Academic literature on the topic 'Benessere fisico mentale'

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Journal articles on the topic "Benessere fisico mentale"

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Porteri, Corinna. "Bioetica clinica – Considerazioni bioetiche su un caso clinico: P. P. di anni 35." Medicina e Morale 48, no. 6 (December 31, 1999): 1107–19. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.791.

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Abstract:
Si propone l’analisi etica di un caso clinico di ambito psichiatrico, giunto all’attenzione del Comitato etico delle Istituzioni Ospedaliere Cattoliche di Brescia. Per una proposta di soluzione a questa storia clinica, insieme al riferimento alla documentazione internazionale relativa ai diritti dell’uomo in generale e ai diritti del malato di mente in particolare, l’Autore indica la necessità di assumerne la prospettiva etica secondo cui il bene della persona più debole, il benessere di questo malato, è “bene per me”. L’analisi del caso proposto evidenzia in particolare il dovere della medicina di accostarsi alla persona malata nella sua interezza, attraverso l’attenta considerazione della sua storia e degli aspetti fisico, mentale e sociale che la costituiscono. Il caso pone inoltre la questione di una specifica discussione bioetica del disturbo mentale, tema che non sempre entra nelle trattazioni classiche della bioetica.
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Pierleoni, Luca, Valentina Cosmi, Michela Pieroni, and Adele Fabrizi. "Disfunzioni sessuali e personal distress negli omosessuali maschi: un'analisi della letteratura." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 1 (July 2011): 17–34. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-001002.

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Abstract:
Fin dai primi studi di Master e Johnson (1966, 1970), sono state condotte molte ricerche che hanno esplorato la sessualitŕ umana. Queste si sono primariamente focalizzate sul comportamento eterosessuale, prendendo in considerazione, ad esempio, problemi quali lo stress, la qualitŕ della vita, il benessere fisico e mentale ed il tipo di relazione intrattenuta con il partner. Č sorprendente constatare la scarsitŕ di ricerche e la poca attenzione spesa dalla letteratura corrente per de- scrivere questioni simili nella popolazione omosessuale, specialmente per quanto riguarda l'etiologia e l'incidenza dei problemi sessuali. Per comprendere meglio questo aspetto, abbiamo esaminato diverse prospettive teoriche riguardo le disfunzioni sessuali negli uomini omosessuali e ilad esse associato, prendendo in considerazione una rassegna di articoli pubblicati a livello internazionale tra il 2001 e il 2010.
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Webster, Ted. "Prefazione." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 17–19. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000472.

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Abstract:
L'esame generale sulla salute mentale delle popolazioni indigene effettuato dal dr. Alex Cohen si inserisce a pieno titolo tra gli sforzi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nel promuovere la salute mentale, prevenire i principali disturbi mentali e neurologici, assicurare l'offerta di cure appropriate particolarmente ai soggetti più vulnerabili e bisognosi di servizi sanitari.Presentando questo lavoro in un contesto più ampio può essere utile richiamare uno dei principi costitutivi dell'OMS, che “il godimento del più elevato standard di salute raggiungibile è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano senza distinzione di razza, religione, fede politica, condizione economica o sociale”. L'Organizzazione Mondiale della Sanità considera la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non meramente l'assenza di malattia o infermità”.Inoltre questo resoconto giunge a noi nel punto centrale dello svolgimento del programma International Decade of the World's Indigenuos People. Tale programma è patrocinato dall'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite e dal Gruppo di Lavoro sulle Popolazioni Indigene (Working Group on Indigenous Populations-WGIP) che riferiscono i risultati raggiunti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite attraverso la ECOSOC, la Commissione sui Diritti Umani e la sub-Commissione sulla Prevenzione della Discriminazione e Protezione dei Minori. Al WGIP è assegnato il compito di analizzare gli sviluppi riguardanti le attività di promozione e protezione dei diritti umani e fondamentalmente la libertà delle popolazioni indigene, ponendo particolare attenzione all'evoluzione degli standard relativi ai diritti di queste popolazioni. Al WGIP è stata richiesta la stesura della Dichiarazione sui diritti delle Popolazioni Indigene del mondo che al momento è in discussione e la cui conclusione è attesa nel corso del programma decennale.
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Saraceno, Benedetto. "Un Programma per la salute mentale nelle popolazioni meno favorite." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 9–11. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000447.

