Academic literature on the topic 'Circonferenza vita'

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Journal articles on the topic "Circonferenza vita"

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Araújo, Antônio Nelson Alencar de, and Marcos Alexandre Casimiro de Oliveira. "Valutazione dei parametri della sindrome metabolica dopo bypass gastrico Roux-y." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, November 3, 2020, 92–106. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/sindrome-metabolica-dopo.

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Abstract:
Introduzione: L’obesità patologica è caratterizzata da uno stato di insulino-resistenza ed è spesso associata alla sindrome metabolica, aumentando la mortalità generale e cardiovascolare. A causa dei risultati insoddisfacenti nel trattamento convenzionale in specifici gruppi di pazienti, l’intervento invasivo è un’alternativa. Tuttavia, può essere indicato, soprattutto in situazioni in cui il paziente ha grave obesità o obesità morbosa. Obiettivo: Il presente studio mira a valutare i cambiamenti nei parametri della sindrome metabolica dopo la chirurgia bariatrica. Metodologia: Si tratta di una revisione integrativa della letteratura eseguita attraverso ricerche nei database Scielo, LILACS e PUBMED utilizzando i seguenti descrittori di scienze della salute controllate (DeCS): Chirurgia bariatrica, bypass gastrico, obesità e sindrome metabolica. I criteri di inclusione erano: articoli in inglese o portoghese, testo per intero, pubblicazioni nel periodo 2009-2019 in formato articolo che ha affrontato il tema descritto. Sono state escluse le pubblicazioni duplicate, gli articoli che non hanno approfondito il tema dopo aver letto i rispettivi abstract e articoli che non soddisfano gli obiettivi di questo studio. Risultati: Secondo l’analisi dei risultati, è stata osservata una riduzione dell’86,1% nella prevalenza della sindrome metabolica; 65,3% nell’ipertensione arteriosa e 84,2% nella glicemia a digiuno alterata. Si può osservare una normalizzazione della circonferenza addominale nel 35,4% dei pazienti, un aumento del 35,8% nei livelli di HDL e alti valori di trigliceridi. Tra i risultati ottenuti, l’aumento di HDL non ha ottenuto grande rilevanza, così come la diminuzione della circonferenza addominale. Conclusione: Lo studio ha mostrato una relazione positiva tra la chirurgia bariatrica e i parametri della sindrome metabolica. I risultati presentati sono stati favorevoli quando la chirurgia è stata associata a uno stile di vita sano e fattori che contribuiscono alla gestione efficace di questa condizione nella maggior parte dei casi analizzati. Tuttavia, il follow-up multiprofessionale, in particolare per le cure mediche, nutrizionali e psicologiche, è essenziale per avere un impatto positivo sulla qualità della vita di questi pazienti.
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Piticchio, Tommaso, and Francesco Frasca. "Associazione tra la sindrome metabolica e le caratteristiche clinico-patologiche del carcinoma papillifero tiroideo." L'Endocrinologo, September 22, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-022-01152-y.

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Abstract:
SommarioIl progressivo incremento dell’incidenza di carcinoma papillifero tiroideo nella popolazione mondiale può essere solo in parte attribuito alla maggiore diffusione nella pratica clinica della diagnostica ecografica e dell’ago-aspirato tiroideo con relativo esame citologico. Il contestuale aumentato riscontro di carcinomi tiroidei più invasivi e di grandi dimensioni suggerisce, infatti, un ruolo anche di altri fattori in tale fenomeno. In particolare, la sindrome metabolica e le sue cinque componenti (circonferenza vita aumentata, ipertrigliceridemia, bassi livelli di colesterolo HDL, alterata glicemia a digiuno e ipertensione arteriosa) negli ultimi decenni hanno visto un incremento epidemiologico paragonabile a quello del carcinoma papillifero tiroideo. L’insulino-resistenza, alla base di questo gruppo di fattori di rischio metabolici, è stata ampiamente correlata all’insorgenza di varie neoplasie, tra cui quelle tiroidee. In questa Rassegna si esamineranno, dunque, i dati disponibili in letteratura riguardo un eventuale ruolo della sindrome metabolica nel determinare le caratteristiche clinico-patologiche del carcinoma papillifero tiroideo.
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Costa, Edinaldo Siqueira da, and Silvana Rodrigues da Silva. "Fattori di rischio per l’ipertensione arteriosa sistemica: valutazione dell’efficacia delle azioni di educazione sanitaria." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, September 4, 2020, 171–93. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/arteriosa-sistemica.

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Abstract:
L’ipertensione arteriosa sistemica è la più frequente delle malattie cardiovascolari e risponde come principale fattore di rischio per le complicanze più comuni, come l’ictus e l’infarto miocardico acuto, oltre alla malattia renale cronica allo stadio finale. L’educazione sanitaria è lo strumento principale per i cambiamenti nelle abitudini e nello stile di vita, fondamentale nel processo preventivo per questa patologia. L’obiettivo di questa ricerca era quello di analizzare l’influenza delle azioni educative in salute sull’ipertensione arteriosa sistemica nel cambiamento di stile di vita dei servi della Corte di giustizia dello Stato di Amap. Lo studio ha avuto la partecipazione di 255 server ed è stato utilizzato un questionario per la raccolta dei dati, che sono stati analizzati tramite SPSS versione 22 (IBM SPSS, USA). È stato osservato che il 54,1% era di sesso femminile, il 66,3% marrone, il 33,7% tra i 40 e i 49 anni, il 47,8% aveva un’istruzione superiore e il 59,6% era sposato o viveva in un’unione stabile. L’indice di massa corporea ha mostrato che il 48,2% era ≥ sovrappeso, il 64,7% aveva una circonferenza addominale aumentata e il 10,6% aveva valori capillari di glucosio nel sangue ≥ 99 mg/dL. Per quanto riguarda la pressione sanguigna, il 33,3% degli uomini e il 21,7% delle donne avevano PA ≥ e 140 e/o 90 mmHg. Per quanto riguarda la partecipazione a qualche attività preventiva o educativa, il 76,1% ha dichiarato sì, di cui il 60,4% li ha considerati soddisfacenti e il 44,7% ritiene che non vi sia alcuna influenza sul cambiamento di stile di vita. Si è concluso che le azioni di educazione sanitaria stanno in parte influenzando il cambiamento delle abitudini dei dipendenti, perché gli indici dei fattori di rischio sollevano ancora preoccupazione.
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Dettori, Silvia, and et al. "Variazione del peso nelle persone sovrappeso e obese che vivono con HIV: l’impatto della pandemia da SARS-CoV-2." JHA - Journal of HIV and Ageing, September 2022. http://dx.doi.org/10.19198/jha31537.

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Abstract:
La pandemia del virus SARS-CoV-2, iniziata in Italia a fine febbraio 2020, ha modificato le abitudini di vita, soprattutto durante il periodo di lockdown, causando una tendenza all'aumento di peso. Come nella popolazione generale, anche le persone che vivono con l'HIV (PWH) hanno mostrato un aumento del BMI negli ultimi anni e l'obesità è diventata un problema emergente. In questo studio abbiamo analizzato se il periodo della pandemia abbia influenzato l'aumento di peso (WG) nelle PWH sovrappeso e obese e quali fattori siano stati correlati al WG. <br />Durante il periodo pandemico, da marzo 2020 a gennaio 2022 (periodo 2), il WG è stato riscontrato in 196 (68%) PWH, mentre durante il periodo prepandemico, da gennaio 2010 a febbraio 2020 (periodo 1), il WG si era verificato in 230 (80%) PWH. <br />Il WG medio durante il periodo 2 è stato di +1.15 kg/anno (±deviazione standard 2.66): +1.27 (±2.18) kg/anno nei PWH sovrappeso e +0.83 (±3.67) kg/anno negli obesi, mentre il WG medio nel periodo 1 è stato +1.37 kg/anno (±2.67): +1.11 (±1.89) kg/anno nei soggetti sovrappeso e +2.12 (+4,05) kg/anno nei PWH obesi. Le persone obese hanno avuto un WG significativamente inferiore nel periodo 2 rispetto al periodo 1 (p=0.028), mentre tra i soggetti sovrappeso non è stata riscontrata alcuna differenza nei due periodi.<br />Il BMI (p<0.001) e l’obesità all’inizio del periodo 2 (p=0.0055), così come la circonferenza addominale (p=0.003) e la diagnosi di diabete (p=0.017) sono risultati inversamente correlati al WG durante la pandemia, mentre la durata dell'infezione da HIV è risultata correlata al WG in modo diretto (p=0.0005). Nessuna relazione è stata trovata tra il WG e il regime ART in corso.
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Dissertations / Theses on the topic "Circonferenza vita"

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SCARANNA, CRISTIANA. "Studio della correlazione tra uricemia e variabili metaboliche nella popolazione generale. Dati dello studio Pamela." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/42593.

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Abstract:
SCOPI: Lo scopo del nostro studio è valutare la rilevanza clinica del dosaggio dell'uricemia in soggetti in sovrappeso appartenenti ad una popolazione generale urbana del Nord Italia. Tale scopo è stato perseguito mediante l'analisi dei seguenti due aspetti: studio della correlazione tra i livelli di acido urico e i parametri metabolici; valore predittivo dell’uricemia nei confronti della mortalità totale e cardiovascolare in soggetti in sovrappeso o caratterizzati da incremento del girovita. MATERIALI E METODI: per il nostro studio abbiamo analizzato i dati ricavati dagli accertamenti eseguiti su 2045 soggetti che hanno preso parte allo studio Pamela. Uno studio condotto nell’area della città di Monza tra il 1990 e il 1993 fino al 2009 per un follow up complessivo di 17 anni. Ad ogni soggetto è stato prelevato un campione di sangue per l’analisi della glicemia, colesterolemia totale e frazionata, trigliceridemia, dell’emoglobina glicosilata e dell’acido urico sierico. E' stata effettuata la misurazione dell'indice di massa corporea (BMI) mediante formula k/m². L'adiposità addominale è stata misurata attraverso la circonferenza vita (CV). RISULTATI: 1033 soggetti (51.7%) con BMI ≥ 25 k/m² e 840 soggetti (43.3%) con circonferenza vita ≥ 80 cm (F) - 94 cm (M) sono stati selezionati per la nostra analisi finale. Ulteriori analisi sono state effettuate in due sottopopolazioni costituite da 271 soggetti obesi (BMI ≥ 30 K/m²) e 383 soggetti con girovita francamente aumentato (CV ≥ 88 (F) cm / 102 (M) cm). I soggetti obesi (BMI ≥ 30 k/m²) ed in sovrappeso (BMI ≥ 25 k/m²) presentavano livelli medi di acido urico significativamente più elevati rispetto al resto della popolazione. Allo stesso modo i soggetti con girovita aumentato (CV ≥ 80 cm (F) - 94 cm (M) e francamente elevato (CV ≥ 88 (F) / 102 (M) cm) avevano livelli medi di acido urico significativamente più elevati rispetto al resto della popolazione. I dati conservavano la loro significatività statistica anche dopo correzione per età e genere (p<0.0001). La correlazione fra uricemia e BMI o girovita era sempre significativa e (tranne in un caso) positiva nei soggetti in sovrappeso ed obesi, e nei soggetti con girovita aumentato e francamente aumentato. In entrambi i tipi di suddivisione (BMI e CV) la relazione fra acido urico e girovita è più ripida rispetto a quella fra acido urico e BMI. Nei soggetti con incremento della circonferenza addominale l'uricemia è un predittore indipendente di mortalità per tutte le cause; nei soggetti in sovrappeso questo non si può dite con certezza. CONCLUSIONI: i nostri dati sembrano evidenziare il fatto che l'uricemia aumenta marcatamente all'aumentare dell'adiposità addominale, e questo incremento, nei soggetti con circonferenza vita aumentata, è prognosticamente negativo.
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SANTINI, VANINA. "Incretine e diabete di tipo di 2 : effetti di Exenatide bis and die sul metabolismo glucidico e sulla composizione corporea (massa grassa, massa magra, peso corporeo, circonferenza vita, BMI, metabolismo energetico) in una popolazione di adulti affetti da diabete di tipo 2." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1200.

