Academic literature on the topic 'Asilo costituzionale'

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Journal articles on the topic "Asilo costituzionale"

1

Benvenuti, Marco. "Andata e ritorno per il diritto di asilo costituzionale." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 36–58. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002003.

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Abstract:
Sommario: Prologo1. La "svolta storica nella lotta all'immigrazione clandestina", ovvero della crisi del c.d. "sistema asilo" alla luce della recente pratica dei respingimenti in mare2. L'"identità di natura giuridica del diritto alla protezione umanitaria, del diritto allo status di rifugiato e del diritto costituzionale di asilo", ovvero della funzione emulativa del diritto di asilo costituzionale3. "La presenza del richiedente il diritto di asilo nel territorio dello Stato non č condizione necessaria per il conseguimento del diritto stesso", ovvero della funzione effettiva del diritto di asilo costituzionale
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Albano, Silvia. "Diritto di asilo costituzionale, obblighi internazionali dello Stato Italiano ed abrogazione della protezione umanitaria." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (June 2019): 58–67. http://dx.doi.org/10.3280/mg2019-001006.

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3

Benvenuti, Marco. "Dieci anni di giurisprudenza costituzionale in materia di immigrazione e di diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (January 2015): 80–105. http://dx.doi.org/10.3280/qg2014-003006.

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4

Quesada, Luis Jimena. "Claudio Panzera, Il diritto all’asilo. Profili costituzionali." Estudios de Deusto 69, no. 1 (July 7, 2021): 333–40. http://dx.doi.org/10.18543/ed-69(1)-2021pp333-340.

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Abstract:
El Doctor Claudio Panzera, Profesor Titular de Derecho Constitucional en la Università Mediterranea di Reggio Calabria (Italia), nos ofrece una monografía sólida y de lectura imprescindible para acercarse al régimen jurídico del derecho de asilo en el ordenamiento constitucional italiano. Y ello lo lleva a cabo teniendo presente, como no puede ser de otro modo, un enfoque de constitucionalismo multinivel, dado que inserta las claves constitucionales italianas del derecho de asilo en el contexto de la protección internacional, tanto universal como europea.
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5

Di Franco, Andrea. "Quando si entra in un asilo. La scuola d'infanzia di Giuseppe Terragni a Como." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 172–81. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056026.

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Abstract:
La ‘disarmante' costituzione dell'asilo determina un momento particolare nell'orizzonte dell'opera di Giuseppe Terragni. Sul piano del rapporto con il suo tempo e dell'analisi del significato dello spazio architettonico č interessante rilevare come, da parte delle diverse e piů importanti letture critiche, questa costruzione si ponesse quale termine di paragone rispetto al resto del suo lavoro; tutte letture fortemente supportate dal dato emotivo sia nel caso di quella coeva che di quella seguente, per via della contrastata, ambigua, diciamo difficilmente decifrabile relazione tra l'autore, le correnti artistiche e culturali nazionali ed europee ed il regime fascista. Comunque sia, per questa piccola costruzione, parlare dell'architettura, dell'oggetto e dello spazio senza contemplare l'orizzonte emotivo quale materia originaria e poi interpretativa, rende incompleta la narrazione.
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Dissertations / Theses on the topic "Asilo costituzionale"

1

Malena, Micaela <1977&gt. "Il diritto di asilo tra ordinamento costituzionale e sistema europeo di protezione multilivello." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/747/1/Tesi_Malena_Micaela.pdf.

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Abstract:
La tesi della candidata presenta - attraverso lo studio della normativa e della giurisprudenza rilevanti in Italia, Francia e Germania – un’analisi dell'ambito soggettivo di applicazione del diritto costituzionale d'asilo e del suo rapporto con il riconoscimento dello status di rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951, nonchè della sua interazione con le altre forme di protezione della persona previste dal diritto comunitario e dal sistema CEDU di salvaguardia dei diritti fondamentali. Dal breve itinerario comparatistico percorso, emerge una forte tendenza alla neutralizzazione dell’asilo costituzionale ed alla sua sovrapposizione con la fattispecie del rifugio convenzionale quale carattere comune agli ordinamenti presi in esame, espressione di una consapevole scelta di politica del diritto altresì volta ad assimilare la materia alla disciplina generale dell’immigrazione al fine di ridimensionarne le potenzialità espansive (si pensi alla latitudine delle formule costituzionali di cui agli artt. 10, co. 3 Cost. it. e 16a, co. 1 Grundgesetz) e di ricondurre l'asilo entro i tradizionali confini della discrezionalità amministrativa quale sovrana concessione dello Stato ospitante. L'esame delle fonti comunitarie di recente introduzione illumina l’indagine: in particolare, la stessa Direttiva 2004/83CE sulla qualifica di rifugiato e sulla protezione sussidiaria consolida quanto stabilito dalle disposizioni convenzionali, ma ne estende la portata in modo significativo, recependo gli esiti della lunga evoluzione giurisprudenziale compiuta dalle corti nazionali e dal Giudice di Strasburgo nell’interpretazione del concetto di “persecuzione” (specialmente, in relazione all’individuazione delle azioni e degli agenti persecutori). Con riferimento al sistema giuridico italiano, la tesi si interroga sulle prospettive di attuazione del dettato dell’art. 10, terzo comma della Costituzione, ed inoltre propone la disamina di alcuni istituti chiave dell’attuale normativa in materia di asilo, attraverso cui si riscontrano importanti profili di incompatibilità con la natura di diritto fondamentale costituzionalmente tutelato, conferita al diritto di asilo dalla volontà dei Costituenti e radicata nella ratio della norma stessa (il trattenimento del richiedente asilo; la procedura di esame della domanda, l’onere probatorio e le cause ostative al suo accoglimento; l’effettività della tutela giurisdizionale). Le questioni più problematiche ancora irrisolte investono proprio tali aspetti del procedimento - previsto per ottenere quello che alcuni atti europei, tra cui l'art. 18 della Carta di Nizza, definiscono right to asylum - come rivela la disciplina contenuta nella Direttiva 2005/85CE, recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato. Infine, il fenomeno della esternalizzazione dei controlli compromette lo stesso accesso alle procedure, nella misura in cui rende "mobile" il confine territoriale dell’area Schengen (attraverso l'introduzione del criterio dello "Stato terzo sicuro", degli strumenti dell'esame preliminare delle domande e della detenzione amministrativa nei Paesi di transito, nonché per mezzo del presidio delle frontiere esterne), relegando il trattamento dei richiedenti asilo ad uno spazio in cui non sempre è monitorabile l'effettivo rispetto del principio del non refoulement, degli obblighi internazionali relativi all’accoglienza dei profughi e delle clausole di determinazione dello Stato competente all'esame delle domande ai sensi del Regolamento n. 343/03, c.d. Dublino II (emblematico il caso del pattugliamento delle acque internazionali e dell'intercettazione delle navi prima del superamento dei confini territoriali). Questi delicati aspetti di criticità della disciplina procedimentale limitano il carattere innovativo delle recenti acquisizioni comunitarie sull’ambito di operatività delle nuove categorie definitorie introdotte (le qualifiche di rifugiato e di titolare di protezione sussidiaria e la complessa nozione di persecuzione, innanzitutto), richiedendo, pertanto, l’adozione di un approccio sistemico – piuttosto che analitico – per poter rappresentare in modo consapevole le dinamiche che concretamente si producono a livello applicativo ed affrontare la questione nodale dell'efficienza dell'attuale sistema multilivello di protezione del richiedente asilo.
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Malena, Micaela <1977&gt. "Il diritto di asilo tra ordinamento costituzionale e sistema europeo di protezione multilivello." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/747/.

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Abstract:
La tesi della candidata presenta - attraverso lo studio della normativa e della giurisprudenza rilevanti in Italia, Francia e Germania – un’analisi dell'ambito soggettivo di applicazione del diritto costituzionale d'asilo e del suo rapporto con il riconoscimento dello status di rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951, nonchè della sua interazione con le altre forme di protezione della persona previste dal diritto comunitario e dal sistema CEDU di salvaguardia dei diritti fondamentali. Dal breve itinerario comparatistico percorso, emerge una forte tendenza alla neutralizzazione dell’asilo costituzionale ed alla sua sovrapposizione con la fattispecie del rifugio convenzionale quale carattere comune agli ordinamenti presi in esame, espressione di una consapevole scelta di politica del diritto altresì volta ad assimilare la materia alla disciplina generale dell’immigrazione al fine di ridimensionarne le potenzialità espansive (si pensi alla latitudine delle formule costituzionali di cui agli artt. 10, co. 3 Cost. it. e 16a, co. 1 Grundgesetz) e di ricondurre l'asilo entro i tradizionali confini della discrezionalità amministrativa quale sovrana concessione dello Stato ospitante. L'esame delle fonti comunitarie di recente introduzione illumina l’indagine: in particolare, la stessa Direttiva 2004/83CE sulla qualifica di rifugiato e sulla protezione sussidiaria consolida quanto stabilito dalle disposizioni convenzionali, ma ne estende la portata in modo significativo, recependo gli esiti della lunga evoluzione giurisprudenziale compiuta dalle corti nazionali e dal Giudice di Strasburgo nell’interpretazione del concetto di “persecuzione” (specialmente, in relazione all’individuazione delle azioni e degli agenti persecutori). Con riferimento al sistema giuridico italiano, la tesi si interroga sulle prospettive di attuazione del dettato dell’art. 10, terzo comma della Costituzione, ed inoltre propone la disamina di alcuni istituti chiave dell’attuale normativa in materia di asilo, attraverso cui si riscontrano importanti profili di incompatibilità con la natura di diritto fondamentale costituzionalmente tutelato, conferita al diritto di asilo dalla volontà dei Costituenti e radicata nella ratio della norma stessa (il trattenimento del richiedente asilo; la procedura di esame della domanda, l’onere probatorio e le cause ostative al suo accoglimento; l’effettività della tutela giurisdizionale). Le questioni più problematiche ancora irrisolte investono proprio tali aspetti del procedimento - previsto per ottenere quello che alcuni atti europei, tra cui l'art. 18 della Carta di Nizza, definiscono right to asylum - come rivela la disciplina contenuta nella Direttiva 2005/85CE, recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato. Infine, il fenomeno della esternalizzazione dei controlli compromette lo stesso accesso alle procedure, nella misura in cui rende "mobile" il confine territoriale dell’area Schengen (attraverso l'introduzione del criterio dello "Stato terzo sicuro", degli strumenti dell'esame preliminare delle domande e della detenzione amministrativa nei Paesi di transito, nonché per mezzo del presidio delle frontiere esterne), relegando il trattamento dei richiedenti asilo ad uno spazio in cui non sempre è monitorabile l'effettivo rispetto del principio del non refoulement, degli obblighi internazionali relativi all’accoglienza dei profughi e delle clausole di determinazione dello Stato competente all'esame delle domande ai sensi del Regolamento n. 343/03, c.d. Dublino II (emblematico il caso del pattugliamento delle acque internazionali e dell'intercettazione delle navi prima del superamento dei confini territoriali). Questi delicati aspetti di criticità della disciplina procedimentale limitano il carattere innovativo delle recenti acquisizioni comunitarie sull’ambito di operatività delle nuove categorie definitorie introdotte (le qualifiche di rifugiato e di titolare di protezione sussidiaria e la complessa nozione di persecuzione, innanzitutto), richiedendo, pertanto, l’adozione di un approccio sistemico – piuttosto che analitico – per poter rappresentare in modo consapevole le dinamiche che concretamente si producono a livello applicativo ed affrontare la questione nodale dell'efficienza dell'attuale sistema multilivello di protezione del richiedente asilo.
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CARTA, ROSSELLA. "La riforma del sistema comune di asilo europeo tra principio di solidarietà e rinascita dei nazionalismi." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2021. http://hdl.handle.net/11584/313090.

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Abstract:
Moving from the m the proposals for the reform of the current Common European Asylum System (CEAS) and in particular of the Dublin Regulation, the thesis analyses the concrete possibility of overcoming and modifying the current system, questioning in particular the role that Member States play and can play in this process. The focus of the research is on the difficult coexistence of two elements that seem to be fundamental at the European level: on the one hand, the principle of Art. 80 TFEU that imposes an obligation of solidarity and shared responsibility among Member States and, on the other hand, the resurgence of nationalist and restrictive policies in some European countries. Specifically, as far as the content of the thesis is concerned, chapter I analyses three general theories on asylum: the open borders thesis, which sees the right to migrate as a fundamental right; the restrictive thesis, which sees immigration control as a necessary tool to preserve national identity; and finally, a third thesis, summarised in the expression "controlled borders and open doors", which balances the regulation of flows with the protection of fundamental rights. This last thesis seems to be clearly expressed by the constitutional provisions in art. 10, paragraph 3. The second chapter, therefore, deals with the analysis of art. 10, par. 2, 3 of the Constitution, i.e. the legal condition of the foreigner in the Italian system and the constitutional right of asylum as a perfect subjective right. The third chapter deepens the analysis of the discipline of international protection by examining both the European and national contexts. The fourth chapter focuses on the crisis of the CEAS, and of the Dublin system in particular, which show their weakness and ineffectiveness especially during the refugee emergency of the 2015. In the light of the CEAS crisis, the fifth chapter analyses the projects of reform of this system, starting from the proposals of 2016 and ending with the European Pact on Immigration and Asylum of September 2020, which seem to highlight the tendency towards policies of control of the migratory phenomenon and external borders, with a compression of the fundamental rights of applicants for international protection. In conclusion, the work shows that despite the fact that there is, both at national and European level, a noble legal framework, aimed at balancing the need to manage flows and the protection of fundamental rights, in practice the policies implemented often seem to be marked by restrictive aims, aimed more at controlling flows than balancing their regulation and the right to asylum.
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SANTOMAURO, GIULIA. "Il “nucleo duro” dell’asilo nella prospettiva costituzionale: dall’accesso al riconoscimento di un diritto fondamentale." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11573/1641054.

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Abstract:
La presente tesi si propone di fare luce sulla forza prescrittiva del diritto fondamentale all’asilo secondo la prospettiva costituzionale. In particolare, il lavoro esplora l’opportunità di individuare il “nucleo duro” di tale diritto, sulla base di una disamina relativa al significato della norma contemplata dalla Costituzione italiana. A questo scopo, viene destinata speciale attenzione alla possibilità di accesso alla procedura di attribuzione dell’asilo e all’effettivo godimento delle garanzie discendenti dal conferimento dell’istituto. In questo percorso, peraltro, ci si sofferma sulla tensione che intercorre tra sovranità territoriale e politiche migratorie, soprattutto a fronte di diverse e crescenti istanze securitarie, e sul conseguente ricorso al canone del bilanciamento costituzionale. Inoltre, l’analisi del piano nazionale è integrata da una più ampia indagine inerente al sistema “multilivello” nella materia de qua. In aggiunta, la ricerca aspira a valutare l’esaustività delle forme di riconoscimento dell’asilo elaborate nell’ambito del quadro giuridico interno, nonché il contributo offerto dalla giurisprudenza sovranazionale, costituzionale e ordinaria circa i limiti che possono essere posti al margine di apprezzamento degli Stati nelle scelte relative all’allontanamento degli stranieri dal territorio nazionale e il conferimento della protezione internazionale. Il rispetto del “contenuto essenziale” del diritto di asilo viene vagliato altresì nell’ambito di due scenari di “alterità”. Il primo è quello derivante dalla posizione geografica dello Stato di destinazione e contempla sia il caso italiano concernente i flussi di stranieri provenienti via mare tramite la rotta del Mediterraneo centrale, sia quello spagnolo con riferimento agli ingressi di migranti in arrivo via terra tramite la rotta dell’Africa occidentale presso le enclavi di Ceuta e Melilla in Marocco. Il secondo, infine, si riferisce alle ripercussioni sul sistema di protezione internazionale determinate da esigenze di sicurezza sanitaria e, più specificatamente, dalla crisi pandemica da Covid-19 in corso.
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BUSCEMA, LUCA. "Flussi migratori e società multiculturale." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11570/3104343.

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Abstract:
All’interno di un ordinamento giuridico ispirato ai principi di fondo del costituzionalismo moderno, le libertà fondamentali della persona rappresentano il patrimonio assiologico di una comunità politica che, pur prestando particolare attenzione alla tutela dei suoi membri, ordinariamente identificati mediante il possesso dello status civitatis, non rinnega, ma, anzi, promuove un percorso di inclusione sociale che consente di conferire in capo agli stranieri la titolarità (e l’effettivo riconoscimento) dei diritti inviolabili dell’uomo. Lo statuto costituzionale del “non cittadino” rappresenta un tema attuale e ricco di sfumature in ordine al quale preminente si dimostra l’esigenza di pervenire al giusto contemperamento dei valori della solidarietà e dell’accoglienza, nel quadro del rafforzamento del principio di uguaglianza, declinato in una prospettiva universale, rispetto alla razionale gestione dei flussi migratori. Il contesto valoriale entro il quale matura una società (che ama e suole definirsi) civile assolve, in questa direzione, la funzione di orientare il sistema giuridico positivo, così come storicamente determinato, verso un processo di costante tensione, proiettato nella direzione di conformare i diritti (fondamentali) dei singoli in ossequio al rispetto della dignità dell’individuo, indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza.
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Books on the topic "Asilo costituzionale"

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Benvenuti, Marco. Il diritto di asilo nell'ordinamento costituzionale italiano: Un'introduzione. Padova: CEDAM, 2007.

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D'Orazio, Giustino. Lo straniero nella Costituzione italiana: Asilo, condizione giuridica, estradizione. Padova: CEDAM, 1992.

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