Academic literature on the topic 'Burocraticità'

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Journal articles on the topic "Burocraticità"

1

Rizzo, Mario. "Sviluppo economico e formazione del capitale umano nell'Italia del "boom": la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Pavia." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (April 2022): 210–24. http://dx.doi.org/10.3280/sil2021-001012.

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Abstract:
L'articolo ricostruisce le vicende che, a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, condussero alla fondazione della Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università degli Studi Pavia, collocandole nel contesto del cosiddetto "miracolo economico". Dopo aver descritto le pressanti richieste in tal senso provenienti dal tessuto economico provinciale, si illustrano i complessi meccanismi politico-burocratici che videro impegnati fra Pavia e Roma numerosi attori pubblici e privati variamente interessati al successo dell'iniziativa, dalle autorità accademiche agli enti locali, dalle banche pavesi alla Camera di Commercio, dai funzionari ministeriali ad alcune figure politiche nazionali di primo piano.
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2

Giudici, Daniela. "La vita materiale dei mondi burocratici: certificati medici, procedure di asilo e ricerca etnografica." MONDI MIGRANTI, no. 3 (February 2015): 109–23. http://dx.doi.org/10.3280/mm2014-003007.

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3

Pasour, Ernest C., Wilhelmus L. Nieuwoudt, and Dana L. Hoag. "Passive-use Value, Contingent Valuation, and Public Policy." Journal of Public Finance and Public Choice 11, no. 2 (October 1, 1993): 77–88. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539662.

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Abstract:
Abstract Si esaminano i problemi derivanti dall’utilizzazione di stime di valutazione contingente dei valori di uso passivo nella politica ambientale.Il dibattito sul calcolo economico ha dimostrato che questi prezzi artificiali hanno poche probabilità di mantenere qualsiasi relazione con la capacità contributiva. E, in assenza di una valutazione di mercato, si dimostra che le valutazioni individuali sono probabilmente inaffidabili.Inoltre, anche se i problemi di affidabilità potessero essere superati, l’utilizzo di tali stime in tema di politiche pubbliche incontrerebbe notevoli problemi di applicazione pratica.Pertanto, anche in situazioni in cui i valori di uso passivo sono presumibilmente molto importanti, come per i pinguini in Antartide, i costi d’uso delle tecniche di valutazioni contingente possono superare i benefici a motivo degli elevati costi di transazione e di problemi burocratici.
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4

Tenconi, Massimiliano. "Note sul campo per prigionieri di guerra n. 57 di Grupignano 1941-1943." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 266 (September 2012): 96–102. http://dx.doi.org/10.3280/ic2012-266005.

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Abstract:
Nel corso della seconda guerra mondiale sull'intero territorio italiano crebbe il numero dei campi di concentramento per i prigionieri catturati durante le operazioni belliche sui vari fronti. Da circa 60, con 26.000 prigionieri, nella primavera del 1942, essi diventarono 72 (molti dei quali articolatisi nel frattempo in svariati sottocampi di lavoro), con poco meno di 80.000 prigionieri, alla vigilia dell'armistizio. Se la storiografia ha alquanto trascurato il tema generale dei prigionieri di guerra in Italia, sia per quanto riguarda le condizioni in cui essi vissero sia per quanto riguarda le strutture e i meccanismi burocratici attraverso cui vennero gestiti, tuttavia una significativa attenzione č stata rivolta alla realtŕ di singoli campi. Questo breve studio illustra quella del campo di Grupignano (campo Pg 57), riservato in prevalenza a prigionieri australiani e neozelandesi, basandosi soprattutto su fonti primarie e secondarie straniere, e vuole dare un contributo alla costruzione dell'atlante concentrazionario della penisola nel periodo del secondo conflitto mondiale.
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5

Rainone, Michele. "Su una querela per stupro del 1770: norma grammaticale, lingua d’uso e condizionamenti testuali in alcuni documenti burocratici di area pugliese." Italica Belgradensia 2018, no. 1 (2018): 7–26. http://dx.doi.org/10.18485/italbg.2018.1.1.

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6

Di Giovine, Paolo. "Raffaella Bombi e Fabiana Fusco (a cura di)." Linguistica 51, no. 1 (December 31, 2011): 390–94. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.51.1.390-394.

