Journal articles on the topic 'Attività di ricerca'

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1

DI PASQUALE, GIOVANNI. "ATTIVITÀ DI RICERCA." Nuncius 11, no. 2 (1996): 815–17. http://dx.doi.org/10.1163/182539196x00754.

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2

DI PASQUALE, GIOVANNI. "ATTIVITÀ DI RICERCA." Nuncius 11, no. 2 (January 1, 1996): 815–17. http://dx.doi.org/10.1163/221058796x00758.

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3

GORMAN, MICHAEL JOHN. "ATTIVITÀ DI RICERCA." Nuncius 11, no. 1 (January 1, 1996): 469–73. http://dx.doi.org/10.1163/221058796x01612.

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4

Galimi, Valeria. "Persecuzioni antiebraiche e Shoah in Italia e in Europa: il percorso di ricerca di Enzo Collotti." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 298 (June 2022): 58–65. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298007.

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Abstract:
L'articolo ricostruisce il percorso di ricerca di Enzo Collotti sulle persecuzioni contro gli ebrei in Europa e il suo ruolo nel rinnovamento degli studi sul tema in Italia a partire dal Cinquantesimo anniversario delle leggi razziali del 1938. Si tratta di un interesse che ha accompagnato lo studioso sin dall'inizio delle sue attività, nelle quali ha coniugato ricerca e attività di traduzione e di discussione della storiografia internazionale, nonché di formazione per gli insegnanti.
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5

Pasetto, Roberto, Enrica Pizzi, and Valentina Possenti. "Attività di ricerca sul possibile contributo del teatro sociale per la tutela e promozione della salute." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (February 2022): 23–37. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002002.

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Abstract:
Il presente contributo ha la finalità di porre le basi per attività di ricerca volte allo sviluppo di laboratori di teatro sociale che abbiano come macro-obiettivo la tutela e promozione della salute. Inizialmente, si descrivono le caratteristiche dei laboratori di teatro sociale che li identificano come contesti privilegiati per condurre attività di ricerca; segue quindi una disamina epistemologica sul concetto di salute e della sua promozione, e sono poi rappresentate le dimensioni di salute associate all'ambiente di vita. Infine, si traduce quanto trattato nella traccia di sviluppo di un percorso di ricerca, i cui elementi qualificanti sono: a) l'obiettivo salute in termini di "abilità funzionale"; b) l'adozione dell'approccio life-course per fasi di vita; c) la considerazione delle relazioni con l'ambiente naturale tra i domini propri della tutela e promozione della salute, oltre che delle dimensioni del modello bio-psico-sociale.
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6

Paola, Domingo, Riccardo Franchi, and Lorenzo Ravera. "Storia di una ricerca." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 12 (November 21, 2022): 117–28. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.12.6.

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Abstract:
L’attività didattica descritta ha avuto origine da un classico problema di calcolo combinatorio e probabilità che si sono posti due studenti di una quinta liceo scientifico, che sono anche due degli autori di questo articolo. Si descrivono i primi tentativi di risoluzione, l’uso della simulazione al computer per cercare di ottenere informazioni sulla soluzione, due diversi approcci per la ricerca di regolarità che aiutassero a risolvere il problema, la ricerca di conoscenze matematiche che aiutassero a dare un senso ai risultati delle simulazioni, il tentativo di spiegare alle compagne e ai compagni tutto il lungo e articolato processo di approccio al problema, che si configura come una vera e propria attività di ricerca.
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7

Paola Nencioni and Elettra Morini. "Leadership condivisa per la scuola che apprende." IUL Research 3, no. 5 (June 13, 2022): 6–28. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.220.

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Abstract:
Il paper presenta il percorso di ricerca condotto da Indire sul tema della leadership scolastica in un modello di scuola come learning organization (Senge, 1990). È strutturato in due parti: la prima illustra il quadro teorico di riferimento e le prime ricerche sul tema, la seconda si focalizzerà sul progetto di ricerca Learning Leadership for Change. Saranno illustrate le attività progettuali e i risultati delle azioni di indagine quanti-qualitativa, con un approfondimento su quanto emerso dall’analisi tematica dei focus group tenutisi al termine del progetto. I focus group avevano infatti come obiettivo principale quello di comprendere fattori abilitanti e ostativi alla realizzazione di pratiche di leadership condivisa e hanno permesso di rilevare anche la tenuta di questo modello di governance alla prova dell’emergenza sanitaria.
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8

De Girolamo, Giovanni, Valentina Candini, Laura Iozzino, and Cristina Zarbo. "Ricerca in salute mentale: un decennio di progetti all'IRCSS Fatebenefratelli." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (September 2020): 83–113. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2020-002006.

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Abstract:
In Italia il sistema degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) rappresenta, da decenni, il pilastro fondamentale della ricerca condotta all'interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L'IRCCS Fatebenefratelli di Brescia è l'unico in Italia ad avere come area ufficiale di riconoscimento la psichiatria. L'obiettivo di questo capitolo è di descrivere e discutere le attività di ricerca condotte dall'Unità Operativa di Psichiatria Epidemiologica e Valutativa (UOPEV) dell'IRCCS Fatebenefratelli in oltre un decennio (2009-2020). Tali attività di ricerca si collocano all'interno di tre grandi aree: la ricerca epidemiologica, la ricerca clinica e la health services research. I progetti relativi alla ricerca epidemiologica presentati riguardano lo studio della prevalenza dei disturbi mentali e da uso di sostanze nella popolazione generale (WMHSI), le caratteristiche dei pazienti trattati nelle strutture residenziali (PERDOVE), i fattori prognostici di esito di pazienti anziani ospedalizzati (PERDOVE-anziani), la prevalenza e l'incidenza dei disturbi depressivi in persone affette da diabete di tipo 2 (INTERPRET-DD), le caratteristiche socio-demografiche, cliniche ed assistenziali di pazienti con una storia grave di violenza (VIORMED ed EU-VIORMED), e l'impiego di dispositivi di telemedicina per la gestione dei pazienti con depressione, sclerosi multipla o epilessia (RADAR-CNS). Tra i progetti di ricerca clinica verranno discussi in particolare un trial sull'impiego della ossitocina intranasale per il trattamento di pazienti con diagnosi di schizofrenia (OXIS), la psicoeducazione per pazienti con disturbo bipolare, e il progetto DIAPASON. Infine, nell'ambito del macro-settore di ricerca dei servizi di salute mentale sarà presentato il progetto MILESTONE. Tale excursus consentirà di intrecciare e discutere criticamente lo stato della pratica clinica e della ricerca in psichiatria, e consentirà di formulare delle proposte su aree di ricerca innovative nel prossimo decennio.
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9

Mammana, Maria Flavia, and Mario Pennisi. "Ricordo di Biagio Micale." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382 (December 22, 2019): O7—O16. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382.85.

