Academic literature on the topic 'AttivinaA'

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Journal articles on the topic "AttivinaA"

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Dennis, John L., and Aldo Stella. "Priming dei concetti di attivitŕ/passivitŕ: la valorizzazione dell'intenzionalitŕ nella codifica e nella interpretazione di eventi/comportamenti." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (January 2012): 341–59. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-003002.

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Abstract:
La presente ricerca si occupa del processo di attribuzione causale e, in particolare, della spiegazione di azioni e di comportamenti secondo un modello intenzionale o secondo un modello meccanico. In due studi, che sono stati effettuati utilizzando il priming dei concetti di attivita e di passivita, e emerso che l'innesco del concetto di attivita favorisce interpretazioni piu astratte degli eventi e interpretazioni intenzionali di azioni e comportamenti. Di contro, l'utilizzo del priming della passivita non ha avuto significative influenze sui processi interpretativi e cio ci ha indotto a formulare l'ipotesi che il priming concettuale configura una disposizione asimmetrica del ruolo del soggetto a fronte del ruolo dei fattori meccanici e ambientali.
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Rucci, Paola, Alessandro Rossi, Mauro Mauri, Giuseppe Maina, Fulvio Pieraccini, Stefano Pallant, Valeria Camilleri, Maria Sole Montagnani, and Jean Endicott. "Validity and reliability of the Quality of Life, Enjoyment and Satisfaction Questionnaire, Short Form." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 16, no. 1 (March 2007): 82–87. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004656.

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Abstract:
Nell'ultimo decennio la qualita della vita ha acquisito una sempre maggiore rilevanza come misura di esito sociale e clinico (Katschnig, 1997) dei disturbi mentali. Vi e un ampio consenso sul fatto che il costrutto della qualita della vita è multidimensionale e comprende la percezione che il paziente ha delle relazioni sociali, della propria salute fisica, della capacità di svolgere le attivita quotidiane domestiche e lavorative e del proprio benessere in generale (Patrick & Erickson, 1988). Mentre le misure di funzionamento si propongono di quantificare la compromissione in modo oggettivo, le misure della qualita della vita valutano la capacita del soggetto di trarre soddisfazione e piacere da varie attivita e richiedono una valutazione soggettiva. La definizione di qualita della vita del Quality of Life Group dell'Organizzazione
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Toscano, Anna. "Scrittura e pittura come solchi." Balthazar, no. 4 (September 13, 2022): 146–50. http://dx.doi.org/10.54103/balthazar/18513.

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Abstract:
La produzione artistica di Etel Adnan nel suo insieme, scrittura e pittura, è un santuario della memoria legato a paesi, lingua, culture, società diversissime. Le vite vissute da Adnan, donna e artista attivista e femminista, ruotano intorno all’esperienza di differenti luoghi e idiomi e creano un’arte legata a un corpo a corpo con la vita.
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Mieli, Paola. "Donna in sé." Balthazar, no. 4 (September 13, 2022): 59–71. http://dx.doi.org/10.54103/balthazar/18485.

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Abstract:
Mario Mieli, attivista del movimento gay negli anni 70, ha aperto una pista queer ripresa e studiata ai giorni nostri. La sua critica del capitalismo patriarcale si accompagna a una critica delle derive identitarie e revisioniste di alcuni movimenti di liberazione. Gli strumenti psicanalitici sono fecondi per decostruire il regime binario e per lottare contro il colonialismo del dissimile.
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Conte, Paolo. "Michele De Tommaso: tra Costituzione montagnarda e sistema napoleonico (1792-1804)." IL RISORGIMENTO, no. 1 (June 2016): 21–54. http://dx.doi.org/10.3280/riso2016-001002.

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Abstract:
Per i patrioti italiani che avevano sostenuto la causa della Rivoluzione francese, il passaggio all'"ordine napoleonico" seguito alla vittoria repubblicana di Marengo non comporto la fine della loro attivita politica. Ne e un esempio il percorso biografico di Michele De Tommaso, prete napoletano attivo nell'organizzazione dei club patriottici partenopei ancor prima del 1796 e poi distintosi fra il Ponente ligure e Napoli nell'intensa fase del Triennio giacobino. Dopo il crollo delle Repubbliche sorelle, terminato un breve periodo di esilio in Francia, fece ritorno a Porto Maurizio, dove durante la "seconda" Repubblica ligure si distinse sia per la sua attivita intellettuale e pedagogica, sia per il suo attivismo filofrancese. Da un lato fondo e diresse una scuola pubblica di filosofia e scrisse opere di logica e metafisica, dall'altro svolse il ruolo di cancelliere del Viceconsolato transalpino e fu arrestato due volte per la partecipazione a rivolte cittadine: modalita diverse, ma complementari, per portar avanti la battaglia politica per la democrazia in Italia.
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Bowes, Kim, and Richard Hodges. "Santa Maria in Civita revisited." Papers of the British School at Rome 70 (November 2002): 359–61. http://dx.doi.org/10.1017/s006824620000221x.

