Journal articles on the topic 'Assistenza sociale e rieducazione'

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Loria, Salvatore. "CRITICITÀ DELLA NORMATIVA IN TEMA DI ASSISTENZA SOCIALE PER GLI EXTRACOMUNITARI IN ITALIA." E-REVISTA INTERNACIONAL DE LA PROTECCION SOCIAL 1, no. 6 (2021): 324–42. http://dx.doi.org/10.12795/e-rips.2021.i01.15.

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Abstract:
Attraverso l’esame della normativa, italiana e comunitaria, nonché delle pronunce giurisprudenziali delle diverse Corti, si tenta di individuare –anche se non in maniera esaustiva e definitiva– le criticità della stessa normativa in tema di assistenza sociale per gli extracomunitari presenti nel territorio italiano e proporre riforme che siano effettivamente in grado di incidere strutturalmente sull’attuale sistema di protezione sociale che attualmente esclude una parte della popolazione e, nello specifico, la popolazione straniera povera.
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2

Caruso, Francesco Saverio. "Eziopatogenesi sociale e assistenza sanitaria per i lavoratori agricoli in Italia." SALUTE E SOCIETÀ, no. 1 (February 2020): 99–111. http://dx.doi.org/10.3280/ses2020-001008.

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3

Roberto, Riverso. "Non č un Paese per vecchi..." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 125–41. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003011.

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Abstract:
1. Premessa / 2. Le mobili frontiere dell'anzianitŕ, l'etŕ pensionabile / 3. Il pensionamento flessibile / 4. Il metodo contributivo (ovvero i soldi sotto il mattone) / 5. L'eliminazione dell'integrazione al minimo / 6. La difficile vecchiaia dei precari / 7. Non č un Paese per vecchi / 8. Il secondo pilastro: la pensione integrativa / 9. Previdenza e assistenza per anziani immigrati / 10. Una nuova politica sociale / 11. Conclusione.
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4

Bonnet, François. "Spiegare le variazioni della politica sociale e penale con il principio di less eligibility." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 163 (August 2022): 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163001.

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Abstract:
Il welfare (politica sociale) e la punizione (politica penale) variano notevolmente nel tempo e nello spazio, con la politica sociale più o meno generosa e la punizione più o meno barbara. Cosa determina la generosità delle politiche sociali e l'umanità delle politiche penali? Il principio di less eligibility sostiene che in ogni società l'assistenza sarà resa meno attraente del lavoro a basso salario e la punizione renderà il crimine meno attraente dell'assistenza. Io sostengo che il principio di less eligibility determina il mix di assistenza e punizione che viene attuato per governare e gestire la povertà in una data società.
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Spagnoli, Alberto, and Ennio Cocco. "Some thoughts on the care needs of demented patients. Part I." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 3, no. 3 (December 1994): 171–79. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003675.

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Abstract:
RiassuntoScopo - Data la mancanza di una tradizione e di studi o riflessioni sistematiche sul problema dell'assistenza ai pazienti dementi, ed in considerazione delle numerose esperienze avviate anche in Italia per esplorare modi innovativi di assistenza agli anziani affetti da demenza, abbiamo ritenuto interessante formulare alcune riflessioni sull'argomento. Il vero obiettivo di queste riflessioni è in realtà quello di iniziare, e sollecitare, un discorso sulla valutazione dei servizi psicogeriatrici. Metodo - È stata condotta una ricerca su MEDLINE a partire dal 1980, utilizzando le parole chiave qui riportate. Data la necessità di affrontare (o, se non altro, elencare) un ampio spettro di argomenti, che va dal ruolo giocato dalla distribuzione degli spazi interni nelle istituzioni, agli aspetti relazionali o agli psicofarmaci, abbiamo integrato la ricerca bibliografica attingendo da altre fonti molto diversificate. Risultati e conclusioni - La riflessione sui bisogni assistenziali degli anziani dementi suggerisce prima di tutto la necessità di impiegare il metodo epidemiologico anche per la descrizione e la valutazione dei servizi, e degli «stili assistenziali», dove il termine assistenza è da intendersi nell'accezione più comprensiva di health care. In secondo luogo, emerge l'importanza degli aspetti relazionali, di accoglimento e, per i pazienti istituzionalizzati, della distribuzione degli spazi interni e, ancora, la necessità che argomenti tanto (apparentemente) disparati trovino sintesi ed ospitalita in riviste lette da chi si occupa di assistenza. Infine, è evidente che la preziosa cultura anti-istituzionale prodotta dalla psichiatria sociale richiede, in psicogeriatria, una revisione che individui i punti di adesione e di distanza da strategic fondate sull'affermazione dell'autonomia del paziente (vs la dignità della disabilita), sul suo coinvolgimento in una vita più attiva (vs il «rispetto dell'apatia») e sul suo recupero alia vita sociale (vs nuove forme di equilibrio tra stimolazione e protezione).
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6

Spagnoli, Alberto, and Ennio Cocco. "Some thoughts on the care needs of demented patients. Part II." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 3, no. 3 (December 1994): 181–85. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003687.

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Abstract:
RiassuntoScopo - Data la mancanza di una tradizione e di studi o riflessioni sistematiche sul problema dell'assistenza ai pazienti dementi, ed in considerazione delle numerose esperienze avviate anche in Italia per esplorare modi innovativi di assistenza agli anziani affetti da demenza, abbiamo ritenuto interessante formulare alcune riflessioni sull'argomento. Il vero obiettivo di queste riflessioni è in realtà quello di iniziare, e sollecitare, un discorso sulla valutazione dei servizi psicogeriatrici. Metodo - È stata condotta una ricerca su MEDLINE a partire dal 1980, utilizzando le parole chiave qui riportate. Data la necessità di affrontare (o, se non altro, elencare) un ampio spettro di argomenti, che va dal ruolo giocato dalla distribuzione degli spazi interni nelle istituzioni, agli aspetti relazionali o agli psicofarmaci, abbiamo integrato la ricerca bibliografica attingendo da altre fonti molto diversificate. Risultati e conclusioni - La riflessione sui bisogni assistenziali degli anziani dementi suggerisce prima di tutto la necessità di impiegare il metodo epidemiologico anche per la descrizione e la valutazione dei servizi, e degli «stili assistenziali», dove il termine assistenza e da intendersi nell'accezione più comprensiva di health care. In secondo luogo, emerge l'importanza degli aspetti relazionali, di accoglimento e, per i pazienti istituzionalizzati, della distribuzione degli spazi interni e, ancora, la necessità che argomenti tanto (apparentemente) disparati trovino sintesi ed ospitalità in riviste lette da chi si occupa di assistenza. Infine, è evidente che la preziosa cultura anti-istituzionale prodotta dalla psichiatria sociale richiede, in psicogeriatria, una revisione che individui i punti di adesione e di distanza da strategic fondate sull'affermazione deU'autonomia del paziente (vs la dignità della disabilità), sul suo coinvolgimento in una vita più attiva (vs il «rispetto dell'apatia») e sul suo recupero alia vita sociale (vs nuove forme di equilibrio tra stimolazione e protezione).
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Spagnoli, Alberto, and Ennio Cocco. "Some thoughts on the care needs of demented patients. Part III." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 3, no. 3 (December 1994): 187–94. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003699.

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Abstract:
RiassuntoScopo - Data la mancanza di una tradizione e di studi o riflessioni sistematiche sul problema dell'assistenza ai pazienti dementi, ed in considerazione delle numerose esperienze avviate anche in Italia per esplorare modi innovativi di assistenza agli anziani affetti da demenza, abbiamo ritenuto interessante formulare alcune riflessioni sull'argomento. Il vero obiettivo di queste riflessioni è in realtà quello di iniziare, e sollecitare, un discorso sulla valutazione dei servizi psicogeriatrici. Metodo - È stata condotta una ricerca su MEDLINE a partire dal 1980, utilizzando le parole chiave qui riportate. Data la necessità di affrontare (o, se non altro, elencare) un ampio spettro di argomenti, che va dal ruolo giocato dalla distribuzione degli spazi interni nelle istituzioni, agli aspetti relazionali o agli psicofarmaci, abbiamo integrato la ricerca bibliografica attingendo da altre fonti molto diversificate. Risultati e conclusioni - La riflessione sui bisogni assistenziali degli anziani dementi suggerisce prima di tutto la necessità di impiegare il metodo epidemiologico anche per la descrizione e la valutazione dei servizi, e degli «stili assistenziali», dove il termine assistenza è da intendersi nell'accezione più comprensiva di health care. In secondo luogo, emerge l'importanza degli aspetti relazionali, di accoglimento e, per i pazienti istituzionalizzati, della distribuzione degli spazi interni e, ancora, la necessità che argomenti tanto (apparentemente) disparati trovino sintesi ed ospitalità in riviste lette da chi si occupa di assistenza. Infine, è evidente che la preziosa cultura anti-istituzionale prodotta dalla psichiatria sociale richiede, in psicogeriatria, una revisione che individui i punti di adesione e di distanza da strategic fondate sull'affermazione delFautonomia del paziente (vs la dignità della disabilità), sul suo coinvolgimento in una vita più attiva (vs il «rispetto dell'apatia») e sul suo recupero alia vita sociale (vs nuove forme di equilibrio tra stimolazione e protezione).
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Pirone, Francesco. "Le politiche di assistenza sociale nella crisi: frammentazione e ridimensionamento dell'azione pubblica." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 1 (March 2014): 135–57. http://dx.doi.org/10.3280/ded2013-001007.

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Penn, Roger, and Mary Kiddy. "Impresa sociale e assistenza sanitaria nella Gran Bretagna contemporanea: una nuova prospettiva?" SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 113 (July 2009): 109–23. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-113010.

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Abstract:
- The difficult professionalization for the jobs related to the services to the person The authors divide their reflections on the process of professionalization into two parts: the first one identifies the activities carried out by employees who work in the field of the services to the person, the grouping of these activities into structured professions, the characteristics of the employees; the second part focuses on the difficult professionalization process for such activities. The people working in this services sector generally possess low qualifications and therefore the challenge of their professionalization is real. The second part of the essay examines the relationship between education and occupation and analyzes the opportunities for and obstacles to the professionalization through education.
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Lorettu, Liliana, and Giancarlo Nivoli. "La pericolositŕ sociale psichiatrica tra attualitŕ e criticitŕ." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 43–52. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001004.

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Abstract:
L'evoluzione della legislazione in tema di assistenza psichiatrica a partire dal 1978 non č stata accompagnata da una parallela trasformazione dell'interfaccia giuridica; la posizione del malato di mente autore di reato considerato incapace di intendere e volere continua ad essere sottoposta al giudizio di pericolositŕ sociale psichiatrica con le conseguenti misure di sicurezza, su cui si regge l'esistenza dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario. In questa prospettiva il trattamento del paziente psichiatrico autore di reato si configura come estremamente complesso e gravato dalla irrisolta antinomia cura/custodia. Tuttavia l'abolizione della presunzione di pericolositŕ ha modulato l'applicazione stessa delle misure di sicurezza verso assetti piů terapeutici. Le criticitŕ di percorso riguardano la valutazione della pericolositŕ sociale, la individuazione di luoghi di trattamento appropriati, la opportunitŕ di interventi mirati al comportamento violento e non ultimo il profilo di responsabilitŕ dello psichiatra.
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Lucidi, Fabio. "Dal modello bio-psico-sociale all'approccio alla salute globale." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2021): 7–12. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003002.