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Abstract:
Il 20 febbraio 2018, a Catania, è mancato improvvisamente Biagio Micale, Professore ordinario di Matematiche complementari all’Università di Catania. Avrebbe compiuto 72 anni il 16 novembre 2018. È stato membro della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica e presidente della sezione Mathesis di Catania. Ha coordinato il Nucleo di Ricerca Didattica che opera presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania. L’attività scientifica ha riguardato vari aspetti della matematica. In particolare nel periodo che va dagli studi post-laurea al 1986 ha indirizzato la ricerca principalmente verso questioni di fondamenti della matematica riguardanti soprattutto le algebre universali, in particolare gli \( \Omega \)-gruppi di Higgins, e i sistemi algebrici. A partire dal 1987 ha arontato temi di ricerca riguardati la Combinatorica, in modo particolare i \( t \)-design (sistemi di quadruple di Steiner, sistemi di terne e di quaterne orientate). Dal 1978 ha sviluppato un’ampia attività di ricerca riguardante tematiche di fondamenti della matematica e di didattica della matematica, con particolare riguardo per la geometria. Relativamente alla didattica della matematica, sviluppa una organica ricerca prevalentemente indirizzata su problemi riguardanti la didattica della geometria nelle scuole secondarie in relazione alle innovazioni contenute nei programmi di insegnamento in vigore o in via di sperimentazione. In modo particolare dà vita ad una serie di ricerche su problematiche didattiche legate allo sviluppo del tema sulle trasformazioni geometriche, avendo come obiettivo unitario quello di innestare e amalgamare tale tema con la tradizione “euclidea” dell’insegnamento della geometria nella nostra scuola.
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Bartoli, Gabriella. "Psicologia, arte, attività espressive." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 203–15. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12607.

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Abstract:
Viene ricostruito il clima culturale che favorì un primo accostarsi della psicologia accademica bolognese al fenomeno artistico. Tra i fattori facilitanti: gli stretti rapporti fra i maestri tedeschi della Gestalt e gli artisti del Bauhaus nel periodo 1911-1933; nonché, nei primi anni Sessanta, entro la scuola di Renzo Canestrari, gli scambi tra i gestaltisti italiani e gli esponenti di avanguardie artistiche come "Arte Programmata" e "Nuova Tendenza". Ne scaturirono iniziative di ricerca messe in opera da un gruppo di allievi nelle Università di Bologna e, in seguito, di Roma Sapienza e Roma Tre. Furono inoltre introdotte nel corso di laurea DAMS di Bologna due nuove discipline ("Psicologia dell'arte" e "Psicologia della musica"), poi attivate in altri atenei. In parallelo vennero condotti numerosi studi teorici e sperimentali sui linguaggi artistici e i processi creativi, d'invenzione e fruizione; studi i cui risultati sono stati apprezzati sul piano internazionale per l'integrazione dei metodi e l'interdisciplinarità delle competenze.
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Inglês, Paulo. "Globalizzazione, mobilità umana e creatività: Rivisitando categorie a partire da tre casi di migrazione forzata in Angola." REMHU: Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 26, no. 54 (September 2018): 95–113. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880005406.

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Abstract:
Riassunto Questo articolo raccoglie alcune riflessioni sull’esperienza di ricerca in Angola nell’ambito della mobilità umana, con l’obiettivo di riflettere sulla produzione di classificazioni e categorie da parte di agenzie internazionali, ONG, policy-makers e ricercatori. Dopo aver sottolineato i rischi dell’assunzione acritica in attività di ricerca accademica di classificazioni e categorie prodotte in ambito burocratico, l’autore propone d'interpretare la migrazione come un’azione creativa alla quale individui o gruppi umani ricorrono per affrontare circostanze avverse e ricostruire la quotidianità.
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Parenti, Roberto. "Dalla stratigrafia all’archeologia dell’architettura. Alcune recenti esperienze del laboratorio senese." Arqueología de la Arquitectura, no. 1 (December 30, 2002): 73. http://dx.doi.org/10.3989/arq.arqt.2002.7.

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Abstract:
L’autore presenta tre delle linee di ricerca sviluppate dal Laboratorio senese, risultato della prassi operativa su alcune centinaia di edifici. La prima è una riflessione sulla complessità del processo di formazione del deposito stratificato, sulle strategie da seguire nell’esecuzione dell’indagine e sulla necessità di un ‘progetto conoscitivo’ preliminare all’indagine stessa. La seconda linea di ricerca affronta lo studio delle malte. L’obiettivo è quello di calibrare gli strumenti che possono essere impiegati per ricorrere all’analisi delle malte nell’identificazione delle attività edilizie. Le malte possono considerarsi come il perfetto fossile guida per le attività dell’edilizia storica, poiché devono essere preparate al momento del loro utilizzo (non possono essere reimpiegate), anche per i più piccoli interventi. L’ultima parte del contributo tratta della fotografia rettificata, grazie alla quale è possibile simulare un modello virtuale dell’edificio, “ricostruendolo” nelle sue varie fasi costruttive, e attraverso il quale studiare e verificare tutte le operazioni di analisi della struttura materiale.
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Cannatelli, Benedetto, and Matteo Pedrini. "Gestione della marca, qualitÀ del prodotto e performance delle micro imprese in mercati maturi: evidenze dal segmento della birra artigianale in Italia." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (October 2012): 153–73. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-003008.

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Abstract:
Il presente articolo illustra i risultati di una ricerca sulla relazione tra le attivitÀ di gestione della marca, la qualitÀ dei prodotti e le performance economiche di micro imprese attive in mercati maturi. A tale scopo č svolta un'analisi in due fasi: nella prima č stata realizzata un'analisi quali-quantitativa basata su otto casi di studio approfonditi, successivamente č stato somministrato un questionario a 94 micro imprese produttrici di birra artigianale in Italia. I risultati evidenziano una relazione negativa tra l'impiego di risorse in attivitÀ di gestione della marca e la performance economica, al contrario determinata principalmente dalla qualitÀ del prodotto offerto.
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d'Aniello, Fabrizio. "Insieme è meglio. Riflessioni pedagogiche sul caso "Scarabò. Una città per educare"." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 129–54. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9391.

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Abstract:
Questo articolo presenta solo alcuni risultati emersi da una complessa attività di ricerca sul campo effettuata tra il 2018 e il 2019. La ricerca è stata motivata dalla partecipazione al progetto internazionale denominato Trans-Urban EU-China, dedicato alla «transizione verso la sostenibilità urbana attraverso città socialmente integrative nell'Ue e in Cina». Nello specifico, lo studio empirico si è concentrato su "Scarabò. Una città per educare", festival dell'educazione che si svolge ogni anno nel centro storico di Macerata, mettendo a disposizione dei bambini e di tutta la cittadinanza più di 40 laboratori educativi e varie attività ludiche. In questa occasione, vengono riportati i risultati delle interviste somministrate a 111 bambini partecipanti all'iniziativa e ci si sofferma pedagogicamente sui temi della città educante, colta secondo la prospettiva dell'educazione permanente, e degli spazi urbani come spazi di relazione significativa. "Insieme è meglio" è l'espressione che riassume le risposte dei bambini, le quali invitano a ripensare educativamente i luoghi della città.
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Fattori, Francesco, Cecilia Pennati, Cristina Cavallo, Antonio Lagrotteria, and Sergio Silvotti. "Le nuove forme di volontariato e le sfide per il terzo settore: uno studio mixed method." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (November 2021): 18–41. http://dx.doi.org/10.3280/psc2021-002003.

