Dissertations / Theses on the topic 'Amministrazioni'
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Gacki, Pawel Piotr <1992>. "Cooperazione fra Amministrazioni fiscali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15812.
Full textGIROSANTE, GIORGIA. "LEADERSHIP E PERFORMANCE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39864.
Full textThe three papers included in the thesis focus on the relationship between leadership and performance, investigated and observed from multiple points of view and through different research strategies. All the papers are conducted in a public or mission-driven setting. The first article focuses on the relationship between leadership and organizational performance, with a twofold objective: on the one hand, to validate the most used measurement scale for leadership from a methodological point of view, and, on the other, to verify the relationship with organizational performance using a more parsimonious scale. The other two articles focus on the relationship between leadership and individual performance. One explores, through a qualitative research design, the role of feedback provided by the supervisor in employees’ critical reflection process, aimed at changing their behaviors and at improving their own performance. The last one investigates, through an experimental research design, the effects of leaders’ trustworthiness on the performance of employees, through the employees' perception of the task significance of their job.
Carraro, Nicolo' <1992>. "La gestione documentale nelle Pubbliche Amministrazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11887.
Full textGAGLIONE, CHIARA. "Il lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1261319.
Full textThe study proposed and undertaken is developed around the objective of examining, from an interdisciplinary perspective, the level of compatibility between the institution of agile work and the context of public employment (given the current univocality of the reference legislation, applicable to both the public and private sectors). In an attempt to answer this research question - identified well before the pandemic events, in Italy and in the rest of the world, in the light of which the legal system has recognized new relevance to smart working - it was decided to distribute the reflection on three levels, of which the first, dedicated to the examination of the public context; the second, focused on the analytical study of the legal elements that define this new model of work organization, the third aimed at investigating the techniques and methods of evaluation of agile performance. In detail, the first chapter, entitled "The Regulatory Framework and the Context of Reference," opens with a detailed review of the terminological issues that continue to entertain labor doctrine since the enactment of Law No. 81/2017. The lexical examination introduces, in a functional manner, the study of the complex regulatory framework in force on the subject of agile work carried out on the employees of the pp. aa, built on the coordination between the rules contained in Legislative Decree no. 165/2001 and those of Law no. 81/2017, including the provisional changes introduced to this discipline to address the health emergency exploded in 2020. It follows, quickly tracing the essential stages of the long process of privatization of public work, undertaken in the early 90s, the study of the relevance assumed by the individual contract in labor relations with public administrations and how this aspect facilitates and incentivizes the use of flexibilization tools. In the final part, on the other hand, the theme of digitization is addressed, again in a diachronic perspective, which became even more relevant in the period of closure and distancing imposed to limit the risk of contagion during the pandemic. The second chapter, on the other hand, is entirely dedicated to the legal analysis of the constituent institutions of agile work. The analysis is divided into two sections: one aimed at studying the case in point, and therefore the essential and accidental elements that characterize it; the other, on the other hand, developed around the themes of security and social security. The third chapter, on the other hand, investigates the adequacy of the evaluation system with respect to the characteristics of agile work.
QUASSO, ALBERTO. "Lo scambio di informazioni tra amministrazioni finanziarie." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2009. http://hdl.handle.net/10446/93.
Full textSantin, Niccolo' <1992>. "standardizzazione dei servizi digitali nelle Pubbliche Amministrazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12759.
Full textMeli, Giuseppe. "Esternalizzazioni delle pubbliche amministrazioni. Questioni di diritto del lavoro." Doctoral thesis, Università di Catania, 2015. http://hdl.handle.net/10761/3958.
Full textQUARANTA, ENZO. "La misurazione e la valutazione della performance organizzativa nelle Amministrazioni Pubbliche." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2014. http://hdl.handle.net/11369/331789.
Full textFALCONE, MATTEO. "La funzione conoscitiva delle amministrazioni pubbliche nell'era dei Big Data." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266715.
Full textRigo, Alessandra <1997>. "PROGRAMMAZIONE E INNOVAZIONE: IL PERCORSO VERSO L’EFFICIENZA INTERNA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21352.
