Academic literature on the topic 'Antropologia sociale'

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Journal articles on the topic "Antropologia sociale"

1

Moura, Noêmia, and Alexandre Coello De La Rosa. "Diálogos interdisciplinares da Antropologia." Revista Ñanduty 5, no. 7 (December 22, 2017): 1–6. http://dx.doi.org/10.30612/nty.v5i7.7720.

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Abstract:
Este dossiê pretende apresentar algumas reflexões e estudos que confirmam que a antropologia e a história, como disciplinas, podem ser separadas, mas não as sociedades que estudam (Alexandre Coello de la Rosa e Josep Luís Mateo Dieste, Louvor da antropologia histórica: abordagens , métodos e aplicações para o estudo do poder e do colonialismo, Zaragoza: Prensas da Universidade de Zaragoza e UOC, 2016, p. 26). Em 1929, Marc Bloch e Lucien Fevre reconheceram a "especialização legítima" daqueles que cultivavam laboriosamente seu próprio jardim. No entanto, eles reconheceram claramente os benefícios de uma colaboração mais frutífera entre instituições humanas e sociais, apesar do fato de que "as paredes são tão altas que muitas vezes escondem a visão" (Annales d'histoire économique et sociale, 1, 1929, pp. 1-2). A partir de suas origens, a relação entre antropologia e ciências humanas, principalmente a história, oscilou.
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2

Armondi, Simonetta, Alessandro Balducci, Martina Bovo, and Beatrice Galimberti. "Una tecnologia per l'immaginazione. Preparedness, pianificazione e politiche urbane. Intervista a Frédéric Keck e." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 154–59. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12940.

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Abstract:
Il contributo propone un'intervista a due antropologi: Frédéric Keck, direttore del Laboratorio di antropologia sociale (CNRS-Collège de France-ehess) e Andrew Lakoff, docente di sociologia e comunicazione (University of Southern California). Da tempo si sono interrogati sulle relazioni tra azione pubblica, emergenza e costruzione di dispositivi di biosicurezza, mettendo a fuoco la costruzione della ‘preparedness'.Sembra, questa, una prospettiva di grande interesse per comprendere limiti e possibilità dell'assunzione di un approccio ispirato al concetto di preparedness nel campo della pianificazione e delle politiche urbane.
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3

Matiello, Suzana Terezinha, and Elias Wolff. "Politica e Santitá nel Pensiero di Igino Giordani." Revista de Cultura Teológica, no. 103 (December 26, 2022): 87–105. http://dx.doi.org/10.23925/rct.i103.59191.

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Abstract:
Nella prospettiva dell’intimo legame tra cristologia e antropologia abbiamo scelto come argomento per la nostra ricerca lo studio della figura di Igino Giordani. Vissuto prima e dopo il Concilio Vaticano II, Giordani è stato un grande protagonista di questo periodo carico di tensioni e trasformazioni sociali, culturali e religiose e ha apportato un grande contributo alla società italiana e oltre mettendo, da cristiano, al centro del suo agire Cristo. L’obiettivo di questo articolo é quello di offrire, tramite alcuni scritti di Giordani, una riflessione sul momento storico che stiamo vivendo, caratterizzato anch’esso da una profonda crisi antropologica e spirituale. La metodologia aplicata in questa ricerca é quella di una analisi su alcuni texti di Igino Giordani. Nella prima parte della ricerca ci dedicheremo al incontro di Igino Giordani, nel 1948, con Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari e all’influenza che esso determina nella successiva fase della sua vita. Nella seconda parte riporteremo alcuni scritti dello stesso Igino Giordani dai quali si può cogliere lo spessore del suo essere cristiano in ogni ambito della vita sociale e politica. Nella terza parte parlaremo della politica e la morale nella prospettiva di Igino Giordani.
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4

Toma, Valentin-Veron. "Recent contributions of medical anthropology to the study of social, economic and cultural aspects of tabacco and smoking." Romanian Medical Journal 62, no. 1 (March 31, 2015): 64–73. http://dx.doi.org/10.37897/rmj.2015.1.12.

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Abstract:
Antropologia medicală, deşi mai puţin cunoscută, şi încă insuficient dezvoltată în România, 1 reprezintă un câmp de cunoaştere puternic la nivel in ternaţional, plin de resurse şi cu o evoluţie rapidă, de la care se aşteaptă mult în anii ce vor urma în ceea ce priveşte integrarea perspectivelor biologice şi culturale asupra sănătăţii, bolii şi vindecării, dar şi a umanităţii în ansamblul său (D. Joralemon, 1999).
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5

Di Pasquale, Caterina. "Le verità dei testimoni: per una antropologia del ricordare." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2021): 87–103. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-001005.

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Abstract:
L'articolo è una riflessione sulla testimonianza autobiografica e sullo statuto conoscitivo che la testimonianza ha progressivamente acquisito nel discorso scientifico euroamericano. Lo scopo della riflessione è descrivere e analizzare le verità della testimonianza e dei testimoni facendo dialogare la prospettiva etnografica e antropologica con la letteratura psicologica, storica e filosofica. Usando come fonti alcune storie di vita rilevate durante una ricerca etnografica sulle memorie delle stragi nazi-fasciste perpetrate contro la popolazione civile in Italia, specificatamente a Sant'Anna di Stazzema (12 agosto 1944), verranno analizzate le istanze narrative e culturali delle testimonianze, il ruolo performativo del testimone, l'efficacia simbolica e comunicativa nel contesto pubblico e il rapporto tra verità testimoniale, esperienza soggettiva e vissuto biografico. Questi aspetti del testimoniare saranno confrontati con la verità storica e giuridica sul caso etnografico descritto e verranno poi connessi con i quadri argomentativi ed esplicativi usati nella letteratura scientifica sull'argomento. In particolar modo verranno analizzate le conflittualità che dividono alcune testimonianze allontanandole dalle verità storiche e giuridiche sancite con le ricerche storiche e con le sentenze giudiziarie. Infine, per uscire dalla dimensione micro-etnografica, il confronto tra le diverse rappresentazioni della testimonianza nella ricerca antropologica sarà veicolato dalla dimensione particolare, relativa a Sant'Anna di Stazzema, alla dimensione nazionale e internazionale. Le conclusioni che l'articolo vuole condividere riguardano il superamento delle dicotomie memoria versus storia, finzione versus verità, soggettività versus oggettività, che caratterizzano da almeno un ventennio il dibattito pubblico, scientifico e non, e che hanno finito per connotare moralmente e ideologicamente ogni riflessione sul valore sociale e culturale del ricordo e del ricordare
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6

Renault, Emmanuel. "L'individualitÀ come categoria critica." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 35 (September 2009): 159–74. http://dx.doi.org/10.3280/las2009-035012.

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Abstract:
- L'articolo ricostruisce la tradizione della teoria critica nella quale il concetto di individualitÀ ricopre un ruolo centrale. Questo concetto č cruciale giÀ in Marx, sia per la sua antropologia, sia per la sua teoria sociale e il suo retroterra normativo. La posizione centrale dell'individualitÀ diviene piů esplicita in Adorno, che ne intreccia aspetti critici e utopici. Infine, č indubbia l'appartenenza di Honneth a questa tradizione, che egli si propone di attualizzare in prospettiva socio-psicologica, tenendo nel debito conto le trasformazioni del capitalismo contemporaneo.
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7

Bellan, Alessandro. "Il doppio movimento dell'individualitÀ. Adorno, l'individuo e le cose." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 39 (January 2011): 108–17. http://dx.doi.org/10.3280/las2010-039008.

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Abstract:
Il saggio prende in considerazione il nesso istituito da Adorno fra la crisi dell'individuo e il suo tentativo di salvare la metafisica attraverso un rapporto rinnovato con le cose, ripensando poi il significato etico della patologia sociale dell'individualitÀ. Una ‘salvezza' dell'individuale, nell'epoca della sua liquidazione, puň essere ancora proposta, nei termini di Adorno, solo se si supera la falsa alternativa fra un individuo pensato come spazio intersoggettivo delle ragioni e un'individualitÀ ripiegata monologicamente su se stessa attraverso una rinnovata antropologia, etica e critica insieme.
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8

Seppilli, Tullio. "Per una antropologia dell'alimentazione. Determinazioni, funzioni e significati psico-culturali della risposta sociale a un bisogno biologico." La Ricerca Folklorica, no. 30 (October 1994): 7. http://dx.doi.org/10.2307/1479865.

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9

Blanchet, Philippe. "sociolinguistique est-elle une "interdiscipline" ?" Travaux neuchâtelois de linguistique, no. 53 (January 1, 2011): 13–26. http://dx.doi.org/10.26034/tranel.2011.2775.

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Abstract:
Questo testo cerca di capire perché alla sociolinguistica venga ancora oggi chiesto di giustificare se è una propria disciplina di ricerca o no. Rammenta prima la storia dell'emergere e dei dibattito sullo statuto scientifico ed istituzionale della sociolinguistica fra gli anni 1970 e 2000 (linguistica sociale, sociologia del linguaggio o interdisciplina?). Propone poi definizioni epistemologiche di cosa que siano una disciplina scientifica, un'interdisciplina, la pluridisciplinarità, l'interdisciplinarità e finalmente la trasdisciplinarità. Da questo punto di vista, spiega che non ci può esistere un'interdiscplina stabile ma soltanto un processo d'interdisciplinarità fra discipline riconosciute. Conclude esaminando la posizione epistemologica della sociolinguistica dagli anni 2000 esitante fra una teoria linguistica alternativa oppure una socio-antropologia. Suggerisce che sia sostenuta come una linguistica alternativa su basi chiaramente socio-antropologiche.
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10

Mendoza Pérez, Karmele. "Ankulegi: gizarte antropologia aldizkaria = revista de antropología social, 18. Monográfico: Arte(S) & Antropología(S)." AIBR. Revista de Antropología Iberoamericana 13, no. 1 (January 1, 2018): 119–22. http://dx.doi.org/10.11156/aibr.v13i1.68211.

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Abstract:
La revista científica Ankulegi nació en 1997, y las lenguas de la revista son euskera, castellano y francés. En cuanto a la estructura general de la revista, podríamos decir que esta se divide, principalmente, en dos secciones de artículos: «monográfico» y «colaboraciones». En el apartado «monográfico» se recogen artículos en torno al tema central del número, y en el apartado «colaboraciones» se reúnen artículos de temática libre. Además, cuenta con una sección de reseñas de libros de antropología social y cultural y otra de entrevistas. En esta ocasión, reseñamos el número 18 de la revista, cuyo monográfico está dedicado a «Arte(s) y las Antropología(s)».
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Dissertations / Theses on the topic "Antropologia sociale"

1

GAROFALO, Pietro. "Antropologia del denaro. Linguaggio, valore e ontologia sociale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/95587.

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2

Languasco, Silvia <1987&gt. "Crimine e follia. La costruzione sociale della devianza tra diritto, neuroscienze e psichiatria." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4189.

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Abstract:
La devianza,così come i concetti di crimine e follia che include, sono socialmente costruiti. Ogni cultura ha i propri criminali e i propri folli caratterizzati dall'essere anormali, diversi dalla norma. Proprio in questi soggetti, anche storicamente e soprattutto in Occidente, si è rintracciato l'elemento disturbatore, perturbante l'ordine pubblico, che apporta dolore, sofferenza e problemi agli altri componenti della società. Nella contemporaneità, nel tentativo di trovare delle spiegazioni all'agire criminale, hanno fatto ingresso nel campo penalistico le neuroscienze forensi che forniscono una spiegazione di tipo biologico ai comportamenti devianti. Il rischio paventato da molti studiosi al riguardo dell'utilizzo di queste tecniche mediche usate (recentemente anche in Italia) come prove in tribunale comprovanti la parziale o totale mancanza della capacità di intendere e di volere dell'imputato, è quello di un ritorno al paradigma determinista. Paradigma che richiama la teoria dell'atavismo di Cesare Lombroso per l'impostazione riduzionista. Se l'imaging cerebrale e la genetica molecolare sono fertili terreni scientifici che possono portare a scoperte importanti sul funzionamento del cervello e del comportamento umano, anche criminale, se non usate con cautela rischiano di creare delle idee che negano la possibilità di scelta e l'esistenza del libero arbitrio, che portano a sovrapporre le figure di matti e rei, che sminuiscono le discipline di cura privandole della loro ragion d'essere portando a soluzioni che escludono definitivamente i colpevoli dalla società e che non contemplano l'efficacia della prevenzione. Affinché nell'immediato futuro questi risvolti non si verifichino è necessario che la criminologia amplifichi il suo impianto interdisciplinare e che adotti uno sguardo antropologico sull'essere umano che delinque, analizzandolo nella sua completezza e complessità. Solo così è possibile arrivare a comprendere il perché si delinque e a prospettare soluzioni alla questione criminale che pensino al bene della società ma anche a quello del criminale.
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3

Ravaglia, Franco <1990&gt. "L’Inclusione sociale dei richiedenti asilo tramite lo sport: l'esempio della Polisportiva San Precario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13670.

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Abstract:
Il progetto è un lavoro etnografico svolto a Padova, il quale congiunge il mio lavoro all'interno di un centro di accoglienza richiedenti asilo con la mia passione per lo sport. In particolare vorrei analizzare come lo sport sia fonte di inclusione sociale e benessere psico-fisico per ragazzi spesso in condizione di emarginazione come gli immigrati ospitati nelle nostre strutture. La mia ricerca è frutto di due anni di lavoro come operatore sociale, ruolo che mi ha dato anche la possibilità di inserire i ragazzi nelle società sportive, in particolare grazie ai rapporti instaurati con la Polisportiva San Precario, società che si impegna quotidianamente a combattere razzismo e discriminazione attraverso iniziative e buone pratiche.
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Pellizzer, Giorgia <1992&gt. "L'erosione della laguna come metafora dell'erosione di un tessuto sociale: il caso di Burano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12118.

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Abstract:
L'elaborato intende offire uno scorcio sulla marginalizzazione e l'abbandono di un centro urbano sui generis com'è Venezia, ponendo l'accento sulle pratiche tradizionali abbandonate e sullo spopolamento. Come caso studio è stata scelta la comunità dell'isola di Burano, con un focus sui pescatori ivi residenti e sul loro modo di interagire nel e con il paesaggio, a fronte delle nuove sfide lanciate dal turismo e dalle piccole opere di ingegneria naturalistica nella laugna.
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5

Tori, Luca. "Costumi femminili nell'arco sud-alpino nel I millenio A. C. Tra archeologia sociale e antropologia." Paris, EPHE, 2012. http://www.theses.fr/2012EPHE4001.

