Journal articles on the topic 'Bilancio stato'

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1

Maltoni, Maria. "Democrazia e partecipazione al femminile: il bilancio di genere." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (April 2011): 53–63. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-001005.

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Abstract:
Misurare un'azione di governo locale o nazionale, in rapporto agli effetti che si producono sulla vita delle donne, č un elemento di valutazione che si attua "pesando" la quantitŕ di risorse dedicate nei bilanci pubblici attraverso il metodo del. Il bilancio di genere č ormai una prassi adottata in vari paesi. In Italia le prime esperienze disono partite dalle amministrazioni locali: nel 2001 č stato realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, poi in altri Comuni e Province, ma spesso sono rimaste esperienze sporadiche. Il Comune di Forlě, dopo una sperimentazione nella precedente legislatura, nel 2010 ha inserito l'attivitŕ sul bilancio di genere tra quelle "standard" dell'ente, sulla scorta di una forte presenza femminile nell'amministrazione ed una giunta composta in modo paritario tra uomini e donne, elemento che l'ha fatta classificare dal Forum della P.A., quale "cittŕ piů rosa d'Italia". Il contributo mostra come il bilancio di genere rappresenti uno strumento importante di democrazia partecipata al femminile.
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2

Villani, Marianicola. "M. Crescini - L. Robotti, Il Bilancio dello Stato." Journal of Public Finance and Public Choice 13, no. 2 (October 1, 1995): 202–4. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540183.

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3

Pasquariello, Domenico. "La penalitŕ nella crisi economica: white collar, no crime?" QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 42–57. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005004.

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4

Wakefield, Jerome C. "Le risposte. Un bilancio: commenti sullo stato attuale della psicoanalisi." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2016): 625–31. http://dx.doi.org/10.3280/pu2016-003061.

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5

Bisogno, Marco, and Gaetano Matonti. "La disclosure del bilancio in forma abbreviata delle piccole imprese." FINANCIAL REPORTING, no. 1 (March 2012): 45–73. http://dx.doi.org/10.3280/fr2012-001003.

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Abstract:
La letteratura che si è occupata di disclosure da un lato ha analizzato il comportamento dei redattori del bilancio rispetto al grado di dettaglio delle informazioni in esso incluse (cd. disclosure level evaluation), dall'altro ha tentato di individuare le motivazioni che spingono talune imprese a fornire maggiori informazioni rispetto ad altre (cd. disclosure determinants analysis). Mentre la letteratura si è occupata prevalentemente di imprese quotate, il lavoro intende esaminare il livello di disclosure e le sue determinanti rispetto alle piccole imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata. Inoltre, il lavoro intende valutare la differenza esistente tra piccole imprese in crisi e "sane" riguardo al livello di disclosure, ipotizzando un'incidenza dello stato di crisi su tale livello.
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Bignami, Marco. "Il crocefisso nelle aule scolastiche dopo Strasburgo: una questione ancora aperta." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 22–41. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005003.

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Abstract:
1. Invaliditŕ delle norme che impongono l'esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche / 2. Il limite della sentenza/ 3. Insufficienza della soluzione bavarese / 4. Muro bianco o muro barocco? / 5. Una proposta minore 004 1. Piů mercato e meno Stato: un sommario bilancio / 2. Diritto penale societario / 3. Diritto penale fallimentare / 4. Conclusioni.
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Hassemer, Chiara. "Ambiente e territorio in una prospettiva europea e italiana." Veredas do Direito: Direito Ambiental e Desenvolvimento Sustentável 12, no. 23 (October 30, 2015): 17. http://dx.doi.org/10.18623/rvd.v12i23.462.

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Abstract:
La produzione normativa in materia di politiche ambientali e territoriali della attuale legislatura italiana è prevalentemente contenuta in decreti legge e decreti legislativi, emanati anche al fine di adeguare l'ordinamento nazionale alla legislazione europea.Le tematiche ambientali sono presenti anche nei documenti di bilancio (eco bilancio ed eco rendiconto) e nell'ambito dei documenti di economia e finanza (DEF), che recano specifiche sezioni dedicate proprio allo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (cd. Allegato "Kyoto").Inoltre nella nuova programmazione dei fondi strutturali per il periodo 2014-2020 è presente una particolare attenzione alla tutela e alla valorizzazione dei beni ambientali, nonché alla promozione di interventi e azioni per favorire l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi.
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8

Foro, Philippe. "Sguardi francesi sulla storia d'Italia: lineamenti di un bilancio storiografico." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (July 2012): 119–32. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-001005.

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Abstract:
La storiografia francese sull'Italia contemporanea raccoglie una serie di storici la cui attivitŕ č rilevante giŕ da una trentina d'anni. Al seguito di Pierre Milza, che ha svolto un ruolo importante di stimolo, diversi studiosi francesi hanno dato il loro contributo alla comprensione dell'Italia del Risorgimento, del periodo fascista e della democrazia repubblicana. Sono stati affrontati diversi generi storiografici: la biografia (Mazzini, Cavour, Mussolini), le istituzioni (la classe politica fascista), il fenomeno totalitario fascista (la persecuzione antisemita, il controllo dello Stato e dell'economia), oltre che solide sintesi (l'Italia repubblicana). Di conseguenza, l'Italia č oggi uno dei grandi paesi europei che incontra un vivo interesse nella scuola storica francese e presso il pubblico francese. Questo articolo prova a proporne un panorama.
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Senon, Jean-Louis. "Un bilancio con luci ed ombre dell'interfaccia sanitŕ giustizia." PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2011): 69–78. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-002005.

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Abstract:
L'autore traccia un bilancio a dieci anni di distanza dalla promulgazione in Francia della legge relativa alla prevenzione e alla repressione dei reati sessuali e alla protezione dei minori di dieci anni. In questa legge č stato introdotto l'obbligo di cura su mandato giudiziario per gli autori di violenze sessuali. Dopo aver descritto i principali riferimenti teorici di area francofona, l'autore affronta alcuni aspetti peculiari del trattamento di autori di violenze sessuali, in particolare alla luce delle problematiche relative alla applicazione dell'obbligo di cura su mandato giudiziario previsto dalla legge del 1998.
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Izzo, R., M. Muto, G. Fucci, and S. Simpatico. "Le stenosi del canale lombare: Stato dell'arte." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 4 (August 1995): 557–67. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800410.

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Abstract:
Molti casi di sciatalgie o cruralgie artrosiche, non discali, sono dovuti a restringimenti patologici dei recessi o dei forami. Le manifestazioni cliniche variano a seconda della causa, della sede, dell'estensione e dell'entità della stenosi. Le stenosi del canale lombare possono essere presenti alla nascita o svilupparsi nel periodo evolutivo, in associazione ad altre anomalie scheletriche o in forma isolata, oppure possono essere la conseguenza di processi patologici acquisiti, soprattutto di tipo degenerativo-artrosico. Le stenosi lombari sono classicamente divise in 3 gruppi a seconda della localizzazione anatomica nel canale centrale, nei recessi laterali o nei forami e possono interessare uno solo o tutti questi settori contemporaneamente. La TC e la RM permettono un completo e preciso bilancio delle alterazioni ossee e delle parti molli in causa, con il contributo di ciascuna di esse alla stenosi ed alla sintomatologia.
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Pallante, Francesco. "Il Consiglio di Stato: dall'inderogabilità dei diritti (sociali) all'inderogabilità dell'equilibrio di bilancio?" DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 1 (August 2014): 175–89. http://dx.doi.org/10.3280/ded2014-001017.

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Padovano, Fabio. "The Budget Deficit in the Soviet Economic System: Origins and Perspectives*." Journal of Public Finance and Public Choice 9, no. 1 (April 1, 1991): 41–56. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345199.

