Academic literature on the topic 'Agenzie di rating- Regolazione'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Agenzie di rating- Regolazione.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Agenzie di rating- Regolazione"

1

Reyneri, Emilio. "Come trovare un lavoro. Una storia italiana." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 157 (August 2020): 33–52. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-157002.

Full text
Abstract:
Dopo aver sinteticamente illustrato come è cambiata la regolazione normativa delle assunzioni in Italia dall'inizio del secolo scorso, l'articolo presenta come sono cambiati i modi di trovare lavoro negli ultimi 50 anni grazie a un'indagine longitudinale retrospettiva Istat. Con scarse relazioni con i mutamenti normativi, i principali cambiamenti sono stati: una lenta riduzione dei lavori trovati grazie a parenti, amici e conoscenti e per contro un aumento del ricorso ad annunci su giornali e internet, ad agenzie del lavoro private e al supporto di strutture formative (scuole e stage), mentre sono rimasti costanti i rapporti con datori di lavoro e hanno avuto un andamento curvilineo i concorsi pubblici e il ricorso a uffici pubblici. Tuttavia, questi mutamenti sono stati dovuti a un effetto di composizione, poiché per gli stessi livelli di istruzione e per gli stessi settori la distribuzione dei modi con cui è stato trovato il lavoro non è cambiata granché. L'ultimo paragrafo confronta alcuni esiti dei tre tipi di regolazione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro: mercato, reti e organizzazioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Anello, Francesca. "Validazione di uno strumento di etero- e auto-valutazione della competenza di organizzazione didattica a scuola." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 378–96. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12400.

Full text
Abstract:
Il contributo presenta uno strumento di etero-auto-valutazione della capacità di organizzazione dell'insegnamento in classe, che è stato usato per misurare negli insegnanti in formazione le abilità di previsione e sviluppo di un intervento didattico, di regolazione e riflessione sulla pratica. Osservare e decidere, pensare che cosa, perché e come insegnare, progettare e valutare in modo autentico, sono operazioni complesse e determinanti per creare l'humus organizzativo e metodologico che caratterizza lo sviluppo professionale dell'insegnante, anche riguardo alle competenze comunicative e riflessive (Perrenoud, 2012; Conole, 2014; Panke, 2019). La rating scale, con le azioni da osservare, è stata costruita a partire da alcuni recenti modelli di profilo professionale del docente e di competenze. Il processo di validazione è stato compiuto su un campione di tirocinanti che si preparavano a diventare maestri nella scuola primaria e dell'infanzia (n = 681); gli esiti delle analisi mostrano buone qualità metrologiche dello strumento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Di Renzo, Magda, Paolo Pace, Federico Bianchi di Castelbianco, Massimiliano Petrillo, Elena Vanadia, Simona D'Errico, and Monica Rea. "La percezione genitoriale dei cambiamenti emotivo-comportamentali nei bambini con disturbo dello spettro autistico, a quattro mesi dall'inizio della pandemia." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2022): 1–23. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13999.

Full text
Abstract:
I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da difficoltà nell'interazione socio-comunicativa, dalla presenza di comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi. In determinate circostanze, ad esempio durante un periodo di lockdown, quando l'isolamento sociale e il distanziamento diventano obbligatori per tutti, in particolare per le famiglie con un bambino con disturbo dello spettro l'interruzione delle routine quotidiane (scuola, terapia, tempo libero) rischia di minare il lavoro terapeutico e i progressi che faticosamente le famiglie avevano raggiunto fino a quel momento. In questo studio abbiamo monitorato 81 famiglie di bambini con disturbo dello spettro, valutandole prima dell'inizio della pandemia e circa 4 mesi dopo, per verificare quali comportamenti dei bambini fossero peggiorati e quali invece fossero rimasti stabili o anche migliorati. Le famiglie sono state intervistate, a febbraio e luglio 2020, attraverso rating scale standardizzate e i risultati hanno evidenziato un intensificarsi nei bambini di irrequietezza motoria, difficoltà nella regolazione del sonno, mentre non sono emersi peggioramenti nelle condotte autolesive o etero-aggressive, né nelle autonomie personali. Va considerato che tutte le famiglie coinvolte nella presente ricerca erano inserite in percorsi terapeutici e non hanno interrotto il percorso di supporto psicologico (online), con lo specifico obiettivo di sostenerli nel loro ruolo genitoriale nelle fasi più critiche vissute dai bambini, e nel renderli sempre più attivi nei processi di consolidamento delle competenze acquisite dai bambini.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Agenzie di rating- Regolazione"

