Academic literature on the topic 'Analisi dei sistemi urbani e territoriali'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Analisi dei sistemi urbani e territoriali.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Analisi dei sistemi urbani e territoriali"

1

Crisci, Massimiliano. "Popolazione e territorio: sistemi urbani della mobilità pendolare e domiciliare come spazi di vita quotidiana." ARGOMENTI, no. 34 (June 2012): 81–102. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-034004.

Full text
Abstract:
Il contributo propone un accostamento tra le traiettorie territoriali sviluppate dai cambiamenti di domicilio e dal pendolarismo all'interno di una metropoli come Roma. La cadenza con cui si cambia abitazione è ovviamente più ampia rispetto alla frequenza giornaliera dello spostamento casa-lavoro. Tuttavia, è ipotizzabile che il gigantismo del territorio romano, lo squilibrio nella distribuzione territoriale delle residenze e delle unità produttive e la forte dipendenza della mobilità cittadina da infrastrutture di comunicazione inadeguate, rappresentino dei vincoli agli spostamenti, tali da incanalare buona parte delle traiettorie lungo percorsi circoscritti all'interno di analoghe porzioni di città, sia nel caso della mobilità quotidiana per lavoro, che dei trasferimenti di abitazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Conti Puorger, Adriana, and Pierpaolo Napolitano. "Caratterizzazione socio-economica della regione Marche per sezioni di censimento." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (September 2011): 30–59. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-002002.

Full text
Abstract:
La suddivisione del territorio realizzata dall'ISTAT in occasione dei censimenti della popolazione e delle abitazioni, utilizzata inizialmente per finalitŕ organizzative e di gestione dell'operazione censuaria, ha assunto a partire dal 1981 una specifica valenza informativa, che risulta possibile finalizzare a una conoscenza di dettaglio del territorio. La disponibilitŕ di tale informazione rende possibile l'analisi territoriale al di lŕ della soglia dei confini amministrativi, rispondendo alla convinzione ormai diffusa che si debba entrare nei dettagli della struttura insediativa e residenziale per una proficua analisi del territorio regionale. L'obiettivo č l'identificazione delle morfologie sociali ed economiche descritte nel loro dispiegarsi sul territorio e analizzarle nelle loro reciproche interdipendenze, trasformando la grande mole di dati in una sintesi informativa fruibile. L'accresciuta potenza di elaborazione e di memorizzazione dei dati da parte degli strumenti HW e SW (Vickers e Rees, 2007), rende possibile l'applicazione di avanzati metodi statistici a insiemi di dati anche piů grandi di quelli qui considerati. La classificazione delle sezioni di censimento in tipologie socio-economiche fornisce uno strumento di lettura e interpretazione semplificata dei dati statistici, pur nelle dovute cautele suggerite dalle inevitabili scelte effettuate nel corso dell'analisi e dai possibili ulteriori miglioramenti con l'applicazione di metodologie piů complesse Una volta definite le tipologie, la ricerca sviluppa un'analisi multi-scala, sovrapponendo i risultati ottenuti dall'applicazione statistica con alcune principali partizioni territoriali che insistono sulla regione. Ricomporre le tipologie individuate a livello di sezione, a scala provinciale e comunale, come anche alla dimensione distrettuale e dei sistemi locali del lavoro, puň servire ad arricchire la loro interpretazione, come pure su un piano piů operativo, risultare di possibile ausilio alla stesura dei piani territoriali. In sede di conclusione si collegherŕ quanto analizzato a un contesto piů ampio per valutare la loro rispondenza alla volontŕ di orientare i territori verso uno sviluppo territoriale inteso, secondo le attuali tendenze delle pianificazione europea,.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Percudani, Mauro, and Martin Knapp. "The economic perspective in the care and treatment of patients with diagnosis of schizophrenia." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 3 (December 1998): 197–209. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007399.

Full text
Abstract:
RIASSUNTOScopo - Considerare le principali problematiche connesse all'assistenza ed al trattamento dei pazienti con diagnosi di schizofrenia alia luce della piu recente letteratura sugli aspetti economici di questa patologia. Metodo - È stata effettuata una analisi della letteratura relativa ai costi sociali della schizofrenia, all'analisi economica di diversi modelli di assistenza, alia valutazione dei costi dei trattamenti antipsicotici. Risultati - La schizofrenia è una patologia che genera ingenti costi sociali. I costi sanitari legati all'assistenza alia schizofrenia assorbono una percentuale significativa delle risorse dei sistemi sanitari dei principali paesi industrializzati. I costi indiretti, dovuti principalmente al mancato inserimento al lavoro dei pazienti, risultano superiori ai costi diretti di trattamento. Nei paesi ove l'assistenza centrata sul territorio è stata supportata da un reale sforzo organizzativo per la creazione di servizi territoriali e residenziali, è emerso che essa è meno costosa dell'assistenza centrata sull'ospedale psichiatrico e genera un miglior esito per pazienti e familiari. L'introduzione di nuovi farmaci antipsicotici e lo sviluppo di interventi di tipo psicosociale possono rappresentare strumenti che favoriscono nuove strategie di assistenza. Conclusion! - Utilizzare una prospettiva economica implica pensare a quale organizzazione, quali strumenti tecnologici, quali strategie permettono di investire con razionalita le risorse disponibili. Una riflessione su questi temi appare oggi ineludibile non solo per gli amministratori ed i decisori politici, ma anche per gli operatori dei servizi di salute mentale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Zanderighi, Luca. "Loyalty (community) Card come strumento di rivitalizzazione del commercio urbano." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 4 (December 2011): 45–62. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-004005.

Full text
Abstract:
Negli ultimi anni in Italia il commercio al dettaglio si sta caratterizzando per una crescente concorrenza a livello di sistema di offerta che riguarda non solo la competizione tra i diversi poli di offerta extraurbana (centri commerciali, mall, Factory Outlet Centre) e il commercio del centro storico, ma anche quella tra differenti sistemi di offerta urbani. Dopo avere analizzato brevemente i fattori che spiegano le crescenti difficoltÀ competitive del commercio urbano rispetto ai poli di offerta pianificata extraurbana, l'articolo analizza l'importanza di una carta fedeltÀ di area come strumento di promozione e di coesione del commercio urbano. In particolare, si approfondisce l'analisi di un caso specifico - quello della carta fedeltÀ di Savigliano - anche attraverso l'esame dei principali risultati di alcune recenti analisi quantitative e qualitative che sottolineano il ruolo economico e sociale di tale strumento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Tavoletti, Ernesto. "Un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli IDE: sistemi agro-alimentari sostenibili di PMI ed internazionalizzazione endogena per mezzo delle indicazioni geografiche." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (January 2021): 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-002003.

Full text
Abstract:
Le indicazioni geografiche (IG) fanno riferimento a prodotti con speciali caratteristiche, qualità o reputazione riconducibili all'origine geografica, e sono proprietà intellettuali. Sono, quindi, per loro natura uno strumento di marketing e di tutela della denominazione, ed hanno il potenziale per innescare un circolo virtuoso di sviluppo economico locale endogeno, coinvolgendo tutti gli stakeholder territoriali. Offrono un'alternativa alla retorica della dimensione aziendale e degli investimenti diretti esteri. La sostenibilità economica è una pregiudiziale a tutto questo e il multiple case study Fao di Vandecandelaere et al. (2018) aggiunge un modello ed una generalizzazione analitica alle meta-analisi quantitative esistenti, che già evidenziano il contributo positivo delle IG alla sicurezza alimentare, ai prezzi, ai redditi dei produttori e alle quantità prodotte. La raccomandazione di policy principale è quella di promuovere le IG a livello globale perché, lungi dall'essere strumenti protezionistici, favoriscono lo sviluppo di sistemi di produzione alimentari endogeni, sostenibili e resilienti, capaci di contribuire allo sviluppo economico ed imprenditoriale locale, oltre che alla sicurezza e alla qualità alimentare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Franco-Cuervo, Beatriz, and Javier Andrés Flórez. "La partecipazione elettorale in America Latina ed il caso dei dipartimenti della Colombia." Quaderni dell Osservatorio elettorale QOE - IJES 63, no. 1 (June 30, 2010): 77–102. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-9726.

