Journal articles on the topic 'Città europea'

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Piccinato, Giorgio. "Sul futuro della città europea." Ciudades, no. 05 (February 1, 2018): 179. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.05.1999.179-184.

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Abstract:
Este artículo enuncia y explica brevemente las ideas de varios documentos referidos al conjunto del territorio de la Unión Europea y llega a la conclusión de que todos ellos son documentos políticos y, por tanto, demasiado generalistas que emplean una extrema cautela en la identificación de las posibles líneas de acción. Frente a e llo se plantea la necesidad de responder a una serie de cuestiones para afrontar la estrategia espacial de Europa, para construir la identidad de la ciudad europea no contentándonos con proposiciones demasiado genéricas, pero además, sin ignorar cuanto ha sido ya hecho.
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Barioglio, Caterina, and Daniele Campobenedetto. "Coding Turn. Regole, forme e funzioni nella città contingente." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 18–19. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098002.

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Abstract:
Questa introduzione presenta i contributi del servizio e descrive il contesto di ricerca nel quale gli studi qui presentati sono stati sviluppati. I contenuti sono elaborati da ricercatori del Future Urban Legacy Lab, centro interdipartimentale del Politecnico di Torino, coinvolto nella revisione al Piano regolatore generale della Città di Torino. Il servizio descrive alcuni esiti di questa ricerca, che si pone in relazione con soggetti pubblici e privati nel campo della trasformazione dello spazio fisico, includendo riflessioni sulla stratificazione di alcune regole urbane nella storia della città europea e sulla codifica della città ordinaria e delle sue modificazioni, ma anche esempi di applicazione delle azioni proposte per il miglioramento del sistema di regolazione.
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Lepratto, Fabio, and Paolo Mazzoleni. "Il disegno urbano nella trasformazione della città europea contemporanea." TERRITORIO, no. 87 (June 2019): 58–68. http://dx.doi.org/10.3280/tr2018-087010.

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4

Maletta, Rosalba. "Durs Grünbein in cerca d’Europa tra scomparsa delle piazze e genius loci." Altre Modernità, no. 28 (November 30, 2022): 404–37. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/19187.

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Abstract:
Programmata su basi tecno-scientifiche, la città europea del terzo millennio rischia di dimenticare o banalizzare le distruzioni e i massacri di massa provocati dalla Seconda guerra mondiale. La poetica del frottage di Durs Grünbein mostra quanto i camouflages che addobbano le nostre città sconfessino l’unicità del vivente, suscettibile di emergere in ogni pietra e piazza d’Europa. Il cosmopolitismo perseguito da Grünbein lo radica a Dresda e a Hellerau come luoghi in cui per un breve periodo si realizzarono progetti di Lebensreform, tra i quali un’architettura e un’istruzione che comprendesse le classi meno agiate e gli esclusi. Fantasticate e fantasmatizzate come possibilità per il futuro, le immagini dell'infanzia e dell'adolescenza di Grünbein punteggiano la sua poetica urbana. Insieme alla senese Piazza del Campo e alla ricerca del genius loci, l'isola che non c'è diventa per tanto, nell’opera dell'autore di lingua tedesca, la cornice di una rappresentabilità della cittadinanza europea nutrita delle istanze ideali del Manifesto di Ventotene (1941) e dei Colloqui di Hertenstein (1946).
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Nuti, Lucia. "L'immagine della città europea nell'opera di Matthäus Merian (1593–1650). By Maria Iaccarino." Imago Mundi 63, no. 2 (June 2011): 232–33. http://dx.doi.org/10.1080/03085694.2011.568769.

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Colafranceschi, Daniela, and Joan Nogué. "Abitare l’intangibile: paesaggio e spazio pubblico." Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 2 (January 27, 2022): 5–23. http://dx.doi.org/10.36253/rv-12447.

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Abstract:
Nella geografia complessa delle nostre città, quella dello Spazio Pubblico è entità oggi quanto mai flessibile, aperta e contraddittoria, concettualmente più permeabile e necessariamente rispondente ai cambiamenti così incisivi e profondi delle comunità che le abitano. Il progetto come dispositivo, in coerenza con il portato della Convenzione Europea del Paesaggio, indirizza le ragioni di una strategia di intervento sui valori intangibili come strumenti operativi che ne determinano qualità e successo. Livelli di identità e appropriazione diventano strumenti del fare, insieme a relazioni percettive e dinamiche, flessibilità e pluralità di funzioni, traiettorie e tempi che scandiscono forme e maniere di vivere ed abitare nelle città. Quando da ‘pubblici’ gli ambiti urbani passano ad essere collettivi, partecipati, quotidiani, condivisi. Quando da ‘spazi’ diventano ‘luoghi’. Il numero presenta ricerche, esperienze, tendenze e attitudini di progetto che lasciano emergere i caratteri di un progressivo allontanarsi da un’attenzione prevalente agli aspetti stilistico-formali e compositivi di piazze, strade, marciapiedi, passeggi, giardini, parchi per essere trattati come spazi emozionali della nostra esistenza. Esso raccogliere esperienze progettuali innovative in cui antropologia, filosofia, questioni sociali, si fondono alla composizione architettonica, all’urbanistica, alla progettazione urbana e alimentano ricerca, sperimentazione, sensibilità operativa per sostanziare un progetto di paesaggio più consapevole e complesso.
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Salone, Carlo, and Francesco Arfò. "Città e grandi eventi: il programma Matera Capitale Europea della Cultura 2019 nella percezione dei residenti." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 3 (September 2020): 5–29. http://dx.doi.org/10.3280/rgi2020-003001.

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Abstract:
L'adozione di politiche di sviluppo urbano focalizzate sulla cultura, sia dal lato dell'offerta (realizzazione di infrastrutture e sostegno alle industrie culturali e creative) sia da quello della domanda (campagne di promozione turistica, programmazione di eventi) e prassi corrente nel capitalismo cognitivo. Intorno al nesso tra cultura e sviluppo economico si e coagulato un vasto dibattito scientifico che fa da sfondo e giustificazione per l'adozione di politiche pubbliche conseguenti, in particolare, ma non solo, alla scala urbana. In realta, la produzione e il consumo di cultura sono pero spesso associati a fenomeni tra loro molto diversi e non di rado conflittuali. Secondo alcuni autori (Bridge, 2006; Kaasa e Vadi, 2010; Scott, 2000), lo sviluppo del settore culturale contribuisce soprattutto alla crescita economica e al vantaggio competitivo urbano, attraverso la generazione di nuova conoscenza per l'innovazione e la creativita ma, anche, effetti positivi su altre attivita economiche correlate. Altri ne enfatizzano le potenzialita inclusive, adatte alla costruzione dei diritti di cittadinanza e alla promozione di una societa piu giusta e coesa (Stern e Seifert, 2007), altri ancora assumono una posizione intermedia, attribuendo alla cultura sia un vantaggio competitivo che un beneficio per l'inclusione sociale, senza pero riuscire a chiarire appieno il rapporto tra queste due dimensioni dello sviluppo (Sacco e Segre, 2009). In questo articolo si inquadra e analizza il caso di Matera 2019 all'interno del progetto di Capitale Europea della Cultura ed alla luce delle teorie legate allo sviluppo urbano trainato dalla cultura. L'analisi del caso di Matera 2019 si pone l'obiettivo di misurare gli impatti attualmente osservabili nella citta sotto il profilo socio-spaziale e di indagare le modalita con cui i cittadini materani hanno interagito con l'evento, attraverso un'analisi della loro opinione circa il percorso svolto e le possibilita future della citta.
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Zendri, Christian. "Marino Berengo, L’Europa delle città. Il volto della società urbana europea tra Medioevo ed Età moderna." Laboratoire italien, no. 2 (October 1, 2001): 201–3. http://dx.doi.org/10.4000/laboratoireitalien.263.

