Academic literature on the topic 'Aumento del rischio'

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Journal articles on the topic "Aumento del rischio"

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Guarnieri, Vito, and Flavia Pugliese. "Aumento del rischio di tromboembolismo venoso nella MEN1." L'Endocrinologo 22, no. 6 (November 9, 2021): 583–84. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-01000-5.

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Fimiani, Luigi, Giuseppe Andò, and Marta Belmonte. "Gestione della terapia antitrombotica dopo angioplastica coronarica nei pazienti complessi." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 2 (October 14, 2021): 92–106. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-2-2.

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Abstract:
La doppia terapia antiaggregante (DAPT) costituisce il gold standard del trattamento dei pazienti sottoposti a rivascolarizzazione miocardica percutanea (PCI), riducendo il rischio ischemico a breve ed a lungo termine, a costo di un aumento del rischio emorragico. Il rischio ischemico ed emorragico riconoscono cause comuni e spesso vanno contestualizzati nel quadro clinico globale di pazienti complessi, con plurime comorbidità. Verranno quindi delineati gli elementi da considerare per una adeguata gestione della DAPT in casi clinici complessi.
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Fimiani, Luigi, Giuseppe Andò, and Marta Belmonte. "Gestione della terapia antitrombotica dopo angioplastica coronarica nei pazienti complessi." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 2 (October 14, 2021): 92–106. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-2-2.

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Abstract:
La doppia terapia antiaggregante (DAPT) costituisce il gold standard del trattamento dei pazienti sottoposti a rivascolarizzazione miocardica percutanea (PCI), riducendo il rischio ischemico a breve ed a lungo termine, a costo di un aumento del rischio emorragico. Il rischio ischemico ed emorragico riconoscono cause comuni e spesso vanno contestualizzati nel quadro clinico globale di pazienti complessi, con plurime comorbidità. Verranno quindi delineati gli elementi da considerare per una adeguata gestione della DAPT in casi clinici complessi.
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Mandolfo, S. "“Lock therapy”: da utopia a realtà." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 34–39. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1134.

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Abstract:
Negli ultimi anni la presenza di cateteri venosi centrali permanenti (CVCp), quale accesso vascolare per l'emodialisi, rappresenta un'evenienza sempre più comune. Il problema principale del CVCp è rappresentato dal biofilm che a sua volta determina un aumento di rischio d'infezione e di trombosi. Recentemente è stata posta particolare attenzione alla soluzione di chiusura “lock” del CVCp. L'eparina andrebbe abbandonata poiché induce più rapidamente lo sviluppo di biofilm ed espone il paziente a rischio di sanguinamento dovuto all'overspil-ling. La soluzione citrato (3.8%) determina attualmente il migliore rapporto rischio/beneficio sul funzionamento del CVC, ma non offre vantaggi sulla riduzione delle infezioni. Le soluzioni con citrato ipertonico (46.7%) e con antibiotico (AML) andrebbero riservate solo su pazienti con elevata incidenza di episodi d'infezione e nei quali non è possibile una sostituzione del CVCp. Le AML andrebbero usate per periodi brevi per il rischio di sviluppo di resistenze. Per l'etanolo è necessario attendere l'esito di importanti trial. Nella corretta gestione del CVC, qualunque “lock” sia utilizzato, va sempre ricordato il continuo addestramento del personale e l'applicazione delle misure igieniche universali.
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5

Marangella, Martino, Cristiana Bagnis, Francesca Bermond, Silvia Berutti, Laura Fabbrini, Paolo Gabella, Cristina Marcuccio, Giorgio Soragna, Alberto Tricerri, and Corrado Vitale. "Update sulla calcolosi renale." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4 (September 1, 2014): 299–303. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1061.

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Abstract:
Molti lavori recenti analizzano l'associazione fra calcolosi renale e altre patologie non trasmissibili tipiche dei paesi industrializzati. I dati epidemiologici, su casistiche ampie, indicano un aumento di incidenza della calcolosi in pazienti con sindrome metabolica, obesità e ipertensione. Viene anche descritto un aumento del rischio di infarto miocardico e di ictus nei litiasici. Si ipotizza che il denominatore comune in queste patologie sia l'aumento della resistenza all'insulina. Questo causa alterazioni della biochimica urinaria, pH più acido e riduzione della citraturia, tali da aumentare il rischio litogeno. Nel ratto diabetico è stata descritta una steatosi renale che riduce l'ammoniogenesi e che è reversibile con una terapia con PPARγ. Il pioglitazone è stato efficace nel ridurre il danno renale indotto nel ratto da etilen glicole. Altra associazione nota è quella fra calcolosi renale e gotta. Due recenti studi documentano un'incidenza della calcolosi calcica e non solo urica nella gotta, con anomalie metaboliche in parte simili a quelle dei pazienti non gottosi. L'indagine TC mostra che l'incidenza di calcolosi è sottostimata nella gotta e, inoltre, la calcolosi, in alcuni pazienti, precede anche di molti anni l'attacco gottoso. Un altro argomento analizza il potenziale effetto che favorisce la calcolosi nelle donne trattate con calcio e vitamina D. Emergono un modesto ma significativo aumento del rischio litogeno indipendente da altre covariabili e un conseguente invito all'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. La chirurgia bariatrica per la correzione della grave obesità era, in passato, gravata da un elevato rischio di calcolosi renale iperossalurica con quadri anche di ossalosi severa. Negli ultimi anni si sono diffuse tecniche meno litogene come il bendaggio gastrico e il bypass gastrico alla Roux. Iperossaluria e ipocitraturia conseguono a questi interventi e il rischio di calcolosi è di gran lunga inferiore, ma restano segnalazioni in letteratura di casi di ossalosi renale specialmente dopo bypass gastrico alla Roux.
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6

Viazzi, Francesca, Giovanna Leoncini, and Roberto Pontremoli. "Acido urico, spettatore o artefice dell'aumentato rischio cardiovascolare e renale?" Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 1 (March 19, 2013): 20–25. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.997.

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Abstract:
Numerosi studi epidemiologici sottolineano una relazione tra livelli di acido urico e condizioni cliniche quali ipertensione, insulinoresistenza e malattia renale e cardiovascolare. Infatti, con la rapida diffusione di tali condizioni, si è assistito al progressivo aumento dei valori medi di acido urico nella popolazione generale (da 3.5 mg/dL negli anni ‘20 a 6.5 mg/dL negli anni ‘70). In questa revisione cercheremo di approfondire se l'acido urico possa essere considerato un promotore attivo del danno aterosclerotico o solo un marcatore indipendente di un aumentato rischio di malattia. Nonostante non vi sia ancora un'indicazione basata sulle evidenze al trattamento farmacologico dell'iperuricemia asintomatica, recenti studi suggeriscono una relazione diretta tra le variazioni di AU indotte dalla terapia e l'incidenza di eventi cardio-renali.
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Trinchieri, Alberto. "Riscaldamento globale e rischio di calcolosi renale." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 2 (May 23, 2014): 119–22. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.877.

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Abstract:
Numerosi studi hanno dimostrato il possibile ruolo della temperatura ambientale e del clima nella patogenesi della calcolosi urinaria. Il rischio di calcolosi è fortemente aumentato dalla disidratazione cronica associata al clima molto caldo, al lavoro all'aperto in aree tropicali o al servizio militare in aree desertiche. La variazione stagionale dell'incidenza delle coliche renali è stata descritta frequentemente, anche se non in modo unanime, ed è stata più volte dimostrata un'associazione positiva delle manifestazioni acute della calcolosi con la temperatura media ambientale e le ore di irraggiamento solare, anche se non con il tasso di umidità. La diuresi, il pH delle urine e l'escrezione urinaria di sodio sono significativamente più bassi nei mesi estivi, con il conseguente aumento dei valori di saturazione urinaria per l'acido urico e l'ossalato di calcio (soprattutto nel sesso maschile). Oltre alle variazioni climatiche stagionali, sono riscontrabili variazioni storiche delle temperature sulla superficie terrestre. Esistono stime abbastanza affidabili delle temperature della superficie terrestre per gli ultimi 12.000 anni, che hanno fatto seguito all'ultima glaciazione. Sono stati osservati periodi più caldi o più freddi, tuttavia le temperature medie della superficie terrestre negli ultimi 25 anni sono state superiori a quelle rilevate nell'ultimo millennio. Questa tendenza climatica, chiamata “riscaldamento globale” sembra essere correlabile alle emissioni dell'attività umana, che creano il cosiddetto “effetto serra”. Si ritiene che, nel 21° secolo, assisteremo a un ulteriore incremento della temperatura media di 2°C o più. Uno dei possibili effetti secondari del “global warming” potrebbe essere un incremento della prevalenza della nefrolitiasi, che si stima, con modelli di calcolo matematico computerizzato, che potrebbe arrivare sino al 10% in più.
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Carcagnì, Addolorata, and Patrizia Presbitero. "Rischio cardio-metabolico e aterotrombosi nella donna in menopausa." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 3 (December 31, 2022): 155–64. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-3-2.

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Abstract:
Le alterazioni ormonali e metaboliche della donna in menopausa sono alla base della comparsa dei principali fattori di rischio cardiovascolari (FRC), della formazione delle placche ateromasiche e di un aumento degli eventi cardiovascolari maggiori ad essa associate. L’insulino-resistenza correlata all’obesità centrale potenzia lo stato infiammatorio e di ipercoagulabilità, già presenti per la variazione del quadro ormonale. Il processo aterosclerotico nei vasi compare nella donna soprattutto dopo la menopausa e si associa ad un aumento di eventi ischemici cardiovascolari, anche acuti dovuti ad aterotrombosi. La formazione della placca nella donna, protetta fino ad allora dagli estrogeni, sembra subire una accelerazione in questa fase, eguagliando in pochi anni gli eventi cardiovascolari degli uomini, e diventando la principale causa di mortalità dopo i 75 anni. Questa rassegna mostra in che modo le alterazioni ormonali e l’insulino-resistenza portano all’insorgenza dei maggiori FRC come il diabete, l’ipertensione e la dislipidemia. Inoltre, evidenzia come l’aumento dello stato infiammatorio in menopausa associato ai FRC determina non solo la formazione della placca ateromasica, ma anche i fenomeni aterotrombotici e gli eventi cardiovascolari maggiori. La comparsa della placca ateromasica e la sua destabilizzazione legata allo stato infiammatorio diventano, quindi, la principale causa di morbilità e mortalità nella donna in menopausa. Pertanto, è importante limitare lo stato infiammatorio controllando l’insorgenza dell’obesità centrale e dell’insulino-resistenza principalmente con la dieta e l’esercizio fisico. Inoltre, è necessario istruire le donne in menopausa a riconoscere i sintomi associati ad eventi cardiovascolari. L’aumento della mortalità, soprattutto per cardiopatia ischemica (CPI) nella donna dipende spesso da un ritardo del trattamento anche per eventi acuti; pertanto, è necessario ricorrere più velocemente al trattamento per migliorare la prognosi.
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Parrini, Iris. "La fibrillazione atriale durante chemioterapia. Quale terapia anticoagulante?" CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 2 (July 31, 2022): 67–73. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-9.

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Abstract:
La fibrillazione atriale (FA) è l’aritmia sopraventricolare più comune nella popolazione generale con un aumento dell’incidenza con l’età. La FA può preesistere nei pazienti dopo una diagnosi di cancro o insorgere in pazienti con cancro attivo. La concomitanza tra FA e cancro ha portato a selezionare il trattamento anticoagulante valutando rischio e benefico di una profilassi tromboembolica. Il dilemma più rilevante è non solo il rischio trombotico, ma particolare attenzione si deve porre al rischio di sanguinamento correlato al tipo e stadio del tumore, alle interazioni con chemioterapici, alla diatesi emorragica e alla trombocitopenia. Il processo decisionale nella scelta della terapia anticoagulante per la prevenzione del tromboembolismo nei pazienti con cancro attivo e fibrillazione atriale resta impegnativo, rimanendo una sfida per il clinico. Le eparine a basso peso molecolare (EBPM) hanno indicazioni specifiche, il trattamento con warfarin rimane difficile mentre gli anticoagulanti orali diretti (DOAC) sono promettenti ma sussistono molte problematiche aperte. Lo scopo di questa review è quello di valutare la scelta della terapia anticoagulante nei pazienti con cancro attivo e FA.
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10

Maffettone, Ada. "Perioperative management of diabetic patients undergoing elective and emergency surgery." Journal of AMD 25, no. 1 (May 2022): 64. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.1.10.

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Abstract:
Frequentemente pazienti con diabete noto o non ancora diagnosticato debbono essere sottoposti ad un intervento chirurgico per complicanze correlate al diabete o per altre patologie. Il diabete e, ancor più, l’iperglicemia in assenza di una diagnosi nota di diabete, rappresentano condizioni che complicano il percorso, le procedure e gli esiti del trattamento chirurgico comportando un allungamento della degenza media del 45% e un aumento della mortalità del 50% rispetto alla media, oltre ad una frequente aumentata incidenza di complicanze infettive, infarto del miocardio, insufficienza respiratoria, stroke, insufficienza renale acuta. L’iperglicemia spesso non è adeguatamente corretta a causa di una scarsa sensibilità rispetto ai vantaggi che un adeguato controllo delle glicemie comporta sull’esito del trattamento chirurgico, della presenza di numerose priorità assistenziali e del timore dell’ipoglicemia, che costituisce una delle barriere principali al raggiungimento del target glicemico appropriato. È indispensabile, pertanto, al fine di ridurre il rischio di esiti sfavorevoli, strutturare un percorso pre, intra e postoperatorio che permetta di effettuare un’attenta valutazione del compenso glicemico, delle complicanze e delle comorbilità del diabete e un’appropriata gestione terapeutica peri e postoperatoria. Il Gruppo Diabete e Inpatient di AMD, prendendo spunto da quanto già prodotto nel 2014 in collaborazione con la Società Italiana di Chirurgia, ha elaborato, sulla base delle più recenti linee guida, raccomandazioni per la valutazione del paziente con diabete che deve essere sottoposto a un intervento chirurgico in elezione al fine di individuare lo specifico rischio anestesiologico, definire il piano di cura diabetologico ottimale, ridurre i rischi correlati all’intervento chirurgico e garantire la continuità assistenziale alla dimissione. PAROLE CHIAVE diabete in ospedale; chirurgia elettiva; chirurgia in urgenza; percorso perioperatorio.
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Dissertations / Theses on the topic "Aumento del rischio"

1

MARIOTTI, MARCO. ""Responsabilità colposa 'per fatto altrui"." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/630694.

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Abstract:
Il lavoro ha ad oggetto i casi in cui l’agente che ha tenuto una condotta colposa risponde penalmente anche se la lesione del bene giuridico protetto non sia stata da lui direttamente provocata, ma sia piuttosto immediatamente riconducibile alla condotta eterolesiva o al comportamento autolesivo di un altro soggetto. Tale forma di responsabilità “in relazione ad un fatto altrui”, lungi dall’essere del tutto eccezionale, si presenta in numerosi casi di omesso controllo, di inadempiuto obbligo di impedimento del reato altrui, di lavoro in équipe o all’interno di organizzazioni complesse quali grandi realtà produttive. La tesi esplora le problematiche strutturali di questa forma di responsabilità, individuando alcune “note relazionali”, elementi che fanno dipendere la definizione e la misura della responsabilità di chi è meno prossimo alla lesione del bene giuridico anche dalla condotta altrui. L’analisi, che interessa diversi elementi del reato, mira a valutare se a questi tratti di relazionalità corrispondano altrettanti istituti giuridici adeguatamente sviluppati, o se le incertezze dogmatiche e applicative impediscano una chiara ripartizione delle responsabilità tra i vari soggetti coinvolti nella realizzazione del reato. Nell’ambito del fatto tipico, viene analizzato il problema della sovrapposizione ed interruzione del nesso causale tra le diverse condotte e l’evento del reato, e ribadita la validità del paradigma condizionalistico, anche per accertare l’influenza del comportamento di un soggetto sulle deliberazioni prese da un altro (c.d. causalità psichica). Vengono poi criticamente analizzate le diverse teorie sulle fonti delle posizioni di garanzia, in cui la responsabilità del garante esiste e si manifesta necessariamente in dipendenza del comportamento di un altro soggetto. Sul punto, viene svolta una comparazione con l’ordinamento tedesco, che in tempi recenti ha optato per un approccio tassonomico dei singoli casi di omesso impedimento del fatto altrui, in chiave espansiva rispetto al riferimento alle sole fonti legali e negoziali, con il rischio, tuttavia, di aggirare il canone di tipicità. Con riguardo alla colpevolezza, il tema è la dimensione “relazionale” della colpa, che si declina in vari istituti: nella formulazione stessa di alcune regole cautelari che impongono di tener conto della condotta altrui; nel principio di affidamento, che limita la responsabilità dei singoli coinvolti in un’azione plurisoggettiva, e richiede un delicata individuazione dei suoi confini per non generare vuoti di tutela; nell’annoso tema della c.d. “causalità della colpa”, in particolare poiché l’interposizione della condotta di un altro soggetto rende quantomai incerta la verifica dell’evitabilità dell’evento. Infine, vengono esplorati i travagliati istituti concorsuali colposi. Dopo aver evidenziato le incertezze strutturali e la limitata funzione incriminatrice della cooperazione colposa, viene affermata la sostanziale inutilità dell’istituto: proprio grazie alle numerose “note relazionali” presenti nella struttura del reato, la parametrazione della responsabilità del singolo può tenere conto dell’interazione con un altro soggetto anche nella forma monosoggettiva. Ancora più significativi i dubbi concernenti il concorso colposo in reato doloso. Da ultimo, viene sostenuta l’autonomia dell’imputazione ex art. 40, comma 2 c.p. rispetto alle figure concorsuali, dal momento che anch’essa esprime una responsabilità monosoggettiva, anche se in un contesto plurisoggettivo.
This thesis provides a critical analysis of the circumstances in which an agent, who performs a negligent act, is held criminally liable for damage which was however not directly caused by his or her negligent act, but rather was caused by the act of another (with the view of causing damage either to another or to itself). This form of criminal liability “in relation to the conduct of another”, far from being exceptional, is common in many cases of failure to control or failure to prevent the commission of criminal offences by others, particularly in the context of team-working, and even more so within complex organisations having large corporate structures. The thesis examines the structural problems with this form of criminal liability. It identifies “relational elements”, the elements which enable the creation of a link between the responsibility of the agent whose conduct was the furthest to the damage, and the conduct of those having directly caused the damage. These relational elements impact both the basis on which liability attaches to the negligent agent, and the extent to which this liability exists. This analysis will cover both elements of a criminal offence, that is both the actus reus and the mens rea, with the aim of evaluating whether the legal framework at its current state effectively deals with “relational elements” as grounds for attaching liability, or whether too many uncertainties subsist when making this link– in both theoretical and practical terms– which prevent the clear and effective allocation of criminal liability among the different agents involved. First of all, with regards to the actus reus, this paper addresses the issue of concurring and intervening causes which may break the chain of causality between the agent’s action and the consequence of the actus reus, reaffirming the “sine qua non” paradigm. Furthermore, the research assesses the relevance in this context of the influence which one agent’s behaviour can have on the decisions subsequently taken by others, (known as a “psychological cause” of an action). The paper also critically analyses different theories regarding the basis of guarantees, whereby the guarantor’s liability only exists in relation to the act of another. On this point, a comparative analysis has highlighted how German case law has developed in such a way as to allow guarantees to arise from a factual basis, as opposed to solely through contract or other legally binding instruments, thus running the risk of violating the rule of law. Secondly, with regard to the mens rea element of an offence, the research examines three different examples of “relational elements”, by which another’s conduct needs to be taken into consideration, therefore entering into the mens rea element: (i) precautionary rules which can require the agent to observe another subject’s behaviour and to act accordingly; (ii) the expectation that other subjects involved will act lawfully, which needs to be accurately evaluated in order not to leave any gaps in the prevention of crime; (iii) the complex issue of foreseeability and avoidability of the consequences of one’s conduct, becomes even more intricate with the interposition of another’s conduct. Lastly, the paper will focus on joint enterprise in negligence cases. Having first of all stressed the structural uncertainties and the limited prosecutorial use of the concept of joint enterprise in the context of negligence offences, the thesis argues that through the different “relational elements” present in an offence, each agent’s liability can be independently determined by taking into account the interactions with others. It is worth noting that in the case where the mens rea element of an offence requires intentional participation to another’s negligent behaviour, these uncertainties appear to be even greater. In conclusion, the paper will point out that the liability of guarantors is independent from their participation in the joint criminal enterprise, as this type of liability arises from the guarantee itself.
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2

SBRANA, ALESSANDRO. "Faculty Development Centri di Professionalità Accademica (CPA)." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251175.

Full text
Abstract:
mondo universitario ha subito un’ondata di cambiamenti che si possono ricondurre alla ricerca dell’eccellenza, declinata secondo le due dimensioni della valutazione e della rendicontazione. Tre sono quelli più evidenti: il primo, il passaggio da una ricerca curiosity driven a una ricerca funzionale al raggiungimento di risultati valutabili in tempi brevi; dalla ricerca pura a quella applicata, da un approccio problem-making a uno problem-solving, da una conoscenza come processo a una conoscenza come prodotto, da un modello disinteressato a uno utilitaristico (Barnett, 1994); il secondo, riguardante l’offerta formativa: dal momento che si è modificato il modo di concepire l’apprendimento; i curricula tendono a essere definiti in termini di risultati di apprendimento predefiniti (Blackmore, 2016); il terzo, peculiare della struttura amministrativa: dal momento in cui sono divenute essenziali una serie di nuove sovrastrutture (programmazione, valutazione, controlli, comunicazione) rispetto al mandato originario della struttura universitaria si registra un aumento consistente del personale delle strutture amministrative. Questi cambiamenti devono fare i conti con la perdita di prestigio della vita accademica, il cambiamento del ruolo dello studente, che è diventato sempre più importante e l’aumento delle procedure burocratiche che rischiano di ingessare un sistema un tempo caratterizzato da un’elevata autonomia. Per consentire alle strutture universitarie di affrontare le sfide culturali a partire dagli anni Settanta nelle università nord-americane si sono strutturate iniziative finalizzate allo sviluppo e alla promozione di una migliore offerta formativa. Tali iniziative vengono definite con l’espressione Faculty Development (FD), una policy accademica finalizzata a creare le condizioni per un miglioramento delle competenze di tutti coloro che sono coinvolti nelle attività svolte in un ateneo. Nella realtà italiana emerge la mancanza di una vera politica di formazione al teaching per i ricercatori e i docenti universitari, per non parlare dell’esigenza di superare il pregiudizio, di gentiliana memoria, secondo il quale non è necessario apprendere a insegnare, ma sia sufficiente avere successo nella ricerca, cui si aggiunge nell’ultimo decennio una continua e affannata richiesta al personale accademico di azioni organizzative, valutative e documentali, che assorbono tempo e energie senza il supporto di adeguati apparati gestionali e senza predisporre indagini valutative capaci di misurare l’effettivo esito di tutte queste azioni. L’effetto finale è un evidente declino (Capano et al., 2017) dell’istituzione universitaria. Si può ipotizzare che la cultura del organizzazione propria del Faculty Development possa contribuire nel contesto italiano a fornire azioni a supporto del cambiamento: è quanto mai essenziale dotare gli atenei di risorse funzionali a riqualificare la vita accademica, fornendo al personale accademico gli strumenti necessari per performare una buona scholarship, realizzare un’efficace offerta formativa e attuare adeguate forme di terza missione, capaci di incrementare la vita culturale della comunità. Il presente studio si propone come un’analisi sistematica della letteratura sul tema del Faculty Development, che persegue l’obiettivo di sviluppare una disamina estesa dell’oggetto, in modo che l’esplicitazione della datità raccolta fornisca un’analisi del fenomeno che possa essere di supporto a un’avveduta educational policy nel campo della formazione universitaria. Nel contesto italiano ad oggi non esiste una cultura di attenzione ai contesti di apprendimento universitario. L’offerta formativa è concepita come offerta di pacchetti curriculari e la predisposizione delle condizioni di apprendimento per il conseguimento del titolo universitario si risolve nella organizzazione di una serie di lezioni, frontali o laboratoriali, senza che tutto questo sia innervato da una specifica intenzionalità didattica. Questa immagine poco confortante non intende affatto trascurare tutti i casi di buone prassi sviluppati nei vari corsi di studio, ma il buono che emerge è demandato all’impegno del singolo, senza che l’istituzione universitaria si interroghi sul come predisporre le condizioni per il potenziamento della qualità dei processi di apprendimento. A fronte di questa situazione la necessità di migliorare la qualità dell’insegnamento non è mai stata così stringente e sfidante come lo è oggi, in un clima di continuo cambiamento della formazione superiore. Nuove tendenze definiscono la formazione superiore, attraversando confini istituzionali e nazionali. Essi influiscono sul modo in cui un insegnamento efficace viene concettualizzato, condotto e supportato, valutato, valorizzato e riconosciuto. È necessario affrontare temi quali l’inadeguata preparazione per il lavoro accademico nei corsi di studio magistrali, l’incapacità dei docenti a trasferire competenze, la crescente complessità degli ambienti accademici, le attese e le responsabilità istituzionali, la necessità di preparare meglio gli studenti con bisogni diversi, e la necessità di stare al passo con i balzi della conoscenza e i cambiamenti nelle professioni. Migliorare la qualità della didattica è inoltre essenziale perché consente di ridurre il numero degli abbandoni. È venuto il momento di transitare da un’offerta formativa di tipo episodico a una prospettiva di esperienze di apprendimento in continuità nel tempo, per accompagnare la formazione dei docenti in un modo strutturalmente organizzato (Webster-Wright, 2009). Sulla base della rilevazione fenomenica, sono emerse le seguenti domande di ricerca: che cosa è il FD? Cosa consente di fare? Come si mette in pratica? Quali sono le potenzialità? Quali sono i limiti? Il FD ha il compito di incentivare i docenti ad interessarsi ai processi di insegnamento e apprendimento e a procurare un ambiente sicuro e positivo nel quale fare ricerca, sperimentare, valutare e adottare nuovi metodi (Lancaster et al. 2014). È finalizzato a promuovere cambiamento sia a livello individuale sia a livello organizzativo. Occupa un posto centrale il miglioramento delle competenze di teaching (Steinert, 2014). Due importanti obiettivi sono rappresentati dalla promozione delle capacità di leadership e di gestione dei contesti (Steiner et al., 2012). Una volta definite le metodologie del teaching, che possono essere oggetto di apprendimento da parte del personale accademico, è risultato necessario identificare le principali modalità formative che un centro di Faculty Development (FDc) dovrebbe mettere in atto per favorire l’apprendimento delle competenze didattiche. Per comprenderne la funzione reale è stato utile prendere in esame le attività proposte dai più importanti centri del panorama accademico nordamericano, analizzandone la struttura organizzativa, le risorse disponibili ed identificandone le due figure principali: il responsabile dell’organizzazione dei processi formativi e il responsabile della struttura. L’analisi dei casi ha consentito di evidenziare i molteplici servizi che possono essere forniti da un FDc. Questa analisi di realtà è risultata molto utile poiché ha offerto indicazioni pragmatiche ai fini di una politica accademica innovativa anche in ambito italiano. Alla luce degli argomenti sviluppati è stato possibile ipotizzare anche per gli atenei italiani l’istituzione di “Centri per la professionalità accademica”, indicando possibili iniziative da essi realizzabili, che potrebbero trovare spazio nella realtà del nostro paese.
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Books on the topic "Aumento del rischio"

