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Dissertations / Theses on the topic 'Analisi di quantificazione dei fenomeni'

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Palmieri, Francesco. "Network anaomaly detection based on the observation of multi-scale traffic dynamics." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/370.

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Abstract:
2010 - 2011
Con la sempre più rapida crescita in termini di dimensioni e complessità delle moderne infrastrutture di rete, l’attività di individuazione e prevenzione di abusi e violazioni nell’uso di tali infrastrutture sta diventando sempre più strategica per garantire alle stesse un adeguato grado di protezione sia dall’esterno che da possibili minacce interne. In questo particolare scenario stanno emergendo prepotentemente molte tecniche per il controllo automatizzato del traffico di rete e basate sulla formulazione di modelli di comportamento normali o anomali del traffico stesso, al fine di rilevare la presenza di attività indesiderate o quantomeno sospette. Innanzitutto va considerato che, la definizione del concetto di andamento normale o anomalo del traffico dipende da diversi fattori legati alle attività giornaliere e all’utilizzo le delle risorse ad esse associate. Infatti,il profilo di normalità del traffico può essere determinato solo attraverso l'acquisizione e l’attenta analisi di informazioni storiche relative allo stesso, seguite dalla formulazione di scenari di previsione basati sull’esperienza passata, ma ovviamente tali analisi di solito richiedono tempo e pertanto pregiudicano la possibilità di rilevare la presenza di fenomeni anomali in tempo reale. Questo problema può essere risolto provando a modellare il comportamento futuro del traffico basandosi sull’idealizzazione statistica degli eventi passati e l'osservazione di quelli presenti e specificamente analizzando ed osservando alcune proprietà statistiche particolarmente discriminanti, in grado di caratterizzare i fenomeni evolutivi e osservabili nel traffico di rete. Dato che gli eventi anomali vanno ormai considerati una osservabili nel traffico di rete. Dato che gli eventi anomali vanno ormai considerati una parte strutturale irrinunciabile del traffico di rete globale, diventa sempre più importante poter rilevare automaticamente, classificare e identificare gli stessi al fine di reagire prontamente e adeguatamente ad eventuali minacce o malfunzionamenti. Di conseguenza l'obiettivo principale di questa tesi è lo sviluppo di un nuovo approccio per il rilevare in tempo reale anomalie di traffico in rete basandosi sull'analisi di proprietà e meccanismi di associazione complessi nonchè modelli di ricorrenza e dinamiche non immediatamente "apparenti" riscontrabili nei flussi aggregati di traffico. Nello studiare ed analizzare tali proprietà al fine di modellizzare e rilevare comportamenti anomali, sono state adottate diverse tecniche che hanno dimostrato la loro efficacia nell’esplorare dinamiche meno apparenti e correlazioni temporali di serie storiche statistiche, come l’analisi multi-risoluzione basata su wavelets e l’analisi di quantificazione dei fenomeni ricorrenti. Sulla base di tali presupposti è stato realizzato un modello adattativo per la classificazione di eventi anomali basato su metodologie di machine learning che ha dimostrato di essere alquanto efficace nell’interpretazione deterministica dei fenomeni non lineari e delle complesse dinamiche di traffico osservabili durante il verificarsi di eventi anomali caratterizzati da variazioni apprezzabili nelle proprietà statistiche del traffico di rete. Pertanto tale modello si è rivelato estremamente utile per sviluppare e osservazioni qualitative e quantitative che possono essere utilizzate in modo affidabile per rilevare tali eventi anomali. With the rapid growth and the ever increasing complexity of the modern network infrastructures, the task of identifying and preventing network abuses is getting more and more strategic to ensure an adequate degree of protection from both external and internal menaces. In this scenario many techniques are emerging for inspecting the network tra c and modeling anomalous and normal behaviors to detect undesired or suspicious activities. First of all, the de nition of normal or abnormal network behavior depends on several factors related to the day-to-day operations and resource usage. Normal behavior can only be determined by acquiring information about past events, but tra c trends usually take time to be understood and analyzed. This paradox can only be coped with by modeling the future behavior, based on a statistical idealization of the past events and an observation of the present ones and by speci cally analyzing and observing some particularly discriminating statistical features and evolutive phenomena that occur on the network tra c. Since anomalous events are now conceived to be a structural part of the overall network tra c, it is more and more important to automatically detect, classify and identify them in order to react promptly and adequately. Accordingly the main focus of this dissertation is on developing a novel approach to network anomaly detection based on the analysis of complex non-stationary properties and \hidden" recurrence patterns occurring in the aggregated IP tra c ows. In the observation of the above transition patterns for detecting anomalous behaviors, we adopted several techniques that are known to be e ective in exploring the hidden dynamics and time correlations of statistical time series, such as wavelet and recurrence quanti cation analysis. The resulting model, using supervised machine learning techniques to adaptively classify the tra c time series from the aforementioned observations, demonstrated to be e ective for providing a deterministic interpretation of nonlinear patterns originated by the complex tra c dynamics observable during the occurrence of \noisy" network anomaly phenomena, characterized by measurable variations in the statistical properties of the tra c time series, and hence for developing qualitative and quantitative observations that can be reliably used in detecting such events. [edited by the author]
X n.s.
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Terrazzano, Davide. "Analisi sperimentale dei fenomeni di trasporto nella produzione di gelatina di origine animale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La gelatina è un esempio affascinante di come la natura può essere multifunzionale. La gelatina non è una proteina naturale ma deriva da una proteina fibrosa, il collagene, che è uno dei principali costituenti della pelle animale, ossa, tendini e tessuto connettivo. In virtù delle sue svariate caratteristiche e proprietà è un prodotto che trova mille utilizzi nell’industria alimentare ma anche in quella farmaceutica, pertanto è un prodotto dalle varie sfaccettature; in questo lavoro si cerca di studiarne alcune. Questo lavoro presenta, dopo una prima introduzione sulla composizione chimica della gelatina e sulla struttura del collagene (vedi cap. 2), un’analisi delle principali proprietà chimico-fisiche della gelatina (vedi cap. 3). Segue poi una descrizione dell’impianto per la produzione di gelatina di cui le fasi principali possono essere riassunte in pretrattamento, estrazione, filtrazione, concentrazione ed essiccamento (vedi cap. 4). Successivamente, sono state sviluppate due nuove metodologie di produzione della gelatina: la prima relativa a quella estratta da pelle di bovino, condizionata con acido e la seconda relativa all’estrazione da scaglie di pesce (vedi cap. 5). Una volta identificato il metodo di pretrattamento ottimale si è sviluppata una modellazione di scambio di materia, che permetta l’ottimizzazione della fase di estrazione (vedi cap. 6). È stato quindi trovato un coefficiente di scambio di materia per la pelle di bovino condizionata con acido e per le scaglie di pesce. Infine, è stata effettuata una modellazione di scambio termico del gelificatore, uno scambiatore di calore a superficie raschiata, che raffredda la gelatina prima che questa venga immessa nell’essiccatore (vedi cap. 7). Si è trovata una correlazione empirica di Nusselt per l’apparecchiatura, facendo particolare attenzione alla viscosità che varia a seconda della materia prima e del pretrattamento utilizzati.
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Cavazzuti, Simone. "Fenomeni di intertestualità e franchise mediali: analisi dei generi e dei contesti produttivi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25145/.

