Dissertations / Theses on the topic 'Applicazioni marine'
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Ravagnan, Elisa <1970>. "Raccolta ed elaborazione di dati fisici, chimici e biologici dell'ambiente marino: studio e applicazione di tecniche modellistiche allo studio degli ecosistemi marini." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/10579/760.
Full textBuscaino, Giuseppa <1973>. "Modelli e misure di backscattering acustico di organismi marini pelagici ed applicazioni." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/10579/763.
Full textMorelli, Danilo. "La cartografia marina: ricerche ed applicazioni orientate ai rischi geologico-ambientali in aree campione." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2714.
Full textRIASSUNTO Dati raccolti nell’ambito di progetti di cartografia geologica marina nazionali ed internazionali sono stati utilizzati per ricerche sui rischi geologico-ambientali in alcune aree marine italiane maggiormente critiche dal punto di vista della valutazione dei rischi. Questo rappresenta un campo di applicazione estremamente complesso a causa della varietà dei processi collegati, i quali a loro volta sono controllati da più fattori naturali ed antropici la cui interazione è spesso di difficile valutazione e previsione. Nei settori di margine continentale del Mar Ligure e dell’Arco Calabro (tirrenico e ionico) dati morfo-batimetrici, sismo-stratigrafici, strutturali, e sedimentologici ricavati dalle più moderne tecnologie d’indagine offshore sono stati integrati con altri dati geologici e geofisici pregressi, utilizzando metodologie di visualizzazione, analisi e restituzione tridimensionale digitale di gran dettaglio. Le ricerche sono state condotte in collaborazione con specialisti ed esperti di geologia marina e morfotettonica attiva delle attigue aree emerse, focalizzando l’attenzione sui dissesti gravitativi superficiali e profondi e di loro correlazione con faglie attive recentemente, potenzialmente sismogenetiche o tsunamogeniche. I risultati ottenuti hanno consentito, nelle singole aree, una definizione più approfondita dei caratteri dei vari elementi di geo-hazard ed una più chiara ricostruzione dei meccanismi di interazione tra i vari processi responsabili della loro genesi ed evoluzione. L’analisi dettagliata di alcuni casi maggiormente rappresentativi ha anche confermato la complessità dei tematismi trattati e sottolineato alcune problematiche cruciali, tuttora aperte, su cui concentrare le ricerche future. Il margine continentale del Mar Ligure, tanto nel settore alpino che in quello appenninico, mostra evidenze morfologiche di processi di mobilizzazione gravitativa di ingenti masse sedimentarie. Questi sono maggiormente concentrati nel margine alpino (scarpata di Imperia), associati allo sviluppo di numerosi canyon e alla forte sismicità dell’area, mentre nel settore appenninico, dove l’attività sismica è minore, riguardano principalmente il Canyon di Levante e la Frana di Portofino. Quest’ultima rappresenta un elemento di particolare interesse per i meccanismi di formazione ed il volume dei materiale coinvolti. Nei margini tirrenico ed ionico della Calabria il sollevamento tettonico pleistocenico dell’Arco Calabro (0.8-0.9 mm/anno) è accompagnato da una cospicua attività sismo-tettonica e da frequenti e voluminosi movimenti di massa lungo tutta la scarpata. Tali processi sono concentrati lungo lo sviluppo di articolati sistemi di canyon sia nel Golfo di Squillace che nei settori di Bovalino e Siderno ed anche nel settore tirrenico indagato (tra Palmi e Scilla). Tale focalizzazione dei fenomeni di instabilità è controllata dall’attività sismo-tettonica di lineamenti strutturali di dimensione regionale, paralleli (Faglia di Scilla) allo sviluppo del margine o interpretabili come prosecuzione a mare di sistemi che tagliano trasversalmente tutto l’Arco Calabro. Come appendice al lavoro di ricerca svolto è stato inserito un contributo riguardante l’area dello Stretto di Messina, elaborato per l’occasione del centenario del terremoto di Messina. In tale area una morfodinamica, estremamente rapida, è controllata dai caratteri idrodinamici dello stretto, da faglie attive e movimenti di massa correlati all’attività sismo-tettonica. In tale contesto degli elementi di particolare rischio geo-ambientale sono delle frane che in prossimità di Messina interessano un corpo sedimentario di notevoli dimensioni. Oltre ai contributi sulle conoscenze relativi ai singoli casi è possibile definire alcune conclusioni generali confortate anche da dati di letteratura. I movimenti di massa sottomarini sono estremamente diversificati, e pur presentando alcune analogie rispetto a quelli che si verificano a terra spesso