1

PITARRESI, Valeria. "Agenzie di rating, mercati finanziari e modelli di responsabilità." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91266.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Turri, Martina <1990&gt. "Credibilità effettiva e percepita delle agenzie di rating." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6429.

Full text
Abstract:
L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare se il rating delle agenzie possa essere considerato uno strumento credibile e,se il mercato ripone fiducia nei loro giudizi. Al fine di comprendere al meglio l’ambito di applicazione si inserisce un primo capitolo per descriverne il contesto di riferimento e alcuni elementi chiave riguardanti il rischio di credito, ossia il rischio di cui le agenzie si occupano. Gli investitori necessitano di uno strumento adeguato che sia in grado di certificare l’informazione e di valutare la qualità del credito stesso. Sono queste, infatti, le motivazioni che portano alla nascita delle agenzie. In seguito l’analisi viene realizzata in relazione a due aspetti: il primo parte dal presupposto che, poiché il mercato ci creda, è necessario che tali agenzie svolgano in modo efficiente il proprio ruolo. Si verifica l’accuratezza dei loro giudizi e delle loro performance attraverso lo studio delle probabilità di default e delle matrici di transazione, grazie ai report annuali forniti dalle Agenzie stesse e dalle tabelle de “Il sole 24 ore”. Attraverso quest’ultime si esamina la relazione esistente tra l’emissione di obbligazioni e l’opinione delle agenzie su tali titoli. L’evidenza mostra come tale correlazione esista, testimoniando l’importanza del rating nel certificare un investimento nel mercato public. La seconda parte dell’elaborato è volta a dimostrare quanto i giudizi di rating si riflettano nei prezzi nel mercato finanziario e quanto l’andamento del ciclo economico condizioni i “voti” delle società. Lo studio della dinamica dello spread per classi di rating nel tempo, del cambiamento del premio per il rischio e dell’influenza delle migrazioni nel prezzo dei titoli, conferma infatti quanto queste variabili siano tra loro correlate e si condizionino a vicenda. I risultati dell’analisi portano alla conclusione che le agenzie di rating sono ancora uno strumento estremamente importante e di grande aiuto nelle valutazioni. E’ necessario però astrarre dal pensiero comune circa la garanzia assoluta della qualità del credito e considerare i loro giudizi come opinioni in merito al profilo di rischio;rischio che, seppur in diverse misure, è presente sia per i titoli classificati come speculative grade quanto per quelli investment grade.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

SAPONARO, MICHELE. "LA RESPONSABILITA' DELLE AGENZIE DI RATING NEI CONFRONTI DEITERZI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1550.

