Academic literature on the topic 'Calibrazioni'

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Journal articles on the topic "Calibrazioni"

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Croveti, A., F. Sirtori, C. Aquilani, O. Franci, and R. Bozzi. "Capacità predittiva della tecnologia FT-NIRs della composizione chimica di prodotti stagionati di suino." Archivos de Zootecnia 67, Supplement (January 15, 2018): 151–54. http://dx.doi.org/10.21071/az.v67isupplement.3593.

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Abstract:
Le tradizionali analisi chimiche dei prodotti stagionati richiedono tempo e sono costose e spesso distruttive. La spettroscopia NIRs ha il vantaggio di essere di rapida esecuzione, semplice, poco costosa ed ha la capacità di determinare un grande numero di parametri simultaneamente su un grande numero di campioni. Lo scopo di questo lavoro è quello di stimare la capacità predittiva della tecnologia FT-NIRs della composizione chimica di prodotti stagionati di suino. Sono stati campionati duecentodue prodotti stagionati (43 "Cuore di spalla", 26 Prosciutto Toscano e 33 "Capocollo) e sono state determinate le seguenti componenti chimiche: proteina, grasso intramuscolare, ceneri e composizione degli acidi grassi. Gli spettri NIR sono stati acquisiti usando uno strumento Thermo-Fisher Antaris II. I modelli di calibrazione e validazione sono stati sviluppati usando una regressione PLS (partial least squares); i modelli sono stati validati usando il metodo “leave-one-out". I modelli di calibrazione e validazione sono stati sviluppati sia per ognuno dei prodotti singolarmente sia unendo tutti i campioni in un unico dataset. I coefficienti di correlazione in calibrazione mostrano valori soddisfacenti (minimo R2=0.73), mentre i coefficienti di correlazione in validazione, sebbene siano generalmente accettabili, mostrano valori più bassi (minimo R2=0.42). Il migliore valori di R2 sono stati trovati per il contenuto in grasso (R2= 0.95 in validazione). I risultati, anche se ottenuti su un numero ridotto di campioni, mostrano che la tecnologia FT-NIRs potrebbe essere usata in analisi di routine di prodotti stagionati di suino.
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Pagliara, Stefano. "Taratura di un modello afflussi-deflussi su bacini sperimentali urbani italiani." Ingeniería del agua 7, no. 2 (June 30, 2000): 155. http://dx.doi.org/10.4995/ia.2000.2843.

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Abstract:
Obiettivo della presente ricerca e’ quello di calibrare e verificare un modello di trasformazione afflussi-deflussi su alcuni bacini urbani sperimentali italiani. Il modello considerato utilizza, per la trasformazione in pioggia netta, la metodologia “Curve Number” in cui è introdotta la possibilita’ di considerare una percentuale di area priva di perdite iniziali e, per la trasformazione afflussi-deflussi, lo schema dell’onda cinematica. La calibrazione dei parametri viene effettuata per mezzo di un codice di calcolo che implementa l’algoritmo di Gauss-Mardquard-Levenberg per la minimizzazione di una opportuna funzione obiettivo.
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Gazzetti, Carlo, Luis Gomez, Paolo Sarandrea, and Giuseppe Verbena. "Calibrazione di modelli di flusso e trasporto delle falde acquifere della città di Latina." Rendiconti Online della Società Geologica Italiana 39 (March 2016): 97–100. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2016.56.

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Giribone, Pier Giuseppe, Simone Ligato, and Simone Fioribello. "Progettazione di una calibrazione robusta per l’albero stocastico di Hull-White mediante l’implementazione di euristiche globali di ricerca." Risk Management Magazine 2, no. 2016 (August 5, 2016): 18–30. http://dx.doi.org/10.47473/2020rmm0065.

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5

Travaglini, Giuseppe. "Obiettivi e impatti dell'efficienza energetica in Italia." ARGOMENTI, no. 35 (September 2012): 31–51. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-035002.

