Academic literature on the topic 'ASSICURAZIONE E FINANZA'

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Journal articles on the topic "ASSICURAZIONE E FINANZA"

1

Luciano, Elisa. "Rovina, assicurazione e scambi di attività finanziarie." Rivista di Matematica per le Scienze Economiche e Sociali 11, no. 1-2 (March 1988): 69–94. http://dx.doi.org/10.1007/bf02085217.

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2

Pitacco, E. "Una generalizzazione del modello Inferenziale bayesiano «Poisson-Gamma». Application in assicurazioni malattia." Rivista di Matematica per le Scienze Economiche e Sociali 14, no. 1 (March 1991): 9–23. http://dx.doi.org/10.1007/bf02319396.

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3

Pitacco, Ermanno. "Margine di solvibilita' e utile industriale nella gestione di un portafoglio di assicurazioni vita." Rivista di Matematica per le Scienze Economiche e Sociali 9, no. 2 (September 1986): 129–42. http://dx.doi.org/10.1007/bf02086871.

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4

Gota, Maria Luisa. "Modelli multistato per le assicurazioni di persone: approccio stocastico all'analisi dell'utile con procedimenti simulativi." Rivista di Matematica per le Scienze Economiche e Sociali 19, no. 1-2 (March 1996): 39–52. http://dx.doi.org/10.1007/bf02441260.

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5

Berto, Raul, Antonio Prà, Sergio Pratali Maffei, and Paolo Rosato. "The appraisal of reproduction costs of historic properties: the case of Venetian Villas / La stima del costo di riproduzione delle dimore storiche: il caso delle Ville Venete." Valori e Valutazioni 30 (August 2022): 45–58. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223003.

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Abstract:
This paper illustrates a model for the quick estimate of the cost of reproduction of historic buildings, with particular regard to Venetian Villas. The goal is to provide an operational tool for the stipulation of an insurance contract, against partial or total damages, for products with an “accepted” value. This type of contract, although still not very widespread, allows, in the event of total destruction, to have the adequate resources for the reconstruction of the building in its original conditions, as far as possible. The “accepted value” insurance of the building becomes an instrument for the protection of the collective historical-architectural heritage. The article, in addition to illustrating the procedure in detail, presents a concrete application to historic homes in the Veneto region. L’articolo illustra un modello per la stima spediva del costo di riproduzione di edifici storici, con particolare riferimento alle Ville Venete. L’obiettivo è quello di fornire uno strumento operativo per la stipula di contratti di assicurazione contro danni, parziali o totali, ai manu- fatti a valore “accettato”. Questa tipologia di contratto, ancora poco diffusa, consente, in caso di distruzione totale, di avere risorse adeguate per la ricostruzione del manufatto nelle condizioni originarie, per quanto possibile. L’assicurazione del manufatto a “valore accettato” diventa, quindi, uno strumento di tutela del patrimonio storico-architettonico collettivo. L’articolo, oltre ad illustrare dettagliatamente la procedura presenta un’applicazione del modello a una Villa Veneta.
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Dissertations / Theses on the topic "ASSICURAZIONE E FINANZA"

1

LIBRACE, GIOVANNI. "La gestione dei rischi d'impresa nelle operazioni di finanza straordinaria." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/268.

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Abstract:
La presente tesi di dottorato affronta il tema della gestione dei rischi che ha assunto sempre maggiore importanza nella vita dell'impresa. E'importante per tutti gli stakeholder, dai dipendenti agli azionisti, comprendere quale sia il trade - off tra rischio e rendimento potenziale poiché la mancata identificazione dei rischi e la loro non corretta gestione può compromettere la capacità dell'impresa di raggiungere i propri obiettivi. Dopo aver introdotto il concetto di rischio, la tesi si sofferma sul modello dell'Enterprise Risk Management (ERM) e sui benefici associati al suo utilizzo. In particolare l'attenzione viene posta sull'importanza, all'atto di un'operazione di natura straordinaria, quale un'acquisizione o la quotazione su mercati regolamentati, della valutazione dei rischi e delle risposte che l'organizzazione pone in essere. Viene illustrato il processo di due diligence e, in particolare, la due diligence assicurativa e di risk management viene indicata quale valido strumento per comprendere quali siano i rischi a cui un'impresa è esposta e come essa li gestisca. In conclusione, vengono descritte alcune soluzioni (i.e. assicurazione delle representation & warranty, assicurazione della responsabilità da prospetto informativo, assicurazioni ambientali) utilizzabili dall'impresa, durante una transazione, per mitigare il proprio profilo di rischio trasferendo particolari rischi a mercati assicurativi specializzati.
This thesis outlines the importance that risk management is getting in the life of organizations. Stakeholders, ranging from employees to investors, must understand how to quantify the tradeoffs of risk against the potential return, because the failure to identify and manage the essential nature of risk can have consequences on the possibility for an organization to achieve its objectives. After introducing the concept of risk, it is analyzed the Enterprise Risk Management (ERM) approach and the benefits for companies that decide to adopt it. In particular there is a focus on its importance in some circumstances in the life of an organization and it is shown how evaluation of risk profile and responses can be critical in mergers and acquisitions, public offer of securities and other corporate finance decisions. Due diligence process and, in particular, risk management and insurance due diligence is described as an effective instrument to understand to what risks a company is exposed to and how it manages them. In conclusion, some transaction solutions (i.e. representations & warranties insurance, public offering of securities insurance, environmental solutions) - that can be used to mitigate the company risk profile, transferring some risks to specialized insurance markets - are illustrated.
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LIBRACE, GIOVANNI. "La gestione dei rischi d'impresa nelle operazioni di finanza straordinaria." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/268.