Full text
Abstract:
La partecipazione elettorale in Colombia è sempre stata oggetto di discussione, sia da parte degli esperti che della classe politica, se non altro perché è stata storicamente bassa, tanto più se comparata con quella degli altri sistemi latino-americani. Si è cercato quindi di continuo di trovare spiegazioni a questo fenomeno, anche dando vita ad intense polemiche, per intendere le motivazioni o le cause dello scarso entusiasmo degli elettori colombiani per la democrazia elettorale. Gli studi tuttavia si sono incentrati sulla ricerca di un approccio a livello nazionale, trascurando il livello regionale e quello dipartimentale. Il che ha rappresentato un evidente limite per intendere la partecipazione elettorale in Colombia. Parrebbe ovvio supporre che il comportamento dell’intero paese si ripeta in misura quasi identica al livello delle regioni e dei dipartimenti. Questa supposizione, però, non può reggere, se non viene verificata empiricamente scendendo a livello delle singole realtà territoriali. Perseguendo questo obiettivo, il lavoro che segue si divide in due parti. Nella prima il caso colombiano viene collocato in una prospettiva comparata con riferimento sia alla legislazione elettorale che ai dati statistici degli altri paesi latino-americani. Nella seconda parte si prendono in considerazione gli indici di partecipazione di ciascun dipartimento della Colombia nelle elezioni del Senato dall’anno 1974, il che dovrebbe servire come punto di riferimento per ulteriori analisi e come contributo allo studio delle elezioni e della partecipazione elettorale nel paese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Pasquariello, Massimo, Michela Bia, and Alberto Cassone. "Uno studio economico-territoriale del Nord-Ovest italiano tramite l'analisi delle componenti principali." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (March 2011): 43–81. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-001002.

Full text
Abstract:
L'analisi economica di contesti micro-territoriali č di grande interesse per le scienze sociali, in quanto capace di contribuire all'interpretazione di processi sociali ed economici complessi spesso sottostanti a dinamiche macro-economiche. Scopo di questo studio č descrivere e analizzare una realtŕ economica e sociale articolata, attraverso l'utilizzo di adeguati indicatori. In particolare il presente lavoro sviluppa un'analisi empirica dei Sistemi locali del lavoro. L'area geografica presa in considerazione č il Nord-Ovest dell'Italia (Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta). Allo scopo di individuare i principali fattori economici descrittivi delle diverse realtŕ locali, applichiamo la tecnica dell'analisi delle componenti principali. In particolare i risultati ottenuti mettono in evidenza tre componenti che risultano meglio descrivere le aree studiate: la componente, la componentee la componente. La prima segnala la relazione positiva tra la numerositŕ delle imprese manifatturiere, livelli occupazionali piů elevati e infrastrutture piů diffuse nell'area oggetto di studio; la seconda individua una relazione positiva tra i settori dei servizi alle imprese, il commercio e piů alti tassi di disoccupazione; la terza rileva la correlazione positiva tra il valore aggiunto, il tasso di occupazione e la densitŕ imprenditoriale ma negativa se ci si condiziona alle strutture imprenditoriali di tipo micro. L'articolo pone in evidenza le relazioni esistenti tra il territorio, le specializzazioni produttive e il posizionamento geografico delle unitŕ di osservazione. Particolare attenzione č stata data all'aspetto geo-spaziale individuando aree di analisi omogenee che trascendono i meri confini amministrativi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

La Notte, Alessandra. "Come applicare l'approccio NAMEA ai Rifiuti Solidi Urbani: un caso studio nella provincia di Torino." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 3 (April 2010): 165–86. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-003008.

Full text
Abstract:
Analisi e trattazione del tema ‘rifiuti' sono diverse a seconda che si tratti di rifiuti solidi urbani (RSU) o rifiuti speciali. La legislazione italiana prevede infatti regimi diversi per le due classi di rifiuti: variano gli strumenti di gestione, le istituzioni che se ne occupano e i datasets utilizzati per azioni di controllo e monitoraggio. Se l'autoritŕ pubblica locale volesse in qualche modo monitorare l'origine e destinazione dei rifiuti cercando di far luce sulle cause generatrici del problema e sull'efficacia delle politiche impiegate sarebbe utile applicare un modulo di contabilitŕ ambientale tipo NAMEA che metta in relazione le attivitŕ produttive e le quantitŕ di rifiuti prodotti. L'applicazione di tale modulo implica tre passaggi fondamentali. Innanzitutto va individuata l'unitŕ critica di riferimento a cui i dati puntuali pervengono e sono elaborati: in base all'ordinamento italiano tale unitŕ per i RSU č il consorzio dei comuni. In secondo luogo occorre verificare come estrarre i dati di interesse per compilare la parte ambientale di un approccio di tipo NAMEA: il sistema di tariffazione (TIA) attualmente in uso permette una stima puntuale delle quantitŕ di rifiuti prodotti per attivitŕ produttiva. Infine č necessario adattare la classificazione dei RSU alla classificazione NACE tipica dei moduli NAMEA: la classicazione RSU permette di identifcare le codificazioni dettagliate NACE piů appropriate per settore terziario. Dato il dettaglio territoriale di cui si dispone č possibile redigere la matrice per origine e destinazione e quindi riportare dove e come il rifiuto viene trattato/smaltito/riciclato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Pizzorni, Maria, Ombretta Caldarice, and Nicola Tollin. "A methodological framework to assess the urban content in climate change policies." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 123–32. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212909.

