Journal articles on the topic 'Attivatore'

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1

Dezio, Catherine. "Verso un'infrastruttura materiale e immateriale per la Bioregione." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 32–36. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093005.

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Abstract:
L'idea bioregionale sottende un progetto di ricomposizione dei paesaggi di bordo che, ripristinando flussi, funzioni ecologiche, relazioni e identità, realizza un tessuto connettivo e attivatore. Tale tessuto agisce tramite interventi locali, caratterizzati da strumenti e linguaggi multidisciplinari e transcalari. Secondo quest'ottica, gli spazi rappresentano entità che si attivano attraverso una dimensione relazionale, di natura sociale, politica, economica, culturale, dai risvolti spaziali. Pratiche di modificazione, forme di regolamentazione, politiche di governo, gesti e usi, immaginari urbani e rurali concorrono, in forma plurale, alla generazione di spazi che sono il prodotto di questa molteplicità. È, quindi, attraverso questo quadro bioregionale che possiamo rileggere spazi, azioni progettuali e relazioni come elementi di una rete.
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2

Garosi, G. "Il Caso Clinico Riuscito trattamento di trombosi acuta della vena cava inferiore e di una vena renale con infusione locale di attivatore tessutale ricomhinante del plasminogeno." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 11, no. 1 (January 1, 1999): 33. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.1999.1701.

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3

Cozzolino, M., S. Pasho, C. Crovetto, and E. Missaglia. "Trattamento dell'iperparatiroidismo secondario: calciomimetici, attivatori selettivi del recettore della vitamina D (VDRAs) o terapia combinata?" Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 19, no. 3-4 (July 1, 2007): 28–33. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2007.1518.

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4

Cozzolino, M., S. Pasho, C. Crovetto, and E. Missaglia. "Trattamento dell'iperparatiroidismo secondario: calciomimetici, attivatori selettivi del recettore della vitamina D (VDRAs) o terapia combinata?" Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 19, no. 3-4 (July 2007): 28–33. http://dx.doi.org/10.1177/039493620701903-406.

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5

Horrakh, Livio. "L'intertestualità: un intervento macrostrutturale nell'ambito dei meccanismi di funzionamento testuale in dipendenza al problema della traduzione." Linguistica 31, no. 1 (December 1, 1991): 445–54. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.31.1.445-454.

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Abstract:
Scopo di questo articolo è l'applicazione descrittiva all'incipit di un testo di narrativa fantascientifica di un segmento macrostrutturale di uno instrumento d' analisi da noi precedentemente elaborato che si proponeva di sistematizzare e spiegare l'attivazione testuale integrata da alcuni apporti narratologici (come è previsto che il testo sia attivato da chi lo legge), la macroanalisi (come è previsto che il testo funzioni per chi lo legge) e la microanalisi (come è previsto che il testo sia attivato a livello locale da chi lo legge) nel processo della traduzione nel modello a tre fasi a trasferimento indiretto (l'applicazione in questione interessa la prima delle tre fasi del modello).
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Moretti, Marco, Barbara Pieretti, Maria Rita Sadori, Simonetta Gasperoni, Daniela Sbrozzi, Mariangela Di Lillo, Daniela Carloni, Marzia Iacomucci, Maria Luisa Eusepi, and Enzo Pazzaglia. "Un tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT) che non ti aspetti." La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine 12, no. 3 (June 1, 2016): 182–86. http://dx.doi.org/10.1007/s13631-016-0119-5.

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Lonardi, Giulia, Giovanni Bertin, Stefano Campostrini, Alberto Arlotti, Pirous Fateh Moghadam, and Francesca Russo. "La valutazione nella promozione dell'attivitŕ motoria." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 73–107. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050006.

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Abstract:
L'inattivitŕ fisica č associata ad una serie di malattie croniche, che interessano la popolazione. I dati sono allarmanti e numerosi Stati hanno attivato politiche di promozione alla salute concernenti l'attivitŕ motoria, usufruendo di un approccio di tipo interdisciplinare. La ricerca valutativa, a questo proposito, sta sviluppando metodologie per intervenire in situazioni di complessitŕ e multi-settorialitŕ. Il presente contributo descrive un progetto di valutazione di programmi di promozione dell'attivitŕ motoria attivi in tre realtŕ regionali italiane: Veneto, Emilia-Romagna e Provincia Autonoma di Trento. Il processo valutativo attivato in ciascun caso regionale, rappresenta una particolare strategia valutativa che ha tenuto in considerazione gli obiettivi e il contesto territoriale di ogni programma di promozione, coinvolgendo gli stakeholders e impostando un lavoro nell'ottica della sostenibilitŕ futura. Il progetto valutativo proposto si presenta come un contributo allo sviluppo di modalitŕ e strumenti operativi efficienti e sostenibili nel campo della valutazione di programmi di promozione della salute.
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8

Ceccarini, Luana, and Salvatore Rao. ""In-tre-cci: Casa - Cura - Comunità". Un progetto per promuovere una pratica di salute comunitaria." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (September 2020): 41–62. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002004.

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Abstract:
Il presente contributo si propone di descrivere una sperimentazione avviata nel comune di Piossasco (Torino, Italia) a partire dal 2016. Ispirandosi all'approccio dell'Integrated Com-munity Care, viene proposta una pratica di "salute comunitaria", che mette al centro nuovi per-corsi e luoghi di cura, interventi e servizi di sostegno alla domiciliarità per la popolazione an-ziana, l'integrazione tra i Servizi Sociali e Sanitari, tra soggetti pubblici e del privato sociale e tra differenti professioni. Tramite l'attivazione di processi partecipativi, il progetto sperimenta nuove modalità per dare impulso a una comunità consapevole e responsabile, soggetto attivo del prendersi cura, in cui l'empowerment individuale si connette con quello collettivo e dove gli operatori divengono attivatori e connettori di risorse.
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9

Lingua, Valeria. "Limiti e opportunitŕ della democrazia partecipativa nei piccoli comuni." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 97 (February 2011): 297–316. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097017.

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Abstract:
Il percorso partecipativo attivato per la realizzazione del piano strutturale in un piccolo comune della periferia toscana permette di sviluppare alcune riflessioni sulle opportunitŕ e i limiti dell'attivazione di processi partecipativi in realtŕ di piccole dimensioni. L'autrice evidenzia dilemmi e conflitti emergenti in contesti marginali rispetto al sistema socioeconomico, infrastrutturale e turistico dominante, dotati di un buon substrato di capitale sociale, ma di scarse risorse tecniche, finanziarie e culturali.
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Marinelli, Alberto. "Socievolezza 2.0. I legami sociali nella network society." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 41 (May 2012): 30–50. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041004.

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Abstract:
L'oggetto di questo lavoro č la virtualizzazione dei legami sociali che si sperimenta nei siti di social network. Sia nella teoria sociologica sia nella teoria della comunicazione non possiamo piů distinguere l'analisi della comunicazione mediata dal computer dall'osservazione delle nuove forme di socialitŕ che sono incorporate nella societŕ della rete. Queste nuove forme di relazioni, specificamente attivate dai social media, sono caratterizzate dalla "privatizzazione della sociabilitŕ" e dalla possibilitŕ di passare facilmente tra le diverse reti sociali. Da questo punto di vista teorico, la costruzione di legami sociali č la realizzazione attuale di connessioni.
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Di Luca, Marina, Silvio Di Stante, Hirissanti Kulurianu, Flavia Manenti, Mauro Marani, and Mauro Martello. "Attivazione dei recettori della Vitamina D nell'insufficienza renale cronica." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 2 (May 29, 2013): 100–106. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1017.

