Academic literature on the topic 'Approccio interdisciplinare'

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Journal articles on the topic "Approccio interdisciplinare"

1

Anostini, Elisa, Flaminia Bandiera, and Giada Triggiani. "La variabile interculturale nella genitorialità: un approccio interdisciplinare." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 189–97. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001020.

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Abstract:
Il contributo è volto a riflettere sull'incidenza della variabile culturale nei procedimenti giudiziari di controllo sull'esercizio della responsabilità genitoriale in contesti migratori. Il tema è affrontato attraverso il racconto dell'esperienza di tre studentesse del corso di clinica legale "Famiglie, minori e diritto" di collaborazione con il centro torinese di counselling, psicoterapia e supporto psicosociale Frantz Fanon.
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2

Bartolozzi, P. "Approccio interdisciplinare all'ernia discale lombare i trattamenti chirurgici." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1_suppl (February 1989): 123. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s122.

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3

Artoni, Francesca. "L'avvocato e l'interdisciplinarità." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 163–69. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001017.

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Abstract:
L'articolo affronta il tema dell'interdisciplinarità nell'ambito del diritto di famiglia, analizzando, in particolare, il punto di vista di un avvocato e, quindi, spiegando quali siano le esigenze che portano un legale ad avere un approccio interdisciplinare e quali le conseguenze. Nello specifico, si dà atto di un'esperienza di gruppo nata a Milano e, successivamente, a Napoli e Ferrara e si accenna ad altre applicazioni dell'approccio interdisciplinare.
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4

Omenetto, Silvia, and Maria Chiara Giorda. "Seppur informali: l'invisibilità urbana dei gruppi religiosi. Un'ipotesi esplorativa per un centro culturale Sikh a Roma." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 132 (November 2021): 177–99. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132008.

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Abstract:
A partire dall'"informalita" e dall'"invisibilita" urbana che connotano la condizione di alcuni gruppi religiosi in Italia, l'articolo presenta una possibile soluzione architettonica e urbanistica: la conversione di un cinema romano nel primo centro culturale Sikh in Italia attraverso l'adozione di un approccio interdisciplinare basato sui metodi della geografia delle religioni.
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5

Martino, Ardigò, and Sara Bontempo Scavo. "Migrazioni, Globalizzazione, diritti umani e salute." Saúde em Redes 5, no. 2 (January 14, 2020): 207–26. http://dx.doi.org/10.18310/2446-4813.2019v5n2p207-226.

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Abstract:
I processi in atto mondialmente come fattori specifici di questa fase della globalizzazione rappresentano insieme ai grandi cambiamenti epidemiologici e demografici rappresentano una cornice imprescindibile per l’analisi della salute dei migranti. Questo articolo si propone di analizzare il campo specifico della salute dei migranti attraverso un approccio interdisciplinare. I processi salute malattia in cui i migranti sono coinvolti vengono analizzati in chiave critica rispetto alla produzione di conoscenza in campo sanitario rilevando allo stesso tempo le opportunità in termini di costruzione di una cornice di ricerca e formazione e pratiche interdisciplinare, e le ricadute positive in termini di organizzazione dei servizi alla persona e clinici.
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6

Weyland, Beate. "EDEN LAB – Laboratorio di ambienti educativi con la natura." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 26–35. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.337.

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Abstract:
Il contributo descrive il percorso che ha portato alla nascita del laboratorio interdisciplinare EDEN – Educational Environments with Nature – LAB e presenta alcune azioni intraprese tra il 2020 e il 2022. Il laboratorio si occupa di documentare, accogliere e stimolare attività didattiche, ricerche e implementazioni riferite alla creazione di paesaggi educativi che sostengono il benessere e la qualità della relazione didattica, anche attraverso l’introduzione delle piante negli spazi interni. La qualità della proposta si riconosce in un approccio interdisciplinare, che coniuga pedagogia e didattica ad architettura e design e ad altre discipline come botanica, sociologia, filosofia, per comprendere come trasformare gli spazi scolastici nell’ottica dell’abitare.
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7

Corsano, Barbara, Dario Sacchini, Patrizia Papacci, and Antonio G. Spagnolo. "Approccio etico-clinico alla Trisomia 18: malattia incompatibile con la vita?" Medicina e Morale 71, no. 2 (July 7, 2022): 201–15. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2022.1208.

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Abstract:
Introduzione: La sindrome di Edwards, altrimenti nota come Trisomia 18, è una malattia genetica che può essere caratterizzata da molteplici anomalie congenite multiorgano e spesso è considerata una malattia “incompatibile con la vita”, con un’alta percentuale di gravidanze terminate con aborto (spontaneo o indotto) o il rifiuto alla nascita di possibili trattamenti, anche se alcuni bambini con questa condizione vivono per diversi anni. Obiettivo: Lo scopo di questo lavoro è di discutere l’approccio di etica clinica alla Trisomia 18 attraverso il caso di Angelica – giunta all’attenzione dei curanti nella Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS in Roma nel 2017 – una bambina affetta da tale patologia che, al momento attuale, ha raggiunto l’età di 4 anni e 10 mesi. Risultati: Dal momento della diagnosi (prenatale) al follow-up attuale è stato messo in atto un approccio eticoclinico, di cui vengono illustrate le valutazioni interdisciplinari che nel tempo sono state effettuate relativamente alla proporzionalità delle possibili opzioni di trattamento, anche di tipo invasivo/intensivo. Conclusioni: La Trisomia 18 non può più essere considerata una malattia “incompatibile con la vita” ed è importante una valutazione interdisciplinare, sia prenatale sia postnatale, che vada a identificare step by step i possibili trattamenti clinicamente ed eticamente appropriati e proporzionati. Tali trattamenti, anche quando invasivi/intensivi, non si configurano necessariamente come over-treatment, ma come la messa in atto di cure palliative finalizzate a migliorare la qualità di vita di questi bambini ed a facilitare la loro gestione domiciliare.
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8

Cellamare, Carlo. "Politiche e processi dell'abitare nella cittŕ abusiva/informale romana." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 97 (February 2011): 145–67. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097010.

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Abstract:
Roma costituisce un interessante caso di studio dal punto di vista dei processi relativi alla cittŕ abusiva/informale e alla sua riqualificazione, anche attraverso il coinvolgimento degli abitanti. Si tratta di un problema rilevante in tutto il mondo, ma appare interessante la situazione specifica in un Paese occidentale. Il contributo intende quindi focalizzare l'attenzione sui piů recenti sviluppi del fenomeno e delle politiche sviluppate per affrontarne i problemi, approfondendo le dinamiche reali attraverso un approccio interdisciplinare, evidenziando le ambiguitŕ e valutando in maniera complessa le politiche.
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9

Colucci, Gabriella. "Verso gli atelier creativi: un percorso laboratoriale innovativo di educazione alimentare e stampa 3D nella scuola primaria." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 179–90. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.351.

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Abstract:
Questo paper presenta un’esperienza condotta in una scuola primaria di Sassari con 21 bambini di 8, 9 e 10 anni, nell’anno scolastico 2015/2016. Il progetto è stato finanziato dal primo bando della Regione Sardegna “Tutti a Iscol@”, con l’obiettivo di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti e contrastare l’abbandono scolastico. “Idea_Lab”, laboratorio innovativo digitale di educazione alimentare condotto da esperti esterni con il tutoraggio della scuola, ha assunto un carattere interdisciplinare con un approccio costruzionista. Il percorso ha suscitato interesse e curiosità per le tecnologie utilizzate (computer, software 3D design, stampante 3D) e motivazione nei bambini, i quali hanno reinterpretato le pedine del gioco dell’oca adattato al tema alimentare.
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10

Fayren Horado. "Applicazione selettiva di interoperabilità per il servizio di pagamento mobile in Brasile." International Journal of Science and Society 4, no. 3 (September 20, 2022): 402–10. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i3.532.

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Abstract:
Questo articolo mira ad analizzare l'applicazione selettiva dell'interoperabilità come standard normativo al confine tra infrastruttura di telecomunicazioni e servizio a valore aggiunto nel caso del pagamento mobile in Brasile. Il testo segue la metodologia di un approccio comparativo e interdisciplinare, cercando di individuare il contesto normativo di ciascun sottosistema in cui si inserisce lo standard di interoperabilità. Sono stati individuati i principali elementi di possibilità dell'opzione regolatoria per l'interoperabilità in Brasile nell'ambito delle telecomunicazioni e nei nuovi servizi di pagamento. Il testo funge da guida per l'analisi dell'opzione normativa per l'interoperabilità nelle telecomunicazioni e nei nuovi servizi di pagamento. Originalità/rilevanza – L'articolo contestualizza il significato di interoperabilità nell'attuale contesto brasiliano per i nuovi servizi di pagamento.
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Dissertations / Theses on the topic "Approccio interdisciplinare"

1

Tronconi, Gabriele. "Il ruolo della matematica nella meccanica quantistica in un approccio interdisciplinare per la scuola secondaria." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11084/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi nasce all’interno del nucleo di ricerca in didattica della fisica dell’Università di Bologna, coordinato dalla professoressa Olivia Levrini e che coinvolge docenti di matematica e fisica dei Licei, assegnisti di ricerca e laureandi. Negli ultimi anni il lavoro del gruppo si è concentrato sullo studio di una possibile risposta all'evidente e pressante difficoltà di certi docenti nell'affrontare gli argomenti di meccanica quantistica che sono stati introdotti nelle indicazioni Nazionali per il Liceo Scientifico, dovuta a cause di vario genere, fra cui l'intrinseca complessità degli argomenti e l'inefficacia di molti libri di testo nel presentarli in modo adeguato. In questo contesto, la presente tesi si pone l’obiettivo di affrontare due problemi specifici di formalizzazione matematica in relazione a due temi previsti dalle Indicazioni Nazionali: il tema della radiazione di corpo nero, che ha portato Max Planck alla prima ipotesi di quantizzazione, e l’indeterminazione di Heisenberg, con il cambiamento di paradigma che ha costituito per l’interpretazione del mondo fisico. Attraverso un confronto diretto con le fonti, si cercherà quindi di proporre un percorso in cui il ruolo del protagonista sarà giocato dagli aspetti matematici delle teorie analizzate e dal modo in cui gli strumenti della matematica hanno contribuito alla loro formazione, mantenendo un costante legame con le componenti didattiche. Proprio in quest'ottica, ci si accorgerà della forte connessione fra i lavori di Planck e Heisenberg e due aspetti fondamentali della didattica della matematica: l'interdisciplinarietà con la fisica e il concetto di modellizzazione. Il lavoro finale sarà quindi quello di andare ad analizzare, attraverso un confronto con le Indicazioni Nazionali per il Liceo Scientifico e con alcune esigenze emerse dagli insegnanti, le parti e i modi in cui la tesi risponde a queste richieste.
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2

Redi, Fiorenza <1978&gt. "Un approccio interdisciplinare all'opera di Vittore Carpaccio: il caso dei Martiri del monte Ararat delle Gallerie dell'Accademia di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6305.

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Abstract:
Lo studio di tesi intende analizzare due dipinti di Vittore Carpaccio riferibili all'episodio leggendario dei diecimila Martiri del monte Ararat (entrambi conservati alle Gallerie dell'Accademia), applicando una modalità di lettura interdisciplinare: muovendo da un approfondimento sulla vicenda critica che ha interessato il pittore, e da una contestualizzazione storico-artistica delle opere, si proporranno alcuni spunti di analisi stilistica ed iconografica, per toccare poi il tema della modalità esecutive della bottega dell'artista, anche in riferimento alla sua ampia produzione grafica superstite. Tali premesse condurranno, infine, alle osservazioni sulle riflettografie ottenute nel corso della campagna di indagini scientifiche realizzata per il restauro dei dipinti ultimato nel 2007 (messe a disposizione della Soprintendenza speciale per il Polo museale di Venezia ai fini di questo studio), e ad alcune considerazioni sulla tecnica progettuale adottata del pittore in rapporto ai metodi di altri artisti suoi contemporanei, maggiormente indagati in letteratura.
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Stefanello, D. "APPROCCIO INTERDISCIPLINARE CLINICO, RADIOLOGICO ED ISTOPATOLOGICO AL SARCOMA INDOTTO DA INIEZIONE FELINO: SPUNTI DI RIFLESSIONE SULLE POSSIBILI CORRELAZIONI PROGNOSTICHE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2004. http://hdl.handle.net/2434/182078.

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Abstract:
Introduction: Feline Vaccine-Associated Sarcomas (FVAS) are mesenchimal neoplasms whose treatment is still unrewarding. Wide surgery with megavoltage radiotheraphy is considered the gold standard treatment in FVAS. Radiotheraphy units are not available for veterinary patients in Italy, moreover the usefulness of chemotherapy as an adiuvant tool is far to be proven. The aim of this retrospective study is to compare clinical outcome of cats treated with wide surgery alone or in combination with two different doxorubicin-based chemotherapy protocols. Methods: The medical records of cats with histologically confirmed diagnosis of FVAS were reviewed. Feline patients were enrolled in three different treatment groups. Group A: doxorubicin (1mg/Kg every three weeks) twice before and twice after wide surgery; group B: four doxorubicin cycles after wide surgery (1mg/Kg every three weeks); group C: wide surgery alone. In each group the frequence of local recurrence (χ2test p< 0.05) and the disease free interval (DFI) for not censored data (Kaplan-Meier and log-rank-test p<0.05) has been evaluated. Results: The median follow up was 501 days. The recurrence rate was calculated in 50% in group A, 20% in group B and 29% group C. The median DFI was 476 days in group A and was not reached in group B and C but ranged from 40 to 476 days. No statistically significant differences were not found between the groups. Conclusion. Adjuvant and neoadjuvant chemotherapy did not seem to influence the DFI. Further studies are needed to definetivily delineate the therapeutic role of doxorubicin in FVAS.
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4

CALLEA, DANILO. "Long Live Sport. Per un approccio interdisciplinare alla liveness nell’evento sportivo televisivo." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/10808/45784.

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Abstract:
L’obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di indagare il concetto di liveness in relazione all’evento sportivo nel contemporaneo e complesso ecosistema mediale, ora aggiornato in riferimento alle piattaforme streaming sports-oriented ed alla recente pandemia di Covid-19. In questa sede si intende considerare la liveness come costruzione sociotecnica connessa alla mediatizzazione sociale e riconfigurata in eterogenee articolazioni in grado, a loro volta, di tenere su di uno stesso piano approcci fenomenologici, tecno-economici e ideologici. Da un versante metodologico, questa ricerca individua la liveness come ‘vettore interdisciplinare’ capace di sollecitare una continua contaminazione e dialogo tra le stesse discipline, ma anche e soprattutto un proficuo scambio di strumenti metodologici e di approcci. Nello specifico è individuato un dialogo tra la cornice dei cosiddetti ‘media sport studies’ insieme ai television studies, digital media studies e platform studies. Un’analisi storicizzata intorno alla liveness dell’evento sportivo televisivo riesce a far emergere un ‘campo di tensione’ e ‘incontro-scontro’ che investe la relazione tra evento sportivo dal vivo e il più ampio insieme di dispositivi mediali e digitali, i quali a loro volta mediano, comunicano ed ‘interferiscono’ con lo stesso evento. Questa relazione affiora sia ‘a monte’ nei processi di produzione e costruzione, che ‘a valle’, in relazione all’esperienza di tifo sportivo e, più in generale, nelle modalità di partecipazione social e condivisione a distanza intorno allo stesso evento. In questo senso, grazie a un focus sul cosiddetto ‘live calcio’ in Italia si possono osservare movimenti di accelerazione in avanti verso una maggiore ibridazione digitale, ma anche processi di resistenza e ‘persistenza’. In conclusione, alcune linee prospettiche individuano la liveness come elemento di studio decisivo sia per quanto riguarda il rapporto di continuità tra evento sportivo e medium televisivo, sia come elemento di futuro interesse per una ricerca sui più recenti e-sport.
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5

CACCAMO, ALESSIO. "Dalla Graphicacy alla Data-Graphicacy. Una proposta metodologica Design-Based per un approccio critico interdisciplinare all’artefatto di Information Design." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11573/1651287.

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Abstract:
Nell’epoca dell’infodemia, in cui la società si trova a confrontarsi con la necessità di elaborare rapidamente grandi quantità di dati ed informazioni contenuti in un singolo artefatto comunicativo, il Design della Comunicazione Visiva – e in particolare l’Information Design – rivestono un ruolo fondamentale in quanto portatori del sapere specifico relativo al processo di produzione e consumo degli artefatti comunicativi-infografici. Considerando che la decodifica di qualsiasi artefatto comunicativo di Information Design appare inconsapevolmente facile, in virtù dell’uso di un linguaggio apparentemente universale ed accessibile, vi è tuttavia una dimensione infoestetica che determina un abbassamento della soglia critica di attenzione contro possibili manipolazioni di significato. Ciò che ne deriva è, pertanto, un fenomeno diffuso di disordine informativo, in quanto “anche i grafici possono mentire”. La competenza storicamente deputata alla lettura di un grafico, prima ancora della sua comprensione, è la Graphicacy che, sebbene concettualizzata oltre 56 anni fa, trova difficoltà oggettive nella sua applicazione e diffusione all’interno dei diversi curricula educativi, a causa di questioni tassonomiche, di metodi e di approcci sistemici. A partire da tali premesse, la presente tesi dottorale indaga il ruolo cognitivo del Design dell’Informazione e dei suoi artefatti, attraverso la proposta, sperimentazione e validazione di una metodologia Design-based per un approccio critico interdisciplinare al progetto di Information Design, che unisca competenza tecnica, culturale e di pensiero in un processo di democratizzazione della cultura del progetto: dalla Graphicacy alla Data-Graphicacy, per uno sviluppo strategico di competenze di decodifica e codifica critica.
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6

frosini, valentina. "Mondiale!: un caso studio esplorativo fra design, antropologia e pedagogia per un contributo all'educazione interculturale." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/2158/1155813.

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Abstract:
La mia ricerca è il risultato di un percorso interdisciplinare fra design, antropologia e pedagogia, allo scopo di verificare il contributo del design nel processo di educazione interculturale, parte della più ampia educazione alla cittadinanza. Per verificarne il contributo, ho costruito un caso-studio esplorativo con un metodo pedagogico di riferimento (il Reggio- Emilia approach) e rivolto a uno specifico target di riferimento (la scuola dell’infanzia, 3-6 anni). La struttura della tesi è suddivisa in tre parti consecutive, che muovono dal generale al particolare: - MACRO: gli scenari di riferimento e quelli possibili, verso i quali tendere; - MESO: il tema della sostenibilità e della sua educazione, una riflessione sul design in rapporto al tema interculturale e pedagogico, un’analisi qualitativa dei casi-studio di riferimento; - MICRO: la costruzione del caso-studio esplorativo, la metodologia applicata, la verifica sul campo, gli esiti e le conclusioni. La mia ricerca, di natura progettuale, è stata condotta attraverso un processo design-driven, che mi ha portata prima a progettare e in seguito a verificare delle attività di apprendimento specifiche sul tema della diversità culturale, attraverso giochi appositamente progettati. Le conclusioni riportano le risposte relative alla domanda di ricerca iniziale, basate sull’interpretazione dei dati emersi, unitamente a una riflessione sulle possibili direzioni di lavoro ancora da percorrere per contribuire all’ampio e variegato tema dell’educazione interculturale. In linea con la natura del caso-studio esplorativo, la mia tesi rappresenta prima di tutto un preludio per futuri progetti di ricerca e per fare questo, ho cercato di trasmettere, in maniera più ampia e completa possibile, quelle informazioni e riflessioni che sono state alla base del mio percorso di ricerca, così da dotare i potenziali follow-up di tutto il materiale necessario a una profonda comprensione dell’ambito da me indagato. ---ENG---- My research is the result of an interdisciplinary approach which combines anthropological and pedagogical theories. The goal is to understand the design contribution to the field of intercultural education, which is part of the wider education to citizenship. In order to achieve this goal, my research has been conducted following a design-driven exploratory case based on the Reggio Emilia approach (children aged 3 to 6 years). The thesis is divided into three main parts, from a general to a particular analysis: - MACRO: the contemporary scenarios and the forthcoming ones; - MESO: sustainability and education to sustainability; intercultural design and design for children; qualitative analysis of case studies; - MICRO: exploratory case-study process, methodology, feedback, results and conclusions. My research is practice-oriented and design- driven, aimed to design intercultural activities for children. Based on data analysis, the final chapter reports the main answers to the fundamental question of the research "Can design contribute to the intercultural innovation- based education?"; furthermore, it reflects on how design can contribute to intercultural education in other ways. This thesis is a case study whose main aim is to open up new avenues for future research. Here, a considerable amount of extra material is provided with the hope that follow-up projects can benefit from my contribution to this research area.
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Books on the topic "Approccio interdisciplinare"

1

Taddei-Ferretti, C. Scienza cognitiva: Un approccio interdisciplinare. Trapani: Il pozzo di Giacobbe, 2011.

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2

Elio, Sgreccia, Sacchini Dario, and Università cattolica del Sacro Cuore. Centro di bioetica., eds. Evangelium vitae e bioetica: Un approccio interdisciplinare. Milano: Vita e pensiero, 1996.

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3

Mele, Alfonso, Antonella Marzolini, and Carmelo Caserta. Approccio interdisciplinare al fenomeno dell'obesità: Un disagio dell'Occidente. Rome: Istituto superiore di sanità, 2011.

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4

Bianca, Gelli, ed. Le nuove forme della partecipazione: Un approccio interdisciplinare. Roma: Carocci, 2007.

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5

Bianca, Gelli, ed. Le nuove forme della partecipazione: Un approccio interdisciplinare. Roma: Carocci, 2007.

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6

Nouvelle vague, nouveaux langages: Un approccio interdisciplinare e interculturale. Perugia: Guerra, 2012.

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7

Pirrelli, Vito. Paradigmi in morfologia: Un approccio interdisciplinare alla flessione verbale dell'italiano. Pisa: Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2000.

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8

Castaldo, Miriam, Anna Filoni, and Ignazio Punzi. Safya, un approccio interdisciplinare alla salute degli homeless in Europa. Milano, Italy: Franco Angeli, 2014.

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9

Cambiamenti climatici: Un approccio interdisciplinare per capire un pianeta in trasformazione. Bologna: Il mulino, 2010.

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10

1944-, Pizzi Claudio, ed. Numerare, contare, calcolare: Per un approccio interdisciplinare allo studio della quantificazione. Roma: Cadmo, 1987.

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Book chapters on the topic "Approccio interdisciplinare"

1

Mandolesi, Alessandro, Maria Rosa Lucidi, Margarita Gleba, Ombretta Tarquini, Marcello Colapietro, and Augusto Pifferi. "Un approccio ‘interdisciplinare’ allo studio di un contesto funerario orientalizzante-arcaico da Tarquinia." In Papers in Italian Archaeology VII: The Archaeology of Death, 207–14. Archaeopress Publishing Ltd, 2018. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1nzfvx7.28.

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2

Alessio Cardaci. "Il disegno per l'infanzia: approcci interdisciplinari per una nuova forma di didattica." In CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.14.

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