Full text
Abstract:
By 2050, people in urbanized areas will account for 68% of the world’s population, 80% of which will be concentrated in Asia and Africa. The United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) introduced in 2011 the National Adaptation Plan (NAP) under the Cancun Adaptation Framework (CAF). Countries of the non-Annex I, described by the UN-General Assembly as especially vulnerable to the impacts of climate change, are invited to develop NAPs to identify adaptation challenges and devise appropriate climate adaptation responses. Recognizing the increasing vulnerability of urban systems to the effects of climate change, in 2019, UN-Habitat defined the supplement of the NAP process's technical guidelines for addressing urban and human settlement issues in NAPs. This paper aims to propose a methodology to assess the urban content of the NAPs after ten years from that the CAF comes into force. The evaluation is based, adapting and expanding, on the methodology used to assess the urban content of Nationally Determined Contributions (NDC) published by UN-Habitat in 2017. The methodology aims to analyse both key adaptation challenges and responses explicitly or implicitly related to urban systems. Moreover, it aims at understanding the interlinkage of urban content in NAP in relation to other key policies, such as NDCs and National Urban Policies (NUPs). In this perspective, 172 indicators were selected and clustered into nine groups: (i) Geographic Indicators; (ii) General Indicators; (iii) NAPs General Indicators; (iv) NAPs Urban Indicators; (v) NDCs Indicators; (vi) NUPs Indicators; (vii) Urban content in National Policies Indicators; (viii) International policy linkages (including SDGs, Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, Paris Agreement and New Urban agenda); (ix) National plans/policy/strategies/reports linkages. The methodology was tested on Brazil’s NAP, trying to find general considerations to apply to the countries that officially submitted their NAPs between 2014 to 2020. The test showed that: there is a stronger focus on defining climate adaptation challenges more than responses; climate adaptation challenges and responses are predominantly identified at the national scale, with a focus on policies and strategies at the national level; among the Brazilian NAP, there is "cities strategy", and it means that the NAP has a high urban content. In conclusion, the paper will highlight critical issues and improvements for each of the nine indices analysed. Entro il 2050, la popolazione urbana rappresenterà il 68% della popolazione mondiale. Di questa, l'80% sarà concentrata in Asia e in Africa. A partire da questo scenario di incrementale urbanizzazione, nel 2011 la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) ha introdotto, nell'ambito del Cancún Adaptation Framework (CAF), i Piani Nazionali di Adattamento (NAP). I NAP sono concepiti come strumento a supporto dei Paesi inclusi nel Non-Annex I, descritti dall'Assemblea generale dell'ONU come particolarmente vulnerabili alle transizioni in atto, per identificare le sfide e progettare le risposte più appropriate verso l’adattamento in risposta al cambiamento climatico. Riconoscendo la crescente vulnerabilità dei sistemi urbani, UN-Habitat nel 2019 ha predisposto delle linee guida per supportare la redazione dei NAP, in particolare per includere le questioni urbane e gli insediamenti umani. A dieci anni dall'entrata in vigore del CAF, il presente articolo presenta una proposta metodologica per valutare il contenuto urbano dei NAP. L’approccio valutativo proposto è un aggiornamento dalla metodologia utilizzata per analizzare il contenuto urbano dei Nationally Determined Contributions (NDCs), pubblicata da UN-Habitat nel 2017, e qui adattata ai NAP. La metodologia mira ad analizzare sia le sfide chiave per l’adattamento, ma anche le risposte esplicitamente o implicitamente connesse ai sistemi urbani e l'interconnessione del contenuto urbano dei NAP in relazione ad altre politiche chiave, quali NDCs e NUP (Politiche Urbane Nazionali). In questa prospettiva, la metodologia si compone di 172 indicatori, raggruppati in nove gruppi: (i) Indicatori geografici; (ii) Indicatori generali; (iii) Indicatori generali dei NAP; (iv) Indicatori che leggono il contenuto urbano dei NAP; (v) Indicatori degli NDC; (vi) Indicatori dei NUP; (vii) Indicatori che analizzano il contenuto urbano delle politiche nazionali; (viii) Collegamenti con le politiche internazionali (inclusi SDGs, Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, Accordo di Parigi e New Urban Agenda); e (ix) Collegamenti nazionali tra piani/politiche/strategie/report. La metodologia è stata testata sul NAP del Brasile, al fine di individuare considerazioni generali da adottare anche per gli altri Paesi del sud del mondo che hanno presentato i loro NAP tra il 2014 e il 2020. In sintesi, questa sperimentazione ha mostrato che: (i) vi è una maggiore attenzione alla definizione delle sfide di adattamento al clima più che all’individuazione di risposte; (ii) le sfide e le risposte di adattamento al cambiamento climatico sono prevalentemente identificate su scala nazionale; (iii) il NAP del Brasile si caratterizza per un alto contenuto urbano. In conclusione, il paper mette in luce punti di forza e criticità della metodologia, identificando alcuni miglioramenti per ciascuno dei nove gruppi di indicatori, nella prospettiva di applicare questo approccio di valutazione anche in altri contesti territoriali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Analisi dei sistemi urbani e territoriali"

1

Zoli, Marcello. "Analisi di vulnerabilità sismica dell'Istituto IPSCT "Luigi Einaudi"." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Pratola, Dario. "Analisi ed ottimizzazione di sistemi multistadio di trattamento fumi: applicazione ad un termovalorizzatore di rifiuti urbani e speciali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10230/.

Full text
Abstract:
Questo studio è mirato ad analizzare ed ottimizzare il consumo dei reagenti solidi impiegati da uno stabilimento di termovalorizzazione di rifiuti solidi urbani e speciali (Silea S.p.A, presso Valmadrera (LC)), per abbattere le correnti acide trattate nelle due linee fumi multistadio. Dopo aver scelto quale delle due linee prendere come riferimento, per poi riportare i risultati ottenuti anche sull’altra con opportune correzioni, il lavoro è stato condotto in diverse fasi, e affiancato da un costante confronto diretto con gli ingegneri e i tecnici dello stabilimento. Una volta preso atto delle normali condizioni di funzionamento dell’impianto, si è proceduto all’esecuzione di test, mirati a quantificare l’efficienza di rimozione dell’acido cloridrico, da parte del bicarbonato di sodio e dell’innovativo sorbente dolomitico, brevettato sotto il nome: Depurcal® MG. I test sono stati suddivisi in giornate differenti in base al tipo di reattivo da analizzare (e quindi lo stadio) e programmati in modo che permettessero di correlare la conversione dell’HCl alla portata di reagente solido introdotto. Una volta raccolti i dati, essi sono stati elaborati e filtrati in base a criteri oggettivi, per poi essere analizzati con senso critico, fornendo un quadro completo sulla reale potenzialità dell’impianto. Attraverso l’utilizzo di un opportuno modello è stato possibile caratterizzarlo e individuare la migliore condizione economico-operativa per ognuno dei possibili scenari individuati.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Semproli, Mattia. "Il "Patto dei Sindaci" promosso dall'U.E. Analisi delle strategie di una Governance Multilivello." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13131/.

Full text
Abstract:
La tesi tratta principalmente l'iniziativa intrapresa dall'Unione Europea in materia di energia sostenibile, tramite l'accordo denominato "Patto dei Sindaci". Tale accordo mira al miglioramento della gestione territoriale attraverso una governance multilivello che parte dal basso (piccole entità locali come i comuni) al fine di raggiungere degli obiettivi comuni di diminuzione delle emissioni di CO2 entro il 2020. Per raggiungere questi risultati il Patto dei Sindaci si avvale di uno strumento fondamentale per la pianificazione e per gli interventi da effettuare, che prende il nome di Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile PAES. Ogni singolo Firmatario del Patto sarà tenuto a redigere un proprio Piano d'Azione in funzione delle proprie caratteristiche, delle singole esigente e dei propri obiettivi. A delineare tale Piano d'Azione il Firmatario potrà avvalersi di Coordinatori, Sostenitori, Partner Associati e Agenzie per l'Energia presenti anche loro all'interno del patto. Tutto questo per garantire una maggiore efficienza al raggiungimento di obiettivi prefissati. In particolare si andrà ad analizzare il caso studio del PAES del Comune di San Mauro Pascoli.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Seritti, Agostino. "Produzione di poliidrossialcanoati dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani: recupero e utilizzo di acidi grassi volatili in sistemi a colture microbiche miste." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20650/.