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Abstract:
Quando, poco prima dell’estate, mi fu rivolto l’invito a presentare un volume di saggi in onore di Vincenzo Orioles, in occasione del suo sessantesimo compleanno, non ho avuto alcuna esitazione ad accogliere la proposta, e con grande piacere, misto a una nota malinconica, di cui pure dirò. La soddisfazione è certo suggerita da motivi scientifici, perché è sempre un grande onore poter festeggiare uno studioso largamente noto nel panorama della linguistica in Italia e all’estero, distintosi per una notevole varietà di interessi, ma nasce anche da ragioni personali, in quanto condivido con l’amico Orioles un lungo sodalizio, nato nei tempi ormai lontani - più di due decenni- del concorso che ci vide accomunati in un esito felice (e in ripetute visite a Viale Trastevere, aggiungerei, per far fronte ai continui intoppi burocratici che l’iter del decreto incontrava). Il rammarico, anch’esso di natura personale, deriva dal fatto che quando si è invitati a presentare un volume miscellaneo significa che sono irrimediabilmente trascorsi gli anni della ricerca spensierata - si fa per dire, ovviamente -, e che sono arrivati tempi di più gravose responsabilità. Dato che si tratta, però, di un evento pressoché fisiologico, temo proprio che ci si debba rassegnare di buon animo.
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7

Porteri, Corinna. "Considerazioni sulla regolamentazione ministeriale dei Comitati Etici in Italia. L’esperienza del CEIOC di Brescia." Medicina e Morale 50, no. 4 (August 31, 2001): 779–88. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2001.733.

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Abstract:
Nell’articolo si considera la recente regolamentazione ministeriale della costituzione e dell’operatività dei comitati etici (CE). I decreti ministeriali sono oggetto di analisi critica: i rilievi riguardano in particolare l’esclusività di attenzione dei dm sulle sperimentazioni cliniche, l’eccesso di burocratizzazione introdotto nel lavoro dei comitati etici, il mancato riconoscimento dei CE di strutture private, la scarsa chiarezza riguardo alla responsabilità dei componenti. Gli aspetti problematici sottolineati nei decreti ministeriali vengono tutti ricondotti al tema della natura propria dei comitati etici. Si manifesta la preoccupazione che, tra compiti burocratici e terminologie giuridiche, si perda la peculiarità di tali organismi e cioè il fatto di operare all’interno di un sistema che è quello dell’etica e non quello del diritto positivo né dell’organizzazione amministrativo-burocratica. Si sottolinea che l’oggetto del discernimento del CE dovrebbero essere gli aspetti etici connessi alle decisioni in campo biomedico, sia che il comitato discuta di prassi clinica sia che esso si occupi di protocolli di ricerca: la prospettiva costitutiva del comitato etico dovrebbe essere cioè specificamente quella etica. In conclusione, si propone l’esperienza del comitato etico delle istituzioni ospedaliere cattoliche (CEIOC) costituito nel 1989 per iniziativa dei sei ospedali cattolici bresciani. Il CEIOC viene presentato come esempio di comitato etico locale che ha dovuto essere adeguato alla normativa vigente, sia nella modalità istitutiva che nella composizione, e che ha cercato di mantenere la propria originaria identità e di conservare, in continuità con il passato, le funzioni ad essa più pertinenti.
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8

Sumar, Ramiro Rodrigues. "Automazione contabile e futuro della professione contabile." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, July 3, 2021, 167–81. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/contabilita/professione-contabile.

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Abstract:
La presenza di qualità nei servizi forniti è infatti indispensabile per la sopravvivenza della professione contabile, in quanto si traduce nell’obiettivo di un commercialista. I sistemi informativi, le nuove tecnologie di intelligenza artificiale e l’innovazione, se collegati alle competenze dei professionisti della contabilità, possono tradursi in maggiori prestazioni delle aziende e, di conseguenza, dell’economia. Considerando che la professione di commercialista cerca di fornire informazioni fiscali al fisco, questo articolo mira a dimostrare che questa professione è in un processo di migrazione per quanto riguarda l’automazione dei compiti, al fine di diventare uno strumento di gestione in grado di assistere nel processo decisionale assertivo, al fine di contribuire allo svolgimento della responsabilità sociale delle imprese. La problematicizzazione di questo studio si basa sulla seguente domanda problematica: quale sarà il ruolo del contabile con l’automazione della contabilità? La professione contabile terminerà come previsto dall’Istituto Sapiens nella ricerca del 2018? Per raggiungere gli obiettivi, è stata utilizzata la rassegna della letteratura. Come risultato, l’articolo ha dimostrato il ruolo del commercialista nel processo di sviluppo e crescita delle aziende prima e dopo l’automazione dei processi burocratici, nonché la prospettiva dello scenario futuro della professione. Così, si è scoperto che la professione contabile subisce un improvviso cambiamento di posizionamento in modo che sopravviva come professione e mantenga il suo ruolo con la società e l’economia del paese.
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Cazzetta, Giovanni. "Código Civil e Nação: do “Risorgimento” ao Ocaso do Estado Liberal." Cadernos do Programa de Pós-Graduação em Direito – PPGDir./UFRGS 10, no. 1 (August 6, 2015). http://dx.doi.org/10.22456/2317-8558.57085.

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Abstract:
CÓDIGO CIVIL E NAÇÃO: DO “RISORGIMENTO” AO OCASO DO ESTADO LIBERAL* CODICE CIVILE E NAZIONE: DAL RISORGIMENTO AL TRAMONTO DELLO STATO LIBERALE CIVIL CODE AND NATION: FROM THE ITALIAN UNIFICATION (RISORGIMENTO) TO THE DECLINE OF THE LIBERAL STATE Giovanni Cazzetta** RESUMO: O objetivo fundamental da classe dirigente empenhada em completar o “Risorgimento” foi traduzir a Unidade em unificação legislativa: rechaço da “unidade na diversidade”, compressão das autonomias, realização de uma administração central forte (pelo menos no papel) e de uma capilar difusão dos aparelhos burocráticos na periferia, que se apresentavam como escolhas obrigatórias para superar os particularismos e os interesses municipais, para “impor unidade”, dar uma mesma forma às instituições, impedir retornos ao passado. Mais além da efetiva força do centralismo, a unificação legislativa imposta pelas leis se apresentava como lógico desenvolvimento da Unidade, como seu “complemento” e “garantia”. Superando finalmente as divisões e privilégios das pequenas pátrias regionais, o Estado italiano como nova entidade soberana capaz de “encarnar a unidade nacional nas leis” impunha – por “suprema e fatal necessidade” – uma forma institucional e regras de convivência civil que finalmente eram uniformes para todos os italianos. A relação entre Unidade e unificação legislativa se apresentava, contudo, bem mais complexa que aquilo que surgisse da representação realista da necessidade de dar finalmente à Itália um direito comum e impedir retornos à fragmentação política e jurídica do passado. PALAVRAS-CHAVE: Estado Unitário. Estado Centralizado. Unificação Legislativa. Código Civil Italiano de 1865. Risorgimento. RIASSUNTO: Obiettivo fondamentale della classe dirigente impegnata a completare il Risorgimento fu di tradurre l’Unità in unificazione legislativa: rifiuto della «unità nella diversità», compressione delle autonomie, realizzazione di un’amministrazione centrale forte (almeno sulla carta) e di una capillare diffusione degli apparati burocratici nella periferia si presentavano come scelte obbligate per superare particolarismi e interessi municipalistici, per «imporre unità», dare una medesima forma alle istituzioni, impedire ritorni al passato. Al di là dell’effettiva forza del centralismo, l’unificazione legislativa imposta con le leggi si presentava come logico sviluppo dell’Unità, come suo «complemento» e «garanzia». Superando finalmente le divisioni e i privilegi delle piccole patrie regionali, lo Stato italiano come nuova entità sovrana capace di «incarnare l’unità nazionale nelle leggi» imponeva – per «suprema e fatale necessità» – una forma istituzionale e regole della convivenza civile finalmente uniformi per tutti gli italiani. Il rapporto tra Unità e unificazione legislativa si presentava, però, ben più complesso di quanto non emerga dalla realistica rappresentazione della necessità di dare finalmente all’Italia un diritto comune e impedire ritorni alla frammentazione politica e giuridica del passato. PAROLE CHIAVE: Stato Unitario. Stato Centralizzato. Unificazione Legislativa. Codice Civile Italiano del 1865. Risorgimento.. ABSTRACT: The main objective of the ruling class committed to complete the “Italian unification” (Risorgimento) was to translate the unit in legislative unification: rejection of “unity in diversity”, compression of the autonomies, development of a strong central government (at least on paper) and of a capillary diffusion of the bureaucratic apparatuses in the periphery, which showed up as mandatory choices to overcome particularisms and municipal interests, to “impose unity,” to give the same form to institutions, to prevent returns to the past. Beyond the effective power of centralism, the legislative unification imposed by the legislation showed up as logical development of Unity, as its “supplement” and “guarantee”. Finally overcoming the divisions and privileges of small regional homelands, the Italian State as a new sovereign entity able to “embody national unity in the laws” imposed – by “supreme and fatal necessity” – an institutional form and civil coexistence rules that ultimately were uniform for all Italians. The relation between Unity and legislative unification as such, however, was much more complex than what arose from the realistic view of the need to give Italy at last a common law and prevent recurrences of political and legal fragmentation of the past. KEYWORDS: Unitary State. Centralized State. Legislative Unification. Italian Civil Code of 1865. Italian Unification (Risorgimento). SUMÁRIO: 1. A unidade nas leis. 2. Código civil, unidade nacional e unidade do direito. 3. Código civil e cidadania proprietária. 4. Código nacional e universalidade do direito. 5. Código civil e reformas. 6. Código civil e sistema. 7. Ocaso do Estado liberal e fragmentação da unidade do direito. Referências.* O texto reproduz intervenção na sessão “Le culture politiche dell’Italia unita e l’idea di Codice” do Convênio I valori della convivenza civile e i Codici dell’Italia unita, organizado na Accademia dei Lincei pela Unione dei Privatisti (Roma, 15-16 nov 2011). Publicação original em italiano em: CAZZETTA, Giovanni. Codice civile e nazione. Dal Risorgimento al tramonto dello Stato liberale. In: RESCIGNO, Pietro; MAZZAMUTO, Salvatore (orgs.). I valori della convivenza civile e i codici dell’Italia unita. Torino: Giappichelli, 2014. p. 21-43. Tradução para a língua portuguesa por Alfredo de J. Flores (PPGDir-UFRGS).** Giovanni Cazzetta é professor ordinário de História do direito medieval e moderno na Universidade de Ferrara, Itália. Atualmente dirige os “Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno”.
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Dissertations / Theses on the topic "Burocraticità"