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Huerta-Gaytán, Jesús-Eduardo. "Kiril Plamen Kartaloff (ed.), Identità europea e radici cristiane, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2018, 247 pp." Anuario de Historia de la Iglesia 31 (April 22, 2022): 612. http://dx.doi.org/10.15581/007.31.42881.

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Putz, Hannelore. "Bayerische Blicke auf den römischen Kunstmarkt (1790–1815)." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (March 5, 2018): 264–89. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0013.

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Abstract:
Riassunto A partire dal Rinascimento, Roma fu il centro europeo del mercato delle antichità e delle opere d’arte, nonché dell’attività artistica. L’importanza politica e culturale, assunta dalla città quasi senza soluzione di continuità fin dai tempi antichi, aveva fatto nascere, nel corso dei secoli, straordinarie collezioni di opere d’arte. Al contempo gli artisti producevano nuove opere, e giovani artisti confluivano in questa „metropoli europea dell’arte“ per studiare, per imparare dai grandi, per raccoglierne gli impulsi in maniera creativa, per riportare in patria le cognizioni acquisite. I rivolgimenti e le crisi politiche, economiche e belliche, che verso la fine del XVIII secolo scuotevano tutta l’Europa, ebbero dirette consequenze sul delicatissimo mercato d’arte romano, cambiandone radicalmente le condizioni complessive che sarebbero rimaste critiche fino al riordinamento dell’Europa dopo le guerre napoleoniche. Nel 1810 il principe ereditario bavarese, Lodovico, mandò a Roma lo scultore Johann Martin von Wagner che nella qualità di agente d’arte doveva rappresentare i suoi interessi in loco. L’intensa corrispondenza tra i due, che durò fino alla morte di Wagner sopravvenuta nel 1858, getta una luce particolare sul mercato romano dalla prospettiva del committente e nell’ottica professionale dell’artista. Si apre così uno squarcio singolare sulle condizioni e sui meccanismi del mercato e i suoi attori durante gli ultimi anni dell’età napoleonica a Roma.
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Cellino, Regina. "crónicas romanas de Pier Paolo Pasolini:." Saga. Revista de Letras, no. 9 (October 17, 2020): 234–47. http://dx.doi.org/10.35305/sa.vi9.14.

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Abstract:
Estudiar e investigar un tema, aspecto o problemática de la literatura europea desde el Cono Sur de América Latina implica estar atento a un conjunto de presupuestos teóricos, históricos, sociales y políticos (incluso económicos) concernientes a ambas literaturas. Es, también, poder pensar relaciones. En ese sentido, este artículo versará sobre una posible manera de (re) leer las crónicas romanas de Pier Paolo Pasolini—escritas entre los años ´50 y ´65—, recopiladas en Storie della città di Dio, en las que el escritor pone en escena su primera y determinante fascinación por la realidad romana, especialmente por el subproletariado, a partir de las crónicas sobre la villa de Cristian Alarcón. Atendiendo a las particularidades de cada una de esas escrituras, partiremos de las siguientes preguntas: ¿cómo se narran los tugurios romanos en Pasolini y la villa porteña en Alarcón? ¿Qué experiencia con/ de la otredad se configuran en esas textualidades? ¿Y qué papel o lugar adquiere la figura del escritor en las narraciones de esas experiencias?
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Moglia, Maddalena. "I milites dimenticati. Salimbene, la quarta crociata e la memoria cittadina a Parma." SOCIETÀ E STORIA, no. 173 (November 2021): 433–56. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173001.

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Abstract:
Il contributo intende analizzare l'immaginario della cavalleria cittadina di Parma nella seconda metà del XIII secolo, muovendo da alcuni passi della cronaca di Salimbene de Adam. Si vedrà come la partecipazione dei milites alla quarta crociata venne utilizzata da Salimbene non solo come elemento nobilitante (in linea con la tradizione aristocratica italiana ed europea), ma anche con lo scopo di rivendicare il ruolo della militia all'interno della città. L'analisi sarà condotta su un doppio binario: quello culturale, attraverso le parole di due cronisti (Salimbene de Adam e l'Anonimo parmense) e quello politico-istituzionale, seguendo l'evolvere della configurazione politica del secondo duecento parmigiano. Il quadro che ne emerge offre spunti per una riconsiderazione della militia nella società urbana duecentesca: partendo da modelli culturali differenti, Salimbene e l'Anonimo permettono di mettere in luce alcuni sviluppi della memoria civica, e di osservare come l'autorappresentazione di una parte delle famiglie di milites convisse con il mutato clima culturale e politico che si affermò a Parma in seguito all'affermazione del popolo.
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Delponte, Ilaria, and Paolo Rosasco. "Sustainable mobility and economic sustainability: the case of the new trolleybus line in Genoa." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 57–78. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212906.

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Abstract:
With over 3.5 billion people currently residing in major cities around the world, the issue of urban mobility is a current issue and is particularly important in European countries where over 75% of the population is concentrated in urban areas. Even today, many of the daily journeys depend on cars and other private motorized vehicles, with a strong impact in terms of air pollution, noise and climate change as in the European Union transport is responsible for a quarter of greenhouse gas emissions. Reducing private transport and making urban transport systems greener and more efficient therefore has important benefits: for the health, climate and prosperity of cities. New models of transport and urban accessibility, increasingly oriented towards environmental sustainability, must therefore be adopted; the choice of the transport solution must be made in relation to not only technical but also economic, social and environmental feasibility. Taking a cue from the Call issued in 2018 by the Ministry of Infrastructure and Transport for the selection of urban mobility proposals that can access the economic resources intended for the enhancement and implementation of rapid mass transport systems provided for by Law no. 232/2016, this contribution deals with the evaluation of three transport proposals hypothesized for the connection between the city center of Genoa (Brignole station) and the district of Prato, along the Bisagno Valley, developed according to the indications contained in the Urban Mobility Plan of the Municipality. In particular, a Cost-Benefit Analysis (CBA) is developed according to the indications given in the Notice and in the Guidelines of the Ministry of Infrastructure and Transport for the evaluation of investments in public works. The objective is to verify the applicability of the CBA tool for assessing the economic and financial sustainability of the solutions analyzed - also in relation to the indications given in the legislation, the transport scenarios configured and the reliability of the results obtained, for the the choice of the transport solution to be adopted. Con oltre 3,5 miliardi di persone che risiedono attualmente nelle grandi città del mondo, il tema della mobilità urbana è una questione attuale ed è particolarmente importante nei paesi europei dove nelle aree urbane si concentra oltre il 75% della popolazione. Ancora oggi, molti degli spostamenti quotidiani dipendono dalle auto e da altri veicoli motorizzati privati, con un forte impatto in termini di inquinamento atmosferico, sonoro e sul cambiamento climatico visto che nell’Unione europea i trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas serra. Ridurre il trasporto privato e rendere i sistemi di trasporto urbani più ecologici e più efficienti presenta quindi dei vantaggi importanti: per la salute, il clima e la prosperità delle città. Nuovi modelli di trasporto e di accessibilità urbana, sempre più orientati verso la sostenibilità ambientale, devono quindi essere adottati; la scelta della soluzione trasportistica deve essere fatta in relazione alla fattibilità non solo tecnica ma anche economica, sociale ed ambientale. Prendendo spunto dal Bando emesso nel 2018 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la selezione delle proposte di mobilità urbana che possono accedere alle risorse economiche destinate al potenziamento e alla realizzazione di sistemi di trasporto rapido di massa previste dalla Legge n. 232/2016, il presente contributo tratta della valutazione di tre proposte trasportistiche ipotizzate per il collegamento tra il centro della città di Genova (Stazione Brignole) e il quartiere di Prato, lungo la Val Bisagno, sviluppate secondo le indicazioni contenute nel Piano Urbano di Mobilità del Comune. In particolare è sviluppata l’Analisi Costi-Benefici (ACB) secondo le indicazioni riportate nel Bando e nelle Linee Guida del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche. L’obiettivo è quello di verificare l’applicabilità dello strumento dell’ACB per la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria delle soluzioni analizzate anche in relazione alle indicazioni riportate nella normativa, agli scenari trasportistici configurati e all’attendibilità dei risultati ottenuti, ai fini della scelta della soluzione trasportistica da adottare.
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Arpaia, Christian. "Storie di confine_Critical Zones // Historias de confines_Zonas críticas." Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 7, no. 2 (October 25, 2016): 176–82. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2016.7.2.1100.