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Abstract:
Nations for Mental Health è un Programma dell'Organizzazione Mondiale della Sanità istituito di recente, dopo la pubblicazione, nel maggio 1995, di un rapporto sulla salute mentale nel mondo da parte di un gruppo di studio della Harvard Medical School.Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha accolto con entusiasmo la pubblicazione, riconoscendo che l'obiettivo globale delle Nazioni Unite “*è quello di promuovere la salute mentale e il benessere di tutti gli abitanti del pianeta”.Il Programma delle Nazioni per la Salute Mentale si fa carico di questa missione.Il suo scopo principale consiste nel migliorare la salute mentale e il benessere psicosociale delle popolazioni meno favorite del mondo.Il Programma mira ad aumentare la consapevolezza delle conseguenze dei problemi di salute mentale e di abuso di sostanze sul benessere sociale e sulla salute fisica, a coordinare gli sforzi internazionali per combattere le malattie mentali e ad attuare i progetti di salute mentale a livello nazionale. Avviare un certo numero di progetti pilota in ognuna delle sei regioni OMS del mondo.Tali progetti sono intesi a illustrare il potenziale degli sforzi collaborativi a livello nazionale, con l'intenzione di sviluppare poi progetti su più vasta scala.Intende anche sviluppare a livello internazionale un processo di sensibilizzazione tale da ottenere una forte volontà politica e un forte impegno da parte dei policy makers e dei leader nei confronti delle questioni di salute mentale, riconoscendola come un importante problema di sanità pubblica e affrontando il problema della stigmatizzazione e della discriminazione.
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Zambianchi, Manuela, and Bitti Pio Enrico Ricci. "Benessere soggettivo, stili di coping, salute fisica e mentale percepite nella terza e nella quarta etŕ." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (April 2010): 135–50. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-002007.

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Abstract:
In ambito gerontologico, le principali teorie sull'invecchiamento positivo evidenziano come tra i fattori che concorrono a determinarlo il benessere soggettivo rivesta un ruolo centrale (Rowe, Khan, 1987; Freund, Baltes, 2002; Gerstorf, Smith, Baltes, 2006). Secondo Ryff (1995), il benessere psicologico si definisce come un costrutto multidimensionale comprendente sei dimensioni: Autonomia, Controllo ambientale, Crescita personale, Relazioni positive con gli altri, Scopo di vita, Accettazione di sé. La ricerca ha investigato le caratteristiche ed il livello di benessere psicologico nell'anziano, l'influenza delle seguenti variabili sociodemografiche sul benessere psicologico: etŕ, sesso, titolo di studio, composizione del nucleo familiare, residenza in centro o area rurale, il rapporto tra il benessere psicologico e le seguenti variabili: stili di coping; valutazione soggettiva della salute fisica e mentale. Hanno partecipato 142 soggetti (etŕ media 73 anni, 55 maschi, 80 femmine, suddivisi poi in Terza Etŕ (65-79 anni, n° 107) e Quarta Etŕ (80 anni8 e oltre, n° 28). I fattori predittivi del benessere psicologico nell'anziano risultano essere il coping di controllo, la salute mentale percepita, la composizione del nucleo familiare, l'etŕ. Questi risultati pongono in evidenza la necessitŕ di considerare, nelle ricerche future, anche le dimensioni attive individuali e le loro interazioni con quelle sociali nella determinazione del benessere nella persona che invecchia.
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Carbone, Sara, Roxanna Morote, Silvia Gabrielli, Silvia Rizzi, Odin Hjemdal, Frederick Anyan, and Valeria Donisi. "Sviluppare la resilienza: co-creare un programma di promozione della salute mentale coinvolgendo gli adolescenti del contesto scolastico del Trentino." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (September 2020): 103–22. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002007.

