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Dissertations / Theses on the topic 'AttivinaA'

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CRICRÌ, GIULIA. "ActivinA as a key modulator of B-Cell Precursor Acute Lymphoblastic Leukemia Cell motility and vesiculation within the bone marrow niche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/304789.

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Abstract:
La Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) è il tumore più frequente in età pediatrica. Nonostante l’alto successo terapeutico raggiunto, una percentuale di pazienti non risponde alle terapie convenzionali. Numerosi studi hanno mostrato come il microambiente midollare giochi un importante ruolo nella progressione tumorale. Il nostro scopo è stato quello di identificare i pahways cruciali coinvolti nel cross-talk tra le cellule leucemiche e il microambiente stromale e che possano essere dei potenziali target terapeutici. Abbiamo studiato AttivinaA, molecola della superfamiglia del TGF-β, all’interno della nicchia midollare leucemica. Questa molecola è nota nel contesto dei tumori solidi per la sua capacità di promuovere la progressione tumorale attraverso la regolazione della motilità e invasività cellulare. Abbiamo qui definito per la prima volta AttivinaA come un fattore associato alla leucemia: all’esordio di leucemia, questa molecola è altamente espressa nel midollo leucemico e risulta essere prodotta a più alti livelli dalle cellule stromali mesenchimali (MSC) in seguito a co-coltura con le cellule leucemiche. Anche nel contesto della B-LLA, abbiamo dimostrato che AttivinaA promuove la motilità ed invasività cellulare in presenza o meno del fattore chemiotattico CXCL12, fondamentale nella localizzazione delle cellule staminali ematopoietiche (HSC) e delle cellule leucemiche all’interno della nicchia midollare. In particolare, il meccanismo d’azione di AttivinaA dipende dall’incremento dei livelli di calcio intracellulare e della polimerizzazione dell’actina che sono importanti regolatori della riorganizzazione del citoscheletro e del movimento cellulare. Interessante, AttivinaA modula in modo specifico le proprietà biologiche delle cellule leucemiche in quanto svolge un effetto contrario sulle HSC, favorendo quindi le cellule leucemiche nella competizione per la nicchia. Come già riportato in letteratura, abbiamo trovato livelli ridotti di CXCL12 nel midollo leucemico e abbiamo osservato che AttivinaA è responsabile almeno in parte di questa riduzione a causa di un suo effetto diretto sulla secrezione della chemochina da parte delle MSC. Tuttavia, essendo AttivinaA capace di aumentare la migrazione cellulare anche verso concentrazioni subottimali di CXCL12, questi dati suggeriscono un possibile meccanismo tramite il quale le cellule leucemiche persistono all’interno della nicchia midollare distruggendo l’ematopoiesi sana. I nostri dati in vitro circa il ruolo pro-migratorio e pro-invasivo di AttivinaA sono stati confermati anche in vivo. I processi di regolazione dei flussi di calcio e della riorganizzazione del citoscheletro da parte di AttivinaA sono importanti per stimolare anche la vescicolazione da parte delle cellule. Abbiamo dimostrato che AttivinaA è in grado di aumentare il rilascio di vescicole extracellulari (VE) da parte delle cellule di B-LLA. Tali vescicole trasportano al loro interno l’oncogene t(1;19), tipico delle cellule dalle quali esse originano. Sia AttivinaA sia le VE da essa indotte conferiscono chemioresistenza alle cellule leucemiche, diminuendo in maniera significativa la loro sensibilità al farmaco Asparaginasi, che viene poi ripristinata bloccando la via di segnalazione di AttivinaA. Il meccanismo alla base della chemioprotezione esercitata dalle VE può essere spiegato dalla presenza al loro interno di microRNA differenzialmente espressi in seguito al trattamento con AttivinaA, tra cui il miRNA-491-5p precedentemente associato a chemioresistenza all’Asparaginasi nella leucemia pediatrica. Complessivamente, i nostri dati suggeriscono che AttivinaA è una molecola chiave della nicchia leucemica, che conferisce un vantaggio migratorio alle cellule leucemiche e le protegge dai farmaci convenzionali attraverso la produzione di VE. Il nostro lavoro potrebbe portare dunque allo sviluppo di nuovi farmaci in grado di agire sul cross-talk stroma-leucemia.
Acute Lymphoblastic Leukemia (ALL) is the most common type of cancer in children. About 80% of the cases arises from precursor B cells (BCP-ALL), which abnormally accumulate as a consequence of genetic alterations associated to differentiation inhibition and abnormal expansion. Despite the 85% survival rate, a total of 10-15% of patients retains leukemic stem cells and their progenitors in the bone marrow (BM), thereby relapsing following treatment cessation. The importance of BM microenvironment for cancer progression has been widely recognized in recent years. In this study, we aimed to identify the crucial pathways involved in the bi-directional leukemia-stroma cross-talk that could be an attractive target for future antileukemic therapy. We focused our attention on the characterization of ActivinA, a TGF-β family member, within the BM leukemic niche. Here, we identified ActivinA as a new crucial factor exploited by leukemic cells to create a self-reinforcing niche: indeed, this molecule was highly expressed in the BM plasma of leukemic patients. Furthermore, we reported that BCP-ALL cells, along with the highly pro-inflammatory environment of leukemic BM, induced a strong increase in the molecule secretion by Mesenchymal Stromal Cells (MSCs). In accordance with its protumoral role in solid tumors, ActivinA strongly induced both random and CXCL12-driven migration of cells also in the context of BCP-ALL. We observed that ActivinA selectively stimulated these leukemic cell biological properties with a calcium- and actin polymerization-mediated mechanism as this molecule showed an opposite effect on Hematopoietic stem cells (HSCs). According to the literature, we found reduced CXCL12 levels in the leukemic BM, but ActivinA enhanced cell migration also towards suboptimal CXCL12 concentrations, suggesting a possible mechanism by which leukemic cells could persist in the BM niche, displacing healthy hematopoiesis. Our in vitro data about the pro-migratory and pro-invasive role of ActivinA were confirmed also in vivo. By using a xenograft mouse model of human BCP-ALL, we demonstrated the ability of ActivinA to enhance both BM engraftment and metastatic potential intro extra-medullary sites of leukemic cells. Notably, the regulation of calcium influx and cytoskeleton organization by ActivinA is an important process to stimulate also cell vesiculation. Recent studies have shown that cancer extracellular vesicles (EVs) can mediate cell-cell communication and potentially contribute to tumor progression. Therefore, we investigated whether ActivinA was able to influence vesiculation by leukemic cells. We demonstrated that ActivinA increased the production of both exosomes and MVs by BCP-ALL cells. We found that EVs transport the t(1;19) fusion transcript, typical of cells from which they originate. We then studied the biological effects by which ActivinA-induced leukemia EVs can actively promote BCP-ALL disease, focusing our attention on resistance to therapy. Firstly, we demonstrated that ActivinA significantly decreased the sensitivity of leukemic cells to the anti-leukemic drug Asparaginase (ASNase) which was re-stored by blocking ActivinA signaling. Interestingly, also ActivinA-induced leukemia EVs conferred resistance to leukemic cells. To understand the mechanism underlying EV chemoprotection, we explored their miRNA cargo and identified differentially expressed miRNAs induced by ActivinA treatment. Of these, miR-491-5p has been previously reported to be associated with ASNase chemoresistance in childhood leukemia. The discovery of ActivinA signaling between BCP-ALL cells and MSCs adds significant insights into the mechanisms of communication in the leukemic niche. Moreover, ActivinA-induced leukemia EVs seem to play a crucial role in sustaining leukemic cells, by conferring them drug resistance. Our data provide a new concept to develop alternative therapeutic strategies that include targeting of the leukemic niche in BCP-ALL.
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Cesarini, Francesco. "Determinazione sperimentale della minima attivita rivelabile dei calibratori di attivita dei radionuclidi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6272/.

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Abstract:
I calibratori di attività dei radionuclidi sono strumenti fondamentali per la pratica diagnostica e terapeutica in Medicina Nucleare. Il loro ruolo principale è quello di quantificare accuratamente l’attività dei radiofarmaci somministrata ai pazienti, vengono pertanto progettati per avere una accuratezza di misura ottimale per attività relativamente alte. Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare il livello di minima attività rivelabile (o Minimum Detectable Activity, MDA) di diversi modelli di calibratori di attività, al fine di estendere l’utilizzo di questi strumenti ad altre applicazioni. E’ stata quindi eseguita un’estesa campagna di misure sperimentali sui principali modelli di calibratori commercialmente distribuiti. Le modalità di misura della MDA sviluppate sono basate su un adattamento delle tecniche di riferimento per altri tipi di strumenti; tali tecniche, non solo rispondono all’obiettivo immediato, ma hanno permesso di dimostrare che è possibile una determinazione generalizzata della MDA di questa classe di apparecchiature. I risultati che verranno presentati sono stati ottenuti con una metodologia indipendente dal tipo di apparecchiatura e sono basati su misurazioni che possono essere replicate in ogni laboratorio.
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Rabbi, Federica. "Attivita tirosina decarbossilasica in enterococcus mundtii." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9804/.

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Abstract:
Le ammine biogene sono il prodotto della decarbossilazione degli amminoacidi da parte di enzimi microbici. Tra essi vi è la tirosina decarbossilasi, caratterizzata dalla possibilità di utilizzare, in assenza di tirosina, la fenilalanina, ottenendo la 2-feniletilamina. In particolare, la tiramina è responsabile della comparsa di importanti sintomi tossicologici, raggruppati con il termine “cheese reaction”. In questa sperimentazione sono stati presi in considerazione 2 ceppi di Enterococcus mundtii (C46 e C53) coltivati in BHI in presenza o assenza di tirosina per caratterizzarne l’attività decarbossilasica. Sono state monitorate la crescita microbica, mediante densità ottica e la produzione di tiramina e 2-feniletilamina mediante tecnica HPLC. Dai risultati ottenuti è emerso che entrambi i ceppi producono tiramina sia in presenza che in assenza del precursore. La concentrazione massima rilevata per il ceppo C46 è stata di 797 mg/l e 767 mg/l per C53. È inoltre emerso che essi possono decarbossilare la fenilalanina, ma solo dopo 8 e 24 ore di incubazione per il ceppo C46 e C53. Per quanto concerne la crescita, entrambi i ceppi hanno raggiunto il massimo valore di densità ottica dopo 6-8 ore a 37°C, con una durata della fase lag ridotta, seguita da un rapido aumento della densità ottica. Non sono state riscontrate differenze significative in termini di massima densità ottica raggiunta (A) e durata della fase lag (λ) tra i due ceppi, mentre C53 ha presentato valori inferiori per quanto riguarda la velocità incremento della densità ottica in fase esponenziale (µmax). Dagli studi genici è emerso che l’organizzazione dell’operone dei ceppi considerati corrisponde con quella filogeneticamente riconosciuta per il genere Enterococcus, ma nonostante la similarità, l’operone manca del gene codificante per l’antiporto Na+/H+. È stata inoltre evidenziata nel genoma dei ceppi considerati un’altra regione che contiene geni codificanti per un ulteriore sistema decarbossilasico.
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FIORELLI, ALESSANDRA. "ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE E RESPONSABILITA' PENALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6898.