presentano dei meccanismi di innesco e di evoluzione diversi: sono molto più mobili, coinvolgono volumi notevoli di materiale, trasportati in molti casi a notevole velocità e distanza. Un carattere ricorrente nelle aree analizzate è la scarsa presenza di accumuli di frana piede della scarpata rispetto al volume di materiale franato (mancante) lungo il pendio. Una spiegazione plausibile è fornita dai fenomeni che accompagnano lo sviluppo di frane di grosse dimensioni come l’acquaplaning, che agendo come lubrificante al fronte della frana, può determinare l’allontanamento, la disgregazione e dispersione dei materiali (flussi detritici e torbiditici) in aree bacinali molto distanti (100-1000 Km). Tale ipotesi già verificata in altre aree, se confermata per le aree indagate potrebbe, attraverso la datazione dei livelli detritici e torbiditici bacinali correlabili a grandi frane sottomarine, consentire la definizione dei tempi di attivazione e dei tempi di ritorno delle stesse, ed eventualmente il loro rapporto con la sismicità storica regionale. In questo tipo di approccio si deve tener conto dei caratteri sia dell’area sorgente del dissesto che delle zone di accumulo più distali (debriti, torbiditi) al fine di ricostruire un quadro completo dei processi in atto in grado di definire qualitativamente tutti i fattori geologici in gioco (imput sedimentari, sismo-tettonica, presenza di gas, ecc..) e il loro grado di pericolosità. A prescindere dall’interesse scientifico su tali tematiche è fondamentale il loro approfondimento in termini di valutazione di rischio geo-ambientale, considerando le perdite economiche e di vite umane che gli eventi calabro-siciliano e liguri hanno registrato in passato. Inoltre, nonostante la difficoltà di stimare, prevedere o più semplicemente definire la ricorrenza di terremoti di grande entità, l'analisi della sismicità storica e dei tempi medi di ritorno mette in evidenza l'esistenza di ritardi anche importanti per eventi medio-grandi, lungo alcuni dei sistemi di faglie attive sia in Calabria-Sicilia orientale che in Liguria. Gli studi effettuati confermano la convinzione, già espressa da altri ricercatori, che la morfodinamica sottomarina sia più intensa e veloce di quella sub-aerea. Ciò è senz’altro verificato nel presente studio a proposito delle aree in cui l’attività sismo-tettonica, “motore” principale dei processi studiati, supera un certo livello di soglia. Si dimostra comunque che i dissesti dei fondali pellicolari e profondi, limitati ad aree ben definite, possono prodursi anche in zone di sismicità ridotta (Mar Ligure di Levante; Canyon di Levante -Frana di Portofino), ma non per questo di minore importanza in termini di pericolosità. Altra importante conclusione dello studio è che in contesti geodinamici apparentemente molto diversi in base alle conoscenze correnti (margine attivo calabro-ionico e margine passivo ligure) si riscontrano processi morfodinamici sottomarini di paragonabile tipologia ed entità. Ad un esame più attento risulta però che i contesti geodinamici detti, in termini di tipologia di strutture , flusso tettonico, e movimenti verticali non sono poi così diversi , anzi presentano marcate analogie.
XX Ciclo
1965
MORETTO, LIGIA M. "Voltammetria di scambio ionico per la determinazione di rame e mercurio .Applicazione in acque marine." reponame:Repositório Institucional do IPEN, 1992. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/10394.
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Tese (Doutoramento)
IPEN/T
Univ. Venezia .Dep. Chimica Fisica
Vassallo, Maurizio <1975>. "Sviluppo di un sistema di monitoraggio sismico da fondale marino: applicazioni all'area vulcanica dei Campi Flegrei." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/157/1/tesiPhDVassalloXIXciclo.pdf.
Full textVassallo, Maurizio <1975>. "Sviluppo di un sistema di monitoraggio sismico da fondale marino: applicazioni all'area vulcanica dei Campi Flegrei." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/157/.
Full textDINI, MICHELA. "APPLICAZIONE DI TECNICHE ISOTOPICHE (ISOTOPI STABILI E RADIOATTIVI) A STUDI PALEOAMBIENTALI IN AREE ANTARTICHE." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 1995. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/12907.
Full textCOSTA, SARA. "Sviluppo e applicazione di tecnologie smart per il monitoraggio e lo studio del Marine litter: caso di studio in Liguria." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2018. http://hdl.handle.net/11567/929185.
Full textRabar, Silvia <1976>. "Speciazione di metalli in traccia in acque marine: messa a punto di metodologie e loro applicazione allo studio di sistemi reali." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/10579/738.
Full textDonadei, Daniela <1983>. "Ricerca e applicazione di metodologie ecotossicologiche nel monitoraggio di ambienti marino-costieri: Sviluppo di nuovi bioassay e biomarker." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6957/1/Donadei_Daniela_tesi.pdf.
Full textThe aim of the work was the development and validation of new bioassays and biomarkers as tools in an integrated ecotoxicological approach for the biomonitoring of impacted coastal marine environment environments. The Rada of Agusta (Syracuse, Sicily) was used as real environment for the field application of the proposed integrated approach. A battery of in vivo and in vitro bioassays was investigated as screening tool of the assessment of marine sediment toxicity. The battery has proven to have the necessary requirement for a routine application in marine coastal environment biomonitoring. The multimarker approach based on the use of bioindicator organism Mytilus galloprovincialis in translocation experiments allowed to evaluate the field application potential of new cytological and molecular biomarkers in parallel to standardized biomarkers of genotoxicity and heavy metal exposure. Mussels were caged for 45 days in Brucoli (SR) and Rada di Augusta, reference site and impacted site respectively. Results support the applicability of granulocytes morphometric alterations as effect biomarker, directly correlated to the health of the organism. Morphometric alterations were accompanied by a significative increase of the lysosomal compartment, which in turn could reflect the pollutant induced increase of the degradative and autophagic processes. Carbonic anhydrase activity in digestive gland proved to be a valuable biomarker of chemical stress in marine coastal environment. The functional role of carbonic anhydrase in the lysosomal compartment functioning was evaluated. The combined use of the two methodologies (bioassays and biomarkers) in an integrated ecotoxicological approach provides a sensitive and specific tool for the assessment of pollutant exposure and pollutant effects in biomonitoring of coastal marine environment, facilitating the application of monitoring data in risk-based decision making
Donadei, Daniela <1983>. "Ricerca e applicazione di metodologie ecotossicologiche nel monitoraggio di ambienti marino-costieri: Sviluppo di nuovi bioassay e biomarker." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6957/.
Full textThe aim of the work was the development and validation of new bioassays and biomarkers as tools in an integrated ecotoxicological approach for the biomonitoring of impacted coastal marine environment environments. The Rada of Agusta (Syracuse, Sicily) was used as real environment for the field application of the proposed integrated approach. A battery of in vivo and in vitro bioassays was investigated as screening tool of the assessment of marine sediment toxicity. The battery has proven to have the necessary requirement for a routine application in marine coastal environment biomonitoring. The multimarker approach based on the use of bioindicator organism Mytilus galloprovincialis in translocation experiments allowed to evaluate the field application potential of new cytological and molecular biomarkers in parallel to standardized biomarkers of genotoxicity and heavy metal exposure. Mussels were caged for 45 days in Brucoli (SR) and Rada di Augusta, reference site and impacted site respectively. Results support the applicability of granulocytes morphometric alterations as effect biomarker, directly correlated to the health of the organism. Morphometric alterations were accompanied by a significative increase of the lysosomal compartment, which in turn could reflect the pollutant induced increase of the degradative and autophagic processes. Carbonic anhydrase activity in digestive gland proved to be a valuable biomarker of chemical stress in marine coastal environment. The functional role of carbonic anhydrase in the lysosomal compartment functioning was evaluated. The combined use of the two methodologies (bioassays and biomarkers) in an integrated ecotoxicological approach provides a sensitive and specific tool for the assessment of pollutant exposure and pollutant effects in biomonitoring of coastal marine environment, facilitating the application of monitoring data in risk-based decision making
Bozzeda, Fabio <1977>. "Sviluppo di un approccio congiunto fuzzy-Bayesiano per l'analisi e la modellizzazione degli ecosistemi: applicazione ad ecosistemi marini costieri." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5225/1/Bozzeda_Fabio_tesi.pdf.
Full textIn the current environmental context, it emerges the need to understand all the possible effects of the increase of the anthropic impact and the “Global Climate Change” on the ecosystems, considered as the main users of services and essential functions upon which whole economic and social textures are based. The forecast study of the ecosystems collides with the high complexity of them and with the lack of integrated observations. The model approach seems to be the most appropriate for the analysis of the complex dynamics of the ecosystems and the contextualization of experimental results and empiric observations. The reductionist-deterministic approach, which generally is used in the implementation of the models, has not been able to reach higher levels of complexity within the structure of the ecosystem. The biotic factor is the component that best describes the complexity of the ecosystem, because of the high dependency upon the other components and their interactions. In this thesis, it is suggested a new stochastic and model approach based on the employment of a naive-Bayesian compiler operating within a fuzzy environment. The combined employment of fuzzy logic and naive-Bayesian approach is useful to process the high degree of uncertainty of the ecosystems. The obtained generative models, called Fuzzy Bayesian Ecological Models (FBEM) are able to modelize the states of the ecosystems as functions of the high number of interactions. FBEM models have been used to understand the environmental risk for the intertidale habitat of sand beaches in case of coast flooding events forecasted from 2010 to 2100. The application has been developed within the EU “Theseus” Project, in which the FBEM models have been used also for a long term simulation and for the computation of the tipping points specific of the habitat depending on flooding events of different intensity.
Bozzeda, Fabio <1977>. "Sviluppo di un approccio congiunto fuzzy-Bayesiano per l'analisi e la modellizzazione degli ecosistemi: applicazione ad ecosistemi marini costieri." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5225/.
Full textIn the current environmental context, it emerges the need to understand all the possible effects of the increase of the anthropic impact and the “Global Climate Change” on the ecosystems, considered as the main users of services and essential functions upon which whole economic and social textures are based. The forecast study of the ecosystems collides with the high complexity of them and with the lack of integrated observations. The model approach seems to be the most appropriate for the analysis of the complex dynamics of the ecosystems and the contextualization of experimental results and empiric observations. The reductionist-deterministic approach, which generally is used in the implementation of the models, has not been able to reach higher levels of complexity within the structure of the ecosystem. The biotic factor is the component that best describes the complexity of the ecosystem, because of the high dependency upon the other components and their interactions. In this thesis, it is suggested a new stochastic and model approach based on the employment of a naive-Bayesian compiler operating within a fuzzy environment. The combined employment of fuzzy logic and naive-Bayesian approach is useful to process the high degree of uncertainty of the ecosystems. The obtained generative models, called Fuzzy Bayesian Ecological Models (FBEM) are able to modelize the states of the ecosystems as functions of the high number of interactions. FBEM models have been used to understand the environmental risk for the intertidale habitat of sand beaches in case of coast flooding events forecasted from 2010 to 2100. The application has been developed within the EU “Theseus” Project, in which the FBEM models have been used also for a long term simulation and for the computation of the tipping points specific of the habitat depending on flooding events of different intensity.
PROTOPSALTI, IOANNA. "APPLICAZIONE DI UN METODO AUTOMATICO PER L'ESTRAZIONE DI PARAMETRI MORFOMETRICI DA CLASTI PER UNA CARATTERIZZAZIONE DI SEDIMENTI MARINI E COSTIERI ANTARTICI IN OTTICA PALEOAMBIENTALE." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 1997. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/13041.
Full textInnangi, Sara <1976>. "Analisi del segnale di backscatter da Ecoscandaglio MultiFascio (EMF) in ambiente marino : applicazioni per lo studio dei fondali e delle risorse ittiche pelagiche in 3D." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4660.
Full textMarcosignori, Igor. "Applicazione del sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro in conformità al nuovo standard ISO 45001:2018, un caso di studio in Rosetti Marino SpA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textBotte, Pierpaolo. "Studi metabolici e applicazioni bioenergetiche di diatomee marine." Tesi di dottorato, 2016. http://www.fedoa.unina.it/10762/1/Botte%20Pierpaolo%20-%20Biologia%20Applicata%20%28XXVIII%20ciclo%29.pdf.
Full textLa, Spada Gina. "FGAII: applicazione agli ambienti marini profondi ed estremi." Tesi di dottorato, 2009. http://www.fedoa.unina.it/3347/1/tesi_Gina_La_Spada.pdf.
Full textSilvestri, Fausto. "Motilità e criopreservazione di spermatozoi di organismi marini: applicazioni biotecnologiche in acquacoltura ed ambiente." Tesi di dottorato, 2013. http://www.fedoa.unina.it/9415/1/Tesi%20Silvestri%202013.pdf.
Full textRuggieri, Stefano. "Applicazione di metodologie di geofisica marina allo studio dei margini continentali in aree vulcaniche attive: carta magnetica di alta risoluzione del margine continentale campano-laziale tra i golfi di Gaeta e Napoli (Tirreno centro-meridionale) e correlazione con i principali lineamenti morfostrutturali." Tesi di dottorato, 2006. http://www.fedoa.unina.it/634/1/TESI_RUGGIERI.pdf.
Full textTARTUFERI, Emanuele. "L'impronta ecologica della Regione Marche." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251180.
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