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Abstract:
La presente tesi di dottorato affronta il tema della gestione dei rischi che ha assunto sempre maggiore importanza nella vita dell'impresa. E'importante per tutti gli stakeholder, dai dipendenti agli azionisti, comprendere quale sia il trade - off tra rischio e rendimento potenziale poiché la mancata identificazione dei rischi e la loro non corretta gestione può compromettere la capacità dell'impresa di raggiungere i propri obiettivi. Dopo aver introdotto il concetto di rischio, la tesi si sofferma sul modello dell'Enterprise Risk Management (ERM) e sui benefici associati al suo utilizzo. In particolare l'attenzione viene posta sull'importanza, all'atto di un'operazione di natura straordinaria, quale un'acquisizione o la quotazione su mercati regolamentati, della valutazione dei rischi e delle risposte che l'organizzazione pone in essere. Viene illustrato il processo di due diligence e, in particolare, la due diligence assicurativa e di risk management viene indicata quale valido strumento per comprendere quali siano i rischi a cui un'impresa è esposta e come essa li gestisca. In conclusione, vengono descritte alcune soluzioni (i.e. assicurazione delle representation & warranty, assicurazione della responsabilità da prospetto informativo, assicurazioni ambientali) utilizzabili dall'impresa, durante una transazione, per mitigare il proprio profilo di rischio trasferendo particolari rischi a mercati assicurativi specializzati.
This thesis outlines the importance that risk management is getting in the life of organizations. Stakeholders, ranging from employees to investors, must understand how to quantify the tradeoffs of risk against the potential return, because the failure to identify and manage the essential nature of risk can have consequences on the possibility for an organization to achieve its objectives. After introducing the concept of risk, it is analyzed the Enterprise Risk Management (ERM) approach and the benefits for companies that decide to adopt it. In particular there is a focus on its importance in some circumstances in the life of an organization and it is shown how evaluation of risk profile and responses can be critical in mergers and acquisitions, public offer of securities and other corporate finance decisions. Due diligence process and, in particular, risk management and insurance due diligence is described as an effective instrument to understand to what risks a company is exposed to and how it manages them. In conclusion, some transaction solutions (i.e. representations & warranties insurance, public offering of securities insurance, environmental solutions) - that can be used to mitigate the company risk profile, transferring some risks to specialized insurance markets - are illustrated.
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Anar, Hatice. "UNCERTAINTY IN MORTALITY TRENDS AND SOLVENCYRE QUIREMENTS FOR LIFE ANNUITIES." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2015. http://hdl.handle.net/10077/11010.

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Abstract:
2013/2014
The change in mortality trends experienced over the last decades leads to the use of projected mortality tables in order to avoid underestimation of the future liabilities and costs in long term insurance products such as life annuities and pension funds. Although the projected mortality tables aim to capture the dynamic structure of mortality in the future, the future mortality trend itself is random and systematic deviations from the projected mortality might take place. Being a non-pooling risk, the impact of this ``uncertainty risk'' on the insurance portfolios can be dramatic due to the fact that the severity resulting from it increases as the size of the portfolio. For this reason, a proper modelling of uncertainty risk in mortality trends is required. In this work the uncertainty risk modelling in mortality trends has been studied. In this aspect, the two stochastic models in the literature, scenario based and dynamic models have been adopted and assessed their level of capturing the uncertainty in mortality trends. One of the models, the static model, has been extended to the continuous case with the allowance of the multiple cohorts in the portfolio. As defining the model, two approximation methods has been adopted to define the distribution of total number of deaths in the portfolio. Bayesian inferential procedure has been used in updating the random variables representing the uncertainty risk to the experience in the portfolio.
XXVII Ciclo
1982
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4

Scorrano, Mariangela. "Pricing the Guaranteed Lifetime Withdrawal Benefit (GLWB) in a Variable Annuity contract." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2015. http://hdl.handle.net/10077/11009.

