Journal articles on the topic 'Cambiamento del prezzo'

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de Vincenzo, Domenico. "La transizione energetica nell'attuale contesto globale." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 1 (March 2022): 81–104. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2022oa13368.

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Abstract:
La transizione energetica è un processo di trasformazione del mix di fonti primarie di energia, ma è anche un processo di cambiamento che implica una profonda trasformazione, che porti a una modificazione degli stili di vita e a una trasformazione dei processi economici, affinché si arrivi anche alla riduzione della domanda di energia. Messo da parte (almeno per il momento) il problema dell'esaurimento dei combustibili fossili, che per decenni ha occupato il dibattito sull'energia, vista la rinnovata vitalità nella produzione di petrolio, la transizione energetica è ora esclusivamente dedicata alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla mitigazione delle cause del cambiamento climatico. Il processo di sostituzione dei combustibili fossili con energia pulita e rinnovabile, però, non può non tener conto degli aspetti economici (prezzo, domanda e offerta) e tecnici (capacità ecostanza produttiva) che condizionano l'utilizzo delle diverse fonti di energia. Gli scenari della transizione, dunque, dovrebbero tenere conto degli aspetti economici, ma spesso sono completamente avulsi da essi. Il contesto economico globale pone una sfida alla transizione energetica perlomeno sotto due aspetti: 1) la riduzione del prezzo del petrolio e 2) l'abbondante offerta di petrolio. Il prezzo del petrolio, in calo dal 2014 (anche se in ripresa nel 2021) è stato profondamente colpito dal crollo della domanda di energia causata dalla pandemia Covid-19. Questo crollo del prezzo può rendere problematica la transizione energetica, in quanto le fonti rinnovabili potrebbero diventare meno convenienti dei combustibili fossili. La pandemia, peraltro, ha reso improvvisamente obsoleti tutti gli scenari elaborati in precedenza producendo incertezza sugli sviluppi futuri della transizione energetica. L'abbondante offerta di petrolio (causa essa stessa della crisi del suo prezzo), a sua volta, accresce tale incertezza. Infatti, se fino al primo decennio degli anni 2000 era l'esauribilità del petrolio a aprire la strada alla transizione energetica, ora è la sua ampia disponibilità a ostacolarla: è necessario affrontare la transizione non a causa dell'esauribilità del petrolio, ma nonostante l'abbondanza di esso, per contrastare l'effetto serra.
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Bramini, Maria. "Abuso, presunto abuso e veritŕ familiari." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 32 (November 2010): 47–61. http://dx.doi.org/10.3280/pr2010-032003.

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Abstract:
In questo articolo si intendono analizzare alcune peculiaritŕ di un caso clinico di presunto abuso sessuale e maltrattamento a danno di minori seguito presso le strutture del servizio pubblico. Nel momento in cui il sistema famiglia incontra il sistema dei servizi all'intreccio fra comportamenti, relazioni e costruzione della realtŕ presenti nella famiglia in cui si presume sia avvenuto l'abuso si aggiunge quello del servizio deputato alla sua valutazione. L'intensitŕ delle motivazioni familiari e quelle della responsabilitŕ degli operatori creano spesso contesti significativi per cambiamenti anche se sempre esposti al rischio di collusioni o deaffetizzazioni. In questo articolo ci dilungheremo su un caso clinico per mostrare come si costruiscano le realtŕ, attraverso l'intreccio dei punti di vista dei familiari e degli operatori dei servizi e quanto intorno a queste "veritŕ" si possano dipanare momenti di cambiamento.
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Vertecchi, Giulia. "Dal grano al biscotto. Elementi per una storia della politica annonaria di Venezia fra XVII e XVIII secolo." STORIA URBANA, no. 134 (June 2012): 57–74. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-134004.

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Abstract:
Approvvigionamento - Alimentazione - Conservazione e distribuzione dei grani Venezia, secc. XVII-XVIIIL'obiettivo di questo articolo č di delineare, attraverso l'analisi delle fonti archivistiche, i cambiamenti nel sistema annonario di Venezia nei secoli XVII e XVIII. Questi cambiamenti ebbero inizio con lo scoppio della guerra di Candia e si svilupparono nel secolo seguente. Il contributo si concentra su tre temi principali: in primo luogo il ruolo del biscotto per compensare le fluttuazioni del prezzo del grano e per abbassare i costi di stoccaggio del surplus. Il biscotto era un alimento facile da trasportare e conservare per le esigenze militari ed era certamente utilizzato come alimento per l'esercito e la flotta; tuttavia č che un fabbisogno di 4.700 tonnellate all'anno richiedeva ingenti risorse e un'organizzazione considerevole per seguire la produzione. Un secondo nucleo dell'articolo esamina il ruolo delle scorte, non tanto durante gli anni di penuria, ma soprattutto quando i raccolti erano abbondanti. In questo modo č possibile analizzare le strategie impiegate dal governo in un momento particolarmente critico, poiché i prezzi scendono negli anni in cui i raccolti sono abbondanti, ma č in questi anni che aumentano i costi di stoccaggio. In terzo luogo si affronta il problema di una forma di speculazione finanziaria grazie alla quale anche le persone piů ricche riuscivano a usufruire di un'agevolazione fiscale nel pagamento della principale imposta diretta, la decima. Una lettura attenta dei documenti «non-quantitativi» fornisce una comprensione della complessitŕ del rapporto tra politica fiscale e le scelte economiche del governo, portando alla luce la complessa composizione della societŕ e i suoi contrasti interni
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Cereghetti Passini, Antonietta. "Decreti prefettizi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia e l’italianizzazione forzata dei cognomi nelle Nuove Province in generale e nella Provincia dell’Istria in particolare." Histria : the Istrian Historical Society review 7, no. 7 (2017): 137–66. http://dx.doi.org/10.32728/h2017.05.

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Abstract:
L’italianizzazione forzata dei cognomi, parte del più ampio programma di snazionalizzazione delle minoranze nelle Nuove Province (Trento, Bolzano, Trieste, Istria, Gorizia, Fiume, Zara) avviato dallo Stato italiano nel primo dopoguerra, fu legalizzata per mezzo di leggi e decreti votati appositamente dal giovane governo fascista e implementata con l’istituzione, presso le prefetture di ogni provincia, di commissioni responsabili per la compilazione di elenchi contenenti i cognomi ritenuti non italiani e le loro rispettive forme sostitutive. L’iter, non sempre rispettato, prevedeva il cambiamento del cognome su domanda del capofamiglia (con l’affissione sul rispettivo albo comunale) oppure per imposizione della prefettura. Dopodiché, il cambiamento veniva pronunciato con un decreto del Prefetto della Provincia, notificato agli interessati, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia ed annotato nei registri dello stato civile. La ricerca qui esposta ha considerato e analizzato numericamente tutti i decreti di cambiamento di cognome pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. Poiché lo Stato italiano non sempre adempì all’obbligo di pubblicare tutti i decreti, il risultato ottenuto non può che essere incompleto. Nondimeno testimonia una vera e propria ossessione onomastica che coinvolse centinaia di migliaia di individui. Infine, un’analisi più dettagliata dei decreti emessi dalla Prefettura di Pola dimostra quanta e quale fu la mobilitazione dell’apparato del potere che, dietro il dichiarato desiderio di “recupero dei cognomi originari italiani o latini”, perpetrava quello che la storiografia definirà come “genocidio culturale” e “onomasticidio di Stato”.
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Nadia Covini, Maria. "Consumi di pregio nel Quattrocento milanese: storicità e problemi della stima." CHEIRON, no. 1 (April 2021): 87–110. http://dx.doi.org/10.3280/che2019-001005.