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Abstract:
I took these pictures while travelling on my motorbike in Southern Italy. Except for the first two (“Caged_N,” a view of Naples from behind the bars of an ancient cloister now hosting one of the city’s universities; and “Ashes,” a view of Naples’ Città della Scienza), they were all taken in the summer. Summer, in fact, is the season during which contrasts and colors are most powerfully sublimated against these lands’ vast horizon, disclosing sceneries made of abandonment, forgetfulness, and stubborn elemental creativity. This is the fate of the South: to be alive in spite of everything, in spite of bad politicians and of colonizations disguised as (short-term) “development” policies. Though, this being alive conveys very much the weight of a problematic life, which is often a struggle against the challenges of space_time_matter. Or, even worse, against the violence of organized crime, as in the case of “Ashes,” given to the flames in 2013 and now slowly resurrecting.Defined by environmental economist Manlio Rossi Doria “la terra dell’osso,” the bone land, the internal territories of the South survive in their elemental combinations, crisscrossed by huge (and often disproportionate) infrastructures that remain often “cathedrals in the desert” (like the majestic Musumeci’s Bridge, portrayed in the picture “Minimo Strutturale”) and by building developments that cover catastrophic events (in this case, the earthquake of 1980) with abstract—and therefore equally catastrophic—solutions (“Piano Regolatore”). In this silent landscape, testimonies from the territory’s “original characters” take not only the shape of abandoned agrarian houses (“Agrarian Reform”), but also that of the surprising inventiveness of ancient ways to create the built environment. This is the case of Basilicata’s historic town Matera (“Matera”), that, from being a site of backwardness and abandonment, has turned today into a UNESCO World Heritage Site and will be the European Capital of Culture in 2019. Resumen Hice estas fotografías mientras viajaba en mi moto por el sur de Italia. Salvo por las dos primeras (“Caged_N,” una vista de Nápoles desde detrás de las rejas de un antiguo claustro que ahora acoge una de las universidades de la ciudad; y “Ashes”, una vista de la Città della Scienza de Nápoles), todas se hicieron en verano. El verano, de hecho, es la estación durante la que los contrastes y los colores se subliman más poderosamente contra el vasto horizonte de estas tierras, revelando paisajes hechos de abandono, olvido, y terca creatividad elemental. Este es el destino del Sur: estar vivo a pesar de todo, a pesar de los malos políticos y de las colonizaciones disfrazadas de políticas de “desarrollo” (a corto plazo). Sin embargo, este estar vivo expresa mucho el peso de una vida problemática, que a menudo es una lucha contra los desafío del espacio_tiempo_materia. O, incluso peor, contra la violencia del crimen organizado, como en el caso de “Ashes,” entregado a las llamas en 2013 y ahora resucitando lentamente. Definida por el economista medioambiental Manlio Rossi Doria como “la terra dell’osso,” la tierra del hueso, los territorios internos del Sur sobreviven en sus combinaciones elementales, entrecruzados por infraestructuras enormes (y a menudo desproporcionadas) que permanecen a menudo “catedrales en el desierto” (como el majestoso puente de Mudumeci, retratado en la imagen “Minimo Strutturale”) y por desarrollos de construcción que cubren sucesos catastróficos (en este caso, el terremoto de 1980) con soluciones abstractas—y por lo tanto igualmente catastróficas—(“Piano Regolatore”). En este paisaje silencioso, los testimonios de los “personajes originales” del territorio toman no sólo la forma de casa agrícolas abandonadas (“Agrarian Reform”), sino también la de la sorprendente inventiva de las formas antiguas de crear el entorno construido. Este es el caso de la histórica ciudad de Basilicata, Matera (“Matera”), que, de ser un lugar de atraso y abandono, se ha convertido hoy en Patrimonio Mundial de la UNESCO y será la Capital Europea de la Cultura en 2019.
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Perlik, Manfred. "Alpi, città ed Europa. Le città alpine come parte di un sistema di città europeo." Revue de géographie alpine 87, no. 2 (1999): 37–50. http://dx.doi.org/10.3406/rga.1999.2941.

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Rubans’ka, Yuliya, and Gianfranco Franz. "Geografia del potere e grandi progetti urbani in una cittŕ dell'ucraina." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 123–39. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104008.

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Abstract:
L'evoluzione delle politiche di sviluppo urbano nel contesto europeo degli ultimi decenni č stata caratterizzata da modifiche strutturali nelle relazioni di potere: dal governo della cittŕ, incentrato sulla pianificazione urbanistica e il piano regolatore si č passati a forme piů o meno articolate e solo in parte pluraliste di governance urbana, grazie alle quali importanti gruppi immobiliari, immobiliaristi improvvisati e free-riders, importanti gruppi industriali alleati con le grandi centrali del credito e della finanza, hanno trovato maggiori consensi politico-culturali e minori difficoltŕ procedurali nel dirigere, imporre e realizzare grandi progetti di trasformazione urbana. La progressiva crescita del mercato immobiliare, sostenuto e drogato dal mercato finanziario, ha facilitato la proposizione e la realizzazione di GPU, almeno fino al 2007/2008, anno del crack finanziario occidentale, dal quale sono rimasti parzialmente immuni Paesi emergenti le cui economie non erano state ancora tanto profondamente modificate dal sistema finanziario di Stati Uniti ed Europa occidentale. Con differenze di scala e di magnitudo una folta schiera di cittŕ europee e nordamericane si sono impegnate nella realizzazione di GPU, seguite in questo processo dalle principali cittŕ di Paesi emergenti o di potenze in via di consolidamento (Pechino, Shangai, San Paolo, Cittŕ del Messico ecc.). Anche cittŕ piccole e medie si sono impegnate nella sfida di innovare e trasformare i propri tessuti, la propria economia e il proprio rango urbano, investendo in progetti affidati molto spesso alle cosiddette "archistar" internazionali o a societŕ di progettazione parti- colarmente avanzate sui temi della costruzione ecologica e del risparmio energetico. Il presente saggio propone un caso studio particolarmente interessante, caratterizzato da dinamiche precipue e non riscontrabili in molti altri contesti: le recenti trasformazioni urbane nella cittŕ di Dnipropetrovsk (Nipropetrovsk), capoluogo dell'omonima regione, una delle cittŕ principali dell'Ucraina dal punto di vista economico, politico e culturale.
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Barioglio, Caterina, and Daniele Campobenedetto. "Coding Tur(i)n. Il potenziale dei codici urbani per le trasformazioni ordinarie a Torino." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 28–38. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098005.