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Abstract:
Abstract Il deficit del bilancio dello Stato nelle economie a pianificazione centralizzata (in questo articolo, si prende in particolare considerazione quella dell’URSS) appare legato soprattutto alia crisi del settore produttivo. Questo settore costituisce, al tempo stesso, la principale fonte di entrate fiscali ed il destinatario del maggior volume di spese pubbliche; è quindi evidente che un calo della redditività delle imprese comporta per il bilancio un assottigliamento delle poste attive e un maggior esborso per spese a sussidio dell’economia. È proprio questo meccanismo che si suppone stia alia base del disavanzo, e i dati statistici sembrano confermare questa tesi.L’articolo, inoltre, esamina brevemente le cause principali della crisi del settore produttivo, individuate in una struttura dei diritti di proprietà che favorisce pratiche gestionali non efficienti ed in una politica di «credito facile» che consente di mantenere in vita le imprese non produttive.La constatazione della facilità con cui le aziende ricevono prestiti dalle banche fa inoltre supporre che il deficit pubblico sia stato finanziato in massima parte tramite emissione di moneta. L’andamento divergente del gettito fiscale rispetto al deficit ed il fatto che i titoli del debito pubblico non sono uno strumento finanziario diffuso nelle economie a pianificazione centralizzata sembrano dimostrare questa supposizione.La conclusione è che la monetizzazione del disavanzo - e la presenza stessa del disavanzo - pongono seri vincoli al processo di trasformazione delle economie a pianificazione centralizzata in economie di mercato.
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Pallante, Francesco. "Diritti costituzionali ed equilibrio di bilancio: il Consiglio di Stato torna agli anni Cinquanta." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 1 (September 2015): 88–96. http://dx.doi.org/10.3280/ded2015-001005.

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Iacopini, Alessandro, and Renato Sansa. "La produzione storiografica di «Roma moderna e contemporanea», 1993-2008." STORIA URBANA, no. 126 (September 2010): 169–87. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-126008.

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Abstract:
L'articolo si pone l'obiettivo di analizzare la produzione storiografica di una rivista di storia urbana, che ha come campo di indagine la realtŕ romana tra etŕ moderna e contemporanea. Il primo numero di Roma moderna e contemporanea č stato pubblicato nel 1993, da allora la rivista ha collezionato quindici annualitŕ: un tempo sufficiente per tentare un primo bilancio storiografico di questa esperienza. Il metodo utilizzato per compiere l'indagine si č incentrato su una analisi quantitativa degli articoli pubblicati, classificati secondo alcune consolidate categorie storiografiche. L'interpretazione si č inoltre giovata di un criterio originale, volto a stabilire il tasso di multidisciplinarietŕ della rivista. L'articolo č accompagnato da una intervista al direttore della rivista.
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Ciglioni, Laura, and Guido Panvini. "Interviste sulla storia contemporanea. Risponde Jean-François Sirinelli." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (February 2022): 177–83. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-002006.

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Abstract:
Da molti anni gli storici dell'età contemporanea, in Italia e all'estero, si stanno interrogando sullo "stato di salute" della disciplina. La proliferazione di nuovi campi di studio, la sempre più marcata specializzazione delle ricerche, la contaminazione con le altre scienze sociali, la formazione di un confronto storiografico "globale", favorito, in parte, dalla diffusione delle tecnologie digitali, il complesso rapporto con il dibattito pubblico, la difficile stagione, in termini sia di risorse che di ruolo, sperimentata dalle scienze umane: sono solo alcuni dei temi che animano la riflessione attorno alla storia contemporanea. In anni recenti un vivace dibattito internazionale sulle prospettive degli studi storici nel nuovo millennio è stato animato da studiosi e istituzioni di ricerca di primo piano. Mondo contemporaneo vuole fornire un contributo a questa discussione, rivolgendosi, attraverso lo strumento dell'intervista, a eminenti storici per un bilancio della storiografia sull'età contemporanea, per riflettere sul ruolo dello storico oggi e sulle sfide che la disciplina affronta nel nostro tempo. In questo fascicolo interviene su tali temi Jean-François Sirinelli.
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Ciglioni, Laura, and Guido Panvini. "Interviste sulla storia contemporanea. Risponde Federico Romero." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (September 2020): 109–16. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-001004.

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Abstract:
Da molti anni gli storici dell'età contemporanea, in Italia e all'estero, si stanno interrogando sullo "stato di salute" della disciplina. La proliferazione di nuovi campi di studio, la sempre più marcata specializzazione delle ricerche, la contaminazione con le altre scienze sociali, la formazione di un confronto storiografico "globale", favorito, in parte, dalla diffusione delle tecnologie digitali, il complesso rapporto con il dibattito pubblico, la difficile stagione, in termini sia di risorse che di ruolo, sperimentata dalle scienze umane: sono solo alcuni dei temi che animano la riflessione attorno alla storia contemporanea. In anni recenti un vivace dibattito internazionale sulle prospettive degli studi storici nel nuovo millennio è stato animato da studiosi e istituzioni di ricerca di primo piano. Mondo contemporaneo vuole fornire un contributo a questa discussione, rivolgendosi, attraverso lo strumento dell'intervista, a eminenti storici per un bilancio della storiografia sull'età contemporanea, per riflettere sul ruolo dello storico oggi e sulle sfide che la disciplina affronta nel nostro tempo. In questo fascicolo interviene su tali temi Federico Romero.
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Tomà, P., and G. Lucigrai. "L'ecotomografia spinale nello studio del midollo ancorato." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 6 (December 1996): 679–83. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900609.

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Abstract:
Scopo del presente lavoro è puntualizzare il ruolo dell'ecografia nello studio del midollo ancorato che rappresenta un'aspetto comune a molta della patologia spinale infantile e può prestarsi ad un'analisi globale dello stato dell'arte dello studio ecografico del midollo spinale, alla luce dell'esperienza acquisita negli anni e del continuo progresso tecnologico. Dopo qualche cenno storico e alcune puntualizzazioni di carattere tecnico e di anatomia ecografica e stabilita la principale indicazione all'ecografia spinale nel neonato-lattante consistente nella ricerca delle spine bifide occulte, sospettate nel caso di masse posteriori ricoperte dalla cute o di fossette/seni dorsali, spesso associate a midollo ancorato, abbiamo illustrato i segni generici ecografici di midollo ancorato ed i differenti rilievi e potenzialità della metodica nel bilancio delle varie masse caudali responsabili dell'ancoraggio del midollo. L'eco non presenta alcun interesse nello studio diagnostico dei disrafismi spinali aperti mentre potrebbe rivelarsi utile nella ricerca postoperatoria di un eventuale riancoraggio midollare, valutato in base all'assenza della fisiologica pulsatilità del midollo. A tal proposito abbiamo recentemente effettuato una comparazione tra presenza o meno di motilità spinale valutata ecograficamente e presenza di segni clinici in pazienti precedentemente operati per disrafismo spinale. In conclusione, lo studio ecografico del midollo spinale del neonato-lattante, pur presentando grossi limiti, trova giustificazione nella innocuità, nella facilità d'uso e nella possibilità di ottenere immagini in tempo reale. La presenza o il solo sospetto clinico di patologia disrafica impongono comunque sempre il completamento del bilancio diagnostico mediante RM/TC.
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Manfrè, L., A. Banco, A. Affronti, M. Accardi, F. Ponte, C. Sarno, and R. Lagalla. "Dacriocistografia con risonanza magnetica con Gadolinio: Prime esperienze." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 168. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s270.