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Lourenço, Luciano, and Adélia Nunes, eds. Risco de Cheias e Risco de Inundações Fluviais. Aprender com o Passado. RISCOS - Associação Portuguesa de Riscos, Prevenção e Segurança, 2022. http://dx.doi.org/10.34037/978-989-9053-12-0_10.

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Abstract:
Sob o tema “Risco de Cheias e Risco de Inundações Fluviais. Aprender com o Passado” decorreu nos dias 16 e 17 de julho de 2021, na Faculdade de Letras da Universidade de Coimbra, o XIV Encontro Nacional de Riscos em que, à semelhança do que aconteceu com edições anteriores, se revisitou um acontecimento particularmente nefasto, cuja efeméride “redonda” ocorreu neste ano, para dele retirar os ensinamentos que pode transmitir e, assim, aprender com essas experiências. Neste Encontro colocou-se a comunidade científica, bem como e, sobretudo, os agentes de proteção civil, os órgãos de soberania regionais/locais, os professores dos ensinos básico e secundário e a população em geral, a refletir sobre o que fazer em caso de situações de catástrofe provocadas pela manifestação dos riscos de cheias e de inundações fluviais, aprendendo com o passado para melhorar o presente e o futuro, tomando consciência de que a frequência e intensidade destes eventos hidrológicos excecionais têm tendência para aumentar e afetar um número crescente de pessoas e bens. Discutiu-se, também, a importância que um eficaz planeamento e ordenamento do território podem ter na redução destas catástrofes e avaliou-se e refletiu-se sobre a importância da educação formal na construção de sociedades mais conscientes e resilientes a tais riscos. Porque a “memória do risco” tem um papel fundamental na evolução do conhecimento, por ter uma importância determinante na estrutura das ações dos atores sociais e na escolha das tomadas de decisão, tendo em vista a redução dos riscos, presentes ou futuros, baseada na experiência adquirida, o livro que agora se apresenta, para “memória futura”, reúne vários contributos que, de forma complementar, consolidam os conhecimentos e as aprendizagens que se possam retirar do estudo de eventos catastróficos passados. Constitui-se por catorze capítulos, dividido em duas partes; a primeira, sobre “As cheias e o risco de inundações no Baixo Mondego” e, a segunda, sobre “Riscos de inundação noutras bacias hidrográficas de Portugal e do Brasil”. Trata-se, sem dúvida, de um livro de elevada utilidade para investigadores, decisores públicos, professores e estudantes, com interesse nesta matéria ou com responsabilidade na análise e gestão dos riscos de cheias e de inundações fluviais. A expectativa é a de que, com o envolvimento e articulação de todos, se possa reduzir o risco de inundações no Baixo Mondego, assim como noutras bacias nacionais e internacionais, através do aumento, tanto da capacidade de antecipação, tornando as comunidades mais resilientes, como da capacidade de resposta dos meios de socorro em situação de crise, para mitigar os danos.
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Diretriz para o tratamento farmacológico da hipertensão arterial em adultos. Pan American Health Organization, 2022. http://dx.doi.org/10.37774/9789275726266.

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Abstract:
Mais pessoas morrem a cada ano de doenças cardiovasculares do que de qualquer outra causa. Mais de três quartos das mortes por doenças cardíacas e acidentes vasculares cerebrais ocorrem em países de baixa e média renda. A hipertensão - ou pressão alta - é uma condição médica grave que aumenta significativamente o risco de doenças cardíacas, cerebrais, renais e outras doenças. A hipertensão pode ser definida usando níveis específicos de pressão sistólica e diastólica ou o uso reportado de medicamentos anti-hipertensivos. Estima-se que 1,4 bilhões de pessoas em todo o mundo têm a pressão arterial alta, mas apenas 14% a têm sob controle. No entanto, existem opções de tratamento custo-efetivos. Nesta diretriz, a Organização Mundial da Saúde (OMS) fornece a mais atual e relevante orientação de saúde pública global baseada em evidências sobre o início do tratamento com agentes farmacológicos para hipertensão em adultos. As recomendações visam pacientes adultos, não grávidas, que foram adequadamente diagnosticados com hipertensão e aconselhados sobre modificações no estilo de vida.
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Oliveira, Maria Nubia Gama. Marcadores de obesidade na avaliação do estado nutricional em adolescente. Edited by Marcia Alessandra Arantes Marques. Bookerfield Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.53268/bkf21110300.

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Abstract:
Este livro é resultado da pesquisa de doutorado em um Centro de Referência de Adolescente. O que se destaca a recomendação da leitura do livro marcadores de obesidade na avalição do estado nutricional em adolescente é o método científico, trazendo à tona, à proposta, à pesquisa científica, à faixa etária de 10 a 19 anos. Estudar e atender adolescente são desafiadores, dado que, neste segmento observa-se uma fase de mudanças biológicas importantes, o consumo de refeições nem sempre satisfatória em nutrientes como vitamina A, E e β─caroteno. Somando-se a tudo isto, o excesso de calorias corrobora a ocorrência de dislipidemia, hiperleptinemia e obesidade, acelerando o risco para a doença cardiovascular. Alguns fatores de risco da DCV têm sido associados ao estresse oxidativo, por essa razão o aporte de nutrientes antioxidantes, dentre os quais, a vitamina A (retinol e β─caroteno) e a vitamina E foram estudados como marcadores metabólicos. Variáveis clínicas e laboratoriais são instrumentos aplicados na prática e anamnese clínica, contudo o polimorfismo Q223R do gene do receptor da leptina, vitaminas antioxidantes e leptina sérica, ainda, são ferramentas não tão bem conhecidas, porém valiosas, a fim de traçar o estado nutricional em adolescente obeso. É indubitavelmente importante destacar que, a medida que esta geração de adolescente é exposta a alimentação precária em nutrientes, se aumenta a incidência e prevalência de obesidade e doenças metabólicas em adultos jovens. Concebe-se que, os resultados observados reforçam à necessária busca de diagnóstico precoce de obesidade e as comorbidades associadas. Com efeito, é relevante formular propostas de ações públicas, a fim de amenizar estes impactos negativos à saúde desta população, assim como das futuras. Por fim, espero que ao final, o leitor tenha sido instigado a querer conhecer cada vez mais sobre a saúde do adolescente. Boa leitura!
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Pinto, Gabriella Montezano, Cláudia Lúcia de Pinho Maurício, and Lidia Vasconcellos de Sá. AVALIAÇÃO DE TÉCNICAS DOSIMÉTRICAS EM TOMOGRAFIA POR EMISSÃO DE PÓSITRONS E TOMOGRAFIA COMPUTADORIZADA (PET/CT). Bookerfield Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.53268/bkf21060401.

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Abstract:
O uso de equipamentos híbridos tem trazido aumento das doses recebidas por pacientes de diagnostico em PET/CT. Existem atualmente várias metodologias dosimétricas, dificultando o estabelecimento de níveis de referências. Esse trabalho visa estimar as doses absorvidas e efetivas em exames oncológicos de PET/CT, comparando diferentes metodologias. Utilizou-se os fatores de dose publicados pela ICRP 106 para exames de 18F-FDG para a dosimetria PET; e para dosimetria do exame de CT foram comparadas três metodologias: software ImPACT, dosimetria termoluminescente (TLD) com simulador Alderson e metodologia recomendada pela AAPM nº96. As doses dos exames PET e CT foram somadas para obter a dose total do exame de PET/CT. Para dosimetria do PET os órgãos com maior dose absorvida foram a bexiga, o cérebro e coração. Para dose absorvida no CT as maiores diferenças foram para a pele, cérebro, tireoide e bexiga, sendo os órgãos críticos a tireoide e a pele. Apenas a metodologia da AAPM nº96 subestima a dose efetiva do CT quando comparada com a medida por TLD. Para o PET/CT, verificou-se que os órgãos críticos apresentam valores consideráveis de dose equivalente, recomendando a otimização dos protocolos e avaliação de risco. O presente estudo demonstrou que a simulação pelo ImPACT é o método dosimétrico que mais se aproxima da medida experimental realizada com TLD. Observa-se, ainda, a importância de investigar as doses equivalentes em órgãos ao invés de apenas as doses efetivas, como muitas vezes tem sido reportado na literatura.
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Balestero, Gabriela Soares, and Ana Silvia Marcatto Begalli. Estudos de Direito Latino Americano. 11th ed. Editora Amplla, 2022. http://dx.doi.org/10.51859/amplla.edl1037-0.

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Abstract:
Com muita satisfação publicamos mais uma edição da coletânea “Estudos de Direito Latino Americano” em seu Volume XI. Trata-se de uma obra que visa reunir pesquisas sobre diversas temáticas jurídicas tanto do Brasil quanto da América Latina. O primeiro capítulo intitulado “Políticas Públicas e Desigualdade Social nas cidades brasileiras: uma resenha crítica” foi fazer uma resenha crítica do artigo intitulado: Globalização e desafios urbanos: políticas públicas e desigualdade social nas cidades brasileiras, publicado na Revista Eure (Santiago), no ano de 2011. O artigo foi realizado através de uma pesquisa exploratória, assentada em uma revisão literária bibliométrica com procedimento quantiqualitativo e método histórico comparativo. endo como objetivo, compreender os diversos ciclos de crescimento econômico evitaram uma redistribuição mais equitativa da riqueza, agravando as desigualdades sociais e empobrecendo as populações urbanas brasileiras. O segundo capítulo intitulado “O sequestro do ônibus 174: a generalização do Direito Penal do inimigo através da trajetória de Sandro Barbosa do Nascimento” é apresentada a história de Sandro Barbosa do Nascimento, que foi marcada pela ausência de suporte estatal, culminando em um sequestro do ônibus 174 no Rio de Janeiro, tentativa do agente de ser ouvido pelas autoridades. O estudo foi dividido em três etapas. Na primeira, é narrado o episódio criminoso envolvendo o transporte público. Em seguida, é exposta a história de Sandro desde sua infância, quando presenciou a morte de sua mãe a facadas até pouco antes do fatídico evento que o levou à morte pelas mãos de policiais com o objetivo de evidenciar a influência da negligência do Estado em sua formação. Por fim, é feita uma análise entre os trágicos acontecimentos ocasionados pela não efetivação das normas que dizem respeito ao direito à vida e segurança pública, bem como os requisitos básicos das garantias fundamentais, dentre eles saúde, alimentação e educação, com a tese descritiva de Günther Jakobs sobre o Direito Penal do Inimigo, que estabelece a marginalização e punição antecipada de indivíduos que insistem em violar os tipos penais, desligando-se do ser cidadão e regredindo ao chamado Estado Natural. O terceiro capítulo intitulado “O licenciamento ambiental e o projeto de lei nº 2159/2021 sob a perspectiva do desenvolvimento sustentável” é analisada a institucionalização de uma política de gestão ambiental é fenômeno recente no Brasil, que surgiu a partir de uma mudança global de conscientização ambiental durante a década de 1970, motivando a edição da Lei 6938/1981 através da qual, pela primeira vez em âmbito nacional, houve uma gestão integrada dos recursos naturais expressa por uma Política Nacional do Meio Ambiente (PNMA), que inovou ao prever instrumentos de gestão ambiental como o licenciamento ambiental. Trata-se do instrumento adotado para possibilitar a implementação, construção e operação de empreendimentos que tenham potencial poluidor, garantindo que a necessária proteção ambiental seja observada nesse processo. Esse processo, contudo, sofre diversas críticas quanto ao seu funcionamento, com diversas tentativas de alteração legislativa do processo atual, sendo que o objetivo do presente trabalho é analisar as alterações propostas pelo Projeto de Lei 2159/2021, Projeto de Lei 3.729/2004 e a introdução da Licença por Adesão e Compromisso a fim de responder o questionamento central levantado: se a adoção da LAC é um instrumento capaz de garantir maior eficiência ao processo de licenciamento ambiental ou se tal modificação no sistema pode colocar em risco a proteção ao meio ambiente e o objetivo de se promover o desenvolvimento sustentável previsto na Constituição da República Brasileira. Como objetivo específico, visa aprofundar a figura do licenciamento ambiental como instrumento do desenvolvimento sustentável e analisar as especificidades das alterações propostas. O quarto capítulo intitulado “A eficiência da autofalência: análise custo-benefício de um instituto esquecido no ordenamento jurídico” tem como objetivo analisar a eficiência do instituto da autofalência (falência requerida pelo próprio devedor). O capítulo observa a Lei de Recuperação de Empresas e Falência (LREF) com o auxílio da Análise Econômica do Direito visando à análise dos custos de falência da autofalência e os benefícios trazidos ao optar pelo instituto, como a proteção ao patrimônio dos sócios e outras vantagens introduzidas em decorrência da alteração da Lei nº 11.101/2005 pela Lei nº 14.112/2020. Ao final, conclui-se que a autofalência é um mecanismo viável que visa a diminuir os custos sociais de uma futura recuperação judicial infrutífera, diante da preocupação do Estado com a crise financeira e econômica de uma empresa. O quinto capítulo intitulado “As diversidades e as Tics na educação: uma análise inclusiva” tem como objetivo entender a relevância da valorização da diversidade e da redução da desigualdade em um determinado cenário organizacional, inclusive instituições de ensino, foco do presente estudo e sugerir mudanças pedagógicas utilizando as tecnologias de informação como meios para a existência de um ambiente organizacional que pratique a inclusão. Sabe-se que a ideia básica da gestão da diversidade em qualquer instituição é a necessidade da prática do respeito, da empatia, da inclusão e do reconhecimento de modo que um ambiente produtivo efetivamente ocorra, onde todos se sintam valorizados e os talentos sejam utilizados em plenitude realmente exista. Somente assim, as finalidades plenas daquela instituição educacional conseguirão ser atingidas. O sexto capítulo intitulado “A Corte Constitucional Monocrática: questões sobre as decisões monocráticas em controle de constitucionalidade concentrado” o autor defende que o sistema de controle de constitucionalidade adotado pelo Brasil, que congloba tanto o modelo concentrado quanto o difuso; corrobora com o aumento indireto das competências da Corte Constitucional, entre outros. A fim de proporcionar eficiência aos julgamentos, criou-se a possibilidade de prolação de decisões monocráticas, porém questiona-se a sua legitimidade e respeito à separação dos poderes, mormente quando em ações de controle concentrado de constitucionalidade, uma vez que por decisão liminar, de um único ministro, suspende-se o efeito de Lei, processada pelo Legislativo e sancionada pelo Executivo. O sétimo capítulo intitulado “O constitucionalismo ecológico biocêntrico sob uma análise sistemática crítica” tem como objetivo estabelecer a relação entre o ser humano e o meio ambiente, especificamente em relação à fauna, é questão recorrente no debate doutrinário, de modo que houve grandes evoluções no arcabouço jurídico pertinente. Se nos primórdios o meio ambiente não representava preocupação para o ser humano, tem-se que no sistema jurídico pátrio hodierno um verdadeiro rol de garantias aos animais, ainda que sob uma visão antropocêntrica do Constitucionalismo Ecológico. Com isto, quer-se dizer que estas garantias não representam direitos à fauna, uma vez que não são sujeitos de direitos, mas sim deveres do ser humano. Nesta toada, há movimento recente na doutrina com a finalidade de propor uma mudança de paradigma, de modo que os animais passem a ser sujeitos de direitos e possam fruir de direitos fundamentais, nos moldes dos direitos garantidos ao ser humano. Portanto, relevantes questões exsurgem desse Constitucionalismo Ecológico Biocêntrico, especialmente se de fato representa avanço ao arcabouço jurídico, bem como se traz efetividade que justifique esta mudança tão profunda e os efeitos que lhes são corolários. O oitavo capítulo intitulado “O desmonte da política de assistência social durante o governo Bolsonaro: análise do contexto assistencial na pandemia da Covid - 19” tem como objetivo analisar o contexto de precarização e sucateamento, e com os desafios impostos pela pandemia da COVID-19 e o agravamento de algumas questões sociais, como o aumento de desemprego, amplia a inserção da população em situação de vulnerabilidade social e extrema pobreza. O atual contexto que vivenciamos é marcado por fortes ataques aos direitos sociais, somado a ampliação de trabalhos temporários, subcontratação, flexibilização, em que se tem o aumento de trabalhos desprotegidos, invisíveis às Leis trabalhistas. O nono capítulo intitulado ‘Improbidade administrativa: seus aspectos e sua denotação crítica” tem como objetivo analisar e esquematizar a questão que caracteriza a Improbidade Administrativa, em conformidade com fatores que vem ganhando espaço com desordens diante da lei. Ao exercício das atividades que são desempenhadas pelos agentes públicos e que levam a constância de razões que atentem contra a integridade, desempenhando ilegalidades com enriquecimento pessoal e violando princípios em benefício próprio, importunando assim a constitucionalidade da lei de improbidade. A Administração Pública é o alicerce para a concretização de serviços, visando à satisfação da coletividade, e é voltada para assuntos detalhados que tem como objetivo alcançar com perfeição os princípios que norteiam a administração. Aos que causem prejuízos ao erário e ao enriquecimento ilícito, consoante as suas especificidades descritas na lei, consiste em improbidade administrativa. Os que causam prejuízos ao erário e enriquecem ilicitamente se enquadram como agentes causadores da improbidade administrativa. O décimo capítulo intitulado “Benefício Assistencial: análise das condições de miserabilidade” tem como objetivo analisar a concessão ao Benefício Assistencial. No artigo 203, V da Constituição Federal de 1988, traz a garantia da concessão de um beneficio assistencial à pessoa idosa ou deficiente que não tenha condições de prover o próprio sustento. Esse benefício tem regulamentação na Lei 8.742/93, conhecida como LOAS – Lei Orgânica da Previdência Social, que demonstra a acerca do benefício de prestação continuada, e institui o direito fundamental à assistência social, garantindo condições de uma sobrevivência digna àqueles que, apesar de não ter vertido contribuições previdenciárias ou tenham perdido a qualidade de segurado, não se encontram em condições de prover o próprio sustento, seja pela idade, ou em razão de alguma deficiência. Entretanto, existem requisitos para sua concessão, dentre eles o critério da miserabilidade, que cita um valor igualitário para definir quem será considerado hipossuficiente para fins do benefício de prestação continuada. Sendo assim, a fixação de um valor baixo para examinar a miserabilidade do postulante, é ferir sem sombra de dúvida esse princípio. Demonstrar-se-á, também, que o Estado não deve se afastar da sua função primordial, qual seja, promover o bem-estar de qualquer pessoa que dele necessite. O décimo primeiro capítulo intitulado “Direito do trabalhador rural: preceitos constitucionais e direitos fundamentais” tem como objetivo analisar fontes de melhorias nas condições do trabalhador rural, na qual desempenha na agricultura uma das atividades essenciais para o desenvolvimento econômico e sustentável do país, no entanto, os trabalhadores que desempenham esta atividade não têm seus direitos trabalhistas e previdenciários devidamente resguardados e em sua grande maioria vivem e trabalham em condições precárias. Ressalta-se que no Brasil esse problema se arrasta há anos, desde a formação do país, pois o desenvolvimento da agricultura e do pastoreio não despertou o mesmo interesse do legislador em relação à regulação do trabalhador urbano. Tal observação está denominada na Consolidação das Leis do Trabalho (CLT), publicada em 1943, onde é nítida a preocupação quanto à regulação e proteção do trabalhador urbano. Ao passo que, o trabalhador rural encontra-se visivelmente excluído da esfera dessa proteção legal através da disposição do art. 7º, alínea “b”, da CLT. Desta feita, nasce a necessidade de investigação e análise dos motivos que geram tal precariedade dos direitos desta importante categoria de trabalhadores. O décimo segundo capítulo intitulado “Direito tributário constitucional: a (im)possibilidade do exercício do poder judicante aos tribunais administrativos fiscais” propõe a análise acerca da possibilidade do exercício do poder judicante dos Tribunais Administrativos Fiscais, sob a ótica da Constituição Federal de 1988. O décimo terceiro capítulo intitulado “Impacto das instituições do Direito e da Administração no trabalho no mundo pós-pandemia” tem por finalidade realizar uma reflexão sobre o impacto das instituições do direito e da administração na construção do sentido do trabalho pós-pandemia. Como elemento presente na vida do ser humano desde os primórdios de sua atuação sobre a natureza, o trabalho reveste-se de centralidade que ultrapassa a mera satisfação de necessidades econômicas e alcança outras dimensões, como a social e a de saúde física e mental. Neste diapasão, a administração e o direito do trabalho, são elencados para estudo por serem as instituições sustentadoras das relações formais e informais no mundo do trabalho. No contexto de relações sociais trabalhistas na pós-pandemia, busca-se responder à questão de pesquisa: qual o impacto das instituições Administração e Direito do Trabalho, estruturadoras das relações sociais nas organizações, após a ruptura do modo tradicional de execução do trabalho com a pós-pandemia? Essa questão é respondida mediante pesquisa bibliográfica, em um estudo exploratório, de abordagem qualitativa e de natureza básica. O décimo quarto capítulo intitulado “A teoria argentina de Enrique del Percio sobre mudanças na sociedade contemporânea e a influência destas no envelhecimento do Perfil demográfico populacional na América Latina” tem como objetivo estudar os países da América Latina, entre eles a Argentina e o Brasil, e como têm experimentado um crescente movimento de envelhecimento do seu perfil populacional, o que decorre de sucessivas quedas nas taxas de natalidade e aumentos na expectativa de vida das pessoas. Esse movimento demográfico, tratado por alguns como “onda idosa”, decorre de profundas mudanças na sociedade, em processo que foi muito bem explorado pelo professor e filósofo argentino Enrique del Percio, o qual soube analisar as alterações estruturais na sociedade ao longo dos anos, principalmente no que diz respeito ao papel das mulheres, que foi determinante para o panorama de envelhecimento vivido atualmente. Por fim, o décimo quinto capítulo intitulado “Criação, análise, interpretação e construção dos Direitos Humanos passados e futuros a partir da revitalização e da importância da língua espanhola” tem como objetivo fazer uma síntese historiográfica da relevância do uso da língua hispânica no centro dos principais “direitos passados e futuros”, acentuando os pontos de similaridade dos valores culturais atuais até à formação de blocos supranacionais e de alianças em comum. Neste passo, propõe-se uma reflexão sobre a posição de assimilação do castelhano à educação política, jurídica e econômica das próximas gerações, e a sua constante retroalimentação. Por isso, a obra que ora se apresenta é de leitura obrigatória para estudantes e profissionais do Direito que queiram compreender e formar opinião acerca de temas jurídicos que transcendem nosso país e, diante de tais debates importantes trazidos na presente obra podem surgir soluções e respostas para a resolução de diversas questões em pauta na América Latina.
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Souza, Gustavo Henrique Silva de. Administração e empreendedorismo: temas emergentes e aplicações contemporânea. Editora Amplla, 2021. http://dx.doi.org/10.51859/amplla.aet474.1121-0.

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Abstract:
Nos dias atuais, a administração (de empresas ou pública) tem assimilado conceitos e características de natureza empreendedora, que levam a mudanças de paradigmas dentro da própria área do conhecimento. Nesse limiar, a administração e o empreendedorismo se tornaram indissociáveis não apenas a nível acadêmico, mas na prática gerencial cotidiana. Com efeito, esse cenário chama a atenção dos pesquisadores e, cada vez mais, estudos são desenvolvidos com o foco em novas aplicações do conhecimento gerencial. É pensando nessa indissociabilidade, que este livro surge. Organizado em duas partes, o livro traz 15 capítulos que abordam temas extremamente atuais e emergentes que partem, ora de uma compreensão macro, ora de uma compreensão micro dos fenômenos que impactam diretamente as organizações, passando por temas, como: perfil empreendedor, liderança, pandemia, gestão estratégica, gestão de serviços, gestão de pessoas, gestão pública. A esse respeito, as implicações da pandemia da COVID-19 para as organizações e o mercado também ganham espaço contundente nesta obra, frente a uma série de rápidas mudanças que tornaram a gestão significativamente desafiadora neste ambiente complexo e instável. A obra foi concebida para ser utilizada, principalmente, por estudantes, professores, pesquisadores das subáreas ligadas às Ciências Sociais Aplicadas, mais enfaticamente a Administração. Apesar disso, empresários e gestores perceberão que podem se beneficiar de modo contundente desta obra, uma vez que são trazidas temáticas das mais diferentes ordens e cujo dimensionamento está na aplicabilidade prática da gestão empreendedora. Na primeira parte, “Discussões em Empreendedorismo”, abordam-se questões relacionadas conceitualmente e empiricamente ao empreendedorismo e à inovação, compreendendo o contexto empresarial e mercadológico em 7 capítulos. O Capítulo 1, “Barreiras e Facilitadores ao Empreendedorismo: Aspectos Teóricos e Instrumentação”, apresenta uma medida psicométrica inédita que mapeia a capacidade de desenvolvimento empreendedor individual a partir da identificação das principais barreiras (inibidores) e facilitadores (incentivadores). A ferramenta demonstra aplicabilidade para a realização de novas pesquisas e também fornece um mapeamento fidedigno do perfil empreendedor, considerando variáveis comportamentais e contextuais. O Capítulo 2, “Aversión Al Riesgo de Fracasar al Emprender un Negocio en México: Un Acercamiento con algunos Factores Educativos” (em tradução livre, Aversão ao Risco de Fracassar ao abrir um Negócio no México: Uma abordagem com alguns Fatores Educacionais), traz um estudo desenvolvido no México que relaciona a baixa escolaridade, a falta de acesso à educação e, consequentemente, a dificuldade de inserção no mercado de trabalho como condicionantes para a intenção de empreender. Trazendo dados demográficos e socioeconômicos, o estudo contribui com uma discussão extremamente pertinente para a compreensão do empreendedorismo por necessidade e seu impacto direto no desenvolvimento produtivo local – um cenário muito semelhante ao contexto brasileiro. O Capítulo 3, “A Importância da Gestão em Tempos de Crises: Uma Reflexão sobre a Pandemia da Covid-19”, trata de uma temática emergente e, por meio de uma interessante revisão de literatura, destaca práticas e ações a nível gerencial que impactam diretamente a vida nas organizações no momento pandêmico. Nos Capítulos 4 e 5, “Financiamento para Inovação: Pontos Positivos e Negativos do Crowdfunding” e “Financiamento da Inovação por Meio do Crowdfunding: Fatores de Sucesso”, descrevem os principais pontos (positivos e negativos) da prática de financiamentos coletivos ou crowdfunding, por meio de uma análise focada na inovação tecnológica. Os capítulos trazem contribuições principalmente para micro e pequenas empresas que atuam com inovação e necessitam superar dificuldades de acesso a recursos financeiros. No Capítulo 6, “Empresas Familiares: Gestão e Características Empreendedoras em Tempos de Pandemia da COVID-19”, tem-se um levantamento com gestores de empresas familiares, em que são discutidas as relações gerenciais e sociais com implicação direta no cotidiano organizacional, com um enfoque direto neste tipo de organização. Além disso, é um estudo extremamente atual, pois traz uma contextualização sobre os desafios e impactos da Pandemia da COVID-19 no mundo empresarial. O Capítulo 7, “A Liderança Feminina nas Organizações de Trabalho: Desafios e Construções Sociais”, traz uma importante discussão sobre a igualdade de gênero e os desafios que as mulheres enfrentam no mercado de trabalho e no mundo empresarial. Por meio de uma pesquisa empírica, o capítulo aponta para uma profunda reflexão sobre o enfrentamento à desigualdade que envolve, de maneira coletiva, diversas áreas do conhecimento, instâncias e organizações sociais e educacionais. Fechando a primeira parte do Livro, o Capítulo 8, “Emergencia de Nuevos Modelos de Gestión Estrategica” (em tradução livre, Surgimento de Novos Modelos de Gestão Estratégica), embarca em uma análise teórica visando responder à seguinte questão: quais novas perspectivas e modelos de gestão estratégica estão surgindo para dar suporte ao desenvolvimento das empresas na atualidade? Dentro dessa perspectiva, tem-se um estudo que discute e reflete sobre o dinamismo e a complexidade dos ambientes social, econômico, tecnológico e natural, compreendendo a influência destes ambientes nas formas de gestão e de empreendedorismo. Na segunda parte, “Processos Gerenciais e Administrativas em Foco”, este livro aborda questões relacionadas às técnicas e ferramentas gerenciais e administrativas que se aplicam às organizações privadas e públicas, compreendendo variadas áreas do ambiente organizacional em 8 capítulos. No Capítulo 8, “Abordagem de Servicescape: Análise e Influência da Experiência do Consumidor em um Ambiente de Serviço”, analisa-se a influência da servicescape (ambiente físico onde acontece o serviço) na experiência do consumidor no processo de aquisição do serviço. Por meio de um estudo bibliométrico, o capítulo aprofunda sobre o servicescape e sobre o experienscape, levando em consideração também o que tem sido produzido academicamente na temática. O Capítulo 9, “A Importância do Treinamento como Estratégia de Potencialização do Desempenho dos Colaboradores nas Organizações”, faz uma breve análise sobre Treinamento, Desenvolvimento & Educação (TD&E), identificando os fatores que tornam esse processo tão relevante para as organizações, especialmente como estratégia de potencialização do desempenho dos colaboradores. Trazendo alguns conceitos gerais sobre a temática, o capítulo traça uma relação entre o processo de treinamento a nível de gestão de pessoas e o aumento da produtividade e a redução de custos. O Capítulo 11, “Cultura Organizacional: Uma Revisão Narrativa acerca das Tipologias e Influências na Gestão”, analisa os eventuais impactos que a cultura organizacional perfaz na gestão das organizações. Compreendendo as diversas tipologias culturais existentes, o capítulo oferece uma visão da gestão da cultura organizacional em prol da eficiência e do aumento da produtividade. No Capítulo 12, intitulado “Aplicação da Teoria das Filas em uma Hamburgueria: Um Estudo de Caso”, descreve uma pesquisa empírica realizada em um restaurante, do tipo hamburgueria, abordando-se a concepção do sistema de filas. O capítulo traz resultados interessantes para a compreensão dos fatores que envolve a gestão de filas dentro um ramo de negócio em extrema expansão no Brasil, que é o mercado de hambúrgueres e lanches. A partir deste momento, o livro se foca em estudos relacionados à gestão pública, trazendo 3 estudos que, individualmente, abordam a administração a nível municipal, estadual e federal. No Capítulo 13, “A Maturidade da Gestão do Conhecimento na SEAPI – Secretaria da Agricultura, Pecuária e Irrigação do Rio Grande do Sul (RS)”, tem-se um estudo que analisa como a gestão do conhecimento está inserida no ambiente organizacional de uma secretaria de estado, fazendo um paralelo teórico-empírico com o nível de maturidade gerencial. Este capítulo contribui especialmente para o mapeamento da maturidade em gestão do conhecimento em organizações públicas, apresentando ferramentas e técnicas para este tipo de análise. No Capítulo 14, intitulado “Avaliação dos Processos Gerenciais da Prefeitura de Luis Gomes/RN à Luz do Modelo de Excelência em Gestão Pública”, abordam-se os processos administrativos e de prestação de serviços de uma prefeitura. Neste capítulo, é utilizado um modelo padrão de análise baseado em excelência, cuja principal contribuição está em propor pontos de correção nos processos gerenciais cotidianos e ações estratégicas a serem realizadas para a melhoria da prestação de serviços aos cidadãos. Dando continuidade aos estudos relacionados à gestão pública, tem-se, por fim, o Capítulo 15, “Pregão Eletrônico nas Aquisições Públicas Federais: Economia e Impactos a Luz da Normativa 03/2011”, que trata do impacto causado na economia creditada ao uso do Pregão Eletrônico, após a implementação da Instrução Normativa nº 3/2011 do Ministério do Planejamento, Orçamento e Gestão (MPOG). Nesse sentido, o capítulo traz uma análise sobre a teoria dos leilões e a dinâmica do Pregão Eletrônico, à luz das demandas e necessidades da administração pública federal. Cabe ressaltar que este livro é fruto do esforço de cooperação desenvolvido por pesquisadores de diversas Instituições nacionais e estrangeiras, em que cada estudo apresentado perfaz uma particular contribuição para a área do conhecimento. E embora não se pretenda responder a todas as questões relacionadas à Administração e ao Empreendedorismo, esta obra traz algumas reflexões e discussões atuais que podem, de algum modo, contribuir positivamente com o avanço do conhecimento e incrementar a literatura na área.
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Book chapters on the topic "Aumento del rischio"

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Costa, Jardel A., Lucineide B. Rocha, Fátima R. Barros, Diêgo O. Lima, Kelly V. Macedo, Rute E. Rocha, and Dênaba L. L. Damasceno. "EFEITOS BENÉFICOS DA BIOMASSA DE BANANA VERDE EM INDIVÍDUOS PRÉ-DIABÉTICOS E DIABÉTICOS: UMA REVISÃO." In Ciência e Tecnologia de Alimentos: Pesquisas e Avanços. Agron Food Academy, 2021. http://dx.doi.org/10.53934/9786599539626.17.

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Abstract:
O diabetes mellitus é um grupo heterogêneo de anormalidades metabólicas, associadas a complicações microvasculares relacionadas à hiperglicemia, e outras doenças metabólicas, implicando em maior risco de desenvolvimento de doenças cardiovasculares (DCV). Com o aumento do número de casos de doenças neste perfil a demanda por dietas saudáveis tem aumentado enfaticamente, com a finalidade de melhorar o metabolismo da glicose e outras disfunções relacionadas. O amido resistente (AR) presente na biomassa da banana verde contribui para a queda dos índices glicêmicos dos alimentos, proporcionando uma menor resposta glicêmica. A partir deste contexto o presente estudo objetivou realizar revisão integrativa da literatura, acerca de estudos que avaliaram os efeitos benéficos da biomassa de banana verde em indivíduos com distúrbio metabólico glicêmico caracterizado como pré-diabetes e diabetes. De acordo com os estudos selecionados, a biomassa de banana verde, fonte de AR2 e antioxidantes naturais, melhoram claramente o controle metabólico e a composição corporal em indivíduos com diabetes e pré-diabetes.
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Bertocco, Tamires, Tomás de Figueiredo, and Felícia Fonseca. "Estimativas de caudais de ponta no Parque Natural de Montesinho aplicando o método SCS." In Risco de Cheias e Risco de Inundações Fluviais. Aprender com o Passado, 197–207. RISCOS - Associação Portuguesa de Riscos, Prevenção e Segurança, 2022. http://dx.doi.org/10.34037/978-989-9053-12-0_10_9.

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Abstract:
Os lameiros exercem um papel de influência na regulação do ciclo hidrológico em pequenas bacias de drenagem em zonas de montanha. No Parque Natural de Montesinho (PNM), os lameiros estão em regressão de uso devido ao abandono da terra, principalmente por se situarem em zonas com alto declínio demográfico. Nestas condições, através do método SCS (Soil Conservation Service), estimaram-se caudais de ponta em dezasseis bacias hidrográficas ocupadas parcialmente por lameiros no PNM, sendo possível identificar diferenças significativas entre categorias de bacias associadas a presença ou não de rio próximo aos lameiros, bem como ao uso e abandono de terra. Além disso, baseando-se em previsões de precipitação, no contexto de alterações climáticas, simulou-se um aumento de até 86% de nos caudais de ponta até o ano de 2100. À vista das respostas hidrológicas obtidas, percebeu-se o impacto do processo de abandono dos lameiros, principalmente nos caudais de ponta, trazendo efeitos negativos e riscos hidrológicos através da falta ou inadequação do manejo dessas zonas
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Silva, Gabriel Cunha da, Matheus Sallys Oliveira Silva, Fabiane Correa do Nascimento, André Sousa Rocha, Sara Joana Serra Ribeiro, Greice Nara Viana dos Santos, and Greice Nívea Viana dos Santos. "EFEITOS INDIRETOS DA PANDEMIA DA COVID-19 NA SAÚDE DA CRIANÇA E DO ADOLESCENTE: REVISÃO INTEGRATIVA." In A SAÚDE PÚBLICA BRASILEIRA EM TEMPOS DE PANDEMIA, 97–111. Literacia Cientifica Editora & Cursos, 2021. http://dx.doi.org/10.53524/lit.edt.978-65-995572-0-0/09.

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Abstract:
OBJETIVO: Identificar na literatura vigente os principais efeitos indiretos da pandemia do novo coronavírus (COVID-19) em crianças e adolescentes. MATERIAIS E MÉTODOS: Trata-se de uma revisão integrativa da literatura com abordagem descritiva. Utilizou-se as bases de dados: Medical Literature Analysis and Retrieval System Online (MEDLINE), Literatura Latino-Americana e do Caribe em Ciências da Saúde (LILACS), e biblioteca Scientific Electronic Library Online (SciELO). Delimitou-se o recorte temporal ao período de janeiro a novembro de 2020. Incluiu-se 10 artigos nesta pesquisa. RESULTADOS E DISCUSSÃO: Dentre os impactos indiretos da pandemia na infância, destacaram-se na literatura: os prejuízos no ensino, na socialização e no desenvolvimento; afastamento do convívio familiar ampliado; estresse; aumento da violência contra a criança; Quedas nas coberturas vacinais, aumento do sedentarismo e obesidade; exacerbação no uso de mídias/telas, aumento da fome e do risco alimentar, restrição da circulação da população para serviços não essenciais. CONSIDERAÇÕES FINAIS: Portanto, os achados indiretos dos impactos da COVID-19 na saúde revelam que as crianças são grandemente afetadas tanto a nível físico quanto psicossocial. Dessa forma, reduzir estes impactos é uma ação que deve incluir os gestores e profissionais de saúde, assim como as famílias.
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FINGER, I. R. B., V. J. M. FURLAN, and G. S. CENTENARO. "A pandemia do coronavírus e as mudanças nos hábitos alimentares e de vida dos estudantes da Universidade Federal Do Pampa." In Ciência e Tecnologia de Alimentos: Pesquisas e Avanços - Volume 3. Agron Food Academy, 2022. http://dx.doi.org/10.53934/9786599539695-14.

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Abstract:
O objetivo do estudo foi avaliar os hábitos alimentares e de vida dos estudantes universitários da Universidade Federal do Pampa (UNIPAMPA) durante o período de pandemia de COVID-19 e verificar se ocorreram possíveis alterações no consumo de alimentos e no estilo de vida desta população. Trata-se de um estudo transversal, de abordagem quantitativa e descritiva. Os participantes responderam um questionário eletrônico criado pelos pesquisadores no formato da plataforma “Formulários Google”. Verificou-se que 48,4% dos pesquisados informaram que a frequência de refeições aumentou durante a pandemia. O consumo de alimentos como verduras, legumes, frutas e leguminosas se manteve para 44,4% dos estudantes durante o período de confinamento, porém 39,3% disseram que aumentaram o consumo de alimentos ricos em açúcar, como doces e sobremesas. Foi observado que 51,4% dos discentes expressaram ganho de peso corporal, sendo que para 44,5% a prática de atividade física diminuiu com a chegada da pandemia. Entre os universitários, o álcool é a substância psicoativa mais consumida e 73,1% referiram consumir bebidas alcoólicas. Entre os acadêmicos, 24,9% apontaram aumento na frequência da aquisição de alimentos prontos para consumo através de serviços de pronta entrega durante o isolamento social. Logo, a associação de hábitos alimentares inadequados com um estilo de vida sedentário podem ser fatores de risco para a instalação de doenças crônicas não transmissíveis.
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Okada, Vinícius Kenzo, Tomás de Figueiredo, Felícia Fonseca, and Maurício Morerira dos Santos. "Tendências de evolução temporal dos caudais médios diários em bacias de montanha do NE de Portugal." In Risco de Cheias e Risco de Inundações Fluviais. Aprender com o Passado, 209–23. RISCOS - Associação Portuguesa de Riscos, Prevenção e Segurança, 2022. http://dx.doi.org/10.34037/978-989-9053-12-0_10_10.

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Abstract:
As zonas de montanha são de fulcral importância para o regime hidrológico das grandes bacias, designadamente quanto ao risco a que estão expostas as suas zonas baixas. A resposta hidrológica das bacias de montanha é muito variada em consequência das condições de relevo que determinam variabilidade espacial acentuada na precipitação. O presente trabalho tem por objetivo avaliar tendências de evolução temporal nas últimas décadas na resposta hidrológica de bacias de montanha dos rios Tuela, Sabor e Maçãs, situadas ao longo de um gradiente climático no NE de Portugal. Por meio de dados hidrométricos registados durante 42 anos hidrológicos analisaram-se os escoamentos fluviais e os respetivos hidrogramas a fim de separar as componentes do escoamento (base e direto) a essa escala temporal. Utilizou-se análise de regressão linear aplicada às séries cronológicas para avaliar as tendências de variação no caudal médio e suas componentes. O incremento na aridez ao longo do gradiente climático estudado corresponde redução da proporção de escoamento de base no total, acentuado ao longo da série e significando tendência para o aumento do escoamento direto. Portanto, evidenciam-se acréscimos na severidade dos riscos hidrológicos (seca e cheia) nas últimas décadas, mais importantes nas bacias de menor precipitação.
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Rosa, Glorimar. "Prefácio do livro: Marcadores de obesidade na avaliação do estado nutricional em adolescente." In Marcadores de obesidade na avaliação do estado nutricional em adolescente, 12. Bookerfield Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.53268/bkf21110398.

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Abstract:
Atualmente a obesidade é considerada a desordem metabólica de maior predomínio nas sociedades e um dos maiores obstáculos da saúde pública mundial e está diretamente relacionada a uma série de fatores como hábitos alimentares e atividade física, além de fatores biológicos, comportamentais, econômicos e psicológicos. A obesidade acomete indivíduos de diferentes faixas etárias, no entanto, foi evidenciado um aumento significativo em idades cada vez mais precoces, preocupando pesquisadores e profissionais da saúde, pois há uma maior probabilidade de crianças e adolescentes obesos se tornarem obesos na fase adulta. A obesidade é fortemente associada à comorbidades, como resistência à insulina, diabetes mellitus tipo 2, hipertensão arterial e dislipidemia, que aumentam consideravelmente o risco de desfechos cardiovasculares na vida adulta. A prevenção dessas principais situações de risco, desfechos patológicos, deve iniciar na infância e adolescência, uma vez que é mais difícil reverter a obesidade na idade adulta assim como tratar as doenças associadas. Há a necessidade de aprimoramento da avaliação nutricional e detecção risco cardiometabólico, a partir de novos estudos e pesquisas em busca de novos marcadores que possibilitem a detecção precoce desse risco, o que tem respaldo na complexidade das questões que envolvem o crescimento infantil e desenvolvimento na adolescência. O equilíbrio energético é regulado pelo sistema de sinalização da leptina-melanocortina, quando a leptina se liga ao seu receptor promovendo a saciedade e, assim associado esse hormônio a obesidade e suas comorbidades. Nesse contexto este livro reúne conhecimento atualizado, estimulando o leitor à reflexão sobre o aspecto molecular, reconhecendo a existência de inúmeros genes envolvidos na codificação de proteínas e metabólitos envolvidos no balanço energético e formação do tecido adiposo, destacando o polimorfismo Q223R do gene do receptor da leptina. Além da valorização da avaliação nutricional baseada em dados antropométricos e estudo dietético, o que permite a avaliação da ingestão de nutrientes antioxidantes que fazem frente ao estresse oxidativo, associado ao desenvolvimento e o agravamento das doenças cardiovasculares. Cabe ao leitor usufruir desse conteúdo de excelência para aprimorar seus conhecimentos acerca da avaliação nutricional, marcadores cardiometabólicos em adolescentes, baseado em evidências científicas. Agradeço a honra de escrever esse prefácio e deixo maior espaço para leitura deste livro, desejando a todos uma excelente leitura e aprendizado.
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NETO, V. F. M., T. B. MAZZARELLA, A. C. C. SANTOS, G. M. LUZ, and J. A. L. PALLONE. "Métodos espectroanalíticos para diferenciação de leite orgânico e convencional: uma revisão." In A indústria de alimentos e a economia circular: alimentando uma nova consciência. Agron Food Academy, 2021. http://dx.doi.org/10.53934/9786599539640-13.

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Abstract:
A população mundial se preocupa cada vez mais com o risco de ingerir alimentos que contenham resíduos de agrotóxicos e fármacos veterinários, portanto, há um aumento significativo no consumo de alimentos orgânicos. O leite tem uma importante participação nesse mercado e o aumento da demanda, em conjunto com o alto valor agregado deste produto, o torna suscetível à fraude, sendo assim necessário o uso de estratégias analíticas para certificação do tipo de sistema produtivo. Esta revisão tem como objetivo discutir, através de uma revisão sistemática de literatura, as estratégias analíticas desenvolvidas para diferenciação entre leite orgânico e convencional. Técnicas espectrométricas e espectroscópicas associados à quimiometria ou outros métodos estatísticos relevantes são os métodos mais reportados para esta finalidade, no entanto, apesar do sucesso da aplicação dos instrumentos, a maioria deles é caro, geram resíduos potencialmente tóxicos, requer equipamentos sofisticados e analistas altamente treinados. Além disso a variabilidade da composição do leite pode interferir os marcadores de diferenciação das amostras.
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Garicochea, Bernardo, Andressa Katine Souza, and Marcela Bulcao. "Landscape de biomarcadores preditivos germinativos na Oncologia." In Oncologia de Precisão, 47–63. DOC, 2022. http://dx.doi.org/10.56271/978.65.87679.69.3-3.

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Abstract:
Genes que caracterizam padrões sindrômicos típicos estão associados a mutações em até 10% de todos os cânceres. A herança de genes com variantes que podem aumentar sutilmente o risco para câncer cria uma outra categoria de casos de predisposição a câncer, chamada de herança poligênica. Pacientes com síndromes de câncer hereditário têm, portanto, uma característica em comum: uma herança germinativa.
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Bernardo, D. B. F., M. L. L. Gouveia, W. W. V. Santos, W. S. M. Silva, and G. C. B. Chinelate. "QUAL TIPO DE LEITE VOCÊ CONSOME? UMA MINI-REVISÃO SOBRE AS FRAUDES EM LEITE E OS MÉTODOS DE DETECÇÃO." In A Indústria de Alimentos e a Economia Circular: Alimentando uma Nova Consciência. Agron Food Academy, 2022. http://dx.doi.org/10.53934/9786599539640-47.

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Abstract:
O leite é um alimento amplamente consumido no Brasil e no mundo. No entanto, dependendo da forma que é comercializado, a prática de adulterar ou fraudar torna-se bastante comum. Porém, tais práticas são consideradas criminosas, pois tendem a enganar os consumidores além de pôr em risco a saúde dos mesmos. Diante disso, este trabalho teve como objetivo realizar uma mini-revisão acerca das fraudes realizadas no leite in natura e apresentar os métodos utilizados para a sua detecção. Os principais tipos de fraudes encontrados na literatura para adulteração do leite foram: adição de água, utilização de reconstituintes de densidade, neutralizantes de acidez, adição de substâncias conservantes e adição de soro de leite. De modo geral, as fraudes são praticadas com intuito de reduzir perdas e aumentar lucratividade, e possuem objetivos específicos como: aumento do volume do leite comercializado, esconder as alterações decorrentes da ação microbiana através da mudança de densidade e modificação da acidez. Existem diversos métodos simples e de baixo custo que podem ser utilizados para verificar a presença de substâncias adicionadas intencionalmente no leite, como a análise de crioscopia, pH, acidez em graus Dornic, densidade, utilização da solução lugol, método do ácido rosólico e fenolftaleína. Portanto, o monitoramento da qualidade do leite é de suma importância para garantir a comercialização de produtos seguros. Uma vez que, com a evolução da ciência e tecnologia novos métodos foram incorporados nos laboratórios, trazendo resultados mais precisos, rápidos e com pouca utilização de reagentes.
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Araújo, Lara Beatriz de Sousa, Francisca Victória Vasconcelos Sousa, Stelman Teixeira Moreira dos Santos, Paola Pereira Passos, Maiara Costa Santos, Ana Paula de Souza Ramos, Felipe Lima de Medeiros, Maria Virna Lima e. Silva, and João Felipe Tinto Silva. "ANÁLISE DAS RELAÇÕES ENTRE DOENÇAS CARDIOVASCULARES E INDIVÍDUOS OBESOS: REVISÃO INTEGRATIVA." In Saúde Pública: inovações e desafios na gestão, 230–39. Editora Humanize, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/583180.1-24.

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Abstract:
Objetivo: Realizar uma análise das relações entre doenças cardiovasculares e indivíduos obesos. Metodologia: Trata-se de uma revisão integrativa da literatura, realizada através da Biblioteca Virtual em Saúde, com o auxílio das bases de dados LILACS, SciELO, BDENF e MEDLINE. Dessa forma, foram utilizados os DeCS “Indicadores de Morbimortalidade”, “Doenças Cardiovasculares” e “Obesidade”, bem como seus respectivos MeSH "Indicators of Morbidity and Mortality”, “Cardiovascular Diseases” e “Obesity”, unidos pelo booleano AND. Foram incluídos artigos disponíveis na íntegra, de forma online, publicados nos últimos dez anos e excluídos artigos duplicados, debates, resenhas, editoriais, resumos ou artigos publicados em anais de eventos, indisponíveis na íntegra e que não contemplavam o tema ou objetivo proposto. Resultados: Foram encontrados 61 estudos, na qual 9 foram elegíveis. Os estudos mostram que as doenças cardiovasculares são uma das principais causas de morbimortalidade, estando associada de forma significativa à obesidade. Nesse viés, as principais causas cardiovasculares relacionadas à obesidade são as doenças isquêmicas cardíacas, as doenças cerebrovasculares e as doenças hipertensivas, onde circunstâncias como gordura abdominal aumentam o risco de entupimento das artérias, dificultando o desempenho adequado do coração. Dessa forma, o combate ao excesso de peso mostra-se uma importante estratégia para mitigar o risco cardiovascular dos indivíduos, uma vez que a obesidade tem se apresentado como uma grave epidemia, que progride de forma visível. Considerações Finais: Nesse sentido, compreende-se que a obesidade e as cardiopatias representam um significativo problema de saúde pública, onde esforços são necessários para mitigar tal problemática.
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Conference papers on the topic "Aumento del rischio"

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Teixeira, Raissa Gracio, Annita Martins Rocha Torres, and Carolina Carvalho Mocarzel. "Gestante portadora de síndrome de Marfan: relato de caso." In 45º Congresso da SGORJ XXIV Trocando Ideias. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/jbg-0368-1416-20211311158.

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Abstract:
Introdução: A síndrome de Marfan (SM) é uma doença genética autossômica dominante, com prevalência de dois a três casos em 10 mil e igual distribuição em ambos os sexos. Acomete tecido conjuntivo, com envolvimento multissistêmico, afetando principalmente os aparelhos cardiovascular, musculoesquelético e ocular, e a dissecção e a rotura da aorta são as principais causas de morbidade e mortalidade. Relato de caso: T.E.C., 20 anos, primigesta, com diagnóstico de SM na infância, sem uso de medicação no período gestacional, foi submetida a procedimento cirúrgico de troca valvar mitral aos 11 anos para correção de comunicação interatrial e insuficiência mitral, além de artroplastia bilateral de quadril. Ecocardiograma realizado no 2º trimestre de gestação mostrava diâmetro da aorta de 34 mm, insuficiência mitral discreta e fração de ejeção de 59%. O irmão faleceu aos 16 anos por complicações da SM. A paciente foi admitida na maternidade, a termo, com sinais de iminência de eclâmpsia. Indicou-se cesariana após estabilização clínica. Houve indicação de profilaxia para endocardite infecciosa. Recém-nascido do sexo feminino, Apgar 8/9, com peso de 3,2 kg. A paciente manteve sulfato de magnésio no pós-parto, com boa evolução clínica. Conclusão: A SM consiste em um defeito no gene FBN1 situado no cromossomo 15, que afeta a produção de fibrilina (especificamente fibrilina-1). Essas moléculas formam as microfibrilas, necessárias para fornecer elasticidade e apoio aos tecidos conjuntivos. As principais manifestações clínicas da SM estão relacionadas aos sistemas esquelético, cardíaco e ocular. Durante a gravidez há aumento de débito cardíaco por conta do aumento do volume sanguíneo e da frequência cardíaca, além de modificações hormonais que contribuem para alterações histológicas na aorta. Em relação ao risco materno, o manejo é individualizado de acordo com os limites de diâmetro dessa artéria. Dilatações inferiores a 40 mm apresentam risco relativamente baixo de dissecção e rotura (1 a 4%). Esse risco aumenta proporcionalmente com o aumento das dimensões. Diâmetros de 41 a 44 mm apresentam risco estimado de 10% e diâmetros superiores a 45 mm apresentam risco superior a 25%. Mulheres com SM devem realizar aconselhamento genético e ser orientadas a evitar a gestação por conta do risco aumentado nesse período de alargamento de aneurismas aórticos e dissecção de aorta, em decorrência das alterações hormonais e metabólicas inerentes ao período gravídico. A partir do momento em que houver gestação e desejo de seguimento dela, o acompanhamento deve ser rigoroso e feito em pré-natal de alto risco, com equipe multidisciplinar, pois essa assistência tende a minimizar desfechos materno-fetais desfavoráveis.
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Rodrigues, Mariana Munhoz, Dulcino Pirovani Lima, Luciane Cardoso dos Santos Rodrigues, Isabelle de Carvalho Rangel, Beatriz Pereira de Azevedo, Ricardo de Carvalho, Andrea Cony, Luiz Henrique de Castro Cunha, and Luiz Claudio Pereira Ribeiro. "Estudo de soroprevalência de coinfecção por vírus da imunodeficiência humana-sífilis em idosos atendidos no Ambulatório de Imunologia do Hospital Universitário Gaffrée e Guinle." In XIII Congresso da Sociedade Brasileira de DST - IX Congresso Brasileiro de AIDS - IV Congresso Latino Americano de IST/HIV/AIDS. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/dst-2177-8264-202133tl03.

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Abstract:
Introdução: Observa-se um aumento da incidência de coinfecção por vírus da imunodeficiência humana-sífilis em pacientes idosos, emergindo como desafio para o Brasil no sentido do estabelecimento de políticas públicas e estratégias que garantam o alcance das medidas preventivas. Objetivo: Estimar a soroprevalência e o risco de coinfecção, correlacionar a idade e a contagem de linfócitos T CD4 com o risco de coinfecção, a importância dos testes utilizados no diagnóstico, detalhando a sensibilidade e especificidade de cada um e esclarecer a necessidade de se realizar testes treponêmicos e não treponêmicos. Métodos: Estudo retrospectivo de uma subcoorte de pacientes vivendo com HIV em acompanhamento no ambulatório de imunologia do Hospital Universitário Gaffrée e Guinle. Foram analisados prontuários médicos de 97 pacientes idosos vivendo com HIV. Os dados coletados foram sexo, idade, estado civil, vulnerabilidade, escolaridade, contagem de linfócitos T CD4, teste não treponêmico e treponêmico para sífilis. Resultados: Dos 97 prontuários analisados, 47 eram de pacientes do sexo feminino (48,5%) e 50 do sexo masculino (51,5%), com idade média de 70±6,2 anos. Do total de pacientes, 70% não eram casados, 73% eram heterossexuais, 68% apresentavam oito ou mais anos de estudo e 94% deles estavam em uso de terapia antirretroviral. Do total de prontuários examinados, 98% apresentavam o teste não treponêmico não reator, enquanto 42,3% apresentavam reatividade para o teste treponêmico. Conclusão: Foi observado que quanto maior a idade maior o risco de coinfecção. Houve diferença estatisticamente significante entre homens e mulheres quando comparados com o teste treponêmico: homens apresentaram um risco aproximadamente 3,5 vezes maior que as mulheres. Foi verificado que cada ano adicional de vida a partir dos 60 anos aumenta em 10% o risco de apresentar teste treponêmico reativo. Em relação à contagem de linfócitos T CD4, a cada aumento de 100 linfócitos T CD4, foi notado um acréscimo de 20% no risco de apresentar reatividade no teste treponêmico.
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Sobrinho, Cristopher Alves, BRUNO EDUARDO PÁDUA RESENDE SARTIN, AMANDA COSTA RIBEIRO QUADROS, AYSLAN RODRIGUES DE PAIVA, and ANA PAULA BARBOSA RODRIGUES. "OBESIDADE INFANTIL E RISCO DE INFECÇÕES." In II Congresso Brasileiro de Imunologia On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2022. http://dx.doi.org/10.51161/ii-conbrai/6035.

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Abstract:
Introdução: A obesidade entre crianças e adolescentes tem se tornado cada vez mais prevalente, esse aumento é ocasionado, entre outros fatores, pelo maior consumo de alimentos industrializados e que contém um alto teor calórico, sedentarismo infantil ligado a uma rotina que exige muito tempo para cumprir todas as obrigações, como escola, atividades de casa e aulas extra escolares e o aumento no tempo diante de telas (computadores, celulares e televisão). Concomitante ao aumento da obesidade infantil, as consequências dessa situação tornam-se cada vez mais comuns, entre elas um aumento no risco de infecções, visto que o excesso de peso está associado a alterações fisiológicas e alterações no sistema imune. Objetivo: Revisar os estudos disponíveis na literatura a respeito da obesidade infantil e analisar o risco de infecções nesses pacientes. Metodologia: Trata-se de uma revisão bibliográfica acerca da obesidade infantil e risco de infecções, realizada no período de Janeiro a Março de 2022 por meio de pesquisas nas bases de dados: PubMed, Scielo e BVSalude. Foram utilizados os seguintes descritores: obesidade infantil, infecção e complicações da obesidade na infância. Como critérios de inclusão foram utilizados artigos publicados no período de 2010 a 2022 na língua inglesa e portuguesa que abordavam as temáticas propostas para esta pesquisa. Os resultados foram apresentados de forma descritiva. Resultados: Os artigos analisados trouxeram como base o fato que a obesidade é uma condição de inflamação crônica determinada pela produção anormal de citocinas inflamatórias com efeitos locais e sistêmicos que podem contribuir para distúrbios imunes. Ao se comparar pessoas obesas com não obesas, essas possuem níveis mais elevados de neutrófilos, monócitos e contagem menor a resposta linfoproliferativa aos antígenos, comprometimento da hipersensibilidade cutânea tardia e uma diminuição na capacidade de morte bacteriana intracelular por neutrófilos ,principalmente, em crianças e adolescentes obesos, mecanismos esses, os quais funcionam iguais ao de indivíduos adultos. Conclusão: Desse modo, conclui-se que a obesidade é um grave problema de saúde pública principalmente na população pediátrica, uma vez que acarreta inúmeros prejuízos a longo prazo e que podem se refletir por toda a vida.
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Araújo, Karime Maues, Ana Paula Maues Araujo, and Bruno De Sousa Carvalho Tavares. "O AUMENTO DE CASOS DE OBESIDADE NA PANDEMIA." In III Congresso Brasileiro de Ciências Farmacêuticas On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2022. http://dx.doi.org/10.51161/conbracif/51.

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Abstract:
Introdução: Com o surgimento do Vírus da COVID-19, a pandemia transformou o mundo de uma forma, onde tivemos vários problemas não só físicos, como psicológicos e sociais. Objetivo: Através de dados coletados verificar quantitativamente o número de casos de obesidade durante os anos de 2019, 2020 e 2021, período este de pandemia. Material e métodos: Este resumo se refere a uma síntese dos principais artigos relacionados com a obesidade na pandemia, e como o estilo de vida, sedentarismo, ansiedade, alimentação e o pós-COVID contribui para o aumento dela. Para isso, realizou-se uma pesquisa de 10 artigos publicados nos últimos 3 anos, em bases de pesquisas na internet e nas base de dados da Organização Mundial da Saúde, Ministério da Saúde, que preveem que 13% da população mundial e 18,9% da população brasileira obesa. Tivemos como descritores artigos da scielo, Ministério da saúde, scientificamerican e OMS. Resultados: Em vários artigos, foi constatado que uma das consequências diretas ao vírus ou às medidas preventivas adotadas pela maioria dos países, problemas raciais, sociais, políticos, econômicos e de saúde pública emergiram e impactaram a sociedade como um todo. A obesidade que antes pandemia já era considerada um problema de saúde pública, hoje no pós-pandemia está muito maior. A obesidade é o fator de risco mais significativo em casos graves de COVID-19, elevando os riscos de hospitalização e morte. A depressão, fadiga crônica e o estresse pós-traumático podem ser fatores de ganho de peso significativo, já que temos uma relação entre a obesidade com a ansiedade. Um dos fatores relatados pelos pacientes que tiveram COVID-19, foi a mudança dos hábitos, devido os isolamentos, mudaram completamente a rotina, abandonando as atividades físicas e a alimentação feita por fast food influenciou muito nesse ganho de peso. Na literatura temos como principal fator a alimentação inadequada e o sedentarismo como fonte da obesidade. Conclusão: Podemos concluir que a prática de atividade física (onde o consumo tem que ser menor o gasto de energia), junto com uma alimentação saudável, e equilibrada, pode contribuir na diminuição do estresse, auxiliar na redução do peso, da obesidade, na ansiedade e depressão.
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Duz, Bruna, Iagro Cesar De Almeida, Julio Soares Curi, Caroline Brand, and Cézane Priscila Reuter. "A INFLUÊNCIA DO TIPO DE PARTO NA CONSTITUIÇÃO DA FLORA DO TRATO GASTROINTESTINAL E SUA INFLUÊNCIA NO DESENVOLVIMENTO DE DIABETES MELLITUS TIPO 1 NA INFÂNCIA E ADOLESCÊNCIA." In I Congresso Brasileiro de Imunologia On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2021. http://dx.doi.org/10.51161/rems/977.

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Abstract:
Introdução: Frente ao grande aumento do número de cesarianas, que atualmente são o procedimento cirúrgico mais realizado em mulheres em idade fértil, e considerando que, praticamente 1 a cada 5 mulheres no mundo agora darão à luz por cesárea, urge a necessidade de compreender suas implicações para a saúde da criança. Nesse sentido, acredita-se que o modo de parto influencie o desenvolvimento do sistema imunológico, inclusive por meio da colonização do trato gastrointestinal, e objetiva-se verificar a possibilidade de que uma eventual disbiose nessa colonização inicial, possa resultar em um aumento nas doenças imunomediadas, tais como o diabetes tipo 1, em crianças e adolescentes, considerando o aumento de sua incidência nos menores de 15 anos ao decorrer das últimas décadas. Objetivos: Verificar a influência do tipo de parto na constituição da flora gastrointestinal e sua possível correlação com a manifestação do diabetes mellitus tipo 1 na infância e adolescência. Material e Métodos: Trata-se de uma revisão integrativa da literatura, cuja busca foi realizada na base de dados do Google Acadêmico, utilizando as palavras-chave, Colonization of the gastrointestinal tract; Kids; Teenagers; Type 1 diabetes mellitus; Type of delivery, no período de 2000 à 2020. Já, os critérios de exclusão, levaram em consideração aqueles artigos que, após a leitura, não atendiam ao objetivo, restando 14 artigos. Resultados: Os recém-nascidos por cesárea e por via vaginal, são colonizados, respectivamente, por bactérias da microflora materna e por aquelas oriundas da vagina e/ou períneo maternos. Dessa forma, as crianças nascidas por cesárea caracterizam-se pela ausência substancial de Bifidobacterium e Bacteroides, além de serem mais colonizadas por Clostridium difficile, sendo que, essa diferença na composição microbiótica intestinal inicial pode aumentar o risco de diabetes tipo 1, por causa de uma possível modulação imunológica comprometida do equilíbrio entre os linfócitos TCD4+ auxiliares do tipo 1 e 2. Conclusão: Há um aumento de 20% no risco de diabetes tipo 1 com início na infância e/ou manifestação na adolescência, após parto cesáreo, cujo aumento não pode ser explicado por potenciais variáveis confundidoras conhecidas.
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P. Rosa, Bruno, Tatiana M. L. Assis, and Fabricio A. Mourinho. "Determinação da Inércia Mínima em Sistemas com Alta Penetração de Geração Eólica." In Simpósio Brasileiro de Sistemas Elétricos - SBSE2020. sbabra, 2020. http://dx.doi.org/10.48011/sbse.v1i1.2408.

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Abstract:
A busca por uma matriz energética mais limpa tem criado condições para um rápido crescimento da participação da geração eólica nos parques geradores de muitos países. Entretanto, a substituição da tradicional geração síncrona pela geração conectada via inversores reduz a resposta inercial e aumenta a taxa de variação da frequência, pondo em risco a segurança do sistema na ocorrência de grandes desequilíbrios entre a carga e a geração. O presente artigo busca estudar como o aumento da geração eólica afeta a estabilidade de frequência de um sistema de energia elétrica frente a grandes distúrbios na rede. Ademais, objetiva-se analisar uma forma de estimação da inércia mínima requerida para garantir a segurança do sistema. São realizadas simulações de transitórios eletromecânicos no sistema teste IEEE 39 barras para diferentes níveis de penetração de geração eólica e o impacto da inércia no desempenho dinâmico do sistema é avaliado.
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Muniz, Gabriella Luchtenberg, Cecilia Lemes Bastos De Barros, and Clara Ketiley Soares Silva. "TOXOPLASMOSE: FATORES QUE INFLUENCIAM NO AUMENTO DA TRANSMISSÃO EM GESTANTES." In I Congresso Brasileiro de Doenças Infectocontagiosas On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2021. http://dx.doi.org/10.51161/rems/2156.

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Introdução: A toxoplasmose tem como agente etiológico o Toxoplasma gondii. É um protozoário intracelular obrigatório, uma zoonose altamente disseminada, este microrganismo possui duas principais vias de transmissões: oral e congênita. Objetivos: Discorrer sobre a importância do diagnóstico de toxoplasmose em mulheres no início da gravidez (pré-natal) e demonstrar o impacto que tais medidas resultam, evitando complicações durante a gestação como por exemplo a mal formação congênita. Materiais e Métodos: Foi utilizado nesse estudo uma revisão integrativa baseado em pesquisas disponíveis nos seguintes bancos de dados: Google Acadêmico e Scielo. Resultados: Com base no tema escolhido diante da gravidade da doença congênita, torna-se fundamental o início do pré-natal no primeiro trimestre da gestação, possibilitando a identificação precoce dos casos agudos de toxoplasmose gestacional, nota-se que é fundamental o sistema de saúde evidenciar métodos com o intuito de reduzir a incidência e minimizar a transmissão do Toxoplasma gondii em gestantes. O exame mais frequente é marcador sorológico mais comumente utilizado é o anticorpo antitoxoplasma da classe IgM. No entanto, vários autores alertam para a necessidade da realização de exames confirmatórios, como o de avidez de IgG, devido à frequência elevada de resultado falso-positivo de IgM O risco de infecção fetal é maior no terceiro trimestre e no período periparto (desde o último mês de gravidez até os cinco meses após o parto), o bebê pode nascer prematuro, mostrar sinais de inflamação no cérebro (encefalite) acompanhado de convulsões e calcificações no cérebro, podendo também apresentar microcefalia (diminuição no tamanho do cérebro e da cabeça com hidrocefalia (acúmulo de líquido no cérebro), pois esse parasita intracelular obrigatório invade e multiplica-se assexualmente como taquizoíta dentro do citoplasma de qualquer célula nucleada. Conclusão: Conclui-se que a promoção de saúde é uma das questões de suma importância, quanto às doenças de importância parasitológica, exclusivo em gestantes. Consequente, o acompanhamento correto, reduz os casos de infecção congênita por T. gondii.
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Silva, Ellen Moreira da, and VALÉRIA DE OLIVEIRA AMBRÓSIO. "ANÁLISE EPIDEMIOLÓGICA DA SÍFILIS CONGÊNITA EM GOVERNADOR VALADARES-MG." In I Congresso Brasileiro de Estudos Epidemiológicos On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2022. http://dx.doi.org/10.51161/epidemion/6904.

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Introdução: A sífilis é uma doença infectocontagiosa sistêmica que possui evolução crônica, de transmissão predominantemente sexual. A sífilis congênita (SC) é a infecção do feto pelo Treponema pallidum, transmitida por via placentária, em qualquer momento da gestação ou estágio clínico da doença em gestante não tratada ou inadequadamente tratada. Justifica-se esse trabalho a alta incidência da doença no país e em especial neste município, e a importância do conhecimento da epidemiologia local e discussão dos dados para o desenvolvimento de ações que impactam no problema. Objetivo: O objetivo foi descrever o perfil epidemiológico da sífilis congênita em Governador Valadares, no período de 2014 a 2018. Material e Métodos: Trata-se de uma pesquisa quantitativa, descritiva com levantamento de dados a partir do Departamento de Informática do Sistema Único de Saúde (DATASUS). Foram levantados os dados que indicaram a incidência anual de SC e outras variáveis também estudadas como: o tratamento e o período da detecção da doença na gestante. Resultados: Foi identificada a alta taxa de realização de pré-natal pelas mães das crianças que nasceram com sífilis congênita, um número considerável de parceiros que não realizam corretamente o tratamento da doença chegando a um percentual de 51,82% e um percentual de diagnóstico que aconteceu somente no parto e no pós-parto. Conclusão: Conclui-se que, na cidade analisada a incidência anual de SC é de 16,41/1000NV no período estudado, e que um número importante de diagnóstico da sífilis materna ocorre apenas no parto ou pós parto o que contribui para o aumento de sífilis congênita e além disso, têm-se uma baixa adesão do parceiro ao tratamento, fazendo com que aumente o risco de reinfecção na gestante e por conseguinte, aumenta as chances de transmissão vertical da doença.
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Escudeiro, Gabriel, Stela Taylor, Renan Salomão, Carlos Lima, Bruno de Freitas, Raissa Rodrigues, José Landeiro, and Marcus Acioly. "Fatores de risco relacionados com aumento de biomarcadores de lesão muscular nas cirurgias de coluna lombar via posterior." In XXXII Congresso Brasileiro de Neurocirurgia. Thieme Revinter Publicações Ltda, 2018. http://dx.doi.org/10.1055/s-0038-1672538.

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XAVIER, PEDRO HENRIQUE ZUBA, ANDREIA APARECIDA BARBOSA, MARCOS AURÉLIO SILVA OLIVEIRA, and REGINALDO COELHO GUIMARÃES JÚNIOR. "SÍNDROME DE BURNOUT: EXPOSIÇÃO A FATORES DE RISCO DOS PROFISSIONAIS DA LINHA DE FRENTE DA COVID-19." In I Congresso Brasileiro de Doenças Crônicas On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2022. http://dx.doi.org/10.51161/cronics/6126.

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Introdução: Diante do contexto atual, o ano de 2020 foi marcado como um dos mais emblemáticos quando o assunto é a saúde pública. Estudos mostram que os profissionais da área da saúde possuem de 97 a 100% de risco de serem contaminados, destacando que os profissionais de saúde têm que lidar todo o tempo com a morte e com casos complicados, podendo afetar seu bem mental e físico. Por conta do rápido crescimento de profissionais contaminados com o vírus, a pressão e estresse que os mesmos vêm sofrendo, o esgotamento emocional tem sido assinalado como uma grande preocupação. Objetivo: Analisar a ocorrência da síndrome de burnout nos profissionais da saúde da linha de frente de covid-19 diante da exposição a fatores de risco. Metodologia: Caráter qualitativo, cuja população estudada foi composta por profissionais da saúde da linha de frente da Covid-19 na cidade de Montes Claros, Minas Gerais. Foram incluídos os profissionais da área da saúde que trabalharam diretamente com pacientes com Covid-19. Foi realizado o levantamento de dados por meio de uma entrevista com roteiro semiestruturado. As seguintes perguntas foram feitas: A carga horária de trabalho aumentou durante a pandemia? Quais foram os impactos e o que mudou na sua vida profissional? A nova dinâmica de atendimento aos pacientes com Covid afetou a sua saúde? Resultados e Discussão: Percebe-se que o estresse ocupacional vivenciado, a disseminação do vírus SARS-COV-2 e o aumento do número de mortes de pacientes infectados pela doença, contribuíram significativamente para o crescimento dos problemas relacionados a saúde mental dos profissionais da saúde que estão na linha de frente da covid-19. A Síndrome de Burnout, tem se intensificado na pandemia devido a necessidade do aumento da jornada de trabalho dos profissionais no combate ao Covid-19 e ao crescente número de casos de pacientes infectadas pelo vírus. Conclusão: A preocupação de ser infectado com o vírus, por estar na linha de frente do Covid-19 é um dos fatores que prejudica a saúde mental dos profissionais, sendo necessário buscar medidas para prevenir o acometimento da Síndrome de Burnout.
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