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Abstract:
2013/2014
The past twenty years have seen a massive proliferation in insurance-linked derivative products. The public, indeed, has become more aware of investment opportunities outside the insurance sector and is increasingly trying to seize all the benefits of equity investment in conjunction with mortality protection. The competition with alternative investment vehicles offered by the financial industry has generated substantial innovation in the design of life products and in the range of benefits provided. In particular, equity-linked policies have become ever more popular, exposing policyholders to financial markets and providing them with different ways to consolidate investment performance over time as well as protection against mortality-related risks. Interesting examples of such contracts are variable annuities (VAs). This kind of policies, first introduced in 1952 in the United States, experienced remarkable growth in Europe, especially during the last decade, characterized by “bearish” financial markets and relatively low interest rates. The success of these contracts is due to the presence of tax incentives, but mainly to the possibility of underwriting several rider benefits that provide protection of the policyholder’s savings for the period before and after retirement. In this thesis, we focus in particular on the Guaranteed Lifetime Withdrawal Benefit (GLWB) rider. This option meets medium to long-term investment needs, while providing adequate hedging against market volatility and longevity-related risks. Indeed, based on an initial capital investment, it guarantees the policyholder a stream of future payments, regardless of the performance of the underlying policy, for his/her whole life. In this work, we propose a valuation model for the policy using tractable financial and stochastic mortality processes in a continuous time framework. We have analyzed the policy considering two points of view, the policyholder’s and the insurer’s, and assuming a static approach, in which policyholders withdraw each year just the guaranteed amount. In particular, we have based ourselves on the model proposed in the paper “Systematic mortality risk: an analysis of guaranteed lifetime withdrawal benefits in variable annuities” by M. C. Fung, K. Ignatieva and M. Sherris (2014), with the aim of generalizing it later on. The valuation, indeed, has been performed in a Black and Scholes economy: the sub-account value has been assumed to follow a geometric Brownian motion, thus with a constant volatility, and the term structure of interest rates has been assumed to be constant. These hypotheses, however, do not reflect the situation of financial markets. In order to consider a more realistic model, we have sought to weaken these misconceptions. Specifically we have taken into account a CIR stochastic process for the term structure of interest rates and a Heston model for the volatility of the underlying account, analyzing their effect on the fair price of the contract. We have addressed these two hypotheses separately at first, and jointly afterwards. As part of our analysis, we have implemented the theoretical model using a Monte Carlo approach. To this end, we have created ad hoc codes based on the programming language MATLAB, exploiting its fast matrix-computation facilities. Sensitivity analyses have been conducted in order to investigate the relation between the fair price of the contract and important financial and demographic factors. Numerical results in the stochastic approach display greater fair fee rates compared to those obtained in the deterministic one. Therefore, a stochastic framework is necessary in order to avoid an underestimation of the policy. The work is organized as follows. Chapter 1. This chapter has an introductory purpose and aims at presenting the basic structures of annuities in general and of variable annuities in particular. We offer an historical review of the development of the VA contracts and describe the embedded guarantees. We examine the main life insurance markets in order to highlight the international developments of VAs and their growth potential. In the last part we retrace the main academic contributions on the topic. Chapter 2. Among the embedded guarantees, we focus in particular on the Guaranteed Lifetime Withdrawal Benefit (GLWB) rider. We analyze a valuation model for the policy basing ourselves on the one proposed by M. Sherris (2014). We introduce the two components of the model: the financial market, on the one hand, and the mortality intensity on the other. We first describe them separately, and subsequently we combine them into the insurance market model. In the second part of the chapter we describe the valuation formula considering the GLWB from two perspectives, the policyholder’s and the insurer’s. Chapter 3. Here we implement the theoretical model creating ad hoc codes with the programming language MATLAB. Our numerical experiments use a Monte Carlo approach: random variables have been simulated by MATLAB high level random number generator, whereas concerning the approximation of expected values, scenario- based averages have been evaluated by exploiting MATLAB fast matrix-computation facilities. Sensitivity analyses are conducted in order to investigate the relation between the fair fee rate and important financial and demographic factors. Chapter 4. The assumption of deterministic interest rates, which can be acceptable for short-term options, is not realistic for medium or long-term contracts such as life insurance products. GLWB contracts are investment vehicles with a long-term horizon and, as such, they are very sensitive to interest rate movements, which are uncertain by nature. A stochastic modeling of the term structure is thus appropriate. In this chapter, therefore, we propose a generalization of the deterministic model allowing interest rates to vary randomly. A Cox-Ingersoll-Ross model is introduced. Sensitivity analyses have been conducted. Chapter 5. Empirical studies of stock price returns show that volatility exhibits “random” characteristics. Consequently, the hypothesis of a constant volatility is rather “counterfactual”. In order to consider a more realistic model, we introduce the stochastic Heston process for the volatility. Sensitivity analyses have been con- ducted. Chapter 6. In this chapter we price the GLWB option considering a stochastic process for both the interest rate and the volatility. We present a numerical comparison with the deterministic model. Chapter 7. Conclusions are drawn. Appendix. This section presents a quick survey of the most fundamental concepts from stochastic calculus that are needed to proceed with the description of the GLWB’s valuation model.
Negli ultimi venti anni si `e assistito ad una massiccia proliferazione di prodotti de- rivati di tipo finanziario-assicurativo. Gli individui, infatti, sono diventati sempre piu` consapevoli delle opportunita` di investimento esistenti al di fuori del settore as- sicurativo e pertanto richiedono all’impresa di assicurazione non solo la protezione contro il rischio di mortalit`a/longevit`a, ma anche tutti i benefici di un investimento di capitali. Ed `e proprio per soddisfare le esigenze del mercato e per fronteggiare la concorrenza alimentata da altri competitors (banche, ecc.) che il mercato assi- curativo sta cambiando ed ha iniziato a sviluppare nuovi prodotti assicurativi ad elevato contenuto finanziario. Nell’ambito di questi prodotti, particolare interesse rivestono le cosiddette polizze variable annuities. Introdotte per la prima volta negli Stati Uniti nel 1952, esse hanno raggiunto ben presto un notevole sviluppo anche in Europa, soprattutto nell’ultimo decennio caratterizzato da mercati finanziari bearish e da tassi di interesse relativamente bassi. Il successo di questo tipo di contratti `e dovuto al favorevole trattamento fiscale di cui godono, ma soprattutto all’offerta di opzioni implicite che garantiscono una protezione dei risparmi degli investitori prima e dopo il pensionamento. In questo lavoro di tesi, ci siamo concentrati in particola- re sull’opzione Guaranteed Lifetime Withdrawal Benefit (GLWB). Essa permette di soddisfare esigenze di investimento di medio/lungo periodo e nello stesso tempo offre una discreta copertura al rischio dovuto alla volatilit`a dei mercati e al longevity risk. Infatti, a fronte di un capitale iniziale investito, garantisce all’assicurato un flusso di pagamenti futuri indipendente dalla performance della polizza sottostante per tutta la durata della sua vita. Piu` precisamente, in questo lavoro proponiamo un modello di valutazione per questo tipo di contratto, facendo ricorso a processi stocastici per descrivere la componente finanziaria e quella legata alla mortalità dell’assicurato. Analizziamo la polizza considerando sia il punto di vista del cliente che quello della compagnia di assicurazione. La nostra valutazione si è basata sul modello proposto da M. C. Fung, K. Ignatieva e M. Sherris nell’articolo “Systematic mortality risk: an analysis of guaranteed lifetime withdrawal benefits in variable annuities” (2014). Tuttavia le ipotesi alla base di questa analisi non trovano giustificazione nel mercato; in effetti, considerare un tasso di interesse ed una volatilità costanti sembra poco sensato. Proprio per proporre un modello più fedele al mercato, si è pensato di indebolire questi assunti, prendendo in considerazione un processo stocastico a sé stante per descrivere la dinamica del tasso di interesse e della volatilità. Dapprima abbiamo analizzato separatamente l’impatto dei due processi sul prezzo equo dell’opzione, per poi considerare anche il loro effetto congiunto. Come parte integrante del lavoro, abbiamo implementato il modello teorico proposto impiegando un approccio Monte Carlo. A questo scopo abbiamo creato codici ad hoc utilizzando il linguaggio di programmazione MATLAB, sfruttando al meglio tutte le sue potenzialità di calcolo matriciale. Sono state condotte analisi di sensitività per analizzare l’impatto sul prezzo equo dell’opzione di alcuni importanti parametri finanziari e demografici. I risultati numerici mostrano come effettivamente l’impiego di un approccio stocastico sia più capace di descrivere le fluttuazioni del mercato e quindi permetta di ottenere risultati più realistici. Il valore equo delle commissioni applicate dalla compagnia di assicurazione per l’attivazione della garanzia GLWB aumenta quando si passa da un approccio deterministico ad uno stocastico (soprattutto se quest’ultimo considera congiuntamente tassi di interesse e volatilità stocastici), rivelando come un adeguato modello stocastico sia necessario per evitare una sottovalutazione di tali polizze. Il lavoro è strutturato come segue: Capitolo 1. Questo capitolo ha un ruolo introduttivo e mira a fornire una descrizione delle caratteristiche principali delle polizze variable annuities. Si analizza l'evoluzione storica di tali polizze ed il loro sviluppo nei principali mercati internazionali. Segue una breve rassegna dei principali contributi accademici sulla valutazione di tali contratti e si spiegano le ragioni alla base di questo lavoro. Capitolo 2. Tra le varie garanzie implicite nei contratti variable annuity ci soffermiamo sull'opzione Guaranteed Lifetime Withdrawal Benefit. In questo capitolo analizziamo il modello di valutazione del contratto proposto da M. Sherris (2014); introduciamo le due componenti del modello (il mercato finanziario e l'intensità di mortalità) dapprima descrivendole separatamente, poi combinandole. Nella seconda parte del capitolo studiamo le formule per il calcolo del prezzo equo del contratto considerando due punti di vista, quello dell'assicurato e quello dell'assicuratore. Capitolo 3. In questo capitolo implementiamo il modello teorico creando codici ad hoc con il linguaggio di programmazione MATLAB. Le nostre valutazioni sono state realizzate utilizzando un approccio Monte Carlo. Diverse analisi di sensitività sono state condotte per analizzare l’impatto sul prezzo equo dell’opzione di alcuni importanti parametri finanziari e demografici. Capitolo 4. In questo capitolo si propone una generalizzazione del modello deterministico indebolendo l'ipotesi di struttura a termine dei tassi di interesse costante. Per descrivere la dinamica del tasso di interesse si introduce in particolare un processo Cox- Ingersoll- Ross. Capitolo 5. In questo capitolo si indebolisce l'ipotesi che considera costante la volatilità del fondo d'investimento prevedendo una dinamica descritta dal processo di Heston. Capitolo 6. Si descrive un modello che considera congiuntamente un processo stocastico per i tassi di interesse (CIR) e per la volatilità (Heston). Si conducono analisi di sensitività e si mostrano i risultati ottenuti. Capitolo 7. In questo capitolo traiamo le conclusioni del nostro lavoro. Appendice. Proponiamo una breve rassegna delle principali nozioni di calcolo stocastico necessarie per meglio comprendere la descrizione del modello di valutazione.
XXVII Ciclo
1986
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5

Dall'aglio, Giovanni. "PREFERENCE BASED APPROACH TO RISK SHARING." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2015. http://hdl.handle.net/10077/11011.

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Abstract:
2013/2014
It is well known that optimal risk sharing is an argument that deserves both theoretical and practical interest. It originally appears in the context of reinsurance problems, but now is widely used in a variety of financial and economical applications. The problem concerning the existence of individually rational Pareto optimal allocations, namely optimal solutions, is generally treated in the literature by considering the usual requirement of completeness over decision makers’ preferences. In this thesis we present several conditions for the existence of optimal solutions in a modern preference-based approach provided that agents’ preferences are expressed by not necessarily total preorders and by considering a topological context. We prove the equivalence between optimality and maximality with respect to a coalition preorder traducing the problem of finding optimal solutions to that of guaranteeing the existence of maximal elements for a not necessarily total preorder. In this framework a "folk theorem" is of help since it guarantees the existence of a maximal element for an upper semicontinuous preorder on a compact topological space. We study the functional approaches representing optimal risk sharing identified with the so called multi-objective maximization problem and the supconvolution problem, with the aim of incorporating functional representations of not necessarily total preorders, essentially expressed by order preserving functions and multi-utility representations. We use these two notions in order to guarantee the existence of optimal solutions, and to this aim we appropriately refer to well known results in mathematical utility theory (for example, Rader’s theorem). The case of individual preferences expressed by translation invariant total preorders is also considered, completing fundamental results from the literature also extended to the case of comonotone super-additive and positively homogeneous utility functions. When comonotone allocations are considered, we limit the research of maximal elements with respect to the coalition preorder to the set of comonotone allocations, provided that monotonicity conditions with respect to second order stochastic dominance are imposed to the individual preorders. In all our framework, we deal with risks belonging to some space of nonnegative random variables on a common probability space and, as a natural application of all our considerations, we consider the Choquet Integral when the topology L∞ is considered. Come noto, il problema di risk sharing è un argomento che interessa sia aspetti teorici che applicativi. Originariamente introdotto in contesti di riassicurazione, attualmente è ampiamente utilizzato in una varietà di applicazioni finanziarie ed economiche. Il problema legato all’esistenza di allocazioni Pareto ottimali ed individualmente razionali, definite soluzioni ottime, è generalmente trattato in letteratura considerando l’usuale assioma di completezza sulle preferenze degli agenti. In questa tesi presentiamo diverse condizioni per l'esistenza di soluzioni ottime in un moderno approccio di preferenza caratterizzato dall'espressione delle preferenze individuali per mezzo di preordini non necessariamente totali e considerando un contesto topologico. Viene dimostrata l’equivalenza tra ottimalità e massimalità rispetto ad un preordine di coalizione, traducendo così il problema di trovare soluzioni ottime nel garantire l’esistenza di elementi massimali per un preordine non necessariamente totale. In questo quadro di riferimento, un "folk theorem" è di aiuto in quanto garantisce l’esistenza di un elemento massimale per un preordine superiormente semicontinuo definito su uno spazio topologico compatto. Vengono studiati approcci funzionali legati al problema di risk sharing, identificati con il problema di massimizzazione multi-obiettivo ed il problema di sup-convoluzione, con l’obiettivo di incorporare rappresentazioni funzionali di preordini non necessariamente totali, essenzialmente definite da funzioni order preserving e rappresentazioni di multi-utilità. Queste due notazioni vengono utilizzate in modo da garantire l’esistenza di soluzioni ottime, e a questo scopo ci riferiamo in modo appropriato a ben noti risultati in teoria dell’utilità (ad esempio, il teorema di Rader). Il caso di preferenze individuali espresse da preordini totali invarianti per traslazioni è anche considerato, a completamento di fondamentali risultati presenti in letteratura ed estesi anche al caso di funzioni di utilità che soddisfino alle proprietà di comonotona super-additività e positiva omogeneità. Quando si considerano allocazioni comonotone, ci limitiamo alla ricerca di elementi massimali rispetto al preordine di coalizione nell’insieme delle allocazioni comonotone, purchè vengano imposte condizioni di monotonia sui preordini individuali rispetto alla dominanza stocastica di secondo ordine. In tutto il nostro contesto di riferimento affrontiamo il caso di rischi appartenenti a spazi di variabili aleatorie non-negative definite su un comune spazio di probabilità e come naturale applicazione consideriamo l’integrale di Choquet nel caso venga considerata la topologia L∞.
XXVII Ciclo
1985
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6

Geron, Devis. "Assessing Social Security Reforms under Uncertainty." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3422014.

Full text
Abstract:
The Thesis analyzes the insurance provided by pension systems against macroeconomic and demographic risks. This purpose is accomplished by simulating individual life-cycle behaviors in a steady-state partial equilibrium model with uncertainty on wages, financial market returns and life expectancy, calibrated so as to reproduce stylized facts of the Italian economy. In particular, stochastic (macroeconomic and demographic) variables, such as wages, financial market returns, social mobility and survival probabilities follow processes that have been estimated based on available data for Italy, mostly over the period 1990-2004. The Thesis is composed of three essays. The first two papers focus on comparing the insurance provided against wage-related risk by a typical Defined Benefit pension system (modeled according to the old Italian pension scheme before the 1992 Amato reform), providing benefits based on the risky wages earned in the last years before retirement on the one hand; and a typical Notional Defined Contribution system (modeled according to the new Italian pension scheme introduced by the 1995 Dini reform), providing benefits based on all working-life contributions, capitalized at a “notional” rate of return i.e. the growth rate of the economy, on the other hand. The first paper considers a model with a representative individual facing uncertainty on aggregate wages and financial market returns as well as mortality risk. The new NDC Italian pension system turns out to improve “ex-ante” individual welfare (namely, individual welfare measured at the beginning of lifetime) with respect to the old DB scheme, from a purely risk-insurance perspective. This relative gain stems from the new regime pooling a longer series of risky wages in computing benefits, thereby yielding a better wage-risk diversification which causes a reduction (in expected terms) in the variance of pensions. The second paper extends the scope of the analysis by considering a model with heterogeneous agents belonging to different social (i.e. labor-income) classes, facing uncertainty on class-specific wages and stochastic intra-generational social mobility during working life, besides riskiness related to financial market returns and life expectancy. In this setting the previous result reverses, in that the new NDC system turns out to decrease welfare in “ex-ante” terms with respect to the old DB system from a purely risk-insurance perspective, for individuals belonging to all social classes. This result is due to the fact that the new pension scheme causes a higher correlation between pensions (the social security “asset”) and working-life wages (deemed as a proxy for “human capital”), thereby increasing the overall uncertainty individuals are confronted with during their whole lifetime. Such effect prevails (therefore yielding a welfare loss) as a substantial part of the overall wage uncertainty stems from stochastic social class mobility. Generally, social security in the model (under both the old and the new system) is slightly desirable only for individuals whose labor income conditions worsen during working life, in terms of individual welfare being measured after agents discover the final social class in which they have ended up. The analysis of the third paper overall investigates the determinants of the individual choice of contributing to supplementary private pension funds, by evaluating the effects of the latest (2004) pension reform in Italy on the behavior of a representative agent facing uncertainty on aggregate wages, financial market returns and life expectancy. The 2004 reform let individuals choose between contributing to two alternative complementary schemes (each in addition to the mandatory contribution to the public social security system), namely the firm-based severance pay scheme (the so-called TFR) on the one hand, and complementary private pension funds on the other hand. Investing in pension funds turns out to be slightly welfare improving with respect to contributing to the severance pay scheme in the model. This result is uniquely due to the fact that pension funds offer a preferred risk-return combination, since individuals in the model generally turn out to prefer receiving the capitalized amount in lump-sum fashion at retirement (as under the severance pay scheme) rather than in the form of annuities from retirement onwards (as under pension funds). The preference towards lump-sum i.e. more liquid retirement assets, despite supplementary private annuities providing insurance against longevity risk (namely the risk of workers outliving their savings after retirement), is due to two main reasons: a) the pre-existence of (sizeable) public annuities, reducing the relative value of additional longevity-risk insurance from private pensions; and b) the convenience of investing considerable resources (out of a lump-sum payout) in rewarding financial markets upon retirement.
La Tesi si propone di analizzare la capacità dei sistemi pensionistici di assicurare gli individui contro rischi di natura macroeconomica e demografica. A tal fine, il lavoro effettua delle simulazioni di comportamenti individuali lungo il ciclo di vita, in un modello di equilibrio parziale in stato stazionario, caratterizzato da incertezza su salari, rendimenti finanziari e aspettativa di vita. Il modello è calibrato in modo da riprodurre fatti stilizzati dell'economia italiana. In particolare le variabili stocastiche (macroeconomiche e demografiche), quali salari, rendimenti finanziari, mobilità sociale e probabilità di sopravvivenza seguono processi stimati sulla base dei dati disponibili per il contesto socio-economico italiano, per lo più nell'arco del periodo 1990-2004. La Tesi si compone di tre saggi. I primi due lavori si prefiggono di confrontare la capacità di assicurare rischi collegati ai salari, ad opera da un lato di un tipico sistema pensionistico di tipo retributivo (di seguito nell'abbreviazione inglese DB, Defined Benefit) che eroga pensioni basate sui salari percepiti negli ultimi anni di lavoro prima del pensionamento, modellato sul sistema pensionistico italiano precedente alla riforma Amato del 1992; dall'altro lato, ad opera di un tipico sistema pensionistico contributivo a capitalizzazione figurativa dei contributi (di seguito nell'abbreviazione inglese NDC, Notional Defined Contribution) che eroga pensioni basate sui contributi versati nel corso dell'intera vita lavorativa e capitalizzati ad un tasso figurativo (“notional”) quale il tasso medio di crescita dell'economia, modellato sul nuovo sistema pensionistico italiano introdotto dalla riforma Dini nel 1995. Il primo lavoro considera un modello con un agente rappresentativo, soggetto a incertezza su salari aggregati e rendimenti finanziari nonché al rischio di mortalità. Il nuovo sistema pensionistico italiano di tipo NDC risulta migliorare il benessere individuale “ex-ante” (ossia, il benessere individuale misurato all'inizio della vita economica) rispetto al precedente sistema di tipo DB, in termini puramente assicurativi. Questo guadagno deriva dal fatto che il nuovo regime pensionistico, nel calcolo delle pensioni, aggrega (in “pooling”) una serie più estesa di salari rischiosi, determinando in tal modo una migliore diversificazione del rischio sui salari, che causa una riduzione in termini attesi nella varianza delle pensioni stesse. Il secondo lavoro estende la portata della precedente analisi considerando un modello con agenti eterogenei appartenenti a diverse classi sociali (ossia, a diverse classi di reddito lavorativo), soggetti a incertezza sia sui salari specifici di ciascuna classe sia sulla mobilità sociale (stocastica) intra-generazionale durante la vita lavorativa, oltre che alla rischiosità dei rendimenti finanziari e dell'aspettativa di vita. In questo scenario il precedente risultato si ribalta, in quanto il nuovo sistema NDC risulta peggiorare il benessere “ex-ante” rispetto al precedente sistema DB in termini puramente assicurativi, per individui appartenenti a tutte le classi sociali. Questo risultato è dovuto al fatto che il nuovo schema pensionistico comporta una più alta correlazione tra pensioni (“asset” previdenziale) e salari percepiti nel corso dell'intera vita lavorativa (considerati come proxy per il “capitale umano” individuale), in tal modo aumentando la quantità complessiva di incertezza cui gli individui sono soggetti nel corso della loro intera vita, e questo effetto prevale (causando una perdita di benessere) quando gran parte dell'incertezza salariale è legata alla mobilità sociale stocastica intra-generazionale. In generale, il sistema previdenziale nel modello (sia del tipo DB che del nuovo tipo NDC) risulta leggermente desiderabile esclusivamente per gli individui le cui condizioni reddituali peggiorano durante la vita lavorativa, in termini di benessere individuale misurato dopo che gli agenti hanno scoperto la classe sociale finale cui si trovano ad appartenere. L'analisi del terzo lavoro è complessivamente volta ad investigare le determinanti della scelta individuale di contribuire a forme di previdenza privata complementare, attraverso la valutazione degli effetti dell'ultima riforma previdenziale in Italia (2004) sul comportamento di un agente rappresentativo soggetto a incertezza su salari aggregati, rendimenti finanziari e aspettativa di vita. La suddetta riforma permette agli individui di scegliere tra due schemi alternativi a cui versare contributi (obbligatori), in aggiunta ai contributi per il sistema pensionistico pubblico, ossia lo schema del Trattamento di Fine Rapporto da un lato, e i fondi pensione complementari dall’altro. Investire nei fondi pensione risulta aumentare leggermente il benessere degli individui nel modello, rispetto alla scelta di contribuire allo schema del TFR. Questo esito è dovuto unicamente al fatto che i fondi pensione offrono una migliore combinazione rischio-rendimento, poiché gli individui nel modello preferiscono in generale ricevere il capitale accumulato in somma fissa al pensionamento (come accade nel caso del TFR) piuttosto che sotto forma di rendita dal pensionamento in avanti (come accade nel caso dei fondi pensione). Questa preferenza per il versamento in un'unica soluzione, ossia per forme più liquide di risparmio previdenziale privato, nonostante pensioni erogate sotto forma di rendita forniscano assicurazione contro il rischio di longevità (ossia il rischio che un lavoratore viva più a lungo di quanto atteso, e quindi si ritrovi con insufficienti risorse risparmiate per gli ultimi anni di vita), è dovuta a due motivi principali: a) la pre-esistenza di (cospicue) rendite pensionistiche pubbliche, che riduce il valore relativo dell'assicurazione aggiuntiva fornita da rendite private; b) la convenienza relativa di investire, al momento del pensionamento, nei mercati finanziari ad alto rendimento atteso una quota consistente delle risorse ricevute in somma fissa.
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BENEDETTI, Doriano. "I fondi pensione negoziali in Italia dopo la riforma: contesto normativo, situazione attuale, aspetti finanziario-attuariali, valutazione dell'opzione di differimento." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11562/906392.

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Abstract:
La riforma del 2005-2007 dei fondi pensione in Italia (II° Pilastro), ha introdotto nuove regole per la trasformazione del montante in una rendita integrativa pensionistica: in particolare, è stata introdotta l'obbligatorietà per i lavoratori delle aziende con più di 50 dipendenti, di conferire l'accantonamento annuale del TFR ad un fondo pensione. In aggiunta sono stati introdotti: l'obbligo di convertire almeno la metà del montante previdenziale maturato in un vitalizio e la possibilità di differire tale scelta ad un momento successivo alla maturazione dei requisiti. Questa riforma pone quindi il problema di valutare, se i vantaggi apportati per i lavoratori sono positivi, e in caso affermativo, qual è la strategia ottimale di conversione, sia nel tempo che nell'ammontare, per tutti i sottoscrittori di un fondo negoziale (ma anche per i sottoscrittori di fondi pensione aperti o di Pip). La soluzione di tale problema passa attraverso il calcolo del valore dell'opzione di differimento, ricavato per differenza tra il valore attualizzato di una opzione iterata e il montante previdenziale all'epoca in cui maturano i requisiti per la conversione. Per tale calcolo viene utilizzata una simulazione con Metodo Monte Carlo, applicata al modello costruito su una base di dati tratti dalla realtà: in particolare, vengono utilizzati processi stocastici per descrivere l'evoluzione dei tassi di interesse relativi agli assets coinvolti nel modello (tasso di interesse, tasso di rendimento del fondo pensione e tasso di rendimento del fondo assicurativo). Salva qualche rara eccezione di vecchi fondi pensione di categoria, i fondi pensione negoziali hanno fatto la loro comparsa i tempi relativamente recenti, per tale motivo, anche la base dati recuperata non è molto estesa. Per l'aspetto attuariale, l'ipotesi di base è di un contesto deterministico, descritto dalle tavole di mortalità ISTAT per l'anno 2006 e per l'anno 2010. I risultati ottenuti portano a considerare che l'introduzione degli obblighi della riforma siano un valore aggiunto per sistema pensionistico complementare, rispetto ad una situazione pre-riforma, a parità di condizioni. Analizzando i risultati sotto il profilo economico-attuariale ottenuti con i dati di mortalità della tavola ISTAT 2006, sembra esserci maggiore convenienza ad utilizzare periodi di differimento molto brevi, visto che l'opzione assume i valori maggiori con tali conversioni effettuate appena possibile. L'analisi delle simulazioni effettuare utilizzando i dati ISTAT 2010, ossia con una speranza di vita aumentata, sembra mostrare un affievolimento di tale strategia, a vantaggio di un utilizzo più consistente dell'opzione “differimento”. Questo lavoro, sicuramente suscettibile di miglioramenti, si pone lo speranzoso obiettivo di poter essere di riferimento per quanti si trovano a decidere riguardo l'opportunità di aderire ad una forma pensionistica del II° pilastro e di poter dare, anche per chi ha dovuto aderire obbligatoriamente, un contributo importante per individuare la migliore strategia nella fase di “decumulo” delle risorse accantonate per garantire la serenità della vita post-lavorativa.
The 2005-2007 reform of the italian pension funds (II Pillar) introduced new rules to convert the pension capital into a supplementary retirement income: particularly, it is compulsory for employees of companies with more than 50 employees, to confer the annual TFR quote to a pension fund. In addition: the obligation to convert at least 50% of the pension capital in an annuity and the possibility to defer the choice to a later date were introduced. The reform raises the question whether benefits for workers are positive, and if so, what is the optimal conversion strategy, both in terms of time and amount, for negotiating fund subscribers (even open pension funds or Pip subscribers). The solution of the problem comes from the evaluation of the deferring option of our model, obtained as difference between the present value of an iterate option and the pension capital at the time of requirements for conversion are obtained. We used a simulation via Monte Carlo method, applied to our model on a basis of real data, stochastic processes are used to describe the evolution of interest rates relative to assets involved in the model (interest rate, rate of return of the pension fund and rate of return of the segregated fund).Excluding for some rare exceptions of old negotiating funds, pension funds' life is rather short, and so their data. On the actuarial side, the basic assumption is a deterministic environment, described by ISTAT mortality tables for 2006 and for 2010. Results lead to the conclusion that reforms will introduce a positive valute to pension provisions, compared to a pre-reform situation, on equal terms. Analyzing the results from the economic-actuarial point of view, obtained with the mortality data from ISTAT 2006 table, it seems to be more convenient to use very short deferring periods, where the option assumes the higher values. The analysis of the simulations using data from ISTAT 2010 table, or better with an increased life expectancy, it seems to show a weakening of the strategy, in favor of a longer deferring period. Our work has the hopeful goal of being a point of reference for those who are about to decide whether to adhere to a pension scheme of second pillar and be able to give – even for those who had to join compulsorily – an important contribution to identify the best strategy in building and controlling the level of income in the retirement phase of life.
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Books on the topic "ASSICURAZIONE E FINANZA"

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Scalfi, Gianguido. L' assicurazione tra rischio e finanza. Milano: Giuffrè, 1992.

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Misani, Nicola. Il risk management fra assicurazione e finanza: Nuove tecniche di gestione dei rischi puri : catastrophe bonds, derivati assicurativi, capitale contingente, risk fusion. Milano: EGEA, 1999.

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Fiume, Lina Mariniello. La solvibilità nelle imprese di assicurazione. Padova: CEDAM, 1993.

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Potito, Serena. Il primo Beneduce: 1912-1922. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2004.

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