Academic literature on the topic 'Bianchezza'

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Journal articles on the topic "Bianchezza"

1

Comberiati, Daniele. "‘La razza di mezzo’: Le rappresentazioni di bianchezza e nerezza nelle opere letterarie degli italiani in Congo." Italian Studies 69, no. 3 (October 22, 2014): 357–75. http://dx.doi.org/10.1179/0075163414z.00000000077.

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2

Starec, Martina, Antonella Calabretti, Federico Berti, and Cristina Forzato. "Oleocanthal Quantification Using 1H NMR Spectroscopy and Polyphenols HPLC Analysis of Olive Oil from the Bianchera/Belica Cultivar." Molecules 26, no. 1 (January 5, 2021): 242. http://dx.doi.org/10.3390/molecules26010242.

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Abstract:
The cultivar Bianchera is an autochthonous variety from the eastern part of northern Italy, but it is also cultivated in the Slovenian and Croatian peninsula of Istria where it is named Belica (Slovenia) and Bjelica (Croatia). The properties of oleocanthal, a natural anti-inflammatory ibuprofen-like compound found in commercial monocultivar extra virgin olive oils, were determined by means of both quantitative 1H NMR (qNMR) and HPLC analyses, where qNMR was identified as a rapid and reliable method for determining the oleocanthal content. The total phenolic content (TPC) was determined by means of the Folin–Ciocalteau method and the major phenols present in the olive oils were also quantified by means of HPLC analyses. All these analyses confirmed that the cultivar Bianchera was very rich in polyphenols and satisfied the health claim provided by the EU Commission Regulation on the polyphenols content of olive oils and their beneficial effects on human health.
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3

Lomolino, Giovanna, Federico Zocca, Paolo Spettoli, Giampaolo Zanin, and Anna Lante. "A preliminary study on changes in phenolic content during Bianchetta Trevigiana winemaking." Journal of Food Composition and Analysis 23, no. 6 (September 2010): 575–79. http://dx.doi.org/10.1016/j.jfca.2010.04.001.

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4

Bianchera, Luciana, Alessandra Furin, Angelo Silvestri, and Salvatore Inglese. "Prolegomeni sulle basi fondative di una ricerca inerente l'integrazione tra diverse epistemologie culturali e di pensiero." GRUPPI, no. 1 (October 2020): 41–55. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10481.

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Abstract:
In questo dialogo, promosso dalla rivista Gruppi, Luciana Bianchera e Salvatore Inglese ci raccontano la ricerca, che svolgono in collaborazione con Alberto Eiguer, in merito all'integrazione di diverse epistemologie culturali e di pensiero. Tutto è partito dalla necessità di Luciana di confrontarsi con degli esperti in merito a quanto emerge nei gruppi di parola con i migranti ospiti dei CAS che coordina. I contenuti che emergono in questi gruppi vengono letti attraverso diverse prospettive: la psicoanalisi, la psicoanalisi operativa e l'etnopsichiatria. La loro esperienza è un esempio di come si possa confrontare, far dialogare e integrare matrici molto diverse tra loro. Lo scritto parte dall'interrogarsi su cosa è un enigma, costrutto che sarà il punto focale di tutto il lavoro e che verrà declinato nelle sue varie prospettive. Lucianaspiega la storia di questa ricerca, nata per rispondere a molti enigmi, e Salvatore parla della propria formazione personale per spiegare in cosa consiste l'etnopsichiatria, per molti di noi disciplina enigmatica. Parte importante della ricerca è stato lo studio della mitologia e del magico, aspetti imprendibili e impensabili che hanno a che fare con la presenza dell'invisibile che emerge nei gruppi di parola, e della gestione della lingua: le varie traduzioni possono diventare un ponte che crea uno spazio di pensabilità altro, nuovo, che "tradisce" piuttosto che tradurre e permette nuovi orizzonti di senso.
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5

Lante, Anna, and Lomolino. "Characterization of esterase activity in the Bianchetta trevigiana grape variety under reducing conditions." International Journal of Wine Research, October 2012, 45. http://dx.doi.org/10.2147/ijwr.s37073.

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Dissertations / Theses on the topic "Bianchezza"

1

NESSI, CECILIA. "Existing in/difference. Lesbian perspectives on urban encounters." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/258898.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone di apportare una prospettiva queer ed intersezionale al dibattito sociologico attorno alla diversità, alle differenze e alle minoranze urbane. Partendo da un approccio interdisciplinare, questo studio esplora il significato dellincontro con la differenza a partire da soggettività lesbiche, un posizionamento subalterno reso dominante allinterno della cornice omonazionalista. Lobbiettivo è quello di esplorare la città a partire dalle esperienze quotidiane di un soggetto minoritario, quello lesbico, raramente oggetto di attenzione nella letteratura non anglosassone. Si tratta di uno studio qualitativo interdisciplinare basato su un ragionamento abduttivo e radicato (grounded theory) e costante comparazione. Ho svolto due anni di osservazione etnografica tra il 2015 e il 2018 a Milano, Italia, e Bruxelles, Belgio. Inoltre ho intervistato 45 persone, 29 partecipanti e 16 informatori ed informatrici privilegiate. Le partecipanti sono state selezionate allorientamento sessuale e rispetto alla loro relazione con la città (essere immigrate in città). I risultati mostrano che le partecipanti si identificano, controidentificano e disidentificano con la categoria di lesbica in maniere diverse e ambivalenti. Infatti, la differenza lesbica produce a sua volta differenze allinterno della stessa categoria. In particolare dallanalisi emerge come genere, classe e razza si intreccino per produrre specifiche negoziazioni con lo spazio urbano, negli spazi lesbici e con la categoria di lesbica stessa. Sono i conflitti per laccesso a certi spazi, fisici ma anche relazionali, che rendendo visibili le linee di privilegio: bianchezza, conformità di genere, classe media, etc. Queste modalità di assimilazione, resistenza e disidentificazione, infatti, si riflettono nelle esperienze spaziali della città tramite mappe che si restringono (shrinking maps), risultato di evitamenti e negoziazioni tra etero- e omo- normatività tra lessere un cliente come chiunque altro e la ricerca di posti safe, fatti di persone con cui non ho bisogno di spiegarmi. Riconsiderando la centralità della categoria di visibilità, mostro come le partecipanti attraversano talvolta gli spazi come presenze-assenti, non intellegibili attraverso i codici dei luoghi e delle relazioni, venendo percepite ad esempio come uomini, o come etero. Queste tattiche e questi luoghi, tuttavia, non sono accessibili a tutti i corpi nella stessa maniera: la materialità delle esperienze di diversità si manifesta nelle diverse possibilità di accesso a strategie e luoghi di identificazione. Queste presenze-assenze si riproducono lungo linee di classe, di razza, e di espressioni di genere percepite come ostentatorie e esagerate, come nel caso delle butch e delle femme. Non cè spazio sicuro: nate dallesperienza di una doppia esclusione (dentro il movimento omosessuale e dentro il movimento femminista), le soggettività lesbiche intese come una co-formazione riproduce nuove esclusioni, in particolare con comportamenti omonormativi transescludenti nel contesto di Milano e di riproduzione dellegemonia bianca, particolarmente contestata a Bruxelles. Alla luce della letteratura sugli encounters, questo studio mostra che dove la pluralità non è riconosciuta attraverso gli immaginari, le pratiche e le performances viene cancellata la possibilità di identificazione per alcune soggettività e con essa si elimina anche la possibilità di incontro. Analisi in termini di co-formazioni possono favorire il riconoscimento delle strutture di potere al di là di dicotomici discorsi oppositivi, incoraggiando forme di solidarietà transidentitarie e espandendo laccessibilità a immaginari, relazioni e spazi dentro la città.
This work aims at expanding the debate about diversity, difference and urban minorities in Western European cities, looking from a queer and intersectional perspective. This interdisciplinary study explores the meaning of encounter and the spatial dimension of lesbian identifications, a subaltern location in terms of gender and sexuality but dominant from a homonationalist frame. My aim was to explore the everyday relationships with the city from the perspective of lesbians, a largely understudied subject within urban literature outside the U.K. or the U.S.A. The research is based on participant observation that I conducted between 2015 and 2018 in Milan and in Brussels, and 45 interviews: 29 with participants and 16 with key informants. I adopted qualitative methodologies and a grounded approach based on abductive reasoning and constant comparison. The participants were selected on the basis of their sexual orientation and their relationship with the city (being a migrant to the city). I retrace the emergence of lesbian subjectivities in Milan and Brussels as a result of a double exclusion (both within gay and feminist movements). Challenging the majoritarian/minoritarian opposition, the research highlights that differences are reproduced within the definition of the lesbian category itself. In particular, I look at how gender, race, and class weave together and impact the negotiations with the urban space, with lesbian spaces and with the category of lesbian itself. The results show that the participants identify, counteridentify, and disidentify with the category of lesbian in many ambiguous ways. Ultimately, the conflicts for accessing certain spaces of comfort (both physical and relational) render intelligible the other lines of privilege: white, gender-conforming, middle-class. These modalities of assimilation, resistance, and disidentification, in fact, are reflected in their spatial experiences of the city through what I call shrinking maps as a result of avoidance and negotiation of both homo- and hetero- normativities between being just a normal client and looking for safe spaces made of people with whom I dont have to explain. By shrinking maps I mean that the possibilities of encounters are reduced by non-encounters. Reconsidering the centrality of visibility, I show how the participants sometimes move through the spaces as what I call present-absences: they are not intelligible through places and relationships scripts when they pass sometimes as man, sometimes as straight. Places, indeed, are not accessible to everybody: the materiality of difference emerges in the embodied possibilities to choose, or not, among different strategies to access spaces and identifications. Exclusionary practices are reproduced along the lines of class, race and notably nonconforming gender expressions, as in the case of butches and femmes that are perceived as excessive. The price is being excluded not only from spaces, but from lesbian existance: you cannot be a real lesbian. To sum up, in this thesis I suggest that there is no safe space: lesbian as a co-formation reproduces other exclusions through homonormative transexclusions in the case of Milan and reproducing white hegemony, particularly contested in the case of Brussels. Reconsidering the literature on encounter, this study shows that where plurality is not recognized through imaginaries, practices and performances the access to identification for certain subjectivities is erased and, along with it, so does the very possibility of encounters. An analysis in terms of co-formations might be helpful in order to recognize power dynamics beyond oppositional discourses, therefore enhancing transidentiarian solidarities and broaden the accessibility to imaginaries, relationships and spaces within the city. Keywords encounters, lesbian subjectivities, visibility, disidentifications, whiteness.
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2

Penzo, Beatrice <1989&gt. "Alla ricerca di uno spazio di mercato nella biancheria per la casa: il caso Lenzuolissimi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13891.

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Abstract:
L'elaborato ha l’obiettivo di analizzare il successo ottenuto dal brand "Lenzuolissimi" nel settore della biancheria per la casa attraverso la lente teorica della Blue Ocean Strategy elaborata da Kim W.C. e Mauborgne R., la quale consiste nel trovare uno spazio di mercato inesplorato senza dover affrontare la concorrenza. Il capitolo introduttivo, puramente teorico, raccoglie alcuni studi utili all'identificazione dei competitor e si conclude appunto con la spiegazione della Blue Ocean Strategy; nel secondo capitolo si parla dell'analisi del mercato delle lenzuola e della sua evoluzione; nel capitolo finale viene esaminato il caso Lenzuolissimi e, attraverso gli strumenti offerti dalla Blue Ocean Strategy, si approfondisce il successo riscosso in un paio d’anni da questo brand. In particolare si vuole comprendere se esso è riuscito ad emergere grazie alla scoperta di un proprio spazio di mercato precedentemente inesplorato o se ha dovuto farsi spazio tra la concorrenza, piazzandosi nell'oceano rosso della competizione. Fondamentale nella preparazione dell’elaborato è la collaborazione dell’amministratore delegato di Lenzuolissimi: Michele Cascavilla.
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Books on the topic "Bianchezza"

1

Biancheria Da Letto. Lacis Pub, 1985.

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2

giorno, giorno dell'unicorno terzo. Stare Indietro Taccuino Di Terza Elementare: Sono Ancora Qui con Dignità in un Mondo Fatto per la Bianchezza; Quaderno con Unicorno per il Ritorno a Scuola per Ragazze e Bambini per Scrivere Obiettivi, Idee e Pensieri, Scrivere, Appunti, Scarabocchiare. Independently Published, 2021.

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3

Famularo, Fabrizio, and Stefano Mazzaron. Tessile in Hotel: L'Importanza Della Biancheria Nell'Hospitality. Independently Published, 2021.

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4

Interni annual: Rivestimenti tendaggi tappeti biancheria = new fabrics carpeting curtains and linen. Milan: Electa Periodici, 1985.

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5

Vecchi, Augusto. Storia Della Biancheria Che Seduce: Nozioni e Immagini Della Lingerie Femminile Dall'800 Ai Giorni Nostri. Independently Published, 2019.

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