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Abstract:
Molti anni dopo la proposta di un modello bio-psico-sociale, si parla oggi di Salute Globa-le come diritto umano fondamentale, nel quale salute e malattia sono considerate risultati di processi non solo biologici ma anche economici, sociali, politici, culturali e ambientali, tra-scendendo e superando le prospettive nazionali, così come gli interessi e le possibilità delle singole discipline. Adottando una prospettiva transdisciplinare in un'ottica transnazionale, parlare di Salute Globale vuol dire mettere in primo piano le disuguaglianze che sono presenti in termini di speranza e di qualità di vita, malattie e disabilità così come risorse e opportunità di salute sia all'interno dei Paesi, sia tra di essi, attraverso la ricerca, la formazione e l'intervento in materia di assistenza, prevenzione della malattia e promozione della salute. La Psicologia della Salute ha l'opportunità di contribuire a questo processo portando in esso conoscenze, competenze, prospettive pronte a fondersi in un approccio che mette al centro la soluzione dei problemi e non le discipline che ad essa contribuiscono.
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Paniga, Massimiliano. "Ezio Vigorelli, gli Eca e la battaglia per una riforma dell'assistenza nell'Italia repubblicana." SOCIETÀ E STORIA, no. 132 (July 2011): 331–58. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-132005.

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Abstract:
Il saggio analizza la figura di Ezio Vigorelli e i suoi sforzi per l'instaurazione in Italia di un autentico e moderno sistema di sicurezza sociale, in analogia alle esperienze maturate in altre realtÀ europee nella seconda metÀ del XX secolo. Al centro dell'opera intrapresa dall'esponente socialdemocratico si trovavano gli Enti comunali di assistenza, i quali, opportunamente rivisti, avrebbero dovuto costituire l'ideale struttura su cui poggiare l'attivitÀ dell'intero comparto assistenziale. Dopo aver esposto i principi- guida dell'azione politico-sociale di Vigorelli, l'autore concentra la propria riflessione su due momenti particolarmente significativi di questa: i lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla miseria e l'elaborazione di una proposta di legge per una riforma dell'assistenza. Entrambe le iniziative, malgrado gli esiti poco felici, mettono in risalto tutti limiti e le contraddizioni del nostro sistema di Welfare, nonché la necessitÀ di un profondo rinnovamento della legislazione e degli organismi assistenziali, di un aumento degli stanziamenti finanziari e quant'altro potesse arrecare dei benefici a un settore in perenne sofferenza.
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Massa, Nicoletta. "Innovazioni in psicologia della salute: il contributo della Social Assistive Robotics. Tra opportunità terapeutiche e questioni aperte della robotica sociale." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2022): 14–27. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-003004.

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Abstract:
Se progresso ha per sinonimo Intelligenza Artificiale, il simbolo che ne incarna la dimensione verso cui si sta rivolgendo un crescente interesse, specialmente nell'ambito di assistenza e cura della persona, è certamente quello rappresentato dalla robotica sociale. Come diretta conseguenza di molteplici fattori socio-demografici, tra i quali l'incremento globale della popolazione anziana, la necessità di arricchire gli strumenti assistenziali ad essa rivolti e gli avanzamenti crescenti in ambito tecnologico, la ricerca in materia ha subito negli ultimi anni un notevole incremento che la pandemia da Covid-19 non ha fatto che accelerare ulteriormente. È all'interno di tale contesto di interesse che il presente articolo mira a sollevare delle riflessioni riguardanti il contributo della robotica sociale, e più in particolare di quella assistiva, rivolta alla persona anziana. A tale scopo verrà proposta una panoramica sulle più recenti applicazioni che tale tecnologia trova allo stato attuale, proponendosi sia come potenziale strumento aggiuntivo al trattamento di patologie psichiatriche e neurodegenerative, sia come opportunità a supporto dell'autonomia dell'utente assecondando il principio dello smart living. In conclusione verranno presentate e discusse le potenziali implicazioni psicologico-relazionali della robotica sociale e dell'affettività simulata a partire dall'analisi della self-deception individuale.
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Vinciguerra, Rosa, Francesca Cappellieri, and Michele Pizzo. "Il contributo del partenariato sociale al sistema sanitario nazionale: un'indagine empirica su ruolo e caratteristiche demografiche delle onlus." MECOSAN, no. 119 (November 2021): 33–55. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-119003.

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Abstract:
Il contributo indaga l'impatto che le relazioni di PPP sociale esercitano sulla performance - finanziaria e non finanziaria - delle strutture ospedaliere pubbliche, evidenziandone modalità di intervento e opportunità intrinseche. È stata condotta un'analisi empirica valutando la centralità che il ruolo intrapreso dalle organizzazioni non-profit e le loro caratteristiche di corporate governance possono assumere nella determinazione del successo della collaborazione. Lo studio è stato circoscritto alle relazioni di partenariato pubblico-privato, attive nell'anno 2019, in 6 regioni italiane, selezionate sulla base dei punteggi conseguiti sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il lavoro contribuisce alla letteratura colmando le lacune esistenti e fornisce spunti critici a sostegno tanto dei policy- makers quanto degli operatori del settore.
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Costantini, Eleonora. "Verso una valutazione di processo delle politiche di assistenza sociale. Cosa ci insegnano le migrazioni contemporanee?" SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI, no. 2 (November 2018): 135–56. http://dx.doi.org/10.3280/sp2018-002007.

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Burns, J. H. "Il merito e la frusta: Assistenza, disciplina e mobilita sociale nel pensioro politico inglese del Settecento." English Historical Review 119, no. 480 (February 1, 2004): 218. http://dx.doi.org/10.1093/ehr/119.480.218.

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Pasquarella, Valentina. "LE NUOVE REGOLE SULLA DISABILITÀ DOPO IL JOBS ACT: RAFFORZAMENTO DELLE TUTELE O MERA SEMPLIFICAZIONE?" Revista Direito das Relações Sociais e Trabalhistas 3, no. 2 (October 9, 2019): 191–210. http://dx.doi.org/10.26843/mestradodireito.v3i2.115.

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Abstract:
Nel saggio si sviluppa un'analisi delle politiche per l’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti portatori di disabilità: includere significa offrire alle persone disabili l’opportunità di essere cittadini a pieno titolo con uguali diritti e doveri, di partecipare pienamente alla vita sociale all’interno di un determinato contesto lavorativo. L’analisi critica dell’attuale quadro regolativo (risultante dalle modifiche introdotte dal Jobs Act) evidenzia l’urgenza di superare la tradizionale visione medicale, assistenzialistica e compassionevole che considera i disabili come meri destinatari delle politiche di sostegno e di assistenza, a favore di una prospettiva più moderna – ispirata all’eguaglianza sostanziale – che li reputa ‘soggetti’ titolari di libertà e diritti soggettivi e, quindi, parti attive dell'operazione inclusiva, che dovrà necessariamente ispirarsi all'effettiva valorizzazione delle capacità e delle potenzialità degli stessi.
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Pavan Dalla Torre, Ugo. "Storicizzare la disabilità: l'esperienza dei mutilati di guerra italiani e la costruzione di una nuova identità." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (September 2021): 15–25. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-001003.

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Abstract:
Il concetto di disabilità, il ruolo dei disabili nell'ambito delle società e le pratiche di welfare, approntate per garantire a cittadini in situazione di svantaggio assistenza sanitaria e sociale, sono oggi dati acquisiti. L'articolo analizza in che modo questi aspetti sono andati consoli-dandosi e in che modo sono stati normati. La Grande Guerra è un termine a quo per comprendere in che modo e rispetto a quali pro-blemi sia stata definita l'identità dell'invalido; in che modo tale identità sia stata presentata alla società; in che modo sia stato creato un sistema di welfare e in che modo e su quali basi siano stati promulgati provvedimenti legislativi. L'analisi della storia dei mutilati di guerra e delle diverse azioni legislative permette di comprendere la base dei provvedimenti legislativi del secondo dopoguerra.
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Ferrannini, Luigi, and Paolo F. Peloso. "La psichiatria di comunitŕ e i nuovi profili di pericolositŕ. Obiettivi di cura e domanda di sicurezza." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 87–101. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001007.

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Abstract:
La questione del rapporto tra psichiatria e sicurezza ha radici antiche, e per coglierne i punti essenziali sembra indispensabile ricostruirne l'evoluzione individuando i pregiudizi che di volta in volta hanno ingombrato questo campo di riflessione condizionando pesantemente le soluzioni adottate. Oggi, la psichiatria di comunitŕ attraversa una situazione difficile a questo riguardo, perché si trova ad affrontare esigenze che paiono tra loro contraddittorie: da lato una crescente domanda sociale di sicurezza, dall'altro l'esigenza di razionalizzare i propri modelli organizzativi per rispondere alla drammatica contrazione delle risorse di cura e di assistenza. Lo sforzo di un centro di salute mentale volto ad affrontare questi problemi, individuando di volta in volta soluzioni compatibili con i propri strumenti, viene proposto per esemplificare come la complessitŕ delle questioni trattate impatta sulla pratica quotidiana dei servizi, sul lavoro degli operatori condizionando pesantemente il loro operare.
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Maria, Pozzi Monzo. "L'uso dell'osservazione nella psicoterapia genitori-bambini piccoli, quando i genitori hanno disturbi psichiatrici." INTERAZIONI, no. 2 (December 2011): 69–84. http://dx.doi.org/10.3280/int2011-002007.

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Abstract:
Questo articolo esplora il lavoro con genitori affetti da malattie mentali e con il loro bebč; lavoro che presenta grandi difficoltŕ. La famiglia era stata segnalata al Servizio per la Salute Mentale di Bambini e Adolescenti, alla periferia di Londra, dalla visitatrice per l'infanzia: era preoccupata dell'attaccamento dubbio fra una mamma e la sua bambina di 4 mesi. Un contratto limitato fu stipulato con la famiglia perché giŕ riceveva molti aiuti psichiatrici e di assistenza sociale da un numero di servizi locali. Il compito della terapeuta era di osservare l'emergere della mente della bambina e della sua relazione coi genitori nell'hic et nunc della seduta e condividerlo coi genitori. Il disturbo psichiatrico genitoriale inevitabilmente si era manifestato durante le sedute ed era stato in parte riconosciuto in un dialogo che si alternava fra la terapeuta, la bambina e i genitori. Vengono messe in rilievo le scissioni, le proiezioni e gli aspetti di controtransfert del terapeuta durante il lavoro con questi genitori.
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Pironti, Pierluigi. "Grande guerra e Stato sociale in Italia Assistenza a invalidi e superstiti e sviluppo della legislazione sulle pensioni di guerra." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 277 (April 2015): 63–89. http://dx.doi.org/10.3280/ic2015-277003.

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Del Prete, Simeone. "Il Comitato di Solidarietà Democratica tra difesa processuale e recupero politico nel processo alla Resistenza. Il caso giudiziario dell'eccidio di Oderzo." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 298 (June 2022): 114–43. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298011.

