Journal articles on the topic 'Analisi di dati multivariata'

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1

Gianluigi, Salvucci, and Maria Sanna Francesco. "Tra scala geografica e risoluzione dei dati: metodologie statistiche per l'analisi territoriale. Il caso di Roma." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 39–86. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003003.

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Abstract:
Nel presente lavoro si intendono applicare metodi esplorativi di analisi multivariata per giungere a tipologizzazioni del territorio (alle diverse scale) significative a livello geografico. Dopo aver individuato un'opportuna "batteria" di indicatori e aver definito la scala di risoluzione dei dati (problema-chiave in questo tipo di analisi), si č analizzato inizialmente l'intero territorio nazionale, giungendo dapprima a una visione di estrema sintesi (che peraltro consente di isolare tutte le piů significative concentrazioni urbane); con procedimento a ritroso si č quindi segmentato il gruppo volta a volta piů numeroso, al fine di cogliere meglio le caratteristiche differenziali delle varie aree (caratteristiche, č bene sottolinearlo, che, con sfumature diverse valgono per tutto il territorio nazionale) e si č pervenuti, in definitiva, a 8 gruppi significativi. Per capire se e quanto una scala di lettura a livello cosě elevato potesse essere utile e riproducibile a scale piů ridotte, analoga procedura č stata applicata al caso di Roma, dove si sono riscontrate, da un lato, la soliditŕ e validitŕ del percorso di analisi proposto, dall'altro significativi scostamenti rispetto a modi piů "ordinari" di classificazione e analisi del territorio romano.
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2

Kourelis, K., T. Stergiou, A. Papadas, T. Kourelis, E. Petta, and T. Papadas. "Clinicopathologic idiosyncrasies of nasopharyngeal cancer in a moderate-risk Mediterranean region." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 3 (June 2017): 180–87. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1100.

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Abstract:
Il carcinoma del rinofaringe presenta una notevole eterogeneità per quanto riguarda le caratteristiche epidemiologiche, patogenetiche, cliniche e prognostiche sulla base dell’area geografica considerata. L’incidenza registrata nel Mediterraneo per tale patologia si colloca fra quella delle forme epidemiche e sporadiche registrate rispettivamente nel Sud Est Asiatico e nel Nord America. Il presente studio descrive le caratteristiche di questa patologia per quanto riguarda l’ovest della Grecia. Sono stati analizzati i dati relativi a 70 pazienti affetti da carcinoma del rinofaringe la cui diagnosi è stata posta presso un singolo centro fra il 1994 e il 2014. Il trattamento primario si è basato sulla radioterapia con o senza chemioterapia associata. Sono stati raccolti ai fini dell’analisi statistica i dati demografici, i fattori di rischio, le caratteristiche della neoplasia, la presentazione clinica e l’outcome. Sono state calcolate sia la sopravvivenza globale (OS) che la sopravvivenza specifica per malattia (DSS) a 5 anni. Tutti i fattori potenzialmente predittori di sopravvivenza sono stati testati a un’analisi univariata e multivariata. La variante maggiormente diagnosticata all’analisi istopatologica è stato il tipo 3 secondo la WHO (74,3%) che si è associato in modo significativo con sintomatologia nasale alla presentazione (p = 0,050), linfoadenopatie metastatiche (p = 0,028), stage clinico avanzato (p = 0,009) e risposta completa al trattamento iniziale (p = 0,018). L’analisi univariata ha evidenziato un impatto negativo in termini prognostici per l’età avanzata (OS p = 0,029, DSS p = 0,041), la mancata risposta ai trattamenti (OS & DSS p < 0,001) e la recidiva di malattia (OS p = 0,003, DSS p = 0,001). A un’analisi multivariata la recidiva di malattia ha mantenuto un impatto prognostico negativo (HR 7,442, 95% IC 2,199-25,187, p = 0,001). In conclusione, fra i carcinomi nasofaringei diagnosticati nell’ovest della Grecia, il linfoepitelioma mostra caratteristiche peculiari sotto il profilo clinico, tali per cui la sua inclusione assieme alle neoplasie tipo 2 secondo la WHO nel gruppo di carcinomi rinofaringei “non cheratinizzanti” potrebbe risultare inappropriata. Infine, la recidiva di malattia, indipendentemente dagli altri fattori in gioco, appare essere un evento gravemente avverso.
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3

Gallo, Eugenio, and Paola Rucci. "Supply, demand and predictive factors of psychotherapies in 10 community mental health services in Emilia Romagna." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 9, no. 2 (June 2000): 103–12. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008290.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - La ricerca si propone di determinare la domanda e l'offerta di psicoterapia in 10 Centri di Salute Mentale della Regione Emilia Romagna e di identificare i fattori che predicono l'inizio della psicoterapia, impiegando i dati raccolti di routine con il Sistema Informativo Psichiatrico della Emilia Romagna (SIPER). Disegno - Studio prospettico longitudinale su tutti i «nuovi» utenti del 1995 seguiti per un anno dal primo contatto. Analisi univariata (rischio relativo) e multivariata (regressione logistica) di 18 variabili cliniche ed extracliniche. Setting - 10 Centri di Salute Mentale della Emilia Romagna. Risultati - La percentuale dei nuovi utenti che intraprende una psicoterapia è stata del 11.5%, corrispondente ad una incidenza annuale di 5./10000 abitanti ≥18 anni (range 0.9-14.8 tra i Centri). La domanda di psicoterapia è stata del 16.1% (range tra 0.6-33%) includendo le richieste dei pazienti e dei committenti. I fattori predittivi dell'inizio di una psicoterapia sono stati: la presenza dello psicologo nel primo incontro, la richiesta del paziente di psicoterapia, l'età < di 48 anni, una scolarità elevata, essere studenti, vivere con la famiglia d'origine, il Centro a cui ci si rivolti, una diagnosi del raggruppamento diagnostico delle «nevrosi». Ma l'analisi multivariata non ha permesso d'individuare un modello predittivo sufficientemente sensibile. Conclusioni - L'imprevedibilità dell'impiego della psicoterapia sembra dovuta alia mancanza di una chiara scelta sull'uso della psicoterapia nei CSM, come testimonia, in particolare, l'estrema variabilità dell'offerta, e alia mancanza di definite indicazioni.
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4

Mahieu, R., G. Colletti, P. Bonomo, G. Parrinello, A. Iavarone, G. Dolivet, L. Livi, and A. Deganello. "Head and neck reconstruction with pedicled flaps in the free flap era." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 459–68. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1153.

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Abstract:
La trasposizione di lembi liberi microvascolari rappresenta oggi la procedura maggiormente diffusa nelle ricostruzioni del distretto testacollo. Tuttavia, non tutti i pazienti sono candidati ideali per ricostruzioni microvascolari, né tutti i difetti richiedono necessariamente lembi microvascolari per ottenere buoni risultati funzionali. Lo scopo di questo studio è quello di valutare se la ricostruzione di difetti del distretto testa-collo mediante lembi peduncolati sia inferiore alle ricostruzioni microvascolari in termini di complicanze, outcome funzionale e prognosi. In una coorte di pazienti consecutivi che sono stati sottoposti a resezione maggiore per carcinomi del distretto testa collo, abbiamo confrontato i dati delle ricostruzioni mediante lembi peduncolati con quelli delle ricostruzioni microvascolari. Tutti gli interventi sono stati eseguiti da un unico chirurgo dal 2006 al 2015. Sono stati inclusi un totale di 93 pazienti, la maggior parte dei quali affetti da carcinoma del cavo orale (n = 59), di cui 64 hanno subito ricostruzione tramite lembo peduncolato (69%). Nei due gruppi non si sono registrate differenze significative in termini di necrosi del lembo, complicanze ed outcome funzionale. L’analisi multivariata ha mostrato che le comorbidità preoperatorie rappresentano l’unico fattore significativo per il rischio di complicanze nella guarigione del lembo (p = 0,019). Nei due gruppi l’analisi di sopravvivenza e l’analisi di regressione proporzionale al rischio di recidiva di malattia o metastasi a distanza non hanno mostrato differenze significative. In questo studio retrospettivo di coorte, non randomizzato, i lembi peduncolati non sono risultati significativamente inferiori rispetto ai lembi liberi in termini complicanze, outcome e prognosi.
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De Battisti, Simone. "L'influenza dei fattori normativi e istituzionali sulla partecipazione elettorale. Un riscontro empirico su 19 paesi." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 45, no. 2 (September 30, 2001): 77–110. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12790.

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Abstract:
Partecipazione elettorale: definizione e presentazione dei dati. Fondamenti teorici, obiettivi e significato della ricerca. Il contesto istituzionale: misure e significati dei singoli fattori istituzionali. Fattori istituzionali: presentazione dei dati, gli outliers e le analisi bivariate. Test di modelli multivariati. Un problema aperto.
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Francesca, Petrei. "Problemi metodologici e applicativi connessi con la misurazione della produttivitŕ." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003002.