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Abstract:
L’interesse a realizzare un approfondimento delle responsabilità penali connesse al fallimento delle attività di protezione civile sorge in connessione all’incremento di procedimenti penali a carico di operatori della Protezione Civile. Collocato l’obiettivo primario nella individuazione delle condizioni di dichiarazione della responsabilità, inquadrato il fenomeno di flessibilizzazione delle categorie penalistiche emerso nella prassi giudiziaria in risposta al bisogno sociale di sicurezza, l’indagine si snoda attraverso due aree tematiche idealmente suddivise, volte alla ricostruzione della disciplina dedicata alla P.C. e alla descrizione dei criteri di affermazione della responsabilità, secondo un approccio per problematiche che segue l’incedere dell’accertamento. Quale trait d’union il rischio, elemento trasversale dell’intera analisi, è oggetto delle attività di protezione civile da un lato, fattore di distorsione delle categorie penalistiche in funzione espansiva della responsabilità dall’altro, manifestazione della necessità di scindere la visuale prospettica della funzione di valutazione e gestione del rischio da quella di giudizio sul fallimento dell’attività previsionale. Le soluzioni prospettate, calate nella realtà giudiziaria attraverso l’analisi critica del procedimento sul terremoto dell’Aquila, si muovono in un’ottica di equilibrio tra opposti valori di sicurezza e libertà, in vista di una tutela penale che, se non può a priori essere esclusa, deve situarsi entro confini imposti dalle garanzie penalistiche.
The interest in realizing an in-depth analysis of the criminal responsibilities related to the failure of the activities of civil defence arises from the increase in criminal proceedings against workers of the Civil Defence. Given the phenomenon of versatility of the elements of crime risen from the social need for safety, the main purpose of the investigation is the identification of the conditions of statement of responsibility. The investigation is divided in two thematic areas intended to remodel the legislation of Civil Defence and describe the criteria of statement of responsibility. As a joining link, the risk, cross element of the whole analysis, is both the subject of the activities of civil defence and a factor of distorsion of the elements of crime and expression of the necessity to distinguish the perspectival view of the management of risk from that of judgement on the failure of previsional activity. The proposed solutions, placed in the legal reality of the criminal procedure of Aquila earthquake, have a perfect balance between the opposite values of safety and freedom, in order to grant a legal protection which cannot be excluded and must be placed within the borders of the guarantees of the criminal procedure.
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Mineo, Francesca. "Attivita' non-termica nel nucleo della radiogalassia 3c84." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6052/.

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Abstract:
La maggior parte dei corpi celesti che popolano l’universo emette “luce”. Ciò significa che essi sono visibili dai nostri occhi quando li alziamo sul cielo notturno o al limite, se troppo lontani, da potenti telescopi ottici. Questa luminosità ha nella maggior parte dei casi un’origine termonucleare, dovuta cioè alla presenza di sorgenti come le stelle, in cui l’elevata temperatura interna legata alle reazioni di fusione che le mantengono in vita produce una radiazione di corpo nero in banda ottica. Tuttavia, dato che la parte visibile costituisce solo una minuscola porzione dell’intero spettro elettromagnetico, andando ad indagare emissioni a differenti frequenze come il radio, l’infrarosso, l’ultravioletto, X e gamma, si rileva la presenza un’altra categoria di oggetti dalle caratteristiche peculiari che li rendono un affascinante campo di studio per molteplici ragioni: i Nuclei Galattici Attivi (AGN) (figura 1). Sono abbastanza rari (costituiscono meno dell’1% del totale rispetto alle normali galassie) e dalla vita breve, spesso molto lontani e potenti, ferventi di un’intensa attività che sembra crescere col redshift; si ipotizza perciò che siano giovani e che ci aprano una finestra sul momento successivo al collasso iniziale proprio della vita di ogni galassia, rivelandosi fondamentali per elaborare eventuali teorie cosmologiche. Inoltre, sebbene spesso ospiti di galassie visibili anche in ottico, i loro meccanismi di emissione e gli speciali comportamenti necessitano di analisi e spiegazioni totalmente differenti. Particolare è anche il metodo di rilevamento: per coprire infatti queste determinate frequenze è stata sviluppata una tecnica innovativa capace di dare ottimi risultati, perfino migliori di quelli dei telescopi tradizionali, l’interferometria radio. La tesi si divide in due parti: la prima delinea un ritratto degli AGN, la seconda analizza il flusso proveniente dalla radiogalassia 3C 84 a 15.4 e 43 GHz e ipotizza un possibile sito di origine dell’aumento di brillanza osservato.
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Moro, Deborah <1986&gt. "I REGIMI FISCALI AGEVOLATI PER LE ATTIVITA' PRODUTTIVE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6101.

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Abstract:
IN UN CONTESTO ECONOMICO CARATTERIZZATO DA UNA FORTE CRISI FINANZIARIA, LE REALTA' AZIENDALI PERSISTONO, E ANCOR DI PIU' SI AVVIANO, CON NOTEVOLE DIFFICOLTA'. A SOSTEGNO DI TALI CONTESTI OPERATIVI, SONO STATI MOLTEPLICI GLI INTERVENTI NORMATIVI, CON FINALITA' AGEVOLATIVE. LA PRESENTE TESI, ANALIZZA LE CARATTERISTICHE E LE FATTISPECIE DI AGEVOLAZIONI FISCALI PREVISTE DAL NOSTRO ORDINAMENTO, PER SPOSTARE SUCCESSIVAMENTE IL FOCUS, SU ALCUNI DEI REGIMI FISCALI NAZIONALI (NUOVE INIZIATIVE, EX MINIMI, IMPRENDITORIA GIOVANILE, LAVORATORI IN MOBILITA' ETC). A CONCLUSIONE DELL'ELABORATO, SI PROCEDE CON UN RAFFRONTO TRA GLI ISTITUTI AGEVOLATIVI, PER ANALIZZARNE I VANTAGGI/SVANTAGGI E I PROFILI DI CRITICITA' RISPETTO LA NORMATIVA TRIBUTARIA NAZIONALE E INTERNAZIONALE.
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Colonna, Giulia. "Attivita tirosina decarbossilasica di enterococcus faecalis in terreno sintetico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9476/.

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Abstract:
Le ammine biogene sono composti azotati a basso peso molecolare che vengono prodotti in seguito alla decarbossilazione degli aminoacidi da parte di specifici enzimi microbici della famiglia delle decarbossilasi. Questi composti sono presenti in diversi alimenti e, in particolare, in quelli fermentati. Nonostante la capacità dell’organismo di metabolizzare tali molecole tramite appositi sistemi di detossificazione una loro eccessiva assunzione provoca sintomatologie deleterie per la salute umana. La tiramina, in particolare, è una delle ammine biogene attualmente più studiate in ragione della diffusa presenza dell’enzima tirosina decarbossilasi (tyrDC) nel pool enzimatico di diversi batteri lattici, specialmente quelli appartenenti al genere Enterococcus. Seppure in letteratura vi siano numerosi studi riguardanti il rapporto fra contenuto di tiramina e l’attività degli enterococchi in molti alimenti, ad oggi sono ridotte le informazioni inerenti la regolazione e il ruolo fisiologico di tale molecola per la cellula microbica. Alla luce di tali considerazioni questa tesi mi sono occupata di approfondire le conoscenze relative l’attività dell’enzima tyrDC in un terreno di coltura a composizione nota da parte dei due ceppi di Enterococcus faecalis EF37 e ATCC29212. A tal fine i ceppi sono stati inoculati in cinque diversi terreni e incubati a tre diverse temperature (20°C, 30°C e 40°C), dopo averli pre-coltivati in terreni contenenti o meno tirosina, allo scopo di valutare se la fase di pre-adattamento fosse in grado di influenzare le performance dei ceppi considerati. Dai risultati ottenuti è emerso che è presente un’estrema eterogeneità nell’attività dell’enzima tyrDC anche all’interno della medesima specie, infatti se il ceppo EF37 ha performance migliori in termini di decarbossilazione quando pre-adattato, il ceppo ATCC29212 non sembra essere influenzato da questo fattore, seppur entrambi presentino una crescita cellulare più accentuata quando pre-adattati. È stata inoltre confermata, alle condizioni adattate, la capacità di produrre 2-feniletilamina da parte del solo ceppo EF37.
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LO, CONTE Mauro. "SINTESI DI BIOISOSTERI DEGLI OLIGOMANNOSI CON POTENZIALE ATTIVITA’ ANTITUBERCOLARE." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389182.

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Abstract:
Mycobacterium tuberculosis is the cause of the deadly infectious disease, tuberculosis (TB). According to the World Health Organization, nearly one–third of the world's population has been exposed to the tuberculosis pathogen and nearly 1.6 million deaths result every year. TB is, in addition, the leading infectious killer of people living with HIV/AIDS. Recent outbreaks of drug-resistant TB in many industrialized nations have led to a new interest in the disease, and basic research and drug development have again become priorities. The Mycobacterium organism possesses a complex cell wall including glycophospholipids such as phosphatidylinositiol mannosides (PIMs), lipomannan (LM), and lipoarabinomannan (LAM). These glycolipids all contain a common α-1,6-linked mannoside core, and the higher PIMs and LAM possess α-1,2-linked mannosyl residues. It has been shown that simple α-1,6-linked oligomannosides can act as substrates for α-1,6- mannosyltransferases in mycobacterium, i.e. the enzymes that promote the synthesis of the above mentioned PIMs, LM, and LAM This thesis focused on synthesis of potential inhibitors of α-1,6-mannosyltransferases . Iterative and/or a convergent approaches to (1,6)-oligomannoside mimics are reported. These synthetic oligosaccharides display the 1,2,3-triazole ring as a rigid and stable linker between α-D-mannose residues (triazolo-oligomannoses). Moreover the 6-position of the terminal mannosyl residue is deoxygenated. This structural feature is expected to prevent such compounds from acting as substrates for α-1,6-mannosyltransferases in mycobacterium. High stability can be foreseen for these oligomers owing to the resistance of anomeric carboncarbon bond and triazole ring toward chemical and enzymatic degradation. The assembly of the designed triazolo-oligomannoses relied on the great efficiency of the Cu(I)-catalyzed azide-alkyne 1,3-dipolar cycloaddition of suitable building blocks duly prepared for his purpose. In this way six triazole-linked oligomannosides with progressive length chain (2-16 mannose units) were prepared in order to evaluate the influence of length on their affinity toward the α-1,6-mannosyltransferases. In vitro assays showed that the hexamannoside and octamannoside were the most active derivatives (95% inhibition at 1 mM concentration) and it was therefore deduced that these compounds were endowed with the optimal chain length for the interaction with α-1,6-mannosyltransferases.
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PELLIZZONI, MARCO. "CARATTERIZZAZIONE FITOCHIMICA ED ATTIVITA' BIOLOGICA DI PIANTE DEL GENERE ALOE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1304.