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Abstract:
I pazienti affetti da IRC presentano fin dai primi stadi della malattia una ridotta attivazione del recettore per la Vitamina D (VDR), determinata da ridotti livelli sia di 1.25-idrossivitamina D (1.25(OH)2D3) che di 25-idrossivitamina D (25(OH)D3), con il conseguente sviluppo di anomalie del metabolismo osseo e minerale. La Vitamina D e i suoi metaboliti di sintesi, oltre a controllare l'iperparatiroidismo secondario (IPTS), esercitano numerosi effetti pleiotropici in diversi sistemi cellulari e, in particolare, sembrano giocare un ruolo fondamentale nella salute del sistema cardiovascolare e nella riduzione della mortalità, come suggerito da studi osservazionali. È stato di recente dimostrato che il paracalcitolo orale nell'IRC non solo riduce il paratormo-ne, ma è anche associato a un effetto antiproteinurico significativo, e ciò appare di particolare interesse in quanto la proteinuria è un fattore di rischio renale e cardiovascolare. I dati attuali non sono, tuttavia, sufficienti per raccomandare l'uso degli agenti attivatori dei VDR (VDRa) oltre al trattamento delle alterazioni del metabolismo minerale legate all'iperparatiroidismo secondario.
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Persichella, Chiara, Roberta Agusto, Simonette Sermi, Teresa Testigrosso, and Raffaella Campalastri. "Il Servizio Ausl di Bologna per il Disturbo del Gioco d'Azzardo (DGA)." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 1 (April 2022): 107–17. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-001009.

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Abstract:
Con la riorganizzazione dei SerDP è stato progettato per la città di Bologna il Percorso DGA: la dipendenza da Gioco d'Azzardo è uscita dai SerDP cittadini ed è stato attivato un Servizio specialistico dedicato esclusivamente alla valutazione e cura dei pazienti affetti da Disturbo da Gioco d'Azzardo e famigliari. Il vantaggio di un ambulatorio specificatamente dedicato a tale problematica mette al centro il paziente e i suoi famigliari, come da PDTA, favorisce l'attivazione di programmi trattamentali, che nei SerDP provinciali non potrebbero essere erogati a causa del numero limitato di pazienti affetti da DGA afferenti al servizio.
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CaridÀ, Angela, Tiziana Russo Spena, Monia Melia, and Maria Colurcio. "Tempo e spazio per la value co-creation: il temporary shop." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (September 2010): 97–117. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-003008.

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Abstract:
Il lavoro analizza il fenomeno del Temporary Shop, nuova formula di comunicazione fortemente connessa all'innovazione distributiva, che trova il suo fondamento nella customer experience. L'obiettivo dell'articolo č indagare il fenomeno Temporary shop in Italia e comprendere il suo impatto sui processi di co-creazione del valore. Attraverso il Dart Model proposto da Prahalad e Ramaswamy (2004b) sono stati studiati in profonditÀ 5 casi aziendali selezionati tra le principali esperienze di temporary shop attivate in Italia negli ultimi tre anni. Lo studio condotto ha consentito di definire i Temporary Shop come autentica piattaforma relazionale presso la quale si attivano processi di value co-creation.
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Orazi, Francesco. "Le distorsioni della comunicazione scientifica durante la Pandemia." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (August 2021): 10–25. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-001002.

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Abstract:
L'ipotesi dell'articolo è che Covid-19 rappresenti un evento di rottura in grado di influenzare la struttura di plausibilità del complesso socioeconomico attivato da mercato, scienza e tecnologia. Alcune condizioni determinate dalla pandemia stanno Infatti mettendo in discussione molti elementi del quotidiano che diamo per scontati. Nel corso del lavoro prenderemo a riferimento alcuni di questi ele-menti della realtà sociale che sono stati intaccati dagli effetti di Covid-19. In parti-colare, saranno affrontate le seguenti tematiche: il rapporto tra scienza e tecnolo-gia; socializzazione e distanziamento nella società iper-mediata; la relazione tra scienza e pseudo-scienza.
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Catia Zetti, Martina Cannistraci, and Cristina Denise Gatta. "La rete vivente: l’educazione all’aperto in collaborazione con le famiglie." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 294–307. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.168.

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Abstract:
All’inizio dell’anno educativo 2020/2021 è emersa la volontà di rinnovare sia diversi elementi del nostro agire educativo sia gli spazi in cui solitamente ci muoviamo. In un periodo in cui la distanza detta le regole della didattica, abbiamo attivato alcuni strumenti per fare rete con le famiglie. Ciò ha dato origine a una “rete vivente” fondata sull’opportunità del mutuo aiuto. Prendendo spunto dalla natura e dal regno vegetale, abbiamo mutuato il concetto di rete come capacità di modificarsi e sostenersi per avanzare in un territorio inesplorato. Per la sperimentazione outdoor ci siamo inspirate ai nuovi concetti di “biofilia”, espressi da Wilson, al concetto di rete di Mancuso, all’attivismo pedagogico deweyano e al “fare esplorativo” di Guerra.
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Perrotta, Luigi Antonio. "Emergenze interne ed emergenze esterne: il caso di Dorian." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2020): 114–25. http://dx.doi.org/10.3280/psp2020-002007.

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Abstract:
L'emergenza ha richiesto risposte a condizioni inedite e impreviste. I cambiamenti che hanno travolto la coppia analitica sono stati diversi, hanno attivato dinamiche psichiche complesse, mobilitato fantasmatiche peculiari e sollecitato aspetti psicopatologici specifici di ciascun paziente. Dal timore del cambiamento di setting, alla speranza di man-tenimento di un legame, ancora più fondamentale in un momento criti-co simile, la priorità è stata preservare uno spazio di contenimento e di lavoro di angosce primitive esponenzialmente cresciute e condivise in maniera simmetrica anche con l'analista. Il contributo, attraverso una situazione clinica emblematica, descrive l'irrompere di aspetti esterni, legati all'emergenza, e di come essi abbiamo mobilitato aspetti interni del paziente, incidendo sul processo terapeutico già in corso.
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Barbadori, Stefano. "Trauma Cranico Aperto e maxillo-facciale | Un case report molto complesso." Rescue Press 1, no. 1 (June 14, 2021): 1. http://dx.doi.org/10.53767/rp.2021.01.00.it.

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Abstract:
Estate 2020: allertamento per incidente stradale con urto bici-camion. Uomo a terra, non cosciente. Alle ore 16:57 l’elisoccorso Pegaso 2 di Grosseto viene attivato per un trauma stradale avvenuto sulla strada statale 146 che attraversa la Provincia di Siena. Le notizie fornite dalla Centrale Operativa Regionale riferiscono un incidente che vede coinvolti un ciclista e un mezzo pesante. Sulle condizioni cliniche del paziente coinvolto non si hanno notizie sanitarie dettagliate in quanto sul posto non e’ arrivato nessun mezzo sanitario. L’elicottero decolla da Grosseto alle ore 16:59 con uno stimato di arrivo sul target di circa 20 minuti. L’equipaggio come normalmente avviene, è costituito da un comandante e da un primo ufficiale, dal tecnico HHO, dal tecnico del soccorso alpino, dal medico e dall’infermiere.
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Fiorucci, Andrea. "Tecnologie, disabilità e sostegno didattico a distanza. Percezioni di un gruppo di specializzandi TFA-Sostegno." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 153–70. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12947.

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Abstract:
Quale ruolo possono svolgere le tecnologie nel rendere più funzionali ed efficaci le attività di sostegno didattico a distanza rivolte ad un target di alunni con disabilità? Nel tentativo di rispondere al quesito posto, il contributo presenta i risultati dell'analisi qualitativa delle percezioni di un gruppo di 52 specializzandi che hanno frequentato il laboratorio sulle TIC del Corso di specializzazione per le attività di sostegno attivato presso l'Università del Salento. Facendo riferimento a proposte didattiche ICT based, progettate ed erogate durante l'emergenza sanitaria in modalità online, i risultati dello studio enfatizzano la necessità di continuare a ragionare sul binomio tecnologia- didattica, ponendo particolare attenzione alle metodologie didattiche e alle dinamiche relazionali e di collaborazione implicate in un percorso di didattica speciale a distanza.
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Gaboardi, Marta, Silvia Demita, Roberta Cosentino, Natale Canale, Michela Lenzi, Claudia Marino, Alessio Vieno, and Massimo Santinello. "La comunità di Padova si attiva: il volontariato nella prima fase dell'emergenza COVID-19." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (June 2021): 47–62. http://dx.doi.org/10.3280/psc2021-001004.

