Academic literature on the topic 'Analisi di immagini'

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Journal articles on the topic "Analisi di immagini"

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Lo Presti, Veronica. "La valutazione del segretariato sociale nei municipi di Roma. Utilitŕ e pratica di un'osservazione sul "campo"." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (January 2011): 9–27. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-004002.

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Abstract:
Questo articolo illustra alcuni risultati di una ricerca empirica sui segretariati sociali in 4 municipi della cittŕ di Roma dopo la promulgazione della legge 328/2000 che ha riformato il sistema dei servizi sociali in Italia. La prospettiva di ricerca selezionata pet l'analisi delle micro-organizzazioni del welfare locale č quella che fa riferimento all'etnografia sociale, frutto di una originale sintesi di alcuni concetti e pratiche tipiche del "fare etnografia" e del "fare etnometodologia" sul terreno. Il presente trattamento mostra, attraverso esempi e "immagini" assunte dal campo di analisi, l'utilitŕ dell'approccio "integrato" e dell'osservazione "partecipata" nei contesti organizzativi come quelli dei servizi sociali.
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Guidarini, Stefano. "Il tradimento delle immagini: il piano Milano Verde del 1938." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 112–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057015.

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Abstract:
Il piano Milano Verde rappresenta un singolare caso di scollamento tra immagine e realtŕ. Questo piano č stato assunto dalla storiografi a architettonica come un vero e proprio modello di riferimento di un razionalismo di maniera ma, ad un'attenta analisi, rivela invece una natura ben diversa. Dietro la sua immagine, nasconde infatti meccanismi attuativi e insediativi molto piů legati alla logica di costruzione della cittŕ ottocentesca e al mercato immobiliare che non alle ricerche sulla casa e i quartieri popolari. La vera natura, sfuggente e contraddittoria, di questo progetto contribuisce a mettere in crisi, con la sua ambiguitŕ tra idealismo e realismo, quel quadro semplicistico dell'architettura moderna fatto di fragili catalogazioni e di rassicuranti luoghi comuni. In questa esperienza ritroviamo inoltre la conferma dell'importanza dello studio delle opere e dei documenti per ricostruire la realtŕ dei fatti e la storia delle idee.
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Colombo, Barbara, Giuseppe Passalacqua, Chiara Di Nuzzo, and Guglielmo Puglisi. "Il cervello visuomusicale: uno studio pilota sul rapporto tra corteccia visiva primaria, visualizzazione mentale ed esperienze sinestetiche." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 361–86. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003003.

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Abstract:
Questo studio pilota si propone di indagare il rapporto tra sinestesia e immaginazione mentale nell'ascolto musicale, partendo dall'ipotesi che il legame tra musica e immagini possa essere spiegato dai processi intermodali che coinvolgono aree diverse del cervello, in particolare l'area uditiva e quella visiva. Con l'utilizzo della tDCS (stimolazione elettrica transcranica a correnti dirette), e stata inibita la corteccia visiva primaria (V1), in un campione di musicisti e di non musicisti, per indagare il ruolo che puo assumere durante l'ascolto di brani musicali, valutando contemporaneamente la tendenza alla visualizzazione e la capacita sinestesica. Infine, e stato usato l'Eye Tracker per registrare gli indici comportamentali di esplorazione visiva, che possono essere ricondotti alla visualizzazione mentale durante la fruizione degli stimoli musicali. I risultati hanno mostrato che l'expertise musicale e l'inibizione di V1 incidono sull'esperienza sinestesica e di visualizzazione mentale durante la fruizione di stimoli musicali complessi. Inoltre, le analisi hanno permesso di evidenziare il ruolo di specifiche differenze individuali (in particolare la tendenza all'uso spontaneo delle immagini mentali e il tratto di personalita legato all'immaginazione) durante l'elaborazione cognitiva e sinestetica di stimoli musicali complessi.
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Arosio, Laura, and Elisabetta Ruspini. "Unico, indimenticabile, da sogno. Il viaggio di nozze tra mito ed esigenze di mercato." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 92 (February 2011): 123–43. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092009.