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Abstract:
In questo lavoro scientifico è stato studiato il contenuto di aloine e beta-polisaccaridi in piante di Aloe barbadensis (Aloe vera) ed Aloe arborescens, in relazione ad alcuni fattori di variabilità quali la specie, l’età, la tipologia di tessuto vegetale analizzato e le condizioni di coltivazione. Ulteriori analisi hanno permesso di studiare la loro stabilità in differenti matrici, il loro potere antiossidante ed antimicrobico, mediante studi in vitro. E’ stato inoltre effettuato un ulteriore studio, in vivo, somministrando un omogeneizzato d’Aloe arborescens fresco a bovine da latte in periparto, con lo scopo di valutare l’eventuale assorbimento di aloina, correlandolo ad eventuali effetti benefici. Nel derma è concentrata l’aloina, molto abbondante in piante di tre anni, mentre nella porzione fogliare interna gelatinosa, i beta-polisaccaridi. Il profilo fitochimico inoltre pare essere influenzato dalle condizioni di stress cui la coltura viene sottoposta, in particolare sembra che lo stress salino e la scarsa disponibilità in azoto, promuovano la sintesi delle principali bio-componenti studiate. Lo stesso contenuto inoltre è stato positivamente correlato al grado di luminosità percepita dalla coltura. Entrambe le componenti sono poco stabili e molto sensibili alle alte temperature, presentano inoltre ridotta capacità antiossidante. In sinergia con altre biocomponenti, pare possiedano proprietà antimicrobiche contro alcuni batteri patogeni, mentre entro certe dosi mostrano effetti pre-biotici, nei confronti di alcuni lattobacilli. E’ stato infine dimostrato dalla sperimentazione in vivo un assorbimento ematico di aloina, dimostrando in questo modo la sua sistemicità.
The relationship between Aloe main active components and plant age, specie and grow conditions has been investigated in Aloe barbadensis and A. arborescens, the commercially most used species of the genus. Aloin was mainly located in leaves outer green rid while beta-polysaccharides in inner parenchyma. Aloin concentration was higher in younger plants. Plants grown under decrising light intensities showed lower aloin and beta-polysaccharides concentrations. The content of these substances is improved by stress condition. The most antioxidant activity is located in the outer green rid of the leaves and it was slightly correlated to the total phenolic compounds content. Aloin and beta-polysaccharides stability in leaf homogenate was poor and temperature seemed to be quite more effective in reducing degradation. Antimicrobial effect against to phatogen microorganisms of anthraquinones aloin and alo-emodin and different Aloe extracts was confirmed. Prebiotic effects to Lactobacillus were discovered and a synergistic effect of several compounds was supposed. Systemic effect of aloin was explained by vivo experiments (on cows) because aloin is observed until 24 h after the oral administration of Aloe, thus metabolic and physiologic effects may be expected.
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LAZZARI, Ilaria. "SINTESI E ATTIVITA’ BIOLOGICA DI LIGANDI DEL RECETTORE OPPIOIDE DOP." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2009. http://hdl.handle.net/11392/2388660.

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Abstract:
The opioid system, constituted by MOP, DOP and KOP receptors, modulates different physiological functions. Most of the terapeutical drugs are able to interact with MOP and KOP receptors and are used as analgesics. Recent scientific papers suggest the use of DOP agonists as antidepressive, with a different way of action compared to drugs actually used in therapy for this pathology. On the contrary, molecules with DOP antagonist activity are able to retard tollerance development, inevitable phenomenon associated with the use of classical MOP ligands, such as morphine. This data suggest an association between DOP antagonists and MOP agonists for the antidolorific therapy or the develop of new drugs able to activate MOP receptors and, at the same time, to exercise the one occupation of DOP receptors (MOP agonists / DOP antagonists). This pharmacological profile could be the aim of a new class of analgesics for the chronic pain therapy. In this thesis project two new classes of opioid ligands have being developed. They are characterized by the DOP selective pharmacophore Dmt-Tic. First of all, modification of the amidic spacer between Dmt-Tic and a second pharmacophore with an olefinic spacer of variable lenght has produced molecules with DOP affinity and different pharmacological activities (agonist, partial agonist, antagonist or inverse agonist). Their chemical and physical characteristics confer to the molecules a greater lipofilicity and a major metabolic stability, those physicochemical properties are necessary to carry out animals chronic studies. Secondly, Dmt-Tic C-terminal funtionalization with ortosubstituted anilides has generally produced molecules with DOP and MOP high affinity except compound (123), characterized by a carbossilic moiety, that has revealed an elevated DOP selectivity. Lastly, a new cheap synthetic way has been developed for the preparation of L-Dmt amminoacid in a multigram scale.
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Jakomet, Barbara. "Progettazione e sviluppo di un'applicazione mobile di supporto alle attivita sciistiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9707/.

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Abstract:
Applicazione Multi-piattaforme allineata per spostamenti in montagna, che offre le funzionalità di tracciamento tra diversi utenti, raggiungimento fisico di bersagli con compimento di missioni premiati e un sistema d'emergenza.
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Mollica, Adriano. "Peptidomimetici Bioattivi: Progettazione, Sintesi, Studi Conformazionali e di Relazione Struttura Attivita'." Doctoral thesis, La Sapienza, 2006. http://hdl.handle.net/11573/917518.

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De, Nadai Ariella <1991&gt. "IMPOSTA SUGLI IMMOBILI ESTERI E IMPOSTA SULLE ATTIVITA' FINANZIARIE DETENUTE ALL'ESTERO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7937.

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Rescaldani, M. "RIDOTTA ATTIVITA' DEL SISTEMA OSSIDO NITRICO/GMP CICLICO PIASTRINICO NELL'IPERALDOSTERONISMO PRIMARIO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/217624.

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Rationale: Nitric oxide (NO) exerts a vasodilating effect and inhibits platelet aggregation via the second messenger cyclic GMP (cGMP). Oxidative stress associated with hypertension and major cardiovascular risk factors inhibits NO/cGMP activity. Aldosterone (Aldo) exerts a potent pressor effect via its mineralocorticoid activity; moreover, Aldo increases oxidative stress and impairs endothelial NO availability in experimental and clinical conditions. Aim:To evaluate whether also platelet NO/cGMP activity is impaired by chronic Aldo excess, we compared platelet cGMP levels in patients with primary aldosteronism (PA) and in a control group of essential hypertensives (EH). Methods: In patients with PA (n=12 males) and in EH (n=32) matched for sex, age and clinic systolic and diastolic blood pressure values (SBP, DBP), venous blood was sampled for plasma renin activity (PRA), Aldo, aldo-renin ratio (ARR), potassium (K+) and platelet cGMP (RIA on acid extracts of washed platelets) after a 60 minute supine rest. Results: PRA was lower and Aldo was higher in PA than in EH (0.1± 0.1 vs 0.4±0.1 and 25.5±8.8 vs 8.1±0.7, respectively, p<0.05), with similar SBP and DBP values. Potassium was lower in IPA than in EH (3.5±0.2 vs 4.1±.05, p<0.05) Platelet cGMP, marker of NO activity, was lower in hypokalemic patients with PA than in EH (5.1±0.4 vs 7.1±0.5 pM/10^9 platelets, p<0.05). Conclusions: These data are compatible with an impairment of the platelet NO/cGMP system in primary aldosteronism as compared to essential hypertension. To the extent that this defect is associated with an increased platelet aggregability, these data may provide a pathogenetic mechanism for the prevalence of thrombotic events in patients with primary aldosteronism.
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Scagnolari, Tommaso. "Attivita antimicrobica di oli essenziali incapsulati in chitosano in hamburger di bovino." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10178/.

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Abstract:
La sperimentazione aveva il fine di valutare l’attività antimicrobica di oli essenziali di timo e cannella in hamburger di bovino. In primo luogo è stata fatta una caratterizzazione di questi oli mediante analisi GC-MS-SPME, da cui è emerso che le molecole a maggiore attività antimicrobica (rispettivamente timolo/carvacrolo ed aldeide cinnamica) erano presenti a concentrazioni piuttosto basse. Successivamente sono state valutate MIC e MBC nei confronti di microrganismi patogeni di interesse alimentare. Infine, tali oli sono stati incapsulati in chitosano per valutare un eventuale effetto sinergico e favorire un rilascio graduale degli oli. Il processo di incapsulazione ha mostrato una efficienza piuttosto bassa (solo il 25% dell’olio aggiunto veniva effettivamente incapsulato), per cui non è stato possibile utilizzare nanoparticelle “caricate” con quantità di olio tali da inibire significativamente lo sviluppo microbico in hamburger di carne bovina. Infatti, l’effetto sinergico chitosano/olio essenziale è stato in grado di ridurre solo lievemente il carico di enterobatteri durante la conservazione refrigerata, soprattutto nei campioni confezionati in atmosfera modificata. Una prova effettuata utilizzando i due oli in forma libera ad elevata concentrazione (1000 mg/kg), la cannella si è dimostrata molto più efficace del timo, riducendo il carico cellulare di enterobatteri a fine shelf-life, con effetto più evidente nei campioni di hamburger confezionati in atmosfera modificata (riduzione di un ciclo logaritmico). Inoltre, essa è risultata in grado di ridurre lievemente lo sviluppo di lieviti e funghi. Concludendo, gli oli essenziali usati in questa sperimentazione, poiché caratterizzati da una bassa concentrazione di molecole ad elevata attività antimicrobica (timolo/carvacrolo per il timo, aldeide cinnamica per la cannella), non sono stati in grado di prolungare in modo significativo la shelf-life di hamburger di bovino, nemmeno se incapsulati in chitosano.
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Tardozzi, Giulia. "Analisi, progettazione e realizzazione di un prototipo di scheduler per attivita commerciali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6240/.

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Abstract:
Negli ultimi anni si è verificato un enorme cambiamento per quanto riguarda le tecnologie utilizzate nello sviluppo di applicazioni, spostandosi sempre verso soluzioni più innovative. In particolare l'utente, diventando sempre più esperto, si ritrova ad essere sempre più esigente. Qui nasce la necessità di modernizzare la gestione degli appuntamenti con la clientela da parte delle attività commerciali tramite l'uso di uno scheduler online. Lo scopo di questo documento è quello di illustrare come è stato realizzato un prototipo di questo sistema, partendo dalle interviste ai committenti e analisi dei relativi problemi, per arrivare poi alla sua realizzazione, utilizzando tecnologie e design innovativi e di ultima generazione.
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Polizzano, Martina. "Proprieta tecnologiche e attivita antimicrobica di lattococchi produttori di nisina in bevande vegetali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15623/.