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Abstract:
Le città, in particolare in Europa e Nordamerica, stanno affrontando un cambio di paradigma dalla città del nuovo - costruita attraverso espansioni massive - alla città del riuso - basata su modifiche progressive. Con la deindustrializzazione, i cambiamenti negli stili di vita e l'obsolescenza del patrimonio urbano, si sta rafforzando l'uso di strumenti di pianificazione volti a trasformare il tessuto urbano esistente. Obiettivo di questo articolo è esplorare il ruolo dei codici urbani in processi di trasformazione della città ordinaria. Attraverso il caso studio di Torino, si indagano la forma e la stratificazione delle regole urbane, l'intreccio tra strumenti di coding e zoning e gli effetti del sistema regolativo sulla morfologia della città, fornendo suggerimenti per agire sugli strumenti di pianificazione.
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Camagni, Roberto. "Città, governance urbana e politiche urbane europee." disP - The Planning Review 39, no. 152 (January 2003): 26–36. http://dx.doi.org/10.1080/02513625.2003.10556831.

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Rosasco, Paolo, Leopoldo Sdino, and Benedetta Sdino. "Immigration in Genoa: real estate demand survey in the historic centre [Immigrazione a Genova: un’indagine conoscitiva sulla domanda immobiliare nel centro storico]." Valori e Valutazioni 28 (July 2021): 67–80. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212807.

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Abstract:
Migratory flows which characterized European cities over the last decade have generated profound changes in the social and economic tissue causing a housing demand with its own characteristics. In Italy, such phenomenon is particularly evident, not only in terms of property demand by foreigner residents, but also as to the turnover produced in terms of volume. Immigration in Genoa manifested itself starting from the second post-war period through a considerable flow of people coming from South of Italy regions looking for an occupation in many state industries and companies in the city or the port. The phenomenon ceased in the ‘70s with the beginning of the deindustrialization and it has been substituted by foreign immigration coming from North Africa and Central America poorest countries. New residents settle in the urban units of Molo, Maddalena and Prè (Historic Centre) abandoned by traditional inhabitants and where the lower prices level makes the buildings more accessible to this specific demand, often characterized by reduced economic capacities. I flussi migratori che caratterizzano le città europee in questi ultimi decenni hanno generato profondi cambiamenti nel tessuto sociale ed economico causando una domanda abitativa con propri caratteri. In Italia, il fenomeno è particolarmente evidente, sia in termini di domanda di immobili da parte di residenti stranieri sia in termini di volumi di affari prodotti. Per la città di Genova il fenomeno dell’immigrazione si manifesta a partire dal secondo dopoguerra con un consistente flusso di soggetti provenienti dalle regioni del sud Italia in cerca di occupazione nelle molte industrie e aziende statali presenti in città e nel porto. Il fenomeno cessa negli anni ‘70 con l’inizio della deindustrializzazione e viene sostituito dall’immigrazione estera dagli stati più poveri del nord Africa e del Centro America. I nuovi residenti si insediano nei sestrieri del Molo, della Maddalena e di Prè (Centro Storico della città) ormai abbandonati dagli abitanti tradizionali e dove il basso livello dei prezzi rende più accessibili gli immobili da parte di questa specifica domanda spesso caratterizzata da ridotte capacità economiche
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Barioglio, Caterina, and Daniele Campobenedetto. "La trasformazione ordinaria. Gli effetti della legge n. 106/2011 sulla forma urbana a Torino." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 125–34. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095014.

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Abstract:
In un momento storico in cui le città europee sono teatro di modifiche progressive piuttosto che di massive espansioni, acquista importanza il ruolo della disciplina dell'attività edilizia e delle forme di regolazione che agiscono sulle trasformazioni ordinarie. Questo contributo mira a esplorare gli esiti di uno di questi strumenti - la legge n. 106/2011. Lo studio offre una mappatura delle trasformazioni edilizie attuate, o approvate, tramite questa legge a Torino fino al 2019. L'obiettivo è comprendere il rapporto tra le intenzioni espresse dallo strumento regolativo e i suoi effetti sullo spazio della città: l'analisi dei tipi di intervento, del cambiamento di destinazioni d'uso e superfici di ogni trasformazione è messa in relazione con le modifiche volumetriche, per studiare gli esiti morfologici delle pratiche private di trasformazione e il loro ruolo nel processo di ‘produzione di città'. Parole chiave: trasformazione urbana; morfologia urbana; codici urbani
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Cucca, Roberta, and Costanzo Ranci. "Cittŕ europee nella rete globale." TERRITORIO, no. 61 (June 2012): 16. http://dx.doi.org/10.3280/tr2012-061002.

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Abstract:
This paper considers various types of social impact from the economic growth process experienced by several European urban systems, shortly before the spread of the crises still in progress. The collection opens with an essay that transversally analyses several mechanisms that show economic growth and social inequality as connected or disconnected to one other. This line of thought is further developed by reconstructing four cases of more specific study (Barcelona, Copenhagen, Lyon and Monaco) that describe contexts that are similar because they play a certain central economic role in their respective national contexts and hold powerful transnational positions, but which belong to different welfare models. A portrait emerges marked by several common features and many points of differentiation, confirming the initial hypothesis, i.e., the importance of examining development models for cities.
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Oppio, Alessandra, Luca Forestiero, Loris Sciacchitano, and Marta Dell'Ovo. "How to assess urban quality: a spatial multicriteria decision analysis approach [Come valutare la qualità urbana: un approccio di analisi decisionale spaziale multi-criteriale per gli spazi aperti pubblici]." Valori e Valutazioni 28 (July 2021): 21–30. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212803.

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Abstract:
From the early 1990s the quality of public space is at the centre of the Agenda of major European cities. Today, more than before, the health emergency due to the Covid-19 pandemy has pointed out the importance of the relationship among public space, quality of life and health. Public and semi-private spaces, especially in high-dense cities and in the most affected areas by Covid-19, represent a strong driver both for restarting and for helping cities to face the new normal age. Despite the advancement of research during the past two decades and empirical evidence about the relationship among quality of open spaces, quality of life and urban sustainability, there is still a lack of studies on how to measure the quality of open spaces. Among the several research lines, the Urban Design approach across its evolution has always focused on it, starting from aesthetic as well as technical issues and increasingly including the social and economic ones. Dai primi degli anni ’90 la qualità dello spazio pubblico è al centro dell’Agenda delle principali città europee. Oggi, più di prima, l’emergenza sanitaria generata dalla pandemia da Covid-19 ha delineato l’importanza delle relazioni tra spazio pubblico, qualità della vita e salute. Gli spazi pubblici e semi-privati, specialmente nelle città densamente popolate e nelle aree più colpite dalla pandemia, sono un elemento chiave da cui ripartire per aiutare le città ad affrontare una nuova normalità e a definire una risposta alle restrizioni sanitarie. Nonostante gli avanzamenti della ricerca scientifica e le evidenze empiriche sulla relazione tra qualità degli spazi aperti, qualità della vita e sostenibilità urbana, pochi sono ancora gli studi su come misurare la qualità degli spazi aperti. Tra le diverse tradizioni di ricerca, l’Urban Design ha sempre prestato una particolare attenzione a questo tema, iniziando con aspetti funzionali ed estetici e includendo nel corso della sua evoluzione anche questioni sociali ed economiche.
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Hamilton, A. "GIUSEPPE RICUPERATI, La città terrena di Pietro Giannone: un itinerario tra "crisi della coscienza europea" e illuminismo radicale [Studi e testi per la storia della tolleranza in Europa nei secoli XVI-XVIII no. 4]. Leo S. Olschki Editore, Firenze 2001, xvi + 196 pp. ISBN 8822249828. EUR 21.69." Nederlands Archief voor Kerkgeschiedenis / Dutch Review of Church History 82, no. 1 (2002): 219–20. http://dx.doi.org/10.1163/002820302x00526.

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Vanolo, Alberto. "La cittŕ creativa oltre le regole del mercato: Christiania, Copenhagen." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 100 (August 2011): 60–81. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-100004.

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Abstract:
La Cittŕ Libera di Christiania, nodo della geografia europea dell'attivismo e dell'anarchia, č una comunitŕ autonoma di circa 1.000 abitanti nel centro di Copenhagen. Nell'articolo, Christiania č analizzata nella prospettiva del dibattito sulle cittŕ creative: la tesi discussa č che il potenziale creativo di questa realtŕ sia collegato alle sue specificitŕ sociali e in particolare alla limitazione di molti meccanismi di mercato che, tradizionalmente, sono considerati di stimolo all'innovazione e alla creativitŕ.
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Iacobone, Damiano, and Ruben Baiocco. "Green and Sustainable Communities of Yester-day." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 17–18. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095002.

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Abstract:
In occasione del centenario dalla fondazione di Welwyn Garden City (1920-2020), questo servizio è dedicato alla citta` giardino, da considerare forse la più radicale e rilevante eredita` del ‘town planning and design' britannico e della tradizione utopistica. I saggi che costituiscono la sezione partono tutti da una riconsiderazione dei principi iniziali di Ebenezer Howard, mettendone in luce aspetti differenti, per analizzare la diffusione coeva del modello in ambito europeo e statunitense, o aspetti non scontati come la relazione tra pianificazione urbana e questione alimentare. L'obiettivo e` una valutazione sul lascito delle citta` giardino, come una vicenda, fra teoria e prassi, della pianificazione e del disegno della citta` all'origine di molte questioni della citta` contemporanea.
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Oldani, Andrea. "Fiumi e cittŕ. Esperienze europee a confronto." TERRITORIO, no. 64 (February 2013): 131–37. http://dx.doi.org/10.3280/tr2013-064022.

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Abstract:
The frequency with which disasters hit inhabited areas is increasing constantly and depends on a series of negative factors which include the ways in which towns and cities were built in the last century and the climatic changes that are affecting our planet. The resolution of risk conditions requires the development of an attitude to research designed to identify planning strategies which try to the redetermine relationships between cities and rivers, starting by recognising them as places with potential. Comparison of this thinking with the contents of studies conducted in Europe shows that working possibilities exist which, starting with the requirement to solve the waterway problems of cities without ignoring the desire to raise the quality of marginal and rundown areas, fully involve the architecture within a framework based on common intentions and shared solutions.
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Balbo, Marcello. "Piani risoluti per incerte societŕ." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 15–30. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104002.

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Abstract:
Le rapide trasformazioni subite dalla cittŕ e dal territorio negli ultimi due decenni come conseguenza del mutare delle economie, delle nuove tecnologie, del passaggio dal sistema di nodi alle reti e flussi, del social networking, dovrebbero annunciare piani e progetti adattabili al cambiamento. Al contrario, alla societŕ incerta che si andava delineando, molte cittŕ europee hanno imboccato la strada di piani "risoluti", che lasciano ben poco spazio alla flessibilitŕ, strumenti costitutivi della nuova politica urbana che si č accompagnata alle politiche liberiste e attraverso cui le cittŕ hanno cercato un proprio spazio nella divisione della produzione e del consumo affermata dalla globalizzazione.
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Verbakel, Els, and Elie Derman. "City of Wilderness - Rethinking the European Città Diffusa: French/Belgian Border." Architectural Design 75, no. 6 (November 2005): 56–57. http://dx.doi.org/10.1002/ad.173.

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Oldrini, Giorgio. "Deindustrializzazione e riconversione nella cittŕ." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 22 (December 2011): 27–31. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-022003.

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Abstract:
L'autore, attuale sindaco di una cittŕ che deve riconvertire un'area industriale dismessa che č la piů grande in Europa, propone l'idea che l'amministrazione di una cittŕ, quando si trova di fronte ad un compito cosě gravoso, debba rifarsi da un lato alla storia della cittŕ e dall'altro all'abitudine dei suoi abitanti e delle sue amministrazioni di affrontare con coraggio compiti gravosi che paiono impossibili. Cosě fu, ricorda l'autore, per coloro che affrontarono all'inizio del novecento la grande industrializzazione, cosě fu per coloro che difesero le fabbriche dalle pretese naziste e per quelli infine che la riedificarono dopo i danni della seconda guerra mondiale.
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Torrieri, Francesca, Federica Cadamuro Morgante, and Alessandra Oppio. "The social discount rate in cost-benefit analysis for flood risk management: reasoning on the intertemporal preferences." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 103–22. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212908.

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Abstract:
About the Flood Risk Management Plans (PGRA) the European Community (DIR. 2007/60; Regulation No. 1303/2013) introduces the need to provide an assessment of the prevention and mitigation measures for the hydraulic risk through a Cost-Benefit Analysis (CBA), (Cohesion Fund, 2014-2020). Indeed, the CBA helps identifying a priority ranking of structural and non-structural interventions to be implemented so to reduce the probability of flooding and the negative consequences for human health, the environment, cultural heritage and economic activities. In Cost-Benefit Analysis (CBA) application, the Social Discount Rate (SDR) covers a fundamental role in revealing the intergenerational concern and the willingness to pay for environmental protection and debt inheritance of a society into a specific territorial-time dimension. In particular, scientific research on the hydraulic risk area like the national and international guidelines demonstrates no agreement about the methodologies for estimating the SSS and the (SSS) value adopted in different territorial contexts. For this reason, this paper aims at investigating literature debates about SDR effectiveness on a value-based assessment and how it is applied in CBA analysis dealing with intergenerational environmental costs redistribution and human heath protections. The theoretical explanation is supported by applying CBA analysis to the real case study of Olbia city, where relevant flood events occurred in the last fifty years and, in particular, the last one in 2013, causing significant losses in economic welfare and human lives. First results from the empirical application show how the choice of the SSS and the time-frame of the interventions have a strong impact on the effectiveness of the strategic decisions from a social point of view. In particular, these two factors' influence is more evident in long-term scenarios due to intertemporal prices' cumulative and multiplicative effects, which reduce future values such as environmental and social benefits if discounted to date. Nell’ambito dei Piani di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA), la Comunità Europea (Dir. 2007/60; Regulation No. 1303/2013) ha introdotto la necessità della valutazione delle misure di prevenzione del rischio alluvioni sulla base di una Analisi Benefici-Costi (ACB), al fine di individuare una graduatoria di priorità degli interventi strutturali e non strutturali da attuarsi per ridurre la probabilità di inondazione e le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche. Rispetto all’applicazione dell’ACB, la stima del Saggio Sociale di Sconto (SSS) rappresenta uno degli aspetti più critici per esprimere il valore delle preferenze intertemporali, la disponibilità a pagare per la tutela dell’ambiente e la qualità della vita, nonché il peso attribuito all'eredità del debito futuro intergenerazionale in una specifica dimensione spazio-temporale. In particolare, le applicazioni al settore del rischio idraulico così come le linee guida nazionali e internazionali mostrano come non vi sia ancora una convergenza di opinioni sulle metodologie da applicare per la stima del SSS e sul valore da adottare in differenti contesti territoriali. A partire da un’analisi della letteratura sul ruolo del SSS nelle ACB applicate al settore della prevenzione del rischio idraulico, il presente articolo propone un quadro ampio di casi di studio in differenti contesti geografici, che sottopone a una riflessione critica in merito agli aspetti teorici e operativi. Le riflessioni teoriche sono poi sperimentate attraverso un’applicazione dell’ACB alla città di Olbia, dove si sono verificate grandi alluvioni negli ultimi cinquant'anni, l'ultima delle quali nel 2013, che hanno causato perdite significative in termini di benessere economico e vite umane. I primi risultati ottenuti mostrano come la scelta del SSS, così come la temporalizzazione degli interventi, sia determinante per l’efficacia delle scelte dal punto di vista sociale, soprattutto in scenari di lungo periodo, a causa dell’effetto cumulato e moltiplicativo dei prezzi intertemporali che porta a ridurre i valori futuri, quali per esempio i benefici ambientali e sociali, se scontati all’attualità.
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Calvo del Olmo, Francisco Javier, and Karine Marielly Rocha da Cunha. "Lo spazio odierno dell'Europa romanza occidentale: cos'è cambiato negli ultimi cento cinquanta anni?" e-Scripta Romanica 3 (December 30, 2016): 1–15. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.03.01.