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Abstract:
In questo lavoro stimiamo gli effetti attesi dalle politiche a favore dell'efficienza energetica in Italia. A questo fine impieghiamo un modello vettoriale autoregressivo (VAR), e interpretiamo l'evoluzione delle variabili economiche e ambientali come il risultato della somma di shock di diversa natura. Le proiezioni relative alla dinamica del valore aggiunto, dell'occupazione, del consumo di energia e dell'anidride carbonica sono ricavate dalle risposte all'impulso di investimenti innovativi nel campo dell'efficienza energetica nel settore dell'edilizia e in quello meccanico. L'orizzonte considerato va dal 2010 al 2020. Tre sono i principali risultati della nostra analisi. In primo luogo, dalle stime emerge un impatto complessivamente positivo degli investimenti in efficienza sul valore aggiunto e sull'occupazione settoriale ed aggregata. In secondo luogo, l'efficienza energetica contribuisce a ridurre le emissioni future di gas inquinanti come l'anidride carbonica, e favorisce il risparmio energetico riducendo l'intensità energetica per unità di output. Infine, le proiezioni ottenute dalla calibrazione del VAR sono in linea con quelle dei principali istituti di ricerca. In parte, tuttavia, se ne discostano poiché, sebbene offrano una valutazione ottimistica degli effetti dell'efficienza energetica, sono più prudenti per quanto riguarda la dimensione economica degli impatti attesi.
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Torresan, Paolo. "OSSERVAZIONI SU UNA PROVA DI LETTURA PRESENTE IN UN TEST DI COMPETENZA PER STUDENTI CINESI ALLESTITO DAL CENTRO CILS." Revista do GEL 14, no. 2 (September 3, 2017): 198–224. http://dx.doi.org/10.21165/gel.v14i2.1509.

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Abstract:
I Progetti “Marco Polo” e “Turandot” nascono sulla base di un accordo intergovernativo Italia-Cina, attivo da metà degli anni Duemila e orientato a favorire l’accesso ai corsi universitari italiani da parte di apprendenti cinesi. Una volta passato un test di cultura generale nel loro Paese, gli studenti cinesi si possono pre-iscrivere a corsi universitari in Italia; se privi di un’adeguata conoscenza dell’italiano, prima dell’accesso ai corsi universitari, devono seguire corsi intensivi di lingua allestiti dai singoli atenei (o da enti a cui le università di affidano), per una durata che progressivamente è passata dai sei agli otto mesi, sino a giungere ai dieci/undici mesi (a dipendere dall’ateneo), e sostenere, infine, un esame finale di livello B1/B2 (secondo i livelli definiti dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, CONSIGLIO D’EUROPA 2001). L’oggetto del nostro studio è una prova di lettura a scelta multipla confezionata dal centro CILS (sessione CILS Marco Polo, agosto 2012). Della prova analizziamo gli item, considerando le risposte fornite da un campione di studenti di livello B1, di diversa provenienza (n=68). I risultati dell’analisi vengono raccordati con la calibrazione di altre prove di comprensione facenti parte del medesimo esame.
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Collalti, A., C. Biondo, G. Buttafuoco, M. Maesano, T. Caloiero, F. Lucà, G. Pellicone, et al. "Simulation, calibration and validation protocols for the model 3D-CMCC-CNR-FEM: a case study in the Bonis’ watershed (Calabria, Italy)." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 14, no. 4 (August 31, 2017): 247–56. http://dx.doi.org/10.3832/efor2368-014.

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Torresan, Paolo, and Vivian Fasura. "Indagine sull’ascolto ripetuto." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, no. 2 (October 30, 2020): 70–111. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.12.205.