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Abstract:
In questo saggio, utilizzando la tecnica dell'analisi documentaria applicata a cataloghi di viaggio riservati a sposi e spose, cercheremo di capire come vengono tematizzate e proposte le mete turistiche abbinate ai viaggi di nozze. Sono diverse le domande alle quali vorremmo rispondere: come sono presentate queste mete? Quale linguaggio viene utilizzato e quali immagini accompagnano i testi? Quale modello di coppia costituisce il target di riferimento, e come vengono (o non vengono) recepite le trasformazioni della famiglia contemporanea? Uno dei piů interessanti risultati emersi dalla nostra analisi č l'ampio utilizzo di un codice espressivo volto ad evocare nei potenziali clienti un'immagine di coppia, di matrimonio e di viaggio fortemente legati ai modelli della tradizione. Questo tipo di messaggio, che viene richiamato tanto con le parole quanto con le immagini, non sembra in alcun modo recepire le intense trasformazioni della famiglia italiana e dei comportamenti di viaggio verificatisi negli ultimi decenni. Se, da un lato, questa scelta puň escludere alcune fasce di potenziali acquirenti (che avranno difficoltŕ nel vedersi rappresentate all'interno dei cataloghi turistici), dall'altro lato puň essere considerata una strategia di valorizzazione di questo tipo di viaggio. Caratterizzando in modo tradizionale il viaggio di nozze, č possibile vendere questo prodotto come importante, diverso, irrinunciabile, inducendo gli sposi a partire investendo consistenti quote di denaro.
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Gorga, Roberto. "Studio mineralogico e analisi delle immagini di sfalerite e smithsonite in ganga quarzosa." Rendiconti Lincei 5, no. 2 (June 1994): 181–90. http://dx.doi.org/10.1007/bf03001617.

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Curci, Francesco, Agim Kërçuku, and Arturo Lanzani. "Le geografie emergenti della contrazione insediativa in Italia. Analisi interpretative e segnali per le politiche." CRIOS, no. 19 (May 2021): 8–19. http://dx.doi.org/10.3280/crios2020-019002.

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Abstract:
L'articolo intende esplorare l'emergente geografia della contrazione insediativa del territorio italiano. Poiché il riconoscimento di una nuova geografia della contrazione richiede un'azione di smontaggio delle immagini consolidate legate allo spopolamento e l'abbandono dei contesti montano-rurali, l'aggettivo "emergente" assume qui un ruolo fondamentale. L'ipotesi che muove questo lavoro è infatti che le cosiddette aree interne siano un ambito di contrazione del tutto consolidato. La geografia della contrazione investe però anche altri contesti. Con intensità differenti riguarda porzioni di territorio al centro nel processo di urbanizzazione novecentesca, come interstizi e frange metropolitani più fragili, le città medie con differenti livelli di centralità funzionale, i contesti periurbani e del continuum urbano-rurale di pianura e di collina, ovvero una parte consistente di quella che chiamiamo Italia di mezzo.
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Pereira, Bruno Gomes. "Analisi del discorso sui media e delle voci sociali: Costruzione linguistica e ideologica dei fenomeni di massa in Brasile." Latin American Journal of Development 2, no. 6 (January 28, 2021): 330–40. http://dx.doi.org/10.46814/lajdv2n6-001.

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Abstract:
Questo articolo si propone di discutere di come i media brasiliani, in particolare la televisione, ricombinano i discorsi e, con questo, ricostruiscono le immagini dei personaggi dei media che popolano l'immaginario dei telespettatori in Brasile. La Fondazione Teorica è ospitata in Linguistica Applicata nella sua prospettiva interdisciplinare e discorsiva. La Metodologia consiste in una mappatura bibliografica. Concludiamo che le sfere mediatiche brasiliane sono in grado di costruire veri e propri fenomeni di massa, popolando la memoria affettiva di milioni di persone e, con ciò, fruttando guadagni al mercato pubblicitario.
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Gallucci, M., A. Splendiani, A. Bozzao, A. Cifani, L. M. Fantozzi, and L. Bozzao. "Utilità della RM nello studio delle malformazioni congenite del SNC." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (December 1991): 73–80. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s315.

