Academic literature on the topic 'Attaccamento materno'

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Journal articles on the topic "Attaccamento materno"

1

Como, Maria Rosaria, Giovanna Manna, and Palmira Faraci. "Il ruolo dello stile di attaccamento materno sull'autostima in etŕ adolescenziale." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2012): 575–90. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004006.

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Abstract:
Lo studio intende verificare l'incidenza dello stile relazionale materno sulla stima di se degli adolescenti. Alla ricerca hanno partecipato 285 coppie madre-figlio. Agli adolescenti (122 ragazzi,163 ragazze), di eta compresa tra i 13 e i 19 anni (eta media = 16.23 anni, ds = 1.64), e stata somministrata la versione ridotta del Test Multidimensionale dell'Autostima (Manna, Mirisola e Boca, 2005); alle madri e stata somministrata la versione italiana dell'Attachment Style Questionnaire (Fossati, Feeney, Donati, Donini, Novella, Bagnato, Acquarini e Maffei, 2003). I risultati, ottenuti attraverso l'analisi della regressione multipla, mostrano che uno stile materno sicuro influenza positivamente lo stile relazionale degli adolescenti; al contrario, uno stile materno insicuro incide negativamente sull'immagine che l'adolescente possiede di se stesso e della propria vita.
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2

Lynne, Layton. "Attaccamento, mutua dipendenza e interdipendenza nella fine dell'analisi." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (December 2011): 29–48. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-001003.

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Abstract:
La negazione della dipendenza e dell'interdipendenza caratterizzano spesso la fine dell'analisi, sia nella letteratura classica, sia in molte analisi attualmente svolte. Ciň dipende, in buona parte, dal contesto culturale dominante negli Stati Uniti, improntato ad un atteggiamento di tipo mascolino della soggettivitŕ, basato sulla negazione della relazionalitŕ, cioč su una forma di autonomia difensiva che l'autrice collega con la "resistenza materna". Con l'aiuto di un caso clinico particolarmente adatto (lo sviluppo dell'autostima e l'accesso alla relazione affettiva e sentimentale in un uomo gay), ella mette in evidenza tutte le difficoltŕ che alla fine dell'analisi ostacolano l'elaborazione di queste tematiche, decisive per la conquista di un'autonomia vera.
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Frigerio, Alessandra, Elisa Ceppi, Michela Colasanto, and Massimo Molteni. "Attaccamento e problemi emotivo-comportamentali in un campione infantile di bambini maltrattati." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2010): 117–33. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-003006.

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Abstract:
L'importanza di valutare, sin dalla prima infanzia, l'associazione tra una carente e inadeguata qualitŕ delle cure materne e la manifestazione di quadri psicopatologici č ampiamente riconosciuta, alla luce dell'impatto che il maltrattamento esercita sullo sviluppo sia psichico sia biologico del bambino. Il presente studio ha investigato la presenza di problemi emotivo-comportamentali e lo stile di attaccamento in un campione di 28 bambini di un anno circa di etŕ, inseriti insieme alle loro madri in comunitŕ di accoglienza, e in un campione (N = 28) di controllo. Le madri compilavano un questionario che misura i problemi comportamentali e le competenze dei bambini (Infant Toddler Social and Emotional Assessment) e partecipavano insieme ai loro figli alla procedura Strange Situation. I bambini inseriti in comunitŕ, rispetto ai coetanei, sono stati descritti come piů problematici rispetto ai comportamenti internalizzanti, meno abili sul fronte delle competenze socio-emotive e si č visto che formavano piů frequentemente un attaccamento di tipo disorganizzato. Tuttavia, lo stile di attaccamento non č risultato un fattore capace di moderare l'associazione tra maltrattamento e problemi emotivo-comportamentali. In conclusione, lo studio fornisce un contributo alla comprensione del fenomeno del maltrattamento in una fascia d'etŕ poco investigata, verso cui promuovere tempestivamente interventi mirati a migliorare la qualitŕ della relazione madre-bambino.
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4

Zaccagnini, Corrado. "Attaccamento, funzione riflessiva e affetti tra teoria e clinica." GROUNDING, no. 1 (November 2010): 33–41. http://dx.doi.org/10.3280/gro2010-001006.

