio Felice nei commentari umanistici." In Latinitates, 337–72. Turnhout: Brepols Publishers, 2013. http://dx.doi.org/10.1484/m.latin-eb.4.00118.

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