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Abstract:
A Padova, per l'emergenza COVID-19, è stato attivato il progetto di gestione del volonta-riato "Per Padova noi ci siamo". La presente ricerca ha l'obiettivo di conoscere le caratteristi-che dei volontari e capire quali fattori sono legati alla disponibilità a continuare il volontariato post-emergenza. In aprile-maggio 2020, 299 volontari hanno completato un questionario onli-ne che indagava l'esperienza di volontariato e alcune dimensioni psicosociali. Dalle analisi emerge la relazione tra l'intenzione a continuare il volontariato e la crescita post-traumatica, il senso di appartenenza e la partecipazione a riunioni di quartiere. Alla luce dei risultati, sono elaborate delle proposte per aiutare le organizzazioni a stimolare e fidelizzare le persone che hanno intenzione di continuare a svolgere volontariato.
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Miragoli, Sarah, and Paola Di Blasio. "Propensione al maltrattamento fisico in padri e madri di bambini in età prescolare." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (May 2012): 57–75. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-001005.

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Abstract:
A seguito del devastante terremoto che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile 2009, l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Facoltà di Psicologia, ha proposto un intervento di supporto ai minori vittime del disastro naturale. L'intervento, attivato all'interno del campo di accoglienza di Paganica 5, si è ispirato alle basi teoriche e alla metodologia che definiscono la NET (Narrative Exposure Therapy) un approccio standardizzato a breve termine per il trattamento del disturbo post-traumatico (PTSD). L'utilizzo della KIDNET (versione per i bambini) presentata sotto forma di un gioco a più incontri, denominato "Linea della vita", si è rivelato una metodologia particolarmente adatta ed efficace nel contesto di emergenza post-terremoto per ridurre in breve tempo l'attivazione psico-fisiologica dei bambini, operare una ristrutturazione cognitiva dell'esperienza entro il concetto di sé e normalizzare le risposte emotive associate all'evento traumatico.
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Battipaglia, Mariella. "La chiusura anoressia e i "restauri" nel campo: un'esperienza clinica." STUDI JUNGHIANI, no. 54 (February 2022): 28–43. http://dx.doi.org/10.3280/jun54-2021oa12783.

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Abstract:
L'autrice, nel riportare un'esperienza clinica, ripercorre il processo terapeutico riflettendo su alcuni accadimenti legati alla matrice somatica della coppia analitica a lavoro. Le risonanze diadiche attivate nel campo rimandano alle dinamiche implicite psicofisiche della diade madre/bambino, potendo considerare alcuni "fenomeni corporei" come la base corporea dei fenomeni transizionali. In quest'area terza la madre deve concedersi di farsi "usare" come strumento facilitatore del contatto tra realtà esterna e realtà interna. La coppia analitica si è ritrovata nuovamente a lavoro dopo sedici anni: alla luce dell'esperienza clinica odierna e delle recenti teorizzazioni sul contro-transfert corporeo, ha guardato al campo analitico e al suo dinamismo connesso alla tessitura temporale come una dimensione nuova, uno spazio terzo intersoggettivo in cui l'arrendevolezza ad esso trasforma e alchimizza i temi e il tempo della vita. 
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Gigli, Gian Luigi. "Lo stato vegetativo “permanente”: oggettività clinica, problemi etici e risposte di cura." Medicina e Morale 51, no. 2 (April 30, 2002): 207–28. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.697.

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Abstract:
L’autore, alla luce della più aggiornata letteratura specialistica, illustra le due condizioni cliniche definite come stato vegetativo (SV) persistente rispettivamente SV permanente, condizioni a loro volta distinte da altre situazioni cliniche quali il coma e la morte cerebraele. Infatti, con SV persistente si intende uno SV - cioè la perdita completa di coscienza pur in presenza di cicli sonno-veglia e di attività ipotalamica e troncoencefalica autonomica - presente a distanza di un mese da un insulto cerebrale oppure per almeno un mese in disturbi metabolici o degenerativi o in sindromi malformative. Con SV permanente, invece, si definisce uno SV irreversibile, anche se l’organismo che ne da la definizione più aggiornata, la Multi-Society Task Force on PVS, ne precisa la connotazione probabilistica e non di certezza. Dunque mentre per lo SV persistente si pone una diagnosi, per lo SV permanente solo un giudizio prognostico. Nel prosieguo dell’articolo, l’autore illustra inoltre il dibattito di bioetica clinica attivatosi sull’argomento, mettendo in guardia da inaccettabili tentativi di introduzione surrettizia di pratiche eutanasiche per questi pazienti.
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Bolzoni, Magda. "Reti sociali e contesti di interazione. Rifugiati somali e congolesi a Torino e Cape Town." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2010): 113–25. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-003007.

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Abstract:
Questo articolo si basa su una ricerca condotta a Torino e Cape Town e analizza i vincoli e le opportunitŕ che caratterizzano la realtŕ di rifugiati somali e congolesi nonché le risorse da essi attivate per inserirsi nella societŕ di arrivo. Vengono qui presentati spunti teorici ed empirici che sottolineano l'importanza di un'analisi situata che consideri il migrante forzato come attore sociale in grado di agire strategicamente. Le caratteristiche del contesto specifico, strutturato da decisioni e interventi internazionali, nazionali e locali, risultano centrali: sebbene la questione delle migrazioni forzate sia di portata globale, l'incontro tra il rifugiato e la societŕ avviene in precisi contesti locali. Inoltre, i rifugiati si dimostrano attori con strategie e risorse eterogenee che costruiscono il proprio percorso con esiti spesso profondamente differenti. Pertanto, tenere in considerazione le reti sociali e i contesti di interazione puň consentire una migliore comprensione della loro situazione.
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Vanessa, Bozuffi, and Luca Barbieri Gian. "L'apprendimento come danza relazionale." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (December 2011): 97–119. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-001007.

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Abstract:
Gli Autori, definendo la comunitŕ scolastica come il contesto elettivo di apprendimento, evidenziano quanto proprio attraverso essa si possa giungere ad una reale integrazione sociale degli studenti ad opera dei loro partner di ruolo. Gli Autori propongono una lettura dell'apprendimento in chiave bioniana, declinata anche secondo il modello meltzeriano, come crescita e sviluppo, quindi come cambiamento della persona nella sua totalitŕ, e dunque in modo radicalmente differente dall'apprendimento nozionistico. Considerando inoltre il contributo di Loewald riguardo alla mente, di Bion rispetto alla teoria del pensiero e alla sofferenza psichica poi rielaborato da Meltzer e l'ulteriore contributo di quest'ultimo rispetto alle funzioni emotive, gli A. giungono a considerare il processo di apprendimento come dato emergente dalla relazione. Č quindi attraverso le relazioni attivate nel contesto scolastico che č possibile l'apprendimento ed anche l'integrazione sociale se il docente č in grado di condurre la "danza relazionale" adottando la reverîe professionale.
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Bartoli, Gabriella. "Psicologia, arte, attività espressive." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 203–15. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12607.

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Abstract:
Viene ricostruito il clima culturale che favorì un primo accostarsi della psicologia accademica bolognese al fenomeno artistico. Tra i fattori facilitanti: gli stretti rapporti fra i maestri tedeschi della Gestalt e gli artisti del Bauhaus nel periodo 1911-1933; nonché, nei primi anni Sessanta, entro la scuola di Renzo Canestrari, gli scambi tra i gestaltisti italiani e gli esponenti di avanguardie artistiche come "Arte Programmata" e "Nuova Tendenza". Ne scaturirono iniziative di ricerca messe in opera da un gruppo di allievi nelle Università di Bologna e, in seguito, di Roma Sapienza e Roma Tre. Furono inoltre introdotte nel corso di laurea DAMS di Bologna due nuove discipline ("Psicologia dell'arte" e "Psicologia della musica"), poi attivate in altri atenei. In parallelo vennero condotti numerosi studi teorici e sperimentali sui linguaggi artistici e i processi creativi, d'invenzione e fruizione; studi i cui risultati sono stati apprezzati sul piano internazionale per l'integrazione dei metodi e l'interdisciplinarità delle competenze.
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Liguori, Gerardo, and Vincenzo De Paola. "Riorganizzazione dell’attività chirurgica per setting assistenziali e complessità di cura." La Sanità Pubblica. Ricerca applicata 2, no. 2 (July 25, 2021): 69–82. http://dx.doi.org/10.48268/chirurgia/2021/0001.1.

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Abstract:
Il Ministero della Salute svolge attività di supporto e collaborazione con le Regioni per migliorare sia i livelli di efficienza e di produttività che quelli di appropriatezza, sicurezza ed efficacia delle cure ospedaliere (D.M. 70/2015, Legge di Stabilità 2016 e D.M.21 giugno 2016). A tal fine ha attivato il progetto “Riorganizzazione dell’attività chirurgica per setting assistenziali e complessità di cura” di durata triennale, allo scopo di mettere a disposizione conoscenze e competenze messe a punto in altre realtà sanitarie nazionali. L’implementazione di tali Best Practices, finalizzata a migliorare la gestione dei blocchi operatori, risulta strategica nel contesto nazionale, data la necessità di affinare gli strumenti per misurare le performance delle strutture ospedaliere a maggior complessità, in particolare per quelle attività di alto livello ed elevato costo come l’attività chirurgica. A questo progetto Ministeriale la Regione Campania ha aderito, proponendo come Aziende Pilota l’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli e l’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
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Lupo, Eleonora. "Design, beni culturali immateriali e “attivazione dell’autentico”: progettare il valore delle eredità culturali come “open-ended knowledge system”." i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 4 (January 9, 2011): 44–54. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2011.v4i.12662.

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Abstract:
Quando si parla di design per i beni culturali, più che di competenze di design e ambito di applicazione del progetto, è opportuno parlare di processi di design per i beni culturali. In questa visione, la valorizzazione dei beni culturali può essere vista come un insieme di processi di design (Lupo 2009). In un ideale ciclo di vita del bene culturale, materiale o immateriale (Lupo 2009), che proponiamo come lineare (si noti che questa semplificazione viene attuata solo come artificio retorico ed espediente comunicativo) si ha all’inizio un bene culturale ancora potenziale (che non esiste in quanto non ha forma), che si concretizza in forme di bene e che, quando è collettivamente socializzato riconosciuto, diventa bene esplicito, e quindi successivamente bene fruito o attivato da una comunità nel momento in cui se ne ‘appropria’ o vi partecipa in varie forme. Nel passaggio da uno stadio all’altro si verificano dei processi che sono chiamati rispettivamente di produzione (della forma) bene culturale, riconoscimento (del senso) del bene culturale e di attivazione (della funzione) del bene culturale.
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Scalercio, Stefano, and Carlo Di Marco. "Fauna macrolepidotterologica notturna degli ambienti forestali della media valle dei fiumi Alli e Simeri (Calabria, Italia) (Lepidoptera)." Bollettino della Società Entomologica Italiana 154, no. 3 (December 15, 2022): 99–116. http://dx.doi.org/10.4081/bollettinosei.2022.99.

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Abstract:
Si riporta l’elenco dei macrolepidotteri notturni raccolti nel territorio compreso fra i fiumi Alli e Simeri, sul versante sud-orientale del massiccio montuoso della Sila. A quote comprese fra i 650 e i 90 metri sul livello del mare, sono stati indagati 10 siti rappresentativi delle principali formazioni forestali del comprensorio, principalmente quercete termofile e boschi ripari. Con l’ausilio di trappole luminose a LED UV, attivate a cadenza mensile da giugno 2019 ad aprile 2021, sono stati catturati 20.366 esemplari appartenenti a 429 specie. Le più abbondanti sono strettamente legate alla copertura forestale (Eupithecia dodoneata, Cyclophora puppillaria, Watsonalla uncinula e diverse specie di Catocala) oppure hanno ampia valenza ecologica (Peribatodes rhomboidaria, Idaea filicata, I. degeneraria, Eilema caniola). Di particolare interesse biogeografico sono il rinvenimento di Cryphia receptricula, per la prima volta segnalata in Calabria, Aegle agatha, nota in Italia per tre località, Horisme exoletata, segnalata finora in Italia continentale soltanto in questa area, Denticucullus pygmina e Orectis proboscidata, note per una sola località calabrese. 44 specie vengono segnalate per la prima volta nel comprensorio silano e 7 per la costa ionica.
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Guarriello, Fausta. "La concertazione: prospettive euro-unitarie." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 172 (February 2022): 703–18. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-172013.

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Abstract:
L'introduzione della procedura di dialogo sociale nel Protocollo sulla Politica sociale e nel Trattato dell'Unione europea ha consacrato il ruolo delle parti sociali nella elaborazione e attuazione delle misure normative di politica sociale e del lavoro. Il modello del dialogo sociale eu-ropeo ha costituito fonte di ispirazione per gli ordinamenti nazionali quale riferimento normativo delle pratiche di concertazione sociale. Dopo una prima intensa stagione di accordi-quadro europei cui è stata attribuita efficacia erga omnes tramite atti legislativi, il modello è entrato in crisi a causa della rarefazione della legislazione comunitaria in campo sociale e dell'affermarsi di meccanismi di soft law, come della crescente difficoltà per le parti sociali di stipulare accordi di natura normativa. Di recente la Commissione, dopo aver attivato la fase di consultazione, ha bloccato la richiesta delle parti sociali di presentare una proposta legislativa sulla base dell'accordo da esse sottoscritto, invocando l'esistenza di un potere discrezionale di valutare l'opportunità del recepimento in una misura legislativa. La Corte di giustizia ha confermato tale interpretazione delle disposizioni del Trattato, aprendo una breccia nel modello europeo di concertazione sociale che appare del tutto dissonante rispetto all'attuale fase politica di ricostruzione della dimensione sociale.
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Passalacqua, Stefano, Alessandro Naticchia, and Giustina De Silvestro. "Registro “unifcato” di aferesi terapeutica." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4_suppl (July 23, 2013): S20—S22. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1084.

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Abstract:
La Società Italiana di Nefrologia (SIN) e la Società Italiana di Emaferesi e Manipolazione cellulare (SIdEM) concordano di utilizzare un unico database per l'archiviazione comune delle aferesi praticate e, dal 25 Luglio del 2011, il registro informatizzato del gruppo di studio di aferesi terapeutica della SIN diviene ufficialmente il registro unico condiviso. Il software operativo viene revisionato e adeguato alle nuove esigenze. Il percorso di archiviazione per l'aferesi terapeutica viene reso più intuitivo e vengono colmate alcune lacune strutturali e aggiornati i menù da cui si selezionano le risposte ai diversi quesiti; viene attivato un percorso per l'archiviazione dedicata all'aferesi produttiva, limitatamente alle cellule staminali; rimane invariato il percorso per la registrazione degli studi multicentrici. I dati organizzati ed elaborati vengono proposti in maniera analitica con una pagina dedicata all'aferesi terapeutica, una pagina dedicata all'aferesi produttiva e una dedicata agli studi multicentrici. Successivamente all'ampliamento e alla diversificazione delle U.O. Afferenti al database, si è assistito a una ridistribuzione della casistica trattata e delle procedure di aferesi impiegate. Il registro unico condiviso riporta i dati di tutte le istituzioni preposte all'impiego dell'aferesi terapeutica e propone una fotografia sempre più vicina alla realtà dell'aferesi praticata in Italia.
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Improta, Massimo, and Rinaldo Sacchetti. "Le tecnologie per consentire ad una persona diversamente abile di guidare un veicolo: l'esperienza del Centro Protesi Inail." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 92 (February 2011): 30–41. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092003.