Full textPendolino, Gaetana. "Il riparto di giurisdizione nel lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422436.
Full textA distanza di ormai tanti anni dalla privatizzazione del pubblico impiego e dalla conseguente devoluzione al giudice ordinario delle relative controversie, potrebbe essere giudicata arida e anacronistica una trattazione concernente il riparto di giurisdizione nel lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Eppure, al decorso del tempo non ha fatto seguito la definizione di una chiara e netta linea interpretativa, tant'è che la tematica, lungi dall'aver raggiunto un compiuto e definitivo assetto, s'impone, oggi, forse più di allora, all'attenzione della giurisprudenza. Se si guarda al dato statistico, nell'ambito del lavoro nelle pubbliche amministrazioni permane, infatti, una mole significativa di contenzioso relativo a questioni di giurisdizione, in cui assume precipuo rilievo la produzione giurisprudenziale delle Sezioni unite della Cassazione adita ai sensi dell'art. 374 Cod. Proc. Civ., comma 1. Se l'obiettivo del legislatore, soprattutto della seconda privatizzazione, è stato chiaro, un po' meno illuminate sono state le conseguenze della scelta operata nella direzione di perpetuare una giurisdizione “bipolare”, preservando, seppur per ambiti ridotti, la giurisdizione del giudice amministrativo: si è posto, così, il cittadino in una situazione di perdurante incertezza circa il tribunale da adire. Il lavoro che segue ha, così, lo scopo di ricostruire il percorso attraverso cui, da un punto di vista processuale, è stata affrontata la persistente specialità del pubblico impiego e di illustrare gli esiti raggiunti dal dibattito scientifico e dagli orientamenti giurisprudenziali, con alcuni dei quali – preme sottolinearlo da ora – ci si pone in 6 consapevole dissenso. In fase preliminare si presenta un rapido excursus storico del rapporto di lavoro nelle pubbliche amministrazioni e, percorrendo il lungo e faticoso cammino intrapreso dalla privatizzazione, si illustra il quadro normativo entro il quale è avvenuto il passaggio di giurisdizione e i presupposti su cui esso si fonda. Successivamente, entrando nel vivo della trattazione, si analizzano gli aspetti di maggior rilievo dell’attuale criterio di riparto di giurisdizione, con particolare riferimento alle “materie” escluse dalla cognizione del giudice ordinario. Nel contesto del capitolo conclusivo vengono, poi, approfondite alcune delle tematiche più controverse del passaggio di giurisdizione, con una disamina del più recente dibattito relativo alle controversie in materia di assunzioni e di procedure concorsuali, progressioni verticali, graduatorie del personale della scuola, incarichi dirigenziali, condotta antisindacale, per accennare, infine, al caso controverso dei dipendenti degli organi costituzionali. Quel che ci si propone è, dunque, una riflessione che, avendo come filo conduttore e punto focale la garanzia dell'effettività della tutela giurisdizionale del dipendente pubblico, tenta di offrire una lettura “naturale” del sistema, ovvero quanto più possibile orientata, al di là delle eccezioni espresse, verso l'onnicomprensività della giurisdizione ordinaria.
Albano, Flavia. "CONSIP: il sistema delle convenzioni e i rapporti con le pubbliche amministrazioni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6721/.
Full textMONTEDURO, FABIO. "L’accountability delle amministrazioni pubbliche interpretazione, evoluzione ed applicazione in una prospettiva internazionale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2006. http://hdl.handle.net/2108/207723.
Full textThe doctoral thesis aims at interpreting the principle of accountability, its evolution and the application to public administrations. The accountability issue is central to many disciplinary areas and it is particularly significant in management studies. The growing in numbers of the researches on this topic highlights the relevance of the issue but also the need to put order on the rapid evolution of accountability studies. The thesis places accountability in the framework of the wider evolution processes of the public sector, in order to highlight its nature and role. The analysis demonstrates that, at the international level, a convergence process is taking place from a traditional model of accountability (or a compliance-based accountability), towards a performance-based accountability model. The reason of this shift can be tracked in the strong evolution of the context in which public administrations work. The high deficits and the impossibility to raise new taxes in many Oecd countries have underlined the problem of limited resources for satisfying public or collective needs. This has translated in a strong interest towards all the tools that can in some way contribute to improve efficiency and effectiveness in public administrations. Among these, the system and tools of performance-based accountability have been playing a key role in reform agendas. Performancebased principles have been introduced in budgeting, management and reporting. In Oecd countries a positive correlation between the evolution of accountability systems more and more performance oriented, on the one hand, and the level of effectiveness in central public administrations. This correlation is greater in those Oecd countries in which the evolution of accountability systems have consolidated and there is a more coherent and aware way of using them.
Perfido, Carlotta <1993>. "Open data: uno strumento per la lotta alla corruzione nelle Pubbliche Amministrazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12831.
Full textD’Alto, Antonio. "I principali strumenti giuridici per lo scambio di dati tra le pubbliche amministrazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2397/.
Full textCHIONNA, CONCEPITA. "Modelli di retribuzione collegati alla produttività nelle amministrazioni pubbliche : focus sull'Agenzia delle entrate." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32815.
Full textVanzato, Massimo <1991>. "Smart City e imprenditorialità: opportunità di sviluppo per imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9168.
Full textSANTACROCE, C. P. "Il recesso dagli accordi tra pubbliche Amministrazioni. Profili di diritto interno e comparato." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3427090.
Full textIl fenomeno della diffusione degli accordi tra pubbliche Amministrazioni nell’azione e nell’organizzazione dei pubblici poteri è stato già da tempo e da più parti messo in luce, trovando fondamento – secondo le più attente speculazioni dottrinali condotte sul tema – in una trasformazione ordinamentale in senso pluralistico ed autonomistico. Alle radici dell’incremento dell’uso di moduli convenzionali nei rapporti tra soggetti pubblici, infatti, vi sarebbe l’affermarsi di un pluralismo effettivo e (tendenzialmente) paritario, dovuto sia al passaggio al c.d. “Stato pluriclasse”, sia agli effetti delle spinte autonomistiche che hanno condotto ad un graduale e progressivo riconoscimento di un ambito di concreta autonomia a favore degli enti territoriali minori. Le conseguenti moltiplicazioni e frammentazioni delle funzioni amministrative – con la ripartizione di esse tra distinti centri di potere – sarebbero, dunque, alla base dell’emersione dell’esigenza di ricorrere sempre più spesso a forme di collaborazione tra le diverse pubbliche Amministrazioni coinvolte in forza delle rispettive attribuzioni, onde pervenire ad una ricomposizione delle funzioni e delle competenze frammentatesi in attuazione dei principi del c.d. pluralismo istituzionale e del decentramento (artt. 5 e 114 Cost.). Il legislatore nazionale, nel farsi interprete di detta esigenza, è dapprima intervenuto mediante l’introduzione nell’ordinamento di fattispecie consensuali “ad operatività settoriale” (si considerino, a titolo esemplificativo, talune delle disposizioni di cui al d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, nonché quanto originariamente previsto dalla legge 1 marzo 1986, n. 64, in tema di intervento straordinario per il Mezzogiorno) ed in vario modo denominate (intese, convenzioni, accordi di programma, etc.), per poi giungere, con l’approvazione della legge sul procedimento amministrativo (l. n. 241/1990), ad una generalizzazione del principio della collaborazione consensuale tra pubbliche Amministrazioni, attraverso l’immissione dell’art. 15 di detta legge, volta a conferire ampia copertura legislativa alla conclusione di accordi tra soggetti pubblici per lo svolgimento di attività di interesse comune. Il comma 1 del richiamato articolo di legge sembra assegnare, in effetti, un riconoscimento generale all’eventualità che due o più enti pubblici decidano di addivenire ad una regolamentazione concordata dell’esercizio dei poteri amministrativi loro attribuiti. La normativizzazione della categoria giuridica degli accordi tra pubbliche Amministrazioni e, contestualmente, della disciplina legislativa ad essi applicabile (a mezzo del rinvio operato dall’art. 15, comma 2 della l. n. 241/1990, a talune delle disposizioni dettate dall’art. 11 della stessa legge, in tema di accordi tra p. A. e privati), seppur definitivamente risolutiva della questione preliminare circa l’ammissibilità dogmatica di fattispecie consensuali aventi ad oggetto l’esercizio di potestà pubbliche, si ritiene non abbia contribuito a risolvere taluni interrogativi che, pur se in parte già affrontati dalla dottrina amministrativistica italiana, non hanno ad oggi ancora trovato risposte univoche. Trattasi di problematiche che, partendo da questioni di teoria generale concernenti l’esatta qualificazione giuridica degli accordi in oggetto, incidono direttamente sull’individuazione dell’insieme di regole e principi giuridici cui detti accordi debbano ritenersi assoggettati. Obiettivo principale della tesi di dottorato è, pertanto, proprio quello di affrontare il problema dell’inquadramento dogmatico degli accordi tra pubbliche Amministrazioni, per poi delinearne il relativo regime giuridico applicabile. Affrontato preliminarmente il tema della natura giuridica delle fattispecie consensuali in esame – rispetto al quale, è qui il caso di ribadirlo, l’elaborazione dottrinale italiana non consente, ad oggi, la formulazione di una conclusione univoca –, l’indagine è mossa dall’intento di individuare lo “statuto giuridico” degli accordi tra pubbliche Amministrazioni, verificando, da un lato, il grado di applicabilità delle disposizioni e dei principi di derivazione civilistica espressamente richiamati (per rinvio) dagli artt. 15 e 11 della l. n. 241/1990, e dall’altro, l’incidenza dei “contrappesi” pubblicistici volti a garantire la costante funzionalizzazione dell’uso del potere amministrativo al perseguimento degli interessi pubblici della cui cura risultino attributarie le Amministrazioni “contraenti”. Il tentativo è quello di stabilire, pertanto, la misura e il modo attraverso cui bilanciare, nelle diverse fasi della negoziazione, della conclusione e dell’esecuzione degli accordi tra soggetti pubblici, la contestuale operatività di principi pubblicistici e principi civilistici, al fine non solo di dar conto della complessità dei problemi sin qui già evidenziati dalle più recenti elaborazioni dottrinali, ma di proporre nuove opzioni interpretative in grado di fornire una soluzione alle questioni ad oggi lasciate ancora irrisolte o sullo sfondo. Tra queste ultime, pare opportuno evidenziare come spicchino per particolare problematicità – e sono state, pertanto, oggetto di particolare attenzione nell’ambito dell’attività di ricerca – le tematiche della vincolatività delle statuizioni convenzionali concordemente individuate dalle pubbliche Amministrazioni “stipulanti”, e della perdurante titolarità, in capo alle stesse, dei tipici poteri di autotutela posti a garanzia della già richiamata funzionalizzazione del potere amministrativo al pubblico interesse. Il mancato rinvio, da parte dell’art. 15, comma 2 della l. n. 241/1990, alla norma di cui all’art. 11, comma 4 della stessa legge (sulla facoltà dell’Amministrazione di recedere, per sopravvenienze di pubblico interesse e comunque previo indennizzo, dall’accordo stipulato con un soggetto privato) ha determinato incertezze interpretative di assoluto rilievo. Sul punto, infatti, possono ad oggi registrarsi almeno due distinti orientamenti dottrinali. Secondo una prima interpretazione, il mancato rinvio alla disposizione sul recesso contenuta nel suddetto art. 11, comma 4 della l. n. 241/1990 sarebbe diretto a sancire l’impossibilità, per i soggetti pubblici contraenti, di sottrarsi unilateralmente – seppur per sopravvenuti motivi di pubblico interesse – all’osservanza delle determinazioni convenzionalmente pattuite. Il che troverebbe giustificazione – secondo detta ricostruzione – nel valore “equiordinato” degli interessi pubblici in gioco, rispettivamente perseguiti dalle diverse parti dell’accordo. Secondo altra parte della dottrina, invece, l’omesso richiamo della suddetta disposizione sul potere di recesso non sarebbe da interpretarsi quale ostacolo ad un suo concreto esercizio, bensì come implicito riconoscimento dell’esclusione della sussistenza dell’obbligo, per l’Amministrazione recedente, di corrispondere un indennizzo a favore delle Amministrazioni che siano chiamate a subire detto recesso. In verità, entrambi i richiamati orientamenti non appaiono soddisfacenti. Se da un lato, infatti, la tesi circa un implicito divieto di recesso nei rapporti convenzionali tra pubbliche Amministrazioni – pur nella sopravvenienza di ragioni di pubblico interesse – si scontra evidentemente in modo insanabile con la già richiamata esigenza di garantire la relazione funzionale tra uso dei poteri amministrativi e perseguimento degli interessi pubblici, dall’altro, l’esclusione, per l’Amministrazione recedente, dell’obbligo di corresponsione di un indennizzo a favore delle altre parti dell’accordo destinatarie del recesso, non pare sia supportata da alcuna adeguata motivazione che spieghi la non indennizzabilità degli (eventuali) danni patrimoniali causati dall’Amministrazione che decida di liberarsi unilateralmente dagli impegni assunti in via pattizia.
BINCI, DANIELE. "Clima organizzativo ed innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni: uno studio della Provincia di Ascoli Piceno." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1363.
Full textThis thesis has two purposes. The first is a contribution to theory, to advance in the knowledge of organizational climate and organizational equilibrium in a public sector context. With regards to the first topic, the starting point is that Italy is very oriented to introducing new reforms but often weak in their implementation. Furthermore, the public management literature does not seem to analyze in depth the issues related to values, culture and climate in order to better understand their effective implementation. So we aim at analyzing implemention gap of public reform through the concept of climate for innovation, in relation to implementation effectiveness of Information and Communication Technologies (ICT). With regards to the second topic, we propose the concept of organizational equilibrium in relation with the concept of climate. There are evidences of indirect link between the two constructs, derived for example from social exchange theory and leader-member exchange. So we develop the idea that organizational climate can be used as a proxy to evaluate organizational equilibrium. The second is a contribution to practice where research project is realized (with a practitioners audience) to support the general management, to better understand organizational problems and decide how to solve it, trough an organizational climate analisys.
Garavello, Stefano <1988>. "Indicatori e strategie di social media marketing per amministrazioni locali e piccole/medie imprese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3841.
Full textAMADDEO, Francesca. "Compliance degli intermediari finanziari nella nuova era dello scambio di informazioni tra Amministrazioni finanziarie." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2018. http://hdl.handle.net/11392/2488166.
Full textThis doctoral thesis deals with the compliance of financial intermediaries with their new duties regarding the exchange of information between tax authorities. Indeed, this new operative framework represents a milestone in the fight against tax evasion and - overall - tax avoidance. The role of financial intermediaries has grown on both the international and the European level, representing, nowadays, the core of the balancing process between duties and liabilities: indeed, on the one hand, they have to assure fiscal administration an effective cooperation and, on the other hand, taxpayers’ rights had to be guaranteed. On the basis of a deep study about the taxation of saving income, with a focus on the role of financial intermediaries in this context, the analysis conducted has followed the evolutional iter of the whole discipline, leading to a comparison between the implementation at the international level, especially in Switzerland, and at the European one (having regard also to the Italian tax system) and a theorisation of the transmission of foreseeable relevant information. In this way, it has been possible to underline the strong relation existing between the base erosion and profit shifting phenomenon, which is widely spread in tax havens and offshore centres, and the presence of financial intermediaries, which are subject both to the anti-money laundering and the exchange of information disciplines. By comparing different schemes, shared traits are identified as well as areas with potential for convergence: joined in a single mechanism these parallel frameworks would be more efficient. At the same time, even through a study of the European Court of Justice and the European Court of Human Rights’s decisions, the present work aims to come up with a solution for carefully balance the opposing interests of taxpayers to protect their rights and the States to strengthen their taxing powers.
Trinchieri, Marco <1987>. "I DERIVATI TOSSICI NELLA PANCIA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: I SINTOMI, LA PROGNOSI E LA CURA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3576.
Full textCrosato, Emanuele <1982>. "LO SVILUPPO DELLA NORMATIVA DEI S.A.P.R. E IL LORO UTILIZZO DA PARTE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13328.
Full textTollon, Giulia <1987>. "Il Post-graffitismo negli spazi urbani, il rapporto tra artisti e amministrazioni comunali: il caso di Padova." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3309.
Full textESPOSITO, PAOLO. "State capture, corruzione, accountability nelle amministrazioni pubbliche: una lettura basata sugli approcci economico-aziendali e di public management." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1429.
Full textThe main purpose of this research is to test an innovative reporting and organizational model in local Italian Public Administration governance or lines guide (Borgonovi, 2002; Meneguzzo, 2006) in order to monitor and prevent, control and account the occurrences of corruption, deformation and capture of the Regulatory State (Rawls, 1971; Mintzberg, 1996; Bresser Perreira, 1999; Scott, 2000; Moran, 2002; Schick, 2003). Today, the public administrations have a particular government system that is beyond the effective application of law, and they are also accountable just to people predominating through the use of corruption and bribery (Klitgaard, 1988; World Bank, 1997; Broadman H. G., Recanatini F., 2001; OECD/PUMA, 2002), ruling out the citizen’s power. Consequently, the research aims to identify not chameleon-like political tools in order to improve political accountability and citizens’ participation, switching from a government system to a responsibility governance system (Cepiku, 2005; Meneguzzo, 2006). A well-functioning public sector is critical for poverty alleviation. It must de-liver quality public services that match the needs of its citizens, foster private market-led growth while managing fiscal resources prudently, and be accountable to its citizens for all actions (World Bank, 2007). This research facilitates learning from others experiences with ideas and prac-tices that promote responsive, responsible and accountable public governance in Italy in special way. Performance-based accountability is appealing because of its potential to improve government service delivery performance and to ensure the integrity of public operations, empowering citizens to demand accountability for results from their governments. But implementation of such an accountability sys-tem represents a major challenge for any public sector organization; most such re-forms fail as a result of difficulties in design and implementation. This research provides advice on how to institutionalize performance-based ac-countability, especially in countries that lack good accountability systems. The work is divided into two parts: the first part argues about public management re-forms (NPM) to ensure the integrity and improve the efficiency of government operations. It outlines that in Italy more than talk of NPM should be better to speak of Public Governance considering a much calmer approach to reform com-pared to Anglo-Saxon countries (i.e., UK with common law system). On the other hand, the contribute highlights the causes of corruption and the cost of corruption for the society and government. It provides advice on how to tailor anticorruption programs and how to use of both internal and external ac-countability system and other mechanisms of control to fight it with the aim of en-suring sustainability
MAZZILLO, ANDREA. "La Governance ambientale e la misurazione della performance ambientale delle amministrazioni locali: l'esperienza dei bilanci ambientali di ISPRA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1071.
Full textDe, Marco Ivana <1961>. "Legge 7 Agosto 2015, n.124: dirigenti e riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Un focus sul Servizio Sanitario Nazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7468.
Full textCATTANEO, MARIA CHIARA. "LE AMMINISTRAZIONI INTERNAZIONALI DELLA BOSNIA ERZEGOVINA E DEL KOSOVO. LA NOZIONE DI SOVRANITA' NEL CASO DI ENTITA' TERRITORIALI CON PERSONALITA' GIURIDICA INTERNAZIONALE PARZIALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/803.
Full textLegal scholars have increasingly considered the phenomenon of international territorial administrations as a governance device which challenges some of the fundamental patterns of international law. Indeed, international territorial administrations have created normative problems by shaping both concepts of State and sovereignty. In several cases international administrators have exercised full legislative and executive authority in the administered territories, placing them in the role of governmental institutions of a State. This is the case of Bosnia and Herzegovina and Kosovo which have been ruled international administrations vested with the power to adopt acts with direct effect on the legal order of those territories. After briefly examining previous experiments in internationalized territories, this thesis applies this category to Bosnia and Herzegovina and Kosovo and describes how sovereignty was dealt with by international actors.
MORELLO, Francesco. "La sicurezza del lavoro nelle pubbliche amministrazioni per il benessere organizzativo, la customer satisfaction e la qualità del servizio reso agli utenti." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30447.
Full textThe regulation of occupational health and safety is mainly focused on the importance of organisational aspects regarding both private and public sector. The aim of this study is to demonstrate that the origin of the public organisation system set out in the T.U. d.lgs 81/2008 is in compliance with the mission and institutional aims of the Public Administration, under a systematic perspective. “Valuing and protecting the dignity of the workers, safeguarding the physical, mental and social welfare”, will practically enforce the preventive regulatory system and increase the productivity of the working process. The individual and organisational well-being is strictly co-related to the general level of performance achieved by organisations specifically in the public sector, where the improvement of working conditions can be considered as an implementation of Constitutional principles in the context of the Public Administration which nowadays is deemed to face, with limited financial resources, the changes of the society and the current economic crisis. Each public organisation shall, by law, increase its level of welfare according to its own means and type of participation, in order to provide a service that complies qualitatively with the needs of the public. For this purpose the study is conducted through the analysis of legislations and practical experiences related also to the aims of the customer satisfaction. Moreover the study establishes which are the main psychosocial risks (stress, mobbing, burn out), and identifies for each member of the organisation not only its own debt security but also the importance of its role in the growth of the well-being. In the end the author concludes that public employees have the right to obtain a collective and individual well-being through a compensation scheme and that in the public administrations, the job safety, the organisational well being and the job performance are strictly and inevitably interdepend.
GIRGENTI, ALFIO LIVIO. "Il contratto di cooperazione nel codice dei contratti pubblici." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2017. http://hdl.handle.net/10281/152404.
Full textThe cooperation contract is a legal type common to the three European directives on concessions (art. 17, para 4, dir. 2014/23/EU), procurement in the public sector (art. 12, para 4, dir. 2014/24/EU) and utilities (art. 28, para 4, dir. 2014/25/EU), which never introduced before, but established by the case law. Essentially, such contract is aimed to the cooperation in the public services in common through the sharing of activities exposed to the open maket, and configures, at a formal level, (i) an arrangement concluded exclusively between public bodies, (ii) exempt from the obligation to follow the competitive procedures. The research focalizes both the characteristics of the legal type and aims a twofold objective: on the one hand -structurally-, criticizing the adequacy of the concept of public agreement in order to qualify the nature of that contract, and on the other hand -functionally-, extending the scope of that exemption beyond the classic freedom of cooperation and organization of public services in aggregate form, provided by art. 2, para 1, second sentence, dir. 2014/23/EU). This entails the following two questions: whether the cooperation contract resolves essentially in the codification of European law in the context of a purely internal situation (the cooperation agreement) and, if not, this type of contract involves the exemption from the obligation to follow the competitive procedures of a situation that in any case does not fall within the scope of the fundamental freedoms (as an instrument of in house providing in a broad sense). To this purpose, I will delve into the jurisprudential origins of the present legal type, in such a way to reconstruct the logical and chronological path which leads to differentiate such a cooperation contract from the public-public partnership, from the in-house contract and, finally, from the cooperation agreement, by means of the comparison with the legal types of inter-administrative arrangement provided by the domestic law, which the European law takes into account without a full harmonization. In the light of this analysis, I will seek to point out the codified notion of cooperation contract represents the evolved version of the collaboration agreement, with which are exempted public contracts and concessions relating to economic activities exposed to the open market, aimed to the provision of public services and exchanged in cooperation within the public sector. At the core of this interpretation is the provision, introduced in innovative way than the previous case law, that allows the performance in cooperation of activities exposed to the open market, as provided in subparagraph c) of the cited articles. Furthermore, with regard to structure yet, it will observe that the cooperation contract does not overlap or interfere with the in house providing in a narrow sense, even if this kind of contract is inserted in the same statutory package. Turning to the scope of the exemption from the functional point of view, it should be noted that as part of the contractual cooperation was allowed, in the recitals of the 2014 EU directives, the integration between public bodies to carry out complementary activities. In summary, I want to argue that the cooperation contract is formally an inter-administrative arrangement and essentially a public contract as, structurally, may relate to activities ancillary to the public service, and does not imply any in house relationship, and to demonstrate that, functionally, the exemption of that contract goes beyond simple service aggregation and is extended to cases where there is the sharing of performance by carrying out complementary activities.
Fantuzzi, Sara <1981>. "La diffusione della filiera corta agro-alimentare e le prospettive di sviluppo nel territorio: il ruolo delle amministrazioni locali e le potenzialità del mercato." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1869/1/Fantuzzi_Sara_tesi.pdf.
Full textFantuzzi, Sara <1981>. "La diffusione della filiera corta agro-alimentare e le prospettive di sviluppo nel territorio: il ruolo delle amministrazioni locali e le potenzialità del mercato." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1869/.
Full textNovero, Annamaria <1996>. "L’applicazione del trattamento prudenziale riservato alle esposizioni verso amministrazioni centrali e banche centrali, con riguardo ai prestiti concessi alle imprese nel contesto emergenziale COVID-19 in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18360.
Full textSalvi, Federica. "Studio di una strategia locale di adattamento ai cambiamenti climatici: il caso dei Comuni della Romagna Faentina registrati EMAS." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9874/.
Full textPanzetta, Cosimo <1991>. "Analisi di impatto sui bilanci delle banche italiane a seguito di una ipotesi di modifica del trattamento prudenziale riservato alle esposizioni verso le amministrazioni centrali e banche centrali con ponderazione nulla." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12138.
Full textDonati, Alberto. "Analisi, problematiche e soluzioni relative ai rischi connessi ai dati aziendali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20578/.
Full textScarlato, Tommaso. "Open Source e amministrazione pubblica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1197/.
Full textFesta, Gianclaudio. "Il danno all'immagine della pubblica amministrazione." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1249.
Full textMARTA, PAOLO. "Il danno all’immagine della Pubblica Amministrazione." Doctoral thesis, Università del Piemonte Orientale, 2014. http://hdl.handle.net/11579/46566.
Full textBIANCHINI, Stefano. "La responsabilità precontrattuale della pubblica amministrazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389341.
Full textLetterio, Donato. "Pubblica amministrazione e nuove certezze: prime osservazioni." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1250.
Full textGastaldi, Evita <1988>. "Il project financing per la pubblica amministrazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1557.
Full textBARONI, LEONARDO. "Modelli di amministrazione nella Politica agricola comune." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2010. http://hdl.handle.net/2434/140400.
Full textSPADARO, NADIA SIMA. "Inerzia della pubblica amministrazione e tutela risarcitoria." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/40193.
Full textBergomi, Matilde. "Politica e amministrazione in Val Malenco nell'età moderna /." Sondrio : Società storica valtellinese, 2006. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb413439632.
Full textVindigni, Marcella. "Inerzia della Pubblica amministrazione: profili sostanziali e processuali." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1246.
Full textSEVERINO, Chiara. "I contratti atipici e flessibili nella pubblica amministrazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28668.
Full textRichiedei, Michela <1974>. "La responsabilità della Pubblica Amministrazione per danno ambientale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4955.
Full textVeliu, Ardit <1989>. "LA CORRUZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: UN CONFRONTO INTERNAZIONALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15111.
Full textCAMERA, L. LA. "IL COORDINAMENTO FRA AMMINISTRAZIONE COMUNITARIA DIRETTA E INDIRETTA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/352792.
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