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Abstract:
L’étude est consacrée à la reconstitution du vêtement féminin à l’âge du Fer dans les territoires qui englobent aujourd’hui le Haut-Valais, le Tessin (CH) et une partie du Piémont (I). Les sources utilisées sont de nature archéologique : tombes, dépôts et habitats. La première partie se penche sur l’étude des vêtements en tant que systèmes de communication non verbale à travers lesquels l’individu se représente au sein de la communauté. Entre le VIIe et le Ve siècle av. J. -C. , on distingue dans les ensembles funéraires une dualité dans le choix du mobilier, qui dépend du genre et du sexe (distinction homme-femme) : le choix d’un bijou est lié aussi à l’âge de celui ou celle qui le porte, ainsi qu’à son rôle dans la société. Depuis le IVe siècle av. J. -C. , on remarque un changement dans la représentation du genre. L’étude prend en considération deux types de vêtement principaux, qui sont définis par les éléments métalliques et les parties du corps où ils sont portés (tête, cou, poitrine, taille, bras, jambes) et correspondent à des groupes culturels différents. La deuxième partie est consacrée à l’analyse du vêtement dans sa fonction apotropaïque, en prenant en considération les amulettes intégrées dans la parure. Usages secondaires et réparations des pièces métalliques illustrent enfin l’histoire complexe du vêtement entre la production et la déposition volontaire
Several topics about Iron Age female dress in the territories today corresponding to Upper Valais, Ticino (CH) and a part of Piemonte (I) are discussed in the present study. Archaeological sources are utilized: graves, deposits and settlements. The first axis focuses on dress as non verbal communication system through which the individual represents itself in front and within the community. Between the 7th century and 5th century B. C. Bipolar patterns can be recognized in grave-goods assemblages: they have to be correlated primarily to gender and sex (distinction between female and male). Some categories appear to be age specific; some others depend on the role in the society. From the 4th century B. C. We experience a change in gender configurations. Two main dresses defined by metal pieces and zones of the body where they are worn (head; neck; chest; bell; arms; legs) are detectable in the area: they can be referred to different cultural groups. The second part is devoted to the analysis of dress as protection against negative influences, with special attention to amulets integrated in the ornament. Reparations of metal pieces, and second-hand phenomena – especially what belts and brooches are concerned – illustrate the complex history of dress between production and deposition in the ground
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Tonini, Sara <1995&gt. "The Infectiousness of Dance. La realtà di Operaestate Festival Danza: Arte, Attivismo e Pratiche d'Inclusione Sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20057.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca intende aprire una riflessione inerente al valore delle pratiche portate avanti dalla sezione danza dell’organizzazione Operaestate Festival Veneto di Bassano del Grappa e agli intenti che si celano dietro a queste, legati a una nuova visione del ruolo e del potenziale, della pratica e della fruizione della danza all’interno della società. Emerge, difatti, il quadro di una realtà che si spinge ben oltre un Festival, in cui la danza esce dai teatri per rientrare nella vita quotidiana delle persone. La lettura dei processi, che stanno prendendo forma e si stanno evolvendo all’interno di questo contesto, avverrà alla luce di uno sguardo più ampio, che tiene conto dello sviluppo dell’articolata rete di relazioni che Operaestate Festival Danza / Centro per la Scena Contemporanea (CSC) ha coltivato tanto sul piano cittadino, regionale, nazionale, quanto soprattutto sul piano europeo e internazionale. Il primo caso di studio si riferisce alle attività che hanno segnato la conclusione del progetto europeo Migrant Bodies – Moving Borders: il simposio finale del 12 e 13 luglio 2019. Il secondo caso di studio concerne invece il progetto coreografico Folk Manifold, realizzato per la città di Bassano dalla coreografa Masako Matsushita in collaborazione con quattro danzatrici del territorio e il danzatore gambiano Lamin, portato in scena per la prima volta in piazza Garibaldi il 12 luglio 2019. La pratica e la fruizione della danza si fanno strumenti d’incontro, negoziazione e costruzione di relazioni, riposizionamenti, riappropriazione di spazi sociali e di visibilità, configurandosi come mezzi per dare avvio a processi di cambiamento all’interno della società. Particolarmente interessanti risultano il desiderio di artisti e operatori di espandere i confini della disciplina della danza contemporanea e assumere un ruolo attivo nel territorio, così come le strategie impiegate per raggiungere questi obbiettivi. Emergono in questo senso, nei progetti e nelle pratiche costruite nel contesto di Operaestate, numerose affinità con l’antropologia pubblica e applicata, sia da un punto di vista delle metodologie e dei principi di ricerca e di azione, sia da un punto di vista divulgativo. È presente il desiderio di ampliare il bacino di persone a cui ci si rivolge e di diffondere concetti e pratiche che permettano, ad esempio, il superamento degli stereotipi e delle difficoltà legate all’affrontare la diversità. Viene adottata l’espressione Public Dance, coniata da Tamisari in relazione alla costruzione del parallelismo sviluppato in questa tesi e alla scelta dei luoghi in cui si sviluppano i progetti e vengono agite le performance.
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7

Giannotta, Anna Karin <1990&gt. "LA VITA SOCIALE DEI RIFIUTI IN MAROCCO PRATICHE FORMALI ED INFORMALI DI RECUPERO E DI CONDIVISIONE A CASABLANCA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12405.

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Abstract:
Il presente studio, frutto di una ricerca sul campo condotta a Casablanca (Marocco), si concentra sulla vita sociale del rifiuto intesa come evento in grado di produrre forme di scambio e condivisione tra persone, luoghi ed oggetti, tramite pratiche formali ed informali, spazialmente e temporalmente definite. Dopo aver esplorato lo sviluppo nell’ultimo secolo (dal 1912 - anno dell’istituzione del Protettorato francese sul Marocco - ad oggi) degli aspetti amministrativi, politici, legali in merito alla gestione dei rifiuti, saranno delineati i tratti determinanti l'attuale sistema di smaltimento in Marocco e a Casablanca. L’etnografia illustrerà le tre fasi salienti della vita sociale dei rifiuti, interpretate secondo la prospettiva e le pratiche di attori sociali centrali: il recupero dei rifiuti da parte dei cosiddetti bou’âra o chiffonniers (i recuperatori informali di rifiuti); lo stoccaggio degli stessi all’interno delle goulssa (centri di selezione e differenziazione solitamente situati in periferia) ad opera di grossisti e semi-grossisti; l’integrazione nella sfera economica formale del lavoro dei bou’âra ad opera di una Ong “Enda Maghreb”. Infine sullo sfondo di questa scena culturale sarà indispensabile tener conto del ruolo di un quarto attore sociale, le istituzioni, che "dietro le quinte" sembrano pilotare indirettamente lo scenario presentato.
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8

Baggio, Marta <1978&gt. "La costruzione sociale della Sindrome d'Asperger. Un'analisi delle diagnosi emesse per soggetti minori ed adulti nell'Azienda ULSS n° 8." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2320.

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Abstract:
La Sindrome d’Asperger è stata recentemente riconosciuta tra i disturbi a spettro autistico a partire dalla sua classificazione nell’ICD-10 e nel DSM IV: chi ne è affetto ha difficoltà nel relazionarsi con l’ altro, non riconosce facilmente le emozioni, può essere goffo, ha interessi bizzarri e ristretti, ma ha un buon quoziente d’intelligenza che può significare una prognosi positiva, se si interviene precocemente nel trattamento. Secondo alcuni studi recenti, sembra persino che molti tra i più famosi geni dell’umanità siano stati affetti da Sindrome d’Asperger. Nella realtà quotidiana, pochi di questi soggetti potranno arrivare a tali successi, ma con l’aiuto dei Servizi Specialistici si può intervenire affinchè costoro diventino autonomi e si integrino nella società. Dal riconoscimento della Sindrome ad oggi si assiste però ad un aumento delle diagnosi tra i minori in carico ai Servizi di Neuropsichiatria Infantile, mentre tra i Servizi che si occupano di Disabilità nell’Età Adulta, i soggetti in carico sono numericamente irrilevanti. Si dimostra, attraverso un’indagine condotta nel territorio dell’Azienda ULSS n° 8, che la Sindrome di Asperger è spesso sconosciuta tra gli adulti che ne sono affetti e che i suoi disturbi sono interpretati come sintomi di altri disagi. Gli adulti con Sindrome d'Asperger non sono pertanto facilmente riscontrabili nei Servizi Specialistici, poichè, al compimento della maggiore età, ottengono una nuova diagnosi. L’approccio differente dei Servizi alla malattia incide pertanto sul percorso di cura, compromettendone l'integrazione nel tessuto sociale e l'autonomia del soggetto adulto.
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9

Torre, Monia <1987&gt. "“Disastro Taranto”: Poi ho capito che ci stavano ammazzando a tutti. Vulnerabilità sociale e percezione del rischio fra ambiente, lavoratori e cittadini." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4979.

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Abstract:
In questo lavoro prendo in considerazione il nesso che si è instaurato a Taranto fra stabilimento siderurgico, ambiente e società in una prospettiva antropologica che pone al centro i concetti di “disastro” e “percezione del rischio”. Storicizzare la costruzione della vulnerabilità sociale in questo contesto mi porta a concentrarmi sulla medicalizzazione del conflitto, tentando di cogliere il legame fra costruzione della vulnerabilità sull’ambiente di lavoro e associazionismo cittadino.
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10

Feo, Nicola. "L'innaturale convivenza : antropologia e società nel penserio di Leopardi." Thesis, Dijon, 2011. http://www.theses.fr/2011DIJOL027.

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Abstract:
L’argument de ma thèse correspond à la conception de la société de Leopardi. Dans la première partie, on a affronté la question au travers de l’analyse des régimes politiques qui se sont succédés dans l’histoire: monarchie primitive, république, despotisme. Dans la deuxième partie on a pris en considération la théorie générale de la société, en vérifiant comment elle se déroule dans différents contextes d’écriture: Zibaldone, Operette morali, Pensieri, Palinodia, La ginestra
The argument of my thesis corresponds to the Leopardi’s conception of society. In the first part I have faced the problem through the analysis of the political systems that have followed each other in time: primitive monarchy, republic, despotism. In the second part I have considered the general theory of society, verifying the way it develops in different contexts of writing: Zibaldone, Operette morali, Pensieri, Palinodia, La ginestra
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Books on the topic "Antropologia sociale"

1

Manfredi, Mario. Teoria del riconoscimento: Antropologia, etica, filosofia sociale. Firenze: Le lettere, 2004.

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2

Pieretti, Antonio. Oltre lo smarrimento: Linee di antropologia sociale. Roma: Dehoniane, 1992.

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3

Pieretti, Antonio. Oltre lo smarrimento: Linee di antropologia sociale. Roma: dEdizioni dehoniane, 1992.

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4

Dopo lo Stato: Storia e antropologia della ricomposizione sociale nella Somalia settentrionale. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2010.

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5

Benetti, Dario. Le radici di una valle alpina: Antropologia storica e sociale della Val Tartano. Sondrio: Cooperativa editoriale Quaderni valtellinesi, 1995.

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6

Joan, Frigolé Reixach, ed. Antropologia social. Barcelona: Edicions Proa, 1995.

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7

Silva, Francisco Javier Franco. Antropología social. Bogotá, D.C: Universidad Nacional Abierta y a Distancia, Facultad de Ciencias Administrativas, 2003.

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8

1950-, Fabietti Ugo, and Salzman Philip Carl, eds. The anthropology of tribal and peasant pastoral societies: The dialectics of social cohesion and fragmentation = Antropologia delle società pastorali tribali e contadine : la dialettica della coesione e della frammentazione sociale. Pavia: Collegio Ghislieri, 1996.

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9

Marzal, Manuel M. La antropología social. Lima, Perú: Pontifícia Universidad Católica del Perú, 1996.

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10

Lagunas, David. Estudios de antropología e historia: Antropología social. Pachuca, Hidalgo: Universidad Autónoma de Estado de Hidalgo, 2010.

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Book chapters on the topic "Antropologia sociale"

1

Honneth, Axel, and Hans Joas. "I. Antropologia e materialismo storico." In Agire sociale e natura umana, 33–69. Rosenberg & Sellier, 2023. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.9777.

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2

"Los usos sociales del dolor." In Antropología del dolor, 179–226. Metales Pesados, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvvh86m7.10.

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3

"La construcción social del dolor." In Antropología del dolor, 111–66. Metales Pesados, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvvh86m7.8.

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4

MARQUES, FILIPE. "BRANQUIDADE COMO “FERRAMENTALIDADE” DE ANÁLISE DA VIOLÊNCIA POLICIAL." In Ciência Brasileira: Múltiplos olhares - Direito, Sociologia, Política, Antropologia e Serviço Social. Brasil: Even3 Publicações, 2023. http://dx.doi.org/10.29327/cb-direito-sociologia-politica-antropologia-servico-social-1.599830.

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5

Henrique Miotto Donadeli, Paulo. "O CÓDIGO PENAL DE 1890 E OS CRIMES CONTRA A SEGURANÇA INTERNA DA REPÚBLICA." In Ciência Brasileira: Múltiplos olhares - Direito, Sociologia, Política, Antropologia e Serviço Social. Brasil: Even3 Publicações, 2023. http://dx.doi.org/10.29327/cb-direito-sociologia-politica-antropologia-servico-social-1.599811.

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Francisco Silva de Paula, Ricardo, Alini de Fatima Avelino, Karine Ayumi Maeoka Hara, and Clarissa Bueno Wandscheer. "A ATUAÇÃO DO PODER JUDICIÁRIO INTEGRANTE DO SISTEMA DE JUSTIÇA NA EXECUÇÃO DE POLÍTICAS PÚBLICAS DECORRENTES DE DANO AMBIENTAL: CASO SAMARCO." In Ciência Brasileira: Múltiplos olhares - Direito, Sociologia, Política, Antropologia e Serviço Social. Brasil: Even3 Publicações, 2023. http://dx.doi.org/10.29327/cb-direito-sociologia-politica-antropologia-servico-social-1.599831.

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Canonica, Giovane. "UMA ANÁLISE EPISTEMOLÓGICA SOBRE O CAPACITISMO DA MULHER DEFICIENTE E A PERPETUAÇÃO DESTE PELOS MODELOS JURÍDICOS E SOCIAIS TRADICIONAIS." In Ciência Brasileira: Múltiplos olhares - Direito, Sociologia, Política, Antropologia e Serviço Social. Brasil: Even3 Publicações, 2023. http://dx.doi.org/10.29327/cb-direito-sociologia-politica-antropologia-servico-social-1.599902.

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8

Caetano, Edson. "EPISTEMOLOGIAS DECOLONIAS: O BEM VIVER ENQUANTO CRÍTICA AO PENSAMENTO EUROCÊNTRICO." In Ciência Brasileira: Múltiplos olhares - Direito, Sociologia, Política, Antropologia e Serviço Social. Brasil: Even3 Publicações, 2023. http://dx.doi.org/10.29327/cb-direito-sociologia-politica-antropologia-servico-social-1.599920.

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Berleze, Michele, and Belinda Silva Pereira. "VIOLÊNCIA DOMÉSTICA CONTRA IDOSAS: UM OLHAR CONJUNTO DO DIREITO E DA PSICOLOGIA PARA PRESERVAR SEUS DIREITOS E A AUTOESTIMA." In Ciência Brasileira: Múltiplos olhares - Direito, Sociologia, Política, Antropologia e Serviço Social. Brasil: Even3 Publicações, 2023. http://dx.doi.org/10.29327/cb-direito-sociologia-politica-antropologia-servico-social-1.599910.

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REGINA ROCHA DE LIMA, SANDRA. "O DIREITO À EDUCAÇÃO EM SEXUALIDADE AOS ADOLESCENTES: UMA REVISÃO NAS PUBLICAÇÕES DE 2014-2019." In Ciência Brasileira: Múltiplos olhares - Direito, Sociologia, Política, Antropologia e Serviço Social. Brasil: Even3 Publicações, 2023. http://dx.doi.org/10.29327/cb-direito-sociologia-politica-antropologia-servico-social-1.599504.

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Conference papers on the topic "Antropologia sociale"

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BARRETO, Marcus Vinícius Rios. "A questão da identidade sob o viés da Antropologia do político." In VII Semana de Ciências Sociais UNIFESP - (des)Identidade Nacional. São Paulo: Editora Edgard Blücher, 2014. http://dx.doi.org/10.5151/socsci-secunifesp-015.

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2

Borges, Josefa Lusitânia de Jesus, Maria Eduarda Santana Santos, and Nubia dos Reis Pinto. "Gênero e saúde no trabalho docente em serviço social." In I Mostra Científica em Antropologia e Saúde: Diálogos em Gênero, Diversidade e Direitos Humanos. Revista Remecs, 2022. http://dx.doi.org/10.24281/imostracientifica2022.1.91-94.

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3

Budanov, Vladimir. "QUANTUM-SYNERGETIC ANTROPOLOGY: ON THE BORDERS OF THE NEW TECHNOLOGICAL ORDER." In 4th International Multidisciplinary Scientific Conference on Social Sciences and Arts SGEM2017. STEF92 Technology, 2017. http://dx.doi.org/10.5593/sgemsocial2017/22/s09.075.

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4

Cirilo, Maria Heloísa Alves Crispim, and Emmanuel de Almeida Farias Júnior. "GT 4 - Análise dos efeitos sociais de megaprojetos junto às comunidades quilombolas de Anajatuba." In VII REUNIÃO EQUATORIAL DE ANTROPOLOGIA - REA, MIGRAÇÕES, DESLOCAMENTOS E DIÁSPORAS: VIOLAÇÕES DE DIREITOS. Recife, Brasil: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/163863.1-2.

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5

Hernández Navarro, Patricia. "Design of information systems as an aid to migrants." In Systems & Design: Beyond Processes and Thinking. Valencia: Universitat Politècnica València, 2016. http://dx.doi.org/10.4995/ifdp.2016.3218.

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Abstract:
Starting from the official announcement called by the International Committee of the Red Cross and the Universidad Iberoamericana’s Program on Migration for the 1st Contest “Let us help those who aid migrants”, students of the degree course on Graphic Design and an interdisciplinary group of teachers developed a “visual communication system to promote hygiene and health in hostels lodging migrants in transit.”[1] Through the use of a dialectical – reflexive methodology[2] it was possible to implement the reasonable development of a common language for the different disciplines intervening in the design process, taking into account the relationship between sign and images’ comprehension by users. This paper intends to show, by way of the study of a case, the importance of the design processes and of the use of new social tools, such as Ethnography, opening new perspectives in the analysis, perception, interaction and conception of better designs. [1] http://www.crmsv.org/documentos/CICR%20-%20Actividades%20de%20asistencia%202014.pdf [Consulta: 10 de junio de 2013] [sin autoría reconocida] [2] Dietz, G. (2011). “Hacia una Etnografía doblemente reflexiva: una propuesta desde la Antropología de la interculturalidad”. Revista de Antropología Iberoamericana. Vol. 8 No. 1 Enero-abril, Pág.3-26. DOI: http://dx.doi.org/10.4995/IFDP.2016.3218
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Santos, Lidia Ribeiro Bradymir dos. "GT 6 - Racismo religioso em Salvador/BA: uma análise da produção teórica das ciências sociais." In VII REUNIÃO EQUATORIAL DE ANTROPOLOGIA - REA, MIGRAÇÕES, DESLOCAMENTOS E DIÁSPORAS: VIOLAÇÕES DE DIREITOS. Recife, Brasil: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/163863.1-9.

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7

Rocha, Geovana Alves, and Emmanuel de Almeida Farias Júnior. "GT4 - Quilombos frente ao COVID- 19: os efeitos sociais da duplicação da rb-135 diante da pandemia." In VII REUNIÃO EQUATORIAL DE ANTROPOLOGIA - REA, MIGRAÇÕES, DESLOCAMENTOS E DIÁSPORAS: VIOLAÇÕES DE DIREITOS. Recife, Brasil: Even3, 2022. http://dx.doi.org/10.29327/163863.1-3.

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8

Arcoverde Jr, José Carlos Porto, and Leonardo Augusto Gomez Castillo. "Análise da obra de Pierre Bourdieu pelo método da mineração de texto, utilizando R." In Congresso Latino-Americano de Software Livre e Tecnologias Abertas. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2020. http://dx.doi.org/10.5753/latinoware.2020.18630.

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Abstract:
Nos últimos anos vimos os campos de ciência de dados e ciências sociais cada vez mais se aproximando. A estatística, que sempre teve um papel importante na sociologia, ganha espaço em outras disciplinas como antropologia e literatura. Tal expansão se dá por conta do desenvolvimento de um poder computacional associado à criação de novos algoritmos, em especial no campo da Natural Language Programming, promovendo, mais do que uma análise estatística, uma possibilidade de entendimento de contexto, aplicada à mineração de textos. A contribuição da comunidade de Software Livre é observada no presente artigo na produção de pacotes na linguagem R, que tem sido um meio de iniciação de pesquisadores não-programadores no uso desses recursos computacionais. No presente artigo é introduzido o uso dos métodos de mineração de texto, por meio do Sistema R, por usuário que não tem o conhecimento de programação, como exercício propomos uma análise de agrupamento para dar uma nova possibilidade de leitura de parte da obra do Sociólogo Pierre Bourdieu.
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González, Ángel José Villa, and Paloma Sánchez Gómez. "Un estudio de público digital para un museo y una sociedad confinada/ A study of a digital audience for a museum and a confined society." In Congreso CIMED - I Congreso Internacional de Museos y Estrategias Digitales. Valencia: Universitat Politècnica de València, 2021. http://dx.doi.org/10.4995/cimed21.2021.12215.

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Abstract:
El 2020 ha sido, por razones obvias, un año complicado para la sociedad y dentro de ella para los museos y sus visitantes. Estar cerrados fisicamente (y posteriormente limitados en cuanto a acceso y accesibilidad) provocó que tuviésemos que estar más abiertos que nunca de forma digital. En el Museo Nacional de Antropología llevamos a cabo un plan específico para abordar la especial situación de este año del Covid.Al terminar el año, era necesario analizar como habían funcionado las nuevas estrategias digitales y que relación tenían con la actividad "física" del museo. Por ello decidimos llevar a cabo un estudio de público digital aprovechando que el año ofrecía horquillas temporales muy diferenciadas. Analizamos los datos ofrecidos por nuestra página web (a través de google analitycs) y por nuestras redes sociales y los cruzamos con cada momento del año y la actividad física del museo. En la comunicación explicaremos metodología y ampliaremos las conclusiones generales que del estudio se extrae sobre el público digital.
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Gallardo Frías, Laura. "Del no-lugar al lugar en espacios barriales de Santiago de Chile: investigación-acción enfocada en la didáctica de la proyectación arquitectónica." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Instituto de Arte Americano. Universidad de Buenos Aires, 2013. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.5867.

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Abstract:
Se describe una parte de la investigación-acción realizada durante 2012-2013, partiendo del estudio de diferentes conceptos sobre Lugar y No-Lugar, pertenecientes a distintos autores procedentes de: la filosofía, la antropología, la sociología, las bellas artes y la arquitectura, a fin de llegar a la definición de estos términos utilizándolos como punto de partida de reflexión en el proceso proyectual. Se comienza por el estudio de los No- Lugares en nuestros días, de su aumento desenfrenado, revisando su concepción teórica e identificándolos y contrastando la vivencia del ser humano en los mismos dentro la ciudad de Santiago de Chile. Y partir de la toma de conciencia de este aumento de los No-Lugares, se potencia el desarrollo de propuestas arquitectónicas que revaloricen la NECESIDAD DE LUGAR, considerándose como principal Lugar al ser humano, estudiándose, a parte de sus proporciones y relaciones físicas-espaciales con el lugar y el contexto, los vínculos sociales y antropológicos. It describes an action-research conducted during 2012-2013, from the study of different concepts of place and non-place, belonging to different authors from: philosophy, anthropology, sociology, fine arts and architecture, affine arrive at the definition of these terms by using them as a starting point for reflection on the project process. It begins with the study of non-places nowadays, rampant increase of reviewing its theoretical conception and identifying and contrasting the experience of human beings in the same within the city of Santiago. And from awareness of this increase in non-places, enhances the development of architectural proposals to revalue the need for PLACE, regarded as the Main place human being, studying, apart from its proportions and physical-spatial relationships with place and context, anthropological and social ties.
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