Full text
Abstract:
L’oggetto del presente lavoro è rappresentato dall'esame del rapporto tra l'attuale regolamentazione delle agenzie di rating e le regole di responsabilità civile cui le stesse agenzie possono essere assoggettate, anche alla luce del trattamento normativo riservato alle agenzie di rating dalla legislazione e dalla giurisprudenza statunitensi e delle teorie sviluppate dalla dottrina sul tema della responsabilità da informazione inesatta al mercato. L’attuale regolamentazione introdotta dall'Unione Europea svolge un ruolo determinante sia sotto il profilo dell'individuazione del fondamento della responsabilità, sia sotto quello della ricostruzione degli obblighi, della diligenza e della causalità materiale e giuridica. La disciplina comunitaria, anche alla luce della giurisprudenza statunitense, consente di prospettare uno scenario in cui i rater sono soggetti a regole di responsabilità differenziate in ragione del diverso status riconosciuto dalla normativa rilevante. La nuova regolamentazione comunitaria è chiamata a svolgere il duplice ruolo di fondare una sorta di private action da inadempimento in capo a qualunque investitore nei confronti di un’agenzia registrata e di contribuire a definire il perimetro degli obblighi esigibili da parte dell’agenzia, rafforzando la posizione del terzo investitore danneggiato dal rating inesatto e fornendo un efficace supporto agli strumenti di tutela di tipo pubblicistico.
The present work is focused on the examination of the relationship between the current regulation of credit rating agencies and the rules of civil liability to which agencies may be subject to, in light of the regulatory treatment of the U.S. credit rating agencies, both according legislation and case law, and the legal theories developed on the case of liability for incorrect information to the market. The regulation introduced by the European Union plays a major role to find out the basis of liability, the duties of diligence and the legal and material causality nexus. EU regulation, in light of U.S. case law, can envisage a scenario in which the raters are subject to different rules of liability on the basis of the different status recognized by the relevant legislation. The new EU regulation is called to play a dual role: to establish, although not explicitly, a sort of private action for negligence on the part of investors against a registered agency, and to help in defining the scope of the obligations of the credit rating agency, strengthening the position of the third investor damaged by inaccurate ratings and providing an useful support to the public enforcement remedies.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Colla, Denis <1986&gt. "Agenzie di rating: considerazioni sull'industria del credit rating e valutazioni sulla sua bontà." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2305.

Full text
Abstract:
Le Credit Rating Agencies (CRA) - originariamente erano concepite come delle società private col compito di fornire opinioni sul merito di credito (credit ratings) dei soggetti che richiedevano dei finanziamenti. Oggigiorno invece i credit rating - oltre ad espletare questa importante funzione - sono utilizzati come benchmark in molti contratti finanziari, processi di investimento, e soprattutto sono diventati il perno della regolamentazione in svariati ambiti. Per tale ragione, è essenziale che le agenzie di rating operino in condizioni di imparzialità perseguendo elevati standard di professionalità e diligenza. Le recenti crisi finanziarie, tuttavia, hanno evidenziato alcune problematicità all’interno del settore del rating, portando alcuni giornalisti, politici ed economisti perfino ad additarle tra i principali responsabili di alcuni recenti fallimenti aziendali (come Enron, Wordcom, Parmalat, Lehman Brother’s). Nello specifico, le principali questioni sono relative a quattro categorie:•Conflitti di interesse•Insoddisfacente qualità delle metodologie analizzate e dei rating sviluppati•Mancanza di trasparenza•Poca concorrenza nel mercato del credit ratingE’ da queste considerazioni che nasce questo lavoro, avente l’esplicito obiettivo di sviluppare un’analisi dettagliata delle CRA, mostrando il funzionamento del mercato del rating e i suoi principali attori globali. Cercheremo di valutare le caratteristiche peculiari del mercato del rating, il suo sviluppo storico e la sua natura oligopolistica. Valuteremo le pratiche seguite dalle principali agenzie al fine di pervenire alla determinazione del credit rating e considereremo le critiche emerse e le principali proposte sul tappeto per una riforma di questo mercato. Alla luce delle problematiche esposte rimane da chiedersi quale sia l’effettivo contenuto informativo del credit rating ai fini della valutazione del merito di credito di un’emittente o di una specifica emissione, e cioè se per gli investitori tale giudizio costituisce un importante complemento informativo rispetto alle valutazioni compiute autonomamente sulla base delle informazioni disponibili. Tuttavia gli studi effettuati in letteratura non sono arrivati a una soluzione univoca: alcuni giungono alla conclusione che i rating, e soprattutto i declassamenti, influiscono significativamente su alcune variabili di mercato, come i prezzi; altri non rilevano invece alcun impatto, ed evidenziano addirittura in alcuni casi una sostanziale incapacità da parte dei rating di prevedere eclatanti fenomeni di default, arrivando molte volte al paradosso che il mercato stesso anticipa i giudizi delle CRA.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Picciau, C. "LA RESPONSABILITÀ DELLE AGENZIE DI RATING PER DIFFUSIONE DI GIUDIZI INESATTI SUL MERCATO FINANZIARIO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/250280.

