Academic literature on the topic 'Aree protette/Parchi naturali'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Aree protette/Parchi naturali.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Aree protette/Parchi naturali"

1

Carlucci, Fabio, Andrea Cirŕ, and Carlo Migliardo. "Aree naturali protette e strumenti di analisi per la pianificazione degli investimenti." SCIENZE REGIONALI, no. 1 (March 2012): 93–116. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-001004.

Full text
Abstract:
Il lavoro affronta l'ampia tematica dei sistemi di finanziamento delle aree protette. Prendendo spunto dalle politiche pubbliche messe in atto dall'Italia per la salvaguardia dei parchi naturali, si č cercato di valutare l'efficienza di un sistema di prezzi quale forma di finanziamento di tali siti. A tal fine, si č condotta un'analisi sulla disponibilitŕ a pagare dei potenziali visitatori di un parco situato in Sicilia, con il supporto di tecniche di tipo Contingent Valuation e l'applicazione di modelli di Stated Preferences per le indagini sulle caratteristiche socio-economiche e le preferenze individuali dell'attuale domanda eco-turistica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Zanolin, Giacomo. "La natura e l' immaginario: le aree protette come costruzioni sociali." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (June 2021): 85–101. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2021oa12034.

Full text
Abstract:
L'articolo propone alcune riflessioni sul significato delle aree protette nella prospettiva teorica della social nature. A partire dall'idea che la natura non ha valore in sé, ma è un costrutto culturale, viene qui presentata una discussione teorica basata su tre temi chiave, che offrono l'occasione per riflettere sul potenziale ruolo delle aree protette come elementi di una realtà costruita socialmente e come strumenti funzionali alla territorializzazione contemporanea. Le finalità teoriche sono perseguite attraverso l'analisi sintetica di un caso di studio: il Sistema Parchi dell'Oltrepò Mantovano. Il progetto innovativo che hagenerato questa esperienza singolare e il peculiare approccio alla preservazione e alla promozionedel patrimonio che la contraddistinguono, offrono pertanto spunti di riflessione utili a sostenere e rafforzare l'idea che le aree protette possono assumere un ruolo chiave nella costruzione e nella promozione di una visione alternativa di ciò che è naturale, contribuendo alla produzione di un immaginario collettivo fondato sull'ibridazione tra società e natura.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Zullo, Francesco, and Luca Blasioli. "Analisi dell'interferenza antropica nei Parchi Nazionali italiani." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 164–73. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091016.

Full text
Abstract:
La questione delle aree protette rappresenta un tema attuale nel dibattito nazionale ed internazionale, sempre più attento alla conciliazione delle esigenze antropiche di sviluppo con la salvaguardia dei valori ambientali. Tali considerazioni sono più significative all'interno dei confini italiani, la cui peculiare conformazione geomorfologica e paesaggistica ha determinato in tempi storici lo sviluppo di gran parte degli insediamenti in contesti ad elevata naturalità. Il presente lavoro analizza le dinamiche demografiche, socio-economiche ed urbane che hanno interessato le aree protette a partire dal 1991, delineando possibili strategie di intervento e politiche di gestione volte a mitigare gli effetti delle trasformazioni antropiche e al miglioramento delle condizioni ambientali compatibilmente con i margini di recupero e conservazione emersi dalla classificazione tipologica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Di Natale, Anna. "Aspetti normativi e legislazione fitosanitaria a sostegno della difesa eco-sostenibile delle colture." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA5—DECA9. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.79.

Full text
Abstract:
La normativa europea e nazionale in materia fitosanitaria si è inizialmente interessata alla tutela della salute dei consumatori, regolamentando soprattutto la produzione e la commercializzazione dei prodotti fitosanitari e considerando i loro residui negli alimenti. Successivamente, la legislazione europea ha considerato anche l'impatto delle sostanze chimiche contenute nei formulati commerciali nei confronti dell'operatore e dell’ambiente. Inoltre, con l'approvazione della Direttiva 128 del 2009, che "istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi", per la prima volta ne viene regolamentato l'impiego, stabilendo principi comuni per un loro utilizzo razionale e sicuro. Con questa importante direttiva, si definiscono dei Piani di Azione Nazionale (PAN) per promuovere l'utilizzo di prodotti fitosanitari maggiormente sostenibili e fornire indicazioni per ridurre il loro impatto in ambito agricolo, extra agricolo e in aree naturali protette. In tale contesto, vengono illustrati e discussi i criteri di applicazione e il quadro normativo di riferimento più aggiornato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Assandri, Giacomo. "L’odonatofauna (Insecta Odonata) delle basse Valli di Susa, Sangone e di Lanzo (Torino, Italia)." Memorie della Società Entomologica Italiana 92, no. 1-2 (December 15, 2015): 39. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2015.39.

Full text
Abstract:
In alcune aree geografiche d’Italia le conoscenze sulla distribuzione degli Odonati sono scarse. L’obiettivo del presente contributo è quello di colmare le lacune conoscitive sull’Odonatofauna delle basse valli di Susa, Sangone e di Lanzo (TO, Italia nW). Le limitate informazioni disponibili (153 dati) sono state analizzate criticamente e integrate mediante un’approfondita prospezione del territorio. Tra il 2009 e il 2013 sono state effettuate 137 uscite in 34 siti di campionamento di natura piuttosto varia (28 lentici e 6 lotici), durante le quali sono stati raccolti ulteriori 913 dati. nell’area di studio sono note con certezza 45 specie, per 37 delle quali si hanno prove di riproduzione. Tre specie segnalate in passato non sono state confermate, 8 sono nuove segnalazioni per l’area rispetto all’atlante regionale (Boano <em>et</em> <em>al</em>., 2007). Complessivamente sono state individuate numerose comunità odonatologiche ricche e diversificate oltre ad alcune specie localizzate in Italia nord-occidentale (<em>Boyeria</em> <em>irene</em>, <em>Onycogomphus</em> <em>uncatus</em>, <em>Cordulegaster</em> <em>bidentata</em> e <em>Somatochlora</em> <em>flavomaculata</em>). Statisticamente, nei siti non protetti dell’area di studio, non sono presenti meno specie rispetto a quelli protetti (Parchi Regionali e S.I.C.), a testimoniare un’inadeguatezza della rete di aree protette nell’ottica di perseguire la conservazione di questo taxon nell’area di studio, già soggetta a forti pressioni antropiche che minacciano alcuni siti di pregio. Si fornisce infine un’indicazione qualitatitva e quantitativa del periodo di volo delle specie presenti nell’area di studio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Fattorini, Simone. "I COLEOTTERI TENEBRIONIDI DI ROMA (Coleoptera, Tenebrionidae)." Fragmenta Entomologica 45, no. 1-2 (October 31, 2013): 87. http://dx.doi.org/10.4081/fe.2013.21.

Full text
Abstract:
In base alla revisione dei dati di letteratura e all’esame di circa 2000 esemplari raccolti a Roma dal 1880 ai nostri giorni, è stata accertata la presenza in questa città di 45 specie di Tenebrionidi, ovvero oltre il 26% delle specie e sottospecie di Tenebrionidi note per l’Italia peninsulare. Altre 18 specie, di cui è stato esaminato materiale cartellinato “Roma” o citato di questa città, sono da considerarsi certamente o verosimilmente estranee. 11 specie citate da Gardini (1997) sono rimosse dalla fauna di Roma, mentre ne vengono segnalate per la prima volta altre 29. Di ogni specie sono indicati: i dati riguardanti il materiale esaminato, i dati di letteratura, la distribuzione, l’ecologia, la distribuzione ambientale nella città di Roma. In base all’estensione temporale delle ricerche, l’elenco fornito dovrebbe essere considerato pressoché completo. Specie rare sono <em>B. gigas</em>,<em> B. lethifera, C. atropos, M. tibialis, G. obscurum, S. metallica, Corticues</em> spp. e <em>N. picipes</em>. Per alcune di esse sono noti pochi reperti, prevalentemente di vecchia data. Alcune specie presenti a Roma mostrano una generale rarefazione, anche in ambienti naturali, probabilmente a causa di pressioni antropiche. Specie considerate un tempo comuni a Roma (come <em>T. italica, A. bacarozzo, Gonocephalum spp., O. sabulosum o N. planippennis</em>) sono oggi piuttosto rare o localizzate, mentre specie con una più ristretta tolleranza ecologica (come <em>C. atropos, M. tibialis, S. metallica, P. violacea, Corticeus spp</em>.) sono probabilmente divenute molto rare o si sono estinte a Roma. Le specie che hanno avuto maggior successo nella colonizzazione degli ambineti urbani sono elementi xerotermofili, o con ampia tolleranza ecologica, come<em> A. luigionii, S. striatus, B. gibba</em> e <em>P. meridianus.,</em> specie tipiche di ambienti aperti ed aridi, comuni nei giardini, nei parchi, nei siti archeologici, nelle aree ruderali, ecc. La presenza nella città di queste specie, tuttora abbondanti, può essere seriamente compromessa dalle operazioni di pulizia delle aree verdi, dall’inquinamento e dalla espansione urbanistica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Marcantonio, M., G. Bacaro, G. Filibeck, A. Scoppola, D. Nonis, P. Gasparini, D. Rocchini, et al. "Additive partition of diversity as standard for the selection of protected areas: the natural reserves network of the Siena province (Italy)." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 7, no. 1 (April 1, 2010): 28–43. http://dx.doi.org/10.3832/efor0615-007.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Duran-Muñoz, Isabel, and Katia Peruzzo. "I testi turistici sulle aree naturali protette in italiano e spagnolo: Un compito semplice per il traduttore? // Tourist Texts about Protected Natural Areas in Italian and Spanish: A Simple Task for the Translator?" Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 5, no. 1 (April 1, 2014): 65–83. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2014.5.1.587.

Full text
Abstract:
Nella traduzione di testi che riguardano tematiche ambientali dallo spagnolo all’italiano o viceversa, il traduttore spesso incontra termini che a prima vista possono sembrare equivalenti assoluti, come parque regional in spagnolo e parco regionale in italiano. Tuttavia, questi termini a volte possono dare luogo a errori di traduzione o problemi di interpretazione del testo di partenza, essendo il prodotto della cultura di origine e quindi diversi dal punto di vista sociale, politico e amministrativo. I traduttori devono quindi essere consapevoli delle differenze per evitare i tranelli linguistici che possono portare ad errori di interpretazione e di resa del testo di partenza nella lingua di arrivo. In questo articolo si presenta uno studio condotto su un corpus parallelo spagnolo-italiano composto di testi turistici sulla promozione delle aree naturali protette in Spagna, a cui si affianca l’analisi delle fonti normative nazionali, internazionali ed eurounitarie. Lo scopo dello studio è fornire una descrizione delle differenze e somiglianze a livello concettuale e terminologico nel settore della tutela ambientale, basata sull’analisi delle classificazioni e delle caratteristiche delle aree naturali protette. Nel materiale analizzato si individuano differenze e somiglianze tra i termini specifici delle due culture in esame, mentre la disamina delle traduzioni presenti nel corpus parallelo permette di identificare i principali problemi traduttivi ed eventuali errori di traduzione. Infine, i corpora comparabili monolingui e le fonti normative vengono considerati strumenti fondamentali che permettono di evitare errori traduttivi e selezionare le strategie traduttive più adeguate, come la domesticazione e la stranierizzazione (Venuti 1995) o l’espansione e la semplificazione, al fine di rendere più fruibili i testi tradotti e consentire sia ai destinatari della lingua di partenza che a quelli della lingua di arrivo di condividere se non proprio la stessa realtà concettuale, una realtà molto simile. Abstract In the process of translating Italian-Spanish environmental texts, translators frequently come across terms which at first glance might seem to be perfect translation equivalents, such as parque natural in Spanish and parco naturale in Italian, which can sometimes result in mistranslation and misinterpretation. These terms are embedded in cultures and, thus, different both from a social and a political perspective. Consequently, translators must be aware of these underlying differences so as to avoid possible pitfalls in interpreting the content and translating the texts correctly. This article presents a study carried out on a Spanish-Italian parallel corpus of tourist texts dealing with the promotion of protected natural areas in Spain, which is accompanied by an analysis of the legal sources at national, international and European levels. The purpose of the study is to provide a description of the differences and similarities at the conceptual and terminological levels in the specific field of environmental protection, based on the analysis of the characteristics and classifications of protected natural areas. The use of these resources will identify the differences and similarities between the specific terms of the two cultures examined (the Italian and Spanish), while the discussion of translations in Italian in the parallel corpus allows to highlight the major translation problems and potential translation errors. Finally, the use of the comparable monolingual corpora and the consultation of legal sources are seen as key tools that help translators to avoid errors and to select the most appropriate translation strategies, such as domestication or foreignization (Venuti 1995) and amplification or simplification in order to make the translated texts more accessible and allow both the recipients of the source language and those of the target language to share if not exactly the same conceptual reality, a very similar reality. Resumen En la traducción de textos sobre temas ambientales del español al italiano o vice versa, el traductor se enfrenta a menudo a términos que a primera vista pueden parecer equivalentes absolutos, como parque regional en español y parque regional en italiano. Sin embargo, estos términos a veces puede conducir a errores en la traducción o a una interpretación inadecuada en el texto meta debido a la relación del texto origen con la cultura origen. Por lo tanto, los traductores deben ser conscientes de estas diferencias entre la cultura origen y la meta a fin de evitar posibles errores de interpretación y transmitir correctamente el mensaje original. En este artículo se presenta un estudio llevado a cabo en un corpus paralelo español-italiano compuesto por textos turísticos relacionados con la promoción de las áreas naturales protegidas en España, junto con un análisis de las fuentes aplicables nacionales, internacionales y comunitarias. El propósito del estudio es proporcionar una descripción de las diferencias y similitudes en el plano conceptual y terminológico en el ámbito de la protección del medio ambiente, basado ​​en el análisis de las características y clasificaciones de las áreas naturales protegidas. En el material analizado se identifican similitudes y diferencias entre los términos específicos de las dos culturas en cuestión, mientras que el examen de las traducciones en el corpus paralelo se utiliza para identificar los principales problemas de traducción y errores de traducción. Finalmente, los corpus monolingües y la normativa al respecto se consideran herramientas fundamentales para evitar los errores de traducción y seleccionar las estrategias de traducción más apropiadas, tales como la domesticación y extranjerización (Venuti 1995) o la amplificación y la simplificación, con el fin de producir unos textos traducidos más accesibles y ofrecer tanto a los destinatarios de la lengua de origen como a los de la lengua meta una realidad compartida, si no exactamente la misma desde un punto de vista conceptual, sí muy similar.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

La Rosa, Alfonso, Lorenzo Gianguzzi, Giuseppe Salluzzo, Leonardo Scuderi, and Salvatore Pasta. "Last tesserae of a fading mosaic: floristic census and forest vegetation survey at Parche di Bilello (south-western Sicily, Italy), a site needing urgent protection measures." Plant Sociology 58, no. 1 (June 11, 2021): 55–74. http://dx.doi.org/10.3897/pls2020581/04.

Full text
Abstract:
This paper illustrates the botanic heritage of Parche di Bilello, a site located in the municipality of Castelvetrano. The study area hosts several woodland fragments dominated by Olea europaea var. sylvestris, Quercus suber and Quercus ilex, respectively. According to historical data, these nuclei represent the last remnants of an open forestland which covered a much wider coastal area between Mazara del Vallo and Sciacca until the end of Middle Age. Phytosociological relevés were focused on these forest nuclei, probably the most representative of south-western Sicily, which correspond to three habitats included in the 92/43 EEC Directive (9320, 9330 and 9340, respectively) and represent the final stage of three different edaphic series. Wild olive forests probably dominated on sandy calcareous soils, holm oaks prevailed on steep calcareous and N-exposed slopes. In contrast, cork oaks mostly occurred on sandy subacid soils issuing from pedogenetic processes on palaeodunes. Moreover, field surveys allowed to list 331 vascular plant taxa. Among them, Linaria multicaulis subsp. humilis, Orobanche balsensis and Serapias orientalis subsp. siciliensis are new to Trapani Province. Detailed information on the current distribution and the synecology of several plant taxa of high biogeographic and conservation interest is also provided. The study site also hosts one habitat of priority interest (6220, i.e. xerophilous Mediterranean perennial grasslands and annual swards) and two species protected by international laws, i.e. the orchid Ophrys lunulata and the lichen Teloschistes chrysophthalmus. Considering the high value of its natural heritage, this territory deserves the adoption of more effective protection measures. For this reason the authors recommend its inclusion as a new Site of Community Interest within the Sicilian Natura 2000 network.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Bogliani, Giuseppe, Fabio Casale, Claudio Celada, Luciano Crua, Romina Di Paolo, Massimiliano Ferrarato, Nicola Gilio, et al. "Le aree prioritarie per la biodiversità della provincia di Novara. Una proposta multidisciplinare." Natural History Sciences 4, no. 2 (June 9, 2017). http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2017.343.

Full text
Abstract:
Con questa ricerca sono state individuate le Aree prioritarie per la conservazione della biodiversità della provincia di Novara quale operazione di partenza al fine di disegnare, in una fase successiva, la Rete Ecologica Provinciale su basi naturalistiche. A questa operazione hanno partecipato 26 naturalisti esperti, ossia dotati di competenze personali pregresse e di adeguata conoscenza del territorio della provincia di Novara, per i seguenti 6 temi focali: (a) Flora e vegetazione, (b) Invertebrati, (c) Anfibi e Rettili, (d) Uccelli, (e) Mammiferi, (f) Ecosistemi acquatici e pesci. Agli esperti è stato chiesto di individuare i temi focali più rappresentativi per la loro disciplina e di assegnare in modo comparativo un valore naturalistico di aree diverse del territorio provinciale. La metodologia adottata, basata sull’ottenimento delle informazioni dirette da parte dei maggiori esperti presenti sul territorio, è stata integrata per porzioni del territorio poco esplorato con un’analisi in ambiente GIS sulla base di database dell’uso del suolo e delle pressioni antropiche. Questo ha permesso di cartografare le aree più importanti per la conservazione della biodiversità. La gap analysis delle Aree prioritarie con le Aree protette e con altre categorie di tutela del territorio già presenti (parchi e riserve naturali, SIC, ZPS), ha permesso di valutare l’efficacia di queste seconde per la conservazione della biodiversità. Le Aree prioritarie sono state effettivamente localizzate quasi totalmente ma non esclusivamente in Aree protette. Tuttavia, l’insieme delle Aree protette del territorio novarese escludeva porzioni significative di territori di elevato valore per la biodiversità, ora meglio definiti con questa ricerca.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Aree protette/Parchi naturali"

1

TANI, ILARIA. "Le aree naturali protette marine e costiere e il diritto internazionale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/7793.

Full text
Abstract:
The research focuses on the institutional and regulatory aspects of marine protected areas in the international legal framework. The first Part analyses the concept of "marine (and/or coastal) protected area" in its fundamental elements; the second Part evaluates the zonal approach, on which the regulation of all ocean activities is actually based, and the sectoral approach, that characterizes almost all international instruments dealing with the creation of marine reserves; the third Part relates to the experience in the Mediterranean Sea and analyses two national legislations on marine protected areas (Spain and Italy).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Osmani, Laura. "Database relazionali e applicazioni gis e webgis per la gestione, l'analisi e la comunicazione dei dati territoriali di un'area protetta. Il Parco Regionale del Conero come caso applicativo." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3637.

Full text
Abstract:
2008/2009
Alla base del lavoro di ricerca è stato posto un impianto metodologico a carattere multidisciplinare contrassegnato da un lato da un’analisi introduttiva teorico-geografica relativa alle tematiche inerenti il governo del territorio e del paesaggio in area protetta, dall’altro, da una fase di esame (connessa ad un ambito di indagine più strettamente cartografico – digitale) tesa a fare il punto sullo stato di avanzamento -a livello comunitario e nazionale- in merito al tema della costruzione di infrastrutture di dati spaziali, pubblicazione e condivisione di servizi legati al settore del Geographical Information System, con attenzione alla comunicazione degli elementi di natura ambientale (rintracciabili anche all’interno del contesto aree protette). Entrambe le panoramiche, arricchite al loro interno dalla descrizione del quadro normativo transcalare di riferimento, risultano necessarie ai fini della contestualizzazione e impostazione del lavoro e conducono ad una fase di screening in merito al tema comunicazione dei dati territoriali in ambiente webgis da parte degli enti italiani gestori delle aree protette, nello specifico parchi nazionali e regionali. Tali elementi teorici, legislativi e conoscitivi sono stati poi presi a riferimento nel corso della fase applicativa della ricerca con lo scopo di guidare e supportare i momenti che hanno condotto alla realizzazione di applicazioni dedicate all’area Parco del Conero facenti seguito ad una fase di survey sul campo, ad un’organizzata raccolta di dati territoriali (di base e di Piano del Parco) e successive fasi di analisi spaziale. Lo scopo è quello di supportare (grazie agli applicativi realizzati) le operazioni di gestione, studio e comunicazione territoriale che un Ente responsabile di un’area protetta si trova a dover definire e implementare alla luce delle tematiche considerate nel corso della sezione teorica. I risultati tangibili si incarnano nella creazione di un’architettura che partendo dal relational database, passando per il geodatabase e giungendo alle piattaforme webgis dinamiche e interattive funga da supporto ai processi di coordinamento, analisi e diffusione di selezionati elementi territoriali relativi al comprensorio Parco del Conero e al suo principale strumento di pianificazione (Piano del Parco) agevolando e supportando così sia processi gestionali e decisionali più “consapevoli”, sia percorsi informativi e partecipativi strutturati. Il corpus definitivo dell’elaborato è stato suddiviso in due parti distinte allo scopo di scandire i momenti dello studio e consentirne una più immediata lettura. Ciascuna si articola in tre capitoli. La prima parte, a cui si è assegnato il titolo “Governo del territorio e condivisione del dato informativo e cartografico. Scenari evolutivi verso lo sviluppo di dinamiche partecipative” esplicita al suo interno il quadro teorico, normativo e conoscitivo posto alla base della ricerca. - Nel corso del primo capitolo si è ritenuto opportuno introdurre brevemente alle recenti dinamiche che hanno interessato i concetti, le definizioni e gli aspetti normativi inerenti le tematiche relative al governo del territorio e del paesaggio in area protetta, più nel dettaglio di quello dei parchi naturali regionali in Italia e forme del paesaggio da tutelare. Un excursus che ha preso in esame gli scritti geografici nazionali e internazionali sul tema, facendo emergere posizioni eterogenee, in continua evoluzione e, comunque, oggi in linea con i recenti indirizzi di contesto sviluppati e approvati in ambito comunitario e convenientemente riletti alla scala nazionale. Il tutto ha la necessità di essere supportato da un’adeguata rappresentazione cartografico-tassonomica delle diverse tipologie, unità e categorie di paesaggio e parco. Principio, quello della classificazione, che caratterizza una delle fondamentali linee di dibattito, internazionale e nazionale sull’argomento. - Il secondo, attraverso un approccio che lega il mondo del Geographical Information System e le aree protette tramite il tema della pubblicazione e condivisione dei dati spaziali e ambientali, configura brevemente lo stato dell’arte nel contesto di realizzazione di infrastrutture ad essi dedicate, di implementazioni relative alla stesura dei metadati da indicare per set e serie di elementi territoriali, nonché servizi per i medesimi. Lo sguardo viene rivolto alle direttive, ai regolamenti e alle decisioni in ambito comunitario e alle trasposizioni delle stesse all’interno del contesto nazionale. - Nel terzo si inizia ad entrare nella parte del lavoro di ricerca caratterizzata da un’impronta più conoscitiva che teorico-normativa. Ci si spinge oltre il quadro concettuale e si cerca di capire, attraverso la realizzazione di uno screening sul tema della comunicazione e diffusione (da parte dei rispettivi enti gestori) dei più rilevanti dati territoriali relativi ai parchi nazionali e regionali italiani tramite piattaforme webgis, cosa nel nostro paese è stato fatto a favore della loro divulgazione e quali possono configurarsi come margini di miglioramento futuro. L’analisi è corredata da grafici e tabelle di dettaglio in relazione alle quali si espongono commenti relativi ai risultati ricavati nel corso dell’indagine -sia in valore assoluto che in valore percentuale-. Il capitolo funge da ponte tra la sezione teorica del lavoro e quella dedicata invece al caso di studio specifico. La seconda parte “Un’applicazione territoriale: il Parco del Conero. Da un’analisi geografica di contesto ad una di dettaglio attraverso tools gis-analyst. Database Management System e Web Service Application per la gestione e la comunicazione”, memore dell’indagine teorico-conoscitiva, è dedicata alla presentazione del caso applicato all’area protetta del Conero. Nel dettaglio: - all’interno del capitolo quarto si fornisce un inquadramento territoriale dell’area oggetto di esame tramite analisi condotte grazie a tools gis-analyst (ArcGis – ArcToolbox). Tale inquadramento viene arricchito dal rilievo sul campo della rete sentieristica interna al Parco del Conero in relazione alla quale si descrivono le modalità di acquisizione dei dati e le successive fasi di post-elaborazione. Il rilievo dei sentieri (reso necessario dal fatto che la rete era stata solo digitalizzata sulla carta) ha consentito di completare il quadro di analisi relativo alla viabilità pedonale interna all’area parco, ponendo l’accento non solo sulle caratteristiche di fruibilità turistico-paesaggistica che questa possiede, ma integrando i dati raccolti con quelli del Piano del Parco già a disposizione dell’Ente al fine di giungere alla realizzazione di modelli di analisi spaziale (ESRI Model Builder) da poter applicare in successive fasi di valutazione territoriale dell’area stessa o di programmazione concernente interventi puntuali da effettuarsi sulla rete sentieristica in relazione a tratti di percorso caratterizzati da elementi di criticità. Di tali modelli si sottolineano le caratteristiche di versatilità e adattabilità a qualsiasi tipologia di territorio, protetto e non, che risulti attraversato da sentieri, percorsi e itinerari turistico - culturali o di fruibilità paesaggistica e naturalistica. Il capitolo si conclude con la descrizione delle finalità di indagine e struttura dei modelli stessi. - Nel capitolo quinto i dati alfanumerici, quelli ricavati dalle survey della rete sentieristica, quelli di piano, nonché quelli riguardanti le fonti bibliografiche vengono integrati all’interno di un database relazionale MS Access pensato ai fini della loro consultazione anche da parte di utenti non esperti GIS. Tale database consente collegamenti e interazioni sia con un personal geodatabase ESRI che con il database spatial PostgreSQL (estensione PostGIS) all’interno dei quali sono stati archiviati i dati spaziali dedicati invece ad una utenza GIS specialist. Si prosegue con la descrizione delle tipologie di dataset territoriali in essi inseriti ai fini della loro archiviazione e del loro aggiornamento. - Il sesto capitolo risulta, infine, dedicato al testing e sviluppo (localhost) di un applicativo Webgis UMN Mapserver con front-end dinamico P.Mapper contenente una selezione dei dati spaziali di cui sopra. In relazione ad esso si delineeranno le caratteristiche fondanti, le categorie e le query di interrogazione, i parametri degli strati informativi di cui si intende consentire la visualizzazione. Il tutto consapevoli che la pubblicazione web di un Sistema Informativo Territoriale trova, di fatto, il suo fine ultimo non solo nel mero passaggio da un’utenza locale a una multiutenza condivisa del dato/database spaziale, ma anche nella sua auto-identificazione a strumento atto a supportate, favorire e attivare processi di condivisione informativa e partecipazione decisionale collettiva secondo dinamiche che, alternativamente, vertano ad un andamento di tipo top - down e bottom – up. Il lavoro, dopo le note conclusive, si chiude con le consuete indicazioni bibliografiche e sitografiche e tre allegati all’interno dei quali si riportano: due tabelle sinottiche relative allo screening sui parchi nazionali e regionali presentato nel corso del terzo capitolo, l’estratto di alcuni strati informativi inseriti nel file .map di Mapserver e infine un elenco delle sigle e degli acronimi incontrati nel corso dello scritto.
XXII Ciclo
1979
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Baseggio, Carlo <1977&gt. "La disciplina giuridica delle aree naturali protette, tra tutela dell'ambiente e governo del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/121/1/Tesi_Baseggio_Carlo.pdf.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Baseggio, Carlo <1977&gt. "La disciplina giuridica delle aree naturali protette, tra tutela dell'ambiente e governo del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/121/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

GAGLIOPPA, Pierluca. "La valutazione di efficacia nella governance delle aree naturali protette. Gli ecosystem services come indicatori di gestione." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2013. http://hdl.handle.net/11695/66407.

Full text
Abstract:
La presente ricerca ha approfondito l’applicazione della metodologia della valutazione di efficacia ed efficienza della gestione delle aree protette (Proteced Areas Management Effectiveness, PAME) sviluppata dallo staff del Professor Davide Marino e denominata MEVAP (Metodologia per la Valutazione delle Aree Protette). Tale strumento, fondamentale per valutare la gestione di un’Area Naturale Protetta (e dei sistemi di AANNPP), è stato testato in alcuni Parchi Nazionali e con la presente ricerca, nel PN del Circeo. Dalla sua applicazione, e conseguente valutazione dei risultati, anche in chiave di efficacia della metodologia, è iniziato un percorso di revisione della stessa e di predisposizione di un manuale. Valutare l’efficacia del Parco come volano dello sviluppo rurale sostenibile è alla base di qualsiasi idea progettuale. Sono state inoltre espletate diverse attività per ladeterminazione degli Ecosystem Services (ES) presenti all’interno delle AANNPP, la quantificazione dei flussi e delle risorse da questi definiti e le loro possibili forme di valorizzazione (anche economica). Fondamentale in questo processo è stato definire come gli enti gestori valorizzano i prodotti, le risorse e i flussi dei servizi ecosistemici presenti nelle AANNPP in un contesto sociale ed economico spesso caratterizzato da ruralità e marginalità. La tematica degli Ecosystem Services è oggi molto sentita a livello internazionale, infatti dopo secoli di utilizzo delle risorse, funzioni e processi naturali quali esternalità positive, si è cominciato a valutare questo contributo come qualcosa a cui assegnare un valore monetario; ciò non tanto per ripagare le comunità che mantengono quei flussi quelle funzioni,e quei servizi, che in alcuni casi è indiscutibile e necessario, ma soprattutto per garantire la loro presenza ed un loro uso sostenibile nel tempo e la consapevolezza da parte della comunità locale del ruolo che svolgono La tesi ha preso in considerazione gli ES come indicatori di efficacia di gestione delle aree protette e ha consentito di adattare la metodologia per un utilizzo a scala regionale . La valutazione di efficacia della gestione della Riserva Naturale Regionale Monterano (Canale Monterano – Roma) ha permesso di verificare la funzionalità degli ES quali indicatori e la connessione e sinergia esistente tra le due tematiche L’analisi della R N. Monterano è stata approfondita attraverso lo studio e la valutazione di quattro potenziali pagamenti per servizi ecosistemici (PES) quali: la purificazione e regimazione delle acque nel sottobacino idrografico della Riserva, l’assorbimento dell’anidride carbonica da parte dei boschi, l’uso culturale del paesaggio e l’uso ricreativo culturale dei percorsi interni all’area protetta. L’indagine, realizzata grazie alla conoscenza diretta del dottorando, si è avvalsa di questionari ai fruitori della Riserva ed interviste a stakeholder privilegiati. Il lavoro ha permesso il raggiungimento di importanti risultati quali: - realizzazione del manuale della metodologia MEVAP; - inclusione nella metodologia di indicatori basati sugli ES; - riconoscimento della presenza ante litteram nella metodologia di indicatiori basati su ES; - realizzazione di una modulistica per la valutazione delle AAPP regionali; - valutazione economica di 4 PES. Va evidenziato che l’utilizzo degli ES come indicatori per la pianificazione territoriale non può comunque prescindere dalla valutazione di efficacia ed efficienza della governance locale.
This research has studied the application of the methodology of Protected Areas Management Effectiveness (PAME) developed by Professor Davide Marino and his staff and called MEVAP (Methodology for the Evaluation of the Protected Areas). MEVAP is a very important tool for the management of protected areas and protected areas systems. It was already tested in several National Parks (NP) and now with this research also in the Circeo NP. From the use of MEVAP and the evaluation of its results, especially from the efficiency of the methodology point of view, has started a reviewing process and the implementation of an Handbook. Evaluate the efficiency of the Park as fulcrum for the reliable rural development is the key for any idea of project. Several activities were done to determine the Ecosystem Services (ES) present in the natural areas and calculate the amount of flows and their linked resources in order to understand all the potential ways to strength them, even in an economical one. It has been very important in this process to delineate how the local managers have exploited products, resources and flows of the ecosystem services presents in the natural areas taking in consideration the social and economic environment which is often rural. The discussion on Ecosystem Services is nowadays a very sensitive matter in the international environment. Only after centuries of the use of resources, functions and natural processes as positive externalities it has been taken into consideration this factor as something with an economic value. This change of attention is not only a way to pay back those communities which keep those necessary functions, services and flows but mainly to guarantee their reliable use and presence in a long-term period together with the knowledge from the local communities of the important role they play. This study took in consideration the ES as effect indicators for the management of protected areas and gave the possibility to adapt the methodology in order to be used in a regional level. The effect evaluation for the management of the Regional Natural Reserve of Monterano (Canale Monterano – Rome) gave the chance to verify the function of the ES as indicators. The analysis of the RN Monterano put the focus of the study and the evaluation on the following four potential Ecosystem Services Payments (PES): the cultural use of the countryside; the recreational cultural use of the internal path of the protected area; the capability of absorbing carbon dioxide from the woods and the water regulation and purification. This analysis has been developed through the questionnaire system presented to the NR users, interviews to specific stakeholders and thanks to the direct and deep knowledge of the NR by the researcher. The study has reached very important goals such as: - the implementation of the manual on MEVAP methodology; - the inclusion of the ES indicators in the methodology; - the development of standard forms for the evaluation of the regional parks; - the economic evaluation of the 4 PES. It has to be highlighted that the use of the ES as indicators for the ground planning cannot put aside the efficient and efficiency evaluation of the local governance.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Lago, Marques Manuelle. "L’« expérience publique de l’environnement » : une analyse des expérimentations au sein de deux espaces naturels protégés habités, en France et au Brésil." Thesis, Paris 10, 2018. http://www.theses.fr/2018PA100163.

Full text
Abstract:
Cette thèse a un double propos. Tout d’abord, elle cherche à identifier comment les expériences de protection de l’Environnement au sein d’Espaces naturels protégés habités (ENPH) peuvent se développer. Puis, elle examine, dans le contexte des démarches de conservation de la nature « ordinaire », de quelles manières « l’Environnement » peut organiser et intégrer les dynamiques sociales et politiques d’un territoire donné. Pour cela, nous avons effectué une série d’entretiens, de séjours d’observation, de recherches d’archives et une large revue de presse. En faisant appel à une histoire croisée des rapports locaux au milieu naturel et au milieu politique et de leur mobilisation lors du traitement d’une affaire contemporaine mettant en jeu les politiques de protection – à savoir, des infrastructures routières –, nous avons identifié des points de repère pour saisir les contextes de sens bâtis au sein de et par le biais du Parc naturel régional du Marais poitevin (France) et de l’Aire de Protection environnementale de Guaraqueçaba (Brésil). À travers notre recherche, nous montrons l’importance des situations problématiques dans l’émergence d’« expériences publiques de l’Environnement », comprises par nous comme toute expérience dérivée de l’incorporation de l’enjeu environnemental dans différents champs d’interaction. Que ces expériences soient générées par des actions ou arènes publiques, qu’elles procèdent du ressenti de « troubles » ou d’une procédure enquête, elles deviennent publiques dans la mesure où (i) elles font de la « nature » un objet d’attention, d’action ou de débat et (ii) elles engagent la relation de différents « publics » à leurs « environnements ». Incorporant des enjeux à la fois internationaux, nationaux et locaux, les expériences « de l’Environnement » deviennent ainsi publiques et privées au fur et à mesure des expérimentations sociales, des déstabilisations et des réaménagements de ces espaces
This thesis has a double purpose. First, it seeks to identify how the experiences of environmental protection can be developed within inhabited protected natural areas (ENPH). Then, it examines how the “Environment” can organize and integrate the social and political dynamics of the territories touched by approaches of conservation based on “ordinary” nature. To this end, we conducted a series of interviews, observation visits, archival research and a broad press review. By appealing to a cross history of local relationships with the natural and political environment and their mobilization in dealing with contemporary affairs involving protection policies – namely: the construction of roads – we have searched the benchmarks of how the contexts of meaning could be built within and through the Marais poitevin Regional Natural Park (France) and the Guaraqueçaba Environmental Protected Area (Brésil). Through our research, we show the importance of problematic situations – whether or not they result from nature conservation approaches – in the emergence of “public experiences of the Environment”, which is understood by us as any experience derived from the incorporation of the environmental issues into different fields of interaction. Whether these experiences are generated by public actions or arenas, whether they stem from the feeling of “troubles” or from a procedure of “inquiry”, they become public to the extent that (i) they make of “nature” an object of attention, action or debate and (ii) they involve the relationship of different “publics” to their “environments”. Incorporating international, national and local issues, “Environmental” experiences become public and private throughout the social experiments, and the processes of destabilization and reformulation of these protected areas
Esta tese tem um duplo propósito. Primeiramente, ela busca identificar como as experiências de proteção do Meio Ambiente podem se desenvolver em Unidades de Conservação (UC) habitadas. Em seguida, ela procura examinar, no contexto de iniciativas de conservação de naturezas “ordinárias”, de que maneira o “Meio Ambiente” pode organizar e integrar as dinâmicas sociais e políticas de determinados territórios. Para tanto, efetuamos uma série de entrevistas, de estadias de observação, de pesquisa de arquivos e uma extensa revisão de documentos de imprensa. Recorrendo a uma história cruzada entre as relações locais ao meio natural e ao meio político, assim como a uma identificação da mobilização de tais relações quando do tratamento de problemas contemporâneos colocando em questão as políticas de proteção – a saber, a construção de estradas –, pudemos identificar como o Parque Natural Regional do Marais poitevin (França) e a Área de Proteção Ambiental de Guaraqueçaba (Brasil) orientaram a formação de sentido ambiental através de sua existência e de sua ação. Através nossa pesquisa, mostramos a importância da confrontação a situações “problemáticas” – que elas decorram ou não de atividades de conservação da natureza – para a emergência de “experiências públicas do meio ambiente”, compreendidas por nós como toda experiência derivada da incorporação da questão ambiental em diferentes campos de interação. Que estas experiências sejam geradas por ações ou arenas públicas, que elas resultem de “distúrbios” ou de um procedimento de “enquete”, elas tornam-se públicas na medida em que (i) elas fazem da “natureza” um objeto de atenção, de ação e de debate e (ii) elas envolvem a relação de diferentes “públicos” a seus “ambientes”. Incorporando questões ao mesmo tempo internacionais, nacionais e locais, as experiências do “Meio Ambiente” tornam-se assim públicas e privadas ao longo das experimentações sociais, assim como das desestabilizações e das reformulações de tais espaços
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Mbarek, Marouene. "Evaluation économique des aires marines protégées : apports méthodologiques et applications aux îles Kuriat (Tunisie)." Thesis, Angers, 2016. http://www.theses.fr/2016ANGE0033/document.

Full text
Abstract:
La protection des ressources naturelles marines est un enjeu fort pour les décideurs publics. Le développement récent des aires marines protégées (AMP) contribue à ces enjeux de préservation. Les AMP ont pour objectifs de conserver les écosystèmes marins et côtiers tout en favorisant les activités humaines. La complexité de ces objectifs les rend difficiles à atteindre. L’objectif de cette thèse est de mener une analyse ex ante d’un projet d’une AMP aux îles Kuriat (Tunisie). Cette analyse représente une aide aux décideurs pour une meilleure gouvernance en intégrant les acteurs impliqués (pêcheur, visiteur, plaisancier) dans le processus de gestion. Pour ce faire, nous appliquons la méthode d’évaluation contingente (MEC) à des échantillons des pêcheurs et des visiteurs aux îles Kuriat. Nous nous intéressons au traitement des biais de sélection et d’échantillonnage et à l’incertitude sur la spécification des modèles économétriques lors de la mise en œuvre de la MEC. Nous faisons appel au modèle HeckitBMA,qui est une combinaison du modèle de Heckman (1979) et de l’inférence bayésienne, pour calculer le consentement à recevoir des pêcheurs. Nous utilisons aussi le modèle Zero inflated ordered probit (ZIOP), qui est une combinaison d’un probit binaire avec un probit ordonné, pour calculer le consentement à payer des visiteurs après avoir corrigé l’échantillon par imputation multiple. Nos résultats montrent que les groupes d’acteurs se distinguent par leur activité et leur situation économique ce qui les amène à avoir des perceptions différentes. Cela permet aux décideurs d’élaborer une politique de compensation permettant d’indemniser les acteurs ayant subi un préjudice
The protection of marine natural resources is a major challenge for policy makers. The recent development of marine protected areas (MPAs) contributes to the preservation issues. MPAs are aimed to preserve the marine and coastal ecosystems while promoting human activities. The complexity of these objectives makes them difficult to reach. The purpose of this work is to conduct an ex-ante analysis of a proposed MPA to Kuriat Islands (Tunisia). This analysis is an aid to decision makers for better governance by integrating the actors involved (fisherman, visitor, boater) in the management process. To do this, we use the contingent valuation method (CVM) to samples of fishermen and visitors to the islands Kuriat. We are interested in the treatment of selection and sampling bias and uncertainty about specifying econometric models during the implementation of the CVM. We use the model HeckitBMA, which is a combination of the Heckman model (1979) and Bayesian inference, to calculate the willingness to accept of fishermen. We also use the model Zero inflated ordered probit (ZIOP), which is a combination of a binary probit with an ordered probit, to calculate the willingness to pay of visitors after correcting the sample by multiple imputation. Our results show that groups of actors are distinguished by their activity and economic conditions that cause them to have different perceptions. This allows policy makers to develop a policy of compensation to compensate the players who have been harmed
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Scarpino, Antonio, Renato S. Olivito, Mauro Francini, and Charles Llop. "Definizione di modelli di sviluppo nei processi di pianificazione delle aree sottoposte a vincolo." Thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10955/1195.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

DI, CACCAMO Alessandra. "Le simbolizzazioni affettive delle aree naturali protette: analisi dei processi collusivi per un turismo responsabile. Il caso studio della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/100801.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Aree protette/Parchi naturali"

1

Piva, Giovanni. I parchi nel terzo millennio: Ragioni e necessità delle aree naturali protette. Bologna: A. Perdisa, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Bagnato, Francesco. Progetto per incrementare la fruizione dei parchi naturali a fasce di cittadini deboli: Strategie, linee guida e normativa tecnica per l'accessibilità delle aree naturali protette. Roma: Gangemi Editore, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Bardi, Alessandro. Parchi nazionali e aree protette d'Italia. 2nd ed. Milano: A. Mondadori, 2004.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Francalacci, Paolo. Le aree naturali protette: Lineamenti e strutture. Rimini: Maggioli, 1998.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Turismo sostenibile e aree naturali protette: Concetti, strumenti, azioni. Pisa: Edizioni ETS, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Nicoletti, Domenico. Il governo delle aree naturali protette: Esperienze a confronto. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2003.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Santopolo, Mariateresa. Le aree naturali protette: Strategie e strumenti di pianificazione. Roma: Gangemi, 1999.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Gambino, Roberto. Parchi d'Europa: Verso una politica europea per le aree protette. Pisa: ETS, 2008.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Gianluigi, Ceruti, and Cassola Fabio, eds. Aree naturali protette: Commentario alla legge n. 394/1991 : documenti. Milano: Domus, 1993.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Camanni, Stefano. A piedi nei parchi: 30 escursioni nelle aree protette del Piemonte. Torino: Edizioni del Capricorno, 2012.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Aree protette/Parchi naturali"

1

Siclari, A., G. Pavone, and F. Manti. "Aspetti metodologici per la redazione dei piani AIB delle aree naturali protette: un'applicazione al Parco nazionale dell'Aspromonte." In Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.058.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography