Academic literature on the topic 'BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva'
Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles
Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva.'
Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.
You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.
Journal articles on the topic "BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva"
Jébrak, G. "Broncopneumopatia cronica ostruttiva." EMC - AKOS - Trattato di Medicina 10, no. 4 (January 2008): 1–12. http://dx.doi.org/10.1016/s1634-7358(08)70362-0.
Full textDureuil, B. "Anestesia e broncopneumopatia cronica ostruttiva." EMC - Anestesia-Rianimazione 19, no. 3 (August 2014): 1–12. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(14)67854-3.
Full textPontier, S., E. Noël, and A. Didier. "Gestione dell’esacerbazione della broncopneumopatia cronica ostruttiva." EMC - Anestesia-Rianimazione 27, no. 4 (November 2022): 1–9. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(22)47061-7.
Full textNozzoli, Carlo, Gianfranco Genuini, and Leonardo M. Fabbri. "Introduzione: broncopneumopatia cronica ostruttiva e comorbilità croniche." Italian Journal of Medicine 5, no. 1 (March 2011): 1–2. http://dx.doi.org/10.1016/j.itjm.2011.01.002.
Full textMinora, Tiziano, and Pietro Marino. "Peptidi natriuretici e broncopneumopatia cronica ostruttiva nel Dipartimento di Emergenza." Italian Journal of Medicine 4, no. 4 (December 2010): 247–53. http://dx.doi.org/10.1016/j.itjm.2010.07.008.
Full textBelmonte, Gelorma, Marilena Muratori, Paolo Leandri, Angelo Pasquale, Massimo Reta, and Roberto Nardi. "Il percorso diagnostico-assistenziale della broncopneumopatia cronica ostruttiva riacutizzata in Medicina Interna." Italian Journal of Medicine 5, no. 3 (September 2011): 199–214. http://dx.doi.org/10.1016/j.itjm.2011.04.004.
Full textGnerre, Guest Editors: P., R. Gerloni, C. Cenci, M. C. Pasquini, and M. R. Poggiano. "Monografia Giovani FADOI: dalle evidenze alla pratica clinica." Italian Journal of Medicine 6, no. 1 (March 28, 2018): 1. http://dx.doi.org/10.4081/itjm.q.2018.1.
Full textFurfori, P. A., F. Pala, and M. Messina. "Bioetica clinica. Il problema dei pazienti affetti da broncopatia cronica ostruttiva." Medicina e Morale 43, no. 2 (April 30, 1994): 319–31. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1022.
Full textLucioni, C., C. F. Donner, F. De Benedetto, M. Lusuardi, S. Mazzi, P. L. Paggiaro, and C. M. Sanguinetti. "I costi della broncopneumopatia cronica ostruttiva: la fase prospettica dello Studio ICE (Italian Costs for Exacerbations in COPD)." PharmacoEconomics Italian Research Articles 7, no. 2 (July 2005): 119–34. http://dx.doi.org/10.1007/bf03320542.
Full textLucioni, Carlo, C. F. Donner, F. De Benedetto, M. Lusuardi, S. Mazzi, P. L. Paggiaro, and C. M. Sanguinetti. "I costi della broncopneumopatia cronica ostruttiva in Italia. Presentazione della prima fase dello studio ICE (Italian Costs for Exacerbations in COPD)." PharmacoEconomics Italian Research Articles 6, no. 1 (March 2004): 5–14. http://dx.doi.org/10.1007/bf03320618.
Full textDissertations / Theses on the topic "BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva"
POMIDORI, Luca. "Efficacia di diversi trattamenti riabilitativi in soggetti affetti da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2011. http://hdl.handle.net/11392/2388753.
Full textSTENDARDO, Mariarita. "Specifici markers di infiammazione sistemica in pazienti con Scompenso cardiaco o Broncopneumopatia cronica ostruttiva." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2014. http://hdl.handle.net/11392/2389041.
Full textVOLPATO, ELEONORA. "Promuovere l'aderenza alla Ventilazione Non Invasiva (NIV) nella BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) con un breve intervento psicologico." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39104.
Full textPeople with chronic obstructive pulmonary disease (COPD) may have different attitudes toward non-invasive ventilation (NIV), including rejection and misuse. That is a waste of public resources and results in significant health care costs. The study aimed to analyze the impact of a brief psychological intervention on adherence to NIV among COPD patients. A two-branch randomized controlled trial was conducted with 84 COPD patients using NIV. The experimental group received psychological support, including counseling, relaxation and mindfulness-based exercises. Controls received standard care and were exposed to educational videos. The intervention was structured over 4 to 8 meetings at the hospital, at home and/or via telemedicine. Values, beliefs and experiences of NIV were assessed with semi-structured interviews. The psychological intervention was related to improvements in both adherence and quality of life. A theoretical model of the adaptation’s process to NIV in COPD patients emerged. The findings suggest that this psychological intervention could increase acceptance and adherence to NIV in COPD in clinical practice.