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Abstract:
IT Questo articolo analizza diverse attività di ascolto caratterizzate dalla ripetizione del brano audio per un numero di volte che oscilla tra le quattro e le sei. Le attività sono state somministrate in classi di studenti universitari di Lingua e letteratura italiana presso la Universidade Federal Fluminense (Niterói, Brasile). Lo studio rapporta la percentuale di comprensione, audizione dopo audizione, a tre ordini di variabili: la calibrazione del testo, la presenza di uno scambio con i compagni, il numero di volte in cui il testo viene ascoltato. Pur considerate le specificità del contesto della ricerca (in particolar modo, il fatto che le lingue coinvolte sono tipologicamente vicine: portoghese e italiano) e il numero ridotto di partecipanti, i dati che emergono offrono spunti per l’esercizio della pratica dell’ascolto ripetuto. Parole chiave: COMPRENSIONE ORALE, ASCOLTO RIPETUTO, TESTI AUTENTICI, GRADO DI DIFFICOLTÀ DI UN TESTO, INTERAZIONE EN This paper analyzes various listening activities characterized by repetition of the audio track between four and six times. The activities were implemented in classes of university students of Italian Language and literature at the Universidade Federal Fluminense (Niterói, Brazil). The study reports the comprehension percentage after successive listening attempts according to three sets of variables: text calibration, the degree of socialization post-exposure among the students, and the number of times the recording was played. Even considering the specificities of the context of the research (in particular, the typologically similar languages involved, Italian and Portuguese) and the small group of participants, the data suggest some guidelines for the use of repeated listening in the classroom. Key words: LISTENING COMPREHENSION, LISTENING REPETITION, AUTHENTIC TEXTS, TEXT DIFFICULTY, INTERACTION ES El siguiente artículo analiza varias actividades de comprensión auditiva caracterizadas por la repetición del texto oral por un número de veces que oscila entre las 4 y las 6 veces. Las actividades han sido suministradas en clases de estudiantes universitarios de Lengua e literatura italiana en la Universidade Federal Fluminense (Niterói, Brasile). El estudio presenta el porcentaje de comprensión, después de sucesivas audiciones, con tres niveles de variables: la calibración del texto, el grado de socialización de lo comprendido entre los alumnos, el número de veces que el texto es escuchado. Si bien se han considerado los aspectos específicos del contexto en el que ha sido conducida la investigación (en particular, la proximidad tipológica entre las lenguas envolvidas: italiano e portogués) y el pequeño grupo de participantes, los datos que emergen ofrecen algunos indicios para el ejercicio de la práctica de audición repetida. Palabras clave: COMPRENSIÓN ORAL, REPETICIÓN DE LA AUDICIÓN, TEXTOS AUTÉNTICOS, DIFICULTAD DEL TEXTO, INTERACCIÓN
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Verzaro, S., C. Mancini, C. Nazzari, M. C. Latte, G. Fabri, and A. Gaeta. "QUANTIZZAZIONE DI HCMV-DNA IN RT-PCR: VALUTAZIONE DI UNA RETTA DI CALIBRAZIONE ESTERNA." Microbiologia Medica 22, no. 3 (September 30, 2007). http://dx.doi.org/10.4081/mm.2007.2858.

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Dissertations / Theses on the topic "Calibrazioni"

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Dalla, Benetta Massimo. "QUALIFICAZIONE DI MURATURE STORICHE: PROCEDURE SPERIMENTALI IN SITO E CALIBRAZIONI IN LABORATORIO." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422909.

