Journal articles on the topic 'Aspetti comportamentali'

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Angelozzi, Andrea. "Problemi della previsione in psichiatria." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (December 2021): 623–46. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-004005.

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Abstract:
Sono esaminati vari problemi relativi alla previsione in psichiatria. I dati disponibili mostrano, in modo simile alle scienze sociali, ampi limiti nella capacità previsionale, specie per quanto riguarda il suicidio, la violenza e altri aspetti comportamentali. Vengono esaminate le difficoltà che nascono dal cercare di derivare il futuro della persona dal suo passato, la mancata coerenza fra aspetti di personalità e possibili comportamenti e il privilegio dato a strumenti psicopatologici incentrati sul singolo caso, rispetto a quelli attuariali con valutazioni testistiche e statistiche. Vengono anche evidenziati i numerosi bias cognitivi che distorcono le previsioni, in particolare l'errore fondamentale di attribuzione, che privilegia aspetti personologici rispetto a quelli situazionali. Ma altri bias hanno una importante azione distorsiva, da quelli della rappresentatività a quelli della disponibilità, da quelli statistici, al framing o al priming. Emerge una psichiatria molto legata nelle pratiche ancora al senso comune e alla folk psychology, con la ricchezza ma anche i molti errori che la caratterizzano. Di fatto esiste una modesta capacità previsionale riconosciuta alla psicologia popolare e alla psichiatria, ma è legata più a vincoli situazionali che a modelli personologici e psicopatologici e in ogni caso scarsamente affidabile per la previsione clinica in psichiatria.
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Sozzi, Matteo, Lorella Algeri, Matteo Corsano, Davide Crivelli, Maria Angela Daga, Francesca Fumagalli, Paola Gemignani, et al. "Il ruolo dello psicologo nella presa in carico di pazienti con alterazioni delle funzioni cognitive." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (December 2021): 1–10. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12257.

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Abstract:
L'intervento degli psicologi è risultato, nella risposta alla pandemia COVID-19, fin da subito essenziale a seguito del dilagare dell'epidemia. Ora che, per alcuni aspetti, l'emergenza per la salvaguardia delle vite umane è in regressione, emerge un altro settore di intervento degli psicologi: l'ambito neuropsicologico. Le più recenti evidenze empiriche suggeriscono, infatti, che l'infezione da COVID-19 possa comportare, come conseguenza del tropismo del virus per il Sistema Nervoso Centrale e dei prolungati periodi di ipossia da grave desaturazione, importanti sequele sul sistema nervoso centrale. Tali conseguenze comportano compromissioni delle funzioni cognitive, emotive e comportamentali, un quadro noto con il nome neuroCOVID. Con questo lavoro si intendono delineare indicazioni per le pratiche di valutazione e riabilitazione neuropsicologica di pazienti con COVID-19 e compromissioni cognitive-affettive-comportamentali, oltre che delineare il ruolo del neuropsicologo nel gestire la presa in carico e la cura di tale popolazione clinica.
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Esposito, Gorizia, Giovanni Pistone, and Liborio M. Cammarata. "Disturbo dello spettro autistico (sindrome di Asperger) e trattamento individualizzato del tabagismo: descrizione di un caso." MISSION, no. 52 (October 2019): 50–53. http://dx.doi.org/10.3280/mis52-2018oa8356.

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Abstract:
Il legame tra patologie psichiatriche e tabagismo è molto stretto ed è evidente da decenni. La nostra esperienza mostra come - anche in casi di tabagismo correlato a patologie psichiatriche  particolarmente connotate dagli effetti neurochimici della nicotina e dalla compulsione gestuale che il consumo reiterato di tabacco soddisfa - un adeguato e specifico setting psico-farmacologico, il corretto addestramento e coinvolgimento di un care-giver e il follow-up a lungo termine possono permettere il conseguimento della disassuefazione e il consolidamento di tale condizione. Con ricadute positive anche su altri aspetti comportamentali e soggettivi della patologia di fondo. 
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Onesti, Gianni. "Il ruolo degli aspetti comportamentali e culturali del controllo di gestione: un'analisi comparativa a livello internazionale." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (March 2021): 33–56. http://dx.doi.org/10.3280/maco2021-001003.

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Paoli, Barbara, and Michele Procacci. "Le terapie on-line: opportunità o ripiego?" QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 47 (February 2021): 27–46. http://dx.doi.org/10.3280/qpc47-2020oa11204.

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Abstract:
La crisi mondiale della pandemia per coronavirus (Covid-19) ha colpito la nostra vita. Nel 2020 la popolazione ha affrontato repentini cambiamenti cognitivi-emotivi e relazionali, questa condizione ha implementato l'utilizzo di comunicazioni on-line. In USA i Centers for Disease Control and Prevention hanno dichiarato che la pandemia ha aumentato i livelli di stress degli individui. Altri studi hanno confermato che i sintomi ansioso depressivi sono reazioni psicologiche comuni alla pandemia Covid-19.Il mondo della psicoterapia come sta reagendo all'impatto della pandemia? L'utilizzo della tecnologia è da tempo presente in ambito clinico anche se molti professionisti sono incerti e impreparati. Fino a poco tempo fa la terapia on-line è stata considerata sacrilega da molti. Per i terapeuti cognitivo-comportamentali (CBT) il passaggio alla terapia on-line è stato più semplice perché i professionisti si sono mostrati più flessibili nell'adattare le loro tecniche a Internet. Ma quanto i trattamenti on-line sono efficaci? Quali sono gli aspetti fondamentali?In questo articolo vogliamo descrivere le prove empiriche a supporto dell'efficacia della CBT on-line, includendo aspetti favorevoli e contrari, in contesti e popolazioni differenti, senza trascurare i limiti e le possibili criticità, al fine di riflettere sui due trattamenti e confrontarli. I risultati complessivi evidenziano poche differenze tra i due metodi. Sono molti gli studi sulla terapia cognitivo-comportamentale via Internet (iCBT), ma con risultati ancora poco esaustivi, in particolare per quanto riguarda gli esiti di condizioni psichiatriche e somatiche, pertanto, sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire l'equivalenza dei due formati di trattamento.
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Alesi, Marianna, and Annamaria Pepi. "L'assessment del profilo motivazionale scolastico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 341–59. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003002.

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Abstract:
La motivazione all'apprendimento scolastico rappresenta un processo di rilevanza cruciale studiato dalla psicologia dello sviluppo e dell'educazione. Una questione ampiamente discussa nella letteratura attuale, riguardante aspetti sia teorici sia empirici, si occupa dei nuovi metodi per valutare le componenti motivazionali. In linea con un'ampia definizione del profilo motivazionale scolastico, articolato in variabili quali autostima, autoefficacia, concezioni personali dell'intelligenza, obiettivi di rendimento per decenni sono stati costruiti numerosi strumenti volti all'analisi di tali dimensioni. A tal proposito la letteratura internazionale evidenzia come la ricerca sulla motivazione abbia sviluppato prevalentemente strumenti self-report. In questo articolo discutiamo i vantaggi e i limiti degli strumenti self-report e di approcci di misurazione di diversa natura quali approcci fenomenologici, neuropsicologici/fisiologici, comportamentali. Va, tuttavia, enfatizzato, che un singolo approccio non puo esprimere la natura multidimensionale della motivazione scolastica di uno studente. Sono, invece, necessari approcci alternativi multimetodo, che integrino i metodi precedentemente menzionati, per ottimizzare l'analisi del profilo motivazionale e incrementare le conoscenze attuali. In sintesi, questi nuovi metodi sollevano questioni critiche relative agli aspetti epistemologici del framework teorico di riferimento.
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Caretti, Vincenzo, Stefano Ciulla, and Adriano Schimmenti. "La diagnosi differenziale nella valutazione della psicopatia e del comportamento violento." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (May 2012): 139–57. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-001009.

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Abstract:
La psicopatia č un disturbo di personalitŕ definito dalla presenza di tratti e comportamenti che hanno un impatto negativo sugli individui e sulla societŕ, tra cui egocentrismo patologico, fascino superficiale, senso di sé grandioso, bisogno di stimoli, uso patologico di menzogne e manipolazione, mancanza di rimorso e di senso di colpa, insensibilitŕ, mancanza di empatia, impulsivitŕ, irresponsabilitŕ, tendenza alla criminalitŕ. Sebbene il concetto di psicopatia sia da secoli discusso nella letteratura psichiatrica, la mancanza di una specifica categorizzazione nosografica nei manuali diagnostici, nonché l'erronea sovrapposizione con altri disturbi clinici (ad es., il disturbo antisociale di personalitŕ, o il disturbo narcisistico di personalitŕ nelle sue varianti maggiormente primitive e maligne), hanno contribuito a creare una certa confusione riguardo all'utilizzo appropriato di tale termine. In questo contributo, le caratteristiche della personalitŕ psicopatica vengono confrontate con quelle di altri disturbi di personalitŕ, allo scopo di chiarire quegli aspetti psicopatologici e comportamentali peculiari della psicopatia che consentono di effettuare una diagnosi differenziale rispetto ad altri disturbi psichiatrici. La distinzione tra psicopatia e altri disturbi risulta infatti necessaria, considerato che i soggetti psicopatici sollevano problematiche particolarmente complesse sul piano sociale, dell'assessment clinico e dell'eventuale trattamento, molto diverse da quelle poste da altre categorie diagnostiche con le quali la psicopatia potrebbe essere erroneamente confusa.
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Tironi, Gloria, Maria Luisa Valenta, and Marta Mariani. "Il progetto “Autoscatto”: un intervento educativo nei disturbi del comportamento alimentare mediante l’utilizzo del Modello Transteorico del Cambiamento di Prochaska e Diclemente." IJEDO 4 (June 29, 2022): 14–19. http://dx.doi.org/10.32044/ijedo.2022.04.

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Abstract:
I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione rappresentano una problematica significativa all’interno della salute pubblica. Un importante approfondimento teorico sui trattamenti è fornito dalle linee guida regionali e nazionali, quali l’allegato 1 alla delibera 668 del 2017 della Regione Friuli-Venezia Giulia e il documento “Appropriatezza clinica, strutturale e operativa nella prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi dell’alimentazione” pubblicato nel 2013 dal Ministero della Salute. Lo scopo del seguente articolo è descrivere la progettazione e l’esecuzione di un intervento educativo, svolto su un singolo caso con diagnosi di bulimia nervosa, finalizzato l’aumento della motivazione al cambiamento. Il lavoro ha previsto una prima fase per l’individuazione delle aree di intervento e il successivo progetto educativo ha previsto l’utilizzo del Modello Transteorico del Cambiamento di Prochaska e Diclemente con attività per l’aumento della motivazione al cambiamento della persona presa in carico. Il progetto realizzato e i risultati positivi ottenuti hanno dimostrato che tramite l’applicazione del Modello Transteorico del Cambiamento è possibile lavorare sull’importante aspetto motivazionale con l’utilizzo di schemi specifici sul cambiamento, di aspetti psicologici e comportamentali.
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Baldoni, Franco, Bruno Baldaro, and Mariagrazia Benassi. "Disturbi affettivi e comportamento di malattia nel periodo perinatale: correlazioni tra padri e madri." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2010): 25–44. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-003002.

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Abstract:
Secondo la teoria dell'attaccamento una funzione principale dell'essere genitori č fornire una "base sicura", cioč una particolare atmosfera di sicurezza e di fiducia all'interno della relazione con la figura di attaccamento. Questa necessitŕ si manifesta anche nella vita di coppia, in particolare durante la gravidanza e nel periodo successivo alla nascita di un figlio. Per studiare l'influenza di alcuni aspetti psicologici e comportamentali nelle madri e nei padri durante il periodo perinatale, gli autori hanno studiato un campione di 40 coppie valutate dal secondo trimestre di gravidanza al primo trimestre dopo il parto. In quattro occasioni a tutti i soggetti sono stati somministrati quattro questionari: il CES-D, il Symptom Questionnaire, l'Illness Behaviour Questionnaire e il Perinatal Couple Questionnaire. L'analisi statistica ha evidenziato che in questo periodo i padri manifestano alterazioni emotive con oscillazioni che sono correlate con la sofferenza materna. I padri le cui compagne hanno sofferto di disturbi affettivi durante il post-partum sono risultati piů depressi, ansiosi e irritabili, tendono a manifestare la loro sofferenza sotto forma di sintomatologia somatica e ad essere preoccupati per la propria salute e per il ruolo paterno. Gli interventi psicologici sui disturbi affettivi nel periodo perinatale dovrebbero perciň riguardare non solo la madre, ma entrambi i genitori. Nelle situazioni maggiormente a rischio, un aiuto psicoterapeutico finalizzato a ridurre la sintomatologia depressiva e ansiosa, le preoccupazioni ipocondriache e le difficoltŕ genitoriali puň favorire una migliore relazione di attaccamento non solo nei confronti del bambino, ma anche del proprio partner.
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Ruggiero, Agnese, Stefano Magno, Laura Agostini, Annalisa Di Micco, Claudia Maggiore, Bianca Maria De Cesaris, Roberta Rossi, Chiara Simonelli, and Filippo Maria Nimbi. "Fattori cognitivi ed emotivi nella sessualità: uno studio esplorativo in un gruppo di donne con cancro al seno." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 1 (June 2021): 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2021-001001.

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Abstract:
Il carcinoma mammario rappresenta la neoplasia maligna più diffusa nella popolazione femminile e, nonostante i significativi progressi nella diagnosi e nel trattamento, essa si configura come la neoplasia con la più alta mortalità tra le donne in Occidente. La diagnosi e le terapie rappresentano non solo uno sconvolgimento sul piano fisico della donna, ma hanno spesso delle conseguenze significative nella sfera emotiva, cognitiva, relazionale e sessuale delle pazienti e dei loro cari. Per quanto concerne la sfera sessuale, molti studi hanno evidenziato che le donne con diagno-si di carcinoma mammario hanno più probabilità, rispetto alle donne sane, di sviluppare disfunzioni sessuali. Partendo da questo dato l'obiettivo dello studio è quello di osservare l'eventuale relazione tra aspetti cognitivi e emotivi e le disfun-zioni sessuali nelle donne con carcinoma mammario. Sono stati indagati l'alessitimia, i pensieri automatici, gli script culturali e gli schemi cognitivi, quali fat-tori che possono caratterizzare l'esperienza sessuale di donne con tumore al seno. Lo studio è stato condotto su donne affette da carcinoma mammario che sta-tisticamente sembrano sviluppare più frequentemente disfunzioni sessuali, rispetto alle donne sane. I risultati emersi sembrano indicare che le donne del gruppo clinico evidenziano sia livelli più alti di alessitimia, sia un numero più elevato di credenze disfunzionali inerenti alla sfera sessuale, rispetto al gruppo di controllo. Partendo da questi elementi si potrebbero effettuare non solo utili lavori pre-ventivi dell'insorgenza dei disturbi sessuali nelle donne con carcinoma, ma anche efficaci interventi per contrastare il mantenimento di queste disfunzioni, avvalen-dosi di tecniche cognitivo-comportamentali, di ristrutturazione cognitiva ed introspettive.
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Bezzi, Roberto, Carla Farinazzo, and Paolo Miragoli. "Capitolo 3: Bibliografia ragionata della Scala HoNOS." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (December 2002): 15–32. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000204.

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Abstract:
Scopo della ricerca descritta in questo articolo era la validazione della HoNOS in un comune contesto clinico. 115 pazienti sono stati valutati da keyworkers (operatori di riferimento, generalmente infermieri ma anche operatori sociali) che utilizzavano la HoNOS e da ricercatori che utilizzavano altri strumenti di confronto (SCAN, SBS, SRPS, scelti in quanto dettagliati, standardizzati e in parte sovrapponibili nel contenuto alla HoNOS) e successivamente compilavano la HoNOS, alla luce di queste informazioni supplementari. Tutte le valutazioni sono state ripetute dopo 6 settimane. Sono stati effettuati confronti tra i punteggi HoNOS ottenuti dai keyworkers e dai ricercatori; questi sono stati inoltre confrontati con i punteggi ottenuti con gli strumenti di riferimento. Ciò ha evidenziato una mediocre performance della HoNOS compilata da keyworkers, in relazione sia alla valutazione da parte dei ricercatori, sia agli strumenti di confronto; la performance era peggiore considerando il cambiamento dei punteggi tra le due successive valutazioni come misura di esito. Riguardo alla performance dei singoli items, più problematici risultavano essere 1'8 (Altri problemi mentali e comportamentali), il 4 (Problemi cognitivi), il 7 (Problemi relativi a umore depresso) e il 12 (Problemi relativi a attività occupazionali) che, se confrontati con gli items equivalenti degli altri strumenti citati, rivelavano una correlazione molto bassa; la correlazione non era comunque in generale elevata, tranne che per il sub-punteggio “Funzionamento sociale”. I risultati di questo studio indicano che la HoNOS non offre una buona valutazione dei sintomi ma fornisce prestazioni migliori come misura di funzionamento sociale. Le difficoltà relative agli items sopra citati sono dovute probabilmente al fatto che ognuno di essi valuta fenomeni e circostanze differenti; questa caratteristica rende lo strumento più conciso ma viene persa la precisione della valutazione. Il valore limitato delle valutazioni HoNOS fatte dai key worker dipenderebbe dal fatto che non sempre le due valutazioni (iniziale e follow-up) venivano fatte dalla stessa persona (a differenza che per i ricercatori), dalla scarsa preparazione dei keyworkers che si evidenziava soprattutto nella valutazione dei sintomi e infine dalla minore disponibilità di informazioni rispetto ai ricercatori. Nel complesso l'uso della HoNOS come misura di routine della condizione clinica nei servizi psichiatrici risulta problematica; la sua performance appare correlata al training e all'esperienza dei keyworkers. Tuttavia gli autori ritengono che questo strumento possa essere utile allo scopo di diffondere una cultura di valutazione nei servizi di comunità; propongono che venga migliorato il training dei keyworkers e che esso comprenda sia aspetti generali relativi alla valutazione dello stato mentale e sociale dei pazienti, sia aspetti specifici riguardanti la compilazione della HoNOS; ritengono inoltre che debbano essere fatti ulteriori miglioramenti alla struttura di questo strumento di valutazione.
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Minino, Roberta. "The role of Executive Functions in people with Autism Spectrum Disorder." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 260–66. http://dx.doi.org/10.36253/form-13634.

