Academic literature on the topic 'Amministrazioni militari'

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Journal articles on the topic "Amministrazioni militari"

1

Curami, Andrea. "Le forniture militari." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 261 (February 2011): 609–22. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261003.

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Abstract:
Fin dall'Unitŕ d'Italia le forniture militari destarono sospetti di corruzioni e portarono alla costituzione di commissioni d'inchiesta che misero in luce episodi di pessima amministrazione, senza peraltro dar luogo all'individuazione e alla punizione dei responsabili. Una delle ragioni di tale situazione puň essere indicata nell'ampia discrezionalitŕ che le amministrazioni militari si riservarono nella distribuzione delle commesse. Col nuovo secolo aumentň da parte dei ministeri militari la domanda di armamenti, preludio alla grande crescita della produzione registrata col primo conflitto mondiale, sviluppatasi in un contesto di riduzione complessiva dei controlli pubblici e di corruzione diffusa. Col fascismo i legami tra politica e grande industria divennero ancora piů stretti, e i produttori riuscirono a imporre sempre piů le proprie scelte anche attraverso accordi di cartello, mentre si ridusse considerevolmente il ruolo dei militari nella distribuzione delle commesse. L'autore affronta il tema della corruzione nei diversi con- testi storici, fornendo esempi sul funzionamento di questo settore particolarmente delicato della pubblica amministrazione e sui suoi rapporti con i privati e in particolare con l'industria bellica.
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2

Todesco, Fabio. "Messina e la sua cinta murata dopo l'unitŕ d'Italia." STORIA URBANA, no. 136 (March 2013): 197–223. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-136007.

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Abstract:
Gli studi sul complesso sistema di fortificazioni di Messina hanno per lo piů indagato gli aspetti legati alla storia delle opere di difesa e strategia militare in etŕ preunitaria. Meno indagate, invece, sono le vicende che riguardano la fase di dismissione di tali strutture dopo l'Unitŕ, inizialmente suggerita, come in molti altri casi, da ragioni ideologiche, ma concretamente incoraggiata, in un secondo tempo, da fattori socioeconomici, demografici e, non ultimi, utilitaristici. All'indomani della presa della Cittadella da parte dei garibaldini, si avviň un dibattito incentrato sulla demolizione dell'ingombrante opera pentagonale edificata a seguito della rivolta antispagnola dal Grunenbergh, della cinta muraria e del sistema dei forti sulle colline che delimitavano la cittŕ considerati simboli dell'oppressione straniera. Di altra natura, tuttavia, furono i provvedimenti che determinarono il destino delle fortificazioni messinesi. Il radicale e traumatico mutamento del sistema economico della cittŕ - che vide esaurirsi in meno di un secolo il suo antico ruolo industriale e mercantile, con una significativa perdita di importanza del suo porto - e la lunga serie di catastrofi che ne hanno pesantemente condizionato l'andamento demografico e l'impianto urbanistico, nonché il susseguirsi di amministrazioni civiche poco lungimiranti, č alla base del caotico processo di dismissione di tali strutture. Il saggio indaga le ragioni e gli esiti di tale processo, addentrandosi nel controverso dibattito che, dal 1860 e attraverso le numerose cesure dettate dalle scelte economiche e dalle catastrofi naturali, vide coinvolte amministrazioni locali e governo centrale, tecnici e cittadinanza.
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3

Artuso, Mario. "Amministrazione del territorio e vicende politiche in Niger dal periodo coloniale ad oggi." STORIA URBANA, no. 126 (September 2010): 117–38. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-126006.

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Abstract:
Questo saggio ripercorre le vicende politiche e amministrative del Niger, il paese dell'Africa subsahariana piů povero del mondo. La prima parte esamina il periodo coloniale (1895-1960) e le difficoltŕ che i francesi incontrarono nell'occupare ed amministrare un territorio cosi vasto, impervio e abitato da popolazioni ostili. Il risultato č un paese che all'alba dell'indipendenza (1960) era diviso in due, il sud ovest, governato dall'amministrazione coloniale francese; il nord est, ancora sotto controllo militare. Tra il 1960 ed il 1991 (seconda parte) gli avvenimenti politici che si susseguirono: Prima repubblica, colpo di stato militare del 1974 e le riforme successive al 1983 con la Société pour le développement furono associati ad altrettante trasformazioni amministrative senza perň mai discostarsi eccessivamente dalla tipologia francese. Il 1991 č un anno importante. In Niger - come in gran parte dell'Africa - la Conférence national costituisce un punto di svolta verso il processo di democratizzazione e il decentramento amministrativo che diviene l'argomento prioritario attorno a cui ruotano le vicende amministrative dal 1991 ad oggi. Tale č l'oggetto della terza parte che approfondisce le vicende legate alla nascita dei comuni e il cui esito furono le prime elezioni comunali del 2004. Le conclusioni riguardano i punti critici con cui si confronta il processo di decentramento nella sua fase attuale e le conseguenti implicazioni soci-economiche.
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Christie, Neil. "Byzantine Liguria: an imperial province against the Longobards, A.D. 568–643." Papers of the British School at Rome 58 (November 1990): 229–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200011661.

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Abstract:
LIGURIA BIZANTINA: UNA PROVINCIA IMPERIALE CONTRO I LONGOBARDI,568–643 D.C.L'invasione longobarda dell'Italia bizantina nel 568 d.C. restrinse in maniera consistente i territori imperiali costringendoli alle regioni costiere della penisola. La provincia della Liguria, rapidamente privata di legami terrestri con le altre zone imperiali sopravvissute, ha visto una rapida militarizzazione della sua amministrazione, rimedio supremo nella sua lotta per contrastare l'invasione longobarda. Sebbene solo sporadicamente documentata dalle fonti letterarie, la Liguria beneficia di una messe di dati archeologici, soprattutto in forma di repertori tipologici dettagliati da scavi urbani (fra cui Luni, Albenga e Ventimiglia), che forniscono indicazioni importanti sulle trasformazioni sociali presenti in questa fase così poco studiata. Sistemi di popolamento urbano, militare e rurale sono ampiamente esaminati e riportati all'interno di un'intelaiatura politica, militare e amministrativa della provincia e in generale dell'Italia bizantina. In particolare, molta attenzione viene data alle strutture di difesa e che contribuirono alla sopravvivenza della Liguria bizantina fino alla metà del VII seeolo d.C.
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5

Sulfaro, Nino. "La dismissione delle fortificazioni urbane in Italia: percorsi bibliografici." STORIA URBANA, no. 136 (March 2013): 225–40. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-136008.

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Abstract:
Sono pochi i testi che offrono una sintesi di ampio respiro sugli stretti legami che intercorrono tra dismissione delle fortificazioni, trasformazioni urbane e realtŕ socioeconomica, in Italia tra XIX e inizi del XX secolo. Uno dei primi problemi che si pone alla ricerca su questo tema č, quindi, il dover far fronte alla frammentarietŕ del materiale disponibile. Al fine di rendere piů agevole la consultazione del materiale proposto, il saggio presenta tre percorsi bibliografici sul tema. Il primo riguarda gli aspetti normativi, amministrativi e finanziari della dismissione. Esso fa riferimento a pubbli- cazioni riguardanti le procedure di demilitarizzazione di quelle fortificazioni urbane che, perso il loro ruolo militare, sono acquisite dalle amministrazioni comunali. In particolare, vengono richiamati studi e ricerche che evidenziano alcuni aspetti finanziari del tema, come la valorizzazione della rendita fondiaria dei terreni precedentemente occupati dalle cinte urbane, e l'ampliamento delle cinte daziarie. Il secondo percorso si basa su pubblicazioni che pongono l'accento sul rapporto tra demolizione delle mura e trasformazioni urbane, come nel caso dell'insediamento degli scali ferroviari, del miglioramento della viabilitŕ e, in generale, dell'attuazione degli strumenti urbanistici. Inoltre, si fa riferimento al tema della conversione delle cinte urbane in pubblici passeggi e viali di circonvallazione. L'ultimo percorso si muove lungo una serie di riferimenti bibliografici che pongono in risalto l'incidenza di alcune problematiche, come la pressione demografica, la crisi occupazionale, il decollo industriale e il rapporto tra cultura igienista e istanze di conservazione, sui processi di demolizione delle cinte urbane
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Soper, Steve. "Moderatismo e amministrazione nel granducato di Toscana: La carriera di Luigi Serristori and La ‘civil difesa’: Economia, finanza e sistema militare nel Granducato di Toscana (1814–1859)." Journal of Modern Italian Studies 22, no. 4 (August 8, 2017): 530–32. http://dx.doi.org/10.1080/1354571x.2017.1350028.

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7

Guzzo, Luigi Mariano. "Prime annotazioni sull’Intesa tra Repubblica italiana e Santa Sede per l’assistenza spirituale ai militari cattolici: una riforma gattopardesca." Stato, Chiese e pluralismo confessionale, February 27, 2022. http://dx.doi.org/10.54103/1971-8543/17430.

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Abstract:
SOMMARIO: 1. Premessa - 2. La forma: la qualificazione dell’Intesa come accordo di natura internazionalistica - 3. La ratifica e l’esecuzione dell’Intesa nell’ordinamento dello Stato, con le relative norme di adeguamento: l’esito paradossale di una disciplina “duplicata” - 4. Le ondivaghe “vicissitudini” dell’art. 17 C.O.M.: un “termostato” delle tensioni sociali e giuridiche riguardanti la materia e l’esigenza di una riforma - 5. Politica concordataria della Santa Sede e attribuzioni alle Conferenze episcopali nazionali. Alcune considerazioni sulla polarizzazione del dibattito pubblico in Italia - 6. I contenuti dell’Intesa; 7. Le norme di adeguamento dell’ordinamento interno: novità e rilievi critici - 7.1. La direzione e il coordinamento del Servizio di assistenza spirituale: una titolarità giuridica diretta in capo all’Ordinario militare per l’Italia - 7.2. L’introduzione della figura dei Cappellani militari coordinatori, in luogo degli Ispettori: alcuni problemi di sicurezza per le istituzioni militari dello Stato- 7.3. Il concetto canonico di “sede vacante” entra nell’ordinamento militare - 7.4. La procedura di individuazione e di determinazione delle sedi per i cappellani militari - 7.5. L’art. 1533-bis C.O.M.: il divieto di corresponsione di emolumenti accessori e la materia “spirituale e pastorale” - 7.6. La nomina dell’Ordinario militare e del Vicario generale - 7.7. Il regime di assimilazione ai gradi gerarchici per i cappellani militari: nella sostanza non cambia nulla - 7.8. Altre novelle legislative: l’organico dei cappellani; la procedura di nomina; la dismissione dallo stato clericale - 8. Prime tensioni tra Ordinariato militare e amministrazione della Difesa sull’applicazione della legge - 9. Perché nell’Intesa non c’è alcun riferimento alle donne consacrate che operano negli stabilimenti militari? - 10. Conclusioni: il Capo I della legge n. 70 del 2021 come “caso-studio” del decadimento normativo e della crisi del Parlamento. Some comments on the agreement between the Italian Republic and the Holy See for spiritual assistance to the Catholic members of the Armed Forces ABSTRACT: Through the application of the Italian Law no. 70/2021, we see the long-awaited revision of the institute of religious assistance to Catholics within the Armed Forces, with the authorization of the ratification of the Exchange of Letters between the President of the Council of Ministers and the Secretary of the Vatican City State (on February 13, 2018) and the related rules for the adaptation of the internal legal system. The new aspects, however, are very limited in scope.
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Dissertations / Theses on the topic "Amministrazioni militari"

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Palmieri, Tommaso. "Étude comparative de l’administration militaire de l’Italie et de la France au Fezzan libyen. : Un cas de modèle colonial en continuité (1930-1951)." Thesis, Aix-Marseille, 2015. http://www.theses.fr/2015AIXM3020/document.

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Abstract:
Le but de cette recherche est celui d’analyser le développement structurel d’une présence coloniale courte, chronologiquement successive. À partir d’une étude d’histoire comparée, on entend décrire le processus d’installation, création et gouvernance d’une double administration coloniale européenne, celle de l’Italie fasciste et de la France, installée au Fezzan, région du désert sud-occidental libyen. Nous montrons d’abord, dans une perspective de longue durée, comment l’urgence de contrôler les espaces amples du Sahara libyen détermine, du côté des Empires, la nécessité stratégique de créer une macro-région coloniale, à gérer uniquement par l’élément militaire. Le noyau central de la thèse analyse la manière dont les structures de ces administrations ont été conçues et mises en place par les militaires européens, ainsi que leur impact réel sur le tissu social de la région. Enfin, en guise de conclusion, nous évoquons les éléments de rupture et de continuité parmi les deux expériences, et les conséquences de l’action des administrations coloniales en termes de construction idéntitaire de la Libye indépendante
Desert Libya’s region of Fezzan presents an interesting case of a consecutive colonial military administration. A fascist italian period of ten years is followed by a french shortest-term direct administration of eight years. The research highlights the emergence to bridge an historical gap. In the framework of a comparative study, the main goal of the thesis is to investigate the development of the administrative changeover from fascist Italy to France in the region, illustrating the establishment of the double administration managed by soldiers of the two colonial powers, its impact toward the social regional structures and its elements of continuity and change. The period we take into consideration extends from 1930 to 1951, between the full realization of the italian colonization of Libya, through the so-called fascist “pacification”, and the transition process of the Independent Libyan State. This leads to explore a final understanding hypothesis, concerning the repercussion of this military continuum administration on the independence process of Libya
Il presente studio analizza lo sviluppo strutturale di una breve presenza coloniale, temporalmente consecutiva. Nel quadro di una ricerca di storia comparata, l’obiettivo è quello di descrivere il processo di instaurazione, esecuzione e governance di una duplice amministrazione coloniale europea: quella dell’Italia fascista e della Francia nel Fezzan libico. Si tratta anzitutto di precisare in che modo le zone desertiche del Sud libico divengono, progressivamente, un oggetto di contesa strategica tra le potenze imperiali, tali da rendere necessaria l’urgenza del ricorso ad una gestione amministrativa a carattere esclusivamente militare. Il nucleo centrale dell’elaborato indaga sulla maniera in cui dette strutture amministrative sono state concepite e messe in pratica da parte dei rispettivi militari impegnati sul posto, e il loro effettivo impatto sul tessuto sociale regionale. Nelle conclusioni, si evocano gli elementi di continuità e discontinuità tra le due esperienze; inoltre, tenuto conto del periodo storico preso in considerazione, compreso tra la piena realizzazione del colonialismo italiano in Libia e l’avvio del processo di transizione che porta il Paese nord africano verso l’indipendenza, si analizzano le conseguenze della gestione amministrativa in termini di costruzione identitaria dello Stato postcoloniale
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Books on the topic "Amministrazioni militari"

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Bardi, Vito. La tutela giustiziale: Da appunti di esperienze militari, casi e materiali per le amministrazioni pubbliche. Bari: Cacucci, 2005.

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Chiti, Edoardo. L' amministrazione militare. Milano: A. Giuffrè, 2007.

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Chiti, Edoardo. L' amministrazione militare tra ordinamento nazionale ed ordinamento globale. Milano: A. Giuffrè, 2006.

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Rapetti, Giovanni. L' ochio dritto della Repubblica: Amministrazione e vita quotidiana nella fortezza genovese del Priamàr di Savona nei secoli XVII e XVIII. Savona: E. Ferraris, 1998.

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5

Lorenzo, Renata De, ed. Ordine e disordine. Amministrazione e mondo militare nel Decennio francese: Atti del sesto seminario di studi “Decennio francese (1806-1815)”, Vibo Valentia, 2-4 ottobre 2008. Napoli, Italy: Comitato per le Celebrazioni del Bicentenario del Decennio francese, 1806-2006. Giannini Editore, 2012.

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6

Marco, Borghi, ed. Dopo la guerra: Politica, amministrazione e società nei verbali del CLN provinciale trevigiano, 26 aprile 1945-27 giugno 1946. Verona: Istituto per la storia della Resistenza e della società della Marca trevigiana, 1997.

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7

Regie determinazioni e regolamento sopra il corredo, la montatura e la divisa dell'armata di terra e di mare e delle amministrazioni e de' diversi servizi militari: Del dì 25 di giugno 1833. [S. l: S. n.], 2004.

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