Academic literature on the topic 'Azienda ospedaliera di Padova'
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Journal articles on the topic "Azienda ospedaliera di Padova"
Ghiselli, S., S. Nedic, S. Montino, L. Astolfi, and R. Bovo. "Cochlear implantation in post-lingually deafened adults and elderly patients: analysis of audiometric and speech perception outcomes during the first year of use." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 513–19. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1222.
Full textMaruzzo, Marco, Umberto Basso, Eugenio Miglioranza, Paolo Corsi, Matteo Sepulcri, Badr El Khouzai, Michele Gregianin, et al. "Multi-institutional prostate cancer unit of Padova: Review of activity and performance indicators of the first 18 months after ISO9001 certification." Journal of Clinical Oncology 41, no. 6_suppl (February 20, 2023): 337. http://dx.doi.org/10.1200/jco.2023.41.6_suppl.337.
Full textBuzzetti, Robert. "Epidemiologia clinica. Un percorso per specializzandi in pediatria." QUADERNI ACP 30, no. 5 (2023): 222. http://dx.doi.org/10.53141/qacp.2023.222-223.
Full textCortese, Claudio Giovanni, Simona Ricotta, Laura Gerbaudo, and Benedetto Violante. "L'intenzione di lasciare un'azienda ospedaliera: predittori a confronto." RISORSA UOMO, no. 2 (June 2009): 135–50. http://dx.doi.org/10.3280/ru2009-002003.
Full textPrenestini, Anna, Marta Marsilio, Marco Foracchia, Erika Guareschi, Barbara Leoni, and Paola Masini. "AUSL di Reggio Emilia: dalla cartella clinica informatizzata ospedaliera alla cartella clinica socio-sanitaria." MECOSAN, no. 123 (May 2023): 181–93. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-123oa15602.
Full textMenzato, Federica, Luca Bosa, Armando Sifna, Luisa Da Silva, Elena Gasperoni, Maddalena Martella, Mamadu Saliu Sanha, et al. "Successful Simultaneous Screening of Sickle Cell Disease, HIV and Tuberculosis in Rural Guinea Bissau, West Africa through Rapid Tests and a Standardized Clinical Questionnaire: An Outreach Program Due to a Public-Private Partnership." Blood 132, Supplement 1 (November 29, 2018): 4715. http://dx.doi.org/10.1182/blood-2018-99-119006.
Full textSciotti, Rita, Antonio Galzerano, Alessio Gili, Roberta Rampacci, and Stefano Mosca. "L’infermiere e il PICC Team: uno studio retrospettivo." Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 35, no. 2 (August 2, 2018): 34–37. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2018.249.
Full textBellini, Roberta, Gianmauro Numico, Cristian Zanelli, and Daniela Kozel. "Efficientamento del processo di ricovero ordinario nei reparti medici: progetto e risultati di un intervento organizzativo." MECOSAN, no. 119 (November 2021): 57–88. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-119004.
Full textBenciolini, P., R. Pegoraro, and F. Cadelli. "Il servizio di bioetica dell’azienda ospedaliera di Padova: un’esperienza italiana di consulenza e formazione etico-clinica." Medicina e Morale 48, no. 1 (February 28, 1999): 61–75. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.810.
Full textGrassi, Aldrigo, Rosella Bruni, Francesca Pileggi, Marco Chiappelli, Massimo Boldrini, Elisa Franceschi, and Daniela Scarafoni. "Analysis and comparative evaluations of the costs of supports and treatments of schizophrenia, affective psychosis, paranoia and neurosis." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 2 (June 2001): 115–24. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005194.
Full textDissertations / Theses on the topic "Azienda ospedaliera di Padova"
Fabietti, Federica. "Pllm-gestione del ciclo di vita di un impianto. Il caso dell' azienda ospedaliera di Perugia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6318/.
Full textFailli, Silvia. "Un ospedale in epoca di globalizzazione : studio antropologico dei rapporti fra operatori e popolazione migrante all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Padova." Paris, EHESS, 2014. http://www.theses.fr/2014EHES0055.