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Abstract:
Executive functions involve a set of complex cognitive abilities that have the task of programming and controlling other cognitive functions and modifying them according to circumstances in order to achieve a goal. They thus regulate cognitive processes, behaviour, and the management of emotions. It is now known that all mechanisms managed by executive functions are affected in numerous neurodevelopmental disorders, including Autism Spectrum Disorder. In fact, it presents a variable symptomatology, affecting various cognitive, behavioural, motor and sensory aspects. The aim of this work was to delve into the subject of executive functions, and above all to analyse and explain the close link between executive functions and Autism Spectrum Disorder. Based on previous studies, this work shows a clear link between them. In particular, it appears that Autism Spectrum Disorder presents moderate deficits in all sub-domains of Executive Functions, and in particular visuospatial and inhibition-related Working Memory, and interference control. However, the literature still shows conflicting results, and further studies are needed to thoroughly evaluate the different subdomains of Executive Functions and the different forms of Autism Spectrum Disorder. Il ruolo delle Funzioni Esecutive in persone con Disturbo dello Spettro Autistico Le funzioni esecutive riguardano un insieme di abilità cognitive complesse il cui compito è quello di programmare e controllare altre funzioni cognitive e modificarle in base alle circostanze, al fine di raggiungere uno scopo. Esse regolano i processi cognitivi, il comportamento, e la gestione delle emozioni. È ormai noto che i meccanismi gestiti dalle funzioni esecutive, sono coinvolte nei disturbi del Neurosviluppo, tra cui il Disturbo dello Spettro Autistico. Infatti esso presenta una sintomatologia che riguarda diversi aspetti cognitivi, comportamentali, motori e sensoriali. L'obiettivo di questo lavoro è stato quello di approfondire l'argomento delle funzioni esecutive, e soprattutto quello di analizzare lo stretto legame che intercorre tra Funzioni Esecutive e Disturbo dello Spettro Autistico. Sulla base di studi precedenti, questo lavora evidenza un chiaro legame tra di essi. In particolare, il Disturbo dello Spettro Autistico presenta dei deficit moderati in tutti i sottodomini delle Funzioni Esecutive, ed in particolare della Memoria di Lavoro Visuo-Spaziale e quella legata al Controllo delle Interferenze. Tuttavia la letteratura mostra ancora risultati contrastanti, e necessita di ulteriori approfondimenti che vadano ad indagare i diversi sottodomini delle funzioni esecutive e le diverse forme di Disturbo dello Spettro Autistico.
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Zapata, Gabriela, María Irene Moyna, and Michael Miller. "Interprofessional learning to enhance Spanish communication skills in Latinx pharmacy students." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no. 1 (April 10, 2022): 122–39. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.15.1.263.

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Abstract:
EN This case study focuses on an interdisciplinary educational experience in which university Pharmacy and Humanities early and late Spanish-English bilinguals were paired to translate questions related to sociobehavioral aspects of medication use. This work describes the personal and professional benefits reported by the translators and the prevailing themes from verbal negotiations. The participants were an undergraduate in Spanish, seven pharmacy professional doctorate students, and five Hispanic studies graduate students. After completing individual translations, students were paired and met virtually to create a final, collaborative version of their translation. Participants were subsequently invited to answer open-ended questions about their experience. Translators’ transcribed interactions and questionnaire responses became the basis for this article. Results show that the main reported perceived benefit was the participants’ improved language skills. The findings also suggest that length, quality, and richness of interactions depended on whether the members of the pairings exhibited mutual respect, curiosity, and empathy. Key words: INTERDISCIPLINARY INSTRUCTION, L2 SPANISH FOR PHARMACY STUDENTS, COMMUNITY-ORIENTED LEARNING, COLLABORATIVE TRANSLATION ES Este estudio de caso investiga una experiencia educativa interdisciplinaria en la que participaron 13 estudiantes universitarios, bilingües tempranos y tardíos en inglés y español, pertenecientes a las áreas de farmacia y humanidades. La investigación se centra en el proceso que siguieron los participantes, en parejas interdisciplinarias, para traducir un cuestionario sobre aspectos sociales y comportamentales concernientes al uso de medicamentos. Los participantes incluían una estudiante de licenciatura con especialización en español, siete estudiantes en un programa doctoral de farmacia y cinco estudiantes de posgrado en estudios hispánicos. Luego de realizar sus traducciones individuales, cada pareja de estudiantes se reunió virtualmente para crear una versión colaborativa final de la traducción. Al finalizar la tarea, se invitó a los participantes a responder una encuesta sobre su experiencia. Este artículo utilizó como datos las respuestas a la encuesta y las transcripciones de las interacciones de cada pareja. Los resultados indican que el beneficio principal fue la mejora de sus habilidades lingüísticas, y que la extensión, calidad y riqueza de las interacciones colaborativas dependía de si las parejas mostraban respeto mutuo, curiosidad y empatía. Palabras clave: INSTRUCCIÓN INTERDISCIPLINARIA, ESPAÑOL COMO SEGUNDA LENGUA PARA ESTUDIANTES DE FARMACIA, APRENDIZAJE ORIENTADO A LA COMUNIDAD, TRADUCCIÓN COLABORATIVA IT Questo studio si basa su un’esperienza formativa interdisciplinare in cui 13 studenti universitari bilingui precoci e tardivi di spagnolo-inglese sono stati accoppiati per tradurre domande relative ad aspetti socio-comportamentali sull’uso dei farmaci. Questo lavoro descrive i vantaggi personali e professionali riportati dai traduttori e i temi prevalenti delle loro negoziazioni verbali. I partecipanti erano uno studente universitario di spagnolo, sette dottorandi in farmacia e cinque studenti laureati in studi ispanici. Dopo aver completato le traduzioni individuali, i discenti si sono incontrati a coppie online per creare una versione finale e collaborativa delle loro traduzioni. In seguito gli stessi hanno risposto a domande a risposta aperta riguardo alla loro esperienza. Le trascrizioni delle interazioni e le loro risposte al questionario costituiscono i dati di questo articolo. I risultati mostrano che il beneficio principale riconosciuto dai partecipanti è stato il miglioramento delle competenze linguistiche; inoltre la lunghezza, la qualità e la ricchezza delle interazioni è dipesa anche dal fatto che i partecipanti abbiano mostrato rispetto, curiosità ed empatia reciproci. Parole chiave: ISTRUZIONE INTERDISCIPLINARE, SPAGNOLO COME LINGUA SECONDA PER STUDENTI DI FARMACIA, APPRENDIMENTO ORIENTATO ALLA COMUNITÀ, TRADUZIONE COLLABORATIVA
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Silva, Diane Aparecida dos Reis, Diego Honorato Clemente, José Daniel Rodrigues Terra, Karyn Martinelli Lopes, Marly Monteiro de Carvalho, André Leme Fleury, Eduardo de Senzi Zancul, and Roberto Marx. "Aspectos comportamentais na gestão de projetos: uma análise bibliométrica (1988-2014)." Gestão & Produção 24, no. 1 (September 5, 2016): 178–200. http://dx.doi.org/10.1590/0104-530x2208-15.

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Abstract:
Resumo A demanda por gerentes de projetos é crescente. Um dos principais fatores que impactam no desempenho desse profissional relaciona-se ao aspecto comportamental, ou seja, àquele em que as relações e o entendimento entre os indivíduos de um grupo são fundamentais. Ante essa problemática, o objetivo deste trabalho foi realizar uma análise bibliométrica sobre aspectos comportamentais na gestão de projetos, buscando identificar as relações entre aspectos comportamentais e o gerenciamento de projetos. Para tanto, utilizou-se a metodologia bibliométrica: as bases de dados que compõem a amostra foram coletadas em ISI Web of Science e Scopus, desde que os artigos da Scopus também estivessem na base principal da ISI Web of Science. As análises sugerem ou evidenciam que os aspectos comportamentais, o “lado humano”, se apresenta como fator essencial para o sucesso na gestão de projetos.
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Góes, Thales Roges Vanderlei de, Cristiane Cunha Soderini Ferracciu, and Deise Renata Oliveira da Silva. "Associação entre a adesão da terapia vocal e perfil de atividades vocais em pacientes disfônicos comportamentais." CoDAS 28, no. 5 (October 31, 2016): 595–601. http://dx.doi.org/10.1590/2317-1782/20162015232.

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Abstract:
RESUMO Objetivo Analisar a associação entre a adesão da terapia vocal, perfil de atividades vocais em pacientes disfônicos comportamentais e seus possíveis fatores associados. Método Participaram da amostra dezoito indivíduos com disfonia comportamental que estavam em tratamento regular no Serviço de Fonoaudiologia da instituição. Os participantes do estudo responderam ao protocolo Perfil de Participação e Atividades Vocais (PPAV) e à escala URICA-VOZ. As variáveis associadas (número de sessões, faixa etária, tipo de disfonia comportamental, gênero e tratamento fonoaudiológico anterior) foram coletadas por meio de entrevista com o paciente e análise dos seus respectivos prontuários. Os dados foram submetidos à análise estatística inferencial. Resultados A maioria dos pacientes encontrava-se no estágio de ação. Houve associação estatisticamente significante entre o aspecto Efeitos na Emoção do PPAV e os estágios de prontidão para a adesão da terapia vocal, porém os outros aspectos do PPAV não se associaram com a escala URICA-VOZ. Das variáveis associadas, o número de sessões, faixa etária e tipo de disfonia comportamental apresentaram associação com a adesão da terapia de voz. Constatou-se diferença estatisticamente significante entre o tipo de disfonia comportamental e os escores do PPAV. Conclusão O aspecto Efeitos na Emoção do PPAV e as variáveis número de sessões, faixa etária e tipo de disfonia mostraram-se associadas ao estágio de adesão da escala URICA-VOZ. Os indivíduos com disfonia organofuncional apresentaram maior impacto da alteração vocal em suas atividades diárias.
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Lucena, Wenner Glaucio Lopes, Elienaide Gomes de Melo, Virginia de Vasconcelos Rabelo, and Gileno Fernandes Marcelino. "Os efeitos comportamentais na tomada de decisão dos gestores de micro e pequenas empresas: um estudo em empresas do ramo de confecções." Revista Eletrônica de Estratégia & Negócios 3, no. 2 (December 21, 2010): 19. http://dx.doi.org/10.19177/reen.v3e2201019-38.

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Abstract:
O estudo sobre Finanças Comportamentais, também conhecidos como economia comportamental, psicologia econômica ou ainda neuroeconomia, representa uma nova conjectura das finanças, na qual engloba teorias psicológicas, ou seja, sobre a influência do comportamento humano para tomada de decisões atreladas às avaliações dos aspectos financeiros. Esse artigo busca compreender a relação dos fundamentos econômico-financeiros ao aspecto comportamental dos micro e pequenos empresários para suas tomadas de decisões. O trabalho tem como foco identificar junto aos empresários do ramo de confecções do agreste seu perfil e quais iniciativas os levam às tomadas de decisões. Foram através do levantamento bibliográfico, que se detectou as diversas vertentes a serem exploradas como mecanismos das causas e efeitos para as decisões. Realizou-se uma pesquisa quantitativa baseada em dados secundários obtidos da aplicação de um questionário de 18 perguntas direcionadas a uma população de 31 empresas e obtida uma amostra de 25 empresas do setor de confecções associadas à ACIC ligadas a Câmara Setorial do Arranjo da Moda. Os resultados obtidos foram através de técnicas estatísticas e análise dos estudos, voltados à Psicologia Cognitiva, Teoria Clássica da Decisão, Satisfação, Eliminação por aspectos, Excesso de confiança, princípio da representatividade e aversão à perda.
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Carucci, Sara. "ABA: l’analisi comportamentale applicata." Medico e Bambino 39, no. 8 (October 15, 2020): 527–28. http://dx.doi.org/10.53126/meb39527.

Full text
Abstract:
The paper reports the most characterising aspects and clinical applications of the applied behaviour analysis (ABA) through the description of and the comment on two cases. The aim is to share this important therapeutic approach with infantile neuropsychiatrists and psychologists for a correct indication and its prompt application.
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Ortelli, Valentina. "Il caso di Viola "insolente e sbruffoncella": un percorso psicoterapeutico multimodale tra lavoro con la bambina e intervento sulla genitorialità." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 46 (July 2020): 135–56. http://dx.doi.org/10.3280/qpc46-2020oa10165.

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Abstract:
Il caso clinico presentato è quello di Viola, una bambina di 7 anni con difficoltà comportamentali. Sebbene le manifestazioni non siano severe, non soddisfano, infatti, la diagnosi di disturbo oppositivo-provocatorio, interferiscono sul clima familiare e compromettono il funzionamento scolastico. Vi è un secondo aspetto, inizialmente non esplicitato dai genitori in chiave patologica, che riguarda l'enuresi notturna; tale problematica limita le possibilità di esplorazione del mondo extra-familiare ed è proprio quando emerge la possibilità di fare esperienze con i coetanei, che diventa necessario inserirla tra gli obiettivi terapeutici. In ottica cognitivo-evolutiva e costruttivista, in fase di valutazione è prioritario comprendere il significato interno del sintomo e svelarne la funzione relazionale. Nel caso di Viola è emerso come i comportamenti provocatori fossero il tentativo di controllare in maniera coercitiva gli adulti di riferimento e l'enuresi può essere visto come il sintomo per assicurarsi la prossimità del genitore. Il lavoro clinico è stato favorito da un'ottima collaborazione da parte della coppia genitoriale e buona parte della terapia si è focalizzata su di loro. Grazie alla ricostruzione degli ABC comportamentali in seduta e alla graduale aggiunta di sfumature cognitive ed emotive, i genitori hanno potuto cogliere la funzione relazionale del sintomo e avvicinarsi al mondo emotivo della figlia. L'intervento con la bambina, svolto in parallelo, è stato indirizzato ad una migliore gestione delle proprie emozioni e un lavoro di mentalizzazione in terza persona, finalizzato ad una crescente consapevolezza degli stati mentali altrui.
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MARGIS, REGINA. "COGNITIVE BEHAVIORAL THERAPY IN INSOMNIA." Revista Debates em Psiquiatria Ano 5 (October 1, 2015): 22–27. http://dx.doi.org/10.25118/2236-918x-5-5-4.

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Abstract:
A insônia é o transtorno do sono mais frequente na população. Diferentes modelos têm sido propostos para explicar a ocorrência de insônia (por exemplo, o modelo de Spielman, o modelo neurocognitivo e o modelo de inibição psicobiológica, entre outros). Conhecer tais modelos contribui para uma melhor compreensão dos mecanismos a serem avaliados e tratados. O tratamento psicoterápico tem sido amplamente pesquisado. Em especial, a terapia cognitivo-comportamental para insônia tem tido sua eficácia demonstrada em diferentes estudos, sendo intervenção recomendada para indivíduos com insônia. Diferentes abordagens, como a terapia de controle de estímulos, restrição de sono, terapia cognitiva e terapia cognitiva baseada em mindfulness, têm sido utilizadas, com benefícios observados no tratamento. Entretanto, uma parcela de indivíduos não responde plenamente às abordagens, aspecto que merece a atenção de profissionais e pesquisadores.
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Sanza, Michele. "I nuovi pazienti a rischio di comportamenti antigiuridici." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 75–86. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001006.

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Abstract:
Il profilo dei nuovi pazienti a rischio di comportamenti antigiuridici si pone all'incrocio tra i cambiamenti avvenuti nel campo dell'epidemiologia dei disturbi psichici e i risultati delle ricerche sul rapporto tra psicopatologia e comportamento violento. Questo approccio va ulteriormente riportato all'evoluzione del quadro normativo di riferimento che, avendo modificato importanti aspetti teorici della non imputabilitŕ e altrettanto importanti aspetti pratici delle misure di sicurezza per i pazienti rei non imputabili, ha determinato nuovi fabbisogni organizzativi e di competenza tecnica nei Dipartimenti di Salute Mentale. Il quadro di lettura che si propone, tende a trovare la definizione del profilo dei nuovi pazienti a rischio di comportamenti antigiuridici nelle prospettive epidemiologica, clinica, giuridica, e dell'organizzazione dei servizi. Questi aspetti, del resto, devono essere visti in un'ottica di sistema, come parti reciprocamente interagenti, di cui occorre definire i punti di contatto, affinché le conoscenze del quadro di riferimento teorico, cosě composto, si possano tradurre in percorsi operativi di tipo professionale nei Dipartimenti di Salute Mentale.
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Favaretto, Celso Fernando. "60/70: da participação ao comportamental." Literatura e Sociedade 24, no. 29 (September 19, 2019): 105–14. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2237-1184.v0i29p105-114.

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Abstract:
No período 1965-68, ocorreu uma reconfiguração das relações entre arte e política, resultante do tensionamento das proposições em curso entre radicalidade experimental e significação política. A categoria de participação, que já adquirira especial relevo nas atividades artísticas, passou a admitir o aspecto comportamental, a corporalidade, como constitutivo dessa nova posição estética. A eficácia política de tal mudança estendeu-se até meados da década seguinte, no horizonte das variadas atividades contraculturais, apesar da pressão e censura agravadas pelo AI-5.
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Angelozzi, Andrea. "L'ipotesi dello spostamento nel suicidio: persona e situazione in psicopatologia." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (June 2021): 247–64. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-002004.

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Abstract:
Viene mostrato come l'ostacolo a taluni strumenti suicidari non porti necessariamente a spostarsi su altre modalità letali, esaminando in particolare il caso dell'intossicazione da gas domestico in Gran Bretagna e gli ostacoli per prevenire il salto dal Golden Gate Bridge di San Francisco. Il mancato spostamento sembra caratterizzare anche altri aspetti patologici, quali il gioco d'azzardo, le dipendenze o la criminalità. L'ipotesi dello spostamento è in realtà legata all'errore fondamentale di attribuzione, che privilegia gli aspetti disposizionali rispetto a quelli situazionali. Vengono esaminati bias collegati a questo errore di attribuzione, come la mancata stabilità e coerenza nel tempo e nelle diverse situazioni degli aspetti disposizionali, la mancata coerenza tra atteggiamenti e comportamenti, e gli errori che gli approcci disposizionali inducono nella previsione di compor-tamenti con il variare delle situazioni. Questi bias mettono in discussione il concetto tradizionale di personalità e il suo ruolo nella genesi dei sintomi o nella predizione dei comportamenti, e anche i modelli psicologici tradizionali che prevedono che i comportamenti siano sempre conseguenza degli atteggiamenti della persona. Il ruolo degli aspetti situazionali, specialmente dei cosiddetti "fattori canale", appare importante nella modifica di comportamenti in ambito preventivo e tera-peutico.
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Mattei, Franco. "LE DIMENSIONI DELL'EFFICACIA POLITICA: ASPETTI METODOLOGICI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 17, no. 1 (April 1987): 105–33. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200016440.

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Abstract:
IntroduzioneIl senso di efficacia politica definito inizialmente come «la percezione che l'azione politica individuale ha, o può avere, un peso nel processo politico » ovvero come « la percezione che il mutamento politico e sociale è possibile e che i cittadini possono avere una parte nella determinazione di questo mutamento », ha rappresentato una variabile-chiave in numerose ricerche su cultura e comportamenti politici di massa nei sistemi democratici.
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Di Pietro, Maria Luisa. "Sviluppo adolescenziale e comportamenti sessuali." Medicina e Morale 41, no. 4 (August 31, 1992): 663–75. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1095.

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Abstract:
L'autore analizza la situazione italiana ed europea in relazione all'inserimento dell'educazione sessuale nella scuola. Per quanto riguarda l'Italia, dopo una breve valutazione delle aspettative degli adolescenti sull'opportunità dell'intervento della scuola nell'educazione sessuale, vengono messe in evidenza le diverse interpretazioni date alla materia dai DDL presentati al Parlamento, diversità che non hanno però impedito la stesura di un testo di legge unificato. Altrettanto non definitiva sembra essere la situazione a livello europeo: in alcuni paesi, infatti, l'educazione sessuale non è stata ancora oggetto di una specifica legislazione, mentre nei paesi ove l'educazione sessuale è già un insegnamento scolastico obbligatorio, viene lasciato ampio margine all'iniziativa dei singoli.
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Di Pietro, Maria Luisa, and Adelia Lucattini. "Sviluppo adolescenziale e comportamenti sessuali." Medicina e Morale 41, no. 2 (April 30, 1992): 257–77. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1108.

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Abstract:
Dall'analisi dei comportamenti sessuali degli adolescenti emerge l'esigenza di una loro educazione alla sessualità quale unica modalità per evitare i rischi che da tali comportamenti potrebbero derivare per l'individuo e per la società. Nel presente contributo, alla luce degli attuali orientamenti pedagogici, si tenta di individuare la strategia educativa più adeguata alle necessità e alle caratteristiche dello sviluppo psico-sessuale degli adolescenti, indicando nel contempo i requisiti che gli educatori (genitori e insegnanti) dovrebbero possedere per essere in grado di affrontare queste delicate problematiche.
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Di Pietro, Maria Luisa, and Adelia Lucattini. "Sviluppo adolescenziale e comportamenti sessuali." Medicina e Morale 40, no. 2 (June 30, 1991): 247–82. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1143.

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Abstract:
Addentrarsi nel mondo degli addolescenti nel tentativo di comprendere il perché delle loro scelte e dei loro comportamenti, in particolar modo sessuali, è impresa alquanto ardua: non vi è infatti nessuna altra fase dello sviluppo umano che sia sì intrisa di contraddittorietà e di provvisorietà come l'adolescenza e quindi difficilmente passibile di schematizzazioni e di soluzioni. Lo scopo di questo lavoro, che si avvale della vasta letteratura esistente in tema di adolescenza, è quello non di schematizzare ma di individuare - anche alla luce degli apporti della psicologia - le ragioni dei comportamenti adolescenziali in campo sessuale (rapporti sessuali, uso della contraccezione, diffusione delle malattie sessualmente trasmesse) perché questa conoscenza sia punto di partenza per l'elaborazione di una mirata strategia educativa della sessualità.
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Molina, Alessandra Iague, Alexandre Fogaça Cristante, and Tarcísio Eloy Pessoa de Barros Filho. "Análise comparativa da avaliação funcional realizada na lesão medular em animais." Acta Ortopédica Brasileira 12, no. 1 (March 2004): 48–56. http://dx.doi.org/10.1590/s1413-78522004000100007.

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Abstract:
A avaliação comportamental após, a contusão da medula espinhal, enfocou por um tempo a locomoção em campo aberto usando uma escala de classificação desenvolvida por Tarlov et al.(18). Tarlov(17) realizou estudos experimentais em cães, produzindo compressão medular com atribuição de zero a cinco para graduação dos movimentos do animal. Contudo, esta escala tem sido modificada por pesquisadores e suas alterações feitas por vários grupos tornaram as comparações das medidas do resultado locomotor difíceis. Um aspecto crítico da pesquisa utilizando lesão medular em animais é a padronização da avaliação da recuperação locomotora. A escala desenvolvida por Tator(19) é simples e de fácil utilização, porém pode não analisar todos os aspectos necessários . Basso, Beattie e Bresnahan(2,3) apresentaram uma escala de classificação com índice de recuperação locomotora em ratos que sofreram lesão medular produzida em laboratório. Os dados indicam que a escala BBB é uma medida válida para a recuperação locomotora capaz de distinguir os resultados comportamentais em função de ferimentos diferentes e para prever alterações anatômicas no centro da lesão. O propósito deste estudo foi analisar e comparar escalas de classificação locomotora sem ambigüidade, eficientes e expandida para se padronizar as medidas resultantes nos laboratórios.
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Silva, José Aparecido Da, and Rosemary Conceição dos Santos. "Psicologia e Psquiatria em Bernardo Santareno: observar para narrar; narrar para tratar." Revista Desassossego 12, no. 23 (December 29, 2020): 99–116. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2175-3180.v12i23p99-116.

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Abstract:
Segundo o dicionário Aurélio, a Psicologia é parte da Filosofia que trata da alma, das suas manifestações e dos fenômenos psíquicos. Já a Psiquiatria é por ele apresentada como a doutrina das doenças mentais e do respectivo tratamento. A Psicologia cuida do aspecto social e comportamental das pessoas. A Psiquiatria cuida da parte fisiológica e química envolvendo o cérebro humano. Em “Nos mares do fim do mundo” (1959) e “O Lugre” (1959), Bernardo Santareno, psicólogo, se preocupa em descobrir as causas dos problemas sofridos pelos homens do mar, usando como principal ferramenta o conhecimento social, filosófico e comportamental. Aqui, o indivíduo é analisado no contexto em que vive, com o autor se propondo a identificar e tratar as alterações psicológicas e comportamentais por meio de técnicas conversacionais, além de ajudar a preveni-las. Por sua vez, em relação a essas mesmas obras, Santareno, psiquiatra, avalia e trata problemas psicológicos focando na parte orgânica, por meio da avaliação fisiológica e química do cérebro. Na prática, sua preocupação psiquiátrica se ocupa primeiramente em reduzir os sintomas ocasionados pelo isolamento e distanciamento social do homem no mar. Em 1957 e em 1959, Bernardo Santareno, embarcando como médico de bordo na frota bacalhoeira portuguesa (David Melgueiro, Senhora do Mar e Gil Eannes) que se dirigia todos os anos para a Terra Nova e Groenlândia, traçou pequenos quadros narrativos que realçavam o elemento humano rodeado pela mais austera natureza. Entre a linguagem poética, a reflexão e a narrativa, usou observações para narrar e narrações para tratar a trajetória marítima e de vida nas quais suas personagens se descobriam real e interiormente. Por sua vez, levando-as para a encenação, descortinou a propaganda de cunho econômico do Estado Novo, reproduzida em sua ordem social
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Franco, Claudia Regina Lovato, Benjamin Miranda Tabak, and Leila Bijos. "A LEI NO 14.946/2013 (LEI BEZERRA): UM NUDGE PARA INCENTIVAR EMPRESÁRIOS DO SETOR DE CONFECÇÃO DA INDÚSTRIA PAULISTA A CUMPRIREM AS LEIS TRABALHISTAS." Revista de Direito Brasileira 16, no. 7 (April 1, 2017): 346. http://dx.doi.org/10.26668/indexlawjournals/2358-1352/2017.v16i7.3060.

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Abstract:
O trabalho objetiva divulgar o Direito Econômico Comportamental, uma nova forma de analisar o Direito, um campo de pesquisa relativamente recente, no Brasil, proveniente da economia, do desenvolvimento de estudos teóricos e descobertas empíricas no campo da psicologia, da neurociência e de outras ciências humanas e sociais. É um olhar interdisciplinar que se baseia em abordagem econômica tradicional, da concepção do homo economicus, descrito como um tomador de decisão racional, ponderado e centrado no interesse pessoal. Esse ser possui discernimento e capacidade ilimitada para processar informações, razão pela qual, em tese, toma decisões certeiras. O estudo pretende revelar um aspecto novo da análise de custo-benefício (o principal fator decisivo em escolhas racionais, ministradas pela AED – Análise Econômica do Direito), o qual consiste em que as pessoas decidem, em alguns casos, completamente diferente do que seria o esperado, da escolha racional. E, a resposta se apresenta aparentemente incoerente. O interessante é descobrirmos que podem existir outras questões (ocultas) que, efetivamente, decidem nossas escolhas. Esse trabalho pretende demonstrar que, além da busca pela eficiência e equidade, proposições que analisam o custo-benefício, as decisões são tomadas pelas questões ocultas e, as respostas serão explicadas através do behaviorismo, por interpretação dos vieses comportamentais, principalmente no que tange ao trabalho escravo contemporâneo.
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Leonardi, Jan Luiz, Maria Amalia Pie Abib Andery, and Nicolas Carsten Rossger. "O estudo do insight pela análise do comportamento." Perspectivas em Análise do Comportamento 2, no. 2 (August 24, 2017): 166–78. http://dx.doi.org/10.18761/perspectivas.v2i2.63.

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Abstract:
O “insight” tem sido interpretado na análise do comportamento como a resolução súbita de um problema quando dois ou mais repertórios diferentes, previamente aprendidos em separado, se interconectam em uma nova situação, produzindo sequências originais de comportamento. Este artigo apresenta as principais pesquisas da área, explicitando as variáveis que parecem contribuir para a produção do fenômeno, tais como o tamanho da câmara experimental, a ordem e a quantidade de treino dos repertórios pré-requisitos e a saliência dos estímulos envolvidos. Além disso, o artigo aponta alguns limites na relevância dos estudos realizados, oriundos fundamentalmente do uso de objetos sem função reforçadora na configuração das situações-problema. Por fim, são discutidas algumas dificuldades impostas pela própria interpretação comportamental do fenômeno. A definição de insight como interconexão espontânea de repertórios mantém o aspecto internalista da concepção original do fenômeno e depende da inferência de processos comportamentais conceituados um tanto vagamente – os quais não foram comprovados empiricamente, sendo um fenômeno curioso sob a ótica do modelo causal de seleção por consequências, uma vez que se trata de um processo tudo ou nada no qual a medida de interesse é a ocorrência de um único comportamento. Conclui-se que uma definição de insight ainda é muito incipiente na análise do comportamento.
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Gambogi, Leandro Boson, Leonardo Cruz de Souza, and Paulo Caramelli. "How to differentiate behavioral variant frontotemporal dementia from primary psychiatric disorders: practical aspects for the clinician." Arquivos de Neuro-Psiquiatria 80, no. 5 suppl 1 (May 2022): 7–14. http://dx.doi.org/10.1590/0004-282x-anp-2022-s140.

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Abstract:
ABSTRACT Background: Due to the early and prominent behavioral changes which characterize behavioral variant frontotemporal dementia (bvFTD), patients are more likely to seek psychiatric help and are often initially diagnosed with a primary psychiatric disorder (PPD). Differentiating these conditions is critical because of the dramatically different outcomes, differences in patient management, family counseling and caregiver education. Objective: To propose a practical guide to distinguish between bvFTD and PDD. Methods: We conducted a non-systematic review of the published manuscripts in the field, including some previous investigations from our own group and work on which we have collaborated, and summarized the main findings and proposals that may be useful for neurological practice. Results: The reviewed literature suggests that a comprehensive clinical history, brief cognitive and neuropsychological evaluations, detailed neurological examination with special attention to motor alterations related to bvFTD, structural and functional neuroimaging evaluation, genetic investigation in selected cases, and assistance from a multidisciplinary team, including a neurologist and a psychiatrist with expertise in bvFTD, are very helpful in differentiating these conditions. Conclusions: Although the clinician may commonly face great difficulty in differentiating between bvFTD and PPD, the use of appropriate tools in a systematic way and the availability of a well-trained multidisciplinary group can significantly increase diagnostic accuracy.
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Moraru, Liliana, Viorel Perieanu, Mihai Burlibașa, Claudia-Camelia Burcea, Mădălina Violeta Perieanu, Mădălina Adriana Malița, Irina-Adriana Beuran, et al. "THEORETICAL AND PRACTICAL ASPECTS OF SEDENTARY BEHAVIOR AMONG MEDICAL PROFESSIONS IN THE FIELD OF DENTISTRY – PART I." Romanian Medical Journal 68, no. 2 (June 30, 2021): 179–87. http://dx.doi.org/10.37897/rmj.2021.2.9.

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Abstract:
Sedentary behavior, both professional, occupational, and leisure, recreational, is one of the major risk factors for cardio-metabolic health and premature mortality. But we find this sedentary behavior in many of the existing professional activities in 2021, among which are the professional activities with a medical profile in the field of dentistry: specific activities of the dental office (and here we discuss dentists and dental nurses) and activities specific to the dental technique laboratory (in this case, we are talking about dental technicians).
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Braz de Oliveira, Layze, Artur Acelino Francisco Luz Nunes Queiroz, Christefany Régia Braz Costa, Rosilane De Lima Brito Magalhães, Telma Maria Evangelista de Araújo, and Renata Karina Reis. "Sexual partnerships of people living with HIV / Aids: sexual orientation, sociodemographic, clinical and behavioral aspects." Enfermería Global 18, no. 2 (February 17, 2019): 25–62. http://dx.doi.org/10.6018/eglobal.18.2.322081.

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Abstract:
Objetivo: Analizar la influencia de la orientación sexual de las variables socio-demográficas, clínicas y de comportamiento entre las parejas sexuales de las personas que viven con el Virus de la inmunodeficiencia humana/Síndrome de inmunodeficiencia adquirida. Métodos: Estudio transversal realizado en un servicio de asistencia médica especializada en el tratamiento de personas con el Virus de la Inmunodeficiencia Humana, con 173 participantes. En el análisis de los resultados se utilizó el test Chi-cuadrado de Pearson o exacto de Fisher. Resultados: Se identificó asociación entre la orientación sexual y las variables: sexo, edad, estado civil, grupo de edad, escolaridad, renta, forma de exposición, tipo de asociación, uso consistente del preservativo, presencia de infección, práctica sexual, presencia del compañero en las consultas de rutina, divulgación del VIH al compañero y considerar importante la divulgación de su condición serológica para el compañero. Conclusión: Establecer un emparejamiento sexual en el contexto del VIH y tener una orientación no heterosexual presentó diferencias estadísticas entre las variables sociodemográficas y comportamentales. Objective: To analyze the influence of sexual orientation on sociodemographic, clinical and behavioral variables among sexual partners of people living with Human immunodeficiency virus/Acquired immunodeficiency syndrome. Methods: A cross-sectional study carried out in a medical assistance service specialized in the treatment of people with Human Immunodeficiency Virus, with 173 participants. Pearson's Chi-square or Fisher's exact test was used to analyze the results. Results: We identified an association between sexual orientation and variables such as gender, age, marital status, age, education, income, type of exposure, type of birth, consistent condom use, presence of infection, sexual practice, partner in routine consultations, disclosure of HIV to the partner and considers disclosure of their condition to the partner. Conclusion: Establishing a sexual partnership in the context of HIV and having a non-heterosexual orientation presented statistical differences between sociodemographic and behavioral variables. Objetivo: Analisar a influência da orientação sexual sobre as variáveis sociodemograficas, clínicas e comportamentais entre parcerias sexuais de pessoas que vivem com vírus da imunodeficiência humana/Síndrome da imunodeficiência adquirida. Métodos: Estudo transversal realizado em um serviço de assistência médica especializada no tratamento de pessoas com o Vírus da Imunodeficiência Humana, com 173 participantes. Na análise dos resultados utilizou-se o teste Qui-quadrado de Pearson ou exato de Fisher. Resultados: Identificou-se associação entre a orientação sexual e as variáveis: sexo, idade, estado civil, faixa etária, escolaridade, renda, forma de exposição, tipo de parceria, uso consistente do preservativo, presença de infecção, prática sexual, acompanhamento do parceiro nas consultas de rotina, divulgação do HIV para o parceiro e considerar importante a divulgação da sua condição sorológica para o parceiro. Conclusão: Estabelecer uma parceria sexual no contexto do HIV e ter uma orientação não-heterossexual apresentou diferenças estatísticas entre as variáveis sociodemográficas e comportamentais.
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Migone, Paolo. "Risposta all'intervento di Gherardo Amadei." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (December 2010): 531–32. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-004007.

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Abstract:
L'autore risponde a un intervento di Gherardo Amadei (Psicoterapia e Scienze Umane, 2010, XLIV, 4: 526-530) a proposito dell'articolo, scritto dallo stesso Migone, "Il problema della ‘traduzione' di aspetti delle filosofie orientali nella psicoterapia occidentale" (Psicoterapia e Scienze Umane, XLIV, 1: 35-52). Alcuni degli aspetti discussi sono i seguenti: la supposta origine "orientale" di pratiche terapeutiche quali la mindfulness, la trasversalitŕ di determinati fenomeni clinici e la loro comprensione, il ruolo di "esercizi" terapeutici ripetuti, la differenza teorica e clinica tra approccio "psicodinamico" e "cognitivo-comportamentale", e cosě via.
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Aniței, Mihai, Oana Pănescu, and Mihaela Chraif. "ASPECTE PRACTICE ALE UTILIZĂRII TERAPIEI COGNITIVE ÎN MANAGEMENTUL RESURSELOR UMANE DIN ORGANIZAȚIILE BANCARE." Psihologia Resurselor Umane 5, no. 1 (January 29, 2020): 68–78. http://dx.doi.org/10.24837/pru.v5i1.312.

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Abstract:
Stiința este tot mai mult recunoscută ca o valoare strategică si ca o sursă de avantaj competitiv. În organizații, schimbarea se produce din mai multe cauze si ia diverse forme. Desi schimbările, de cele mai multe ori, aduc beneficii organizațiilor, angajații privesc, de obicei, sovăitor aceste shimbări. Un factor care influențează comportamentul angajaților si relațiile lor cu ceilalți la locul de muncă este stresul. Potrivit Managementului Stresului, stresul poate produce anxietate si depresie în rândul angajaților. Scopul cercetării este de a experimenta cum anume consecințeleorganizaționale, ca depresia si anxietatea, pot fi controlate prin terapia cognitivă,schimbând comportamentul angajaților cu un răspuns adaptativ la stres, anxietate si depresie.
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Zamfir-Chiru-Anton, Adina, and Dan Cristian Gheorghe. "ASPECTE IMUNOLOGICE ÎN AFECŢIUNILE ADENOAMIGDALIENE PEDIATRICE." Romanian Journal of Pediatrics 65, no. 2 (June 30, 2016): 207–10. http://dx.doi.org/10.37897/rjp.2016.2.17.

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Abstract:
Mecanismele fiziopatologice ale hipertrofiei adenoizilor şi amigdalelor rămân incomplet elucidate, dar numeroasele studii clinice au demonstrat că procesele proliferative din cadrul amigdalitelor hipertrofice obstructive comparativ cu cele din amigdalitele cu recurenţe infecţioase sunt reglate diferit, sugerând procese fiziopatogenice diferite. Studierea aspectelor imunologice ne permite desluşirea etiopatogeniei şi, implicit, abordarea prin intermediul unor căi terapeutice specifice a afecţiunilor acestor organe limfoide cu impact important atât asupra funcţiilor cardiovasculare şi neurologice, cât şi asupra comportamentului copilului.
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Orientale Caputo, Giustina. "Le condizioni di vita e di lavoro in un territorio periferico altamente problematico: risultati di una ricerca longitudinale sulla disoccupazione a Napoli." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 126 (May 2012): 83–97. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126006.

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Abstract:
La presente ricerca, longitudinale di tipo panel, indaga i comportamenti dell'offerta di lavoro in una delle aree periferiche piů svantaggiate della cittŕ di Napoli. Essa affronta gli aspetti della vita individuale e familiare, mostrando la relazione fra condizione occupazionale, ricerca di lavoro, povertŕ e lavoro nero.
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Di Pietro, Maria Luisa. "L’educazione alla salute in adolescenza: strategie di intervento e risposte individuali." Medicina e Morale 46, no. 5 (October 31, 1997): 861–84. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1997.865.

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Abstract:
Si sta verificando negli ultimi anni un incremento dei cosiddetti “comportamenti a rischio”(taking-risk behaviors) tra gli adolescenti. Si tratta di comportamenti che sono, in modo diretto o indiretto, responsabili di danno per la salute e/o per la vita di chi li agisce e dell’aumentata incidenza di morbilità e di mortalità in un’età della vita, che è meno esposta alla malattia e alla morte. Questa aumentata incidenza di patologie secondarie a comportamenti a rischio ha interpellato ed interpella, in senso preventivo, sia gli educatori sia quanti sono responsabili della salute pubblica che hanno proposto diverse modalità di intervento: dalla cosiddetta “riduzione del rischio” alla “strategia della paura” all’educazione alla salute. Questo articolo cerca di valutare le ricadute delle diverse strategie di intervento sul comportamento degli adolescenti, al fine di individuare se gli eventuali fallimenti o successi dipendano dai contenuti dei programmi di prevenzione o dalla personalità degli educandi. Tale valutazione è preceduta dall’analisi del perchè gli adolescenti agiscono, con elevata frequenza, comportamenti a rischio: infatti, la conoscenza del “perch锂 è elemento fondamentale per stabilire il “come” (intervenire).
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Moraru, Liliana, Viorel Perieanu, Claudia Camelia Burcea, Mădălina Perieanu, Mihai Burlibașa, Ștefan Toma, Nicoleta Măru, et al. "Theoretical and practical aspects of sedentary behavior among medical professions in the field of dentistry – part II." Romanian Medical Journal 68, no. 3 (September 30, 2021): 368–73. http://dx.doi.org/10.37897/rmj.2021.3.6.

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Abstract:
Sedentary behavior, both professional, occupational, and leisure, recreational, is one of the major risk factors for cardio-metabolic health and premature mortality. But we find this sedentary behavior in many of the existing professional activities in 2021, among which are the professional activities with a medical profile in the field of dentistry: specific activities of the dental office (and here we discuss dentists and dental nurses) and activities specific to the dental technique laboratory (in this case, we are talking about dental technicians).
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Dantas de Oliveira, Ana Karinne Dantas. "ASPECTOS COMPORTAMENTAIS DE PUÉRPERAS COM SÍFILIS. BEHAVIORAL ASPECTS OF PUERPERAL WOMEN WITH SYPHILIS." Revista Interdisciplinar de Estudos em Saúde 9, no. 1 (July 28, 2020): 103–14. http://dx.doi.org/10.33362/ries.v9i1.1721.

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RESUMO Objetivo: Analisar os aspectos comportamentais de puérperas com sífilis. Métodos: Estudo descritivo, quantitativo, realizado em sete maternidades públicas de Fortaleza, Ceará. A coleta de dados ocorreu no período de abril a junho de 2014 por meio da aplicação de um questionário cujas informações foram complementadas nos prontuários médicos, nas fichas de admissão e nos cartões de pré-natal. Foram entrevistadas 204 puérperas com VDRL reagente e que se encontravam no alojamento conjunto dessas maternidades após terem sido admitidas para o parto ou curetagem. Resultados: Acerca dos aspectos comportamentais identificou-se que 65,7% das mulheres iniciaram a vida sexual com idade igual ou inferior a 15 anos, tiveram mais de um parceiro sexual na vida 92,6% e não planejaram a gravidez 40,2%. Tentaram induzir o aborto, 9,8%. Quase metade das mulheres não possuía conhecimento sobre a sífilis antes de receberem o diagnóstico além de 16,7% afirmarem não terem revelado o resultado do exame ao parceiro. Relataram o uso drogas durante a gravidez, 44,6% e destas, 56,1% fez uso de drogas ilícitas, 51,3% disseram já ter tido parceiro usuário de drogas. Conclusão: Conclui-se que as puérperas com sífilis vivenciam situações de vulnerabilidade e risco envoltos por questões sociais de difícil rompimento, que dificultam o diagnóstico e tratamento efetivos, comprometendo a prevenção da SC. ABSTRACT Introduction: Syphilis is a serious public health problem, especially when it affects pregnant women, and these are not adequately treated, allowing the infection to pass on to the fetus, causing congenital syphilis (CS), with severe outcomes for the baby. Objective: To analyze the behavioral aspects of puerperal women with syphilis. Methods: Descriptive, quantitative study carried out in seven public maternity hospitals in Fortaleza, Ceará. Data collection took place from April to June 2014 by applying a questionnaire of which information was complemented by medical files, admission records and prenatal cards. Twenty-four postpartum women with reagent VDRL test were interviewed. These women were in rooming-in care at these hospitals, after being admitted for childbirth or curettage. Results: Regarding the behavioral aspects, it was observed that 65.7% of the women initiated their sexual activity at age ≤ 15 years, 92.6% had had more than one sexual partner and 40.2% did not plan the pregnancy. Also, 9.8% tried to induce an abortion. Almost half of the women did not have information about syphilis before receiving the diagnosis, and 16.7% had not disclosed the test results to the partner. 44.6% of them reported using drugs during the pregnancy and, of these, 56.1% used illicit drugs, whereas 51.3% said they had already had a partner who was a drug user. Conclusion: We conclude that postpartum women with syphilis experience situations of vulnerability and risk related to social issues that are difficult to resolve, thus making an effective diagnosis and treatment difficult, impairing CS prevention.
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Prebianchi, Helena Bazanelli. "A importância do aspecto (psico)motor na avaliação e tratamento das dificuldades sociais infantis." Estudos de Psicologia (Campinas) 19, no. 2 (August 2002): 86–92. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-166x2002000200006.

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O presente trabalho pretende discutir, brevemente, a importância das habilidades motoras nas interações sociais de crianças, sem handicaps físicos ou intelectuais, em idade escolar. A partir do reconhecimento de que as habilidades sociais se desenvolvem continuamente ao longo da vida dos indivíduos e de que são fatores de ajustamento e qualidade de vida, enfatiza-se a importância do relacionamento da criança com o grupo de companheiros. Propõe-se que, numa perspectiva Comportamental, a avaliação e o tratamento das dificuldades sociais infantis têm negligenciado o aspecto motor, a despeito de as habilidades motoras serem requisitos fundamentais à participação nas atividades com o grupo de iguais. Um exemplo clínico é apresentado, de forma a ilustrar a necessidade de os processos de avaliação e intervenção psicoterápico não se restringirem ao desenvolvimento de habilidades sociais verbais, uma vez que, as mesmas, isoladamente, não garantem a manutenção da criança no grupo de companheiros e a formação de amizades. Conclui-se que, ao terapeuta comportamental infantil é indispensável o conhecimento de técnicas de avaliação e intervenção psicomotoras.
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Costa, Paolo. "Aspetti sociali del risparmio energetico in ambito abitativo. Un modello teorico e un caso studio." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 98 (July 2012): 125–40. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-098009.

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Il saggio propone un modello teorico dei fattori sociali che intervengono nell'adozione di soluzioni tecnologiche orientate al risparmio energetico in ambito abitativo. Alcuni fattori sono direttamente legati alle caratteristiche dei residenti, altri attengono a campi anche molto distanti dagli scenari nei quale si attuano i loro comportamenti quotidiani. L'approfondimento sul caso Toscano č un'occasione per fare luce sulla complessitŕ delle relazioni in gioco e su alcuni nodi critici con cui la ricerca su questi temi deve necessariamente misurarsi.
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Migone, Paolo. "Il problema della "traduzione" di aspetti delle filosofie orientali nella psicoterapia occidentale." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2010): 35–52. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-001003.

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Vi sono due modi per concepire il rapporto tra filosofie orientali e psicoterapia occidentale. Un modo č rispettare la diversitŕ delle filosofie occidentali (ad esempio nelle visioni del mondo) e introdurne aspetti a scopo terapeutico: in questo senso alcuni parlano di "integrazione" o "eclettismo", con tutte le controversie legate a questi termini. Un secondo modo č partire da una sola prospettiva, quella di una psicoterapia occidentale, e studiare le pratiche orientali per comprenderne il meccanismo di azione. Questo articolo segue questo secondo modo, e utilizza la teoria psicoanalitica per discutere tecniche quali il rilassamento, il training autogeno (una versione occidentale dello yoga), la meditazione, la mindfulness e altri "esercizi". Vengono discusse anche tecniche occidentali, come la epochč fenomenologica, le "associazioni libere" e l'"attenzione liberamente fluttuante" di Freud, il "momento presente" di D.N. Stern, la terza ondata (third wave) del movimento cognitivo-comportamentale, e cosě via.
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Donati, Pierpaolo. "Trasformazioni socio-culturali della famiglia e comportamenti relativi alla procreazione." Medicina e Morale 42, no. 1 (February 28, 1993): 117–63. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1073.

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L'Autore prende in esame le trasformazioni socio-culturali cui è andata incontro la famiglia italiana in questi ultimi anni, trasformazioni che hanno interessato non solo la struttura della famiglia, ma anche il comportamento dei coniugi nei confronti della procreazione. E' cambiato il modo di guardare al figlio, divenuto oramai un mezzo per soddisfare le esigenze di una coppia sempre più ripiegata su se stessa ed alla ricerca di una propria realizzazione. Da qui la richiesta di un figlio ad ogni costo, anche se questo portasse a ridurre la famiglia - a causa dell'intervento di partner esterni - ad un semplice mezzo di catalogazione, ormai svuotata dei suoi più profondi significati. Alla ricerca di un modo per superare lo stato attuale, l'Autore indica possibili piste d'intervento, dando anche validi spunti per successivi dibattiti sul tema.
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Ribeiro, Letícia, Catia da Silva Silveira, and Elizabete Helbig. "Aspectos sociodemográficos e comportamentais no consumo de alimentos orgânicos." Revista Verde de Agroecologia e Desenvolvimento Sustentável 17, no. 3 (July 1, 2022): 186–92. http://dx.doi.org/10.18378/rvads.v17i3.9217.

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O objetivo desta pesquisa foi caracterizar consumidores e não consumidores de alimentos orgânicos quanto aos aspectos sociodemográficos e comportamentais, identificando as variáveis que mais afetam o consumo. Trata-se de uma pesquisa qualitativa, do tipo transversal descritivo, com amostra não-probabilística por conveniência. Para tanto, utilizou-se um questionário online, que foi aplicado a pessoas com idade igual ou acima de 18 anos, consumidores de alimentos orgânico ou não, radicados no Brasil, que possuíam acesso à e-mail ou redes sociais; realizada de fevereiro a abril de 2021. Os dados coletados foram analisados por meio de técnicas estatísticas descritivas e de associação. Participaram da pesquisa 3.342 pessoas, sendo 2.546 (76%) consumidoras de alimentos orgânicos e 796 (24%) não consumidoras. Ser consumidor ou não de alimentos orgânicos apresentou relação significativa com as variáveis faixa etária, estado civil, número de filhos, renda familiar, responsável pelas compras e em relação a conhecer o seu conceito. As maiores motivações para o consumo foram o preço acessível e a saúde, com maior indicação como limitação, o preço elevado. Tanto consumidores ou não de alimentos orgânicos desconhecem o seu conceito, sendo o preço o aspecto mais relevante para a sua aquisição. Os conhecimentos destes aspectos podem contribuir com a melhoria das políticas públicas voltadas ao nicho de mercado de produtos orgânicos.
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De Rinaldis, Marta, Leonarda Gennaro, Luciana Losito, Marilena Cacudi, and Antonio Trabacca. "Le encefalopatie epilettiche in etŕ evolutiva (sindrome di West e sindrome di Landau-Kleffner): una overview." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 11–33. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-s03002.

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Abstract:
L'articolo prende in considerazione la Sindrome di West e la Sindrome di Landau- Kleffner, due quadri clinici appartenenti alla categoria delle "encefalopatie epilettiche", inquadrate nella classificazione del 2001 come condizioni che comportano un progressivo deterioramento delle funzioni cerebrali. Gli Autori analizzano approfonditamente gli aspetti eziopatogenetici, clinici, elettroencefalografici e prognostici delle due sindromi, confermandone il ruolo nel contribuire al danno cognitivo e al deterioramento comportamentale e sottolineando l'efficacia di un precoce ed efficace intervento farmacologico sia nel controllo delle crisi sia nel miglioramento dell'outcome di sviluppo.
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Cunha, Paloma Pereira da, José Carlos de Sales Ferreira, and Francisca Marta Nascimento de Oliveira Freitas. "A nutrição comportamental e a relação com os aspectos sociais, fisiológicos e emocionais." Research, Society and Development 11, no. 15 (November 9, 2022): e59111537123. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v11i15.37123.

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Introdução: O comportamento alimentar é um conjunto de cognições e afetos que regem as ações e condutas alimentares, em outras palavras, o comportamento alimentar humano reflete interações entre o estado fisiológico, psicológico e o ambiente externo no qual se insere. Objetivo geral: elucidar a importância da nutrição comportamental nas relações de aspecto emocional, trazer para os atendimentos uma visão mais sensível ao quadro do paciente. Metodologia: O estudo foi realizado com a coleta de dados de fontes secundarias, por meio de levantamento bibliográfico e baseado na experiencia vivenciada por autores. Resultados e Discussão: A Nutrição Comportamental propõe mudança no comportamento alimentar p or meio de técnicas de automonitoramento e autocontrole. Nessa perspectiva, propõe-se a ensinar o indivíduo a diferenciar a fome física da fome emocional e sugere que o comer deve acontecer de acordo com as sensações de fome, apetite e saciedade. Conclusão: A nutrição comportamental não é apenas utilizada como fonte de estratégias e intervenções nutricionais. Deve-se compor, primeiramente, de uma abordagem mais ampliada com características multiprofissionais, envolvendo o psicólogo, o nutricionista, o terapeuta ocupacional e o profissional de educação física.
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MASSA, RUBENS MUSSOLIN, RAUL BEAL PARTYKA, and JEFERSON LANA. "Pesquisa e teoria da agência comportamental: uma revisão e agenda de pesquisa." Cadernos EBAPE.BR 18, no. 2 (June 2020): 220–36. http://dx.doi.org/10.1590/1679-395177017.

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Abstract The behavioral agency theory verifies the relationship between company executives, CEOs, and managers, and their decision-making within the firm. The mechanisms of governance and the forms of remuneration are instruments that monitor internal members avoiding risks that potentially harm the organization’s valuation. This article highlights the importance of the behavioral agency theory both for firms that trust their decision-making process to an agent and for the behavior of this agent. Both aspects are subject to concerns that usually lead to recommendations to establish or improve the executives’ compensation plans. Through bibliometric research analyzing 107 articles, it was possible to verify that executives’ performance compensation, according to agency theory, is the most used mechanism to stimulate executives to make decisions toward the company’s growth and best performance. This study’s theoretical and empirical contribution point to the need for future research on this topic since understanding the agent’s behavior is strategic for companies to help the agent to act on its benefit while reducing the possibilities of inadequate and harmful behavior.
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Silva, Patrícia Da Rosa Louzada da, Patricia Machado da Silva, Vivian Hernandez Botelho, Franciéle Da Silva Ribeiro, and Eraldo Dos Santos Pinheiro. "Percepções docentes a partir de uma intervenção pedagógica esportiva." Caderno de Educação Física e Esporte 18, no. 3 (September 29, 2020): 17–23. http://dx.doi.org/10.36453/2318-5104.2020.v18.n3.p17.

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OBJETIVO: O estudo buscou verificar a percepção das professoras do currículo de uma escola pública da rede estadual de Pelotas (RS) sobre o desempenho motor, cognitivo e comportamental das suas turmas, a partir da intervenção pedagógica do projeto de extensão Jogando para Aprender (JPA). MÉTODOS: Participaram da pesquisa duas professoras, responsáveis pelo primeiro e segundo ano do Ensino Fundamental. Para a coleta das informações foram utilizadas entrevistas do tipo semiestruturada, aplicadas antes e após a realização da intervenção. Para analisar as informações nos aproximamos da técnica de Bardin, realizando a análise de maneira cronológica.RESULTADOS: A percepção da evolução dos alunos, os quais passaram a ser mais organizados, cooperativos e menos agressivos.CONCLUSÃO: A investigação se mostrou importante, tanto porque possibilita a aquisição de informações pertinentes a futuras intervenções, como também expressa uma relação positiva da ampliação de vivências motoras com aspectos comportamentais dos alunos participantes.ABSTRACT. Teaching perceptions from a sporty pedagogical intervention.OBJECTIVE: This study seek to verify the perception of curriculum teachers of a state public school about the motor, cognitive and behavioral performance of their classes from the pedagogical intervention of the extension project.METHODS: Two teachers participated in the research, responsible for the first and second years of elementary school. To collect the information, semi-structured interviews were used, applied before and after the intervention. To analyze the information, the Bardin techinic was used, performing the analysis in a chronological way. RESULTS: The perception of the students’ evolution, who showed to be more organized, cooperative and less aggressive.CONCLUSION: The investigation proved to be important both, for the acquisition of information pertinent to future interventions, as well as expressing the positive influence of the expansion of motor experiences with behavioral aspects of the participating students.
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Da Silva, Ana Paula, Enilson Salino Braga, Alex Franco Ferreira, and José Thomaz De Carvalho. "Proposta de prevenção de acidentes: um foco em aspectos comportamentais." Revista Eletrônica TECCEN 10, no. 1 (December 1, 2017): 03. http://dx.doi.org/10.21727/teccen.v10i1.943.

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Abstract:
Diariamente, pessoas de diversas categorias e classes sociais sejam elas iniciantes, aprendizes ou até mesmo os mais experientes, estão envolvidas em algum tipo de acidente do trabalho, tendo como um dos influenciadores o fator humano. Este trabalho é uma revisão bibliográfica, onde através de pesquisas em revistas, artigos, dissertação de mestrado dentre outros recursos, buscou-se abordar o elevado número de acidentes do trabalho e apresentar propostas para prevenção dos mesmos, tendo como foco o aspecto comportamental. Verificou-se mais de 600 mil acidentes no ano de 2015, destes, mais de 2500 vieram a óbito, segundo dados da AEPS (2015). Partindo desse princípio, o presente trabalho fez uma abordagem em um dos fatores que propiciam o acidente do trabalho, que é o fator humano. A partir de então, buscou-se propostas para eliminar os acidentes, mas principalmente, trabalhar com medidas de prevenção que traga conscientização ao funcionário, para tanto foi apresentado o Programa 5S, a Auditoria Comportamental e a Ginástica Laboral. São medidas fáceis de implantar, podem ser desenvolvidas em qualquer empresa, porém para que as mesmas dêem resultados, deverá haver conscientização e transformação tanto por parte do empregado quanto por parte do empregador e principalmente deve haver comprometimento de ambas as partes. Conclui-se que essas medidas, embora sejam simples, podem trazer melhores condições de trabalho aos funcionários, bem como uma maior e melhor segurança, visto que todas elas visam uma melhor qualidade de vida no trabalho.
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