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Abstract:
Esistono diversi sistemi di indagine della pervietà delle vie lacrimali (sondaggio, dacrioscintigrafia, dacriografia, dacrioTC). I sistemi suddetti presentano alcuni svantaggi, quali l'uso di radiazioni ionizzanti e la mancata ottimale valutazione dei tessuti molli circostanti. Valutazioni anatomo-patologiche hanno documentato la tollerabilità del Gd-DTPA da parte delle cellule endoteliali vascolari e dell'epitelio corneale stesso. Scopo del lavoro è quello di valutare la sensibilità della RM nella valutazione del normale ed anormale deflusso lacrimale mediante istillazione per via topica nel sacco congiuntivale di Gd-DTPA. Sono stati esaminati 6 volontari sani e 14 pazienti affetti da patologia ostruttiva delle vie lacrimali (stenosi secondaria a flogosi, mucocele, fibrosi post-chirurgica), preventivamente valutata mediante dacriocistografia o dacriocistoscintigrafia. L'indagine RM è stata effettuata mediante unità operante a 0.5T. Il mezzo di contrasto paramagnetico è stato diluito in concentrazioni dell'1% con lacrima artificiale e sono state istillate 5 gocce per sacco congiuntivale. In 4 pazienti è stata effettuata anche una incannulazione del canalicolo lacrimale inferiore. In nessuno dei volontari sani o dei pazienti esaminati è stato rilevato alcun disturbo obiettivo o soggettivo nei confronti della congiuntiva e cornea, né irritazione oculare. Nei 6 volontari sani le sequenze T1 ponderate hanno dimostrato la visualizzazione del sacco lacrimale e delle vie lacrimali. Nei pazienti con patologia ostruttiva, in 2 casi si è dimostrata una pervietà parziale delle vie lacrimali, con impcrvietà completa nei rimanenti pazienti. La dacriocistografia con RM ed uso del Gd-DTPA semplicemente istillato nel sacco congiuntivale costituisce una metodica innocua. In considerazione della frequente necessità di effettuare nei pazienti con patologia ostruttiva delle vie lacrimali un bilancio RM orbitario e dell'ottimale valutazione dei tessuti molli mediante RM, la dacriocistoscintigrafia per istillazione potrebbe costituire una interessante tecnica da aggiungere all'esame standard dell'orbita. La diluizione del mezzo di contrasto (1cc Gd-DTPA: 100 cc lacrima artificiale) ne minimizza peraltro le spese.
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Manfrè, L., M. Accardi, G. Vaccaro, R. Raineri, E. Giarratano, and R. Lagalla. "Valutazione dello spettro di alterazioni ischemiche cerebrali in pazienti asintomatici affetti da talassemia e talasso-drepanocitosi: Valore della RM nel protocollo terapeutico." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 221. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s299.

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Abstract:
La patologia ischemica rappresenta la causa principale di lesione cerebrale nei pazienti affetti da drepanocitosi, ed è stata documentata mediante RM nei pazienti affetti da stroke. Alterazioni ischemiche possono tuttavia avere luogo anche in assenza di una obbiettività clinica. Recentemente è stato dimostrato il ruolo della RM nella valutazione delle ischemie cerebrali in pazienti affetti da talasso-drepanocitosi e da talassemia. Scopo del lavoro è stato quello di analizzare le alterazioni presenti in una coorte di pazienti affetti da tali alterazioni. 20 pazienti al di sotto di 50 anni di età, affetti da talasso-drepanocitosi (età media 29.5) e 20 affetti da talassemia (età media 31.7), previo consenso informato, sono stati sottoposti ad una valutazione T1- e T2-ponderata a livello encefalico, mediante apparecchiatura operante a medio campo e bobina in quadratura. Due centri di ricerca per la talassemia sono stati coinvolti (Palermo, Caltanissetta), selezionando unicamente i pazienti con anamnesi negativa per pregressa sindrome neurologica acuta. Le lesioni ischemiche sono state valutate soggettivamente e classificate in piccole (<0.5 cm), medie (0.5 − 1.5 cm) e ampie (>1.5 cm) ed in singole o multiple. Il 30% (6/20) dei pazienti affetti da talasso-drepanocitosi presentava multiple lesioni ischemiche con una prevalenza di lesioni medie o grandi 5/20 (25%). In un paziente veniva dimostrata la presenza di multiple malformazioni artero-venose leptomeningee, confermate al bilancio angiografico. Il 20% (4/20) dei pazienti affetti da talassemia presentava lesioni ischemiche piccole, singole in 2 casi (50%). Il trattamento trasfusionale, per quanto non scevro di rischi, viene proposto oggi nei pazienti affetti da drepanocitosi colpiti da episodio ischemico cerebrale. Il trattamento dei pazienti asintomatici affetti da talasso-drepanocitosi non è al momento codificato: una valutazione sequenziale mediante RM potrebbe identificare i pazienti “a rischio” per incidenti vascolari, indirizzandoli alla terapia adeguata (idrossiurea, trapianto di midollo, trasfusione).
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Rowley, Charles K., and Michelle A. Vachris. "Why Democracy does not Necessarily Produce Efficient Results*." Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 2 (October 1, 1994): 95–111. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539905.

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Abstract:
Abstract Questo scritto presenta alcune obiezioni alla tesi ottimistica, esposta da Donald Wittman, secondo cui la democrazia produrrebbe risultati efficienti.Secondo Wittman, sia il mercato politico che quello economico operano in modo efficiente. A suo avviso, molte delle argomentazioni in sostegno dell’efficienza dei mercati economici si applicano egualmente ai mercati politici democratici.Conseguenza di quest’analisi dovrebbe essere che i governi democratici affideranno ai mercati economici quei compiti in cui essi riescono meglio.Nella sua analisi, tuttavia, Wittman ignora i risultati teorici conseguiti dalla scuola di Virginia circa il fallimento dello Stato. Un primo aspetto riguarda il meccanismo concorrenziale politico che può avere caratteristiche di concorrenza imperfetta, se non di monopolio. Un secondo aspetto è il fatto che il teorema dell’elettore mediano, che era stato proposto a dimostrazione dell’efficienza del sistema democratico, si è rivelato privo di realismo.Anche i gruppi d’interesse possono distorcere i risultati di un sistema democratico in misura maggiore o minore, a seconda delle caratteristiche istituzionali dei particolari mercati politici. La teoria della burocrazia di Niskanen, inoltre, dimostra come gli stessi politici non controllino pienamente la spesa pubblica, ma dipendano dai burocrati, il cui obiettivo è l’espansione del loro bilancio.
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Emanuele Grisostolo, Francesco. "Il Piano Next Generation EU e la sua ‘architettura finanziaria' nella prospettiva della cittadinanza sociale europea." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (June 2022): 131–56. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-001005.

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Abstract:
Il contributo analizza l'impatto del piano Next Generation European Union (NGEU) sui diritti e i doveri dei cittadini europei, con particolare attenzione alle decisioni adottate per reperire le risorse finanziarie a livello sovranazionale e nella fase attuativa a livello nazionale. Dopo un inquadramento iniziale sulla dimensione sociale del piano, ci si concentra sugli strumenti utilizzati per finanziarlo. Viene quindi analizzato il ricorso al debito comune da parte dell'Unione, le questioni giuridiche che esso solleva e le sue prospettive future. A seguire, si considerano il dovere di contribuzione dei cittadini europei, le regole procedurali che ostacolano la costruzione di un sistema tributario europeo che sostenga il bilancio dell'Unione e il potenziale impatto del NGEU su questo percorso. Infine, ci si propone di verificare quale sia stato l'impatto sui federalismi fiscali a livello nazionale della prima fase di attuazione del NGEU.
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Spindler, Zane A. "Infrastructure, Privatization and the Rent-Seeking Cycle." Journal of Public Finance and Public Choice 11, no. 1 (April 1, 1993): 19–27. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539581.

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Abstract:
Abstract In molte economie moderne è di attualità il tema del deterioramento delle infrastrutture, che secondo alcuni sarebbe aggravato dai processi di privatizzazione attualmente in atto in molti paesi.Una spiegazione alternative è, invece, più complessa: sia il deterioramento delle infrastrutture che i processi di privatizzazione sarebbero manifestazidne di un fenomeno che potrebbe essere denominato «ciclo del rent-seeking».Sia l’inadeguatezza delle infrastrutture che le privatizzazioni conseguono al fatto che l nspettivi gruppi d’interesse perdono nella concorrenza sul rent-seeking quote del bilancio. La privatizzazione dei beni dello Stato fa aumentare le entrate correnti ed evita spese attuali e future, lasciando quindi risorse per trasferimenti senza sacrificare le infrastrutture. Essa può, quindi, essere favorita sia da coloro che intendono curare le infrastrutture che da quanti desiderano l’aumento dei trasferimenti. I risultati complessivi, tuttavia, possono essere sostanzialmente inefficienti.
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Maravall, José Maria. "L'IDENTITÀ DELLA SINISTRA: LE POLITICHE SOCIALDEMOCRATICHE NELL'EUROPA DEL SUD." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 22, no. 3 (December 1992): 449–99. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200018888.

Full text
Abstract:
IntroduzioneQuesto articolo intende discutere i programmi e le politiche realizzate dai partiti socialisti dell'Europa del Sud giunti al potere negli anni ottanta. Vi sono considerati i partiti socialisti spagnolo (PSOE), greco (PASOK), portoghese (PSP), italiano (PSI) e francese (PS). Per i primi tre, la democrazia costituiva un'esperienza recente, esito delle transizioni dall'autoritarismo della metà degli anni settanta; negli altri due casi, era stata invece ristabilita al termine del secondo conflitto mondiale. Tre dei partiti socialisti considerati – PSOE, PS e PASOK – giungevano al potere forti di maggioranze assolute al Parlamento e dopo una lunga esclusione dal potere. Al contrario, i partiti socialisti portoghese e italiano facevano parte di coalizioni, con l'eccezione, in Portogallo, di un breve periodo di governo monopartitico socialista, dalle elezioni del 1976 fino alla fine del 1977. Il PSI, inoltre, figura al governo come partner minore, sebbene Craxi sia stato primo ministro dal 1983 al 1987. L'analisi comparata delle politiche sarà quindi agéométrie variable: poiché la presenza di coalizioni rende difficile assumere il bilancio dell'azione del governo come indicativo di specifiche politiche socialiste, il lavoro discuterà i casi di Spagna, Francia e Grecia con maggior dovizia.
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Pieruzzi, F. "La denervazione renale transcatetere: il ruolo del nefrologo." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 4 (January 26, 2018): 1–7. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1165.

Full text
Abstract:
Studi clinici recenti hanno dimostrato che la denervazione renale bilaterale con catetere a radiofrequenza riduce significativamente i valori pressori nell'ipertensione resistente. All'efficacia antipertensiva si associa una significativa riduzione dell'ipertono simpatico, dell'insulino-resistenza e del danno d'organo cardio-renale. La procedura si è rivelata pressoché priva di effetti collaterali. Sebbene i dati della letteratura sull'efficacia antipertensiva della denervazione renale transcatetere siano solidi, solo un'analisi dell'utilizzo in campo clinico di questa metodica potrà fornire un reale parametro di giudizio sulle modalità di esecuzione della procedure nelle diverse realtà cliniche sul territorio nazionale. Per questo scopo è stato istituito il Registro Prospettico Italiano che raccoglie dati sull'efficacia e la sicurezza della denervazione renale a breve e a lungo termine. Tuttavia non sono ancora noti gli effetti della procedura sulla funzione renale, la proteinuria e il bilancio del sodio, in particolare nel lungo termine. Queste conoscenze potranno permettere di estendere le indicazioni attuali della procedura anche in altre condizioni patologiche caratterizzate da ipertono simpatico e di valutare l'impatto del costo-beneficio della denervazione renale come un potenziale trattamento alternativo alle tradizionali strategie farmacologiche.
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Kimenyi, Mwangi S. "The Causal Relationship Between Revenues and Expenditures: A Developing Country Case Study." Journal of Public Finance and Public Choice 8, no. 1 (April 1, 1990): 3–11. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344875.

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Abstract:
Abstract Sono le entrate che determinano il volume delle spese di uno Stato oppure la relazione causale va letta in senso inverso? Il quesito, su cui gli economisti esprimono visioni differenti, è di fondamentale importanza per individuare le variabili economiche su cui il policy maker deve agire per ridurre la presenza dello Stato nell’economia e la minor crescita di quest’ultima che ne consegue. Il problema è particolarmente delicato nei paesi in via di sviluppo e coinvolge il ruolo svolto dagli aiuti e dai prestiti esteri di cui tali paesi beneficiano: infatti, se sono le entrate la variabile indipendente, i prestiti esteri aumentando le dimensioni del settore pubblico, potrebbero limitare le capacità di crescita dell’economia del paese.Valendosi di strumenti econometrici, Kimenyi cerca di individuare la relazione esistente tra entrate e spese in un’economia in via di sviluppo scegliendo il Kenia come case study. Il test di causalità di Granger applicato ai dati delle variazioni delle entrate e delle spese effettuate dal governo del Kenia nel periodo 1963-1987 dimostra che entrambi i rapporti di causalità sono verosimili. La conclusione che si trae è che occorre limitare la spesa pubblica. La natura della maggior parte dei governi dei paesi del Terzo Mondo, però, rende utopistica l’ipotesi di imporre un equilibrio di bilancio ed un limite al ricorso al prestito estero tramite norme costituzionali: Kimenyi quindi suggerisce che prestiti ed aiuti siano canalizzati, per esempio, da banche private verso investitori privati nel paese ricevente.
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Grammatica, A., A. Bolzoni Villaret, M. Ravanelli, and P. Nicolai. "Tumore fibroso solitario della laringe sopraglottica." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 3 (May 2016): 239–43. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-194913.

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Abstract:
Il tumore fibroso solitario (SFT) è una neoplasia rara, benigna, di origine mesenchimale che generalmente origina nella pleura ma che raramente può coinvolgere altre sedi al di fuori degli spazi sierosi (mediastino, polmone, fegato, tiroide); il coinvolgimento laringeo è molto raro con solo pochi casi riportati in letteratura. Riportiamo un caso di SFT in una paziente di 41 anni con coinvolgimento della laringe sopraglottica. La sintomatologia è comparsa con disfonia e modesta odinofagia da 2 anni; L’esame fibrolaringoscopico ha evidenziato una massa sottomucosa con coinvolgimento della sovraglottide di sinistra e della parete mediale del seno piriforme. L’RMN rappresenta l’esame principale per escludere altre diagnosi (schwannoma, paragangliome ed emangioma) e per una corretta stadiazione mentre l’immunoistochimica e l’analisi citomorfologica (bcl-2 e CD34 positiva nel 90% dei casi) è la base per una diagnosi definitiva. La chirurgia (endoscopica o cielo aperto) è la prima scelta di trattamento e l’obbiettivo è un bilancio tra la radicalità oncologica e la funzione d’organo; nel caso riportato l’approccio è stato a cielo aperto per il volume della massa tumorale. La prognosi è buona e solo in alcuni casi (specialmente nei SFT pleurici) il comportamento biologico del tumore può essere di tipo maligno.
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Scarantino, Anna. "Da scuola del popolo a scuola fascista della nazione? Un bilancio dell'istruzione elementare in Italia a dieci anni dalla riforma Gentile." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (September 2020): 117–80. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-001005.

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Abstract:
Nel gennaio 1932, a quasi dieci anni dalla riforma più importante e più discus-sa del fascismo, quella della scuola, l'ispettore scolastico Renato Moro preparò una dettagliata relazione sulla condizione della scuola elementare lontana da fina-lità propagandistiche e destinata ad uso interno del ministero dell'Educazione na-zionale. Ponendo a confronto la pubblicazione ufficiale prodotta pochi mesi dopo dal ministero con la relazione preparata da Moro, che qui viene riprodotta inte-gralmente, il saggio mette in luce il divario esistente tra gli obiettivi dichiarati dal fascismo e la realtà, tra i risultati propagandati e quelli effettivamente conseguiti. Ne emerge, tra l'altro, l'immagine di una società meridionale ancora arretrata ma non immobile, che anche nei suoi strati medio-bassi chiedeva allo Stato più istru-zione e la possibilità di accesso alle scuole medie, che la riforma aveva ostacolato in molti modi. Il regime, impegnato ad ottenere una più decisa fascistizzazione del-la scuola, sottovalutò gli effetti negativi prodotti dalla presenza invadente del par-tito e dell'Opera nazionale Balilla, e dal disordine normativo che ne accompagnò costantemente l'azione. Il succedersi continuo di provvedimenti, ripensamenti e adattamenti minò l'immagine di solidità e coerenza che il regime voleva dare di sé nel suo progetto di radicale trasformazione degli italiani.
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Bartoletto, Silvana. "Energia e ambiente in Europa (1800-2010)." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 2 (September 2011): 59–78. http://dx.doi.org/10.3280/riss2011-002005.