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Abstract:
In comparison to past codes, the technical building codes published in 2008, updated in 2009 with instructions for their application, focus their attention mostly on existing buildings and provide smart instruments for the definition of the mechanical properties of the most available masonries. These codes have introduced three knowledge levels, which consider the structural survey of the analysed building. Every knowledge level is associated with its decreasing confidence factor of material mechanical property. The more the knowledge increases, the less the uncertainty of the parameters used during the elaborations will be and consequently the confidence factor will decrease until it will be equal to one. This methodological proposal, introduced by the European Code 8 Part 3 and concerning the seismic evaluation of existing buildings, has been supplied with operating procedures in the Italian Code, although these could be still refined. This new approach has made the testing on structures more opportune. Therefore, from it derives a great interest in in-situ masonry tests. The approach focuses mainly on existing masonry since from an analysis of the age and the structural typology of most of the Italian historical buildings, this results to be present in great measure in masonry buildings. These require maintenance due to damages or building adjustments in case of strategic activities or change of use. Starting from these very assumptions, the different test approaches usually applied to in situ masonries have been collected in this work in order to obtain those mechanical parameters useful for a structural analysis of the building. The attention has been focused on tests of different degrees in terms of invasive effect through the use of direct sonic tests, flat jack tests and diagonal compression tests in order to increase the knowledge level about the consistency, the compressive behaviour and in particular on the share behaviour of masonries. The work of this paper is supported by a presentation of in situ tests and laboratory tests using masonries made of materials and technologies similar to those present in historical buildings. Moreover, the efficacy of the strengthening maintenance through injection of hydraulic lime- based grouts has been estimated both in situ and in laboratory. In particular, the in situ activity has regarded masonries damaged by the seism, which took place in L’Aquila on April 6th 2009 while the laboratory activity has regarded three-leaf stone masonry specimen. Finally, calibration tests of the previous analysed methods on brick masonry and stone masonry have also been done in laboratory. The results of the research are meant for all those Project Managers working on existing buildings to reach the waited knowledge level.
Le Norme Tecniche per le Costruzioni, pubblicate nel 2008 e corredate d’istruzioni per la loro applicazione nel 2009, dedicano una maggior attenzione agli edifici esistenti rispetto alle precedenti normative, dando rapidi strumenti per la definizione dei parametri meccanici delle murature più comunemente reperibili. Sono stati introdotti tre livelli di conoscenza che tengono conto dell’effettivo percorso conoscitivo fatto su l’immobile oggetto di analisi. Ad ogni livello di conoscenza viene associato un fattore di confidenza riduttivo delle proprietà meccaniche dei materiali. All’aumentare della conoscenza diminuisce l’incertezza sui parametri utilizzati nelle elaborazioni, e conseguentemente il fattore di confidenza diminuisce, sino a diventare unitario. Tale proposta metodologica, introdotta dall’Eurocodice 8 Parte 3 che riguarda la valutazione sismica delle strutture esistenti, è stata corredata di strumenti operativi, per quanto ancora migliorabili, proprio all’interno della normativa nazionale italiana. Il nuovo approccio ha reso conveniente l’esecuzione di prove sulle strutture, pertanto ne risulta un rinnovato interesse per le prove in sito sulle murature. L’attenzione è posta in particolare su questo materiale giacché, considerando l’età e la tipologia strutturale del patrimonio