Stefani, Giulia. "L'efficacia del riallenamento allo sforzo sulle attivita di vita quotidiana in persone con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16894/.
Full textAquino, Giovanna. "Effetti dell'esercizio fisico combinato ad alta intensità nella terapia del soggetto con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e predisposto al declino cognitivo." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2014. http://hdl.handle.net/11695/66353.
Full textINTRODUZIONE La Broncopneaumopatia cronico ostruttiva (BPCO) è una sindrome complessa, eterogenea e multifattoriale responsabile del deterioramento della funzionalità respiratoria, a cui si sommano comorbidità extrapolmonari aventi un significativo effetto sulla prognosi. Tra queste ultime, il declino cognitivo, di cui ne è affetto il 77% dei soggetti broncoostruiti; in questi, è stato osservato un danno neuronale causato dalla riduzione del trasporto di ossigeno nell'area cerebrale. Il soggetto con patologia respiratoria ostruttiva è caratterizzato da deficit funzionale dovuto a sintomi respiratori limitati il movimento: la dispnea e debolezza/fatica muscolare, che si traducono in intolleranza allo sforzo determinando decondizionamento fisico; il tutto si riversa negativamente sulla qualità di vita. Nell'ultimo decennio è diventato sempre più evidente, l'importanza e l'efficacia dell'esercizio fisico nel programma di riabilitazione per i soggetti BPCO, tanto che è inserito a tutti gli effetti tra gli interventi non farmacologici di questa patologia. Infatti i PRF sono considerati come l'intervento più efficace nel determinare e garantire un recupero tale da permettere il ripristino dei livelli di autonomia in soggetti affetti da broncostruzione, anche in condizioni gravi. Diverse tipologie e modalità di allenamento, differenti intensità di lavoro sono state sperimentate, ma ad oggi ancora non è stato definito un protocollo ottimale per il ricondizionamento fisico e miglioramento delle capacità cognitive dei pazienti con BPCO1. Lo scopo di questo studio è stato quello di osservare gli effetti di due diversi protocolli di riallenamento fisico: uno di tipo combinato (esercizi aerobici + esercizi di forza) AC e uno di tipo aerobico AA; e determinare se l'allenamento combinato è più efficace dell' allenamento aerobico sulle performance fisiche , sulle capacità cognitive e sulla qualità della vita in soggetti con BPCO a diversi stadi della malattia . METODI Per la ricerca sono stati reclutati complessivamente 14 soggetti BPCO di sesso maschile ( 68,35 ± 9,64 ), ricoverati in un centro di riabilitazione cardio-respiratoria. Lo studio è stato composto da tre fasi . 1° FASE: reclutamento di 7 soggetti BPCO (65 ± 8.26): (GRUPPO 1). Questi sono stati indirizzati a riallenamento fisico respiratorio di tipo combinato: esercizio aerobico + esercizi di forza, svolto ad intensità vigorosa e associato ad esercizi respiratori, d'equilibrio e mobilità articolare (AC). 2° FASE: reclutamento di 7 soggetti BPCO (69 ±7.39): (GRUPPO 2). Questi sono stati indirizzati a riallenamento fisico respiratorio di tipo aerobico condotto ad alta intensità e associato ad esercizi respiratori, d'equilibrio e mobilità articolare (AA) 3° FASE: comparazione dell'efficacia del protocollo di tipo combinato (AC) rispetto a quello aerobico (AA). Entrambe i gruppi sperimentali sono stati sottoposti a ricondizionamento fisico per 4 settimane, con una frequenza dell’allenamento di 5 sedute settimanali. Il GRUPPO 1 (sperimentale) (AC), ha svolto un allenamento della durata di circa 60 minuti, suddiviso in due sessioni giornaliere (una aerobica e l'altra di forza) di 30 minuti, ad un intensità progressivamente vigorosa dell' 70- 90% della FCmax e del 1RM. Il GRUPPO 2 (AA), ha condotto un allenamento composto da una sola sessione d' allenamento giornaliera ( solo aerobica) di circa 30 minuti, ad un intensità progressivamente vigorosa al 70-90% della FCmax. Prima, durante (solo test del motore) e dopo il protocollo di riqualificazione, tutti i soggetti di gruppi sono stati valutati con test di laboratorio, test respiratori, test da sforzo fisico , prova neuropsichiatrico : batteria deterioramento mentale ( MDB) e con un questionario specifico per valutare la qualità di vita: S. George Questionnaire. RISULTATI I risultati del T-test mostrano come entrambi i protocolli sono efficaci per il ricondizionamento fisico e per il miglioramento delle capacità cognitive. Ma il Gruppo 1, nell'analisi dell' ANAVA, mostra differenze significative per la prova di forza degli arti superiori e la resistenza muscolare degli arti inferiori , il test cardio-respiratorio Stair Climb , il grado di dispnea a riposo (scala MRC) e il livello di SpO2 dopo esercizio . Anche la percentuale di miglioramento per la maggior parte delle variabili sono maggiori per la riqualificazione del combinato. Per le funzioni mentali, sia hanno miglioramenti per la fluidità verbale, memoria a lungo termine e attenzione; ma in T-Test i Gruppi 1 ha riportato benefici anche per l'intelligenza non- verbale e l'aprassia costruttiva. DISCUSSIONE I risultati dello studio suggeriscono che entrambi i protocolli, sia quello sperimentale di tipo combinato ( AC ) sia quello aerobico ( AA ), sono efficaci per ricondizionamento fisico del paziente con BPCO. Ciò conferma i benefici dell'attività fisica in questa popolazione. Inoltre, è stata dimostrata la possibilità di utilizzare un allenamento ad alta intensità nei soggetti con BPCO rispetto a quelli raccomandati dalle linee guida per questa patologia. Il Gruppo 1 di AC raggiunge notevoli vantaggi più del gruppo 2 di AA, per la componente di forza che migliora i muscoli, incrementando la resistenza e la tolleranza allo sforzo , infatti risulta significativo anche il test stair climb, che è indica anche il grado di potenza delle gambe. Altrettanto importante è stata la variazione positiva dei valori di emogas analisi, per effetto della componente aerobica dell'allenamento , che già a intensità moderata , aumenta la quantità dell'ossigeno atero-venoso, indicando un migliore adattamento metabolico dei muscoli allenati. Questo potrebbe essere un dato per rafforzare l'effetto del riallenamento fisico sui soggetti BPCO, che riguardo le funzioni mentali è ancora da dimostrare ampiamente. Questi miglioramenti, si ipotizza siano ricollegabili alla componente aerobica dell'esercizio che aumenta la portata del flusso di sangue al cervello, specie se condotto ad alta intensità, quindi si ha il trasporto e l' utilizzo di una maggior quantità d'ossigeno nell'aria cerebrale, ha un influenza positiva sul fattore neuro tropico (BNDF), che stimola la proliferazione e differenziazione dei neuroni e riveste un ruolo fondamentale nella memoria a lungo termine, determina un aumento della plasticità cerebrale. Inoltre, dal T-Test si evidenza un miglioramento in più domini per il Gruppo 1 di AC, in quanto migliorano anche relativamente all'intelligenza non verbale e alla aprassia costruttiva. La spiegazione di ciò potrebbe essere data dal fatto che la componente di forza del protocollo sperimentale, ha sviluppato una miglior capacità coordinativa dei gesti motori e che per lo svolgimento degli esercizi prevedeva un maggior impegno mentale relativo alla concentrazione per l'esecuzione degli esercizi di forza rispetto all' attività ciclica del camminare su tredmill. Il tutto ha migliorato la capacità dei soggetti di poter ideare, programmare ed organizzare in maniera corretta un movimento o più azioni. CONCLUSIONI Il campione studiato è ancora piccolo, ma i risultati sembrano incoraggianti . La formazione combinata condotta ad alta intensità (90 % Fcmax), e per il maggior beneficio sia prestazioni fisiche e cognitive rispetto all'esercizio aerobico, potrebbe essere una possibile strategie efficaci per ottimizzare ulteriormente e più velocemente ricondizionamento fisico e di intervento per prevenire / ritardo cognitivo calo determinato dalla BPCO.
CAMPIGOTTO, FEDERICA. "EFFETTO DEL RIALLENAMENTO DEI MUSCOLI RESPIRATORI SULL’EFFICIENZA DELLA VENTILAZIONE, SULLA TOLLERANZA ALLO SFORZO IN SOGGETTI SANI ED IN SOGGETTI CON BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA (BPCO)." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389297.
Full textGERMINI, FEDERICO. "COPD EXACERBATIONS IN THE EMERGENCY DEPARTMENT: EPIDEMIOLOGY, RELATED COSTS, AND VALIDATION OF THE RISK ASSESSMENT MODEL BAP-65." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/699516.
Full textAbstract part 1 Acute exacerbations of chronic obstructive pulmonary disease (AECOPDs) frequently cause patients with COPD to access the emergency department and have a negative impact on the course of the disease. The objectives of our study were: 1) describing the socio-demographic and clinical characteristics, and the clinical management, of patients with AECOPD, when they present to the emergency department; and 2) estimating the costs related to the management of these patients. We conducted a retrospective cohort study in Italy, collecting data on 4,396 patients, from 34 centres. Patients had a mean (SD) age of 76,6 (10.6) years, and 61.2 % of them where males. More than 70 % of the patients had a moderate to very high comorbidity burden, and heart failure was present in 26.4 % of the cohort. The 64.6 % of patients were admitted to hospital wards, with a mean (SD) length of stay of 10.8 (9.8) days. The estimated cost per patient was 2617 €. Conclusions: Patients attending the ED for an AECOPD are old and present important comorbidities. The rate of admission is high, and costs are remarkable. Abstract part 2 Exacerbations of chronic obstructive pulmonary disease (AECOPD) frequently require hospitalizations, may necessitate of invasive mechanical ventilation (IMV), and are associated with a remarkable in-hospital mortality. The BAP-65 score is a risk assessment model (RAM) based on simple variables, that has been proposed for the prediction of these adverse outcomes in patients with AECOPD. If showed to be accurate, the BAP-65 RAM might be used to guide the patients management, in terms of destination and treatment. We conducted a retrospective, multicentre, chart-review study, on patients attending the ED for an AECOPD during 2014. The aim of the study was the validation of the BAP-65 RAM for the prediction of in-hospital death or use of IMV (composite primary outcome). We assessed the discrimination and the prognostic performance of the BAP-65 RAM. We enrolled 2908 patients from 20 centres across Italy. The mean (standard deviation) age was 76 (11) years, and 38% of patients were female. The composite outcome occurred in 5.3% of patients. The AUROC of BAP-65 for the composite outcome was 0.64 (95%CI 0.59-0.68). The sensitivity of BAP-65 score ≥ 4 to predict in-hospital mortality was 44% (95% CI 34%-55%), the specificity was 84% (95% CI 82%-85%), the positive predictive value was 9% (95% CI 6%-12%), and the negative predictive value was 98% (95% CI 97%-98%). Conclusions: In patients attending Italian EDs with an AECOPD, we found that the BAP-65 score did not have sufficient accuracy to stratify patients upon their risk of severe in-hospital outcomes. DOI of published article # 1: https://doi.org/10.1016/j.ejim.2018.01.010 DOI of published article # 2: https://doi.org/10.1016/j.ejim.2018.10.018.
Pisani, Lara <1981>. "Decapneizzazione extracorporea in pazienti affetti da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: studio pilota." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7853/1/Tesi_Lara%20Pisani.pdf.
Full textChronic Obstructive Pulmonary Disease (COPD) is a leading cause of morbidity worldwide resulting in a social and economical burden that is substantial and increasing. The major characteristic of COPD is the presence of chronic airflow limitation that is, by definition, largely irreversible. When the unbalance between capacity of the respiratory muscles and increase in respiratory workload becomes severe, acute decompensation occurs and hypercapnia is associated to respiratory acidosis. Non-invasive ventilation (NIV) has been consistently shown to be effective to reduce mortality in patients with acute exacerbations of COPD. In addition, some studies report positive effects of NIV in patients with stable COPD. In both cases, the improvement in outcome has been related to the effectiveness of NIV to remove the excess of carbon dioxide (CO2). Recently, extracorporeal carbon dioxide removal (ECCO2R) technique, that refers to an extracorporeal circuit that is able to selectively extract CO2 from the blood by passing it through a membrane lung, was implemented using a minimally invasive system based on a modified continuous veno-venous hemofiltration device. The main features of this system are a low extracorporeal blood flow and the use of small double-lumen catheters. However, full anticoagulation is required. The present thesis was focused on the efficacy and safety of ECCO2R in three different scenarios and with different purpose: 1. to reduce the need of endotracheal intubation in COPD patients with acute hypercapnic respiratory failure in whom NIV is at risk of failure; 2. to facilitate weaning in mechanically COPD ventilated hypercapnic patients; 3. to evaluate the effects of ECCO2R in terms of arterial blood gas and vital signs modifications in stable COPD patients not responsive to chronic NIV.
CASSIA, SEBASTIANO. "ASPETTI IMMUNOLOGICI DELLA BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA E CORRELAZIONI CON IL FENOTIPO CLINICO DI MALATTIA." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1008181.
Full textLampis, Elisa. "Imaging TC ed analisi tessiturale: caratterizzazione del parenchima polmonare di pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
Find full textBook chapters on the topic "BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva"
Terzano, C., and A. Petroianni. "Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)." In Malattie dell’apparato respiratorio, 387–443. Milano: Springer Milan, 2006. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0467-2_18.
Full text