Academic literature on the topic 'Caratterizzazione agronomica e produttiva'

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Dissertations / Theses on the topic "Caratterizzazione agronomica e produttiva"

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Vecchiato, Silvia. "Value coffee chain anlysis e convention theory, applicazioni nel minas gerais: il terroir nello sviluppo strategico caffeicolo." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2703.

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Abstract:
2006/2007
Questa tesi indaga, sotto il riferimento teorico della Value Chain Analysis e della Teoria delle Convenzioni, i dispositivi di qualificazione di prodotto e le corrispondenti forme di coordinamento che gli attori del contesto produttivo caffeicolo brasiliano e del Minas Gerais hanno, nel corso della storia, adottato come strategia di sopravvivenza prima e, in seguito, di crescita. In questa analisi, particolare rilevanza viene data allo spazio e al ruolo della referenza territoriale, quale dispositivo di qualificazione del prodotto caffè e strategia di sviluppo nella storia caffeicola brasiliana. Il fine ultimo è di analizzarne una sua specifica dimensione, quella del terroir, presentandone concetti, definizioni, e mettendo in luce, in via descrittiva, possibili approcci per la sua caratterizzazione pedologico - spaziale. Chiude un’indagine conoscitiva di caratterizzazione climatico – produttiva del terroir di una zona rinomata per la produzione caffeicola del Minas Gerais.
XIX Ciclo
1979
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2

Saita, Alessandro Attilio. "Caratterizzazione agronomica e fisiologica di genotipi di sorgo zuccherino per la produzione di bioetanolo." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1034.

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Abstract:
Il sorgo, negli ambienti semi-aridi del Sud Italia viene coltivato nella stagione estiva, richiedendo pertanto l uso dell acqua di irrigazione. Le esigenze termiche del sorgo per la germinazione del seme (>10°C) limitano l adozione di semine precoci. Un trattamento al seme rivelato utile nel migliorare le perfomance germinative del seme in condizioni subottimali è l osmopriming, che consiste in una idratazione controllata del seme. La gestione della irrigazione gioca un ruolo di primaria importanza. Una delle tecniche innovative di risparmio idrico è la Partial Rootzone Drying (PRD), che coinvolge l'irrigazione solo di una parte della zona radicale ad ogni turno di irrigazione. Lo scopo di questa ricerca è stato di individuare tra diversi genotipi di sorgo zuccherino e da fibra quelli che meglio rispondevano alle restrizioni idriche non penalizzando le produzioni e quelli che germinavano a temperature subottimali. Ulteriore obiettivo è stato quello di verificare gli effetti dell osmopriming al fine di migliorare le perfomance germinative del seme in condizioni subottimali. Lo studio durante il corso di dottorato, è stato articolato in 5 linee; le linee 1 e 3, hanno preso in esame lo studio della risposta allo stress idrico di differenti genotipi di sorgo, valutando le caratteristiche produttive, ed agronomiche della coltura seminata in epoca ritardata e anticipata; la linea 2, ha affrontato gli aspetti relativi allo screening genotipico per la resistenza alle basse temperature in fase di germinazione in cultivar di sorgo; la linea 4, ha avuto lo scopo di valutare l effetto dell osmopriming sulle caratteristiche germinative del seme a differenti temperature in condizioni controllate e in pieno campo in epoche di semina anticipate; infine la linea 5, svolta in Canada, ha studiato gli effetti dell investimento unitario sulla crescita e sulla produzione di zuccheri in genotipi di sorgo zuccherino. I risultati della linea 1 hanno evidenziato una discreta capacità produttiva del sorgo, come coltura da biomassa per energia seminata in epoca ritardata nell ambiente mediterraneo. I regimi irrigui allo studio hanno influenzato in maniera significativa la produzione di biomassa. La semina ritardata (Luglio), non ha consentito alla coltura il raggiungimento della maturazione fisiologica. Le rese in biomassa secca oscillavano nella media dei genotipi, tra 13,7 t ha-1 della tesi I100 e 8,6 t ha-1 nella tesi I0. Per contro la tesi I50 PRD, ha fatto registrare una resa di 12,0 t ha-1, confermando la validità di questa tecnica nel risparmiare risorsa idrica. La WUE, è migliorata con la tecnica irrigua PRD rispetto alla tesi I100 mostrando un certo grado di validità di questa tecnica. I risultati della linea 2, hanno evidenziato differenze significative per la resistenza al freddo riscontrate in tipi di sorgo da biomassa in laboratorio a temperatura controllata. Criteri per la selezione sono una bassa soglia termica e somme termiche ridotte. I risultati della linea 3, hanno confermato una buona capacità produttiva del sorgo da biomassa in epoca anticipata in ambiente mediterraneo. Il ciclo colturale è stato influenzato dalle tesi irrigue. I valori di biomassa secca sono stati pari a 20,8, 16,2 e 6,2 t ha-1 rispettivamente per le tesi 100%, 50% e 0%. La cultivar più produttiva si è dimostrata essere Sugargraze in tesi I100 con una produzione di biomassa secca di 44,9 t ha-1 . La tecnica PRD ha permesso di risparmiare il 35% di acqua rispetto alla tesi I100. I risultati ottenuti dalla linea 4, confermano come il minimo termico per la germinazione dei semi delle quattro cultivar allo studio rilevato in laboratorio sia intorno a 8-10°C. I semi hanno beneficiato dell osmopriming, più in laboratorio che in campo. Infine i risultati della linea 5, hanno confermato le scarsa potenzialità produttiva del sorgo da biomassa allorchè coltivato in ambiente a clima rigido quale quello canadese
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3

Finzi, A. "SVILUPPO DI TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LA CARATTERIZZAZIONE DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO AI FINI DELLA LORO VALORIZZAZIONE AGRONOMICA ED ENERGETICA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/232576.

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Abstract:
Currently there are two important issues related to the management of manure. The first concerns the agronomic use of effluent. Very often, during deployment in the field, the nutrient content is unknown or underestimated. The second concerns the treatment of anaerobic digestion - widely used to treat effluents - because in many cases the process does not proceed optimally because those who manage not have the necessary skills. At the time the laboratory analysis are the only way to get information. However this system is expensive, impractical in sampling and slow to deliver the results with respect to the requirements dictated by the timing of the distribution field and in the anaerobic digestion process. The need to have available analytical data at farm level when required and at a reasonable cost, has led to carry out specific research activities. A first set of technologies tested by many authors for the indirect analysis of the nutrient content in manure, regards physico-chemical and electrical measures. These are represented by the measurement of electrical conductivity (EC), which has a good correlation with the content of ammonia nitrogen and potassium; density that has good correlations with the content of dry matter and phosphorus and pH as a parameter of support for EC and density. The second technology examined is the near-infrared spectroscopy - NIR. Many authors have already successfully used to analyze manure and digestate with limited errors, to predict the content of total nitrogen, ammonia nitrogen, volatile fatty acids and dry matter. Then, we studied how to simplify complex technologies and then make transferable from the laboratory to the field, able to measure the amount of nutrients and volatile fatty acids contained in the livestock slurry and digestate. In this study we tried to identify the analytical methods and the best technological solutions to be transferred to prototype devices to be used in farm. At this stage, we tried to understand which factors could affect the measurement quality, functionality and cost of construction of the prototype. The development of prototypes has led to realize two devices, prototype EPD (to measure Electrical conductivity, pH and density) and the prototype NIR. The reliability of the prototypes to support the agronomic use of manure, can be refined considering the information relating to the management of livestock (housing, feeding and manure management). In the context of the energy recovery of manure, the information obtained from the prototypes, they may become more important if integrated within the system to support the management of anaerobic digestion plants, based on fuzzy logic. The experimental tests have confirmed a general ability of the measuring system to predict dry matter, nitrogen, phosphorus and the AGVs contained in slurries and digestates. There are still critical issues and it is therefore necessary to continue with further study of the measurement system. Ultimately, the use of indirect methods and tools to be used for in situ characterization of the effluents can lead to a significant improvement of the environmental and energy enhancement of the manure towards sustainable intensive agriculture.
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RUISI, Paolo. "Collezione, caratterizzazione e valutazione agronomica di popolazioni siciliane di sulla (Hedysarum coronarium L.)." Doctoral thesis, 2008. http://hdl.handle.net/10447/99796.

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Abstract:
L’attività di ricerca è stata rivolta principalmente alla raccolta, caratterizzazione e valutazione delle attitudini agronomiche di popolazioni siciliane di sulla, al fine di colmare la carenza di informazioni sulla variabilità genetica esistente in Sicilia nell’ambito di questa specie e, eventualmente, di identificare genotipi utilizzabili come materiale di base per l’avvio di programmi di miglioramento genetico. L’articolazione delle ricerche ed i dispositivi adottati sono stati i seguenti: i) valutazione del livello di diffusione della specie in Sicilia, principalmente in aree non coltivate, attraverso una campagna di raccolta di seme programmata sull’intero territorio isolano; ii) caratterizzazione delle popolazioni per i caratteri fenologici e morfologici allevando le accessioni a pianta spaziata ed utilizzando i descrittori riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale per specie simili; iii) studio delle attitudini agronomiche per mezzo di un dispositivo sperimentale idoneo a valutare il comportamento delle accessioni, allevate in condizioni di formazione agraria, per utilizzazioni foraggere e per la produzione di seme; iv) caratterizzazione molecolare delle popolazioni attraverso l’uso di marcatori ISSR; v) analisi delle relazioni tra i caratteri fenologici, morfologici, produttivi, qualitativi e i parametri relativi all’ambiente di origine, finalizzata sia ad una migliore interpretazione della variabilità riscontrata nell’ambito delle popolazioni collezionate sia alla semplificazione del lavoro di selezione; vi) raggruppamento delle popolazioni in base ai caratteri feno-morfologici, agronomici e ai dati provenienti dall’analisi molecolare, attraverso una cluster analisys, per ottenere informazioni circa la distanza genetica dei materiali studiati. Nel complesso la ricerca ha consentito di accertare, nell’ambito delle popolazioni spontanee e sub-spontanee di sulla collezionate in Sicilia, l’esistenza di un’ampia variabilità per caratteri feno-morfologici, agronomici e genetici. Tale variabilità certamente rappresenta un patrimonio di biodiversità da salvaguardare che potrebbe anche essere valorizzato in programmi di miglioramento genetico finalizzati ad esaltare il ruolo multifunzionale che tale specie svolge nell’ambito degli agro-ecosistemi mediterranei.
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D'ANNA, Eleonora. "CARATTERIZZAZIONE BIO-AGRONOMICA, CHIMICA E MOLECOLARE DI ALCUNE SPECIE APPARTENENTI ALLA FAMIGLIA DELLE LAMIACEAE." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/94877.

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