Academic literature on the topic 'Alfabetizzazione finanziaria'

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Dissertations / Theses on the topic "Alfabetizzazione finanziaria"

1

Zanin, Sara <1989&gt. "LE SCELTE FINANZIARIE: TRA FINANZA COMPORTAMENTALE ED ALFABETIZZAZIONE FINANZIARIA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4238.

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Abstract:
Quando ci si trova di fronte alla necessità, o volontà, di effettuare scelte finanziarie entrano in gioco diversi fattori tra loro contrapposti che bilanciati conducono a comportamenti che possono essere ottimali o meno. Secondo la teoria dell’utilità classica gli individui sono completamente razionali ed agiscono sempre cercando di massimizzare la loro utilità attesa. Questa teoria, nata agli inizi degli anni settanta del secolo scorso, era costruita su alcuni presupposti che col passare del tempo non sono più sembrati così realistici. La perfetta razionalità dell’investitore, una delle colonne portanti della teoria classica, è stata messa in discussione da una nuova corrente di studi chiamata finanza comportamentale. Questo nuovo filone di pensiero contrappone la teoria del prospetto alla teoria dell’utilità classica e dimostra come aspetti psicologici portino i soggetti a compiere scelte finanziarie non sempre ottimali. Si è cercato per tanto negli ultimi anni di contenere il proliferarsi di questi comportamenti non ottimali indagandone oltre che le cause anche le possibili soluzioni. Nuovi provvedimenti normativi e programmi di alfabetizzazione finanziaria sono stati predisposti per proteggere l’investitore e cercare di renderlo più attento e consapevole in materia finanziaria. Questo lavoro sarà pertanto suddiviso in tre capitoli tra loro complementari. Nel primo capitolo si farà un confronto tra i comportamenti ideali che gli investitori dovrebbero avere secondo la teoria classica e quelli che invece hanno in realtà. Questi modi di agire sono studiati dalla finanza comportamentale della quale verranno spiegati i concetti fondamentali e le più rilevanti teorie. Nel secondo capitolo si studieranno i provvedimenti che sono stati messi in atto per cercare di alfabetizzare gli individui e cercare di non farli incorrere in comportamenti non ottimali. Il terzo capitolo costituirà invece la parte empirica del lavoro. Verrà costruito un questionario ad hoc con il quale si cercherà di analizzare il comportamento dei soggetti nel prendere decisioni di carattere finanziario. Saranno formulate domande contenenti i principali errori evidenziati dalla finanza comportamentale e si studierà come e se le risposte date cambino in seguito alla spiegazione del comportamento corretto che il soggetto razionale dovrebbe tenere. L’obiettivo principale è quello di capire l’effettiva utilità dell’alfabetizzazione e dell'educazione finanziaria contro i comportamenti innati degli individui.
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2

GRAZIOLI, RICCARDO. "VULNERABILITA' E ALFABETIZZAZIONE FINANZIARIA. EVIDENZE EMPIRICHE DALL'INDAGINE IACOFI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2023. http://hdl.handle.net/10280/138062.