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Abstract:
Le osservazioni cliniche di Winnicott, Kohut, Bion avevano sottolineato il ruolo del caregiver nello sviluppo emotivo e della personalitŕ. La Ainsworth, sulla scia di Bowlby, aveva mostrato come il costituirsi di un modello operativo interno efficace nel bambino dipenda dalla "sensibilitŕ" materna nel rispondere alle aspettative e ai bisogni del figlio. Strumenti sempre piů raffinati consentono di indagare la relazione caregiver-bambino e si trasformano in una piů raffinata capacitŕ di intervento terapeutico che chiama prepotentemente in campo il corpo. Da qui nasce la possibilitŕ e l'opportunitŕ di un dialogo tra teoria dell'attaccamento e analisi bioenergetica
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5

Pedrini, Laura, and Alberto Ghilardi. "Salute mentale materna e attaccamento madre-bambino nella gravidanza a rischio: una revisione sistematica." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (January 2017): 101–42. http://dx.doi.org/10.3280/mal2016-003006.

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6

Nicolais, Giampaolo, Anna Maria Speranza, Simona Guarino, and Cristina Trentini. "Rappresentazioni mentali materne e qualitŕ degli scambi diadici in un gruppo di bambini a rischio di maltrattamento." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (September 2009): 51–63. http://dx.doi.org/10.3280/mal2009-003006.

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Abstract:
- Problem: maltreatment impacts on the quality of interactive exchanges, precociously putting the infant at risk for maladaptive outcomes. Method: research involved 37 mother-infant dyads at risk for maltreatment and 37 non-referred dyads. AAI has been administered to the mothers; furthermore, dyadic interactive exchanges were observed and video-recorded. Results: in comparison with the control group, the at-risk group shows a prevalence of disorganized models (X= 12,2; p < 0,01). Additionally, in the at-risk group an influence of maternal mental state on the interactive quality has been evidenced: dismissing mothers present lower sensitivity (F = 4,87; p < 0,01), whereas disorganized mothers express more negative affective states (F = 5,65; p < 0,01). Conclusions: early traumatic relational experiences influence maternal state of mind with respect to attachment, thus compromising the process of dyadic affective regulation.Key words: child maltreatment, traumatic experiences, attachment, dyadic interaction.Parole chiave: maltrattamento infantile, esperienze traumatiche, attaccamento, interazione diadica.
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Baldoni, Franco, Bruno Baldaro, and Mariagrazia Benassi. "Disturbi affettivi e comportamento di malattia nel periodo perinatale: correlazioni tra padri e madri." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2010): 25–44. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-003002.

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Abstract:
Secondo la teoria dell'attaccamento una funzione principale dell'essere genitori č fornire una "base sicura", cioč una particolare atmosfera di sicurezza e di fiducia all'interno della relazione con la figura di attaccamento. Questa necessitŕ si manifesta anche nella vita di coppia, in particolare durante la gravidanza e nel periodo successivo alla nascita di un figlio. Per studiare l'influenza di alcuni aspetti psicologici e comportamentali nelle madri e nei padri durante il periodo perinatale, gli autori hanno studiato un campione di 40 coppie valutate dal secondo trimestre di gravidanza al primo trimestre dopo il parto. In quattro occasioni a tutti i soggetti sono stati somministrati quattro questionari: il CES-D, il Symptom Questionnaire, l'Illness Behaviour Questionnaire e il Perinatal Couple Questionnaire. L'analisi statistica ha evidenziato che in questo periodo i padri manifestano alterazioni emotive con oscillazioni che sono correlate con la sofferenza materna. I padri le cui compagne hanno sofferto di disturbi affettivi durante il post-partum sono risultati piů depressi, ansiosi e irritabili, tendono a manifestare la loro sofferenza sotto forma di sintomatologia somatica e ad essere preoccupati per la propria salute e per il ruolo paterno. Gli interventi psicologici sui disturbi affettivi nel periodo perinatale dovrebbero perciň riguardare non solo la madre, ma entrambi i genitori. Nelle situazioni maggiormente a rischio, un aiuto psicoterapeutico finalizzato a ridurre la sintomatologia depressiva e ansiosa, le preoccupazioni ipocondriache e le difficoltŕ genitoriali puň favorire una migliore relazione di attaccamento non solo nei confronti del bambino, ma anche del proprio partner.
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8

Cassibba, Rosalinda, Caterina Balenzano, and Anna Santa Settanni. "La depressione materna nella transizione alla genitorialitŕ: attaccamento, problematiche psicopatologiche ed eventi di vita stressanti come fattori di rischio." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (December 2010): 73–94. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002006.

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Abstract:
Lo studio intende analizzare l'evoluzione della depressione materna nella transizione alla genitorialitŕ, valutando il ruolo di alcuni fattori di rischio quali l'insicurezza dell'attaccamento, la presenza di problematiche psicopatologiche e di eventi di vita stressanti. La ricerca, condotta su un campione di 30 primipare (etŕ: M = 31.60; d.s. = 4.12) ha previsto un disegno longitudinale. Nella prima rilevazione, al 3° trimestre di gravidanza, sono state somministrate l'Edinburgh Depression Scale (EDDS, Cox, Holden e Sagovsky, 1987); la Mini-International Neuropsychiatric Interview (MINI, Sheehan et al., 1998); la Scala degli Eventi Stressanti (Paykel et al., 1980) e l'Attachment Style Interview (ASI: Bifulco et al., 2002). A 10 giorni e a 3 mesi dopo il parto, č stata prevista solo la somministrazione telefonica dell'EDDS. Le analisi dei dati hanno messo in luce un decremento lineare della depressione dalla gravidanza al postnatale e un'associazione significativa tra la depressione prenatale e postnatale e tutti e tre i fattori di rischio considerati; tali fattori sono, a loro volta, significativamente associati tra loro. I risultati ottenuti sottolineano la possibilitŕ di individuare i fattori di rischio per la genitorialitŕ giŕ in gravidanza e l'utilitŕ, di conseguenza, di implementare interventi di sostegno al fine di rendere meno problematica l'assunzione del ruolo genitoriale e la strutturazione della relazione madre-bambino.
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9

Clulow, Christopher. ""Nominare" e "far vergognare" nella psicoterapia con coppie violente, secondo il vertice dell'attaccamento." INTERAZIONI, no. 2 (July 2010): 43–52. http://dx.doi.org/10.3280/int2010-002005.

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Abstract:
La ricerca contemporanea ha individuato le vie attraverso le quali i modelli violenti di relazione possono essere trasmessi da una generazione a quella successiva. La sicurezza dell'attaccamento č una di queste vie. La relazione adulta di coppia č stata considerata come una relazione che ha la capacitŕ di frenare o accelerare questi effetti intergenerazionali. In questo campo, attraverso il materiale clinico relativo ad una coppia violenta, esamineremo il potenziale patogeno dei modelli insicuri di attaccamento, organizzati e disorganizzati, che attivano un comportamento violento all'interno della coppia. Evidenzieremo i fattori all'opera che favoriscono il passaggio alla violenza: frequentemente, essi non possono essere "nominati" in quanto tali e riconoscerli puň accompagnarsi a intensi sentimenti di vergogna e di umiliazione. Avere accesso a tali prove, riconoscerle e sviluppare una capacitŕ di pensare a questo proposito, č al centro del progetto terapeutico, che sia una terapia basata sull'attaccamento o una terapia fondata su un'altra prospettiva psicoanalitica. Questo progetto puň essere ostacolato dalle pressioni sui terapeuti, che vengono dall'interno stesso del campo intersoggettivo della consultazione, o da fonti esterne. Il loro obiettivo: evitare d'avere a che fare con la violenza o di ri-giocare delle scene umilianti. Questo avviene, soprattutto, in un clima sociale in cui viene mostrata tolleranza zero in materia di abusi domestici, rendendo pubblico il nome (e dunque la vergogna) degli autori.
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Dissertations / Theses on the topic "Attaccamento materno"

1

IERARDI, ELENA. "Maternità in adolescenza: interazioni madre-bambino, fattori di rischio e valutazione dell’efficacia di un programma di intervento." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/68591.

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Abstract:
La maternità in adolescenza è considerata un fattore di rischio per la qualità della relazione madre-bambino, per lo sviluppo socio-emotivo del bambino e per la salute e le opportunità di vita della madre (Aiello & Lancaster, 2007). Il primo studio è volto a individuare delle differenze tra 50 diadi madri adolescenti-bambini e 50 diadi madri adulte-bambini negli stili di interazione e di disponibilità emotiva diadica a livello macroanalitico e nella regolazione emotiva a livello microanalitico a 3 mesi di vita del bambino, considerando anche il modello di attaccamento materno e la funzione riflessiva della madre. I risultati indicano che le madri adolescenti rispetto alle madri adulte hanno più modelli di attaccamento insicuro e più bassi punteggi di funzione riflessiva. Inoltre le madri adolescenti rispetto alle madri adulte sono meno sensibili, più intrusive e ostili, strutturano meno l’attività di gioco del bambino ed esprimono più emozioni negative e meno positive verso i figli e i loro bambini sono meno cooperativi e responsivi ed esprimono più affetti negativi e meno positivi rispetto ai bambini di madri adulte. A livello diadico, le diadi con madri adolescenti rispetto alle diadi con madri adulte trascorrono meno tempo in stati di coordinazione affettiva positiva e più tempo in stati di coordinazione affettiva negativa. Il secondo studio è volto a valutare l’efficacia del programma di intervento PRERAYMI (Promoting responsiveness, emotion regulation and attachment in young mothers and infants), caratterizzato dall’uso della tecnica del video-feedback, dalla consultazione psicologica e dal monitoraggio psicomotorio, effettuato a partire dai primi mesi di vita del bambino, nel migliorare gli stili di interazione e di regolazione emotiva sia dopo 3 mesi sia dopo 6 mesi di intervento e nel favorire un legame di attaccamento sicuro del bambino alla madre a 14 mesi. 29 diadi madri adolescenti-bambini che hanno ricevuto l’intervento sono state confrontate con 16 diadi madri adolescenti-bambini del gruppo di controllo. I risultati mostrano che le madri del gruppo di intervento rispetto alle madri del gruppo di controllo aumentano la sensibilità e l’espressione di emozioni positive e diminuiscono i comportamenti controllanti e l’emozionalità negativa e i loro bambini aumentano i comportamenti cooperativi e diminuiscono i comportamenti passivi dopo 3 e 6 mesi di intervento. Le diadi del gruppo con intervento rispetto al gruppo di controllo trascorrono più tempo nella coordinazione affettiva positiva e nella coordinazione affettiva totale, meno tempo in stati di non coordinazione affettiva e incrementano la capacità di riparazione dell’errore di comunicazione dai 3 ai 9 mesi. Inoltre le diadi con intervento rispetto alle diadi di controllo aumentano il coinvolgimento reciproco del gioco con gli oggetti. A 14 mesi, il 66% dei bambini che ha completato l’intervento ha un attaccamento sicuro alla madre, al contrario tutti i bambini del gruppo di controllo hanno un attaccamento insicuro. Infine è presentato un caso clinico per illustrare le modalità dell’intervento PRERAYMI.
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TROVATO, ANNAMARIA. "CAPACITA’ PREDITTIVA ED INCREMENTALE DELLE NARRATIVE MATERNE E PATERNE DALLA GRAVIDANZA AI 24 MESI DI VITA DEL BAMBINO." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1109366.

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Abstract:
Il lavoro di Tesi di Dottorato punta a verificare la relazione tra le rappresentazioni genitoriali indagate in gravidanza sia nelle madri che nei padri e lo stile di attaccamento del bambino tra i 14 e i 18 mesi, nonché tra le prime e la Disponibilità Emotiva . I risultati evidenziano che per le madri le rappresentazioni materne in gravidanza si mostrano i migliori predittori della sicurezza dello stile di attaccamento del bambino, mentre per i padri il miglior predittore di tale sicurezza risulta essere il costrutto della Disponibilità Emotiva.
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