Academic literature on the topic 'Agenzia di rating del credito'

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Journal articles on the topic "Agenzia di rating del credito"

1

Gnazzo, Vito. "Obbligo di trasparenza STF. Società di investimento, OICVM, GEFIA. Rating del credito. (STF Transparency Obligation. Investment Company, UCITS, GEFIA. Credit Rating.)." SSRN Electronic Journal, 2019. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3621451.

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Dissertations / Theses on the topic "Agenzia di rating del credito"

1

DEPETRIS, ELENA. "La responsabilità delle agenzie di rating tra diritto europeo e soluzioni di diritto interno." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/50987.

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Abstract:
Il lavoro analizza il tema della responsabilità civile delle agenzie di rating del credito per i danni cagionati dalla diffusione di valutazioni non corrette. Dopo aver ripercorso l’evoluzione storica delle agenzie di rating, dalla loro nascita sino ai giorni nostri, ci si sofferma sulla nozione di rating del credito e sulla descrizione del procedimento attraverso il quale lo stesso viene assegnato. Si passa, quindi, ad analizzare quelli che sono i problemi principali sollevati dall’attività di classamento del merito creditizio e si esamina il passaggio dall’autoregolamentazione all’intervento normativo, con particolare attenzione all’ordinamento statunitense ed all’ordinamento europeo. Si affronta, infine, il tema della responsabilità civile delle agenzie di rating del credito. Dopo essersi soffermati sulla natura giuridica del rating del credito, vengono indagati i possibili profili di responsabilità delle agenzie di rating sia nei confronti degli investitori sia nei confronti degli emittenti, con riferimento tanto alla disciplina europea (art. 35 bis del Regolamento CE n. 1060/2009, introdotto dal Regolamento UE n. 462/2013) quanto alla disciplina di diritto interno.
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2

BROCCARDO, ELEONORA. "Le strutture innovative per la cartolarizzazione del prestiti: valore economico del tranching e modelli di misurazione del rischio di credito." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/130.

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Abstract:
L'elemento che distingue un'operazione di cartolarizzazione consiste, secondo la definizione espressa nell'accordo di Basilea2, nell'identificazione di almeno due differenti posizioni di rischio (tranche), stratificate e subordinate, emesse a fronte di uno specifico portafoglio di attività. Nonostante il ricorso al tranching sia ampiamente diffuso e standardizzato le determinanti che giustificano il ricorso all'emissione multi-tranche sono ad oggi poco approfondite. Inoltre, i titoli emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione (CDO) possiedono profili di esposizione al rischio di credito differenziati, in termini di incidenza delle perdite attese ed inattese, ed in termini di correlazione con altri fattori di rischio: la valutazione del profilo di rischio è condizione necessaria per l'attribuzione di un giudizio di rating e per la definizione di un appropriato premio al rischio (pricing). Si rivela necessaria tanto la stima della distribuzione delle perdite del portafoglio (credit risk modelling) quanto l'analisi strutturale dei flussi di cassa generati e l'allocazione degli stessi alle tranche (cash flow modelling). Sulla base della letteratura di security design la tesi intende valutare l'efficienza del processo di intermediazione basato sulla cartolarizzazione multi-tranche rispetto all'intermediazione bancaria tradizionale e a forme di asset-backed security con unica tranche e focalizza l'analisi attraverso una verifica empirica delle teorie economiche a supporto del tranching, con particolare riferimento alla cartolarizzazione dei prestiti concessi ad imprese di piccola e media dimensione, oggetto di analisi specifica condotta nell'ambito di un'esperienza di stage presso il Fondo europeo degli investimenti. Quindi, grazie alla realizzazione di un modello computazionale sviluppato con un software di pianificazione finanziaria multidimensionale (Quantrix), la tesi presenta un approfondimento delle technicalities, mediante una modellizzazione dei flussi e della loro allocazione (Waterfall Payment Order), allo scopo di apprezzare il valore aggiunto di queste strutture di intermediazione. Aspetto, questo, non sviluppato nella letteratura accademica. L'analisi si rivolge alle operazioni realizzate nell'ambito dei due principali programmi di cartolarizzazione dei prestiti alle PMI attuati in Europa (Ftpyme e Promise).
Securitisation is a structured finance instrument which involves pooling of financial assets (such as loans and bonds) and creating multiple tranched liabilities, collateralized debt obligation (CDO), of a single issuer with different risk-return characteristics, which are sold as separate securities. According to the New Basel Capital Accord, tranching is the key feature that distinguishes securitisation transactions; although commonly applied, the factors that determine the extent and the nature of tranching remain largely unknown. Moreover, because tranching allows the risk characteristics of the collateral pool to be transformed, it contributes to transaction complexity in assessing the risk properties of such structured instruments: the risk profile that can be generated through tranched exposure, in terms both of expected/unexpected incidence losses and correlated default of pool assets, can lead to substantial differences among tranches, depending on the level of subordination below a certain tranche. Key to the reliability of structured finance pricing and ratings is the accuracy in assessing the credit risk in the underlying portfolio (credit risk modelling), as well as the accurate modelling of the distribution of cash flows to different classes of CDO (cash flow modelling). By analyzing the finance literature relating to security design and securitization this thesis provides an analysis of the efficiency of financial intermediation model based on securitisation and an empirical test of theories supporting the economic added value of tranching, with regard to SMEs loan securitisation, which topic was specifically investigated during a stage at the European Investment Fund. By realization of a computational model, performed using a multidimensional modelling software (Quantrix), the thesis closely examines securitisation transaction's technicalities, by modelling both portfolio cash flows and funds allocation (Waterfall Payment Order), in order to asses the ability of the structure to withstand various stressed scenarios. This analysis offers an analytical and micro-approach to securitisation transactions, which has not deeply investigated in academic literature yet. The model applies to SMEs loan securitisation transactions, concluded within specific securitisation European Programme (Ftpyme in Spain and Promise in Germany).
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BROCCARDO, ELEONORA. "Le strutture innovative per la cartolarizzazione del prestiti: valore economico del tranching e modelli di misurazione del rischio di credito." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/130.

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Abstract:
L'elemento che distingue un'operazione di cartolarizzazione consiste, secondo la definizione espressa nell'accordo di Basilea2, nell'identificazione di almeno due differenti posizioni di rischio (tranche), stratificate e subordinate, emesse a fronte di uno specifico portafoglio di attività. Nonostante il ricorso al tranching sia ampiamente diffuso e standardizzato le determinanti che giustificano il ricorso all'emissione multi-tranche sono ad oggi poco approfondite. Inoltre, i titoli emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione (CDO) possiedono profili di esposizione al rischio di credito differenziati, in termini di incidenza delle perdite attese ed inattese, ed in termini di correlazione con altri fattori di rischio: la valutazione del profilo di rischio è condizione necessaria per l'attribuzione di un giudizio di rating e per la definizione di un appropriato premio al rischio (pricing). Si rivela necessaria tanto la stima della distribuzione delle perdite del portafoglio (credit risk modelling) quanto l'analisi strutturale dei flussi di cassa generati e l'allocazione degli stessi alle tranche (cash flow modelling). Sulla base della letteratura di security design la tesi intende valutare l'efficienza del processo di intermediazione basato sulla cartolarizzazione multi-tranche rispetto all'intermediazione bancaria tradizionale e a forme di asset-backed security con unica tranche e focalizza l'analisi attraverso una verifica empirica delle teorie economiche a supporto del tranching, con particolare riferimento alla cartolarizzazione dei prestiti concessi ad imprese di piccola e media dimensione, oggetto di analisi specifica condotta nell'ambito di un'esperienza di stage presso il Fondo europeo degli investimenti. Quindi, grazie alla realizzazione di un modello computazionale sviluppato con un software di pianificazione finanziaria multidimensionale (Quantrix), la tesi presenta un approfondimento delle technicalities, mediante una modellizzazione dei flussi e della loro allocazione (Waterfall Payment Order), allo scopo di apprezzare il valore aggiunto di queste strutture di intermediazione. Aspetto, questo, non sviluppato nella letteratura accademica. L'analisi si rivolge alle operazioni realizzate nell'ambito dei due principali programmi di cartolarizzazione dei prestiti alle PMI attuati in Europa (Ftpyme e Promise).
Securitisation is a structured finance instrument which involves pooling of financial assets (such as loans and bonds) and creating multiple tranched liabilities, collateralized debt obligation (CDO), of a single issuer with different risk-return characteristics, which are sold as separate securities. According to the New Basel Capital Accord, tranching is the key feature that distinguishes securitisation transactions; although commonly applied, the factors that determine the extent and the nature of tranching remain largely unknown. Moreover, because tranching allows the risk characteristics of the collateral pool to be transformed, it contributes to transaction complexity in assessing the risk properties of such structured instruments: the risk profile that can be generated through tranched exposure, in terms both of expected/unexpected incidence losses and correlated default of pool assets, can lead to substantial differences among tranches, depending on the level of subordination below a certain tranche. Key to the reliability of structured finance pricing and ratings is the accuracy in assessing the credit risk in the underlying portfolio (credit risk modelling), as well as the accurate modelling of the distribution of cash flows to different classes of CDO (cash flow modelling). By analyzing the finance literature relating to security design and securitization this thesis provides an analysis of the efficiency of financial intermediation model based on securitisation and an empirical test of theories supporting the economic added value of tranching, with regard to SMEs loan securitisation, which topic was specifically investigated during a stage at the European Investment Fund. By realization of a computational model, performed using a multidimensional modelling software (Quantrix), the thesis closely examines securitisation transaction's technicalities, by modelling both portfolio cash flows and funds allocation (Waterfall Payment Order), in order to asses the ability of the structure to withstand various stressed scenarios. This analysis offers an analytical and micro-approach to securitisation transactions, which has not deeply investigated in academic literature yet. The model applies to SMEs loan securitisation transactions, concluded within specific securitisation European Programme (Ftpyme in Spain and Promise in Germany).
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Colla, Denis <1986&gt. "Agenzie di rating: considerazioni sull'industria del credit rating e valutazioni sulla sua bontà." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2305.

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Abstract:
Le Credit Rating Agencies (CRA) - originariamente erano concepite come delle società private col compito di fornire opinioni sul merito di credito (credit ratings) dei soggetti che richiedevano dei finanziamenti. Oggigiorno invece i credit rating - oltre ad espletare questa importante funzione - sono utilizzati come benchmark in molti contratti finanziari, processi di investimento, e soprattutto sono diventati il perno della regolamentazione in svariati ambiti. Per tale ragione, è essenziale che le agenzie di rating operino in condizioni di imparzialità perseguendo elevati standard di professionalità e diligenza. Le recenti crisi finanziarie, tuttavia, hanno evidenziato alcune problematicità all’interno del settore del rating, portando alcuni giornalisti, politici ed economisti perfino ad additarle tra i principali responsabili di alcuni recenti fallimenti aziendali (come Enron, Wordcom, Parmalat, Lehman Brother’s). Nello specifico, le principali questioni sono relative a quattro categorie:•Conflitti di interesse•Insoddisfacente qualità delle metodologie analizzate e dei rating sviluppati•Mancanza di trasparenza•Poca concorrenza nel mercato del credit ratingE’ da queste considerazioni che nasce questo lavoro, avente l’esplicito obiettivo di sviluppare un’analisi dettagliata delle CRA, mostrando il funzionamento del mercato del rating e i suoi principali attori globali. Cercheremo di valutare le caratteristiche peculiari del mercato del rating, il suo sviluppo storico e la sua natura oligopolistica. Valuteremo le pratiche seguite dalle principali agenzie al fine di pervenire alla determinazione del credit rating e considereremo le critiche emerse e le principali proposte sul tappeto per una riforma di questo mercato. Alla luce delle problematiche esposte rimane da chiedersi quale sia l’effettivo contenuto informativo del credit rating ai fini della valutazione del merito di credito di un’emittente o di una specifica emissione, e cioè se per gli investitori tale giudizio costituisce un importante complemento informativo rispetto alle valutazioni compiute autonomamente sulla base delle informazioni disponibili. Tuttavia gli studi effettuati in letteratura non sono arrivati a una soluzione univoca: alcuni giungono alla conclusione che i rating, e soprattutto i declassamenti, influiscono significativamente su alcune variabili di mercato, come i prezzi; altri non rilevano invece alcun impatto, ed evidenziano addirittura in alcuni casi una sostanziale incapacità da parte dei rating di prevedere eclatanti fenomeni di default, arrivando molte volte al paradosso che il mercato stesso anticipa i giudizi delle CRA.
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Iommi, Christian <1994&gt. "Modelli di rating: un approccio innovativo per supportare la gestione proattiva in ottica prospettica del merito di credito." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13741.

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Abstract:
Gli attuali modelli di rating, utilizzati dagli enti creditizi per la quantificazione della probabilità di default e l’esposizione al rischio di credito verso la controparte, sono generalmente basati sul modello di regressione logistica. Questo modello, basato su indicatori legati statisticamente all’evento di default regolamentare (past due a 90 giorni), implica una serie di limiti relativi alla capacità anticipatoria degli eventi di anomalia precedenti al default bancario. Per questo motivo ed in linea con quelle che sembrano essere le tendenze legislative in tema di crisi aziendale, nell’elaborato si introduce un nuovo modello utile al monitoraggio prospettico del credito, ad una sua gestione proattiva e di supporto ad un’eventuale ristrutturazione dell’esposizione. L’obiettivo di fondo è la riduzione della probabilità d’insolvenza della controparte. La logica sottostante al modello introdotto in questo lavoro di tesi è relativa all’utilizzo di variabili contenenti informazioni prospettiche (forward-looking) ed aventi carattere strutturale, in modo da essere il più comprensibile ed anticipatorio possibile. Il modello, inoltre, risulta essere molto generale, essendo caratterizzato da una struttura “multi-output” relativa alla quantificazione probabilistica degli eventi creditizi di anomalia identificati per l’intera vita di un credito, permettendo di focalizzare l’attenzione sugli eventi anticipatori alla crisi d’impresa.
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VENNERI, ANNA VALERIA. "Le banche e il processo di valutazione del merito di credito degli Enti Locali italiani: dal rating esterno ad un modello di analisi interno." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1264.

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Abstract:
In seguito al recepimento della nuova disciplina di vigilanza prudenziale, le banche possono optare per due metodi alternativi per il calcolo dei requisiti patrimoniali minimi a fronte del rischio di credito: il metodo standardizzato, che prevede il ricorso ai rating esterni forniti da Agenzie specializzate, ed il metodo dei rating interni, basato su modelli testati internamente dalle banche. Mentre da tempo sono state implementate metodologie interne per il calcolo del rating del segmento imprese (peraltro, ancora non del tutto affidabili), sono poche le banche che hanno sviluppato una valutazione interna delle amministrazioni statali e locali e non si trova, inoltre, adeguato supporto teorico da parte della letteratura scientifica. Partendo da tale premessa, il presente lavoro di ricerca si propone di analizzare le metodologie di valutazione adottate dalle Agenzie di rating per individuare quali fattori economico-finanziari incidono in maggior misura sui sub-sovereign credit rating assegnati agli Enti Locali italiani, anche allo scopo di poter mutuare tali metodologie nei processi di valutazione del merito di credito delle banche. A tal fine, è stato applicato un modello probit ordinato multinomiale ad oltre 310 rating assegnati da Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch Ratings ad un campione di Province e Comuni capoluogo italiani tra il 2004 e il 2008. I risultati dell’analisi aggregata consentono di confermare in parte le attese teoriche, evidenziando altresì le divergenze di valutazione tra Agenzie riscontrate in letteratura. In particolare, solo l’indicatore macro-economico rappresentativo del PIL locale pro-capite appare statisticamente significativo e di segno atteso, mentre le variabili di natura strutturale e comportamentale degli Enti sono significative solo per due Agenzie, ma non sempre rispettano il segno atteso. Contrariamente alle attese teoriche e alle evidenze empiriche emergenti in letteratura, il livello di indebitamento locale pro-capite nonché l’indicatore del fabbisogno finanziario non risultano essere statisticamente significativi. Alla luce di tali evidenze, lo studio contribuisce ad arricchire lo stato dell’arte sulla c.d. public finance con spunti di ricerca che offrono importanti implicazioni anche di carattere operativo.
Following the adoption of the new capital adequacy and requirements rules, banks currently have two options in order to calculate the minimum capital requirements for credit risk: the standardised approach, supported by external credit assessments, and the internal ratings-based (IRB) approach, relied on banks’ own internal estimates. While banks have been implementing (not quite reliable yet) internal methodologies to estimate corporate ratings long ago, there are not many banks which currently assess state and local governments, and also literature investigates this theme not much. So the research aims analyzing Agencies’ methodologies to identify which are the economic and financial determinants of Italian local government ratings, so as to transfer Agencies’ experience inside banks. Consequently, this analysis applies a multinomial ordered probit model to more than 310 Italian sub-sovereign ratings, as overall assigned by Moody’s, Standard & Poor’s and Fitch Ratings in the period 2004-2008. The results of pooled analysis allow to partially confirm theoretical expectations, and highlight differences of valuation among Agencies as shown in literature. So, only the local GDP per capita is statistically significant and has the expected sign, while other structural and behavioural variables are significant just for two Agencies, but sometimes have the unexpected sign. Instead, contrary to theoretical expectations and empirical evidences from literature, both local debt per capita and borrowing needs are never statistically significant. So this study contributes to improve the literature on public finance pointing out relevant managerial and operational implications too.
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Books on the topic "Agenzia di rating del credito"

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Donna, Luca Di. La responsabilità civile delle agenzie di rating: Mercato finanziario, allocazione dei rischi e tutela dell'investitore. [Padova]: CEDAM, Casa Editrice Dott. Antonio Milani, 2012.

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