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Abstract:
Le bevande vegetali come latte di soia e succo di carota, a causa dell’elevato valore nutrizionale e valori di pH elevati, favoriscono la crescita microorganismi degradativi e patogeni. Attualmente la stabilizzazione di questi prodotti può essere perseguita con trattamenti termici molto spinti, che comportano un decremento delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei prodotti. Recentemente sono stati impiegati metodi alternativi al fine di preservare le caratteristiche originali dei prodotti. Tra queste alternative molto promettente è la prefermentazione guidata da batteri lattici. In questo contesto, l’obiettivo della mia tesi è stato quello di valutare le potenzialità di 3 ceppi appartenenti alla specie L. lactis e produttori di nisina (LBG2, FBG1P e 3LC39), per il miglioramento della shelf-life e della sicurezza di latte di soia e succo di carota. I tre lattococchi utilizzati hanno mostrato delle rapide cinetiche di crescita e di acidificazione su entrambe le matrici alimentari. Inoltre, tutti i ceppi sono stati in grado di produrre nisina durante il processo fermentativo a 20°C. Inoltre, le rapide cinetiche di acidificazione combinate con la produzione di nisina hanno portato ad un significativo effetto anti-Listeria sia in succo di carota che in latte di soia. La fermentazione ha incrementato la presenza di molecole volatili quali aldeidi e chetoni con impatto positivo sul profilo organolettico del prodotto fermentato. I risultati della mia tesi hanno evidenziato le buone potenzialità di tre ceppi di L. lactis produttori di nisina come agenti di fermentazione. Essi indicano come l’impiego di ceppi produttori di batteriocine rappresenti una buona alternativa ai trattamenti termici, per la stabilizzazione microbiologica di questi prodotti. Inoltre, questi risultati evidenziano anche le buone potenzialità dei ceppi impiegati per il miglioramento del profilo organolettico del prodotto finito rispetto a quello ottenuto con la stabilizzazione termica.
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Falleroni, Alessandra. "Studio della formazione di acrilammide e attivita antiossidante durante la tostatura del caffè." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L'acrilammide (AA) è un composto "potenzialmente cancerogeno per l'uomo" a causa dei suoi effetti neurotossici e genotossici ampiamente evidenziati. Con il Regolamento UE 2017/2158 sono state dettagliate misure di mitigazione e stabiliti livelli di riferimento per l'AA contenuta negli alimenti. Essa si forma durante processi termici a temperature superiori a 120°C mediante la reazione di Maillard, un complesso gruppo di reazioni chimiche tra il gruppo amminico dell’aminoacido asparagina e il gruppo carbonilico degli zuccheri riducenti. La bevanda di caffè è uno degli alimenti con il più alto rischio di contenuto di AA, poiché il suo processo di produzione prevede alte temperature durante la tostatura della materia prima che contiene i substrati per la reazione di Maillard. Tuttavia, durante la tostatura si formano anche molti composti antiossidanti desiderati e benefici per la salute dell’uomo. È evidente quindi l’importanza della valutazione dei rischi e benefici indotti dalla tostatura nel caffè. Al fine di valutare le cinetiche di formazione di AA e dell’attività antiossidante, campioni di caffè verde appartenenti alla specie Arabica e Robusta, sono stati tostati per temperature e tempi diversi ottenendo 5 gradi di tostatura (light, LM, medium, MD, dark). Su tutti i campioni di caffè sono stati valutati i parametri di perdita di peso, densità, umidità, aw e colore; successivamente sul caffè verde sono stati quantificati zuccheri riduttori e asparagina e sui campioni tostati AA e attività antiossidante, mediante diversi metodi analitici. Il processo di tostatura ha promosso un decremento sia dell’attività antiossidante che dell’AA. Tuttavia, la degradazione termica è risultata di maggiore entità per l’AA che per i composti responsabili dell’attività antiossidante. I campioni di caffè della specie Robusta, a tutti i gradi di tostatura, hanno raggiunto i più alti valori di AA e, al contempo, di attività antiossidante rispetto a quelli della specie Arabica.
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CABIATI, ELENA. "GLI ASSISTENTI SOCIALI LOMBARDI IN TUTELA MINORILE. UN'INDAGINE QUANTITATIVA SU OPINIONI E ATTIVITA'." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/4474.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca è dedicato ai Servizi di Child Protection della regione Lombardia. Il disegno del lavoro è peculiare, composto da due parti che sorreggono l’obiettivo generale che si articola su due livelli di analisi complementari fra loro. L’intento è stato descrivere e analizzare la realtà dei servizi di tutela minorile della Regione in ordine a due dimensioni: le forme di gestione e la pratica operativa. Per la prima, è stata effettuata una ricognizione sulle forme di gestione relative al Servizio tutela minori di ciascun Comune lombardo: questa operazione ha da un lato costituito un risultato importante in sé andando a colmare un vuoto di materiale disponibile a livello ufficiale, e dall’altro è stato propedeutico all’indagine operativa che ha costituito la seconda parte del progetto. Nella seconda parte della ricerca, l’indagine ha riguardato l’attività degli assistenti sociali incardinati dentro le rispettive organizzazioni, con riferimento ad opinioni e comportamenti. L’idea di coinvolgere la popolazione degli assistenti sociali lombardi in un’indagine quantitativa (il tasso di risposta ha superato il 70%) nasce in risposta a quesiti che nei sistemi di tutela minorile risultano pendenti, la cui esplorazione, fino ad oggi parziale, potrebbe risultare utile alla programmazione dei Servizi, alla formazione degli operatori, alle scelte di politica sociale. Un valore aggiunto alla ricerca è rappresentato dall’ideazione di strumenti di rilevazione costruiti ad hoc
The purpose of the research is to gain data about the Child Protection system in an Italian Region (Lombardia). The work developed in two parts: one concerned the organizational form and the other the work practice of the practitioners. In Lombardia there are a wide type of Child Protection organizations: the institutional mission is the same but the modalities to seek it are numerous, for example in association with other towns, through a new institution, or sovereignty The official documentation about this theme is lacking: in this project has been realized a complete reconnaissance of the organizational forms with the assistance of the data collected through a survey administered to 200 managers. The second part of the research aimed to represent the work practices of the fieldwork. Involving the 70% of the practitioners committed in the Child Protection work in this Region, the survey realized underlines the opinions (about the workload, the competences and the abilities, the level of stress,..) and the activities done during a work week. To collect the data (analyzed with a statistical program), the research tools are ideated especially.
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DAMIANO, Pasquale. "MODELLI MATEMATICI NON LINEARI PER LA PREVISIONE ED IL CONTROLLO DELLE ATTIVITA’ CRIMINALI." Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2022. https://hdl.handle.net/11580/90618.

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Abstract:
This thesis work moves within the so-called Crime Modeling and aims to describe the emergence and spread of criminal activity in a given territory, characterizing its space-time dynamics. The approach is modeling and has its strength in the qualitative characterization of the various mechanisms that describe the phenomenon, in order to outline its impact on the dynamics and guide any decision-making actions to combat crime. The thesis work is divided into four chapters. In the first chapter the theoretical background of reference is outlined by introducing some basic notions in the field of the theory of nonlinear dynamic systems and of the theory of bifurcations. Starting from the assumption that one of the approaches used in Crime Modeling has borrowed techniques and models from mathematical epidemiology, in chapter 2 the main mathematical models born in the epidemic field are presented and discussed. Chapter 3 describes some approaches used in crime modeling, focusing on differential modeling. We also focused on the role played by periodic processes, such as seasonality, and on the related impact at the level of dynamics, taking as a starting point what emerged in the field of mathematical epidemiology. Finally, in chapter 4, we wanted to investigate the role played by some behavioral mechanisms for the spread of criminal behaviors. In particular, we wanted to evaluate the impact on the dynamics of the system of the interaction between the role played by the environment and the individual propensity to crime. This objective was pursued by means of a low-dimensional non-linear differential model which had the advantage of allowing an analytical study of the system equilibria and related stability properties as a function of the various parameters and also discussing various long-term scenarios. The impact on the dynamics of the ego system was also analyzed of periodic preventive measures to contain the individual propensity to crime.
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MUSSO, MARTA. "LE ATTIVITA' DI COCREAZIONE DI VALORE IN SANITA'. ASPETTI TEORICI ED IMPLICAZIONI MANAGERIALI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2019. http://hdl.handle.net/11584/260809.

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Abstract:
In light of the growing interest in literature on the cocreation of value in health care, the study aims to deepen the theme of the activities of value cocreation of the patient in the relationship with the health service provider. A systematic review of the literature takes place in the first chapter, in order to identify a model capable of clarifying and detailing the activities of cocreation of the patient's value. In the second paper, through the use of the results obteined in the first chapter, we investigate the managerial actions that a healthcare company can implement in order to facilitate the activities of cocreation of the patient's value. The aim is to provide an orientation to implement management strategies and approaches aimed to cocreate value with the health service user in order to achieve greater efficiency and effectiveness of the service. Finally, in the third paper an investigation is carried out (through the analysis of a case study and a content analysis) on the managerial actions that can be carried out by the health company in the management of a social page to facilitate the online cocreation of value.
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Meriggi, Maria Grazia. "Il Partito operaio italiano : attività rivendicativa, formazione e cultura dei militanti in Lombardia : 1880-1890 /." Milano : F. Angeli, 1985. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb36627981n.

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Amadori, Raffaele. "Attivita' di simulazione CFD di condotti di aspirazione per motori Diesel ad alte prestazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L’elaborato tratta l’analisi fluidodinamica dei condotti di aspirazione di un motore Diesel. In particolare vengono trattati i principali parametri fluidodinamici caratteristici di un motore a combustione interna come ad esempio il coefficiente di efflusso e il rapporto di swirl, attraverso i quali si è provveduto a confrontare differenti tipologie di modelli al fine di valutare possibili soluzioni migliorative in termini di prestazioni a diversi punti di funzionamento del motore. Inoltre è stato condotto uno studio di sensibilità al fine di trovare i parametri del modello di calcolo (mesh) che rappresentano il giusto compromesso tra bassa richiesta computazionale e accuratezza dei risultati.
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CORRADINI, FRANCESCA. "LE RIUNIFICAZIONI FAMILIARI: STUDIO SULLE ATTIVITA' DEI SERVIZI DI TUTELA MINORI IN EMILIA-ROMAGNA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6766.

