Academic literature on the topic 'Codifica azione'

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Journal articles on the topic "Codifica azione"

1

De Piccoli, Norma. "Le molteplici facce della ricerca-azione: espressione di successo o debolezza? alcune riflessioni e una ipotesi di formazione." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2011): 127–38. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003007.

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Abstract:
Il contributo, partendo dalla constatazione che la ricerca-azione costituisce, oggi, un orientamento alla ricerca, e non un metodo codificato, presenta in sintesi gli elementi caratterizzanti tale approccio. A tal proposito specifica quali sono le forme di conoscenza a cui la ricerca-azione si riferisce, in particolare facendo riferimento allo stretto intreccio tra conoscenza e azione e pone qualche breve puntualizzazione sugli aspetti metodologici che permettono di contraddistinguerla dalla ricerca applicata. Ritenendo che i processi e i contenuti siano contestualmente importanti in tutte le fasi di una ricerca-azione, il contributo si conclude ipotizzando, e presentando in sintesi, una formazione psicologica attinente alla ricerca-azione.
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2

Dennis, John L., and Aldo Stella. "Priming dei concetti di attivitŕ/passivitŕ: la valorizzazione dell'intenzionalitŕ nella codifica e nella interpretazione di eventi/comportamenti." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (January 2012): 341–59. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-003002.

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Abstract:
La presente ricerca si occupa del processo di attribuzione causale e, in particolare, della spiegazione di azioni e di comportamenti secondo un modello intenzionale o secondo un modello meccanico. In due studi, che sono stati effettuati utilizzando il priming dei concetti di attivita e di passivita, e emerso che l'innesco del concetto di attivita favorisce interpretazioni piu astratte degli eventi e interpretazioni intenzionali di azioni e comportamenti. Di contro, l'utilizzo del priming della passivita non ha avuto significative influenze sui processi interpretativi e cio ci ha indotto a formulare l'ipotesi che il priming concettuale configura una disposizione asimmetrica del ruolo del soggetto a fronte del ruolo dei fattori meccanici e ambientali.
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3

Barioglio, Caterina, and Daniele Campobenedetto. "Coding Turn. Regole, forme e funzioni nella città contingente." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 18–19. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098002.

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Abstract:
Questa introduzione presenta i contributi del servizio e descrive il contesto di ricerca nel quale gli studi qui presentati sono stati sviluppati. I contenuti sono elaborati da ricercatori del Future Urban Legacy Lab, centro interdipartimentale del Politecnico di Torino, coinvolto nella revisione al Piano regolatore generale della Città di Torino. Il servizio descrive alcuni esiti di questa ricerca, che si pone in relazione con soggetti pubblici e privati nel campo della trasformazione dello spazio fisico, includendo riflessioni sulla stratificazione di alcune regole urbane nella storia della città europea e sulla codifica della città ordinaria e delle sue modificazioni, ma anche esempi di applicazione delle azioni proposte per il miglioramento del sistema di regolazione.
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Campanile, Gabriella. "Una visione prospettica del consulente dei processi di apprendimento nella digital transformation nelle organizzazioni." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 229–45. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112015.

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Abstract:
La figura del consulente dei processi di apprendimento delle organizzazioni (CPAO), profilo ad oggi ancora poco codificato se pur già presente nel mercato del lavoro, prevalentemente nelle organizzazioni di piccola e media dimensione, coglie la necessità di ridefinire la propria funzione e le proprie skill in base ai cambiamen-ti di scenario e strutturali che le aziende sono chiamate a compiere nel breve e medio periodo. Per questo avere una visione prospettica, non solo del ruolo, ma anche dei fattori, esogeni alle organizzazioni, consente di tracciare le direttive su cui ri-progettare la professione del CPAO nell'era Industria 4.0. Chi scrive, proverà ad elaborare le risposte ai seguenti interrogativi: - Quali sono le nuove skill di cui il CPAO deve dotarsi per sostenere i processi di trasformazione digitale e tecnologica delle organizzazioni? - Quale è il ruolo che può avere il CPAO all'interno dei contesti organizzativi caratterizzati da profonde trasformazioni tecnologiche e digitali? Questa riflessione vuole dare un primo contributo alla definizione di una nuova visione e dello scopo del profilo CPAO per aggiungere valore all'interno del nuovo scenario di riferimento.
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5

Sánchez Izquierdo, María, Juan Pablo Morillo Baro, Yarisel Quiñones Rodríguez, Verónica Morales Sánchez, and Antonio Hernández Mendo. "Sistema de observación para la evaluación técnica en la danza clásica: ejercicio del plié." Cuadernos de Psicología del Deporte 21, no. 2 (April 20, 2021): 72–84. http://dx.doi.org/10.6018/cpd.452291.

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Abstract:
La danza clásica es una disciplina rigurosa, técnica, estilística, cultural y artística que requiere el estudio de las acciones y habilidades motrices. El estudio presenta una herramienta de observación ad hoc compuesta por un sistema mixto de formato de campo y un sistemas de categorías exhaustivas y mutuamente excluyentes (E/ME), con el objetivo de validarla para poder codificar y evaluar un ejercicio de danza clásica, el plié de una barra de ballet. El instrumento está compuesto por 5 criterios y un total de 84 categorías distribuidas de la siguiente forma: 9 para las cuentas musicales, 19 para cabeza/mirada, 33 en tren inferior, 18 en tren superior y 5 en dirección espacial. La muestra fueron 10 bailarines/as, ocho mujeres y dos hombres, todos con un nivel profesional en danza clásica. Se realizó un análisis de Calidad del Dato y un análisis de Generalizabilidad con los programas HOISAN y SAGT v1.0. La fiabilidad de los observadores se llevó a cabo mediante el cálculo de los coeficientes de correlación Pearson, Spearman y Tau b de Kendall; y mediante el índice de concordancia Kappa de Cohen y concordancia canónica de Krippendorf. Las correlaciones estimadas fueron de .99-1.00 para la fiabilidad inter e intraobservador, el índice de Kappa de Cohen se situó entre .99 y 1.00 respectivamente y la concordancia canónica entre 99.6% y 100%. Los resultados muestran índices adecuados de correlación, así como excelentes resultados de generalizabilidad con un valor G relativo y G absoluto de 1.00 en el acuerdo interobservador e intraobservador, revelando que la herramienta de observación presenta una óptima validez, precisión y fiabilidad. Classical dance is a rigorous, technical, stylistic, cultural and artistic discipline that requires the study of actions and motor skills. The study presents an ad hoc observation tool composed of a mixed field format system and a system of exhaustive and mutually exclusive categories (E / ME), with the aim of validating it in order to be able to code and evaluate a classical dance exercise, the plie of a ballet barre. The instrument is made up of 5 criteria and a total of 84 categories distributed as follows: 9 for musical accounts, 19 for head / gaze, 33 in lower body, 18 in upper body and 5 in spatial direction. The sample was 10 dancers, eight women and two men, all with a professional level in classical dance. A Data Quality analysis and a Generalizability analysis were performed with the HOISAN and SAGT v1.0 programs. The reliability of the observers was carried out by calculating the correlation coefficients Pearson, Spearman and Kendall's Tau b; and using Cohen's Kappa concordance index and Krippendorf's canonical concordance. The estimated correlations were .99-1.00 for inter and intra-observer reliability, Cohen's Kappa index was between .99 and 1.00 respectively, and canonical agreement between 99.6% and 100%. The results show adequate correlation indices, as well as excellent generalizability results with a relative G and absolute G value of 1.00 in the interobserver and intraobserver agreement, revealing that the observation tool has optimal validity, precision and reliability. Keywords: Observational Methodology, Generalizability Analysis, Data Quality, Classical Dance, Plié. La danza classica è una disciplina rigorosa, tecnica, stilistica, culturale e artistica che richiede lo studio delle azioni e delle capacità motorie. Lo studio presenta uno strumento di osservazione ad hoc composto da un sistema misto di formati di campo e da un sistema di categorie esaustive e reciprocamente esclusive (E/ME), con l'obiettivo di validarlo per poter codificare e valutare un esercizio di danza classica, il plié di un ballerino. Lo strumento è composto da 5 criteri e da un totale di 84 categorie così distribuite: 9 per le perline musicali, 19 per la testa/occhio, 33 nel treno inferiore, 18 nel treno superiore e 5 nella direzione spaziale. Il campione era di 10 ballerini, otto donne e due uomini, tutti con un livello professionale nella danza classica. Con i programmi HOISAN e SAGT v1.0 sono state effettuate un'analisi della qualità dei dati e un'analisi di Generalizability. L'affidabilità degli osservatori è stata effettuata calcolando i coefficienti di correlazione Pearson, Spearman e Tau b di Kendall; e tramite l'indice di concordanza Kappa di Cohen e l'indice di concordanza canonica di Kriperndorf. Le correlazioni stimate sono state di 0,99-1,00 per l'affidabilità inter- e intra-osservatore, l'indice Kappa di Cohen era rispettivamente tra 0,99 e 1,00 e la concordanza canonica tra 99,6 e 100%. I risultati mostrano adeguati indici di correlazione, così come eccellenti risultati di generalizzabilità con un valore G relativo e G assoluto di 1,00 nell'accordo inter- e intra-osservatore, rivelando che lo strumento di osservazione presenta una validità, precisione e affidabilità ottimali. A dança clássica é uma disciplina rigorosa, técnica, estilística, cultural e artística que requer o estudo das ações e habilidades motoras. O estudo apresenta uma ferramenta de observação ad hoc composta por um sistema de formato de campo misto e um sistema de categorias exaustivas e mutuamente exclusivas (E / ME), com o objetivo de validá-la para poder codificar e avaliar um exercício de dança clássica, a folha de uma barra de balé. O instrumento é composto por 5 critérios e um total de 84 categorias distribuídas da seguinte forma: 9 para contas musicais, 19 para cabeça / olhar, 33 na parte inferior do corpo, 18 na parte superior do corpo e 5 na direção espacial. A amostra foi de 10 bailarinos, sendo oito mulheres e dois homens, todos com nível profissional em dança clássica. Uma análise de qualidade de dados e uma análise de generalização foram realizadas com os programas HOISAN e SAGT v1.0. A confiabilidade dos observadores foi realizada por meio do cálculo dos coeficientes de correlação de Pearson, Spearman e Kendall's Tau b; e usando o índice de concordância Kappa de Cohen e a concordância canônica de Krippendorf. As correlações estimadas foram de 0,99 a 1,00 para confiabilidade inter e intraobservador, o índice Kappa de Cohen ficou entre 0,99 e 1,00, respectivamente, e a concordância canônica entre 99,6% e 100%. Os resultados mostram índices de correlação adequados, bem como excelentes resultados de generalizabilidade com G relativo e valor G absoluto de 1,00 na concordância interobservador e intraobservador, revelando que o instrumento de observação tem validade, precisão e confiabilidade ótimas.
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Dissertations / Theses on the topic "Codifica azione"

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ORLANDI, ANDREA. "ACTION REPRESENTATION IN THE HUMAN BRAIN: ELECTROPHYSIOLOGICAL MARKERS AND NEUROFUNCTIONAL CORRELATES." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241203.

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Abstract:
La presente tesi si propone di studiare i decorsi temporali e correlati neurali legati al riconoscimento del corpo e alla codifica dell’azione utilizzando studi elettrofisiologici e di neuroimaging. È stato dimostrato come la capacità di riconoscimento di un corpo diminuisca se osservato capovolto indicando di una perturbazione dei processi di elaborazione configurazionale. Nella presente tesi è stata indagata la relazione tra riconoscimento del corpo, orientamento e attenzione, utilizzando immagini di posture corporee e strutture di cubi in orientamento canonico o capovolto. È stato ipotizzato un effetto dell’inversione sulla percezione dei corpi, ma non dei cubi. L’inversione del corpo ha portato ad una elaborazione dello stimolo più lenta (N2 anteriore più tardiva) e ad un aumento della selezione attentiva (Selection Negativity e P300 più ampie) necessaria per riconoscerlo e classificarlo. La ricostruzione della sorgente (swLORETA) ha confermato un maggior reclutamento di regioni attentive prefrontali. Per i cubi non è stata riscontrata una modulazione di tali componenti per via della mancanza di un orientamento naturale. I risultati hanno indicato come il riconoscimento del corpo sia dipendente dall’orientamento. Diversi studi hanno mostrato il coinvolgimento di regioni fronto-parieto-temporali durante l’osservazione di un’azione e l’effetto dell’expertise nel modulare l’attività di tali aree. In questo studio, lo sforzo muscolare è stato utilizzato come strumento per investigare l’effetto della pratica della danza sulla codifica dell’azione, ipotizzando una codifica maggiormente raffinata nei danzatori (vs. controlli). Gesti tecnici caratterizzati da sforzo lieve e intenso sono stati mostrati a danzatori e controlli durante un compito di immaginazione motoria. Nei danzatori sono stati riscontrati processi di elaborazione più rapidi (P2 posteriore precoce) e un coinvolgimento bilaterale della corteccia occipito-temporale (N2 posteriore e swLORETA). Gli esperti hanno anche mostrato un aumento della P300 anteriore e della Late Positivity (LP) parietale in risposta agli stimoli a sforzo intenso, indicando una codifica dell’azione più raffinata in virtù della conoscenza dei programmi motori. I controlli hanno mostrato una modulazione della LP occipitale dovuta ad un aumento dell’elaborazione delle informazioni cinematiche. La swLORETA ha indicato una maggiore attività nelle regioni visuomotorie nei danzatori, nelle regioni visive e prefrontali nei controlli. Durante il compito di immaginazione motoria è stata trovata una Anterior Negativity (AN) più ampia negli esperti. I movimenti a sforzo intenso hanno anche portato ad una AN più ampia nei controlli, mentre il risultato inverso è stato trovato nei danzatori. La swLORETA ha mostrato attività bilaterale nelle regioni visuomotorie e temporali nei danzatori e in regioni frontali superiori e mediali nei controlli. I risultati del secondo studio hanno suggerito una forte modulazione dei processi di rappresentazione dell’azione in base all’expertise acquisita e il contributo della corteccia occipito-temporale alla codifica dell’azione. L’ultimo studio ha esplorato i correlati neurali della rappresentazione di aspetti temporali dell’azione. I volontari hanno giudicato la piacevolezza estetica di sequenze di danza riprodotte con accelerazione uniforme o variata, indicando una preferenza per le variazioni temporali. È stato ipotizzato un maggiore coinvolgimento di regioni occipito-temporali e fronto-centrali in funzione dell’accelerazione crescente. Le sequenze variate hanno attivato regioni corticali e sottocorticali, tra cui la corteccia occipito-temporale, aree premotorie e motorie supplementari, lobulo parietale inferiore, giro frontale inferiore, insula, talamo e putamen. I risultati hanno suggerito un forte effetto di risonanza motoria durante l’elaborazione di aspetti cinematici legati alle variazioni temporali.
The present thesis aimed to investigate the time course and the neural substrates of body recognition and action representation using electrophysiological and neuroimaging studies. Previous evidence has shown that the presentation of a body in upside-down orientation resulted in decreased discrimination ability and increased N190 component, suggesting a disruption of configurational processing. In this thesis, the relationship between body recognition, orientation, and attention was assessed by presenting the participants with body postures and structures of cubes in either upright or inverted orientation. We predicted an effect of inversion on the perception of bodies but not cubes. The body inversion led to a slower stimulus processing (slower anterior N2) and enhanced attention allocation (larger Selection Negativity and P300) required to recognize and classify the target. Stronger recruitment of attention-related prefrontal regions was also found using swLORETA source reconstruction. No modulation of these components was shown for the cubes due to the lack of natural orientation. This first experiment provided evidence for an orientation-dependent recognition of the human body. Several studies have found the engagement of fronto-parieto-temporal regions in action perception, modulated as a function of expertise. Here, a dancer’s muscular effort was used as a tool to investigate the impact of ballet expertise on action representation. Compared to controls, a more refined and automatic effort encoding was expected in dancers due to their increased expertise with the repertoire of movement. Expert dancers and non-dancers were presented with effortful and effortless technical gestures and instructed to reproduce each of them mentally. A faster stimulus processing (faster posterior P2) and early bilateral engagement of the occipito-temporal cortex (OTC; posterior N2 and swLORETA) was found in dancers vs. controls during action observation. The experts also showed an increased anterior P300 and parietal Late Positivity (LP) in response to effortful than effortless steps. This was interpreted as an index of refined action coding due to their acquired motor knowledge. The non-experts only showed a modulation of the occipital LP likely due to enhanced processing of dance kinematics. The swLORETA indicated the recruitment of visuomotor regions in dancers, and visual and prefrontal areas in controls. During the motor imagery task a larger Anterior Negativity (AN) was found in experts compared to non-experts. Also, the effortful (vs. effortless) steps elicited a more negative AN in controls, while the opposite effect was found in ballet dancers. The swLORETA indicated bilateral recruitment of visuomotor and temporal areas in dancers and superior and medial frontal regions in controls. The evidence from the second study suggested a strong role of expertise in the modulation of the neural processes underlying action representation and an expertise-dependent contribution of the OTC to action coding during both observation and motor imagery. The final study of this thesis explored the neural correlates of action timing representation. The volunteers judged the aesthetical appraisal of videos depicting dance sequences reproduced with a uniform or varied acceleration, showing a preference for the varied version. Enhanced activity within OTC and fronto-central regions was expected as a function of increased acceleration changes. We found that the varied (vs. uniform) version of the sequences engaged a broader network of areas cortical and subcortical areas. The OTC, premotor and supplementary motor areas, inferior parietal lobule, inferior frontal gyrus, insula, thalamus, and putamen exhibited a crucial role in the representation of action timing. These results suggest a strong embodied response during the processing of dance kinematics as a function of time variation.
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Girimonte, Valentina. "Implementazione di un sistema ERP-SAP in una nuova acquisizione e conseguenti azioni sul modello produttivo: il caso IMA-TMC." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25010/.

Full text
Abstract:
L’elaborato di tesi proposto riguarda un impegnativo, nonché rilevante, progetto in merito all’implementazione di un sistema ERP (SAP), all’interno di una azienda recentemente acquisita dal mondo IMA. Tra gli obiettivi basilari vi è quello di analizzare, rielaborare e, se necessario, modificare i processi produttivi, senza stravolgere la realtà aziendale in questione: TMC-AMS. Verranno analizzati nel dettaglio alcuni dei cambiamenti fondamentali, tra i quali la trasformazione del piano di codifica di una Distinta Base, che, oltre a portare notevoli migliorie a livello di flussi e di organizzazione, ci condurrà, grazie ad alcune importanti conseguenze sulla gestione dei codici e dei macrogruppi funzionali caratterizzanti la stessa, verso la sperimentazione di un nuovo modello produttivo. Inoltre, ci focalizzeremo su di una notevole differenza riguardo la gestione del Configuratore di Prodotto, il quale successivamente al passaggio da custom Visual Basic a SAP, passerà all’essere gestito completamente sul PaLM (project and application lifecycle management). La sinergia del gruppo e la capacità di analizzare e rielaborare, quasi su misura, i flussi di una diversa realtà aziendale hanno portato, quindi, a numerosi cambiamenti e conseguenti azioni sul modello produttivo aziendale, che non si fermeranno di certo con la fine del progetto, caratterizzato dal go live in data 31/12/2021. Si tratta di un vero e proprio passaggio mentale, da inquadrare come un cambio di approccio produttivo, anche dal punto di vista dell’engineering, ovvero di progettazione della macchina facilitato da un’implementazione tecnologica grazie agli strumenti enterprise messi a disposizione da IMA. L’analisi deve infine includere peculiarità positive e criticità per valutare azioni di personalizzazione rispetto al modello tipico SAP IMA.
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