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Abstract:
La presente ricerca ha l'obiettivo di offrire una fotografia del volontariato lombardo pre-sente e futuro, confrontando volontari attivi e volontari che intraprenderanno attività di volontariato nei prossimi 12 mesi su dimensioni come il livello di impegno attuale e desiderato, leve e barriere all'impegno volontario attuale e previsto e motivazioni al volontariato. Attraverso uno studio a metodi misti, sono analizzate e descritte le differenze tra i due campioni. I risultati forniscono chiavi di lettura e suggerimenti per quelle organizzazioni strutturate del terzo settore che stanno affrontando sfide cruciali rispetto al saper intercettare e consolidare le nuove forme e modalità attraverso le quali l'azione sociale si fa volontariato.
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Pasqualetto, Martina. "Il ‘volontariato’ dei richiedenti asilo in Italia." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 25, no. 49 (April 2017): 233–48. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004913.

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Abstract:
Riassunto L'articolo analizza la politica pubblica italiana che prevede il coinvolgimento dei richiedenti asilo in attività di 'volontariato' a favore delle amministrazioni locali per calmare il malcontento popolare causato dalla loro presunta inattività. In primo luogo l'autrice mette in discussione l'efficacia di tale policy e ne destruttura il discorso governativo mettendone in luce le mistificazioni. Mediante una ricerca esplorativa ispirata alla grounded theory si dimostra inoltre che la reale natura delle attività promosse risiede nel lavoro gratuito e che esse veicolano un messaggio di simbolica e percepita utilità dei profughi che impatta negativamente sull'immaginario collettivo rispetto al tema del diritto d'asilo.
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Russo, Saverio. "I Rinuccini nel Regno di Napoli. Prime linee di ricerca." SOCIETÀ E STORIA, no. 176 (August 2022): 240–79. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-0176003.

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Abstract:
Il saggio si occupa di un'importante famiglia del patriziato fiorentino, estinta a fine Ottocento, i Rinuccini. Di essa si ricostruiscono le attività economiche nel Regno di Napoli e la gestione del piccolo feudo appenninico di Baselice, ora in provincia di Benevento, dalla prima metà del Seicento fino all'eversione della feudalità e alla dismissione del patrimonio immobiliare da parte di Pier Francesco Rinuccini. Attraverso una prima analisi della ricca documentazione presente nel fondo della famiglia, conservato nell'archivio Corsini, si ricostruisce, in particolare, l'attività imprenditoriale del marchese Alessandro Rinuccini, che anima a lungo un sodalizio intellettuale di cui è protagonista Bartolomeo Intieri, amministratore dei patrimoni di molte famiglie fiorentine nel Regno di Napoli nella prima metà del Settecento. Il contributo si sofferma, inoltre, sulle tensioni che, lungo tutto il XVIII secolo, caratterizzano la gestione del feudo.
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Catelli, Marika, Angelica Di Domenico, Carlo Mina, and Monica Treppiedi. "Alla scoperta dei numeri che ci circondano." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 11 (May 18, 2022): 69–94. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.11.4.

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Abstract:
L’articolo presenta dei percorsi didattici finalizzati all’apprendimento numerico in prima elementare, attraverso la ricerca e la conoscenza dei numeri con cui i bambini si confrontano nella quotidianità. I percorsi sono incentrati su attività di scoperta, di stampo laboratoriale e ludico, che hanno la finalità di promuovere le competenze numeriche di base, fondamentali per questo anno scolastico, proponendo anche sviluppi per ampliare e consolidare tali apprendimenti anche negli anni scolastici successivi. Per ogni percorso, vengono presentati alcuni possibili legami con i materiali creati all’interno del progetto MaMa – Matematica per la scuola elementare, che possono aiutare il docente per la progettazione di tali percorsi, consentendo di alternare attività di scoperta, concrete e manipolative, con momenti di riflessione e allenamento.
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Laband, D. N., and J. P. Sophocleus. "The Social Cost of Rent-Seeking: First Estimates*." Journal of Public Finance and Public Choice 5, no. 2 (October 1, 1987): 127–33. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344316.

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Abstract:
Abstract Sin dalle prime formulazioni del problema della ricerca di rendite parassitarie (rent-seeking) gli studiosi si sono concentrati sugli aspetti teorici, senza verificarne empiricamente il costo sociale.Viene qui tentata una prima quantificazione di questo fenomeno, anche se le difficoltà di misurazione fanno ritenere che le stime così ottenute costituiscano soltanto una prima approssimazione.A questo fine viene effettuato un confronto fra attività bancaria, considerata come l’indicatore del livello di produzione reale, ed attività forense, che si suppone indichi situazioni di rent-seeking quando superi un certo livello.Dalle stime effettuate risulta che negli Stati Uniti il costo sociale del rent-seeking sarebbe pari a 902,5 miliardi di dollari 1985, corrispondenti al 22,6 per cento del prodotto interno lordo.
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Mazzei, Alessandra, and Annamaria Esposito. "Il piano di comunicazione da strumento a processo organizzativo e relazionale. Il caso Henkel italia." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 1 (June 2012): 95–113. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-001007.

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Abstract:
L'articolo propone un metodo per pianificare la comunicazione secondo una logica processuale e relazionale che ne evidenzia i fattori di processo e di relazione. L'analisi della letteratura evidenzia il prevalere di una logica analitica e razionale che intende il piano di comunicazione come flusso predefinito di attivitÀ. La proposta contenuta in questo articolo č stata elaborata impiegando il modello di business process re-engineering dell'Action Workflow, che interpreta ogni processo aziendale come interazione e ne evidenzia gli aspetti relazionali. L'articolo presenta poi la fase esplorativa di una ricerca volta a verificare se le aziende adottano una logica analitica e razionale oppure processuale e relazionale per pianificare la comunicazione, realizzata attraverso lo studio di caso Henkel Italia. Nelle conclusioni discute alcune implicazioni manageriali e per la ricerca futura.
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Andrei, Filippo, Attila Bruni, and Lia Tirabeni. "Fra corpi e dispositivi: processi di digitalizzazione e benessere dei lavoratori nella Quarta Rivoluzione Industriale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 158 (November 2020): 158–77. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-158008.

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Abstract:
Nella Quarta Rivoluzione Industriale il profondo processo di digitalizzazione che interessa le attività produttive si riflette anche sul corpo, che diviene il campo di applicazione di tecnologie orientate a misurare e parametrizzare le attività fisiche, così da migliorare il benessere e le performance dei lavoratori. Sulla scorta di un approccio che guarda alla tecnologia quale pratica sociale, in questo contributo presentiamo i risultati scaturiti da una ricerca su benessere e dispositivi tecnologici condotta in una grande azienda manifatturiera. I risultati suggeriscono, da un lato, la rilevanza dell'azione umana in contesti di digitalizzazione e, dall'altro, la neces-sità di guardare al benessere dei lavoratori non tanto come risultato dell'azione di eventuali dispositivi tecnologici, quanto quale processo che si articola nelle rela-zioni che si instaurano fra umani e tecnologie.
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Saggiomo, Valeria. "Quando le imprenditrici straniere raggiungono il successo." MONDI MIGRANTI, no. 2 (July 2022): 205–24. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-002010.

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Abstract:
Questo studio si colloca nel solco di quella tradizione degli studi sulle migrazioni che hanno enfatizzato la agency dei migranti, descrivendo attraverso la ricerca qualitativa le modalità con cui questi "agiscono" lo spazio dove risiedono, con un fare rivendicativo dei propri diritti ma anche delle proprie aspirazioni, ed un effetto trasformativo sui percorsi di cittadinanza individuali, ma anche sui processi di sviluppo locali. In particolare, questa ricerca riguarda le donne straniere che, in Italia, hanno avuto successo nella loro attività imprenditoriale. Indagare il successo rappresenta una scelta metodologica precisa che deriva dagli approcci positivi relativi agli studi sulla valutazione dei programmi di sviluppo nei paesi terzi. Chi sono le imprenditrici straniere di successo e perché scelgono di intraprendere? quali caratteristiche hanno le loro imprese e come vengono gestite? La ricerca ha evidenziato una stretta relazione tra l'agire imprenditoriale e quello sociale delle imprenditrici straniere di successo e sembra suggerire che, quando le donne straniere hanno successo, il loro sguardo si volge verso l'altro.
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Luisi, Daniela, and Caterina Rizzo. "Connessioni di comunità educanti per contrastare la povertà educativa in aree marginali: primi risultati e apprendimenti dalla valutazione del progetto Co.Di.C.E." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 2 (September 2022): 155–70. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-002011.

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Abstract:
Il presente contributo analizza il ruolo della valutazione come pratica riflessiva nell'attuazione di un progetto di contrasto alla povertà educativa realizzato in al-cuni quartieri svantaggiati della città di Genova. A partire dall'attività di valuta-zione di impatto del progetto Co.Di.C.E, il contributo si propone di rilevare i cambiamenti generati dall'introduzione di metodi partecipativi e figure della facilita-zione. Dal confronto riflessivo con referenti territoriali e operatori del terzo settore, insegnanti e dirigenti scolastici coinvolti nel percorso progettuale, emerge una pri-ma analisi sugli esiti di progetto e sul ruolo della valutazione come attività di ricerca applicata ai contesti scolastici. La riflessione sui cambiamenti facilita nuovi percorsi di ricerca sul ruolo della valutazione d'impatto sociale in progetti/politiche educative che vedono il coinvolgimento di reti multiattore composte da enti pubblici, privato sociale, famiglie e scuole.
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Caffarena, Fabio. "L’Archivio Ligure della Scrittura Popolare." REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto), no. 37 (July 21, 2022): 111–26. http://dx.doi.org/10.20318/revhisto.2022.7058.

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Abstract:
L’Archivio Ligure della Scrittura Popolare, fondato da Antonio Gibelli nel 1986 presso il Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea, dal 2017 è un centro di ricerca e documentazione del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova. La sua attività è finalizzata al recupero, allo studio e all’utilizzo didattico delle testimonianze scritte della gente comune nei secoli XIX e XX, con l’intento di analizzare i processi di affermazione della soggettività che affiorano fra le scritture di migranti, soldati, operai, donne e bambini.
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Minello, Alessandra, and Concetta Russo. "Dentro lo schema. Accademiche italiane tra ricerca e didattica." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 160 (August 2021): 88–109. http://dx.doi.org/10.3280/sl2021-160005.

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Abstract:
Il lavoro accademico si divide tra ricerca, didattica e attività amministrative. Dopo la riforma Gelmini, la ricerca ha un peso rilevante ai fini dell'avanzamento di carriera. Secondo la letteratura, le donne sono più propense ad assumersi i compiti di insegnamento e quelli amministrativi, in virtù di un gender scheme che le vede più portate per queste mansioni. Le donne hanno meno probabilità di raggiungere posizioni apicali e le raggiungono più lentamente. In questo articolo esploriamo il ruolo attribuito dalle accademiche italiane ai compiti di didattica, indagando i percorsi di adattamento/resistenza alle nuove regole di competizione. Attraverso quindici interviste qualitative emerge che la didattica è considerata un elemento di ancoraggio: le intervistate percepiscono il rapporto diretto con gli studenti come indispensabile al raggiungimento della soddisfazione professionale, o considerano l'investimento in questo ambito come una potenziale porta di accesso alla carriera accademica. Alcune hanno subito richieste pressanti sia per l'espletamento di compiti di didattica sia amministrativi.
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Lalli, Pina, and Luca Zappi. "Il teatro sociale alla prova dei "risvegli": un'esperienza di ricerca." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (February 2022): 39–48. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002003.

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Abstract:
L'articolo illustra una ricerca relativa a un laboratorio teatrale rivolto a persone con cerebrolesioni acquisite. Gli autori si sono chiesti se e come tale attività abbia reso possibile anche per soggetti colpiti da gravi deprivazioni polisensoriali la costruzione di una scena condivisa in cui comunicare. L'indagine, date le caratteristiche dei soggetti coinvolti, ha adottato strumenti diversi di rilevazione qualitativa: osservazione; conversazioni di gruppo; interviste semistrutturate a operatori, familiari e spettatori. I risultati hanno evidenziato l'importanza del gruppo e degli aspetti di "entertainment" legati al teatro. Il laboratorio costituisce una rottura ludica della routine, motivando un maggiore impegno riabilitativo. Cruciale è il lavoro di recitazione in squadra, che favorisce regole d'interazione resilienti. La solidità del gruppo e l'espressività sono aspetti evidenti anche per gli operatori e gli spettatori, che hanno valutato positivamente l'esperienza. .
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Parrini, S., A. Acciaioli, F. Sirtori, V. Becciolini, and O. Franci. "Comportamento alimentare di maiale Cinta Senese e Large White x Cinta Senese al pascolo." Archivos de Zootecnia 67, Supplement (January 15, 2018): 53–55. http://dx.doi.org/10.21071/az.v67isupplement.3572.

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Abstract:
La valorizzazione dei pascoli naturali attraverso il pascolamento può rappresentare un valore aggiunto negli allevamenti zootecnici sia in termini economici sia relativamente alla qualità dei prodotti che ne derivano. Tuttavia, la conoscenza e la comprensione delle strategie di pascolamento è fondamentale per un uso efficiente delle risorse naturali. Questo studio ha lo scopo di confrontare il comportamento alimentare di suini di due tipi genetici: la razza autoctona Cinta Senese e il suo incrocio con la Large White. I suini avevano a disposizione pascoli erbacei, tuttavia veniva distribuita un’integrazione di mangime. Osservazioni dirette sono state condotte sul comportamento di due gruppi di suini al pascolo durante il periodo compreso tra maggio e settembre, quando le risorse pascolive naturali sono maggiormente disponibili. Gli animali sono stati osservati attraverso la metodologia “scan sampling” ogni 15 minuti durante le ore diurne. I risultati dell’elaborazione statistica (ANOVA) hanno rivelato che durante le ore centrali della giornata entrambi i tipi genetici erano meno coinvolti in comportamenti attivi (alimentazione e movimento), mostrando maggiore propensione alle attività di riposo (posizione sdraiato e stazione). In particolare, il movimento ricorreva più frequentemente durante le ore del mattino in entrambi i tipi genetici. Il gruppo Cinta Senese trascorreva più tempo in attività di pascolamento, soprattutto nel grufolamento, durante la mattina rispetto alle ore centrali del giorno, rispetto ai suini Large White x Cinta Senese. Questi risultati confermano la spiccata attitudine della razza locale per la ricerca di alimenti naturali.
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Rinaldini, Matteo, Anna Chiara Scapolan, Stefano Rodighiero, and Fabrizio Montanari. "Il time crafting negli spazi di coworking." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (December 2021): 67–92. http://dx.doi.org/10.3280/so2021-002003.

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Abstract:
Attingendo e contribuendo alla letteratura sulla accelerazione sociale, agli studi organizzativi sul job crafting e alla più recenti ricerche sui coworking, l'articolo indaga le forme di time crafting attivate dai mobile workers che frequen-tano gli spazi di coworking. I risultati riportati si basano su una ricerca empirica qualitativa esplorativa che ha coinvolto 126 frequentatori di 39 spazi di coworking nella Regione Emilia-Romagna. L'evidenza empirica suggerisce che i coworkers attivano due forme di time crafting per strutturare e gestire il loro tempo e la rela-zione tra il loro tempo di lavoro e di non lavoro: il time boundaries crafting e il re-lational time crafting. La prima forma si riferisce fondamentalmente a tutte quel-le azioni volte a separare o sovrapporre tempo di lavoro e tempo di non lavoro che vengono favorite dalla frequentazione dello spazio di coworking. La seconda for-ma include quelle azioni volte a concentrare all'interno dello spazio di coworking tutto il tempo dedicato alle relazioni professionali e a ritualizzare le relazioni extra-lavorative che si sviluppano spontaneamente nel coworking. In entrambe le forme di time crafting, lo spazio di coworking gioca un ruolo rilevante fornendo ai mobili workers che lo frequentano artefatti fisici, servizi e risorse immateriali (fondamen-talmente il senso di comunità) che li supportano nelle loro azioni volte a strutture e gestire la collocazione temporale (timing), l'estensione nel tempo (length) e l'intensità (intensity, pace) delle loro attività lavorative e non lavorative.
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Pogliani, Laura. "Memoria e futuro per i cimiteri milanesi. Un contributo di ricerca e progetto." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 158–69. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095017.

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Abstract:
I cimiteri sono luoghi di lutto e memoria individuale e collettiva, di culto, di testimonianza architettonica, artistica, paesaggistica, ma sono anche ecosistemi contraddistinti da varietà ecologica e biodiversità. Territori in divenire, narrano la crescente diversificazione dei bisogni e dei valori culturali e simbolici degli abitanti, in relazione al presente e al futuro. La recente revisione del Piano regolatore dei cimiteri milanesi costituisce un'occasione per riflettere su queste condizioni e potenzialità e per rilanciare un progetto di multiculturalità e diversificazione ecologica degli spazi per la metropoli attuale. Il contributo sviluppa qualche spunto di riflessione ulteriore sul rapporto tra ricerca universitaria e attività amministrativa, nella costruzione di una proposta attenta all'innovazione dei processi.
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Buonanno, Di Elisa. "Le fellowship della Società Italiana di Nefrologia: un'intervista." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 1 (January 26, 2018): 70–71. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1008.

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Abstract:
Nel 2012 la Società Italiana di Nefrologia (SIN), sotto la guida del Presidente Prof.ssa R. Coppo, ha istituito per la prima volta delle borse di studio dedicate ai giovani nefrologi, finalizzate allo svolgimento di attività cliniche e di ricerca mediante stage presso numerosi centri di Nefrologia italiani. Si riporta la testimonianza di un vincitore, il dott. G. Alfano, che ha frequentato un ambulatorio di ecografia nefrologica per approfondire tale metodica. La sua testimonianza sottolinea l'importanza delle fellowship come progetti formativi e l'auspicio che la SIN ne elargisca sempre di più, per migliorare la preparazione e la crescita professionale dei giovani nefrologi.
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La Marca, Alessandra, and Leonarda Longo. "The project No one is left behind: teaching educational research." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 120–37. http://dx.doi.org/10.36253/form-12700.

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Abstract:
School closures due to COVID-19 have brought significant disruptions to education. Service-learning interventions have offered significant opportunities to reduce and reverse the long-term negative effects and to empower the recovery process of pupils in difficulty. The study was carried out with 869 students enrolled in the Primary Education Sciences master’s degree course at the University of Palermo. The participants have been involved in the planning and implementation of targeted educational courses designed for the “fragile” pupils from 33 different schools in Palermo. The primary level pupils were provided with a total of 60,000 hours of recovery and learning enhancement activities in remote mode. Challenging teaching activities fostered cognitive and learning development of the pupils and responsibility in teaching educational research. Il progetto Nessuno resta indietro: formazione alla ricerca didattica. La chiusura delle scuole che ha provocato un incremento significativo della povertà educativa ha sollecitato l’opportunità di progettare interventi integrati di service learning per favorire il recupero e il potenziamento dei minori in difficoltà. 869 studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Palermo, sono stati coinvolti nella progettazione e nella realizzazione di percorsi didattici mirati, rivolti agli alunni “fragili” di 33 scuole palermitane. Complessivamente sono state erogate 60,000 ore in DAD di attività di recupero e di potenziamento dell’apprendimento di alunni della scuola primaria di Palermo. Le attività didattiche sfidanti hanno favorito la stimolazione cognitiva e lo sviluppo della motivazione per l’apprendimento degli alunni e la responsabilità nella formazione alla ricerca didattica.
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Carlomagno, Nadia. "Le potenzialità didattiche delle arti sceniche." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 346–59. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9941.

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Abstract:
La diffusione delle arti sceniche presuppone modalità e linguaggi propri dei suoi testi, delle sue tecniche e delle sue pratiche, apparentemente impermeabili ad una investigazione esclusivamente logico-formale, laddove gli elementi della rappresentazione teatrale costituiscono un'esperienza non lineare che si incarna in un complesso oggetto di studi sull'azione e sulla relazione, le cui analogie si riverberano in altre attività umane, compresa l'attività didattica. Le caratteristiche di questo lavoro si indirizzano ad uno specifico spazio della ricerca educativa, in una relazione ricorsiva che ha avvicinato e allontanato da molto tempo le arti e la scienza. La relazione tra teatro e didattica è rintracciabile nel valore assunto dall'esperire, ovvero nei fattori emergenti all'interno della dimensione autobiografica del docente e del discente, come avviene per l'attore e lo spettatore, aprendo l'opportunità di riconsiderare il significato di formazione delle competenze didattiche in un quadro divergente, capace di alimentarsi della ricerca e dell'arte scenica, di sistematizzare questi due ambiti dell'azione umana in una forma aperta e permeabile a culture potenzialmente complementari.
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SCALCO, LUCA, and MONICA SALVADORI. "Comunicazione e didattica archeologica in scavi aperti e non ultimati: spunti di riflessione dalla Casa delle bestie ferite (Aquileia)." Anales de Arquelogía Cordobesa 30 (December 15, 2019): 421–42. http://dx.doi.org/10.21071/aac.v30i.12449.

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Abstract:
A partire dal 2007, l’Università degli Studi di Padova svolge campagne di scavo, presso il sito della Casa delle Bestie ferite. Alle attività di ricerca e di didattica, dal 2014 si sono affiancate iniziative di comunicazione dei risultati dello scavo, indirizzate alla comunità locale e ad altri interessati e finalizzate a far conoscere il sito e la realtà archeologica della campagna aquileiese. Per avvicinare il pubblico allo scavo “aperto”, la strategia di comunicazione adottata muove dalle evidenze materiali per approfondire questioni di metodo archeologico, di operatività sul campo e di contestualizzazione storica, archeologica e topografica, attraverso un racconto il più possibile semplice, sintetico e interiorizzabile.
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Furnari, Giovanni. "In ricordo del Prof. Giuseppe Giaccone." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382 (December 22, 2019): O1—O6. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382.84.

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Abstract:
L’11 giugno 2018 è morto a Baucina (PA), all’età di 82 anni il Prof. Giuseppe Giaccone, già Ordinario di Botanica sistematica presso l’Università degli studi di Catania e socio emerito dell’Accademia Gioenia. Dopo gli studi liceali presso il Liceo Don Bosco di Palermo e completato nel 1960 il corso quadriennale di Teologia presso il Seminario Maggiore di Palermo, Giuseppe Giaccone si è laureato nel 1964 presso l’Università di Palermo. Nel 1973 è stato nominato assistente ordinario presso l’Università di Trieste e nel 1977 è stato trasferito all’Università di Palermo. Nel 1984 è diventato Professore associato presso l’Università di Palermo e nel 1986 Professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Catania. La sua attività di ricerca ha coperto praticamente tutti gli aspetti dell’Algologia: dalla tassonomia alla fitosociologia, dall’ecologia alla valutazione di impatto ambientale e ai biodeteriogeni. I risultati delle sue ricerche sono stati divulgati attraverso conferenze, comunicazioni a convegni e congressi nazionali ed esteri e in più di 250 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
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Caramel, Luciano. "Pittura, fotografia, cinema in Luigi Veronesi." L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità 19, no. 19-20 (December 13, 2022): 152–59. http://dx.doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp152-159.

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Abstract:
Luigi Veronesi è stato un artista complesso, per varietà di direzioni, scelte e risultati. Complessità fondante, sempre, la sua attività, dagli anni Venti a quasi tutti i Novanta, e di conseguenza chiave necessaria alla comprensione dell’intero suo itinerario, al di là della mera constatazione di una poliedricità. Il saggio, infatti, propone di analizzare la ricerca di Veronesi pittore, fotografo, filmmaker, grafico editoriale e pubblicitario, scenografo, costumista, autore di marionette per il teatro, nella sua unitarietà di una caratterizzante tensione alla globalità che ha creato disorientamento, incomprensioni, disinteresse e giudizi negativi, aggravati dalle sue matrici non accademiche e dalle sue posizioni ideologiche marxiste e antiidealistiche.
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Salvato, Valentina, and Giuseppe Paternostro. "LA NARRAZIONE COME STRUMENTO DIDATTICO E DI RICERCA NELLA ESPERIENZA DI ITASTRA." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 21, 2022): 49–62. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18153.

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Abstract:
L’obiettivo di questo lavoro è quello di presentare il ruolo della narrazione nel modello didattico e di ricerca della Scuola di lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo. In particolare, gli autori illustrano i tre pilastri su cui poggia l’impianto narrativo del modello di Itastra: l’autobiografia linguistica (§ 2); i laboratori artistico-narrativi (§ 3); la narrazione come pratica discorsiva metacomuncativa (§ 4). In conclusione del lavoro (§ 5) si evidenzia, da un lato, come la narrazione consenta di ampliare la capacità degli insegnanti di riflettere sulla loro attività didattica; dall’altro come essa contribuisca alla costruzione di una comunità di apprendimento centrata sulla forza che le lingue hanno di valorizzare le diversità e favorire la loro convivenza. Narrative as a teaching and research method. The experience of ItaStra The paper illustrates the role of narratives in the teaching and research model developed by the Italian language school for Foreigners of the University of Palermo (ItaStra). In particular, we discuss the three pillars on which the narrative model is based: linguistic autobiography (§ 2); artistic and narrative labs (§ 3); narrative as a meta-communicative practice (§ 4). In the last section (§ 5), we focus the fact that narrative can help teachers broaden their reflective capacity about teaching; narratives support the construction of a learning community where multilingualism plays a central role.
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Pellegrini, Rienzo. "Mezzogiorno alpino di Giosuè Carducci." Linguistica 50, no. 1 (December 29, 2010): 143–56. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.50.1.143-156.

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Abstract:
Il 2007, a cento anni dalla morte del poeta, ha visto un ritorno di interesse per Giosuè Carducci, personalità di grande rilievo nel secondo Ottocento per il suo impegno accademico, per la sua attività di ricerca, per il ruolo pubblico assunto come poeta, per la sua scrittura larga. Significative sono le traduzioni dal tedesco (da Heine a von Platen), ma per l'occasione si propone una rilettura di Mezzogiorno alpino, una poesia tarda: due quartine rimate che consentono rilievi non generici sulla metrica, sulle figure retoriche, sul lessico e su una sensibilità che si apre a modi nuovi, che nel paesaggio sa trasferire una sottile capacità di autoanalisi, dando voce a una percezione acuta dello scorrere del tempo e del ripiegarsi della vita.
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Di Giorgio, Michele. "Per una polizia nuova: alcune riflessioni a margine di una ricerca." SOCIETÀ E STORIA, no. 173 (November 2021): 532–38. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173006.

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Abstract:
I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi gli spunti, anche in chiave utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autore argomenta i motivi alla base del volume, da lui scritto, Per una polizia nuova. Il movimento per la riforma della Pubblica Sicurezza (1969-1981), disegnandone un profilo.
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Di Fabio, Laura. "Due democrazie, una sorveglianza comune. Note a margine di una ricerca." SOCIETÀ E STORIA, no. 173 (November 2021): 539–45. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173007.