Full text
Abstract:
Il seguente lavoro di tesi mira a sviluppare tecnologie e processi sostenibili per la produzione di biopolimeri, quali poliidrossialcanoati (PHA). I PHA sono poliesteri di base biologica prodotti dai batteri, in sistemi di fermentazione a colture microbiche miste (MMC). Come substrato carbonioso è stata utilizzata la frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU). Il processo consiste in un sistema accoppiato di fermentazione acidogenica e strippaggio in ipertermofilia (70°C), per la produzione e recupero di acidi grassi volatili (VFA), utilizzati come fonte carboniosa in MMC per la produzione di PHA. Lo strippaggio è stato utilizzato come tecnica di recupero dei VFA dalla fermentazione, i primi test sono stati effettuati mediante l’utilizzo di soluzioni standard raggiungendo una resa massima del 99 % di VFA in 23h. L’esperimento reale, (fermentazione acidogenica accoppiata a strippaggio) ha auto una conversione massima del 65 % di FORSU in VFA, il recupero tramite lo strippaggio è stato del 90 % mentre la resa globale del processo accoppiato è stata pari al 18%. Per la produzione di PHA è stato utilizzato il ProBiotipo, impianto pilota di B-PLAS DEMO, progetto finanziato dalla EIT Climate-KIC. Le percentuali di produzione di PHA da MMC raggiunte sono dell’83 % su peso secco. Successivamente sono state effettuate estrazioni di PHA dalle biomasse batteriche con l’utilizzo di sodio dodecil solfato (SDS) per lisare la parete cellulare e dimetilcarbonato (DMC) solvente green per l’estrazione. Le rese di estrazione sono state del 94 %.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

PANTINI, SARA. "Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

Full text
Abstract:
Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

GAROTTI, CRISTINA. "La costruzione del sistema urbano della “Romandìola”. Analisi dei modelli insediativi, morfotipologici e delle relazioni strutturali tra i centri." Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/2158/592719.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Analisi dei sistemi urbani e territoriali"

1

Macaluso, Francesco. Trasformazioni dei sistemi urbani e territoriali: Saggi per una lettura delle aree di Nord-Est. Venezia: Cafoscarina, 2010.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Magnaghi, Alberto, ed. La regola e il progetto. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-624-4.

Full text
Abstract:
Il territorio, conteso tra mille interessi conflittuali, ha sempre più bisogno di una progettazione unitaria in quanto bene comune, alla scala in cui si abita, si lavora, si consuma: una scala che comprende luoghi urbani, reti di città, fiumi, valli, zone agricole, entroterra costieri. Rispetto al progetto architettonico e urbano, il progetto di territorio ha regole disciplinari molto più episodiche e settoriali. Esito toscano di una ricerca nazionale sul “progetto di territorio”, questo volume propone il concetto di bioregione urbana come metodologia atta ad integrare analisi e progetti su: i prerequisiti ambientali dell'insediamento, la riconfigurazione di sinergie fra città e campagna, il riequilibrio policentrico dei sistemi urbani, i sistemi economici ed energetici a base locale, le forme di autogoverno per uno sviluppo locale autosostenibile a partire dalle regole per la messa in valore dei beni patrimoniali del territorio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Torricelli, Maria Chiara, ed. ES-LCA e patrimonio naturale. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-803-3.

Full text
Abstract:
La protezione dell’ambiente, la tutela delle risorse ecologiche e naturali, la valorizzazione sostenibile degli spazi urbani e rurali rappresentano per le società del terzo millennio degli incontestabili paradigmi etici e delle ineludibili realtà con le quali confrontarsi. Alla tutela ambientale si sono affiancati obiettivi più ampi, connessi alla fruizione dei contesti territoriali, in un’ottica di conservazione attiva, e si sono modificate le strategie di intervento in funzione della valorizzazione di risorse e contesti, nonché dello sviluppo delle specificità del territorio stesso. L’analisi di sostenibilità, come strumento per monitorare, reinterpretare, sviluppare e valorizzare un territorio, e in particolare il suo patrimonio naturale, è il tema di questo libro che riporta i risultati di una ricerca condotta da un gruppo interdisciplinare che ha condiviso l’approccio Life Cycle. L’approccio del Ciclo di Vita – che si sta evolvendo verso una metodologia in grado di recepire la dimensione locale oltre a quella globale, la scala macro e meso oltre a quella del prodotto, la dimensione sociale oltre a quella ambientale ed economica – può essere appropriato e praticabile nell’analisi di sostenibilità di un territorio? A questa domanda, in particolare circoscritta ad aspetti ambientali, di biodiversità e di accessibilità ambientale-spaziale, il libro intende dare una risposta sia sul piano teorico, sia con l’applicazione ad un caso studio: il territorio in cui è inserito il Parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli in Toscana. Il libro fornisce un quadro delle fasi di analisi e degli indicatori che le supportano e ne documenta l’applicazione a diverse scale nel contesto del Parco.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Analisi dei sistemi urbani e territoriali"

1

Aguilera Castro, Leonardo Antonio, Walter Ariza Camacho, Andrés Mauricio Munar Samboní, Oscar Eduardo Valbuena Calderón, Milton Alexander Pérez Pérez, Iván Rene Ortiz Molina, Nelly María Méndez Pedroza, et al. "Desarrollo agropecuario sostenible." In Gestión ambiental y desarrollo agropeuario sostenible, 79–195. Universidad Nacional Abierta y a Distancia, 2021. http://dx.doi.org/10.22490/9789586518215.02.

Full text
Abstract:
Este capítulo recopila importantes investigaciones del sector agropecuario en el departamento del Huila, especialmente en las áreas de sistemas alternativos de producción acuícola (cultivo de tilapia roja - Oreochromis sp.); sistemas sostenibles de producción agrícola en agroecosistemas de café (coffea arabica L. variedad Caturra), papa criolla variedad “yema de huevo” (Solanum phureja Juz et buk. Et.); y achira (canna edulis Ker). Igualmente, se incluye un estudio de composición florística en un bosque urbano, así como el estudio de especies forestales de gran importancia para el país como la Guadua Angustifolia Kunth. Por último, se analiza desde la academia, el Plan de Acción Institucional de la Corporación Autónoma del Alto Magdalena (CAM), desde el contexto social y territorial. Los resultados obtenidos permitirán ampliar el conocimiento de potencialidades de cada sistema analizado y se constituyen en una línea base para generar estrategias que mejoren la productividad y competitividad del sector.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Analisi dei sistemi urbani e territoriali"

1

Albissini, Piero, Antonio Catizzone, Laura De Carlo, Laura Carlevaris, Vittorio Di Stefano, and Alessandro Micucci. "Le trasformazioni dello spazio urbano: la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7549.

Full text
Abstract:
Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Grau Valldosera, Ferran, Francesc Santacana Portell, Arnau Tiñena Ramos, and Juan Manuel Zaguirre Fernández. "Simulacres per a la reactivació territorial i la redensificació urbana." In Jornadas sobre Innovación Docente en Arquitectura (JIDA). Universitat Politècnica de Catalunya. Iniciativa Digital Politècnica, 2022. http://dx.doi.org/10.5821/jida.2022.11558.

