Academic literature on the topic 'Atto gratuito'

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Journal articles on the topic "Atto gratuito"

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Benzi, Cecilia. "Mandato senza rappresentanza e trasferimento al mandante (Risposta a interpello 27 giugno 2022, n. 347)." Trusts, no. 6 (December 1, 2022): 1070–73. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.217.

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Abstract:
Massima Il trasferimento, senza corrispettivo, nella sfera giuridica del mandante dell’immobile acquistato dal mandatario in forza di mandato senza rappresentanza è da assoggettare alla ordinaria disciplina dell’imposta sulle successioni e donazioni nonché alle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale. Tale ultimo atto, che produce l’effetto di trasferire l’immobile a titolo gratuito a favore del mandante, assume rilievo ai fini delle imposte indirette essendo produttivo di effetti reali, a nulla rilevando che il trasferimento sia effettuato nell’ambito di un rapporto contrattuale.
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Napolitano, Elena. "Osservazioni su alcune azioni revocatorie respinte (Trib. Civitavecchia 10 giugno 2022, App. Venezia, 14 giugno 2022 e Trib. Prato, 24 marzo 2022)." Trusts, no. 6 (December 1, 2022): 1057–66. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.213.

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Abstract:
Massima Trib. Civitavecchia, 10 giugno 2022, n. 695 Il trustee è legittimato passivo nel giudizio per la revocatoria del conferimento in trust. In siffatto giudizio i beneficiari sono litisconsorti necessari solo laddove il trust configuri un atto a titolo oneroso, così che il litisconsorzio necessario non coinvolge i beneficiari - figli della disponente - di un trust familiare istituito per far fronte alle esigenze di vita di costoro. Non è revocabile ex art. 2901 cod. civ. il conferimento in un trust familiare posto in essere dalla disponente, fideiussore di una S.r.l. nei confronti della banca creditrice agente in revocatoria, successivamente al rilascio della fideiussione: è insussistente la scientia damni in capo alla disponente, requisito soggettivo richiesto in considerazione della natura gratuita del trust, in quanto all’epoca del conferimento in trust la S.r.l. debitrice principale utilizzava il credito concessole dalla banca attrice sul conto corrente senza mai scostarsi dal saldo negativo massimo consentitole e soltanto più di un anno dopo essa maturava un’esposizione debitoria relativa a un mutuo chirografario, né all’epoca del conferimento in trust risultava l’invio da parte della banca attrice di atti di costituzione in mora o la revoca dell’affidamento concesso sul conto corrente. App. Venezia, 14 giugno 2022, n. 1388 Nel giudizio per la revocatoria del conferimento in trust la finalità del trust è irrilevante ai fini della sussistenza o meno dell’eventus damni. L’istituzione di un trust familiare a beneficio della madre della disponente non integra adempimento di un dovere giuridico e configura un atto a titolo gratuito. La scientia damni in capo alla disponente si desume dalla circostanza che, pochi mesi prima del conferimento in trust, ella era stata sollecitata dall’istituto di credito agente in revocatoria a prendere immediati contatti per la definizione dell’esposizione debitoria (derivante da saldo passivo di conto corrente). Trib. Prato, 24 marzo 2022, n. 170 È revocabile ex art. 2901 cod. civ. il vincolo ex art. 2645-ter cod. civ. costituito dai nonni, fideiussori di una S.r.l. nei confronti della banca creditrice agente in revocatoria, per far fronte ai bisogni delle loro nipoti minori: la scientia damni in capo ai costituenti, requisito soggettivo richiesto in considerazione della natura gratuita del vincolo, si desume dalla qualità di costoro (entrambi soci della debitrice principale, nonché l’uno presidente del Consiglio di Amministrazione e l’altro liquidatore), mentre l’eventus damni sussiste in re ipsa. La vendita di uno degli immobili gravati dal vincolo, conclusa dai costituenti con il loro genero, è assolutamente simulata considerato che nessuna prova è stata offerta in merito all’avvenuto pagamento del prezzo concordato, considerati il vincolo di affinità fra le parti e la circostanza che il genero è rimasto residente presso la casa coniugale, nonostante si sia separato dalla moglie (figlia dei costituenti).
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Lisa, Giorgio. "Simulazione e revocatoria dell’accordo di separazione e successivo trust (Trib. Terni, 18 maggio 2022)." Trusts, no. 6 (December 1, 2022): 1046–50. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.212.

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Abstract:
Massima La domanda revocatoria ex art. 2901 cod. civ. diretta avverso l’atto istitutivo di trust autodichiarato è utilmente formulato in quanto tale atto ha anche contenuto dispositivo. È revocabile ex art. 2901, comma 4, cod. civ. il trust familiare autodichiarato istituito dalla moglie su un compendio immobiliare (villino con terreno) assegnatogli dal marito a mezzo di accordo contenuto in verbale di separazione consensuale e revocato ex art. 2901 cod. civ.: la natura gratuita di siffatto trust rende superfluo l’accertamento della mala fede in capo alla disponente–trustee; a ogni modo, la vicinanza cronologica tra l’acquisto del compendio immobiliare da parte della disponente–trustee e l’istituzione del trust, nonché la forma autodichiarata del trust con riserva in capo alla disponente-trustee del diritto di abitazione sul compendio immobiliare lasciano presumere un intento frodatorio comune ai coniugi.
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Bottazzi, Marialuisa. "Alienazioni a titolo gratuito in documenti dei secoli XI-XII." Italian Review of Legal History, no. 7 (December 22, 2021): 595–643. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/16899.

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Abstract:
Solo un numero esiguo di chartae rogate sin dall’alto medioevo si può dire abbia avuto una vita parallela alla consueta e preminente destinazione giuridica o amministrativa notarile grazie alla scelta d’incidere su pietra, il più delle volte da parte dei legatari, anche una sola parte del contenuto testuale pergamenaceo al fine di notificare, di pubblicizzare e di perpetuare, generalmente pro redemptione animae, la memoria di quanto veniva disposto da agiati benefattori a favore, in un primo tempo delle istituzioni monastiche ed ecclesiastiche e più tardi anche gli enti assistenziali, sia religiosi sia laici. La maggior parte di queste non numerose iscrizioni, che classifichiamo come chartae lapidariae, per lo stretto rapporto con le chartae notarili da cui derivano, sono state per la maggior parte prodotte in Italia sin dalla fine del secolo X per essere esposte con una certa frequenza nei luoghi sacri o molto attigui degli stessi. Nella maggior parte dei casi si parla di iscrizioni contenenti atti testamentari o di donazione inter vivos o mortis causa; meno frequentemente il loro tenore dispositivo e probatorio riconduce a bolle papali, decreti o a diplomi regi o imperiali. In ogni caso, siamo sempre di fronte a documenti incisi indiscutibili secondo qualsiasi piano giuridico ma che, per la consuetudinaria perdita del documento notarile da cui derivano e per la facile mancanza anche di uno degli elementi essenziali della charta, per esempio, della datatio, probabilmente per la funzione generalmente assunta, sin dall’impiego romano, di “regesto” dell’atto originale, per la mancanza, si diceva di alcuni elementi essenziale del documento notarile difficilmente possono essere considerati “documenti in senso proprio”, ma solo dei “monumenti” epigrafici a sé stanti, quindi particolarmente interessanti da analizzare solo per il loro “peso” storico. Malgrado ciò, per tutti gli elementi fin qui considerati e riassumibili nella difficoltà di dimostrare l’attendibilità dei contenuti incisi su pietra data l’impossibilità di ricostruire l’intimo impiego epigrafico/documentario intrinseco delle carte lapidarie con il loro originale notarile perduto, qualche importante attenzione verso questo tipo di documentazione è comunque giunta nel secolo scorso grazie ai lavori di Pietro Sella, di Cinzio Violante e di Ottavio Banti. Ciò nonostante, ancora oggi, le chartae lapidariae risultano poco considerate sebbene dinanzi a una rarefazione documentaria, per esempio nel caso di Milano, risultino efficaci per definire il ruolo dei laici sia entro lo spazio ecclesiale sia nella società; sia nello studio degli enti assistenziali, sia religiosi sia laici, come dei ceti dominanti dell’Italia e in special modo di Milano, del secolo XI. Se, dunque sull’interesse storico, seppur analitico dei contenuti della chartae lapidariae, sembra aver spesso prevalso il “peso” diplomatistico, che pone dei limiti all’attendibilità giuridica delle carte lapidarie,con questo lavoro si vuol richiamare l’attenzione su tre casi importanti e eccezionali prodotti nell’ultimo ventennio del secolo XI a Viterbo, a Milano e a Collescipoli.
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Montanari, Francesco. "Liberalità indirette ed imposta sulle «gratuità»: casi di esclusione ed oneri dichiarativi alla luce della (ondivaga) giurisprudenza di legittimità (Cass. 12 aprile 2022, n. 11831)." settembre-ottobre, no. 5 (October 6, 2022): 951–55. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.196.

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Abstract:
Tesi La «non imponibilità» delle donazioni indirette collegate ad atti già assoggettati ad Iva o ad imposta di registro prevista dall’art. 1, comma 4-bis, D.Lgs. 31 ottobre 1990, n. 346 non è riconducibile tra le agevolazioni fiscali ma tra le esclusioni in senso stretto: conseguentemente, la fruizione di tale regime non necessita l’esplicito esercizio dell’opzione da parte del contribuente. The author’s view The exemption for taxation of indirect gifts linked to deeds already subject to VAT or to registration tax provided by Article 1, paragraph 4 bis, of Legislative Decree No. 346 of 31 October 1990, is not one of the tax benefits, but rather one of the exclusions in the strict sense of the term: consequently, the enjoyment of such regime does not require the explicit exercise of the option by the taxpayer.
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Sanz-Manzanedo, Marta, and Fernando Lezcano-Barbero. "Formazione degli insegnanti sulle TIC in Italia: una proposta formativa seguendo il modello formativo della Castiglia y León (Spagna)." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2020). http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2020oa10813.

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Abstract:
Questo articolo presenta i risultati ottenuti in un'esperienza formativa per migliorare la percezione delle competenze digitali di un gruppo di docenti italiani.Per la sua messa in atto è stata progettata una formazione in modalità b-learning utilizzando strumenti gratuiti che gli insegnanti possono implementare in classe. Il corso ha visto la partecipazione di un gruppo di insegnanti di una scuola secondaria di Livorno e i risultati sono stati molto positivi in quanto tutti hanno registrato un miglioramento. La pianificazione, non focalizzandoci solo sugli strumenti tecnologici, ma tenendo conto soprattutto delle attività che sarebbero state svolte in classe, è una delle chiavi del successo di questo tipo di proposta che potrebbe anche avere una ricaduta positiva sugli alunni. Infatti,dopo la realizzazione di questa formazione, gli insegnanti hanno in mano tutti gli strumenti per poter attivare le aule virtuali e impartire la loro materia a distanza.
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Iannone, M. T., F. Bordin, C. Magnani, C. Mastroianni, G. Casale, and D. Sacchini. "Ruolo ed attività di un Comitato di Bioetica in un Centro di cure palliative: l’esperienza di Antea." Medicina e Morale 62, no. 1 (February 28, 2013). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2013.112.

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Abstract:
L’articolo esamina l’attività del Comitato di Bioetica di Antea (CB-Antea), Associazione onlus dedicata all’assistenza gratuita a domicilio ai pazienti in fase avanzata di malattia, istituito nel 2008. Il CB-Antea si propone di proteggere e promuovere i valori della persona umana in tutte le attività assistenziali e scientifiche che si svolgono all’interno dell’Associazione. Tale attività si estrinseca attraverso la formulazione di linee-guida comportamentali per problemi clinico-assistenziali, l’espressione di pareri per rispondere a quesiti specifici su temi di bioetica, l’attenta valutazione dei princìpi e dei canoni che sottendono ad una buona relazione operatore-paziente, anche attraverso l’informazione e il consenso agli atti medici che vi si svolgono. Questo organismo si è proposto, sin dall’inizio, come il luogo di condivisione dell’attività assistenziale, in cui esperti di varie discipline potessero contribuire a supportare tanto il personale sanitario, motivandolo ad assumere uno stile etico condiviso e individuando percorsi di sensibilizzazione alle problematiche di etica e di bioetica di fine vita, quanto i pazienti ed i familiari per riflettere ed affrontare al meglio tutte le questioni potenzialmente conflittuali. Il CB-Antea, organizzato ai sensi della normativa italiana vigente, è organo consultivo per la direzione sanitaria, l’amministrazione, il personale – sanitario e non – di Antea, ed eventualmente di enti diversi ed altre persone interessate che ne facciano richiesta. I principali ambiti di attività del Comitato di Bioetica del Centro Antea sono: formazione e sensibilizzazione bioetica; analisi etica di casi clinici; ideazione, approvazione, coordinamento e attuazione di progetti di ricerca in ambito farmacologico, clinico non farmacologico, assistenziale, sociale, psicologico e formativo; formulazione di linee guida comportamentali e raccomandazioni per problemi clinico-assistenziali interni ad Antea. Dalla sua istituzione ad oggi, il CB-Antea si è dedicato ad alcuni temi importanti, quali la Carta dei Valori Antea; la promozione e riconoscimento di Antea come Centro di Ricerca; la produzione di protocolli, procedure operative e materiale facilmente fruibile per il personale della struttura; supporto alla stesura dei progetti di ricerca; rivalutazione dei processi informativi e di consenso. ---------- The article deals with the activities of the “Antea” Ethics Committee (CB-Antea), a non-profit association dedicated to providing free care for advanced/ terminal patients. CB-Antea was established in 2008, aimed to protect and promote the values of the human person in all scientific and charitable activities that take place within the Association. This activity is expressed through the formulation of behavioral guidelines and the expression of advices for addressing issues in palliative medicine and care; the careful evaluation of the principles and standards that underlie a good health professional – patient relationship, through information and consent to medical procedures that take place in Antea. This body has been proposed, from the outset, as the place for sharing the care process, in which experts from different disciplines could help support both the medical staff to assume a shared ethical professional style and the patients and their families to better address all potentially conflicting issues. The CB-Antea has an advisory role for the Antea healthcare work and administration. The main activities are: training in bioethics; clinical ethics consultation; support for designing and conducting of Antea clinical-sociale research projects; development of internal behavioral guidelines and recommendations. From 2008, CB-Antea is devoted to some important issues, such as the drafting of Antea Charter of Values; the promotion of Antea as Research Centre; the production of protocols, operating procedures and material easily accessible for clinical staff; support for the preparation of research projects; revaluation of information processes and consent
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Dissertations / Theses on the topic "Atto gratuito"

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Bacchelli, Simone. "Denaro e economia nel romanzo modernista francese." Doctoral thesis, Università di Siena, 2022. http://hdl.handle.net/11365/1178645.

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Abstract:
Il denaro risulta tra i più antichi e longevi elementi trattati dalla letteratura, e porta in sé da secoli sfide storiche e sociali straordinarie. Ciò è dovuto sicuramente al fatto che il denaro e l’economia sono stati il motore portante delle civiltà, la fonte di molta parte del progresso e dello sviluppo scientifico e sociale. Si tratta di un elemento che tocca e influenza in modo rilevante molteplici aspetti della vita umana; infatti, quando si parla di denaro la prospettiva di studio diventa pluridisciplinare e i confini tra le discipline si fanno labili mentre tutto sembra volgersi verso un mélange indistinto. Soggetto e strumento ambiguo, questo oggetto affianca la storia dell’uomo da millenni, e nei secoli la sua presenza ingombrante ha subito via via esaltazioni e critiche, apologie e condanne. Questo studio mira a delineare un profilo interessante, unitario e coerente della presenza del denaro e dell’economia all’interno di un genere e di una stagione letteraria dove si assiste a un importante cambio di paradigma di rappresentazione, e in cui, a prima vista, il denaro e l’economia sembrano assenti o quasi. La prima parte dello studio si concentra quindi sulla produzione narrativa gidiana. Nel primo capitolo vengono affrontati alcuni temi fondamentali per comprendere non solo il pensiero poetico dello scrittore ma anche la sua concezione economica. Questioni come la libertà, la rivolta e il consumo sono infatti basilari per capire uno dei due poli essenziali attorno a cui si costruisce il pensiero economico gidiano ossia l’atto gratuito. E a sua volta la concezione dell’atto gratuito risulta fondamentale in quanto rappresenta la prima tappa di rilievo nel pensiero dell’autore che coinvolge questioni morali, economiche e sociali . È infatti da questo punto che bisogna partire per giungere all’altro polo del pensiero economico e artistico gidiano: quello rappresentato dall’immagine della moneta falsa che l'autore teorizza e rappresenta nel suo "roman somme": Les Faux-monnayeurs. Questo secondo elemento cardine mette infatti in collegamento le questioni economiche con quelle artistiche, principalmente letterarie, attraverso una serie di metafore e riflessioni che dimostrano come l'ambito economico e quello letterario siano in realtà straordinariamente vicini e comunicanti tra loro. Nella seconda parte di questo studio viene analizzata in dettaglio la rappresentazione del denaro e dell’economia in quello che è forse il capolavoro della letteratura francese modernista: À la recherche du temps perdu. Nel primo capitolo di questa seconda parte viene presentato un aspetto molto importante della riflessione proustiana che riguarda l’analisi sociale che l’autore mette in scena nella sua opera, mentre nei capitoli successivi sono analizzati alcuni punti chiave della riflessione e rappresentazione economica dello scrittore quali le metafore borsistiche, le dinamiche del desiderio, la prostituzione, il dono, il possesso e il rapporto tra letteratura e ricchezza libidinale.
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Cruz, Annila Carine da. "O direito à identidade genética e o ato de disponibilização gratuita de material genético humano com fins a inseminação artificial heteróloga." Universidade Estadual de Londrina. Centro de Estudos Sociais Aplicados. Programa de Pós-Graduação em Direito Negocial, 2015. http://www.bibliotecadigital.uel.br/document/?code=vtls000207535.

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Abstract:
Cuida-se de aprofundamento do estudo sobre o direito à identidade genética da pessoa humana, consagrado, ainda que implicitamente, na Constituição Federal de 1988, como manifestação do princípio da dignidade da pessoa humana e do direito da personalidade, considerado espécie do gênero direitos fundamentais. Além da introdução sobre as origens da bioética e do biodireito, dá-se uma breve mirada sobre as noções conceituais preliminares e o panorama legislativo pátrio que abarca o direito à identidade genética. Analisa-se a evolução geral dos fatos, atos e negócios jurídicos, para posteriormente focar o estudo nos contratos que envolvem material genético humano e determinar a natureza jurídica do instrumento de disponibilização gratuita de gametas. Para além da fundamentação já explicitada, busca-se analisar o dispositivo que garante o anonimato do doador de material genético nos instrumentos de disponibilização gratuita de sêmen e/ou ovócitos, com fundamento no artigo 5º, inciso X, da Carta Magna e Resolução n. 2013/2013 do Conselho Federal de Medicina. Ao final, discute-se sobre qual direito fundamental deve prevalecer quando colocado em colidência o direto à identidade genética versus o direito ao anonimato do doador, bem como é feita uma incursão pela legislação comparada, apontando como alguns países europeus (Noruega, França, Suécia, Suíça e Portugal) normatizaram o tema.
It takes care of the deepening study on the right to genetic identity of human beings, consecrated, even implicitly, in the Federal Constitution of 1988, as a manifestation of the principle of human dignity and the right of personality, considered species of the genus fundamental rights. Besides the introduction of the origins of bioethics and biolaw, gives a brief glance on the preliminary conceptual notions and the parental legislative panorama that includes the right to genetic identity. It analyzes the general trend of events, acts and legal transactions, to further focus the study in contracts involving human genetic material and determine the legal nature of the freely available tool of gametes. In addition to the reasons already explained, it seeks to analyze the device that ensures the anonymity of the donor genetic material in the free availability of instruments of semen and/or oocytes, based on Article 5, paragraph X, of the Charter and Resolution no. 2013/2013 of the Federal Council of Medicine. Finally, we discuss about which fundamental right should prevail when placed in colidência direct the genetic identity versus the anonymity of the donor and is made an incursion in comparative law, pointing out how some European countries (Norway, France, Sweden , Switzerland and Portugal) were standardized the subject.
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ROMAGNOLI, Valentina. "La gestione dei resi dei clienti come strumento per lo sviluppo del commercio elettronico delle aziende: il caso Santoni S.p.A." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251107.

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Abstract:
Il settore del commercio elettronico è un settore in sempre più ampio e rapido sviluppo. Le motivazioni possono essere molteplici ma sono sicuramente legate al cambiamento dello stile di vita delle persone e alla possibilità di accedere all’acquisto di beni che altrimenti sarebbe stato pressoché impossibile acquistare. La disciplina riguardante questo settore è anch’essa stata elaborata mano a mano che questo settore si è evoluto, per rispondere di volta in volta alle diverse necessità che si sono presentate. La disciplina è tutt’oggi ancora in evoluzione, soprattutto a causa del fatto che in questo settore ci sono molteplici forme contrattuali che vengono utilizzate per creare accordi commerciali dei più vari tipi, e ognuno dei quali prospetta problematiche diverse. In questo lavoro si parte dalla nascita e dallo sviluppo del commercio elettronico per analizzare l’evoluzione della disciplina associata. Dopodiché si analizza il tipo di contratto posto in essere tra la Santoni S.p.A. (noto marchio di calzature di alta gamma) e la Filoblu s.rl. (società veneta che si occupa della creazione e gestione di piattaforme e-commerce) per valutarne i punti cruciali. Dopo aver analizzato in dettaglio gli aspetti sopra citati, viene illustrata la disciplina delle denunce per difetto di conformità del bene e come queste vengono gestite dalla Santoni S.p.A., per passare poi all’analisi delle denunce per difetto di conformità degli ultimi 3 anni. Questo perché, come si noterà, questo è un campo in cui le problematiche sono controverse e gran parte della gestione viene lasciata alle ditte produttrici che si trovano di volta in volta di fronte alla scelta su come gestire il caso per rendere il cliente soddisfatto del servizio. La disciplina segue i suoi sviluppi e cerca di prevenire (per quanto possibile) situazioni sgradevoli sia per il fornitore del bene che per l’acquirente. L’entusiasmo mostrato dagli acquirenti per la comodità e la facilità dell’acquisto on-line, viene molto spesso smorzato dall’impossibilità di vedere e toccare con mano il bene oggetto della transazione, creando un senso di inquietudine legata alla qualità del bene che si sta acquistando. Per questo motivo, nel momento in cui un acquirente denuncia un difetto di conformità sul bene acquistato on-line o semplicemente la sua insoddisfazione su determinati aspetti del bene (colore, calzata, forma, ecc.), si attiva un meccanismo volto a valutare la presenza o meno di un eventuale difetto sul bene e di risolverlo nel modo più soddisfacente per l’acquirente. Dopotutto per un’azienda, gestire un negozio on-line equivale ad avere una vetrina di sé stessa attiva 24 ore su 24 e visibile a chiunque abbia un accesso al mondo di internet, e per questo motivo gestire i clienti che utilizzano questo tipo di servizio significa migliorare o peggiorare, in maniera esponenziale rispetto a quanto può avvenire in un negozio fisico, l’immagine percepita da ogni singolo acquirente. C’è però da dire che, in molti casi registrati, nonostante una perizia tecnica effettuata da operai specializzati sul prodotto venduto, la poca conoscenza dei processi di produzione dei singoli clienti, mette i venditori in situazioni difficili da gestire, in quanto il cliente non riesce a capire che quello che lui percepisce come un difetto in realtà non lo è, e che quindi non è imputabile all’azienda quello che lui crede che lo sia. Generalmente in questi casi, sempre per cercare di limitare degli inevitabili danni d’immagine, si offrono al cliente soluzioni alternative come resi gratuiti, omaggi di piccoli prodotti complementari o buoni sconto su acquisti successivi, ma sarebbe sicuramente necessaria una normativa completa e definitiva, che indichi in maniera risoluta come gestire casistiche particolari che si presentano frequentemente nella fase post-vendita. Viste le innumerevoli problematiche che si riscontrano frequentemente in questo ambito, la normativa a tutt’oggi presente non risulta essere sufficientemente soddisfacente per lo scopo a cui è stata creata. Come detto precedentemente, tutto il meccanismo che viene messo in atto all’interno di ogni azienda dopo una denuncia di difetto di conformità, si innesca per risolvere il problema ed evitare un inevitabile danno d’immagine, quindi si può concludere che, nonostante la presenza di una normativa (anche se ancora in via di sviluppo), l’arma migliore che un consumatore on-line può mettere in atto e che spaventa di più i venditori è sicuramente il danno d’immagine. Una cattiva recensione su un blog, un social network, o semplicemente un racconto di una brutta esperienza derivante da un acquisto on-line, può vanificare tutti gli sforzi fatti dal venditore per raggiungere una buona percezione del proprio marchio, e innestare un meccanismo a catena che non giova all’immagine aziendale.
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Books on the topic "Atto gratuito"

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Adducci, Edoardo. Donazioni, atti di liberalità, negozi a titolo gratuito: Formulario, prassi. Santarcangelo di Romagna: Maggioli, 2008.

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Adducci, Edoardo. Donazioni, atti di liberalità, negozi a titolo gratuito: Formulario, prassi. Santarcangelo di Romagna: Maggioli, 2008.

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Maggiolo, Marcello. La concessione di ipoteca per atto unilaterale. Padova: CEDAM, 1998.

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Colloquio su filosofia e religione (9th 2002 Macerata, Italy). Il codice del dono: Verità e gratuità nelle ontologie del Novecento : atti del IX Colloquio su filosofia e religione : Macerata, 16-17 maggio 2002. Pisa: Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2003.

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Favaro, Neide de Almeida Lança Galvão, and Priscila Semzezem. Trabalho e educação na sociabilidade do capital. Editora Amplla, 2022. http://dx.doi.org/10.51859/amplla.tes181.1122-0.

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Abstract:
Esta publicação, organizada pelo GEPTESC, registrado na UNESPAR, campus Paranavaí, representa um ato de resistência em relação à atual conjuntura vivenciada. O momento tem sido marcado por uma série de retrocessos no trabalho e no campo da ciência, da universidade e do ensino público e gratuito, o que tem representado no cotidiano de estudantes, trabalhadores e trabalhadoras um duro golpe. Nesse sentido, concebe-se que é imprescindível auxiliar em uma produção de conhecimento que contribua no desvelamento desse processo social. O GEPTESC lançou-se, assim, à tarefa coletiva de realizar análises que levam em consideração os aspectos econômicos que fundam o modo de viver nessa sociedade, regida pela lógica do capital. O título dessa coletânea representa o projeto de pesquisa do GEPTESC, em curso, que congrega seus integrantes nesse desafio teórico-político.
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Marques, Marcia Alessandra Arantes, ed. Reflexões sobre Características Parentais que Influenciam a Gestação e o Aleitamento Materno. Bookerfield Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.53268/bkf21111200.

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Abstract:
Este livro é o resultado de alguns anos de trabalho sobre os temas “maternidade e amamentação”. Apresentado em oito capítulos, traz parte dos frutos de três dissertações de mestrado e três teses de doutorado, desenvolvidas por alunos que tive o prazer de orientar, em três Programas de Pós Graduação da Universidade de Campinas (Unicamp), sendo dois na Faculdade de Odontologia de Piracicaba (FOP) – Mestrado Profissional em Gestão e Saúde Coletiva e Programa de Pós Graduação em Odontologia – e um na Faculdade de Ciências Médicas (FCM) – Programa de Pós Graduação em Saúde da Criança e do Adolescente. Cada capítulo traz à luz alguma importante característica materna ou paterna, que pode estar associada à tomada de decisão em engravidar e em iniciar e manter o aleitamento materno. Estes são temas recorrentes em minha trajetória como docente e pesquisadora, uma vez que é a base do trabalho que desenvolvo como Coordenadora do Centro de Pesquisa e Atendimento Odontológico para Pacientes Especiais – Cepae, da Faculdade de Odontologia de Piracicaba – FOP-Unicamp. Este Centro oferece o Programa de Atenção Precoce à Saúde, onde a gestante é acolhida e recebe todo o suporte para iniciar e manter a amamentação e introduzir hábitos saudáveis em seus filhos, durante os quatro primeiros anos de vida da criança, de forma gratuita, por uma Equipe formada por cirurgiões-dentistas, psicólogos, enfermeiros, nutricionistas, fonoaudiólogos e uma médica otorrinolaringologista. O primeiro capítulo deste livro apresenta a avaliação de cinco anos de atuação de uma das quatro Etapas do Programa e mostra que o Cepae tem contribuído para a ampliação das taxas de aleitamento materno na comunidade. Os sete capítulos seguintes evidenciam a importância do conhecimento integral da família para que o profissional de saúde possa ser mais eficiente no aconselhamento sobre planejamento familiar e aleitamento materno, uma vez que discute temas como senso de coerência, autoeficácia e lócus de controle materna, o uso de chupeta e a percepção de apoio do pai. Estes temas, embora relevantes, não são comumente considerados na prática clínica de incentivo à amamentação. Com a publicação desta coletânea, espero estimular outros pesquisadores a olhar para a maternidade, especialmente para a prática do aleitamento, de forma mais integral, observando sutilezas que podem estar por trás de decisões importantes como a de desmamar precocemente um filho. E que, por sua vez, possam também ampliar os horizontes de todos aqueles envolvidos com este tema e, aos poucos, ajudar a tornar este ato tão incrível e importante, que é o de amamentar, numa missão leve e extremamente prazerosa para todas as mães do mundo!
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