Full text
Abstract:
Since excessive liability can force reputational intermediaries out of the market, it is very important to balance liability restrictions with investor protection. To determine which level of liability the agencies actually face, given the current European regulatory regime, and whether this level could be justified looking at the trade-off between free market dynamics and little regulation of rating services, on one hand, and investor protection, on the other hand, the thesis analyzes two main problems: rating agencies' prospectus liability and the applicability of art. 2055 of the Italian Civil Code. In fact, the extent of liability highly depends on whether the agencies are jointly and severally liable for the misconduct of the issuer, its management, its auditors and other operators of the market.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

DEPETRIS, ELENA. "La responsabilità delle agenzie di rating tra diritto europeo e soluzioni di diritto interno." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/50987.

Full text
Abstract:
Il lavoro analizza il tema della responsabilità civile delle agenzie di rating del credito per i danni cagionati dalla diffusione di valutazioni non corrette. Dopo aver ripercorso l’evoluzione storica delle agenzie di rating, dalla loro nascita sino ai giorni nostri, ci si sofferma sulla nozione di rating del credito e sulla descrizione del procedimento attraverso il quale lo stesso viene assegnato. Si passa, quindi, ad analizzare quelli che sono i problemi principali sollevati dall’attività di classamento del merito creditizio e si esamina il passaggio dall’autoregolamentazione all’intervento normativo, con particolare attenzione all’ordinamento statunitense ed all’ordinamento europeo. Si affronta, infine, il tema della responsabilità civile delle agenzie di rating del credito. Dopo essersi soffermati sulla natura giuridica del rating del credito, vengono indagati i possibili profili di responsabilità delle agenzie di rating sia nei confronti degli investitori sia nei confronti degli emittenti, con riferimento tanto alla disciplina europea (art. 35 bis del Regolamento CE n. 1060/2009, introdotto dal Regolamento UE n. 462/2013) quanto alla disciplina di diritto interno.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

SALVADE', FEDERICA. "Il valore dell'informazione contenuta nel credit rating: evidenze dall'evento di rating withdrawal." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2813.

Full text
Abstract:
Le agenzie di rating nascono come intermediari di informazione tra coloro che emettono titoli e gli investitori. La crisi finanziaria ha generato intense critiche verso l’industria del rating. La conseguenza è un potenziale ridimensionamento dell’utilizzo del rating che avviene per esempio con emittenti che non acquistano più la certificazione. Nel presente elaborato mi focalizzo sul ruolo delle agenzie di rating studiando la loro influenza sul costo del capitale e sul finanziamento delle imprese. Il primo capitolo riassume le precedenti evidenze empiriche sul contenuto informativo del rating. Il secondo e il terzo capitolo dell’elaborato offrono un nuovo contributo alla letteratura utilizzando due tipologie di cancellazione di rating avvenute tra il 2001 e il 2011. La prima tipologia avviene nel caso in cui l’azienda cessa di essere monitorata e certificata dall’agenzia. La seconda tipologia avviene per un cambio di policy di Moody’s che modifica il rating in circolazione senza alcun cambiamento nei fondamentali dell’emittente. L’elaborato mostra che il rating influenza il costo del capitale e il finanziamento delle imprese.
Rating agencies exist to assess the creditworthiness of issuers and reduce the adverse effect of information asymmetry. However, the effectiveness of such financial intermediaries in mitigating information asymmetry has been doubted in particular after the financial crisis. In this thesis, I examine two types of Moody’s' credit rating withdrawals to assess whether rating contains relevant information for investors. The first type of withdrawals occurs when the firm stops being rated. The second type of withdrawals occurs because Moody's implemented a policy to refine the outstanding rating information without any change in the firms’ fundamentals . I show that the rating withdrawals influence the firms’ credit market access, financing decisions and cost of capital. I conclude that rating information has a value for market participants.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Martini, Giacomo. "La tutela costituzionale della rendita ed i suoi limiti." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3421757.

Full text
Abstract:
The dissertation takes as its main purpose that of enlightening the rife and rampant role of revenue in contemporary legal systems and the damage it inflicts to the appropriate functioning of Democracy. The first chapter aspires at reconstructing the very concept of revenue. Under an economic perspective, in fact, it can be defined as a “slothful” source of income, in direct contraposition with the “industrious” one that onlylabour can create. Itthen focuses on financial revenue- undoubtedly the most widespread manifestation of this form of wealth in the contemporary world - , and the role played by institutional investors in capital markets. Shifting to the constitutional and political value of revenue, the chapter ends with a series of data concerning the global financial and economic crisis, aiming at underlining the infectivity thatafflicts modern western democracies. The second chapter opens with the elucidation of the rationale for a constitutionally oriented inquiry of financial revenue. The author is aware that, once underlined the supranational nature of financial markets’ rules and regulations, the inquiry could appear in the best case scenario pointless, and the parameter obsolete. Nevertheless, anticipating such potential objections, he takes his first step considering the very essence of the Italian Constitution. If its hard core is made of unalterable and non-negotiable principles that stand as keepers of the unchangeable values of democracy and if, thus, they are the constitutional limit to the process of the globalization of rules, it can be derivedthat the rife role revenue plays, actually determines a double deficit of democracy in contemporary legal systems. The democratic principle is, in fact, afflicted both in its concrete and formal acceptation. Recalling the substantial slothfulness of revenue, it is quite straightforward howthe betrayal of the principle according to which the Republic is established on labour deeply affects Democracy in its first sense, while themajorelusion of the principle of popular sovereignty strikes it its second acceptation. Taking this last aspect of the rife and rampant role of revenue, the third chapter deals with the problems that implementation of supranational and global rules governing financial markets creates. From this perspective, the author aims at understanding where, in this field, the real and concrete damage to the democratic principle must be found. It is the ability institutional investors acquired of bending public policy makers’ choicesthrough non-institutional channels – notably, personal relationships, or the lobbies’ and rating agencies’ pressure power -in order to make them match their interests what accredited them so much weight to be able to influence the balance of world powers. But if private institutions as institutional investors have a vital role in the world’s policymaking, and public – and elected – entities are just second level actors, what kind of popular sovereignty can be spoken about? The chapter and, thus, the research, ends with some practical and theoretical hints aiming at creating a remedy to such a substantial erosion of citizens’ role
Il lavoro di ricerca si propone di mettere in luce il ruolo pervasivo della rendita negli ordinamenti giuridici contemporanei ed il vulnus che esso reca al funzionamento dello Stato democratico. Nel primo capitolo viene ricostruita innanzitutto la nozione di rendita, sotto il profilo economico, come fonte di reddito che attribuisce all’individuo un guadagno “ozioso”, in contrapposizione a quello “dispendioso” derivante dal lavoro. Si concentra quindi l’attenzione sulle rendite finanziarie, che rappresentano la manifestazione più diffusa di questa forma di ricchezza nell’epoca contemporanea, e sul ruolo di primo piano assunto sul mercato dei capitali dagli investitori istituzionali. Successivamente, si approfondisce il rilievo politico e costituzionale del fenomeno economico “rendita” e, in questa prospettiva, il capitolo si chiude con una serie di dati relativi all’attuale crisi finanziaria ed economica globale, che danno conto della situazione di ineffettività in cui versano le democrazie occidentali contemporanee. Nel secondo capitolo viene chiarito il significato di un’indagine costituzionale sulla rendita finanziaria a fronte di alcune possibili obiezioni, tra cui, in particolare, quella della “inutilità” del parametro di riferimento in virtù della derivazione sovranazionale della normativa concernente i mercati finanziari. A tal proposito, viene valorizzata l’esistenza nella Costituzione italiana di alcuni principi supremi dell’ordinamento, che sono immodificabili in quanto posti a tutela di valori non negoziabili della democrazia. Rinvenuto in essi il limite costituzionale al processo di globalizzazione delle regole, si sottolinea come il ruolo pervasivo della rendita determini, in realtà, un duplice deficit democratico all’interno degli ordinamenti giuridici contemporanei: da un lato, un deficit di democrazia “materiale”, che si traduce nella negazione del fondamento sul lavoro della Repubblica; dall’altro, un deficit di democrazia “formale”, che trova la sua causa in un’elusione sostanziale del principio di sovranità popolare. Appuntando l’attenzione su quest’ultimo aspetto del ruolo pervasivo della rendita, il terzo capitolo affronta più da vicino i problemi concernenti l’assunzione delle regole che accompagnano la globalizzazione dei mercati finanziari. In quest’ottica, il lavoro di ricerca evidenzia come il vero vulnus al principio democratico in questo settore normativo sia da rinvenire nella capacità degli investitori istituzionali di orientare a loro favore le scelte dei decisori pubblici, sfruttando canali alternativi rispetto a quelli istituzionali, quali i rapporti personali, le lobbies e le agenzie di rating. In sede conclusiva, vengono pertanto fornite alcune indicazioni di principio per porre rimedio, in una prospettiva de jure condendo, a tali forme di sostanziale elusione del principio di sovranità popolare
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Schneider, Yuri. "Agências reguladoras e democracia: a necessária aplicação do modelo de democracia cooperativa reflexiva do conhecimento para legitimação de sua atuação." Universidade do Vale do Rio dos Sinos, 2013. http://www.repositorio.jesuita.org.br/handle/UNISINOS/4227.

