Academic literature on the topic 'Buona fede oggettiva'

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Journal articles on the topic "Buona fede oggettiva"

1

Földi, András. "Il ruolo della buona fede oggettiva nell'esperienza giuridica storica e contemporanea. Atti del Convegno internazionale di studi in onore di Alberto Burdese." Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte. Romanistische Abteilung 124, no. 1 (August 1, 2007): 603–15. http://dx.doi.org/10.7767/zrgra.2007.124.1.603.

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2

Longchamps de Berier, Franciszek. "CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI IN ONORE DI ALBERTO BURDESE IL RUOLO DELLA BUONA FEDE OGGETTIVA NELL’ESPERiENZA GIURIDICA STORICA E CONTEMPORANEA Padwa-Wenecja-Treviso 14-16 czerwca 2001 roku." Zeszyty Prawnicze 2, no. 1 (March 19, 2017): 197. http://dx.doi.org/10.21697/zp.2012.2.1.12.

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3

Gozzetti, Giovanni. "Dalla superficie alla profonditŕ. Un equivoco epistemologico circa fenomenologia e psicoanalisi." GRUPPI, no. 3 (May 2010): 11–18. http://dx.doi.org/10.3280/gru2009-003002.

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Abstract:
Superficie e profonditŕ indicano una dimensionalitŕ dal fuori al dentro, che richiama la topica di Freud e ha rapporti con alcune immagini derivate dalla fenomenologia di Husserl, che riguardano una concezione stratificata della psiche. I manuali diagnostici come i DSM esigono obbedienza e concedono come premio l'esattezza diagnostica, nei limiti della loro criteriologia. Essi provengono dalle concezioni di un empirista logico, Carl Hempel, e si basano sulla rinuncia alla validitŕ per accontentarsi del piů modesto criterio della affidabilitŕ tra osservatori. Se solo, perň, consultassimo un buon dizionario per esaminare i nostri termini, che, crediamo, in buona fede, neutri, ci accorgeremmo che corriamo il rischio di seppellire il nostro paziente in un nulla di parole artificiose, dal momento che il conoscere, nel nostro campo, non č solo sapere, ma ha la vibrazione del sentire. Siamo cioč costretti, in fondo, ad eleggere la soggettivitŕ a conoscenza, cercando di dare ad essa una consistenza. Karl Jaspers č partito da questo per forgiare il metodo psicopatologico della fenomenologia comprensiva, che ha per base uno strumento, la comprensione, Verstehen, vale a dire la capacitŕ dell'osservatore di mettersi al posto del paziente, grazie alle autodescrizioni, e, per empatia, cogliere i suoi vissuti, rivivendoli. Accanto a questa fenomenologia soggettiva, c'č quella oggettiva, che vuole accedere direttamente ai fenomeni psicopatologici. L'indagine fenomenologica obiettiva ha per momento iniziale la "riduzione", da intendersi come il metodo per il quale metto momentaneamente tra parentesi ogni teoria data, in modo da cercare di raggiungere una descrizione "pura" dei fenomeni. Metto tra parentesi e conservo: il metodo fenomenologico non č qui inteso come un rifiutare il sapere psichiatrico e psicoanalitico, ma come un esercizio, che permette di avvicinarsi a quella conoscenza implicita che non nega la conoscenza abituale. Si cerca quello che giŕ si sa, senza averne conoscenza esplicita e questo sapere implicito lo scopriamo in modo semplice e rigoroso, con uno sguardo attento alla descrizione di superficie. «Nel lavoro scientifico, dice Freud, č piů promettente affrontare il materiale che ci sta di fronte, per la cui indagine si apre uno spiraglio. Se lo si fa con scrupolo, senza ipotesi o aspettative preconcette, e se si ha fortuna, anche da un lavoro cosě privo di pretese puň scaturire l'appiglio allo studio dei grandi problemi, grazie al nesso che lega tutto con tutto, anche il piccolo col grande». Questo potrŕ forse dispiacere a chi ama le scorribande avventurose nello psichismo arcaico, ma forse la superficie puň dare piů interrogativi e celare piů misteri di quanto una teoretica dei primi palpiti di vita possa immaginare e permette comunque di stare col paziente nello stesso luogo in una prossimitŕ di incontro.
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4

Anfilocchi, Silvia. "Ri-inventare il passato per sognare il futuro." GRUPPI, no. 3 (December 2012): 75–87. http://dx.doi.org/10.3280/gru2011-003006.

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Abstract:
Depressione strisciante, angoscia senza nome, mancanza di energia e dinamismo, scarsitŕ o assenza di risorse materiali e personali sono spesso lo sfondo, ma anche l'oggetto, delle richieste di aiuto - o della rinuncia al lavoro - che riceviamo dai nostri pazienti. I vissuti soggettivi di insufficienza e impossibilitŕ trovano facilmente riscontro negli eventi economici e sociali che caratterizzano il clima culturale in cui viviamo e, spesso, la realtŕ oggettiva viene utilizzata per giustificare posizioni emotive dolorose o insostenibili. La fiducia e la fede nei nostri strumenti terapeutici viene messa costantemente in discussione da chi propone tecniche e setting appositamente modulati per appoggiarsi - e incastrarsi - comodamente sui fatti esterni. A partire da situazioni cliniche in cui il reale entra potentemente sulla scena terapeutica, l'autrice analizza i processi di trasformazione avvenuti in un gruppo di "giovani adulti" nel corso di alcune sedute di psicoterapia. Come tutti i cambiamenti veramente creativi, ciň che č avvenuto nel gruppo e nei suoi componenti, si fonda sulla convergenza di presente e passato, sul riconoscimento delle proprie radici, sull'acquisizione della consapevolezza del proprio posto tra le generazioni e sulla conquista di un buon uso della posizione depressiva.
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Dissertations / Theses on the topic "Buona fede oggettiva"

1

Casazza, Alberto. "Strategie di gestione dei costi nei finanziamenti bancari: tecniche contrattuali e rimedi privatistici." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1238916.

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Abstract:
La gestione dei costi del rapporto di finanziamento bancario rappresenta un terreno privilegiato d’indagine per comprendere le dinamiche degli assetti di forza e degli equilibri economici nei contratti di durata. Dal momento della negoziazione a quello esecutivo, emergono infatti plurime chiavi di lettura del sistema di distribuzione dei rischi e di manutenzione della relazione economica. L’insieme dei problemi suscitati dalla prassi fornisce, da questo punto di vista, notevoli indicazioni e consente di delineare rimedi efficienti ed equi nel ventaglio di ipotesi che possono presentarsi innanzi all’operatore giuridico, nel caso in cui il rapporto sia staticamente o dinamicamente sbilanciato a causa dell’opportunismo contrattuale o di una sopravvenienza rilevante. Autonomia privata e assetto giurisdizionale in senso ampio svolgono un ruolo essenziale in una realtà che muta continuamente forma, mescolandosi alla sfuggente materia economico-finanziaria: per questo motivo, è più che mai indispensabile ricostruire l’armamentario interpretativo del giurista a partire dall’analisi sul campo della giurisprudenza e della prassi bancaria. In tal modo, viene in evidenza l’insufficienza di soluzioni rigidamente dogmatiche: è preferibile, invece, differenziare le scelte rimediali sulla base di un’analisi multilivello, che coniughi il profilo economico con la dimensione etica del rapporto contrattuale. The cost management of bank financing represents an excellent topic to deal with the dynamics of economic balances in long-term contracts. From the moment of negotiation to the executive one, in fact, several keys to understanding the risk distribution system and the maintenance of the economic relationship emerge. The set of problems raised by the practice provides, from this point of view, significant indications and allows to outline efficient and equitable remedies in the range of hypotheses that may arise before the legal operator, in the event that the relationship is statically or dynamically unbalanced due to contractual opportunism or a significant contingency. Private autonomy and jurisdiction in a broad sense play an essential role in a reality that constantly changes form, mixing with the elusive economic-financial matter: for this reason, it is more than ever essential to reconstruct the interpretative instruments of the jurist starting from the analysis on the field of jurisprudence and banking practice. In this way, the insufficiency of strictly dogmatic solutions is highlighted: it is preferable, in fact, to differentiate the remedial choices based on a multilevel analysis, which combines the economic profile with the ethical dimension of the contractual relationship.
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Books on the topic "Buona fede oggettiva"

1

Villanacci, Gerardo. La buona fede oggettiva. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2013.

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2

Pignataro, Gisella. Buona fede oggettiva e rapporto giuridico precontrattuale: Gli ordinamenti italiano e francese. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1999.

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3

Gallo, Paolo. Contratto e buona fede: Buona fede in senso oggettivo e trasformazioni del contratto. Torino: UTET giuridica, 2009.

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