immobiliare italiano, esso risulta costituito in gran parte di edifici in muratura. Questi richiedono interventi di manutenzione legata a dissesti, o interventi di miglioramento e adeguamento, nel caso siano sede di attività strategiche o sia programmato un cambio di destinazione d’uso. Partendo da questi presupposti si è cercato di raccogliere in questo lavoro le varie metodologie di prova abitualmente eseguite in sito sulle murature, per l’ottenimento dei parametri meccanici utili per il calcolo. Si è focalizzata l’attenzione su prove a diverso grado d’invasività, in particolare su prove soniche dirette, prove di martinetto piatto e prove di compressione diagonale. Il fine è quello di migliorare la conoscenza dello stato di consistenza e del comportamento a compressione, e soprattutto a taglio, delle murature. Il lavoro svolto nella presente tesi è stato strutturato affiancando campagne sperimentali eseguite in sito, a sperimentazioni di laboratorio su murature realizzate con materiali e tecniche simili a quelle presenti negli edifici storici. Inoltre, sia in sito sia in laboratorio, si è valutata l’efficacia d’interventi di consolidamento con iniezioni di miscele a base di calce idraulica. Quest’ultima attività ha riguardato, in particolare, murature appartenenti ad edifici danneggiati dal sisma che ha colpito L’Aquila il 6 aprile 2009, mentre in laboratorio è stata effettuata su campioni di muratura in pietra a tre paramenti. Infine, in laboratorio si è proceduto ad un lavoro di calibrazione dei diversi metodi di prova analizzati, su murature sia in mattoni sia in pietra. Dai risultati offerti dalle varie esperienze condotte, si possono fornire valide indicazioni sul raggiungimento del livello di conoscenza atteso, per i progettisti che operino su strutture esistenti.
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Riva, Edoardo. "Sviluppo di metodologie per la generazione automatica di calibrazioni di guidabilità motore e cambio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il presente progetto ha riguardato lo studio e lo sviluppo di metodologie per la generazione automatica di calibrazioni di guidabilità motore cambio, dove con guidabilità si intende il legame intercorrente tra le richieste del conducente ed il reale comportamento del veicolo. La prima parte della tesi si è concentrata sullo studio delle calibrazioni motore e delle calibrazioni del cambio automatico attualmente sfruttate dai software di produzione, sviluppando un modello di simulazione in grado di verificare come queste calibrazioni influenzino il comportamento del veicolo, concentrandosi sugli andamenti delle accelerazioni e dei regimi motore risultanti. Dopo la validazione del modello, è stato creato uno strumento, in ambiente Matlab, che restituisce la calibrazione di guidabilità del cambio automatico, ovvero la mappa sfruttata dalla relativa centralina per gestire il cambio della marcia, ricevendo in ingresso le seguenti informazioni: le grandezze fisiche del veicolo nel suo complesso, quali la massa, i rapporti di trasmissione, il rapporto del differenziale, il raggio di rotolamento dinamico e tutte le inerzie dei componenti della driveline; le calibrazioni di guidabilità motore, costituite da otto mappe, una per ogni marcia, che definiscono la coppia motrice che si richiede al motore di erogare, in funzione della posizione del pedale acceleratore e del regime motore; il piano quotato del motore. Il codice, note queste informazioni, genera automaticamente la mappa di cambio marcia con le linee di Upshift (marcia innestata crescente) e Downshift (marcia innestata decrescente), in funzione della posizione del pedale e dei giri in uscita dal cambio. Infine, si è valutata una possibile strategia per la calibrazione delle otto mappe pedale con cui viene gestito il controllo motore. Si sono generate mappe a potenza costante in cui il pedale assume la funzione di regolatore di velocità.
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Chiriaco, Isabella. "Sviluppo e caratterizzazione di metodi numerici per la stima del ritardo ionosferico tramite dati GNSS." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22946/.