1

Bertoli, Riccardo. "Ordine giuridico del mercato tra libertà economica e controlli burocratici." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3422222.

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Abstract:
La tesi si occupa dei controlli burocratici sull’accesso al mercato, nell’ambito dell’ordine giuridico del mercato. Più esattamente, studia tali controlli - e la loro radicale assenza - come precipitato dell’ordine giuridico del mercato e del suo grado di libertà. La prima parte della tesi affronta il tema, di teoria generale, dell’ordine giuridico del mercato, secondo le decisioni economiche di sistema date dalla Costituzione italiana e dai Trattati europei. La seconda sua parte si occupa della disciplina dei controlli sull’accesso al mercato come esito di un bilanciamento politico tra libero mercato e interessi pubblici ad esso antagonisti. La terza parte si occupa della disciplina nazionale ed europea sui controlli burocratici. La quarta parte è relativa al sindacato della Corte di giustizia dell’Unione europea sulle restrizioni nazionali all’accesso al mercato, anche come strumento di effettività della gerarchia europea degli interessi. La quinta parte è relativa all’ambito di operatività dell’opzione zero, cioè della radicale assenza di controllo, e alla recente operazione di mappatura dei procedimenti, ai sensi del d.lgs. 222/2016. La tesi giunge alle conclusioni che il carattere residuale dell’opzione zero è coerente con l’ordine europeo del mercato; e che, invece, la semplificazione dei procedimenti, se non viene effettuata tramite una rinnovata operazione di giustificazione delle regole, da svolgersi in sede politica, potrebbe restare un mito giuridico, benché l’ordinamento europeo la richieda.
The dissertation investigates the bureaucratic controls regulating the market access within the legal market order. In particular, it examines the bureaucratic controls and their absence as a consequence of the legal order market and its degrees of freedom. The first part covers the general theory of the legal market order as it is determined both by the Italian Constitution and the European Treaties. The second part defines the administrative controls regulations. These represent a balance between the free market and government regulations. The third part explores the bureaucratic controls on a national and European level. The fourth part concerns the European Court of justice and its control over the national market access restrictions. The fifth part inquiries the complete absence of bureaucratic controls (zero option) and the recent option of mapping of the bureaucratic controls as per “d.lgs. n. 222/2016”. In conclusion, the zero option is coherent with the european legal market order. Conversely, the simplification of the bureaucratic controls, required by the European framework, could remain a juridical myth unless it is administered through new political procedures.
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2