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Abstract:
L’every day financialization in atto da oltre vent’anni ha accresciuto l’interesse da parte di istituzioni, organizzazioni internazionali e ricerche accademiche verso l’alfabetizzazione finanziaria e la conseguente implementazione di strategie che la promuovono – come le iniziative di educazione finanziaria – per lo sviluppo della financial capability e il perseguimento del financial well-being. Questa ricerca mira ad indagare la relazione esistente tra la vulnerabilità e l’alfabetizzazione finanziaria, cercando di testare, nello specifico, se maggiori livelli di conoscenza finanziaria aiutino a prevenire la vulnerabilità di una famiglia e quindi a ridurne il rischio di esclusione finanziaria e sociale. è stato utilizzato un modello logistico multivariato applicato a un campione inedito di famiglie residenti in Italia (N=4.412) ottenuto dall’unificazione armonizzata delle prime due wave (2017 e 2020) dell’indagine IACOFI della Banca d’Italia. Il risultato principale, ottenuto grazie a un nuovo indicatore costruito sulla base di due variabili del dataset, mostra che il 56,6% delle famiglie manifesta una condizione di vulnerabilità finanziaria e che generalmente all’aumentare del livello di conoscenza diminuisce la probabilità che una famiglia si trovi in una situazione di vulnerabilità. I giovani risultano essere i più vulnerabili, ma anche coloro su cui la conoscenza incide maggiormente, così come le famiglie che risiedono nel Centro Italia e nelle Isole che riescono a ridurre la probabilità di vulnerabilità a livelli simili di quelle nel Nord-Ovest. La conoscenza riduce la vulnerabilità anche delle famiglie che non riescono a risparmiare, ma non incide su quelle che risparmiano solo in modo informale. Emergono infine i fenomeni della cronicizzazione, da cui non ci si affranca tramite l’aumento della conoscenza, e dell’overconfidence che dovrebbe essere contrastato accrescendo la consapevolezza individuale.
The ‘every day financialization’ that has been taking place for over twenty years has increased the interest of institutions, international organisations and academics in financial literacy and the ensuing implementation of strategies that promote it – such as financial education initiatives – for the development of financial capability and the pursuit of financial well-being. This research aims at investigating the existing relationship between vulnerability and financial literacy, trying to test, specifically, whether higher levels of financial knowledge help preventing household vulnerability and thus reducing its risk of financial and social exclusion. A multivariate logistic model applied has been estimated on an original sample of households living in Italy (N=4,412) obtained from the harmonising of the first two waves (2017 and 2020) of the Bank of Italy's IACOFI survey was used. The main result, obtained thanks to a new indicator constructed on the basis of two variables in the dataset, shows that 56.6% of households experience financial vulnerability and that generally as the level of knowledge increases, the probability of a household to be in a vulnerable situation decreases. Young people are found to be the most vulnerable group, but also the one on which knowledge has the strongest impact, as well as households in the Centre of Italy and Islands that manage to reduce the probability of experiencing vulnerability to similar levels as those in the North-West. Knowledge also reduces the vulnerability of households that fail to save, but does not affect those that save only informally. Finally, there emerge the condition of chronicisation, which is difficult to escape by increasing knowledge, and of overconfidence, which should be countered by increasing individual awareness.
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3

Fantinel, Sebastiano <1997&gt. "Finanza comportamentale e alfabetizzazione finanziaria: influenze sulle decisioni previdenziali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19765.

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Abstract:
Questo studio analizza come alcuni fattori influenzino le scelte previdenziali. Diversi aspetti legati alla finanza comportamentale e all’alfabetizzazione finanziaria influiscono sulle decisioni previdenziali di ognuno di noi. Nonostante la rapida diffusione di prodotti finanziariamente complessi sul mercato al dettaglio (tra cui prestiti per studenti, mutui, carte di credito, conti pensionistici, rendite, ecc.), molti soggetti hanno dimostrato di non possedere competenze finanziarie tali da poter gestire in tranquillità il proprio patrimonio, raggiungendo quindi risultati finanziari subottimali. Un enigma di vecchia data è comprendere perché la maggior parte dei pensionati decida di non acquistare un’assicurazione sulla longevità sotto forma di rendite vitalizie. L’avversione alle perdite, la contabilità mentale e l’effetto framing possono spiegare, in parte, l’impopolarità delle rendite, inquadrandole come scommesse rischiose. Successivamente vengono analizzati ulteriori aspetti come i tratti della personalità (Big Five), la qualità della vita e il bridge job per comprenderne le implicazioni nel campo previdenziale; questo anche attraverso la somministrazione di un questionario, dove si è cercato di verificare, tramite vari quesiti, quali siano gli effetti e le relazioni di questi fattori rispetto all’ambito previdenziale. Tutti questi temi sono sicuramente d’attualità, si pensi ad esempio ai Baby Boomers che stanno entrando gradualmente in pensione e cercano nell’industria dell’investimento sistemi per generare reddito dai risparmi accumulati. Saper quindi investire il proprio patrimonio nel modo corretto e nelle giuste tempistiche diventa una scelta imprescindibile.
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4

Forcellini, Michele <1990&gt. "Alfabetizzazione finanziaria e fiducia nei consulenti: influenze sul processo di investimento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5360.

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Abstract:
Lo scopo del seguente elaborato è di studiare il ruolo di due fattori, l'alfabetizzazione finanziaria e la fiducia, nelle scelte di investimento degli individui e nella partecipazione degli stessi al mercato finanziario. Questi due fattori sono considerati, infatti, fondamentali per poter investire consapevolmente in un mercato dei capitali sempre più complesso dal punto di vista degli strumenti finanziari, rischioso e con andamenti molto altalenanti. Come è stato dimostrato da molte ricerche empiriche, il livello generale di alfabetizzazione finanziaria degli individui è alquanto preoccupante e non sufficiente per poter investire in modo proficuo nel contesto odierno, portando conseguenze negative per esempio nell'accumulazione di ricchezza e nella pianificazione alla pensione. Sono state così avviate diverse iniziative di educazione finanziaria, sia da parte di enti nazionali che sovranazionali, per aumentare la capacità delle persone di prendere decisioni finanziarie adeguate in base alle proprie necessità e situazioni soggettive. Gli effetti positivi di tali iniziative sono tuttavia oggetto di discussione. Anche la fiducia nei confronti dei consulenti finanziari ha un ruolo di primo piano nell'incentivare le persone ad investire in titoli rischiosi, come dimostrato da numerose ricerche in materia. Vari fattori influenzano il grado di fiducia delle persone nei confronti di questi soggetti, dal capitale sociale alla cultura/credenze personali, portando gli individui ad avere un diverso approccio verso il mercato finanziario. Attraverso la somministrazione di un questionario ad un campione di 255 individui non esperti di finanza, si è cercato di verificare effettivamente quale sia l'effetto congiunto di alfabetizzazione finanziaria e di fiducia delle persone, nel momento in cui esse devono prendere delle decisioni di carattere finanziario. In particolare si è cercato di capire se la conoscenza del livello di alfabetizzazione della propria controparte influenza la partecipazione al mercato finanziario e in che modo.
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5

Manzato, Elena <1994&gt. "Alfabetizzazione finanziaria e gestione del risparmio pensionistico. L'adesione alla previdenza complementare." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13243.

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Abstract:
Il tema dell’’alfabetizzazione finanziaria ha assunto una notevole rilevanza negli ultimi anni, anche per effetto della maggiore complessità ed instabilità dei mercati finanziari. Diverse ricerche hanno dimostrato che il livello di alfabetizzazione finanziaria degli individui è molto basso, con possibili ripercussioni sul loro benessere economico. Nonostante alfabetizzazione finanziaria e gestione del risparmio pensionistico sembrino due argomenti tra loro distanti, varie ricerche hanno riscontrato che il grado di financial literacy influisce sulle decisioni quotidiane, tra le quali quella di creare una pensione integrativa. In particolar modo oggi, alla luce delle recenti riforme pensionistiche e dell’allungamento della speranza di vita, crearsi una pensione integrativa in aggiunta alla pensione pubblica erogata dall’Inps, è diventato di fondamentale importanza per poter mantenere lo stesso tenore di vita anche dopo il pensionamento. Si intente quindi somministrare un questionario ad un campione non rappresentativo della popolazione italiana, al fine di verificare se si notano dei legami tra grado di alfabetizzazione finanziaria e partecipazione alla previdenza complementare.
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6

FORTE, GIOVANNI ANTONIO. "L’educazione finanziaria come una nuova dimensione del capitale umano: evidenze empiriche da un esperimento casuale e sul nesso tra crisi economica e alfabetizzazione finanziaria." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/11573/917997.

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Abstract:
The financial and economic crisis has increased the attention of academicians and policymakers on the importance of economic and financial literacy. This paper provides a synthesis of a PhD dissertation on topics related to financial education as a specific field of the more general issue of human capital and socioeconomic wellbeing. The first and second part of the dissertation present and discuss results from a randomized experiment on financial education run on secondary-school classes in three Italian cities. The findings obtained document the benefits of financial education, especially when the outcomes are distinguished by learning topic. Students in fact, significantly improve their knowledge on issues concerning institutional finance and macroeconomics, but not on ones concerning everyday life economics. The third part documents that people have searched more intensively the Internet for answers to their economic and financial questions during the period of financial crisis. Hence, the financial crisis itself proved to be an occasion enhancing the interest in financial and economic issues with consequences on financial literacy, especially for the part more directly related to the crisis itself.
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Books on the topic "Alfabetizzazione finanziaria"

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Brigandì, Sebastiano. alfabetizzazione Finanziaria e Previdenziale Degli Italiani. Independently Published, 2018.

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