Journal articles on the topic 'Carattere'

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1

Finizio, F. S. "Aspetti clinici e neuroradiologici dei meningiomi negli adolescenti e nei giovani." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 3 (June 1996): 349–54. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900314.

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Abstract:
Vengono descritti gli aspetti neuroradiologici di 4 meningiomi infanto-giovanili, tutti verificati istologicamente. L'incidenza di tale patologia è molto rara (1% circa). Alla TC e alla RM essi presentano caratteri atipici: ampie dimensioni, aspetti emorragici, potenziamento dopo mdc eterogeneo, formazione di cisti e margini poco definiti. Hanno tendenza a un comportamento aggressivo (in 2 pazienti su 4 si sono avute 2 recidive rispettivamente). Anche l'esame istologico ha confermato la presenza di caratteri di malignità: in un caso la neoplasia aveva carattere papillare e in un altro carattere anaplastico. Non sono peraltro stati riscontrati alcuni fattori descritti come tipici nella letteratura nelle forme infanto-giovanili quali la sede intraventricolare, la degenerazione sarcomatosa e l'associazione con forma centrale delle neurofibromatosi (NF2).
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2

Dipace, Anna, and Pierpaolo Limone. "Il carattere ludiforme dell'apprendimento." CADMO, no. 2 (December 2019): 48–54. http://dx.doi.org/10.3280/cad2019-002007.

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3

Berti, Enrico. "Il carattere dialettico del cogito." Enrahonar. Quaderns de filosofia 1 (December 1, 1999): 451. http://dx.doi.org/10.5565/rev/enrahonar.1135.

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4

Reichlin, Massimo. "L'eutanasia nella bioetica di impostazione utilitaristica. Analisi critica dei testi di J. Rachels e H. Kuhse." Medicina e Morale 42, no. 2 (April 30, 1993): 331–61. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1068.

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Abstract:
Vengono analizzate le critiche portate da Rachels e Kuhse, autorevoli esponenti dell'utilitarismo anglosassone, alla teoria della sacralità della vita in relazione al problema dell'eutanasia. In entrambi questi autori si mostra in maniera evidente un fraintendimento radicale della natura dell'etica, fondamentalmente dovuto al carattere rigidamente consequenzialista del loro approccio. L'utilitarismo mostra di non essere attrezzato per il discernimento dei caratteri moralmente rilevanti nelle situazioni complesse proposte dalle fasi terminali della vita. L'autore mostra poi come i tradizionali principi del duplice effetto e della proporzionalità delle cure si prestino ad una più adeguata interpretazione dell'esperienza concreta dell'agire morale.
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5

Apollonio, Simona. "Dottrina del carattere e conoscenza di sé. Il giovane Nietzsche interprete di Schopenhauer a partire dai Beiträge zur Charakterologie di J. Bahnsen." Voluntas: Revista Internacional de Filosofia 12 (December 28, 2021): e09. http://dx.doi.org/10.5902/2179378666978.

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Abstract:
Il presente saggio mette in evidenza come i Beiträge zur Charakterologie (1867) di Bahnsen abbiano rappresentato un primo filtro interpretativo per la ricezione in Nietzsche di alcuni importanti temi della filosofia di Schopenhauer. Il giovane Nietzsche condivide non solo la critica di Bahnsen al radicale dualismo posto da Schopenhauer tra volontà e intelletto, ma anche la tesi che le inclinazioni intellettuali derivino dalla peculiarità del carattere individuale. Le osservazioni di Bahnsen sulla dottrina del carattere di Schopenhauer rappresentano la chiave interpretativa con cui Nietzsche spiega la sua adesione alla filosofia di Schopenhauer. Dal punto di vista di Nietzsche l’affinità con Schopenhauer è prova di un carattere incapace di soddisfare il suo bisogno metafisico attraverso il ricorso alla religione. Nietzsche concorda anche con Bahnsen sul fatto che l'eccessiva auto-riflessione inibisca l'azione e l'espressione autentica del carattere individuale e, di conseguenza, che la voce dell'istinto sia preferibile alla guida dell'intelletto.
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6

Peri, Vitiorio. "Sul carattere sinodale dell’Unione di Brest." Annarium Historiae Conciliorum 27-28, no. 2 (February 16, 1995): 769–826. http://dx.doi.org/10.30965/25890433-02702802009.

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7

Cristina Fiorentino, Caterina. "Storia di una firma: carattere Olivetti." i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 1 (March 8, 2009): 21–26. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2009.v1i.12729.

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Abstract:
Questo articolo, che si concentra sul Progetto di Ballmer per il logo Olivetti, ha come punto di partenza due documenti conservati presso l'Archivio Storico Olivetti a Ivrea. L'articolo si basa sui testi di Fortini, il cui approccio collega il logotipo alla storia della scrittura, all'evoluzione dei segni e agli scopi pubblicitari. e agli scopi pubblicitari. Il lavoro di Fortini e Ballmer collega infatti l'attuale logotipo alla memoria della Olivetti e, quindi, ai temi dell'innovazione dei caratteri tipografici e al loro significato come trasmissione del messaggio. caratteri tipografici e al loro significato di trasmissione del pensiero, considerato come passaggio necessario per la formulazione dell'identità.
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8

Di Franco, Andrea. "Il carattere della cittŕ delle relazioni." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 22 (December 2011): 45–61. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-022005.

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Abstract:
La natura della cittŕ e i suoi processi di formazione dalle origini a oggi esprimono una primaria qualitŕ della nostra specie, quella umana, contesa tra l'appartenenza ad una collettivitŕ e l'affermazione del proprio carattere individuale. La bellezza e la bontŕ, la giustizia e la sicurezza, la libertŕ e la concordia vanno di volta in volta patteggiate, per quanto ne concerne il significato, la specifica formalizzazione, l'orizzonte di condivisibilitŕ. Sembra essere chiaro che nulla č frequentabile in campo urbano, in quanto settore principe del campo umano, al di fuori di un principio di relazionalitŕ. In questo orizzonte di senso, l'idea della tradizione come enciclopedia entro cui trovare o riscrivere una grammatica per la traduzione dei nuovi termini della cittŕ ecologica, del paesaggio urbano e della sostenibilitŕ abitativa, č la base del progetto comune, del progetto di un'architettura delle relazioni.
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9

Schroeter, Vincentia. "Revisione della struttura del carattere borderline." GROUNDING, no. 1 (June 2011): 57–74. http://dx.doi.org/10.3280/gro2011-001007.

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Abstract:
Nel rivisitare la personalitŕ borderline, l'autrice riporta il pensiero di vari teorici sulla dinamica e l'eziologia del disturbo borderline. Esamina le insufficienze nel materiale didattico dell'Iiba. Riconsidera alcuni aspetti incluso la dinamica genitore-figlio: gli aspetti corporei includendo una nuova teoria sul perché non ci sia un solo tipo caratteriale su cui convenire. L'etŕ della ferita borderline, includendo una nuova teoria sia sull'etŕ sia sui blocchi corporei principali. Adatta il borderline sullo schema evolutivo della Mahler e della Horner. Avvertenze per il trattamento del paziente borderline sono dare la prioritŕ al respiro, al grounding e all'energia. Cita una nuova ricerca che conferma alcuni tratti del Bpd cui seguono interventi specifici per affrontare gli aspetti relazionali nel trattamento da un punto di vista bioenergetico.
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Pinotti, Andrea. "Questione di carattere. Empatia, espressione, analogia." Rivista di estetica, no. 48 (December 1, 2011): 133–51. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1543.

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Crifò, Giuliano. "Sul carattere cristiano della legislazione costantiniana." Anabases, no. 12 (October 1, 2010): 119–25. http://dx.doi.org/10.4000/anabases.1155.

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12

Coppetti, Barbara. "La dialettica tra residenza e spazio aperto nella cittŕ contemporanea: processi generativi e costitutivi." TERRITORIO, no. 59 (November 2011): 75–82. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059013.

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Abstract:
La dissoluzione dell'isolato tradizionale inteso come unitŕ costitutiva del tessuto edilizio, determina una nuova organizzazione urbana che modifica radicalmente la dialettica fra residenza e spazio pubblico nella cittŕ. L'edificio diventa un volume reiterabile all'interno del quartiere e lo spazio libero si svuota dei suoi caratteri specifici. Da una logica in base alla quale ad ogni spazio viene assegnato un particolare carattere riconosciuto dalla pratica, si passa ad un principio insediativo le cui parole chiave sono ritmo, sequenza, intervalli, ripetibilitŕ. Il progetto architettonico e urbano intende rimarcare il senso celato degli odierni paesaggi della mediocritŕ e ricercare nuovi modi abitativi, usi e aggiornate tipologie che diano forma a relazioni aperte capaci di tracciare i processi trasformativi alla quota del suolo pubblico.
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13

Maetta, Annalisa. "Paesaggi pubblici/paesaggi comuni. Possesso. Appartenenza. Carattere." TERRITORIO, no. 72 (March 2015): 21–27. http://dx.doi.org/10.3280/tr2015-072003.

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Fantini, Luca. "Il valore metodico del carattere di además." Studia Poliana, no. 10 (May 22, 2018): 71–105. http://dx.doi.org/10.15581/013.26035.

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Abstract:
Uno de los temas más importantes del pensamiento de Polo es su propuesta de ampliación trascendental, que en sus obras se presenta en relación con lo que llama "carácter de además". Se estudia el significado de esta expresión, especialmente de su valor metódico para el conocimiento de la persona. Como Polo habla, en antropología, de "solidaridad metódico-temática" se dedica cierta atención a la dimensión temática, pero con el objetivo principal de aclarar la metódica, que Polo llama también "hábito de sabiduría".
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Mura, Alberto. "Il carattere regolativo della teoria delle decisioni." Journal of Public Finance and Public Choice 4, no. 3 (October 1, 1986): 177–93. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117444.

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Abstract:
Abstract In this paper the following thesis is proposed: Utility (or Desirability) Theory does not contain any genuine rule of rational behaviour, but just the universal conditions under which the multiplicity of subjective ends can be unified under a unique final aim: the maximization of Desirability Function. Therefore – in spite of what is generally taken for granted – it is not (properly) a «normative theory», but a «regulative” one. From this viewpoint it is shown that its axioms are confined to characterize the regulative concept of «unconditioned preference». But a similar theory must not prohibit any preference in an absolute manner. Since – as M. Allais showed in 50’s – this is not the case for the current Savage-von Neumann theory, it is argued that it has to be generalized adequately.
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Burgio, Giuseppe. "Una violenza normale. Maschilità, adolescenza, omofobia." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 222–37. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9440.

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Abstract:
Il contributo propone un cambio di prospettiva teorica relativa al modo in cui è stato finora trattato il bullismo omofobico. Piuttosto che analizzarlo come una forma peculiare di bullismo, caratterizzato dall'omofobia, si propone di leggerlo come una forma peculiare di omofobia, che ha la scuola come teatro. Vengono prima descritti i caratteri propri del bullismo omofobico che risultano dalle ricerche: esso è agito prioritariamente da maschi, perlopiù ai danni di altri maschi e, soprattutto, nel periodo adolescenziale. Tale descrizione viene posta a confronto con le ricerche sui casi di violenza omofobica diffusi nella società, che risultano avere come protagonisti soprattutto giovani maschi. A partire dall'analisi degli episodi di cronaca relativi ad assalti omofobici compiuti da singoli o da gruppi si ricavano infine elementi interpretativi del bullismo omofobico e si propongono direzioni operative di carattere pedagogico
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17

Chiodelli, Francesco. "Residential private enclaves: falsi miti e vere sfide delle associazioni residenziali." SCIENZE REGIONALI, no. 1 (March 2010): 91–144. http://dx.doi.org/10.3280/scre2010-001005.

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Abstract:
Il testo si interroga sul fenomeno dell'associazionismo comunitario a carattere residenziale negli Stati Uniti, di quelle aree residenziali (nel saggio indicate con Residential Private Enclaves) che, nel linguaggio comune, vengono prevalentemente definite con il termine di Gated Communities. E sono i ‘falsi miti', le generalizzazioni errate che, nella percezione comune, proprio attorno alle Gated Communities si sono nel tempo stratificate (riducendo ai caratteri di queste un fenomeno invece ampiamente diversificato), che la prima parte del testo vuole cercare di mettere in discussione, dimostrando invece l'estrema varietŕ e complessitŕ del fenomeno. Solo in questo modo, infatti, pare possibile cogliere appieno le sfide che questo modello insediativo pone alle tradizionali concezioni di cittŕ e di governo del territorio fondate sull'iniziativa pubblica, sfide sulle quali la seconda parte del saggio comincia tentativamente ad interrogarsi.
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18

Bonfantini, G. Bertrando. "Campagne abitate e progetto urbanistico: il caso di Jesi." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 97 (February 2011): 90–101. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097007.

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Abstract:
Gli spazi investiti da pratiche "rurbane" conoscono una stagione di particolare interesse critico. Nella prima parte di questo scritto si avanzano alcuni argomenti circa il carattere irriducibilmente plurale che il tema sembra rivelare. La seconda parte ha carattere monografico e osserva la campagna abitata attraverso il caso offerto dal nuovo piano urbanistico di Jesi (Ancona). Nel paragrafo conclusivo si sottolineano alcuni aspetti della piů generale rilevanza e attualitŕ del tema e del caso in relazione ai problemi posti dal "progetto di territorio" contemporaneo.
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Creaco, Salvo. "The Financing System of the Italian Catholic Church: An Economic Analysis *." Journal of Public Finance and Public Choice 15, no. 2 (October 1, 1997): 165–88. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907782905.

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Abstract:
Abstract Prima della revisione del Concordato del 1984, il meccanismo di finanziamento della Chiesa Cattolica Italiana consisteva, da un lato, di un sistema privato, basato su donazioni a carattere volontario e, dall’altro, di un sistema pubblico, con risorse derivanti sia in modo diretto che indiretto dallo Stato.Il nuovo sistema esclude l’intervento diretto dello Stato e lascia la principale responsabilità per il sostegno economico degli ecclesiastici alia scelta degli individui, sia mediante donazioni non favorite da speciale trattamento fiscale, sia mediante contributi che beneficiano di sgravi fiscali, sia infine mediante assegnazione dell’8 per mille del gettito dell’impostapersonale sul reddito.L’analisi del nuovo sistema fa prevedere la possibilità di conflitti tra i centri di acquisizione delle entrate, a carattere centrahzzato (Conferenza Episcopale e Istituto per il sostegno del Clero) e i centri di spesa (Diocesi), a carattere decentrato. Tali conflitti potrebbero essere non diversi da quelli che hanno caratterizzato i rapporti tra finanza centrale e finanza locale in Italia.
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Rivetti, Paola. "Alcune spedizioni alpinistiche italiane in Iran secondo le fonti d'archivio." STORIA URBANA, no. 131 (November 2011): 129–48. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-131007.

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Abstract:
Il contributo propone alcuni documenti relativi a talune spedizioni alpinistiche italiane verso i monti persiani. La presenza italiana nel paese mediorientale appare in ritardo rispetto ad altre esperienze europee, rivelando in questo senso il "carattere nazionalista" dell'impegno del Club Alpino Italiano, il Cai, nel sostenere le prime imprese che ebbero luogo nel paese. Tale carattere, tuttavia, verrŕ sempre meno, lasciando il posto alla curiositŕ scientifica, all'agonismo sportivo e alla fascinazione per una realtŕ tanto distante, sentimenti dominanti espressi dagli alpinisti nei resoconti di viaggio.
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Guidi, Riccardo. ""Effetti corrosivi"? Problematizzare l'impatto del New Public Management e della governance sui social workers del settore pubblico." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 3 (December 2012): 37–52. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-003003.

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Abstract:
L'articolo sviluppa considerazioni di carattere metodologico e sostanziale sull'impatto che le riforme ispirate al New Public Management e alla governance hanno avuto sul lavoro sociale. Nella prima parte dell'articolo sono sinteticamente esposti i caratteri fondamentali dei due paradigmi di riforma. La seconda parte si focalizza sull'approccio di studio all'innovazione nel campo della Pubblica Amministrazione. La terza parte espone alcune evidenze empiriche della letteratura internazionale sui cambiamenti del lavoro sociale. Sull'Italia viene proposta una rilettura dei dati di due ricerche nazionali svolte a cavallo del ciclo di riforme del welfare degli anni 2000. L'articolo giunge alla conclusione che lo studio dell'impatto delle riforme sul lavoro sociale richiede di considerare una pluralitŕ di "variabili di traduzione" delle riforme (pathdependent e actor-dependent). Siul piano teorico ciň sollecita a verificare la possibilitŕ di un incontro tra il neo-istituzionalismo sociologico e l'Actor-Network Theory.
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Rigobianco, Luca. "Falisco." Palaeohispanica. Revista sobre lenguas y culturas de la Hispania Antigua, no. 20 (May 1, 2020): 299–333. http://dx.doi.org/10.36707/palaeohispanica.v0i20.373.

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Abstract:
L’articolo è dedicato al falisco, una varietà indoeuropea appartenente al filone italico e affine al latino attestata da circa 300 iscrizioni provenienti dall’agro falisco nel Lazio e datate dal VII al II secolo a.C. Nello specifico nella prima parte dell’articolo si offre un quadro di carattere generale relativo alla lingua e alla epigrafia falische aggiornato alla luce di una revisione della documentazione e degli studi sull’argomento. Nella seconda parte dell’articolo si prendono in considerazione taluni problemi e prospettive di carattere editoriale e linguistico con particolare attenzione rispettivamente alla iscrizione ‘di Cerere’ e alle iscrizioni capenati.
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Shakir, Zehiya Umar. "Carattere politico E la diplomazia antincendio dell'Arabia Saudita." International Journal of Science and Society 4, no. 2 (July 28, 2022): 390–98. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i2.486.

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Abstract:
Questo documento cerca di tracciare la natura politica dietro la decisione dell'Arabia Saudita Il Regno dei Sauditi giustizia il religioso sciita Nimr Baqir Al-Nimr usando la teoria dell'atto linguistico. Non è un caso quando l'esecuzione del Nimr condotta prima dell'attuazione del PACG, ha raggiunto l'Iran con il gruppo 5+1 e l'Unione Europea. L'azione politica saudita nasce da un carattere politico che è sia personale che tribale. Questo articolo fornisce un rinforzo teorico alle precedenti ricerche correlate, in particolare Hermann Frederick Eilts sulla politica estera dell'Arabia Saudita, anche Philip S. Khoury e Joseph Kostiner che evidenzia la formazione dello stato e i modelli del paese tribale arabo. Modello di tracciamento della diplomazia del fuoco che fa affidamento sul petrolio (denaro) e sulla spada (militare), un po' tanto per contribuire sull'urgenza di comprendere la natura politica, compreso lo stile della diplomazia, in quanto grandi mappe per analizzare l'azione politica degli attori arabi regno di Saud nel rispondere alle dinamiche politiche regionali e globali
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Vicarelli, Giovanna. "Il carattere evenemenziale della infezione da Covid-19." STORIA E PROBLEMI CONTEMPORANEI, no. 80 (November 2020): 232–38. http://dx.doi.org/10.3280/spc2019-080019.

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Vicarelli, Giovanna. "Il carattere evenemenziale della infezione da Covid-19." STORIA E PROBLEMI CONTEMPORANEI, no. 80 (November 2020): 232–38. http://dx.doi.org/10.3280/spc2020-080019.

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Ilardo, Marta. "Le ambivalenze del desiderio in educazione: percorsi di riflessività pedagogica." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 383–94. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9493.

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Abstract:
Numerosi studi pedagogici riflettono attorno al concetto di desiderio come di un principio fondamentale dell'educazione. Particolarmente interessante è la tesi di Burch (2013), secondo cui il desiderio andrebbe riconsiderato come l'unione dei valori simbolici da cui partire per ripensare "la speranza di un rinnovamento democratico" dell'esperienza educativa. Partendo da ciò, l'elaborato cercherà di sostenere che, se si vuole davvero comprendere e continuare a promuovere il desiderio come un carattere fondamentale dell'esperienza umana, così come quella educativa, non è possibile escludere la riflessione sui caratteri di ambivalenza che lo definiscono. Per argomentare questa tesi, l'articolo affronterà e sosterrà il pensiero di Renè Girard (1961) sulla natura mimetica e conflittuale del desiderio, ricercandone le possibili strade di conciliazione tra le sue caratteristiche creative e quelle distruttive. Infine, cercheremo di riaffermare il desiderio come un importante fattore regolativo dei principi fondamentali dell'educazione in virtù di tali ambivalenze.
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Denaro, Pietro. "Il dovere di lealtŕ." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (December 2011): 61–82. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-002004.

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Abstract:
Dopo aver esaminato lo statuto del dovere di lealtŕ (e di altre simili regole di comportamento, quali la buona fede) nel diritto italiano e nell'ordinamento deontologico forense, l'autore mette in discussione l'atteggiamento di diffidenza mostrato dalla dottrina italiana, in particolare da quella processual-civilistica, nei confronti della lealtŕ come guida normativa per gli operatori del diritto. In particolare viene posta l'enfasi su tre caratteri fondamentali (che si rivelano punti di forza, piů che punti critici) della lealtŕ richiesta agli avvocati: la sua genericitŕ, il suo carattere relazionale e la molteplicitŕ di diverse lealtŕ, a volte in conflitto tra loro. L'autore conclude osservando come l'etica professionale non sia riducibile a una deontologia, consistente nella enunciazione di specifiche regole di condotta, in quanto essa non puň fare a meno di contenere dei riferimenti, seppur in certa misura indeterminati, a valori da perseguire e virtů da coltivare.
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Denti, Giovanni. "Vienna, il crepuscolo del mondo di ieri e l'alba del mondo nuovo." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 155–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058015.

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Abstract:
La costruzione degli Höfe viennesi č stata un'autentica epopea: teorici dell'austro marxismo come Otto Bauer vedevano nella realizzazione dei grandi complessi residenziali la concretizzazione del «Mondo nuovo» che avrebbe dato nuova dignitŕ sociale e culturale alla classe operaia fi no a quel momento sfruttata: il «mondo di ieri» contro il mondo nuovo. La contrapposizione tra quartieri operai e cittŕ borghese era sottolineata anche dai caratteri architettonici di questi nuovi complessi residenziali: grandi corti chiuse, ove erano concentrate le funzioni collettive e culturali, accessi trattati come «porte» e in alcuni casi, come il Karl Marx-Hof, torrette distribuite lungo la facciata che restituivano l'immagine di un sistema fortezze, simbolicamente accerchianti la Vienna edifi cata negli ultimi giorni dell'impero, costruita attorno al Ring. A distanza di circa novant'anni lo stratifi carsi della storia ha conferito alle diverse parti di Vienna un carattere fortemente coeso: come avrebbe detto Robert Musil «tutto si č amalgamato»
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Giovanni, Palombarini. "scarti di umanitŕ. Emarginazione, sfruttamento e ruolo dei giudici." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 6 (February 2011): 30–39. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-006003.

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Moschella, Giovanni. "Crisi della rappresentanza politica e prospettive del parlamentarismo italiano (nel post-referendum e nella crisi pandemica)." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (January 2021): 83–104. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2020-002004.

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Abstract:
L'articolo esamina le prospettive di trasformazione della rappresentanza politica e del sistema parlamentare nell'ordinamento italiano, alla luce della recente modifica costituzionale che ha ridotto il numero dei parlamentarie e degli effetti prodotti, anche sul piano istituzionale, dall'emergenza sanitaria provocata dal virus Covid 19. Movendo dalla attuale crisi della rappresentanza politica e dal rapporto tra libero mandato parlamentare e partito politico, il lavoro prende in esame alcune ipotesi di riforma volte, in particolare, a garantire il carattere democratico dei partiti (art. 49 Cost.), a consolidare il sistema delle garanzie costituzionali (a partire dall'art.138 Cost.) e ? last but not least ? a rivedere il carattere paritario del nostro sistema bicamerale.
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Palvarini, Paolo. "La forza del positivo in psicoterapia." PSICOBIETTIVO, no. 2 (January 2011): 81–102. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-002007.

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Abstract:
L'autore approfondisce il ruolo che i fattori positivi, in particolare emozioni positive e punti di forza del carattere, svolgono in psicoterapia. Mentre la psicologia tradizionalmente si č occupata prioritariamente di deficit e difficoltŕ, la psicologia positiva ha spostato l'attenzione verso le qualitŕ individuali ed i punti di forza. Le ricerche della Fredrickson sulle emozioni positive hanno poi dimostrato come queste ultime, diversamente da quanto si riteneva in precedenza, possono divenire fonte di benessere e non solo conseguenza di esso. Vengono quindi presentati quegli approcci psicoterapici, di orientamento teorico differente, che lavorano in maniera peculiare sull'elaborazione di emozioni positive e punti di forza del carattere.
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Rodriguez, Daniele, Lorenzo Meloni, Maria Zanin, and Cinzia Lavagnolo. "Principi etici e norme editoriali." Medicina e Morale 42, no. 3 (June 30, 1993): 507–37. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1054.

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Abstract:
Questo articolo riporta quanto emerso dall'esame delle norme redazionali di 756 riviste scientifiche internazionali al fine di accertare se esse contengano regole di carattere etico che gli autori di lavori a carattere sperimentale devono rispettare nello svolgimento delle loro ricerche, sia per quanto riguarda l'uomo che l'animale. Dopo aver esposto rapidamente le problematiche etiche che la sperimentazione sia sull'uomo che sull'animale pone, citando i più recenti orientamenti in materia, viene presentato il metodo con cui è stato svolto lo studio, riportando infine i risultati esponendoli in varie tabelle, ciascuna delie quali è dedicata ad uno specifico punto fra le numerose questioni etiche che la sperimentazione umana ed animale pongono.
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VLAHAKIS, GEORGE N. "THE RECEPTION OF ELECTRIC THEORIES DURING THE DAWN OF NEOHELLENIC SCIENTIFIC THOUGHT." Nuncius 13, no. 2 (1998): 513–32. http://dx.doi.org/10.1163/182539198x00527.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title Questo lavoro analizza il graduale sviluppo degli studi elettrologici in Grecia durante il XVIII secolo. Bench le ricerche sui fenomeni elettrici non avessero lo stesso grado di dignit di quelle sulla meccanica, documentabile come nei loro confronti ci sia stato un crescente interesse in ambito scientifico. L'articolo espone le diverse interpretazioni sulla natura dell'elettricit proposte dagli studiosi greci, cercando di metterne in evidenza il carattere marcatamente sperimentale, carattere ben riscontrabile anche nei testi del primo periodo del Rinascimento neoellenico (ovvero fino al 1800). Diversamente in altri ambiti di ricerca, come la meccanica, l'ottica e lo studio dei fenomeni termici, furono sviluppate trattazioni sia teoriche che sperimentali.
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Fellini, Ivana. "L'articolazione del lavoro indipendente nell'assetto post-industriale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 118 (July 2010): 169–82. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-118012.

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L'articolazione del lavoro indipendente nell'assetto post-industriale Ivana Fellini Il saggio esplora l'articolazione del lavoro autonomo in Italia, a partire dai principali cambiamenti che lo hanno attraversato nei primi anni '90: nel quadro di una sostanziale stabilitŕ dell'occupazione indipendente, si ridimensionano le forme di lavoro autonomo a carattere imprenditoriale a favore di quelle di autoimpiego. La tendenza č caratterizzata tanto dall'affermazione di nuove forme di occupazione a cavallo tra lavoro subordinato e indipendente (il lavoro in collaborazione), quanto dall'indebolimento, anche nel lavoro in proprio tradizionale (autonomi e lavoro libero- professionale) degli spazi di autonomia piů caratteristici, cioč indipendenza economica, autonomia operativo-gestionale e/o organizzativa. L'affermazione di una vasta area di parasubordinazione e l'arretramento della base autonoma del modello di imprenditorialitŕ diffusa, legata alla transizione postindustriale e ai nuovi caratteri del capitalismo, č probabile indicatore, in Italia, di una fase di sviluppo che non riesce a cogliere le sfide della via "alta" alla flessibilitŕ.
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Testa, Emanuele. "Il carattere e le lotte di Girolamo secondo l’Epistolario." Studia Orientalia Christiana 25 (January 1995): 233–98. http://dx.doi.org/10.1484/j.socc.3.200.

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Borrello, Maria. "Per una giustizia sostenibile." Società e diritti 7, no. 13 (July 25, 2022): 50–61. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/18450.

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RiassuntoIl presente contributo si propone di analizzare la relazione tra sostenibilità e giustizia, al fine di metterne in evidenza il carattere riflessivo. Non vi è dubbio infatti che la sostenibilità costituisca il focus primario del dibattito pubblico, attorno al quale si dispongono le strategie e le pratiche nazionali e sovranazionali; tuttavia, l’estensione semantica che questo termine ha subito rischia di confondere e infine dissiparne il senso. Il contributo si sofferma pertanto sulla portata significante del concetto di sostenibilità, sottolineandone il carattere “aperto”. Il riferimento all’apertura diviene così la chiave ermeneutica per accordare sostenibilità e giustizia. Se la sostenibilità, pertanto, si inscrive entro una precipua rappresentazione della giustizia, quest’ultima deve riflessivamente divenire sostenibile.
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Ferrajoli, Luigi. "Politica e democrazia nel pensiero di Vittorio Foa." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 4 (October 2010): 52–65. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-004006.

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La opportunitŕ/necessitŕ che un welfare moderno assicuri un reddito minimo a tutti (e, dunque, non solo ai lavoratori ma a ogni persona priva di risorse sufficienti) ha dato vita in Europa, negli ultimi decenni, a un ampio dibattito teorico e a significative realizzazioni. La prospettiva che viene comunemente evocata con l'espressione "reddito di esistenza" (o basic incom) ha evidente centralitŕ in una situazione di crisi economica sempre piů grave come quella in atto. E, tuttavia, la istituzione di un reddito siffatto non incontra solo difficoltŕ di carattere economico ma rimanda a una visione del rapporto tra autonomia e subordinazione, del carattere della flessibilitŕ e della concezione stessa del lavoro, su cui permane, anche in ambito progressista, una diversitŕ di posizioni.
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Góralski, Wojciech. "Instytucja małżeństwa w starożytnym prawodawstwie kościelnym (III-VI w.)." Vox Patrum 8 (August 16, 1985): 275–94. http://dx.doi.org/10.31743/vp.10434.

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L'analisi delle fonti ecclesiastiche del carattere disciplinare fino al VI s. Ci permette di osservare un processo di penetrare progressivamente alla sfera d'attivita legislativa della Chiesa la problematica matrimoniale.
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Di Paola, Marcello. "Le virtů ambientali e il paradigma del giardino." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 39 (January 2011): 61–76. http://dx.doi.org/10.3280/las2010-039005.

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Il saggio difende l'idea che i contesti piů congeniali allo sviluppo e all'esercizio di un carattere virtuoso dal punto di vista ambientale siano i giardini e che il modo migliore per sviluppare ed esercitare tale carattere sia conservare specie botaniche, coltivandone esemplari con le proprie mani. La coltivazione di un giardino permette, e richiede, una certa comprensione e accettazione di importanti dimensioni del rapporto uomo-natura, le quali innescano comportamenti positivi che, consolidandosi nel tempo attraverso abitudine e riflessione, diventano veri e propri tratti caratteriali virtuosi. Le virtů sviluppate ed esercitate in giardino contribuiranno in modo decisivo alla buona riuscita dei nostri futuri sforzi verso la sostenibilitÀ, perché avranno un prezioso aspetto operativo, assente dalle virtů ambientali tipicamente contemplative che l'individuo puň invece sviluppare ed esercitare in aree naturali non umanizzate.
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Martelli, Paolo. "INDIVIDUALISMO METODOLOGICO E AUTORITÀ NELLE ORGANIZZAZIONI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 22, no. 2 (August 1992): 269–92. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200018566.

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IntroduzioneTra gli scienziati sociali che operano oggi in Italia l'espressione «teorie razionali della politica» può far pensare a Max Weber e alla sua concezione del carattere razionale del potere legale con apparato amministrativo burocratico.
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Migliori, Maurizio. "COME SCRIVE PLATONE ESEMPI DI UNA SCRITTURA A CARATTERE "PROTRETTICOâ€?" EDUCAÇÃO E FILOSOFIA 20, no. 40 (March 27, 2008): 41–80. http://dx.doi.org/10.14393/revedfil.v20n40a2006-242.

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Vários estudiosos dedicados ao pensamento de Platão defendem a tese segundo a qual o texto do ateniense é incongruente, contraditório e até mesmo "irremediavelmente estranhoâ€?. Neste artigo, tentamos demonstrar em que medida a crítica ao texto de Platão deve recair não sobre o seu gênio literário ou seu talento filosófico extraordinários - hipótese obviamente absurda -, mas, isso sim, sobre a qualidade do intérprete e do método usado para estudar o pensamento do filósofo. Aqui, entre outras coisas, analisamos, com base em trechos emblemáticos dos próprios diálogos, o conceito platônico de "escrito-jogoâ€?, verdadeiramente fundamental para a compreensão das aparentes desarmonias do texto platônico.
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Onado, Marco. "Implicazioni di carattere organizzativo e gestionale per gli intermediari finanziari." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (July 2012): 79–91. http://dx.doi.org/10.3280/ed2012-001009.

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Todisco, Orlando. "Il carattere oggettivo dell’ente scotista nella lettura di Martin Heidegger." Quaestio 1 (January 2001): 245–74. http://dx.doi.org/10.1484/j.quaestio.2.300643.

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Jasnos, Renata. "Wierność Torze wiernością Bogu w świetle Deuteronomium." Verbum Vitae 11 (January 14, 2007): 27–42. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1425.

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Il tema della fedelta nella visione deuteronomista non costituisce un argomento a se stante, alla quale vengono dedicate alcune della pericope, ma viene iscritta nei testi di diverso carattere. Dio e presentato come fedele, invece nella prospettiva storica si percepisce prima di tutto l'infedelta passata d'Israele. E proprio per questo, che la fedelta diventa una sfida per il popolo eletto. Nel contesto del patto essa viene espressa nella lealta, che vuol dire rimanere saldamente legati a Dio. La legge cioe la Torah che Mose insegna, diviene dunque l'indicatore della fedelta, della fedelta ancorata nell'alleanza. Per il fondamento di fedelta cosi compresa si trova nel precetto di amore per Dio. Nel Deuteronomio, che ha un carattere parenetico, Mose e presentato come colui che si rivolge ad Israele col grande ardore e attraverso gli ammonizioni e gli insegnamenti lo richiama alla fedelta.
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Nowicka, Urszula. "Przyczyny nieusuwalnej i usuwalnej nieważności wyroku w kanonicznym procesie małżeńskim." Prawo Kanoniczne 51, no. 3-4 (December 10, 2008): 275–97. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2008.51.3-4.14.

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La querela di nullità contro la sentenza è il mezzo particolare del diritto a servizio delle parti nel processo giudiziario. Con essa s’impugna la validità della sentenza, ma non s’impugna la sua giustizia (per questo abbiamo l’appello). Le cause di nullità sono sempre di natura obiettiva e sono giudicate in base a non conservare le condizioni determinate dal diritto. L’attuale Codice di Diritto Canonico e l’istruzione Dignitas connubii distinguono una nullità insanabile ed una sanabile della sentenza. Le cause di primo tipo di nullità, causate da difetti più radicali, sono impossibili di sanatoria e sono definite dal can. 1620 CIC (art. 270 della Istruzione). Le cause di nullità sanabili, spesso di carattere puramente formale, sono determinate dal can. 1622 (art. 272 della Iatruzione). L’analisi consiste nell’applicazione delle norme comprese nelle altre norme del diritto, in considerazione del carattere particolare del processo matrimoniale.
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Ziller, Jacques. "Il nuovo assetto dei Diritti nei trattati Europei dopo Lisbona." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (March 2011): 63–84. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-001005.

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Abstract:
La problematica dei diritti č strettamente collegata alla natura pattizia della ‘costituzione' della Comunitŕ - ora Unione - europea come giŕ chiarito dalla Corte di giustizia nella sentenza Van Gend en Loos del 1963. Č su questa base che vanno quindi analizzate le novitŕ del trattato di Lisbona, per quanto riguarda diritti derivanti da obblighi degli Stati membri, che sono nuovi rispetto ai previgenti trattati CE e UE. L'autore esamina come si manifesta il carattere vincolante della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea per tutti gli Stati membri, dato che il Protocollo sulla Polonia e il Regno Unito non rappresenta una deroga al sistema di diritto UE. Infine, l'autore presenta le tre piů importanti conseguenze del carattere ormai vincolante della Carta, cioč la differenziazione tra diritti fondamentali e altri diritti, l'applicabilitŕ di una riserva di legge e la possibilitŕ di ricorso alla procedura di rinvio pregiudiziale per l'interpretazione della Carta.
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Di Pierro, Alberto. "Notes on U.S. Economic Policy and on the Level of the Dollar." Journal of Public Finance and Public Choice 3, no. 1 (April 1, 1985): 31–36. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117011.

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Abstract Nella spiegazione del forte andamento del dollaro che ha avuto luogo tra la fine del 1980 e la fine del 1984, l’attenzione degli esperti si è soprattutto concentrata sugli aspetti strettamente finanziari e, in particolare, sull’altezza dei tassi d’interesse reali. Per una migliore comprensione del fenomeno sono, tuttavia, da considerare anche gli aspetti di carattere economico (come l’elevato livello dei profitti delle società), di carattere speculativo (basati sulle aspettative di variazioni del cambio del dollaro con le altre valute) e precauzionale (che fanno considerare il dollaro come un bene-rifugio).Le prospettive del dollaro sono legate al futuro del disavanzo pubblico americano, che tende ad alimentare anche il disavanzo della bilancia commerciale statunitense. Una riduzione della spesa federale, pur facendo diminuire, a breve termine, il tasso di sviluppo, migliorerebbe certamente, a medio-lungo termine, le prospettive dell’economia americana, con benefici effetti anche per gli altri paesi.
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Fiocca, Mariateresa. "From the Homo Oeconomicus to the Philanthropic Man*." Journal of Public Finance and Public Choice 6, no. 1 (April 1, 1988): 47–62. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344497.

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Abstract L’ipotesi fondamentale della teoria economica è il postulato di razionalità, secondo cui ciascun individuo cerca di massimizzare la propria funzione di utilità, il cui valore è in relazione con i beni posseduti e goduti personalmente, nell’ambito di vincoli esogeni di carattere istituzionale.Quest’ipotesi non è, tuttavia, in grado di spiegare le preferenze dei cittadini per alcuni beni pubblici la cui domanda non sembra essere attribuibile a motivazioni di carattere egoistico.Lo studio economico della filantropia richiede una definizione più comprensiva di «razionalità», che implica particolari benefici individuali (collegati al benessere degli altri) e alcuni vincoli morali (che spingono gli individui ad agire in modo non motivato da interesse personale immediate).Una volta che sia riconosciuta l’esistenza di motivazioni o vincoli di natura diversa da quelli inclusi nei postulato tradizionale dell’«homo oeconomicus», non è necessario far ricorso ad una «scienza morale»: bisogna però introdurre nell’analisi dell’economista tali motivazioni e vincoli.
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Perfetto, Giuseppe. "Il denaro tra Immaginario e Simbolico." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 21 (April 2011): 59–67. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-021003.

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L'articolo presenta l'argomento "denaro" in psicoanalisi. In relazione alla associazione feci-denaro, Freud descrive il carattere anale. Esiste un rapporto fra denaro e desiderio. Il valore narcisistico del denaro č collegato all'invidia. L'uso del denaro presuppone che sia considerato un oggetto simbolico.
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Salvati, Mariuccia. "Un grande storico del Novecento europeo." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 298 (June 2022): 35–42. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298004.

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Abstract:
L'articolo rilegge il volume di Enzo Collotti (Impegno civile e passione critica, a cura di Mariuccia Salvati, Viella, 2010) sottolineando il carattere altamente rappresentativo della biografia intellettuale qui ricostruita - in un dialogo intergenerazionale - per la comprensione del Novecento europeo e delle sue grandi fratture.
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