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Abstract:
La stima del valore di beni appartenenti alle diverse categorie del con-sumo cospicuo poteva essere complicata da vari fattori, come l'eterogeneità dei pezzi e della loro qualità, o i cambiamenti del gusto e delle mode in vista di modelli di distinzione sociale. Con riferimento alla Lombardia del secondo Quattrocento, lo scritto considera il mo-mento della stima e delle sue valenze (legale, economica, morale e so-ciale), e riguarda alcune categorie significative di beni di lusso come gioie e pezzi di abbigliamento, libri manoscritti e a stampa, oggetti anti-chi e oggetti d'arte, per analizzare alcune peculiarità delle procedure di stima e individuare i più importanti cambiamenti rilevabili nel tempo; e per stabilire, inoltre, chi fossero le persone e le expertises ritenute adat-te a valutare le diverse tipologie di beni.
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Xella, Carla Maria. ""Lo faccio solo perché mi conviene ..." Il trattamento cognitivo-comportamentale dei sex offenders in contesto giudiziario." PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2011): 17–35. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-002002.

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Abstract:
Nel caso degli autori di reati sessuali la qualitŕ coattiva dell'intervento č l'unico mezzo per favorire una motivazione al cambiamento: per le caratteristiche "infamanti" del reato, ma soprattutto per la struttura di personalitŕ di questi soggetti, spesso deformata da ferite precoci dell'attaccamento che minano lo sviluppo della funzione riflessiva. I trattamenti persono generalmente di matrice cognitivo-comportamentale. Il capitolo descrive il modello utilizzato dall'équipe del CIPM, sia in ambito carcerario (presso la Casa di Reclusione di Milano-Bollate) che sul territorio, presso il Presidio Criminologico. Si esaminano le peculiaritŕ del lavoro terapeutico con questi soggetti e il rapporto con gli organi giudiziari (Magistratura di Sorveglianza, UEPE, personale della casa di reclusione).
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Galdieri, Michela. "Flessibilità e adattamento al cambiamento nella trasposizione didattica a distanza." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 477–503. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9936.

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Abstract:
Il lavoro presenta una lettura in chiave semplessa del processo di insegnamento-apprendimento nell'ambito della didattica a distanza e una riflessione sulle dinamiche educative ridefinite dalle tecnologie digitali. I mutati scenari sociali, politici ed economici correlati al sopraggiungere dell'inaspettata emergenza sanitaria, hanno sollecitato, anche in ambito educativo, la ricerca di pratiche didattiche flessibili ed innovative, la rivisitazione dei tempi e dei luoghi della didattica e la rimodulazione del modus operandi del docente la cui professionalità si esplica nel suo ruolo proattivo, trasformativo e nella sua capacità, talvolta, inconsapevole, di destrutturare itinerari conoscitivi ed esperienziali generando nuove ed originali forme di agire didattico. L'esperienza svolta presso l'Università degli Studi del Sannio di Benevento nel percorso formativo dei 24 CFU attraverso la somministrazione di un questionario a centottantatré studenti, ed estesa anche a cinquantadue docenti campani, disciplinaristi e non di sostegno, propone una riflessione sul tema della trasposizione didattica in modalità e-learning a partire da una progettualità educativo-didattica in linea con il bisogno del discente di autodeterminazione dei propri apprendiment
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Masotti, Stefano. "Il corpo emotivo e poetico." GROUNDING, no. 2 (January 2013): 43–63. http://dx.doi.org/10.3280/gro2012-002004.

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Abstract:
L'insegnamento della bioenergetica presso due Accademie d'Arte Drammatica, diviene occasione per riflettere sulla possibile implementazione di conoscenze e pratiche delle psicoterapie a mediazione corporea nei contesti di formazione degli attori, per contribuire ad aumentare quella credibilitŕ del teatro contemporaneo che si ritiene oggigiorno indebolita. Il teatro della rappresentazione dell'altro, del personaggio come soggetto altro da sé, per ottenere l'approvazione del pubblico, č ipotizzato come una reiterazione del meccanismo che ha prodotto il falso Sé nelle persone, per ricercare nell'infanzia l'approvazione familiare. Č ritenuto una forma di resistenza al cambiamento, per la difficoltŕ di incontrare se stessi.
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Colombatto, Enrico, and Jonathan Macey. "A Public Choice View of Transition in Eastern Europe." Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 2 (October 1, 1994): 113–32. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539914.

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Abstract:
Abstract La recente esperienza nei paesi dell’Est europeo dimostra che i tre pilastri della transizione (privatizzazione, liberalizzazione dei prezzi e convertibilità valutaria) sono estremamente fragili, a meno che non siano realizzati all’interno di una opportuna struttura istituzionale.Questo scritto tenta di studiare il problema dal punto di vista dell’analisi delle scelte pubbliche, applicando i principi della teoria economica alla produzione delle leggi.Vengono esaminate in dettaglio ipotesi concorrenti di riforme costituzionali, ed è messo in evidenza il ruolo cruciale della nomenclatura.La conclusione è che il futuro dipende dal modo in cui avverranno i cambiamenti costituzionali e in particolare dagli effetti che essi avranno sul comportamento dei burocrati e dei politici. In generale, mentre questi mutamenti indeboliscono i politici, essi non riducono il potere dei burocrati che in tal modo diventano più potenti e, quindi, tendono ad impedire un rapido miglioramento del sistema economico.
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Radiconcini, Leone. "Il Parti Socialiste Unifié ed il rapporto con Israele (1960-1974)." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (February 2022): 57–90. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-002002.

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Abstract:
Questo saggio indaga lo sviluppo dei rapporti politici, istituzionali e personali fra i rappresentanti del Parti Socialiste Unifié francese ed Israele (con particolare riferimento al Mapam) fra il 1960 ed il 1974. L'autore rintraccia nell'ideologia terzomondista il paradigma secondo il quale il partito francese definì la propria azione a livello internazionale ed inquadrò i fenomeni globali, fra cui anche il conflitto arabo-israeliano. Il saggio ripercorre lo sviluppo storico dell'analisi proposta dal Psu, i cambiamenti all'interno della dirigenza politica e gli effetti dei principali eventi globali sulla definizione dei rapporti internazionali del partito. Il testo scandisce il percorso fatto dal partito in tre diversi periodi, che determinarono il passaggio del Psu da aperto sostenitore delle istanze sioniste a promotore della causa nazionale palestinese, rintracciando le motivazioni di questo passaggio nella definizione dicotomica della politica internazionale promossa dal paradigma interpretativo terzomondista. L'analisi proposta si avvale di materiale documentario presente principalmente nel fondo del Psu presso l'archivio nazionale francese di Pierrefitte-sur-Seine e degli articoli del settimanale del Psu Tribune Socialiste.
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Venza, Gaetano, Gandolfa Cascio, and Patrizia Amenta. "Le motivazioni a prestare Servizio Civile Nazionale: uno studio esplorativo condotto con gli aspiranti volontari presso l'Universitŕ degli Studi di Palermo." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (May 2011): 57–66. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-001006.

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Abstract:
Dal momento della sua istituzione, numerosi studi in campo psico-sociale si sono occupati del Servizio Civile Nazionale (SCN) con diverse ricerche che si sono focalizzate in modo particolare sul profilo motivazionale dei giovani volontari, marcatamente differente rispetto a quello degli ormai scomparsi obiettori di coscienza e assai piů simile, per diversi aspetti, a quello dei "veri" volontari. Il presente studio, in un'ottica esplorativa, intende fornire un apporto alla migliore comprensione delle motivazioni che spingono un numero crescente di giovani a prestare SCN. In una prospettiva di ricerca-azione che intende coniugare conoscenza e cambiamento, inoltre, lo studio vuol rappresentare un contributo al miglioramento della qualitŕ dell'esperienza di servizio civile.
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Benedetto, Nadia, Fabrizio Boccardo, Marco Chiantore, and Marta Gianaria. "Un gruppo di padri in un ambulatorio per l'etŕ evolutiva." GRUPPI, no. 3 (May 2010): 113–26. http://dx.doi.org/10.3280/gru2009-003007.

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Abstract:
In questo articolo č riportata l'esperienza di un gruppo a termine per padri di adolescenti seguiti presso un ambulatorio ASL che si occupa di etŕ evolutiva in Torino. L'obiettivo č offrire sostegno ai padri attraverso l'intervento gruppale in un momento in cui la figura paterna č messa in discussione a livello familiare dalle criticitŕ dell'adolescenza cui si accompagna un disagio psicologico e dai grandi cambiamenti macrosociali. Il gruppo rende fruibili le connessioni e le discontinuitŕ tra i ruoli genitoriali e i bisogni dei figli del nostro tempo; contemporaneamente agevola il superamento dell'impasse sintomatologica attraverso una rivisitazione transgenerazionale del rapporto padre-figlio.
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Jemielity, Witold. "Ambona w Księstwie Warszawskim i Królestwie Polskim dla ogłoszeń cywilnych." Prawo Kanoniczne 43, no. 1-2 (June 5, 2000): 141–216. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2000.43.1-2.07.

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Abstract:
Nel secolo XIX dal pulpito della Chiesa (Ambona) mettevano linformazioni dei diversi avvenimenti statali, amministrativi e locali. II Governo spediva diversi scritti ai vescovi, e quelli mandavano ai decani delle parrocchie e in consequenza parroci erano come messagieri nell’altre parrocchie. II processo di leggere annunzi occupava tanto tempo, perfino a prezzo di tempo dell’insegnamento della Chiesa. I sacerdoti trattavano questo tanto spesso come spiacevole obbligo. Il più grande numero degli abitanti dei villagii e delle cittadine non sapevano di leggere. Alcune notizie alla gente tramandavano i sindaci ma di più parroci. Gli annunzi civili riguardavano dei diversi problemi. I fedeli erano informati degli avvenimenti politici: degli imperatori, delle guerre, della pace e dei più importanti personaggi ufficiali. II Govrno informava delle mallatie della gente e degli animali. Avvertiva d avvanti degli incendi. Emanava i decreti dei mendicanti. Dedicava tanta attenzione ai giovani uomini i quali stavano davvanti all’obbligo del servizio militare. Informava dei cambiamenti e di dogliere i soldi dalla circolazione. Raccomandava di piantare degli alberi a lungo delle strade. Stabiliva i principi del commercio nel paese e come pure d’esportare merce. Annunziava i termini di pagare 1’imposte. Regolava nei villaggi le questioni delle proprietà privati. Si interessava d’emigrazione delle gente, del trattamento degli annimali e pure delle lotterie e dei scavi archeologici. L’autore elaborato questi probierni solamento sull’appogio dei fonti d’rchivio.
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Bortolotti, Lando. "L'Arno come asse dello sviluppo toscano. Una funzione che si esaurisce." STORIA URBANA, no. 125 (April 2010): 11–33. http://dx.doi.org/10.3280/su2009-125002.

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Abstract:
L'argomento del saggio č il sistema di trasporto delle merci per vie d'acqua interne, fiumi canali e laghi, che faceva capo all'Arno, nel Granducato di Toscana e nel piccolo Stato di Lucca, fra il 1737 e il 1859 cioč nell'epoca dei granduchi Asburgo Lorena. Sono presi in esame l'organizzazione politico-amministrativa, e aspetti geografici e tecnici: l'Arno come confine e/o elemento di unitŕ, le infrastrutture della navigazione, le imbarcazioni; ed anche le politiche condotte dai Lorena, in base ai valori diffusi dall'illuminismo L'importanza del trasporto per via d'acqua cala, anche durante il regno del principe riformatore Pietro Leopoldo. Mancano riforme organiche, gli interventi sono pochi, piů per conservare che per riformare. In realtŕ la preminenza č data alle strade, conformemente alle teorie degli illuministi e agli esempi stranieri. Il cambiamento dei valori, l'eliminazione dei privilegi, dei vincoli e dell'assistenza ai poveri con i prezzi "politici" delle "grasce" porta trasformare il lago di Bientina, e vari decenni dopo quello di Fucecchio, in aree coltivate, a favore del ceto fondiario toscano.
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Briata, Paola, Massimo Bricocoli, and Martina Bovo. "Un bus come spazio pubblico. Multiculturalismo ed Etnografia Urbana a Milano." REMHU: Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 26, no. 52 (April 2018): 167–88. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880005210.

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Abstract:
Riassunto Il contributo presenta gli esiti di un‘attività didattica e di ricerca sul campo condotta presso il Politecnico di Milano a ridosso di un tema chiave: il ruolo degli spazi pubblici urbani come supporto per la negoziazione delle differenze e nell’ingaggiare diversi individui e popolazioni in situazioni di confronto e coesistenza. Un’esplorazione di tipo etnografico ha messo sotto osservazione un mezzo di trasporto pubblico quale spazio pubblico “compresso”. Il filobus 90/91 a Milano è stato assunto quale terreno di osservazione privilegiato sui rapidi processi di cambiamento sociale e demografico che hanno investito Milano negli ultimi anni entro una prospettiva di ricerca sulla dimensione quotidiana del multiculturalismo.
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Chiaramonte, Alessandro. "L'EFFETTO MANCATO DELLA RIFORMA MAGGIORITARIA: IL VOTO STRATEGICO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, no. 3 (December 1996): 703–26. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024540.

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La riforma elettorale tra speranze e scetticismoAl tempo della campagna in favore dell'adozione del principio maggioritario di rappresentanza in Italia, la speranza di molti era che il nuovo sistema elettorale potesse produrre effetti simili a quelli delle democrazie anglosassoni cui intendeva ispirarsi, ossia che strutturasse la competizione partitica in termini bipolari – se non bipartitici – e favorisse quindi l'alternanza dei governi.Sebbene siano trascorsi ormai più di tre anni da allora e, soprattutto, abbiano avuto luogo due elezioni, è ancora presto per dire se le nuove regole abbiano prodotto gli effetti desiderati. La transizione politica italiana è un processo ancora lontano dall'approdo finale e non consente ad oggi valutazioni definitive. Certo è che i sistemi elettorali introdotti nel 1993 sono stati caricati da molti di attese taumaturgiche, nonostante i moniti lanciati dal mondo scientifico sulla necessità di una modifica ben più incisiva dell'architettura istituzionale del sistema politico italiano. Qualunque sistema elettorale, infatti, costituisce di per sésolouna struttura di vincoli e di opportunità, dunque di vincoli più o meno stringenti e di opportunità che possono essere colte o meno. Inoltre, riguardo all'effettiva configurazione della normativa elettorale approvata dal Parlamento nell'agosto del 1993, la cautela sulle prospettive del cambiamento muoveva dalla considerazione che le nuove regole incarnavano entrambi i principi maggioritario (pur prevalente) e proporzionale di rappresentanza, quindi due logiche distinte di competizione e di voto sulla combinazione delle quali era difficile fare previsioni.
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Friso, Valeria. "Uno studio di caso. Il dottorato in alto apprendistato presso l'universitŕ degli studi di Padova." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 149–66. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099008.

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La persona oggigiorno si trova all'interno di un vortice di cambiamenti. Questa situazione č tanto piů percepibile nei momenti di passaggio tra una fase e l'altra della vita come quella che vede la persona avvicinarsi al mondo del lavoro. Le istituzioni sono chiamate, pertanto, a sostenere le persone nel loro processo di crescita e nel percorso formativo che permette loro di dotarsi di strumenti per l'orientamento e per il governo della complessitŕ. Azioni in questa direzione, utili nell'incontro tra la persona e il mondo del lavoro, sono quelle previste nella disciplina dell'alto apprendistato. Nel presente articolo si sottolineano, a partire dalla lettura della normativa, quegli aspetti legati alla progettazione formativa e di ricerca di percorsi di dottorato in alto apprendistato facendo cenno anche all'esperienza della sperimentazione in atto presso l'Universitŕ degli Studi di Padova.
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Gottken, Tanja. "Terapia Psicoanalitica Infantile breve (PaCT) per bambini che mostrano sintomi emotivi e disturbi dell'affettivitŕ." INTERAZIONI, no. 1 (July 2012): 53–78. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-001005.

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Abstract:
La Terapia Psicoanalitica infantile breve (PaCT) prevede 20-25 sedute psicoterapeutiche condotte in diversi setting (genitori e bambino insieme; bambino e genitori separatamente). Nel corso di tali sedute, terapeuta, genitori e bambino cercano di individuare e modificare il tema conflittuale centrale, mettendo in evidenza la relazione che definiamo "Triangolo di costellazioni Psicodinamiche" (ToP, Triangle of Psychodynamic constellations). Conformemente alle nozioni di terapia psicoanalitica, proponiamo due fattori di cambiamento. Innanzitutto, il trattamento intende modificare le rappresentazioni mentali ancora in essere nel bambino, come pure i conseguenti stili cognitivi-emotivi. In secondo luogo, si impegna a promuovere la mentalizzazione genitoriale (Fonagy et al., 2002) intorno al bambino tramite sedute con i genitori, con cadenza regolare (ogni 4 sedute). Nel gioco libero, intendiamo agire sul conflitto principale del bambino per integrarlo con tecniche basate sulla mentalizzazione, adattandole al livello di strutturalizzazione del bambino. Riteniamo che l'efficacia della PaCT dipenda in modo critico dal lavoro con i genitori, in particolare dal padre e dalla sua capacitŕ di "triangolare", ovvero di accettare in modo attendibile e fedele il ruolo di "terzo oggetto" al fine di consentire il distacco del bambino dall'oggetto primario che č la madre (Mahler, Abelin). Nonostante le difficoltŕ riscontrabili nell'applicazione concreta dei trattamenti psicodinamici senza epurarli della loro complessitŕ, abbiamo cercato di creare la PaCT in forma concreta. Auspichiamo pertanto di accrescere l'applicazione e l'accessibilitŕ dei trattamenti psicoanalitici, per una piů vasta gamma di setting (ad esempio, vantaggi per i tirocinanti), nonché per aiutare a valutare sistematicamente il risultato del trattamento attraverso sperimentazioni controllate, la prima delle quali č attualmente in corso presso la nostra clinica. Questo articolo illustrerŕ la PaCT attraverso del materiale clinico.
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Corleto, Francesco. "I contratti derivati come strumenti di gestione del rischio nei mercati agricoli (possibili applicazioni nelle borse merci italiane)." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (December 2010): 159–84. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001012.

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Abstract:
Negli ultimi anni, il settore agricolo ha subito profonde trasformazioni. Le istituzioni dell'Unione Europea hanno, da qualche anno, dedicato particolare attenzione al tema della gestione del rischio in agricoltura. L'evoluzione di un sistema che si discosti dalle misure di stabilizzazione dei mercati e dei prezzi, che per oltre cinquanta anni la Pac ha garantito attraverso il sostegno dei redditi degli agricoltori, non può che seguire progressivamente tappe intermedie. La riforma della Pac, varata nel 2003, ha previsto, infatti, l'introduzione di un sistema di riduzione progressiva obbligatoria dei pagamenti diretti per il periodo 2005-2012. In questo modo, nel 2013 si arriverà ad un sistema in cui gli interventi di sostegno saranno completamente disaccoppiati dalla produzione. Tale aiuto al reddito, soprattutto nella misura disaccoppiata al cento per cento, rischia però di essere socialmente impopolare, in particolare in tempi di stagnazione economica. Lo sviluppo dei mercati finanziari e la presenza di specifici servizi finanziari diretti agli agricoltori, infatti, può rappresentare un valido strumento per favorire la stabilizzazione del reddito degli stessi imprenditori agricoli. In virtù di questi cambiamenti, sarebbe opportuno che i singoli imprenditori agricoli utilizzino autonomamente gli strumenti derivati con la finalità di potersi proteggere dai rischi del mercato.
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Scotti, G., C. Righi, A. Mele, S. Mazzitelli, and A. Longo. "La Neuroradiologia Terapeutica: Valutazione del rapporto costi-benefici." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 5 (October 1994): 735–44. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700503.

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Abstract:
In vista del possibile cambiamento del sistema di pagamento delle prestazioni sanitarie, con il passaggio dalla attuale forma di contabilizzazione delle giornate di degenza a quella di rimborso per caso trattato (in analogia con i DRG americani), diventa fondamentale conoscere con precisione i costi reali delle singole procedure e dei singoli trattamenti. Questo articolo analizza esclusivamente i costi di alcune delle più comuni procedure di Neuroradiologia Terapeutica Endovascolare, attraverso una valutazione analitica dei prezzi dei materiali di consumo, dei costi del personale coinvolto e delle attrezzature. Viene analizzato il costo delle seguenti procedure: angiografia diagnostica, primo tempo indispensabile per qualunque procedura di terapia endovascolare; angioplastica della succlavia; trattamento endovascolare degli aneurismi intracranici con spirali staccabili (GDC); trattamento endovascolare delle malformazioni arterovenose cerebrali. Di particolare interesse nei risultati è il riscontro che i costi fissi, vale a dire ammortamento e manutenzione delle attrezzature, incidono per una percentuale variabile che oscilla fra il 6,4% per il trattamento degli aneurismi con spirali staccabili (GDC) e il 45,7% per l'angiografia diagnostica. Ciò per l'alto costo dei materiali di consumo, in particolare le spirali, nel trattamento degli aneurismi. Il costo del personale oscilla frail 6 e il 15%. Il costo di una angiografia diagnostica, intorno ad un milione e settecentomila lire, è superiore alle attuali cifre di rimborso del nomenclatore tariffario. Il costo per un trattamento di angioplastica della succlavia e intorno ai 3 milioni mentre quello di un aneurisma intracranico di piccole dimensioni, che richieda l'impiego di una sola spirale, è intorno ai 7 milioni. Verranno in un prossimo articolo presi in considerazione i costi degli interventi chirurgici per patologie equivalenti e verrà quindi effettuata una valutazione comparativa, includendo la durata e il costo del periodo di degenza.
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Brambilla, Paolo, Emiliano Monzani, Mariella Alessandri, Maria Frova, Corrado Barbui, and Arcadio Erlicher. "Psychotropic drug use in an Italian psychiatric hospital: a two-year follow-up study." Epidemiology and Psychiatric Sciences 8, no. 4 (December 1999): 262–69. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008174.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Documentare la possibilità di migliorare la qualità delle prescrizioni di psicofarmaci in una coorte di pazienti ricoverati presso l'ex ospedale psichiatrico di Milano. Disegno - Studio prospettico con follow-up a due anni. La razionalizzazione delle prescrizioni psicofarmacologiche è stata realizzata seguendo criteri generali di uso razionale degli psicofarmaci. Nel corso dei due anni di studio sono stati registrati i cambiamenti nella terapia psicofarmacologica ed eventuali variazioni psicopatologiche rilevate mediante la somministrazione della Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS). Setting - Tre reparti dell'ex ospedale psichiatrico «Paolo Pini» di Milano. Principali misure utilizzate - Numero di pazienti in terapia psicofarmacologica, numero di pazienti in politerapia, dosaggio di neurolettico in equivalenti di clorpromazina, and amento psicopatologico. Risultati - Sono stati reclutati 70 pazienti. Al follow-up si è verificata una riduzione del numero dei pazienti in terapia con neurolettici; il numero di pazienti in terapia con due neurolettici si è dimezzato, e nessun paziente assumeva tre neurolettici al termine dello studio. In aggiunta, si è ridotto l'uso di formulazioni depot. Per quanto riguarda gli altri psicofarmaci, il numero di pazienti in terapia con benzodiazepine si è praticamente dimezzato. A fronte di queste modifiche farmacologiche, non si sono evidenziati cambiamenti psicopatologici di rilievo, come documentato dall'and amento dei punteggi alia BPRS. Conclusioni - Questo lavoro evidenzia la possibilità di trasferire nella pratica clinica di routine indicazioni di uso razionale degli psicofarmaci. Viene inoltre suggerita l'utilità di un monitoraggio longitudinale di tutte le pratiche assistenziali e terapeutiche che quotidianamente vengono messe in atto.
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Rosasco, Paolo, Leopoldo Sdino, and Benedetta Sdino. "Immigration in Genoa: real estate demand survey in the historic centre [Immigrazione a Genova: un’indagine conoscitiva sulla domanda immobiliare nel centro storico]." Valori e Valutazioni 28 (July 2021): 67–80. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212807.

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Abstract:
Migratory flows which characterized European cities over the last decade have generated profound changes in the social and economic tissue causing a housing demand with its own characteristics. In Italy, such phenomenon is particularly evident, not only in terms of property demand by foreigner residents, but also as to the turnover produced in terms of volume. Immigration in Genoa manifested itself starting from the second post-war period through a considerable flow of people coming from South of Italy regions looking for an occupation in many state industries and companies in the city or the port. The phenomenon ceased in the ‘70s with the beginning of the deindustrialization and it has been substituted by foreign immigration coming from North Africa and Central America poorest countries. New residents settle in the urban units of Molo, Maddalena and Prè (Historic Centre) abandoned by traditional inhabitants and where the lower prices level makes the buildings more accessible to this specific demand, often characterized by reduced economic capacities. I flussi migratori che caratterizzano le città europee in questi ultimi decenni hanno generato profondi cambiamenti nel tessuto sociale ed economico causando una domanda abitativa con propri caratteri. In Italia, il fenomeno è particolarmente evidente, sia in termini di domanda di immobili da parte di residenti stranieri sia in termini di volumi di affari prodotti. Per la città di Genova il fenomeno dell’immigrazione si manifesta a partire dal secondo dopoguerra con un consistente flusso di soggetti provenienti dalle regioni del sud Italia in cerca di occupazione nelle molte industrie e aziende statali presenti in città e nel porto. Il fenomeno cessa negli anni ‘70 con l’inizio della deindustrializzazione e viene sostituito dall’immigrazione estera dagli stati più poveri del nord Africa e del Centro America. I nuovi residenti si insediano nei sestrieri del Molo, della Maddalena e di Prè (Centro Storico della città) ormai abbandonati dagli abitanti tradizionali e dove il basso livello dei prezzi rende più accessibili gli immobili da parte di questa specifica domanda spesso caratterizzata da ridotte capacità economiche
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Shepherd, Geoff. "System failure? The problems of reductions in long-stay beds in the UK." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 2 (August 1998): 127–34. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007260.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Esaminare la letteratura riguardante gli effetti della riduzione del numero di letti per lungodegenti nei Servizi di Salute Mentale della Gran Bretagna. Metodo — Revisione selettiva della letteratura, con particolare riferimento a ricerche condotte dall'autore e dai suoi colleghi presso il Sainsbury Centre for Mental Health.Risultati — Le evidenze suggeriscono che gli effetti della riduzione dei letti dei lungodegenti dovrebbero essere esaminati separatamente, distinguendo i «vecchi» dai «nuovi» lungodegenti. Mentre i «vecchi» lungodegenti, che sono stati più direttamente toccati da questi cambiamenti, hanno avuto generalmente risultati positivi, lo stesso non può dirsi per i «nuovi» lungodegenti. Questi pazienti vengono correntemente accumulati in Unità per pazienti gravi, spesso in reparti di ospedali generali o entrano nel meccanismo della «porta girevole», che è rappresentato dai trattamento dei pazienti acuti a cui segue un inadeguato supporto sociale. Nonostante sia evidente la scarsita di letti per acuti, specialmente nelle aree centrali delle città, molti di questi letti sono attualmente occupati da pazienti che sarebbero curati meglio (e con minore spesa) in strutture territoriali alternative, se esse fossero disponibili. Le evidenze suggeriscono che e possibile migliorare gli esiti per questo gruppo di «nuovi» lungodegenti, se fossero utilizzabili specifici team territoriali che si occupino di reperire alloggi e lavoro e di assicurare adeguato sostegno. Conclusioni — Gli effetti della riduzione dei letti di pazienti lungoassistiti dovrebbero essere considerati in una prospettiva sistemica. Si possono organizzare servizi sociali efficaci, ma, per ottenere una efficace sostituzione di un tipo di servizio con un altro, ci deve essere un sistema ben coordinato, con obiettivi definiti e tecnicamente efficiente. Attualmente tali tipi di servizi sono rari. Comunque è improbabile che mettere a fuoco semplicemente un singolo elemento del sistema (ad esempio, il numero di letti) produca soluzioni efficaci ed efficienti.
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Baraldi, Luciana Duarte. "O método de instrução ao sósia como subsídio para intervenção e formação de professores no Circolo Italiano San Paolo: uma pesquisa exploratória." Revista Italiano UERJ 12, no. 1 (September 5, 2021): 24. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62090.

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Abstract:
RESUMO: Este artigo tem por objetivo apresentar uma experiência de intervenção em situação de trabalho docente baseada no método de instrução ao sósia, elaborado por Ivar Oddone – médico, psicólogo e militante político italiano que figurou como um dos líderes do Modelo Operário Italiano (MOI) de luta para a saúde do trabalhador nos locais de trabalho – e seu grupo (1981, 1986) no contexto de formação continuada dos trabalhadores da Fiat nos anos 1970, tendo inspirado empreendimentos no campo da saúde do trabalhador no Brasil a partir da década de 1980. Esse método foi reinterpretado por Clot na Clínica da Atividade (1999, 2001, 2006, 2017) com o intento de produzir conhecimentos para a ação e promover transformações em outros contextos laborais. A intervenção foi realizada com duas docentes de língua italiana do Circolo Italiano San Paolo e, posteriormente, transformada em uma pesquisa exploratória (GIL, 2008). Nossa proposta é comentar os referenciais teóricos, descrever o contexto de intervenção e as etapas a partir das quais os dados coletados foram analisados à luz das teorias que fundamentam a pesquisa derivada da intervenção e, por fim, apresentar as conclusões acerca da importância da instrução ao sósia, no referido contexto, para a formação de um coletivo e a ampliação do poder de agir (CLOT, 2010) das docentes.Palavras-chave: Instrução ao sósia. Intervenção. Trabalho docente. Formação de professores. Italiano como língua estrangeira. ABSTRACT: Questo articolo si propone di presentare un’esperienza di intervento in una situazione lavorativa didattica basata sul metodo di istruzioni al sosia, elaborata da Ivar Oddone – medico, psicologo e attivista politico italiano che figurava come uno dei leader del Modello Operativo Italiano (MOI) di lotta per la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro – e il suo gruppo (1981, 1986) nell’ambito della formazione continua per i lavoratori Fiat negli anni '70, avendo ispirato iniziative nel campo della salute dei lavoratori in Brasile sin dagli anni '80. Questo metodo è stato reinterpretato da Clot presso la Clinica dell’Attività (1999, 2001, 2006, 2017) con l’intenzione di produrre conoscenza per l'azione e promuovere cambiamenti in altri contesti di lavoro. L’intervento è stato realizzato con due insegnanti di lingua italiana del Circolo Italiano San Paolo e, successivamente, si è trasformato in una ricerca esplorativa (GIL, 2008). La nostra proposta è di commentare il quadro teorico, descrivere il contesto dell’intervento e le fasi a partire dalle quali sono stati analizzati i dati raccolti alla luce delle teorie che stanno alla base della ricerca derivata dall’intervento e, infine, presentare le conclusioni sull’importanza delle istruzioni al sosia, nel contesto della ricerca, per la formazione di un collettivo e l’espansione del potere di azione (CLOT, 2010) delle docenti.Parole chiavi: Istruzioni al sosia. Intervento. Lavoro docente. Formazione di insegnanti. Italiano lingua straniera. ABSTRACT: This article aims to present an intervention experience in a teaching work situation based on the method of instruction to the double, elaborated by Ivar Oddone – doctor, psychologist and Italian political activist who figured as one of the leaders of the Italian Operative Model (IOM) of struggle for worker's health in the workplace – and his group (1981, 1986) in the context of continuing training for Fiat workers in the 1970s, having inspired ventures in the field of worker health in Brazil since the 1980s. This method was reinterpreted by Clot at Clinic of Activity (1999, 2001, 2006, 2017) with the intention of producing knowledge for action and promoting changes in other work contexts. The intervention was carried out with two Italian language Italian teachers from the Circolo Italiano San Paolo and, later, transformed into an exploratory research (GIL, 2008). Our proposal is to comment on the theoretical frameworks, describe the context of intervention and the steps from which the data collected were analyzed in the light of the theories that underlie the research derived from the intervention and, finally, present the conclusions about the importance of instruction to the double, in that context, for the formation of a collective and the expansion of the power of action (CLOT, 2010) of teachers.Keywords: Instruction to the double. Intervention. Teaching work. Teacher training. Italian as a foreign language.
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Diamare, Sara, Anna Ferrara, Gaetana Polito, Marina Salerno, Marinella Mantice, and Giancarlo Pocetta. "Un metodo di Embodied Education in Riabilitazione: approcci di valutazione partecipata e di empowerment psicocorporeo." Journal of Advanced Health Care, September 11, 2019. http://dx.doi.org/10.36017/jahc1909-002.

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Abstract:
Nella teoria bio-psico-sociale, la visione salutogenetica (Antonowsky, 1979) è volta a promuovere il benessere. La promozione della salute indica un processo di cambiamento e sviluppo adattivo diretto alla prevenzione primaria, secondaria e terziaria attraverso la diffusione di stili di vita sani. Nel presente lavoro si propone un modello di salutogenesi: “I Salotti del Ben-Essere” (S. Diamare, 2015), sperimentato dall'ASL NA 1 Centro UOC. Qualità e Umanizzazione, che prevede lo gv. sviluppo di tematiche di salutogenesi in laboratori esperienziali di consapevolezza psico-corporea, implementato in Campania attraverso la rete OMS di Promozione della Salute: Health Promoting Hospitals & Health Service (HPH & HS). Quale approccio olistico di Health Advocacy, I Salotti del Ben-Essere© rappresentano uno spazio multicentrico e multiprofessionale di assistenza partecipativa, rivolta a piccoli gruppi ed a comunità, in cui un team specializzato realizza un programma multidisciplinare di educazione sanitaria prevalentemente in un setting di riabilitazione. L’educazione alla salute trova, durante un trattamento riabilitativo, la collocazione più proficua per sostenere la motivazione al cambiamento consapevole di stili di vita perniciosi. Il metodo "Salotti del Ben-Essere" può essere utilizzato, come Peer Education, anche nel sistema universitario. Questa metodologia è stata testata, infatti, con gli studenti di Scienze dell'Educazione presso l’Università Suor Orsola Benincasa. I risultati sono stati soddisfacenti in tutti i contesti.
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Barbosa, César Martins, and Isabela Cardoso de Matos Pinto. "Responsabile sanitario presso SES Tocantins: Valutazione delle conoscenze e delle competenze." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, November 10, 2020, 26–44. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/responsabile-sanitario.

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Abstract:
Si tratta di uno studio descrittivo esplorativo, il cui obiettivo principale è caratterizzare il profilo del dirigente sanitario, attraverso la mappatura delle conoscenze e delle competenze. Per quanto riguarda la conoscenza e l’applicazione delle leggi che regolano il processo di offerta, il 93% degli intervistati conosce le leggi sulle offerte e le utilizza nel proprio lavoro quotidiano, mentre il 6,7% ha una conoscenza dell’argomento, tuttavia, non lo sa usarlo nello svolgimento dei loro compiti. Per quanto riguarda le basi legali di SUS, è noto solo per il 73,3% del campione. I dati mostrano che l’80% dei professionisti conosce la LRF. A proposito della LOA, solo il 40% dei professionisti intervistati afferma di conoscerla. Quando ai soggetti è stato chiesto della loro conoscenza sulla PPA, solo il 60% ha affermato di conoscere lo strumento. SIOPS è noto solo al 40% del gruppo. L’86,7% dei professionisti conosce il RAG. Il PPI è conosciuto dal 66,7% dei professionisti intervistati. Per quanto riguarda il PS, solo il 66,7% dichiara di conoscerlo, il PSE è conosciuto dall’86,7% degli intervistati. Alla domanda sull’agenda prioritaria, il 66,7% ha risposto di conoscerla. Alcune capacità manageriali sono fortemente incoraggiate, altre no. Tra gli stimolati vi sono: apertura al cambiamento, etica e professionalità e consapevolezza della qualità, con il 46,7% degli intervistati che risponde positivamente a questi stimoli. Altre abilità come agire preventivamente ed esprimersi in modo critico (40% ciascuna) e conoscenza delle politiche sanitarie (53,3%). Inoltre, possiamo vedere: lavoro di squadra (40%), comunicazione (46,7%) e visione strategica (33,3%). Altre abilità sono ragionevolmente incoraggiate: iniziativa e creatività; e capacità di guidare le persone (26,7% ciascuno). Il 40% dei manager non si sente incoraggiato a partecipare ai processi decisionali. Al termine dello studio si è rilevata l’influenza del profilo dei manager sul miglioramento delle prassi gestionali, in quanto ha evidenziato le potenzialità e le sfide affrontate e servirà da base per il processo di qualificazione permanente dei professionisti coinvolti nella gestione, tradotto in più efficace ed efficiente, fornito dalla conoscenza e dall’uso di meccanismi a supporto della gestione SUS.
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De Coro, Alessandra, Silvia Andreassi, Rachele Mariani, Elisabetta Iberni, Valeria Crisafulli, and Adriana Matarrese. "La valutazione degli esiti e del processo nelle psicoterapie offerte dai Centri di Salute Mentale e da un Centro di Psicologia clinica universitario." Research in Psychotherapy: Psychopathology, Process and Outcome 13, no. 2 (February 23, 2011). http://dx.doi.org/10.4081/ripppo.2010.35.

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Abstract:
Il presente lavoro si pone l’obiettivo di presentare i principali risultati emersi dalla valutazione empirica di esiti e di processo nelle psicoterapie condotte in contesti istituzionali. In una prima parte sono riassunti metodi e risultati di un progetto longitudinale articolato – che ha incluso un intervento di formazione e restituzione - svolto in collaborazione fra l’Università “Sapienza” e i Centri di Salute Mentale di una ASL romana. Successivamente sono illustrati gli studi condotti dal gruppo di ricerca sul cambiamento terapeutico e sul processo applicando strumenti di indagine basati sulle narrative alle sedute di psicoterapia presso un Centro Clinico Universitario. I principali obiettivi delle ricerche svolte sono rivolti al miglioramento dei servizi, all’auto-monitoraggio degli psicoterapeuti e all’elaborazione di un modello teorico che incentivi l’efficacia terapeutica.
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Santos, Lívia Maria Sousa dos, Salvador Rodrigues Taty, Erlyson Farias Fernandes, Amanda Alves Fecury, Carla Viana Dendasck, Euzébio de Oliveira, and Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias. "Confronto della matrice curriculare del corso di chimica universitaria presso IFAP con il contenuto di ENADE." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, March 29, 2021, 29–40. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/matrice-curriculare.

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Abstract:
La matrice curriculare è l’insieme delle componenti curricolari (discipline) che garantisce i contenuti necessari alla formazione di uno studente in un corso e subisce continui cambiamenti a causa della velocità con cui vengono presentate le innovazioni accademico-tecnologiche. Il corso superiore di Chimica, offerto Instituto Federal do Amapá, si basa sui suoi obiettivi di fronte alla formazione professionale dello studente nell’istituto. L’obiettivo di questo lavoro era confrontare il contenuto di chimica dell’Esame Nazionale di Performance Studentesca (ENADE) con la matrice curriculare della Laurea Magistrale in Chimica dell’Istituto Federale di Amapá (IFAP) nel 2011, 2014 e 2017. La valutazione dell’ENADE per i laureati in chimica richiede che il professionista qualificato abbia conoscenza dei contenuti specifici, come previsto. Ma cerca in loro una conoscenza che comprenda le dinamiche di un’aula. Sulla base di ciò, notiamo una predilezione per alcune materie specifiche e non specifiche, alla ricerca di informazioni sulla formazione pratica degli studenti. Il corso di laurea in Chimica presso l’IFAP sembra avere un carico di lavoro più che sufficiente per lo studente per prepararsi e funzionare bene all’ENADE.
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Silva, Fábio Tenório, Franciolli da Silva Dantas Araújo, Amanda Alves Fecury, Euzébio Oliveira, Carla Viana Dendasck, and Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias. "Panoramica globale e nazionale dello stagno tra il 2010 e il 2014." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, August 25, 2019, 12–21. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/biologia-it/stagno.

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Abstract:
La produzione brasiliana di stagno su scala industriale iniziò negli anni ’40 e si espanse nel 1950. Tuttavia, l’importanza interna avvenne solo con la scoperta del deposito di cassiterite di Rondônia nel 1950. Ciononostante, il Brasile non faceva parte del Consiglio internazionale dello stagno (ITC), che all’epoca era l’accordo di mercato dei paesi maggioritari nella produzione di stagno e questo divenne un ostacolo alla valorizzazione dello stagno nel commercio internazionale. Lo stagno metallico è impiegato nel rivestimento per contenitori di acciaio, nella produzione di saldatura per giunti di tubi o circuiti elettrici, nella ceramica, nella produzione di vetro, nella produzione di ottone e nella sua forma secondaria, rottame, viene utilizzato nella produzione di stagno. Lo scopo di questo articolo è quello di mostrare il panorama dello stagno globale e nazionale tra il 2010 e il 2014. I dati per eseguire questo articolo sono stati presi dal Dipartimento Nazionale della Produzione Mineraria – DNPM (http://www.dnpm.gov.br/). La ricerca bibliografica è stata condotta in articoli scientifici trovati nella rete informatica mondiale. Lo stagno ha attraversato un periodo relativamente positivo tra gli anni oggetto dell’indagine. Si scoprì che la produzione mondiale di stagno aveva pochi cambiamenti; che l’Asia è il principale continente che detiene riserve di stagno; che la produzione brasiliana di stagno metallico e contenuto è aumentata durante il periodo analizzato; che il Brasile esporta più delle importazioni di stagno; che il consumo apparente variava, chiudendo ad un livello elevato; e che il prezzo della ton era molto vicino durante gli anni intervistati. Le crisi del mercato internazionale non hanno influito così fortemente sulla produzione da aumentare dagli investimenti nell’estrazione di materie prime.
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Calvosa, Paolo. "Gli effetti del processo di liberalizzazione sulle dinamiche di mercato nel settore delle scommesse sportive in Italia." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (December 2017). http://dx.doi.org/10.3280/edt2-2017oa5464.

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Abstract:
Negli ultimi anni in molti Paesi il settore dei giochi pubblici è stato interessato da uno spostamento da un modello di regolamentazione che prevede la gestione diretta dei giochi da parte di agenzie governative in regime di monopolio, verso altri modelli di regolamentazione più ‘aperti' alla concorrenza. Anche in Italia si è ormai affermato un modello di gestione dei giochi pubblici che, seppur controllato dallo Stato, è caratterizzato da un maggior coinvolgimento dell'imprenditoria privata rispetto al passato. Se si guarda nello specifico al segmento di gioco che, insieme a quello del Lotto, ha la più lunga tradizione in Italia, quello delle scommesse sportive, l'affermazione di un sistema di regolamentazione più aperto ai privati è la conseguenza di un profondo processo di liberalizzazione avviato negli anni Novanta del secolo scorso e intensificatosi a partire dai primi anni del nuovo millennio. Obiettivo generale del lavoro è analizzare gli effetti del processo di liberalizzazione sulle dinamiche di mercato nel settore delle scommesse sportive in Italia. L'analisi empirica svolta ha consentito di mostrare che in questo settore si sono verificati alcuni effetti tipici dei processi di liberalizzazione, quali l'aumento delle quantità e della varietà dei consumi, la riduzione dei prezzi medi di mercato, l'abbassamento delle barriere all'entrata e l'ingresso di nuovi operatori, e ha permesso di studiare l'effetto di tali cambiamenti sulle logiche competitive del business.
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Mancin, Stefano, Elena Alterchi, Silvia Finazzi, and Salvatore Badalamenti. "Assistenza infermieristica e wound care nel paziente affetto da insufficienza renale cronica in trattamento dialitico." Italian Journal of Wound Care 5, no. 1 (March 17, 2021). http://dx.doi.org/10.4081/ijwc.2021.73.

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Abstract:
Le persone affette da insufficienza renale cronica in trattamento dialitico, rappresentano un campione di popolazione ad alto rischio di sviluppo di patologie a carico della cute, in particolar modo lesioni secondarie all’uremia come xerosi e prurito, ulcere diabetiche e vascolari. Le cause sono riconducibili principalmente ai cambiamenti metabolici indotti dalla patologia quali complicanze uremiche, acidosi metabolica e alterazione del metabolismo calcio-fosforo e la concomitante presenza di patologie croniche, in primis diabete, arteriopatie e patologie cardiovascolari. Nel nostro centro dialisi tale problema incide notevolmente sulla qualità di vita della nostra utenza, rappresentando un problema serio e invalidante. Questo progetto di durata triennale 2016-2018, terminato con l’analisi del database nel 2019 ha portato a un miglioramento dell’assistenza infermieristica erogata presso il nostro ambulatorio, in termini di riduzione dell’incidenza di lesioni difficili pari al 46% durante il triennio, implementazione delle conoscenze del personale coinvolto, utilizzo ottimale di presidi di medicazione avanzata e in ultimo una soddisfazione dei nostri utenti, relativamente al trattamento delle ferite, calcolata mediante questionario di gradimento, che ha mostrato una elevata partecipazione durante l’ultima indagine (98%) e una soddisfazione per le cure prestate pari al 95%.
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Saldanha, Evanginaldo Silva, and Amanda Conrado Pereira. "La qualità dell’assistenza con l’uso della tecnologia dell’informazione presso la Scuola Professionale Doutor José Alves da Silveira a Quixeramobim – Ceará." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, December 29, 2021, 05–28. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/economia-aziendale/tecnologia-dellinformazione.

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Abstract:
Negli anni, la qualità del servizio nelle organizzazioni istituzionali è stata vista come esigenza di miglioramento e di pieno miglioramento affinché i cittadini possano fruire dei servizi forniti con zelo, ricercando efficienza ed efficacia, strutturando elementi per un’amministrazione incentrata non solo sulle teorie, ma anche nei risultati. In questo contesto, al fine di ridurre gli impasse derivanti dalla qualità delle cure, è sorta la domanda di ricerca: Che influenza hanno le tecnologie dell’informazione per aumentare la qualità dell’assistenza presso la Scuola Professionale Doutor José Alves da Silveira? Questo articolo evidenzia l’importanza del ruolo della qualità dell’assistenza con l’uso della tecnologia dell’informazione presso la Scuola Professionale Doutor José Alves da Silveira a Quixeramobim Ceará, con l’obiettivo di descrivere i processi relativi alla gestione della qualità nell’assistenza dall’implementazione delle tecnologie dell’informazione, analizzando i cambiamenti promossi nella qualità delle cure dal discorso accusato degli insegnanti e confrontando la situazione precedente e attuale del qualità dell’assistenza attraverso l’analisi dei dati estratti negli obiettivi sopra indicati. Per soddisfare gli scopi di questo studio, i metodi e le tecniche utilizzate sono state la ricerca esplorativa con un approccio qualitativo, utilizzando il metodo dell’intervista e, strumento di ricerca, il questionario, con cinque domande aperte inviate a dodici direttori di classe attraverso il modulo google. È stato utilizzato anche il metodo di osservazione dei partecipanti, che mira a catturare i significati e le esperienze soggettive di coloro che intervengono nel processo di interazione sociale. Gli intervistati sono stati scelti per comodità e campionamento utilizzando la tecnica della saturazione. I risultati raccolti sono stati confrontati dalle dichiarazioni degli insegnanti, percependo le somiglianze nelle risposte. Si conclude che la qualità dell’assistenza combinata con le tecnologie dell’informazione sono state soddisfacenti, nel migliorare i servizi forniti agli utenti aumentando il livello di soddisfazione e agilità, nel modo di percepire i processi di innovazione tecnologica per rendere l’organizzazione uno spazio interattivo con più dialogo, interazione e agilità nel flusso dei processi.
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Trifiró, M. D. "The hoard Αρκαλοχώρι–Αστρίτσι 1936 (IGCH 154)." EULIMENE, January 14, 2023, 143–54. http://dx.doi.org/10.12681/eul.32705.

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Abstract:
Il tesoretto Αρκαλοχώρι–Αστρίτσι 1936 (IGCH 154). Il tesoretto IGCH 154, rinvenuto a Creta (località Astritsi), consta di emissioni argentee provenienti dalle città cretesi e da Cirene, Corinto e colonie, Argo, Tebe ed Egina. Sono state studiate solo le emissioni non–cretesi che ammontano a cinquantacinque monete d’argento a cui vanno aggiunti altri sei esemplari provenienti da Cirene. Questi ultimi ufficialmente appartengono ad un tesoretto rinvenuto nel 1935 a Hierapytna (IGCH 318), ma molto probabilmente fannoparte del nostro ripostiglio, e sono attualmente conservati insieme ad esso presso il Museo Numismatico di Atene. Unitamente al catalogo numismatico si è fornito un breve commento relativo alle singole emissioni monetali, nel tentativo di contestualizzare le serie e di chiarirne la cronologia assoluta e relativa. Particolare attenzione è stata riservata alla monetazionecirenea nel tentativo di motivarne la presenza nell’isola di Creta, alla luce dei rapporti economici e commerciali testimoniatici dalle scarse fonti storiche. Per tali serie si èsostenuta una cronologia «bassa» (300/290–280 a.C.) e si è proposto di identificarne lo standard ponderale con la fase intermedia del peso tolemaico adottato dal 310 a.C., probabilmente in concomitanza con un cambiamento della ratio tra oro e argento. I «pegasi» provengono sia da Corinto che dalle sue colonie (Anactorion, Amphilochian Argos, Thyrrheion) e presentano simboli e monogrammi differenti, ma cronologicamente appartengono tutti al V periodo Ravel (387–306 a.C.).Delle emissioni argive, scarsamente studiate, si è presentata la classificazione e si è proposta una cronologia molto ampia, dovendo necessariamente appartenere al periodo precedente l’ingresso della città nella Lega Achea.
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