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Abstract:
Il forte incremento dei consumi di energia e delle emissioni di CO2, la crescente dipendenza da aree molto instabili politicamente, l'aumento del prezzo dei combustibili fossili e il loro progressivo esaurimento sono problemi che mettono in evidenza l'insostenibilitŕ dell'attuale sistema energetico. E' stato nel corso degli ultimi due secoli che si č verificato un massiccio e continuo aumento del consumo di fonti energetiche non rinnovabili. Prima di questa importante trasformazione nel sistema energetico, tutte le forme impiegate di energia erano rinnovabili. Nel presente lavoro, dopo aver ricostruito l'attuale situazione energetica, si cercherŕ di analizzare i tempi e i modi del passaggio da fonti energetiche rinnovabili a fonti energetiche non rinnovabili. Lo scenario privilegiato sarŕ quello europeo, ma si farŕ continuo riferimento anche alla situazione esistente a livello mondiale. Verranno analizzati i consumi di energia in Europa in una prospettiva di lungo periodo, che va dagli inizi del XIX secolo fino ad oggi. Dopo aver analizzato l'evoluzione dei consumi sia in termini complessivi che pro capite, ci si soffermerŕ sulle modifiche nella struttura del bilancio energetico, evidenziando le differenze tra i diversi paesi europei nella transizione da un sistema energetico a un altro e le conseguenze in termini di emissioni di CO2.
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Basolo, Alessio, Paola Fierabracci, and Ferruccio Santini. "Misurazione della spesa energetica mediante la camera metabolica nello studio dei fenotipi dell’obesità." L'Endocrinologo 23, no. 1 (January 12, 2022): 14–19. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-01007-y.

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Abstract:
SommarioLa capacità di modulare l’introito calorico in risposta ai cambiamenti della richiesta energetica è essenziale per la sopravvivenza dell’individuo. L’apparente spontaneità con cui decidiamo di alimentarci dipende da una complessa interazione tra percezioni visive olfattive e cognitive e il sistema nervoso centrale che integra a livello ipotalamico i segnali periferici relativi allo stato nutrizionale. La conservazione dell’equilibrio energetico può essere considerata un processo dinamico e, sotto controllo fisiologico ideale, le variazioni di un componente (spesa energetica) provocano cambiamenti compensatori biologici e/o comportamentali nell’altra parte del sistema (introito calorico) e viceversa. Nella vita di tutti i giorni un abbinamento così perfetto tra apporto energetico e dispendio energetico è difficilmente raggiungibile e il tessuto adiposo funge da deposito dinamico, proteggendo dalle inevitabili deviazioni dell’equazione di equilibrio. Recenti studi hanno dimostrato che la risposta adattativa della spesa energetica a differenti interventi dietetici (alimentazione eccessiva o restrizione calorica) identifica la presenza di due differenti fenotipi metabolici (“dissipatore” e “risparmiatore”). In questa rassegna verranno discussi i principi fondamentali dell’equazione del bilancio energetico e il loro metodo di misurazione mediante camera metabolica. Verranno inoltre descritti i due diversi fenotipi metabolici che possono indicare la propensione di un individuo a essere più o meno incline allo sviluppo dell’obesità.
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Galligioni, F., and C. Carollo. "Alcune considerazioni sull'attuale ruolo della TC in Neuroradiologia con particolare riferimento ai tumori cerebrali." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (December 1991): 7–12. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s302.

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Abstract:
Fino a quando l'esame TC è stato il nostro pressoché unico presidio diagnostico per gran parte della patologia neurologica riconoscenti abbiamo accettato quello che ci offririva e talvolta l'abbiamo anche forzata per cercare di farle risolvere problemi diagnostici al di sopra dei suoi limiti. Oggi, con l'avvento della RM, riteniamo sia giusto fare un bilancio obiettivo della nostra attività tomografica per stabilire se possibile quanto della TC dobbiamo salvare e quale ruolo eventualmente potrà avere ancora in futuro in campo neuroradiologico. Si tratta di un processo a cui i Neuroradiologi, come succede a tutti quelli la cui attività è legata a strutture in evoluzione, sono ormai abituati: l'abbiamo condotto in passato alla Pneumoencefalografia, alla Cisternografia, alla Vetricolografia prima gassosa e poi opaca, alla Scintigrafia cerebro-spinale, alla Stratigrafia pluridizionale, alla Flebografia lombare, alla Discografia (e tra poco sarà il momento della Mielografia e dell'Angiografia), tutte metodiche che abbiamo abbandonato gradualmente per l'imporsi di nuove e più affidabili indagini. La stessa situazione si sta verificando ora con la TC incalzata con forti pressioni dalla RM e noi, fatti accorti delle precedenti esperienze, cerchiamo qui di fare il punto della situazione in un diretto confronto TC/RM nel settore particolare delle neoplasie cerebrali.
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Floridia, Antonio. "Le elezioni comunali in Toscana dal 1993 al 2004. Gli effetti delle nuove regole, i partiti, le coalizioni, i "nuovi" sindaci." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 54, no. 2 (December 31, 2005): 5–91. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12718.

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Abstract:
L’obiettivo di questo lavoro quello di fornire un bilancio critico e una valutazione degli effetti che l’applicazione della legge 81 del 25 marzo 1993 ha prodotto sui sistemi politici locali della Toscana: una legge che è stata più volte, e da più parti, definita come il frutto migliore della convulsa fase di crisi e di transizione che hanno vissuto le istituzioni politiche del nostro paese nel corso degli anni Novanta, – «un esempio di ingegneria istituzionale sostanzialmente andato a buon fine», come è stato detto –, ma di cui oggi, a distanza di anni, e dopo tre cicli elettorali, si possono cominciare a cogliere meglio le complesse implicazioni, individuando i processi di mutamento che le nuove regole hanno indotto, o con i quali esse si sono intrecciate, nel comportamento degli elettori e nelle strategie degli attori politici. Ad oltre dodici anni dall’approvazione di questa legge, tutti i Comuni hanno già sperimentato per almeno tre volte il nuovo sistema elettorale. È possibile quindi disporre oggi di una mole rilevante di dati che permettono di valutare le modalità di funzionamento del nuovo sistema elettorale. Concentrare poi l’attenzione su una sola regione, la Toscana nel nostro caso, corrisponde ad un esigenza conoscitiva di particolare rilievo, proprio perché, come rilevava Giacomo Sani nella Prefazione ad uno degli studi più completi sull’argomento, apparso dopo la tornata elettorale del 1999, ciò che emerge sono appunto «le forti differenze a base regionale» che hanno caratterizzato l’impatto della nuova legge elettorale. In questa ricerca, dunque, siamo partiti dalle specificità del sistema politico toscano, cominciando ad analizzare alcuni aspetti del voto amministrativo nel corso degli anni Ottanta e cercando di misurare, per quanto possibile, i mutamenti che il nuovo sistema elettorale ha prodotto. I comuni considerati dalla ricerca sono quelli che, sulla base dei dati del Censimento 1991, e poi di quello del 2001, hanno superato i 15 mila abitanti e per i quali, dunque, la nuova legge prevede un sistema elettorale a doppio turno: per la Toscana, si tratta di 51 comuni. Per questi comuni è stato predisposto un data base completo, oggi anche consultabile via internet, comprendente tutti i dati relativi alla partecipazione elettorale, i voti riportati dai candidati e dalle liste collegate, i seggi attribuiti a ciascuna lista. Generalmente, i dati sono stati analizzati anche sulla base delle diverse classi demografiche dei comuni e della diversa ampiezza dei consigli comunali5, e sulla base dei diversi cicli elettorali, in modo da consentire confronti omogenei
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Pensieri, C. "Le 5 leggi della Quinta Disciplina nel Management Sanitario / The 5 Laws of the Fifth Discipline in Health Management." Medicina e Morale 67, no. 2 (June 20, 2018): 175–86. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2018.534.

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Abstract:
Le aziende sanitarie, gli ospedali e le cliniche private sono diventate nell’ultimo ventennio aziende alla continua ricerca di un pareggio dei conti e in alcuni casi di profitto. Per raggiungere questi obiettivi di pareggio di bilancio o di profitto è stato necessario lavorare sul Management. I livelli dirigenziali hanno dovuto modellarsi sulle aziende a scopo di lucro per fare benchmarking delle migliori pratiche economiche e amministrative. La Quinta Disciplina, frutto della Sloan School of management del Massachusetts Institute of Technology (MIT), è un sistema di management e leadership delle Learning Organization che hanno dimostrato una forte capacità di adattamento e superamento delle crisi. In questo articolo trattiamo le 5 Leggi della Quinta Disciplina che i top manager sanitari dovrebbero conoscere per gestire, prevedere e controllare i cambiamenti aziendali. ---------- In the last twenty years, hospitals and private clinics have become companies searching for a break or, in some cases, for profit. To achieve these profits or balance goals, it was necessary to work on management. Leadership levels needed to model on profit-making companies to benchmark the most effective economic and administrative practices. The Fifth Discipline (result of the MIT’s Sloan School of Management) is an organization management and leadership system that has demonstrated a strong ability to adapt and overcome the crisis. In this article, we deal with the 5 Laws of the Fifth Discipline that the top health managers should know about managing, predicting, and controlling business changes.
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Semenza, Renata. "Recensione a C. Caruso, M. Morvillo (a cura di), Il governo dei numeri. Indicatori economico-finanziari e decisione di bilancio nello Stato costituzionale, il Mulino, 2020." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 169 (April 2021): 129–31. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-169009.

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D'Alimonie, Roberto. "Domenico Da Empoli, Paolo De Ioanna, Giuseppe Vegas, Il bilancio dello Stato. La finanza pubblica tra Governo e Parlamento, Milano, Edizioni del Sole 24 Ore, 1988." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 3 (December 1991): 603–4. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200018025.

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Bartole, Sergio. "SCIENZA POLITICA E DIRITTO: COMMENTO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 1 (April 1991): 129–36. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200009849.

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Abstract:
IntroduzioneL'invito a intervenire sull'importante contributo di Leonardo Morlino (1989) mi consente di ritornare su un argomento — quello dei rapporti fra la scienza politica e la scienza del diritto costituzionale — cui ho già dedicato in altre occasioni una qualche riflessione (1985, 1986). Debbo confessare di guardare con un po’ di invidia all'iniziativa che Morlino ha preso di tracciare una sorta di bilancio dello stato della sua disciplina. Sono, in effetti, convinto che molto spesso gli studi di diritto costituzionale stiano procedendo senza una precisa consapevolezza della direzione da prendere, delle manchevolezza che li connotano e delle risposte di ordine scientifico che da essi si attendono: mancano adeguate meditazioni di ordine teorico e metodologico, e troppo spesso contributi monografici e saggistici nascono in obbedienza a quella che Morlino chiama una «logica esterna», e quindi senza una seria attenzione alla «logica interna» alla disciplina ed alle connesse preoccupazioni di ordine sistematico. Né vale rispondere che le preoccupazioni metodologiche e teoriche rappresentano fughe in avanti rispetto all'analisi e considerazione dei problemi concreti, di fronte ai quali soltanto ha senso proporre questioni di teoria e metodo, che, se formulate in astratto, restano nel limbo delle pie dichiarazioni di intenti, senza trovare adeguato riscontro nella attività pratica di ricerca. La mancanza di un bagaglio metodologico e teorico solo in apparenza allevia le fatiche del viaggiatore e, in realtà, lo obbliga a rifare il punto astronomico ad ogni giro di strada, anche al di là delle normali e corrette esigenze di una responsabile autocritica e di un doveroso autocontrollo.
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Angelini, Francesca. "La scuola nella Costituzione: bilancio e letture prospettiche." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 3 (October 2021): 11–46. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-003002.

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Abstract:
Dopo una breve riflessione sul ruolo della scuola alla luce dell'esperienza pandemica, l'articolo propone, in una prospettiva di diritto costituzionale, l'esame e l'evoluzione del-la disciplina costituzionale della scuola ripercorrendo tematicamente quella che può essere individuata come una sorta di tripartizione per capi, all'interno della stessa Costituzione, fra profili organizzativi, questioni attinenti alla libertà di insegnamento e, infine, profili relativi al diritto sociale all'istruzione. La trattazione, rispetto ad ognuna di queste parti, cercherà di ripercorrere l'attuazione che è stata data alla disciplina costituzionale della scuola, ma anche di assumere uno sguardo critico nei confronti dei problemi aperti e delle possibili visioni prospettiche.
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Bellasi, Antonio. "Il bilancio del fosforo e il danno d'organo." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 3 (November 9, 2013): 208–12. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1038.

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Abstract:
Numerose evidenze cliniche e di laboratorio suggeriscono una relazione stretta tra le alterazioni del metabolismo minerale (oggi chiamate Chronic Kidney Disease Mineral Bone Disorders, CKD-MBD) e i marker di danno cardiovascolare e di malattia ossea nell'insufficienza renale cronica. Anche se i meccanismi non sono stati ancora completamente chiariti, si ritiene che l'associazione con la malattia cardiovascolare, in particolare con le calcificazioni vascolari, rappresenti una valida spiegazione dell'incremento del rischio di morte o di progressione verso l'insufficienza renale cronica terminale associata alle alterazioni del metabolismo minerale. In questo articolo si vogliono riassumere le evidenze scientifiche che suggeriscono il legame tra metabolismo del fosforo, danno d'organo e sopravvivenza nell'insufficienza renale cronica.
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Parisini, Roberto. "Per un bilancio dell'insegnamento nella storia delle Ssis." SOCIETÀ E STORIA, no. 128 (September 2010): 311–21. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-128004.

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Abstract:
La necessitÀ di elaborare, anche in Italia un nuovo modello di formazione all'insegnamento ha portato alla creazione delle SSIS, all'interno delle quali un notevole spazio ha avuto la storia. In questo ambito, le Scuole avrebbero dovuto diventare il luogo di elaborazione, a metÀ strada tra universitÀ e scuola, di un nuovo, specifico sapere disciplinare, in grado di ricomporre ricerca scientifica e prassi didattica in un sapere autonomo, connesso a ricerche e pratiche proprie. Le Scuole tuttavia, frammentate e poco comunicanti tra loro, spesso hanno fallito il loro obiettivo. Ma ci sono state anche esperienze positive, dove sono maturati, a vari gradi, percorsi di grande interesse e originalitÀ. Il saggio propone una prima riflessione comparata su diverse esperienze delle Scuole, nella convinzione che esse costituiscano un importante livello di confronto, imprescindibile, nel bene e nel male, per poter proseguire lungo un cammino che rimane indubbiamente per molti versi complesso e accidentato.
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Potito, Serena. "L’economia napoletana e il commercio internazionale tra ‘800 e ‘900: I Magazzini Generali e il Deposito Franco = The Neapolitan economy and international trade between 800 and 900: The Magazzini Generali and the Free Warehouse." Pecvnia : Revista de la Facultad de Ciencias Económicas y Empresariales, Universidad de León, no. 16/17 (December 1, 2013): 241. http://dx.doi.org/10.18002/pec.v0i16/17.1343.

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Abstract:
<p>I Magazzini Generali, creati su modello dei <em>docks</em> inglesi e dei magazzini francesi -e regolamentati da una legge del 1871- si diffusero nelle maggiori città italiane, con alterna fortuna: comune era lo scopo di provvedere alla custodia delle merci, rilasciando speciali titoli di commercio, e di agevolare l’incontro tra produttore e acquirente, riducendo i tempi di negoziazione.</p> <p>Essi sono, dunque, da annoverare fra gli strumenti commerciali con cui si intendeva intensificare e favorire i traffici di merci nel periodo in cui il commercio internazionale su larga scala andava riducendo le barriere tra paesi, accompagnato dallo sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture.</p> <p>Nell’ambito del dibattito sul tentativo italiano di ritagliarsi un ruolo durante la prima globalizzazione -con la crescita della liberalizzazione del commercio internazionale e, nello stesso tempo, lo sviluppo del protezionismo moderno- la presente ricerca mette a fuoco l’esperienza della costituzione dei Magazzini Generali di Napoli, per alcuni decenni i più importanti d’Italia. La Società Meridionale dei Magazzini Generali ne assunse la gestione nel 1874 e -attraverso lo studio di testimonianze dell’epoca, degli Atti del Consiglio Comunale e della Camera di Commercio, di dati di bilancio presenti nell’Archivio di Stato di Napoli- questo saggio ne ripercorre l’iter costitutivo e le vicende dei primi anni. Oltre a offrire un quadro della situazione politica ed economica del Mezzogiorno d’Italia, ed in particolare di Napoli, nella congiuntura economica tra fine ‘800 e inizio ‘900, emergono spunti interessanti relativi all’ammodernamento delle infrastrutture portuali cittadine, e alla questione della creazione di un punto franco (uno degli ipotetici cardini dello sviluppo industriale della città): in un quadro di occasioni mancate ed ostacoli legati alle caratteristiche del processo storico, dal confronto con economie di differenti realtà europee.</p><p>The <em>Magazzini Generali</em>, created on the model of the British docks and of the French <em>magasins généraux</em> -and regulated by an Act of 1871- became widespread in major Italian cities, with varying success: common purpose was to provide for the custody of the goods, issuing special bonds trade, and to facilitate the meeting between producer and buyer, reducing the time of negotiation. They are -therefore- to be counted among the commercial tools with which it was intended to intensify and facilitate the traffic of goods in the period in which international trade -on a large scale- was reducing the barriers between countries, accompanied by the development and modernization of infrastructure. In the debate on the Italian attempt to carve out a role during the first globalization -with the growth of international trade liberalization and, at the same time, the development of modern protectionism- the present research focuses on the experience of the constitution of Magazzini Generali of Naples, for several decades the most important ones in Italy. The <em>Società Meridionale of Magazzini Generali</em> took over the management in 1874 and -through the study of contemporary testimonies, of the Acts of the City Council and of the Chamber of Commerce, of balance sheet data present in the State Archives of Naples- this essay traces its incorporation process and the events of the early years. In addition to providing an overview of the political and economic situation of Southern Italy, especially in Naples, during the economic situation between the end of '800 and '900, interesting ideas emerge relating to the modernization of port infrastructure, and about the question of creating a free point (one of the hypothetical cornerstones of the industrial development of the city): in a framework of missed opportunities and of obstacles related to the characteristics of the historical process, by comparing with the economies of different European realities.</p>
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Claudia, Burlando, and Todeschino Andrea. "L'interpretazione della riforma di TPL a Genova: tra la creazione di una bad company e l'efficentamento del sistema." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (January 2012): 335–52. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-002007.

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Abstract:
Il presente lavoro cerca di comprendere quali siano stati gli effetti della riforma del TPL (avviata con il d.lgs. 422/1997 e sue successive modificazioni) sul capoluogo genovese ed in particolare quali siano stati criticitŕ ed effetti positivi del percorso in un'ottica, se possibile, di trasformazione dell'operato di una singola realtŕ urbana in una base di ragionamento per l'attivitŕ riformatrice di altre realtŕ urbane. Attraverso un'analisi normativa e di bilancio vengono identificati i momenti salienti delle scelte fatte dall'Amministrazione Pubblica per comprendere quali siano state le conseguenze di tali scelte dal punto di vista dell'efficienza (in un'ottica di maggiore sostenibilitŕ fiscale) e dell'efficacia (in un'ottica di migliorare la qualitŕ dei servizi offerti e per questa via di incrementare la domanda). Pur senza la pretesa di sintetizzare gli esiti della complessa operazione con un giudizio a "saldo" positivo o negativo, si identificano le principali istanze disattese cosě come, invece, alcuni effetti positivi.
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Manfrè, L., R. Angileri, G. Caruso, V. D'Antonio, M. De Maria, and R. Lagalla. "Calibro dei sifoni carotidei e asimmetria del poligono di Willis: Studio Angio-RM." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 148. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s260.

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Abstract:
A differenza dell'Angiografia, l'esame Angio-RM consente la simultanea visualizzazione dei vasi del poligono. Si è valutata la correlazione esistente tra calibro dei sifoni e asimmetrie di sviluppo del poligono nella popolazione normale. Sono stati esaminati 3 casi di occlusione totale di una carotide. 120 pazienti privi di patologie vascolari o neoplastiche sono stati sottoposti ad esame Angio-RM 3DTOF con Magnetization Tranfer e TONE. Sono state valutate le immagini di sorgente e 3DMIP, prima e dopo sottrazione dei pixel non vascolari. I pazienti sono stati suddivisi in 5 gruppi: I = aplasia di A1, II = ipoplasia di A1, III = lieve asimmetria di A1, IV ? arteria comunicante posteriore fetale, V = poligono simmetrico. Inoltre i pazienti sono stati suddivisi in base al calibro della carotide interna in: A (simmetrico), B (lieve asimmetria), e C (marcata asimmetria). è stata calcolata la percentuale di differenza di calibro (PDC) tra carotide destra e sinistra (Cmin/Cmax). Sono stati posti in correlazione PDC e simmetria dei vasi del poligono. I pazienti del gruppo C sono stati sottoposti a color Doppler dei vasi al collo, per escludere vasculopatia a monte. Una differenza statisticamente significativa in termini di PDC tra sifone carotideo destro e sinistro è stata osservata unicamente nei pazienti di gruppo I e II. I pazienti affetti da occlusione del sifone carotideo con compenso via Al dimostravano un calibro di Al superiore rispetto ai gruppi III, IV e V. Per quanto una asimmetria di calibro dei sifoni carotidei possa suggerire l'esistenza di una patologia vascolare a monte, è necessario considerare le varianti anatomiche correlate all'asimmetrico del poligono di Willis. Il bilancio dei rami collaterali esistenti a livello del poligono di Willis mediante Angio-RM è importante per la valutazione dei possibili circoli di compenso.
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Roncallo, F., I. Turturici, A. Bartolini, A. Tedeschi, A. Santelli, L. Scotto Di Santillo, and G. Garaventa. "La TC nello studio della patologia flogistica cronica rino-sinusale." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 5 (October 1995): 663–73. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800504.

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Abstract:
Sono stati valutati gli aspetti morfologici delle flogosi croniche rino-sinusali alla TC, eseguita secondo un protocollo iniziale standardizzato, in funzione delle alterazioni anatomo-patologiche presenti, tenuto conto che le nuove tecniche chirurgiche più conservative presuppongono un dettagliato bilancio spaziale pre-operatorio. La TC è tecnica in grado di documentare ispessimenti anche minimi della mucosa rino-sinusale, così come manifestazioni reattive ossee di tipo litico o sclerotico ed eventuali componenti essudative associate. Il dato fondamentale, tuttavia, da analizzare durante il corso dell'esame è rappresentato dall'integrità o coinvolgimento delle regioni del complesso ostio-meatale e del recesso sfeno-etmoidale. Le flogosi croniche semplici sono state suddivise a seconda dei dati anatomo-morfologici emersi in tre forme, in accordo con i dati recenti della letteratura: infundibolare, ostiomeatale e sfenoetmoidale. Tra le flogosi croniche complicate sono stati considerate le poliposi erosive e le cisti. Le poliposi erosive rappresentano la forma sintomatica più frequente, di cui sono state valutate sia forme iniziali, sia forme più avanzate, sia forme recidive, sia complicanze ascessuali. Nell'ambito della patologia cistica, le cisti mucose e sierose sono risultate assai frequenti, ma raramente sintomatiche, mentre forme flogistiche croniche cistiche di più raro riscontro quali il mucocele e mucopiocele sono state evidenziate in pazienti portatori di sintomatologia oculare ad andamento lentamente ingravescente. Infine nelle forme croniche complicate sono state inserite le rare flogosi iatrogene.
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Gambino, Silvio, and Walter Nocito. "Governance europea dell'economia, crisi degli. Stati e diritti fondamentali: notazioni costituzionali." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (November 2012): 5–33. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2012-002001.

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Abstract:
La crisi economico-finanziaria ha importanti ricadute sul diritto interno e su quello europeo in termini di riforme accompagnate da previsioni di rango costituzionale sul vincolo del pareggio di bilancio, insieme con l'approvazione di nuovi trattati e la creazione di nuove strutture istituzionali in ambito europeo per assicurare il rispetto degli standard macroeconomici da parte degli stati membri dell'eurozona. Gli effetti di queste riforme si ripercuotono in particolare sulla tenuta del modello statale ed europeo di Welfare e sulla effettivitŕ dei diritti, con particolare riguardo a quelli sociali. Il saggio riflette su tali complesse tematiche evolutive (e di trasformazione) degli ordinamenti europei, interrogandosi problematicamente sulla stessa esigibilitŕ dei diritti sociali al livello di ordinamenti interni e di ordinamento dell'Unione, le cui costituzioni si ispirano al riconoscimento e alla garanzia di tali diritti.
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Sotte, Franco. "Potrŕ l'Europa avere una politica agricola all'altezza della "prospettiva 2020"?" ARGOMENTI, no. 30 (March 2011): 149–78. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030007.

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Abstract:
Mentre si avvicina, con la scadenza del 2013, la conclusione dell'attuale periodo di programmazione europeo, la politica agricola comune (PAC) č ancora una volta in una fase di riforma. Sarŕ possibile questa volta trovare una soluzione al tempo stesso convincente per il settore primario e per lo sviluppo delle aree rurali, e coerente tutte le altre politiche comuni nella prospettiva dell'Europa-2020? La prospettiva non č chiara anche perché fin qui non sono emerse concrete proposte riformatrici. Questo articolo analizza criticamente l'attuale collocazione della PAC nel bilancio dell'UE e avanza alcune proposte di rilancio di questa politica che per lunghi decenni č stata il piů compiuto esperimento fondativo dell'UE.
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D'Aprile, P., F. Macina, G. Tripoli, and A. Carella. "Meningiomi intracranici." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 6 (December 1994): 875–82. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700604.

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Abstract:
Scopo del presente studio è stata la verifica dell'apporto diagnostico della Angiografia a Risonanza Magnetica (Angio-RM) nella valutazione pre-operatoria dei meningiomi intracranici. Sono stati esaminati 15 pazienti (portatori di 16 meningiomi), sottoposti ad esame RM di base e ad Angio-RM dei vasi arteriosi e venosi (impiegando sequenze TOF, rispettivamente FISP-3D e FISP-2D), anche dopo somministrazione ev di Gadolinio (Gd-DTPA). L'Angio-RM, nel corso dello studio del comparto venoso, ha permesso una accurata valutazione della invasione dei seni e della dislocazione delle vene corticali. Lo studio dei vasi arteriosi ha permesso di rilevare stenosi del segmento cavernoso della arteria carotide interna (nei meningiomi a sede latero-sellare), effetto massa sui vasi adiacenti, ed, in alcuni casi, le più grosse afferenze arteriose. L'Angio-RM è in grado di fornire un soddisfacente bilancio diagnostico dei meningiomi, con particolare riferimento ai loro rapporti con le strutture vascolari adiacenti, limitando il ricorso a successive valutazioni angiografiche tradizionali a casi selezionati, o nei quali si reputi necessario un trattamento embolico pre-chirurgico.
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Del Signore, Massimo, Valentina Francapi, Graziano Maino, and Lorena Trabattoni. "Un'esperienza di ricerca-azione per riprogettare le politiche per la prima infanzia e i servizi di refezione scolastica a Melzo (Milano)." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2011): 183–96. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003011.

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Abstract:
L'articolo presenta un'esperienza di ricerca-azione per valutare e progettare le politiche per la prima infanzia e per migliorare la qualitŕ dei servizi di refezione scolastica nel comune di Melzo in provincia di Milano. Nell'ambito della realizzazione del bilancio sociale comunale la ricerca-azione č stata attivata come modalitŕ di interlocuzione con i diversi stakeholder. Per sviluppare la ricerca-azione si sono costituiti due gruppi di lavoro composti da tecnici, politici e ricercatori. Il gruppo di ricerca ha utilizzato interviste e questionari per raccogliere informazioni, producendo report intermedi di restituzione, presentati e discussi con gruppi di cittadini. L'articolo sviluppa inoltre alcune considerazioni sull'utilizzo della ricerca-azione con finalitŕ politiche e sul ruolo dei ricercatori.
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Doria, Marco. "La fabbrica tra economia, società e politica. Il controverso bilancio dell'Ilva di Taranto." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 295 (May 2021): 253–68. http://dx.doi.org/10.3280/ic295-oa3.

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Abstract:
Il centro siderurgico di Taranto ha avuto e ha una grande importanza nella storia industriale&nbsp;italiana. A esso sono stati dedicati studi approfonditi. In queste pagine, ripercorrendo quanto&nbsp;emerge da tali studi cos&igrave; come dalla pi&ugrave; recente storiografia sull'impresa pubblica in Italia e&nbsp;sull'Iri, si proporranno alcune considerazioni sul ruolo della siderurgia nell'economia italiana,&nbsp;sulla parabola delle partecipazioni statali e il loro rapporto con la politica, sulle politiche perseguite&nbsp;nel secondo dopoguerra per ridurre i divari tra Nord e Sud. Si guarder&agrave; anche ai contenuti&nbsp;e ai toni del dibattito pubblico su tali questioni. Le scelte di volta in volta compiute e le&nbsp;diverse posizioni assunte saranno storicamente contestualizzate. Molti degli interrogativi che&nbsp;questa storia solleva hanno ancora oggi bisogno di risposte adeguate ai tempi.
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Janeček, Petr, and Michael Satýnek. "Změny v mezinárodním turismu z pohledu platební bilance." Trendy v podnikání 11, no. 3 (2021): 32–42. http://dx.doi.org/10.24132/jbt.2021.11.3.32_42.

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Abstract:
From a global perspective, international tourism has a great importance for national economies. In addition, for the most visited countries, international tourism is a major contributor to GDP. This article focuses specifically on changes in international tourism from the view of the balance of payments. At first,the theoretical part will introduce the field of international tourism and its impact on the economy of the state and then in the context of the balance of payments of the state. Subsequently, in the analytical part, the aim will be to analyse the development of tourism and its impact on the trade and services balance. For example, in the Czech Republic, the results show a large number of tourist arrivals, but also large departures of Czechs abroad, which reduces the overall balance. In the end and among other things, the impact of the covid-19 pandemic on tourism and the balance of payments will be evaluated.
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Forte, Francesco. "On the Erosion of the Rule of Law Principle in Tax Matters. Some Reflections on the Italian Case in a Public Choice Perspective." Journal of Public Finance and Public Choice 15, no. 1 (April 1, 1997): 25–35. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540633.

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Abstract:
Abstract Malgrado siano tutelati a livello costituzionale, in Italia i cittadini-contribuenti sono sottoposti ad oneri tributari arbitrari, in quanto basati su decisioni del Parlamento, con la regola della maggioranza semplice che, come è noto, da’ spesso luogo alio sfruttamento delle minoranze.Si può affermare quindi che in Italia il principio della «regola della legge» ha perduto, in campo tributario, una parte sostanziale del suo originario valore per la tutela dei contribuenti. In particolare, l’erosione di questo principio è stata il frutto di tre meccanismi: a) la «legge finanziaria», che ha eluso la norma in base alia quale la legge di bilancio non può introdurre nuove imposte o nuove spese; b) l’abuso dei «decreti-legge», che dovrebbero essere consentiti soltanto in situazioni di urgenza, mentre vengono utilizzati per introdurre nuove imposte, la cui urgenza è sempre discutibile; c) l’abuso delle leggi-delega, che consentono di espropriare il Parlamento del suo potere legislativo, affidandolo al governo, che molto spesso prende decisioni che vanno al di là dei poteri conferitigli.
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Vaghi, M. A., M. Bracchi, C. Cimino, and L. Strada. "Considerazioni generali sulla diagnosi ed il trattamento delle malformazioni artero-venose durali del rachide spinale." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1 (April 1988): 81–90. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100109.

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Abstract:
Per la diagnosi ed il trattamento delle MAV durali e spinali è necessaria l'angiografia spinale selettiva. Poiché è opportuno un bilancio angiografico il più completo possibile e poiché talora l'esplorazione deve essere estesa al di fuori del rachide, preferiamo avere una ragionevole certezza della presenza di una MAV prima di iniziare l'angiografia. Questa certezza la cerchiamo con la mielografia. In determinate condizioni anche la RM può fare diagnosi di MAV ed è augurabile che in futuro questo esame possa sostituire la mielografia o quanto meno rappresentare un mezzo valido e non invasivo per il controllo dopo trattamento. Da quando è stata resa nota la natura di queste MAV durali, il trattamento, sia di embolizzazione che chirurgico, dovrebbe limitarsi ad interrompere il flusso tra MAV durale e plesso perimidollare. Come materiale d'embolizzazione abbiamo usato inizialmente il Bucrilato, attualmente preferiamo le particelle di Ivalon, di più facile impiego rispetto alle colle. Sottoponiamo al chirurgo i casi di recidiva e i casi in cui la situazione dell'arteria spinale anteriore rappresenta un pericolo per l'embolizzazione.
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