Full textThe research has been carried out in Italy, in the Hospital of Padua, and has as its background the relationship between the health worker (Italian) and the patient (foreigner). By the field observation and the reports provided by operators and users, we notice the intrusive nature of the linguistic problem and, at the same time, the difficulty of giving the right importance to communication (to its contextual, semantic and pragmatic aspects, as well as to informational ones) and to the relational dimension (which is dominated by organizational needs and focused on procedural aspects). Interpretative stereotypes emerge, preventing to understand the cultural implications involved in the relational dynamics; at the organizational level, the simultaneous presence of codified rules and implicit ones creates difficulties and misunderstandings. The clinical path is affected by this, revealing critical situations which regard the diagnostic, the implementation of specific intervention techniques and the patient compliance. It becomes necessary to make use of mediation services well-structured in their organizational aspects, which can help operators and users in the linguistic interaction, not reducing their action at this level but putting an emphasis on the intercultural dimension of relationships. There is also the need to implement measures capable of activating the internal resources of immigrant communities, to increase patients' health literacy, to intervene in the training of professionals (including medical staff), to revise the organizational routines, offering specific forms of flexibility and accompanying
Bovo, Pietro <1993>. "Proposal and analysis for a sustainability report for an Italian public hospital, Azienda Ospedale Università di Padova." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21482.
Full textMordini, Andrea. "Soluzioni impiantistiche per l'efficientamento energetico in un'azienda ospedaliera." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full texttemporin, francesca. "La Centralizzazione e l'informatizzazione delle terapie antiblastiche come strumento di gestione del rischio clinico e di governo delle risorse nell'UO di Onco-ematologia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliera di Padova." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424411.
Full textLa sicurezza dei pazienti e la riduzione degli errori in terapia farmacologica rappresentano una priorità dell'assistenza sanitaria. Gli errori si manifestano soprattutto durante i tre principali steps del processo terapeutico: prescrizione, allestimento, somministrazione. La prevalenza degli errori si verifica con i farmaci oncologici per il loro basso indice terapeutico, per la difficoltà di gestione, per il tipo di pazienti a cui sono destinati. Alla luce di queste premesse riguardanti il Rischio Clinico, in oncologia, la centralizzazione in Farmacia dell'allestimento delle terapie deve essere considerata un importante strumento per la gestione del Rischio e la Sicurezza del paziente. A questo proposito l'Oncoematologia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliera di Padova (AOP), è uno dei principali reparti interessati data la quantità di attività clinico-assistenziale e l'eterogeneità dei pazienti nei quali la precisione della preparazione oncologica e la personalizzazione della terapia, diventano un requisito indispensabile. Materiali e metodi Rilevazione dell'attività del reparto (DEG) e del Day Hospital (DH) mediante indicatori gestionali Rilevazione delle prescrizioni informatizzate delle terapie antiblastiche mediate il sistema informatico "Oncosys" Rilevazione e classificazione dei farmaci in uso Risultati Nei tre anni analizzati tra il 2013 e io 2015, il numero di pazienti trattati è aumentato da 191 a 245 ne 2015. Dall'analisi delle patologie, risultano essere predominanti le Leucemie (35%) e Sarcomi (16%). I farmaci maggiormente prescritti sono risultati essere Citarabina, Metotressato e Vincristina. Analizzanod i farmaci divisi per dose, emerge l'alto dosaggio prescritto di Ifosfamide e Metotressato. Analizzando la riduzione degli sprechi di farmaco derivanti dalla centralizzazione delle terapie antiblastiche, risulta che rispetto al 2012, si ha una riduzione del consumo di farmaci nel 2015 di circa € 155.224. Analizzando le segnalazioni di Incident Reporting inviate al servizio del Rischio Clinico dell'AOP, si può notare una notevole riduzione: da 17 segnalazioni nel 2012 a 9 nel 2015. Conclusioni Sempre di più emerge la richiesta di contribuire attivamente al processo di cura, con il compito di coniugare le esigenze di salute a quelle della sostenibilità dei costi. La continua collaborazione tra Medico, Farmacista e Infermiere, è determinante nella riduzione degli errori di terapia e i costi sanitari conseguenti, intervenendo in ognuna delle fasi che caratterizzano il percorso del farmaco in ospedale. La Centralizzazione delle terapie antiblastiche diventa uno strumento essenziale non solo per la gestione del Rischio e la Sicurezza del paziente ma anche nella razionalizzazione delle risorse.
Gentili, Giacomo. "Il cambiamento organizzativo nel settore ospedaliero. Il caso del Policlinico sant'Orsola. Ridisegno dei processi di supporto all'attività sanitaria." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8560/.
Full textDI, VIRGILIO JUAN DANIEL. "I modelli di HuB&Spoke nei sistemi organizzativi in Sanità: il caso del sistema sanitario della Regione Veneto." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/87587.
Full textLazzaro, Silvia. "Trapianto di fegato in tarda adolescenza e giovane età adulta e processo di transizione dal servizio pediatrico al servizio per adulti. Progetto pilota di strutturazione e implementazione di interventi educativi e strumenti di dialogo ad hoc: una esperienza condotta presso l'Azienda Ospedaliera - Università di Padova." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3422900.
Full text1. Introduzione Il delicato equilibrio sul quale la persona tenta in età giovanile di poggiare la propria costruzione identitaria può venire in alcuni casi alterato da una malattia o da una condizione di cronicità quale il trapianto. Proprio in questa età, il paziente si trova inoltre coinvolto in un delicato processo di transizione dal servizio pediatrico al servizio di cura per adulti. La cornice teorica all'interno della quale si muove il presente progetto si riferisce a forme di educazione alla salute che privilegiano un'azione finalizzata all'empowerment della persona, alla promozione di abilità autoriflessive e di resilienza e al miglioramento di una serie di life skills attraverso la relazione educativa mediata dalla narrazione e dal dialogo. 2. Obiettivi Sono stati perseguiti due obiettivi: i) analisi del vissuto di trapianto e dell'esperienza di transizione; ii) strutturazione, implementazione e verifica dell'efficacia di una serie di interventi educativi mediati dall'uso di strumenti di dialogo originali in un gruppo di pazienti (tarda adolescenza, giovani adulti) sottoposti a trapianto di fegato. Gli interventi educativi (quattro in tutto, con specifici protocolli) si sono focalizzati sui seguenti aspetti: qualità di vita e aderenza dopo trapianto; processo di transizione; sviluppo di abilità di gestione autonoma della salute. 3. Disegno dello studio Lo studio prevede la messa in atto di un progetto pilota con metodologie di ricerca miste. I pazienti coinvolti nel progetto sono stati randomizzati in gruppo sperimentale (Gs) (con il quale sono stati realizzati gli incontri educativi) e gruppo di controllo (Gc) (non hanno partecipato agli incontri). 4. Materiali e metodi Sono state utilizzate metodologie e metodi differenti a seconda degli obiettivi perseguiti: - obiettivo i) analisi del vissuto di trapianto: intervista semi-strutturata con tutti i pazienti coinvolti. Tutte le interviste sono state audio registrate, trascritte e analizzate attraverso la ricognizione di temi ricorrenti (Atlas.ti, versione 7.1.8). - obiettivo ii) verifica di efficacia degli interventi educativi: conduzione di un'analisi pre e post interventi attraverso la somministrazione di una batteria di questionari atti a valutare le seguenti dimensioni: benessere complessivo: Satisfaction Profile (SAT-P); aderenza: Scala di Morisky per l'aderenza terapeutica (MMAS-4) e questionario ad hoc "Valutazione dell'aderenza in pazienti sottoposti a trapianto di fegato"; autoefficacia percepita nella gestione di situazioni problematiche: Scala di autoefficacia percepita nella soluzione di problemi (APSP); livello di competenza percepito rispetto al tema della transizione: questionario ad hoc "Gestione autonoma del proprio stato di salute in relazione al processo di transizione". Le statistiche descrittive e inferenziali sono state condotte mediante l'utilizzo del software SPSS, versione 23. 