Dissertations / Theses on the topic 'Arti di Corte'
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CHALLEAT, CLAIRE. "Le relazioni artistiche tra la corte di Borgogna e la corte di Napoli all'epoca di Alfonso d'Aragona." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2006. http://hdl.handle.net/11384/85746.
Full textChalléat, Claire. "Le relazioni artistiche tra la Corte di Borgogna e la Corte di Napoli all'epoca di Alfonso d'Aragona." Dijon, 2007. http://www.theses.fr/2007DIJOL024.
Full textThe thesis for Ph. D. About The Relationships between the Burgundian Court and the Court of Naples at the time of Alphonse of Aragon present a study about the coherence and the reach of the burgundian pattern in the neapolitan art at the time of Alphonse of Aragon, and display the characteristics and the specificity of this influence in the mediterranean area. It analyse the paradoxes who characterize the diffusion of the flemish patterns, like the unwedging between the close imitation of iconographic and stylistic patterns and the closeness with mediterranean technical tradition. These elements permit new assumptions about the status of Colantonio in the capital of the Kingdom, probably one of the « familiares » of the King, and about his relationships with the court painter Jacomart. The personality of Alphonse of Aragon, amateur of flemish painting, confirm the value of collection and not only thesaurisation, the expression of private enjoyment in spite of the public status of the king. The politic project of the king perfectly realise the articulation of the ideals of liberality, magnificence and splendour, with the new values of esthetic
EUSEBIO, FLAVIO. "GIACOMO TAZZINI, ARCHITETTO DI TRE CORTI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/172807.
Full textVallesi, Alessandra <1987>. "Dalla corte di Urbino alla città di Verona: Claudio Ridolfi e la pala di San Tomio, un'opera e il suo contesto nella Verona del Seicento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2425.
Full textPERI, Antonina. "La selezione dei giudici della Corte di giustizia dell'Unione. Nuove prospettive di integrazione e legittimazione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91045.
Full textRotunno, Fabio. "Core stability; aspetti anatomo-funzionali e implicazioni nella prevenzione degli infortuni agli arti inferiori e al rachide lombare: scoping review." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textLADOGANA, RITA. "Le imprese artistiche di Giuseppe Verani (1773-1853) nella Corte sabauda alla luce di un manoscritto inedito ottocentesco." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266802.
Full textBattagliotti, Lisa <1992>. "Dall’Italia alla Francia, dalla Francia all’Italia: fonti letterarie e fortuna critica del Cabinet des singularitez di Florent Le Comte, manuale del collezionista di stampe." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21658.
Full textMurat, Zuleika. "Pittura e contesto. Guariento." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423040.
Full textLa tesi, dal titolo “Pittura e contesto. Guariento”, ha per oggetto la figura e l'opera del pittore padovano Guariento di Arpo. Nato attorno al 1310 e morto entro il 1370, l'artista è noto soprattutto per le sue imprese al servizio dei Carraresi, per i quali dipinse la cappella privata di palazzo e, secondo le testimonianze delle fonti, altre sale di rappresentanza all'interno della reggia, distrutte nel corso dei secoli successivi. Pittore stimato e richiesto all'epoca, la sua fama travalicò presto i confini cittadini, e venne infatti ingaggiato da altri committenti prestigiosi dapprima a Bolzano, dove lavorò per la ricca famiglia dei Rossi-Botsch, e poi a Venezia, dove in due diverse occasioni si aggiudicò importanti commissioni dogali. Nella stessa città natale fu attivo in numerose imprese, fra cui le principali, oltre alle carraresi, si individuano nella chiesa degli Eremitani, dove decorò la cappella maggiore e quella dedicata a Sant'Antonio abate. Infine, numerosi dipinti su tavola, per la maggior parte smembrati e conservati in musei e collezioni internazionali, lasciano immaginare una ricca produzione di pale d'altare, in competizione e su modello di quanto si andava contemporaneamente facendo a Venezia, oggi difficilmente stimabile per la scomparsa pressoché totale, e per gli invasivi rimaneggiamenti, dei dipinti stessi. La posizione innovatrice del pittore, pur ben rilevata dalle fonti antiche che lunghi elogi dedicarono alla sua opera, stenta ad essere riconosciuta dalla critica più recente, al punto che Guariento è spesso sottovalutato non solo per la distruzione parziale delle sue opere più importanti, che ne pregiudica l'apprezzamento, ma anche per l'ambivalenza del suo linguaggio, che spesso ha disorientato gli studiosi. Ancora in anni assai recenti, infatti, le radici stilistiche del maestro vengono confuse e male interpretate, così come il successivo evolversi del suo stile, troppo spesso letto in un rapporto di derivazione quasi passiva da modelli di scuole pittoriche diverse, fiorite negli stessi anni. Attraverso la rinnovata analisi dei dipinti, pertanto, delle fonti, e del contesto storico in cui Guariento operò, la ricerca che qui si presenta ricostruisce l'intera vicenda artistica del maestro, restituendo dignità ad un pittore che fu fra i massimi innovatori dell'arte padovana del Trecento. Il lavoro si articola in quattro capitoli, cui fanno seguito i canonici apparati, ovvero il regesto documentario e il catalogo delle opere. Il primo capitolo è dedicato alla fortuna critica; i giudizi espressi sull'opera del pittore vengono contestualizzati nel tessuto culturale in cui furono prodotti, e riletti alla luce delle conoscenze e correnti di pensiero coeve. Segue un capitolo dedicato all'analisi stilistica dell'intera opera del pittore, che viene riveduta a partire dalle fasi iniziali, contestualizzate nell'ambito delle botteghe giottesche padovane di inizio Trecento, fino agli sviluppi gotici più maturi e alla fase estrema, neogiottesca, dell'attività dell'artista; grande attenzione è riservata all'aspetto ornamentale e materico delle opere, finora totalmente trascurato dalla critica. Al fondamentale ambito della committenza è dedicato il terzo capitolo, che focalizza l'attenzione sugli importanti cicli finanziati dai Carraresi, dai Rossi-Botsch, dagli Eremitani e dai Dogi; i dipinti frammentari vengono idealmente ricomposti nella loro veste originaria e al contempo se ne indagano i significati encomiastici e celebrativi. L'ultimo capitolo è invece riservato all'analisi della produzione su tavola, e nello specifico alle funzioni, tipologie e provenienze di tali dipinti, oggi per la maggior parte smembrati. Attraverso lo studio diretto delle porzioni superstiti, lo spoglio delle fonti, e la comparazione con esempi meglio documentati e integri, si propongono nuove ipotesi ricostruttive.
Copelli, Alessia. "Il ritrovamento delle origini: l'architettura rurale della bassa reggiana. Un progetto per la "casa rossa" di Claudio Parmiggiani." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15344/.
Full textSokolova, Iana. "Pittura veneta a San Pietroburgo sotto i regni di Elisabetta e Caterina II (1741-1796)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3423318.
Full textThe present work places the magnifying glass on the artistic and cultural relations between the Republic of Venice and the Russian Empire in the eighteenth century, highlighting the presence of Venetian painting in St. Petersburg. The consolidation of ties with Venice, initiated in the era of Peter the Great, had allowed Venetian painting to 'expand' to the banks of the city on the Neva river. In the 1720s the first Venetian painter to arrive in Russia was Bartolomeo Tarsia, while it was necessary to wait for the reign of Elisabetta Petrovna, daughter of Tsar Pietro, to see a large number of Venetian artists at work at the same time: Giuseppe Valeriani, Antonio Peresinotti, Pietro and Francesco Gradizzi, Francesco Fontebasso, Pietro Rotari, Andrea Urbani and Carlo Zucchi. First of all, the living and working conditions of Venetian painters in St. Petersburg were investigated, with particular attention paid to engagements, privileges and interpersonal relations. Subsequently, the decorative activity within the sumptuous imperial residences, such as the Winter Palaces, the Summer Palaces, the Catherine Palace in Tsarskoe Selo and the Peterhof Palace, were examined on one hand, while on the other hand, the teaching in the largest institutions of artistic education in Russia at the time. The biographical profiles of Diego Bodissoni, Giuseppe Dall'Oglio and Pano Maruzzi were also outlined, active as intermediaries and art dealers, who have the merit of having favoured the arrival of paintings of the Venetian school in St. Petersburg.
PECCHENINI, FEDERICO. "Evoluzione e caratteri formali dell'influenza francese sulla moda nobiliare del XVIII secolo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1857.
Full textThe thesis wants to focus on the continuity of the French influence on the evolution of European fashion during the eighteenth century to the Revolution. The first three chapters are indispensable to understand the origin of this success. The fight between the French and the Spanish court during the sixteenth century was also a fight for the supremacy of their own fashion style. The persistence in the eighteenth century of the court dress code for man and women that was elaborated during the reign of Louis XIV was functional to the maintenance of the guide role of the French court in Europe. At the end of the century, the refusal of strictly court dresses for new kind of clothes is peculiar of the women living at the court, but the French court has the ability to invent new fashions using ideas coming from other countries.
PECCHENINI, FEDERICO. "Evoluzione e caratteri formali dell'influenza francese sulla moda nobiliare del XVIII secolo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1857.
Full textThe thesis wants to focus on the continuity of the French influence on the evolution of European fashion during the eighteenth century to the Revolution. The first three chapters are indispensable to understand the origin of this success. The fight between the French and the Spanish court during the sixteenth century was also a fight for the supremacy of their own fashion style. The persistence in the eighteenth century of the court dress code for man and women that was elaborated during the reign of Louis XIV was functional to the maintenance of the guide role of the French court in Europe. At the end of the century, the refusal of strictly court dresses for new kind of clothes is peculiar of the women living at the court, but the French court has the ability to invent new fashions using ideas coming from other countries.
Lorenzi, Matteo, and Alessandro Gennari. "Un progetto per la citta di Padova: lo spazio pubblico urbano come matrice dell'abitare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
Find full textBINDA, LAURA. "NUOVE RICERCHE PER LA BIOGRAFIA E LA PRODUZIONE STORIOGRAFICA DI CARLO BIANCONI (1732-1802)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/18751.
Full textNew information and analysis about Carlo Bianconi’s biography and writings mainly appear from unpublished archival material bare. This work allows to clarify the education of Bianconi, who grew up in a family of bibliophiles and art collectors. He kept abreast of theoretical development of Winckelmann and Mengs, who personally knew and he gradually moved closer and accepted the models of the classicism that was also mediated by the relationship established with Francesco Algarotti, who is here reevaluate. Regarding his two-year period spent in Rome, the relationship with the Cardinal Albani and moreover his trip to Naples, a glimmer is opened, with important implications for his intellectual maturity. Furthermore, there are: the reason regarding the choice of Bianconi as Secretary of the Academy of Brera, his educational initiatives and the relationship with Carlo di Firmian. From time to time, his many correspondents, his figurative works of art and especially his published writings were commented (for example the guide of Bologna and Milan) and his unpublished writings (such as Vitruvius, theoretical writings on the origin of architecture and engraving, orations) are remembered and also the collaboration with the Enciclopedia Metodica of Pietro Zani is reconsidered. Artist, collector, art writer and teacher, immersed in a climate of a Rationalism, he is a early supporter of the new taste for the classic.
BINDA, LAURA. "NUOVE RICERCHE PER LA BIOGRAFIA E LA PRODUZIONE STORIOGRAFICA DI CARLO BIANCONI (1732-1802)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/18751.
Full textNew information and analysis about Carlo Bianconi’s biography and writings mainly appear from unpublished archival material bare. This work allows to clarify the education of Bianconi, who grew up in a family of bibliophiles and art collectors. He kept abreast of theoretical development of Winckelmann and Mengs, who personally knew and he gradually moved closer and accepted the models of the classicism that was also mediated by the relationship established with Francesco Algarotti, who is here reevaluate. Regarding his two-year period spent in Rome, the relationship with the Cardinal Albani and moreover his trip to Naples, a glimmer is opened, with important implications for his intellectual maturity. Furthermore, there are: the reason regarding the choice of Bianconi as Secretary of the Academy of Brera, his educational initiatives and the relationship with Carlo di Firmian. From time to time, his many correspondents, his figurative works of art and especially his published writings were commented (for example the guide of Bologna and Milan) and his unpublished writings (such as Vitruvius, theoretical writings on the origin of architecture and engraving, orations) are remembered and also the collaboration with the Enciclopedia Metodica of Pietro Zani is reconsidered. Artist, collector, art writer and teacher, immersed in a climate of a Rationalism, he is a early supporter of the new taste for the classic.
Fornaciari, B. "LA DIRETTIVA 2012/13/UE SUL DIRITTO ALL'INFORMAZIONE.LA CONOSCENZA NEL PROCESSO PENALE FRA UNIONE EUROPEA E ORDINAMENTO INTERNO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/369477.
Full textThe present research examines the European Directive on the right to information in criminal proceedings (Directive 2012/13/EU, hereinafter ‘the Directive’), assessing the impact that it is likely to have on the Italian legal system. Before analyzing the legislation, the thesis provides an historical overview of the status of human rights safeguards in the EU and a description of its multi-layered system of protection. Starting from the early ECJ case law setting out a ‘human rights theory’, the research moves on to consider the Charter of Nice and the development of a European Area of Criminal Justice, until the Stockholm Program and the entry into force of the Lisbon Treaty. In addition, it addresses the question as to whether and to what extent the directives ‘of new generation’ based on art. 82 par. 2 TFEU bring an added value to the aforementioned human rights protection system. Chapters 2 and 3 of the research focus on the analysis of the legislation and on the three meanings that the Directive attaches to the right to information in criminal proceedings, namely, the right to information about rights, the right to information about accusation, and the right to information about case file. The effort is shedding some light on the most innovative prescriptions, while at the same time highlighting how much the EU legislation owes to the ECtHR case law, which is used as a yardstick for the evaluation and interpretation of the Directive. Finally, Chapter 4 addresses the Italian implementing legislation (d. lgs. 101/2014) and the impact of the Directive on our legal system. It finds that the NIM is highly unsatisfactory, as the Italian legislator has failed to comply with the most innovative EU standards. In this regard, the research illustrates the impact of EU prescriptions on the jurisdiction of national judges, in particular, the impact of the ‘new’ right to information about accusation. It concludes that Italian judges can (in)directly apply ECtHR case law standards due the direct effect of the Directive (which can be regarded as an ‘ECtHR case-law codification’).
SPERANZA, FRANCESCO. "Camillo Marcolini Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Dresda e della Manifattura di Porcellana di Meißen." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/2158/1151843.
Full textPALANDRI, LUCREZIA. "Giudicare l'arte. Arte e libertà nella giurisprudenza della Corte Suprema degli Stati Uniti." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/989211.
Full textDogliotti, Rosa-Luisa Amalia. "Arte e mito nell'opera di giuseppe conte lo scrittore come sciamano." Thesis, 2005. http://hdl.handle.net/10500/1847.
Full textClassics & Mod Euro Lang
D. Lit. et Phil.
PAOLINI, CECILIA. "Peter Paul Rubens e gli arciduchi delle Fiandre meridionali: storia di una committenza attraverso la ricostruzione documentaristica e iconografica delle collezioni della corte di Bruxelles." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1136369.
Full textGIURICKOVIC, ANNA. "Il conflitto tra interessi pubblici nell'azione amministrativa." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1360124.
Full textPETRINI, Maria Celeste. "IL MARKETING INTERNAZIONALE DI UN ACCESSORIO-MODA IN MATERIALE PLASTICO ECO-COMPATIBILE: ASPETTI ECONOMICI E PROFILI GIURIDICI. UN PROGETTO PER LUCIANI LAB." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251084.
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