Academic literature on the topic 'Colloquio di lavoro'

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Journal articles on the topic "Colloquio di lavoro"

1

Tere Powell, Ingrid. "Gli strumenti del colloquio: considerazioni cliniche." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2021): 27–45. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-003003.

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Abstract:
Il seguente articolo introduce la metodologia utilizzata nel lavoro di supporto psicologico ai migranti richiedenti asilo e ai titolari di protezione - che seguo come psicologa del Centro Astalli Trento. Nel testo verranno presentati gli strumenti impiegati durante la pratica clinica - molti dei quali venivano portati a colloquio dall'utenza - come ad esempio: le cartine geografiche, i manufatti, le foto, i video ecc. Questi strumenti mi hanno permesso di lavorare in chiave etno-clinica e sono stati negoziati durante la relazione di sostegno ai beneficiari del servizio.
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2

Secco, Silvano. "Il corpo come luogo di testimonianza del passato." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2021): 141–66. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-001008.

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Abstract:
Questo lavoro cerca di rispondere a due quesiti, il primo riguarda la possibile esistenza di una memoria corporea che precede e prepara le memorie elaborate dal sistema nervoso centrale. Il secondo quesito concerne le modalità attraverso le quali si possono recuperare le memorie corporee. La testimonianza procede dal corpo alla rappresentazione verbale. In tutte le situazioni, normali o traumatiche, sono le immagini a costituire il ponte che collega le memorie del corpo con le memorie della mente. Verrà infine descritta una nuova tecnica che utilizza le immagini del paziente durante il colloquio definita Consulenza psicologica immaginativa.
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3

Menenti, Benedetta, and Salvatore Valentino. "L'intervento psicologico in un ambulatorio di displipidemie." PSICOBIETTIVO, no. 2 (March 2010): 103–10. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-002006.

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Abstract:
Il lavoro presentato in questo articolo nasce dalla stretta collaborazione, in ambito ospedaliero, tra diverse figure specialistiche, medico e psicoterapeuta. L'intento degli autori č stato quello di valutare la possibile presenza di aspetti psicopatologici in soggetti con diagnosi medica (nello specifico la sindrome metabolica): attraverso un protocollo di ricerca che implica un'accurata visita medica del paziente, un colloquio clinico psicologico e la somministrazione di test psicodiagnostici, gli autori hanno cosě evidenziato la significativa incidenza di disturbi depressivi e/o d'ansia in soggetti affetti da sindrome metabolica. La presente area di indagine si configura, in ambito clinico, quale territorio ancora inesplorato; gli autori sottolineano, pertanto, la necessitŕ di ulteriori studi e la messa a punto di protocolli di intervento che vedano la presenza sinergica di piů specialisti con competenze specifiche.
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4

Ferraro, Anna Maria. "Esercizio di clinica n. 1: passo a passo lungo le tappe fondamentali." GRUPPI, no. 2 (April 2011): 33–45. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-002003.

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Abstract:
In questo scritto l'autore racconta della sua prima paziente e dei "primi passi" che, in assoluto, muove all'interno di una relazione clinica. Vacillando. Non a caso ha scelto d'intitolare il lavoro: Passo a passo lungo le tappe fondamentali. Come se ogni passo - ogni riflessione, ogni momento - avesse bisogno del suo particolare assestamento. Cosě, a partire dal primo colloquio e dall'analisi della domanda, l'autore riferirŕ alcuni frammenti delle conversazioni con gli altri curanti (il neurologo e lo psichiatra); si soffermerŕ a riflettere sul linguaggio diagnostico; proverŕ ad accennare alcune considerazioni sulle dinamiche cotransferali con la signora Noto e, infine, parlerŕ di un incontro di supervisione tenutosi a scuola durante il quale fu discusso questo caso. Il racconto di questa esperienza (che per motivi di spazio sacrifica l'approfondimento dei pur importanti aspetti istituzionali) sarŕ corredato da riflessioni, inserite in nota o nel corpo del testo, relative alle acquisizioni dell'autore durante i primi due anni di frequenza della Scuola di specializzazione LdG di Palermo.
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5

Grigio, Monica. "L'esperienza di psicologia clinica perinatale in una maternitŕ ospedaliera." INTERAZIONI, no. 1 (July 2012): 100–118. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-001008.

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Abstract:
Verrŕ illustrata la casistica del lavoro clinico svolto dal Servizio di Psicologia Clinica dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale V. Buzzi'. L'attivitŕ del Servizio prevede interventi sia a livello preventivo che di presa in carico psicoterapeutica in caso di psicopatologia e si articola in diversi ambiti (conduzione dei Corsi di accompagnamento alla nascita e al puerperio, assistenza psicologica nei reparti, attivitŕ psicoterapeutica ambulatoriale, assistenza psicologica in Diagnosi Prenatale, formazione psicologica per gli operatori che operano in ambito perinatale, attivitŕ di ricerca, ecc). L'intervento terapeutico in ambito perinatale in ospedale richiede un contatto emotivo molto intenso e una tecnica che sia in grado di sostenere anche le situazioni piů acute o in emergenza. La psicologa perinatale deve saper modulare in maniera flessibile il classico setting terapeutico: alla consuetudine di uno studio chiuso deve saper contrapporre il colloquio al letto della donna o in piedi davanti all'incubatrice del bambino, deve poter favorire e accompagnare cambiamenti rapidi, alternare occasioni di sostegno psicologico ad interventi di clinica classica, prestarsi ad un ascolto analitico come anche a momenti di semplice informazione, confrontarsi da sola con la donna o con il futuro padre, o dover intervenire in una dinamica di coppia o, ancora, nella relazione della madre con il neonato che magari richiede di essere allattato o cambiato durante la seduta.
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6

Molinari, Renata M., Eduardo De Paula, and Maurício Paroni De Castro. "HOMENAGEM A THIERRY SALMON." Revista Rascunhos - Caminhos da Pesquisa em Artes Cênicas 6, no. 1 (April 1, 2019): 50–118. http://dx.doi.org/10.14393/rr-v6n1-2019-06.

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Abstract:
Título: Homenagem a Thierry Salmon Resumo: “Homenagem à Thierry Salmon” é um dossiê publicado na revista Prove di Drammaturgia (nº.2, 2002), sob a curadoria de Renata M. Molinari – dramaturga por dezesseis anos junto a Salmon. Resultado de um simpósio realizado pela Università di Bologna, no qual atores e atrizes, iluminador, sonoplasta, preparadores corporal e vocal, se reuniram para relembrar, refletir e compartilhar as questões centrais relativas ao “Projeto Amazonas”. Entre outros elementos presentes no rol das atenções de Thierry Salmon, os temas compartilhados eram relativos às tensões referentes aos universos feminino e masculino, ao espaço-memória, a permeabilidade e o imprevisto como elementos instaladores de oportunidades para se colocar em jogo com o real. Palavras-chave: Thierry Salmon, Teatro, Encenação, Atuação, Real. Titolo: Omaggio a Thierry Salmon Riassunto: “Omaggio a Thierry Salmon” è un dossier pubblicato nella rivista Prove di Drammaturgia (nº.2, 2002), a cura di Renata M. Molinari – drammaturg per più di sedici anni accanto a Salmon. Risultato di un colloquio tenuto all`Università di Bologna, in cui attori e attrici, light and sound designer, coreografa, preparatori fisici e vocali, si raccolsero per ricordare e riflettere sul lavoro con Thierry Salmon, condividendo le questioni centrali riguardanti il Progetto Amazzone. Tra gli altri elementi messi in risalto nell’elenco delle priorità di Thierry Salmon in questo progetto e oltre, emergono i temi della relazione tra universo femminile e maschile, lo spazio della memoria, la permeabilità e l’imprevisto come fondamenti dell’opportunità di mettersi in gioco con il reale. Parole chiave: Thierry Salmon, Teatro, Regia, Recitazione/Rappresentazione, Reale. Title: Tribute to Thierry Salmon Abstract: Tribute to Thierry Salmon is a dossier published in the magazine Prove di Drammaturgia (n°.2, 2002), under the curatorship of Renata M. Molinari – dramaturge for sixteen years alongside Salmon. It is the result of a symposium held at the University of Bologna, in which actors and actresses, light and sound designers, movement and vocal instructors, gathered together to remember, reflect and share the important questions related to the Amazon Project. Among other things that concerned Thierry Salmon, the topics shared were related to the tension between the female and male universes, between space and memory, between permeability and unexpected, as elements that open opportunities to bring the real in the theatrical game. Keywords: Thierry Salmon, Theatre, Staging, Acting, Real.
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7

Jacobs, Lynne. "Speranza, paura e dignità quando il "Now for Next" è collassato." QUADERNI DI GESTALT, no. 1 (June 2021): 21–26. http://dx.doi.org/10.3280/gest2021-001003.

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Abstract:
Questo report fa riferimento alle intuizioni della psicoterapia della Gestalt contemporanea e della psicoanalisi intersoggettiva, per esaminare la relazione tra i sentimenti di speranza, paura e dignità all'interno di un processo terapeutico dialogico. Entrambe le scuole di pensiero enfa-tizzano la relazione tra speranza e paura nel processo dialogico, e questo report esplora il modo in cui un senso di dignità emerge dal lavoro dialogico con la speranza e con la paura. Speranza e paura oscillano nel processo di una relazione terapeutica nel momento in cui il paziente ricer-ca la dignità attraverso un dialogo attivo ed autentico. Nel periodo di lockdown causato dal Co-ronavirus il tema del ritrovamento della dignità è passato dallo sfondo in primo piano durante i nostri colloqui terapeutici.
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8

Pangrazzi, Arnaldo. "Il corso di formazione pastorale clinica." Medicina e Morale 39, no. 3 (June 30, 1990): 503–14. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1176.

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Abstract:
Da alcuni anni anche in Italia, dopo l'esperienza degli Stati Uniti e di alcuni paesi europei, sono stati introdotti i Corsi di Formazione Pastorale Clinica (Clinical Pastoral Education - CPE) con l'intento di preparare sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi, studenti di teologia, operatori sanitari e volontari, per acquisire una più profonda conoscenza del malato, per favorire lo sviluppo di metodi pastorali basati sulla comunicazione e sulla relazione di aiuto autentica, per facilitare il processo di integrazione dei propri studi teologici con la pratica pastorale e per promuovere il lavoro di équipe con esperti di altre discipline. L'Autore esamina, alla luce della propria esperienza, il metodo utilizzato per fornire questo tipo di preparazione: esso si avvale da una lato della compilazione di accompagnamento pastorale) da parte dei tirocinanti, dall'altro di una serie di colloqui con una figura di educatore esperto, il supervisore. Inoltre il CPE si avvale del procedimento della dinamica di gruppo, offrendo ai tirocinanti un'opportunità di reciproco aiuto e comprensione, per acquisire una sempre maggiore sensibilità e competenza per accostarsi ai malati che essi incontrano nella propria attività.
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9

Berrini, Roberto, and Anna Maria Sorrentino. "I colloqui di presa in carico nella terapia individuale relazionale-sistemica." TERAPIA FAMILIARE, no. 95 (April 2011): 5–20. http://dx.doi.org/10.3280/tf2011-095002.

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Abstract:
Scopo dell'articolo č di individuare un modello di presa in carico per pazienti che richiedono una psicoterapia individuale, in un ottica relazionale/sistemica. Gli autori lavorano come docenti della "Scuola di Psicoterapia Mara Selvini" di Milano, dove sempre piů frequentemente le allieve presentano richieste di supervisione per situazioni di presa in carico individuale di pazienti richiedenti, che provengono dai contesti di cura dove operano. In primo luogo vengono delineate le condizioni generali che permettono di accogliere la richiesta di terapia individuale. Successivamente il terapeuta deve riuscire a cogliere la dimensione esistenziale del paziente, ossia «che persona sia», seguendo una modalitŕ di incontro individuale/relazionale, centrato sull'attaccamento, allo scopo di creare un'alleanza terapeutica positiva. Inoltre č possibile utilizzare la classica modalitŕ sistemica del genogramma per indirizzare il pensiero del paziente verso una dimensione relazionale della sua sofferenza. Sono illustrati tipologie generali di pazienti: il primo mostra un'adeguata competenza autobiografica, mentre il secondo manifesta difficoltŕ rispetto alla verbalizzazione dei costrutti dell'attaccamento e porta il terapeuta a mettere a fuoco le sue modalitŕ procedurali e implicite relative a "come stare" con gli altri.
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10

Chiappelli, Marco, and Sabina Berardi. "Pattern of intervention and patients' satisfaction with Community Mental Health Service in Bologna." Epidemiology and Psychiatric Sciences 9, no. 4 (December 2000): 272–81. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000840x.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Verificare se il grado di soddisfazione per i servizi offerti dal CSM sia collegato ad alcune caratteristiche (sociodemografiche, cliniche, assistenziali) dell'utenza, concentrando l'attenzione sulle situazioni più “critiche”, al fine di acquisire elementi per i progetti di miglioramento. Disegno – Studio trasversale con rilevazione delle prestazioni fruite e somministrazione di uno strumento di valutazione ai pazienti con almeno un accesso ogni due mesi nel corso del 1998 e in carico al Centro di Salute Mentale. Setting – Il Centro di Salute Mentale (CSM) del Distretto Saragozza-Porto dell'Azienda USL Città di Bologna. Principali misure utilizzate – Dati del sistema informativo relativi alle caratteristiche sociodemografiche, cliniche, assistenziali di ciascun soggetto e Verona Service Satisfaction Scale (VSSS— 32). Risultati – I risultati relativi a 145 soggetti (24% della popolazione) hanno mostrato come su tre dimensioni principali (soddisfazione globale, professionalità, informazione) e quattro sottodimensioni (colloqui, aiuto economico, aiuto domiciliare, farmacoterapie) oltre il 70% degli intervistati si è dichiarata soddisfatta, giudicando sostanzialmente sufficiente il servizio. L'analisi dei punteggi meno elevati, attraverso il confronto con le variabili sociodemografiche, cliniche ed assistenziali, ha evidenziato quattro aree nelle quali, in modo differenziato, vi sono aspetti suscettibili di miglioramento della qualità del servizio: 1) accessibilità dei servizi: gli assistiti meno soddisfatti lamentano costi assistenziali troppo elevati (spese per i farmaci) e mal tollerano la frequentazione ambulatoriale con persone più gravemente disturbate; 2) coinvolgimento dei familiari: il problema è diffusamente avvertito e la critica sembra vertere sulla scarsa incisività degli interventi presso i familiari; 3) colloqui individuali: l'insoddisfazione sembra derivare dalla scarsa incisività dei trattamenti o dalla “dipendenza” dal CSM che un pattern assistenziale complesso può indurre; 4) contributi economici: gli “insoddisfatti” sono prevalentemente assistiti ai quali il CSM eroga aiuti economici diretti, spesso nell'ambito di programmi che comportano un intenso lavoro di collegamento con altre agenzie sociali e sanitarie. Conclusioni – Il grado di soddisfazione si differenzia significativamente in relazione ad alcune caratteristiche sociodemografiche e cliniche degli assistiti e in funzione a tipo e quantità di assistenza prestata, sebbene emergano aspetti apparentemente incoerenti (ad una maggior assistenza pare corrispondere un diminuzione della soddisfazione) che devono forse far ripensare al tipo di risposta assistenziale fornita a certe categorie di assistiti.
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Dissertations / Theses on the topic "Colloquio di lavoro"

1

PALLASSINI, ALESSANDRO. "Il contesto lavorativo come spazio di formazione. Incontro tra domanda e offerta formativa nel colloquio aziendale." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/1002731.

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Abstract:
La presente ricerca, nell'ambito della pedagogia del lavoro e della formazione in ambito aziendale, studia i processi di ricontestualizzazione che permettono di tradurre i bisogni materiali di un'organizzazione in pratiche formative indirizzate verso i singoli individui. Abbiamo analizzato come nel “mercato della formazione” domanda e offerta formativa si incontrino e quali siano i dispositivi che rendono possibile questa relazione. La tesi che sosteniamo e che sostanzia l'intero lavoro rimanda alle possibilità che attraverso il linguaggio si possano trovare spazi di coincidenza tra le esigenze delle organizzazioni e le pratiche formative indirizzate verso i singoli. Il linguaggio, in questa ottica, esprime e, in qualche maniera, si riferisce, sebbene in forma sfaccettata e non meccanica, alle dinamiche societarie e ai rapporti di potere (Bernstein & Foucault). Pertanto, questo studio si propone di rintracciare i dispositivi pedagogici che operano nella mediazione tra le esigenze proprie dell'organizzazione e quelle del singolo individuo. La tesi si articola in quattro parti che possono essere divise in due distinte sezioni interrelate tra di loro. I primi due capitoli trattano le questioni eminentemente teoriche che fungono da “motore profondo” delle restanti riflessioni. Nello specifico, il primo capitolo affronta le tematiche relative al ruolo del lavoro nella formazione dell'individuo. Tale approccio si basa principalmente sul paradigma teorico di sfondo delle teorie dell'attività (Leont'ev, Engeström e i successivi sviluppi) e su alcune riflessioni circa l'ambiente lavorativo come spazio cognitivo, capace di generare apprendimento (Billet, Eraut, Rossi e Vicari tra gli altri). Le riflessioni svolte in questa parte servono a definire una serie di punti teorici che vengono utilizzati come riferimenti permanenti nei capitoli successivi e fissano una molteplicità di dimensioni proprie dell'agire all'interno di un'organizzazione. Il secondo capitolo, partendo da questi principi teorici, fornisce elementi di analisi principalmente indirizzati verso i dispositivi di ricontestualizzazione e sul ruolo svolto dal Dispositivo Pedagogico (Bernstein). La seconda parte del capitolo rappresenta una “traduzione” per l'ambito aziendale delle riflessioni proprie della prima parte. In particolar modo, appoggiandoci sul concetto di Dispositivo Formativo Aziendale con il quale Federighi traduce, per il caso specifico dell'azienda, il concetto proprio di Bernstein di Dispositivo Pedagogico, si analizzano quali siano le dimensioni della formazione all'interno delle organizzazioni produttive, declinandole per un settore specifico della popolazione lavorativa, ovvero quello dei talenti. Il terzo capitolo, che apre la seconda parte di questa ricerca, può essere sezionato in due parti distinte. Nella prima viene affrontato il ruolo del linguaggio inteso come attività produttiva direttamente relata in maniera omologica con l'attività di tipo lavorativo (Rossi - Landi). Invece, nella seconda parte si affrontano nello specifico le scelte metodologiche e di analisi utilizzate nella parte finale di questo studio quali, ad esempio, le tecniche proprie dell'analisi del discorso e della conversazione. Si tratta di un capitolo in cui elementi teorici, metodologici e primi riscontri empirici si fondono e danno consistenza ai principi generali esposti nella parte iniziale della tesi. Infine, l'ultimo capitolo presenta il caso di studio empirico. In esso vengono analizzati, secondo le tecniche proprie dell'analisi della conversazione asimmetrica, una serie di colloqui svolti in differenti aziende di distinte tipologie produttive. Tali colloqui, condotti da un gruppo di analisti delle pratiche formative, sono finalizzati all'immissione in formazione degli individui attraverso l'emersione e la ricontestualizzazione dei loro bisogni in attività pedagogiche. L'intero studio propone una metodologia di analisi indirizzata a mostrare come i differenti attori, che sono i protagonisti della formazione, pur nella asimmetricità dei loro rispettivi ruoli, si interrelino tra di loro per arrivare a definire macroaree condivise di intervento formativo. Tali macroaree, che abbiamo denominato in questo studio tag formativi, rappresentano prime comunanze logiche su cui far convergere l'azione formativa che poi dovrà essere specificata secondo contenuti puntuali e declinata attraverso gli assi del tempo (scansione degli impegni di formazione lungo un arco temporale definito) e dello spazio (luoghi specifici in cui la formazione avrà luogo). La ricerca propone infine, nei suoi tratti sostanziali, un dispositivo di analisi delle dinamiche di ricontestualizzazione che permette il loro disvelamento e l'intervento su di esse per instradarle attraverso azioni che cerchino di far incontrare le differenti esigenze degli individui e dell'azienda in muta e proficua collaborazione.
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Books on the topic "Colloquio di lavoro"

1

Consul, Enza. Lo sproloquio del colloquio: Come non fare un colloquio di lavoro. Milano: A. Mondadori, 1994.

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2

Colloquio, italo-spagnolo di diritto del lavoro (1997 Copanello Italy). I nuovi scenari della prestazione di lavoro: Atti del Colloquio italo-spagnolo di diritto del lavoro : Copanello, 17-18 ottobre 1997. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1999.

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3

Amadori, Alessandro. Come conquistare un posto di lavoro: Il curriculum, il guestionari, i test il colloquio di selezione. 2nd ed. Milano: Il Sole 24 Ore Libri, 1993.

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4

(Italy), Consiglio nazionale dell'economia e. del lavoro. Facoltà di medicina e servizio sanitario nazionale: Colloquio nazionale, Roma, 5-6 marzo 1987, CNEL, Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Italy. Milano, Italy: F. Angeli, 1988.

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5

Superare Brillantemente il Colloquio Di Lavoro. Lulu Press, Inc., 2013.

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6

Fabbro, Ricardo. Trovare Lavoro con un Curriculum Vitae Perfetto e un Colloquio Di Lavoro Da Favola: Segreti, Consigli e Spunti per la Ricerca Di Lavoro, Farsi Assumere Subito e Trovare Lavoro Online. Independently Published, 2020.

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7

Barsini, Adrien. Come Affrontare con Fiducia un Colloquio Di Lavoro in Azienda e Avere Buone Chance Di Essere Assunti. Independently Published, 2018.

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8

Francone, Massimo Michele. Parlare Di Curriculum, Colloquio e Lavoro Senza Trattare Di Comunicazione e Marketing è Impossibile: Tu Sei Impresa. Independently Published, 2021.

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9

Writing, Freddy, and Hayden Land. Colloquio Di Lavoro: Guida Completa con Oltre 180 Domande e Risposte per una Intervista Perfetta! Independently Published, 2019.

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10

I nuovi scenari della prestazione di lavoro: Atti del Colloquio italo-spagnolo di diritto del lavoro : Copanello, 17-18 ottobre 1997 (Pubblicazioni della ... / Universita degli studi di Reggio Calabria). Edizioni scientifiche italiane, 1999.

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