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Abstract:
In questo elaborato di tesi, tramite lo sviluppo di un software in Matlab, verrà mostrata la procedura di stima del ritardo ionosferico a partire dai dati originali GNSS e la creazione di calibrazioni ionosferiche in formato CSP, compatibili con i software di determinazione orbitale. Verranno mostrati diversi algoritmi di stima basati sull’estrazione del Vertical Total Electron Content da mappe bidimensionali globali, assumendo tutta la ionosfera terrestre condensata su un guscio sottile ad una determinata altezza. Confrontando i diversi metodi, verranno selezionati i parametri per la generazione delle CSP. Infine, il ritardo ionosferico stimato verrà confrontato con le calibrazioni generate indipendentemente da JPL, relative ad una serie di passaggi di Juno presso le stazioni DSN di Madrid, Canberra e Goldstone. Si mostrerà che il ritardo ionosferico stimato sarà compatibile in prima approssimazione con il ritardo generato da JPL, mantenendo però un valore dei residui troppo alto, tale da non poter validare il metodo proposto. Per cui, per studiare e analizzare i motivi della differenza nei risultati, sarà necessario effettuare ulteriori approfondimenti.
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LEGRAMANDI, ANDREA. "Supergravity solution classifications through bispinors." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/257788.

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Abstract:
Questa tesi si concentra sulla classificazione delle soluzioni di supergravità in dieci e undici dimensioni. Imponendo la supersimmetria, la supergravità rivela una pletora di eleganti strutture geometriche che possono essere definite dai parametri fermionici. Tali dati geometrici sono chiamati bispinori e sono l'argomento centrale di questa tesi. Nella prima parte esploriamo come sia possibile sfruttare i bispori per ottenere una riformulazione più elegante delle condizioni di supersimmetria. Questa discussione si svolge in un contesto generale senza assumere alcuna fattorizzazione dello spazio-tempo. Il formalismo bispinoriale consente inoltre di interpretare molte delle nuove equazioni di supersimmetria come condizioni di calibrazione per le sorgenti, dover per calibrazioni si intende una forma differenziale che identifica le brane con energia minima. Verranno discusse anche la connessione tra calibrazioni e la disuguaglianza BPS e verrà data una definizione delle cariche centrali in termini puramente gravitazionali. A parte questi risultati formali, probabilmente il principale successo del formalismo bispinoriale è che semplifica drasticamente il compito di classificare le soluzioni di supergravità. Dopo aver discusso come applicare queste tecniche nel caso AdS bidimensionale e Minkowski quadridimensionali, eseguiremo una classificazione completa sia della supergravità di tipo II sia della M-teoria delle soluzioni Minkowski quadridimensionali che preservano due supercariche con gruppo di R -simmetria SU(2) realizzato geometricamente da una sfera due-dimensionale nello spazio interno. Per i vari casi della classificazione, il problema di trovare soluzioni supersimmetriche può essere ridotto a un sistema di equazioni differenziali alle derivate parziali. Questi casi spesso ospitano sistemi di brane intersecanti e soluzioni anti-de-Sitter di dimensioni superiori. Inoltre mostriamo che, concatendando varie dualità, tutte le soluzioni possono essere generate da una fra due classi principali: una SU(2)-struttura in M-teoria e una Calabi-Yau conforme nel tipo IIB. Nell'ultima parte della tesi, mostriamo che è possibile rilassare alcune delle equazioni bispinoriali e generalizzare tutta la classificazione in un contesto più ampio con supersimmetria rotta.
This thesis focuses on classification of supergravity solutions in ten and eleven dimensions. By imposing supersymmetry, supergravity reveals a plethora of elegant geometric structures which can be defined from the fermionic supersymmetry parameters. Such geometrical data are called bispinors and are the central topic of this thesis. In the first part we explore how it is possible to exploit bispinors in order to get a more elegant reformulation of background supersymmetry conditions. This discussion is performed in a general context without assuming any factorization of space-time. The bispinor framework allows to interpret many of the new supersymmetry equations as calibration conditions for sources, where a calibration is a differential form which detects branes with minimal energy. We also discuss the connection between calibrations and BPS bound and we provide a definition of central charges in purely gravitational terms. Aside from these formal results, probably the main achievement of the bispinor formalism is that it drastically simplifies the task of classifying supergravity solutions. After discussing how to apply these techniques to two-dimensional AdS and four-dimensional Minkowski backgrounds, we perform a complete classification in both type II supergravity and M-theory of four-dimensional Minkowski solutions preserving N = 2 supersymmetry with SU(2) R-symmetry geometrically realized by a round sphere factor in the internal space. For the various cases of the classification, the problem of finding supersymmetric solutions can be reduced to a system of partial differential equations. These cases often accommodate systems of intersecting branes and higher-dimensional anti-de-Sitter solutions. Moreover we show that, using chains of dualities, all solutions can be generated from one of two master classes: an SU(2)-structure in M-theory and a conformal Calabi–Yau in type IIB. In the last part of the thesis, we show that it is possible to relax some of the bispinor equations and generalizing all the classification to a larger non-supersymmetric context.
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Zanzani, Francesco. "Calibrazione del modello del motore Wankel-Renesis." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16558/.

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Abstract:
L'obiettivo della tesi è implementare un codice in Matlab per la simulazione del funzionamento di un motore Wankel e la calibrazione dello stesso, cercando di avvicinarsi al funzionamento del motore Renesis. L’intero sviluppo è stato fatto seguendo un approccio sperimentale, non essendoci tante informazioni di carattere analitico riguardo a questo motore. Il funzionamento delle funzioni presenti nel simulatore è esposto successivamente ad un capitolo introduttivo, in cui viene spiegato il motore Wankel da un punto di vista geometrico e di funzionamento. Nella tesi sono trattati i seguenti argomenti: geometria del braccio, andamento delle luci, funzione per calcolare andamenti di pressioni e masse nel volume, impatto del Cp reale sul ciclo termodinamico, ed infine, la simulazione ed i relativi risultati. Queste funzioni sono state costruite con un approccio generale, in modo da ottenere risultati in base ai parametri inseriti ad inizio simulazione. Nella parte conclusiva si fa riferimento al motore Renesis e si cerca di avvicinare il funzionamento del simulatore a quello del motore reale. Per effettuare questa calibrazione si sono confrontati gli andamenti di coppia e potenza, presenti in una scheda tecnica del Renesis, con quelli ottenuti dal simulatore ed aggiustando le curve agendo sui parametri di funzionamento, senza però modificare le geometrie che caratterizzano questa versione di motore Wankel.
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Lombardi, Laura <1975&gt. "Calibrazione di modelli idrologici con algoritmi multiobiettivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3386/1/lombardi_laura_tesi.pdf.

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Abstract:
Traditional procedures for rainfall-runoff model calibration are generally based on the fit of the individual values of simulated and observed hydrographs. It is used here an alternative option that is carried out by matching, in the optimisation process, a set of statistics of the river flow. Such approach has the additional, significant advantage to allow also a straightforward regional calibration of the model parameters, based on the regionalisation of the selected statistics. The minimisation of the set of objective functions is carried out by using the AMALGAM algorithm, leading to the identification of behavioural parameter sets. The procedure is applied to a set of river basins located in central Italy: the basins are treated alternatively as gauged and ungauged and, as a term of comparison, the results obtained with a traditional time-domain calibration is also presented. The results show that a suitable choice of the statistics to be optimised leads to interesting results in real world case studies as far as the reproduction of the different flow regimes is concerned.
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Lombardi, Laura <1975&gt. "Calibrazione di modelli idrologici con algoritmi multiobiettivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3386/.

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Abstract:
Traditional procedures for rainfall-runoff model calibration are generally based on the fit of the individual values of simulated and observed hydrographs. It is used here an alternative option that is carried out by matching, in the optimisation process, a set of statistics of the river flow. Such approach has the additional, significant advantage to allow also a straightforward regional calibration of the model parameters, based on the regionalisation of the selected statistics. The minimisation of the set of objective functions is carried out by using the AMALGAM algorithm, leading to the identification of behavioural parameter sets. The procedure is applied to a set of river basins located in central Italy: the basins are treated alternatively as gauged and ungauged and, as a term of comparison, the results obtained with a traditional time-domain calibration is also presented. The results show that a suitable choice of the statistics to be optimised leads to interesting results in real world case studies as far as the reproduction of the different flow regimes is concerned.
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MELCHIORRI, Riccardo. "Calibrazione e preparazione alla spettroscopia ad immagine." Doctoral thesis, La Sapienza, 2004. http://hdl.handle.net/11573/917139.

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Arditi, Valentina. "Programmazione e calibrazione di un nodo sensore accelerometro." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L'accelerometro è un sensore che trova attualmente largo e vario utilizzo nel settore biomedico. Obiettivo del lavoro di tesi sperimentale descritto nell'elaborato è stata la programmazione, la calibrazione e l’analisi dei dati prodotti da un nodo sensore in grado di rilevare un vettore accelerazione nelle sue tre componenti spaziali x, y e z. L'accelerometro LIS2DH è stato programmato in ambiente software Atollic TrueSTUDIO, attraverso linguaggio C. Grazie alla scrittura delle apposite funzioni l’utente finale può impostarne a propria discrezione il range di misura tra i possibili ±2g, ±4g, ±8g, ±16g, la frequenza di campionamento da 1 Hz fino a 5.3 kHz e la risoluzione in bit di ciascun campione. Inoltre è stato sviluppato il codice per l'attivazione della memoria FIFO, nelle sue quattro modalità operative, e per la gestione ad interrupt della lettura dei dati da essa collezionati. Per garantire maggiore affidabilità della misura ci si è occupati anche della creazione di una procedura di calibrazione semplice in termini di acquisizioni necessarie, eseguita autonomamente dal nodo sensore ed ottenibile ogni qualvolta l'utente lo ritenga necessario. In ultimo è stata affrontata una parte di elaborazione dati, mirata soprattutto all'analisi vibrazionale. Essendo stato scritto il codice per la trasformazione nel dominio delle frequenze e il calcolo dell'algoritmo di peak detection, è possibile avere direttamente in uscita vettori contenenti le frequenze alle quali il segnale ha mostrato picchi di ampiezza importante. Il nodo così programmato risulta più indirizzabile verso la specifica esigenza di ogni futuro utente, più performante in termini di risparmio di tempo di esecuzione e di potenza ed in grado di dare in uscita vettori x,y,z calibrati. Il lavoro sviluppato in questa attività di tesi può essere considerato rientrare anche nel più ampio tema della sensoristica finalizzata al monitoraggio dell’integrità strutturale.
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Cappelletti, Matteo. "Teoria dell'utilità applicata alla calibrazione di modelli idrologici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6775/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi affronta il problema della calibrazione dei modelli idrologici afflussi-deflussi tramite un nuovo approccio basato sull'utilizzo di funzioni di utilità. L'approccio classico nella calibrazione dei modelli idrologici prevede la definizione di una misura di discrepanza tra dato osservato e simulato (definizione della funzione obiettivo) per poi procedere ad una sua minimizzazione o massimizzazione. Tradizionalmente, questo processo viene eseguito considerando l'idrogramma nella sua globalità, senza concentrarsi su quegli intervalli dell'idrogramma più utili all'utilizzatore del modello idrologico. Ad esempio, se il modello idrologico viene impiegato in un'ottica di gestione delle risorse idriche, l'utilizzatore sarà interessato ad una “migliore” riproduzione dei deflussi medio/bassi piuttosto che una corretta riproduzione dei colmi di piena. D'altra parte, se l'obiettivo è la riproduzione dei colmi di piena, un modello con alte prestazioni nella riproduzione dei deflussi medi risulta essere di scarsa utilità all'utilizzatore. Calibrando il modello tramite la funzione di utilità più adatta al caso pratico in esame, si può pertanto consentire all'utilizzatore del modello di guidare il processo di calibrazione in modo da essere coerente con il proprio schema decisionale e con le proprie esigenze, e di migliorare le performances del modello (cioè la riproduzione delle portate osservate) negli intervalli di portata per lui di maggiore interesse.
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Books on the topic "Calibrazioni"

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Pace, Jolanda. Esperienza Mir Oracle Crystals Cards Encoder d'Energia Dell'Elemento Terra: Divinazione and Calibrazione Dei Codici Universali. Independently Published, 2019.

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2

Pace, Jolanda. MIR Oracle Crystal in Energia Di Terra: Divinazione and Calibrazione Dei Codici Universali Dei Cristalli. Independently Published, 2019.

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3

Pace, Jolanda. Mir Oracle Crystals Cards Encoder d'Energia Elemento Suono: Divinazione and Calibrazione Dei Codici Universali Del Regno Dei Cristalli. Independently Published, 2019.

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4

Pace, Jolanda. Mir Oracle Crystals Cards Encoder d' Energia Dell' Elemento Acqua: Divinazione and Calibrazione Codici Universali Del Regno Dei Cristalli. Independently Published, 2019.

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5

MIR Radionica Calibrazione Vibrazionale Dei Codici Universali: Manuale Di Tecnica Radionica per Operatori in Sistemi GEO MIR Oracle Crystals Encoder Di AEC. Independently Published, 2019.

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