Full text
Abstract:
Submitted by Maicon Juliano Schmidt (maicons) on 2015-07-06T13:52:51Z No. of bitstreams: 1 Yuri Schneider.pdf: 2029406 bytes, checksum: 0198decf267a9ae9e557832503cded39 (MD5)
Made available in DSpace on 2015-07-06T13:52:51Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Yuri Schneider.pdf: 2029406 bytes, checksum: 0198decf267a9ae9e557832503cded39 (MD5) Previous issue date: 2013-01-31
Nenhuma
Il Stato di regolamentazione ha eseguito negli ultimi due decenni del secolo scorso come un modello nuovo vestito di intervento dello Stato nell'economia presentato dai neoliberisti che si proponeva di raggiungere i vostri obiettivi, ancora una volta, sostenere la tesi di uno stato minimo, ma ora, con un po 'di partecipazione lo stesso stato nella regolamentazione dei servizi pubblici e le questioni di mercato. In Brasile non era diverso. A metà degli anni novanta, la piattaforma di globalizzazione economica neoliberista facilitato il nostro ingresso nella struttura del modello di amministrazione pubblica di agenzie di regolamentazione brasiliane. Tuttavia, questo regolatore stesso stato, è sostenuto da un modello democratico tipico del liberalismo che sarebbe una democrazia puramente rappresentativa che, anche se contiene un modello fiera ha difetti strutturali propositivo ed essenziale per coloro che dominano il mercato economico. Il modello di democrazia partecipativa, anche se più bella della prima, manca ancora il vero senso di una partecipazione reale ed effettiva, che, ha sostenuto questa tesi, si potrebbe raggiungere solo pienamente con l'attuazione di una conoscenza democrazia cooperativa riflessiva dove ognuno ha il diritto di primo corretta comprensione delle questioni che riguardano la vita della società per, solo dopo che, il cittadino può portare la loro partecipazione democratica. Brasiliani agenzie di regolazione, anche se carente nella sua struttura efunzionamento, per il possesso di una cosiddetta "malattia" iniettato una falsa democrazia, rappresentativa, che ostacola la legittimità del proprio operato, in particolare quando si tratta di una regolamentazione di quelli che dovrebbero essere disciplinate, potrebbeessere "curato" con l'applicazione di un nuovo modello democratico di partecipazione popolare, che sarebbe la democrazia della conoscenza.
O Estado Regulador se apresentou nas duas últimas décadas do século passado como uma nova roupagem de modelo de intervenção do Estado na economia apresentada pelos neoliberais onde visavam alcançar seus objetivos de, novamente, sustentar a tese de um Estado mínimo, todavia agora, com certa participação pelo mesmo Estado na regulação de serviços públicos e outras questões ligadas ao mercado. No Brasil não foi diferente. Em meados da década de noventa, a globalização econômica de plataforma neoliberal propiciou o ingresso na nossa estrutura de Administração Pública o modelo das Agências Reguladoras no cenário brasileiro. Todavia, este mesmo Estado regulador, é sustentado por um modelo democrático típico do liberalismo o