Academic literature on the topic 'Atipicity'

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Journal articles on the topic "Atipicity"

1

Beltramello, A., G. Puppini, R. Caudana, R. Cerini, E. Piovan, and M. Pregarz. "Neuroradiologia dei meningiomi atipici ed anaplastici." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1_suppl (May 1994): 111–14. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s120.

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2

Casmiro, M., R. Pozzuoli, M. Aldi, F. Albertini, L. Ferraro, and B. Zanotti. "Correlazioni anatomo-cliniche e neuroradiologiche in un caso di toxoplasmosi cerebrale in corso di AIDS." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 2 (June 1989): 173–76. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200211.

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Abstract:
Viene presentato un caso di encefalite da toxoplasma in un paziente affetto da AIDS. Il quadro TC mostrava un reperto atipico, prevalentemente di tipo infiltrativo, mentre il titolo anticorpale sierico non risultava alterato. Viene sottolineata la necessità di considerare la diagnosi di toxoplasmosi cerebrale anche di fronte a quadri neuroradiologici atipici, valutando l'opportunità di una biopsia cerebrale per la definizione diagnostica e l'istituzione di un trattamento adeguato.
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3

Siracusano, Alberto, and Alfonso Troisi. "Ritorno al futuro: gli antipsicotici atipici nella depressione resistente." Quaderni Italiani di Psichiatria 28, no. 4 (December 2009): 135–37. http://dx.doi.org/10.1016/j.quip.2009.11.001.

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4

Mordant, P., P. B. Pagès, B. Grand, F. Le Pimpec-Barthes, and M. Riquet. "Aspetti chirurgici della tubercolosi polmonare e dei micobatteri atipici." EMC - Tecniche Chirurgiche Torace 18, no. 1 (November 2014): 1–12. http://dx.doi.org/10.1016/s1288-3336(14)68893-2.

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5

Biemmi, Irene. "Genere e segregazione formativa. Una ricerca su percorsi accademici "atipici"." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (September 2018): 198–216. http://dx.doi.org/10.3280/erp2018-001012.

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6

Grazzani, Ilaria, Valeria Cavioni, Veronica Ornaghi, and Alessandro Pepe. "Il Test of Emotion Comprehension (TEC): per bambini dai 3 ai 10 anni proprietà psicometriche, punteggi di riferimento e utilizzo in ambito tipico e atipico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (December 2020): 907–27. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-003006.

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Abstract:
Il presente lavoro è finalizzato a fornire ulteriore robustezza psicometrica al Test of Emotion Comprehension (TEC), strumento standardizzato per valutare la comprensione delle emozioni in età prescolare e scolare. Lo studio esplora la struttura fattoriale e l'invarianza di genere e di età in un ampio campione di bambini del nord e del centro Italia (N = 1,478, M =755; F =723) tra i 3 e i 10 an-ni. Presenta, inoltre, nuovi punteggi normativi di riferimento con benchmark di sei mesi. L'analisi fattoriale confermativa verifica la struttura psicometrica originale del TEC. Si discutono le implicazioni del suo utilizzo nella valutazione di profili tipici e atipici, e nell'ambito della ricerca.
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7

Finizio, F. S. "Aspetti clinici e neuroradiologici dei meningiomi negli adolescenti e nei giovani." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 3 (June 1996): 349–54. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900314.

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Abstract:
Vengono descritti gli aspetti neuroradiologici di 4 meningiomi infanto-giovanili, tutti verificati istologicamente. L'incidenza di tale patologia è molto rara (1% circa). Alla TC e alla RM essi presentano caratteri atipici: ampie dimensioni, aspetti emorragici, potenziamento dopo mdc eterogeneo, formazione di cisti e margini poco definiti. Hanno tendenza a un comportamento aggressivo (in 2 pazienti su 4 si sono avute 2 recidive rispettivamente). Anche l'esame istologico ha confermato la presenza di caratteri di malignità: in un caso la neoplasia aveva carattere papillare e in un altro carattere anaplastico. Non sono peraltro stati riscontrati alcuni fattori descritti come tipici nella letteratura nelle forme infanto-giovanili quali la sede intraventricolare, la degenerazione sarcomatosa e l'associazione con forma centrale delle neurofibromatosi (NF2).
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8

Mapelli, Vittorio, R. Bezzi, A. Erlicher, A. Lora, and P. Miragoli. "Costi ed efficacia della cura della schizofrenia con antipsicotici tipici e atipici." PharmacoEconomics Italian Research Articles 6, no. 1 (March 2004): 15–30. http://dx.doi.org/10.1007/bf03320619.

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9

Pedaci, Marcello. "Strategie sindacali per i lavoratori "atipici" nel settore degli ospedali pubblici e privati." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 140 (November 2015): 99–113. http://dx.doi.org/10.3280/sl2015-140007.

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10

Mircoli, Giuliana, Sara Bascioni, Chiara Lucarelli, and Cesario Bellantuono. "Antipsicotici atipici nel trattamento farmacologico del disturbo borderline di personalità: una revisione sistematica." Quaderni Italiani di Psichiatria 29, no. 2 (June 2010): 51–58. http://dx.doi.org/10.1016/j.quip.2009.11.005.

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Dissertations / Theses on the topic "Atipicity"

1

PASSERINI, GLAZEL LORENZO. "Tipo, tipicità, atipicità nella pragmatica dell'atto giuridico." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2003. http://hdl.handle.net/10281/1590.

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Abstract:
The classification of phenomena into different types is constitutive of every scientific inquiry. But what is a type? What is the peculiarity of the concept of “type” compared with other classificatory concepts (the concepts of “class”, of “universal”, of “concept”, for instance)? And what is the relationship between a type and its concrete occurrences? In the present book, two researches intersect: the epistemological research on the specificity of the concepts of “type” and “prototype” in the theory of categorization, and the research on the role of type and typicalness in the theory of legal acts. The relationship between a type and its occurrences reveals, in legal phenomena, a peculiar normative force: on the one side, it is through the type of a legal act that the rules applying to every occurrence of that act are defined; on the other side, it is through the type of a legal act that the effects produced by every occurrence of that act are determined. In some contexts, a legal act has in its type its proper condition of possibility. Through the analysis of the normative function of types, the author examines the role played by types in the structure of social behaviour, in an inquiry that transcends the limits of the theory of categorization and the theory of legal acts, to provide original contributions to the philosophy of institutional phenomena and to social ontology.
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2

TUCCI, ALESSANDRO. "Mezzi di ricerca della prova atipici." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/202043.

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Abstract:
Il tema più generale della prova atipica può ben dirsi al centro di un mai sopito dibattito che vede impegnate dottrina e giurisprudenza nel tentativo di qualificare la categoria stessa anche al fine di risolvere le dense problematiche relative all'ammissibilità dei mezzi di prova non previsti dal catalogo legislativo. Se la dottrina, da un lato, tende a limitare l'impiego di strumenti inediti per scongiurare possibili aggiramenti delle regole che presidiano il sistema probatorio codificato dal legislatore, dall'altra, la giurisprudenza mostra più disinvoltura nell'adoperare metodologie di accertamento innovative per soddisfare in definitiva l'esigenza di repressione dei reati. L'innovazione delle tecniche di ricostruzione degli accadimenti pone costantemente l'interprete davanti all'interrogativo se i nuovi ritrovati della scienza, che abbiano idoneità a rappresentare i fatti in ambito processuale, possano trovare ingresso nell'ordinamento e, in caso di risposta affermativa, impone all'operatore di ricostruire, con metodologia complessa, i protocolli procedimentali attraverso cui i risultati dello strumento di nuovo conio devono essere acquisti al panorama probatorio. Deve dirsi infatti che le scarne previsioni contenute in materia nel codice di procedura penale non offrono solidi indici di riferimento. La individuazione del se e del come lo strumento di indagine fuori catalogo possa trovare ingresso nell'ordinamento processuale, involge diverse questioni ma ciò che occorre, in primo luogo, puntualizzare è che nessuno strumento investigativo atipico può trovare legittimazione se esso realizza un'intollerabile compromissione delle libertà individuali garantite dalla Costituzione. Nella materia delle nuove metodologie di indagine che non rinvengono nell'ordinamento positivo una compiuta regolamentazione, dunque, il richiamo ai principi costituzionali mette a disposizione dell'interprete sicure linee direttrici per orientare la verifica dell'adeguatezza di congegni dotati di straordinaria capacità ispettiva rispetto al quadro complessivo delle garanzie individuali.
The broad argument of atypical instruments of proof is in the centre of an animated debate between doctrine and jurisprudence about the right definition of the category itself for achieving the result of placing before a Trier of fact for consideration all of the evidences non allowed by law. The doctrine, from a side, approaches the matter maintaining a limited use of the new methods of investigation because the rules of evidence could be easily breached. The case law, at the other side, deals with unknown procedures in the light of the extreme effectiveness in criminal prosecution. The application of modern modes of checking events involves a double order of questions. In a first instant, we have to disclose whether the original practice of inquiry is allowable in the regulation of the Code. If the answer is favorable, in a second moment, we have to acquire the most correct way through which the image of fact can be handled in criminal trial. Actually statute law gives only few disposals. But the question whether and how an unexpected form of investigation is allowable in criminal system of law, requires first of all to fix that no mechanism, which is useful for discovery of truth, can be placed before a Trier in breach of the principles of Constitution. The human rights, granted by the constitutional law, provide ascertained bounds against arbitrary management of new methods of inquiry.
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3

SEVERINO, Chiara. "I contratti atipici e flessibili nella pubblica amministrazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28668.

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Abstract:
Atypical and flexible contractual types, used incorrectly within the Public Administration, resulted into the nowadays flexible work pathological and social phenomenon, wrongly – or maybe correctly - called “precarious work”. Given an atypical contracts’ regulation was not initially provided for, the subject was left to the contractual freedom of the parties and, in particular, to local agreements and II level bargaining, achieving a partial discipline since the 1998-2001 bargaining season. As time went by, following a change in the socio-economic context and the need to re-organize a welfare and occupational model closer to EU social policy, our Parliament tried to find flexible rules for personnel management and work organization. This is the reason why it became necessary to introduce, in the body of legislative decree 165/2001, exceptions to the access via selective procedure rule; that which regulates work as a civil servant. This research will also concentrate on all issues related to the recent legislative interventions which, discarding the specificities of public work and of the laws that regulate the work of civil servants, modified the private work sector and the contractual types ruled by the civil code and by special laws which, in some way, impacted on public work. So as to better understand the differences in application of the same contractual types in the private and public sectors, an overview of both National and Communitarian applicative issues will be provided, which developed after the most recent regulatory intervention. The last part of the research will concentrate on a possible discipline and regulation of the public sector, on atypical and flexible contractual types.
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4

FASANO, Monica. "Lavori atipici e sicurezza nei luoghi di lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28660.

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5

MUSSI, CESARE ALBERTO. "Oneri reali, obbligazioni propter rem e vincoli reali atipici." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2018. http://hdl.handle.net/11571/1214791.

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Abstract:
La ricerca analizza le figure degli oneri reali e delle obbligazioni propter rem ed indaga la possibilità per i privati di incidere sulla situazione giuridica complessa del diritto reale creando liberamente oneri e obbligazioni reali non tipizzati dal legislatore, ossia vincoli reali atipici. I primi tre capitoli mirano rispettivamente ad indagare i caratteri del diritto reale, i casi tipici di o.r. e o.p.r., nonché le caratteristiche e la disciplina di queste figure di matrice dottrinale. Il quarto capitolo, di carattere conclusivo, cerca di offrire una soluzione al problema di fondo della ricerca, ossia se ai privati sia concesso costituire liberamente oneri e obbligazioni reali al di fuori dei casi tipici previsti dalla legge. Innanzitutto viene esplicitato il significato del numerus clausus e della tipicità dei diritti reali nonché individuato il loro fondamento normativo. Al contempo, si prende atto di come a fronte delle diverse istanze sociali si sia giunti a moltiplicare i modelli di proprietà (proprietà fiduciaria, temporanea, trust, e così via) sino al punto di sgretolarne il concetto unitario fondato sullo schema risalente che vedeva la proprietà fondiaria come intangibile. Qui si inserisce la possibile soluzione offerta dalla ricerca: il progressivo moltiplicarsi delle forme di proprietà e dei diritti reali non implica la scomparsa del numero chiuso e della tipicità delle situazioni reali; inoltre, la mancanza di segnali espliciti di una riserva di legge esclusiva in materia di diritti reali e l’analisi delle norme che disciplinano i diritti reali, lasciano intendere che gli schemi legislativi dei rapporti reali non siano chiusi, ma aperti fino al punto di ammettere l’esistenza di una tipicità più o meno ristretta: una sorta di atipicità relativa che consentirebbe alle obbligazioni reali di trovare la propria fonte in un contratto purché tale possibilità sia prevista dalla legge. Il legislatore avrebbe lasciato nelle norme sui diritti reali alcuni spazi di autonomia che i privati potrebbero colmare costituendo obbligazioni reali volontarie, purché queste non contraddicano il nucleo essenziale del diritto a cui accedono. Analogamente si inferisce con riguardo agli oneri reali. La ricerca infatti evidenzia che esiste una norma nel nostro ordinamento capace di consentire ai privati la libera costituzione di un vincolo obbligatorio munito di realità – perché opponibile ai terzi – e garantito dal privilegio speciale sul bene in caso di inadempimento, e cioè di una figura del tutto simile a quella ricostruita in dottrina per l’onere reale: l’art. 2645-ter.
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6

Minutolo, Giuseppe. "L'ossido nitrico in pazienti schizofrenici trattati con antipsicotici tipici ed atipici." Thesis, Università degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/223.

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Abstract:
L'ipotesi che l'ossido nitrico (NO) possa esercitare un ruolo eziopatogenetico nei disturbi psichiatrici è stata supportata da diverse evidenze scientifiche presenti in letteratura, eppure ad oggi non sono state ancora ben chiarite le modalità secondo cui attribuire valore diagnostico/terapeutico al riscontro di tali alterazioni. MATERIALI E METODI: Lo studio osservazionale naturalistico ha coinvolto 25 pazienti affetti da schizofrenia e 25 controlli sani, di entrambi i sessi. Sono state somministrate la Structured Clinical Interview for DSM (SCIDà à ¢ II) per la valutazione della personalità e la PANSS (Positive And Negative Syndrome Scale) per la valutazione delle dimensioni positiva, negativa e generale della schizofrenia. Dal prelievo ematico è stato effettuato il dosaggio dei nitriti e dei nitrati. I pazienti erano tutti in trattamento farmacologico al momento del prelievo: 9 pazienti con olanzapina (OLA) (5-15 mg/die); 8 pazienti con aloperidolo (ALO) (3-10 mg/die); 8 pazienti con risperidone (RSP) (2-6 mg/die). RISULTATI: I valori dei nitrati nei pazienti schizofrenici risultavano 30,92 à ± 6,05 à µM, mentre nei controlli sani si registrava 26,78 à ± 6,31 à µM (p=0,025). Nel confronto intra-gruppi tra pz in trattamento: 38,9 à à à ± 2,77 à à à µM (ALO); 31 à ± 1,08 à µM (RSP); 25,04 à ± 6,05 à µM (OLA), con una differenza altamente significativa (p<0,001). I punteggi della PANSS erano direttamente correlati alle alterazioni dellà à ¢ NO: ALO vs RSP: p=0,006; ALO vs OLA: p<0,001; RSP vs OLA: p<0,001. CONCLUSIONI: L'ipotesi che i livelli dell'NO fossero correlati alla presenza di schizofrenia e' stata confermata dalla nostra ricerca che nel confronto tra pazienti e controlli sani ha messo in evidenza una differenza statisticamente significativa (p=0,025) dei livelli circolanti dei nitrati. Alcuni trattamenti farmacologici sembrano normalizzare tali alterazioni, con una maggiore evidenza per gli antipsicotici di seconda generazione.
INTRODUCTION: The hypothesis that nitric oxide (NO) can exert a pathogenetic role in psychiatric disorders has been supported by several evidence in the literature, but the manner in which attribute value to diagnostic / therapeutic of finding these changes yet been not well clarified. MATERIALS AND METHODS: The naturalistic observational study involved 25 patients with schizophrenia and 25 healthy controls of both sexes. Were administered the Structured Clinical Interview for DSM (SCID-II) for personality assessment and the PANSS (Positive And Negative Syndrome Scale) for assessing the size of positive, negative and general psychopathology of schizophrenia. Since blood sampling was performed the determination of nitrite and nitrate. The patients were all treated at baseline: olanzapine (OLA) 5-15 mg/day (n=9 pz), haloperidol (ALO) 3-10 mg/day(n=8 pz), risperidone (RSP) 2-6 mg/day (n=8 pz). RESULTS: The values of nitrate in schizophrenic patients were 30.92 à ± 6.05 M, while in healthy controls was recorded 26.78 à ± 6.31 M (p = 0.025). In intra-group comparison between patients in treatment: 38.9 à ± 2.77 M (ALO), 31 à à ± 1.08 M (RSP), 25.04 à ± 6.05 M (OLA), with a highly significant difference ( p <0.001). The scores of the PANSS were directly related to the alterations of NO: ALO vs. RSP: p = 0.006; ALO vs OLA: p <0.001 vs OLA RSP: p <0.001. CONCLUSIONS: The hypothesis that the levels of NO were related to presence of schizophrenia was confirmed by our research that shows statistically significant difference (p = 0.025) between patients and healthy controls in circulating levels of nitrates. Some drug treatments seem to normalize these alterations, with increased evidence for second-generation antipsychotics.
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7

ZAMPINI, LAURA. "Fenomeni tipici e atipici nello sviluppo linguistico di bambini con sindrome di Down." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2008. http://hdl.handle.net/10281/39208.

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Abstract:
Il presente lavoro di ricerca si è proposto di esaminare le prime fasi dello sviluppo linguistico nei bambini con sindrome di Down, allo scopo di evidenziare l’esistenza di fenomeni e processi propri del normale sviluppo del linguaggio all’interno di una popolazione caratterizzata da un profilo evolutivo atipico, dal punto di vista sia cognitivo che linguistico. I partecipanti ai quattro studi riportati nel presente lavoro sono stati estratti da un gruppo di bambini seguiti nell’ambito di un progetto longitudinale sul monitoraggio dello sviluppo linguistico nei bambini con sindrome di Down. Due degli studi condotti sono relativi all’utilizzo dei gesti comunicativi, data la predisposizione, rilevata da diverse ricerche in letteratura, per l’uso della modalità gestuale da parte di questi bambini; dal primo studio, che si è proposto di effettuare un confronto fra bambini con sindrome di Down di 24 mesi e coetanei con sviluppo del linguaggio rallentato, è emerso come il profilo comunicativo preverbale, vocale e gestuale, mostrato dai bambini con sindrome di Down si manifesti, nelle prime fasi di acquisizione del linguaggio, come un semplice rallentamento dello sviluppo tipico. Inoltre, il secondo studio ha permesso di rilevare, nello sviluppo gestuale dei bambini con sindrome di Down, due processi simili a quelli che sono stati identificati nella letteratura relativa allo sviluppo tipico: il ruolo dei gesti come “ponte” fra la comprensione e la produzione verbale ed il ruolo predittivo dei gesti, in associazione alla comprensione verbale, sul successivo sviluppo lessicale. Il terzo studio è, invece, relativo alla relazione intercorrente fra lo sviluppo lessicale e morfosintattico, poiché i dati relativi allo sviluppo linguistico nei bambini con sindrome di Down sono stati frequentemente utilizzati a sostegno dell’ipotesi dell’indipendenza fra le diverse aree del linguaggio, dato il riscontro di una maggiore compromissione a livello morfosintattico rispetto ad abilità lessicali relativamente preservate; i dati rilevati dal presente studio hanno, invece, permesso di sottolineare come, nonostante l’esistenza di una difficoltà specifica a livello morfosintattico, lo sviluppo lessicale e sintattico risultino essere correlati anche all’interno di questa popolazione, allo stesso modo in cui avviene nello sviluppo tipico. Da ultimo, il quarto studio, alla luce della prospettiva socio-interazionista, ha preso in esame le caratteristiche lessicali e strutturali del linguaggio rivolto ai bambini con sindrome di Down, al fine di verificare la tipicità dell’input che viene loro indirizzato; a tale proposito è stato rilevato come il linguaggio materno diretto ai bambini con sindrome di Down si collochi ad un livello intermedio rispetto a quello indirizzato a bambini con sviluppo tipico di pari età cronologica o di pari ampiezza lessicale, risultando più semplice di quanto previsto sulla base dell’età cronologica, ma più complesso di quanto richiesto dalle competenze linguistiche dei bambini.
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8

CULTRERA, DANIELA CRISTINA. "LA PROVA ATIPICA NEL SISTEMA PROCESSUALE PENALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/252593.

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Abstract:
Il tema della prova atipica è divenuto oggetto negli ultimi anni di crescente attenzione a livello nazionale e sovranazionale, in ragione del moltiplicarsi di nuovi strumenti di prova altamente tecnologici che si caratterizzano per atipicità sistematica. Nel presente elaborato si è voluto, in particolare, approfondire alcuni casi specifici di atipicità probatoria, che hanno condotto a prassi giudiziarie devianti incidenti sui diritti fondamentali dell’individuo (come il pedinamento con g.p.s., le videoriprese di comportamenti non comunicativi o le perquisizioni online).
The theme of the atypical evidence has become the object of increasing attention at a national and supranational level in recent years, because of the proliferation of new highly technological instruments of evidence characterized by a systematic atypicalness. In the present essay some particular cases of atypicalness evidence were specifically investigated, which led up to inaccurate legal procedures affecting the fundamental rights of the individual (such as shadowing with gps, videos of non-communicative behaviors or online searches).
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9

De, Baptistis Claudia Maria Renate. "Jobs Act e Loi Travail : un'analisi contrastiva." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Ho deciso di affrontare i testi delle riforme Jobs Act e Loi Travail e la precarietà da loro innescata, per il ruolo saliente che hanno nel quadro politico ed economico rispettivamente italiano e francese, ruolo che le ha poste, e continua a porle, al centro di numerosi dibattiti a livello mediatico e non. È sull’analisi dei due testi di riforma che si incentra il primo capitolo: una breve introduzione a quelle misure che risultano essere la maggiore causa di precarietà degli ultimi anni, con un quadro caratterizzato da una forte presenza di contratti a termine detti atipici seppure facciano ormai parte della norma. Nella prima parte del secondo capitolo, le differenze rilevate riguardano essenzialmente l’aspetto semantico, con particolare riferimento ai casi di anisomorfismo semantico. Nella seconda parte è presente, invece, un’analisi più specifica riguardante la forma vera e propria dei due testi di riforma.
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BONATO, RICCARDO. "La famiglia flessibile e lo sviluppo del bambino. Caso di studio: le scuole dell’infanzia del Comune di Milano." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/66171.

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Abstract:
Il tessuto economico chiede strumenti contrattuali atti a rendere flessibile l’organizzazione del personale al fine di orientare, con minori costi, la produzione di beni e servizi rispetto alle esigenze mutevoli della domanda di mercato. Le riforme in atto in Italia, a partire dal “Pacchetto Treu” [1997], proseguendo con la “Riforma Biagi“ [2001], la “Riforma Fornero” [2012] e da ultimo il “Jobs Act” [2014], hanno ampliato principalmente la flessibilità numerica dei lavoratori esterni all’azienda (Atkinson, 1984). L’analisi teorica e l’analisi quantitativa esposte in questo studio hanno evidenziato limiti e rischi nell’utilizzo dello strumento dei contratti atipici. La scienza economica, in primis, è divisa nel ritenere l’aumento della flessibilità dei lavoratori esterni all’azienda un fattore che possa favorire occupazione e produttività del sistema, lo individua, invece, quale strumento di bilanciamento del costo del lavoro rispetto alle condizioni di mercato attraverso la fluttuazione dei salari. Il diritto del lavoro, anche in attuazione dei principi costituzionali, ha funzione protettiva per il lavoratore, ma le tipologie contrattuali di assunzione presentano differenti livelli di protezione del lavoratore. Il differente trattamento dei lavoratori atipici avviene su due livelli: un livello prettamente di regolazione normativa e un livello di efficacia della norme. Vi sono, infatti, norme che prevedono una parità di trattamento tra i lavoratori, ma che all’atto applicativo incontrano differenti limiti di concreta attuazione in base al contratto di assunzione (es. tutela della maternità). La tipologia del contratto di assunzione, anche a causa delle differenti tutele sostanziali e di welfare che porta con sé, influenza l’individuo nella sua dimensione identitaria personale e famigliare. La sociologia ha studiato questo fenomeno in termini di benessere per l’individuo [Sennett, 1999; Bauman, 2000; Paugam, 2000; Fullin 2004 e altri]. Anche a livello famigliare sono state condotte alcune analisi che hanno rilevato un’influenza della “flessibilità” del contratto di assunzione dei genitori sulle scelte famigliari, quali ad esempio le decisioni di spesa famigliare, il modello di famiglia adottato o la decisione di procreare [Saraceno, 2001; Fullin, 2002; Salmieri, 2006 e altri]. Questo studio, attraverso un’analisi quantitativa svolta presso i nidi e le scuole del Comune di Milano che ha coinvolto una popolazione di 9936 famiglie, ha raccolto dati descrittivi del campione relativamente alla dimensione famigliare, alla dimensione lavorativa dei genitori, al bambino che sta crescendo nella famiglia e al servizio all’infanzia usufruito, nonché rispetto ad obiettivi di ricerca più specifici come lo studio del modello di famiglia assunto dalle famiglie in seguito alla nascita di un bambino, lo studio dell’impatto sullo sviluppo del linguaggio del bambino del tipo di contratto di lavoro dei genitori, lo studio del livello di conoscenza dei lavoratori riguardo le tutele giuslavoristiche alla genitorialità, e lo studio dell’impatto del contratto di assunzione sugli elementi valoriali dei genitori-lavoratori in ambito lavorativo e in famiglia. Da questo studio è possibile concludere che accentuare la flessibilità numerica dei lavoratori esterni all’azienda nel territorio oggetto di indagine sembra essere una via irta di rischi e priva sicurezze nel raggiungimento degli obiettivi di aumento dell’occupazione e della produttività, ma utile al solo abbassamento del costo del lavoro. La mancanza degli strumenti di sostegno e tutela dei lavoratori strutturalmente meno produttivi (come le lavoratrici madri) potrebbe riversarsi non solo sul benessere e sulle scelte di vita delle famiglie di oggi, ma anche nelle generazioni future: lo sviluppo del bambino è connesso anche agli strumenti di tutela alla maternità e alla paternità che i suoi genitori ricevono.
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Books on the topic "Atipicity"

1

Contursi-Lisi, Lycia Gardani. Contratti atipici. Torino: UTET, 1997.

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2

Bausilio, Giovanni. Contratti atipici. [Padova]: CEDAM, Casa editrice dott. Antonio Milani, 2014.

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3

Franco, Mastragostino, and Cavallo Bruno, eds. Tipicità e atipicità nei contratti pubblici. Bologna: Bononia University Press, 2007.

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4

Sarale, Marcella. Il contratto estimatorio: Tra vendità e atipicità. Milano: Dott. A. Giuffrè editore, 1991.

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5

Luminoso, Angelo. I contratti tipici e atipici. Milano: A.Giuffrè, 1995.

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6

Napolitano, Francesco. Disciplina fiscale dei titoli atipici. Milano: IPSOA, 1985.

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7

Dipace, Ruggiero. Partenariato pubblico privato e contratti atipici. Milano: A. Giuffrè, 2006.

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8

Luigi, Frey, and Livraghi Renata, eds. Contratti atipici e tempo di lavoro. Milano: FrancoAngeli, 1998.

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9

Nazzaro, Luigi Ferdinando. I legati ed i legati innominati atipici. Padova: CEDAM, 2007.

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10

Cattivi seriali: Personaggi atipici nelle produzioni televisive contemporanee. Roma: Carocci editore, 2016.

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