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Abstract:
UNA RILETTURA DI SANTA MARIA IN CIVITAQuesta nota riesamina l'archeologia del sito di nono secolo situato in cima alla collina di Santa Maria in Civita e giunge alia conclusione, sulla base di quanto ora visibile — risultato di un'intensa attivita agricola —, che il sito era occupato da tre unita separate, una chiesa e due comprensori residenziali.
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Colasanti, Giuliano. "Nuove Tendenze Nella Comunicazione Scientifica: “Il Villaggio Globale” In nefrologia: Reti Telematiche Per La Nefrologia: Esperienze Realizzate Presso La Divisione Di Nefrologia Dell'Ospedale San Carlo." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 10, no. 3 (July 1, 1998): 22–26. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1998.1737.

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Abstract:
La seguente relazione è stata tenuta nell'ambito di una Tavola Rotonda intitolata “Il villaggio globale in Nefrologia: nuove realtà nella comunicazione scientifica”: la registrazione audio-video della Tavola Rotonda e dell'intero Corso di Aggiornamento è contenuta in un Cd-Rom multimediale realizzato nell'ambito delle attivita' editoriali della Divisione di Nefrologia e Dialisi dell 'Ospedale San Carlo Borromeo.
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Mingo, A., E. Magliulo, and S. Mazzoleni. "Attivita' Fotosintetica di Quattro Graminacee Perenni Dell'Area Mediterranea." Giornale botanico italiano 130, no. 1 (January 1996): 514. http://dx.doi.org/10.1080/11263509609439731.

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9

Faustini, Giuseppe, and Diane Musumeci. "Il carciofo: Strategie di lettura e proposte di attivita." Modern Language Journal 77, no. 1 (1993): 120. http://dx.doi.org/10.2307/329599.

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10

Gilli, Gabriella. "Riflessivita, attivita grafico-pittoriche e arte: un circolo virtuoso." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (September 2016): 423–32. http://dx.doi.org/10.3280/rip2016-003011.

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Dissertations / Theses on the topic "AttivinaA"

1

CRICRÌ, GIULIA. "ActivinA as a key modulator of B-Cell Precursor Acute Lymphoblastic Leukemia Cell motility and vesiculation within the bone marrow niche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/304789.