qual seria uma democracia meramente representativa que, embora se sustente como um modelo justo apresenta falhas estruturais propositais e essenciais para aqueles que dominam o mercado econômico. O modelo de uma democracia participativa, embora mais justa do que a primeira, ainda assim não apresenta o verdadeiro sentido de uma participação efetiva e verdadeira, a qual, sustentada nesta tese, só poderíamos alcançar plenamente com a aplicação de uma democracia cooperativa reflexiva do conhecimento, onde a todos é dado o direito primeiro da correta compreensão das questões que influenciam na vida da sociedade para, somente após isso, o cidadão possa efetivar a sua participação democrática. As Agências Reguladoras brasileiras, embora deficientes em sua estrutura e atuação, por portarem uma dita "enfermidade" injetada por uma falsa democracia, a representativa, o que dificulta a legitimidade de suas ações, mormente em se tratando da regulação daqueles que deveriam ser regulados, poderiam ser "curadas" pela aplicação de um novo modelo democrático de participação popular, o qual seria o da democracia do conhecimento.
El Estado Regulador ha actuado en las dos últimas décadas del siglo pasado como un modelo nuevo vestido de la intervención estatal en la economía presentada por los neoliberales que pretenden alcanzar sus objetivos, una vez más, el apoyo a la tesis de un Estado mínimo, pero ahora, con alguna participación el mismo estado en la regulación de los servicios públicos y otras cuestiones de mercado. En Brasil no fue diferente. A mediados de los años noventa, la plataforma de la globalización económica neoliberal facilitó nuestra entrada en la estructura del modelo de Administración Pública de las agencias reguladoras brasileñas. Sin embargo, este regulador mismo estado, se sustenta en un modelo democrático típico del liberalismo que sería una democracia meramente representativa que a pesar de que se mantiene como un modelo de feria cuenta con fallas estructurales propósito y esencial para aquellos que dominan el mercado económico. El modelo de democracia participativa, aunque más justo que el primero, todavía le falta el verdadero sentido de una participación real y efectiva, que apoyó esta tesis, que sólo se podía lograr plenamente en la aplicación de un conocimiento reflexivo democracia cooperativa donde todos se les da el derecho de primera comprensión correcta de las cuestiones que afectan a la vida de la sociedad para, sólo después de que, el ciudadano puede llevar a su participación democrática. Agencias reguladoras brasileñas, aunque deficiente en su estructura y funcionamiento, por la posesión de lo que se denomina "enfermedad" inyecta una falsa democracia representativa, lo que dificulta la legitimidad de sus acciones, sobre todo cuando se trata de la regulación de los que deben ser reguladas, podría ser "curado" mediante la aplicación de un nuevo modelo democrático de participación popular, que sería la democracia del conocimiento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

BROCCARDO, ELEONORA. "Le strutture innovative per la cartolarizzazione del prestiti: valore economico del tranching e modelli di misurazione del rischio di credito." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/130.

Full text
Abstract:
L'elemento che distingue un'operazione di cartolarizzazione consiste, secondo la definizione espressa nell'accordo di Basilea2, nell'identificazione di almeno due differenti posizioni di rischio (tranche), stratificate e subordinate, emesse a fronte di uno specifico portafoglio di attività. Nonostante il ricorso al tranching sia ampiamente diffuso e standardizzato le determinanti che giustificano il ricorso all'emissione multi-tranche sono ad oggi poco approfondite. Inoltre, i titoli emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione (CDO) possiedono profili di esposizione al rischio di credito differenziati, in termini di incidenza delle perdite attese ed inattese, ed in termini di correlazione con altri fattori di rischio: la valutazione del profilo di rischio è condizione necessaria per l'attribuzione di un giudizio di rating e per la definizione di un appropriato premio al rischio (pricing). Si rivela necessaria tanto la stima della distribuzione delle perdite del portafoglio (credit risk modelling) quanto l'analisi strutturale dei flussi di cassa generati e l'allocazione degli stessi alle tranche (cash flow modelling). Sulla base della letteratura di security design la tesi intende valutare l'efficienza del processo di intermediazione basato sulla cartolarizzazione multi-tranche rispetto all'intermediazione bancaria tradizionale e a forme di asset-backed security con unica tranche e focalizza l'analisi attraverso una verifica empirica delle teorie economiche a supporto del tranching, con particolare riferimento alla cartolarizzazione dei prestiti concessi ad imprese di piccola e media dimensione, oggetto di analisi specifica condotta nell'ambito di un'esperienza di stage presso il Fondo europeo degli investimenti. Quindi, grazie alla realizzazione di un modello computazionale sviluppato con un software di pianificazione finanziaria multidimensionale (Quantrix), la tesi presenta un approfondimento delle technicalities, mediante una modellizzazione dei flussi e della loro allocazione (Waterfall Payment Order), allo scopo di apprezzare il valore aggiunto di queste strutture di intermediazione. Aspetto, questo, non sviluppato nella letteratura accademica. L'analisi si rivolge alle operazioni realizzate nell'ambito dei due principali programmi di cartolarizzazione dei prestiti alle PMI attuati in Europa (Ftpyme e Promise).
Securitisation is a structured finance instrument which involves pooling of financial assets (such as loans and bonds) and creating multiple tranched liabilities, collateralized debt obligation (CDO), of a single issuer with different risk-return characteristics, which are sold as separate securities. According to the New Basel Capital Accord, tranching is the key feature that distinguishes securitisation transactions; although commonly applied, the factors that determine the extent and the nature of tranching remain largely unknown. Moreover, because tranching allows the risk characteristics of the collateral pool to be transformed, it contributes to transaction complexity in assessing the risk properties of such structured instruments: the risk profile that can be generated through tranched exposure, in terms both of expected/unexpected incidence losses and correlated default of pool assets, can lead to substantial differences among tranches, depending on the level of subordination below a certain tranche. Key to the reliability of structured finance pricing and ratings is the accuracy in assessing the credit risk in the underlying portfolio (credit risk modelling), as well as the accurate modelling of the distribution of cash flows to different classes of CDO (cash flow modelling). By analyzing the finance literature relating to security design and securitization this thesis provides an analysis of the efficiency of financial intermediation model based on securitisation and an empirical test of theories supporting the economic added value of tranching, with regard to SMEs loan securitisation, which topic was specifically investigated during a stage at the European Investment Fund. By realization of a computational model, performed using a multidimensional modelling software (Quantrix), the thesis closely examines securitisation transaction's technicalities, by modelling both portfolio cash flows and funds allocation (Waterfall Payment Order), in order to asses the ability of the structure to withstand various stressed scenarios. This analysis offers an analytical and micro-approach to securitisation transactions, which has not deeply investigated in academic literature yet. The model applies to SMEs loan securitisation transactions, concluded within specific securitisation European Programme (Ftpyme in Spain and Promise in Germany).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Agenzie di rating- Regolazione"

1

Marino, Adele. Agenzie e autorità di regolazione del trasporto nel diritto comunitario ed interno. Napoli, NA, Italia: Jovene editore, 2013.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Troisi, Angela. Le agenzie di rating: Regime disciplinare e profili evolutivi. [Padova]: CEDAM, Casa editrice dott. Antonio Milani, 2013.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Donna, Luca Di. La responsabilità civile delle agenzie di rating: Mercato finanziario, allocazione dei rischi e tutela dell'investitore. [Padova]: CEDAM, Casa Editrice Dott. Antonio Milani, 2012.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Mario, Miscali, ed. I signori del rating: Conflitti di interesse e relazioni pericolose delle tre agenzie più temute dalla finanza globale. Torino: Bollati Boringhieri, 2012.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography