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1

Migliorati, Piergiacomo. "C.G. Jung, oggi." STUDI JUNGHIANI, no. 49 (May 2019): 9–16. http://dx.doi.org/10.3280/jun1-2019oa7906.

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Abstract:
L'autore, padre storico di Studi Junghiani e maestro di molti analisti dell'AIPA, nell'editoriale del primo numero della Rivista, qui ristampato, faceva il punto sulla psicologia analitica in quel momento storico. Le sue domande suonano ancora oggi, dopo ventiquattro anni, incredibilmente attuali: "qual è il rapporto tra la psiche e il mondo di oggi? E quale parola l'analisi ha ancora da dire in proposito?"
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Maiorca, Rosario. "Ha ancora senso fare oggi EDD." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 13, Suppl. 2 (July 1, 2001): S34. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2001.1682.

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3

Maiorca, Rosario. "Ha ancora senso fare oggi EDD." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 13, no. 2_suppl (July 2001): 34. http://dx.doi.org/10.1177/03949362010130s213.

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4

Peloso, Paolo Francesco. ""Ritorno a Basaglia": una prospettiva possibile per la salute mentale? "Back to Basaglia": A possible perspective for mental health?" PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (November 2022): 593–612. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-004005.

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Abstract:
Vengono ripresi alcuni problemi affrontati nel volume Ritorno a Basaglia? La deistituzionalizzazione nella psichiatria di ogni giorno (Peloso, 2022). La questione se per la psichiatria italiana di oggi possa essere utile guardarsi indietro, a Basaglia e più in generale agli anni delle lotte che hanno portato alla promulgazione della Legge 180/1978, e se questo sia ancora possibile in un'Italia e in un mondo che sono cambiati sotto molti aspetti, viene affrontata a tre livelli: quello dell'operatore, quello dei Servizi e quello dell'inclusione sociale. Viene concluso che certo, sotto molti aspetti le istanze egualitarie, libertarie e solidaristiche che favorivano la deistituzionalizzazione e la lotta contro l'esclusione sembrano oggi avere perso forza e questo rende, soprattutto al terzo livello, tutto più difficile. Tuttavia probabilmente ciò non è ancora vero al punto di togliere alla "scelta" che ciascuno di noi può compiere e alla responsabilità personale ogni spazio, e perciò Basaglia e i suoi anni rimangono, sotto molti aspetti, un punto di riferimento importante per orientare il lavoro d'aiuto tanto a livello dell'operatore che al livello dell'organizzazione e dell'azione dei Servizi di cura.
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Berti, Enrico. "Sono ancora utili oggi le categorie di Aristotele?" Rivista di estetica, no. 39 (December 1, 2008): 57–72. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.2024.

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Avarotti, E., and R. Gangitano. "L'osteoporosi in Italia oggi." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 4 (August 2002): 431–37. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500412.

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Abstract:
L'andamento e la diffusione della Osteoporosi assume sempre maggiore rilevanza dato l'aumento continuo della vita media della popolazione. Per tale motivo valutati gli eventi finali della malattia Osteoporosi rappresentati da fratture del femore prossimale, delle vertebre e del polso e valutate sia l'incidenza che i costi per il sistema sanitario, gli Autori vogliono porre il giusto accento sugli aspetti terapeutici più moderni quali la Vertebroplastica ed il Trattamento Ortopedico delle fratture, come anche sulla terapia farmacologica di prevenzione. La patologia osteoporotica stante la sempre maggiore presenza nella popolazione mondiale ed italiana in particolare di soggetti anziani con incremento della aspettative di vita media, non può più essere sottovalutata. Il gap fra la esatta conoscenza dei rischi del paziente osteoporotico e la giusta e tempestiva intrapresa di una terapia preventiva deve essere ancora compreso e colmato.
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Negri, Martino. "Children and poetry in Italy since the Nineteenth Century. Historical reconstructions and interpretative hypotheses." Rivista di Storia dell’Educazione 7, no. 2 (December 3, 2020): 3–10. http://dx.doi.org/10.36253/rse-10093.

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Abstract:
[…] credo che oggi il più insidioso e temibile nemico della poesia sia la poesia stessa, o meglio la sua idea, il suo mito, la sua nobiltà tradizionale: un valore che appare tuttora, immotivatamente, garantito di per sé come eccellente. Meglio ancora: credo che oggi i veri nemici della poesia siano diventati i poeti, che scrivono quello che scrivono mettendosi al riparo, sotto la protezione della nobiltà del genere letterario. (Berardinelli 2008, 25)
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Borgna, Eugenio. "La psichiatria italiana, oggi." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (November 2022): 565–70. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-004003.

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Abstract:
Vengono presi in rassegna alcuni problemi e aspetti critici dello stato della psichiatria italiana oggi, a quarantacinque anni dalla Legge 180 del 1978, che fu ispirata dagli insegnamenti di Franco Basaglia (1924-1980) e che inaugurò una nuova stagione caratterizzata dalla progressiva chiusura dei manicomi e dalla psichiatria di comunità. Viene messo in luce come, nonostante vi siano ancora aspetti problematici (ad esempio l'attrazione di molti psichiatri nei confronti di una psichiatria che sottolinea prevalentemente l'uso dei farmaci e gli aspetti biologici della sofferenza mentale), la riforma psichiatrica del 1978, grazie alla articolazione territoriale dell'assistenza, ha la possibilità di facilitare relazioni di cura maggiormente ancorate all'ascolto e al dialogo, che inducano a rispettare la dignità della sofferenza e a inserire la somministrazione dei farmaci in un contesto psicoterapeutico e socioterapeutico. I paragrafi coi quali si articola questo articolo sono i seguenti: "Le premesse", "Le ombre", "Le penombre", "La sofferenza psichica nella sua dignità", "Alcuni pensieri di Basaglia", "Cosa manca oggi", "La importanza delle parole", "La pandemia", "Alcune conclusioni".
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9

Nappi, Carmine, Costantino Di Carlo, and Stefania Sparice. "L'etinilestradiolo ha ancora un ruolo leader nell'associazione estroprogestinica?" RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2011): 41–44. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002007.

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Abstract:
L'uso dei contraccettivi orali č ormai una pratica medica avviata sulla quale la ricerca č in continua allerta per limitarne gli effetti collaterali. Oggi, l'associazione di estrogeni naturali e progestinici sintetici ha permesso la sperimentazione di nuove terapie in grado di apportare significative attenuazioni dei rischi e delle patologie correlate all'uso dei farmaci tradizionali.
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Monica, Ugo Della. "La rovente estate del ‘43 quando Mussolini, Hitler, Roosevelt e Churchill decisero il destino dell’Italia." Ciencia Nueva. Revista de Historia y Política 2, no. 1 (March 9, 2018): 119. http://dx.doi.org/10.22517/25392662.17231.

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Abstract:
In queste pagine ho voluto ripercorrere, in una sorta di memoria, quei mesi cruciali per il destino del nostro Paese che vanno dall’inizio di luglio alla fine di settembre del 1943. Mesi in cui la guerra a fianco dell’alleato germanico si trasformò nella guerra combattuta contro il nemico germanico e che vide per l’Italia una disastrosa disfatta. Il popolo italiano si trovò travolto, grazie alle decisioni e soprattutto alle scelte altrui, in un vortice che nel giro di una stagione lo avrebbe completamente inghiottito, senza avere nemmeno il tempo di capire cosa realmente stesse accadendo. Sono i mesi in cui si è passati dall’essere fascisti sicuri al diventare antifascisti convinti; mesi in cui ci si è visti uccidere dai compagni tedeschi, alleati da anni; mesi in cui i nemici angloamericani, si sono trasformati in quei generosi amici, prodighi di quelle leccornie che mai sino ad allora erano state gustate. Non è stato certamente facile per gl’italiani di allora attraversare e superare questo periodo che è risultato essere cruciale per il prosieguo di quella guerra che si pensava fosse terminata prima il 25 luglio e poi l’8 settembre e che invece durò ancora a lungo. Oggi è sempre più raro, ma ancora possibile, incontrare quei ragazzini di allora che, nonostante siano trascorsi oltre settant’anni, con lucida memoria ricordano ogni singolo momento, ogni singolo evento e finanche ogni singolo messaggio radiofonico con cui venivano annunciati gli eventi che si stavano vivendo. Per tutti coloro che, come me, non hanno vissuto quel periodo, propongo la lettura di questo “diario”, rimanendo fedele ai fatti e soprattutto evitando giudizi e commenti personali. Il tutto oggi è possibile grazie al fatto che, trascorsi settant’anni, molti di quei documenti, custoditi negli archivi, sono ormai diventati consultabili, addirittura diverse carte dell’esercito americano si consultano on-line.
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Ventura, Alessandro. "La pagina gialla." Medico e Bambino 40, no. 6 (June 25, 2021): 351–52. http://dx.doi.org/10.53126/meb40351.

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Abstract:
Timpanostomia: c’è poco da aspettarsi - Fibrosi cistica: “… a spasso con il Covid…” - Dolore addominale disfunzionale: ancora più parole che farmaci? - Come “è fatto” un celiaco oggi? - Fluorochinolonici in Pediatria: si può stare tranquilli? - Al cuor… si comanda
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Algini, Maria Luisa. "Sono ancora i "fantagenitori"? Piccolo viaggio tra nonni di oggi." INTERAZIONI, no. 1 (April 2017): 79–93. http://dx.doi.org/10.3280/int2017-001005.

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Magistroni, Riccardo. "La ricerca oggi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 3 (July 10, 2013): 282–87. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1056.

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Abstract:
La ricerca di base ha identificato i due principali difetti legati alla patologia policistica: a) le cellule cistiche proliferano eccessivamente e b) queste cellule secernono del fluido che ingrossa le cisti. Le principali strategie in studio nell'ADPKD consistono nell'utilizzo di farmaci in grado di interferire con i meccanismi cellulari legati a questi difetti. Una delle strategie esplorate è stata l'inibizione del sistema mTOR. Purtroppo, due trial clinici hanno fallito nel mostrare un'attività protettiva di questa classe di farmaci. La somatostatina è un'altra molecola sotto intensa validazione clinica. Al momento, i dati suggeriscono una sua possibile azione di contrasto sulla malattia ADPKD, ma i dati sono ancora preliminari per conclusioni clinicamente significative. Il Tolvaptan è un antagonista recettoriale della vasopressina che è stato ampiamente studiato: un trial clinico di numerosità adeguata ha suggerito un possibile effetto positivo di questa molecola nella riduzione della crescita dei volumi renali e nel raggiungimento di target clinici significativi. Il prossimo futuro vede in campo nuovi trial clinici esplorativi di molecole già valutate nel recente passato e di nuove strategie terapeutiche. Per la numerosità dei pazienti arruolati attira l'attenzione della comunità scientifica lo studio HALT, che esplorerà il ruolo dei farmaci antagonisti del sistema renina-angiotensina nel rallentamento della progressione dell'ADPKD. Inf ne, una categoria di farmaci precedentemente inesplorati riguarda gli inibitori del recettore dell'Epidermal Growth Factor. La ricerca clinica nell'ADPKD è straordinariamente attiva in questo periodo e questa considerazione permette un cauto ottimismo sulle possibili prospettive terapeutiche in questa patologia rimasta a lungo orfana. Qualche ombra sulla prospettiva dei risultati futuri nella ricerca clinica in questo campo proviene dalla constatazione in un numero considerevole di trial di disegni metodologicamente non adeguati.
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Paschino, Luisa. "A proposito di…diete iperproteiche: proviamo a discuterne." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 3 (October 9, 2014): 262–66. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.917.

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Abstract:
Con l'aumento costante della prevalenza di sovrappeso e obesità in tutto il mondo, è sempre maggiore l'interesse e l'utilizzo di diete iperproteiche da parte della popolazione generale per contrastare tale fenomeno. Tuttavia, vi sono ancora oggi forti dubbi sulla sicurezza a lungo termine delle High-Protein diets, soprattutto per quanto riguarda il possibile sviluppo e la progressione della patologia renale. Le diete iperproteiche sono state associate a ipertrofia renale, iperfiltrazione glomerulare, accelerazione della CKD, aumento della proteinuria, maggior rischio di nefrolitiasi e varie alterazioni metaboliche. Mentre è ormai accettato che tali condizioni possono causare un danno renale progressivo nelle persone che già soffrono di patologia renale, meno chiaro è invece l'impatto di un elevato apporto di proteine nei soggetti sani. Una comprensione globale del rischio ad esse correlato è ancora oggi limitata dall'assenza di rigorosi studi a lungo termine sull'uomo e dalla mancanza di una definizione universalmente accettata di High-Protein diet. A tal proposito è bene non indicare diete iperproteiche nei soggetti con GFR
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Mair, Peter. "I CONFLITTI POLITICI IN EUROPA: PERSISTENZA E MUTAMENTO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 28, no. 3 (December 1998): 425–50. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020002623x.

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Abstract:
IntroduzioneMalgrado un trentennio di attente analisi condotte da studiosi provenienti da diversi campi disciplinari e una voluminosa letteratura dedicata alla comprensione e spesso alla verifica della cosiddetta «ipotesi del congelamento» (freezing hypothesis), su ciò che Lipset e Rokkan pensassero si fosse consolidato negli anni '20 permane ancora oggi non poca confusione.
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Algostino, Alessandra. "I Diritti Umani e la sfida dell’Universalità." Revista do Direito 2, no. 49 (September 27, 2016): 4. http://dx.doi.org/10.17058/rdunisc.v2i49.7893.

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Abstract:
Ancora prima della Loro Nascita i Diritti Umani rivelano la Loro Ambiguità; quando si Tratta di scansione e in concreto la Loro Astratta Validità per Qualsiasi Umana persona, si inseriscono delle graduazioni nell'umanità della persona Che consentono giustificare di un Trattamento differenziato: per Vitoria, è stato Stato di Minoriti, Oggi è la cittadinanza?
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D'Onofrio, Felice. "Luci ed ombre nella diagnosi di morte cerebrale." Medicina e Morale 40, no. 1 (April 30, 1991): 59–71. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1148.

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Abstract:
Il trapianto degli organi ed in particolare quello da eseguire a cuore battente del donatore, ha portato alla ribalta il problema del momento della morte. Indubbiamente la morte del cervello con la fine conseguente delle funzioni cardiache e respiratorie è l'indice più sicuro della fine irreversibile di un'esistenza. E' proprio però sull"accertamento della morte cerebrale a tutti i livelli, siano essi corticali o del tronco, che ancora oggi in letteratura emergono incertezze ed opinioni. In tal ottica l'Autore in una breve rassegna riporta i dati della letteratura dai quali emergono ancora oggi risultati contrastanti sulla validità di alcuni accertamenti diagnostici quali l'elettroencefalogramma o quelli relativi alla funzionalità neurovegetativa specie in presenza di risposte abnormi o non concordanti. Si sottolinea l'importanza del trapianto. e quindi della donazione degli organi, ma nel contempo viene ribadita la necessità di esperire tutti gli accertamenti necessari per rilevare la reale perdita della funzione ai vari livelli cerebrali e comunque non considerare mai come donatore un soggetto nel quale vi siano dubbi sui risultati o sulle risposte evocate.
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Scartabellati, Andrea. "Un Wanderer dell'anormalitŕ? Un invito allo studio di Placido Consiglio (1877-1959)." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (November 2010): 89–112. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-003008.

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Abstract:
Placido Consiglio fu tra i piů eminenti psichiatri militari dell'Italia d'inizio '900. Nondimeno, la sua poliforme opera resta in larga parte inesplorata, e la sua figura ancora oggi parzialmente conosciuta. Dopo un'introduzione di carattere generale, si propongono al lettore due testi di Consiglio del 1911 e del 1923. Saggi che testimoniano, una volta di piů, della vitalitŕ dell'approccio positivista nei circoli medici italiani.
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Moro, Renato. "Aldo Moro nelle storie d'Italia." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (December 2010): 17–69. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-002003.

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Abstract:
Le ricostruzioni sintetiche della storia di un paese rappresentano uno specchio del lavoro degli storici. Il saggio č dedicato ad un'analisi di ciň che le storie dell'Italia contemporanea dicono di Aldo Moro, dalla fine degli anni Sessanta fino a oggi, e ripercorre buona parte della discussione sulla storia e i problemi della democrazia italiana degli ultimi quarant'anni. La ricerca sulla storia dell'Italia repubblicana č oggi solidamente avviata; tuttavia, essa non sembra aver trovato ancora quella consapevolezza di concetti interpretativi raggiunti invece nella ricostruzione delle vicende precedenti il 1945. E l'analisi dei giudizi sulla figura di Moro lo conferma. Salvo alcune significative eccezioni, infatti, le storie d'Italia ci dicono di piů sui loro autori, sulle loro simpatie e antipatie, sulle loro culture politiche di riferimento, sulle congiunture attraversate dal paese che su Moro stesso. L'interpretazione della sua figura appare ancora orientata piů dalle formule brillanti della pubblicistica che da studi e ricerche puntuali, i quali, del resto, sono ancora parziali e iniziali. Č stato cosě il «caso Moro» ad avere finora attratto l'attenzione prevalente, provocando lo svilupparsi di una sterminata bibliografia, mentre l'immagine del Moro leader politico e uomo di Stato č rimasta legata alla sua tragica fine. Scarsa eco ha avuto il suggerimento, formulato giŕ nel 1979 da George Mosse, di allargare lo sguardo e cercare di collegare l'esperienza politica di Moro, la sua cultura, le sue analisi, i suoi problemi, alle grandi trasformazioni della democrazia occidentale.
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Gastaldi, Francesco, and Giuseppe Guida. "Made in sud. L'industria tra intervento pubblico e territorio dilapidato." CRIOS, no. 23 (October 2022): 42–55. http://dx.doi.org/10.3280/crios2022-023005.

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Abstract:
Le politiche per il sud dell'Italia attuate dal dopoguerra ad oggi, hanno contribuito a ridurre il divario con il Nord ma, nonostante ciò, questa area costituisce ancora un nodo irrisolto politico e socioeconomico del Paese. Tale condizione si riflette nelle forme territoriali, la cui crisi oggi reclama, da un punto di vista urbanistico, una lettura pertinente e modelli solutivi di tipo strate- gico e un approccio rigenerativo. Il quadro che viene tracciato relativamente all'intervento pub- blico a Sud è centrato sul ruolo di tre attori: la grande industria e lo Stato, con la loro reciproca commistione e il milieu territoriale meridionale. Dal punto di vista territoriale, si è determinato, tra agli altri esiti, un rapporto critico tra le grandi aree industriali e i territori di medie e piccole città attorno alle quali furono impiantate le grandi "piastre" produttive, in particolare delle Aree di Sviluppo Industriale. Attraverso il caso studio della provincia di Caserta, si suggerisce la necessità di un quadro analitico adeguato e un approccio rigenerativo replicabile dove le identità rurali, l'abbandono, il palinsesto storico e una vocazione industriale ancora persistente si contendono il territorio incidendo sulle prospettive di futuro.i.
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Buršić-Giudici, Barbara. "La terminologia vitivinicola da Pellis ad oggi." Tabula : periodicus Facultatis philosophicae Polensis; rivista della Facoltà di lettere e filosofia; Journal od the Faculty of Humanities No. 9 (2011): 28–39. http://dx.doi.org/10.32728/tab.09.2011.2.

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Abstract:
L’Istria è un territorio dove coesistono diversi idiomi originati da due famiglie linguistiche: quella slava e quella romanza. Gli idiomi romanzi ancora vivi sono tre: l’istroveneto, l’istrioto e l’istrorumeno. L’istrioto si è conservato solamente nell’Istria meridionale e in sole sei località. Questi idiomi stanno scomparendo. Vivono solamente nelle vecchie generazioni. La popolazione di Sissano è prevalentemente occupata nella campagna di cui ne conosce ogni segreto e può esprimere perizia, intelligenza e soprattutto amore per la propria terra. La viticultura è un campo che, più degli altri, rifugge per forza maggiore da mutamenti perché priva di mezzi ed esperti di scuole agrarie e il tutto è saldamente attaccato alla tradizione. Ringraziando, quindi, la mancata evoluzione, la terminologia viticola si è conservata al massimo. Nella nostra ricerca abbiamo confrontato la terminologia vitivinicola dell’Atlante Linguistico Italiano (opera promossa dalla Società Filologica Friulana "G.I. Ascoli") con la parlata di oggi. Abbiamo analizzato le schede: 3938-4000, riguardanti l’uva ed il vino. L’inchiesta per l’ALI è stata eseguita da Ugo Pellis dal 9 giugno 1926 al 5-6 aprile 1930. L’informatore era Giuseppe Tromba, di anni 63, di professione agricoltore e minatore.
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Piaia, Gregorio. "Fra tradizione e innovazione: la "storia dei filosofi" in età antica, medievale e moderna." Trans/Form/Ação 34, no. 3 (2011): 3–15. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-31732011000500002.

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Abstract:
Il graduale passaggio dall'antica "storia dei filosofi" alla moderna "storia della filosofia" viene qui ricostruito nelle sue fasi essenziali, alla luce della dialettica fra tradizione e innovazione, che caratterizza il dialogo filosofico inteso in senso diacronico. Ma in che senso è ancora possibile, oggi, parlare di una "storia della filosofia" distinta sia dall'attività filosofico-ermeneutica sia dalla ricerca strettamente storica, qual è quella condotta dalla Intellectual history?
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Bracchi, Paola. "Dall'ibridazione tipologica dello spazio pubblico alle fruizioni urbane ibride." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 115–20. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056019.

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Abstract:
Č ancora possibile parlare di spazio pubblico oggi? Se per spazio pubblico si fa riferimento ai modelli tradizionali di piazza, strada e parco, coincidenti allo spazio aperto, allora č possibile affermare che lo spazio pubblico č ormai obsoleto, cristallizzato in un immagine non piů rispondente alle necessitŕ contemporanee. La staticitŕ presupposta dalle figure archetipe oggi non č piů valida, tempo e spostamento sono fattori a cui il progetto deve far riferimento. Č necessaria un'innovazione tipologica dello spazio pubblico, in grado di interpretare complessitŕ, dinamicitŕ e stratificazione della cittŕ contemporanea. Tale innovazione passa indubbiamente attraverso l'ibridazione dei tipi tradizionali: un'evoluzione trasversale tra le tipologie dello spazio pubblico, tra tipologie dello spazio pubblico e spazio abitato e tra tipologie ibride ed usi urbani.
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Gadaleta-Caldarola, Gennaro. "Paziente con carcinoma mammario oligometastatico HER2-positivo, lungosopravvivente in trattamento con lapatinib/ capecitabina dopo resezione e termoablazione polmonare." AboutOpen 3, no. 1 (December 29, 2017): 100–103. http://dx.doi.org/10.19156/abtpn.2017.0023.

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Abstract:
In una paziente HER2-positiva in post-menopausa, con metastasi polmonare e linfonodali mediastiniche, il trattamento di mantenimento con lapatinib + capecitabina, dopo resezione e successiva termoablazione polmonare, ha consentito una lungo sopravvivenza con una buona qualità di vita grazie a una modulazione del dosaggio in funzione della tossicità. A oggi la paziente è ancora libera da malattia dopo circa tre anni di trattamento con questa combinazione farmacologica (Oncology)
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Bragantini, Salvatore. "Il controllo dei mercati finanziari." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 53–59. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003006.

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Abstract:
Si propongono qui alcune riflessioni sull'adeguatezza delle scelte operate dal legislatore italiano (e prima ancora, spesso, da quello europeo) in tema di controllo dei mercati finanziari a tutela dei risparmiatori. La sintesi č che la lezione della crisi impone di non cedere sul ruolo delle Autoritŕ indipendenti, pur oggi non particolarmente amate forse perché ree di prendere sul serio non solo il sostantivo, ma anche l'aggettivo che le connota.
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Martelloni, Federico, and Angelo Salento. "Il lavoro dei sociologi, il lavoro dei giuristi. L'incerto rapporto fra sociologia e diritto del lavoro e le sue prospettive." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 164 (December 2022): 33–50. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-164002.

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Abstract:
Questo contributo presenta l'alterno rapporto fra sociologia del lavoro e diritto del lavoro, dal Novecento ai nostri giorni. Si ricostruiscono l'originaria separatezza delle due discipline, poi l'intenso dialogo fra sociologi e giuslavoristi negli anni Sessanta e Settanta, poi ancora la divaricazione negli anni della transizione cosiddetta "postfordista". Infine, si illustrano i principali temi di confronto fra sociologia e diritto del lavoro oggi, introducendo i contributi raccolti nella sezione monografica.
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Pepino, Livio. "Ancora sulla obbligatorietŕ dell'azione penale. Qualche spunto per una riflessione realistica." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2011): 102–10. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-002010.

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Abstract:
Non amo i dogmi di nessun genere. Anche per questo non credo che l'obbligatorietŕ dell'azione penale sia una veritŕ di fede, insuscettibile di discussione. E, tuttavia, sono convinto che si tratti, oggi piů che mai, di un principio irrinunciabile nel contesto italiano. Un principio irrinunciabile che, proprio per questo, non va celebrato ma governato in modo intelligente e razionale. Le pagine che seguono si propongono di esporre le ragioni che sostengono la mia convinzione e di indicare alcune linee utili a perseguire l'obbligatorietŕ possibile e necessaria.
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Currŕ, Daniela, and Ivy Daure. "L'impatto della mixité nella costruzione della coppia: riflessioni dalla terapia." TERAPIA FAMILIARE, no. 96 (August 2011): 47–66. http://dx.doi.org/10.3280/tf2011-096003.

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Abstract:
Due principi della terapia sistemica frenano ancora oggi la riflessione sull'impatto dellanella relazione tra partner di origine culturale diversa. Un principio č che la coppia č un sistema unico e che la differenza culturale č solo un aspetto distintivo tra gli altri; l'altro č che la differenza di cultura esiste in tutte le coppie perché ciascun partner porta con sé la cultura della propria famiglia di origine. Si sa ancora poco sull'impatto della, come combinazione complessa di valori e regole comportamentali generati da una cultura nella formazione e nella evoluzione relazionale di una coppia. Con l'aiuto di due esempi clinici, ci interesseremo dell'influenza della cultura sul piano del funzionamento di coppia e della "funzione schermo" che la differenza culturale ricopre nei principali momenti di costruzione del legame.
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Celi, Giuseppe, Andrea Ginzburg, Dario Guarascio, and Annamaria Simonazzi. "Una Unione divisiva. Una prospettiva centro-periferia della crisi europea." Il Politico 252, no. 2 (January 19, 2021): 195–98. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2020.522.

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Abstract:
La storia dell’integrazione europea resta ancora oggi, a sessantatré anni dalla fondazione della Comunità Economica Europea, uno dei temi fondamentali per comprendere l’Unione e i suoi sviluppi politici. Molti dei conflitti, delle tensioni, dei problemi strutturali e delle inefficienze che si riconducono all’Unione Europea, così come anche molti dei successi e delle fortune, sono realmente comprensibili soltanto con una conoscenza della storia delle istituzioni europee e della progressiva integrazione degli Stati Membri.
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Biorcio, Roberto. "La Lega Nord e la transizione italiana." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, no. 1 (April 1999): 55–87. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026496.

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Abstract:
IntroduzioneLa Lega Nord ha avuto un ruolo fondamentale nella trasformazione del sistema politico italiano: ha contribuito in modo decisivo alla crisi dei partiti di governo della Prima repubblica, ha introdotto importanti innovazioni nella politica italiana e ha sinora ostacolato il consolidamento di un sistema politico bipolare. Se la transizione italiana appare lunga, complessa e ancora largamente incompiuta (Pasquino 1995, VI), il contributo del partito diretto da Umberto Bossi è già oggi chiaramente identificabile.
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Margiotta, Rosalia Francesca. "Racalmuto: il paese di Leonardo Sciascia. Storia e arte." Quaderns d’Italià 27 (December 22, 2022): 111–20. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.549.

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Abstract:
Gli scritti di Leonardo Sciascia (1921-1989) ci accompagnano ancora oggi alla scoperta della storia e dell’arte di Racalmuto, suo paese natale, ripercorrendone i luoghi più emblematici e le più significative opere d’arte, come le numerose tele dipinte dal pittore Pietro D’Asaro, Il “Monocolo di Racalmuto. Nel romanzo La Sicilia come metafora (1979) lo scrittore dichiarava apertamente questo profondo legame annotando: “Tutti amiamo il luogo in cui siamo nati, e siamo portati ad esaltarlo”.
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Bamoshmoosh, Nadia. "Perchè la parità retributiva nell'Unione europea è ancora un sogno?" La Nuova Giuridica 2, no. 2 (January 19, 2023): 163–78. http://dx.doi.org/10.36253/lng-1985.

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Abstract:
Nonostante le pari opportunità in ambito lavorativo siano state oggetto di attenzione già nel Trattato di Roma istitutivo della Comunità Economica Europea, ancora oggi la parità salariale in Europa è un traguardo lontano. Dopo aver dato una panoramica generale delle più importanti tappe nel contesto UE che hanno portato all’inserimento della parità di retribuzione nella Carta di Nizza, questo articolo riflette su come il diritto unionale oggi affronta la questione della parità salariale. Verranno evidenziati i progressi, ma anche le mancanze e i possibili margini di miglioramento che potenzialmente tutelano le donne nel mercato del lavoro. La piena implementazione del principio “equal pay for equal work” non solo dovrebbe essere vista come garanzia dei diritti delle donne e dei soggetti che potrebbero subire una discriminazione salariale, ma come uno strumento di miglioramento della loro società che, attraverso una retribuzione equa di tutti i lavoratori, progredisce e si arricchisce.Despite the fact that equal opportunities in the workplace were already taken into account in the Treaty of Rome establishing the European Economic Community, today equal pay is still a distant dream. After giving a general overview of the most important legal steps in EU law which led to the inclusion of wage parity in the Charter of Fundamental Rights of the European Union, this article debates around the attitude of EU law towards the issue of equal pay. The main progresses, flaws and the potential scope for improvement in order to safeguard women in the work market will be highlighted. The full implementation of the principle “equal pay for equal work” should be seen not only as a guarantee to the rights of women and of subjects vulnerable to salary discrimination, but as a tool to improve their society which, by granting equal retribution to all workers, advances and develops.
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Sannipoli, Moira. "l Bullismo tra "paura fai da te" e scuola inclusiva: rotte in evoluzione." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 268–84. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9464.

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Abstract:
Il contributo affronta il tema del bullismo collocandolo culturalmente dentro la società post-moderna. La paura caratterizzata da liquidità e contingenza è diventata una delle manifestazioni dell'umanità di oggi, con tutti i meccanismi di difesa che, consapevolmente e non, vengono attivati anche tra i più giovani. Il fenomeno del bullismo, nella sua complessità, può essere letto come una espressione della "paura fai da te", una reazione scomposta, di attrazione e repulsione verso la diversità e la debolezza dell'altro, difficile da gestire anche in relazione alla propria fragilità. I dati del bullismo nel nostro Paese sono in diminuzione ma, se contestualizzati all'interno del sistema inclusivo che caratterizza il sistema italiano da più di quaranta anni, sono ancora troppo significativi. Le politiche, le culture e la pratiche scolastiche hanno il compito di crescere per permettere ad ogni diversità di essere riconosciuta e ad ogni differenza di essere promossa. Le sfide della formazione di base dei docenti, della progettazione integrata della classe e della cura educativa rappresentano possibili punti su cui investire
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Jastrzębowska, Elżbieta. "Ślady gromadzenia ofiar lub darów w przykościelnych domach w Ptolemais i Cyrene?" Vox Patrum 52, no. 1 (June 15, 2008): 333–42. http://dx.doi.org/10.31743/vp.8191.

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Abstract:
Si tratta di cosi dette mangiatoie di pietra, conservate nelle due case tardo antiche di Cirenaica (oggi Libia): casa di Paulos a Tolemaide (6 esemplari) e in una casa anonima (9 esemplari) presso la Basilica Centrale a Cirene. La piu problematica sarebbe la funzione originaria di questi blocchi rettangolari di pietra ricavati dentro e messi in linea, perche gli studi precedenti di molti monumenti simili dell'Africa del Nord (oggi Tunisia e Algeria) non danno la risposta definitiva a questa domanda: se si tratterebbe delle vere mangiatoie per i cavalli oppure dei recipienti per l’annona in natura oppure, nei casi di ambienti cristiani eon le „mangiatoie”, dei recipienti per le offerte di terra dalia parte dei fedeli o per i doni a loro dalla parte della chiesa ai fedeli furono le vere stalle. Le installazioni di Cirenaica, insieme eon le „mangiatoie” del Santuario d’Asclepio di El Bayda, non sono ancora conosciute ne pubblicate, sicuramente non hanno servito ai cavalli. L’ultimo caso sembra il piu chiaro, ed e molto probabile che nelle „mangiatoie” del luogo deponevano le loro offerte portate al dio della Salute dai malati visitatori del santuario. Si puó chiedere se la vicinanza stretta delle chiese, sia a Tolemaide, sia a Cirene, non potrebbe indicare la funzione simile delle „mangiatoie” in queste citta antiche. Purtroppo le fonti scritte cristiane a ąuesto proposito ne taccino oppure non sono ancora scoperte e studiate.
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Righettini, Stella. "LA POLITICIZZAZIONE DI UN POTERE NEUTRALE. MAGISTRATURA E CRISI ITALIANA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 25, no. 2 (August 1995): 227–65. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200023571.

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Abstract:
IntroduzioneLe vicende ditangentopolie le relative conseguenze politico-istituzionali hanno conferito all'intervento giudiziario un rilievo maggiore che in passato rispetto ai complessi rapporti tra poteri dello Stato e tra governanti e governati. La magistratura, soprattutto quella penale, mostra di aver acquisito una consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie funzioni nell'ambito del sistema politico come forse mai in precedenza nella storia della repubblica. Ci si interroga ancora oggi, a tre anni di distanza dall'inizio ditangentopoli, sul perché l'intervento dei magistrati abbia accelerato la crisi del regime democratico italiano e favorito l'inizio di una fase di transizione. Ci si chiede, inoltre, in che misura, con quali conseguenze e per quanto tempo ancora gli attori giudiziari saranno in grado di conservare un potenziale di influenza così ampio sul sistema politico e sulla funzionalità di istituzioni governative e parlamentari.
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Meroni, Chiara, Anna Maria Paulis, and Alessandro Sevi. "Adolescenti di oggi e generazioni precedenti: Emo & Co." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 35 (July 2012): 17–27. http://dx.doi.org/10.3280/pr2012-035002.

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Abstract:
L'adolescenza č una delicata fase del ciclo vitale individuale in cui le nuove generazioni cercano di trovare un loro modo di inserirsi nel mondo attraverso modalitŕ specifiche, come per esempio la ribellione e la contrapposizione. Questo, se da un lato č una condizione necessaria per accedere ad un processo evolutivo di differenziazione, che porta alla crescita individuale, dall'altro puň considerarsi un'occasione affinché gli adulti possano comprendere la "risposta" dei giovani alla societŕ e al mondo che stanno preparando per loro. In ogni epoca storica ci sono stati fenomeni di appartenenza che hanno visto i giovani aderire a regole ideologiche (politiche e/o religiose), di comportamento e di abbigliamento che conferivano loro quel senso di unitŕ che li portava a esprimere un disagio che in realtŕ era allargato al contesto piů ampio. Anche oggi si assiste a fenomeni simili. Sono cambiate le modalitŕ e le caratteristiche specifiche ma non la funzione, che sembra essere ancora quella di costituire un contenitore di emozioni e di sofferenza che in questo modo riescono a trovare una loro identitŕ. Gli autori hanno osservato e individuato i gruppi di giovani con i quali ci si trova a convivere nella societŕ attuale cercando di demarcarne le relative caratteristiche distintive.
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Corapi, Guido. "L’ACCERTAMENTO DELLA FILIAZIONE NEL MATRIMONIO." Revista Direitos Sociais e Políticas Públicas (UNIFAFIBE) 8, no. 3 (December 22, 2020): 898. http://dx.doi.org/10.25245/rdspp.v8i3.943.

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Abstract:
Muovendo dalle differenze, che ancora oggi permangono, nella disciplina dei modi di accertamento della filiazione, viene ripercorso il dibattito tra coloro che reputano che l’azione di reclamo possa essere promossa, nomine proprio, anche dai genitori, in quanto parti del rapporto di filiazione non attestato da alcun titolo di stato, e coloro che, per contro, reputano che il figlio sia l’unico soggetto legittimato ad agire. A sostegno della prima soluzione, l’Autore rileva il coordinamento sistematico tra gli artt. 234 e 239 c.c.
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D’Alfonso, Dalila. "Due voci sul mar Nero: Luca Desiato alla (ri)scoperta dell’esilio ovidiano." Cuadernos de Filología Clásica. Estudios Latinos 40, no. 1 (September 15, 2020): 103–27. http://dx.doi.org/10.5209/cfcl.71534.

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Abstract:
Le elegie dei Tristia e delle Epistulae ex Ponto rappresentano, ancora oggi, un riferimento imprescindibile per quanti vogliano indagare l’esperienza esilica in tutte le sue sfaccettature e in tutta la sua complessità. Non a caso, numerosi autori della contemporaneità hanno guardato alla poesia tomitana dell’ultimo Ovidio come a un vero e proprio paradigma per le scritture da e sull’esilio di ogni tempo. Nei quarantaquattro capitoli in cui articola il romanzo Sulle rive del Mar Nero (1992), Luca Desiato “scompone” l’animo umano toccato dalla sorte dell’esilio, un esilio che si presenta come condanna soprattutto interiore. Il protagonista, uno scrittore che vive l’ultimo corso della sua esistenza nella Roma borghese degli anni Novanta, alterna la propria voce a quella del poeta romano, condannato da Augusto nell’8 d.C. alla relegatio perpetua. Saverio rappresenta, in primis, un esule dell’esistenza, un prigioniero del tempo ultimo che sta vivendo, un tempo estremo, come le terre del Ponto Eusino.
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Biagiotti, Alice. "Le interazioni fiduciarie nel rapporto di lavoro. Dalle origini ai cambiamenti in atto." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 113 (July 2022): 183–205. http://dx.doi.org/10.3280/qua2021-113009.

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Abstract:
Il presente contributo si prefigge lo scopo di rilevare come l'elemento fiduciario, ricollegabile al più ampio concetto di fides, permea, ancora oggi, l'intero rapporto di lavoro sotto una duplice angolazione. Nella fase iniziale del rapporto stesso, la fiducia viene in rilievo sotto il profilo soggettivo così si desume dagli artt. 2094 e 2086 c.c. e valutabile secondo i generali criteri di buona fede e correttezza. Invece, nella fase estintiva, l'elemento fiduciario si oggettivizza costituendo la ragione giu-stificativa dell'adempimento della prestazione lavorativa da parte del lavoratore.
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Orsini, Enrico, and Ettore Antonsecchi. "ARCA Registry. Nuove evidenze nella gestione delle sindromi coronariche croniche." Cardiologia Ambulatoriale 30, no. 3 (December 9, 2022): 137–45. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-3-1.

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Abstract:
Il trattamento delle sindromi coronariche croniche (SCC) è ancora oggi influenzato dai risultati di vecchi trials di confronto fra bypass aortocoronarico e terapia medica, condotti negli anni ’70 e da studi osservazionali. Da questi studi era emersa la superiorità della rivascolarizzazione chirurgica o percutanea sulla mortalità, rispetto alla gestione conservativa, nei pazienti ad alto rischio anatomico o ischemico. Parallelamente alle nuove acquisizioni patogenetiche, che hanno accertato la natura multifattoriale delle SCC e contemporaneamente allo sviluppo dei moderni farmaci in grado di incidere positivamente sull’outcome delle malattie cardiovascolari, una serie di studi controllati ha confrontato in tempi più recenti la terapia medica ottimale (OMT) con la rivascolarizzazione, accertando l’assenza di benefici incrementali delle strategie invasive, rispetto alle strategie conservative, nei pazienti con SCC. Il trasferimento di queste nuove evidenze dalla teoria alla pratica è tuttavia lento ed insufficiente e la quasi totalità dei pazienti con SCC è ancora oggi trattato invasivamente, in deroga ai principi di appropriatezza e di rispetto delle raccomandazioni delle linee guida. ARCA Registry, uno studio osservazionale, prospettico, progettato e condotto dalla Società Scientifica A.R.C.A., ha accertato l’efficacia e la sicurezza di un modello di gestione dell’angina stabile, raccomandato dalle linee guida e consistente nella OMT quale trattamento inziale in tutti i pazienti ed il ricorso selettivo ed individualizzato alla coronarografia e alla rivascolarizzazione solo nei pazienti non responsivi o ad alto rischio. I risultati di ARCA Registry dovrebbero facilitare il trasferimento alla pratica clinica delle nuove evidenze, migliorando l’appropriatezza gestionale delle SCC.
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Nocoń, Arkadiusz. ""Appellatio Flaviani ad papam Leonem" (?). Wokół władzy papieskiej na Wschodzie." Vox Patrum 46 (July 15, 2004): 323–33. http://dx.doi.org/10.31743/vp.6822.

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Abstract:
Il quesito principale circa l'esercizio dei primato di papa Leone Magno riguarda il genere e la dimensione del suo potere in Oriente: fu soltanto un primato d'onore oppure anche di giurisdizione? Alcuni studiosi si dicono favorevoli a conoscergli un primato di giurisdizione, altri risultano invece contrari a rawisare qua!siasi forma di autoritá giurisdizionale al di fuori del patriarcato romano. Nel 1882 Guerrino Amelii, bibliotecario dellAmbrosiana, presentó l’Appellatio, da lui scoperta, che egli stesso defini come „la piu splendida testimonianza che la storia abbia registrato in favore della suprema giurisdizione della Sede Apostolica su tutta la Chiesa e la prova piu convincente della sua superiorita sopra gli stessi Generali Concili”. La storicita del documento e argomento ancora aperto, ma esso apre, ad ogni modo, uno spiraglio su quella problematica dell'esercizio del primato di papa Leone Magno, che riveste ancor oggi una grande importanza nel contesto del dialogo ecumenico. Questo documento, che comproverebbe il riconoscimento al Pontifece di una responsabilita su tutta la Chiesa quale fondamento di unita dei vescovi e dei cristiani, ispira infatti il dialogo ecumenico, presentando Roma come sede di appello nelle controversie nel rispetto delle istanze intermedie. Questa tematica e tuttora vitale in campo ecumenico come forma di riconoscimento del Primato Pontifece e si rddica nelle consuetudini dei primi tempi della vita della Chiesa.
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Bellavista, Alessandro. "La figura del datore di lavoro pubblico." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 125 (May 2010): 87–158. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2010-125002.

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Abstract:
Il saggio esamina le caratteristiche peculiari del datore di lavoro pubblico, tenendo conto delle concrete dinamiche delle pubbliche amministrazioni. Oggetto di studio sono i rapporti tra politica e amministrazione, la disciplina della dirigenza amministrativa e della contrattazione collettiva. La tesi centrale č quella che ancora oggi il datore di lavoro pubblico č sensibile a ragioni di tipo politico-elettorale e di pace sociale e trascura le esigenze dell'efficienza e dell'efficacia dell'amministrazione che governa nonché dell'effettiva soddisfazione degli utenti. La soluzione andrebbe trovata rafforzando le responsabilitŕ dei vertici politici e le forme di controllo dei cittadini.
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Velotti, Stefano. "Per un giudizio estetico "thick". Steinberg, Johns e l'arte contemporanea." PARADIGMI, no. 2 (July 2010): 67–85. http://dx.doi.org/10.3280/para2010-002006.

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Abstract:
L'autore sostiene che oggi la natura del giudizio estetico č ampiamente fraintesa e necessita un riesame, e propone tre tesi, di derivazione kantiana: 1) che le nozioni di "gusto" e di "giudizio estetico" sono ancora essenziali per comprendere e giustificare l'importanza e il valore che (talvolta) riconosciamo all'arte (sia all'arte del passato, che all'arte contemporanea); 2) che il giudizio estetico non dipende da regole o da metodi determinati; 3) che il giudizio estetico non esprime preferenze individuali (thin), ma ha una struttura thick (concettuale e non-concettuale, culturale e transculturale)
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Tesoriere, Zeila. "Figure del contagio: dalle topografie mediche al contact tracing." Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 1 (July 26, 2021): 152–71. http://dx.doi.org/10.36253/rv-10258.

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Abstract:
Il tracciamento del contagio è fra le più efficaci forme di difesa dal coronavirus attuate oggi a scala planetaria. Si tratta di una pratica che mette in luce il ruolo fondamentale svolto dal pensiero architettonico sullo spazio delle epidemie negli ultimi due secoli. Il rapporto fra la diffusione delle malattie e le forme del costruito è stato individuato attraverso le mappature tematiche, che hanno origine nella seconda metà dell’Ottocento e sono ancora oggi in continua evoluzione. A partire dalle topografie mediche comparse per la prima volta in Francia, interpolate con le intuizioni di J. Snow sulla base delle mappe da lui elaborate nello stesso periodo in Inghilterra, si tracciano i modi di formazione di un regime di sapere teso fra sorveglianza e azione, che nel corso del Novecento ha progettato la riforma profonda dei tipi architettonici e del paesaggio urbano e che oggi evolve differentemente attraverso i sistemi dinamici, digitali e locativi del contact tracing usati per la pandemia in corso. Queste figure del contagio sono qui rilette in rapporto alle loro principali implicazioni progettuali, basandosi su un corpus di documenti grafici originali ed inediti. Estesa alla condizione in atto, una lettura comparativa del rapporto fra descrizioni spazializzate della diffusione dei virus e innovazioni nel progetto e nei modi di abitare, conduce ad alcune riflessioni conclusive relative all’architettura degli edifici e degli spazi pubblici del nostro prossimo futuro intra-pandemico.
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Degli Esposti, Piergiorgio. "Consumatore 2.0, partecipazione o sfruttamento?" SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 40 (June 2010): 119–30. http://dx.doi.org/10.3280/sc2009-040010.

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Abstract:
Che si parli di societŕ dei consumi, cultura del consumo o anche capitalismo consumistico, tutti questi concetti sottolineano la crescente importanza del consumo rispetto alla produzione. Questo articolo analizza come l'universo del consumo sia in trasformazione in conseguenza delle opportunitŕ rese disponibili oggi dal web 2.0 e dai social network sites. La virtualizzazione ha un importante effetto sulla percezione da parte del consumatore del concetto di proprietŕ, che perde a sua volta progressivamente di significato. Accade cosě che la relazione consumatore, marca, prodotto, si evolva in maniera cosě rapida da far sembrare che negli ultimi anni il consumatore abbia acquisito un nuovo potere nei confronti degli altri due soggetti. Se i mercati e le marche sono sempre piů orientati alle conversazioni con i clienti, significa che richiedono una partecipazione attiva dei consumatori all'interno dei loro discorsi. All'inizio degli anni ottanta Toffler usava il termine prosumer per indicare il momento in cui la produzione e il consumo si incontrano. Questo concetto appare ancora oggi centrale all'interno del dibattito relativo alle modalitŕ di coinvolgimento dei consumatori nei siti di social network. Il termine prosumer oggi perň va letto in una prospettiva differente, che consideri non solo le possibilitŕ di un aumento di potere del consumatore, ma anche quelle che si possono considerare come nuove forme di sfruttamento del consumatore stesso.
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Bettin, Cristina. "Voci della memoria: Un’ebrea italiana nel Novecento italiano." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 1 (November 20, 2018): 112–38. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818813313.

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Abstract:
La legislazione razziale del 1938 spezzò molte vite, dando inizio a quel processo di discriminazione legalizzata che raggiunse poi il suo culmine nelle deportazioni nazifasciste del 1943. Con l’applicazione delle leggi razziali gli ebrei venivano allontanati da tutti i settori pubblici e privati, cancellando la loro presenza nella vita nazionale italiana. Tra questi emarginati ci furono anche molte donne, scienziate, professoresse, intellettuali, la cui vita e storia rimane ancora poco conosciuta. Un libro pubblicato da Raffaela Simili, Sotto falso nome. Scienziate italiane ebree (1938-1945) nel 2010, è l’unico ad oggi che raccoglie, seppur schematicamente e sinteticamente, le storie di alcune di queste donne ed il contributo che diedero alla scienza, alla medicina e alla cultura italiana. Tra queste donne ancora invisibili figura, come illustrerò in questo scritto, Lucia Bedarida Servadio (1900-2006), prima donna in Italia ad essersi laureata nel 1922 in Medicina a soli 22 anni nonché prima donna ebrea ed italiana a lavorare sin dal 1939 in un Paese musulmano come il Marocco.
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Tasca, I., G. Ceroni Compadretti, and C. Romano. "High-definition video telescopic rhinoplasty." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 496–98. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1430.

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Abstract:
L’ingrandimento ottico è diventato uno strumento essenziale nella pratica rinologica, soprattutto in seguito alla divulgazione delle procedure endoscopiche per la chirurgia dei seni paranasali. Descriviamo l’uso della tecnologia VITOMnella rinoplastica, un utilizzo non ancora trattato nella letteratura internazionale fino a oggi. Questo approccio alla rinoplastica migliora notevolmente la visualizzazione del campo operatorio, agevolando così la comprensione delle procedure, anche a scopo didattico. Dal momento che la tecnologia VITOMfunziona combinando il telescopio con una telecamera standard, tale approccio alla rinoplastica può essere di facile introduzione senza costi aggiuntivi in qualsiasi reparto ORL dotato di tale strumentazione.
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Curci, C., and G. Castellano. "Fibrosi renale ed anemia: una storia tutta da scoprire." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 1 (January 24, 2018): 27–28. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1111.

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Abstract:
Ad oggi l'origine dei fibroblasti, le principali cellule responsabili dello sviluppo della fibrosi renale, è ancora incerta. In un recente lavoro pubblicato da Asada e colleghi, gli Autori dimostrano che la maggior parte dei fibroblasti secernenti eritropoietina nel rene normale hanno un'origine extra renale e provengono da cellule della Cresta Neurale. Durante lo sviluppo della fibrosi renale, queste cellule trans-differenziano in miofibroblasti, perdendo la loro capacità intrinseca di produrre eritropoietina. Questi interessanti dati potrebbero rappresentare il punto di partenza per lo sviluppo di nuovi farmaci capaci da un lato di ridurre la fibrosi renale e dall'altro di preservare la produzione di eritropoietina.
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Sampieri, Angelo. "Il riarticolarsi del discorso sull'abitare nelle culture del progetto contemporaneo." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 99 (April 2011): 9–22. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-099002.

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Abstract:
Le ricerche che durante gli ultimi anni si sono impegnate a esplorare il mutamento dell'abitare contemporaneo hanno messo in evidenza una pluralitŕ di forme dell'abitare, variegate, che assumono la diversitŕ (sociale oltre che territoriale) come un valore. A fronte di questa varietŕ, come risponde il progetto urbanistico e architettonico? La distanza tra la pluralitŕ delle forme e la rigiditŕ dell'offerta puň essere imputata (tra le altre cose) a una cultura del progetto non all'altezza dei problemi che l'abitare oggi pone? Alcune sperimentazioni condotte in Francia in anni recenti aiutano a discutere la capacitŕ che ha ancora il progetto nell'interpretare e riscrivere pratiche dell'abitare.
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Sartori, Giovanni. "COMPARAZIONE E METODO COMPARATO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, no. 3 (December 1990): 397–416. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200009564.

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Abstract:
IntroduzioneSulla politica comparata e sul metodo che la sostiene scrivevo vent'anni fa (quasi). Ne scrivevo perché ne ero fautore. Ma l'esito, oggi, è stato di gran lunga inferiore alle aspettative. Come mai? è per via di una sopravvalutazione iniziale? O perché siamo andati inciampando nel corso del cammino? O per altre ragioni ancora? Rispondere a queste domande è come tirare un consuntivo. Dove stiamo? Dove ci conviene andare? è un dibattito da riaprire. Nel mio scritto, diciamo, originario, chiedevo nell'ordine 1) perché comparare, 2) cosa è comparabile, 3) come comparare. Gioverà ripetere le stesse domande nello stesso ordine.
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