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Abstract:
Il presente lavoro ha due principali obiettivi. Il primo č illustrare i metodi utilizzati per la misurazione della produttivitŕ e le relative criticitŕ. Il secondo obiettivo č analizzare quale apporto possa dare l'utilizzo dell'analisi fattoriale alla specificazione della produttivitŕ totale dei fattori che, in un'ottica neoclassica, č assimilata al residuo di Solow. L'ipotesi di partenza č che il concetto di residuo possa essere descritto tramite un insieme di variabili che si suppone abbiano alla base una struttura che le colleghi tra loro. Per verificare questa ipotesi, si č utilizzato lo strumento dell'analisi fattoriale (AF) che si puň definire come un modello statistico idoneo a ridurre un sistema complesso di correlazioni in uno di minori dimensioni. Le ipotesi fatte inizialmente in sede di costruzione della matrice di dati, vengono in larga parte confermate dall'analisi. Le dimensioni individuate sono esattamente riprodotte dagli assi fattoriali. Nello specifico, l'asse fattoriale del capitale, che č anche quello che riproduce la maggiore percentuale di varianza, risulta essere di particolare importanza visto come fattore latente della produttivitŕ; si racchiudono in esso, infatti, tutti gli elementi che rendono un territorio particolarmente competitivo e, quindi, produttivo. L'integrazione con gli altri due fattori latenti disegna quella struttura semplificata che si cercava per descrivere il residuo di Solow. Un'importante conclusione da rilevare č il possibile uso dell'analisi multivariata per analizzare un concetto che č studiato in larga parte attraverso modelli econometrici. Si puň, dunque, utilizzare questo tipo di analisi a scopi confermativi: nel caso del residuo di Solow, infatti, si puň confermare che effettivamente esso colga impropriamente degli aspetti che non sono ricompresi nelle misure di input e di output e proprio questi aspetti, menzionati dalla letteratura o dalle determinazioni econometriche, si riscontrano nella struttura latente disegnata grazie all'analisi fattoriale quali determinanti della produttivitŕ e, quindi, della crescita di un sistema economico.
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Acocella, Ivana, and Erika Cellini. "Il Suicidio di Émile Durkheim: un esempio di analisi multivariata." Quaderni di Sociologia, no. 55 (April 1, 2011): 161–84. http://dx.doi.org/10.4000/qds.664.

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Bruno, Licia, Shaniko Kaleci, Simona Chiodo, Angelo Fioritti, and Antonella Piazza. "Adolescenti in transizione nei servizi di salute mentale: uno studio di follow-up." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2021): 111–31. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-003008.

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Abstract:
Scopi. Descrivere le caratteristiche degli adolescenti con disturbi psichici e comportamentali residenti nel territorio dell'Azienda USL di Bologna, dimessi dal servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (NPIA) dal 2006 al 2015. Individuare i fattori predittivi della prosecuzione delle cure nei Centri di Salute Mentale (CSM). Metodi Studio di coorte retrospettiva con un follow-up di tre anni, basato sui dati dei sistemi informativi NPIA e CSM. Sono state effettuate due analisi multivariate per identificare i fattori predittivi del ricorso al CSM entro tre anni e della transizione entro il primo anno dalla dimissione. Risultati La coorte è costituita da 2594 adolescenti di almeno 15 anni dimessi dal servizio NPIA, in maggioranza maschi. Quasi l'80% è stato dimesso prima di aver raggiunto 17 anni; circa il 59% ha ricevuto diagnosi di ritardo mentale o di disturbi dello sviluppo psicologico specifici/misti. Nei tre anni successivi alla dimissione ha fatto ricorso al CSM quasi un quinto della coorte (489 soggetti), di cui più di metà dei casi (n=277) in transizione entro il primo anno. Sono risultati fattori predittivi del ricorso al CSM la nazionalità italiana, l'età alla dimissione di almeno 17 anni, più di dieci anni di trattamento, più di sette prestazioni nell'ultimo anno, disturbi psichici o comportamentali maggiori. I fattori predittivi della transizione entro un anno dalla dimissione NPIA sembrano in gran parte analoghi, con tre eccezioni: la nazionalità italiana perde significatività, tra i gruppi diagnostici sono solo i disturbi dello sviluppo psicologico specifici/misti a mostrare probabilità inferiori, mentre emerge come fattore predittivo avere avuto la dimissione negli ultimi sei anni del decennio. Conclusioni Analogamente a quanto riportato da altre indagini, il ricorso al CSM riguarda una minoranza di adolescenti dimessi dal servizio NPIA. Trattamenti NPIA intensi e prolungati e disturbi gravi appaiono i principali fattori predittivi. La maggior probabilità per i dimessi negli ultimi sei anni del decennio di transitare al CSM in continuità di cura può essere ascrivibile ai miglioramenti organizzativi apportati con il consolidamento di pratiche e procedure condivise per il passaggio dei casi. Tuttavia rimangono aperti interrogativi sui gap di cura e sulle azioni necessarie per superarli.
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Montabes Pereira, Juan, Carmen Ortega Villodres, and Enrique G. Pérez Nieto. "Sistemi elettorali e voto ai partiti regionalisti in Europa occidentale." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 51, no. 1 (June 30, 2004): 53–79. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12735.

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Abstract:
I partiti regionalisti in Europa occidentale. Gli elementi del sistema elettorale e le loro conseguenze politiche sul voto ai partiti regionalisti. Analisi empirica dei dati a livello di collegio. Analisi dei dati a livello regionale o aggregato. Tre conclusioni.
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Di Pietro, Maria Luisa, Antonio G. Spagnolo, and Elio Sgreccia. "Meta-analisi dei dati scientifici sulla Gift: un contributo alla riflessione etica." Medicina e Morale 39, no. 1 (February 28, 1990): 13–40. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1186.

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Abstract:
La meta-analisi è una nuova disciplina che si propone di valutare criticamente i risultati di studi effettuati, particolarmente nel campo dei trials clinici. Gli autori di questo lavoro avanzano l'ipotesi che una meta-analisi modificata dei dati scientifici relativi alla tecnica della GIFT possa essere utile per dedurre alcune indicazioni etiche relative alla tecnica stessa. Questa analisi dei risultati della GIFT mostra che le nascite che si determinano con questa tecnica sono in numero inferiore rispetto alle gravidanze cliniche che iniziano, indicando come nel corso delle gravidanze stesse si determina una perdita fetale la quale non può essere giustilìcata dalla considerazione che molti fanno che "anche nelle gravidanze che iniziano naturalmente esiste la stessa percentuale di aborti spontanei". Per di più nella GlFT la stessa tecnica utilizzata gioca un ruolo determinante nel determinarsi di queste perdite fetali. Anche se la meta-analisi da sola non è sufficiente per fornire una interpretazione dei dati antropologici, secondo gli autori questi risultati della GIFT, relativamente alla salvaguardia dell'embrione umano, devono essere attentamente considerati ai fini della valutazione etica.
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Cortini, Michela, and Teresa Galanti. "La spiritualità al lavoro: un'analisi critica della letteratura scientifica." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 162 (March 2022): 121–38. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-162006.

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Abstract:
Il paper offre un'analisi critica della letteratura sulla tematica della spiritualità e delle religioni al lavoro. Il dataset è costituito da articoli e capitoli di libri aventi nel proprio titolo il riferimento alle tematiche citate. Il tipo di analisi effettuato sul corpus finale, costituito da 359 entries tratte dalla banca dati SCOPUS, è di natura mix-method; ad una prima griglia di analisi di taglio quantitativo, abbiamo, infatti, aggiunto un'analisi del contenuto automatica degli abstract del corpus.
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Amico, Andrea, and Giampiero D'Alessandro. "Strategie di gestione e analisi di grandi basi di dati amministrativi: l'utilità di trasformare dati sincronici in vettori diacronici." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 109 (June 2016): 127–42. http://dx.doi.org/10.3280/sr2016-109011.

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Valle, A., S. Reina, and M. Casini. "Analisi delle Dinamiche del Travaglio e del Parto Gemellare Mediante l'Uso di un Programma Computerizzato." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 119. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003093.

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Abstract:
AbstractLo studio dei fenomeni dinamici del travaglio e del parto gemellare suggerisce che l'azione uterina inefficace è un fenomeno frequente; l'uso dell'ossitocina per accelerare il travaglio è controverso, soprattutto per la relativa difficoltà di monitorare en-trambe i gemelli in maniera soddisfacente. Inoltre, non esiste consenso su quale sia l'in-tervallo di tempo ideale tra il parto del primo gemello e quello del secondo. Uno dei motivi principali delle divergenze di opinioni su quale debba essere la condizione ottimale del travaglio e del parto gemellare, è la relativa bassa incidenza della gravidanza gemellare, fenomeno che, all'interno di ogni singola unità ostetrica, spesso impedisce una analisi statisticamente significativa dei dati. Recentemente è stato proposto un programma computerizzato (PartoSoft) che, oltre alla raccolta e alla analisi statistica dei dati, permette la visualizzazione e la stampa del partogramma costruito dal computer sulla base degli eventi del travaglio e del parto precedentemente immessi nella banca dati. Il programma prevede una immissione dati specifica per il travaglio ed il parto gemellare. Con la modalità “partogramma multiplo” è possibile visualizzare e quindi studiare contemporaneamente decine di curve relative ad altrettanti travagli gemellari. In questa maniera si possono correlare le modalità di travaglio e parto a numerosi parametri clinici: parità, dilatazione cervicale all'inizio del travaglio, stato delle membrane, uso dell'ossitocina, situazione e presentazione, tipo di analgesia, indicatori di benessere alla nascita (punteggio di Apgar, equilibrio acido-base sui funicoli ombellicali) e pesi alla nascita con percentili.L'adozione di questo programma su scala nazionale permetterebbe la centralizzazione e l'analisi dei dati relativi ai 6000-7000 travagli e parti gemellari che si verificano ogni anno in Italia permettendo di rispondere in modo scientifico ai numerosi quesiti ancora irrisolti.
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Bruni, Giorgio. "Aspetti metodologici di un approccio multicriteriale alla valutazione di un programma di sviluppo delle strutture universitarie di placement." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 43 (February 2010): 160–74. http://dx.doi.org/10.3280/riv2009-043011.

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Abstract:
Il contributo illustra il metodo di analisi multicriteriale in un'applicazione che presenta alcuni elementi di novitŕ e interesse: i) l'analisi č stata impostata e realizzata congiuntamente fra valutatori e utilizzatori, in una forma partecipata che ha consentito questi secondi un apprendimento che č andato al di lŕ del metodo in sé; ii) a causa di detto motivo la costruzione della multicriteri ha avuto un carattere logico-induttivo, risolvendo una discreta quantitŕ di problemi relativi alla comprensione del progetto e delle sue fasi, la disponibilitŕ di dati e la loro conversione ai fini della matrice multicriteriale; iii) l'analisi si č sviluppata lungo due distinte dimensioni, trattate in due diverse matrici di valutazione. L'adozione di due dimensioni di analisi ha consentito di osservare da due "punti di vista" i diversi elementi caratterizzanti le strutture di placement e le attivitŕ di assistenza tecnica erogate e di costruire una mappa bidimensionale, in cui i servizi di placement sono ordinati lungo i due assi corrispondenti alle dimensioni considerate.
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Bellucci, Sara, Enrico Barbero, Rossana Agoglitta, and Mario Zunino. "Il popolamento a Scarabeidi degradatori delle Marche. I. Catalogo sistematico e corologico (Coleoptera Scarabaeoidea)." Memorie della Società Entomologica Italiana 87, no. 1 (June 30, 2008): 117. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2008.117.

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Abstract:
Sono stati riuniti i dati, pubblicati e inediti, sui coleotteri Geotrupidae e Scarabeidae degradatori delle Marche (Italia centro-orientale). L’informazione, sempre sottoposta ad analisi critica, proviene da dati originali, di bibliografia, e da quelli ricavati dallo studio diretto di collezioni pubbliche e private. Per ogni specie è riportata una scheda bibliografica, la distribuzione geografica generale ed i dati di bionomia. E’ registrato un totale di 33 specie per complessive 138 località.Viene confermata la presenza di 4 specie di Scarabeidae già citate per la Regione ma non riferite nella recente “Checklist e distribuzione della Fauna Italiana” (Carpaneto et al., 2005), più un’ulteriore specie che risulta nuova per le Marche. Il numero delle località indagate si incrementa sensibilmente nei confronti della letteratura. Vengono citati, per la loro importanza generale, anche alcuni lavori che non coinvolgono direttamente l’area.
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Abete, Giovanni. "Methodological issues for the study of phonetic variation in the Italo-Romance dialects." Travaux neuchâtelois de linguistique, no. 53 (January 1, 2011): 111–25. http://dx.doi.org/10.26034/tranel.2011.2784.

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Abstract:
In questo articolo si discutono alcune tecniche di elicitazione e se ne valuta l’adeguatezza per lo studio della variazione fonetica nei dialetti italiani. Le riflessioni teoriche sono ancorate all’analisi di uno specifico fenomeno linguistico: l’alternanza sincronica tra dittonghi e monottonghi nel dialetto di Pozzuoli (in provincia di Napoli). In rapporto a questo fenomeno di variazione, vengono messi a confronto dati raccolti con l’intervista libera e risposte a un questionario di traduzione. L’analisi mette in luce l’opportunità del ricorso a materiale parlato spontaneo elicitato in situazioni il meno artificiose possibili. Nello stesso tempo, si argomenta in favore di un metodo di analisi che parta dai dati dell’uso per risalire induttivamente ai patterns di variazione, limitando così il ricorso ad assunzioni fonologiche a priori.
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Eusepi, Giuseppe, Alessandra Cepparulo, and Flavio Verrecchia. "La cellula strutturale come ambito di analisi delle performance." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (September 2011): 60–84. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-002003.

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Abstract:
Il metodo proposto mira ad analizzare il contesto regionale europeo (UE 15), utilizzando gli indicatori introdotti nel Rapporto di Primavera 2004 e i dati regionali disponibili (Eurostat e OECD, 1999-2003) per evidenziare i migliori risultati e identificare gruppi regionali omogenei rispetto ai quali svolgere comparazioni. Si propone un nuovo metodo di analisi comparativa regionale bifase volta a individuare dapprima la classificazione "strutturale" delle unitŕ regionali per poi procedere a una classificazione sulla base del "risultato". Tale metodo si propone di superare le problematiche di natura comparativa causate dall'eterogeneitŕ delle unitŕ statistiche considerate ed č alternativo rispetto alle proposte insoddisfacenti fino a ora adottate.
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Quagliarello, Mario. "L'approccio controfattuale nell'analisi d'impatto della regolamentazione finanziaria: tra potenzialitŕ e sfide." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 46 (April 2011): 59–68. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-046005.

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Abstract:
L'analisi d'impatto della regolamentazione (AIR) č lo strumento utilizzato per valutare le possibili conseguenze economiche di normative in corso di definizione (AIR ex ante) o gli effetti concreti di quelle giŕ realizzate (AIR ex post). In tale ottica, l'AIR si configura quale caso particolare di valutazione delle politiche pubbliche, sebbene con caratteristiche e profili peculiari che la rendono al tempo stesso potenzialmente piů utile, ma particolarmente complessa. Questo articolo analizza il contributo che l'approccio controfattuale puň fornire all'AIR in campo finanziario e ne analizza i possibili problemi applicativi. Nel settore finanziario, l'approccio controfattuale č ostacolato, in primo luogo, dalla circostanza che le regole sono nella generalitŕ dei casi universali, rendendo non applicabili le metodologie che si basano sul confronto della dinamica della variabile obiettivo tra soggetti trattati e non trattati. L'analisi pre/post č un'opzione percorribile, sebbene non sia agevole individuare quale sia la vera situazione controfattuale perché il sistema finanziario tende ad essere sempre regolato. I problemi si moltiplicano nel caso - di gran lunga piů comune - in cui le analisi d'impatto debbano essere condotte ex ante. In tal caso, si verifica infatti l'inversione del paradigma controfattuale: si osserva una situazione fattuale nella quale le regole non sono state ancora introdotte e si deve (tentare di) individuare cosa accadrebbe in una situazione controfattuale in cui la regolamentazione č stata introdotta. In un contesto, come quello italiano, in cui l'AIR deve essere condotta su ogni nuova regolamentazione, a prescindere dalla effettiva disponibilitŕ di dati quantitativi, le analisi empiriche non possono dunque essere l'unico strumento di valutazione. Nell'impossibilitŕ di condurre una robusta analisi controfattuale, le informazioni ottenibili dalla valutazione theory-based forniscono comunque un contributo all'analisi della probabilitŕ di successo di una determinata regolamentazione (potrebbe/dovrebbe funzionare?). Per quanto non statisticamente rigorosa, si fornisce in questo modo una risposta pragmatica al policy maker, tanto piů importante quanto piů la scarsitŕ di dati e la necessitŕ di intervenire prontamente escludono analisi di tipo controfattuale.
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Di Giacinto, Valter, Giacinto Micucci, and Pasqualino Montanaro. "L'impatto macroeconomico delle infrastrutture: una rassegna della letteratura e un'analisi empirica per l'Italia." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 1 (March 2012): 19–59. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-001002.

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Abstract:
L'impatto macroeconomico delle infrastrutture: una rassegna della letteratura e un'analisi empirica per l'Italia Il lavoro analizza l'impatto macroeconomico delle infrastrutture, attraverso una rassegna della letteratura, una meta-analisi e una stima su dati italiani. Esso mostra come in letteratura vi sia un generale consenso sugli effetti positivi delle infrastrutture, anche se i risultati sono assai sensibili alle tecniche di stima adottate. L'esercizio empirico sui dati italiani documenta che il capitale pubblico ha effettivamente avuto effetti positivi di lungo periodo sulla crescita, anche favorendo gli investimenti privati. I risultati non giustificano perň un generico invito ad accrescere la spesa. L'impatto della spesa sulla crescita dipende, infatti, soprattutto dal grado di efficienza che caratterizza il processo di spesa e realizzazione delle infrastrutture.
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Simonetti, L., M. Menditto, G. Sirabella, E. Pignataro, and R. Elefante. "L'invecchiamento del rachide." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 3_suppl (October 1994): 53–62. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s307.

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Abstract:
Le modificazioni del rachide nell'invecchiamento sono note da tempo e vengono spesso raccolte sotto la definizione globale di artrosi vertebrale. La complessità e la molteplicità delle articolazioni intervertebrali ed intersegmentarie della colonna vertebrale, tuttavia, impongono una analisi più dettagliata dei singoli fenomeni che contribuiscono alla instaurazione di quelle modificazioni anatomo-patologiche proprie del complesso degenerativo rachideo senile. Gli Autori procedono alla suddetta analisi, integrando i dati noti dalla Radiologia tradizionale e dalla TC con le acquisizioni più recenti della RM e con le basi patologiche macroscopiche e submacroscopiche rilevabili in letteratura. Tra i vari gruppi di patologia, quella che risulta più ricca di corrispondenze verificabili tra dati neuro-radiologici ed anatomici è quella riguardante l'unità funzionale disco-somatica, con particolare riguardo per l'osteocondrosi intervertebrale. Attraverso l'approfondimento della patologia delle articolazioni cartilaginee, sinoviali e fibrose della colonna vertebrale, si tenta inoltre di fornire un quadro generale, finalistico, delle varie alterazioni vertebrali che sembra condurre verso una visione «protettiva» dell'artrosi vertebrale rispetto a danni più gravi, privilegiando in età senile la funzione statica rachidea rispetto a quella dinamica. Diventa a questo punto chiaro il perchè della difficoltà di tracciare una chiara linea distintiva tra alterazioni «parafisiologiche» dell'invecchiamento del rachide e alterazioni chiaramente patologiche.
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Pelosi, Monica, Silvia Montuori, and Maria Assunta Zanetti. "Emozioni e stati d'animo durante il lockdown: un focus sulla plusdotazione." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (August 2021): 33–45. http://dx.doi.org/10.3280/mal2021-002003.

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Abstract:
La ricerca si è focalizzata sulle manifestazioni emotive nei bambini durante il lockdown de-rivante dalla diffusione del COVID-19. Un caso particolare è rappresentato dalla popola-zione di soggetti plusdotati, che presentano spesso un'elevata e più intensa sensibilità emo-tiva. È stato proposto un questionario costruito ad hoc compilato da 126 madri che hanno risposto riferendosi ad ognuno dei propri figli (N = 225), sia con plusdotazione sia con svi-luppo tipico. La prima fase di analisi dei dati ha considerato un gruppo di bambini apparte-nenti a famiglie con almeno un figlio con plusdotazione (N = 162) e un gruppo di bambini con sviluppo tipico (N = 63). Dalle analisi non emergono differenze significative tra i due gruppi, sia rispetto alle emozioni, sia agli stati d'animo; tuttavia, ulteriori analisi che con-frontano i bambini con plusdotazione (N = 100) con bambini con sviluppo tipico (N = 125) a prescindere dalla famiglia di appartenenza, mostrano come i primi sembrano sperimentare maggiori livelli di apatia (p meno di .001) e di insofferenza (p uguale a .016) rispetto ai pari normotipici.
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Navarra, F., B. Orlandi, A. Bozzao, C. Micheli, A. Costanzi, A. Bottone, and M. Gallucci. "Analisi di 120 casi di metastasi spinali: Revisione critica delle teorie di prevalenza, distribuzione e linee di accrescimento." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 251–58. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800217.

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Abstract:
Sono stati valutati retrospettivamente 120 casi di metastasi spinali esaminati mediante RM presso il nostro Centro. Le tre sedi primitive con maggior tendenza metastatica spinale sono risultate essere il polmone, la mammella e la prostata, confermando la tendenza della letteratura classica. La localizzazione delle forme intra-vertebrali con diametro inferiore ai 2,5 cm mostra tendenza di distribuzione priva di differenze significative tra localizzazioni centro-vertebrali o localizzazioni periferiche in relazione al tumore di origine. Questi ultimi dati contrastano con l'ipotesi di una via metastatica differente tra tumori polmonari (via arteriosa) e da altre sedi (via venosa retrograda). Infine la tendenza di crescita posteriore delle metastasi sembra rispettare la linea mediana.
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Di Bernardo, Mirko. "Le dimensioni dell’intenzionalità nel dialogo tra neurodinamica funzionale e fenomenologia. Un confronto tra Freeman e Merleau-Ponty." Medicina e Morale 70, no. 1 (April 12, 2021): 73–90. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2021.930.

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Abstract:
Il contributo intende indagare la nozione di intenzionalità nella sua multidimensionalità, mettendo a confronto la prospettiva neurobiologica di Freeman con alcune geniali intuizioni filosofiche di Merleau-Ponty, con particolare riferimento ai concetti di arco intenzionale e di tendenza ad ottenere la massima presa. Tali analisi consentono di interpretare i più recenti dati sperimentali all’interno di una cornice epistemologica in grado di spiegare lo sviluppo delle strutture del comportamento umano mediante il ricorso ad uno specifico approccio genealogico ispirato ad un naturalismo evoluzionistico non riduzionista.
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Mauro, Mussini, Crosato Lisa, Mariani Paolo, and Zavanella Biancamaria. "L'abbinamento dei dati da fonti diverse: una proposta per integrare dati amministrativi e campionari a livello locale." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 87–114. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003004.

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Abstract:
L'articolo affronta il tema dell'abbinamento di dati provenienti da fonti di diversa natura, amministrativa e campionaria, disponibili a livello locale. Si indagano gli aspetti metodologici dell'abbinamento dei dati provenienti dall'indagine sui consumi delle famiglie milanesi, condotta da Camera di commercio di Milano e Comune di Milano, con i dati dell'archivio del data warehouse AMeRIcA, che integra l'archivio tributario dell'Agenzia delle entrate e l'archivio dell'Anagrafe del comune di Milano. L'obiettivo conoscitivo dell'abbinamento č l'arricchimento delle informazioni separatamente contenute nei due archivi, creando un archivio integrato che abbini le informazioni sul reddito e i consumi. Per eseguire l'abbinamento si utilizza una tecnica di abbinamento quasi-esatto. Essa prevede l'impiego di vari criteri decisionali per stabilire se una coppia di record sia da abbinare. Questa strategia di abbinamento consente di evidenziare la capacitŕ identificativa delle variabili di abbinamento disponibili. I risultati della procedura confermano la fattibilitŕ dell'integrazione tra gli archivi delle due fonti considerate. L'archivio integrato risultante offre l'opportunitŕ di effettuare analisi statistiche dettagliate sulle famiglie, descrivendo ciascuna di esse in base a informazioni demografiche, reddituali e relative alle scelte di spesa. Inoltre, dal punto di vista metodologico, i risultati dell'esercizio di abbinamento assumono particolare rilievo in considerazione del fatto che l'esperienza condotta con riferimento all'area del comune di Milano potrebbe essere ripetuta in maniera analoga anche per altre realtŕ locali (comuni, province o cittŕ metropolitane), data la disponibilitŕ delle fonti utilizzate in questo studio.
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Luciano, Adriana, and Roberto Di Monaco. "Prevedere la domanda di lavoro e di formazione. Il caso delle professioni sociali." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 120 (February 2011): 105–38. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120006.

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Abstract:
L'analisi dei fabbisogni di competenze degli occupati ha attratto grandi investimenti per realizzare ad hoc ricerche professionali a livello e professionale, cosě come sono carenti modelli condivisi a livello nazionale. Al fine di contribuire a definire modelli standardizzati, gli autori suggeriscono l'uso di dati amministrativi, per quanto possibile in modo da rendere le analisi piů affidabili e meno costose. Inoltre, essi forniscono un modello di analisi per misurare il divario di competenze professionali sulla base del quadro europeo delle qualifiche. Il modello č stato sperimentato sui lavoratori sociali della regione Piemonte, sottoponendo un questionario ad un campione di circa 500 professionisti e manager impiegati nel settore dei servizi sociali locali. Č emersa una rappresentazione delle professioni e delle esigenze di formazione che mette in evidenza la divergenza tra l'attuale orientamento delle politiche sociali verso una maggiore integrazione e cooperazione locale e le competenze professionali principalmente focalizzate sul rapporto con gli utenti. I predetti risultati sottolineano la necessitŕ di realizzare processi di training on the job di concerto con le modifiche organizzative che risultano piů coerenti con le attuali politiche.
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Pentini, Anna Aluffi. "Una rilettura interculturale del concetto di spazio potenziale di Donald Winnicott. Analisi di un’esperienza educativa italiana." Educar em Revista 34, no. 68 (April 2018): 289–303. http://dx.doi.org/10.1590/0104-4060.57815.