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Abstract:
Da Ottobre del 1998, il Centro Protesi Inail (CPI), azienda specializzata nella produzione e fornitura di protesi, ortesi ed ausili, si occupa di trasporto accessibile. Il recupero della mobilitŕ individuale, infatti, č un fattore determinante per il reinserimento sociale delle persone affette da disabilitŕ motoria e/o sensoriale. Per tale ragione il CPI ha attivato un centro operativo multi specialistico (CSM) che aiuta gli utenti a conseguire la patente di guida e viaggiare in un veicolo (auto, moto, etc.). Presso il CSM, la persona diversamente abile puň ricevere lezioni di guida, sostenere l'esame di guida con i veicoli giŕ adattati in dotazione al CPI e puň scegliere numerosi tipi di adattamenti dei propri mezzi, dispositivi che possono essere applicati presso l'autofficina del CPI. In collaborazione con i costruttori di ausili per la mobilitŕ e centro universitari, il CPI promuove studi e ricerche sulle personalizzazioni dei veicoli per poter guidare in carrozzina, accedere e guidare un camper, oppure utilizzare un trattore agricolo. La nuova sfida tecnica č consentire a persone con movimenti molto limitati (ad esempio affetti da gravi miopatie o mielolesione cervicali) di poter guidare usando un joystick che ruota, accelera e frena il veicolo.
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Petti, Livia, and Filippo Bruni. "Grande aula universitaria on-line e feedback: un connubio possibile?" EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 221–34. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12386.

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Abstract:
Nel contesto italiano la formazione degli insegnanti di sostegno, ormai da anni, è attuata attraverso un apposito Corso di Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità e, nelle sedi universitarie in cui è stato attivato, ha spesso coinvolto numeri consistenti di studenti. Il V Ciclo del percorso per la prima volta, per ovvie ragioni legate all'emergenza sanitaria, si è svolto per la maggior parte on-line. In questo contributo, attraverso l'analisi dell'insegnamento "Didattica speciale: approccio metacognitivo e cooperativo" (30 ore-4 CFU) che è stato tenuto presso l'Università degli Studi del Molise dalla stessa docente sia nel percorso dedicato alla scuola dell'infanzia e primaria, sia in quello per la scuola secondaria di primo e secondo grado si è cercato di vedere come modalità didattiche di active learning basate sul feedback - con il fine di indagare opinioni e porre domande in itinere durante la lezione universitaria, anche nella "grande aula" - abbiano permesso il coinvolgimento, la comprensione e l'apprendimento dei corsisti rendendo più efficace, al tempo stesso, l'azione didattica dell'insegnante.
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Verstraeten, Fabienne, Eduardo De Paula, and Maurício Paroni De Castro. "É NECESSÁRIO QUE O REAL PENETRE NO ESPETÁCULO." Revista Rascunhos - Caminhos da Pesquisa em Artes Cênicas 6, no. 1 (April 1, 2019): 130–40. http://dx.doi.org/10.14393/rr-v6n1-2019-08.

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Abstract:
Título: É necessário que o real penetre no espetáculo Resumo: Entrevista com Thierry Salmon que procura cercar os interesses sobre a escolha dos espaços cênicos não convencionais para a realização de seus espetáculos e, a partir disso, refletir sobre as influências na encenação e no trabalho do ator. Destaca a importância e a necessidade de os acontecimentos reais serem absorvidos pela cena, pois os considera instaladores de oportunidades verdadeiras para o ator se colocar em jogo de modo presente no presente. Palavras-chave: Thierry Salmon, Encenação, Real, Espaço cênico, Atuação, Jogo. Titolo: Bisogna che il reale penetri nello spettacolo Riassunto: Intervista rilasciata da Thierry Salmon che mette a fuoco la sua attenzione e il suo interesse nella scelta di spazi scenici non convenzionali per la realizzazione degli spettacoli. Da qui si passa a riflettere sulle influenze e le conseguenze che questo porta nella messa in scena e nel lavoro dell’attore. Salmon sottolinea l’importanza e la necessità che avvenimenti reali siano assorbiti nell’azione scenica, considerandoli veri e propri attivatori di opportunità reali perchè l’attore possa mettersi in gioco nel presente. Parole chiave: Thierry Salmon, Regia, Reale, Spazio scenico, Rappresentazione, Gioco. Title: It is necessary that the real enter the spectacle Abstract: Interview with Thierry Salmon in which it seeks to surround the interests on the choice of the unconventional scenic spaces for the production of his spectacles and, from this, to reflect on its influences in the performance and the work of the actor. Highlighting the importance and the necessity of real events being absorbed by the scene, as he considered them to be installers of real opportunities for the actors to put themselves at the present time in the game, in a present way. Keywords: Thierry Salmon, Performance, Real, Scenic space, Acting, Game.
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De Masi, Franco. "Psicodinamica dell'attacco di panico. Un'utile integrazione tra psicoanalisi e neuroscienze." PSICOBIETTIVO, no. 3 (November 2011): 75–104. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-003005.

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Abstract:
Questo lavoro vuole spiegare alla luce di considerazioni psicoanalitiche e neuroscientifiche lo schema ripetitivo dell'attacco di panico. Freud aveva considerato l'attacco di panico come una "nevrosi attuale", lontana da processi conflittuali. Alcune ricerche neuroscientifiche hanno dimostrato che le reazioni psicosomatiche, scatenate dalle situazioni di pericolo, dipendono al circuito primitivo della paura (che include l'amigdala), sono caratterizzate da risposte immediate ma non accurate e possono essere anche attivate da stimoli percepiti erroneamente come pericolosi. Il terrore traumatico č fissato nella memoria implicita e puň essere successivamente scatenato da uno stimolo condizionato legato alla situazione precedente di pericolo. Nell'attacco di panico, simile a un micro delirio costruito nella solitudine e nell'angoscia, l'evento traumatico creato nell'immaginazione acquisisce lo stesso potere dell'evento traumatico reale. Nel corso del tempo, tra corpo e psiche si stabilisce un corto circuito in cui il terrore rinforza le reazioni somatiche e le corrispondenti costruzioni psichiche. Le varie organizzazioni e i diversi livelli (biologico, neuro scientifico, associativo, traumatico) dell'attacco di panico determinano i diversi tipi di approccio terapeutico (farmacologico, cognitivo e psicoanalitico). Mentre il trattamento psicofarmacologico tende a ridurre la reazione neurovegetativa e il metodo cognitivo tenta di correggere i processi associativi e percettivi dei segnali di paura, la terapia psicoanalitica č allo stesso tempo un mezzo specifico per liberare i pazienti dagli attacchi di panico e un percorso indispensabile per la loro crescita emotiva.
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Vanzetto, M., R. Rodinò, M. M. Santoro, and T. Frascarelli. "Un servizio integrato per adolescenti a Roma." Medicina e Morale 43, no. 6 (December 31, 1994): 1173–85. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1004.

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Abstract:
Dal marzo 1993 la Cooperativa sociale "Animazione Verderocca" (ANVER) ha attivato un Servizio Integrato per adolescenti, completamente gratuito, nei locali del suo poliambulatorio. Si è voluto creare nel territorio un Servizio che fosse aperto a tutti e di facile accesso, che diventasse punto di riferimento per risolvere dubbi e problemi adolescenziali, ma anche proposta per un cambiamento di comportamenti a rischio e quindi tentativo per una prevenzione primaria delle devianze giovanili. Una équipe interdisciplinare costituisce la caratteristica fondamentale di questo Servizio. Essa, tenendo presente il concetto globale di salute, intende fornire un aiuto all'adolescente a spostare il focus di attenzione dal sintomo alla totalità della persona. In un anno di attività hanno fruito del Servizio Integrato 71 giovani, 64 femmine (90%) e 7 maschi (10%). Il tipo di intervento vuole essere qualitativo più che quantitativo e le 368 prestazioni complessive effettuate ne confermano la consistenza. La domanda di partenza dell'adolescente ha trovato nell'équipe o nella consulenza psicologica una sua ridefinizione basata non solo sulla analisi della domanda, ma anche sulla formulazione stessa dell'intetvento. Evidentemente tale riformulazione "agita" e "proposta" dagli operatori del Servizio Integrato è vissuta dall'utenza come una corretta lettura o integrazione della propria richiesta vista la costanza nel tempo del ritorno e la pubblicità che gli adolescenti stessi fanno del Servizio ai propri amici.
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Di Pentima, Lorenza, and Alessandro Toni. "Il paradosso del lockdown da COVID-19: cosa accade alle donne e ai minori nei contesti maltrattanti." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (January 2021): 11–35. http://dx.doi.org/10.3280/mal2021-003002.