5. Risultati Lo studio ha preso avvio a luglio 2015 e si è concluso ad ottobre 2016. Sono stati coinvolti 14 pazienti con un'età media (±DS) di 23,9 (±4,7) anni (range: 16-30) e un'etè media (±DS) al trapianto di 8,7 (±7,2) anni (range: 1-25). Contenuti qualitativi: l'analisi delle interviste ha permesso di approfondire diversi aspetti legati al trapianto connessi al tema del ricordo, della comunicazione e del racconto. Ancora, il legame ambivalente con i genitori nella gestione della salute dopo il trapianto, il rapporto con amici e compagni di scuola e l'esperienza di transizione caratterizzata da una significativa tensione tra dipendenza e autonomia (soprattutto dalle figure genitoriali). Dati quantitativi: considerando l'intero gruppo di pazienti, i dati emersi dall'analisi pre indicano per il benessere soggettivo (SAT-P) medie (±DS) più elevate per la funzionalità fisica (67±15,3) e sociale (66±18,5) rispetto a quella psicologica (60±18,7), lavorativo/scolastica (62,8±22,2) e legata allo stile di vita (60,9±15,4). Quasi il 30% dei pazienti si colloca nella fascia di mancata aderenza (MMAS-4). Rispetto alla percezione di autoefficacia nella soluzione di problemi (APSP) emerge un punteggio medio (±DS) classificato come basso di 66 (±13,1). Al confronto operato entro i gruppi nel pre e post test, i dati evidenziano un miglioramento statisticamente significativo alla somministrazione post nel Gs per i punteggi del SAT-P inerenti il tono dell'umore (p<0,001), la stabilità emozionale (p<0,05) e la fiducia in se stessi (p<0,05). Si ravvisa inoltre un generale mantenimento o rinforzo dell'aderenza nel Gs e un mantenimento della mancata aderenza nel Gc (p=ns). Rispetto all'autoefficacia (APSP) si osserva un decremento significativo del punteggio complessivo al post test nel Gc (p<0,05). Decremento generale osservato, sempre nel Gc, per il livello di competenza percepito rispetto al tema della transizione a fronte di un generale miglioramento dei punteggi dello stesso nel Gs (p=ns). 6. Discussione I diversi risultati presentati hanno permesso di elaborare alcune riflessioni in merito al vissuto dopo trapianto, a partire da alcune generali difficoltà espresse dai ragazzi nel parlare e raccontare questa esperienza. Difficoltà ravvisate anche e soprattutto sul piano psicologico ed emotivo (per quanto riguarda, ad esempio, la stabilità emozionale e il tono dell'umore). Criticità sono state inoltre riscontrate rispetto all'aderenza, soprattutto all'assunzione della terapia immunosoppressiva. Entrambi questi dati trovano conferma nella letteratura specifica di riferimento. I risultati (sia qualitativi che quantitativi) hanno permesso di identificare alcune possibili aree di intervento educativo. Tra queste, la promozione dell'autoriflessione e dell'elaborazione dell'esperienza del trapianto, il lavoro più mirato sull'acquisizione e rinforzo di determinate competenze psicosociali con i pazienti e il supporto e l'accompagnamento dei genitori nel corso del processo di transizione. 7. Conclusioni Questo studio rappresenta una prima esperienza a carattere interventistico rispetto all'educazione in questo ambito. Essendo questo un progetto pilota che ha coinvolto un gruppo ristretto di pazienti non risulta possibile operare delle generalizzazioni per quanto concerne i risultati identificati. Le prospettive future, ed auspicabili, al termine dello studio consisteranno in una revisione degli interventi (alla luce dei risultati conseguiti) e una loro possibile implementazione con un campione pià ampio di giovani pazienti. Il progetto potrebbe inoltre fornire un nuovo punto di vista rispetto al tema della transizione nelle sue implicazioni clinico - pratiche.
Failli, Silvia. "Un ospedale in epoca di globalizzazione. Studio antropologico dei rapporti fra operatori e popolazione migrante all'interno dell'Azienda Ospedaliera di Padova. Un hopital à l'ère de la mondialisation. Etude anthropologique des rapports entre soignants et populations migrantes à l'hopital de Padoue." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3424695.