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Abstract:
Lo scopo di questo elaborato è proporre un’analisi esauriente e aggiornata (per quanto possibile) delle pratiche produttive che dominano il panorama cinematografico attuale, con riferimento ai principali metodi attraverso cui un testo filmico si mette in relazione con un altro testo filmico già esistente.
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Villi, Filippo. "Analisi dei fenomeni franosi lenti nell'abitato di Gaggio Montano mediante interferometria radar." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10134/.

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Abstract:
I movimenti lenti delle colate in terra sono una caratteristica geomorfologica comune nell’Appennino settentrionale e sono uno dei principali agenti di modellazione del paesaggio. Spesso case e piccoli centri abitati sorgono in zone affette da questo tipo di movimento franoso e di conseguenza subiscono danni causati da piccoli spostamenti. In questo lavoro di Tesi vengono presentati i risultati ottenuti dall’interferometria radar ad apertura sintetica (InSAR) mediante elaborazione tramite StaMPS (Stanford Method of Persistent Scatterers), utilizzando la tecnica avanzata Small Baseline Subset (Berardino et al., 2002). Questo metodo informatico è applicato alle acquisizioni rilevate dai satelliti Envisat e COSMO-SkyMed in orbita ascendente e discendente, ottenendo una copertura di dati che va dal 2004 al 2015, oltre ad un rilevamento geologico-geomorfologico in dettaglio eseguito nell’area di studio. Questa tecnica di telerilevamento è estremamente efficace per il monitoraggio dei fenomeni di deformazione millimetrica che persistono sulla superficie terrestre, basata sull'impiego di serie temporali d’immagini radar satellitari (Ferretti et al., 2000). Lo studio è stato realizzato nel paese di Gaggio Montano nell’Appennino bolognese. In questa zona sono stati identificati diversi corpi di frana che si muovono con deformazioni costanti durante il tempo di investigazione e grazie ai risultati ottenuti dai satelliti è possibile confrontare tale risultato. Gli spostamenti misurati con il metodo InSAR sono dello stesso ordine di grandezza dei movimenti registrati dai sondaggi inclinometrici. Le probabili cause dell’instabilità di versante a Gaggio Montano sono di natura antropica, in quanto alti tassi di deformazione sono presenti nelle zone dove sorgono case di recente costruzione e complessi industriali. Un’altra plausibile spiegazione potrebbe essere data dalla ricarica costante d’acqua, proveniente dagli strati dei Flysch verso l’interno del complesso caotico sottostante, tale dinamica causa un aumento della pressione dell’acqua nelle argille e di conseguenza genera condizioni d’instabilità sul versante. Inoltre, i depositi franosi rilevati nell’area di studio non mostrano nessun tipo di variazione dovuta ad influenze idrologiche. Per questo motivo le serie temporali analizzare tendo ad essere abbastanza lineari e costanti nel tempo, non essendo influenzate da cicli stagionali.
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Lucchese, Antonio. "Analisi dei fenomeni di erosione interna nei rilevati arginali del fiume Panaro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il lavoro di tesi ha come oggetto di studio i fenomeni di erosione interna che possono interessare le opere in materiali sciolti, facendo particolare riferimento ai rilevati arginali. Si inquadrano le generalità degli argini, i possibili meccanismi di rottura e quali sono i differenti meccanismi di erosione interna che possono interessare una sezione arginale. Inoltre, il lavoro illustra le varie categorie di test che permettono di stimare l’erodibilità di un terreno, dedicando maggiore attenzione all’Hole Erosion Test (HET): si descrive il funzionamento e la teoria della prova standard (UNSW); viene illustrata la riproduzione dell’Hole Erosion Test presente in Boretto (RE) con annessa analisi critica. Infine, vengono illustrati i risultati ottenuti dalle analisi di filtrazione e di stabilità applicate ad un caso reale: la sezione trasversale, in sinistra idraulica, dello stante uno a valle della cassa di espansione del fiume Panaro. La sezione oggetto di verifiche è stata ipotizzata sia intatta, ma anche caratterizzata dalla presenza di tana in modo da poter commentare l’influenza che questa genera sul fenomeno di erosione interna e sulla stabilità. Infine, è stato applicato un modello analitico semplificato (Bezzazi et al., 2010) alla sezione oggetto di studio. Tale modello ha consentito di stimare la vulnerabilità della sezione al fenomeno di erosione interna, sotto l’ipotesi di lavoro che il cunicolo della tana comunicasse il petto con la schiena dell’argine.
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Staiano, Marco. "Analisi dei fenomeni idrodinamici e di trasporto solido nelle trincee con codice di calcolo Delft3D." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il presente elaborato, sviluppato in collaborazione con Saipem S.p.a., tratta l’analisi dei fenomeni idrodinamici e di trasporto solido all’interno di una trincea scavata su fondale marino, con l’ausilio di un modello alle differenze finite. Vengono introdotte le possibili soluzioni di attracco della condotta da largo a riva, con particolare riguardo alla tecnica “open trench”. Verrà, quindi, presentato e descritto del dettaglio il modello Delft3D con cui sono state realizzate le analisi, nonché lo studio di validazione realizzato. Introdotto il modello, verrà presentato il caso di studio con un inquadramento generale dell’area in cui è realizzata la trincea oggetto di analisi, nonché una descrizione dei dati di misura disponibili. A partire dai dati di corrente di marea misurati, si definiranno i profili di corrente e il coefficiente di scabrezza al fondo z0. La presenza di dati di onda permette il calcolo della velocità orbitale al fondo per il calcolo dei carichi sulla condotta collocata all’interno della trincea. Verrà identificata la sezione di trincea scelta e descritte nel dettaglio le simulazioni. La prima parte sarà dedicata alla descrizione del modello idrodinamico. Di questo verranno presentati e commentati i risultati. Con questi si valuterà la riduzione delle velocità dovuta alla presenza della trincea e verrà fatto un confronto con il coefficiente di riduzione proposto da normativa DNV. Verrà discusso il caso morfodinamico, i cui risultati verranno confrontati con quelli delle indagini batimetriche. Verrà anche discusso il caso del modello con un coefficiente z0 teorico. Verranno presentate le simulazioni impostate con un fattore di scala morfologica. In questo contesto si commenterà l’affidabilità dei risultati e le ipotesi a monte della scelta di tali simulazioni. Nelle conclusioni verranno affrontati i pro e i contro dell’utilizzo di un modello alle differenze finite per l’analisi di tali fenomeni.
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Variara, Marco <1994&gt. "INDAGINE COMPARATA DELLE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI Un modello di analisi interdisciplinare dei fenomeni migratori." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17218.

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Abstract:
L’assenza di una ricerca pura sulle migrazioni ha prodotto un numero quantomai ricco di studi dei fenomeni migratori rientranti in discipline non propriamente classificate, spesso mancanti di una propria identità accademica. Secondo diverse interpretazioni, le reazioni politiche verso le migrazioni hanno creato un’ulteriore confusione a seguito del recente interessamento da parte dei mass media, sottoponendola al giudizio severo dell’arena politica. Non solo quest’atteggiamento ha disonorato i caratteri tipicamente accettati delle migrazioni internazionali, ma ha anche contribuito a rinforzare una comprensione errata di una realtà. La mia tesi prende in analisi in primo luogo i diversi approcci delle strutture migratorie e le logiche che rispondono alla mobilità internazionale attraverso la creazione di cinque modelli di valutazione che richiamano le caratteristiche più importanti delle migrazioni internazionali. La seconda parte guarderà le dinamiche migratorie secondo un punto di vista demografico con una prima sezione dedicata agli strumenti di analisi demografica, mentre nella seconda sezione cercherò di sollevare un’interpretazione bilanciata degli impatti demografici delle migrazioni sui paesi. Con la terza parte intendo osservare gli atteggiamenti legali verso le migrazioni ed il processo di codificazione in corso. La quarta e ultima sezione ruoterà attorno ai numeri reali concernenti le migrazioni e le reazioni degli stati occidentali al fenomeno migratorio. Attraverso i documenti ed i dati estrapolati dai canali d‘informazione pubblici cercherò di promuovere un modello d’integrazione e i benefici delle migrazioni. Il lettore troverà un rapido sommario dei dati concernenti le statistiche specifiche nella bibliografia fornita.
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Valenti, Pettino Matteo. "Analisi dei fenomeni deformativi che interessano un versante dell'impianto di Palo Viejo (Dipartimento di Quiché, Guatemala)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Da quando è stato inaugurato nel 2012, l'impianto idroelettrico di Palo Viejo in Guatemala è stato interessato da una serie di frana che ne hanno minato in parte stabilità e funzioni. In questo lavoro di tesi vengono analizzati alcuni dei dissesti che hanno colpito il canale 3: la prima fase si è incentrata sullo studio e sull'indagine della relazione presente tra il regime pluviometrico dell'area ed il cinematismo di una frana formatasi nel 2017. La seconda fase si è invece concentrata sulla definizione dei parametri di resistenza mobilizzati e le condizioni idrauliche a rottura del deposito colluviale coinvolto negli smottamenti del 2013 e del 2017. L'ultimo step di lavoro si è invece incentrato su una modellazione numerica agli elementi finiti: scopo della simulazione è stato quello di simulare il comportamento del versante durante le varie fasi di costruzione del canale, allo scopo di poter definire le cause che hanno portato alla rottura e le condizioni in cui è probabile che si possa formare una frana anche a valle del canale. Il modello geologico-tecnico dell'area è stato realizzato in seguito all'analisi dei dati disponibili e grazie ai risultati delle diffrattometrie a raggi X effettuate su alcuni campioni prelevati dall'impianto e proveniente dal Guatemala.
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Spassini, Cecilia <1996&gt. "Richiedenti asilo e rifugiati cinesi per motivi religiosi: analisi del sistema di accoglienza in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19199.

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Abstract:
La tesi si concentra sui richiedenti e i rifugiati cinesi per motivi religiosi e sui modi in cui vengono inseriti nel sistema di accoglienza italiano. Viene analizzata la situazione specifica di questi richiedenti e rifugiati come esempio per evidenziare delle criticità all’interno dell’organizzazione. Criticità presenti da tempo e che risultano acuirsi anche attraverso l’utilizzo di decreti, in particolare i decreti sicurezza Salvini del 2018, che precarizzano la situazione già difficile di richiedenti asilo e rifugiati.Oltre all’analisi della letteratura presente - tra cui articoli, saggi e materiali video - la tesi si basa su interviste ad avvocati, operatori in progetti e agli stessi richiedenti/rifugiati cinesi, che forniscono prospettive operative e soggettive sulle problematiche presenti all’interno del sistema di accoglienza.
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Sabatani, Davide. "Distribuzione dei fenomeni di fulminazione in relazione all'orografia e alla tipologia di suolo sul Gran Sasso." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21983/.

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Abstract:
Il fulmine rappresenta il meccanismo con cui una nube scarica parzialmente parte della propria energia. Nel corso degli anni, questo singolare evento è stato un centro di particolare interesse. Difatti, esso è associato a fenomeni intensi quali tempeste e a ingenti danni a strutture, agricolutura e a ciò che fa parte della vita di tutti i giorni. Di recente, i fenomeni di fulminazione ricevono attenzione dalla comunità scientifica perché, dal punto di vista fisico, i meccanismi di formazione di questi eventi non sono del tutto chiari. Inoltre i fulmini e l'aumento della frequenza di fulminazione possono essere sintomi di cambiamenti climatici sia globali sia locali e che siano positivamente correlati all'aumento di temperatura, di concentrazione di ossido d'azoto, di PM10 e ozono nell'aria, conseguentemente all'aumento di aree urbane e al riscaldamento globale. Studi mostrano una relazione tra occorenza di fulminazioni e uso del suolo in più località europee; altri ne esplicitano la reale dipendenza con le caratteristiche orografiche del territorio. Questo elaborato e il lavoro che lo caratterizza sono rivolti all'approfondimento e allo studio di una possibile dipendenza tra densità di fulminazione e caratteristiche del suolo nel Gran Sasso abruzzese. Una parte introduttiva chiarisce le cause fisiche che portano alla formazione dei fulmini, la loro classificazione e le tecniche di rilevazione del fenomeno. In seguito, sono esposte le reti di fulminazione, in particolare la rete LINET, le loro principali caratteristiche e le possibili applicazioni dei dati di fulminazione in fisica dell'atmosfera. La sezione principale della tesi è dedicata ad un'analisi statistica di dati di fulminazione, di dati del suolo, di quota e pendenza, in modo da investigare possibili correlazioni positive tra caratteri del suolo, orografici e ambientali e densità di fulminazioni nella regione di interesse.
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Galasso, Mariangela. "Fenomeni di erosione retrogressiva sotto gli argini: modellazione fisica in piccola scala e simulazione numerica dei risultati sperimentali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il crescente aumento di eventi di precipitazione intensa è causa della sempre più diffusa presenza di fenomeni di erosione retrogressiva sotto le strutture arginali: i fontanazzi, che generalmente si formano in prossimità del piede arginale, sono la manifestazione esterna del verificarsi di tale fenomeno. Questo tipo di erosione interna, se non contrastato, può determinare il collasso dell’argine, con conseguenze ovviamente catastrofiche per l’ambiente circostante. Per questa ragione, negli ultimi decenni si è assistito ad un crescente interesse nei confronti dello sviluppo di strategie di mitigazione efficaci, innovative, sostenibili sul fronte ambientale ed economico. Il progetto LIFE SandBoil, finanziato nell’ambito del programma LIFE “Environment and Resources Efficiency” si propone di mettere a punto il prototipo di una tecnologia basata sull’uso di materiali naturali, capace di bloccare la progressione del fenomeno di erosione attraverso una barriera di materiale granulare. La presente tesi si colloca all’interno delle attività previste dal progetto LIFE SandBoil, con particolare riferimento alla modellazione delle attività sperimentali previste per la prototipazione della tecnologia. A tale scopo, in questo lavoro si descrivono dapprima le diverse fasi che contraddistinguono il meccanismo di erosione retrogressiva sotto gli argini e si illustrano le principali esperienze sperimentali riportate in letteratura relative alla modellazione fisica in piccola scala del fenomeno. Successivamente, con riferimento alla sperimentazione prevista nel progetto LIFE SandBoil, è stata svolta un’analisi numerica mediante il codice agli elementi finiti (Plaxis), finalizzata alla simulazione delle prove che si intendono realizzare per la validazione della tecnologia in laboratorio, con lo scopo di supportare la futura attività sperimentale.
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Bovi, Carmen. "Analisi di sostenibilità del sistema di gestione dei rifiuti solidi in Baalbek (Libano): valutazioni economico-finanziarie, quantificazione degli impatti ambientali mediante LCA e considerazioni di natura sociale ed istituzionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7343/.

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Abstract:
In questo lavoro si analizza la soluzione individuata per la gestione dei RSU del Distretto (Caza) di Baalbek. Il progetto “Integrated Waste Management in Baalbek Caza” rientra nell'ambito del programma comunitario ENPI-Med, mirato a diffondere tecnologie ambientali pulite e innovative nelle regioni del Medio Oriente. In un’area rurale a circa 3 km dalla città di Baalbek è previsto l’insediamento di un complesso di tre impianti strettamente interconnessi, attualmente dimensionati per servire esclusivamente l’Unione Comunale del distretto di Baalbek. I tre impianti sono un Impianto per il Trattamento Meccanico Biologico dei RSU indifferenziati, una Discarica Sanitaria e un impianto pilota per la Produzione di Biogas, che insieme prendono il nome di Waste Compound. La valutazione che si svolge in questo documento mantiene un assetto multidisciplinare e multisettoriale, realizzando un’analisi economico-finanziaria sulla gestione, affiancata da una valutazione ambientale del sistema, mediante l’analisi del ciclo di vita (LCA) ed integrata infine con delle considerazioni di natura legislativa, istituzionale, politica, culturale e sociale. Inoltre una quantizzazione dei vantaggi sociali legati alla realizzazione del progetto è stata introdotta nello studio LCA inserendo alcuni indicatori sociali costruiti ad hoc.
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Giordano, Gabriele <1995&gt. "Studio sulla criminalità organizzata in Italia e in Giappone dalle origini ai giorni nostri. Analisi comparata dei due fenomeni e strumenti di contrasto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16374.

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Abstract:
Il tema della criminalità organizzata è stato trattato in numerosi studi accademici di criminologia ma anche di scienze sociali. Questo fenomeno che storicamente è stato associato a zone di criminalità specifiche, oggi è invece un problema di carattere transnazionale, esacerbato dalla globalizzazione e dalla mobilità di capitali, merci ed esseri umani. Le criminalità organizzate costituiscono un problema sociale, politico ed economico e di conseguenza, sia le organizzazioni statali che quelle internazionali hanno incluso la criminalità organizzata nelle loro agende, in modo da incrementare la conoscenza e la comprensione che si ha sul fenomeno ma anche per sviluppare strumenti di lotta efficaci, in modo da ridurre il costo negativo che si riversa sulle società, principalmente causato dalla corruzione, il traffico di droga, e altre attività sia illegali che legali. Le criminalità organizzate, infatti, oggi agiscono anche nel settore dell’economia definito legittimo, tramite il riciclaggio del denaro il quale viene reinvestito in settori come il turismo, l’agricoltura, ecc. Questo elaborato mira ad esaminare due fenomeni ben precisi, ovvero la mafia siciliana e la yakuza, in due Paesi, Italia e Giappone, geograficamente distanti, che tuttavia presentano diverse similitudini e caratteristiche comuni, ma anche molteplici differenze. L’obiettivo di questo elaborato sarà dunque in primo luogo di ricercare e tracciare la letteratura sulla teoria della criminalità organizzata, e in seguito di analizzare comparativamente i due fenomeni presi in considerazione. In particolare, saranno oggetto di interesse gli elementi socio-culturali e politici che hanno influenzato la nascita e la crescita delle organizzazioni criminali nei singoli Paesi, e gli sforzi di lotta alla mafia effettuati dai vari attori – politici, giudici, forze dell’ordine, media ecc. Si procederà ad esaminare i dati disponibili in questo ambito, in modo da individuare delle strategie politiche, economiche o giuridiche per contrastare la criminalità organizzata. Si cercherà di considerare la possibilità di fornire un modello che possa essere valido non soltanto in questi due Paesi ma anche a livello globale e transnazionale.
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Cembali, Damiano. "Analisi e parametrizzazione della spesa farmaceutica di una struttura sanitaria per l'identificazione e la quantificazione dei benefici derivanti dall'introduzione della metodologia di gestione del farmaco in dose unitaria." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5219/.

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Corradetti, Valerio Maria. "Analisi dei fenomeni transitori relativi ad una condotta per il trasporto di LPG (Gas di Petrolio Liquefatto) con particolare attenzione alle operazioni di primo riempimento/svuotamento ed al colpo d'ariete." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1920/.

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UTIZI, Kizzi. "Performance ed analisi della morfodinamica a seguito di un ripascimento sommerso (feeder berm) e di un reef artificiale (Tecnoreef) realizzati per la mitigazione dei fenomeni erosivi del litorale di Punta Marina (Emilia-Romagna, Italia)." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388835.

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Abstract:
A composite intervention of coastal defense was carried out at Punta Marina (Emilia Romagna) in 2010 to counteract the ongoing erosion. The intervention has been realized between existent hard structures (groins and breakwaters) and it consists of a beach nourishment with slightly finer sand than the native one, a nearshore nourishment (feeder berm) with fine sand (coarser than the native one) and the placement of an artificial reef between the feeder berm and the breakwaters. Several studies of nearshore nourishments have been carried out worldwide but all in quite different environments than the Northern Adriatic littoral, in terms of morphological and sedimentological features, wave climate as well as the nourishment design parameters (sediment volume request, grain size and position on the cross-shore profile). Artificial reefs are used in various countries across the world for coastal management, mainly to enhance the living marine resources, to compensate habitat loss or to promote surf waves but rarely for coastal protection. The artificial reef effects on hydro-sedimentary dynamics and the medium-long term efficacy of the interventions against erosion have not been well studied yet. In order to assess the impacts of this intervention on the coastal processes different field campaigns (topo-bathymetric surveys, multi-beam bathymetric surveys, samples collections, wave data gathering and elaboration) were realized from February 2010 to October 2012. During this period the littoral was exposed to relatively calm wave condition, even if several storms occurred with a main direction from NE-E and two of them classified as “severe” and “extreme” storms. The total sedimentary budget of the beach and nearshore was positive. The results also indicate a progressive and rapid erosion of the feeder berm and an observed gain of sediment shoreward of the nourishment and in part behind the artificial reef. This seabed accretion promoted the wave energy dissipation, contributing to the shoreline stability. At Punta Marina evolutionary trends of the intervention are similar to the North European and American cases, but with different duration of the induced effects: in fact a shorter “wave breaker” effect was observed while a “feeder effect” was still ongoing till the last survey. These differences are probably related to the nourishment characteristics like: smaller volumes, borrow material with a finer grain size than the beach native sediment, different seabed morphological features (absence of sandbars, mild slope), shallower water depth of the dumping area (active also during low-energy storms). During this study small sandbars have been observed; these morphologies were present in the past decades but they disappeared since 90s. For a better understanding of this phenomenon, a study at a regional scale has been performed, investigating the existence and the morphometric characteristics of the sandbars since the 60s to 2000. The results highlighted a strong influence played by hard structures (when built close to the breaker zone) and by the negative sedimentary budget on the sandbar existence, as in the case of Punta Marina. The sandbar reappearance at Punta Marina could be caused by the nourishment or related to the strong storms occurred. It might represent a first sign of a natural littoral dynamic restoration. Otherwise different results have been obtained with the artificial reef placement. As shown in other projects with reefs positioned in shallow water, a substantial settlement due to scour formation has been highlighted, most probably due to wave stress and the generation of a seabed current that disperses the sediment offshore. Moreover, the damage and removal of several reef elements demonstrate their excessive fragility also in mild wave climate like the North Adriatic. Finally, the nearshore nourishment efficacy, even if finer sediment than the beach one were used (not suitable for beach nourishment), could promote virtuous practices for the reuse of harbor dredged sediments like from Porto Corsini (Ravenna harbor) for coastal protection.
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Malin, Mendes. "Martina di Poggio di Giugno : Analisi del trasferimento della linguacultura svedese di Astrid Lindgren in un contesto italiano, con particolare attenzione alla gestione dei realia." Thesis, Umeå universitet, Institutionen för språkstudier, 2017. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:umu:diva-136802.

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Abstract:
This thesis examines the translation of culture-specific phenomena in children’s literature with a theoretical framework based on “translation studies”. In the translation of children’s literature, translators generally choose translations that brings the content closer to the target culture, creating an “acceptable” translation. At the same time, these choices distance the translation from the culture of the original text. The opposite, translations which remain faithful to the original, are called “adequate” with the terminology of translation studies.This thesis presents the result of the parallel reading of the original Madicken på Junibacken, a children’s book written by famous Swedish author Astrid Lindgren, and the Italian version, Martina di Poggio di Giugno, translated by Fiorella Onesti and Isabella Fanti (Salani, Gl’Istrici, 2003). During the reading of the two books, the phenomena specific to the Swedish language culture (realia, in translation studies’ terminology) were collected, listed, grouped according to type of realia (names of persons and places, food, idiomatic expressions, songs and games) and the translation strategy used. The grouping according to translation strategy took as its starting point the ten strategies described by Osimo (2008). The analysis confirmed the initial hypothesis that Martina di Poggio di Giugno would be, like many other translations of children’s books, an “acceptable” translation. A complimentary analysis of corresponding realia in two other translations of Astrid Lindgren books, the Italian versions of Pippi Longstocking and Bill Bergson, Master Detective, showed that one realia can be translated in different ways, leading to different results. The translations in the second phase of the analysis were deemed as slightly less “acceptable” and therefore closer to equivalence with the original texts.
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CORTESE, CLAUDIO. "Processi di trasformazione nel suburbio di Mediolanum tra tarda età repubblicana e media età imperiale. Il caso dell'area dell'Università Cattolica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2006. http://hdl.handle.net/10280/968.

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Abstract:
Nell’area oggi occupata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano a partire dal 1986 scavi di emergenza hanno messo in luce una porzione del suburbio occidentale di Mediolanum, e in particolare una realtà insediativa suburbana di età imperiale. Un’ampia area di tale insediamento è stata oggetto della presente ricerca che, combinando lo studio dei processi formativi del deposito archeologico e l’analisi quantitativa e statistica degli insiemi di reperti, ha permesso di ricostruire le trasformazioni che ne hanno preceduto e accompagnato la formazione e che ne hanno interessato l’organizzazione spaziale e la distribuzione delle aree di attività. In questo modo è stato possibile comprendere come nel tempo siano avvenuti cambiamenti nei caratteri e nelle finalità della frequentazione dell'area, che sembrano poter gettare nuova luce anche su fenomeni più generali che riguardano l’intero suburbio della città romana.
In the area today occupied by the Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, since 1986, rescue excavations have disclosed a part of Mediolanum’s western suburbium, and in particular an imperial age suburban settlement. A wide area of this settlement has been the object of this research which, combining the study of the formation processes of the archaeological record and the quantitative and statistical analysis of finds assemblages, allowed us to reconstruct the transformations which preceded its formation and those which concerned its spatial organization and activity areas distribution. In this way we have shown that the characteristics and nature of the settlement have considerably changed during the course of time, and these changes seem to shed light even on the general transformations which concern the entire suburbium of the Roman town.
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CORTESE, CLAUDIO. "Processi di trasformazione nel suburbio di Mediolanum tra tarda età repubblicana e media età imperiale. Il caso dell'area dell'Università Cattolica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2006. http://hdl.handle.net/10280/968.

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Abstract:
Nell’area oggi occupata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano a partire dal 1986 scavi di emergenza hanno messo in luce una porzione del suburbio occidentale di Mediolanum, e in particolare una realtà insediativa suburbana di età imperiale. Un’ampia area di tale insediamento è stata oggetto della presente ricerca che, combinando lo studio dei processi formativi del deposito archeologico e l’analisi quantitativa e statistica degli insiemi di reperti, ha permesso di ricostruire le trasformazioni che ne hanno preceduto e accompagnato la formazione e che ne hanno interessato l’organizzazione spaziale e la distribuzione delle aree di attività. In questo modo è stato possibile comprendere come nel tempo siano avvenuti cambiamenti nei caratteri e nelle finalità della frequentazione dell'area, che sembrano poter gettare nuova luce anche su fenomeni più generali che riguardano l’intero suburbio della città romana.
In the area today occupied by the Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, since 1986, rescue excavations have disclosed a part of Mediolanum’s western suburbium, and in particular an imperial age suburban settlement. A wide area of this settlement has been the object of this research which, combining the study of the formation processes of the archaeological record and the quantitative and statistical analysis of finds assemblages, allowed us to reconstruct the transformations which preceded its formation and those which concerned its spatial organization and activity areas distribution. In this way we have shown that the characteristics and nature of the settlement have considerably changed during the course of time, and these changes seem to shed light even on the general transformations which concern the entire suburbium of the Roman town.
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Marzorati, Simone. "Analisi dei fenomeni franosi di crollo e del danneggiamento agli edifici indotti dalla sequenza sismica dell'Umbria - Marche (settembre - ottobre 1997)." Thesis, 2001. http://hdl.handle.net/2122/8000.

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Abstract:
Lo studio dei fenomeni franosi avvenuti a seguito della scossa del 14 ottobre 1997 si è conclusa con la produzione di una mappa della suscettibilità alle frane di crollo. Il metodo condotto non era mai stato applicato a questo tipo di frane in Italia, sia perché la tecnologia informatica non era ancora adatta ad elaborare dati georeferenziati e quindi si potevano solo fornire indicazioni qualitative (vedi caso del Friuli) ed inoltre non erano disponibili banche dati sufficienti sugli effetti indotti dai terremoti passati. La mappa prodotta ha il limite di riferirsi ad un terremoto specifico, ossia con una sorgente sismica ed una magnitudo ben definite. La mappa riguarda quindi un solo evento, in quanto modificando i due dati suddetti è possibile creare scenari diversi, anche in zone diverse da quella studiata. Il lavoro svolto ha evidenziato innanzitutto l'importanza della raccolta dei dati, in quanto disponendo di informazioni dettagliate riferite al territorio è possibile in breve tempo, con l'utilizzo dei SIT, redarre una mappa come quella del presente studio. Fondamentale è il modello digitale del terreno da cui sono state ricavate le pendenze, fortemente correlate alle frane, ma anche i dati sismici; infatti invece della legge proposta si potrebbe applicare ad esempio una legge di attenuazione migliore, oppure considerare un parametro sismico che rappresenti meglio il terremoto. In ogni caso, lo studio proposto ha evidenziato come le frane di crollo siano ben correlate a certi parametri; questo, in un'ottica di gestione e pianificazione del territorio, pone l'accento sulla prevedibilità di questo tipo di frane. Infatti non è solo necessario prevedere un terremoto nello spazio e nel tempo, ma anche gli effetti che un terremoto può causare, in modo da poter ridurre i rischi per l'uomo. L'analisi relativa al danneggiamento degli edifici ha prodotto vari risultati. In primo luogo è stato possibile, in un tempo relativamente breve (pochi mesi), redarre le mappe del danneggiamento relativo all'intera area colpita dal sisma. Il metodo proposto possiede la caratteristica di valutare il danneggiamento omogeneamente sul territorio, considerando poche e distinte classi di danno, facilmente individuali per fotointerpretazione. Il materiale necessario è rappresentato dalle foto aeree di un volo effettuato appena dopo l'evento e dai dati ISTAT relativi agli edifici residenziali. Anche se non si possono fornire dei valori quantitativi precisi, in quanto si sottostimano i danni minori, i risultati dello studio possono essere comunque utilizzati per individuare le priorità di intervento e valutare una prima assegnazione dei finanziamenti per la ricostruzione.
Università degli Studi di Milano - Bicocca
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4.1. Metodologie sismologiche per l'ingegneria sismica
4.4. Scenari e mitigazione del rischio ambientale
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FICCADENTI, Valerio. "A rank-size approach to the analysis of socio-economics data." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251181.

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Abstract:
Questa tesi è volta ad investigare due importanti fenomeni, uno naturale ed uno umano. Il primo riguarda i terremoti, mentre il secondo è legato al contenuto dei discorsi ufficiali dei presidenti americani. Per il primo caso, il nostro obiettivo è quello di definire un indicatore dei danni economici causati dai terremoti, proponendo un indice calibrato su una lunga serie di magnitudo rilevate in lunghi periodi di tempo. Mentre per il caso dei discorsi presidenziali, vogliamo quantificare il loro impatto sul mercato finanziario, in particolare studiamo l’effetto che essi hanno sull’indice “Standard and Poor’s 500”. Il nostro obiettivo principale è quello di contribuire nell’ambito delle scelte di politica economica prendendo in considerazione tali fenomeni ed analizzandoli con un approccio diverso ed innovativo. L’analisi esposta in questa tesi è sviluppata per mezzo di strumenti econofisici strettamente collegati all’ambito dell’analisi “rank-size”. Tale analisi consiste nell’uso di una serie di funzioni particolarmente utili per l’esplorazione delle proprietà di grandi dataset, anche quando essi sono distribuiti nel tempo e hanno bande di errore non perfettamente definite per via di particolari condizioni di campionamento. Nei capitoli che riguardano i terremoti così come in quelli dedicati all’analisi dei discorsi dei presidenti americani sono mostrati e commentati i risultati di regressioni non lineari impiegate per stimare i coefficienti di varie leggi “rank-size”. Tali stime sono state manipolate in modo tale da poter giungere a conclusioni dal rilievo economico. I risultati più robusti sono stati raggiunti grazie alla straordinaria capacità di interpretare i dati da parte delle leggi “rank-size”. Nell’ambito della valutazione dell’impatto economico dei discorsi presidenziali, un’analisi aggiuntiva è stata svolta valutando diverse distanze tra serie storiche. In particolare considerando la serie storica delle parole semanticamente legate all’economica e pronunciate dai presidenti americani nel corso della storia e le serie storiche del volume, dei prezzi e dei rendimenti dell’indice “Standard & Poor's 500”. Per questa analisi abbiamo impiegato un approccio probabilistico ed anche uno meramente topologico. Infatti abbiamo misurato l’entropia delle serie storiche e comparato le conclusioni valutando le differenze fra diverse misure di distanza vettoriale.
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