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Abstract:
Nel 2020, a causa della pandemia dovuta al virus SARS-CoV-2, in tutto il mondo è stato attivato il lockdown, richiedendo di rimanere nelle proprie abituazioni per frenare il contagio. Se l'isolamento domestico ha rappresentato la misura più efficace per limitare la diffusione del virus, per le vittime di violenza domestica, soprattutto donne e minori, ciò ha costituito un aumento del rischio di subire violenze fisiche, sessuali, psicologiche ed assistite. Molte le ragioni all'origine di tale fenomeno: l'incertezza dell'evoluzione della patologia e la precarietà economica hanno rappresentato fattori di maggiore stress, a cui si sono aggiunti la convivenza forzata tra la vittima e il suo abusante, e l'aumentato controllo di quest'ultimo, elementi che hanno incentivato il ripetersi degli episodi di violenza. Inoltre, per le vittime è stato quasi impossibile richiedere aiuto, poiché con il lockdown non si poteva lasciare la propria abitazione e i servizi del territorio non hanno potuto garantire una vigilanza continuativa sulle situazioni più a rischio. Infine, in accordo con la letteratura, è stato riscontrato che la maggior parte delle vittime, per il loro assetto psicologico, derivante dall'aver subito a lungo violenze di ogni tipo, ritengono di avere poco controllo sugli eventi e di non poter ricevere aiuto da parte degli altri; così per lo più hanno rinunciato a richiedere un intervento esterno per uscire dalla spirale della violenza.
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Altomari, Natalia, and Antonella Valenti. "Gamification as a tool for learning and assessment of soft skills at school." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 161–69. http://dx.doi.org/10.36253/form-13765.

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Abstract:
Learning and assessing new skills is a challenge in education that teachers must take up primarily, playing a key role in the educational success of each student. With this perspective, soft skills (or transversal skills) are often considered of secondary importance, instead, if developed properly, they are among the skills required in the world of work, as well as in the purely educational world. Such skills, activated and enhanced through an innovative tool such as gamification, could be an answer to this gap. Serious games, in fact, are not only a means of entertainment or playfulness but are increasingly finding their place in the educational field. La gamification come strumento di apprendimento e di valutazione delle competenze trasversali a scuola. L’apprendimento e la valutazione di nuove abilità rappresentano una sfida nel settore educativo che deve essere colta principalmente dai docenti, giocando, questi, un ruolo fondamentale nel successo formativo di ciascuno studente. In quest’ottica, le soft skills (o abilità trasversali) vengono spesso considerate di secondaria importanza, invece, se sviluppate adeguatamente, rientrano tra le competenze richieste nel mondo del lavoro, oltre che in quello prettamente scolastico. Tali abilità, attivate e potenziate attraverso uno strumento innovativo quale la gamification, potrebbero rappresentare una risposta a questa lacuna. I serious game, infatti, non sono solo un mezzo di intrattenimento o ludico ma trovano sempre più spazio in ambito educativo.
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Grillo, Valeria, and Maria Pia Gagliardi. "Verso una dimensione inclusiva degli alunni diversamente abili nella scuola: presentazione di un percorso formativo orientato al modello Skills for Life." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (December 2012): 93–114. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-003006.

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Abstract:
La presente esperienza si riferisce a un intervento formativo effettuato nel quadro del Piano Formativo Ministeriale "I CARE" previsto per gli anni 2007/2008-2008/2009, mirato all'"inclusione degli alunni diversamente abili, e finalizzato a realizzare un'effettiva dimensione inclusiva della scuola italiana". L'intervento nasce sulla base della richiesta di consulenza avanzata da alcuni docenti, che avevano gia collaborato con la Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute (SSPS) dell'Universita Sapienza di Roma in un progetto, commissionato dal MIUR e mirato all'adattamento italiano del modello formativo Skills for Life (SfL). Hanno partecipato al percorso di formazione circa 60 insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado. La metodologia, in linea con il modello adottato, insiste sullo sviluppo delle competenze psicosociali, sul coinvolgimento sistemico di tutte le componenti della scuola, sull'importanza dell'andamento processuale e ricorsivo delle varie iniziative che le componenti stesse intendono promuovere. Nello specifico gli autori mirano alle seguenti finalita: documentare il percorso, evidenziando fasi e passaggi peculiari del processo formativo attivato; comprovare l'efficacia e l'adattabilita del modello SfL alla complessita e mutevolezza del contesto educativo scolastico chiamato, in questo caso, a realizzare una dimensione inclusiva degli alunni diversamente abili; verificare, attraverso la sperimentazione, il valore propedeutico del modello nelle numerose e differenti iniziative di promozione della salute nella scuola italiana. La positivita di questa esperienza e testimoniata non solo dal significativo consenso degli insegnanti, ma anche dal riconoscimento formale (premio "GOLD") da parte della Regione Toscana.
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Brunod, Marco. "La ricerca intervento nell'esperienza dello studio aps." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2011): 171–82. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003010.

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Abstract:
La crescita di iniziative che si possono inscrivere nell'alveo della ricerca intervento, nelle pratiche professionali dello Studio APS, č strettamente collegata a come nel tempo si č modificate la domanda di servizi consulenziali. Nel passato condizioni organizzative e lavorative piů stabili sollecitavano domande di intervento formativo e consulenziale piů centrate sull'analisi e la comprensione di aspetti riguardanti i funzionamenti organizzativi (lavoro di gruppo, integrazione, comunicazione, processi decisionali, ecc.) o lo sviluppo di specifiche competenze (coordinamento, gestione delle risorse umane, esercizio di ruoli di autoritŕ, ecc.); attualmente la provvisorietŕ degli assetti organizzativi, le continue riorganizzazioni, le maggiori temporaneitŕ delle posizioni lavorative alimentano una domanda di interventi prevalentemente finalizzati ad accompagnare cambiamenti. In questo quadro si inscrive, nelle esperienze dello Studio APS, una utilizzazione piů esplicita e dichiarata della "ricerca-azione" considerata come una modalitŕ di intervento nelle organizzazioni non soggetta ad una meccanica riproposizione di impianti metodologici e strumentali preordinati. La ricerca intervento si configura cosě come un approccio finalizzato a sostenere processi di costruzione di significati e rappresentazioni condivise in grado di orientare l'agire individuale e collettivo, sostenere decisioni e aprire prospettive possibili. Obiettivo della ricerca intervento diviene quello di far emergere il sistema di significazione attivato dagli attori rispetto a specifici problemi, decostruire tale sistema e accompagnare la ricostruzione di nuovi modi di significarli e trattarli. Nell'articolo sono richiamate alcune esperienze di ricerca intervento realizzate dallo Studio APS per accompagnare processi di cambiamento organizzativo e lo sviluppo di nuovi strumenti di gestione e comunicazione.
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Rinaldini, Matteo, Anna Chiara Scapolan, Stefano Rodighiero, and Fabrizio Montanari. "Il time crafting negli spazi di coworking." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (December 2021): 67–92. http://dx.doi.org/10.3280/so2021-002003.

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Abstract:
Attingendo e contribuendo alla letteratura sulla accelerazione sociale, agli studi organizzativi sul job crafting e alla più recenti ricerche sui coworking, l'articolo indaga le forme di time crafting attivate dai mobile workers che frequen-tano gli spazi di coworking. I risultati riportati si basano su una ricerca empirica qualitativa esplorativa che ha coinvolto 126 frequentatori di 39 spazi di coworking nella Regione Emilia-Romagna. L'evidenza empirica suggerisce che i coworkers attivano due forme di time crafting per strutturare e gestire il loro tempo e la rela-zione tra il loro tempo di lavoro e di non lavoro: il time boundaries crafting e il re-lational time crafting. La prima forma si riferisce fondamentalmente a tutte quel-le azioni volte a separare o sovrapporre tempo di lavoro e tempo di non lavoro che vengono favorite dalla frequentazione dello spazio di coworking. La seconda for-ma include quelle azioni volte a concentrare all'interno dello spazio di coworking tutto il tempo dedicato alle relazioni professionali e a ritualizzare le relazioni extra-lavorative che si sviluppano spontaneamente nel coworking. In entrambe le forme di time crafting, lo spazio di coworking gioca un ruolo rilevante fornendo ai mobili workers che lo frequentano artefatti fisici, servizi e risorse immateriali (fondamen-talmente il senso di comunità) che li supportano nelle loro azioni volte a strutture e gestire la collocazione temporale (timing), l'estensione nel tempo (length) e l'intensità (intensity, pace) delle loro attività lavorative e non lavorative.
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Grandi, Alberto, and Stafano Magagnoli. "Ai margini dell'intervento straordinario. Le Marche tra la Cassa per il Mezzogiorno e la piccola impresa." STORIA URBANA, no. 130 (October 2011): 169–91. http://dx.doi.org/10.3280/su20011-130007.

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Abstract:
Le politiche di sviluppo economico attuate nella regione marchigiana a partire dal secondo dopoguerra si confrontano con due variabili significative che definiscono il contesto di intervento. Da un lato, la caratteristica dimensionale e qualitativa del tessuto produttivo locale: esso č composto per lo piů da piccole imprese, sviluppatesi seguendo un percorso di industrializzazione di natura sostanzialmente endogena, ed č segnato dalla presenza di una imprenditoria diffusa, la cui origine si lega a strutture economiche e sociali formatesi nel lungo periodo. Dall'altro lato, la peculiaritŕ amministrativa e geografica, per cui la parte piů meridionale del territorio regionale č interessata dai provvedimenti della Cassa per il Mezzogiorno. Le politiche pubbliche a sostegno dell'industrializzazione intervengono in questo contesto secondo due differenti strategie. Nel primo trentennio dopo la Seconda guerra mondiale, esse sembrano soprattutto orientate a sostenere la competizione territoriale, nel quadro delle scelte nazionali di localizzazione industriale e di allocazione delle risorse; le Aree industriali attrezzate rappresentano, per tutto questo periodo, uno strumento attraverso il quale attrarre l'insediamento di imprese "esterne". L'istituzione del Consorzio per il Nucleo d'industrializzazione di Ascoli Piceno, nell'ambito degli interventi della Cassa per il Mezzogiorno, si inquadra in questa prima fase. Una seconda fase, dalla metŕ degli anni Settanta, vede invece prevalere l'obiettivo di riequilibrare le asimmetrie createsi negli anni precedenti e rappresentate dal maggiore sviluppo economico, sociale e demografico della fascia costiera e delle zone d'imbocco delle valli. Le Aia di iniziativa regionale attivate in questa seconda fase mostrano una diversa declinazione dell'uso di questo strumento, mirata a interagire con le dinamiche della piccola impresa.
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Giannone, Chiara. "SE LEGGO E COMPRENDO, ALLORA APPRENDO. LA “RISCRITTURA FUNZIONALE” IN CLASSE PER CONTRASTARE LA COMPLESSITÀ DEI MANUALI SCOLASTICI." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 28, 2022): 1038–67. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18337.

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Abstract:
Alcune questioni come la comprensione a scuola e la complessità dei manuali scolastici, che sono già state oggetto di studio in passato, si rivelano ancora oggi attuali e irrisolte. La scuola, che diventa di anno in anno sempre più linguisticamente e culturalmente variegata, deve poter garantire a tutti gli studenti il diritto di apprendere. Affinché possa esserci apprendimento, però, è necessario che l’alunno sia in grado (e sia messo nelle condizioni) di comprendere: come afferma Emanuela Piemontese (1996), infatti, senza comprensione non può esserci apprendimento. Per contrastare la complessità dei manuali scolastici sono state attivate diverse strategie di semplificazione del testo; una di queste, la “riscrittura funzionale”, è stata utilizzata per semplificare il manuale di antologia durante un’esperienza didattica vissuta a gennaio 2021, a distanza, in una scuola secondaria di secondo grado di Padova. In questo contributo si presentano le lezioni svolte in classe e i materiali utilizzati. If i read and understand, then i learn. “Functional rewriting” in the classroom to counteract the complexity of school textbooks Some issues such as comprehension at school and the complexity of school textbooks, which have already been studied in the past, still turn out to be topical and unresolved today. Schools, which are becoming more and more linguistically and culturally diverse each year, must be able to guarantee the right to learn to all students. In order for there to be learning, however, it is necessary that the student be able (and be enabled) to understand: as Emanuela Piemontese (1996) states, in fact, without understanding there can be no learning. In order to combat the complexity of school textbooks, various strategies have been activated to simplify the text; one of these, "functional rewriting", was used to simplify an anthology textbook during a didactic experience in January 2021, online, in a secondary school in Padua. This paper presents the lessons carried out in class and the materials used.
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Morano, Pierluigi, Francesco Tajani, and Debora Anelli. "Urban planning variants: a model for the division of the activated “plusvalue” between public and private subjects [Interventi in variante urbanistica: un modello per la ripartizione tra pubblico e privato del “plusvalore” conseguibile]." Valori e Valutazioni 28 (July 2021): 31–48. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212804.

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The establishment of the “extraordinary urbanization contribution” with Law no. 165 of 2014 requires regulating the division between public and private of the capital gains achievable from interventions on urban areas or buildings as variant or in derogation of the regulatory instruments in force. The “free interpretation” of the aforementioned directive left to regional and local decision makers – regarding a) the procedures for assessing the higher value generated by the urban planning variant compared to the pre variant situation and b) the exact percentage of the extraordinary contribution to be used – has led to a methodologically uneven and confused national panorama. This work aims to define and test a rational procedure for assessing the higher value activated by the intervention, comparing the situation before and after the urban variation, and to determine the amount of the gross floor area achievable with the transformation that the private subject is required to pay to the Public Administration, due to the percentage variation of the extraordinary contribution. L’istituzione del “contributo straordinario di urbanizzazione” con la Legge n.165 del 2014 richiede di regolamentare la ripartizione tra pubblico e privato del plusvalore conseguibile da interventi su aree o immobili in variante urbanistica o in deroga agli strumenti vigenti. La “libera interpretazione” della suddetta norma lasciata ai decisori regionali e locali - in merito a) ai procedimenti di stima del maggior valore generato dalla variante urbanistica rispetto alla situazione ante variante e b) all’esatta percentuale del contributo straordinario da impiegare - si è tradotta in un panorama nazionale metodologicamente frastagliato e confuso. Il presente lavoro ha l’obiettivo di delineare e testare una procedura razionale di stima del maggior valore attivato dall’intervento, mettendo a confronto la situazione ante e post variante urbanistica, e di determinare l’ammontare della superficie lorda di pavimentazione realizzabile con la variante che la parte privata è tenuta a corrispondere alla Pubblica Amministrazione, in ragione della variazione percentuale del contributo straordinario.
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Tajani, Francesco, Pierluigi Morano, Marco Locurcio, and Paola Amoruso. "A logical operating model for the assessment of the forced sale value in the judicial procedures." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 23–40. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212904.

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Abstract:
With reference to real estate auctions activated in the context of judicial procedures (bankruptcy and/or executive), this work develops and tests a logical operating model for the assessment of the forced sale value. This is determined from the market value of the asset by applying an appropriate discount (or premium) coefficient based on the potential risks of the urban and market context in which the property is located. The estimated coefficient allows for determination of the auction value of the property to be sold which, due to yields obtainable and transaction risk, is admissible in terms of buyer convenience. The model proposed and tested here borrows Ellwood's logic as applied to the real estate sector, integrated through the investment risk assessment approach of Real Options Analysis. Applied in the one hundred and forty cities where the Italian courts are based, the model allowed for the construction of an abacus of discount (or premium) coefficients, differentiated in terms of the cities analyzed, the various areas of each city and the intended residential or commercial use. Putting in practice the application highlighted the validity of the model, capable of contextualizing the discount (or premium) coefficient needed to determine forced sale value based on the risk factors of the market areas considered. Practical implications of the abacus include the possibility of limiting the times of auctioning procedures, as well as generating a map of the areas of greatest interest for potential investors, where the uncertainty, typical of this specific real estate sub-market, is overcome by the knowledge of the limit values of investment convenience for the area under analysis. Con riferimento alle aste immobiliari attivate nell'ambito di procedure giudiziarie (concorsuali e/o esecutive), nel presente lavoro è sviluppato e testato un modello logico-operativo per la stima del valore di vendita forzata. Questo valore è determinato a partire dal valore di mercato del cespite applicando, a seconda dei casi, in ragione dei rischi o delle potenzialità del contesto urbano e di mercato in cui l’immobile è ubicato, un congruo coefficiente di sconto o di premio. Il coefficiente stimato permette di determinare il valore a base d’asta dell'immobile da aggiudicare che, in ragione dei rendimenti ottenibili e del rischio dell'operazione, risulti ammissibile in termini di convenienza per l’acquirente. Il modello, qui proposto e testato, mutua la logica di Ellwood applicata al settore immobiliare, integrata mediante l’approccio valutativo della rischiosità degli investimenti proprio dell’Analisi delle Opzioni Reali. Implementato sulle centoquaranta città in cui hanno sede i tribunali italiani, il modello ha consentito di costruire un abaco dei coefficienti di sconto (o di premio), differenziati per le città analizzate, per le diverse zone di ciascuna città e per le destinazioni d’uso "residenziale" e "commerciale". L'applicazione condotta ha posto in risalto la validità del modello, in grado di contestualizzare il coefficiente di sconto (o di premio) per la determinazione del valore di vendita forzata in ragione dei fattori di rischio degli ambiti di mercato considerati. Le implicazioni pratiche dell'abaco concernono la possibilità di contenere i tempi delle procedure di vendita all’asta, come pure di generare per i potenziali investitori una mappa delle aree di maggiore interesse, dove l'aleatorietà tipica di questo particolare sub-mercato immobiliare è superata dalla conoscenza dei valori limite di convenienza dell’investimento per l'ambito in analisi.
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"Regione Campania - Misure attivate del piano di azione "Campania al lavoro!" nel 2010." QT Quaderni di Tecnostruttura, no. 41 (September 2011): 91–94. http://dx.doi.org/10.3280/qt2011-041021.

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Pollis, F., F. Riva, F. M. Dallavalle, D. Inverardi, S. Leoncino, D. Romano, and R. Guaschino. "Formazione sul campo: un utile strumento per avviare il percorso di accreditamento previsto dall’accordo Stato – Regioni del 16/12/2010." Working Paper of Public Health 1, no. 1 (June 15, 2012). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2012.6775.

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Abstract:
Per “Formazione sul campo” si intende una tipologia di formazione che si realizza in concomitanza della pratica lavorativa, quando questa si sostanzia in determinate azioni. Essa si sviluppa e si realizza direttamente mentre si lavora. Nasce interrogando e facendoci interrogare dall’esperienza e si propone di mettere al centro dei processi di apprendimento problemi operativi concreti e reali. Si collega alle esigenze delle organizzazioni che perseguono concretamente lo sviluppo della qualità dei servizi e trova terreno fertile laddove i professionisti lavorano mossi da spirito di ricerca. Il percorso formativo che è stato attivato dalla S.C. di Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria nell’ultimo quadrimestre del 2011, è nato dall’esigenza di dotare i medici volontari che operano in nome e per conto dell’Azienda stessa, attraverso le associazioni, delle competenze necessarie per la gestione della corretta selezione del donatore.
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Sacchi, M. C. "Il Gel Piastrinico in chirurgia orale." Working Paper of Public Health 1, no. 1 (June 15, 2012). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2012.6777.

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Abstract:
Obiettivi: L’utilizzo topico di emocomponenti autologhi, il concentrato piastrinico (CP) ed il plasma povero di piastrine, rappresenta una delle strategie più innovative per modulare ed amplificare i processi di guarigione e di rigenerazione tessutale. Con questo studio si è dimostrato che l’applicazione del gel piastrinico, quando viene applicato in chirurgia orale ed in particolare nell’implantologia, è in grado di migliorare ed accelerare i processi osteogenetici; Metodologia: il CP, preparato a partire da un prelievo contenuto di sangue venoso (30-60 ml), viene attivato mediante una miscela di calcio gluconato e batroxobina (un enzima similtrombinico). Nell’arco di 3-5 minuti si ottiene un bioprodotto pronto per rilasciare in situ, verosimilmente, quei GFs fondamentali per la guarigione e la rigenerazione dei tessuti circostanti.; Conclusioni: il gel piastrinico, una biotecnologia efficace, semplice e dai costi contenuti, offre ai clinici l’opportunità di poter disporre di uno strumento innovativo atto a ridurre i tempi di guarigione e le complicanze post-operative, migliorando notevolmente la qualità di vita dei pazienti;
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Ambrosetti, Marco, Roberto F. E. Pedretti, Mario Facchini, Gabriella Malfatto, Salvatore Pio Riccobono, Oreste Febo, and Tommaso Diaco. "Current activities of Cardiovascular Rehabilitation in the ambulatory setting of the Lombardy Region." Monaldi Archives for Chest Disease 84, no. 1-2 (June 22, 2016). http://dx.doi.org/10.4081/monaldi.2015.722.

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Abstract:
<p>In the present work, the current activities of Cardiovascular Rehabilitation and Prevention (CRP) in the ambulatory setting of the Lombardy Region (Italy) are described. Based on the 2012 Legislation, ambulatory CRP is delivered by means of three programme categories (MAC 6, 7, and 8) with different degrees of intensity. The patient evaluation of global cardiovascular/clinical risk, comorbidity, and disability is the cornerstone for MAC prescription. Following the organization of MAC activities, a survey on 327 patients was carried out by the regional network of the Italian Society of Cardiovascular Rehabilitation (GICR-IACPR). Globally, acute coronary syndromes (with or without coronary revascularization) constituted the main access group to CRP. More than 60% of patients displayed a condition of high risk, comorbidity, and disability. The outcome of ambulatory CRP by means of MAC 6 and 7 was satisfactory, while in the 'less intensive' MAC 8 patients with complete drug up-titration and achievement of secondary prevention targets were no more than 70%. </p><p><strong>Riassunto</strong></p><p>La Cardiologia Riabilitativa e Preventiva (CRP) storicamente riconosce nei percorsi ambulatoriali un importante setting per l’erogazione dell’intervento. In Regione Lombardia negli ultimi anni le attività di CRP sono state oggetto di una profonda riorganizzazione, con il contributo di esperti GICR-IACPR attivi presso lo specifico tavolo tecnico attivato presso la Direzione Generale Sanità. Dal 2012 sono attive le Macroattività Ambulatoriali Complesse e ad alta integrazione di risorse (MAC), che riguardano anche la sfera della CRP. Le MAC si sono poste come integrazione e alternativa al percorso degenziale e sono state classificate in tre livelli a complessità decrescente (MAC 6, MAC 7 e MAC 8 nel nuovo nomenclatore delle attività ambulatoriali). Il network GICR-IACPR ha quindi successivamente condotto una survey su 327 pazienti in tre Centri di CRP, di cui vengono esposti i risultati. Complessivamente, le condizioni di accesso alle MAC più utilizzate sono stati gli esiti di sindrome coronarica (con o senza rivascolarizzazione) e vi è stata una robusta rappresentazione (oltre 60%) di situazioni cliniche a medio/alto rischio clinico, complessità e disabilità. L’outcome dell’intervento in regime di MAC (in termini di recupero funzionale, titolazione della terapia di cardioprotezione e raggiungimento dei target terapeutici) è stato globalmente soddisfacente, seppure minore (non superiore al 70%) nel MAC 8 meno "intensivo".</p>
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