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Abstract:
L’articolo si propone di studiare il profilo attuale delle lingue romanze nell'Europa occidentale. Si presentano dunque le lingue nazionali e i loro rapporti con le lingue locali confrontando questi dati con la descrizione del dominio romanzo europeo fatta nei manuali classici. Inoltre, vengono accennati due elementi importanti per la configurazione attuale del profilo etnolinguistico di questi spazi: i movimenti migratori, intranazionali ed extranazionali e il ruolo delle città come centri produttori della norma standard e delle innovazioni linguistiche.
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Ponzini, Davide, and Marco Vani. "Apprendere dalle cittŕ italiane ed europee: politiche, progetti e competenze per gli immobili militari." TERRITORIO, no. 62 (September 2012): 64–66. http://dx.doi.org/10.3280/tr2012-062012.

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Abstract:
The ideas to reflect upon provided by the conversion policies analysed and by the plans presented are certainly many and varied. This paper discusses them by looking at the three subjects proposed in the service and by outlining future investigative and experimental activities in Italy and Europe. In the current period of crisis, the convergence between obtaining value from public sector assets and setting urban and regional planning processes in motion, seems to be a crucial issue in European towns and cities. The different conditions of military assets and the variety of the urban and regional contexts and the national reference frameworks constitute challenges which differ in many aspects. Notwithstanding this, some forms of comparison, experimentation and reciprocal learning can be envisaged.
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Morandi, Corinna. "Grandi progetti e competizione tra città: Una reflessione sui criteri di valorazione." Ciudades, no. 05 (February 1, 2018): 43. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.05.1999.43-57.

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Abstract:
En este artículo la cuestión de la competitividad entre ciudades es estudiada en relación al papel desempeñado por los grandes proyectos de transformación urbana, desarrollados durante los últimos años en algunas ci udades europeas, a la hora de mejorar tanto la calidad y eficacia de éstas como su posicionamiento competitivo fre nte a otros centros urbanos.Para ello se analizan los resultados de dos investigaciones orientadas a valorar respectivamente, las ventajas competitivas de varias ciudades europeas y el éxito de algunos recientes grandes proyectos urbanos. Ambas investigaciones se plantean desde una actitud crítica, capaz de relacionar el mayor o menor éxito de los procesos activados, con los efectos, positivos o negativos, producidos tanto sobre las diferentes categorías de usuarios de la ciudad como sobre todo el sistema urbano. Finalmente, utilizando el mismo método de análisis, se realiza una revisión de algunos de los grandes proyectos urbanos milaneses de los últimos 20 años.
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Crivello, Silvia. "Ereditŕ dei grandi eventi: un confronto tra Barcellona, Genova e Torino." SCIENZE REGIONALI, no. 1 (March 2010): 69–89. http://dx.doi.org/10.3280/scre2010-001004.

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Abstract:
L'articolo presenta una lettura dei processi di trasformazione e di costruzione di "capitale territoriale" nelle cittŕ coinvolte da un grande evento. L'obiettivo č quello di sperimentare una metodologia di analisi utile a sviluppare riflessioni ed interpretazioni circa il ruolo dei grandi eventi come strumenti di sviluppo urbano. Distinguendo fra tre differenti accezioni di capitale (fisso, reticolare e relazionale), viene proposto uno specifico impianto metodologico che prevede la valutazione (attraverso interviste, letteratura scientifica, documenti di piano e dati empirici) di ciascuna componente. Tale metodologia č applicata per un confronto, attraverso la costruzione di diagrammi polari, tra i casi di Barcellona, Genova e Torino, cittŕ protagoniste negli ultimi anni di importanti trasformazioni connesse all'organizzazione di eventi di grande portata (Olimpiadi, Capitale Europea della Cultura, ecc.).
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Della Puppa, Francesco, and Giulia Storato. "Cricketers tra inclusione e distinzione. Percorsi e aspirazioni di cittadinanza di giovani bangladesi a Venezia." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE 40, no. 3 (December 2022): 101–15. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-003009.

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Abstract:
Il presente articolo si propone di analizzare il rapporto tra sport, cittadinanza e inclusione sociale, esperito da giovani adulti di origine immigrata in Italia. Nello specifico, ci si concentrerà sulle aspirazioni e sui percorsi di cittadinanza di giovani giocatori di cricket di origine bangladese che vivono nella Città di Venezia. A partire da 15 interviste in profondità con questi giovani adulti, emerge come l'aspirata cittadinanza italiana e, quindi, il passaporto europeo possano diventare, da un lato, uno strumento per reagire al misconoscimento, agito dai coetanei autoctoni e dai connazionali della generazione dei loro genitori, e, dall'altro lato, una chiave di accesso per una potenziale mobilità transnazionale. L'acquisizione della cittadinanza italiana, cioè, si configurerebbe sia come un percorso volto all'inclusione sociale a livello locale, sia come un tentativo di distinzione dispiegato a livello europeo e internazionale.
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Ruggiero, Guido, and Angela De Benedictis. "Repubblica per Contratto: Bologna: Una Citta Europea Nello Stato Della Chiesa." Journal of Interdisciplinary History 28, no. 2 (1997): 285. http://dx.doi.org/10.2307/206428.

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Nussdorfer, Laurie, and Angela De Benedictis. "Repubblica per Contratto, Bologna: Una Citta Europea nello Stato della Chiesa." American Historical Review 102, no. 5 (December 1997): 1518. http://dx.doi.org/10.2307/2171162.

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Cancian, Alessandro. "Politica, religione, mobilitazione urbana e violenza in Iran nei secoli XVIII-XXI: casi di studio." STORIA URBANA, no. 131 (November 2011): 53–70. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-131004.

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Abstract:
Il saggio esplora le intersezioni esistenti tra forme di mobilitazione urbana, violenza e autoritŕ politico-religiosa, considerando il caso di alcune aggregazioni solidaristiche maschili presenti nelle cittŕ iraniane tra il 1700 e oggi: conosciuto come "lutismo", legato all'etica cavalleresca dei, questo fenomeno č del tutto assimilabile al "banditismo urbano" conosciuto anche in Europa. L'articolo si concentra su tre casi studio: la rivalitŕ trae(XVII e XVIII sec.), che sottolinea i punti di contatto tra "banditismo urbano" e lutismo; il conflitto tra costituzionalisti e anticostituzionalisti nella cittŕ di Tabriz (1907-1911), che evidenzia la strumentalizzazione delle fazioni da parte delle élite politiche; l'assassinio del sufi Mushtaq_ali-Shah (1791) da parte degli abitanti della cittŕ di Kerman, istigati dall'autoritŕ religiosa sciita. Il saggio si conclude con un parallelo con l'Iran contemporaneo, dove le repressioni delle proteste da parte del regime della Repubblica islamica nel 2009 sono state, si denuncia, portate avanti con l'impiego di "bande" dalle caratteristiche molto simili a quelle dei.
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PIZZOLATO, NICOLA. "‘I Terroni in Città’: Revisiting Southern Migrants’ Militancy in Turin's ‘Hot Autumn’." Contemporary European History 21, no. 4 (September 20, 2012): 619–34. http://dx.doi.org/10.1017/s0960777312000409.

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Abstract:
AbstractThis article proposes a revision of the predominant view of southern Italians during the ‘Hot Autumn’ of 1969 in Turin, one of the most remarkable moments of working-class mobilisation in modern European history. The representation of southern Italians as ‘primitive rebels’ and ‘spontaneous’ radicals has its roots in an earlier notion of southerners as social deviants and has obscured a much more complex historical reality. This image, endorsed by historians and popularised in fictional accounts, contradicts contemporary evidence which points to southerners’ singular mix of radicalism and conservatism, resistance and integration.
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Blaskó, Barbara. "Friulani nell’industria ungherese con particolare riguardo alla città di Debrecen." Italianistica Debreceniensis 25 (March 29, 2020): 124–45. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5558.

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Abstract:
L'emigrazione ha avuto un ruolo significativo nella storia del Friuli per secoli. Sin dal Medioevo, l'emigrazione friulana era caratterizzata principalmente dal movimento di venditori ambulanti (i cosiddetti cramârs) verso i territori tedeschi. Tuttavia, il movimento migratorio friulano più significativo risale ai cinquant'anni precedenti la Prima guerra mondiale, quando la crescente richiesta di manodopera, causata dallo sviluppo industriale europeo, richiamava lavoratori in quantità enormi. Durante questi decenni, l'Impero austroungarico divenne la principale destinazione del movimento, ma il primato dell'Austria fu superato dall'Ungheria negli anni tra il 1892 e il 1894. La migrazione di massa nell'area (avvenuta fino allo scoppio della Prima guerra mondiale) causò cambiamenti duraturi nell'industria ungherese. Le fonti storiche dimostrano che la presenza dei friulani fu significativa soprattutto in alcuni settori, come l'edilizia e la lavorazione della carne. Le aziende friulane attive nel settore della carne durante questo periodo hanno avuto un profondo effetto sulla diffusione e sul successo di un nuovo prodotto: il salame. Va sottolineato che accanto a Budapest e Seghedino, sede del famoso salame Pick, Debrecen ha avuto un ruolo chiave in questo processo con le sue due fabbriche della famiglia Boschetti e Vidoni e dei loro lavoratori migranti
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Oteri, Annunziata Maria. "I confini dissolti. la dismissione delle mura urbane in Italia dopo l'unitŕ." STORIA URBANA, no. 136 (March 2013): 5–27. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-136001.

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Abstract:
Generalmente s'individua, come principale causa della sistematica dismissione delle mura urbane, una vaga esigenza di modernitŕ. Č un'argomentazione senz'altro corretta, ma forse insufficiente a giustificare l'imponente processo che, dal secondo Ottocento, ha contribuito in modo decisivo al radicale mutamento della fisionomia di molte cittŕ europee di grandi, medie ma anche piccole dimensioni. Il saggio presenta i contenuti del volume dedicato alla dismissione delle fortificazioni urbane dopo l'unitŕ d'Italia. Attraverso alcuni casi esemplificativi (Milano, Brescia, Roma, Napoli, Crotone e Messina) s'indagano, senza la pretesa di fornire un quadro esaustivo, e nella specificitŕ di ciascun esempio, piů che gli esiti tangibili del fenomeno, giŕ ampiamente noti, le ragioni economiche, sociali, culturali che l'hanno prodotto. La dismissione č qui sondata come momento di avvio di quella radicale conversione che Alberto Caracciolo ben sintetizza nel passaggio da "cittŕ tradizionale in cittŕ del capitalismo". Non a caso, l'indagine si č circoscritta alle cinte, in qualche caso alle cittadelle e ai forti, escludendo gli altri insediamenti militari (caserme, cavallerizze, ospedali, collegi, officine, ecc.), la cui dismissione, per varie ragioni, ha seguito iter in tutto differenti. L'indagine riguarda in particolare il periodo postunitario, seppure con qualche rilevante anticipazione, quando, da un lato il radicale mutamento nei sistemi di difesa circoscriverŕ considerevolmente il ruolo dell'esercito entro la cittŕ, dall'altro si avranno importanti cambiamenti strutturali che influiranno sui processi di dismissione giŕ parzialmente avviati.
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Prosdocimi, Maritza. "London Transformed: John Nash e l'ibrido progettuale." TERRITORIO, no. 96 (September 2021): 174–89. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-096016.

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Abstract:
Nella prima metà dell'Ottocento i ‘London Improvements' realizzano trasformazioni urbanistiche che testimoniano un nuovo atteggiamento rispetto alla città in Europa, all'indomani del trauma delle guerre napoleoniche, nel confronto col nuovo assestamento post-bellico. Questi progetti sono da attribuire alle abilità creative di John Nash, cui dobbiamo i pioneristici lavori di Regent's Park e Regent Street, che lo consacrano come ‘architect of the Picturesque'. Qui, il Pittoresco travalica la definizione di categoria estetica, si concretizza nell'espressione architettonica e trova scenografica applicazione nella progettazione urbanistica. In quale modo e in quale fase John Nash adotta il Pittoresco e, soprattutto, quali sono le ragioni di tale scelta?
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Braun, Harald E. "Knowledge and Counsel in Giovanni Botero’s Ragion di stato." Journal of Jesuit Studies 4, no. 2 (March 10, 2017): 270–89. http://dx.doi.org/10.1163/22141332-00402007.

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Abstract:
This article examines the relationship between knowledge, political counsel, and reason of state in Giovanni Botero (1544–1617). Botero is primarily known as the champion of Catholic reason of state, mainly on account of his treatise Ragion di stato. I argue that Botero marks a watershed in the history of European political thought not because of his response to Machiavelli, but on account of his conscious and innovative integration of different field of knowledge into a new language of the state. He is the first to capture convincingly the reality of the Counter-Reformation state and European global expansion. While Botero writes with a view to serve the universal church and Catholic secular princes, his language transcends confessional boundaries. This argument is made with reference to Delle cause della grandezza delle città (1588) and Ragion di stato (1589), though it could be extended into his Le relazioni universali (1591–96).
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Colleoni, Matteo. "Mobilitŕ e societŕ urbane contemporanee." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 94 (April 2011): 16–29. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094003.

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Abstract:
Abbiamo vissuto per molti secoli in cittŕ dalla morfologia compatta e densamente costruita attorno ai centri storici urbani, in particolare nei Paesi europei ad elevato livello di sviluppo, nelle quali le residenze, i luoghi del lavoro e dei servizi erano prossimi e l'identitŕ delle popolazioni si fondava sull'appartenenza alle comunitŕ locali delle relazioni di parentela e di vicinato. La situazione cambia con la nascita della cosiddetta cittŕ diffusa (o sconfinata), nella quale il peri-urbano diventa l'area di localizzazione privilegiata degli insediamenti e muta in modo radicale la morfologia spaziotemporale della mobilitŕ e dell'accessibilitŕ ai beni e ai servizi urbani. La dispersione degli insediamenti ha portato con sé quella della domanda di mobilitŕ e causato la crisi del sistema tradizionale di offerta dei trasporti pubblici che, organizzato sul presupposto della cittŕ compatta, presenta una struttura prevalentemente radiale, carente di reti di trasporto extra-urbane e di centri di interscambio modale. Il saggio analizza il tema della dispersione urbana, dell'aumento della superficie costruita e delle relative conseguenze sulla mobilitŕ quotidiana, dedicando particolare attenzione agli esiti dei piů validi studi empirici condotti nelle aree urbane e metropolitane italiane.
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Spataro, Alberto. "I giudici al servizio della corte imperiale nell’Italia delle città (secolo XII)." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 102, no. 1 (November 1, 2022): 139–58. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2022-0010.

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Abstract:
Abstract The article summarizes the research undertaken for my PhD thesis, currently being prepared for publication. More specifically, it attempts to show how the resulting findings can offer a valid contribution to international historiographical debate, with a particular focus on the Italian and German contexts. The research covers various issues: firstly, the participation of Italian iudices in the „Konsensuale Herrschaft“ at the Hohenstaufen court and – from a broader perspective – their contribution to the „Staatlichkeit“ of the medieval Empire. Secondly, their role within the political space of the Italian cities during the phase in which communal institutions originated and developed. Finally, it tackles aspects related to the evolution of legal culture in the context of the European development of Ius commune. Taking into consideration the currently most debated scholarly achievements in the respective fields, it is shown that the presence of Italian iudices at the service of the Hohenstaufen Empire is a transversal historiographical phenomenon that offers multiple avenues of investigation.
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Mignella Calvosa, Fiammetta. "Politiche per la mobilitŕ sostenibile." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 94 (April 2011): 30–42. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094004.

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Abstract:
La cittŕ contemporanea č sempre piů definita dalle pratiche di mobilitŕ e dalle intersezioni dei flussi di persone, beni, informazioni che vanno a ridefinire le relazioni e le connessioni sociali tra gli individui. Le diseguaglianze di mobilitŕ costituiscono, allo stesso tempo, causa ed effetto di differenti disponibilitŕ di risorse materiali e di maggiore o minore libertŕ di gestione del tempo a propria disposizione, ma anche di disparitŕ nella possibilitŕ di accesso alle funzioni urbane. L'accresciuta mobilitŕ, in particolare quella legata all'utilizzo del mezzo privato, pone come centrale il tema del suo governo sia in termini ambientali che sociali. L'elaborazione di forme di autorganizzazione e autoregolazione diventa cruciale per far fronte alle pressioni ambientali e ai flussi crescenti di merci e persone. Dopo essersi soffermato su alcune esperienze di mobilitŕ sostenibile in cittŕ europee (Londra, Parigi, Barcellona, Munster), l'autore si concentra sul caso romano.
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Corda, Gian Paolo. "Le implicazioni macro-urbanistiche delle reti di mobilitŕ sulla pianificazione a scala comunale." TERRITORIO, no. 59 (November 2011): 15–22. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059003.

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Abstract:
Nel caso di studio si esaminano le potenzialitŕ derivanti al contesto urbano dalla posizione privilegiata che deriva dai collegamenti ferroviari del Sempione e del Gottardo, potenziati dai nuovi trafori, e dal possibile rilancio dell'aeroporto della Malpensa. Sul piano macrourbanistico, l'interesse deriva dal fatto che queste condizioni risultano strategiche per garantire un piů equilibrato assetto regionale, capace di superare l'insufficienza delle relazioni tra le cittŕ di corona della Lombardia e di valorizzare il sistema economico milaneselombardo nel suo complesso. L'occasione č stata quella di verificare come la predisposizione di un Pgt debba muoversi non solo in coerenza con un assetto pianificatorio sovraordinante ma come possa concorrere a sviluppare le potenzialitŕ derivanti da un assetto urbano e contribuire al perfezionamento di un grande sistema di cittŕ di rango europeo, non esaurito dalla sola Milano e dall'area urbana centrale.
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Bianchetti, Cristina. "Lieux et droits." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 105 (November 2012): 9–34. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-105002.

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Abstract:
Negli ultimi quindici anni si č tornati a riflettere sull'abitare: si sono osservate le pratiche, le forme, le esperienze e i luoghi dell'abitare. L'indagine fenomenologica č il tratto dominante di questa stagione e a ciň si deve la particolare attenzione rivolta al riconoscimento delle diversitŕ: una vera e propria passione per la diversitŕ che ha finito, in alcuni casi, con lo spoliticizzare il problema. Questo scritto parte dagli esiti di quella stagione, dalla convinzione che sia necessario recuperare una diversa dimensione del problema. Sposta pertanto l'attenzione dall'esperienza dell'abitare al modo in cui si riformula nella cittŕ contemporanea il diritto all'abitare (con riferimenti a Peter Marcuse e Alain Supiot). Entro questa diversa angolazione diventa molto rilevante una specifica attenzione allo spazio che, nei suoi caratteri fisici e materiali, non solo mette in scena i diritti, rendendoli visibili. Ma ne definisce le condizioni di possibilitŕ. Ne accoglie o ne impedisce la realizzazione. Pone resistenza o favorisce il loro dispiegarsi. Lo sfondo č quello della cittŕ europea contemporanea e il caso studiato č quello del quartiere di Les Grottes a Ginevra.
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Luni, M. "Il Forum–Caesareum di Cirene e la moderna riscoperta." Libyan Studies 25 (January 1994): 191–210. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006348.

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Abstract:
Agli inizi dell'Ottocento si assiste al sorgere e al diffondersi di particolare interesse da parte di esponenti della cultura e della diplomazia internazionale verso gli imponenti resti archeologici di Cirene e di altre città della Tripolitania e della Cirenaica, che diventano meta di visita. Nella circostanza vengono in genere compilati diari di viaggio e relazioni, spesso illustrati da disegni di monumenti antichi e talvolta anche da preziose carte topografiche in cui sono evidenziate ampie aree di affioramento di ruderi e tracce superstiti di viabilità cittadina ed extraurbana.Si tratta generalmente di documentazione poco omogenea, talvolta occasionale e frutto di osservazioni del tutto personali. Di estrema rilevanza sono comunque i dati che è possibile desumere da questo tipo di ‘fonte’, spesso dovuti allo spirito di osservazione di personaggi dai vasti interessi e anche a casualità, ma sempre assai utili a comprendere il clima di indagine pionieristica della prima metà dell'Ottocento e le tappe decisive della riscoperta di Cirene.La città, per altro, era nota alla cultura storico-archeologica dell'epoca attraverso la documentazione costituita dalle fonti letterarie classiche (una delle prime sintesi è in Thrige, 1819). Esse costituiscono un valido supporto di base che accompagna vari viaggiatori nella ricerca del sito su cui sorgeva Cirene e della sua antica conformazione. Gli appunti di viaggio in seguito vengono ulteriormente elaborati e prendono corpo in opere che hanno avuto in qualche caso ampia fortuna in Europa e che hanno costituito il primo fondamento della moderna conoscenza e del rifiorire degli studi e delle ricerche sulla ‘Atene d'Africa’.
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Fumagalli, Mario. "I vantaggi competitivi délie città: un confronto in ambito europeo (sous la direction de Corinna Morandi)." Flux 27-28, no. 1-2 (June 1, 1997): 88–90. http://dx.doi.org/10.3917/flux.p1997.13n27.0088.

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