Journal articles on the topic 'Analisi morfologica e tipologica'

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Zullo, Francesco, and Luca Blasioli. "Analisi dell'interferenza antropica nei Parchi Nazionali italiani." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 164–73. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091016.

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Abstract:
La questione delle aree protette rappresenta un tema attuale nel dibattito nazionale ed internazionale, sempre più attento alla conciliazione delle esigenze antropiche di sviluppo con la salvaguardia dei valori ambientali. Tali considerazioni sono più significative all'interno dei confini italiani, la cui peculiare conformazione geomorfologica e paesaggistica ha determinato in tempi storici lo sviluppo di gran parte degli insediamenti in contesti ad elevata naturalità. Il presente lavoro analizza le dinamiche demografiche, socio-economiche ed urbane che hanno interessato le aree protette a partire dal 1991, delineando possibili strategie di intervento e politiche di gestione volte a mitigare gli effetti delle trasformazioni antropiche e al miglioramento delle condizioni ambientali compatibilmente con i margini di recupero e conservazione emersi dalla classificazione tipologica.
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Firdaus, Winci. "Realisasi Pronomina dalam Bahasa Mooi: Analisis Tipologi Morfologi." Ranah: Jurnal Kajian Bahasa 7, no. 2 (December 20, 2018): 180. http://dx.doi.org/10.26499/rnh.v7i2.496.

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Abstract:
This study on relation of pronouns and affixation discusses about pronouns structure and affixes usage in Mooi language. Pronouns structures in Mooi language include personal pronouns, possessive pronouns, interrogative pronouns and demonstrative pronouns. The pronouns forms in Mooi language recognize gender forms and will experience sound changes if they are side by side with the first, second and third personal pronouns. On the other hand, affixations in Mooi language include preffixes, confixes, time marker confixes and personal confixes. The method used in this research is synchronic descriptif method, and the data collecting technique is spoken and listening technique. The data analysis technique is generalisation analysis technique that include several stages of forms and units determination in the corpus to morphology generalisation examination. ABSTRAKKajian tentang relasi pronomina dan afiksasi ini membahas tentang struktur kata ganti dan penggunaan afiks pada bahasa Mooi. Struktur kata ganti pada bahasa Mooi meliputi pronomina persona, pronomina milik, pronomina penanya dan pronomina penujuk. Bentuk pronomina dalam bahasa Mooi mengenal bentuk gender dan akan mengalami perubahan bunyi apabila berdampingan dengan kata ganti orang ke I, II, dan III. Sedangkan afikasasi pada bahasa Mooi meliputi prefiks, konfiks, konfiks penanda waktu dan konfiks persona. Metode yang digunakan dalam peneltian ini adalah metode deskriptif sinkronis, dengan teknik pengumpulan data adalah teknik cakap dan simak. Teknik analisis data yaitu teknik analisis generalisasi yang meliputi beberapa tahapan dari penentuan bentuk dan satuan dalam korpus sampai pada pemeriksaan generalisasi morfologi.
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Vigni, I. Li, M. R. Melati, and M. C. Vitale. "Analisi Comparativa Cito-Morfologica dei Semi con Elaiosoma diPortulacaSp. Osservati Al Sem." Giornale botanico italiano 130, no. 1 (January 1996): 402. http://dx.doi.org/10.1080/11263509609439634.

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Lanzalaco, Luca. "LA FORMAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI IN EUROPA OCCIDENTALE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 1 (April 1989): 63–89. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017494.

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Abstract:
IntroduzioneLa progressiva attenzione della scienza politica per le tematiche organizzative sembra essere una tendenza incontrovertibile. Gli attori politici collettivi sono visti sempre meno come delle «scatole nere», dei semplici canali di trasmissione di domande e interessi, e si sottolinea, invece, sempre più come essi siano delleorganizzazioni complessela cui condotta è regolata da meccanismi ed imperativispecificiedautonomie come, di conseguenza, l'individuazione di queste dinamiche organizzative contribuisca in modo determinante alla comprensione del funzionamento del sistema politico nel suo complesso. La configurazione di una organizzazione politicanonè un fatto meramente «tecnico» o «ingegneristico», e men che meno «formale», ma determina l'autonomia e la discrezionalità di cui gode il gruppo dirigente nel ridefinire gli interessi dei gruppi sociali rappresentati e nel «guidare» lamembershipverso determinate mete collettive. Una delle acquisizioni più rilevanti che sono state fatte in questo campo di indagine è che per spiegare le caratteristiche strutturali di una organizzazione politica occorre risalire al modo in cui essa è nata, si è formata e si è consolidata. Il concetto distruttura, infatti, appartiene ad una classe di concetti utilizzati nelle scienze sociali — i cosiddettitime oriented concepts— che assumono significato solo in un orizzonte temporalediacronico(Rosenthal 1978). Ciò che si percepisce come «strutturale» al tempo T sono modelli di comportamento e interazioni sociali che sono perdurati e si sono stabilizzati al tempo T-1, T-2, T-3, … T-n, e che per questo motivo diventano elementicostitutividi quella relazione sociale. Quella che potremmo chiamare lafallacy of synchronic reductionismporta a «fotografare» una organizzazione in un dato momento e a considerare tutti i suoi caratteri strutturali in un orizzonteatemporale.Invece, le proprietà strutturali di una organizzazione sono il risultato di scelte organizzative e di processi di adattamento che si sono verificati inmomenti e fasi differentidella vita dell'organizzazione e i cui risultati si sono poi «congelati», «sedimentati», «stratificati» nel tempo. Una semplice analisi del contesto ambientale in cui opera un'organizzazione, come suggerisce l'approcciocontingency, non è sufficiente in quanto organizzazioni con «storie»differentipotranno daredifferentirisposte, in termini di proprietà organizzative, agliidenticiimperativi posti in un dato momento dallo stesso ambiente. Per spiegare le proprietà strutturali di una organizzazione politica occorre quindi integrare opportunamente l'analisistrutturale-morfologica, basata sull'ipotesi che le organizzazioni tendano ad adattarsi razionalmente alla struttura del loro ambiente, con l'analisistorico-genetica, in base alla quale la razionalità degli attori organizzativi è vincolata dalle loro esperienze passate, dallastoriadell'organizzazione e, in particolare, dal modo in cui l'organizzazione stessa è nata e si è formata. L'approccio genetico ha trovato ampie applicazioni nello studio di vari tipi di organizzazioni politiche: i partiti, i sindacati dei lavoratori, i gruppi di interesse, i movimenti collettivi, le organizzazioni terroristiche. Con questo articolo mi propongo di estendere l'utilizzazione, e di dimostrare l'utilità, di questo approccio anche per quanto riguarda l'analisi di un tipo particolare di organizzazioni politiche, che solo recentemente sono diventate oggetto di studio, cioè leassociazioni imprenditoriali.In particolare, mi occuperò dellepeak associations, cioè delle confederazioni nazionali intersettoriali, come la confindustria e le sue omologhe in altre nazioni. Nella prossima sezione traccerò una tipologia dellepeak associationssulla base del loro «modello originario», cioè del modo in cui sono nate, e del loro grado di istituzionalizzazione; nella seconda sezione verificherò la validità di questa tipologia attraverso l'analisi storico-comparata: illustrerò un «modello a dicotomie successive», costruito alla luce dell'evidenza empirica disponibile, per l'analisi dei processi di formazione delle associazioni imprenditoriali, mettendo in evidenza come a diversi processi di formazione siano corrisposti differenti «modelli originari». Nelle sezioni finali, infine, esaminerò i fattori esplicativi che hanno determinato il prevalere di uno o dell'altro dei vari processi di formazione.
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Incardona, M., M. Ricci, L. Mencacci, A. Genovesi, and U. Covani. "Il mantenimento della riabilitazione protesica: analisi morfologica in vitro con differenti sistemi di decontaminazione." Prevenzione & Assistenza Dentale 37, no. 3 (September 2011): 81–86. http://dx.doi.org/10.1016/j.pad.2011.03.003.

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Carrera, Letizia. "Centri storici tra specificità e processi di mutamento." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 125 (August 2021): 116–32. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-125007.

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Abstract:
Il dibattitto italiano sui centri storici, caratterizzato per lungo tempo da un andamento carsico, è stato spesso carente sia sul piano del riconoscimento della loro specificità, sia su quello di un'analisi processuale delle loro caratteristiche. Il punto di partenza è riconoscerli come parte integrante della città ma, allo stesso tempo, come parti caratterizzate da tratti specifici. Alcune volte i centri storici sono considerati come una risorsa per la città in termini di sviluppo sociale ed economico; altre volte come un problema che richiede strategie di intervento. L'autore propone una riflessione che muove dalle peculiarità di ciascuna realtà, per connettersi a una proposta tipologica centrata sui processi di cambiamento che caratterizzano i centri storici. Questa prospettiva di analisi rappresenta anche la possibilità di orientare interventi progettuali in vista di politiche di rigenerazione urbana.
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Silva, Valentina de Farias Betemps, Aline Montagna da Silveira, and Franciele Fraga Pereira. "Villas e Casas de Catálogo no sítio do Primeiro Loteamento de Pelotas-RS." Revista de Morfologia Urbana 9, no. 1 (March 15, 2021): e00181. http://dx.doi.org/10.47235/rmu.v9i1.181.

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Abstract:
A chegada do século XX trouxe significativos avanços de infraestrutura urbana, que repercutiram nas maneiras de habitar a cidade e consequentemente as residências. As exigências salutares do novo século impulsionaram a conformação de uma nova tipologia arquitetônica, as villas e casas de catálogo. Essas residências, caracterizadas pela sua premente ventilação e iluminação naturais buscam, por sua natureza, a característica de grandes lotes para suas implantações. Este artigo analisa como esse novo tipo edilício se implantou na região mais antiga da cidade de Pelotas-RS, o sítio do Primeiro Loteamento, que possui a característica de lotes estreitos e compridos. A investigação proposta pretende compreender como essa arquitetura se inseriu na malha urbana mais antiga da cidade, estabelecendo relações entre a tipologia arquitetônica e a morfologia urbana. A análise dos resultados foi realizada a partir dos dados coletados através de um inventário de varredura, que permitiu entender as principais características do sítio e das edificações estudadas.
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Comajoan, Llorenc, and Maria Grossmann. "Opposizioni direzionali e prefissazione: Analisi morfologica e semantica dei verbi egressivi prefissati con des- e es- in catalano." Language 74, no. 2 (June 1998): 418. http://dx.doi.org/10.2307/417908.

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Da Silva Pereira, Claudinei. "A PRODUÇÃO DO ESPAÇO E MORFOLOGIA URBANA EM PRESIDENTE PRUDENTE-SP." Caminhos de Geografia 22, no. 83 (October 4, 2021): 200–218. http://dx.doi.org/10.14393/rcg228356314.

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Abstract:
A cidade de Presidente Prudente teve origem no contexto da expansão do cultivo do café, quando a terra já era mercadoria. A propriedade privada da terra é central neste trabalho para a compreensão de processos contemporâneos de produção do espaço urbano. O artigo analisa a expansão territorial recente e seus desdobramentos sobre a morfologia urbana, resultando em distintas tipologias de loteamentos residenciais, formação de vazios urbanos e na permanência dos lotes não edificados, vinculados a práticas especulativas sobre a terra. A propriedade privada da terra rural e urbana são basilares para a compreensão dos agentes produtores do espaço urbano e dos seus vetores de expansão. Adotou-se como procedimentos metodológicos a pesquisa bibliográfica, levantamento de dados sobre as terras pertencentes a empresas de incorporação imobiliária, mapeamento e caracterização de loteamentos com fins residenciais, vazios urbanos e lotes não edificados nos anos de 2010 e 2018. O tecido urbano expandiu de forma rápida e descontínua nas últimas décadas, motivado por interesses fundiários/imobiliários e conivência do poder público local ao beneficiar o capital incorporador e os proprietários fundiários através de medidas como a ampliação do perímetro urbano e das escolhas locacionais para a construção dos grandes conjuntos habitacionais populares.
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Comajoan, Llorenç. "Opposizioni direzionali e prefissazione: Analisi morfologica e semantica dei verbi egressivi prefissati con des- e es- in catalano By Maria Grossmann." Language 74, no. 2 (1998): 418–19. http://dx.doi.org/10.1353/lan.1998.0167.

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Tekavčić, Pavao. "L'Istroromanzo in una recente pubblicazione lunguistica." Linguistica 28, no. 1 (December 1, 1988): 111–24. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.28.1.111-124.

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Abstract:
Aggiunte, commenti, rettifiche, risposte alla problematica istroromanza nel volume omaggio a Žarko Muljačić Romania et Slavia Adriatica Il recente volume omaggio a Žarko Muljačić Romania et Slavia Adriatica (Hamburg, Buske Verlag, 1987) riserva, come è naturale, una notevole parte dello spazio ai dialetti chiamati istroromanzi o istrioti: infatti, sui 41 contributi ben 8 concernono l'istroromanzo (in seguito: IR). Vi sono discusse o almeno toccate tutte le questioni della genesi, della storia e della posizione dell'IR nella Romània. Prescindendo ovviamente dal nostro contributo, intendiamo soffermarci sul testo introduttivo di G. Holtus e J. Kramer Streiflichter auf Forschungen zum Dalmatischen und zum Istroromanischen, pp. 43-53 (soprattutto p. 48 sgg.) e sui contributi di J. Kramer (Was sind italienische Mundarten? Bemerkungen zur Klassifikation des «lstroromanischem>, pp. 91-100), E. Blasco Ferrer (L 'istroromanzo, una lengua-puente. Analisi tipologica e genetica della desinenza di persona dell'indicativo presente, pp. 101-113) e G. Ineichen (Bemerkungen zur Stellung des Istriotischen, pp. 115-125). C} soffermeremo inoltre sul testo di M. Iliescu (Les caractéristiques de la flexion synthétique des verbes réguliers en istro-roman en perspective romane, pp. 365-372), mentre non abbiamo trovato elementi discutibili negli articoli di M. Doria (Note etimologiche al lessico istro-veneto ed istrioto, pp. 255_...:265) e di G. Holtus (Beiträge zur Lexikographie des Istroromanischen: der «Vocabolario giuliano» von Enrico Rosamani, pp. 525-535).
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Capano, Giliberto. "LE TIPOLOGIE DELLE POLITICHE PUBBLICHE: UNA STRADA SENZA USCITA?" Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 23, no. 3 (December 1993): 549–88. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200022486.

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Abstract:
IntroduzioneCome è stato recentemente sottolineato, l'analisi delle politiche pubbliche costituisce, insieme al filone dellapolitical economy, «il campo d'indagine che ha registrato l'espansione forse più impetuosa nelle scienze sociali dell'ultimo ventennio» (Ferrera 1989, 241). Questo grande sviluppo dell'analisi delle politiche pubbliche pone una serie di problemi concernenti, oltre che il rapporto con la scienza della politica nel suo complesso, gli stessi assetti interni di questo campo di studi. Questioni che nascono soprattutto dal carattere intrinsecamente interdisciplinare dell'analisi delle politiche pubbliche, oltre che dalla problematicità dell'unità di analisi. Nel coacervo di questioni teorico-metodologiche che sorgono, nel momento in cui si intende porre al centro della ricerca empirica lapolicy, una di quelle più intriganti è costituita dal problema della classificazione delle politiche pubbliche. D'altra parte, il trattamento classificatorio dei concetti occupa un posto fondamentale nel processo di ricerca, costituendo altresì una condizione necessaria, pur se non sufficiente, per procedere in modo adeguato nell'analisi empirica e teorica del fenomeno politico (McKinney 1966, 1970; Tiryakian 1968; Sartori 1979; Oppenheim 1975; Marradi 1990). La questione assume, peraltro, una rilevanza assolutamente imprescindibile all'interno di un magmatico e frammentato campo di studi, quale è quello deipolicy studies, laddove, pur esistendo una notevole tradizione classificatoria - anzi, nella sua espressione più rilevante, tipologica - la diversità delle proposte elaborate (numerose, spesso assolutamente non confrontabili) ha condotto a non soddisfare le attese riposte in tale strumento metodologico per ordinare e guidare la prodigiosa produzione di ricerca (soprattutto a carattere idiografico) sviluppata negli ultimi trent'anni.
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Conti Puorger, Adriana, and Pierpaolo Napolitano. "Caratterizzazione socio-economica della regione Marche per sezioni di censimento." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (September 2011): 30–59. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-002002.

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Abstract:
La suddivisione del territorio realizzata dall'ISTAT in occasione dei censimenti della popolazione e delle abitazioni, utilizzata inizialmente per finalitŕ organizzative e di gestione dell'operazione censuaria, ha assunto a partire dal 1981 una specifica valenza informativa, che risulta possibile finalizzare a una conoscenza di dettaglio del territorio. La disponibilitŕ di tale informazione rende possibile l'analisi territoriale al di lŕ della soglia dei confini amministrativi, rispondendo alla convinzione ormai diffusa che si debba entrare nei dettagli della struttura insediativa e residenziale per una proficua analisi del territorio regionale. L'obiettivo č l'identificazione delle morfologie sociali ed economiche descritte nel loro dispiegarsi sul territorio e analizzarle nelle loro reciproche interdipendenze, trasformando la grande mole di dati in una sintesi informativa fruibile. L'accresciuta potenza di elaborazione e di memorizzazione dei dati da parte degli strumenti HW e SW (Vickers e Rees, 2007), rende possibile l'applicazione di avanzati metodi statistici a insiemi di dati anche piů grandi di quelli qui considerati. La classificazione delle sezioni di censimento in tipologie socio-economiche fornisce uno strumento di lettura e interpretazione semplificata dei dati statistici, pur nelle dovute cautele suggerite dalle inevitabili scelte effettuate nel corso dell'analisi e dai possibili ulteriori miglioramenti con l'applicazione di metodologie piů complesse Una volta definite le tipologie, la ricerca sviluppa un'analisi multi-scala, sovrapponendo i risultati ottenuti dall'applicazione statistica con alcune principali partizioni territoriali che insistono sulla regione. Ricomporre le tipologie individuate a livello di sezione, a scala provinciale e comunale, come anche alla dimensione distrettuale e dei sistemi locali del lavoro, puň servire ad arricchire la loro interpretazione, come pure su un piano piů operativo, risultare di possibile ausilio alla stesura dei piani territoriali. In sede di conclusione si collegherŕ quanto analizzato a un contesto piů ampio per valutare la loro rispondenza alla volontŕ di orientare i territori verso uno sviluppo territoriale inteso, secondo le attuali tendenze delle pianificazione europea,.
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Miglietta, Annarita. "MORFOLOGIA DIACRONICA E PARITÀ DI GENERE." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 28, 2022): 861–78. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18331.

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Abstract:
Il presente saggio s’inserisce nel filone degli studi sulla discriminazione di genere, in particolare focalizza l’attenzione su alcune dissimmetrie morfologiche. Lo studio, basato sull’utilizzo di dizionari cartacei e digitali, si propone di dimostrare come l’italiano, lingua che ha una potente risorsa morfologica, talvolta, soprattutto per la denominazioni di alcune professioni – ingegnera, architetta, avvocata e giudice – incorra in blocchi di regole sicuramente non dovuti alla grammatica, ma dipendenti da una visione del mondo declinata al maschile (non di rado radicata ed introiettata dalle stesse donne) e dal contesto extralinguistico che ne impediscono la normale applicazione. Ai fini della presente ricerca, per un’indagine che tenga conto della variazione nella frequenza d’uso dei nomi delle professioni oggetto d’analisi in un arco temporale abbastanza ampio, dal 1800 al 2019, è stato utilizzato Ngram Viewer, un programma di Google, che consente di fare analisi su corpora di testi di numerose lingue, compresa l’italiana. Diachronic morphology and gender equality This paper is part of the study of gender discrimination, in particular focused on some morphological dissymmetries. The study, based on the use of printed and electronic dictionaries, aims to demonstrate how Italian, a language that has a powerful morphological resource, sometimes especially for the denominations of certain occupations – engineer, architect, lawyer and judge – encounters rule blocks certainly not due to grammar, but dependent on a male-oriented worldview (not infrequently rooted and introjected by women themselves) and by the extralinguistic context that impedes normal application. For the purposes of this study, for a survey that takes into account the change in the frequency of use of the names of the professions under analysis in a fairly wide time span- from 1800 to 2019- Ngram Viewer, a Google program, was used to analyze corpora of texts of many languages, including Italian.
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Sukadana, I. Gde, Agung Harijoko, and Lucas Donny Setijadji. "Tataan Tektonika Batuan Gunung Api di Komplek Adang Kabupaten Mamuju Provinsi Sulawesi Barat." EKSPLORIUM 36, no. 1 (May 30, 2015): 31. http://dx.doi.org/10.17146/eksplorium.2015.36.1.2769.

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Abstract:
Kompleks batuan gunung api Adang di daerah Kabupaten Mamuju, Sulawesi Barat secara lebih detail dapat dikelompokkan menjadi tujuh, yaitu kompleks Tapalang, Ampalas, Adang, Malunda, Karampuang, Sumare, dan Labuan Rano. Komplek Adang merupakan salah satu komplek gunungapi utama yang masih dapat diidentifikasi bentukan morfologinya dengan baik. Komplek ini tersusunatas batuan gunung api basa hingga intermediet yang memiliki nilai laju dosis radiasi cukup tinggi yang disebabkan oleh kandungan mineral radioaktif di dalamnya. Keterdapatan mineral radioaktif pada batuan basaltik-andesitik belum pernah dijumpai di Indonesia sehingga hal ini menjadi sangat menarik untuk dilakukan penelitian terutama tataan tektonika pembentukan batuan komplek gunung api tersebut. Tujuan penelitian ini adalah untuk menentukan tipologi magmatik yang terkait dengantataan tektonikanya dengan pendekatan geokimia batuan gunung api menggunakan analisis X-Ray Fluorescence (XRF). Batuan gunung api Adang merupakan hasil dari proses vulkanisme suatu komplekgunung api yang memiliki pusat erupsi dan beberapa kubah lava. Batuan tersebut tersusun atas batuan trachyte-phonolite, dengan afinitas magmatiknya ultrapotasik, Dari data tersebut dapat diinterpretasi bahwa tataan tektonika magmatologinya adalah active continental margin(ACM). Magma asal yang membentuknya dari aktivitas gunung apinya dipengaruhi oleh kerak benua mikro barat daya (South West/SW) Sulawesi. Adang volcanic complexlocated in Mamuju Region, West Sulawesi can be grouped more detail into seven complexes that are Tapalang, Ampalas, Adang, Malunda, Karampuang, Sumare, and Labuan Rano. Adang complex is one of the main volcanic complexes that still can be identified with good morphological formations. This complex is composed of alkaline volcanic rocks with basic to intermediates composition that have high value of radiation dose rate caused by their radioactive mineral content. Radioactive mineral occurrences on the basaltic-andesitic rocks has never been found in Indonesia, so it becomes very interesting to do research mainly tectonic settings of the volcanic rock complex formation. The purpose of this study is to determine magmatiic typology related with the tectonic setting based on volcanic rock geochemistry using X-Ray Fluorences (XRF) analysis. Adang volcanic rock is the result of a complex process of volcanism having a volcanic center and several lava domes. They are composed of phonolite to dacite rock, with ultrapotassic affinity, interpretation of data concluded that tectonic setting of magmatism formed in active continental margin (ACM). Magmatism source from vulcanic activities influenced by South WestSulawesi micro-continental crust.
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Becerra Fernández, Daniel. "Marmora presso il Traianeum di Italica: un paesaggio sacro in policromia." Anales de Historia Antigua, Medieval y Moderna 55, no. 2 (January 17, 2022). http://dx.doi.org/10.34096/ahamm.v55.2.9571.

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In questo articolo scientifico presentiamo i tipi di marmora rinvenuti nel monumento del tempio di età adrianea che conosciamo con il nome di Traianeum de Italica (Andalusia, Spagna). È un santuario dedicato al culto imperiale che presenta una grande varietà di tipologie di marmora, provenienti dalle diverse regioni del territorio romano. L’identificazione tipologica è stata effettuata mediante analisi macroscopiche, per rocce ornamentali colorate, e l’applicazione di tecniche archeometriche per marmi bianchi e per varietà litiche che possono indurre confusione. In questa ricerca ci concentriamo su pezzi che presentano singolarità, l’enumerazione dei tipi di marmora trovati, la proporzione dei materiali in cui sono stati realizzati i pezzi conservati e catalogati, e le regioni di origine dei diversi materiali lapidei.
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Teles, Tatiane Oliveira. "Legislação urbanística e forma urbana. São Paulo no século XXI." Revista Brasileira de Estudos Urbanos e Regionais, December 24, 2020. http://dx.doi.org/10.22296/2317-1529.rbeur.202042.

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Abstract:
A Lei Geral de Zoneamento de 1972 marcou a produção da tipologia do edifício isolado no lote, obstando a relação contínua entre edifício e cidade. Tal morfologia, considerada deletéria à dinâmica urbana, perdurou por meio de legislações urbanísticas até 2014, quando se promulgou o Plano Diretor Estratégico; dois anos mais tarde, em 2016, foi a vez da Lei de Parcelamento, Uso e Ocupação do Solo. Tais leis implementaram incentivos à fachada ativa, diretriz que prefigura contestações à tipologia do edifício isolado no lote. Visto isso, analisa-se em que medida a estratégia da fachada ativa é um avanço no tocante aos objetivos dessas leis (SÃO PAULO (Município), 2014, p. 54; 2016, p. 23), de configurar espaços urbanos que, embora atrelados à unidade do lote, tenham como referência a composição da quadra, superando a degeneração da forma urbana e garantindo uma relação melhor entre os espaços públicos e privados.
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Maia, Ana Lídia Aragão, Luis Carlos Macedo Blasques, and Marcela Marçal Maciel Monteiro. "Análise da morfologia urbana para geração de energia solar fotovoltaica em Belém - PA." Journal of Engineering and Exact Sciences 7, no. 1 (March 30, 2021). http://dx.doi.org/10.18540/jcecvl7iss1pp12124-01-11e.

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Abstract:
A fonte solar fotovoltaica é aquela que apresenta as melhores possibilidades de integração ao meio urbano dentre todas as demais fontes de geração de eletricidade e representam uma das soluções tecnológicas mais utilizadas e em processo de estudo no que se refere aos aspectos relativos à eficiência energética predial. O artigo analisa a influência da morfologia urbana na geração de energia fotovoltaica, no bairro do Marco, na cidade de Belém, Pará (Brasil). Os padrões urbanísticos juntamente com fatores de radiação solar, identificam parâmetros que maximizam ou minimizam o aproveitamento do recurso solar para a geração de energia fotovoltaica. Foi utilizado o software SketchUp, com o plug-in Skelion, para modelar em duas edificações específicas do bairro que representavam a predominância da tipologia arquitetônica local: edificações térreas e verticais de padrão residencial até 4 pavimentos. Os resultados obtidos demonstram que em todas as superfícies instaladas, obteve-se, mesmo com as perdas por orientação e inclinação, um valor suficiente que suprisse a necessidade de geração de cada uma das unidades habitacionais estudadas.
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Pereira, Claudinei da Silva. "Agricultura na aglomeração urbana de Presidente Prudente - SP." GEOUSP Espaço e Tempo (Online) 25, no. 2 (August 12, 2021). http://dx.doi.org/10.11606/issn.2179-0892.geousp.2021.183721.

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Abstract:
O artigo analisa aspectos relacionados à produção agrícola na cidade, vinculando duas dimensões essenciais: a morfologia urbana e as condições socioeconômicas. A primeira, aborda condições estruturais onde a prática agrícola se efetiva, tendo como fundamento a lógica subjacente de produção da cidade e as prerrogativas de apropriação do solo urbano enquanto negócio. A segunda, estrutura-se a partir de condicionantes econômicos, culturais e de novos valores atrelados ao consumo alimentar, no qual a prerrogativa de acesso a alimentos saudáveis vem cumprindo novos papéis na produção com fins de autoconsumo ou mesmo direcionado ao mercado. A partir do mapeamento da incidência da agricultura e aplicação de formulários junto aos produtores com finalidade comercial, construímos tipologia de análise da agricultura urbana, demonstrando diferentes funções que a prática agrícola exerce para os sujeitos e para as cidades.
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Dai Prà, Elena, and Nicola Gabellieri. "Imago proelii. La cartografia storica della Prima Guerra Mondiale dal Museo Storico della Terza Armata: spigolature per una analisi tipologica e semiologica." Bollettino della Società Geografica Italiana, April 5, 2021, 59–79. http://dx.doi.org/10.36253/bsgi.v3i1.445.

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Abstract:
International historiography has extensively assessed the innovations in war practice experienced during the First World War. However, the consequences of trench warfare in military cartographic production have not been fully investigated yet. Following this line, the essay presents the cartographic corpus of the historical archive of the Terza Armata (Third Army); the Terza Armata had a fundamental role in the conflict, settling on the Piave river after Caporetto and leading the final advance towards Istria. The analysis of the collection, which is still unpublished, can open a new front of research aimed at developing categories of semiological analysis and typological classification of military maps as sources produced in fieri, i.e. manuscript IGM maps that were constantly updated during war operations. First, the cartographic corpus is presented; second, a first typological classification and a semiological decoding of maps are proposed, based on the interpretation of the symbols used, of the legend and of the methods of representation. In particular, the contribution focuses on tactical maps, i.e. cartographies that were continuously updated in proelio to document the evolution of war events on the front line.
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