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Abstract:
I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi gli spunti, anche in chiave utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autrice argomenta i motivi alla base del volume, da lei scritto, Due democrazie, una sorveglianza comune. Italia e Repubblica Federale Tedesca nella lotta al terrorismo interno e internazionale (1967-1986), disegnandone un profilo.
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Kempf, Klaus. "Il sistema bibliotecario di ricerca tedesco tra trasformazione digitale e "Covid lockdown"." SOCIETÀ E STORIA, no. 175 (April 2022): 157–65. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-175010.

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Abstract:
La pandemia di Covid 19 ha imposto tutta una nuova serie di sfide da un giorno all'altro per le biblioteche di ricerca, ma soprattutto per le biblioteche pubbliche. Entrambe le categorie, come tutte le altre istituzioni pubbliche, sono state colpite dalle dure procedure di chiusura in misura considerevole. La loro attività di servizio «classica», cioè soprattutto l'uso dei media nelle sale di lettura e il prestito locale e interbibliotecario, si è fermata quasi completamente. Solo i servizi senza contatti personali potevano continuare ad essere utilizzati. Pertanto, i servizi elettronici sono fioriti, nella misura in cui erano già offerti dalle biblioteche. E non solo. È giusto dire che la pandemia ha fatto da «acceleratore» per molte funzioni nel settore bibliotecario, portando in primo piano quelle che in vari casi erano già in fase di crescita - come i servizi digitali - e d'altra parte ha suggerito che altri servizi analogici dovessero essere abbandonati o almeno temporaneamente messi da parte.
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Calloni, Angelo. "Le squadre irregolari di "polizia" nell'aeronautica nazionale repubblicana. Milano 1944-1945." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 295 (May 2021): 39–67. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-295002.

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Abstract:
Lo studio si prefigge lo scopo di indagare le squadre irregolari di "polizia" che si formarono nell'Aviazione repubblicana, a Milano durante la Rsi, fra il 1944 e il 1945, con l'obiettivo di praticare lo squadrismo. Si tratta di una ricerca prettamente d'archivio, basata sui documenti dell'Ufficio storico dell'aeronautica militare, sul fondo Corte d'assise straordinaria di Milano e sui fondi dell'Archivio cen-trale dello stato di Roma. L'analisi si inserisce quindi negli studi sulle squadre di polizia della Repubbli-ca sociale italiana ma, allo stesso tempo, cerca di avviare un filone di ricerca specifico, che riguarda un tipo di polizia "informale", volontaria e autonoma, nata in un contesto militare, formale e istituzionalizza-to. L'esposizione descrive brevemente la condizione dell'Aeronautica di Salò, per poi entrare nello spe-cifico delle squadre oggetto di studio, analizzandone la genesi, la composizione, la struttura, le peculiari-tà. Una parte della ricerca espone quindi gli eventi storici, focalizzandosi su come queste squadre eserci-tarono il ruolo di polizia in chiave anti-partigiana. Un ampio spazio dello studio è dedicato a valutare le responsabilità dei vertici militari, mentre un altro indaga il volontarismo e le aspirazioni personali degli avieri. Ne esce un quadro oggettivo che offre ampi spunti per continuare a studiare il fenomeno delle polizie irregolari nei corpi militari, anche in chiave comparativa, soprattutto riguardo i casi analoghi con protagonista la Wehrmacht tedesca o l'esercito francese di Vichy, oltre che altri corpi italiani di stanza in luoghi percorsi da attività partigiana.
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Dattero, Alessandra. "Claudio Donati professore." SOCIETÀ E STORIA, no. 129 (December 2010): 605–11. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-129010.

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Abstract:
In questo intervento l'autrice ha voluto mettere in risalto i tratti salienti della personalitÀ e dell'attivitÀ di Claudio Donati, storico di valore internazionale, mancato prematuramente nel 2008. In Claudio Donati lo slancio e il rigore nella ricerca storica si univano all'impegno didattico e civile, alla curiositÀ e alla sete di conoscenza, alla divertita ironia con la quale egli guardava la multiforme realtÀ che ci circonda. Il forte senso dell'unitÀ del sapere storico, la sensibilitÀ verso il problema delle scansioni della storia, il ricorso costante alle fonti, sono state componenti essenziali della sua attivitÀ di storico, come di quella didattica. Il sapere scientifico si univa ad una grande umanitÀ, e alla capacitÀ di comunicare con gli altri.
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Lenassi, Nives. "Alcune osservazioni sull’uso dei paradigmi verbali nell’italiano L2: l’italiano per gli affari." Linguistica 61, no. 2 (December 30, 2021): 79–95. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.61.2.79-95.

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Abstract:
Nella produzione dei testi di corrispondenza italiana i comunicatori sloveni provenienti dal mondo del lavoro spesso affrontano con insicurezza la verbalizzazione dei complessi rapporti aspettuali, temporali e modali previsti dal sistema verbale italiano. Tali insicurezze sono evidenti sia nei testi redatti dai parlanti con un’elevata competenza linguistico-comunicativa sia in quelli composti da comunicatori che possiedono un repertorio linguistico più limitato. Questi ultimi sono anche più propensi a comporre messaggi molto sintetici, con una gamma piuttosto ristretta di paradigmi verbali anche nelle situazioni in cui le esigenze e gli scopi comunicativi richiederebbero la redazione di un testo più esteso. Visti i disagi dei non madrelingua, ci si è chiesti quanto spazio dedicano vari libri di testo per l’italiano per gli affari alle attività il cui obiettivo è lo sviluppo della competenza relativa alla conoscenza e all’uso dei paradigmi verbali nell’ambito della corrispondenza commerciale. La ricerca dimostra che – in dipendenza da vari parametri quali il livello QCER dei singoli libri di testo, il loro orientamento più o meno comunicativo, l’importanza ascritta alla corrispondenza commerciale ecc. – possiamo constatare notevoli differenze tra i materiali analizzati in quanto alla presenza delle attività e ai paradigmi verbali trattati in esse. Un numero maggiore di attività e una loro distribuzione proporzionata nella prassi glottodidattica potrebbe sensibilizzare gli utenti/apprendenti a un’attenzione più focalizzata e accurata nel riconoscere l’insieme degli elementi che stimolano l’uso di singoli paradigmi verbali nei testi di corrispondenza commerciale. L’obiettivo di tale approccio ovvero sensibilizzazione è quello di giungere prima a una comprensione adeguata dei testi e dopo a una stesura dei messaggi pragmaticamente efficaci.
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Pietrapiana, Daniela, and Stefania Donadio. "Sviluppare la metacognizione nel problem solving: un percorso di ricerca didattica nella scuola secondaria di primo grado." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 8 (November 23, 2020): 115–40. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.6.

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Abstract:
Le difficoltà incontrate dagli studenti nel problem solving (PS) sono da sempre oggetto di studio nella ricerca in didattica della matematica, ma solo recentemente l’attenzione si è focalizzata sulla metacognizione e sul suo ruolo.In una scuola secondaria di primo grado italiana, è stato realizzato un percorso di apprendimento sul PS rivolto al potenziamento della metacognizione, con uso di strumenti scientificamente validati e fruibili dai docenti senza la mediazione o il supporto di esperti. Vengono descritte e discusse le attività proposte in tre classi terze (campione di 54 alunni), organizzate prevalentemente in lavori di gruppo di studenti suddivisi per livelli di competenza. Dalla valutazione conclusiva è emerso un miglioramento nelle capacità metacognitive e negli esiti del PS, sebbene il dato sia apparso meno significativo per gli studenti con bisogni educativi speciali (BES).
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Guacci, Paola. "Nota preliminare sui resti del ponte sul torrente Lavella, lungo la via Herculia in Hirpinia." Eikon / Imago 10 (February 8, 2021): 323–29. http://dx.doi.org/10.5209/eiko.74155.

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Abstract:
Il contributo vuole presentare alcune considerazioni preliminari inerenti i resti inediti di un ponte individuato lungo il tratto irpino della via Herculia, in località Difesa Grande di Ariano Irpino (AV). Le strutture rilevabili sul torrente Lavella, affluente del Cervaro, si riferiscono ai resti del pilone occidentale e a pochi lacerti della spalla orientale. Si trattava di un ponte ad arcata unica, modesto nelle dimensioni ma sufficiente a superare il piccolo corso d’acqua. Le attività di ricerca qui presentate hanno, quindi, avuto l’obiettivo di documentare i resti di un ponte mai osservato sul campo e di valutare, al contempo, lo stato di conservazione delle strutture. In attesa di futuri approfondimenti, le evidenze descritte in questo lavoro potrebbero rappresentare un ulteriore caposaldo nella ricostruzione della via Herculia in Hirpinia.
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Scevola, Cristiano. "Cambiare sguardo: l’esperienza del Comune di Milano per l’innovazione degli ambienti dell’apprendimento." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 310–19. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.407.

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Abstract:
Il Comune di Milano ha sempre manifestato grande attenzione alla “città educativa”, come una delle prime e più rilevanti espressioni della città di tutti. Oggi, il Comune di Milano dichiara, con atti di indirizzo politico, partecipazione ad attività di ricerca e pratiche gestionali, la sua volontà di promuovere il rinnovamento degli ambienti dell’apprendimento e la realizzazione di scuole che facciano incontrare in modo collaborativo le ragioni dell’architettura e della didattica. Questo nuovo sguardo è sintetizzato nel “Manifesto di Milano”. La concreta applicazione di questo approccio si ritrova nella progettazione di molte delle scuole in costruzione per iniziativa del Comune di Milano e nella pubblicazione di un avviso pubblico rivolto alle scuole cittadine del primo ciclo d’istruzione, che le chiama a un protagonismo progettante nella definizione dei propri spazi e dei propri percorsi educativi.
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DAMEROW, PETER, and JURGEN RENN. "ATTIVITÀ DI RICERCA GALILEO AT WORK: HIS COMPLETE NOTES ON MOTION IN AN ELECTRONIC REPRESENTATION." Nuncius 13, no. 2 (January 1, 1998): 781–90. http://dx.doi.org/10.1163/221058798x01070.

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Esposito, Paolo, and Muhammad Usman Malik. "Coping Value Destruction in Welfare and no Profit Sector in Developing Countries. A research note from Pakistan NGOs." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (January 2023): 73–87. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-002006.

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Abstract:
L'articolo mostra il ruolo che le NGO hanno nella ricostruzione di valore pubblico per i cittadini in contesti in cui si è verificata la distruzione di valore nei servizi pubblici. La codistruzione di valore è la diminuzione del valore dovuta all'interazione tra i differenti agenti. Lo studio parte dall'identificazione delle diverse cause della co-distruzione e mostra come l'operato delle ONG permetta di ricostruire il valore pubblico deteriorato, in Pakistan. Il lavoro analizza due settori di attività: contrasto alla povertà e salute. Il contributo alla ricerca è duplice: non solo contribuisce a identificare le cause di codistruzione del valore in paesi in via di sviluppo, ma anche evidenzia che la value co-destruction può essere superata se le ONG sono in grado di fornire servizi sostitutivi ai cittadini.
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de Berardinis, Daniela. "Ospedale e cronicità." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2021): 13–18. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003003.

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Abstract:
Nel contesto ospedaliero le forme organizzative più idonee per consentire l'integrazione sono quelle che prevedono l'istituzione di Servizi o Unità di Psicologia con funzioni di coor-dinamento per l'ottimale utilizzazione delle competenze psicologiche ai diversi livelli e per le attività necessarie ad una adeguata implementazione ed aggiornamento dei professionisti, della loro integrazione nelle diverse strutture operative ospedaliere e della collaborazione interprofessionale. La politica sanitaria centrata sul concetto di azienda come luogo in grado di gestire processi in modo efficace e efficiente presuppone una adeguata attenzione a quei fattori soggettivi che possono incidere sui costi e sulla produttività. Si tende ad una Psicologia Ospedaliera che sappia tenere insieme questi diversi bisogni, collocandoli in un orizzonte di analisi ed interventi specifici, fortemente integrati, che renda visibile la strategia "sistemica" e su questa costruisca sinergie ed alleanze. In campo scientifico e professionale si è affermato e consolidato il concetto che la salute sia un fenomeno multidimensionale, per cui occorre costruire una alleanza e una sinergia tra ricerca e intervento che abbia obiettivi condivisi e chiari. L'articolo resoconta dell'esperienza di collaborazione multiprofessionale nell'area delle malattie croniche nel contesto ospedaliero e pome la questione dei setting di lavoro e di ricerca congiunti come spazi dove diviene possibile costruire modelli di lavoro transdisciplinari.
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Accorinti, Marco, and Loredana Cerbara. "Analisi dell'impatto sociale del volontariato organizzato. Il caso del CAV di Pescara." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (January 2023): 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-002003.

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Abstract:
In occasione del progetto sull'attività dei CAV abruzzesi, è stata effettuata una valutazione dell'impatto sociale del nodo della rete più attivo in termini di copertura dei fabbisogni di intervento a protezione e supporto delle vittime di violenza. Si è svolto uno studio di caso nel Comune di Pescara realizzato secondo un approccio valutativo che integra la "teoria del programma" con la "teoria dell'implementazione". Tale attività produce in termini di output un'analisi dell'impatto sociale del Centro Antiviolenza Ananke sul territorio comunale e un'analisi territoriale del valore sociale prodotto dalle iniziative di contrasto della violenza. L'attività di ricerca valutativa ha permesso distinguere le situa-zioni di contesto che facilitano oppure ostacolano l'attività di promozione dell'impatto sociale e ha evidenziato gli altri meccanismi che si sono rivelati utili in termini di impatto maggiore delle progettualità realizzate dal CAV di Pescara.
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