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Abstract:
La risonanza magnetica si pone oggi come metodica fondamentale nello studio delle malformazioni congenite del sistema nervoso centrale. La ottimale differenziazione fra sostanza bianca e grigia e la possibilità di ottenere immagini multiplanari unita alla non invasività della metodica stessa permettono una semplice e sistematica analisi delle condizioni dell'encefalo dei neonati e dei bambini. Nei casi di malformazioni cranio-encefaliche la RM si dimostra sempre più informativa della TC, sia nell'identificazione della malformazione stessa, sia nell'eventuale inquadramento chirurgico, sia nell'identificazione di alterazioni associate spesso più importanti clinicamente rispetto alla malformazione principale. Ruolo sostanziale è nei casi di disgenesia parziale del corpo calloso, nelle patologie della fossa cranica posteriore, e, soprattutto, nell'identificazione ed inquadramento dei disordini della migrazione.
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De Seta, D., P. Mancini, F. Y. Russo, R. Torres, I. Mosnier, J. L. Bensimon, E. De Seta, et al. "Ricostruzione multiplanare 3D di immagini cone beam per l’idenficazione della posizione degli impianti cocleari. Studio su ossi temporali e pazienti impiantati." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 499–505. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1279.

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Abstract:
Questo studio riporta un’analisi retrospettica delle immagini cone beam CT effettuate su 8 pazienti adulti sottoposti ad impianto cochleare MedEl flex 28 e su 14 ossi temporali impiantati con lo stesso tipo di array portaelettrodi. Lo scopo dello studio é di determinare l’affidabilità della metodica cone beam CT nella valutazione della posizione intracocleare degli elettrodi in impianti che si posizionano lungo la parete laterale del lume cocleare, quindi non perimodiolari la cui posizione é più facilmente identificabile. Un otoradiologo e due otologi hanno analizzato le immagini e assegnato la posizione per ciascun elettrodo localizzato nella regione dei 180° e dei 360° del primo giro cocleare e per l’elettrodo apicale scegliendo tra scala timpanica, vestibulare o posizione intermedia L’analisi istologica ha successivamente confermato l’esatta posizione negli ossi temporali. Nel gruppo dei pazienti per l’elettrodo a 180° i tre esperti concordavano sulla posizione in scala timpanica in tutti eccetto un paziente, mentre una discordanza nella valutazione era presente in 3 pazienti per gli elettrodi a 360° e per gli elettrodi apicali. Negli ossi temporali in 5 casi era presente una discordanza per l’elettrodo a 180°, mentre a 360° sei valutazioni erano discordanti tra i valutatori. Una disdcordanza tra le valutazioni più elevata veniva trovata per la la posizione dell’elettrodo apicale (concordanza valutatori 45.4%, Fleiss k = 0,13). Un buon grado di concordanza veniva trovato tra i risultati istologici e le valutazioni tra i valutatori per gli elettrodi localizzati nel giro basale; un grado più basso esisteva per la posizione degli elettrodi apicali (concordanza valutatori 50%, Cohen’s k = 0,31) confermando la difficoltà nella corretta valutazione della posizione degli elettrodi nella regione più apicale negli ossi temporali. In conclusione, le immagini cone beam postoperatorie analizzate con la metodica della ricostruzione multiplanare 3D rappresentano una metodica affidabile per lo studio della posizione intracocleare degli elettrodi a posizionamento laterale nei pazienti impiantati. La corretta identificazione del posizionamento dell’elettrodo piu apicale risulta difficile su osso temporale per la presenza di un artefatto più importante o per la minore resistenza delle strutture della parete laterale della coclea (legamento spirale, membrane basilare) nel preparato istologico (osso temporale fresco/congelato) che è responsabile di un maggior numero di traslocazioni dalla rampa timpanica alla rampa vestibolare e di localizzazioni intermedie più difficilmente interpretabili.
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Cimino, C., L. Chiapparini, M. G. Bruzzone, E. Ciceri, M. R. Carriero, and B. Lombardi. "Analisi della tecnica Angio-TC-3D nello studio delle steno-occlusioni carotidee." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 115. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s245.

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Abstract:
L'angio-TC e le tecniche di ricostruzione tridimensionale su work-station sono strumenti che permettono di studiare la patologia steno-occlusiva dei vasi al collo, ottenendo informazioni sulla morfologia, sull'estensione delle placche ateromasiche e sull'entità delle stenosi. Mentre appare sempre più emergente il ruolo dell'angio-TC come esame di screening per tale patologia, in letteratura non vi è unanimità di giudizio sulla possibilità che questa tecnica, da sola o in associazione con altre non invasive, possa sostituire l'angiografia in previsione di un intervento chirurgico. Scopo di questo lavoro è analizzare la sensibilità, la specificità e l'accuratezza diagnostica di questa tecnica, comprensiva delle successive elaborazioni con programmi di ricostruzione tridimensionale, rispetto a metodiche più tradizionali quali l'angio-RM, l'eco-color-doppler, l'angiografia digitale. Dato il prevedibile aumento di richiesta di esecuzione di questo esame saranno inoltre presi in considerazione altri parametri. In primo luogo sarà considerato il rapporto tra il tempo complessivo dedicato sia all'esecuzione dell'esame (impostazione dei protocolli di acquisizione, scelta della regione di interesse, scelta dei corretti parametri di somministrazione del bolo) sia l'elaborazione delle immagini (scelta del programma di ricostruzione, del target, eventuale segmentazione) e la qualità e l'affidabilità del risultato rispetto ad altre tecniche. Verrà infine considerato il costo biologico dell'esame in termini di dose somministrata al paziente. Data la recente installazione presso il nostro servizio di un'apparecchiatura TC spirale e di work-station per elaborazioni 3D, MIP, MPR, etc., ci proponiamo di utilizzare per questo studio un campione di 20 pazienti con TIA o minor stroke. Tutti questi pazienti saranno sottoposti ad eco-color-doppler, angio-TC, angio-RM e angiografia digitale.
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Dissertations / Theses on the topic "Analisi di immagini"

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Landuzzi, Alberto. "Analisi e processi di immagini astronomiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8716/.

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Abstract:
Questa tesi riguarda l'analisi di immagini astronomiche. In particolare esamineremo tecniche che permettono l'elaborazione di immagini. Si parlerà di operazioni di base che comprendono le usuali operazioni matematiche e le trasformazioni geometriche fornendo alcuni esempi di applicazioni. Parleremo inoltre approfonditamente dell'operazione di convoluzione tra immagini e delle sue proprietà. Successivamente tratteremo in modo approfondito la teoria di Fourier, a partire dai suoi lavori sulle serie omonime fino allo sviluppo dell'algoritmo FFT. Vedremo inoltre svariate applicazioni della trasformata di Fourier all'analisi di immagini. Per concludere parleremo di deconvoluzione, analizzando in particolare due algoritmi deconvolutivi, l'algoritmo di Van Cittert e l'algoritmo di Richardson-Lucy.
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Vagnoni, Ulderico. "Analisi di immagini storiche con reti neurali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19624/.

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Abstract:
Durante il lavoro di tesi è stata realizzata una applicazione web finalizzata al caricamento e modifica di immagini storiche. L'applicazione web è stata realizzata sfruttando tecnologie come il PHP, per il lato back-end, Javascript, HTML e CSS, per il lato front-end, e MySQL per la creazione e gestione del database. L’applicazione offre, inoltre, una funzionalità di rilevamento volti per le immagini caricate. Per tale funzionalità è stata impiegata la rete neurale convoluzionale You Only Look Once (YOLO). Durante il lavoro di tesi, sono stati svolti degli esperimenti per verificare le prestazioni della rete neurale. Tali esperimenti consistevano nell'analizzare 5000 immagini processate da YOLO per poter individuare i True Positive, False Positive e False Negative necessari a calcolare il miss rate e la sensitività dell’algoritmo.
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Bertini, Flavio. "Analisi qualitativa di immagini in tomosintesi digitale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2741/.

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Franceschetti, Sara. "Analisi di immagini fluoroscopiche: compensazione dell'artefatto da movimento." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4690/.

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Tardini, Gianmarco. "Studio dell'osteoclastogenesi tramite analisi di immagini di microscopia confocale in fluorescenza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24032/.

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Abstract:
Ogni anno in Italia si registrano trentacinquemila nuovi casi di metastasi ossee e l’osso è il terzo sito di metastatizzazione più frequente al mondo. Non avendo a disposizione cure efficaci contro la malattia, il progetto “Dinamica” si impegna a sviluppare dei materiali biomimetici medicati che svolgono la duplice azione antitumorale e inibente il riassorbimento osseo. Obiettivo principale del progetto è la validazione in vitro ed ex vivo dei dispositivi, con l’intento di poterli utilizzare come cura per i pazienti colpiti da metastasi ossee. Per ricreare l’ambiente metastatico in laboratorio, utile per la validazione in vitro dei device, gli studiosi sono partiti ottenendo e analizzando le varie cellule costituenti il microambiente metastatico, tra cui gli osteoclasti. Da prelievi sanguigni di pazienti, sono stati estratti dei monociti e attraverso un trattamento chimico sono stati fatti differenziare in osteoclasti. Dopo quindici giorni, sono state ricavate delle immagini attraverso microscopia confocale in fluorescenza sia delle colture cellulari sottoposte al trattamento che no. Per valutare l’efficienza del processo di differenziazione e il comportamento cellulare in modo automatico e ripetibile, è stato creato un codice in Matlab che analizza i vari campioni di pre-osteoclasti. Lo sviluppo di un codice in ambiente Matlab permette di esaminare le immagini in maniera più accurata e consistente rispetto ad una mera analisi visiva dell’operatore, a cui verrà mostrato il risultato finale dopo che le immagini sono state processate. I risultati ottenuti sono di notevole supporto all’operatore sotto molteplici aspetti. L’affaticamento visivo dell’operatore è notevolmente ridotto, infatti l’elaborazione svolta mette in luce le cellule cercate, focalizzando l’attenzione dell’esperto sulle suddette cellule e non sull’intero campione. Chiaramente è sempre necessario un controllo finale che possa valutare l’apprezzabilità del risultato.
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Pesaresi, Simone. "Analisi e controllo di qualità di immagini da OCRA TableTop MRI." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
OCRA Tabletop MRI è un setup di risonanza magnetica da tavolo usato a scopo didattico e di ricerca. Il sistema è composto da un magnete permanente da 0.28 T, 4 bobine di gradiente e una bobina a RF usata sia per trasmettere che per ricevere i segnali. I segnali sono elaborati da una scheda di acquisizione che comunica in rete i risultati delle scansioni. Il setup è abbastanza economico e versatile in quanto permette di personalizzare le sequenze di acquisizione e di modificarle in tempo reale. In questo contesto si è inserito il lavoro descritto in questo elaborato: una interfaccia grafica (GUI) che permettesse di visualizzare il volume acquisito nelle tre viste sagittale, coronale e assiale e di valutarne la qualità. Dalla vista assiale la GUI consente quindi di selezionare delle ROIs (Regions of Interest), regioni di un determinato tipo, forma e dimensione, importanti per valutare la qualità dell’immagine tramite la stima del rapporto segnale rumore (SNR). Gli elementi acquisiti sono phantom alti 30mm con un foro a forma di stella. Da 3 volumi scansionati con una sequenza "spin echo" sono stati eseguiti 2 protocolli di acquisizione per individuare gruppi di ROIs su 2 slice differenti. Queste slice sono state scelte per delle caratteristiche differenti: una rappresenta la zona del volume con maggior segnale, l'altra invece individua una zona con maggiore omogeneità nelle aree che rappresenta. Dai dati risulta che il protocollo non standard è troppo volume-dipendente, quindi poco affidabile per misure su differenti volumi. E' stato fatto anche un breve studio sulla omogeneità delle regioni.
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Morotti, Elena. "Tecniche di regolarizzazione per analisi perfusionali da immagini tomografiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4925/.