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Abstract:
Il lavoro di tesi ha come oggetto di studio gli interventi di collocamento etero-familiare dei minori, in affidamento familiare e in comunità educativa, realizzati dai Servizi sociali in Emilia-Romagna, nel periodo 2008-2012. Sono stati analizzati i dati provenienti dal sistema informativo regionale, relativi ad 8.438 minori. Il lavoro si compone di tre parti: la prima è un’analisi descrittiva delle caratteristiche dei minori del campione e dei diversi interventi effettuati. Nella seconda parte, assumendo la prospettiva della family reunification, si intende osservare l’effettivo percorso dei minori, in termini di miglioramento o di peggioramento delle condizioni di partenza, al di là del rientro in famiglia. Allo scopo sono state create delle tipologie di esito e delle tipologie di processo, attraverso cui definire ciascun percorso. E’ stata quindi effettuata l’analisi descrittiva degli esiti e dei processi presenti all’interno campione. Nell’ultima parte del lavoro, è stata effettuata un’analisi statistica, volta ad individuare correlazioni significative tra le tre variabili rappresentate dalle tipologie di collocamento, dagli esiti e dai processi e le caratteristiche dei minori, le problematiche prevalenti dei minori e le problematiche prevalenti dei nuclei familiari. Le stime effettuate attraverso tabelle a doppia entrata sono state corrette tramite modelli di regressione di probabilità lineare.
The aim of the study is to examine out-of-home placements for children in Child Protection System, both in foster and in residential care, in Emilia-Romagna, in the period 2008-2012. Data are collected by the regional information system and the sample includes 8,438 children. The work consists of three parts: the first is a descriptive analysis of the characteristics of the children and of the different interventions. In the second part, taking the perspective of family reunification, we intend to observe the actual path of the child, in terms of improvement or deterioration of conditions departure, beyond the return to the family. Some types of outcomes and some types of processes have been individuated. It was then performed the descriptive analysis of the outcomes and processes present in the sample. In the last part of the work, it was carried out a statistical analysis in order to identify significant correlations between the three variables represented by the types of placements, the outcomes and the processes and characteristics of the children, the prevalent problems of children and the problems prevailing household. Estimates made through double entry table have been corrected by linear regression models of probability.
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Mengozzi, Maria. "Studio del fitness-to-drive: sensing delle attivita' di guida e monitoraggio del driver." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24251/.

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Abstract:
La sicurezza stradale è un argomento molto attuale e molto sentito. Le auto di nuova generazione, per garantire maggiore sicurezza, sono equipaggiate con sofisticati sensori, che mediante l'utilizzo di telecamere e altri sistemi di controllo, monitorano sia il guidatore che l'ambiente circostante al veicolo. Il principale obiettivo di questo studio è quello di determinare un indice che, a partire dai dati ottenuti dal monitoraggio del guidatore, rappresenti l'idoneità di continuare o meno l'atto della guida da parte del conducente nel momento in cui il veicolo è in movimento. L'indice, chiamato fitness-to-drive, si basa nello specifico sull'analisi della distrazione, cognitiva e visuale in quanto quelle più frequenti e importanti fattori di influenza negativa per le prestazioni di guida, e delle emozioni del conducente. A partire dal valore calcolato vengono proposti alcuni metodi di applicazione del fitness-to-drive mediante un prototipo di cockpit, infotainment e un'applicazione web based che sfruttano alcune delle tecniche di gamification per interagire con il guidatore e stimolare la sua attenzione alla guida. I risultati ottenuti potranno essere in futuro integrati con la valutazione di altri fattori come l'età, il sesso, al fine di avere una rappresentazione più accurata dell'idoneità di guida, inoltre grazie all'utilizzo di linguaggi quale python per lo sviluppo dei prototipi, sarà possibile applicare dei metodi di machine learning per predire l'indice e proporre i metodi più opportuni per riportare l'attenzione del guidatore sul compito primario che è la guida.
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Salvetti, Raul. "Sintesi studio in vitro di nuovi analoghi nucleosidi a potenziale attivita' antivirale o antineoplastica." Montpellier 2, 2004. http://www.theses.fr/2004MON20018.

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Abstract:
La recherche de nouvelles structures nucléosidiques susceptibles d'interférer spécifiquement avec la multiplication des virus reste un défi à relever. Dans la première partie de ce travail, nous nous sommes attachés à la préparation de dérivés nucléosidiques en série 6-aminouracile. Aucun des dérivés synthétisés dans cette première partie n'a présenté d'activité antivirale notable contre un large spectre de virus (VIH, VHB, YFV, BVDV). Par la suite, le deuxième chapitre a été consacré à la synthèse et à l'étude de dérivés en série 5-halogéno-6-aminouridine comme inhibiteurs potentiels de la thymidine phosphorylase, enzyme qui est impliqué dans le phénomène d'angiogénèse. Dans la troisième partie, nous avons synthétisé des dérivés en série 6-(4-alkylanilino) uridines à visée antiherpétique comme inhibiteur potentiel de l'ADN-uracil Glycosylase du virus de l'herpès simplex 1. Enfin, dans la dernière partie de ce travail, la synthèse enzymatique de 2'-désoxynucléosides en utilisant des réactions de transglycosylation a été abordée.
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Battistini, Filippo. "Fire safety engineering: Confronto tra approccio prescrittivo e prestazionale applicato ad una attivita alberghiera." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8125/.

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Abstract:
La complessa materia della prevenzione incendi può essere approcciata secondo due strategie sostanzialmente differenti. Da una parte, l’approccio di tipo deterministico, imperante in Italia, si concretizza nell’emanazione di norme estremamente prescrittive e nel ricorso da parte del progettista a strumenti di calcolo molto semplici. Il pregio maggiore di tale approccio risiede senza dubbio alcuno nella sua estrema semplicità, nella garanzia di una certa omogeneità di applicazione e nella possibilità di erogare in tempi ragionevoli una formazione uniforme ed accettabile ai controllori. Mentre il limite più evidente consiste nella rigidità, talora eccessiva, delle prescrizioni normative e nelle procedure di calcolo da adottare. Dall’altra, un approccio di tipo ingegneristico (Fire Safety Engineering), seguito per lo più nei paesi anglosassoni, si basa sulla predizione della dinamica evolutiva dell’incendio tramite l’applicazione di idonei modelli di calcolo fisicamente basati (physically sound). Punto di forza di questa seconda strategia è la sua estrema flessibilità, che consente la simulazione d’incendi di complessità anche molto elevata. Per contro i limiti più evidenti di tale approccio risiedono nella problematica validazione sperimentale dei modelli in argomento, data la natura distruttiva delle prove che andrebbero condotte, nella spinta preparazione richiesta ai professionisti ed ancor più ai controllori, dato il proliferare negli anni di modelli anche molto diversi tra loro, ed, infine, nel caso di raffinati modelli di campo, in un onere computazionale non sempre sostenibile con i PC di comune diffusione. Allo stato attuale in Italia il ricorso alla Fire Safety Engineering è di fatto circoscritto alle applicazioni per le quali non esiste una specifica norma prescrittiva, su tutte la valutazione del rischio in attività a rischio di incidente rilevante e la Fire Investigation; talora essa è impiegata anche per la valutazione della sicurezza equivalente in occasione di richiesta di deroga a norme prescrittive.
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Calugi, Simona <1975&gt. "Attivita' fisica adattata nella riabilitazione post-ictus: Risultati al follow-up di 12 mesi." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6288/1/Calugi_Simona_tesi.pdf.

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Abstract:
L’ictus è un importante problema di salute pubblica, è causa di morte e disabilità nella popolazione anziana. La necessità di strategie di prevenzione secondaria e terziaria per migliorare il funzionamento post-ictus e prevenire o ritardare altre condizioni disabilitanti, ha portato l’Italia a sviluppare un intervento di Attività Fisica Adattata (AFA) per l’ictus, che permettesse di migliorare gli esiti della riabilitazione. Obiettivo dello studio è di valutare se l’AFA unita all’Educazione Terapeutica (ET), rispetto al trattamento riabilitativo standard, migliora il funzionamento e la qualità di vita in pazienti con ictus. Studio clinico non randomizzato, in cui sono stati valutati 229 pazienti in riabilitazione post-ictus, 126 nel gruppo sperimentale (AFA+ET) e 103 nel gruppo di controllo. I pazienti sono stati valutati al baseline, a 4 e a 12 mesi di follow-up. Le misure di esito sono il cambiamento a 4 mesi di follow-up (che corrisponde a 2 mesi post-intervento nel gruppo sperimentale) di: distanza percorsa, Berg Balance Scale, Short Physical Performance Battery, e Motricity Index. Le variabili misurate a 4 e a 12 mesi di follow-up sono: Barthel Index, Geriatric Depression Scale, SF-12 e Caregiver Strain Index. La distanza percorsa, la performance fisica, l’equilibrio e il punteggio della componente fisica della qualità di vita sono migliorate a 4 mesi nel gruppo AFA+ET e rimasti stabili nel gruppo di controllo. A 12 mesi di follow-up, il gruppo AFA+ET ottiene un cambiamento maggiore, rispetto al gruppo di controllo, nell’abilità di svolgimento delle attività giornaliere e nella qualità di vita. Infine il gruppo AFA+ET riporta, nell’ultimo anno, un minor numero di fratture e minor ricorso a visite riabilitative rispetto al gruppo di controllo. I risultati confermano che l’AFA+ET è efficace nel migliorare le condizioni cliniche di pazienti con ictus e che gli effetti, soprattutto sulla riabilitazione fisica, sono mantenuti anche a lungo termine.
Stroke is one of the main public health concerns, because it is a leading cause of death and long-term disability in elderly people. Responding to the need for secondary and tertiary prevention strategies to improve function post stroke and prevent or delay subsequent strokes as well as other disabling conditions, Italy has pioneered development of Adaptive Physical Activity (APA) for stroke. The aim of this study is to assess whether the combination of Adapted Physical Activity (APA) and Therapeutic Patient Education (TPE) improves function and quality of life in stroke survivors. This non-randomized controlled study enrolled 229 patients with mild to moderate hemiparesis, 126 in the experimental group and 103 in the control group. Data were assessed in baseline and at 4 and 12 month follow-up. The outcome measures were 4-month change (that corresponds to 2 months post-intervention in the experimental group) in gait velocity endurance, Short Physical Performance Battery (SPPB), Berg Balance Scale, Barthel Index, Geriatric Depression Scale, the SF-12 and Caregiver Strain Index. Gait endurance, physical performance, balance and the physical component of quality of life score increased significantly at 4 months in the APA group and remained stable in the control group. At 12 month follow-up, the experimental group had a significantly higher improvement on physical performance, quality of life and a lower number of fractures and readmissions compared to the control group. Our results confirm that it is feasible and potentially effective to implement APA programs for elderly patients after stroke and suggest that, when combined with TPE, the effects of a post-rehabilitation APA program are enduring.
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Calugi, Simona <1975&gt. "Attivita' fisica adattata nella riabilitazione post-ictus: Risultati al follow-up di 12 mesi." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6288/.

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Abstract:
L’ictus è un importante problema di salute pubblica, è causa di morte e disabilità nella popolazione anziana. La necessità di strategie di prevenzione secondaria e terziaria per migliorare il funzionamento post-ictus e prevenire o ritardare altre condizioni disabilitanti, ha portato l’Italia a sviluppare un intervento di Attività Fisica Adattata (AFA) per l’ictus, che permettesse di migliorare gli esiti della riabilitazione. Obiettivo dello studio è di valutare se l’AFA unita all’Educazione Terapeutica (ET), rispetto al trattamento riabilitativo standard, migliora il funzionamento e la qualità di vita in pazienti con ictus. Studio clinico non randomizzato, in cui sono stati valutati 229 pazienti in riabilitazione post-ictus, 126 nel gruppo sperimentale (AFA+ET) e 103 nel gruppo di controllo. I pazienti sono stati valutati al baseline, a 4 e a 12 mesi di follow-up. Le misure di esito sono il cambiamento a 4 mesi di follow-up (che corrisponde a 2 mesi post-intervento nel gruppo sperimentale) di: distanza percorsa, Berg Balance Scale, Short Physical Performance Battery, e Motricity Index. Le variabili misurate a 4 e a 12 mesi di follow-up sono: Barthel Index, Geriatric Depression Scale, SF-12 e Caregiver Strain Index. La distanza percorsa, la performance fisica, l’equilibrio e il punteggio della componente fisica della qualità di vita sono migliorate a 4 mesi nel gruppo AFA+ET e rimasti stabili nel gruppo di controllo. A 12 mesi di follow-up, il gruppo AFA+ET ottiene un cambiamento maggiore, rispetto al gruppo di controllo, nell’abilità di svolgimento delle attività giornaliere e nella qualità di vita. Infine il gruppo AFA+ET riporta, nell’ultimo anno, un minor numero di fratture e minor ricorso a visite riabilitative rispetto al gruppo di controllo. I risultati confermano che l’AFA+ET è efficace nel migliorare le condizioni cliniche di pazienti con ictus e che gli effetti, soprattutto sulla riabilitazione fisica, sono mantenuti anche a lungo termine.
Stroke is one of the main public health concerns, because it is a leading cause of death and long-term disability in elderly people. Responding to the need for secondary and tertiary prevention strategies to improve function post stroke and prevent or delay subsequent strokes as well as other disabling conditions, Italy has pioneered development of Adaptive Physical Activity (APA) for stroke. The aim of this study is to assess whether the combination of Adapted Physical Activity (APA) and Therapeutic Patient Education (TPE) improves function and quality of life in stroke survivors. This non-randomized controlled study enrolled 229 patients with mild to moderate hemiparesis, 126 in the experimental group and 103 in the control group. Data were assessed in baseline and at 4 and 12 month follow-up. The outcome measures were 4-month change (that corresponds to 2 months post-intervention in the experimental group) in gait velocity endurance, Short Physical Performance Battery (SPPB), Berg Balance Scale, Barthel Index, Geriatric Depression Scale, the SF-12 and Caregiver Strain Index. Gait endurance, physical performance, balance and the physical component of quality of life score increased significantly at 4 months in the APA group and remained stable in the control group. At 12 month follow-up, the experimental group had a significantly higher improvement on physical performance, quality of life and a lower number of fractures and readmissions compared to the control group. Our results confirm that it is feasible and potentially effective to implement APA programs for elderly patients after stroke and suggest that, when combined with TPE, the effects of a post-rehabilitation APA program are enduring.
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Pavan, Samuele <1994&gt. "L’outsourcing assicurativo Analisi dello scenario normativo per l’esternalizzazione delle attività da parte di imprese di assicurazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14114.

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Abstract:
La tesi si prefissa l'obiettivo di esaminare il contesto normativo che deve essere rispettato dalle imprese di assicurazione (o riassicurazione) che vogliano avvalersi di soggetti esterni (service provider) per lo svolgimento di alcune delle proprie attività tenendo presente che l'attività assicurativa non è libera ma regolata da una corposa normativa di settore che coinvolge anche questo aspetto. Nel corso dell'analisi particolare attenzione sarà dedicata alle novità apportate dalla direttiva Sovency II al Codice delle Assicurazioni Private (testo che fornisce le linee guida in materia di legislazione assicurativa) e al nuovo regolamento IVASS 38/2018 che contiene le indicazioni normative puntuali sul tema dell'outsourcing assicurativo.
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Tonelli, Manuela. "le attivita’ di lobbying nel settore di internet: analisi della strategia di lobbying di google." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13213/.

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Abstract:
Questa tesi si propone di analizzare, nell’ambito delle strategie di lobbying delle aziende del settore di Internet, quella attuata dalla azienda americana Google inc. nel periodo dal 2003 al 2016, sia negli Stati Uniti che in Europa.
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RADICE, Matteo. "Studi di attivita’ biologica cosmeceutica di derivati di specie della zona sud orientale amazzonica ecuadoriana." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2011. http://hdl.handle.net/11392/2388804.

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Abstract:
The South American Natives, Shuar and Achuar people and their ethnomedical culture constituted the background subject of the PhD research, performed both in Ecuador (Salesian Politechnic University, Quito), and in Italy (Pharmaceutical biology labs, University of Ferrara). Based on ethnomedical and ethnocosmetic tradition, Oenocarpus bataua was chosen as Amazonian plant speciessubject of the research. Cosmetic plant derivatives were selected, extracted, characterized and studied. AIMS The research has been focused on: . Botanical source identification; . Selection and extraction of plant oil native of south eastern Ecuador; . Chemical characterization of selected oil; . Prototype development of cosmetic formulations employing Oenocarpus bataua oil; . Bioactivity assays regarding cosmetic applications; . Testing of alternatives extraction methods adequate to rural areas; . ECOCERT cosmetic prototypes; . GC-MS analysis of non-saponifiable fraction of O. bataua; . Oil purification studies by supercritical fluids; . Chemical and physical stability of ECOCERT cosmetic prototypes. RESULTS Oenocarpus bataua derivatives have potential cosmetic applications, in line with Natives Ecuadorian ethnocosmetic traditions. The oil extracted from the date pulp was chemically characterized and it showed a very similar composition to the olive oil. The extraction method does not influence significantly the oil composition and quality. Moreover the oil non-saponifiable fraction was investigated, together with the polar fraction. Cosmetic features were also studied; the O. bataua oil showed a high moisturizing property, while a low performance was recorded for cutaneous elasticity. Furthermore, 14 cosmetic products were developed and 3 emulsion products certifiable according to ECOCERT standards. The chemical and physical stability gave good results as well as the microbiological one achieved with preservatives permitted by the ECOCERT standards. CONCLUSIONS Many Amazonian species have a widespread ethnocosmetic potential. The studied species allowed us to isolate and chemically characterize the lipid fraction, one of the most interesting. The O. bataua oil showed a good moisturizing property and allows to produce diverse cosmetic formulations. In particular, the prototypes obtained following the ECOCERT standards have an important potential application for development of eco-friendly cosmetic supply chain from Amazonian origin.
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Leardini, Andrea. "Sistemi hands-free basati su smart-glass a supporto di attivita di customer care di un'impresa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9240/.

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Abstract:
Da alcuni anni in ambito business ed enterprise si sta diffondendo l'utilizzo di dispositivi wearable al fine di rendere più efficiente ed efficace la gestione di molteplici attività e processi aziendali. I sistemi hand-held comunemente utilizzati in ambito lavorativo, tra cui smartphone e tablet, spesso non risultano idonei in contesti in cui un operatore debba interagire con il dispositivo mentre ha le proprie mani impegnate con attrezzature e strumenti di lavoro. I sistemi hands-free rimediano a tali problematiche supportando tecniche di interazione non convenzionali che consentono all'operatore di mantenere libere le proprie mani durante la consultazione del dispositivo e di rimanere concentrato sull'attività che sta svolgendo. I sistemi basati su smart-glass, oltre ad offrire funzionalità hands-free, presentano l'ulteriore vantaggio di poter presentare all'interno del campo visivo dell'utente importanti informazioni di supporto inerenti all'attività che sta svolgendo, avvalendosi anche dell'utilizzo di tecnologie di realtà aumentata. La sinergia tra dispositivi basati su smart-glass e tecniche di realtà aumentata sta destando un crescente interesse sia in ambito accademico che industriale; esiste la possibilità che in un prossimo futuro questa tipologia di sistemi divenga la nuova piattaforma computazionale enterprise di riferimento. L'obiettivo di questo lavoro di tesi è stato lo studio e la progettazione di una soluzione hands-free basata su smart-glass in grado di supportare alcune attività di customer care del Gruppo Loccioni, una società che si occupa dello sviluppo di sistemi automatici di misura e controllo per migliorare la qualità, l'efficienza e la sostenibilità di prodotti, processi ed edifici. In particolare, il sistema sviluppato ha consentito di migliorare la gestione dei processi di manutenzione e riparazione degli impianti energetici sostenibili che il Gruppo Loccioni installa presso le sedi di imprese clienti.
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Stefani, Giulia. "L'efficacia del riallenamento allo sforzo sulle attivita di vita quotidiana in persone con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16894/.

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Abstract:
Il carattere sistemico della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) provoca l’instaurarsi di un circolo vizioso per il quale, a causa della sintomatologia, i soggetti riducono le attività quotidiane e l’attività fisica con conseguente decondizionamento, che causa a sua volta l’ulteriore riduzione delle ADL. L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare, attraverso le evidenze scientifiche raccolte e selezionate, come il riallenamento allo sforzo nelle persone con BPCO migliori in maniera effettiva la performance nello svolgimento delle attività di vita quotidiana. La ricerca delle evidenze disponibili in letteratura è iniziata nel luglio 2018 e si è protratta fino ad agosto 2018. Sono state consultate le principali banche dati elettroniche: PubMed, The Cochrane Library, PEDro e CINAHL. Sono stati inclusi 18 studi RCT (full text, in inglese) che rispondevano al PICO: P= persone con diagnosi di BPCO, I= programma di riallenamento allo sforzo, C= qualsiasi, O= attività di vita quotidiana. Gli studi sono stati valutati con scala PEDro e tutti hanno un punteggio ≥ 4/10. Dai risultati degli studi inclusi è emerso quanto il riallenamento allo sforzo migliori la performance nelle attività quotidiane e quanto sia importante la presenza di esercizi specifici per rinforzo ed endurance degli arti superiori e per il miglioramento dell’equilibrio all’interno di programmi di riallenamento globali per avere un maggiore riscontro sulla funzione. È bene quindi prevedere un allenamento più semplice e legato alla funzione, piuttosto che complesso e standardizzato. Il riallenamento allo sforzo porta a risultati significativi anche persone in fase di riacutizzazione della patologia. Proponendo attività funzionali, i programmi del riallenamento allo sforzo vanno ad agire sulla motivazione delle persone con BPCO, cercando di modificare nel tempo le abitudini di vita, anche se, come è emerso dai risultati, ciò non è affatto semplice.
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GALATRO, STEFANIA. "L'ASSISTENTE SOCIALE NEL SISTEMA PENITENZIARIO: UN'ANALISI DECRITTIVA DI ATTIVITA' E VISSUTI NEL SERVIZIO SOCIALE DELLA GIUSTIZIA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/50316.

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Abstract:
Gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna rappresentano un campo significativo di lavoro in cui sono impiegati gli assistenti sociali alle dipendenze del Ministero della Giustizia. Essi sono deputati alla presa in carico delle persone sottoposte a misure esterne al carcere, assumendo oggi sempre più importanza nell’intero sistema sanzionatorio. Il servizio sociale della giustizia si trova a operare in un contesto di grande cambiamento che influisce inevitabilmente sull’agire professionale. La tesi dottorale presentata ha la finalità di evidenziare il lavoro dell’assistente sociale dell’U.E.P.E. e i vissuti sperimentati dagli operatori. Per fare ciò è stata condotta una ricerca esplorativa attraverso due strumenti di ricerca differenti. Dapprima è stato inviato un questionario on-line a tutti gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna italiani, chiedendo agli assistenti sociali interessati di rispondere a una serie di domande riguardanti le caratteristiche socio-demografiche, le funzioni e le attività svolte. Parallelamente, si è chiesto a un piccolo gruppo di assistenti sociali appartenenti a un Ufficio E.P.E. della Lombardia di tenere un diario aggiornato sulle attività svolte in due giornate lavorative registrando le percezioni e i vissuti sperimentati. I dati ricavati sono stati infine messi a confronto con le tematiche emerse nelle ricerche internazionali riguardanti i Servizi di Probation.
The Probation Offices represent a significant field in which social workers are employed. They are responsible for the supervision and rehabilitation of people subjected to probation and community corrections outside the prison. Probation officers play a critical role in the criminal justice system in Italy and operate in a context of great change that inevitably affects professional work. The thesis presented here has the purpose of highlighting social workers’ activities and feelings in the criminal justice. To do this an exploratory research was conducted using two different tools. First, an online questionnaire was sent to all Italian Probation Offices, asking social workers to answer a series of questions regarding socio-demographic characteristics, functions and activities concerning with their work. In parallel, we asked a small group of social workers of Lombardy to keep an updated diary on their activities in two working days recording the perceived experiences and feelings. The data obtained were finally compared with the issues emerging in international researches concerning Probation Services. Key words: Italy, probation officers, feelings, activities
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AMATO, DAVIDE. "RESPONSABILITA' PENALE DEGLI OPERATORI DI PROTEZIONE CIVILE PER LE ATTIVITA' DI PREVISIONE, VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10988.

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Abstract:
La ricerca prende spunto dalla recente accresciuta attenzione, da parte della magistratura, all’attività di protezione civile in relazione alla previsione, valutazione e gestione del rischio. Ciò è agevolato dal fatto che l’ordinamento italiano, a fronte del verificarsi di eventi avversi, reagisce usualmente facendo ricorso al diritto penale. Si tratta però di una scelta non priva di conseguenze e che, come già avvenuto in settori affini, quale quello sanitario, rischia di produrre delle significative conseguenze negative, a discapito della stessa efficacia del Sistema di Protezione civile. La prima parte della tesi è così dedicata alla ricognizione del fenomeno della “criminalizzazione” dell’attività di protezione civile e delle conseguenze che ciò ha comportato. Si passa poi all’individuazione delle cause, sia sociologiche, sia giuridiche, che hanno condotto a questo recente, esasperato controllo giudiziale sulla Protezione civile. Nel terzo capitolo è svolta una disamina dei ruoli e compiti della Protezione civile, nonché di alcune sentenze particolarmente rappresentative dei vari orientamenti giurisprudenziali che si sono sviluppati in questo settore. L’ultima parte contiene una ricognizione delle criticità che ancora affliggono l’operato della Protezione civile e che inducono all’adozione di comportamenti difensivi, cui segue l’analisi del progetto di riforma della materia, nonché la formulazione di alcune ulteriori considerazioni personali.
The research has been inspired by the recent increased judicial focus on Civil protection activities. This phenomenon depends on the fact that the Italian legal system reacts to the failure of Civil protection duties essentially by using criminal law. This kind of reaction, as it has already been demonstrated in other cases, such as medical malpractice, has some contraindications, because it leads to defensive behaviours. The first part of the thesis is thus dedicated to the recognition of the judicial focus on civil protection activities and the relevant consequences. Then are studied the factors, both sociological and juridical, which have led to this recent exaggerated judicial control over Civil protection. The third chapter concerns the roles and duties of Italian Civil protection and then are examined some leading cases in this matter. In the last part it is conducted a recognition of the crucial problems that still affects Civil protection and that lead to defensive behaviours. It follows an analysis of the reform project of Civil protection and at last some personal proposal to solve the problem of “defensive civil protection” are given.
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Signori, Luca <1988&gt. "ATTIVITA IMMATERIALI E L'AVVIAMENTO NEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI E L'APPLICAZIONE DELL'IMPAIRMENT TEST NELLE IMPRESE BANCARIE IN ITALIA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6926.

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Abstract:
Le imprese bancarie, per loro natura, dipendono estremamente dalle valutazioni di bilancio per i loro risultati economici, molto più che negli altri settori. Per questo motivo il primo capitolo descrive le tappe più importanti dell'evoluzione del bilancio avvenuto negli ultimi anni, in particolare di quello bancario che deve rispondere a criteri più restrittivi rispetto ad altri settori. Successivamente si è approfondito il tema della contabilizzazione delle immobilizzazioni immateriali e dell' avviamento, secondo i principi contabili internazionali e si è introdotto la procedura di impairment che ha modificato notevolmente la valutazione delle attività iscritte in bilancio. Nel quarto capitolo si è voluto osservare come tali principi, in modo particolare lo IAS 36, sono stati effettivamente interpretati dai maggiori gruppi bancari italiani e come questi hanno ritenuto di pubblicare le informazioni relative ai metodi di valutazione delle attività immateriali a vita indefinita.
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TIBALDI, JESSICA. "SVILUPPO E INIZIALE VALIDAZIONE DI UNO SCORE COMPOSITO DI ATTIVITA’ DI MALATTIA PER L’ARTRITE IDIOPATICA GIOVANILE SISTEMICA." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1046758.

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Abstract:
Objective. To develop a composite disease activity score for systemic juvenile idiopathic arthritis (sJIA) and to provide preliminary evidence of its validity. Methods. The systemic Juvenile Arthritis Disease Activity Score (sJADAS) was constructed by adding to the four items of the original JADAS a fifth item aimed to quantify the activity of systemic features. Validation analyses were conducted on patients with definite or probable/possible sJIA enrolled at first visit or at the time of a flare, who had active systemic manifestations, which should include fever. Patients were reassessed 2 weeks to 3 months after baseline. Three versions were examined, including erythrocyte sedimentation rate, C-reactive protein or no acute phase reactant. Results. A total of 163 patients were included at 30 centers in 10 countries. The sJADAS was found to be feasible and to possess face and content validity, good construct validity, satisfactory internal consistency (Cronbach’s alpha 0.64-0.65), fair ability to discriminate between patients with different disease activity states or whose parents were satisfied or not satisfied with illness outcome (p < 0.0001 for both), and strong responsiveness to change over time (standardized response mean 2.04-2.58). Overall, these properties were found to be better than those of the original JADAS and of disease activity scores for rheumatoid arthritis and adult-onset Still’s disease. Conclusion. The sJADAS showed good measurement properties and is, therefore, a valid instrument for the assessment of disease activity in children with sJIA. The performance of the new tool should be further examined in other patient cohorts evaluated prospectively.
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PUCE, LUCA. "Le risposte psicofisiche di atleti disabili alla pratica del nuoto agonistico." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1006980.

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Abstract:
Dopo un’ampia e dettagliata descrizione del mondo del nuoto paralimpico e dei protocolli di classificazione degli atleti per valutare attraverso test fisici e tecnici il grado di funzionalità fisica (Capitolo 1), si indagherà sul ruolo della pratica sportiva agonistica nel migliorare il benessere psicofisico percepito di atleti disabili (Capitolo 2). Successivamente si svilupperà un metodo di allenamento per atleti con sindrome del motoneurone superiore per la preparazione fisica di tre eventi internazionali di nuoto paralimpico. Nel corso della strutturazione dell’allenamento si è studiato e preso in considerazione le risposte fisiopatologiche all’allenamento tipiche di questa sindrome (Capitolo 3). Avendo chiarito nel precedente Capitolo le risposte fisiche indotte dal nuoto agonistico negli atleti affetti da sindrome del motoneurone superiore, si sperimenterà una strategia terapeutica al fine di migliorare la performance di nuoto in atleti paralimpici riducendo spasticità e clono, attraverso l’applicazione del Kinesio Taping che è una tecnica di taping innovativa basata sull'uso di un sottile nastro elastico incollato sulla pelle (Capitolo 4).
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Vitale, J. A. "SLEEP BEHAVIOUR, ACTIVITY CIRCADIAN RHYTHM AND PSYCHOPHYSIOLOGICAL RESPONSES TO PHYSICAL ACTIVITY: THE CHRONOTYPE EFFECT." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/364036.

