Academic literature on the topic 'Alta frequenza'

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Journal articles on the topic "Alta frequenza"

1

Baiardi, Donatella, and Carluccio Bianchi. "Come misurare l'evoluzione congiunturale a livello locale: Una proposta metodologica." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2012): 73–100. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-002005.

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Abstract:
Questo lavoro propone un indicatore coincidente di attivitŕ economica ad alta frequenza, mediante l'utilizzo di un dynamic factor model costruito secondo l'approccio di Stock e Watson (1998a,b). Tale metodologia prevede l'applicazione dell'analisi delle componenti principali per sintetizzare le informazioni contenute in un ampio dataset di base in un numero limitato di fattori capaci di descrivere le alterne fasi cicliche. Attraverso l'algoritmo EM (Expectation Maximization) si č in grado di ricavare dai fattori costruiti una stima della variazione tendenziale del PIL regionale o del valore aggiunto provinciale. Lo studio č applicato alla regione Lombardia e alle province di Milano e Pavia.
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2

Forneris, G., D. Savio, M. Trogolo, and P. Cecere. "L'arco cefalico: non tutte le stenosi delle fistole sono uguali." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 2 (January 24, 2018): 1–5. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1427.

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Abstract:
La stenosi dell'arco cefalico rappresenta un'entità unica nel capitolo delle stenosi delle FAV arterovenose in campo dialitico. L'arco cefalico, cioè l'ultimo tratto di vena cefalica prima della sua confluenza nella vena ascellare è sede frequente di stenosi, quasi sempre riscontrabile con fistole prossimali. La presenza di numerose valvole che rispondono con un processo di ipertrofia all'aumento del flusso ematico, la riduzione dello shear stress per l'alterata emodinamica legata alla geometria dell'arco e la rigidità delle strutture che circondano il vaso, rappresentano le principali cause favorenti lo sviluppo della stenosi. La diagnosi è relativamente agevole attraverso un attento esame obiettivo e l'ultrasonografia, ma il trattamento si rivela spesso impegnativo per l'elevata resistenza della lesione alla dilatazione e la tendenza della stenosi alla recidiva. Langioplastica rappresenta la prima opzione terapeutica, ma richiede un'attenta valutazione tecnica nella scelta e nell'utilizzo di palloni ad alta pressione. L'utilizzo di stent o stent-graft costituisce una ulteriore strategia nei casi di recidiva stenotica precoce. La chirurgia può essere considerata una soluzione alternativa ma più ragionevolmente costituisce un approccio successivo e si avvale di interventi di trasposizione della vena o di posizionamento di ponte protesico. La riduzione chirurgica del flusso della FAV può essere razionale nei casi di accesso vascolare ad alta portata. In tutti i casi l'elevata frequenza di recidive impone una stretta sorveglianza della FAV per garantirne la pervietà a distanza.
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3

Finizio, F. S., and E. Galassi. "Ematomi extradurali nell'infanzia e nell'adolescenza." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 1_suppl (April 1992): 45–50. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s109.

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Abstract:
Gli autori descrivono i principali aspetti TC della loro casistica di 21 EED dell'infanzia e dell'adolescenza, tutti sottoposti a verifica chirurgica, osservati nella Divisione di Neurochirurgia II dell'Ospedale Bellaria di Bologna dal 1985 al 1990. Gli EED sono risultati più frequenti rispetto agli ematomi sottodurali acuti e cronici (8 casi). La possibile presenza di un EED in assenza di fratture craniche è più alta in età pediatrica rispetto a quella adulta: in 4/21 (20%) dei nostri casi non erano riscontrabili fratture all'esame diretto del cranio. La localizzazione esclusivamente frontale, ritenuta rara in passato, era dimostrabile con discreta frequenza (in 3 casi su 21) (14%). in 3/5 (60%) pazienti con lesioni intradurali associate e complicanze neurologiche si osservarono frequentemente falde ematiche di notevole spessore (≥ 3 cm) e aspetti di disomogenità della falda stessa. Peraltro EED di rilevanti proporzioni sono stati ben tollerati in un numero elevato di casi (2/5 40% della nostra serie) senza lesioni intradurali associate; tale dato dipende da fattori anatomici (pervietà della fontanella anteriore, distensibilità delle suture, presenza di ampi spazi extracerebrali e cisternali) e fisiologici (reversibilità del danno cerebrale plasticità) propri dell'encefalo infantile. Infine è importante sottoporre i pazienti a TC successivi all'intervento: aspetti ipodensi esito di processi edematosi e/o lacero-contusivi e atrofia corticale localizzata e/o diffusa) furono riscontrati in 6 pazienti su 21 (20%). Tali dati rivestono particolare importanza per la prognosi del paziente pediatrico.
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4

Giampieri, Emanuela, Alessandra Ratti, Alessandra Beretta, Cinzia Mattavelli, Elena Ferrarini, Carlo Pruneri, and Italo Carta. "Determinants of hospitalization from psychiatric E.R. from S. Gerardo hospital in Monza: epidemiological cross-sectional study." Epidemiology and Psychiatric Sciences 11, no. 4 (December 2002): 266–76. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005844.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Individuare i fattori predittivi di ricovero in pazienti che giungono presso il Pronto Soccorso con problem psichiatrici. Disegno – Studio epidemiologico trasversale condotto presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Gerardo di Monza, tra il 1 giugno 1995 ed il 31 maggio 1997. Sono stati inclusi tutti i soggetti di età maggiore di 18 anni per i quali sia stata richiesta una valutazione psichiatrica. E' stato sondato il peso di variabili socio-demografiche, di variabili cliniche e di variabili di servizio sulla decisione di ricovero. Principali misure utilizzate – I dati sono stati raccolti mediante una scheda appositamente costruita, compilata dal medico di guardia al momento della visita. I dati sono stati analizzati tramite analisi univariata e regressione logistica. Risultati – Sono stati raccolti dati inerenti 2076 casi. All'analisi univariata la probabilita di ricovero è risultata più elevata per soggetti tra i 39 ed i 48 anni, celibi o nubili, disoccupati, affetti da schizofrenia, da disturbi deH'umore o da disturbi di personalità. Il ricovero è più probabile in proporzione alia gravità, all'ideazione suicidiaria ed a precedenti ricoveri. Tra i sintomi troviamo che l'ansia protegge dal ricovero laddove allucinazioni, delirio, assenza di critica di malattia, blocco psicomotorio, agitazione psicomotoria, stato confusionale, crisi pantoclastiche, bizzarrie comportamentali, alterazioni dello stato di coscienza e precedenti ricoveri incrementano la probabilità di ospedalizzazione. Il lunedì ed il venerdì sono i giorni a più alta frequenza di ricoveri. La regressione logistica conferma il ruolo predittivo di età, sintomi, aggressività, gravità ed ideazione suicidiaria, e dei giorni della settimana tra le variabili di servizio. Conclusione – Tra i fattori predittivi di ricovero in SPDC le variabili cliniche mantengono un ruolo predominante, rispetto a fattori socio-demografici. Accanto a queste, tuttavia, si nota un peso rilevante deH'organizzazione del servizio con un aumento del tasso di ricoveri proprio nei giorni a cavallo del fine settimana, quando i servizi territoriali chiudono.
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5

Trifone, Maurizio. "Dizionari, sinonimia e marche d’uso." Italianistica Debreceniensis 25 (March 29, 2020): 108–22. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5557.

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Abstract:
La straordinaria ricchezza della lingua italiana non sempre viene adeguatamente valorizzata dai dizionari. Nell’epoca della digitalizzazione del dizionario continuano a sopravvivere procedimenti definitori che andrebbero ormai messi al bando. I participi presenti o passati che abbiano anche funzione di aggettivo (per es. nascente) sono talvolta definiti con la formula «Nei significati del verbo». I nomi deaggettivali indicanti qualità, condizione o stato (per es. ordinarietà) sono spesso definiti con la formula “l’essere + aggettivo di base (ordinario)”. Queste definizioni, la cui valenza informativa è pressoché nulla, non rendono certo un buon servizio al lettore. Del tutto diversa è l’impostazione di un dizionario dei sinonimi, che deve cercare di orientare il lettore nel dedalo delle possibili alternative lessicali con l’intento di aiutarlo a trovare i termini più adatti per esprimere le diverse sfumature di uno stesso concetto. La ricerca delle equivalenze semantiche diventa in tal modo una scoperta delle differenze, più o meno rilevanti, che esistono tra una parola e l’altra. Di essenziale importanza a tale riguardo è la funzione delle marche d’uso: la distinzione tra parole fondamentali, parole di alto uso, parole di alta disponibilità e parole comuni, utilissima in molti ambiti, non è di grande aiuto per uno scrivente interessato a informazioni di carattere stilistico. La classificazione per fasce di frequenza non ci avverte per es. che volto è di registro più elevato rispetto a faccia, autovettura è di registro più formale rispetto a macchina, cinematografo nel senso di ‘sala cinematografica’ è antiquato rispetto a cinema.
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Izzo, R., M. Muto, and G. Fucci. "Spondilolisi e spondilolistesi: Stato dell'arte." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 5 (October 1995): 693–707. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800509.

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Abstract:
La spondilolistesi (SPL) è un'importante causa di lombalgia o lombosciatalgia nella popolazione adulta generale. E' infatti stimato che ben il 3–7% delle colonne lombari presentino almeno un focolaio di spondilolisi, principale causa della SPL, e che la SPL degenerativa ricorra in circa il 4% dei pazienti anziani. A causa di questa notevole frequenza la SPL è un reperto radiologico quasi quotidiano, a volte occasionale, ma che spesso necessita di un'attenta valutazione neuroradiologica, specie in presenza di disturbi radicolari o nei giovani atleti affetti da lombalgia cronica nei quali una diagnosi ed un trattamento precoce sono indispensabili per una ripresa più rapida possibile dell'attività agonistica. La semeiologia radiologica convenzionale e TC della SPL è ormai ben caratterizzata. La scintigrafia e soprattutto la SPECT si sono dimostrate molto valide nella diagnosi precoce delle spondilolisi in fase acuta, potendo rilevare la presenza di microfratture non ancora confluite in un vero e proprio difetto istmico. La RM ha un ruolo sempre più importante nello studio delle patologie lombo-sacrali, in cui viene sempre più spesso utilizzata come prima ed unica metodica. Se la TC ad alta risoluzione resta la migliore metodica per lo studio delle strutturee ossee, la RM, grazie all'adozione di sempre più sofisticate antenne di superficie, di matrici più ampie e di scansioni più sottili, consente uno studio sempre più dettagliato anche delle alterazioni ossee riguardanti l'arco vertebrale posteriore, mentre con la possibilità di studiare il rachide secondo piani sagittali, essa offre la migliore rap-presentazione dell'istmo interarticolare, della SPL, delle alterazioni a carico del canale spinale, dei forami e dei dischi.
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Mauri, Diletta, and Giulia Moretto. "Lo sguardo degli operatori e delle operatrici sulla genitorialità in situazioni di alta conflittualità, in una prospettiva di genere." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2021): 104–14. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003011.

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Abstract:
L'instabilità coniugale è un fenomeno molto diffuso nella società italiana, che coinvolge numerose famiglie e di frequente operatori e operatrici che lavorano a supporto della fase separativa. Con il presente articolo intendiamo occuparci delle separazioni che si confrontano con una conflittualità molto elevata e in presenza di figli/e. A partire da uno studio preliminare del progetto di ricerca "Construction of Parenting on Insecure Ground" (Coping), cercheremo di esplorare come le dimensioni di genere possano influire sulle rappresentazioni dei/delle professionisti/e che lavorano con genitori coinvolti in situazioni di "alta conflittualità" nel ruolo di supporto alla gestione condivisa della genitorialità. Parole chiave: alta conflittualità, genere, affido condiviso, rappresentazioni dei professionisti.
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Granado, M., R. Baravalle, and F. Montani. "HIGH FREQUENCY OSCILLATIONS DYNAMIC IN EPILEPTIC SEIZURES RECORDS." AnalesAFA Vol.31 N.2 31, no. 2 (2020): 67–70. http://dx.doi.org/10.31527/analesafa.2020.31.2.67.

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Abstract:
Epilepsy is a chronic neurological disease that affects 1 in 200 people. In 30 % of those affected there is a negative response to drug treatment, called this type refractory epilepsy, which are indicated as treatment surgical intervention.Its success consists in finding the cortical area responsible for the generation of crisis, called the epileptogenic zone.In this work, the electrical record of this area in a patient with refractory epilepsy was studied in order to discern the oscillatory mechanisms underlying the epileptic process and to study the intrinsic dynamics of brain oscillations in the high frequency range. Neural activity was recorded for the baseline and preictal periods corresponding to a crisis using intracerebral electrodes implanted in the patient to achieve greater resolution of the local field potential.When estimating the frequency spectrum using the Fourier transform for oscillation bands from 0,1 Hz to 50 Hz and from 50 Hz to 500 Hz (called high frequency oscillations), it was observed that the latter are very important in the epileptic phenomenon since they present a much more complex frequency structure in the preictal period compared to the baseline.
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Berrehil El Kattel, Menaouar, Robson Mayer, and Sérgio Vidal Garcia Oliveira. "ISOLATED STEP-UP/STEP-DOWN THREE-PHASE DC-DC CONVERTER WITH HIGH FREQUENCY." Eletrônica de Potência 23, no. 4 (October 1, 2018): 454–65. http://dx.doi.org/10.18618/rep.2018.4.0004.

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10

Alberto Diaz-Amado, José, Jean Paul Dubut, Andrés Ortiz Salazar, Alberto Soto Lock, Glauco George Cipriano Maniçoba, and Ricardo Ferreira Pinheiro Filho. "A High-frequency Resonant Dc-ac Converter Using Sequential Commutated Inverters." Eletrônica de Potência 17, no. 4 (November 1, 2012): 744–52. http://dx.doi.org/10.18618/rep.2012.4.744752.

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Dissertations / Theses on the topic "Alta frequenza"

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Schiavone, Serena. "Valutazione della strumentazione per elettrochirurgia ad alta frequenza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15891/.

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Abstract:
Questo elaborato si pone l’obiettivo di confrontare le diverse tecnologie utilizzate per l’emostasi e la dieresi dei tessuti. Sono state valutate le seguenti apparecchiature: elettrobisturi monopolare e bipolare, laser, bisturi ad ultrasuoni, Ligasure. La valutazione è stata sviluppata sia da un punto di vista elettronico e dunque strutturale, sia da un punto di vista applicativo, mediante un’analisi dei vari ambiti in cui le varie apparecchiature trovano utilizzo. E’ stata focalizzata l’attenzione sul problema del danno termico dovuto al normale funzionamento degli apparecchi biomedicali, che coinvolge la generazione di calore e un aumento di temperatura. Una valida alternativa ai classici elettrobisturi che minimizza il problema del danno termico è il bisturi a Risonanza Quantica Molecolare di cui si studiano nei dettagli modalità e principi di funzionamento.
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Ciavatta, Stefano <1973&gt. "Modellazione di dati ambientali rilevati ad alta frequenza." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/10579/377.

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3

Caruzzo, Francesco <1993&gt. "I Mercati veloci: il Trading ad Alta Frequenza." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10671.

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4

Serafini, Eugenio. "Studio di un trasformatore trifase ad alta frequenza per convertitori switching." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8644/.

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Bellanca, Andrea. "Internet of Things per il monitoraggio di segnali ad alta frequenza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14241/.

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Abstract:
Internet of Things (IoT) è un neologismo coniato nei primi anni duemila per indicare l'estensione di Internet ai più svariati oggetti di uso quotidiano. Si stima che, al giorno d'oggi, più di 5 miliardi di dispositivi siano connessi alla rete e che, nell'arco di pochi anni, tale numero sia destinato a crescere in maniera esponenziale. Il collegamento in rete di una tipologia così eterogenea di dispositivi ha aperto un mondo di nuove possibilità: infatti tutti questi dispositivi connessi alla rete, grazie a chip e sensori appositi, sono in grado di comunicare l'uno con l'altro scambiandosi informazioni sul mondo che li circonda e possono, almeno teoricamente, autoregolarsi senza alcun intervento dell'uomo. IoT ha dunque un numero elevatissimo di applicazioni che, in un futuro non tanto lontano, promettono di portare un miglioramento della qualità della vita. Un'indispensabile tecnologia per l'IoT è l'identificazione dei segnali a radiofrequenza (RF). L'obbiettivo di questa tesi è proprio quello di monitorare ed elaborare, attraverso un sistema a basso costo, segnali a RF provenienti dalle bande ISM e GSM per capire se e a quali frequenze sono attivi, in un certo ambiente, dei dispositivi di qualsiasi genere. Il sistema che si è scelto di utilizzare è chiamato SDR (Software Defined Radio). Questa è una tecnologia abbastanza recente che permette l'acquisizione di segnali radio in cui la maggior parte delle funzionalità, normalmente realizzate con hardware apposito, sono invece implementate da un software che si occuperà dell'elaborazione principale del segnale attraverso una serie di tecniche e algoritmi noti come DSP (Digital Signal Processing). In particolare si è utilizzato il dispositivo RTL-SDR NESDR Mini, realizzato dalla NooElec, che è stato poi interfacciato con MATLAB grazie all'utilizzo di appositi pacchetti ed estensioni.
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6

Benedetti, Gianluca. "Internet of Things per il monitoraggio di segnali ad alta frequenza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17647/.

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Abstract:
Tra le innumerevoli applicazioni dell'Internet of Things quella che viene trattata in questo elaborato si concentra sul monitoraggio di ambienti indoor tramite sorgenti WiFi, fornendo un sistema a basso costo passivo, con l'obiettivo specifico di effettuare la Detection del Target, termine con il quale si vuole indicare ad esempio un oggetto, persona o veicolo presente nell'area di riferimento. Ciò viene fatto sfruttando i cosiddetti Signals of Opportunity, segnali presenti abitualmente in aria come quelli provenienti dai ripetitori delle stazioni radio, dalle strutture di trasmissione dei canali televisivi, dalle stazioni base delle reti mobili o come in questo caso dalle stazioni base WiFi, ovvero gli Access Point. Più precisamente dunque l'attività di tesi consiste nell'implementazione di un sistema che possa essere in grado di rilevare la presenza di una persona all'interno di una stanza tramite la ricezione dei beacon, segnali che l'Access Point invia periodicamente per comunicare agli eventuali ricevitori presenti che è acceso. I segnali WiFi, infatti, grazie alla loro ampia larghezza di banda ed anche grazie all'ampia copertura e accessibilità che offrono, costituiscono un’ottima soluzione per applicazioni di questo tipo. Si analizzeranno quindi mediante MATLAB i dati trasmessi dall'Access Point e acquisiti da un apposito ricevitore, l'HackRF One, in due casi differenti: situazione di Empty Room e situazione con Target. Infine, tramite l'Analisi delle Componenti Principali si verificherà se effettivamente può esserci una distinzione tra queste due condizioni e quindi se può essere effettuata o meno la detection, testando anche la robustezza del sistema con la modifica di alcuni parametri.
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7

NANNI, ANTONIO. "Caratterizzazione e modellistica di transistori ad alta frequenza per applicazioni a basso rumore ed ad alta potenza." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/996.

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Abstract:
Le applicazioni commerciali nel settore delle comunicazioni personali e wireless, nei sistemi di telerilevamento e RADAR, nonché per l’elettronica di bordo satellitare ed avionica, richiedono all’elettronica di front-end prestazioni sempre più stringenti sia in termini di banda utilizzata che di potenza di uscita e di basso rumore. Tali richieste impongono da un lato la rivisitazione critica e l’adeguamento delle metodologie di progetto sin qui utilizzate per lo sviluppo dei sistemi a microonde/onde millimetriche, e dall’altro spingono alla ricerca di tecnologie e di dispositivi attivi in grado di soddisfare i requisiti operativi di densità di potenza a millimetro (mm) e bassa rumorosità. Rivolgendo l’attenzione alle applicazioni ad ampio segnale, le prestazioni in termini di potenza di uscita sono essenzialmente dettate dalle limitazioni fisiche imposte dal dispositivo attivo. In maggiore dettaglio, le escursioni della corrente di uscita dei transistori sono limitate dalla conduzione diretta della giunzione tra i terminali di Gate e Source e dallo strozzamento del canale attivo (pinch-off), mentre le escursioni della tensione di uscita sono confinate tra il breakdown del dispositivo e la sua zona ohmica. E’ evidente, quindi, che l’aumento delle capacità di generazione di potenza passa necessariamente per l’aumento della corrente massima sostenuta dal dispositivo, nella condizione di canale completamente aperto, e l’aumento della tensione di breakdown. Il primo approccio è di norma seguito, una volta ottimizzata la tecnologia del dispositivo, dall’aumento della periferia complessiva di Gate dello stesso (ovvero scalando le dimensioni complessive), fino a raggiungere i livelli di corrente massimi ammissibili dalla stessa tecnologia costruttiva. Per aumentare ulteriormente la potenza di uscita si deve quindi passare necessariamente per l’aumento della tensione di breakdown del dispositivo. Tale tensione massima è limitata essenzialmente dal livello del campo elettrico raggiunto nella regione compresa tra i terminali di Gate e di Drain, che tende normalmente a raggiungere valori molto elevati, determinando successivamente l’instaurarsi di fenomeni distruttivi. Per la realizzazione di Field Effect Transistor (FET) ad alta tensione di breakdown (High Breakdown Voltage, HBV) la ricerca mostra oggi due differenti approcci: l’utilizzo di nuovi semiconduttori, detti ad ampio Gap, (Wideband Gap, WBG) come i FET in Nitrurio di Gallio (GaN), oppure la costruzione di particolari strutture realizzative del terminale di Gate, come il Field Plate (FP), applicabile sia ai FET in Arseniuro di Gallio (GaAs) sia in GaN. L’applicabilità di entrambi gli approcci al panorama commerciale dell’elettronica ad alta frequenza dipende principalmente dalla comprensione dei fenomeni fisici che avvengono in tali dispositivi attivi, e che tale comprensione sia opportunamente accompagnata da una precisa caratterizzazione e da un’accurata modellistica. La fase di caratterizzazione insieme alla fase di modellazione di FET è, infatti, il punto di partenza per determinare la fattibilità e l’implementazione di un qualsiasi apparato elettronico utilizzante tecnologie innovative. La misura e la modellistica di dispositivi sono quindi due aree di ricerca che progrediscono in parallelo, ma nelle quali i progressi dell’una si traducono immediatamente in progressi dell’altra, essendo tra loro strettamente correlate. In questo contesto la tesi di Ricerca svolta ha come obiettivo l’analisi delle prestazioni di potenza e di rumore dei nuovi HBV FET in GaAs ed in GaN e lo studio e l’ottimizzazione delle fasi di caratterizzazione e modellistica ad essi associati. In questo lavoro di ricerca si descrive e si analizza nel Capitolo 1 la fase di caratterizzazione lineare effettuata su tali dispositivi attivi. In particolare sono presentate le prestazioni in termini di Guadagno, frequenze di taglio e Fattori di Rumore minimo delle due differenti tecnologie attraverso un banco automatico di misure a parametri [S] ed un banco di misura Cold-Source Pull. Nel Capitolo 2 è presentato il lavoro di modellistica lineare effettuato nei tre anni di Dottorato ed orientato alle applicazione a basso rumore su dispositivi in tecnologia GaN. In questo Capitolo sono quindi descritte e commentate le metodologie comunemente utilizzate per l’estrazione dei modelli a circuito equivalente. Tali metodologie sono state quindi applicate per la realizzazione di un modello a temperatura equivalente di rumore relativo ad un FET in tecnologia GaN sul quale sono stati effettuati come validazione Cold-Source Pull di rumore. Nel Capitolo 3 si rivolge l’attenzione alla caratterizzazione non lineare delle tecnologie HBV. In questo ambito è necessario individuare innanzitutto il metodo più accurato per determinare la massima corrente dei dispositivi attivi a RF, primo parametro assieme alla tensione di breakdown necessario per una corretta stima della densità di potenza a mm. E’ quindi descritto un nuovo approccio, alternativo ai sistemi di misura impulsati, per il rilevamento delle correnti dinamiche di dispositivi attivi. Tale metodologia è stato applicata a FET in tecnologia HBV in GaAs. Affianco al banco implementato per la caratterizzazione delle curve I/V a RF, si descrive un banco di Source-Load Pull utilizzato per caratterizzare in potenza gli HBV FET in analisi. Tale banco permette di stimare le densità di potenza a mm associate alle nuove tecnologie. Infine, nel Capitolo 4 è analizzato e commentato il lavoro di modellistica non lineare effettuato su HBV FET in GaN. Tale lavoro è stato finalizzato alla realizzazione di un modello non lineare seguendo l’approccio a circuito equivalente, validato dalle fasi di caratterizzazione descritte nel Capitolo 3. L’implementazione del modello ha inoltre fornito uno strumento molto utile durante la fase di progettazione di apparati elettronici ad elevata potenza ed alta linearità. Applicata l’analisi di Volterra a tale modello, si è definito un nuovo approccio di progettazione che consente di massimizzare le prestazioni di linearità di amplificatori di Potenza non riducendo le prestazioni di potenza saturata. Tale metodologia è stata validata tramite misure di Load-Pull armonico.
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Confalonieri, Alice. "Effetti dei campi elettromagnetici ad alta frequenza su cellule umane di trofoblasto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11462/.

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Abstract:
La crescente generazione e trasmissione di energia elettrica, con lo sviluppo di nuovi sistemi di telecomunicazione e delle applicazioni mediche e industriali, ha fatto sorgere la volontà di indagare sui potenziali effetti nocivi dei campi elettromagnetici (CEM) sulla fisiologia delle cellule dell’organismo umano. Lo scopo della tesi è quindi quello di svolgere attività di ricerca al fine di rendere disponibili dati affidabili sugli effetti biologici dei CEM, come prerogativa per la protezione della salute umana. Questo studio è incentrato sui potenziali effetti dei CEM ad alta frequenza (HF-EMF) su cellule umane di trofoblasto HTR-8/SVneo. Per simulare i CEM generati dall’uso di un telefono cellulare GSM (Global System for Mobile Communications) è stato utilizzato un sistema di esposizione realizzato dall’IT’S-Foundation di Zurigo. Gli esperimenti sono stati svolti a frequenza portante di 1.8 GHz con esposizione intermittente (5 minuti on 10 minuti off) per 1 e 24 ore. ediante il software che gestisce il funzionamento dell’irraggiatore sono state impostate tre modalità di irraggiamento: Continuos Wavelength signal (CW), GSM-217 Hz amplitude modulation e GSM-Talk. Gli esperimenti effettuati si basano sul confronto di campioni di cellule irraggiate e campioni di controllo. Dopo l’irraggiamento, sono stati fatti tre tipi di analisi per valutare tre endpoint: analisi delle citochine IL-6,IL-8,TNFα e MCP-1 per valutare l’infiammazione cellulare, colorazione con cristal violetto per valutare la migrazione cellulare, e infine analisi della Caspasi-3 per valutare l’apoptosi cellulare tramite la tecnica del Western Blotting. Le differenze di ciascun campione rispetto al controllo sono state valutate mediante t-test (Sigma Stat)(p < 0.05). Per nessuno degli esperimenti i campioni trattati sono risultati significativamente diversi dal controllo, potendo concludere che l’esposizione di cellule di trofoblasto a HF-EMF non provoca danni in termini di infiammazione, migrazione e apoptosi cellulare.
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Reali, Alessandro. "Tecniche di progetto per convertitori DC/DC switching ad alta frequenza di commutazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L'utilizzo di dispositivi Wide Band Gap (WBG) semiconductors permette di migliorare il trade-off esistente nei convertitori switching: all'aumentare della frequenza di switching, distorsione e banda migliorano mentre l'efficienza peggiora. Con tale tecnologia si riducono infatti di vari ordini di grandezza i tempi di commutazione con conseguente riduzione delle perdite a parità di frequenza di switching o, dualmente, è possibile aumentare la frequenza di switching a parità di efficienza. Se si utilizzano dispositivi WBG semiconductors bisogna però anche affrontare delle sfide di progettazione: poiché gli switch di potenza commutano velocemente elevate tensioni ed elevate correnti, i componenti attivi e passivi del convertitore sono sottoposti ad elevati slew rate di tensione e di corrente. Di conseguenza è necessario che la PCB, i packages dei dispositivi e tutti i componenti passivi abbiano parassiti ridotti, o comunque è necessario tener conto in maniera accurata di tali parassiti in fase di progettazione, altrimenti si va incontro ad un aumento delle perdite e delle problematiche di affidabilità dei componenti e di interferenza elettromagnetica (EMI). Per tener conto in maniera precisa dei parassiti che devono essere minimizzati tramite l'ottimizzazione del layout non è sufficiente eseguire delle simulazioni time-domain che considerano il layout come una fase successiva all’analisi e le cui connessioni circuitali sono quasi ideali. Si è quindi utilizzato il tool Advanced Design System (ADS), ed in particolare PEPro, di Keysight Technologies per tener conto del layout già in fase di analisi ricorrendo ad una tecnica tipica dell’ambito RF: la simulazione elettromagnetica delle connessioni della board. La tecnologia presa in esame è la IMS Evaluation Platform della GaN Systems in configurazione 3 kW Half Bridge - Synchronous Buck DC/DC.
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Vacca, Antonio. "Influenza dei termini del II ordine sul comportamento meccanico di solidi eccitati ad alta frequenza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/408/.

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Books on the topic "Alta frequenza"

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Savino, E. Guida ai sinonimi: Delle parole di base e a più alta frequenza. Milano: Mursia, 1996.

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Bevitori, Paolo. Inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza: Aspetti tecnici, sanitari e normativi : campi elettromagnetici generati da sistemi fissi di telecomunicazione e dispositivi elettronici. Rimini: Maggioli, 2000.

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Graglia, Roberto D., Giuseppe Pelosi, and Stefano Selleri, eds. International Workshop on Finite Elements for Microwave Engineering. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-968-9.

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Abstract:
When Courant prepared the text of his 1942 address to the American Mathematical Society for publication, he added a two-page Appendix to illustrate how the variational methods first described by Lord Rayleigh could be put to wider use in potential theory. Choosing piecewise-linear approximants on a set of triangles which he called elements, he dashed off a couple of two-dimensional examples and the finite element method was born. … Finite element activity in electrical engineering began in earnest about 1968-1969. A paper on waveguide analysis was published in Alta Frequenza in early 1969, giving the details of a finite element formulation of the classical hollow waveguide problem. It was followed by a rapid succession of papers on magnetic fields in saturable materials, dielectric loaded waveguides, and other well-known boundary value problems of electromagnetics. … In the decade of the eighties, finite element methods spread quickly. In several technical areas, they assumed a dominant role in field problems. P.P. Silvester, San Miniato (PI), Italy, 1992 Early in the nineties the International Workshop on Finite Elements for Microwave Engineering started. This volume contains the history of the Workshop and the Proceedings of the 13th edition, Florence (Italy), 2016 . The 14th Workshop will be in Cartagena (Colombia), 2018.
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Russo, Domenico. LIN: Lessico italiano di notorietà 2004 : il lessico di alta disponobilità [sic]. Roma: Aracne, 2005.

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Russo, Domenico. LIN: Lessico italiano di notorietà 2004, il lessico di alta disponobilità [sic]. Roma: Aracne, 2005.

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Dougherty, Joseph. From altar-throne to table: The campaign for frequent Holy Communion in the Catholic Church. Lanham, Md: Scarecrow Press, Inc., 2010.

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From altar-throne to table: The campaign for frequent Holy Communion in the Catholic Church. Lanham, Md: Scarecrow Press, Inc., 2010.

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Marco, Veneziani, and Vico Giambattista 1668-1744, eds. Giambattista Vico: Principj di scienza nuova d'intorno alla comune natura delle nazioni : concordanze e indici di frequenza dell'edizione di Napoli 1744. Firenze: L.S. Olschki, 1997.

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9

Manzini, Gianna. Lettere a Giuseppe Dessí e a Luisa. Edited by Alberto Baldi. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-923-2.

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Abstract:
L’amicizia tra Gianna Manzini e Giuseppe Dessí, ricostruita in questo libro grazie alle ricerche di Alberto Baldi, era nata alla metà degli anni 40, nell’ambito delle collaborazioni alla rivista «Prosa», e sarebbe durata fino al ’74, anno della morte della scrittrice. Agli incontri romani, un tempo frequenti tra i due, si sarebbe sostituito a causa di lontananze forzate un fitto dialogo epistolare, destinato a coinvolgere i rispettivi compagni. Nelle sue lettere, in toni sempre più confidenziali, la Manzini parla a Dessí della malattia e della morte, allude talvolta a complessi rapporti familiari, lamenta la difficoltà di conciliare il lavoro letterario con la vita privata, confidando sempre nella comprensione, vicinanza e discrezione dell’amico, da cui spera aiuto anche per riuscire a capire il non sempre facile carattere di Enrico Falqui. In appendice al carteggio, adeguatamente annotato, viene riproposto un singolare inedito dal titolo I sogni di Dessí che la Manzini aveva realizzato per una trasmissione radiofonica degli anni 60 (l’Almanacco dei sogni). A chiudere il volume una preziosa antologia della critica dispersa, che raccoglie recensioni e saggi apparsi su quotidiani e riviste dedicati ai lavori della scrittrice.
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Alta Frequenza. Independently Published, 2020.

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Book chapters on the topic "Alta frequenza"

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Moneglia, Massimo. "Predicati generali ad alta frequenza nei corpora orali delle lingue romanze." In XXVe CILPR Congrès International de Linguistique et de Philologie Romanes, edited by Maria Iliescu, Heidi Siller-Runggaldier, and Paul Danler, 4–497. Berlin, New York: De Gruyter, 2010. http://dx.doi.org/10.1515/9783110231922.4-497.

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2

Frank, Uwe, and Evelina Tacconelli. "Patogeni più frequenti — Scelta degli antibiotici." In La guida Daschner alla Terapia antibiotica in ospedale, 58–64. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1735-1_8.

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3

Tylusinska-Kowalska, Anna. "Commento alla traduzione. Traduttori non sempre traditori." In Traduzione di A presença dos dias / La presenza dei giorni, 19–22. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-138-9.04.

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Abstract:
Starting from a statement of Pirandello concerning the art of translation, the essay aims to reflect on the concept of translator and on the frequent false attribution of traitor. In addition to this, the essay focuses on the Italian translation of the literary work of Adalberto Alves A presença dos dias / La presenza dei giorni.
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4

Frank, Uwe, and Evelina Tacconelli. "Trattamento delle forme più frequenti di endocarditi batteriche." In La guida Daschner alla Terapia antibiotica in ospedale, 221–24. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1735-1_11.

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5

De Backer, Jacques. "Scapula alata: een tijdelijk maar frequent voorkomend restletsel na borstamputatie met okselklierresectie." In Fysiotherapeutische casuïstiek, 1136–41. Houten: Bohn Stafleu van Loghum, 2006. http://dx.doi.org/10.1007/978-90-313-8645-1_181.

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6

Mineo, Lorraine, and S. K. Majumdar. "Ectomycorrhizae in oaks (Quercus alba, Q. rubra) in Northeastern Pennsylvania woodlands: Morphology, frequency and implied physiology and ecology." In Concepts in Mycorrhizal Research, 315–31. Dordrecht: Springer Netherlands, 1996. http://dx.doi.org/10.1007/978-94-017-1124-1_11.

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7

Weight, Christopher. "Sunitinib Versus Interferon Alfa in Metastatic Renal Cell Carcinoma." In 50 Studies Every Urologist Should Know, 119–22. Oxford University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1093/med/9780190655341.003.0021.

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Abstract:
This chapter summarizes the findings of one of the earliest trials of targeted therapy with a protein kinase inhibitor in patients with previously untreated, metastatic renal cell carcinoma who received either systemic sunitinib or interferon alfa. The study found better progression-free survival and overall survival in patients who received sunitinib. Diarrhea was the most common adverse event in the sunitinib group and was much more frequent compared to the interferon alfa group
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Custódia da Silva, Irene, Maria Janaína do Ó Vieira, Lorena Pinheiro Braga, Sarah Lucena Nunes, Jayana Castelo Branco Cavalcante de Meneses, and Glícia Uchôa Gomes Mendonça. "Aplicação de jogo educativo sobre vias de administração de medicamentos." In Educação para o cuidado seguro: O papel (trans)formador da Universidade, 85–94. Sertão Cult, 2022. http://dx.doi.org/10.35260/67960777p.85-94.2022.

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Abstract:
Por volta do ano de 1999, através do Relatório “Errar é humano”, publicado nos Estados Unidos, surgiu e se desenvolveu a preocupação com o que chamamos de Segurança do Paciente. Faz-se mister, portanto, desenvolver ações enérgicas e atitudes contundentes no sentido de sensibilizar os discentes a serem agentes difusores de práticas embasadas na busca de máxima segurança nos ambientes de ensino-aprendizagem, da saúde básica até o mais alto nível de assistência em saúde. Envolta nesse contexto, a Universidade Regional do Cariri, através do Curso de Graduação em Enfermagem, da Unidade Descentralizada de Iguatu, desenvolveu o Projeto de Extensão “Educação para o Cuidado Seguro”, uma iniciativa pioneira e diferenciada, que tem suas estratégias devidamente explicitadas e detalhadas, uma a uma, em cada capítulo, servindo, mormente, de inspiração para que seja cada vez mais frequente a prática em saúde livre de danos.
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Erasmo Alves dos Santos, Francisco, Karla Joyce Vieira da Silva, Vinícius Rodrigues de Oliveira, Irene Custódia da Silva, Glícia Uchôa Gomes Mendonça, and Jayana Castelo Branco Cavalcante de Meneses. "Higienização das mãos para usuários de um serviço de saúde mental: contribuições do projeto de extensão." In Educação para o cuidado seguro: O papel (trans)formador da Universidade, 131–43. Sertão Cult, 2022. http://dx.doi.org/10.35260/67960777p.131-143.2022.

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Abstract:
Por volta do ano de 1999, através do Relatório “Errar é humano”, publicado nos Estados Unidos, surgiu e se desenvolveu a preocupação com o que chamamos de Segurança do Paciente. Faz-se mister, portanto, desenvolver ações enérgicas e atitudes contundentes no sentido de sensibilizar os discentes a serem agentes difusores de práticas embasadas na busca de máxima segurança nos ambientes de ensino-aprendizagem, da saúde básica até o mais alto nível de assistência em saúde. Envolta nesse contexto, a Universidade Regional do Cariri, através do Curso de Graduação em Enfermagem, da Unidade Descentralizada de Iguatu, desenvolveu o Projeto de Extensão “Educação para o Cuidado Seguro”, uma iniciativa pioneira e diferenciada, que tem suas estratégias devidamente explicitadas e detalhadas, uma a uma, em cada capítulo, servindo, mormente, de inspiração para que seja cada vez mais frequente a prática em saúde livre de danos.
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Pinheiro Braga, Lorena, Maria Luiza Santos Ferreira, José Gerfeson Alves, Maria Janaína do Ó Vieira, Jayana Castelo Branco Cavalcante de Meneses, and Glícia Uchôa Gomes Mendonça. "Dinâmica educativa sobre o protocolo de higienização das mãos: relato de experiência / 49." In Educação para o cuidado seguro: O papel (trans)formador da Universidade, 49–59. Sertão Cult, 2022. http://dx.doi.org/10.35260/67960777p.49-59.2022.

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Abstract:
Por volta do ano de 1999, através do Relatório “Errar é humano”, publicado nos Estados Unidos, surgiu e se desenvolveu a preocupação com o que chamamos de Segurança do Paciente. Faz-se mister, portanto, desenvolver ações enérgicas e atitudes contundentes no sentido de sensibilizar os discentes a serem agentes difusores de práticas embasadas na busca de máxima segurança nos ambientes de ensino-aprendizagem, da saúde básica até o mais alto nível de assistência em saúde. Envolta nesse contexto, a Universidade Regional do Cariri, através do Curso de Graduação em Enfermagem, da Unidade Descentralizada de Iguatu, desenvolveu o Projeto de Extensão “Educação para o Cuidado Seguro”, uma iniciativa pioneira e diferenciada, que tem suas estratégias devidamente explicitadas e detalhadas, uma a uma, em cada capítulo, servindo, mormente, de inspiração para que seja cada vez mais frequente a prática em saúde livre de danos.
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Conference papers on the topic "Alta frequenza"

1

Esteves, Gustavo Queiroz, Marco Túlio Sá Cabral, Ricardo Mazon, and Wanderson Jesus. "PENEIRAS DE ALTA FREQUENCIA NO BENEFICIAMENTO MINERAL." In 44º Seminário de Redução de Minério de Ferro e Matérias-primas, 15º Simpósio Brasileiro de Minério de Ferro e 2º Simpósio Brasileiro de Aglomeração de Minério de Ferro. São Paulo: Editora Blucher, 2014. http://dx.doi.org/10.5151/2594-357x-25373.

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2

Baryshev, A. M., A. V. Khudchenko, and R. Hesper. "Dual frequency extension for ALMA." In 2012 37th International Conference on Infrared, Millimeter, and Terahertz Waves (IRMMW-THz 2012). IEEE, 2012. http://dx.doi.org/10.1109/irmmw-thz.2012.6379498.

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Terra, Rafael, Micaella Coelho, Lucas Cruz, Marco Garcia-Zapata, Luiz Gadelha, Carla Osthoff, Diego Carvalho, and Kary Ocaña. "Gerência e Análises de Workflows aplicados a Redes Filogenéticas de Genomas de Dengue no Brasil." In Brazilian e-Science Workshop. Sociedade Brasileira de Computação, 2021. http://dx.doi.org/10.5753/bresci.2021.15788.

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Abstract:
Processos evolutivos e dispersão de genomas de Dengue no Brasil são relevantes na direção do impacto e vigilância endemo-epidêmico e social de arboviroses emergentes. Árvores e redes filogenéticas permitem exibir eventos evolutivos e reticulados em vírus originados pela alta diversidade e taxa de mutação de recombinação homóloga frequente. Apresentamos um workflow científico paralelo e distribuído para redes filogenéticas desenhado para trabalhar com a diversidade de ferramentas e recursos em experimentos da biologia computacional e acoplados a ambientes de computação de alto desempenho. Apresentamos uma melhoria no tempo de execução de aproximadamente 5 vezes em comparação com a execução sequencial em análises de genomas de dengue e com identificação de eventos de recombinação.
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Maciel dos Santos, Luísa. "Infecção do trato urinário assintomática e principais complicações: Relato de Caso." In Semana Online Acadêmica de Medicina. Congresse.me, 2022. http://dx.doi.org/10.54265/xkxq9996.

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Abstract:
Infecção do trato urinário (ITU) é a presença de agente infeccioso no sistema urinário, envolve o trato urinário baixo (uretra e bexiga) e/ou alto (rins e ureteres) e pode resultar em bacteremia, sepse, hidronefrose e falência renal. Sua incidência varia conforme idade e sexo, sendo mais comum em neonatos do sexo masculino e em mulheres devido a questão anatômica da uretra ser mais curta se comparada a do homem. O objetivo é relatar o atendimento de paciente com pielonefrite e ressaltar a importância do diagnóstico precoce para prevenir as possíveis complicações da ITU alta. Apresenta-se o quadro de paciente do sexo feminino, 23 anos. Manifestou os sintomas clínicos de lombalgia, cólica, febre de 39º e sinal de Giordano positivo bilateral no exame físico, nega disúria e polaciúria. Foi realizado exame qualitativo de urina (EQU), urocultura e ultrassonografia abdominal (US) para verificar alterações do sistema urinário. EQU: proteinúria, presença de nitrito e esterase leucocitária, urocultura indicou Escheria coli (patógeno mais frequente associado à ITUs), com >100.000 ufc/mL apontando para bacteriúria assintomática e US sem sinais hidronefrone ou nefrolitíase. Diagnostico de ITU alta, foi feito tratamento com nitrofurantoína por 7 dias. Após 10 meses a paciente foi acometida outra vez pela infecção. Apresentou sintomas apenas de pielonefrite novamente. Tratamento feito com sulfametoxazol + trimetoprima por 3 dias, indicado para bacteriúra assintomática. Paciente evoluiu bem, contudo é importante estar alerta a qualquer sintoma nos próximos 2 meses para diagnóstico de ITU recorrente, podendo assim individualizar estratégias de prevenção como antibioticoterapia, evitando comprometimento renal. PALAVRAS-CHAVE: Escheria coli, Hidronefrose, Pielonefrite, Proteinúria
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5

Rezende, Katiane Aparecida Vilela de, Adriano de Paula Sabino, Jaqueline Germano de Oliveira, Marcelo Antônio Pascoal Xavier, Annamaria Ravara Vago, and Maria Gabrielle de Lima Rocha. "Análise molecular do DNA-HPV-16 e papilomavírus humano 6/11 em amostras de condiloma acuminado e carcinoma penianos." In XIII Congresso da Sociedade Brasileira de DST - IX Congresso Brasileiro de AIDS - IV Congresso Latino Americano de IST/HIV/AIDS. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/dst-2177-8264-202133p032.

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Abstract:
Introdução: O câncer peniano é representado por 2% dos casos de câncer associados ao papilomavírus humano. Seu diagnóstico costuma ser tardio, levando a tratamentos caros e agressivos, mutilação e até mesmo amputação do membro. O papilomavírus humano também está associado a uma lesão proliferativa benigna denominada condiloma acuminado, que tem alta morbidade. Existem fortes evidências de que pacientes com condiloma acuminado apresentam maior chance de desenvolver tumores malignos quando comparados aos pacientes sem essa lesão. Objetivo: Avaliar a presença e a genotipagem do papilomavírus humano em amostras incluídas em parafinas, além de verificar a carga viral do papilomavírus humano 6/11 e 16 e o estado físico do papilomavírus humano 16 e correlacionar esses dados com a presença de múltiplas infecções a análise histopatológica utilizando a técnica reação em cadeia da polimerase em tempo real. Resultados: A prevalência da infecção por papilomavírus humano foi de 52% nas amostras de câncer, tendo 17% apresentarado múltiplas infecções com vírus de baixo e alto risco. Das amostras de condiloma, 80% foram positivas para DNA-HPV, sendo 12% com múltiplas infecções. Foi encontrada ampla variação de carga viral tanto do papilomavírus humano 6/11, quanto do papilomavírus humano 16. Das amostras de condiloma acuminado, 76% apresentaram algum grau de integração, assim como todas as amostras de câncer peniano. Conclusão: Múltiplas infecções com vírus de alto e baixo risco é algo frequente em lesões benignas. Acredita-se que esse é um dos fatores que podem potencializar o desenvolvimento de lesões. A grande variação da carga viral pode dificultar a sua utilização como marcador no diagnóstico precoce do câncer peniano. A integração é um fenômeno frequente e pode constituir um fator importante para a carcinogênese, mas não único.
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He, Hao, William R. Dent, and Christine Wilson. "Tracking ALMA System Temperature with Water Vapor Data at High Frequency." In Millimeter, Submillimeter, and Far-Infrared Detectors and Instrumentation for Astronomy XI, edited by Jonas Zmuidzinas and Jian-Rong Gao. SPIE, 2022. http://dx.doi.org/10.1117/12.2642946.

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de Paula Pinto, Vicente, Eduardo Xavier Seimetz, Alexandre Santos Jerônimo da Costa, Rafael Espindola Canata, Rodoílton Stevanato, Welitom Rodrigues Borges, Francisco José Fonseca Ferreira, and Willian Giovanni Zan. "A comparison between time and frequency domain IP applied to gold prospecting at Alta Floresta Gold Province (MT-Brazil)." In 15th International Congress of the Brazilian Geophysical Society & EXPOGEF, Rio de Janeiro, Brazil, 31 July-3 August 2017. Brazilian Geophysical Society, 2017. http://dx.doi.org/10.1190/sbgf2017-113.

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Rodrigues, Lara de Siqueira, Taina Amorim Gomes, Leandro Teixeira Abreu, Mariana Aranha Lobo e. Silva, and Elisângela Doufem Kato. "Acretismo placentário com diagnóstico intraoperatório." In 44° Congresso da SGORJ - XXIII Trocando Ideias. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2020. http://dx.doi.org/10.5327/jbg-0368-1416-2020130283.

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Abstract:
Introdução: Placenta prévia é aquela situada total ou parcialmente no segmento inferior do útero. Esse quadro vem se tornando cada vez mais frequente e está relacionado ao aumento no número de cesáreas. Acretismo placentário é uma de suas complicações mais temidas, sendo caracterizado como aderência anormal da placenta na parede uterina. A depender da profundidade da invasão, a placenta pode ser definida como acreta (adere ao miométrio); increta (invade miométrio) e percreta, podendo alcançar órgãos vizinhos, sendo o tipo mais raro. Essa condição pode levar a hemorragia maciça e outras complicações, sendo potencialmente fatal. Objetivos: Relatar caso de paciente com diagnóstico de placenta percreta durante o parto e alertar sobre a importância do diagnóstico precoce para evitar complicações. Materiais e Métodos: Relato de caso clínico baseado na coleta de dados de prontuário de paciente diagnosticada com placenta prévia total, submetida à cesariana, na qual foi verificado acretismo placentário, sendo realizada histerectomia subtotal. Resultados: M.C.S., 37 anos, 3ª gestação, 1 parto vaginal e 1 cesárea anteriores, encaminhada a pré-natal de alto risco com idade gestacional de 35 semanas, sendo agendada interrupção da gestação com 37 semanas. Submetida à cesariana, com nascimento de feto em boa condição de vitalidade, e, durante o procedimento, identificada placenta percreta, com acometimento de bexiga até a camada muscular. Inventário da bexiga com ausência de acometimento da mucosa vesical. Procedeu-se à histerectomia subtotal e à sutura vesical. Hemorragia de difícil controle e instabilidade hemodinâmica, com transfusão de concentrados de hemácias. Optou-se por introdução de seis compressas na cavidade pélvica para controle de danos. Encaminhada à Unidade de Terapia Intensiva (UTI), intubada, em uso de aminas vasoativas e quadro grave. Recebeu transfusão de plasma e crioprecipitado, hidratação volêmica vigorosa e antibioticoterapia, apresentando disfunção renal aguda. No primeiro dia pós-cesariana, evoluiu com queda do hematócrito e labilidade pressórica, realizando-se laparotomia exploradora que não detectou sangramento ativo, lesão ureteral e constatou integridade das suturas, retirando as compressas. No segundo dia, foi extubada e, no dia seguinte, recebeu alta para a enfermaria, permanecendo sob vigilância. Alta hospitalar com sonda vesical sete dias após o parto, e o recém-nascido, nove dias. Retirada de sonda 15 dias após a cesariana, seguida de cistoscopia, que evidencia cicatrização completa da parede vesical. Conclusão: O acretismo placentário é uma grave complicação da placenta prévia, que apresenta alta mortalidade materna e fetal, sendo a placenta percreta uma forma rara. Diagnóstico antenatal é importante para ajudar a evitar complicações. A histerectomia abdominal é o tratamento mais indicado nesses casos, e não deve ser adiada frente ao quadro materno comprometido por sinais de choque ou outras complicações que demonstrem risco iminente à vida.
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Dias, Wanderson Roger Azevedo, Raimundo da Silva Barreto, and Edward David Moreno. "Instruction Compression in Runtime for Embedded Systems." In Simpósio em Sistemas Computacionais de Alto Desempenho. Sociedade Brasileira de Computação, 2011. http://dx.doi.org/10.5753/wscad.2011.17261.

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Abstract:
The efficient use of embedded systems relies heavily on appropriate strategies to optimize the execution time and power consumption. These systems are characterized by resource restrictions, including the amount of memory available for applications. However, there are several techniques that make the embedded systems more efficient. One of those techniques is the code compression; the proposals found in the analyzed literature assume that the code is compressed at compilation time and decompressed at runtime. This article proposes the development of a new method of compression and decompression (on-the-fly) called of MIC (Middle Instruction Compression). The MIC was compared with the Huffman method and both were implemented in hardware using VHDL and FPGA. The results of our experiments showed that the MIC achieved better performance when compared to Huffman for some programs from MiBench. We have reduced 17% the number of logical elements of FPGA and 6% clock frequency (in MHz) and 42% rate of compression.
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Molebny, Vasyl V., Ioannis G. Pallikaris, Leonidas P. Naoumidis, Eugene M. Smirnov, Leonid M. Ilchenko, and Vadym O. Goncharov. "High-precision double-frequency interferometric measurement of the cornea shape." In ALT '96 International Symposium: Laser Methods for Biomedical Applications, edited by Alexander M. Prokhorov, Costas Fotakis, and Vladimir Pustovoy. SPIE, 1996. http://dx.doi.org/10.1117/12.257378.

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