Journal articles: 'Cirene'

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MENOZZI, Oliva. "Santuari agresti nella chora di Cirene." Karthago 27 (December 31, 2007): 79–91. http://dx.doi.org/10.2143/kar.27.0.2028138.

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Presicce, Claudio Parisi. "La città dei re di Cirene." Libyan Studies 34 (2003): 9–24. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900003381.

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Abstract:

AbstractIt is becoming increasingly clear that, beginning from the Late Bronze age, links between the Aegean world and the North African coast remained unbroken except perhaps for a brief interlude immediately after the foundation of the Phoenician colonies in the area between the Gulf of Syrte and what is now Tunisia. The example of Cyrene, which has not received the attention it merits outside the narrow circle of Libyan experts, is one of the most clear-cut and eloquent. Even though the paucity of finds and their provenance from infill call for caution, reanalysis of the archaeological record—which has recently gained an important new component—sheds fresh light on the Phoenician colonial process as a whole. The reanalysis, whatever one's point of view, should not be restricted by conventional chronology, and should encourage us to reconsider other accepted ideas about the growth of the original settlement and the links between the Battiad royal family and other members of the Cyrenaican community.

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LUNI, Mario, and Giuseppina A. CELLINI. "L'Abside della Basilica nel foro di Cirene." Karthago 24 (January 1, 1999): 27–73. http://dx.doi.org/10.2143/kar.24.0.563333.

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Silva, Douglas Cristiano. "Três epigramas de Calímaco." Em Tese 19, no. 1 (April 30, 2013): 288. http://dx.doi.org/10.17851/1982-0739.19.1.288-292.

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BACCHIELLI, Lidiano. "L'attività recenta della Missione Archeologica Italiana a Cirene." Karthago 24 (January 1, 1999): 9–25. http://dx.doi.org/10.2143/kar.24.0.563332.

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BONACASA, Nicola. "I culti della collina di Zeus a Cirene." Karthago 27 (December 31, 2007): 233–43. http://dx.doi.org/10.2143/kar.27.0.2028149.

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Puccini, Daniela. "Liturgia monetária em Cirene no século IV a.C." Revista do Museu de Arqueologia e Etnologia, no. 25 (December 20, 2015): 61. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2448-1750.revmae.2015.114969.

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Abstract:

É um lugar-comum nos estudos numismáticos, considerar que os nomes de personagens presentes nas moedas gregas eram de magistrados encarregados da produção monetária nas diversas polis. Este artigo apresenta uma síntese da pesquisa empreendida no âmbito de um doutorado em Arqueologia e História, que propõe discutir a função que estes personagens desempenharam na cunhagem de Cirene em período clássico a partir do cruzamento entre documento numismático e epigráfico e o levantamento do contexto histórico-arqueológico em que as moedas foram produzidas. Irregularidades na análise de ligação de cunhos, que atestam a contemporaneidade das emissões, sinalizam que estes nomes não obedeciam a uma sucessão de magistrados no cargo em intervalos regulares e reforçam a hipótese de que se tratavam de doadores de metal para a produção monetária da pólis.

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Vittozzi, Serena Ensoli. "L'iconografia e il culto di Aristeo a Cirene." Libyan Studies 25 (January 1994): 61–84. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006245.

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Abstract:

Lo studio prende avvio dal rinvenimento di una statuetta fittile nel Santuario cireneo di Apollo sulla Myrtousa, che riproduce un giovane in posizione stante con una cornucopia nel braccio sinistro piegato e appoggiato ad un'erma e con un oggetto nella mano destra portata in basso lungo il fianco (Fig. 1).La terracotta è stata scoperta nel corso dei sondaggi stratigrafici eseguiti sulla fronte del Tempietto di Afrodite, situato sulla Terrazza Inferiore della Myrtousa immediatamente a Nord-Est dei Propilei Greci e ad Est del Donario degli Strateghi (Figg. 2, 11.1–2). Le ricerche, nate come parte del programma di lavoro sul propileo d'ingresso al sacro temenos, sull'area monumentale ad esso circostante e sul percorso della Via Sacra, hanno consentito di precisare la cronologia delle fasi costruttive del tempietto anche in relazione alle successive sistemazioni di questa parte della Terrazza Inferiore.La statuetta, ricomposta da più frammenti, si conserva per un'altezza massima di cm 20 e una larghezza di cm 11,5, mancando della parte inferiore della figura a partire da poco sopra l'articolazione delle ginocchia, di gran parte della mano sinistro con l'attributo, del collo e del corpo squadrato dell'erma (Figg. 1.1–1.4).La figura, nuda, con il mantello avvolto attorno al braccio sinistro, insiste sulla gamba destra, mentre la sinistro è leggermente divaricata e probabilmente in origine era un poco flessa. La testa, dal volto carnoso, da cui emergono i salienti del naso, della piccola bocca e del mento, è vista lievemente di tre quarti verso sinistro. La capigliatura è disposta intorno alla fronte con un addensamento di riccioli lavorati a massa. Sul torso sono ben dis-tinguibili i muscoli pettorali, l'addome con l'ombelico e la linea inguinale con il pube.

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Acerbi, Silvia. "El exilio como instrumento de política eclesiástica en la Antigüedad Tardía: el caso de los obispos fieles a Juan Crisóstomo según Paladio de Helenópolis y Sinesio de Cirene = Exile as Tool of Ecclesiastical Policy in Late Antiquity: The Case of the Loyal Bishops to John Chrysostom According to Palladius of Henenopolis and Synesius of Cyrene." Espacio Tiempo y Forma. Serie II, Historia Antigua, no. 32 (November 7, 2019): 137. http://dx.doi.org/10.5944/etfii.32.2019.24210.

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Abstract:

En nuestro artículo intentamos añadir nuevos elementos al estudio de la praxis tardoantigua del exilio eclesiástico, a menudo utilizado como instrumento político por parte de obispos rivales. En particular analizamos, a través de algunas cartas del epistolario de Sinesio de Cirene, los exilios impuestos a los obispos que pertenecían al círculo de Juan Crisóstomo y que permanecieron fieles al obispo de Constantinopla después de su deposición en el sínodo de la Encina. Más en concreto estudiaremos el caso de uno de ellos -Alejandro de Cirene nombrado obispo de Basilinópolis en Bitinia - que ofrece informaciones muy valiosas sobre el status de un obispo exiliado y la consideración social que le rodeaba.AbstractIn this paper we will attempt to contribute new information to our knowledge of the practice of ecclesiastical exile in Late Antiquity, which was often used as a means of control by rival bishops. In particular, we will analyze the banishment imposed on bishops who belonged to the circle of John Chrysostom and who remained faithful to the bishop of Constantinople after his deposition in the Synod of the Oak through the study of a number of epistles of Synesius of Cyrene. More specifically, we will focus on the specific case of Alexander of Cyrene, who was appointed bishop of Basilinopolis in Bithynia, and who provides us with very valuable information regarding the standing of exiled bishops and their social standing.

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Luni, M. "Il Forum–Caesareum di Cirene e la moderna riscoperta." Libyan Studies 25 (January 1994): 191–210. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006348.

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Abstract:

Agli inizi dell'Ottocento si assiste al sorgere e al diffondersi di particolare interesse da parte di esponenti della cultura e della diplomazia internazionale verso gli imponenti resti archeologici di Cirene e di altre città della Tripolitania e della Cirenaica, che diventano meta di visita. Nella circostanza vengono in genere compilati diari di viaggio e relazioni, spesso illustrati da disegni di monumenti antichi e talvolta anche da preziose carte topografiche in cui sono evidenziate ampie aree di affioramento di ruderi e tracce superstiti di viabilità cittadina ed extraurbana.Si tratta generalmente di documentazione poco omogenea, talvolta occasionale e frutto di osservazioni del tutto personali. Di estrema rilevanza sono comunque i dati che è possibile desumere da questo tipo di ‘fonte’, spesso dovuti allo spirito di osservazione di personaggi dai vasti interessi e anche a casualità, ma sempre assai utili a comprendere il clima di indagine pionieristica della prima metà dell'Ottocento e le tappe decisive della riscoperta di Cirene.La città, per altro, era nota alla cultura storico-archeologica dell'epoca attraverso la documentazione costituita dalle fonti letterarie classiche (una delle prime sintesi è in Thrige, 1819). Esse costituiscono un valido supporto di base che accompagna vari viaggiatori nella ricerca del sito su cui sorgeva Cirene e della sua antica conformazione. Gli appunti di viaggio in seguito vengono ulteriormente elaborati e prendono corpo in opere che hanno avuto in qualche caso ampia fortuna in Europa e che hanno costituito il primo fondamento della moderna conoscenza e del rifiorire degli studi e delle ricerche sulla ‘Atene d'Africa’.

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Presicce, Claudio Parisi. "La dea con il silfio e l'iconografia di Panakeia a Cirene." Libyan Studies 25 (January 1994): 85–100. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006257.

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Abstract:

Molte città antiche utilizzarono come emblema dei primi tipi monetali prodotti vegetali o agricoli della chora che consentivano una immediata associazione con le località di provenienza delle monete. A Cirene fin dai primi conii, datati dal Robinson intorno al 560 a.C., compare il silfio, che costituisce nei diversi modi di rappresentazione (pianta, frutto, foglia, radice) il tipo principale per tutto il periodo regio.Secondo la tradizione letteraria l'apparizione della pianta era avvenuta in occasione di una pioggia abbondante e risaliva a sette anni prima della fondazione di Cirene. L'indicazione cronologica, che coincide con la data dell'arrivo in Cirenaica degli apoikoi guidati da Batto, si riferisce evidentemente al momento della scoperta del silfio da parte dei terei.La proposta di Evans di riconoscere la raffigurazione della pianta su alcune tavolette iscritte di Cnosso di età minoica, rivalutata di recente in seguito ai rinvenimenti a Cirene di materiale dell'età del bronzo, induce a non escludere che le proprietà della pianta fossero già note in precedenza. Ma al momento una eventuale conoscenza del silfio in età precoloniale può essere attribuita solo ai cretesi e non ai terei, che per giungere in Libya si servirono di Corobios, un pescatore di murici proprio dell'isola di Creta.Del resto Teofrasto e Plinio indicano che per gli apoikoi guidati da Batto si trattò di una vera e propria scoperta. E poichè l'inventio non può essere intesa come l'apparizione improvvisa di una nuova pianta, dobbiamo supporre che essa avvenne con la mediazione delle popolazioni locali, il cui ruolo nelle fasi dello sbarco e della ricerca del sito adatto allo stanziamento coloniale risulta ampiamente documentato.

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Grau, Sergi. "Mecanismos de ficcionalización en la vida de Aristipo de Cirene." Emerita 90, no. 2 (December 13, 2022): 301–26. http://dx.doi.org/10.3989/emerita.2022.05.2146.

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Abstract:

En el primer capítulo del influyente libro The Content and the Form. Narrative Discourse and Historical Representation (Baltimore & London 1987), Hayden White plantea que ni siquiera el formato historiográfico mínimo de la crónica y del catálogo le permite escapar de la formulación literaria que todo relato conlleva. En este estudio pretendemos demostrar que, en algunos casos, el catálogo puede incluso vertebrar los mecanismos de construcción de la ficción literaria en un relato historiográfico, particularmente en el subgénero particular de la biografía filosófica. Para ello, tomaremos como caso de estudio la Vida de Aristipo de Cirene, fundamentalmente en las Vidas y doctrinas de los filósofos ilustres de Diógenes Laercio (II 65-85): una buena parte de los apartados de su biografía responde a diversos títulos del catálogo de sus obras, precisamente aquellos de cuyo contenido poco o nada conocemos. Si añadimos a este estado de cosas que Aristipo es un personaje estereotipado de la Comedia Media, creemos que resulta posible establecer con claridad los mecanismos de ficcionalizazión literaria que operan en la narración de esta peculiar biografía.

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Čanković, Tomislav. "Kršćani, pogani i neoplatonisti — problem odnosa u kasnoj antici." Obnovljeni život 72., no. 4. (January 22, 2018): 495–504. http://dx.doi.org/10.31337/oz.72.4.6.

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Abstract:

Ovaj rad donosi sažeti prikaz kasnoantičkog odnosa (i njegovih karakteristika) između kršćanstva i neoplatonističke filozofije te položaja poganstva u kasnoj antici. Nakon terminološkog razjašnjenja, tekst na temelju radova i ideja izabranih analitičara predstavlja razlike u stavovima neoplatonističkih filozofa prema kršćanstvu i u stavovima kršćanskih autora prema neoplatonizmu i filozofiji općenito, te zanimljiv slučaj Sinezija iz Cirene, neoplatonističkog biskupa.

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LUNI, Mario, and Oscar MEI. "Il tempio con arco siriaco «delle Muse» presso l'agorà di Cirene." Karthago 27 (December 31, 2007): 31–77. http://dx.doi.org/10.2143/kar.27.0.2028137.

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Marengo, Silvia Maria. "L'agorà di Cirene in età romana alla luce delle testimonianze epigrafiche." Mélanges de l’École française de Rome. Antiquité 100, no. 1 (1988): 87–101. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.1988.1582.

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Vialard, J., J. P. Duvel, M. J. McPhaden, P. Bouruet-Aubertot, B. Ward, E. Key, D. Bourras, et al. "Cirene: Air—Sea Interactions in the Seychelles—Chagos Thermocline Ridge Region." Bulletin of the American Meteorological Society 90, no. 1 (January 2009): 45–62. http://dx.doi.org/10.1175/2008bams2499.1.

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Kenrick, Philip. "Cirene “Atene D'Africa” II. Cirene Nell'Antichità: un Cinquantennio di Attività a Cirene Della Missione Archeologica Italiana Dell'Università di Urbino “Carlo Bo”.A cura di M. Luni. Monografie di archeologia libica “L'Erma” di Bretschneider, Rome 2010. ISBN 97888-8265-501-3, pp. 348, numerous figures. Price: €230.00; - Cirene “Atene D'Africa” III. Cirene e la Cirenaica Nell'Antichità: Attività Delle Missioni Archeologiche Internazionali a Cirene e in Cirenaica. A cura di M. Luni. Monografie di archeologia libica xxx, “L'Erma” di Bretschneider, Rome 2010. ISBN 97888-8265-490-0, pp. 270, numerous figures. Price: €200.00." Libyan Studies 42 (2011): 151–53. http://dx.doi.org/10.1017/s026371890000488x.

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Vannicelli, Pietro. "Gli Egidi e le relazioni tra Sparta e Cirene in età arcaica." Quaderni Urbinati di Cultura Classica 41, no. 2 (1992): 55. http://dx.doi.org/10.2307/20547144.

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Jastrzębowska, Elżbieta. "Ślady gromadzenia ofiar lub darów w przykościelnych domach w Ptolemais i Cyrene?" Vox Patrum 52, no. 1 (June 15, 2008): 333–42. http://dx.doi.org/10.31743/vp.8191.

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Abstract:

Si tratta di cosi dette mangiatoie di pietra, conservate nelle due case tardo antiche di Cirenaica (oggi Libia): casa di Paulos a Tolemaide (6 esemplari) e in una casa anonima (9 esemplari) presso la Basilica Centrale a Cirene. La piu problematica sarebbe la funzione originaria di questi blocchi rettangolari di pietra ricavati dentro e messi in linea, perche gli studi precedenti di molti monumenti simili dell'Africa del Nord (oggi Tunisia e Algeria) non danno la risposta definitiva a questa domanda: se si tratterebbe delle vere mangiatoie per i cavalli oppure dei recipienti per l’annona in natura oppure, nei casi di ambienti cristiani eon le „mangiatoie”, dei recipienti per le offerte di terra dalia parte dei fedeli o per i doni a loro dalla parte della chiesa ai fedeli furono le vere stalle. Le installazioni di Cirenaica, insieme eon le „mangiatoie” del Santuario d’Asclepio di El Bayda, non sono ancora conosciute ne pubblicate, sicuramente non hanno servito ai cavalli. L’ultimo caso sembra il piu chiaro, ed e molto probabile che nelle „mangiatoie” del luogo deponevano le loro offerte portate al dio della Salute dai malati visitatori del santuario. Si puó chiedere se la vicinanza stretta delle chiese, sia a Tolemaide, sia a Cirene, non potrebbe indicare la funzione simile delle „mangiatoie” in queste citta antiche. Purtroppo le fonti scritte cristiane a ąuesto proposito ne taccino oppure non sono ancora scoperte e studiate.

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Nicolai, Roberto. "La fondazione di Cirene e i Karneia cirenaici nell'Inno ad Apollo di Callimaco." Materiali e discussioni per l’analisi dei testi classici, no. 28 (1992): 153. http://dx.doi.org/10.2307/40236004.

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Vialard, J., J. P. Duvel, M. J. Mcphaden, P. Bouruet-Aubertot, B. Ward, E. Key, D. Bourras, et al. "Supplement to Cirene: Air—Sea Interactions in the Seychelles—Chagos Thermocline Ridge Region." Bulletin of the American Meteorological Society 90, no. 1 (January 2009): ES1—ES4. http://dx.doi.org/10.1175/2008bams2499.2.

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Mafra, Johnny José. "Catulo, Tibulo e Marcial: três momentos da poesia lírica latina." Ensaios de Literatura e Filologia 5 (December 31, 1987): 75. http://dx.doi.org/10.17851/0104-2785.5.0.75-92.

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Abstract:

Caio Valério Catulo é o principal poeta de um grupo de poetas da época de Cícero, conhecidos como poetae noui, os quais, fazendo verdadeira revolução na poesia, imitavam os alexandrinos, isto é, os poetas gregos que viveram nos séculos m e II a.C, nos reinos helenizados do Oriente, sobretudo em Alexandria. O mais célebre desses poetas foi Calímaco de Cirene, mas citam-se também Filetas, Licófron, Teócrito, Bion e Mosco. Aos latinos Cícero costumava chamar com desdém cantores Euphorionis, atribuindo-lhes as más qualidades do poeta alexandrino Euforião

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Seng, Helmut. "Idalgo Baldi: Gli Inni di Sinesio di Cirene. Vicende testuali di un corpus tardoantico." Gnomon 87, no. 4 (2015): 306–9. http://dx.doi.org/10.17104/0017-1417-2015-4-306.

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Lazzarini, Lorenzo, and Bruno Turi. "Studio archeometrico dei marmi usati nella scultura e architettura di età arcaica a Cirene." Rendiconti Lincei 15, no. 3 (September 2004): 189–204. http://dx.doi.org/10.1007/bf02904460.

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Jerce da Costa Junior, Cesar Luiz. "Império e imagem do poder na Antiguidade Tardia: o 'De regno', de Sinésio de Cirene, entre o 'Dominato' e o Principado." Romanitas - Revista de Estudos Grecolatinos, no. 17 (September 25, 2021): 70–90. http://dx.doi.org/10.17648/rom.v0i17.34584.

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Abstract:

Este artigo apresenta algumas considerações acerca da construção da imagem do poder e conduta principesca pensada por Sinésio de Cirene em seu tratado De regno, redigido durante sua estadia na corte do imperador Arcádio. Sinésio se apresenta como um autor helenístico por excelência, mesclando elementos políticos e filosóficos num mosaico de ideias com o propósito reformador de reestabelecer a majestade do Império. A partir do texto do autor, defendemos a seguinte conclusão: a nova imagem do poder oferecida a Arcádio passava pelo afastamento do Dominato e pela reaproximação com o modelo do Principado dos primeiros séculos da Era Cristã.

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Cejudo Mejías, Vanesa, and Carlos Oliva Marañón. "Grado en geografía y ordenación del territorio." TECHNO REVIEW. International Technology, Science and Society Review /Revista Internacional de Tecnología, Ciencia y Sociedad 13, no. 2 (February 27, 2023): 1–11. http://dx.doi.org/10.37467/revtechno.v13.4787.

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Abstract:

La Geografía, acuñada como vocablo por Eratóstenes de Cirene, se configura como una ciencia desde el siglo XIX. Los objetivos de esta investigación son realizar un análisis contrastivo de la carga lectiva en créditos ECTS de las asignaturas Prácticum y Trabajo de Fin de Grado distribuidos tanto en el Grado en Geografía como en el Grado en Geografía y Ordenación del Territorio en las Universidades españolas Se ha realizado una comparativa por créditos ECTS, cursos y cuatrimestres. Los resultados verifican la homogeneidad atinente al Prácticum distribuido en 6 créditos ECTS y la heterogeneidad relativa al Trabajo de Fin de Grado.

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Molina Alonso, Pablo. "El papel del páthos en la filosofía de la escuela de Cirene: afección y conocimiento." Anales del Seminario de Historia de la Filosofía 38, no. 2 (April 26, 2021): 231–42. http://dx.doi.org/10.5209/ashf.71875.

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Abstract:

Este estudio pretende analizar la cuestión del conocimiento como el punto de partida del desarrollo filosófico cirenaico y no como un medio empleado para justificar el hedonismo de la escuela, separándolo de aproximaciones tradicionales a dicha problemática. Los filósofos cirenaicos asumen la percepción como la fuente del conocimiento humano, particularmente en lo que respecta a la afección (páthos). Conciben el páthos dentro de unos parámetros fisicalistas que vienen marcados por el movimiento (kinēsis) que recae sobre el cuerpo-carne (sarkòs) del sujeto perceptor. Estas afecciones son lo único que, según los cirenaicos, se muestra con evidencia (energeia) al sujeto humano. Las características que estos pensadores adscriben a la noción de páthos les obligan como sujetos de acción y posible conocimiento a prestar, prácticamente, exclusiva atención al presentismo de la percepción (aisthēsis), adquiriendo, así, la afección cierta categoría de criterio.

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PARISI PRESICCE, Claudio. "La casa di Batto, il culto del eroe fondatore e il regime democratico a Cirene." Karthago 27 (December 31, 2007): 245–64. http://dx.doi.org/10.2143/kar.27.0.2028150.

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Kane, Susan, and Donald White. "Recent developments in Cyrene's chora south of the Wadi bel Gadir." Libyan Studies 38 (2007): 39–52. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900004234.

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Abstract:

AbstractRecent work in the Wadi bel Gadir in the southern chora region of Cyrene, in particular the discovery of two temple precincts by the Italian Mission (Missione Archeologica a Cirene della Università degli Studi di Urbino) as well as an intensive topographic survey by the newly reconstituted University of Pennsylvania Expedition (now the Cyrenaica Archaeological Project) is providing important information about urban development to the west and southwest of the city of Cyrene. This paper offers an overview of the previous work in the area and some thoughts on the potential implications of the recent discoveries by the Italian Mission led by Professor Mario Luni and the Cyrenaican Archaeological Project (CAP) directed by Professor Susan Kane.

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Westgate, Ruth. "F. VENTURINI , I MOSAICI DI CIRENE DI ETÀ ELLENISTICA E ROMANA: UN SECOLO DI SCOPERTE (Cirene ‘Atene d'Africa’ 5; Monografie di archeologia libica 34). Rome: ‘L'Erma’ di Bretschneider, 2013. Pp. 280, illus. isbn 9788831306975. €210.00." Journal of Roman Studies 106 (September 9, 2016): 312–13. http://dx.doi.org/10.1017/s0075435816000927.

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Farias Júnior, José Petrúcio de. "The literary construction of the Germans by Synesius of Cyrene: repulsive and integration marks in de Regno and De Providentia." Classica - Revista Brasileira de Estudos Clássicos 26, no. 2 (2013): 29–53. http://dx.doi.org/10.14195/2176-6436_26-2_2.

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Deniz Machín, Deyvis. "Gaudenter Aristipo de Cirene. La índole psicosomática de las afecciones y la configuración hedonista de un proyecto virtuoso de vida." Euphyía - Revista de Filosofía 8, no. 14 (February 27, 2018): 105. http://dx.doi.org/10.33064/14euph187.

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Abstract:

El tema del placer, entendido propiamente como dimensión psicosomática de los seres animados, fue ampliamente documentado por diversos autores a lo largo de la antigüedad griega. Articular una interpretación unitaria resulta, no obstante, tan complejo como contraproducente. Dos son las razones: i) la variedad de los ámbitos intelectuales en los que el placer fue tematizado o, al menos, evocado; y ii) la diversidad de voces que, empleadas con mayor o menor rigurosidad descriptiva, exhiben algunos aspectos directamente ligados al hecho placentero. El presente artículo persigue arrojar luz sobre la primera filosofía hedonista o, expresado con mayor rigor, sobre el primer filósofo hedonista de la antigüedad: Aristipo de Cirene quien, a diferencia del hedonismo analgésico defendido por Epicuro, abogó por un modo placentero de vida, cinemáticamente fundado, al asumir como fin humano el movimiento suave producido en la percepción.

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Cuypers, Y., X. Le Vaillant, P. Bouruet-Aubertot, J. Vialard, and M. J. McPhaden. "Tropical storm-induced near-inertial internal waves during the Cirene experiment: Energy fluxes and impact on vertical mixing." Journal of Geophysical Research: Oceans 118, no. 1 (January 2013): 358–80. http://dx.doi.org/10.1029/2012jc007881.

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Mársico, Claudia. "¿Por qué un hedonista habría de elegir la muerte? Los cirenaicos y la actitud de Sócrates frente a la acusación judicial." Pensamiento. Revista de Investigación e Información Filosófica 77, no. 293 (July 20, 2021): 5–17. http://dx.doi.org/10.14422/pen.v77.i293.y2021.001.

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Abstract:

El fenómeno del diálogo socrático describe la adopción por parte de varios integrantes del grupo de la figura de Sócrates, a quien atribuyen sus propias ideas, dando lugar a perfiles alejados de las variantes más conocidas, como las de Platón o Jenofonte. Nos interesa aquí la del Sócrates hedonista que cultivaban Aristipo de Cirene y sus seguidores. En este trabajo examinamos el problema de esta línea para justificar la estrategia adoptada durante el juicio, que el entorno evalúa como una preferencia de la muerte, dado que contraría principios hedonistas. Para ello, analizaremos el material proveniente del Papiro de Colonia 205 que retrata precisamente a un Sócrates hedonista en ocasión de explicar su conducta, y luego estudiaremos qué elementos del pensamiento cirenaico lo hacen compatible con las ideas de Aristipo, lo cual nos permitirá elucidar puntos relevantes de la relación entre placer, felicidad y muerte en la filosofía cirenaica.

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Carrizo, Sebastián Eduardo. "El Yambo 1 de Calímaco y la soberanía ptolemaica." Myrtia 35 (November 12, 2020): 93–120. http://dx.doi.org/10.6018/myrtia.454451.

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Abstract:

El presente trabajo propone una lectura del Yambo 1 de Calímaco de Cirene (c. 320-244 a. C.) ligada a la imagen del poder real en Egipto bajo la égida de Ptolomeo II Filadelfo. En este sentido, nuestra hipótesis considera que en la parábola de la copa de Baticles -relato enmarcado dentro del poema-, el recorrido trazado por el viaje de la mítica copa ofrecida como premio al mejor de los Siete Sabios de la Antigüedad podría estar remedando un mapageopolítico en el que se plasman las pretensiones de soberanía de la dinastía ptolemaica sobre distintas regiones de Licia, Caria y el sur de Jonia; en particular, sobre la ciudad de Mileto y el santuario de Apolo en Dídima. Consideramos, finalmente, que la relevancia de Mileto y Dídima en Calímaco podría corresponderse con la importancia política de la ciudad y el santuario para la dinastía ptolemaica.

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Dambros, Bruno Rodrigo. "Naturalismo moral no Lucullus de M. T. Cícero: a virtutum cognitio e a perspicui adsensio contra o ceticismo de Carnéades de Cirene." Acta Scientiarum. Human and Social Sciences 40, no. 3 (November 27, 2018): 38238. http://dx.doi.org/10.4025/actascihumansoc.v40i3.38238.

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Abstract:

Neste artigo tratamos de dois trechos do texto Lucullus de Cícero – Lucullus VIII 23 e XII 38-39 – onde há a apresentação de dois importantes conceitos para a compreensão de sua querela com o ceticismo de Carnéades de Cirene, a saber, as noções de virtutum cognitio e de perspicui adsensio. Após uma introdução onde situamos o texto de Lucullus dentro do contexto dos Academica e de sua íntima relação com o tema da lex naturalis, na primeira seção mostramos como Cícero se alinha com a tese socrática sobre a relação entre conhecimento e virtude. Na segunda seção tratamos da virtutum cognitio como uma noção moral conatural prévia à especulação. E na terceira seção tratamos da perspicui adsensio como uma noção predecessora da ação moral. Concluímos reiterando que estes dois trechos em questão devem ser compreendidos dentro do tema geral da epistemologia moral ciceroniana, que inclui seu jusnaturalismo, pondo-o, assim, como um autêntico naturalista moral.

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Bacchielli, Lidiano. "Un Santuario di Frontiera, fra Polis E Chora." Libyan Studies 25 (January 1994): 45–59. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006233.

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Abstract:

Nella campagna di scavi condotta a Cirene tra l'ottobre del 1910 ed il maggio del 1911 la Missione Archeologica Americana diretta da Richard Norton portava alia luce circa tremila statuine fittili, intere o quasi, ed una quantità innumerevole di testine ed altri frammenti.L'occasione per la scoperta era stata del tutto fortuita. Agli inizi di novembre del 1910 un arabo si era presentato al campo portando un cesto con 765 statuette di terracotta, che erano state scavate nel suo giardino posto alle pendici dell'Acropoli, nella parte nord-occidentale, al livello della Terrazza del Santuario di Apollo (la Myrtousa).Molte conversazioni e molti caffè consentirono al Norton l'inizio dello scavo, in una striscia piana posta a valle di un gradino roccioso. Nel sito non si rinvennero resti di edifici, ma diverse nicchie rettangolari scavate in alcuni speroni di roccia. Immediatamente davanti a queste vennero trovate le statuette di terracotta: esse formavano uno strato dello spessore di una novantina di centimetri.

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Hernandéz de la Fuente, David. "Una nota sobre las purificaciones en el derecho griego: la Lex sacra de Cirene y las Leyes de Platón." POTESTAS. REVISTA DEL GRUPO EUROPEO DE INVESTIGACIÓN HISTÓRICA. RELIGIÓN, PODER Y MONARQUÍA., no. 8 (2015): 57–72. http://dx.doi.org/10.6035/potestas.2015.8.3.

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Ruprechtsberger, Erwin M. "Cirene. A cura di Nicola Bonacasa, Serena Ensoli. Electa, Milano2000. ISBN 884356580X, pp. 224 with many photos (black-white, colour)." Libyan Studies 32 (2001): 179–81. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900005847.

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Wootton, Will. "I mosaici di Cirene di età ellenistica e romana: un secolo di scoperte. By Filippo Venturini . Cirene “Atene d'Africa” 5, Monografie di Archeologia Libica 34. “L'Erma” di Bretschneider, Roma, 2013. ISBN 978-88-313-0697-5, pp. 280, 330 b&w figs, 10 colour pls. Price: € 210.00." Libyan Studies 45 (November 2014): 178–80. http://dx.doi.org/10.1017/lis.2014.14.

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Armstrong, A. H. "Antonio Garzya (ed.): Opere di Sinesio di Cirene: epistole, operette, inni. (Classici Greci.) Pp. 871; 8 plates. Turin: Unione Tipografico-Editrice Torinese, 1989." Classical Review 40, no. 2 (October 1990): 483. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00254863.

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Siorvanes, Lucas. "Davide Susanetti: Sinesio di Cirene: I Sogni. Introduzione, traduzione e commento. (Studi e Commenti, 10.) Pp. 184. Bari: Adriatica, 1992. Paper, L. 39,000." Classical Review 44, no. 2 (October 1994): 402. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00289695.

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Fabbricotti, Emanuela. "Statuette in Calcare da Bu Senab." Libyan Studies 25 (January 1994): 219–30. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006361.

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Abstract:

Nel Magazzino del Museo di Cirene vi sono numerose statuette in calcare, purtroppo acefale, rappresentanti uomini e forse donne con in mano offerte o attributi vari. Dovevano, quando intere, raggiungere un'altezza di circa cm. 50/60. Molte sono senza numero d'inventario e quindi senza indicazione della provenienza. Alcune sono immortalate in vecchie lastre fotografiche del magazzino-museo di Barce e provengono da Bu Senab. Riproducono i pezzi come erano dopo il ritrovamento, in condizioni notevolmente migliori. Di questi molti sono oggi scomparsi così come tutte le teste ed alcuni frammenti. Quelle conservate sono: (le descrizioni sono state fatte durante l'esame diretto delle statue e pertanto non sempre corrispondono alle fotografie eseguite dopo il ritrovamento).Nelle vecchie lastre di Barce vi erano altre statuette poi disperse: un togato (Fig. 14), un cavaliere a cavallo (Fig. 15), due personaggi maschili (Figg. 15 e 17) con mantello gettato dietro le spalle (uno dei quali con una pecora accanto), uno con il solito oggetto piegato ad angolo retto (Fig. 18), due con in mano un vitellino (Figg. 19 e 20), due frammenti della parte inferiore di personaggi panneggiati (Figg. 21 e 22), sette teste (Figg. 23–27) (otto con quella del n. 2), molti frammenti di basi con piedi umani (vedi Fig. 13) e zampe caprine ed altri poco leggibili.

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AZEVEDO, Marina. "Harmonia entre saber e prazer. Ou a conciliação entre Aspásia e Sócrates (Comentário em torno do Dion 58d-59a, de Sinésio de Cirene)." Euphrosyne 31 (January 2003): 253–70. http://dx.doi.org/10.1484/j.euphr.5.124173.

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Flórez, Alfonso. "El jardín de Zeus. La Pítica 9 de Píndaro y el Discurso de Diotima en el Banquete de Platón. Univers." Universitas Philosophica 38, no. 77 (November 30, 2021): 233–64. http://dx.doi.org/10.11144/javeriana.uph38-77.jzpp.

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Abstract:

La investigación se inscribe dentro de un movimiento que busca poner de relieve la pertinencia de textos poéticos para la comprensión de los diálogos de Platón. En este caso, se parte de la comunidad de la expresión “el jardín de Zeus” en la Pítica 9 de Píndaro y en el Discurso de Diotima en el Banquete. Primero, se presenta un esquema temático de los dos textos. Luego, se ofrece un recorrido en tres etapas: el paso del deseo a la mediación, el estudio de la figura del mediador, y la apertura de la mediación al ámbito metapoético y lo que se sigue de ello. En la primera etapa se muestra cómo Eros dirige a la inmortalidad por medio de la generación, que se guía por la virtud en su condición más noble, al instituirse la ciudad, a la vez que, en el diálogo entre Apolo, enamorado de Cirene, y Quirón, se identifican los mismos pasos de una pulsión erótica que conduce a lo cívico. En la segunda etapa se destaca la tarea mediadora de Quirón ante Apolo, semejante a la relación de Diotima con Sócrates; esta mediación de Quirón produce un nuevo ámbito, que lleva su impronta, por lo que se entiende que la mediación de Diotima haya generado al filósofo erótico Sócrates, también ahora mediador. En la tercera etapa se muestra cómo franquea el sabio la diferencia entre los tiempos divino y humano mediante la creación metapoética, cuya consumación poética y filosofica es la constitución de la ciudad bella.

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Johnston, Alan. "(O.) Mei Cirene e la ceramica laconica. (Monografie di Archeologia Libica 35.) Pp. 136, figs, pls. Rome: L'Erma di Bretschneider, 2013. Paper, €105. ISBN: 978-88-913-0695-1." Classical Review 64, no. 2 (June 23, 2014): 632–33. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x14001139.

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MINONZIO, FRANCO. "SINESIO, La mia fortunosa navigazione da Alessandria a Cirene, a cura di Pietro Janni (Biblioteca di Geographia Antiqua, 1). Firenze: Leo S. Olschki Editore, 2003. 133 pp., ISBN 8822251873." Nuncius 20, no. 2 (2005): 453–55. http://dx.doi.org/10.1163/182539105x00114.

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Vita-Finzi, Claudio. "Cirene ‘Atene D'Africa’. By Mario Luni (ed.). Monografie di Archeologia Libica 28. L'Erma di Bretschneider, Rome. 2006. ISBN 978-88-8265-384-2, pp. 208, 229 figures 5 tables, Arabic summary. Price: €120.00." Libyan Studies 38 (2007): 161–62. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900004313.

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D'Ottavio Cattani, Alberto Enrique. "Alejando Amenábar. Ágora: Hipatia en el Cine. España, 2009." Cuestiones de género: de la igualdad y la diferencia, no. 14 (June 27, 2019): 727. http://dx.doi.org/10.18002/cg.v0i14.5474.

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Abstract:

Ágora: Hipatia en el cineTítulo original: Ágora /Agora en inglésDirector: Alejando AmenábarProductoras: Telecinco Cinema, Himenóptero y MOD Producciones Reparto: Rachel Weisz (Hipatia de Alejandría); Max Minghella (Davos); Oscar Isaac (Orestes); Ashraf Barhom (Amonio); Michael Lonsdale (Teón); Rupert Evans (Sinesio de Cirene), Homayoun Ershadi (Aspasio) y Sami Samir (Cirilo)Género: Drama históricoGuionistas: Alejandro Amenábar y Mateo GilPaís de origen: EspañaDuración: 126 minutosAño de lanzamiento: 2009 ResumenEste trabajo perfila el marco histórico que le tocó vivir a Hipatia, maestra, matemática, astrónoma y filosofa en la Alejandría romana de los siglos IV y V de nuestra era, las turbulencias político-religiosas a las que estuvo expuesta así como al rol pionero y relevante que le cupo entre las mujeres científicas de la antigüedad. Finalmente, hace hincapié en el filme Ágora que, trayéndola desde el pasado al presente, permite revalorarla en su justa dimensión.AbstractThis paper outlines the historical frame Hypatia lived as teacher, mathematician, astronomer and philosopher in the Alexandria Roman during the fourth and the fifth century of our era, the politico-religious turbulences she was exposed to as well as the pioneering and relevant Hypatia’s role among the scientific women of antiquity. Finally, the film Agora bringing Hypatia from the past to the present allows her to be reassessed in its proper dimension.

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Lloyd, J. A. "Urban Archaeology in Cyrenaica 1969-1989: the Hellenistic, Roman and Byzantine periods." Libyan Studies 20 (January 1989): 77–90. http://dx.doi.org/10.1017/s0263718900006610.

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Abstract:

During the past two decades all the major cities of Cyrenaica have seen new fieldwork, and much has been achieved. The Department of Antiquities has been active, particularly in the increasingly important area of rescue archaeology. Its resolute and skilful efforts have included very important work at Shahat (Cyrene) (Walker (in Walda and Walker), this volume) and at Benghazi (Berenice). At the latter city, one of the least known in Cyrenaica, the Department's excavations at Sidi Khrebish demonstrated the rich archaeological potential of the site and led to the large-scale campaigns of 1971-5, in which the Society for Libyan Studies was deeply involved.Generous support has also been extended to British teams at Euesperides (Berenice's predecessor), Driana (Hadrianopolis), Tocra (Tauchira) and Tolmeita (Ptolemais); to the Italian Mission, whose work at Cyrene has proceeded throughout the period; to the major American investigation of the extra-mural Demeter sanctuary at the same site; and to the French Mission, which has conducted annual campaigns at Susa (Apollonia) since 1976. There has also been productive research into the minor towns.Perhaps the outstanding feature of the period under review, however, has been publication. No less than thirteen major site reports (see bibliography under Apollonia, Berenice, Cirene, Cyrene and Tocra), several works of synthesis (Goodchild 1971; Huskinson 1975; Rosenbaum and Ward-Perkins 1980; Stucchi 1975), collected papers (Goodchild 1976) and a profusion of shorter studies in journals, conference proceedings (Barker, Lloyd and Reynolds 1985; Gadallah 1971; Stucchi and Luni 1987) and exhibition publications (Missione Italiana 1987) have appeared — a very rich harvest. Many of course, had their genesis in earlier research, particularly during the fecund years of Richard Goodchild's controllership. Amongst much else, this saw Boardman and Hayes' exemplary Tocra project, which in its use of quantification, scientific analysis and other techniques anticipated later British and American work; the University of Michigan's extensive research at Apollonia; and the inauguration of the Italian Mission, under S. Stucchi, to Cyrene (Stucchi 1967), whose work on the architectural development, art and anastylosis of the city continues to make an outstanding contribution to our appreciation of Libya's archaeology and cultural heritage.

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