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Abstract:
Il saggio intende proporre una riflessione sul rapporto tra il Pci e gli ex-partigiani processati tra anni Quaranta e Cinquanta per il coinvolgimento in azioni connesse alla lotta di liberazione o in episodi di violenza postbellica. Più nello specifico, l'articolo suggerisce nuove ipotesi interpretative sull'assistenza giudiziaria ed extragiudiziaria garantita dal Pci a questi ultimi nel periodo del centrismo degasperiano. Attraverso un percorso di indagine condotto sui documenti del Comitato di Solidarietà Democratica, l'organizzazione politico-giuridica fondata su impulso del Fronte popolare allo scopo di garantire assistenza ai militanti inquisiti, l'autore riflette sulla natura delle pratiche adottate per il contrasto al "processo alla Resistenza" e sulle questioni politiche che il fenomeno ingener. in seno al partito e all'opposizione socialcomunista. La riflessione, incentrata sulla dimensione nazionale della congiuntura, si avvale del caso di studio del processo celebrato tra il 1950 e il 1957 contro i responsabili dell'"eccidio di Oderzo", l'esecuzione sommaria, avvenuta tra l'aprile e il maggio 1945, di oltre un centinaio di presunti appartenenti alle forze armate della Repubblica sociale italiana.
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Rinaldi, Alessandro, Giulia Civitelli, Maurizio Marceca, and Lorenzo Paglione. "Le politiche per la tutela della salute dei migranti: il contesto europeo e il caso Italia." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 21, no. 40 (June 2013): 9–26. http://dx.doi.org/10.1590/s1980-85852013000100002.

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Abstract:
Intendendo la salute come un diritto umano fondamentale che non si esaurisce alla dimensione biologica ma si estende a quella sociale, economica e politica, gli autori, dopo aver descritto brevemente le politiche che a livello europeo sono state emanate per tutelare la salute dei migranti, analizzano l'esperienza italiana alla luce delle direttive internazionali. L'Italia rappresenta infatti un caso particolare ed avanzato di tutela della salute dei migranti; la sua politica sanitaria decisamente inclusiva riconosce parità di diritti e doveri ai cittadini regolarmente presenti ed ammette ampie possibilità di protezione ed assistenza anche per gli immigrati privi di permesso di soggiorno. Tuttavia, anche in un contesto avanzato come quello italiano, è necessaria un'evoluzione da un approccio di tipo assistenzialistico ad uno più ampio di promozione della salute attraverso politiche di natura intersettoriale, alla luce della teoria dei determinanti sociali di salute. Affrontare la tematica della salute del popolo migrante rappresenta un'occasione per rendere i servizi sanitari in particolare e le politiche migratorie in generale più attente ad ogni persona, alla sua storia e al contesto nel quale essa vive.
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Guarcello, Emanuela, and Giulia Gozzelino. "Justice system and juvenile deviance after the Covid-19 pandemic. Educational paths between school promotion and re-education." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 273–87. http://dx.doi.org/10.36253/form-10171.

Full text
Abstract:
Starting from the concept of social justice and from universal children’s rights (UN, 1989), the contribution questions the role of education in enhancing the originality and uniqueness of each one and in restoring responsibility and dignity to fragile (Milani, 2019), difficult (Bertolini ,1993) and deviant (Vico, 1988) young people. In a complex contemporaneity, tested by pandemic’s sufferings and restrictions, the pedagogical look underlines the importance of reconstructing – starting from school – promotional, capacitating and justice-oriented paths. Deviant acts are read in the light of a broad social responsibility. We propose the empowerment of an educating community (Agazzi, 1968) aimed at participation, dialogue (Freire, 2002) and assumption of an active and inclusive citizenship. The juvenile penal system is collectively rethought, favouring diversion from prosecution, mediation, reparation and probation strategies. Giustizia e devianza minorile dopo la pandemia Covid-19. Percorsi alternativi tra promozione scolastica e rieducazione. Partendo dal concetto di giustizia sociale e dai diritti universali delle bambine, dei bambini e degli adolescenti (UN, 1989), il contributo si interroga sul ruolo dell’educazione nel valorizzare l’originalità e l’unicità di ciascuno e nel restituire responsabilità e dignità ai soggetti fragili (Milani, 2019), difficili (Bertolini, 1993) e devianti (Vico, 1988). In una contemporaneità complessa, provata dalla sofferenza e dalle restrizioni della pandemia, lo sguardo pedagogico sottolinea l’importanza di ricostruire, a partire dalla scuola, percorsi promozionali, capacitanti e orientati alla giustizia. Si rileggono gli atti devianti alla luce di un’ampia responsabilità sociale e si propone l’empowerment di una comunità educante (Agazzi, 1968) volta alla partecipazione, al dialogo (Freire, 2002) e all’assunzione di una cittadinanza attiva e inclusiva per ripensare collettivamente il sistema penale minorile privilegiando deviazioni dall’accusa, strategie di mediazione, di riparazione e di messa alla prova.
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Zanon, Vittorio. "Ubuntu, io sono perché noi siamo. Empowerment di gruppo per giovani nigeriane vittime di tratta." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (January 2021): 98–112. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-002008.

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Abstract:
Dal 2016 in Veneto ed in particolare a Verona si è registrato un enorme aumento di nigeria-ne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Come servizio sociale del Comune di Verona, all'interno delle azioni del Progetto NAVe Network Antitratta per il Veneto è emersa l'esigenza di essere più efficaci negli interventi dei vari attori coinvolti nel progetto di aiuto alle ragazze per molte difficoltà nella creazione di relazioni interpersonali di fiducia, con conseguenti esiti fallimentari dei percorsi di assistenza, dovuti sia a limiti dei dispositivi di intervento sia alle sempre più complesse problematiche rilevate (scarsa motivazione, com-portamenti adolescenziali, esiti da traumi, aborti, atti autolesivi, tentati suicidi, ricoveri ospe-dalieri, allontanamenti, comportamenti a rischio e devianti, uso inconsapevole dei social net-work, ecc.). C'era l'esigenza di mettersi in discussione e modificare approcci e modalità di intervento, al fine di essere più efficaci nei percorsi di inclusione individuali, cambiare pro-spettiva e rimettere al centro le vere protagoniste dei percorsi di inclusione. Si è quindi scelto di fare un lavoro di gruppo tra minorenni e neomaggiorenni in carico al servizio sociale. Puntando su accettazione incondizionata e autodeterminazione delle perso-ne, si è avviato un percorso di empowerment di gruppo per accompagnare le giovani nige-riane vittime di tratta seguite in un percorso pedagogico antioppressivo di liberazione. Le attività sono condotte e facilitate da tre assistenti sociali, una mediatrice linguistico cultu-rale nigeriana e da una ragazza nigeriana con funzione di peer educator. Da settembre 2018 si sono organizzati incontri di 4-5 ore ogni sei settimane. Come scelta di conduzione delle attività si è scelto di non dare eccessiva strutturazione agli incontri e di utilizzare delle tecniche di animazione per facilitare un clima informale che age-volasse le relazioni e la libera espressione. L'obiettivo principale non è quello di trasmettere contenuti, ma di stimolare un processo di maturazione e consapevolezza del sé. Il messaggio esplicitato da subito era molto chiaro: «come sistema pubblico di assistenza siamo molto in difficoltà: abbiamo bisogno che siate voi stesse a farci capire come aiutarvi meglio». Le ra-gazze hanno così compreso il ruolo di partecipazione attiva richiesto; contemporaneamente la sfida per il servizio sociale ed i sistemi di accoglienza è stata quella di mettersi maggior-mente in gioco, per ridare fiducia alle ragazze e riconoscere loro competenze e capacità nell'autodeterminarsi. Da loro è inizialmente emersa una propensione a concentrarsi su temi legati al presente ed al futuro (la vita in comunità, la stabilizzazione nel territorio italiano, il lavoro, ecc.) ed una tendenza ad evitare tematiche più dolorose (il passato, il viaggio e l'esperienza di tratta, il rapporto con la Nigeria, ma anche in qualche modo il riconoscimento/consapevolezza di uno status di vittima che necessita di protezione). Si sono coinvolti negli incontri vari soggetti esterni soggetti della rete dei servizi, anche di tipo istituzionali (Questura, servizi specialistici sociosanitari, ecc.), affrontando alcune tematiche scelte dalle ragazze (le regole delle comunità, i documenti, la salute, le emozioni, le relazioni interpersonali, ecc.). Dopo un anno e mezzo, si individuano alcuni iniziali indicatori di esito: continuità della pre-senza e partecipazione attiva agli incontri, clima del gruppo, interazioni tra le ragazze all'interno e fuori dal gruppo, creazione di vicinanza e fiducia verso le istituzioni, tenuta dei percorsi di inclusione, maggiore attenzione, consapevolezza e disponibilità a mettersi mag-giormente in gioco, oltre ad un allargamento e coinvolgimento attivo da parte di servizi so-ciosanitari pubblici.
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Betti, Matilde. "Maternitŕ e infanticidio: lo sguardo del diritto penale." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2012): 97–106. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-003006.

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Abstract:
Il neonaticidio č presente sin dall'antichitŕ, quando veniva praticato al fine del controllo demografico o per evitare l'infamia conseguente ad una maternitŕ in nubilato o illegittima. Tale fenomeno purtroppo non č andato scomparendo con la civilizzazione e, anzi, si pensa che la sua frequenza sia attualmente sottostimata per la maggior facilitŕ di occultare il cadavere o di far passare tale delitto per una morte infantile improvvisa. La criminologia clinica distingue in base a criteri cronologici, psicologici, sociali e statistici il neonaticidio dal figlicidio: mentre in quest'ultimo la vittima ha piů di un anno, il neonaticidio č commesso in epoca piů vicina al parto che avviene solitamente senza assistenza, generalmente da madri giovani, immature, disoccupate o studentesse, con sentimenti di ostilitŕ ed estraneitŕ verso il neonato. Entrambi i crimini sono spiegati solo in una minoranza dei casi dalla malattia mentale, poiché possono essere dovuti anche ad eccesso di mezzi disciplinari, a motivi di convenienza o pressione sociale, ideologici, a trascuratezza, a rivalsa nei confronti del partner. Fra le motivazioni patologiche si hanno le forme di psicopatologia puerperale. Vi sono poi dinamiche particolari, e appare chiaro come il primo passo in una prospettiva tesa a prevenire questi reati consista nella conoscenza di tali dinamiche e, in particolare, di tutte quelle situazioni considerate "a rischio".
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Toraldo, D. M., D. Passali, A. Sanna, F. De Nuccio, L. Conte, and M. De Benedetto. "Cost-effectiveness strategies in OSAS management: a short review." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 6 (December 2017): 447–53. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1520.

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Abstract:
L’apnea ostruttiva del sonno (OSAS) è una malattia cronica eccessivamente sotto-diagnosticata con un’alta prevalenza negli adulti. L’OSAS sta diventando un problema sociale significativo perché associata ad un peggioramento della qualità della vita ed un aumento della mortalità. Il rapporto costo-efficacia nella gestione diagnostica e terapeutica dell’OSAS è un problema strategico per contrastare la crescente domanda di test oggettivi. I pazienti OSAS che non presentano comorbilità clinicamente evidenti devono essere studiati utilizzando un sistema semplificato e poco costoso, come l’Home Sleep Testing (HST). Al contrario, la Sleep Laboratory Polisomnography (PSG) rimane il gold standard per la gestione dei pazienti con OSAS in presenza di comorbidità. Occorre sottolineare che l’uso di HST potrebbe portare ad una diagnosi errata in soggetti OSAS non ben selezionati. Questa breve rassegna si propone di offrire argomenti di riflessione sulla corretta diagnosi e trattamento dell’OSAS, in rapporto ai dati di prevalenza e alle ricadute sui costi/benefici sociali della malattia. Attualmente non può essere solo il rapporto costo/efficacia a definire il modello organizzativo adottato per la gestione dell’OSAS, in quanto si rendono necessari ulteriori studi prospettici a lungo termine, volti a validare in maniera definitiva tale rapporto nonché il confronto tra il trattamento con modelli di gestione ospedaliera versus l’assistenza domiciliare.
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Ravaldi, Claudia, Giorgio Mello, Valentina Pontello, Leonardo Rimediotti, Valdo Ricca, and Alfredo Vannacci. "Aspetti psicologici della morte intrauterina. Ricerca, esperienze e protocolli di intervento." PSICOBIETTIVO, no. 3 (May 2010): 121–39. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-003006.

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Abstract:
La morte intrauterina č un evento tragico che ogni anno in Italia colpisce circa 2000 famiglie nella seconda metŕ della gravidanza. La perdita di un bambino in utero č un lutto paragonabile per intensitŕ, manifestazioni psicologiche e decorso, al lutto per la perdita di una persona adulta. Il vissuto dei genitori, nonostante questo, č purtroppo scarsamente riconosciuto a livello sociale. Si tende a minimizzare l'effetto di questa perdita, le cui caratteristiche rimangono ignorate dai piů. Il lutto perinatale č spesso ignorato anche dagli operatori, che nel loro corso di studi non vengono solitamente formati sul lutto, e dunque l'assistenza psicologica offerta č spesso insufficiente, o lasciata alla volontŕ del singolo operatore: studi condotti in proposito evidenziano come una cattiva o inadeguata assistenza sia responsabile di traumatizzazione secondaria nei genitori e possa ostacolare una buona elaborazione del lutto. Per questi motivi, l'associazione CiaoLapo ONLUS ha avviato nel 2007 una collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Careggi, per lavorare sulla formazione degli operatori e sul sostegno ai genitori. Da questa esperienza sono nate alcune linee guida che descrivono i momenti salienti dell'assistenza alla coppia colpita da morte in utero e gli accorgimenti da adottare per migliorare la pratica clinica. Scopo di questo lavoro č presentare questa esperienza e descrivere le linee guida alla luce della piů recente letteratura sugli aspetti psicologici del lutto perinatale.
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Saccon, Diego, Elena Boatto, and Vanessa Losco. "Comorbilità tra disturbi da uso di sostanze e disturbi dell'alimentazione e della nutrizione: un'indagine nei Servizi per le Dipendenze e le Comunità Terapeutiche del Veneto." MISSION, no. 56 (January 2022): 60–62. http://dx.doi.org/10.3280/mis56-2020oa12347.

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Abstract:
Gli autori riportano i risultati di un'indagine svolta all'interno dei Servizi per le Dipendenze e le Comunità Terapeutiche del Veneto. Lo scopo principale dell'indagine è stato quello di identificare i casi di comorbilità o sospetta comorbilità tra i disturbi da uso di sostanze e i disturbi dell'alimentazione e della nutrizione tra pazienti in carico al sistema di assistenza delle Dipendenze Patologiche del Sistema Sanitario Regionale del Veneto (Dipartimenti per le Dipendenze e Enti del Privato Sociale). Per lo svolgimento dell'indagine, è stato somministrato un breve questionario agli operatori delle diverse strutture che chiedeva di quantificare i casi di sospetta o dimostrata comorbilità tra i due disturbi nei pazienti in carico in quel momento o nei mesi precedenti. Il questionario, inoltre, comprendeva la richiesta di valutare la qualità della collaborazione – qualora ci fosse stata – con i servizi per i disturbi alimentari e di esprimere il proprio grado di interesse rispetto il bisogno di formazione riguardo questi disturbi. I dati raccolti mostrano la presenza di una comorbilità tra i disturbi dell'alimentazione e della nutrizione e i disturbi da uso di sostanze ed evidenziano l'esigenza di investire sulla presenza di strutture terapeutiche specifiche per i pazienti in comorbilità. Inoltre, viene sottolineata la necessità di formazione relativamente alla diagnosi ed al trattamento dei disturbi dell'alimentazione tra gli operatori del campo delle dipendenze patologiche.
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Oppes, Mario. "La Deontologia medica all’inizio del ’900: i principi del primo Codice italiano." Medicina e Morale 52, no. 6 (December 31, 2003): 1203–12. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.659.

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Abstract:
Il Codice di Etica e di Deontologia dell’Ordine dei medici della provincia di Sassari, pubblicato nel 1903, rappresenta il primo esempio in Italia di Codice di deontologia medica. A cento anni di distanza dalla sua promulgazione appare interessante valutare i principi in esso contenuti e confrontarli con quelli inseriti nei successivi codici. Attraverso il percorso storico della deontologia è possibile infatti comprendere il significato che essa ha avuto nel determinare i comportamenti dei medici nell’esercizio della professione, ma soprattutto si può scoprire, il vero significato da attribuire alla deontologia stessa. Infatti negli ultimi trent’anni, con l’avvento della bioetica, si è assistito ad una vera e propria crisi della deontologia che ha portato persino alla perdita di una concezione condivisa del suo significato all’interno della categoria professionale dei medici. Dall’analisi del testo del codice emerge la sottolineatura del dovere di ottenere il consenso del paziente per ogni atto operativo, inattesa per quei tempi, caratterizzati da un rapporto medico-paziente di tipo paternalistico. Vi è inoltre un ripetuto richiamo alla necessità di curare tutti i malati con lo stesso impegno, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza, e ciò assume particolare rilevanza se si considera che all’epoca non esisteva un servizio sanitario nazionale in grado di garantire uniformi livelli di assistenza. In gran parte del codice ci si sofferma poi ai rapporti fra colleghi e negli articoli dedicati a tale problematica si evidenzia una particolare sensibilità verso la correttezza fra professionisti, oggi decisamente disattesa, tanto che tale esigenza non trova particolari sottolineature nell’ultimo codice nazionale. Infine è significativo il richiamo esplicito a tutti gli associati al rispetto delle regole deontologiche, pena la comminazione di sanzioni disciplinari e ciò assume particolare rilevanza se si pensa che cento anni fa gli Ordini dei medici non avevano ancora ottenuto il riconoscimento giuridico, che arriverà solo nel 1910.
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Lora, Antonio, Roberto Bezzi, Roberta Di Vietri, Anna Gandini, Franco Spinogatti, and Carlo Zocchetti. "Packages of care in the Departments of Mental Health in Lombardy." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, no. 2 (June 2002): 100–115. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000556x.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Il lavoro ha lo scopo di individuare i pacchetti di trattamento erogati dai Dipartimenti di Salute Mentale, ponendoli in relazione sia alia diagnosi dei pazienti che all'intensità nell'utilizzo delle risorse. Disegno – Lo studio è stato condotto a partire dai dati raccolti dal Sistema Informativo Psichiatrico lombardo; il campione è formato da 55518 pazienti residenti in Lombardia e in contatto nel 1999 con i Dipartimenti di Salute Mentale, di cui sono stati rilevati nel corso dell'anno i contatti territoriali, semiresidenziali, residenziali e ospedalieri. Setting – I Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Lombardia nel 1999. Principali misure utilizzate – Secondo uno approccio empirico, basato sull'esperienza dei ricercatori, sono stati definiti 15 pacchetti di cura; il pacchetto di cura “solo attivita territoriale” è stato ulteriormente distinto in sei macroattività; a ciascun pacchetto sono stati assegnati i pesi assistenziali. Risultati – Quattro pacchetti di cura (solo Ass. Territoriale, Ass. Ospedaliera e Ass. Territoriale, solo Ass. Ospedaliera, Ass. Semiresidenziale e Ass. Territoriale) da soli caratterizzano il 95% dei pazienti. Tre quarti dei pazienti vengono trattati solo nell'ambito territoriale, senza l'intervento di strutture ospedaliere, residenziali e semiresidenziali. I pazienti più gravosi, vale a dire i pazienti inseriti in un pacchetto con un peso medio maggiore di 5000, rappresentano solo il 4% degli utenti dei servizi. L'attivita residenziale sembra svolgere un ruolo sempre maggiore nella rete dei servizi psichiatrici (36% del peso assistenziale totale), mentre la schizofrenia si conferma la diagnosi di maggiore impatto per i servizi (59% del peso assistenziale totale). Dei pazienti trattati solo neH'ambito territoriale un terzo riceve unicamente interventi ambulatoriali medici e psicologi, mentre i due terzi restanti ricevono trattamenti integrati in cui l'attività clinica ambulatoriale si accompagna a interventi di carattere domiciliare, familiare, riabilitativo e sociale. Conclusioni – Nel modello territoriale di assistenza psichiatrica i pacchetti di cura più complessi e diversificati rappresentano l'eccezione piùttosto che la regola. I pacchetti più complessi e/o con maggior peso assistenziale si rivolgono ai pazienti che per la loro diagnosi sono definiti gravi.
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AGUIRRE, Kathleen Kate Dominguez, and Cassiane De Freitas PAIXÃO. "Contação de Histórias e Educação Etnicorracial: um Convite a Mulheres Negras." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 168. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.248995.