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Abstract:
In the past, several studies investigated the circadian rhythm of different physiological variables associated to sport, the time-of-day effects on physical performance and the reciprocal relationship between sleep and physical activity but there is a scarce literature on how the chronotype could influence all these aspects. Therefore, the purposes of this Ph.D. thesis are: 1) to assess, with the use of actigraphy, the relationship between the three chronotypes and the circadian rhythm of activity levels and to determine whether sleep parameters respond differently with respect to the time (weekdays versus the weekend) in M-types, N-types and E-types; 2) to evaluate whether a linear regression formula using the MEQ score would predict the actigraphy-based acrophase in a young Italian population; 3) to investigate the effects of chronotype on psychophysiological responses (RPE, HR and walking time) to a submaximal self-paced walking task performed in two different times of day (08:30-09:00 vs 15:30-16:30). The results showed that: 1) the acrophases of the activity levels were significantly different in M- (14:32h), N- (15:42h) and E-types (16:53h) (p<0.001) while MESOR and amplitude were similar among chronotypes; there was also a significant interaction between the chronotype and sleep parameters: Sleep Efficiency of the E-types was poorer than that of the M- and N-types during weekdays (77.9% ± 7.0 versus 84.1% ± 4.9 and 84.1% ± 5.2) (p=0.005) but was similar to that measured in the M- and N-types during the weekend. 2) There was a significant linear relationship between MEQ and the Acrophase thus, enabling us to use the equation of the regression line to obtain predictions. The predictive equation resulted as follows: 1238.7-5.487*MEQ. The precision of the estimates was excellent and the r2 was 0.70, indicating that 70% of the variance in the acrophase was explained by MEQ. 3) It was found a significant interaction between chronotype and time of day. The post hoc analysis showed a significant difference for RPE in the morning session, with E-types reporting higher RPE compared with the M-types (14.33 ± 2.45 vs 12.00 ± 1.66) (p<0.01). This Ph.D. thesis highlights two key findings: 1) the chronotype influence the activity circadian rhythm and the sleep parameters suggesting that E-types accumulate a sleep deficit during weekdays, due to social and academic commitments and that they recover from this deficit during “free days” on the weekend; 2) the chronotype and the time of day when a physical task in undertaken can influence the RPE response.
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Rossi, L. "Proteine ricombinanti di origine batterica ad attivita antigenica espresse in piante di tabacco : valutazione del possibile utilizzo come vaccini edibili." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2002. http://hdl.handle.net/2434/69657.

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DEL, MONTE FEDERICO MAURO. "SINTESI DI SINTONI CHIRALI PER LA PREPARAZIONE MEDIANTE VIA CHIMICA ED ENZIMATICA DI COMPOSTI AD ATTIVITA’ BIOLOGICA E/O FARMACOLOGICA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/2434/57971.

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Rugger, Federico <1992&gt. "L'utilizzo delle strategie di marketing nel mondo del calcio: realtà a confronto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12169.

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Abstract:
Nella tesi vengono indicate le difficoltà della realtà italiana nel vendere il prodotto stadio al consumatore finale, portando esempi di successo esteri e proponendo delle iniziative per migliorare l'esperienza.
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Santarossa, Fabio <1992&gt. "Marketing e sport: l'importanza del brand per le società calcistiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15123.

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Abstract:
Nella stesura dell'elaborato finale ci si focalizza inizialmente sull'analisi del settore calcio e l'evoluzione che esso ha avuto nel tempo. Si passa poi ad analizzare più nello specifico il brand nelle società calcistiche, risorsa sempre più importante che le società devono saper sfruttare per avere successo anche al di fuori del rettangolo di gioco.
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Nadalin, Marco <1992&gt. "Rebranding delle società calcistiche: strategia aziendale o investimento sbagliato? : il caso del Pordenone Calcio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17060.

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Abstract:
La tesi si articola in 3 parti: nella prima parte si tratta di cos'è un brand e di una serie di concetti ad esso collegati. Inoltre si inizia a trattare anche il ruolo del brand all'interno delle società sportive, in particolare all'interno delle società di calcio. Nella seconda parte si tratta invece il rebranding, ovvero di cosa si tratta e perché le aziende adottano tale strategia. Anche in questo caso, in un secondo momento, si prenderanno in considerazione le società di calcio (in particolare il Pordenone Calcio). Nella terza, e ultima, parte si studierà un modello matematico applicabile al Pordenone Calcio e si tireranno le somme.
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EGISTELLI, LORENZA. "NM23: UNA PROTEINA CON ATTIVITA" NUCLEOSIDE DIFOSFATO CHINASICA E ANTIMETASTATICA. Studi strutturali sull'enzima da Dictyostelium discoideum e studi funzionali sull'enzima umano." Doctoral thesis, La Sapienza, 2005. http://hdl.handle.net/11573/917488.

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Bellistri, G. "ANALYSIS OF MATCH AND TRAINING PERFORMANCE IN SOCCER USING GLOBAL POSITIONING SYSTEM TECHNOLOGY." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/494113.

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Abstract:
It generally accepted that soccer is one of the most popular sports in the world. Thanks to technology development, a progressively increasing in studies about external load monitoring in soccer match and training were published. Currently, several are the systems available to simultaneously analyze movement patterns of many players during a soccer match, including video-based time motion analysis equipment and global positioning system (GPS) devices. However, the use of one of the first two methods depends on various factors linked to the strengths and weaknesses of each methodologies. As far as concern GPS technology, it has been demonstrated that GPS devices are reliable instruments for monitoring the true metabolic demands during intermittent or high-intensity exercises such as soccer activities. However, there are several concerns about the use of GPS device to assess the very high-speed bouts, short sprints and/or movements with many changes of direction, even more when the sample rate of the GPS device is low. Different studies have shown that reliability of GPS devices gradually decreases in relation to increasing number of changes of directions and accelerations and to reducing running distance. Thus, first aim of this thesis was to investigate the validity and accuracy of GPS technology with a sampling rate ≧10Hz in order to evaluate if it could produce better information on brief activities speed during short shuttle runs. Supporting by GPS technology, categories of movement described in relation to speed, acceleration or power thresholds, difference between playing position, analysis of fatigue during the match and physical demand in different soccer population (i.e adult versus young) have been analyzed during the training or game by researchers to better understand the workload imposed. Results obtained, in adult male players during a soccer match, identified in the high-intensity distance covered an important indicators of match physical performance. Instead, in youth players most information is available for players between 12 and 17 yr of age but, for very young players (<11 yr of age), data describing the activity profile during match play are limited and thus a less clear picture of the movement demands of these developing players is evident. Contrarily, information on match analysis about women’s soccer is relatively few and more confused if compared to those of men. Indeed, so far, there is not universally agreement upon standard velocity thresholds utilized to quantify the distances covered in different locomotor activities, especially for high-speed running and sprinting. However, just recently some studies have presented common recommendation that are now being adopted. Finally, it has been demonstrated that GPS technology could help to better evaluate the workload imposed by specific soccer training. In the last years, the methodology in soccer is changing and it became more difficult to check and program training in order to prevent injury. Not enough time is spent on physical conditioning without ball. Commonly, several technical and tactical exercises are considered the main activities during the soccer. The “modern” problem could be monitoring the global training load imposed from these type of training modalities. In this contest, the new available technologies could help coaches and sport scientists to better assessed the soccer training workload. Unfortunately, few studies investigated the relationship between GPS data and muscle fatigue after soccer-specific training sessions, and to our knowledge no data are available about the muscle impairments after different soccer training modalities and their relationship with external workload calculated using GPS devises. Therefore, the aims of this thesis were to describe the use of GPS technology in soccer. Four studies are developed in which the purposes were: 1) to evaluate the accuracy and inter-unit variability of a GPS device with a sampling rate of 20Hz for measuring mean and speed of shuttle runs; 2) to characterize match running performance of very young soccer players and evaluate the relationship between these data and physical capacities and technical skills; 3) to examine high-intensity distance covered during matches by elite female soccer players using different velocity thresholds and 4) to compare the decay in muscle performance after soccer-specific aerobic and traditional interval running training session.
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PALAZZO, FRANCESCO. "The influence of plantar mechanoreceptors on neuromuscular behaviour." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/210573.

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BRAVINI, ELISABETTA. "Development and refinement of outcome measures and users' satisfaction in physical medicine and rehabilitation." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2015. http://hdl.handle.net/2108/211217.

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Abstract:
In recent years, the interest in outcome measures has grown in the effort to improve quality of care and customer satisfaction. This thesis provides an overview of topics related to development and refinement of outcome measures and users' satisfaction measurement in Physical and Rehabilitation Medicine. The eight chapters - represented by original articles - are examples of the application of contemporary measurement approaches to some instruments commonly used in rehabilitation. These studies illustrate advances in measurement theory and methods that allow outcome indicators to be measured more accurately, including Rasch analysis. Their utility for researchers and clinicians are discussed. Chapter I focuses on the interpretation of the change scores of two common outcome measures for the upper limb: the Disabilities of the Arm, Shoulder, and Hand questionnaire (DASH) and its short version (QuickDASH). In this work the minimal clinically important difference (MCID) was calculated by a triangulation of distribution and anchor-based approaches for these two questionnaires. The MCID thresholds represents the smallest improvement considered worthwhile by a patient, and thus increase the interpretability of score changes at individual level observed in the clinical setting. Assessing patient progress is an integral part of clinical practice, and meaningful threshold change values of outcome tools are essential for decision making regarding a patient‟s status and to facilitate the communication of results in a concise and comprehensible fashion. Among the different tools used for the assessment of musculoskeletal disorders of the lower limb, the Foot and Ankle Ability Measure (FAAM) showed good psychometrics properties. However, it has not yet been made a translation into Italian. Chapter II shows how to conduct a translation and cross-cultural adaptation of a questionnaire according to the international guidelines for the forward/backward translation. The activities od daily living (ADL) module of the Italian FAAM (FAAM-I/ADL) was translated and then validated with the classical test theory, taking into consideration internal consistency, reproducibility, sensitivity to change and validity. Chapter III presents an example of the test-retest reliability analysis and normative data collection of the the Functional Dexterity Test (FDT). Among the available tests for fine finger dexterity, it has been indicated as a valid instrument to measure outcome in different conditions. FDT scores were collected on a large sample of subjects (N=698) stratified by sex and age. These data could be used, for example, to improve the diagnostic capacity of this test. Chapters IV, V and VI report the complex process of validation through the Rasch analysis. In particular, the aim of Chapter IV and V was to perform the translation and cross-cultural adaptation into Italian and Arabic of the recently revised version of the Client Satisfaction with Device (CSD) module of the Orthotics and Prosthetics Users' Survey (OPUS), and then analyze its psychometric properties using factor and Rasch analyses. The need for validated versions of this instrument into Italian and Arabic is documented by the fact that information on patient satisfaction with orthosis (PSwO) is crucial for verifying and enhancing orthotic quality, for clinical decision making, and for improving patient's quality of life. The aim of the study included in Chapter VI was to perform a comprehensive analysis of the psychometric properties and dimensionality of the Italian version of the Upper Limb Functional Index (ULFI) using both Classical Test Theory and Rasch analysis. The last two chapters - VII and VIII - are systematic reviews of the literature. Chapter VII reports a literature search aimed at identifying which validated questionnaires are used to investigate PSwO in limb orthotics, and analyse their main fields of clinical application, the orthosis-related features analysed by the questionnaires, and the strength of their psychometric properties. Chapter VIII covers the topic of post-surgical scar assessment in rehabilitation. The study is a systematic review that provides a critical appraisal of the most used and clinimetrically sound outcome measures currently available for this topic.
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PARTIGIANI, FABIO. "Performance analysis of national and international shooting level athletes." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/210575.

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