Academic literature on the topic 'Casa borghese'

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Journal articles on the topic "Casa borghese"

1

Skubic, Mitja. "Fran Šturm. A cinquant'anni dalla scomparsa." Linguistica 34, no. 2 (December 1, 1994): 1–2. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.34.2.1-2.

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Abstract:
Il termine "scomparsa" del titolo non è, purtroppo, l'abituale eufemismo. Fran Šturm, il primo docente di filologia romanza presso la giovane Università di Ljubljana e, in quell'epoca, decano della Facoltà di Lettere, fu prelevato nella notte dal 12 al 13 marzo 1944 nella sua casa di Ljubljana da due sedicenti poliziotti in borghese, mai identificati (si era nel periodo dell' occupazione nazista), con la motivazione di un urgente confronto con un ufficiale partigiano catturato. Non fece mai ritomo a casa e vani furono i tentativi fatti dalla famiglia e dal rettore dell'Università presso le autorità militari tedesche e presso la polizia. Non si è mai saputo nulla, né è stato ritrovato e identificato dopo la guerra il suo cadavere. Tuttavia, un motivo c'era: lo Šturm era stato uno dei membri fondatori dell'OF (Fronte di Liberazione Nazionale) fin dall'occu­ pazione italiana della città nell' aprile del 1941 e lo smembramento della vecchia Jugoslavia, ed era 1'organizzatore della rete clandestina all'Università.
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Qonit, Muhammad Abdillah Hasan, Kusumiyati, and Syariful Mubarok. "IDENTIFIKASI DAN KARAKTERISASI 11 KULTIVAR TANAMAN TOMAT SEBAGAI SUMBER GENETIK UNTUK PERSILANGAN." Agrin 21, no. 1 (August 12, 2017). http://dx.doi.org/10.20884/1.agrin.2017.21.1.336.

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Abstract:
Salah satu jenis tanaman hortikultura penting yang banyak dikembangkan di Indonesia adalah tanamantomat (Lycopersicum esculentum Mill). Beberapa cara dapat dilakukan untuk meningkatkan produksi dan kualitastanaman yang salah satunya adalah dengan mendapatkan varietas unggul baru. Pada tahapan ini maka perludiseleksi terlebih dahulu jenis tomat yang mempunyai hasil baik dan toleran terhadap gangguan organismepenggangu tanaman (OPT). Tujuan penelitian ini adalah untuk mendapatkan kultivar tomat yang baik dari segipertumbuhan yang dapat dijadikan sebagai sumber genetik untuk bahan persilangan. Dalam percobaan inidilakukan identifikasi dan karakterisasi 11 kultivar tomat hasil introduksi yang terdiri dari A: ‘Oxheart’; B:‘Moskvich’; C: ‘Valencia’; D: ‘Marmande’; E: ‘Moneymaker’; F: ‘La Sweetie’; G: ‘Principle Borghese’; H:‘Golden Sunrise’; I: ‘Red Cherry’; J: ‘Black Cherry’; dan K: ‘Golden Jubille’. Hasil pengamatanam menunjukkanbahwa setiap kultivar tomat introduksi mempunyai respon pertumbuhan yang berbeda. Tomat ‘Black Cherry’menunjukan respon pertumbuhan yang terbaik dengan pertimbangan tinggi tanaman, tinggi tandan pertama,diameter batang tanaman, jumlah bunga per tandan, dan jumlah buah per tandan.Serta mempunyai ketahananterhadap serangan organisme pengganggu.Kata kunci: introduksi, pertumbuhan, tomatABSTRACTOne of the important horticultural crops in Indonensia is Tomato (Lycopersicum esculentum Mill.). Severalmethods can be used to improve productivity and quality of tomato such as by generating new tomato cultivar withdesired characters. To generate new cultivars therefore new selection in parental tomato is needed to get thepotential parental tomato as genetic background. The purpose of this study was to find out the potential tomatocultivars such as high productivity and quality, adaptive grown in Indonesia and also resistant to pest and disease.Eleven tomato cultivars introduction was used in this experiment consisted of A: 'Oxheart'; B: 'Moskvich'; C:'Valencia'; D: 'Marmande'; E: 'Moneymaker'; F: 'La Sweetie'; G: 'Principle Borghese'; H: 'Golden Sunrise'; I:'Red Cherry'; J: 'Black Cherry'; and K: 'Golden Jubille'. The results showed that each introduced tomato cultivarhas a different response to environmental condition. Tomato ‘Black Cherry’ showed the best plant growthcompared to other cultivars. It had the highest plant height; shoot diameter, no of flower per truss, and no of fruitper truss. It also showed as a resistant cultivar to the pest and disease.Keywords: introduction, plant growth, tomato
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Rabelo, Ana Gabriela Bicalho, Cassio Cardoso Filho, and Mariana Sousa Sguerra Silva. "Densidade de espécimes de mastectomia e correlação com características clínicas e epidemiológicas de mulheres submetidas à mastectomia." Revista dos Trabalhos de Iniciação Científica da UNICAMP, no. 26 (December 4, 2018). http://dx.doi.org/10.20396/revpibic262018122.

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Abstract:
O câncer de mama é a segunda neoplasia mais frequente em mulheres, sendo a principal causa para morte por câncer entre elas (INCA, 2018). O tratamento varia de acordo com o estadiamento, características biológicas, e particularidades de cada paciente, mas a mastectomia pode ser necessária como estratégia de controle da doença (Furlan et al., 2013). Consequente a esse tratamento, busca-se reestabelecer a imagem e autoestima da paciente, muitas vezes por reconstrução com prótese interna (Freitas et at., 2011). Entretanto, uma parcela significativa dessas mulheres não são submetidas à reconstrução devido a contraindicações, e necessitam de próteses externas para manter a imagem e autoestima desejadas (Scanlon, 2006).Porém, a qualidade de vida das pacientes que utilizam prótese externa é diretamente influenciada por seus efeitos colaterais: prurido, dor, parestesias e alterações posturais (Borghesan et al., 2014). Por isso, aprimorar a qualidade desses materiais é fundamental para melhor qualidade de vida. Atualmente há poucos estudos que apresentam dados descritivos da mama feminina, e esses dados são necessários para o desenvolvimento de próteses mais semelhantes ao tecido normal, minimizando os efeitos colaterais supracitados. O objetivo deste estudo é descrever esses parâmetros, em especial a densidade, correlacionado-a a fatores clínicos e epidemiológicos para que, em parceria com o projeto de extensão da ENACTUS/UNICAMP, seja possível desenvolver próteses mais adequadas.
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Dissertations / Theses on the topic "Casa borghese"

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Moschetti, Vincenzo. "Camere Azzurre. La casa come costruzione di un'antologia mediterranea." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/2158/1152840.

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Abstract:
Nella primavera del 1962 in partenza per la Grecia, Martin Heidegger appunta come a Venezia “tutto è invecchiato, e tuttavia nulla è antico; si vede ciò che è trascorso, ma non ciò che è stato, che è raccolto qui quel che resta, per donarsi nuovamente a chi lo aspetta [...] nella storia domina il destino”. Quello dell’autore tedesco è il residuo di una visione, un avanzamento circa l’attualità del costrutto mediterraneo, di un mondo conchiuso generatore di forme, di spazi e luoghi, di camere e stanze dell’architettura. È un abitante di Meßkirch, nel land di del Baden-Württemberg che se lo chiede, determinando il destino di quel soggiorno che in sé conteneva in realtà infinite esperienze pregresse e future. Dove finisce il Mediterraneo? È la domanda a cui il lavoro vuole trovare risposta indagando per classificazioni, genealogie e fenomenologie il come si sia costruita un’immagine mediterranea decisamente più vasta, di come esista dunque intorno al Mar Mediterraneo un meta-paesaggio fatto di spazi domestici e in cui l’architettura diviene mezzo di accesso e di comprensione a questa ulteriore realtà ancora invisibile. L’interpretazione si avvera allora nella trasformazione borghese, nella villa capace di (tras)portarsi e mettere radici in luoghi lontani secondo una corrispondenza di fenomeni. Come nuove mappature, la cartografia del Mediterraneo sembra essere fondata da un nuovo Atlante che include in sé anatomie, traslazioni e antologie in una aggiornata genealogia compositiva dell’architettura in cui sono racchiusi residui di in nite visioni aptiche.
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SBARBATI, Claudia. "LE STRAGI E LO STATO. NARRAZIONI SU CARTA DELLO STRAGISMO ITALIANO:CRONACA, MEMORIA E STORIA." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251127.

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Abstract:
Oggetto del presente studio è la narrazione pubblica delle stragi degli anni Settanta, realizzata attraverso il filtro della carta stampata di ieri e di oggi. In particolare, le stragi delle quali è stato ricostruito il pubblico racconto sono quelle di Milano (12 dicembre 1969), di Brescia (28 maggio 1974) e di Bologna (2 agosto 1980). L’interesse di ricerca è nato dalla percezione di un vuoto storiografico rispetto all’“impressione di realtà” - quindi all’immaginario - che nel corso dei decenni quotidiani e periodici nazionali hanno edificato riguardo allo stragismo neofascista. In generale, l’eversione di destra – seppur oggetto di preziosi studi - è stata meno analizzata rispetto a quella di sinistra e quello che è divenuto il cosiddetto “caso Moro”, perché sovente stigmatizzata come subalterna allo Stato e quindi priva di una sua dimensione particolare. È esattamente in questo spazio che la ricerca s’inserisce, guardando alla storia d’Italia attraverso l’interpretazione dello stragismo offerta dall’informazione a stampa. La scelta della fonte giornalistica come fonte storica per analizzare le categorie interpretative e i quadri di riferimento messi a disposizione dell’opinione pubblica, ha richiesto di tenere in considerazione gli elementi distintivi del giornalismo italiano e i suoi rapporti con il contesto politico nazionale coevo alle stragi, con attenzione anche per i cambiamenti occorsi nel tempo nel mondo dell’informazione e nel panorama internazionale, definendo un arco temporale che dal 1969 giunge sino al 2017. Inoltre, gli scenari politici sovranazionali della Guerra Fredda sono costantemente richiamati in virtù dell’intima connessione fra eversione di destra, forze dell’ordine e servizi di sicurezza italiani da un lato, ed equilibri geopolitici internazionali dall’altro. Si è scelto di attingere a numerose testate nazionali per dare conto delle diverse linee editoriali, delle molteplici caratterizzazioni politiche delle stesse, dei differenti stili comunicativi e della pluralità di lettori cui ogni quotidiano o periodico è destinato. Fra gli archivi storici più attenzionati emergono quelli del “Corriere della Sera”, “La Stampa”,“la Repubblica”, “L’Unità”, “Il Giorno”, “La Notte”, “La Nazione”, “L’Avanti!”, “il Manifesto”, “Lotta Continua”, “Umanità Nova”, “Il Popolo”, “il Secolo d’Italia”, “Candido” e “il Borghese”. A ogni strage è stato dedicato uno specifico capitolo in cui sono introdotti i fatti e gli esiti giudiziari, analizzate le prime reazioni della stampa, ricostruiti gli anni dei processi e la ricezione delle sentenze, sino a riproporre l’eco pubblica delle opere che nel corso dei decenni sono intervenute sul tema. Gli articoli di cronaca e gli editoriali di approfondimento analizzati permettono di vagliare la riproposizione su carta delle versioni ufficiali delle forze dell’ordine, della magistratura e della politica; le memorie dei protagonisti degli eventi e l’analisi offerta dagli opinion makers che di volta in volta hanno raccontato le stragi dell’Italia repubblicana (giornalisti, storici, magistrati, scienziati sociali). L’ultimo capitolo è stato invece dedicato al problema della Memoria e dei suoi rapporti con la Storia, analizzando la produzione memorialistica degli ex terroristi, delle vittime di prima, seconda e terza generazione, sino al tema della riconciliazione e della pacificazione. Si è dunque ricostruito il dibattito sviluppatosi “a caldo” ed “ex post”, nella consapevolezza che l’informazione e la comunicazione pubblica della Storia sono fondamentali per la storicizzazione del passato traumatico della Nazione.
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Books on the topic "Casa borghese"

1

Anna, Coliva, Schütze Sebastian, Galleria Borghese, Italy. Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma., and Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut, eds. Bernini scultore: La nascita del barocco in casa Borghese. Roma: Edizioni de Luca, 1998.

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Museo Pietro Canonica a Villa Borghese: Museo e casa d'artista. Rome]: Palombi editori, 2017.

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3

Pacini, Monica. Da casa Pintor: Un'eccezionale normalità borghese : lettere familiari, 1908-1968. Roma: Viella, 2011.

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4

Bartolini, Francesco. Roma borghese: La casa e i ceti medi tra le due guerre. Roma: GLF editori Laterza, 2001.

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5

Roma borghese: La casa e i ceti medi tra le due guerre. Roma [etc.]: GLF editori Laterza, 2001.

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6

(Editor), Anna Coliva, and Sebastian Schutze (Editor), eds. Bernini scultore: La nascita del barocco in casa Borghese. Edizioni de Luca, 1998.

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