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POLLASTRI, FEDERICO. "Utilizzo del Deep Learning nella Analisi di Immagini Dermoscopiche." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1271182.

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Abstract:
In medicina, innumerevoli tecniche di acquisizione di immagini impiegate come strumento per eseguire diagnosi, dalla microscopia alla risonanza magnetica (MRI). Questa comune pratica ha prodotto una grande opportunità per gli algoritmi di visione artificiale di trovare modi per eseguire analisi automatizzate di immagini mediche. In particolar modo, dopo il rivoluzionario successo di AlexNet nel 2012, il deep learning è diventato un elemento vitale nella ricerca sulle immagini mediche. Più precisamente, le reti neurali convoluzionali (CNN) sono state adottate con successo per affrontare una grande varietà di problemi come la classificazione e la generazione di immagini, o l’identificazione e la segmentazione di oggetti all’interno di esse. Questa tesi è una raccolta di applicazioni di deep learning su immagini dermoscopiche. La dermoscopia è una forma di microscopia in vivo della superficie cutanea, eseguita utilizzando lenti di ingrandimento di alta qualità e una potente fonte di luce, che mitiga il riflesso superficiale della pelle con lo scopo di migliorare la visibilità della pigmentazione della lesione. Tuttavia, per utilizzare a pieno questo approccio di imaging non invasivo, è necessaria un'analisi approfondita dell'immagine da parte di dermatologi esperti, e la comunità scientifica ha quindi impiegato grandi risorse per la creazione di strumenti automatici che possano assistere l'analisi di immagini dermoscopiche. Affrontiamo per prima la segmentazione delle lesioni cutanee, mediante una nuova tecnica di data augmentation e una strategia di insieme diversificata. L'obiettivo finale dell'analisi delle immagini dermoscopiche è la classificazione delle lesioni, per la quale sviluppiamo un approccio che ha ottenuto il terzo miglior risultato nella sfida globale ISIC 2019. Inoltre, affrontiamo uno dei principali svantaggi degli algoritmi di deep learning, la loro bassa interpretabilità, utilizzando un recupero di immagini basato sul contenuto per assistere il processo di diagnosi sia di dermatologi esperti che di principianti. Infine, cerchiamo di determinare quali caratteristiche siano prese in considerazione dagli algoritmi di classificazione automatica.
Countless different imaging acquisition techniques are employed by medical practitioners as a tool to perform diagnosis, ranging from microscopy to Magnetic Resonance Imaging (MRI). This common practice produced a great opportunity for computer vision algorithms to find ways to perform automated analysis on medical images. In particular, after the groundbreaking success of AlexNet in 2012, deep learning has become a vital element in medical imaging research. Above all, Convolutional Neural Networks (CNNs) have been successfully adopted to perform a great variety of tasks such as image segmentation, classification, detection, and generation. This thesis is a collection of deep learning applications for dermoscopic images analysis. Dermoscopy is a form of in-vivo skin surface microscopy performed using high quality magnifying lenses and a powerful light source to mitigate the surface reflection of the skin, to enhance the visibility of the pigmentation of the lesion. However, to fully make use of this non-invasive imaging approach, a thorough image analysis must be performed by expert clinicians, and therefore many efforts have been given in recent years towards the creation of tools to assist physicians in the analysis of dermoscopic images. We start by approaching lesion segmentation, by means of a novel data augmentation technique and a diverse ensemble strategy. The final goal of dermoscopic images analysis is skin lesion classification, for which we develop an approach that achieved the third best result in the 2019 ISIC global challenge. Moreover, we address one of the main drawbacks of deep learning algorithms, their low interpretability, by using content-based image retrieval to assist the diagnosis process of both expert and novice practitioners and, finally, by trying to determine which characteristics are taken into account by autonomous classification algorithms.
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Antonacci, Antonello. "Sviluppo e analisi di un algoritmo parallelo di riconoscimento di oggetti in immagini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10508/.