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Abstract:
L'associazione positiva tra il benessere mentale durante infanzia e adolescenza e il benessere in età adulta è dimostrata e richiede azioni preventive e di promozione del benessere. L'articolo riporta i bisogni degli adolescenti Trentini in merito alle abilità utili per il loro benes-sere: 49 studenti hanno partecipato ad una survey e 16 ad un laboratorio per valutare contenuti e metodi di un programma europeo per la resilienza (progetto UPRIGHT). I risultati della survey rivelano l'importanza di fare piani per il futuro e definire obiettivi, lavorare sul senso della propria vita, curare alimentazione, attività fisica, salute in generale, affrontare solitudine e isolamento. Dal laboratorio risultano importanti una migliore comunicazione con docenti e genitori, il miglioramento del clima di classe e della qualità delle relazioni interpersonali.
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Sclauzero, P., G. Galli, M. Carraro, G. Barbati, and G. O. Panzetta. "Un nuovo fenotipo di pazienti in dialisi è diventato attuale. Ruolo dei componenti della fragilità sulla qualità di vita in questa popolazione: studio trasversale." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 3 (January 26, 2018): 31–37. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1156.

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Abstract:
I pazienti in dialisi presentano spesso diverse componenti della fragilità: comorbidità, disabilità, dipendenza, malnutrizione, deficit cognitivo, inadeguate condizioni sociali, che incidono sulla qualità di vita (QoL). Scopo del lavoro è stato indagare questa relazione essendo la letteratura ancora non conclusiva. Ai 203 pazienti (età media 72.03+11.9 aa; età dialitica 42.6+55.6 mm; 126 m) in dialisi a Trieste l'1 agosto 2010 sono stati misurati: QoL (SF-36), disabilità (scale ADL e IADL), dipendenza (Karnofsky Index), stato nutrizionale (scala SGA) ed analizzato lo stato sociale. Il cluster componente fisica SF-36 (39.3+10.4) è risultato più compromesso di quello mentale: 48.5+8.6 (scala 0–100). I pazienti hanno presentato disabilità fisiche (ADL: 32.5%), strumentali (IADL: 38.4%), malnutrizione (34%), dipendenza (42.9%) e mediamente 3.04 comorbidità (range: 0–8). Il 31.5% vive senza supporto familiare, il 44.5% presenta ridotte relazioni sociali. La regressione lineare multipla ha dimostrato l'effetto negativo di: dipendenza (p<0.001), malnutrizione (p=0.001) e disabilità (p=0.005), escludendo comorbidità significative all'analisi univariata (dati aggiustati per genere, età, età dialitica). La vita in famiglia (p=0.002), il benessere economico (p=0.01) e soprattutto estese relazioni sociali (p<0.001) hanno avuto un ruolo positivo (test ANOVA). Pertanto una QoL soddisfacente è favorita dallo screening precoce, dalla riabilitazione funzionale-nutrizionale e dalla prevenzione dell'isolamento sociale attraverso una rete socio-sanitaria coordinata. (sian) (nursing)
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Rucci, Paola, Alessandro Rossi, Mauro Mauri, Giuseppe Maina, Fulvio Pieraccini, Stefano Pallant, Valeria Camilleri, Maria Sole Montagnani, and Jean Endicott. "Validity and reliability of the Quality of Life, Enjoyment and Satisfaction Questionnaire, Short Form." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 16, no. 1 (March 2007): 82–87. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004656.

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Abstract:
Nell'ultimo decennio la qualita della vita ha acquisito una sempre maggiore rilevanza come misura di esito sociale e clinico (Katschnig, 1997) dei disturbi mentali. Vi e un ampio consenso sul fatto che il costrutto della qualita della vita è multidimensionale e comprende la percezione che il paziente ha delle relazioni sociali, della propria salute fisica, della capacità di svolgere le attivita quotidiane domestiche e lavorative e del proprio benessere in generale (Patrick & Erickson, 1988). Mentre le misure di funzionamento si propongono di quantificare la compromissione in modo oggettivo, le misure della qualita della vita valutano la capacita del soggetto di trarre soddisfazione e piacere da varie attivita e richiedono una valutazione soggettiva. La definizione di qualita della vita del Quality of Life Group dell'Organizzazione
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Mancini, A., R. Festa, G. Grande, L. De Marinis, A. G. Spagnolo, and M. L. Di Pietro. "La prevenzione in andrologia: recenti acquisizioni e nuove prospettive scientifiche ed etiche." Medicina e Morale 55, no. 5 (October 30, 2006). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2006.341.

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Abstract:
Il concetto di prevenzione si è imposto sempre più nel panorama medico, divenendo elemento centrale della pratica clinica. In andrologia ciò significa sottolineare l’importanza di ridurre le cause di sterilità o disfunzioni nella sfera sessuale, spesso prima che la stessa funzione sessuale abbia inizio. In tale ambito l’intervento avviene su più livelli, comprendendo il singolo, la coppia e l’ambiente. La prevenzione, dunque, è un fondamentale elemento in grado di ridurre l’incidenza della sterilità da causa maschile. La definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indica primariamente come la salute sessuale sia un complesso stato di benessere fisico, emozionale, mentale e sociale, connesso alla sessualità, e non soltanto l’assenza di disfunzioni, malattie o infermità. Occorre, allora, riconsiderare il concetto di prevenzione alla luce di tale visione olistica e personalista della sessualità, sia nell’approccio alla sterilità di coppia, favorendo una maturazione verso una più completa visione della genitorialità e della fecondità, che nel processo di sviluppo dell’identità sessuale, favorendo la maturazione di una personalità autonoma ed aperta alla comunicazione con l’altro. ---------- The concept of prevention become more and more important in the pratical medicine. In andrology it means to reduce the causes of sterility or dysfunctions in the sexual sphere, often before that the same sexual function begins. Within the prevention, the intervention happens on more levels, including the single one, the couple and the background. The prevention, therefore, is fundamental element that can reduce the incidence of sterility from male factor. The definition of the World Health Organization indicates that the sexual health is a complex state of physical, emotional, mental and social well-being in relation to sexuality and not merely the absence of disease, dysfunction or infirmity. It is then necessary to reconsider the prevention under an olistic and personalistic point of view, both in couple sterility, favouring a maturation towards a more complete vision of the being parents and the fecundity, and in the process of development of the sexual identity, promoting the maturation of an autonomous personality open to the communication with the others.
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"Capitolo 4: II contesto della salute mentale." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 31–36. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000514.

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Abstract:
Le interrelazioni tra ambienti socioculturali e salute mentale non devono mai essere dimenticate quando si esamina la salute mentale delle popolazioni indigene.Ciononostante, una completa disamina di questo argomento esula dagli scopi del corrente resoconto. I lettori possono ritrovare una rilevante panoramica di questa letteratura nel classico lavoro di Leighton, My name is legion, in cui l'autore considera le modalità attraverso le quali gli ambienti socioculturali possono facilitare o arrestare i bisogni umani verso “la conquista degli elementi primari” come la sicurezza fisica, l'identificazione o un senso di appartenenza all'ordine morale (Leighton, 1959). Un'altra pietra miliare è l'articolo dei Dohrenwend che esplora le influenze sociali e culturali sulla psicopatologia (Dohrenwend & Dohrenwend, 1974), mentre il volume Rethinking psychiatry di Kleinman (Kleinman, 1988) offre un eccellente rassegna di questo argomento. Infine, le riflessioni di Fullilove sull'importanza del “luogo” per il benessere psicologico è di speciale interesse per quanto concerne il fenomeno dello spopolamento conosciuto dalle popolazioni indigene (Fullilove, 1996).In breve, la salute mentale deve essere considerata tanto profondamente avviluppata con gli interessi economici e politici quanto con la povertà, la fame e la malnutrizione, il cambiamento sociale, la violenza e la dislocazione (Desjarlais et al., 1995).
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Dissertations / Theses on the topic "Benessere fisico mentale"

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DAKDUKI, JAMAL. "The ecological well-being and job satisfaction in primary schools teachers: a comparative study between the Arab-Israeli teachers and the Palestinian (West Bank and Gaza strip)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/67089.

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Abstract:
Il benessere è costituito da un insieme di elementi che devono essere equilibrati tra di loro per consentire agli individui un maggior benessere generale. Fattori come la diversità culturale, sociale, istituzionale, regole e tradizione sono importanti nel definire cosa sia il benessere. Il concetto di benessere sarà indagato in un contesto complesso, quello degli insegnanti palestinesi. Sono previsti tre gruppi. La suddivisione ha un significato multiplo: geografico; culturale; tradizionale; istituzionale. I tre gruppi sono: 1-palestinesi araboisraeliani: abitano all’interno dello stato di Israele, sono cittadini israeliani, costituiscono il 20% della popolazione; 2-palestinesi del westbank: geograficamente sono divisi dallo stato di Israele, contano un milione e mezzo di individui; appartengono al sistema giordano come istituzione; 3-striscia di Gaza: geograficamente sono divisi dallo stato di Israele e dal westbank, contano due milioni di individui, appartengono al sistema egiziano. La ricerca prevede tre studi: Studio I Obiettivo: esplicare temi salienti che definiscano le dimensioni del benessere degli insegnanti palestinesi (WB, Gaza, IL). Metodo: qualitativo Partecipanti: Focus group (N16), Keyinformant (N= 36) Studio II Obiettivo: identificare le dimensioni del benessere e la qualità della vita (QOL) degli insegnanti in WB, GAZA, lL. Metodo: quantitativo Partecipanti: 153 insegnanti Studio III Obiettivo: Validare uno strumento culturalmente sensibile capace di catturare tutte le dimensioni di QOL e del benessere degli insegnanti palestinesi. Metodo: quantitativo Partecipanti:150 insegnanti per ogni area, bilanciati per genere, età, livello di istruzione, professione. Risultati: principali risultati delle ricerche sono stati: - gli insegnanti WB hanno sottolineato la politica e le conseguenze economiche dell’occupazione israeliana; - gli insegnanti di Gaza hanno evidenziato gli stessi elementi; tuttavia hanno sottolineato altri aspetti importanti: la religione (spirituale) e l'ambiente e hanno fatto notare che l'infrastruttura è assente. - gli insegnanti araboisraeliani hanno sottolineato il riconoscimento sociale, la politica e le dimensioni economiche e sostenuto che il sistema istituzionale può interferire con il loro lavoro e il cambiamento della vita. - gli insegnanti a Gaza sono più gratificati del rapporto con colleghi e allievi; - gli insegnanti in Israele hanno mostrato emozioni meno positive rispetto a quelli di Gaza e WB. - gli insegnanti in WB sono risultati i meno soddisfatti, gli insegnanti a Gaza sono risultati i più soddisfatti. Ci sono differenze significative tra le tre aree. - La qualità della vita tra gli insegnanti di Gaza è molto inferiore rispetto a WB e IL. - C’è una relazione significativa tra la soddisfazione sul lavoro e il benessere ecologico degli insegnanti. - Ci sono differenze significative legate a: benessere ecologico, genere, età e lavoro. In base a quanto emerso, possiamo riassumere le dimensioni del benessere ecologico in: (1) funzionamento positivo (psicologico); (2) funzionamento negativo; (3) Spiritualità (religione); (4) funzionamento sociale; (5) fattori ambientali; (6) Sicurezza umana; (7) economica; Alla fine della mia tesi ho suggerito uno strumento di misura per valutare il benessere ecologico chiamato The Global well being Assessment Scale (GWBAS), che ho redatto attraverso i risultati della mia ricerca. Ouesto strumento valuta gli aspetti psicologici, fisici, sociali, economici, culturali e spirituali.
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Books on the topic "Benessere fisico mentale"

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Jiménez, Silvio Sierra. Sii Ricco e Felice per Sempre: Guida Al Benessere Mentale, Fisico, Finanziario e Sociale. Independently Published, 2020.

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Losito, Walter Brian Picciuti. Meditazione Manuale Definitivo: Ecco Come Puoi Ritrovare il Tuo Benessere Mentale e Fisico Meditando Efficacemente - 3 Tracce Audio Incluse! Independently Published, 2017.

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Metodo Mindfulness: Come Risvegliare la Tua Consapevolezza per Gestire Al Meglio Ansia, Stress, Dolore e Tristezza Migliorando il Tuo Benessere Fisico e Mentale. Independently Published, 2021.

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Parise, Crystal. Metodo Mindfulness: Come Risvegliare la Tua Consapevolezza per Gestire Al Meglio Ansia, Stress, Dolore e Tristezza Migliorando il Tuo Benessere Fisico e Mentale. Independently Published, 2021.

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