MONGIARDO, MELISSA. "Elezioni politiche 2018, i paradigmi dei partiti post burocratici." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1464072.

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Abstract:
Le elezioni politiche italiane del 2018 sono state le prime a tenersi in assenza di finanziamento ai partiti da parte dello Stato. Per tale ragione la Rete è da subito sembrata essere tanto lo strumento democraticamente a disposizione delle forze politiche per la costruzione del consenso, quanto il punto di osservazione privilegiato per le nuove forme comunicative e di organizzazione dei partiti post burocratici. Alla luce delle trasformazioni nel panorama politico italiano, al mutare della comunicazione politica e all’evoluzione della forma partito, la tesi affronta il tema della campagna elettorale in Rete delle sei forze politiche che hanno superato la soglia di sbarramento del 3% - Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Liberi e Uguali, Movimento 5 stelle, Partito Democratico - con l’obiettivo di individuarne i paradigmi della costruzione del consenso. Per osservare la propaganda elettorale dei partiti si è scelto di concentrare l’attenzione su Facebook, tra i social network il più generalista, analizzando tutti i post prodotti dalle rispettive pagine ufficiali nelle quattro settimane di campagna elettorale antecedenti il voto (5 febbraio 2018 – 3 marzo 2018), per un volume di 3.120 post totali. Il lavoro è articolato in due parti distinte. La prima parte si concentra sull’evoluzione della forma partito in Italia a partire dall’immediato dopoguerra indagando i modelli organizzativi delle forze politiche ed il mutare delle forme dell’organizzazione del consenso in relazione all’evoluzione delle campagne elettorali e alle fasi della comunicazione politica. Inoltre, ricostruisce il quadro storico-politico, a partire dalla cosiddetta II Repubblica fino alla vigilia delle elezioni 2018, non prescindendo nella ricostruzione dal ruolo giocato dai sistemi elettorali nelle trasformazioni occorse al sistema politico italiano. La seconda parte della tesi è dedicata all’indagine empirica della campagna che, per poter al meglio procedere all’individuazione degli assi della costruzione del consenso elettorale dei partiti, si avvale di diverse tecniche di ricerca. Tra i principali risultati del lavoro, la tesi mette in luce come ci sia una tendenza a considerare la Rete più come un canale di comunicazione in cui trasporre le attitudini comunicative tradizionali, che come il luogo della riorganizzazione della forma partito in una dimensione digitale. Ed inoltre, come non sussista un rapporto direttamente proporzionale tra la capacità di flusso comunicativo dei partiti e la risposta degli utenti in termini di engagement. In aggiunta a ciò i risultati delle analisi condotte indicano come, distinguendosi per strategie comunicative dissimili, i post partiti analizzati agiscano in uno spazio di social campaign caratterizzato da due dimensioni latenti contrapposte, definite dal contrasto tra “persuasione vs partecipazione” e “cognizione vs emozione”.
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Books on the topic "Burocraticità"

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Convegno "I viceré e la Sardegna nel Settecento" (2004 Cagliari, Italy). Governare un regno: Viceré, apparati burocratici e società nella Sardegna del Settecento : atti del Convegno "I viceré e la Sardegna nel Settecento", Cagliari 24-26 giugno 2004. Roma: Carocci, 2005.

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Barone, Marco. Consulente Tecnico d'ufficio Nel Processo Civile Telematico: Una Guida Agli Oneri Burocratici Richiesti Nell'espletamento Dell'incarico. Independently Published, 2017.

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