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Abstract:
SOMMARIO In questo contributo si vuole dare conto della situazione italiana per quanto riguarda l’approccio educativo alla prima infanzia, e descrivere un progetto interculturale1, ideato, realizzato, monitorato e sostenuto per venti anni a Roma in un’ottica di pedagogia sociale2. Il nucleo fondante di questo progetto è il concetto di spazio potenziale di Winnicott (1971, 1986), applicato all’educazione interculturale e al sostegno alla genitorialità. Dati gli sviluppi delle politiche educative italiane attuali,3alcune pratiche che sono state concretamente realizzate in questo progetto, grazie al costante accompagnamento di consulenza pedagogica, potranno essere recuperate per promuovere una dimensione di accoglienza delle diversità nel contesto formativo e per rendere l’istituzione scolastica, anche quella della prima infanzia, un contesto democratico in cui si promuove la parità tra i bambini.
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Sbaragli, Silvia, Michele Canducci, and Silvia Demartini. "Le modalità logico-argomentative nei testi scolastici di geometria della scuola elementare e media in lingua italiana." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 9 (May 27, 2021): 44–71. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.3.

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Abstract:
In quest’articolo si intende portare l’attenzione sulle modalità logico-argomentative presenti nei testi scolastici di matematica, focalizzandosi sulla parte di geometria e, nello specifico, sul tema poligoni, considerando la ricorsività dell’argomento in continuità fra gli ordini scolastici (dalla II elementare alla III media). L’indagine è strettamente interdisciplinare fra matematica e linguistica, con particolare attenzione alla didattica, e si inserisce nei lavori di un più vasto progetto di ricerca in corso. Dopo alcuni paragrafi iniziali dedicati a illustrare il corpus di libri e i criteri di analisi del testo adottati, si passerà a una parte di inquadramento storico-disciplinare del tema, per addentrarsi poi nella descrizione delle diverse modalità logico-argomentative (legate al far “fare”, al far “immaginare” e al far “astrarre”); di queste saranno anche offerti dati quantitativi relativi alla distribuzione nel corpus. Alcune possibili implicazioni didattiche emerse dalle analisi saranno accennate nelle conclusioni.
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Lorenzi, F. "Breve Storia del Metodo Gemellare 2 - Le Attuali Formulazioni del Metodo." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 47, no. 1 (January 1998): 57–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000000386.

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Abstract:
Il termine LISREL e l'acronimo di LInear Structural RELationship ed è nato inizialmente come nome di un software messo a punto dallo svedese Karl Joreskog e dai suoi collaboratori nei primi anni '70 per stimare, col metodo della massima verosimiglianza, i coefficienti strutturali dei modelli basati su sistemi di equazioni strutturali.Tali modelli, nella elaborazione tramite il LISREL, rappresentano la sistemazione logica, prima ancora che statistica o computeristica, di tecniche di analisi multivariata le cui prime proposte risalgono all'ininzio del secolo; riconducendo ad un unico modello che ne costituisce una geniale sintesi, approcci ed itinerari scientifici fino ad allora distinti e non comunicanti, quali l'analisi fattoriale, i modelli causali e i modelli di misurazione. In particolare rappresentano in questo momento la più completa e sistematica risposta al problema di operazionalizzare in termini di ricerca e di verifica empirica, nel campo delle scienze sociali, la controversa, ma non per questo meno fondamentale, nozione di causalità. Essi sono quindi la reinterpretazione, sistemazione e soprattutto generalizzazione di quelli che negli anni '60 venivano chiamati i modelli causali e che nella prima metà degli anni '70 avevano conosciuto una notevole popolarità fra i sociologi soprattutto attraverso la tecnica della path analysis.
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Fiore, Brunella, Alessandra Decataldo, and Noemi Novello. "Essere padri: il coinvolgimento nelle vite delle figlie e dei figli in base ai dati OCSE-PISA." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (November 2022): 79–95. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-003006.

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Abstract:
Il contributo presenta un'analisi esplorativa basata sui dati delle edi-zioni 2009 e 2018 del Questionario genitori PISA (Programme for In-ternational Student Assessment) promosso dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Tale analisi è stata condotta guardando al diverso coinvolgimento di padri e madri italiani nelle iniziative che riguardano i figli quindicenni, soffermandosi in particolare sul gender gap. Specifica attenzione è stata dedicata ai fat-tori che favoriscono l'intensità dei differenziali di coinvolgimento nel lavoro di cura nelle famiglie italiane.
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De Virgilio, A., A. Greco, F. Bussu, A. Gallo, D. Rosati, S. H. Kim, C. C. Wang, M. Conte, G. Pagliuca, and M. De Vincentiis. "ACTA OTORHINOLARYNGOLOGICA ITALICA." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 5 (October 2016): 373–80. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-749.

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Abstract:
Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia oncologica della laringectomia totale di salvataggio in pazienti precedentemente sottoposti a laringectomia subtotale open o microchirurgia laser transorale affetti da carcinoma squamocellulare laringeo. Abbiamo analizzato retrospettivamente le informazioni cliniche, chirurgiche e patologiche di 35 pazienti sottoposti a laringectomia totale di salvataggio dopo recidiva di carcinoma laringeo (laringectomia subtotale open o transorale). Le informazioni sono state analizzate tramite l’utilizzo delle curve di Kaplan-Meier nonché tramite l’analisi univariata e multivariata dei fattori prognostici. Non sono emerse differenze statisticamente significative nel confronto tra il gruppo di pazienti precedentemente sottoposti a laringectomia subtotale ed il gruppo sottoposto a microchirurgia laser transorale sia in termini di overall survival (OS) e disease specific survival (DSS) a 3 anni (OS = 38% vs 52%, p = 0,16; DSS = 40% vs 61%, p = 0,057) che di controllo locoregionale (LRC) a 2 anni (LRC = 40% vs 54%, p = 0,056). È stata tuttavia messa in evidenza una tendenza che indica una sopravvivenza e controllo locoregionale peggiore nei pazienti sottoposti a laringectomia subtotale. La conservazione dello scheletro osteocartilagineo della microchirurgia laser transorale si traduce ipoteticamente in una maggiore probabilità di salvataggio delle recidive anteriori con diffusione extralaringea.
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Zogmaister, Cristina, and Luigi Castelli. "Perché i giovani bevono? Versione italiana del DMQ-R (Cooper, 1994), strumento per l'indagine della motivazione al consumo di alcoolici." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (May 2011): 101–18. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001008.

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Abstract:
Viene presentato l'adattamento italiano della misura quadri-fattoriale della motivazione a bere alcoolici (DMQ-R) proposta da Cooper (1994), sulla base del modello concettuale di Cox e Klinger (1988). Usando i dati di due campioni di adolescenti (N = 282) e giovani universitari (N = 238) e la tecnica dell'analisi fattoriale confermativa, viene fornita sostanziale conferma al modello quadri-fattoriale. Successive analisi mettono in relazione le motivazioni sottostanti alla fruizione di alcoolici con specifici aspetti di tale fruizione (frequenza di uso e di abuso di alcoolici, consumo di tipo solitario o sociale), evidenziando l'utilitŕ della scala e fornendo sostegno al modello teorico sottostante.
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Cerutti, Stefania. "Il turismo backpacker nell'esperienza degli studenti universitari: analisi di un caso italiano." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 1 (April 2021): 61–85. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2021oa11643.

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Abstract:
Il contributo &egrave; dedicato al turismo backpacker, considerato parte del pi&ugrave; ampio segmento&nbsp;del turismo giovanile. L'origine e l'evoluzione di questa forma di viaggio sono presentati&nbsp;e discussi attraverso l'analisi di parte della letteratura sul tema del turismo "zaino&nbsp;in spalla"; emergono elementi e approcci definitori, ad oggi mescolati a motivazioni ed&nbsp;esperienze mutate e mutevoli. La logica orientata al mercato viene, infatti, arricchita da&nbsp;prospettive di natura geografica, sociologica e antropologica, capaci di far emergere caratteristiche&nbsp;e dinamiche backpacking di grande interesse. La ricerca condotta si propone di&nbsp;offrire un contributo al dibattito scientifico su questo filone di indagine, presentando dati&nbsp;e risultati di un caso studio italiano basato sulla domanda turistica backpacker di un campione&nbsp;di studenti universitari.
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M. Crittenden, Patricia, Susan J. Spieker, Andrea Landini, and Giuliana Florit. "L'attaccamento adulto nella valutazione del rischio per il minore. Teoria e dati sull'uso della DMM-Adult Attachment Interview in contesti forensi." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 50 (August 2022): 98–114. http://dx.doi.org/10.3280/qpc50-2022oa14083.

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Abstract:
Al fine di valutare il rischio per il minore è fondamentale comprendere le strategie d'attaccamento dei genitori. L'articolo approfondisce i motivi per i quali la comprensione dell'attaccamento dei genitori che mettono a rischio i propri figli può chiarire i processi psicologici sottesi ai comportamenti pregiudizievoli e migliorare la valutazione del rischio per il minore e l'individuazione degli interventi necessari. Viene proposta la valutazione dell'attaccamento dei genitori tramite l'Adult Attachment Interview (AAI) classificata con il metodo del Modello Dinamico Maturativo dell'Attaccamento e Adattamento (DMM). Le DMM-AAI, classificate da professionisti formati e certificati e integrate con i dati provenienti da altre fonti in modo da elaborare delle formulazioni familiari individualizzate, soddisfano i requisiti di attendibilità e guidano l'individuazione degli interventi più efficaci. Viene presentata una meta-analisi relativa al metodo Berkeley che mette in discussione l'uso di tale metodo nel contesto forense. Ulteriori dati descritti nell'articolo riguardano il funzionamento psicologico di un gruppo di genitori a rischio valutati attraverso le DMM-AAI.
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Moretti, Veronica. "Lontano dagli occhi.. La distanza tra ricercatore e partecipante nella tecnica dei diari." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (August 2022): 157–67. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-001012.

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Abstract:
Questo articolo propone una riflessione circa l'utilizzo della tecnica dei diari all'interno della ricerca sociale, focalizzandosi sull'ambivalente relazione che si stabilisce tra ricercatore e partecipante: distanza e ricongiungimento. In prima analisi, ci concentriamo sulla lontananza tra i due attori durante la fase di pro-duzione dei contenuti. I dati generati diventano l'incontro tra ricercatore e par-tecipante che solamente nella fase di incipit (incontro iniziale) e di coda (incon-tro finale) possono trovare un ricongiungimento. Questo riavvicinamento è per-messo grazie all'utilizzo dell'intervista. La tesi avanzata che si cercherà di argo-mentare è quella di concepire il "diarista" come co-ricercatore.
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Rizal, Yose, Dedi Afandi, and Endang Purnawati Rahayu. "Faktor Risiko Kejadian Nyeri Punggung Bawah Akibat Pekerjaan Pada Fisioterapis Kota Pekanbaru Tahun 2017." Jurnal Ilmiah Fisioterapi 5, no. 01 (February 21, 2022): 35–40. http://dx.doi.org/10.36341/jif.v5i01.2361.

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Abstract:
Nyeri Punggung Bawah merupakan masalah kesehatan yang besar dalam populasi pekerja. Fisioterapis merupakan salah satu profesi yang memiliki risiko tinggi mengalami nyeri punggung bawah akibat pekerjaan karena pekerjaan mereka menuntut usaha keras dari sistem muskuloskeletal, gerakan berulang dari Upper Limbs, tubuh dalam posisi statis dan dinamis untuk jangka waktu yang lama. Tujuan penelitian ini adalah untuk mengetahui faktor risiko apa saja yang menjadi penyebab nyeri punggung bawah akibat pekerjaan yang dialami oleh fisioterapis di kota Pekanbaru. Penelitian ini menggunakan metode kuantitatif. Analisis data yang dilakukan adalah analisa tingkat nyeri punggung, analisa foto kerja, penilaian Rappid Upper Limb Assement (RULA), analisis univariat, analisis bivariate dan analisis multivariate. Sampel penelitian ini berjumlah 42 orang anggota ikatan fisioterapi kota Pekanbaru. Hasil analisis diperoleh variabel interaksi (p < 0,05) yaitu Rutinitas Olahraga sehingga dapat diambil kesimpulan variabel yang berhubungan dengan kejadian nyeri punggung bawah adalah Rutinitas Olahraga. Fisioterapis yang tidak rutin berolahraga berisiko mengalami nyeri punggung 16 kali dibandingkan dengan fisioterapis yang rutin berolahraga Hasil Multivariat R square = 0,389 artinya variabel postur janggal, masa kerja dan jenis kelamin dapat menjelaskan variabel nyeri punggung bawah sebesar 38,9%. Dari hasil penelitian ini maka diperlukan adanya edukasi dan perubahan teknik bekerja pada fisioterapis di kota pekanbaru.
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BUSONI, M., A. DEGANELLO, and O. GALLO. "Fistola faringocutanea dopo laringectomia totale: analisi dei fattori di rischio, della prognosi e delle modalità di trattamento." Acta Otorhinolaryngologica Italica 35, no. 6 (December 2015): 400–405. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-626.

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Abstract:
In questo studio sono state valutate l’incidenza, i fattori di rischio e le modalità di trattamento in pazienti con fistola faringocutanea dopo laringectomia totale primaria e di salvataggio. Nel periodo compreso tra gennaio 1999 e ottobre 2014, 352 pazienti affetti da carcinoma squamocellulare della laringe sono stati sottoposti a laringectomia totale. Il decosro postoperatorio di 86 pazienti è stato complicato dall’insorgenza di fistola fainrogcutanea. Questi sono stati comparati in uno studio caso-controllo con 86 pazienti selezionati tramite software, fra quelli che non avevano sviluppato la fistola salivare. L’incidenza globale di fistola dopo laringectomia totale è stata del 24,4%, rispettivamente abbiamo registrato incidenze del 19,0%, del 28,6% e del 30,3% dopo laringectomia totale primaria, dopo radioterapia e dopo radiochemioterapia. L’analisi multivariata ha rivelato che per ipoalbuminemia ≤3,5 g/dL, per pregressa radioterapia e radiochemioterapia il rischio relativo di sviluppo di fistola è stato rispettivamente 2,47, 3,09 e 7,69. In caso di laringectomia totale di salvataggio abbiamo registrato una comparsa precoce della fistola entro i primi 10 giorni postoperatori. Le modalità di trattamento della fistola faringocutanea sono risultate essere significativamente differenti in caso di laringectomia totale primaria, dopo radioterapia e dopo radiochemioterapia. Infatti, mentre nel primo caso è stato sufficiente un trattamento di tipo conservativo (93,55%), dopo chemioradioterapia ha prevalso il ricorso a tecniche chirurgiche ricostruttive con lembi regionali (58,82%). Nel caso dei pazienti radiotrattati, le opzioni terapeutiche della fistola sono risultate essere equamente distribuite tra quella medica, eventualmente con l’aggiunta dell’ossigenoterapia iperbarica, e quella chirurgica ricostruttiva. La conoscenza dei fattori di rischio soggettivi e il loro valore prognostico, permettono al chirurgo di pianificare le strategie preventive al fine di ridurre il rischio di formazione della complicanza e, conseguentemente, dei tempi di degenza e dei relativi costi.
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Mariottini, Laura, and Veronica Sica. "Le politiche e le pratiche linguistiche di genere del Ministerio de Igualdad." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 2 (July 2012): 79–97. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-002005.

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Abstract:
Nella linea giŕ tracciata in un precedente lavoro (Mariottini, Sica, in stampa) di analisi della lingua usata nella comunicazione pubblica spagnola, derivante dal "caso miembra", le autrici sviluppano un'analisi delle politiche e delle pratiche linguistiche e discorsive del Ministerio de Igualdad, muovendosi nella cornice teorica degli gender studies e della Feminist Critical Discourse Analysis. Obiettivo del lavoro č presentare osservazioni qualitative corroborate da dati quantitativi per riflettere nuovamente (ma da prospettive diverse) sull'impegno linguistico istituzionale che la Spagna ha preso con fermezza per poter garantire pari opportunitŕ tra donne e uomini.
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Sansone, Nadia, Ilaria Bortolotti, and Manuela Fabbri. "Il peer-assessment nella formazione insegnanti: accorgimenti e ricadute." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 444–60. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12481.

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Abstract:
&nbsp;Il contributo indaga la competenza valutativa di insegnanti in servizio coinvolti in un'attivit&agrave; di peer-assessment e le loro percezioni circa gli impatti della pratica in s&eacute;. Il contesto dello studio &egrave; rappresentato da un Master universitario di I livello basato sull'Approccio Trialogico all'Apprendimento in cui i partecipanti sperimentano metodologie didattiche innovative, dalla progettazione all'implementazione alla valutazione. Dopo aver descritto nel dettaglio modalit&agrave; e procedure delle attivit&agrave; di peer-assessment oggetto dello studio, si illustra il metodo di analisi quali-quantitativa dei dati raccolti: 407 rubrics compilate da 43 insegnanti e 28 questionari semi-strutturati a supporto della riflessione finale attorno all'attivit&agrave;. Nel complesso, le analisi mostrano come l'attivit&agrave; di peer-assessment cos&igrave; come proposta abbia stimolato, da un lato, il potenziamento di specifiche competenze professionalizzanti, dall'altro, la motivazione ad apprendere e il sentimento di appartenenza a una comunit&agrave; di pratiche. Vengono discussi gli elementi a supporto dell'efficacia della pratica valutativa e le possibili ricadute in aula.
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Ferrari, Chiara. "Scenari attuali della tratta sessuale nigeriana in Italia: tra indoor e ambienti digitali." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (February 2022): 129–47. http://dx.doi.org/10.3280/siss2021-003008.

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Abstract:
Il fenomeno della tratta a scopo di sfruttamento sessuale è in continua evolu-zione per quanto riguarda caratteristiche e distribuzione. Obiettivo del presente contributo è quello di restituire una fotografia attuale dello scenario italiano relati-vo al sex trafficking. A tal proposito presenteremo i risultati delle analisi condotte sui dati raccolti dal sistema SIRIT e uno studio di caso con donne nigeriane vittime di sex trafficking ospitate nei programmi di accoglienza. I risultati principali mostrano la diminuzione delle persone inserite in accoglienza e della prostituzione outdoor, l'emergere degli ambienti digitali nell'esercizio del commercio sessuale, la presenza della prostituzione nigeriana indoor anche in assenza di un rapporto di costrizione con gli sfruttatori.
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Trasimeni, G., C. Di Biasi, A. Pingi, E. Polettini, L. Ceroni, A. D'Agostino, and G. F. Gualdi. "Disgenesia callosa: Analisi RM di 34 casi e correlazioni con altre malformazioni associate." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 3 (August 1992): 349–55. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500306.

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Abstract:
Di 576 pazienti pediatrici studiati con RM, ne sono stati selezionati 82 con patologia malformativa cerebro-midollare, 34 dci quali presentavano patologia malformativa del corpo calloso (CC). In particolare sono stati osservati 20 casi di ipogenesia, 7 casi di agenesia e 7 di ipoplasia. In 22 casi (65%) vi erano altre malformazioni associate ed in 12 (35%) la malformazione callosa era singola. Le anomalie associate con maggiore frequenza sono state le malformazioni di Chiari e le anomalie della migrazione neuronale. I nostri dati sono in accordo a quanto descritto in letteratura e confermano la notevole frequenza con cui questa struttura «pacchetto» di connessione interemisferica è interessata nelle malformazioni cerebromidollari; la RM può essere utile per distinguere le forme disgenetiche da quelle in cui il danno si è stabilito successivamente.
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Mazzolini, Anna, Valeria Fedeli, and Grazia Concilio. "Fragilit&agrave; urbane, mobilit&agrave; e politiche di contrasto al Covid in Africa." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 61–66. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12928.

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Abstract:
Alcuni contesti urbani necessitano di una mobilit&agrave; permanente e flessibile di beni e persone come condizione per la vita collettiva e il sostentamento di base. Per questi contesti la pandemia ha concretizzato sfide che non possono essere analizzate con paradigmi cognitivi di origine americo-euro-centrica.Per la citt&agrave; di Maputo, l'articolo riflette sulle fragilit&agrave; urbane dell'Africa subsahariana, analizzando le misure di prevenzione della pandemia in relazione alla mobilit&agrave; come fattore di co-produzione della citt&agrave;. In tal senso si ridefiniscono i concetti di urbano e dimobilit&agrave; e si propongono strategie di analisi e strumenti di osservazione capillari da supportare con una oculata governance dei dati.
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Conti Puorger, Adriana, and Pierpaolo Napolitano. "Caratterizzazione socio-economica della regione Marche per sezioni di censimento." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (September 2011): 30–59. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-002002.

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Abstract:
La suddivisione del territorio realizzata dall'ISTAT in occasione dei censimenti della popolazione e delle abitazioni, utilizzata inizialmente per finalitŕ organizzative e di gestione dell'operazione censuaria, ha assunto a partire dal 1981 una specifica valenza informativa, che risulta possibile finalizzare a una conoscenza di dettaglio del territorio. La disponibilitŕ di tale informazione rende possibile l'analisi territoriale al di lŕ della soglia dei confini amministrativi, rispondendo alla convinzione ormai diffusa che si debba entrare nei dettagli della struttura insediativa e residenziale per una proficua analisi del territorio regionale. L'obiettivo č l'identificazione delle morfologie sociali ed economiche descritte nel loro dispiegarsi sul territorio e analizzarle nelle loro reciproche interdipendenze, trasformando la grande mole di dati in una sintesi informativa fruibile. L'accresciuta potenza di elaborazione e di memorizzazione dei dati da parte degli strumenti HW e SW (Vickers e Rees, 2007), rende possibile l'applicazione di avanzati metodi statistici a insiemi di dati anche piů grandi di quelli qui considerati. La classificazione delle sezioni di censimento in tipologie socio-economiche fornisce uno strumento di lettura e interpretazione semplificata dei dati statistici, pur nelle dovute cautele suggerite dalle inevitabili scelte effettuate nel corso dell'analisi e dai possibili ulteriori miglioramenti con l'applicazione di metodologie piů complesse Una volta definite le tipologie, la ricerca sviluppa un'analisi multi-scala, sovrapponendo i risultati ottenuti dall'applicazione statistica con alcune principali partizioni territoriali che insistono sulla regione. Ricomporre le tipologie individuate a livello di sezione, a scala provinciale e comunale, come anche alla dimensione distrettuale e dei sistemi locali del lavoro, puň servire ad arricchire la loro interpretazione, come pure su un piano piů operativo, risultare di possibile ausilio alla stesura dei piani territoriali. In sede di conclusione si collegherŕ quanto analizzato a un contesto piů ampio per valutare la loro rispondenza alla volontŕ di orientare i territori verso uno sviluppo territoriale inteso, secondo le attuali tendenze delle pianificazione europea,.
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Seveso, Laura. "L'affido familiare come strumento di buon trattamento." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2010): 57–75. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-003004.

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Abstract:
Premessa una breve analisi della normativa vigente in materia di affido e di alcuni dati statistici, nell'articolo si vuole evidenziare la necessitŕ, affinché detto intervento possa avere un'efficacia effettiva anche dal punto di vista riparativo sul bambino vittima di maltrattamento, che l'affido sia preceduto dalla formulazione di un progetto che, tenuto conto della valutazione effettuata su minore e famiglia di origine, possa rappresentare la "sceneggiatura" sulla base della quale si potranno muovere in modo organico e integrato i diversi soggetti dell'affido. Si sottolinea, anche, l'importanza per l'effettivo funzionamento del progetto di una reale interazione tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti nel progetto di affido, alla base della quale non puň che esservi una cultura comune in materia di tutela dell'infanzia, frutto di percorsi di formazione condivisi.
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Torresan, Paolo. "Item Analysis di prove di ascolto a scelta multipla della certificazione di italiano per stranieri CILS." Signum: Estudos da Linguagem 18, no. 2 (January 10, 2015): 449. http://dx.doi.org/10.5433/2237-4876.2015v18n2p449.

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Abstract:
<p><strong> </strong>Il saggio si concentra sullo studio di tre prove di ascolto a scelta multipla della certificazione di italiano a stranieri CILS (livello B1, sessioni estive 2009, 2012). L’<em>Item Analysis</em> è la ricognizione, sulla base di dati statistici elaborati a partire dalle risposte di un campione, del comportamento di ogni singolo <em>item</em>. Viene data risposta a domande del tipo: per tramite degli <em>item</em> si discrimina a sufficienza tra candidati di diversa competenza? Chiavi e distrattori funzionano adeguatamente? Lo studio, oltre ad offrire un esempio di analisi critica di un test, consente al lettore di prendere coscienza delle difficoltà che la progettazione di un’esercitazione ampiamente usata, sia in sede di <em>testing</em> che in sede di didattica, qual è il quesito a scelta multipla, comporta.</p>
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Crivello, Silvia. "Ereditŕ dei grandi eventi: un confronto tra Barcellona, Genova e Torino." SCIENZE REGIONALI, no. 1 (March 2010): 69–89. http://dx.doi.org/10.3280/scre2010-001004.

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Abstract:
L'articolo presenta una lettura dei processi di trasformazione e di costruzione di "capitale territoriale" nelle cittŕ coinvolte da un grande evento. L'obiettivo č quello di sperimentare una metodologia di analisi utile a sviluppare riflessioni ed interpretazioni circa il ruolo dei grandi eventi come strumenti di sviluppo urbano. Distinguendo fra tre differenti accezioni di capitale (fisso, reticolare e relazionale), viene proposto uno specifico impianto metodologico che prevede la valutazione (attraverso interviste, letteratura scientifica, documenti di piano e dati empirici) di ciascuna componente. Tale metodologia č applicata per un confronto, attraverso la costruzione di diagrammi polari, tra i casi di Barcellona, Genova e Torino, cittŕ protagoniste negli ultimi anni di importanti trasformazioni connesse all'organizzazione di eventi di grande portata (Olimpiadi, Capitale Europea della Cultura, ecc.).
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Clark, Gillian, Lorenzo Costantini, Angelo Finetti, John Giorgi, Andrew Jones, David Reese, Sheila Sutherland, and David Whitehouse. "The food refuse of an affluent urban household in the late fourteenth century: faunal and botanical remains from the Palazzo Vitelleschi, Tarquinia (Viterbo)." Papers of the British School at Rome 57 (November 1989): 200–321. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009144.

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Abstract:
RIFIUTI ALIMENTARI DI UNA RICCA FAMIGLIA CITTADINA NEL TARDO SECOLO QUATTORDICESIMO: RESTI FAUNISTICI E BOTANICI DAL PALAZZO VITELLESCHI, TARQUINIA (VITERBO)Gli scavi condotti dalla British School at Rome nel Palazzo Vitelleschi in Tarquinia hanno fornito una quantità considerevole di dati faunistici e botanici, molti dei quali relativi al “proto-palazzo” del tardo sec. XIV. Le analisi del materiale qui presentate permettono di ricostruire in maniera abbastanza dettagliata il regime alimentare di una ricca e privilegiata famiglia urbana: tale esempio non può dunque essere assunto come rappresentativo in generale del tenore di vita diffuso nell'Italia centrale in età medievale. Alcuni elementi testimoniano come gli abitanti del proto-palazzo siano stati colpiti da una malattia, forse peste. E' stato possibile estendere il quadro ottenuto da questo particolare contesto e mettere in relazione l'economia di questa famiglia con l'organizzazione della produzione agricola nella compagna circostante. Le conoscenze offerte dai dati faunistici e botanici sul tipo di vita condotta nel medioevo sono paragonati e messi a confronto con le testimonianze documentarie relative alia dieta ed alla agricoltura medievale in Italia, anch'esse relative in gran parte alle classi più alte della società.
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Erlicher, Arcadio, and Antonio Lora. "Conclusioni." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (December 2002): 74–75. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000253.

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Abstract:
Il progetto ha rappresentato un notevole sforzo organizzativo, che ha coinvolto per un anno un ampio numero di DSM/UOP, di operatori e di pazienti.La ricerca ha dimostrato che, all'interno e tra i Dipartimenti di Salute Mentale:possibile costruire un network di ricerca,che possono essere utilizzati nella routine strumenti per la valutazione della gravità e dell'esito,possibile raccogliere ampi campioni di pazienti rappresentativi della realtà clinica dei servizi,gruppi di clinici possono collaborare tra loro per raccogliere dati sull'effective-ness e sui costi dei trattamenti.La possibilità di costruire un network di ricerca nei servizi clinici richiede uno sforzo organizzativo e ha un costo. Per fare questo sono necessari una struttura centrale in grado di dare supporto formativo, epidemiologico, informatico e di analisi, un sistema strutturato di incentivi scientifici e la restituzione agli operatori “in tempo reale” delle informazioni ricavate dalla ricerca.Questa ricerca ha portato ad una estesa conoscenza sulle caratteristiche sociodemografiche e cliniche (diagnosi e gravità) dei pazienti in trattamento nei servizi di salute mentale: il campione indagato è il più ampio oggi raccolto in Italia. La ricerca è anche stata la prima esperienza nazionale di stima dei costi per 50 strutture, con analisi dei costi standard delle singole prestazioni e del pattern di trattamento annuo e relativi costi.
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Toti, Anna Maria Paola. "Le forme istituzionali del potere. Pier Paolo Pasolini e il linguaggio della praxis." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (March 2012): 131–49. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-001006.

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Abstract:
Il documentario come testimonianza del sociale, come dispositivo realistico, č fonte di studio e di analisi per il sociologo; infatti, il materiale visuale rappresenta un documento essenziale per comprendere come ogni cultura rappresenti se stessa e le proprie alternative. L'idea che il cinema sia per sua natura riflesso e continuazione del reale, costituisce la base di alcuni importanti contributi, tra i quali vi č quello di Pier Paolo Pasolini che fornisce un'interpretazione critica dell'individuo e della storia. Il proletariato, i "ragazzi di vita", la periferia romana, una condizione subumana di esistenza, diventano i contenuti privilegiati di un cinema che, avendo fatta propria la lezione del neorealismo, pur trasfigurandola, ma avendola anche superata criticamente, tende a trasporre i dati immediati dell'esperienza in una dimensione artistica fortemente caratterizzata.
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Patterson, Helen, and Martin Millett. "The Tiber Valley Project." Papers of the British School at Rome 66 (November 1998): 1–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004207.

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Abstract:
IL PROGETTO ‘LA VALLE DEL TEVERE’Questo articolo tratta gli obiettivi e struttura del nuovo progetto di ricerca della British School at Rome, il progetto ‘la Valle del Tevere’ e presenta alcuni dei primi risultati, anche se preliminari. L'obiettivo principale di questo progetto è di studiare il mutevole paesaggio della valle dal 1000 a.C. al 1300 d.C., indagando sull'impatto di crescita, successo e declinio di Roma sul suo entroterra e sui conseguenti effetti della città e flume sull'insediamento, economia e identità culturale. Questa iniziativa raduna molti studiosi con interessi di ricerca in questo campo ed in effetti include una serie di progetti connessi, ciascuno con i suoi specifici obiettivi di ricerca, ma allo stesso tempo parte di un progetto più ampio. La storia dell'insediamento è studiata tramite un riesame dei dati rilevati dai progetti britannici, in particolare quelli della ‘South Etruria Survey’, diretta da John Ward-Perkins, oltre ai dati pubblicati di progetti italiani. Allo stesso tempo, nuove ricerche sul campo sono in programma con l'intento di riempire le lacune esistenti. Due nuovi progetti iniziarono nel 1997 concentrandosi sul tema dell'urbanismo. Le ricognizioni a Falerii Novi e a Forum Novum hanno esaminato l'organizzazione interna delle citta tramite sistematiche ricognizioni in superficie e indagini geofisiche. I primi risultati chiaramente dimostrano il potenziale di questo approccio. Queste tecniche verranno applicate ad una gamma di centri urbani nella media valle del Tevere. La comprensione dell'interazione della città e della valle implica il mettere insieme l'informazione esistente relativa l'insediamento, le reti di comunicazione, l'economia e l'ambiente, oltre all'integrazione dei nuovi dati. Un elemento chiave del progetto è l'uso di un sistema GIS per l'integrazione ed analisi dei diversi livelli di informazione.
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Paola, Galimberti. "Qualitŕ e disponibilitŕ dei dati sulla ricerca: l'archivio istituzionale fra intenzioni e realtŕ." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 59–78. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048005.

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Abstract:
La valutazione č diventata e sarŕ sempre piů una delle strategie dei sistemi di governance delle universitŕ ma anche dei sistemi di ricerca nazionali. Anche in Italia si sta ponendo sempre di piů l'accento sull'efficacia e l'efficienza della ricerca finanziata con fondi pubblici. Gli atenei italiani si trovano perň ad affrontare un duplice problema: il primo č trasversale e riguarda la completezza e correttezza dei dati sulla produzione scientifica a disposizione di chi deve valutare a qualunque livello. Mancano in generale dati affidabili e completi a livello centrale e locale che permettano la costruzione di indicatori attendibili, robusti e comparabili a livello nazionale e internazionale. Il secondo problema č specifico e riguarda la difficoltŕ nell'individuare criteri adeguati, simili e coerenti per valutare (anche in termini comparativi) la produzione scientifica nelle scienze umane, che utilizzando canali di disseminazione dei risultati diversi dall'articolo e prevalentemente la lingua italiana, resta esclusa dai principali database citazionali. Dal 2004 l'universitŕ di Milano raccoglie i metadati relativi alla produzione dei propri ricercatori in un Archivio istituzionale (AIR) che rappresenta una vetrina esaustiva della produzione scientifica dell'ateneo, unica nel panorama italiano. Dal 2008 si č cominciato a pensare di utilizzare i dati contenuti nell'archivio ai fini della valutazione della produttivitŕ e della produzione di singoli gruppi e strutture (valutazione scuole di dottorato, valutazione dipartimenti). Gli esercizi svolti fino ad ora hanno messo in risalto criticitŕ e potenzialitŕ di questo strumento e hanno permesso un ripensamento e una messa a punto nell'ottica di una sua migliore performance e di possibili sviluppi futuri. Il presente lavoro prende in esame due esercizi (analisi della produttivitŕ della Facoltŕ di Lettere e Filosofia, Raccolta di dati ai fini di effettuare una prevalutazione in vista della VQR 2004-2008) che, pur facendo emergere alcune criticitŕ dell'archivio che necessitano di correzione, ne hanno confermato l'efficacia ai fini della disseminazione ma anche della valutazione della produzione dell'Ateneo.
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