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Abstract:
RESUMONeste trabalho temos por objetivo analisar representações excludentes reproduzidas nos espaços escolares, a partir das categorias raça, pobreza, perspectivas de mundo e futuro, relacionando narrativas autobiográficas de três mulheres negras aos dados coletados em agosto de 2016, durante encontros de contação de histórias de temática afro-brasileira com crianças da Escola Alcides Barcelos, no Bairro Getúlio Vargas, retrato da exclusão social e racial da cidade do Rio Grande/RS. Baseamo-nos em debates teóricos sobre exclusão, processos de representação social e educação etnicorracial, para então realizar a investigação no espaço escolar. Concluímos que não é suficiente acreditar numa transformação social através da Escola, visto que ela serve a ordem dominante e reproduz representações sociais e raciais excludentes com vistas à sua manutenção. Contudo, acreditamos que é possível que os agentes sociais produzam uma reeducação das relações etnicorraciais através de experiências no cotidiano escolar e do ensino de História.Mulheres negras. Educação Enticorracial. Escola.ABSTRACTIn this paper we aim to identify exclusionary representations reproduced in the school space, from the subjects of race, poverty, perspectives of the world and future, relating autobiographical narratives of three black women to data collected in august 2016, during african-brazilian storytelling meetings with children at the Alcides Barcelos School in the Getúlio Vargas Neighborhood, portrait of the social and racial exclusion of the city of Rio Grande/RS. We are based on the theory discussion about exclusion, processes of social representation and ethno-racial education, in order to carry out practical research in the school space. We conclude that it is not enough to believe in a social transformation through the school, since it serves the dominant order and reproduces social and racial representations with a view to its maintenance. However, we believe that it is possible for social agents to produce a re-education of ethno-racial relations through experiences of daily school life and teaching History.Black Women. Ethnico-racial Education. School.RESUMENEn este trabajo pretendemos analizar las representaciones excluyentes reproducidas en los espacios escolares, desde las categorías raza, pobreza, perspectivas del mundo y el futuro, relacionando las narrativas autobiográficas de tres mujeres negras con los datos recogidos en agosto de 2016, durante los encuentros de narración de historias con temática afrobrasileña con niños de la escuela Alcides Barcelos, en el barrio Getúlio Vargas, un retrato de la exclusión social y racial en la ciudad de Rio Grande / RS. Nos basamos en debates teóricos sobre exclusión, procesos de representación social y educación etno-racial, para luego realizar la investigación en el espacio escolar. Concluimos que no basta creer en una transformación social a través de la Escuela, ya que ésta sirve al orden dominante y reproduce representaciones sociales y raciales excluyentes produciendo su mantenimiento. Sin embargo, creemos que es posible que los agentes sociales produzcan una reeducación de las relaciones étnico-raciales a través de experiencias en la rutina escolar y en la enseñanza de Historia.Mujeres Negras. Educación Enticorracial. Escuela.SOMMARIOIn questo lavoro si intende analizzare le rappresentazioni esclusive riprodotte negli spazi scolastici, dalle categorie di razza, povertà, prospettive del mondo e futuro, mettendo in relazione le narrazioni autobiografiche di tre donne nere con i dati raccolti nell'agosto 2016, durante gli incontri Narrazione a tema afro-brasiliano con i bambini della scuola Alcides Barcelos, nel quartiere di Getúlio Vargas, un ritratto dell'esclusione sociale e razziale nella città di Rio Grande / RS. Ci siamo basati su dibattiti teorici sull'esclusione, sui processi di rappresentanza sociale e sull'educazione etnico-razziale, per poi svolgere la ricerca nello spazio scolastico. Concludiamo che non basta credere in una trasformazione sociale attraverso la Scuola, poiché essa serve l'ordine dominante e riproduce rappresentazioni sociali e razziali esclusive, producendone il mantenimento. Tuttavia, crediamo che sia possibile che gli agenti sociali producano una rieducazione delle relazioni etnico-razziali attraverso esperienze nella routine scolastica e nell'insegnamento della Storia.Donne nere. Educazione etnico-razziale. Scuola.
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Mancini, Elena. "Il programma di eliminazione della filariasi linfatica in Bangladesh: un modello esportabile? / The lymphatic filariasis elimination programme in Bangladesh: an exportable model?" Medicina e Morale 66, no. 4 (October 11, 2017): 495–511. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.503.

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Abstract:
Nel 1971, al termine della sanguinosissima guerra di separazione dal Pakistan, il Bangladesh appariva un paese senza speranza. L’elevatissima crescita demografica -una delle maggiori al mondo- le calamità naturali quali alluvioni e tifoni, la povertà grave e diffusa - con una percentuale di popolazione sotto la soglia di povertà intorno al 30% - la situazione politica interna, con instabilità sociale e latenti conflitti etnici, rendevano il pronostico più che verosimile. A distanza di 40 anni, il BGD è riuscito a smentire in gran parte tale previsione, conseguendo successi nello sviluppo economico, nella salute pubblica e nella trasformazione sociale. Il controllo del tasso di fertilità, la lotta a “big killer” quali la TBC e la diarrea infantile, il miglioramento delle condizioni igieniche e la realizzazione di presidi sanitari territoriali di prima assistenza (community-clinic), efficaci campagne sanitarie, il contrasto di malattie endemiche, sono stati ottenuti grazie all’impiego coordinato delle misure sanitarie dei programmi internazionali. Risultati, questi, conseguiti attraverso una politica sanitaria basata su una proficua collaborazione tra il Ministero della salute nazionale (Ministry of Health and Family Welfare), ONG, organismi sanitari internazionali, istituzioni e fondazioni internazionali. Il BGD ha così conseguito il traguardo della pressoché totale eliminazione delle malattie neglette endemiche nel paese (leishmaniosi viscerale, filariasi linfatica, dengue, lebbra, parassitosi intestinali – infezioni da elminti). L’articolo valuta i fattori che hanno caratterizzato il successo nel programma di eliminazione della filariasi linfatica. Dall’analisi di tali fattori è derivato un possibile modello di governance per la lotta alle malattie neglette in regioni endemiche comparabili sotto il profilo geo-politico. ---------- In 1971, at the end of the bloodstained separation war with Pakistan, Bangladesh appeared as a country without hope. The intense population growth – one of the highest in the world – natural disasters such as flooding and typhoons, acute and diffuse poverty – with a percentage of population below poverty line of 30% – the internal political scenario, with social instability and underlying ethnical conflicts – made this situation less likely to improve. 40 years later, Bangladesh succeeded in disproving such prevision, with a significant growth in economic development, public healthcare and social conditions. Birth control, countermeasures against “big killers” such as tuberculosis and diarrhea in babies, improvement of hygienic conditions and the implementation of local emergency units (community-clinic), effective sanitary campaigns and prevention of endemic diseases have been accomplished thanks to the coordinated use of sanitary measures in international programmes. Results obtained through a sanitary policy based on fruitful collaborations among the Ministry of Health and Family Welfare, NGOs, international health organizations, international institutions and foundations. This way Bangladesh achieved the result of an almost total elimination of neglected endemic disease in the country (visceral leishmaniasis, lymphatic filariasis, dengue, plague, intestinal parasitosys – helminth infections). The article analyses the factors contributing to the success of the Lymphatic Filariasis Elimination Programme. The study of such factors permitted to identify a governance model for fighting neglected diseases in endemic regions with similar geo-political environments.
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GALVÃO, Ianne. "Ressignificação da violência: O grupo reflexivo “As Marias” sob as perspectivas das epistemologias do sul." INTERRITÓRIOS 6, no. 10 (April 14, 2020): 188. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244902.

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Abstract:
RESUMOA sociedade é marcada por processos que relativizam as violências sofridas pelas mulheres, havendo resistência ao fortalecimento das relações pautadas a partir da igualdade de gênero. O advento da Lei 11.340/06 (Maria da Penha) traz ao ordenamento jurídico uma nova perspectiva de políticas públicas voltadas às mulheres. Como consequência dessa lei, Caruaru conta com O Centro de Referência da Mulher Maria Bonita, que oferece atendimento psicológico, social e jurídico, assim como o Grupo Reflexivo: As Marias. Pode-se perceber através da vivência no grupo, noções de reconhecimento na dor do outro e perspectivas de fortaleza. A pesquisa é realizada através da observação do empoderamento das mulheres com o grupo reflexivo. Com isso, percebe-se que a construção do conhecimento se dá de forma significativa através do outro, de cada história de vida e do contato com o humanizante, possibilitando novas formas de ressignificar a violência através do conhecimento e reconhecimento.Violência doméstica e familiar. Ressignificação. Epistemologias do Sul. Reframing of violence: The reflective group “As Marias” from the perspective of southern epistemologies ABSTRACTThe society is marked by processes that relativize the violence suffered by women, there is resisting of the strengthening of relations based on gender equality. The advent of Law 11.340/06 (Maria da Penha) brings to the legal system a new perspective of public policies aimed at women. As a consequence of this law, Caruaru has The Maria Bonita Women's Reference Center, which offer psychological, social and legal assistance, as well as the Reflective Group: As Marias. It can perceive through the experience in the group, notions of recognition in the other’s pain and their perspectives of fortitude. The research is conducted by observing women's empowerment with the reflective group. Thus, it’s clear that the construction of knowledge takes place significantly through the other, with their life story and the contact with the humanizing, enabling new ways of resignifying violence through knowledge and recognition.Domestic and family violence. Reframing. Southern epistemologies. Reasignación de la violencia: el grupo reflexivo "As Marias" desde la perspectiva de las epistemologías del sur RESUMENLa sociedad es marcada por procesos que hacen que la violencia que sufren las mujeres sea relativa, teniendo resistencia al fortalecimiento de las relaciones basadas en la igualdad de género. El advenimiento de la Ley 11.340/06 (Maria da Penha) trae al sistema legal una nueva perspectiva de las políticas públicas dirigidas a las mujeres. Como resultado de esta ley, Caruaru cuenta con el Centro de Referencia para Mujeres Maria Bonita, que ofrece asistencia psicológica, social y legal, así como el Grupo Reflexivo: As Marias. Es posible percibir a través de la experiencia en el grupo, nociones de reconocimiento en el dolor del otro y perspectivas de fortaleza. La investigación se lleva a cabo a través de la observación del empoderamiento de las mujeres con el grupo reflexivo. Por lo tanto, está claro que la construcción del conocimiento se lleva a cabo de manera significativa a través del otro, a través de cada historia de vida y contacto con el humanizador, permitiendo nuevas formas de replantear la violencia a través del conocimiento y el reconocimiento.Violencia doméstica y familiar. Resignificación Epistemologías del sur. Ridefinizione della violenza: il gruppo riflessivo "As Marias" dal punto di vista delle epistemologie del sudSINTESELa società è caratterizzata da processi che relativizzano la violenza subita dalle donne, con resistenza al rafforzamento delle relazioni basate sulla parità di genere. L'avvento della legge 11.340 / 06 (Maria da Penha) porta al sistema giuridico una nuova prospettiva di politiche pubbliche rivolte alle donne. Come risultato di questa legge, Caruaru ha il Centro di riferimento per le donne Maria Bonita, che offre assistenza psicologica, sociale e legale, nonché il Gruppo Riflettente: As Marias. È possibile percepire attraverso l'esperienza nel gruppo, le nozioni di riconoscimento nel dolore dell'altro e le prospettive di forza. La ricerca viene condotta attraverso l'osservazione dell'empowerment delle donne con il gruppo riflessivo. In questo modo, è chiaro che la costruzione della conoscenza è condotta in modo significativo l'una con l'altra, attraverso ogni storia di vita e contatto con l'umanizzatore, consentendo nuovi modi di ripensare la violenza attraverso la conoscenza e il riconoscimento. Violenza domestica e familiare. Risignificazione. Epistemologie del sud.
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"Diritto comunitario ed europeo: Giurisprudenza." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 121–40. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002008.

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Abstract:
Rassegna giurisprudenza (periodo luglio 2009/marzo 2010)1. Corte di giustizia dell'Unione europea 4.3.2010, caso Chakroun, causa C-578/08 - diritto al ricongiungimento familiare - nozione di "ricorso al sistema di assistenza sociale" - nozione di "ricongiungimento familiare" - formazione della famiglia
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Reis, Elisa da Penha de Melo Romano, and Anselmo Prieto Alvarez. "Assistenza legale gratuita in diritto processuale civile." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, April 8, 2022, 05–23. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/diritto-processuale-civile.

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Abstract:
Questo articolo ha cercato di promuovere una riflessione sistematica dell’assistenza legale gratuita e sulla gratuità della giustizia nella procedura civile. In tale contesto è stata adottata la seguente domanda guida: cosa ostacola, facilita o interferisce con la concessione dei benefici della Libera Assistenza Legale e della Libera Giustizia, in senso lato e in senso stretto, nella concezione procedurale sistematica, di fronte di decisioni giudiziarie di differimento, diniego e revoca della concessione del beneficio? Mirando ad affrontare i concetti, le definizioni, il loro aspetto processuale e la loro applicazione nella fase esecutiva della sentenza. Pertanto, il metodo induttivo è stato utilizzato come strumento di ricerca per Dottrina e Giurisprudenza, al fine di individuare ciò che ostacola, facilita o interferisce nella concessione dei benefici dell’Assistenza Legale. Così, attraverso questa ricerca, è stato possibile osservare che la garanzia di una giustizia gratuita riguarda solo le spese processuali e legali, essendo concesse alla parte purché queste dimostrino la precarietà delle risorse. Pertanto, il codice di procedura civile promuove l’applicazione dell’uguaglianza procedurale per raggiungere la giustizia per tutti coloro che sono svantaggiati e in esclusione sociale e che potrebbero aver bisogno del supporto giurisdizionale statale.
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Jesus, Michele da Cruz de, Lucas Facco Silva, Amanda Alves Fecury, Euzébio de Oliveira, Carla Viana Dendasck, and Cláudio Alberto Gellis de Mattos Dias. "Casi confermati di tubercolosi in Brasile, nella Regione Nord, nello Stato di Amapá e nel Comune di Macapá, tra il 2013 e il 2017." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, May 6, 2020, 144–54. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/tubercolosi-in-brasile.

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Abstract:
La tubercolosi (TB) è una malattia infettiva causata da batteri patogeni. Il bacillo si trasmette principalmente attraverso il meccanismo della tosse, oltre agli starnuti e alla parola, responsabili del rilascio di goccioline di saliva. In Brasile, nel 2017 sono stati confermati 69.569 nuovi casi di tubercolosi. Nello stato brasiliano di Amapá, sempre nel 2017, sono stati segnalati 237 nuovi casi di tubercolosi. L’obiettivo di questo lavoro è confrontare la percentuale di casi confermati di tubercolosi in Brasile, nella regione del Nord, nello stato di Amapá e nel comune di Macapá, tra gli anni 2013 e 2017. I dati sono stati raccolti sul sito web DATASUS. Anche le coinfezioni, l’alcolismo, l’uso di droghe, gli agglomerati urbani e lo stato nutrizionale dell’individuo possono rappresentare fattori che aumentano i casi di tubercolosi. Anche la vulnerabilità sociale e la scarsa assistenza sanitaria di base favoriscono un aumento di questi numeri. Avere un Centro di riferimento per le malattie tropicali (CRDT), che include anche il Centro di test e consulenza (CTA) e Assistenza domiciliare terapeutica (ADT) aiuta a rilevare i casi, razionalizzare e controllare il trattamento dei pazienti. Gli uomini in età lavorativa sono più colpiti a causa della loro interazione sociale necessaria per il lavoro.
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Gambino, Silvio. "Crisi economica e diritti sociali (con particolare riguardo a salute, assistenza sociale e istruzione)." Revista Estudios Jurídicos. Segunda Época, no. 15 (November 7, 2016). http://dx.doi.org/10.17561/rej.v0i15.3153.

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Abstract:
El artículo analiza algunos (tres) de los más importantes derechos sociales del ordenamiento italiano: el derecho a la salud, la asistencia social y la educación. El análisis se lleva a cabo desde la perspectiva de su eficacia y garantía, con atención al necesario equilibrio con otros intereses constitucionales protegidos. La crisis económica y las medidas financieras previstas por la Unión Europea y otras autoridades monetarias internacionales (el Fiscal Compact) han producido una pérdida significativa de autonomía decisional de las instituciones representativas y de flexibilidad de las políticas públicas. La positivización constitucional de las medidas de equilibrio presupuestario son especialmente relevantes en materia de la eficacia de los derechos sociales e, incluso, de la propia supervivencia del Estado social. La jurisprudencia constitucional en el juego del equilibrio entre intereses constitucionales ha reducido los derechos sociales a su núcleo esencial, con una evidente limitación de los mismos. El análisis se lleva a cabo desde la perspectiva de una concepción normativa de la Constitución y la obligatoriedad de sus prescripciones plantea dudas sobre la efectividad de los derechos y el futuro del Estado social.
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"Giurisprudenza: Osservatorio italiano; circolari: cittadinanza; cittadini extracomunitari; Documenti." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 249–310. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004016.

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Abstract:
Leggi, regolamenti e decreti statali1. Legge 18.6.2009 n. 69- estratto - modifiche alla l. 241/90 » 2492. Legge 7.7.2009 n. 88 - estratto - adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunitŕ europee - Legge comunitaria 20083. Legge 15.7.2009 n. 94 - disposizioni in materia di sicurezza pubblica4. Decreto legge 1.7.2009 n. 78 (conv. con mod. dalla l. 3.8.2009 n. 102) - regolarizzazione - dichiarazione di attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglieCircolariCittadinanza1. Ministero interno 6.8.2009 - legge 15.7.2009, n. 94 - modifiche in materia di cittadinanza2. Ministero interno 9.9.2009 - contributo di 200 euro per le istanze di cittadinanza previsto dalla legge 15.7.2009, n. 94Cittadini extracomunitariIngresso e soggiorno3. Ministero interno 5.8.2009 n. 11001/118/5 - legge 15.7.2009, n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica"4. Ministero interno 7.8.2009 n. 19 - legge 15.7.2009, n. 94 - Indicazioni in materia di anagrafe e di stato civile5. Ministero interno 7.8.2009 n. 557 - legge 15.7.2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica" 6. Ministero affari esteri 21.8.2009 - legge n. 94/09 - modifiche al TU n. 286/987. Ministero interno 27.8.2009 - legge 15.7.2009, n. 948. Ministero interno 31.8.2009 n. 5377 - art. 19, co. 2, lett. c) del d.lgs. 286/1998, cosě modificato dalla legge 15.7.2009, n. 94. Stranieri conviventi con il parente entro il terzo o il quarto grado di nazionalitŕ italiana9. Ministero interno 15.9.2009 n. 5715 - conversione del permesso di soggiorno per famiglia, rilasciato ex art. 28 d.p.r. 334/2004, in relazione all'art. 19 del d.lgs. 286/98. Risposta quesitoRegolarizzazione dei lavoratori addetti all assistenza e al sostegno alle famiglie10. Ministero interno - Ministero lavoro, salute e politiche sociali 7.8.2009 n. 10 - DL n. 78/2009 dell'1.7.2009. Emersione del lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie11. Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) 31.8.2009 n. 19147 - acquisizione delle dichiarazioni presentate all'INPS nell'ambito della regolarizzazione. Assistenza all'utenza per la stampa del modello F2412. Ministero interno 15.9.2009 n. 5714 - emersione lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie. Dichiarazione di ospitalitŕ ex art. 7, d.lgs. 286/98 e successive modifiche ed integrazioni13. Ministero dell'interno 2.10.2009 n. 6241 - legge 3.8.2009, n. 102. Conversione in legge, con modificazioni del D.L. 1.7.2009, n. 78 art. 1 ter - Emersione del lavoro irregolare e di sostegno alle famiglie. Ricevuta attestante l'avvenuta presentazione della domanda di emersioneDocumenti1. Documento ASGI settembre 2009 - I minori stranieri extracomunitari e il diritto all'istruzione dopo l'entrata in vigore della legge n. 94/2009
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"Osservatorio italiano: Leggi, regolamenti e decreti statali." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (April 2010): 313–58. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-001020.

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Abstract:
Leggi, regolamenti e decreti statali1. Decreto del Presidente della Repubblica 30.7.2009 n. 189Regolamento concernente il riconoscimento dei titoli di studio accademici, a norma dell'art. 5 della legge 11.7.2002 n. 1482. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19.11.2009Proroga dello stato di emergenza per proseguire le attivitŕ di contrasto e di gestione dell'afflusso di extracomunitari (09A14317)3. Decreto Ministro dell'interno 28.11.2009Regole tecniche e di sicurezza relative al permesso ed alla carta di soggiorno4. Decreto Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 2.11.2009Modalitŕ di corresponsione delle somme e degli interessi dovuti per colf e badanti a titolo di contributi previdenziali ed assistenziali relativi a periodi lavorativi antecedenti il trimestre sanato con il pagamento del contributo forfetarioCircolariCittadini comunitariLavoro1. Ministero interno 20.1.2010 n. 2Regime transitorio in materia di accesso al mercato del lavoro dei cittadini della Romania e della BulgariaSoggiorno2. Ministero interno 21.7.2009 n. 18Direttiva n. 2004/38 CE, sul diritto dei cittadini dell'Unione europea e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Pubblicazione delle Linee guida della Commissione europea. Chiarimenti sulla copertura sanitaria richiesta ai fini del soggiorno del cittadino dell'Unione e sulla nozione di "risorse economiche sufficienti al soggiorno"3. Ministero interno 28.8.2009 n. 400-aD.lgs. 6.2.2007, n. 30, come modificato dal d.lgs. 28.2.2008, n. 32, recante "Attuazione della Direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri"Comunicazione della Commissione delle Comunitŕ europee al Parlamento europeo e al Consiglio in data 2.7.20094. Agenzia entrate 17.9.2009 n. 250/EIstanza di interpello -imposta di bollorilascio della carta di soggiorno a favore dei familiari dei cittadini dell'Unione non aventi la cittadinanza in uno Stato membrorichiesta parereCittadini extracomunitariAsilo5. Ministero interno 6.8.2009 n. 4902 - Circolare prot. n. 16560 del 3.3.2009 del Ministero dell'economia e delle finanzeDipartimento del TesoroDirezione VI. Aggiornamento dei prezzi di cessione dei "Documenti di viaggio per rifugiati" (copertina grigia) e Titoli di viaggio per stranieri" (copertina verde)6. Ministero interno 24.8.2009 n. 5234 - Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo allo straniero cui č riconosciuto lo status di rifugiato7. Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) 22.1.2010 n. 9 - Titolari dello status di rifugiati politici e di protezione sussidiaria. Assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori concesso dai ComuniAssistenza sanitaria8. Agenzia entrate 26.8.2009 n. 238/E - Consulenza giuridica (IVA. art. 10, n. 27 ter) del d.p.r. 26.10.1972, n. 633prestazioni socio-sanitarie e assistenziali rese a persone migranti, senza fissa dimora, richiedenti asilo9. Ministero interno 27.11.2009 n. 780/A7 - Assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale, divieto di segnalazione degli stranieri non in regola con le norme sul soggiorno. SussistenzaCittadinanza10. Ministero interno 7.10.2009 - Legge 15.7.2009 n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica"Modifiche in materia di cittadinanzaChiarimenti11. Ministero interno 2.11.2009 -Legge 15.7.2009 n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica"Modifiche in materia di cittadinanza.Ulteriori chiarimentiDetenuti stranieri12. Ministero giustizia 9.11.2009 - Legge 15.7.2009 n. 94 "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica" Ingresso13. Ministero interno 20.7.2009 - Istanze di nulla osta per ricerca scientifica ai sensi dell'art. 27 ter d.lgs. n. 286/98 Famiglia14. Ministero interno 24.9.2009 n. 5987 - Art. 29, co. 6, del d.lgs. 286/98 e successive modificazioni. Conversione del permesso di soggiorno per assistenza minori in motivi familiari. Risposta quesito15. Ministero interno 18.11.2009 n. 7170 - Legge 15.7.2009, n. 94 recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica" Lavoro16. Ministero interno 12.10.2009 n. 5920 - Istanza di conversione del permesso di soggiorno per studio in permesso di soggiorno per lavoro. Art. 14 co. 5 del d.p.r. n. 394/99 (regolamento al testo unico per l'immigrazione)Minori17. Ministero istruzione, universitŕ e ricerca 8.10.2010 n. 2 -Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italianaRegolarizzazione dei lavoratori addetti ai servizi domestici e di assistenza alle famiglie18. Ministero interno 2.10.2009 n. 6241 - Legge 3.8.2009 n. 102. Conversione in legge, con modificazioni del D.L. 1.7.2009, n. 78 art. 1 ter - Emersione del lavoro irregolare e di sostegno alle famiglie. Ricevuta attestante l'avvenuta presentazione della domanda di emersione19. Ministero interno 7.12.2009 n. 7950 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Interruzione del rapporto di lavoro20. Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) 9.12.2009 n. 28660 - Lavoratori domestici. Denunce a seguito di emersione ai sensi dell'art. 1 ter della legge 3.8.2009, n. 102.Chiarimenti21. Ministero interno 23.12.2009 n. 8456 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Circolare INPS del 9.12.200922. Ministero interno 28.12.2009 n. 8392 - Legge 3.8.2009 n.102. Procedure di emersione dal lavoro irregolare prestato da cittadini stranieri nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie. Interruzione del rapporto di lavoro 23. Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) 29.12.2009 n. 30264 - Lavoratori domestici - Contributi dovuti nelle more della definizione del procedimento di emersione ai sensi dell'art. 1 ter della legge 3.8.2009, n. 102. Iscrizione rapporti di lavoro dopo la sottoscrizione del contratto di soggiorno presso gli Sportelli unici per l'immigrazione - istruzioni operative.Chiarimenti24. Ministero interno 18.2.2010 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Presentazione della documentazione relativa all'alloggio - mancata presentazione delle parti - dati relativi alla domanda25. Ministero interno 19.2.2010 - Procedura di emersione dal lavoro irregolare nell'attivitŕ di assistenza e di sostegno alle famiglie ex l. 102/09. Presentazione della documentazione relativa all'alloggio - mancata presentazione delle parti - dati relativi alla domandaSoggiorno26. Ministero interno 27.5.2009 n. 3111 - Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo - revoca - risposta quesito
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Pergola, Rocco Filipponeri, and Costanza Rosati. "La scuola come luogo per una ‘clinica del sociale’ (PolisAnalisi)." Ricerca Psicoanalitica 33, no. 1 (April 28, 2022). http://dx.doi.org/10.4081/rp.2022.606.

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Abstract:
La scuola è rimasto l’unico incubatore di capitale semiotico - risorse di significato - e rigeneratore di capitale sociale. Perciò compito dell’insegnante-educatore è primariamente ‘insegnare a vivere’, ossia permettere a ciascuno di sviluppare la conoscenza di sé stesso e il legame con gli altri - gli altri dentro di sé e gli altri fuori di sé; preparare ad affrontare le molteplici incertezze e difficoltà dell’esistenza, facendo fronte al senso d’impotenza radicale e d’indefinibilità del sé che vive il ‘bambino sovrano’ ora cresciuto. Centrale sarà una rieducazione ai limiti, alla mentalizzazione, alla cura dello spazio di convivenza comune. A tal fine anche il processo di apprendimento-insegnamento va interpretato come qualcosa riguardante anzitutto le dinamiche emotivo-affettive, in gran parte inconsce, che configurano la rete gruppale di relazioni tra tutti gli attori del teatro scolastico: transfert, controtransfert, collusioni, il gruppoclasse come mente unica, l’istituzione, la specifica cultura di ogni scuola. Il docente potrà ritrovare nella propria stessa mente il suo principale strumento di lavoro, a patto che abbia spazi e tempi per coscientizzare e metabolizzare quanto si agita in sé stesso a livello inconscio attraverso opportune metodologie gruppali - Balint e Psicodramma. L’allievo, dal canto suo, andrà aiutato a transitare da una cultura dell’adempimento al sentirsi ‘cliente’ che vive la scuola come tempo per coltivare sé stesso e implementare Beni Relazionali, quali reciprocità, cooperazione e fiducia. Si tratta di operare un vero e proprio atto di ‘clinica del sociale’.
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"IL CAREGIVER TRA TUTELA NORMATIVA, COMUNICAZIONE E STILE DI VITA." Diritto Dello Sport 1, no. 2 - 2020 (October 20, 2020). http://dx.doi.org/10.30682/disp0102c.

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Abstract:
"Scopo di questo articolo è quello di far rilevare al lettore come quella che si definisce nel testo una categoria, cioè quella dei caregiver, è diventata in questi anni una categoria che il Legislatore deve tenere sempre più in considerazione al fine di migliorarne lo stile di vita. Il disegno di legge 1461 del 2019 , ribadisce il valore sociale ed economico dell’attività di cura svolta da parte del caregiver familiare previsto già nella Legge 27 dicembre, n. 205 e introduce alcuni elementi quali: la nomina, i contributi figurativi e la tutela previdenziale, le agevolazioni nel settore sociale e le possibili detrazioni fiscali, la conciliazione tra assistenza e lavoro, le agevolazioni nel settore sociale e le possibili detrazioni fiscali e infine, l’accesso ai benefici, tutti elementi utili a caratterizzarne il ruolo. Considerando poi che il caregiver è sottoposto a un’attività fisica fatta di movimenti abituali e routinari, diventa determinante, per migliorarne le condizioni fisiche, l’uso di una apposita ed adeguata strumentazione che, rispetto all’età, aiuti a migliorarne le condizioni e lo stile di vita. L’articolo è un momento di riflessione per una categoria bisognosa di tutela normativa, una categoria che in silenzio aspetta un conforto, un riconoscimento ed una tutela dal Legislatore, una categoria soggetta a forte stress ossidativo, che ha bisogno di capire come rapportarsi e comunicare con l’ammalato o con il soggetto disabile che assiste, e che quando lo fa, riesce a farlo per esperienza e non attraverso appositi corsi formativi dei quali avrebbe estremo bisogno. "
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Arena, Elisa, Edy Febi, Onofrio De Lucia, and Massimo Piccioni. "Le cure palliative tra sostenibilità e dignità della vita: le prestazioni assistenziali sociali come momento integrante dell’assistenza globale." Medicina e Morale 62, no. 1 (February 28, 2013). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2013.105.

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Abstract:
Il lavoro si pone l’obiettivo di analizzare il tema dell’assetto organizzativo e delle problematiche etiche e medico-legali delle cure palliative in Italia facendo riferimento, in particolare, alla legge 38/2010, punto di partenza per riflessioni critiche circa gli interventi “assistenziali” previsti dalla stessa e circa il significato da attribuire, in una visione integrata e globale, al termine “Assistenza”. Gli Autori propongono infine alcune riflessioni circa l’adeguatezza, in tale ottica, dell’attuale sistema dell’assistenza sociale in Italia. ---------- The aim of the present article is to analyze the organizational structure, the ethical and medico-legal aspects of palliative care in Italy. In particular, it refers to the law 38/2010, which represents the starting point for critical thinking about “assistive” intervention promoted by the Act and about the meaning attributable to the word “assistance” in an integrated and comprehensive vision. Finally, the Authors propose some reflections on the adequacy, in this context, of the current social assistance system in Italy.
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Mazzoni, Matteo. "Fragilità del governo, violenza della precarietà: la Rsi in Toscana. Assistenza, mobilitazione bellica, propaganda sulla stampa della Repubblica sociale." E-Review. Rivista degli Istituti Storici dell'Emilia-Romagna in Rete 6 (September 8, 2018). http://dx.doi.org/10.12977/ereview254.

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"L'implementazione del principio costituzionale di rieducazione del condannato nel caso dei c.d. colletti bianchi ammessi all'affidamento in prova al servizio sociale." Archivio penale, no. 2 (2018). http://dx.doi.org/10.12871/978883318030412.

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"Diritto italiano. Soggiorno." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (February 2011): 226–40. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-004017.

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Abstract:
1. Consiglio di Stato 27.8.2010 n. 6002 - permesso di soggiorno - diniego di rinnovo per mancanza di attivitŕ lavorativa - accoglimento del ricorso in 1° grado per mancata comunicazione preavviso di rigetto - appello della Amministrazione dello Stato - prospettata pericolositŕ sociale dello straniero - integrazione in giudizio della motivazione - giudizio di pericolositŕ sociale basato su comportamenti.2. Tribunale amministrativo regionale Emilia Romagna 6.6.2008 n. 2343 - permesso di soggiorno - diniego di rinnovo per mancanza di passaporto - necessitŕ ai fini del rinnovo del titolo di soggiorno - esclusione; permesso di soggiorno - titolo valido ai fini identificativi. SCHEDA di Nazzarena Zorzella.3. Tribunale amministrativo regionale Lazio 23.4.2010 n. 8253 - visto d'ingresso per turismo - istruttoria finalizzata a comprovare lo scopo del viaggio ed i mezzi di sussistenza nonché il rientro in patria - necessitŕ - onere probatorio assolto - illegittimitŕ del diniego; rigetto dell'istanza risarcitoria pur in presenza di pregiudiziale amministrativa - difetto di prova.4. Tribunale amministrativo regionale Lombardia 24.9.2010 n. 6461 - permesso di soggiorno per assistenza minore (art. 31, co. 3 TU n. 286/98) - titolo idoneo per il riconoscimento dello status di soggiornante CE di lungo periodo - tipologia di permesso non ricompresa tra quelle escluse ex art. 9 TU n. 286/98 5. Tribunale amministrativo regionale Lazio 3.11.2010 n. 33121 - richiesta di accesso agli atti inerente i propri rilievi dattiloscopici (impronte digitali) - rifiuto della PA per adombrate ragioni di tutela dell'interesse e della sicurezza pubblica - mancata valutazione del diritto di difesa - riconoscimento giudiziale del diritto di accesso; diritto della persona a cui si riferiscono i rilievi dattiloscopici di accedere agli atti ad esso relativi - insuscettibilitŕ del diritto a minacciare l'ordine e la sicurezza pubblica. SCHEDA di Guido Savio.
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Diamare, Sara, Anna Ferrara, Gaetana Polito, Marina Salerno, Marinella Mantice, and Giancarlo Pocetta. "Un metodo di Embodied Education in Riabilitazione: approcci di valutazione partecipata e di empowerment psicocorporeo." Journal of Advanced Health Care, September 11, 2019. http://dx.doi.org/10.36017/jahc1909-002.

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Abstract:
Nella teoria bio-psico-sociale, la visione salutogenetica (Antonowsky, 1979) è volta a promuovere il benessere. La promozione della salute indica un processo di cambiamento e sviluppo adattivo diretto alla prevenzione primaria, secondaria e terziaria attraverso la diffusione di stili di vita sani. Nel presente lavoro si propone un modello di salutogenesi: “I Salotti del Ben-Essere” (S. Diamare, 2015), sperimentato dall'ASL NA 1 Centro UOC. Qualità e Umanizzazione, che prevede lo gv. sviluppo di tematiche di salutogenesi in laboratori esperienziali di consapevolezza psico-corporea, implementato in Campania attraverso la rete OMS di Promozione della Salute: Health Promoting Hospitals & Health Service (HPH & HS). Quale approccio olistico di Health Advocacy, I Salotti del Ben-Essere© rappresentano uno spazio multicentrico e multiprofessionale di assistenza partecipativa, rivolta a piccoli gruppi ed a comunità, in cui un team specializzato realizza un programma multidisciplinare di educazione sanitaria prevalentemente in un setting di riabilitazione. L’educazione alla salute trova, durante un trattamento riabilitativo, la collocazione più proficua per sostenere la motivazione al cambiamento consapevole di stili di vita perniciosi. Il metodo "Salotti del Ben-Essere" può essere utilizzato, come Peer Education, anche nel sistema universitario. Questa metodologia è stata testata, infatti, con gli studenti di Scienze dell'Educazione presso l’Università Suor Orsola Benincasa. I risultati sono stati soddisfacenti in tutti i contesti.
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Gentili, Paolo, and Maria Caredda. "Una legge incompiuta: gli attuali disagi nelle famiglie." Medicina e Morale 57, no. 6 (December 30, 2008). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2008.262.

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Abstract:
L’articolo intende evidenziare il profondo cambiamento che è intervenuto nei rapporti delle famiglie con un loro membro con malattia mentale a seguito della attuazione della legge 180. Dopo una breve disamina delle situazioni familiari antecedenti alla legge e correlate alla presenza degli ospedali psichiatrici nella gestione dei malati mentali, gli Autori individuano una serie di problematiche attuali relative alla gestione, corretta e integrata, da parte delle strutture sanitarie e le criticità relative a una efficace collaborazione con le famiglie dei malati mentali. Gli A. infine prospettano tre modalità con le quali l’attuale società italiana si pone di fronte alla necessità di attuare una integrata e multidisciplinare politica di salute del malato mentale in tutte le sue accezioni bio-psico-sociale e soprattutto umano, in senso ampio. In particolare, si sottolinea il valore degli interventi di aiuto, assistenza, supporto e condivisione di interventi operati da strutture (anche ecclesiali) che pongono al centro della assistenza il malato come persona e la sua famiglia come risorsa (per una psichiatria umana). Gli A. concludono con la riflessione secondo la quale il peso che la società è disposta nel prossimo futuro a dare alle famiglie, come necessari interlocutori per l’individuazione e l’attuazione di politiche sanitarie volte al benessere globale del malato mentale, sia fortemente collegato alle modalità con cui la famiglia stessa è vista e considerata nella società. ---------- The article intends to highlight the deep change that has intervened in families-mental patient relationship after the implementation of the Law 180. After a brief discussion around the situations of the family antecedent to the law and related to the presence of psychiatric hospitals in the mental patients management, the Authors identify a series of current issues related to right and integrated management by the medical facilities and critical point related to an effective collaboration with the mental patient’s families. Finally, the A. show three modes by which the current Italian society deals with the necessity to realized an integrated and multidisplicinary health care policy for mental patient in all his meaning bio-psycho, social and above all human in a wide sense. In particular, the article highlights the value of help, care, support and cooperation from structures also ecclesial that centres care on patient as person and his family as resource (for a humane psychiatry). The A. end with the thought for which the weight that society is willing to give to the families in the next future, as necessary interlocutors for the identification and implementation of health policies aimed at the overall welfare of mental patient, is strongly connected to the modalities by which the family itself is seen and considered in the society. 1164
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"Osservatorio italiano; Leggi, regolamenti e decreti statali /Circolari; Cittadini extracomunitari; Asilo; Lavoro e previdenza sociale; Minori; Ricongiungimento familiare; Soggiorno; Varie." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (June 2009): 291–318. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-002022.

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Osservatorio italiano Leggi, regolamenti e decreti statali1. Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 20.3.2009 - Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali per l'anno 20092. Ordinanza Presidente del Consiglio dei Ministri 1.4.2009 n. 3751 - Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile - stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunitŕ nomadi nel territorio delle Regioni Campania, Lazio e LombardiaCircolariCittadini extracomunitariAsilo1. Ministero interno 9.2.2009 n. 755 - permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo allo straniero giŕ titolare di carta di soggiorno2. Ministero interno 13.3.2009 n. 1497 - certificazione del riconoscimento dello status di rifugiato Lavoro e previdenza sociale3. Ministero interno 9.4.2009 - decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2009 - programmazione flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali per l'anno 20094. Ministero interno 19.3.2009 - d.p.c.m. 3.12.2008. Programmazione flussi di ingresso per lavoratori extracomunitari non stagionali per l'anno 2008. Trasmissione del manuale operativo per la chiusura delle procedure del decreto flussi 2007 e l'avvio di quelle del 20085. Ministero lavoro, salute e politiche sociali 19.3.2009 n. 6 - d.p.c.m. 3.12.2008 - programmazione dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali per l'anno 20086. Ministero lavoro, salute e politiche sociali 9.4.2009 n. 11 - d.p.c.m. 20.3.2009 - programmazione dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali per l'anno 2009" Minori7. Ministero interno 13.2.2009 - minori extracomunitari non accompagnatiRicongiungimento familiare8. Ministero interno 17.2.2009 - nulla osta al ricongiungimento familiare a favore di stranieri segnalati nel SIS9. Ministero interno 17.2.2009 - nuove disposizioni in materia di ricongiungimento familiare - art. 29 TU immigrazione, come mod. dal d.lgs. n. 160 del 3.10.2008. Assicurazione sanitaria10 Ministero lavoro, salute e politiche sociali 24.2.2009 n. 4537 - nuove disposizioni in materia di ricongiungimento familiare - art. 29 T.U. immigrazione, come mod. dal d.lgs. n. l60 del 3.10.2008. Assicurazione sanitaria per ricongiungimento genitore ultrasessantacinquenne11. Ministero interno 3.3.2009 - procedimenti di nulla osta al ricongiungimento familiare. Protocolli d'intesa con i Comuni. Modifica della procedura12. Ministero lavoro, salute e politiche sociali 4.5.2009 - nuove disposizioni in materia di ricongiungimento familiare - art. 29 del T.U. immigr. mod. dal d.lgs. n. 160 del 3.10.2008Soggiorno13. Ministero interno - 2.3.2009 n. 1164 - rientro in Italia degli studenti stranieri che hanno lasciato il territorio nazionale nelle more del primo rilascio del permesso di soggiorno14. Ministero interno 30.1.2009 - uscita dal territorio nazionale degli stranieri che hanno richiesto il rinnovo del titolo di soggiorno ovvero il primo rilascio per lavoro subordinato, per lavoro autonomo o ricongiungimento familiare15. Ministero interno 11.3.2009 - uscita dal territorio nazionale degli stranieri che hanno richiesto il rinnovo del titolo di soggiorno ovvero il primo rilascio per lavoro subordinato, per lavoro autonomo o ricongiungimento familiare. Modalitŕ di attraversamento delle frontiere esterne italiane16. Ministero interno 11.3.2009 n. 1280 - istanza di conversione del permesso di soggiorno per studio in permesso di soggiorno per lavoro. Art. 14, co. 5 del d.p.r. n. 394/9917. Ministero interno 13.3.2009 n. 481 - nuova procedura di rilascio di carta di identitŕ per i membri delle missioni straniere in Italia18. Ministero lavoro, salute e politiche sociali 16.4.2009 - assistenza sanitaria in Italia ai titolari di permesso di soggiorno che svolgono regolare attivitŕ lavorativaVarie19. Ministero interno 2.4.2009 n. 5 - Consigli territoriali per l'immigrazione
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Turriziani, Adriana, Carlo Barone, and Alessandra Cassano. "Formazione in Cure Palliative: un passo decisivo verso la qualità del fine vita." Medicina e Morale 62, no. 1 (February 28, 2013). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2013.113.

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Abstract:
Le Cure Palliative sono una risposta alla crescente necessità di assistenza per i malati affetti da patologie inguaribili, la cui presa in carico è spesso gravata dall’inadeguatezza della rete sociale e familiare, dalla scarsità delle risorse a loro destinate e dalla carenza formativa degli operatori sanitari. Sebbene il percorso istituzionale di questa nuova disciplina sia a buon punto, la conoscenza dei suoi principi fondanti è ancora molto limitata sia da parte dei cittadini sia, ancora più sorprendentemente, da parte degli stessi operatori, che ancora vedono nelle Cure Palliative una medicina della consolazione e della frustrazione. Al contrario, questa disciplina trova il proprio centro nella dignità dell’uomo fino alla fine della vita, proponendosi di rispondere in maniera globale a tutti i suoi bisogni e a quelli del nucleo familiare. Se il centro di tale risposta assistenziale è l’uomo, allora è necessario rendere lo stesso paziente in grado di identificare le proprie necessità ed entrare così nel processo decisionale sulla propria cura. Per giungere a questo tipo di relazione di cura, sinergica e consapevole, e ad una reale condivisione delle responsabilità si deve necessariamente passare attraverso una progressiva presa di coscienza della condizione di malato. Tale percorso deve essere guidato in primis da un medico formato in tal senso. Chi si avvicina al fine vita ha infatti bisogno di cure di alta qualità, che rispondano a tutte le sfere della persona coinvolte nella malattia, di continuità nell’assistenza e di relazioni terapeutiche stabili e mature. Parimenti, anche l’operatore che vive l’assistenza al fine vita deve avere gli strumenti adeguati per non danneggiarsi e lasciarsi sopraffare dall’intensità di queste relazioni. Da questo contesto nasce la necessità di un Master di studi che sviluppi competenze specialistiche e colmi il vuoto formativo in modo uniforme come primo passo verso un profondo e necessario cambiamento culturale. ---------- Palliative Care is an answer to the growing need of care for patients suffering from incurable diseases, whose management is often burdened by the inadequacy of the social and family networks, by limited resources and poor training of health workers. Although the institutional pathway of this new discipline is on its way, the knowledge of its founding principles is still very limited both among citizens and, even more surprisingly, among the same operators, who still see Palliative Care as a “consolation and frustration medicine”. On the other hand, this discipline focuses on the dignity of men till the end of life, trying to give a global answer to all their needs and those of their families. If the center of the health care response is the human being, then it should be the same patient to be able to identify his needs and thus to enter into the decision-making process. In order to achieve this level of care relationship, synergistic and aware, and a real sharing of responsibilities, patients must go through a gradual understading of their own disease condition. A trained physician should guide patients through this foundamental journey. In fact, people approaching the end of life do indeed need high quality care, which should meet all their inner spheres, but also continuity of care and stable and mature therapeutic relationships. Similarly, every health worker who lives patients’ end of life should have proper tools not to be damaged and not to be overwhelmed by the intensity of these relationships. In this context, a Master in Palliative Care is meant to develop specialized skills and fill the educational gap and it should be the first step towards a deep and claimed cultural change in our country.
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