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Abstract:
Implementazione sequenziale e parallela dell'algoritmo Evolution Constructed feature per il riconoscimento di oggetti in immagini. Analisi dei risultati ottenuti dall'algoritmo tramite la precision e la recall. Confronto dei tempi di esecuzione delle due versioni dell'algoritmo al fine di valutare gli effettivi guadagni ottenuti tramite la parallelizzazione.
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Amicone, Alessio. "Analisi biomeccanica in vitro di segmenti di rachide tramite correlazione digitale di immagini." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13060/.

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Abstract:
In questi ultimi anni, diversi studi si sono posti come obiettivo quello di analizzare la biomeccanica del rachide, focalizzandosi sulla valutazione del range of motion e della rigidezza dei singoli componenti, quali dischi e vertebre, tralasciando l’aspetto relativo alle deformazioni. Il mio lavoro di tesi si propone di verificare l’applicabilità di un metodo innovativo per la caratterizzazione meccanica, in termini di deformazione, di segmenti di rachide multi-vertebre, oggetto di studio presso il laboratorio dove ho svolto la tesi. Tramite l’utilizzo della Correlazione Digitale di Immagini (DIC), attraverso misure a tutto campo e non invasive, si è riusciti a discriminare gli spostamenti e le deformazioni sull’intera superficie del rachide preso in analisi, affiancando come supporto algoritmi che permettessero un controllo preliminare. Partendo da un rachide di maiale, applicandogli un pattern bianco su sfondo blu e diverse configurazioni di carico, sono giunto all’implementazione di un metodo di analisi in grado di valutare quantitativamente e qualitativamente lo stato delle deformazioni, per poi applicarlo a segmenti di rachide umano. In ultima analisi si è arrivati a riconoscere l’importanza di uno studio a tutto campo dei segmenti di rachide, date le diverse distribuzioni di deformazione tra i suoi componenti (vertebre e dischi).
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Books on the topic "Analisi di immagini"

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Rauch, Andrea. L'immagine complessa: Segno, simbolo, forma, colore : analisi e progetto di immagini coordinate. 2nd ed. Siena [Italy]: Protagon, 2001.

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2

Fedalto, Marco. L'occhio che ascolta: Itinerari di storia e analisi tra musica e immagini in movimento. [Treviso]: Diastema editrice, 2021.

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Chevanne, Marta, and Riccardo Caldini. Immagini di Istopatologia. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-023-8.

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Abstract:
This collection of images of Histopathology is the fruit of the authors' thirty years' experience in the performance of practical exercises in General Pathology. It is aimed at students attending lessons of General Pathology on the Degree Courses in Medical Surgery and Biological Sciences. It does not aspire either to be complete from the point of view of the various organic pathologies, or to replace direct and personal observation of the histological preparations through the microscope, but is rather intended as an aid to students preparing for the exam. It does not include the rudiments of cytology and microscopic anatomy, which it is assumed have already been mastered by those approaching General Histopathology, nor are histopathological phenomena systematically addressed, for which the reader is referred to textbooks on General Pathology. The 44 preparations presented here have been grouped in line with the main arguments of General Pathology: Cellular Degeneration, Inflammation, Neoplasia both benign and malign, and Vascular Pathology. They have been selected for their didactic significance and the simplicity and clarity of the lesions present, without taking into account the information to be derived from the clinical case history. The images of the preparations, in which the best possible quality of reproduction has been sought, are presented in progressive enlargements and are accompanied by brief descriptions comprising the explanations essential for identification of the characteristic aspects of the elementary lesion, as well as any eventual defects in the preparations themselves. Effectively, the objective of the work is to enable the student to exercise his understanding of the images. For this reason the casuistics included is as essential as possible, and the method of presentation utilised is designed to avoid mere visual memorisation, stimulating first analysis and then synthesis, and the development of individual logical skills so as to indicate whether aspects of cellular pathology, inflammation or neoplasia are present.
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Parola e immagine: Storia di due tecnologie. Bari [etc.]: GLF editori Laterza, 2011.

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5

Piretto, Gian Piero. Parole, immagini, suoni di Russia: Saggi di metodologia della cultura. Milano: Unicopli, 2002.

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Colloquio internazionale "Testo e contesto" (2nd 1996 Macerata, Italy). Immagine segno-parola: Processi di trasformazione : atti del secondo Colloquio internazionale "Testo e contesto" : Macerata, 23-26 ottobre 1996. Milano: Giuffrè, 1999.

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Immagine segno-parola: Processi di trasformazione : atti del secondo Colloquio internazionale "Testo e contesto" : Macerata, 23-26 ottobre 1996 (Pubblicazioni ... scienze politiche, Universita di Macerata). Giuffre, 1999.

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Book chapters on the topic "Analisi di immagini"

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Melani, Igor. "Immagini della Russia tra Oriente e Occidente nel XVI secolo: politica, religione, culture nella Moscovia di Antonio Possevino." In Biblioteca di Studi Slavistici, 85–109. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-507-4.09.

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Abstract:
This paper focuses on the analysis of Moscovia, written by Antonio Possevino soon after his diplomatic mission (1581-1582) to the Tsar Ivan IV. The text, composed as a geographical and ethnographical description of a given territory, became a collection of theological and controversial writings on the topic of the eastern Greek and Muscovite schism during its 40 years of editorial history. A deeper analysis of some political aspects of the text, though, shows how these different parameters were somehow inextricably connected within the catholic vision of the ‘orthodox’ East.
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"Analisi iconografica dei manufatti con immagini di mesi." In Immagini del tempo degli dei, immagini del tempo degli uomini, 29–112. Archaeopress Publishing Ltd, 2017. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv170x3r5.9.

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3

Timonina, Alexandra. "La matrice espressiva nel livre d’artiste di Iliazd." In Testo e immagine. Un dialogo dall’antichità al contemporaneo. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-362-5/004.

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Abstract:
Due to the involvement of Iliazd in a range of major artistic movements, from Russian Futurism to Dada during its Parisian period, his work may be considered within a range of different study frameworks. These experiences led to an interest in printed art and later to publishing. The ‘architecture’ of the books he produced was influenced by the character of the zaum poetry he practised in his early years. His contribution to the genre of modern artist’s book is unquestionable, although it has not enjoyed the attention of much scholarship. This paper seeks to analyse the expressive devices in Iliazd’s mature work in illustrated books and to trace their origins, showing how they led to the emergence of liberal and original correspondences between writing and visual forms.
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Redaelli, Maria. "My Boyfriend Came Back From The War: una narrazione visiva di Olia Lialina." In Testo e immagine. Un dialogo dall’antichità al contemporaneo. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-362-5/001.

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Abstract:
The contribution proposes the analysis of Net Art’s world-famous masterpiece of one of its founders: My Boyfriend Came Back from the War (1996) by Olia Lialina. Combining black and white images and words, it evokes the encounter of two lovers who have been separated so long by the war. With her work, Lialina shows us the potential for interaction of the new screen – that of the computer. She experiments with a non-linear narration, where users edit the story frames thanks to hypermedia platform, resulting in a new relationship between author and public. Considering such operations, the paper aims to highlight the work’s ludic connotation beside the impact of filmic narrative on the web.
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