Full text
Abstract:
Objectius El curs planteja una revisió crítica de l’ocupació del territori a partir de l’estudi pràctic de models de creixement diversos: el polígon residencial, el polígon industrial, la ciutat jardí, i les vores entòpiques dels teixits urbans. El curs suggereix la necessitat d’una reactivació territorial, associada a la de-creixement, i la re-densificació urbana. Es proposa analitzar acuradament aquest assentaments treballant en diferents escales, començant pel reconeixement de l’escala territorial fins arribar a la tipologia residencial i el detall arquitectònic. En aquest sentit, el curs és un exercici que abasta alhora el planejament i el projecte arquitectònic. Base pedagògica El treball a diferents escales suggereix que els exercicis es puguin desenvolupar en grup en primera instància, i individualment quan l’estudiant s’enfronta a l’escala de l’espai públic i l’objecte arquitectònic. El curs fomenta el debat reflexiu col·lectiu i individual, i incorpora la recerca com a un dels estadis del procés d’aprenentatge; especialment quan l’alumne necessita estudiar les tipologies residencials construïdes les dècades de 1960 i 1970. Contingut docent La dissolució del límit entre centre i perifèria és una realitat que s’evidencia en algunes ciutats europees. En assentaments urbans perifèrics allò que fins ara s’entenia únicament com un conflicte, com per exemple els espais urbans generosos -però degradats-, els conjunts d’habitatges construïts modestament en dècades dels 60’ i 70’, i els arxipèlags d’urbanitzacions disseminades pel territori especialment durant el canvi de segle, ara s’entenen com una oportunitat (i una necessitat) basada en els seu potencial real de millora. Per altra banda, els polígons industrials amb algun grau d’obsolescència, o bé aquells que s’han sobredimensionat i presenten carrers i parcel·les buides i expectants, també reclamen una revisió que les faci partícips de les condicions urbanes. Allò que ara s’ha entès com un problema assenyala la necessitat d’una revisió crítica i informada, a la manera de Banham en la seva visió retro activa sobre la ciutat de Los Angeles. Entendre els teixits perifèrics com un patrimoni construït en el que cal actuar convida a llegir-los atentament. Analitzar la millora de les comunicacions, el sistema de mobilitat i transport, i per tan valorar la gestió infraestructural i socioeconòmica del territori; catalogar les tipologies residencials diverses, reconeixent els seus valors arquitectònics i el seu potencial; analitzar els sistemes constructius, la millora de l’eficiència energètica a partir de l’aplicació de sistemes passius, retornar la permeabilitat al sòl, i fer-ho tot des d’un punt de vista que ajudi a reconsiderar en aquestes contextos la idea de conjunt arquitectònic i en definitiva, de barri humanitzat. La millora constructiva i l’eficiència energètica del parc d’habitatges, la revisió i re densificació de l’espai públic dels polígons residencials i la transformació dels polígons industrials, i per tan, la revisió de la identitat urbana, són clars exemples de problemàtiques que troben en el context acadèmic un espai de recerca, debat i aprenentatge importants. El «never demolish» enunciat per Lacaton i Vassal és una actitud que es te en consideració. Metodologia Ambdós quadrimestres s’enceten amb el reconeixement del lloc. Trepitjar el terreny i redibuixar el lloc: en sí mateix, projecte, conjuntament amb l’elaboració de vídeos i enquestes que aportin conclusions reveladores per a les següents fases dels exercicis. El curs planteja als alumnes una revisió dels models de creixement i les seves tipologies, i l’estudi de múltiples casos d’estudi. Més endavant, es requerirà als estudiants la formulació d’una hipòtesi i d’un concepte arquitectònic que defineixi la proposta projectual. Els alumnes escolleixen (en grup) un àmbit de treball (barri, polígon industrial o urbanització de baixa densitat) en el que formulen inicialment un hipòtesis conjunta, i en el que desenvolupen individualment un projecte, fonamentat en un concepte, i que planteja sinèrgies amb la resta de projectes del grup. Instruments L’eina fonamental del curs és el dibuix. A diferents escales, el dibuix reflecteix l’àmbit territorial, el del barri, el del polígon industrial, el de l’espai públic, arribant fins al més estrictament arquitectònic. Els dibuixos s’acompanyen amb maquetes, altre cop a diferents escales i amb diferents graus d’abstracció. L’enquesta, el vídeo, i l’escriptura com a reflex directe del pensament completen la instrumentalització del curs. Durant tot l’any s’imparteixen classes on s’analitzen casos d’estudi i es considera que el viatge és a una eina important per al descobriment iniciàtic de la disciplina. Resultats l curs pretén consolidar l’adquisició de coneixements, el pensament crític i el desenvolupament de sistemes de representació personals. La comprensió de la dimensió, el potencial i les incerteses de la disciplina es posen sobre la taula i evidencien la complexitat de l’arquitectura. L’alumne assumeix la consciència del potencial de transformació de l’arquitectura i en pot calibrar la seva influència en el context socioeconòmic i territorial. The course proposes a critical review of the occupation of the territory based on the practical study of different models of growth in Camp de Tarragona: the residential areas, the industrial clusters, the garden city, and the entropic borders of the urban fabric. The course suggests the need for a territorial reactivation associated with the idea of controlled growth or decrease, and the idea of urban redensification. It is proposed to carefully analyse different settlements working at different scales, starting with the recognition of the territorial scale up to residential typology and architectural detail. In this sense, the course is an exercise that simultaneously integrates territorial and urban planning, and the architectural project. El curso plantea una revisión crítica de la ocupación del territorio a partir del estudio práctico de diferentes modelos de crecimiento en el Camp de Tarragona: el polígono residencial, el polígono industrial, la ciudad jardín, y los bordes entrópicos de los tejidos urbanos. El curso sugiere la necesidad de una reactivación territorial asociada a la idea de crecimiento controlado o decrecimiento, y a idea redensificación urbana. Se propone analizar cuidadosamente diferentes asentamientos trabajando a diferentes escalas, empezando por el reconocimiento de la escala territorial hasta llegar a la tipología residencial y al detalle arquitectónico. En este sentido el curso es un ejercicio que integra simultáneamente el planeamiento territorial y urbano, y el proyecto arquitectónico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Méndez H., Luz Amparo, Miguel A. Hincapié T., and Carlos Fernando Agudelo R. "Los macroproyectos de interés social nacional y su impacto frente al ordenamiento territorial: el caso de Ciudad Verde." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Maestría en Planeación Urbana y Regional. Pontificia Universidad Javeriana de Bogotá, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.6062.

Full text
Abstract:
El presente artículo busca profundizar en la temática de los Macroproyectos de Interés Social Nacional, figura implementada por las últimas dos administraciones del nivel nacional con la intención de dinamizar la producción de Vivienda de Interés Social en todo Colombia, ahondando en las implicaciones que a nivel del ordenamiento territorial y urbano han tenido en diferentes contextos en los que se han venido ejecutando. En ese sentido, se evaluará la aplicación de este instrumento en términos de sus relaciones contextuales, manejo de los recursos del suelo y las respuestas urbano-territoriales articuladas a diferentes sistemas territoriales. De manera complementaria, se hace un análisis del Macroproyecto con mayor oferta habitacional que se construye actualmente en el país, específicamente en el Municipio de Soacha, Cundinamarca, denominado Ciudad Verde, para lo cual se tienen en cuenta algunos criterios de urbanismo sostenible con el fin de establecer los principales puntos positivos y negativos de su implementación. This paper explores the theme of the Social Housing Macroprojects, figure implemented by the national goverment in the last two administrations intended to boost the production of this kind of housing throughout Colombia, deeping into the implications over the land use that have been presenting in different contexts where they have been running. In this sense, this work evaluates the application of this instrument in terms of their contextual relationships and the management of soil resources and its urban-regional articulation at different territorial systems. Additionally, this article shows an analysis of the Macroproject with the biggest housing offer in the country, located in the municipality of Soacha , Cundinamarca, called Green City, taking into account some aspects of sustainable urbanism in order to identify the main positive and negative aspects on its implementation.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Barberis, Walter. "Ciudad urbótica contemporánea: urbanística y nuevas tecnologías al servicio de la calidad del espacio y los servicios urbanos." In International Conference Virtual City and Territory. Mexicali: Universidad Autónoma de Baja California, 2010. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7638.