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Abstract:
Le alterazioni della secrezione insulinica costituiscono l’evento precoce e determinante la patogenesi e l’evoluzione del diabete di tipo 2 e sono conseguenti a difetti che coinvolgono sia il funzionamento che la massa della beta cellula . Tali difetti motivano il perché, alla diagnosi, si osserva sovente la perdita di ben il 50 % della funzione e della massa beta cellulare. Da qui la ricerca di nuovi farmaci in grado di preservare sia la capacità secretiva sia la massa della b cellula. Gode di queste proprietà “exenatide”, un incretino-mimetico agonista del recettore del GLP-1 in grado sia di stimolare la funzione che la capacità riproduttiva della beta cellula sia, di indurre un calo ponderale nei pazienti diabetici di tipo 2. -- Scopo. Scopo del nostro studio è quello di valutare l’effetto positivo sul compenso metabolico e sul calo ponderale in una popolazione di diabetici di tipo 2 in cattivo compenso metabolico e sovrappeso in accordo ai dati della letteratura e di valutare se il farmaco in questione abbia un effetto anche sulla composizione corporea (Massa grassa-MG, massa magra-MM, metabolismo energetico-ME) in modo da ipotizzare un’associazione tra calo ponderale ed eventuale calo della massa grassa. -- Metodi. Sono stati studiati 16 pazienti affetti da diabete di tipo 2(5M/11F) con storia di diabete da circa 11 anni (11+5) ed età media di 57 anni (57,13±7.8) che, per essere inclusi, presentavano FPG>200 mg/dl, HbA1c>7,5% e BMI>28. A tutti è stata aggiunta alla terapia basale stabile da 3 mesi al max dosaggio(Glibenclamide 2,5 mg per3 die, Repalinide 2 Mg per 3 die; Glicazide 30 Mg 2 cp die) ed alla metformina 2,5 gr die, exenatide e dieta. Exenatide veniva somministrato sotto cute alla posologia di 5 mg bis and die per 1 mese (in accordo alla nota AIFA) e 10 mg bis and die per i sei mesi successivi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti al basale , dopo 1 mese di terapia con exenatide 5 mg bis and die e dopo sei mesi di terapia con exenatide 10 mg bis and die, a dexa per la valutazione della massa grassa e della massa magra e ad impedenziometria per il calcolo del metabolismo basale mentre, a scadenza settimanale, veniva valutata la compliance farmacologia e dietologica, la sicurezza sul paziente indagando sulla comparsa di effetti collaterali (quali nausea, vomito, dolore addominale) ed il suo effetto sulla glicemia valutando il diario glicemico del paziente. Ogni mese, invece, venivano prese le misurazioni antropometriche (circonferenza vita e fianchi, BMI), il peso corporeo e veniva richiesto al paziente un prelievo ematico per valutare l’HbA1c, la funzione renale, quella epatica ed il profilo lipidico. -- Risultati. All’inizio dello studio la popolazione si presentava in cattivo compenso metabolico (HbA1c pari a 9 + 1 %) ed in sovrappeso (BMI>28). Era omogenea rispetto all’età, alla durata del diabete ed alla presenza di ipertensione e dislipidemia (14 pazienti su 16) e rispetto alle caratteristiche antropometriche, quali peso (valore medio 89 Kg+16), indice di massa corporea ( BMI Kg/m2 33+5), circonferenza vita (104 +11) e per il metabolismo energetico (1587+197). Per la composizione corporea, era notevole la DS e, nel dettaglio, la massa magra al basale era di 49 Kg +9,2 e la grassa 38,2 Kg +11,0. Dopo 1 mese di terapia, alla somministrazione di exenatide 5 μg bis/die, abbiamo osservato: 1) riduzione statisticamente significativa dell’HbA1c del 2 % (9,1 %vs7,7 % con p = 0,001); 2) riduzione di 1 Kg di peso corporeo con p =0,01 e riduzione del BMI da 33,8% a 33,5% con p =0,01; 3) aumento della massa magra di 1 Kg (passaggio da 48,9 Kg a 49,6 Kg) e riduzione statisticamente significativa della massa grassa di 1 Kg (da 38 Kg a 37 con p =0,001); 4) aumento di 100 Kcal del metabolismo energetico da 1578 a 1678. Terminato il primo mese dall’inizio dello studio, dopo 6 mesi di trattamento con exenatide sc 10 mg bis and die, abbiamo notato rispetto al basale una ulteriore riduzione con significatività statistica di :1) HbA1c a 6,7 % (-3 % rispetto al basale, p =0,003) 2) una riduzione del peso di 3 Kg,p=0,01 , della circonferenza vita di 3 cm (105 cm vs 102 cm,p=0,07) e del BMI del 2 % (38,9 vs32,6; p=0,02); 3) mantenimento della massa magra a 49 Kg e riduzione ulteriore e statisticamente significativa della massa grassa (37 Kgvs35 Kg,p=0,01). Il metabolismo basale, infine, è rimasto invariato e pari a 1600 in media. -- Conclusioni. Il nostro studio ha dimostrato che il farmaco exenatide oltre ad indurre un miglioramento importante del compenso metabolico e del peso corporeo, in accordo ai dati della letteratura, presenta una associazione positiva con la riduzione della massa grassa in una popolazione di diabetici di tipo2. Tale dato, fortemente innovativo, potrebbe costituire un importante ed ulteriore vantaggio nella terapia con exenatide in una popolazione, come quella diabetica, spesso soprappeso e con presenza di obesità viscerale. Nel nostro studio abbiamo inoltre evidenziato che questi dati positivi sono già presenti quando la posologia del farmaco è bassa per poi amplificarsi al dosaggio più elevato. La nostra popolazione infine, non ha mai presentato effetti collaterali tali da portare alla sua sospensione e, visti i benefici, la quasi totalità dei pazienti sta continuando con questa terapia. Il nostro studio è stato il primo a valutare la presenza di una potenziale associazione tra exenatide e composizione corporea ed è nostra intenzione amplificare il numero dei pazienti per poter offrire maggiore credibilità a quanto dimostrato. Parole chiave : exenatide, HbA1c, peso corporeo, massa grassa, massa magra, body mas index, metabolismo basale.
The alterations of the secretion insulinic constitute the precocious and conclusive event the patogenesi and the evolution of the diabetes type 2 and they are consequent to defects that involve both the operation and the mass of the β cell. Such defects motivate the why, to the diagnosis, the loss is often observed of well 50% of the function and of the mass beta cellular. From here the search of new treatment able to preserve both the secretive ability is the mass of the β cell. It enjoys of these ownerships "exenatide", an incretino-mimetic agonist of the receptor of the GLP-1 able both to stimulate the function and the reproductive ability of the β cell both, to induce a decrease ponder her in the diabetic patients type 2. -- AIM. Aim of our study is that to appraise the positive effect on the metabolic remuneration and on the decrease ponder her in a population of diabetics type 2 in bad metabolic remuneration and overweight in accord to the data of the literature and to appraise if the medicine in matter also has an effect on the bodily (Mass fat-MG, mass thin-MM, metabolism energetic-me) composition so that to hypothesize an association among decrease ponder her and possible decrease of the fat mass. -- METHODS. 16 patient with type 2diabetes (5M/11F) with history of diabetes from about 11 years (11 +5-mean +DS) and aged 57,13 ±s 7.8 that. Inclusion criteria were: FPG > 200 mg/dl, HbA1c>7,5% and BMI >28 Kg/m2. To all has been assistant to the stable basal therapy from 3 months to the max dosing (Glibenclamide 2,5 mg per3 die, Repalinide 2 Mg for 3 die; Glicazide 30 Mg 2 cp die) and to the metformina 2,5 grs die, exenatide subcutaneus and diet. Exenatide was administered under skin to the dosage of 5 μg bis and die for 1 month (in accord to the note AIFA) and 10 μg bis and die for the six following months. All the patients have been submitted to the basal, after 1 month of therapy with exenatide 5 μg bis and die and after six months of therapy with exenatide 10 μg bis and die, to dexa for the evaluation of the total fat mass and the lean mass and to impedenziometria for the calculation of the basal metabolism, to weekly expiration, the compliance was appraised pharmacology and dietologica, the safety on the patient investigating on the appearance of collateral (what it nausea, vomit, abdominal pain) effects and its effect on the glicemia appraising the glicemic diary of the patient. Every month, the antropometric parameters were taken (waist/hip BMI), the body weight and glycemic parameters (Hba1c), the renal and liver function, and lipid profile. -- RESULTS. From basal, the popolation was homogeneous in comparison to the age, to the duration of the diabetes and the presence of hypertension and dislipidemia (14 patients on 16) and in comparison to the antropometrics parameters (weight 89 Kg+16, BMI33+5Kg/m2, waist104 +11 cm) and for the energy metabolism (1587+197Kcal). For the body composition, it was notable the DS and, in the detail, the lean mass to the basal one was of 49 Kg +9,2 and the fat 38,2 Kg +110. After 1 month of therapy, to the administration of exenatide 5 μg bis/die, has observed: 1) decreasing statistically of the HbA1c% (9,1% vs7,7% with p = 0001); 2) decreasing of 1 Kg of body weight with p = 0,01 and reduction of the BMI from 33,8% to 33,5% with p = 0,01; 3) increase of the lean mass of 1 Kg (from 48,9 Kg to 49,6 Kg) and decreasing statistically of the fat mass of 1 Kg (38 Kg to 37 with p = 0001); 4) increase of 100 Kcal of the energetic metabolism from 1578 to 1678. After 6 months of treatment with exenatide 10 μg bis and die in comparison to the basal, the study shows :1) decreasing HbA1c to 6,7% (- 3% from to the basal, p = 0003) 2) decreasing of the weight of 3 Kg, p=0,01 and of the wist of 3 cm (105 vs 102 p=007) and of the BMI (38,9 vs32,6 Kg/m2 p=002); 3) no influence of the lean mass and the basal energy to the basal bat decreasing of total fat mass (37Kg vs 35 p=001). -- CONCLUSIONS. The study show that exenatide further to induce an important improvement of the glycemic control and the body weight, in accord to the litterature, introduces a positive association with the reduction of the fat mass in patiens with type 2 diabetes. Such datum, strongly innovative, could constitute a main point and further advantage in the therapy with exenatide in a population as the diabetic, often overweight and with presence of visceral obesity. In our study we have underlined besides that these positive data are already present when the dosage of the treatment is low for then to amplify him to the most larger doses. Finally our population has never introduced such collateral effects to bring to its suspension, and, sees the benefits, it totality of the patients is almost continuing with this therapy. Our study has been the first one to appraise the presence of a potential association between exenatide and body composition and it is our intention to amplify the number of the patients to be able to offer great credibility to how much shown. key words : diabetes type 2, obesity, thin mass, fat mass, index of bodily mass, incretine.
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Books on the topic "Circonferenza vita"

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La circonferenza della vita. Milano: Marcos y Marcos, 2022.

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