Full textLa ricerca è stata realizzata in Italia nell'Ospedale di Padova ed ha come sfondo la relazione fra l'operatorie (italiano) ed il paziente (straniero). Dall'osservazione sul campo e dai resoconti forniti da operatori ed utenti emergono il carattere invadente del problema linguistico e, allo stesso tempo, la difficoltà di dare la dovuta importanza alla comunicazione (ai suoi aspetti contestuali, semantici e pragmatici, oltre che informativi) ed alla dimensione relazionale (dominata dai bisogni organizzativi e dalla concentrazione dell'attenzione sugli aspetti procedurali). Entrano in campo stereotipi interpretativi che ostacolano la possibilità di cogliere le implicazioni culturali implicate nelle dinamiche relazionali; a livello organizzativo, la contemporanea presenza di regole codificate ed implicite genera difficoltà e fraintendimenti. Il cammino clinico ne risente, rivelando delle criticità a livello della formulazione diagnostica, dell'esecuzione di specifiche tecniche d'intervento e della compliance dei pazienti. Si rende necessario avvalersi di servizi di mediazione piuttosto articolati sul piano organizzativo, che aiutino operatori ed utenti nell'interazione linguistica, ma che non si riducano a tale livello d'intervento e mettano l'accento sulla dimensione interculturale delle relazioni. Emerge anche la necessità di mettere in opera misure capaci di attivare le risorse interne alle comunità di immigrati, di accrescere la health literacy dei pazienti, di intervenire a livello di formazione degli operatori (ivi compreso il personale medico), di rivedere le routine organizzative offrendo specifiche forme di flessibilità e di accompagnamento
Montegrosso, Sara. "PROGETTO DI RICERCA TRIENNALE PER L'IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI DI SORVEGLIANZA AMBIENTALE E DI CONTROLLO DEL RISCHIO DI INFEZIONI DA LEGIONELLA IN UNA AZIENDA OSPEDALIERA." Tesi di dottorato, 2008. http://www.fedoa.unina.it/3213/1/Montegrosso_Sara.pdf.
Full textBooks on the topic "Azienda ospedaliera di Padova"
Majer, Katalin, and Luigi Sirianni, eds. Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-831-6.
Full textMajer, Katalin, and Luigi Sirianni, eds. Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer. Attività sanitaria e scientifica 2011. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-378-6.
Full textTiziana, Briulotta, and Timpanaro Daniela, eds. Che genere di ospedale?: Donne tra lavoro e famiglia in un'azienda ospedaliera. Acireale (Catania) [etc.]: Bonanno, 2008.
Find full textCatturi, Giuseppe. Direzione e controllo nel Santa Maria della Scala: Azienda ospedaliera senese operante dall'XI secolo. Padova: CEDAM, 2001.
Find full textCorda, Marcella. Chiesa e società in Ogliastra tra Ottocento e Novecento: La Pia Azienda di Sant'Antonio da Padova di Jerzu e l'Opera di Santa Barbara di Ulassai. Dolianova (CA): Edizioni Grafica del Parteolla, 2014.
Find full textLa salute e la fede: Il patrimonio artistico, archivistico e librario degli Ospedali di Padova. Cittadella: Biblos, 2014.
Find full textManagement e Sanita': CONTROLLO DI GESTIONE e RESPONSABILIZZAZIONE - l' EFFICACIA OPERATIVA Nell' Azienda Sanitaria Ospedaliera Universitaria Federico II. Lulu Press, Inc., 2022.
Find full textConference papers on the topic "Azienda ospedaliera di Padova"
Verbano, Chiara, Daniele Donato, Pascale Camporese, Ugo Baccaglini, Giovanni Carretta, and Luciano Flor. "ENHANCING THE PERFORMANCE OF SURGICAL ACTIVITY THROUGH LEAN THINKING IN THE AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA." In 12th annual International Conference of Education, Research and Innovation. IATED, 2019. http://dx.doi.org/10.21125/iceri.2019.2440.
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