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Abstract:
La Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) è il tumore più frequente in età pediatrica. Nonostante l’alto successo terapeutico raggiunto, una percentuale di pazienti non risponde alle terapie convenzionali. Numerosi studi hanno mostrato come il microambiente midollare giochi un importante ruolo nella progressione tumorale. Il nostro scopo è stato quello di identificare i pahways cruciali coinvolti nel cross-talk tra le cellule leucemiche e il microambiente stromale e che possano essere dei potenziali target terapeutici. Abbiamo studiato AttivinaA, molecola della superfamiglia del TGF-β, all’interno della nicchia midollare leucemica. Questa molecola è nota nel contesto dei tumori solidi per la sua capacità di promuovere la progressione tumorale attraverso la regolazione della motilità e invasività cellulare. Abbiamo qui definito per la prima volta AttivinaA come un fattore associato alla leucemia: all’esordio di leucemia, questa molecola è altamente espressa nel midollo leucemico e risulta essere prodotta a più alti livelli dalle cellule stromali mesenchimali (MSC) in seguito a co-coltura con le cellule leucemiche. Anche nel contesto della B-LLA, abbiamo dimostrato che AttivinaA promuove la motilità ed invasività cellulare in presenza o meno del fattore chemiotattico CXCL12, fondamentale nella localizzazione delle cellule staminali ematopoietiche (HSC) e delle cellule leucemiche all’interno della nicchia midollare. In particolare, il meccanismo d’azione di AttivinaA dipende dall’incremento dei livelli di calcio intracellulare e della polimerizzazione dell’actina che sono importanti regolatori della riorganizzazione del citoscheletro e del movimento cellulare. Interessante, AttivinaA modula in modo specifico le proprietà biologiche delle cellule leucemiche in quanto svolge un effetto contrario sulle HSC, favorendo quindi le cellule leucemiche nella competizione per la nicchia. Come già riportato in letteratura, abbiamo trovato livelli ridotti di CXCL12 nel midollo leucemico e abbiamo osservato che AttivinaA è responsabile almeno in parte di questa riduzione a causa di un suo effetto diretto sulla secrezione della chemochina da parte delle MSC. Tuttavia, essendo AttivinaA capace di aumentare la migrazione cellulare anche verso concentrazioni subottimali di CXCL12, questi dati suggeriscono un possibile meccanismo tramite il quale le cellule leucemiche persistono all’interno della nicchia midollare distruggendo l’ematopoiesi sana. I nostri dati in vitro circa il ruolo pro-migratorio e pro-invasivo di AttivinaA sono stati confermati anche in vivo. I processi di regolazione dei flussi di calcio e della riorganizzazione del citoscheletro da parte di AttivinaA sono importanti per stimolare anche la vescicolazione da parte delle cellule. Abbiamo dimostrato che AttivinaA è in grado di aumentare il rilascio di vescicole extracellulari (VE) da parte delle cellule di B-LLA. Tali vescicole trasportano al loro interno l’oncogene t(1;19), tipico delle cellule dalle quali esse originano. Sia AttivinaA sia le VE da essa indotte conferiscono chemioresistenza alle cellule leucemiche, diminuendo in maniera significativa la loro sensibilità al farmaco Asparaginasi, che viene poi ripristinata bloccando la via di segnalazione di AttivinaA. Il meccanismo alla base della chemioprotezione esercitata dalle VE può essere spiegato dalla presenza al loro interno di microRNA differenzialmente espressi in seguito al trattamento con AttivinaA, tra cui il miRNA-491-5p precedentemente associato a chemioresistenza all’Asparaginasi nella leucemia pediatrica. Complessivamente, i nostri dati suggeriscono che AttivinaA è una molecola chiave della nicchia leucemica, che conferisce un vantaggio migratorio alle cellule leucemiche e le protegge dai farmaci convenzionali attraverso la produzione di VE. Il nostro lavoro potrebbe portare dunque allo sviluppo di nuovi farmaci in grado di agire sul cross-talk stroma-leucemia.
Acute Lymphoblastic Leukemia (ALL) is the most common type of cancer in children. About 80% of the cases arises from precursor B cells (BCP-ALL), which abnormally accumulate as a consequence of genetic alterations associated to differentiation inhibition and abnormal expansion. Despite the 85% survival rate, a total of 10-15% of patients retains leukemic stem cells and their progenitors in the bone marrow (BM), thereby relapsing following treatment cessation. The importance of BM microenvironment for cancer progression has been widely recognized in recent years. In this study, we aimed to identify the crucial pathways involved in the bi-directional leukemia-stroma cross-talk that could be an attractive target for future antileukemic therapy. We focused our attention on the characterization of ActivinA, a TGF-β family member, within the BM leukemic niche. Here, we identified ActivinA as a new crucial factor exploited by leukemic cells to create a self-reinforcing niche: indeed, this molecule was highly expressed in the BM plasma of leukemic patients. Furthermore, we reported that BCP-ALL cells, along with the highly pro-inflammatory environment of leukemic BM, induced a strong increase in the molecule secretion by Mesenchymal Stromal Cells (MSCs). In accordance with its protumoral role in solid tumors, ActivinA strongly induced both random and CXCL12-driven migration of cells also in the context of BCP-ALL. We observed that ActivinA selectively stimulated these leukemic cell biological properties with a calcium- and actin polymerization-mediated mechanism as this molecule showed an opposite effect on Hematopoietic stem cells (HSCs). According to the literature, we found reduced CXCL12 levels in the leukemic BM, but ActivinA enhanced cell migration also towards suboptimal CXCL12 concentrations, suggesting a possible mechanism by which leukemic cells could persist in the BM niche, displacing healthy hematopoiesis. Our in vitro data about the pro-migratory and pro-invasive role of ActivinA were confirmed also in vivo. By using a xenograft mouse model of human BCP-ALL, we demonstrated the ability of ActivinA to enhance both BM engraftment and metastatic potential intro extra-medullary sites of leukemic cells. Notably, the regulation of calcium influx and cytoskeleton organization by ActivinA is an important process to stimulate also cell vesiculation. Recent studies have shown that cancer extracellular vesicles (EVs) can mediate cell-cell communication and potentially contribute to tumor progression. Therefore, we investigated whether ActivinA was able to influence vesiculation by leukemic cells. We demonstrated that ActivinA increased the production of both exosomes and MVs by BCP-ALL cells. We found that EVs transport the t(1;19) fusion transcript, typical of cells from which they originate. We then studied the biological effects by which ActivinA-induced leukemia EVs can actively promote BCP-ALL disease, focusing our attention on resistance to therapy. Firstly, we demonstrated that ActivinA significantly decreased the sensitivity of leukemic cells to the anti-leukemic drug Asparaginase (ASNase) which was re-stored by blocking ActivinA signaling. Interestingly, also ActivinA-induced leukemia EVs conferred resistance to leukemic cells. To understand the mechanism underlying EV chemoprotection, we explored their miRNA cargo and identified differentially expressed miRNAs induced by ActivinA treatment. Of these, miR-491-5p has been previously reported to be associated with ASNase chemoresistance in childhood leukemia. The discovery of ActivinA signaling between BCP-ALL cells and MSCs adds significant insights into the mechanisms of communication in the leukemic niche. Moreover, ActivinA-induced leukemia EVs seem to play a crucial role in sustaining leukemic cells, by conferring them drug resistance. Our data provide a new concept to develop alternative therapeutic strategies that include targeting of the leukemic niche in BCP-ALL.
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Cesarini, Francesco. "Determinazione sperimentale della minima attivita rivelabile dei calibratori di attivita dei radionuclidi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6272/.

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Abstract:
I calibratori di attività dei radionuclidi sono strumenti fondamentali per la pratica diagnostica e terapeutica in Medicina Nucleare. Il loro ruolo principale è quello di quantificare accuratamente l’attività dei radiofarmaci somministrata ai pazienti, vengono pertanto progettati per avere una accuratezza di misura ottimale per attività relativamente alte. Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare il livello di minima attività rivelabile (o Minimum Detectable Activity, MDA) di diversi modelli di calibratori di attività, al fine di estendere l’utilizzo di questi strumenti ad altre applicazioni. E’ stata quindi eseguita un’estesa campagna di misure sperimentali sui principali modelli di calibratori commercialmente distribuiti. Le modalità di misura della MDA sviluppate sono basate su un adattamento delle tecniche di riferimento per altri tipi di strumenti; tali tecniche, non solo rispondono all’obiettivo immediato, ma hanno permesso di dimostrare che è possibile una determinazione generalizzata della MDA di questa classe di apparecchiature. I risultati che verranno presentati sono stati ottenuti con una metodologia indipendente dal tipo di apparecchiatura e sono basati su misurazioni che possono essere replicate in ogni laboratorio.
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Rabbi, Federica. "Attivita tirosina decarbossilasica in enterococcus mundtii." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9804/.

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Abstract:
Le ammine biogene sono il prodotto della decarbossilazione degli amminoacidi da parte di enzimi microbici. Tra essi vi è la tirosina decarbossilasi, caratterizzata dalla possibilità di utilizzare, in assenza di tirosina, la fenilalanina, ottenendo la 2-feniletilamina. In particolare, la tiramina è responsabile della comparsa di importanti sintomi tossicologici, raggruppati con il termine “cheese reaction”. In questa sperimentazione sono stati presi in considerazione 2 ceppi di Enterococcus mundtii (C46 e C53) coltivati in BHI in presenza o assenza di tirosina per caratterizzarne l’attività decarbossilasica. Sono state monitorate la crescita microbica, mediante densità ottica e la produzione di tiramina e 2-feniletilamina mediante tecnica HPLC. Dai risultati ottenuti è emerso che entrambi i ceppi producono tiramina sia in presenza che in assenza del precursore. La concentrazione massima rilevata per il ceppo C46 è stata di 797 mg/l e 767 mg/l per C53. È inoltre emerso che essi possono decarbossilare la fenilalanina, ma solo dopo 8 e 24 ore di incubazione per il ceppo C46 e C53. Per quanto concerne la crescita, entrambi i ceppi hanno raggiunto il massimo valore di densità ottica dopo 6-8 ore a 37°C, con una durata della fase lag ridotta, seguita da un rapido aumento della densità ottica. Non sono state riscontrate differenze significative in termini di massima densità ottica raggiunta (A) e durata della fase lag (λ) tra i due ceppi, mentre C53 ha presentato valori inferiori per quanto riguarda la velocità incremento della densità ottica in fase esponenziale (µmax). Dagli studi genici è emerso che l’organizzazione dell’operone dei ceppi considerati corrisponde con quella filogeneticamente riconosciuta per il genere Enterococcus, ma nonostante la similarità, l’operone manca del gene codificante per l’antiporto Na+/H+. È stata inoltre evidenziata nel genoma dei ceppi considerati un’altra regione che contiene geni codificanti per un ulteriore sistema decarbossilasico.
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FIORELLI, ALESSANDRA. "ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE E RESPONSABILITA' PENALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6898.

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Abstract:
L’interesse a realizzare un approfondimento delle responsabilità penali connesse al fallimento delle attività di protezione civile sorge in connessione all’incremento di procedimenti penali a carico di operatori della Protezione Civile. Collocato l’obiettivo primario nella individuazione delle condizioni di dichiarazione della responsabilità, inquadrato il fenomeno di flessibilizzazione delle categorie penalistiche emerso nella prassi giudiziaria in risposta al bisogno sociale di sicurezza, l’indagine si snoda attraverso due aree tematiche idealmente suddivise, volte alla ricostruzione della disciplina dedicata alla P.C. e alla descrizione dei criteri di affermazione della responsabilità, secondo un approccio per problematiche che segue l’incedere dell’accertamento. Quale trait d’union il rischio, elemento trasversale dell’intera analisi, è oggetto delle attività di protezione civile da un lato, fattore di distorsione delle categorie penalistiche in funzione espansiva della responsabilità dall’altro, manifestazione della necessità di scindere la visuale prospettica della funzione di valutazione e gestione del rischio da quella di giudizio sul fallimento dell’attività previsionale. Le soluzioni prospettate, calate nella realtà giudiziaria attraverso l’analisi critica del procedimento sul terremoto dell’Aquila, si muovono in un’ottica di equilibrio tra opposti valori di sicurezza e libertà, in vista di una tutela penale che, se non può a priori essere esclusa, deve situarsi entro confini imposti dalle garanzie penalistiche.
The interest in realizing an in-depth analysis of the criminal responsibilities related to the failure of the activities of civil defence arises from the increase in criminal proceedings against workers of the Civil Defence. Given the phenomenon of versatility of the elements of crime risen from the social need for safety, the main purpose of the investigation is the identification of the conditions of statement of responsibility. The investigation is divided in two thematic areas intended to remodel the legislation of Civil Defence and describe the criteria of statement of responsibility. As a joining link, the risk, cross element of the whole analysis, is both the subject of the activities of civil defence and a factor of distorsion of the elements of crime and expression of the necessity to distinguish the perspectival view of the management of risk from that of judgement on the failure of previsional activity. The proposed solutions, placed in the legal reality of the criminal procedure of Aquila earthquake, have a perfect balance between the opposite values of safety and freedom, in order to grant a legal protection which cannot be excluded and must be placed within the borders of the guarantees of the criminal procedure.
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Mineo, Francesca. "Attivita' non-termica nel nucleo della radiogalassia 3c84." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6052/.

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Abstract:
La maggior parte dei corpi celesti che popolano l’universo emette “luce”. Ciò significa che essi sono visibili dai nostri occhi quando li alziamo sul cielo notturno o al limite, se troppo lontani, da potenti telescopi ottici. Questa luminosità ha nella maggior parte dei casi un’origine termonucleare, dovuta cioè alla presenza di sorgenti come le stelle, in cui l’elevata temperatura interna legata alle reazioni di fusione che le mantengono in vita produce una radiazione di corpo nero in banda ottica. Tuttavia, dato che la parte visibile costituisce solo una minuscola porzione dell’intero spettro elettromagnetico, andando ad indagare emissioni a differenti frequenze come il radio, l’infrarosso, l’ultravioletto, X e gamma, si rileva la presenza un’altra categoria di oggetti dalle caratteristiche peculiari che li rendono un affascinante campo di studio per molteplici ragioni: i Nuclei Galattici Attivi (AGN) (figura 1). Sono abbastanza rari (costituiscono meno dell’1% del totale rispetto alle normali galassie) e dalla vita breve, spesso molto lontani e potenti, ferventi di un’intensa attività che sembra crescere col redshift; si ipotizza perciò che siano giovani e che ci aprano una finestra sul momento successivo al collasso iniziale proprio della vita di ogni galassia, rivelandosi fondamentali per elaborare eventuali teorie cosmologiche. Inoltre, sebbene spesso ospiti di galassie visibili anche in ottico, i loro meccanismi di emissione e gli speciali comportamenti necessitano di analisi e spiegazioni totalmente differenti. Particolare è anche il metodo di rilevamento: per coprire infatti queste determinate frequenze è stata sviluppata una tecnica innovativa capace di dare ottimi risultati, perfino migliori di quelli dei telescopi tradizionali, l’interferometria radio. La tesi si divide in due parti: la prima delinea un ritratto degli AGN, la seconda analizza il flusso proveniente dalla radiogalassia 3C 84 a 15.4 e 43 GHz e ipotizza un possibile sito di origine dell’aumento di brillanza osservato.
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Moro, Deborah <1986&gt. "I REGIMI FISCALI AGEVOLATI PER LE ATTIVITA' PRODUTTIVE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6101.

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Abstract:
IN UN CONTESTO ECONOMICO CARATTERIZZATO DA UNA FORTE CRISI FINANZIARIA, LE REALTA' AZIENDALI PERSISTONO, E ANCOR DI PIU' SI AVVIANO, CON NOTEVOLE DIFFICOLTA'. A SOSTEGNO DI TALI CONTESTI OPERATIVI, SONO STATI MOLTEPLICI GLI INTERVENTI NORMATIVI, CON FINALITA' AGEVOLATIVE. LA PRESENTE TESI, ANALIZZA LE CARATTERISTICHE E LE FATTISPECIE DI AGEVOLAZIONI FISCALI PREVISTE DAL NOSTRO ORDINAMENTO, PER SPOSTARE SUCCESSIVAMENTE IL FOCUS, SU ALCUNI DEI REGIMI FISCALI NAZIONALI (NUOVE INIZIATIVE, EX MINIMI, IMPRENDITORIA GIOVANILE, LAVORATORI IN MOBILITA' ETC). A CONCLUSIONE DELL'ELABORATO, SI PROCEDE CON UN RAFFRONTO TRA GLI ISTITUTI AGEVOLATIVI, PER ANALIZZARNE I VANTAGGI/SVANTAGGI E I PROFILI DI CRITICITA' RISPETTO LA NORMATIVA TRIBUTARIA NAZIONALE E INTERNAZIONALE.
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Colonna, Giulia. "Attivita tirosina decarbossilasica di enterococcus faecalis in terreno sintetico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9476/.

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Abstract:
Le ammine biogene sono composti azotati a basso peso molecolare che vengono prodotti in seguito alla decarbossilazione degli aminoacidi da parte di specifici enzimi microbici della famiglia delle decarbossilasi. Questi composti sono presenti in diversi alimenti e, in particolare, in quelli fermentati. Nonostante la capacità dell’organismo di metabolizzare tali molecole tramite appositi sistemi di detossificazione una loro eccessiva assunzione provoca sintomatologie deleterie per la salute umana. La tiramina, in particolare, è una delle ammine biogene attualmente più studiate in ragione della diffusa presenza dell’enzima tirosina decarbossilasi (tyrDC) nel pool enzimatico di diversi batteri lattici, specialmente quelli appartenenti al genere Enterococcus. Seppure in letteratura vi siano numerosi studi riguardanti il rapporto fra contenuto di tiramina e l’attività degli enterococchi in molti alimenti, ad oggi sono ridotte le informazioni inerenti la regolazione e il ruolo fisiologico di tale molecola per la cellula microbica. Alla luce di tali considerazioni questa tesi mi sono occupata di approfondire le conoscenze relative l’attività dell’enzima tyrDC in un terreno di coltura a composizione nota da parte dei due ceppi di Enterococcus faecalis EF37 e ATCC29212. A tal fine i ceppi sono stati inoculati in cinque diversi terreni e incubati a tre diverse temperature (20°C, 30°C e 40°C), dopo averli pre-coltivati in terreni contenenti o meno tirosina, allo scopo di valutare se la fase di pre-adattamento fosse in grado di influenzare le performance dei ceppi considerati. Dai risultati ottenuti è emerso che è presente un’estrema eterogeneità nell’attività dell’enzima tyrDC anche all’interno della medesima specie, infatti se il ceppo EF37 ha performance migliori in termini di decarbossilazione quando pre-adattato, il ceppo ATCC29212 non sembra essere influenzato da questo fattore, seppur entrambi presentino una crescita cellulare più accentuata quando pre-adattati. È stata inoltre confermata, alle condizioni adattate, la capacità di produrre 2-feniletilamina da parte del solo ceppo EF37.
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LO, CONTE Mauro. "SINTESI DI BIOISOSTERI DEGLI OLIGOMANNOSI CON POTENZIALE ATTIVITA’ ANTITUBERCOLARE." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389182.

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Abstract:
Mycobacterium tuberculosis is the cause of the deadly infectious disease, tuberculosis (TB). According to the World Health Organization, nearly one–third of the world's population has been exposed to the tuberculosis pathogen and nearly 1.6 million deaths result every year. TB is, in addition, the leading infectious killer of people living with HIV/AIDS. Recent outbreaks of drug-resistant TB in many industrialized nations have led to a new interest in the disease, and basic research and drug development have again become priorities. The Mycobacterium organism possesses a complex cell wall including glycophospholipids such as phosphatidylinositiol mannosides (PIMs), lipomannan (LM), and lipoarabinomannan (LAM). These glycolipids all contain a common α-1,6-linked mannoside core, and the higher PIMs and LAM possess α-1,2-linked mannosyl residues. It has been shown that simple α-1,6-linked oligomannosides can act as substrates for α-1,6- mannosyltransferases in mycobacterium, i.e. the enzymes that promote the synthesis of the above mentioned PIMs, LM, and LAM This thesis focused on synthesis of potential inhibitors of α-1,6-mannosyltransferases . Iterative and/or a convergent approaches to (1,6)-oligomannoside mimics are reported. These synthetic oligosaccharides display the 1,2,3-triazole ring as a rigid and stable linker between α-D-mannose residues (triazolo-oligomannoses). Moreover the 6-position of the terminal mannosyl residue is deoxygenated. This structural feature is expected to prevent such compounds from acting as substrates for α-1,6-mannosyltransferases in mycobacterium. High stability can be foreseen for these oligomers owing to the resistance of anomeric carboncarbon bond and triazole ring toward chemical and enzymatic degradation. The assembly of the designed triazolo-oligomannoses relied on the great efficiency of the Cu(I)-catalyzed azide-alkyne 1,3-dipolar cycloaddition of suitable building blocks duly prepared for his purpose. In this way six triazole-linked oligomannosides with progressive length chain (2-16 mannose units) were prepared in order to evaluate the influence of length on their affinity toward the α-1,6-mannosyltransferases. In vitro assays showed that the hexamannoside and octamannoside were the most active derivatives (95% inhibition at 1 mM concentration) and it was therefore deduced that these compounds were endowed with the optimal chain length for the interaction with α-1,6-mannosyltransferases.
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PELLIZZONI, MARCO. "CARATTERIZZAZIONE FITOCHIMICA ED ATTIVITA' BIOLOGICA DI PIANTE DEL GENERE ALOE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1304.

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Abstract:
In questo lavoro scientifico è stato studiato il contenuto di aloine e beta-polisaccaridi in piante di Aloe barbadensis (Aloe vera) ed Aloe arborescens, in relazione ad alcuni fattori di variabilità quali la specie, l’età, la tipologia di tessuto vegetale analizzato e le condizioni di coltivazione. Ulteriori analisi hanno permesso di studiare la loro stabilità in differenti matrici, il loro potere antiossidante ed antimicrobico, mediante studi in vitro. E’ stato inoltre effettuato un ulteriore studio, in vivo, somministrando un omogeneizzato d’Aloe arborescens fresco a bovine da latte in periparto, con lo scopo di valutare l’eventuale assorbimento di aloina, correlandolo ad eventuali effetti benefici. Nel derma è concentrata l’aloina, molto abbondante in piante di tre anni, mentre nella porzione fogliare interna gelatinosa, i beta-polisaccaridi. Il profilo fitochimico inoltre pare essere influenzato dalle condizioni di stress cui la coltura viene sottoposta, in particolare sembra che lo stress salino e la scarsa disponibilità in azoto, promuovano la sintesi delle principali bio-componenti studiate. Lo stesso contenuto inoltre è stato positivamente correlato al grado di luminosità percepita dalla coltura. Entrambe le componenti sono poco stabili e molto sensibili alle alte temperature, presentano inoltre ridotta capacità antiossidante. In sinergia con altre biocomponenti, pare possiedano proprietà antimicrobiche contro alcuni batteri patogeni, mentre entro certe dosi mostrano effetti pre-biotici, nei confronti di alcuni lattobacilli. E’ stato infine dimostrato dalla sperimentazione in vivo un assorbimento ematico di aloina, dimostrando in questo modo la sua sistemicità.
The relationship between Aloe main active components and plant age, specie and grow conditions has been investigated in Aloe barbadensis and A. arborescens, the commercially most used species of the genus. Aloin was mainly located in leaves outer green rid while beta-polysaccharides in inner parenchyma. Aloin concentration was higher in younger plants. Plants grown under decrising light intensities showed lower aloin and beta-polysaccharides concentrations. The content of these substances is improved by stress condition. The most antioxidant activity is located in the outer green rid of the leaves and it was slightly correlated to the total phenolic compounds content. Aloin and beta-polysaccharides stability in leaf homogenate was poor and temperature seemed to be quite more effective in reducing degradation. Antimicrobial effect against to phatogen microorganisms of anthraquinones aloin and alo-emodin and different Aloe extracts was confirmed. Prebiotic effects to Lactobacillus were discovered and a synergistic effect of several compounds was supposed. Systemic effect of aloin was explained by vivo experiments (on cows) because aloin is observed until 24 h after the oral administration of Aloe, thus metabolic and physiologic effects may be expected.
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LAZZARI, Ilaria. "SINTESI E ATTIVITA’ BIOLOGICA DI LIGANDI DEL RECETTORE OPPIOIDE DOP." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2009. http://hdl.handle.net/11392/2388660.

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Abstract:
The opioid system, constituted by MOP, DOP and KOP receptors, modulates different physiological functions. Most of the terapeutical drugs are able to interact with MOP and KOP receptors and are used as analgesics. Recent scientific papers suggest the use of DOP agonists as antidepressive, with a different way of action compared to drugs actually used in therapy for this pathology. On the contrary, molecules with DOP antagonist activity are able to retard tollerance development, inevitable phenomenon associated with the use of classical MOP ligands, such as morphine. This data suggest an association between DOP antagonists and MOP agonists for the antidolorific therapy or the develop of new drugs able to activate MOP receptors and, at the same time, to exercise the one occupation of DOP receptors (MOP agonists / DOP antagonists). This pharmacological profile could be the aim of a new class of analgesics for the chronic pain therapy. In this thesis project two new classes of opioid ligands have being developed. They are characterized by the DOP selective pharmacophore Dmt-Tic. First of all, modification of the amidic spacer between Dmt-Tic and a second pharmacophore with an olefinic spacer of variable lenght has produced molecules with DOP affinity and different pharmacological activities (agonist, partial agonist, antagonist or inverse agonist). Their chemical and physical characteristics confer to the molecules a greater lipofilicity and a major metabolic stability, those physicochemical properties are necessary to carry out animals chronic studies. Secondly, Dmt-Tic C-terminal funtionalization with ortosubstituted anilides has generally produced molecules with DOP and MOP high affinity except compound (123), characterized by a carbossilic moiety, that has revealed an elevated DOP selectivity. Lastly, a new cheap synthetic way has been developed for the preparation of L-Dmt amminoacid in a multigram scale.
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Books on the topic "AttivinaA"

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Stazione sperimentale per i combustibili (Italy). Organizzazione e attività. San Donato Milanese, Milano: La Stazione, 1985.

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Luca, Nogler, and Barone A, eds. Le attività autonome. Torino: G. Giappichelli, 2006.

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Bresso, Mercedes. Ambiente e attività produttive. Milano, Italy: FrancoAngeli, 1992.

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Alessandro, Nigro, and Volpe Putzolu Giovanna, eds. Profili di concorrenza e di integrazione fra attività bancaria e attività assicurativa. Milano: A. Giuffrè, 1985.

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5

Diana, Gilli, and Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori. Settore documentazione., eds. Istituti di formazione: Attività 1987 : dati ed attività di enti pubblici e privati. Milano: F. Angeli, 1987.

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6

Stanzione, Pasquale. Attività sanitaria e responsabilità civile. Milano: Giuffrè, 1998.

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Tortorelli, Federico. Intervento pubblico e attività economiche. Padova: Cedam, 1992.

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8

Trabella, Teresio. Tutela sanitaria delle attività sportive. 2nd ed. Milano: Organizzazione editoriale medico farmaceutica, 1985.

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9

Latti, Giorgio. L' attivit'a d'indagine sui minori. Torino: G. Giappichelli, 2001.

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10

Rondinone, Nicola. L' attività nel Codice civile. Milano: Dott. A. Giuffrè, 2001.

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