Full text
Abstract:
Las nuevas tecnologías en ámbito urbano inciden fuertemente en la calidad de vida de los ciudadanos, de los city users, de los turistas, pero también en la eficiencia de las empresas, de los servicios públicos y en la atractividad para nuevas inversiones. Todas estas condiciones colocan las ciudades en posiciones mas o menos ventajosas de un mapa global virtual. Las ciudades competitivas atraen recursos, capital humano, creatividad e impulsan el crecimiento socio-cultural y económico. El mayor desafío al que nos estamos enfrentando es la gestión, el control y el diseño de las ciudades que apoyan su funcionamiento en instrumentos casi completamente virtuales. La ciudad virtual no reemplaza en ninguna manera la ciudad real, solo la enriquece de complejidad y de componentes inmateriales. Contrariamente, los modelos de ordenamiento territorial tradicionales se vuelven obsoletos al encontrar nuevos y grandes flujos de información que circulan, en tiempo real. El uso de nuevas y modernas tecnologías en el campo del urbanismo (en la gestión del territorio) comporta un cambio radical de la lógica de intervención del sector publico. El concepto de urbótica, o sea, el desarrollo de sistemas inteligentes integrados a nivel urbano, hace indispensable la necesidad de replantearse la lógica de intervención en dicho contexto; no se trata de agregar automatismos a la gestión y al control de la ciudad (como en el caso de los relevadores de velocidad, de emisión de agentes contaminantes, etc.) sino de un re-pensamiento radical que parte desde el análisis, la proyectación, la ejecución, la puesta en servicio y la evaluación de todo el proceso de ordenamiento territorial. En este trabajo nos proponemos delinear escenarios de desarrollo urbano altamente tecnificados, donde emerge la complejidad de la superposición de la ciudad física con la nueva ciudad virtual. No nos basaremos en ámbitos territoriales definidos, sino en un modelo teórico que pone en relación los los siguientes ámbitos temáticos: - Servicios urbanos; - Transporte publico; - Gestión del trasporto privado; - Seguridad urbana; - Sistemas de información al ciudadano; - Sistema de monitoreo y evaluación del sistema urbano. El resultado final será una estructura compleja y de fácil lectura que permitirá identificar puntos críticos del encuentro entre el sistema urbano tradicional y el sistema urbano virtual. Creemos fuertemente que este sea, hoy más que nunca, el primer paso para la redefinición de políticas de gobierno y ordenamiento del territorio y que los escenarios de desarrollo urbótico sean una posible alternativa de intervención en la ciudad no planificada. En el desarrollo del documento trataremos de demostrar como las nuevas tecnologías hoy disponibles pueden ser combinadas de manera tal de mejorar la calidad urbana en la ciudad informal, irregular, dispersa, sin orden aparente. Basándonos en los resultados de investigaciones anteriores que demuestran que la ciudad informal sigue reglas de asentamiento y formas de relación sensibles a la aplicación de dispositivos capaces de interactuar tanto con los ciudadano como con los planificadores, o sea reactiva a la urbótica. New technologies in urban areas have a strong impact on the quality of life of citizens, city users, tourists, but also on the efficiency of enterprises, public services and the attractiveness for new investments. All these conditions place the cities in a more or less advantageous position of a virtual global map. Competitive cities attract resources, human capital, and creativity and drive the economic and socio-cultural growth. The biggest challenge we are facing is the management, control and design of cities supported on almost entirely virtual instruments. Virtual city does not replace in any way the actual city. It only improve it of complexity and intangible components. In contrast, traditional governance models become obsolete to find large new flows of information circulating in real time. The use of new and modern technologies in the field of urban planning (in the management of the territory) involves a radical change in the logic of public sector intervention. The concept of Urbótica, that is, the development of integrated intelligent systems for the city, makes compulsory the need to rethink the logic of intervention in the urban context, it is not automatically added to the management and control of the city (as in the case of the speed relay, emission of pollutants, etc.) but a radical re-thinking that starts from the analysis, the design, implementation, commissioning and evaluating the whole process. In this work we propose to delineate high tech urban development scenarios, where the complexity arises from the superposition of the physical city with the new virtual one. We will not rely on defined territorial areas, but in a theoretical model that relates the following subject areas: - Urban services; - Public transport; - Management of private transport; - Urban Security; - Citizen information systems; - Monitoring and assessment of urban system. The result is a complex structure but simply to be read that will identify critical points in the encounter between the traditional urban system and the possible virtual one. We strongly believe that this is, today more than ever, the first step in the redefinition of government policies and land use planning. The development of urban scenarios based on high tech development (urbótica) is a possible alternative of intervention on unplanned city. In developing the document will try to show how new technologies available today can be combined so as to improve the urban quality in the city informal, irregular, scattered city, which follows rules of settlement and forms of sensible relation to the implementation of devices capable of interacting with both citizens and planners, so that is reactive to the urbótica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Barros, Ana, Daniel Cardoso, and Paulo Simões. "MODELAGEM DA INFORMAÇÃO E JUSTIÇA URBANA: Proposição de um indicador para aferir gentrificação." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Bogotá: Universidad Piloto de Colombia, 2022. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.10079.

Full text
Abstract:
Considering that it is necessary to understand a phenomenon to, only then, be possible to address it, this paper seeks to present the construction of an indicators system as a method to measure the propensity of a particular area to undergo gentrification processes. The research has as spatial cutout the municipality of Fortaleza, Brazil. The hypothesis presented is that Information Modeling, as a support to Urban Planning, can assist to describe and predict the occurrence of this phenomenon in order to contribute to its mitigation. For the methodological construction of the system, the research investigates the operational dimensions that should be addressed by a possible indicator of gentrification. We considered it pertinent to compose a system with indicators and data that could account for the vulnerability of residents, proximity to opportunities, and pressure to develop. Keywords: information modeling, gentrification, urban planning, urban indicators. Topic: territorial analysis and project. Partindo do entendimento de que é preciso compreender um fenômeno para só então ser possível endereçá-lo, o presente trabalho busca apresentar a construção de um sistema de indicadores que possa sugerir um método de medição da propensão de uma área particular a sofrer processos de gentrificação, tendo como recorte espacial o município de Fortaleza, Brasil. A hipótese apresentada é a de que a Modelagem da Informação, como suporte ao Planejamento Urbano, pode ajudar a conceber dispositivos que possam descrever e prever a ocorrência desse fenômeno a fim de contribuir para sua mitigação. Para construção metodológica do sistema de indicadores, após o levantamento de estudos de caso e revisão de literatura, partiu-se para o direcionamento das dimensões operacionais cabíveis a um possível indicador de gentrificação no município. Considerou-se pertinente a composição de um sistema formado por indicadores de vulnerabilidade dos residentes, a proximidade a oportunidades e pressão ao desenvolvimento. Palavras-chave: modelagem da informação, gentrificação, planejamento urbano, indicadores urbanos. Bloque temático: análisis y proyecto territorial.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Allen, Tomas. "A instalação de um sistema de light-rail como catalisador da recuperação urbana: avaliação do caso Metro do Porto." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Facultad de Arquitectura. Universidad de la República, 2015. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.6111.

Full text
Abstract:
O light-rail moderno é reconhecido como elemento potenciador do desenvolvimento urbano, podendo ter acção fundamental numa estratégia de sustentabilidade das cidades. A avaliação dos seus impactos no território é algo interessante para a comunidade científica como para decisores políticos. Uma análise custo-benefício está frequentemente sujeita a erros e empolamento, não se mostrando isenta e rigorosa. O projecto Sintropher criou uma metodologia inovadora para avalliação de impactos dum projecto light-rail, procurando a simplicidade, transparência e facilidade de comunicação ao público. A investigacao que estamos a desenvolver, pretende avaliar os méritos do light-rail do Porto e seu contributo para a regeneracao urbana; iremos comparar resultados com os casos de estudo Sintropher, sugerindo caminhos a seguir para futuros projectos semelhantes. Modern light-rail systems are recognized as potential catalysts for urban regeneration and can have a significant role in a sustainability strategy for urban agglomerations. Transit infrastructures territorial impact assessment has great interest both for the cientific community and for public decision makers. However, a cost-benefit analysis can be stilted and results are fragile, frequently failing to be rigorous and independent. Sintropher project created an innovative assessment methodology that aims to be simple, transparent and effective communicating with the public. Our research aims to evaluate Porto’s light-rail merits and its contribution to urban regeneration; we will compare results with Sintropher’s case studies, trying to point directions to be followed by similar projects in the future.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Agudelo, Simon Gallego, and Maria Fernanda Cárdenas. "DEL ESPACIO PÚBLICO EFECTIVO AL ESPACIO PÚBLICO EQUITATIVO." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Bogotá: Universidad Piloto de Colombia, 2022. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.10155.

Full text
Abstract:
Medellín, capital of the departamento of Antioquia, has a deficit of effective public space per inhabitant apparently impossible to mitigate in the next 10 years, taking into account the proposed goal of 7m²/inhabitant. Despite this, and within the framework of the formulation of a new Plan de Desarrollo Territorial in 2026, it is time to put more strategies on the table for the creation of new public spaces that not only mitigate the deficit but also integrate existing ones. the mass transport system and the facilities with the population regardless of their location in the territory, named territorial equity by bringing urban life as close as possible to home. Keywords: Public space, territorial equity, usability of public space, accessibility Medellín, capital del departamento de Antioquia, tiene un déficit de espacio público efectivo por habitante aparentemente imposible de mitigar en los próximos 10 años, teniendo en cuenta la meta propuesta de 7m²/hab. Este trabajo analiza los espacios públicos generados en los últimos años y su área de influencia según la categoría que propone el Plan de Ordenamiento Territorial. Se centra en las visitas y el uso dado a un parque producido en este período mediante un plan parcial. Los resultados y su análisis llevan a poner más estrategias sobre la mesa para la generación de nuevos espacios públicos que no sólo mitiguen el déficit sino que también integren los existentes, el sistema de transporte masivo y los equipamientos con la población sin importar su localización en el territorio, nombrado equidad territorial al llevar la vida urbana lo más cerca posible de la vivienda. Palabras clave: Espacio público, equidad territorial, usabilidad del espacio público, accesibilidad.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Nogués Linares, Soledad, and Henar Salas Olmedo. "Modelos de crecimiento urbano: estrategias de planificación y sostenibilidad en Cantabria." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7576.

Full text
Abstract:
El fenómeno de la dispersión urbana, ampliamente estudiado en las ciudades americanas, está modificando el modelo de ocupación del suelo también en las ciudades españolas. La construcción de vías de gran capacidad junto con el aumento de la motorización y las nuevas pautas de consumo han propiciado que ciudades tradicionalmente compactas hayan experimentado un crecimiento disperso, que a la larga resulta ser poco sostenible. Desde los primeros estudios sobre la problemática derivada del sprawl se han ido configurando argumentos a favor y en contra de las ciudades compactas. Más recientemente se están considerando los sistemas policéntricos (decentralised concentration) como estructuras que potencialmente pueden reducir los inconvenientes del exceso de dispersión o de concentración. Esta comunicación tiene dos objetivos básicos: por un lado, diseccionar, desde un punto de vista teórico, los problemas actuales derivados de la configuración de los sistemas urbanos; y por otro lado, analizar un caso concreto y proponer estrategias de planificación que optimicen el uso del suelo urbano. En primer lugar se analizan por separado las ventajas e inconvenientes de los sistemas urbanos en los que, siendo híbridos de los tres modelos, domina una estructura dispersa, compacta o policéntrica. Una vez establecido el marco descriptivo y de interacción de estos modelos, se estudia su aplicación a la Comunidad Autónoma de Cantabria, actualmente inmersa en el proceso de redacción del Plan de Ordenación Territorial. Esta aplicación consiste en un análisis comparativo de la jerarquía urbana de Cantabria elaborado a partir de servicios supramunicipales representativos y volumen de centros de trabajo de las entidades de población, y de las relaciones de dependencia entre municipios para acceder al comercio y servicios. La comparación entre estos dos grupos de variables (capacidad real vs. funciones reales) se ha hecho a partir del índice de Nelson, y los resultados han servido para proponer los núcleos y relaciones que se deben potenciar en Cantabria con el objetivo de reequilibrar el sistema territorial y romper la progresiva tendencia de "litoralización" de la población y actividades. Posteriormente, se definen los objetivos de distribución espacial a los que deben responder las estrategias de planificación para lograr una mayor sostenibilidad territorial. Evidentemente, estos objetivos variarán en función del tipo de área de que se trate (con alto nivel de desarrollo, periférica, etc.), de la dimensión y escala del ámbito de estudio, y también de sus particularidades locales. Para fortalecer determinados núcleos y relaciones de la red urbana de Cantabria, en la parte final de la comunicación se plantean medidas que, basadas en la situación actual, fomenten la integración de las políticas de transporte, de planificación urbanística y de ordenación del territorio, que deben basarse en la coordinación y cooperación administrativa y de los agentes sociales, y en la definición de estrategias a medio y largo plazo. *** ENG: The urban sprawl phenomenon, which has been widely studied for American cities, is now also transforming the land use pattern of Spanish cities. Highway construction, together with an increase in the motorization rate and a new lifestyle based on consumption, has favoured a dispersed growth surrounding most traditional compact cities, which in turn is proving not to be very sustainable. The rise of some problems related to sprawl have led to several arguments in favour of and against the compact city. More recently, polycentric systems based on decentralised concentration have been suggested as structures which may be able to reduce the disadvantages of both an excess of dispersion or concentration. This paper has two main objectives: on the one hand, to dissect, from a theoretical point of view, the current problems associated with the configuration of urban systems; and on the other hand, to analyse a particular case study in order to propose planning strategies to optimize the use of urban land. The first step is to analyse, separately, the pros and cons associated with areas in which, due to the hybrid nature of real case, there is the dominance of a dispersed, compact, or polycentric structure. Once the descriptive and interactive framework has been established, the next step is to implement one of these models into a real case. In this paper, a section is dedicated to studying the case of the Autonomous Region of Cantabria (Spain), which is currently developing its own Spatial Planning Programme. The implementation consists of a comparative analysis of the urban hierarchy of Cantabria comparing data of selected services (for the hinterland beyond the municipal area) and the number of work centres with service and retail dependency relationships between municipalities. The comparison between these two groups of variables (real capacity versus real functions) has been carried out using the Nelson index. The results provide a selection of nodes and relationships that should be encouraged in order to achieve improved spatial balance, so as to break the progressive trend of population and activity concentration. The next step to choose the appropriate spatial pattern objectives to be implemented by planning strategies in order to achieve improved spatial sustainability. This objective obviously depends on the type of area (central and well-developed, peripheral, and so forth), on the dimension and scale of the study area, and also on some local particularities. A final section deals with some suggestions for strengthening a choice of settlements and relationships in order to improve the urban system of Cantabria. These measures, which take into account the current regional situation, are based on the integration of transport, land use and spatial planning policies, and which indicate the requirement of further co-operation not only between different public administrations but also between these and the social and economic agents, and the need for clearly defined mid- and longterm strategies.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Moreira, Adilson de Souza. "Cabeçuda, mobilidade urbana, espaços públicos e equipamentos: transformações urbanísticas com a duplicação da BR-101 Sul." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Facultad de Arquitectura. Universidad de la República, 2015. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.6233.

Full text
Abstract:
Este estudo se propõe a identificar as transformações nas condições de mobilidade e acessibilidade urbana na localidade de Cabeçuda com as obras de duplicação da BR-101, divisa entre os Municípios de Laguna e Pescaria Brava em Santa Catarina. As obras à transposição do Canal de Laranjeiras orientam o eixo do presente estudo e remetem a uma análise precisa da dimensão das transformações em curso, ampliando em larga escala o sistema viário, facilitando o acesso à orla lagunar e atividades laborais, espelhando a cidade como construção contínua. Propomos como metodologia para a realização da pesquisa a utilização do Método de Análise Territorial. Como estratégia, programamos e realizamos percursos pré-definidos, registrando imagens, percepções e observações desenvolvidas na análise do espaço. Como resultado final, objetivamos identificar as conseqüências sócio-espaciais que impactam a comunidade com o impulso na dinâmica de modernização das vias urbanas e a relação com as práticas laborais. This study proposes identifying the transformation in urban mobility and accessability conditions in the Cabeçuda vicinity with the widening works of BR-101, border between Laguna and Pescaria Brava in Santa Catarina. The works for transposition of the Laranjeiras Channel orient the axis of the present study and lead to an accurate analysis of the dimension of the ongoing transformations, enhancing the road system on a large scale, facilitating the access to the lagoon coast and labor activities, mirroring the city as continuous building. We propose the Territorial Analysis Method as methodology to carry out the research. Aiming at identifying the structural elements, as strategy, we programmed and performed pre-defined courses, capturing images, perceptions and observations developed on space analysis. As a final result, we targeted to identify the socio-spatial consequences which impact the community with the impulse on the dynamics of modernization of urban roads and relation with labor practices.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Arnaiz Eguren, Ignacio. "Planeamiento digital, la primera pieza de una ciudad virtual de mantenimiento distribuido." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7581.

Full text
Abstract:
En los últimos años se han planteado en España diversos sistemas para traducir el Planeamiento urbano a un sistema digital, (Extremadura, Castilla y León, Canarias…). En el presente trabajo se exponen las características principales que definen la propuesta de planeamiento digital establecida en el programa “Impulso del Urbanismo en Red” del Ministerio de Industria, cuya arquitectura ha sido definida por el autor de esta ponencia y que se resumen en: * La definición de una estructura de información encapsulable en un fichero GML capaz de contener cualquier plan independientemente de su origen, complejidad o función y que sea susceptible de asociarle códigos de seguridad que garanticen su inviolabilidad (firma electrónica). A tal efecto se establece un modelo de datos que contiene los componentes básicos de los planes y las relaciones entre ellos en un lenguaje de “operación” entre planes que permitan obtener un refundido mediante un mecanismo de computación automatizable. * La especificación y desarrollo de las herramientas de diseño de Planeamiento que faciliten a los equipos redactores construir planes digitales que cumplan la estructura digital establecida. * La formación de Registros administrativos de planeamiento digital, que controlan la situación del planeamiento mediante operaciones de inscripción, que son responsables de la publicidad del planeamiento y que incluyen funciones de validación, inscripción y refundido de los planes en sistemas de información territoriales que garanticen la vinculación jurídica no solo de los planes como piezas individuales sino también del refundido digital. * La especificación y desarrollo de las herramientas de control, validación y refundido que permitan mantener los registros de planeamiento digital por parte de las administraciones competentes. * La definición normalizada de los sistemas y lenguajes de visualización gráfica y acceso a la normativa que permitan utilizar Internet como canal único de acceso al Planeamiento y de obtención de planeamiento vinculante digital. * La especificación y desarrollo de las herramientas informáticas de explotación y consulta digital mediante servicios WMS, WFS y XML estándar. * La definición de estilos de representación consensuados y estables que faciliten la legibilidad del planeamiento independientemente de su productor, de su ámbito de aplicación o de la legislación de base en la que se apoye. La definición de un marco legislativo urbanístico estatal, regional y municipal que contemple estos sistemas de planeamiento digital vinculante. * El establecimiento de las bases para la normalización de conceptos urbanísticos que faciliten la integración del planeamiento en los niveles municipal, regional y estatal y los mecanismos de agregación y reutilización desde los niveles de más detalle a los menos. * La mejora de los procesos de tramitación del planeamiento, convirtiendo todo el ciclo de vida del plan en digital, asegurando su carácter participativo, dando valor jurídico a los sistemas de notificación basados en técnicas electrónicas, construyendo los sistemas de acceso universal a los planes mediante Internet que permitan consultar el plan y presentar sugerencias y alegaciones, con las siguientes condiciones: que el plan a consultar corresponda exactamente con el plan aprobado, que la información disponible corresponda a la totalidad del plan, que el sistema de representación y navegación esté construido de tal forma que permita acceder fácilmente a toda la información disponible y, finalmente, construyendo sistemas de análisis y validación de la calidad de los planes, como ayuda al informe técnico preceptivo para su aprobación. La ponencia presenta una solución que cumple todas estas condiciones y que se postula como un posible estándar para la sistematización y digitalización del Planeamiento Urbano, como fase inicial para la incorporación de los procesos de gestión y ejecución urbanas hasta configurar un sistema de gestión integral de la información territorial. Recently in Spain have emerged several technologies to convert urban planning into a digital system (Extremadura, Castilla y León, Canary Islands…). In this document are set out the main features that describe the proposal of digital urban planning included in the program “Impulso del Urbanismo en Red” started by the Ministry of Industry of Spain, whose computing architecture has been designed by the author of this paper and summarized in the following items: * Definition of an information structure incorporated in a GML file capable to contain any plan regardless of their origin, complexity or duty and to be able to associate security codes to ensure their inviolability (electronic signature). For such purpose is established a data model which contains the main components and the relationships between them in a language of “operation” among several plans in order to achieve an adapted plan through a computing automated mechanism. * Specification and development of all the drawing tools for urban planning in order to make easier the duty of urban planning editors to make digital plans with a digital structure established. * Creation of official registries for urban planning to control the state of those documents by registration tasks. These registries are responsible of publishing the plans, and include validation, registration and adaptation of urban planning in regional information systems that ensure legal effectiveness not only for the separated plan but also the final adapted plan. * Developing tools to control, to validate and to adapt the plans in order to keep maintained the digital registries by the relevant authorities. * Standardize definition of systems and languages for graphic viewing and provide the access to the legal documents of urban planning and for using Internet as the only access channel to these documents and a way to obtain digital planning with total legal effectiveness. * Specification and development of computing tools to provide consulting services through standard WMS, WFS and XML services. Reach a consensus in the definition of stable drawing styles that facilitates legibility of urban planning regardless of producer, range or legal documents that supports them. * Definition of a city planning legal framework (state, regional) that consider these digital planning systems. * Establishment of the basis for standardization developments of urban planning concepts that facilitate its integration in the different state or regional levels and set all the mechanisms of aggregation and reuse of these levels gradually. * Improving the stages of official processes in urban planning, making the entire life cycle of digital plan ensuring its participative role, giving legal status to the reported systems based on digital techniques, building universal access systems through Internet to consult, suggest and complain with the following conditions: the consulted plan must correspond to the approved one; the information available must correspond to the whole plan; consulting and navigation system shall become so simple that allows easy access to all the information; finally, analysis and validation systems must be designed to verify the quality of the plans as an assistance to the legal report for approval. This document sets out a solution that comply all these conditions and it stands as a possible standard for urban planning systematization and digitization, as first stage for adding management and building processes in order to make a whole territorial information system
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography