Journal articles on the topic 'Aderenti'

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1

Ricciardi, Giuseppe Carlo. "REGIONALISMO DELLA DIFFERENZIAZIONE E RIORDINO DELLE AUTONOMIE INFRAREGIONALI. UN GIOCO (ISTITUZIONALE) “NON A SOMMA ZERO”." Il Politico 254, no. 1 (June 7, 2021): 62–85. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2021.561.

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Abstract:
Nell’ultimo decennio il sistema delle autonomie di molti Stati nazionali aderenti all’Unione Europea ha conosciuto una stagione informata alla razionalizzazione. Si tratta di una reazione ai rilievi formulati da alcune Istituzioni europee1, che hanno ravvisato nella dimensione multilivello dei governi locali degli Stati membri maggiormente in difficoltà dal punto di vista finanziario una fonte di spesa da rivedere in chiave riduttiva, alla luce della crisi economica che ha colpito l’Europa.
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Profiti, Pasquale. "Obiettivo: L'attivitŕ di consulenza di magistrati italiani nei Balcani." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (July 2009): 116–22. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-003011.

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Abstract:
- Il Consiglio d'Europa si č avvalso e si avvale dell'esperienza di magistrati italiani nella costruzione e sviluppo delle funzioni giudiziarie degli Stati aderenti che attraversano la fase di sviluppo e consolidamento democratico. Č quanto avvenuto per le scuole della magistratura in Albania e Bosnia, per la definizione dell'assetto del potere giudiziario in Moldavia e Georgia, per l'elaborazione e/o applicazione dei nuovi codici di procedura penale dell'Albania, del Kosovo e della Macedonia.
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3

Calzati, Viviana, and Paola de Salvo. "Il ruolo delle certificazioni territoriali nello sviluppo turistico dei territori minori: Piemonte, Umbria e Sicilia a confronto." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 99 (November 2012): 99–115. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099009.

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Abstract:
Gli autori dopo avere realizzato una mappatura, in Piemonte, Umbria e Sicilia, delle certificazioni territoriali rilasciate dalle associazioni aderenti a Res Tipica, hanno effettuato un'analisi comparata delle loro finalitŕ statutarie. L'analisi ha permesso di individuare tre aree obiettivo, utili a comprendere l'orientamento degli amministratori locali rispetto alle risorse territoriali da valorizzare, evidenziando come le certificazioni territoriali possano contribuire a determinare innovativi percorsi di sviluppo turistico locale. Parole chiave: territori minori, certificazioni territoriali, sviluppo locale, reti d'identitŕ, qualitŕ, Res Tipica.
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4

Elisabetta Mughini. "Il Movimento di Avanguardie Educative: un modello per la governance dell’innovazione della scuola." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 24–36. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.36.

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Abstract:
Nel presentare l’impianto teorico alla base del Movimento di Avanguardie educative, il progetto di ricerca avviato da Indire insieme a 22 Scuole italiane fondatrici, si ripercorrono le principali fasi di strutturazione ed evoluzione del sistema di governance della Rete, evidenziandone i punti di forza e quelli di debolezza nel percorso di messa a sistema dell’innovazione educativa tra gli aderenti. Il sistema a rete non gerarchico e flessibile adottato dal Movimento consente agli attori di acquisire conoscenze ed esperienze condivise aumentando la loro capacità d’implementazione di soluzioni innovative per la trasformazione del modello trasmissivo di scuola.
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5

Rigano, Francesco. "Libertà individuale e rapporti sociali: lo statuto costituzionale del Terzo settore." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 2 (June 2021): 137–58. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-002007.

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Abstract:
Nel periodo repubblicano gli enti privati non lucrativi sono stati oggetto di leggi speciali e di favore. Questa legislazione ha ricevuto un consolidamento con l'adozione del Codice del Terzo settore, che pone a sistema la nozione di ente del Terzo settore, determina gli strumenti di raccordo con la pubblica amministrazione, disciplina i controlli. Il Codice trova legittimazione nella cornice del pluralismo aperto qualificato dalla indifferenza dei fini associativi, ma orientato dal principio di solidarietà prefigurato dalla Costituzione repubblicana. La corretta collocazione costituzionale del fenomeno aiuta ad affrontare la questione della limitazione dell'autonomia privata nelle scelte di organizzazione e in particolare dei rapporti tra ente e aderenti all'ente.
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6

Maconi, Simone. "Un tentativo di propaganda locale: i protagonisti dell'Istituto fascista di cultura di Milano negli anni Venti." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (September 2022): 94–114. http://dx.doi.org/10.3280/sil2022-001003.

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Abstract:
Nel 1924 nasce a Milano l'Istituto fascista di cultura. I suoi fondatori sono il presidente Dino Alfieri e il direttore Leo Pollini. Entrambi danno vita al nuovo ente con l'intenzione di arginare la violenza squadrista attraverso il dibattito culturale. Successivamente Alfieri pone come obiettivo principale quello di diffondere i principi fascisti tra i cittadini milanesi non inquadrati nel Partito. Ad affiancarlo è presente Pollini, il quale organizza le attività da cui emergono i tratti identificativi dell'Istituto, come il legame con Milano o l'educazione delle nuove generazioni. Il suo operato è guidato da una concezione elitaria della cultura che impedisce tuttavia il raggiungimento degli scopi del presidente. La prova è data dai corsi del quinto anno accademico, ideati appositamente a fini propagandistici. La scelta delle lezioni e dei conferenzieri dimostra la capacità dell'Istituto di procurarsi le attenzioni del regime e la collaborazione di intellettuali di prestigio, sebbene non sempre aderenti all'ideologia fascista, ma anche la difficoltà a includere la popolazione milanese. Il presente saggio si propone dunque di analizzare il ruolo dell'Istituto nella propaganda locale e i suoi risultati.
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Porchia, Stefania, Stefano Campostrini, Leonardo Speri, Lara Simeoni, and Mara Brunelli. "Valutare una campagna di promozione: il progetto GenitoriPiů." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 23–40. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050003.

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Abstract:
Il presente articolo descrive la valutazione del progetto "Genitori Piů - Campagna di promozione della salute nei primi anni di vita" che č stato realizzato a livello nazionale nel 2008-2009. Genitori Piů aveva come obiettivo l'aumento delle conoscenze e il cambiamento del comportamento negli operatori del percorso nascita e i neo genitori relativamente a 7 determinanti di salute del bambino di comprovata efficacia scientifica. La valutazione realizzata ha seguito l'intero evolversi del progetto attraverso il coinvolgimento costante dell'equipe del progetto e l'utilizzo di questionari strutturati rivolti sia agli operatori che ai neogenitori coinvolgendone rispettivamente 5.961 e 5.819 nelle diverse regioni aderenti al progetto. Nell'articolo si evidenzia come sia possibile fornire elementi di riflessione ai decisori attraverso l'utilizzo di diverse modalitŕ valutative come il confronto longitudinale nel tempo, il confronto spaziale di popolazioni simili in diverse realtŕ territoriale e il confronto tra categorie di popolazioni. Il lavoro valutativo ha messo in evidenza come le conoscenze e i comportamenti siano diversificati per territorio e per classe sociale di appartenenza e come si abbiano maggiori conoscenze e comportamenti corretti nelle zone dove siano stati realizzati interventi di prevenzione di piů lunga durata.
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Lanfranco, Lorena. "Abusi sessuali su minori istituzionalizzati. Strasburgo condanna la Bulgaria innovando la giurisprudenza sull'art. 3 Conv. eur. dir. Umani." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (January 2022): 232–39. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002021.

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Abstract:
Con sentenza del 2 febbraio 2021, nel caso X e altri c. Bulgaria, la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha condannato lo Stato convenuto per violazione dell'art. 3 Conv. eur. dir. umani (norma che vieta la tortura e le pene e i trattamenti inumani o degradanti) a fronte delle denunce dei tre ricorrenti che lamentavano di aver subito, durante la loro infanzia in orfanotrofio, abusi sessuali e altri maltrattamenti. Il presente contributo ripercorre l'iter argomentativo seguito dalla Corte di Strasburgo nel sancire il principio per cui, nei casi di violenza perpetrata su minori istituzionalizzati, gli Stati Parti hanno l'onere di svolgere indagini efficaci (qualificabili come tali alla luce della giurisprudenza convenzionale integrata dalle norme della Convenzione di Lanzarote), e le ragioni per cui l'operato delle autorità bulgare non sia stato rispettoso degli obblighi convenzionali. La sentenza in commento è quindi l'occasione per riflettere sui caratteri del sistema di tutela convenzionale dei minori che si trovino in situazioni di vulnerabilità e sulla ratio che muove la Corte nel delineare gli obblighi di tutela, prevenzione e repressione degli stati aderenti al Consiglio d'Europa.
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Peano, C., V. Girgenti, E. Mascetti, and F. Sottile. "Educare alla sostenibilita: il caso degli orti scolastici." Revista Campo-Território 9, no. 19 Out. (October 30, 2014): 419–50. http://dx.doi.org/10.14393/rct91928146.

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Abstract:
L'educazione ambientale nasce con l'obiettivo di educare una nuova cittadinanza che conosca l'ambiente, che sia consapevole dei problemi legati al suo sfruttamento e motivata ad impegnarsi nella loro risoluzione. A partire dai primi scritti che ne coniano il concetto (Stapp et al, 1969) essa è stata poi assunta, anche internazionalmente, come una possibile risposta alla necessità di divulgare nuovi stili di vita e modelli di sviluppo. Negli ultimi anni si è riscoperto, nell'ambito delle attività legate all'educazione ambientale, un grande interesse rivolto anche ai temi dell'agricoltura e dell'alimentazione più in generale. Questo nuovo interesse può contribuire a ridare valore al mondo rurale e ai suoi prodotti, creando migliori possibilità per gli agricoltori di veder riconosciuto il loro lavoro in termini sia economici sia sociali e culturali. Tra le esperienze di educazione ambientale e alla sostenibilità che riguardano l'ambito agricolo sono numerose le esperienze di orti scolastici. Il presente lavoro si articola oltre che in una riflessione introduttiva sui temi dell'educazione alla sostenibilità , nello sviluppo di un'indagine presso un campione significativo di orti aderenti ai progetti in Italia ed in Africa per costruire un quadro dello stato attuale delle attività educative sviluppate negli orti e per evidenziare le criticità nel percorso formativo.
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Panico, Angelo. "Un foro nella realtà. Dai circumvisionisti al neo realismo di Carlo Bernari." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (March 13, 2018): 377–86. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818757423.

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Abstract:
Negli anni ‘30 del Novecento nasce nell’Italia Meridionale un movimento culturale ctonio che, operando al di sotto della censura fascista, tenta di restituire all’arte la libertà di espressione – e ispirazione – necessaria a rappresentare la nuova realtà delle cose. Così, nella clandestinità che il momento storico imponeva, si sviluppa una vera e propria avanguardia (testimoniata dal manifesto dell’U.D.A.) orientata verso una nuova forma di realismo ben distante dalle formule canonizzate della retorica naturalistica. Spinti dalla volontà di fondare una nuova arte che riacquisti il rapporto dialettico con il reale e affascinati dal pensiero materialistico, i circumvisionisti, collegandosi alla situazione sociale meridionale e ai grandi eventi della vita contemporanea, elaboravano, come un magma germinativo, gli studi sulla nuova “grammatica della visione” (Maria Corti Principi della comunicazione letteraria), volti a fornire una precisa descrizione della realtà emersa a ridosso della Liberazione. Quanto più profonde si fanno le ricerche nel terreno culturale della clandestinità e quanto più diventano aderenti i percorsi critici alla rete di passaggi sotterranei, tanto più risulta essere opportuno soffermarsi sulla mostra di Capri nel 1928 del primo circumvisionismo, sul manifesto Uda del 1929 di Carlo Bernari, Paolo Ricci e Guglielmo Pierce come punto di partenza del primo neorealismo napoletano, al fine di delineare una macrocategoria estetica (come preciserà Bernari) non ancora cristallizzata in una vera e propria etichetta, ma aperta alle sperimentazioni avanguardistiche europee.
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Melo, Luan Danilo Ferreira de Andrade, João Luciano De Andrade Melo Junior, Natália Marinho Silva Crisostomo, Thaíse Dos Santos Berto, Marcus Gabriel de Carvalho Ramos, and Laís Gonzaga da Silva. "Uso de agentes aderentes na peletização de sementes de milho crioulo com pó de rocha." Revista Verde de Agroecologia e Desenvolvimento Sustentável 15, no. 3 (July 1, 2020): 245–49. http://dx.doi.org/10.18378/rvads.v15i3.7942.

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Abstract:
O milho (Zea mays L.) é um dos grãos mais plantados no mundo, tendo um papel considerável na economia por expressar elevado valor comercial. A peletização de sementes vem se tornando uma tecnologia crescente e próspera, pois acrescenta valor às sementes e contribui para um mercado cada vez mais rigoroso e competitivo. Dessa forma, o trabalho teve como objetivo avaliar o efeito de diferentes agentes aderentes na peletização e potencial fisiológico de sementes de milho crioulo. O trabalho foi conduzido no Laboratório de Propagação de Plantas pertencente ao Campus de Engenhria e Ciências Agrárias da Universidade Federal de Alagoas. Como agentes aderentes foram utilizados: água, babosa, cola à base de acetato de polivinila (PVA), extrato de mandacaru, extrato de palma e goma de mandioca. No revestimento utilizou-se o pó de rocha (MB-4). Os parâmetros avaliados foram: teor de água, peso de mil sementes, primeira contagem de germinação, germinação, índice de velocidade de germinação, tempo médio de germinação, incerteza de germinação, velocidade média de germinação, comprimento e massa seca da raiz e parte aérea. A goma de mandioca é o agente aderente mais eficiente na peletização de sementes de milho com pó de rocha.
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Gilsogamo, Carla Alpha, Juliana Cristina de Oliveira, Julio César Amaral Teixeira, Leandro Coelho Negri Grossi, Marcos Monteiro Pinto Moreira, and Leonor Oliveira Diniz. "Fatores que interferem na adesão ao tratamento da hipertensão arterial sistêmica em pacientes atendidos no Núcleo de Atendimento ao Hipertenso (NAHI) e no Programa Saúde da Família (PSF), no município de Barbacena." Revista Brasileira de Medicina de Família e Comunidade 4, no. 15 (November 17, 2008): 179–88. http://dx.doi.org/10.5712/rbmfc4(15)170.

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Abstract:
OBJETIVOS: determinar o conjunto de fatores que interferem na adesão ao tratamento de pacientes com hipertensão arterial sistêmica atendidos em um serviço especializado: NAHI (Núcleo de Atendimento ao Hipertenso) e no PSF (Programa de Saúde da Família) no município de Barbacena. METODOS: trata-se de um estudo de coorte transversal realizado através de inquérito (questionário contendo 46 questões). RESULTADOS: Foram coletados 154 questionários no NAHI e 246 no PSF. De acordo com a resposta ao item 27 do questionário, 101 (25,2%) pacientes foram incluídos na categoria não aderente e 299 (74,7%) no grupo que adere ao tratamento. A média de idade dos entrevistados que aderem é de 58,7 anos (DP: 11,7) e 58,3 anos (DP: 12,7)para o grupo dos que não aderem. A maioria dos hipertensos não faz exercício físico. No grupo aderente, 40,5% conseguem seus medicamentos na unidade de tratamento contra 46,5% do grupo não aderente. Cerca de 71% dos pacientes afirmam ter dificuldade na aquisição dos medicamentos e em ambos os grupos existe altos índices de desinformação sobre a doença e termos técnicos independente do tempo de tratamento.Aproximadamente, 50% dos entrevistados descontinuaram o tratamento no primeiro ano de diagnostico e são os responsáveis pela administração dos seus medicamentos. Afirmam dificuldade ao acesso as consultas com 30% dizendo ser muito difícil e outros 25%, ser difícil. Dos 69,3% dos integrantes do grupo não aderente contra 51,2% do grupo aderente deixaram de tomar os seus medicamentos alguma vez (X2= 9,34; p= 0,002), sendo essa questão que separou os que aderem e não aderem. Esses responderam ao item com as seguintes respostas: .por vezes, raramente e nunca. e aqueles com: .sempre, quase sempre e com freqüência.. Sobre a dieta, 49,5% dos que não aderem informam não seguir as orientações, contrapondo com 35,5% dos pacientes incluídos no grupo que adere (X2= 5,69; p= 0,017). A adesão ao tratamento nas unidades de PSF foi maior quando comparado ao centro especializado (NAHI) e em ambos os grupos existe uma preocupação quanto aos riscos da doença já que 75% dos entrevistados retornam as consultas marcadas. Já quanto à assiduidade as reuniões sobre HAS na unidade de tratamento, 74,3% dos pacientes que não seguem o tratamento informam que não freqüentam as palestras enquanto 40,8% dos aderentes comparecem as reuniões agendadas pela unidade de tratamento que pertence. Nesse grupo, existe uma maior preocupação na realização de exames de rotina (X2=22,35; p= 0,000) e aproximadamente 80%, conhecem a importância da adesão ao tratamento e o risco da não ades ão contra 64,4% dos inclusos no grupo não aderente (X2=10,72; p= 0,001). CONCLUSÃO: As unidades de PSF e do NAHI possuem alta adesão ao tratamento (cerca de 75%) mas a aderência é maior no PSF comparado ao NAHI. Provavelmente tais índices sejam justificados pelo acompanhamento mais próximo das famílias residentes na região.
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Bombonati de Souza Moraes, Rodrigo, Kenny William Pena, and Isadora Ayres Arantes de Paiva. "Programa de Gestão de Desempenho no IF Goiano: análise do projeto-piloto." Revista Economia e Políticas Públicas 10, no. 2 (January 9, 2023): 33–63. http://dx.doi.org/10.46551/epp2021941.

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Abstract:
O Programa de Gestão e Desempenho – PGD é uma ferramenta de gestão que substitui a assiduidade do servidor pelo controle de entregas de resultados que possam ser efetivamente mensuradas, modelo parecido com o teletrabalho. Trata-se de uma pesquisa descritiva. Assim, foram utilizados dados secundários de um questionário com perguntas abertas e fechadas, aplicado pelo Instituto Federal (IF) Goiano através da sua comissão de implantação do PGD, sendo que a participação foi voluntária e direcionada aos servidores aderentes ao PGD e às suas respectivas chefias. O objetivo deste artigo é fazer uma análise sobre o PGD nos dois primeiros meses do projeto-piloto, sob a ótica dos servidores aderentes ao PGD e suas respectivas chefias, como também conhecer as dificuldades e desafios e propor melhorias que possam subsidiar a decisão sobre a continuidade do PGD. Entre pontos positivos encontrados, destacam-se o aumento da produtividade e melhorias nas rotinas e na qualidade de vida do servidor aderente ao PGD. Entre as maiores dificuldades mencionadas, observou-se a elaboração do plano de trabalho e a definição de critérios para avaliação dos resultados pela chefia imediata. Este estudo pode contribuir para a discussão sobre a continuidade do PGD, oferecendo sugestões e perspectivas sobre benefícios, desafios e possibilidades. Palavras-chave: PGD; home office; teletrabalho; IF Goiano; gestão de desempenho; produtividade.
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Turra, Luana, Márcia Terezinha da Rocha Restelatto, and Fabiana Meneghetti Dallacosta. "Adherenceto treatment and life style of patients with hypertension / Adesão ao tratamento e hábitos de vida de hipertensos." Revista de Pesquisa Cuidado é Fundamental Online 11, no. 1 (January 1, 2019): 113–17. http://dx.doi.org/10.9789/2175-5361.2019.v11i1.113-117.

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Abstract:
Objetivo: analisar a adesão ao tratamento anti-hipertensivo e hábitos de vida de hipertensos. Métodos: Estudo transversal, realizado com hipertensos da Estratégia Saúde da Família de Lacerdópolis, SC. Utilizou-se entrevista e o Brief Medication Questionnaire. Resultados: participaram 72 hipertensos, 68,1% mulheres, idade média 68,4 anos (±12,1). Quanto à adesão ao tratamento, 6,9% são aderentes, 19,4% tem provável adesão, 70,8% provável baixa adesão e 2,8% baixa adesão. Quem usa múltiplas doses é menos aderente (p=0,00), falharam mais em listar o que usam (p=0,03) e omitiram mais (p=0,02). Houve dificuldades para ler o rótulo, abrir a medicação e lembrar de tomar todos os dias, e 19,4% relataram falha de dias ou doses. Conclusão: houve dificuldade em listar a medicação em uso, ler, abrir e lembrar-se de tomar a medicação, especialmente naqueles acima de 60 anos. A prescrição de múltiplas doses interfere significativamente na adesão ao tratamento e no correto uso da medicação.
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Turra, Luana, Márcia Terezinha da Rocha Restelatto, and Fabiana Meneghetti Dallacosta. "Adherenceto treatment and life style of patients with hypertension / Adesão ao tratamento e hábitos de vida de hipertensos." Revista de Pesquisa: Cuidado é Fundamental Online 11, no. 1 (January 1, 2019): 113. http://dx.doi.org/10.9789/2175-5361.2019.v11i1.127-131.

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Abstract:
Objetivo: analisar a adesão ao tratamento anti-hipertensivo e hábitos de vida de hipertensos. Métodos: Estudo transversal, realizado com hipertensos da Estratégia Saúde da Família de Lacerdópolis, SC. Utilizou-se entrevista e o Brief Medication Questionnaire. Resultados: participaram 72 hipertensos, 68,1% mulheres, idade média 68,4 anos (±12,1). Quanto à adesão ao tratamento, 6,9% são aderentes, 19,4% tem provável adesão, 70,8% provável baixa adesão e 2,8% baixa adesão. Quem usa múltiplas doses é menos aderente (p=0,00), falharam mais em listar o que usam (p=0,03) e omitiram mais (p=0,02). Houve dificuldades para ler o rótulo, abrir a medicação e lembrar de tomar todos os dias, e 19,4% relataram falha de dias ou doses. Conclusão: houve dificuldade em listar a medicação em uso, ler, abrir e lembrar-se de tomar a medicação, especialmente naqueles acima de 60 anos. A prescrição de múltiplas doses interfere significativamente na adesão ao tratamento e no correto uso da medicação.
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Forgione, Davide. "I know You got soul. Street education projects of Hip-Hop Based Pedagogy." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 106–23. http://dx.doi.org/10.36253/form-10779.

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Abstract:
Project design is a fundamental element within educational contexts. Plus, it is a core competence that should be part of the baggage of those working in education and learning, along with evaluative and empirical skills. Involving adherence to the context while maintaining a certain methodological rigor, it is considered important ensuring the achievement of development goals in childhood and adolescence. This intervention offers an innovative approach based on the application of pedagogical methods and practices close to the cultural context of the individuals, taking as reference the adolescent beneficiaries of an educational center in an urban area. The idea is to set up a educational street practice through Hip-Hop Based Education, a set of practices that incorporate the creative elements of hip-hop culture into teaching. Young people are encouraged to establish a connection with the contents dealt with by encountering them in their own cultural territory, educating through their own realities and experiences. I know You got soul. Percorsi di Educativa di Strada basati sulla pedagogia Hip-Hop La progettazione è un elemento fondamentale all’interno dei contesti educativi nonché una competenza cardine che dovrebbe far parte del bagaglio di coloro che operano in ambito educativo e formativo, insieme a quella valutativa ed empirica. Implicando al tempo stesso di essere aderenti al contesto pur mantenendo un certo rigore metodologico, si considera importante nel garantire il raggiungimento dei traguardi di sviluppo nell’infanzia e adolescenza. Questa proposta d’intervento offre un approccio innovativo e improntato all’applicazione di metodi e pratiche pedagogiche vicine al contesto culturale degli individui, prendendo come riferimento i beneficiari pre-adolescenti e adolescenti di un centro educativo in un’area urbana. L’idea è imbastire un intervento di educativa di strada mediate la Hip-Hop Based Education, un insieme di pratiche che incorporano gli elementi creativi della cultura hip-hop nell’insegnamento. I giovani vengono così stimolati a stabilire una connessione con i contenuti trattati incontrandoli nel proprio territorio culturale, educando attraverso le proprie realtà ed esperienze.
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Nuñez, Izabel, and Marcus Alexandre Veríssimo. "Escorregadios e aderentes." Revista Brasileira de Segurança Pública 15, no. 2 (September 30, 2021): 226–43. http://dx.doi.org/10.31060/rbsp.2021.v15.n2.1288.

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Abstract:
O objetivo deste artigo é contribuir para os estudos de antropologia jurídica a partir de uma discussão sobre processos de incriminação de pessoas que participam de redes de comércio clandestino de drogas, e que por isso são enquadrados na lei como “traficantes”. Para estudarmos esse fenômeno, utilizamos duas categorias: “escorregadios” e “aderentes” (em relação ao sistema de justiça criminal). Nossa estratégia de trabalho consistiu em uma combinação de métodos que incluiu: 1) leitura de processos envolvendo “tráfico drogas” (comuns e internacionais); 2) etnografias realizadas no âmbito dos tribunais no Rio de Janeiro; e 3) interlocução com advogados que atuam nesta área, incluindo a realização de entrevistas gravadas.
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Alves, Roseliane de Souza Araújo, Flávia de Almeida Filardo Vianna, and Carlos Alberto de Castro Pereira. "Fenótipos clínicos de asma grave." Jornal Brasileiro de Pneumologia 34, no. 9 (September 2008): 646–53. http://dx.doi.org/10.1590/s1806-37132008000900003.

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Abstract:
OBJETIVO: Estabelecer os fenótipos clínicos em portadores de asma grave. MÉTODOS: Foram estudados, retrospectivamente, 111 pacientes em um ambulatório especializado. Os pacientes foram avaliados e acompanhados de maneira sistemática, estabelecendo-se ao final do acompanhamento a adesão e o controle ou não da doença por dados clínicos e funcionais. A resistência ao tratamento foi definida como o não preenchimento, ao final do acompanhamento, por pelo menos seis meses, dos critérios de controle de asma, apesar do uso correto e adesão à medicação. Os fenótipos foram determinados por análise fatorial e comparados por testes diversos. RESULTADOS: Ao final, 88 pacientes foram considerados aderentes e 23 não aderentes. Por análise fatorial do grupo aderente, quatro fenótipos foram determinados: o fenótipo 1 (28 pacientes), formado pelos pacientes resistentes ao tratamento, com maior freqüência de sintomas noturnos, maior número de exacerbações e uso mais freqüente de broncodilatador de resgate; o fenótipo 2 (48 pacientes), formado pelos pacientes com obstrução persistente, com menores valores de relação volume expiratório forçado no primeiro segundo/capacidade vital forçada na avaliação inicial, idade mais avançada e maior tempo de doença; o fenótipo 3 (42 pacientes), representa os pacientes com rinossinusite alérgica, sendo constituído de não fumantes com obstrução predominantemente reversível; e o fenótipo 4 (15 pacientes), formado por casos com história de intolerância à aspirina associado à asma quase fatal. CONCLUSÕES: Um número significativo de portadores de ama grave não adere ao tratamento. Muitos pacientes com asma grave têm obstrução irreversível, mas o fenótipo clínico mais relevante é constituído pelos pacientes resistentes ao tratamento habitual.
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Da Trindade, Ellen Oliveira, Rosa Águida Donosora De Melo Souto, Gislayne Azevedo de Campos Alves, and Hemerson Iury Ferreira Magalhães. "Avaliação da adesão ao tratamento medicamentoso de pacientes idosos atendidos em um Ambulatório de Geriatria." VITTALLE - Revista de Ciências da Saúde 32, no. 3 (December 22, 2020): 35–44. http://dx.doi.org/10.14295/vittalle.v32i3.11089.

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Abstract:
O objetivo deste trabalho foi avaliar a adesão à terapia medicamentosa, por pacientes idosos atendidos pelo serviço ambulatorial de geriatria, em Hospital Universitário localizado em João Pessoa – Paraíba. Trata-se de um estudo descritivo, transversal, com abordagem quantitativa. Foram incluídos os pacientes de ambos os sexos, com 60 anos ou mais, que possuíam consultas agendadas e estavam em uso regular de medicamentos. A amostra compôs-se de 88 idosos, a coleta de dados foi realizada através de uma entrevista realizada antes da consulta médica. Foram utilizados dois instrumentos: um questionário contemplando variáveis socioeconômicas e inerentes ao uso de medicamentos, seguido da Medida de Adesão aos Tratamentos (MAT). Os dados foram analisados através do programa estatístico IBM SPSS® versão 20.0 para Windows®. Os resultados demonstraram uma população com 72,6 ± 7,4 anos, majoritariamente feminina (78,4%). A partir da aplicação da MAT a frequência de não adesão ao tratamento medicamentoso foi de 40,9%, enquanto que 59,1% foram considerados aderentes. A polifarmácia foi relatada por 50% dos idosos, 82,9% eram hipertensos e apenas 12,5% informou nunca ter se esquecido de tomar os medicamentos. A dificuldade em aquisição destes foi relatada por 46,6%, e 52,3% dependem em parte da distribuição de medicamentos básicos e especializados através do SUS. Apesar da maioria dos idosos terem se mostrado aderentes ao tratamento medicamentoso, um número importante foi considerado não aderente. A busca por melhores índices de adesão deve ser objetivada por toda a equipe de saúde, visando uma melhor qualidade de vida para os idosos usuários de medicamentos.
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Romeo, U., G. Palaia, A. Galanakis, R. Lo Giudice, G. Tenore, A. Del Vecchio, and F. Nardi. "Placca biancastra non asportabile della gengiva aderente." Dental Cadmos 80, no. 2 (February 2012): 61–62. http://dx.doi.org/10.1016/j.cadmos.2011.11.002.

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Dziuba, Andrzej F. "Apostolstwo i solidarność : Zakon Rycerski Grobu Bożego w Jerozolimie." Prawo Kanoniczne 39, no. 3-4 (December 10, 1996): 199–214. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1996.39.3-4.07.

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Abstract:
L’Ordine di antica origine, costituito, riordinato, ampliato ed arricchito di privilegi dai Sommi Pontefici. Rioganizzato da Pio IX (1847 e 1868) e da Leone XIII (1888); San Pio X (1907) riservo al Sommo Pontefice il Gran Magistero, e Pio XI uni ad esso L’Opera della Preservazione della Fede in Palestine. Successivamente Pio XII (1940) diede all’Ordine un Cardinale come „Patrono”; il 14 sett. 1949 istitui un Cardinale come „Gran Maestro dell’Ordine”, affidandogli il governo del medesimo, e fïssando la Sede centrale dell’Ordine Equestre in Roma, mentre la sede storica è a Gerusalemme. Giovanni XXIII, con Breve dell’8 die. 1962, approvo l’aggiornamento degli statuti, e Paolo VI, in data 8. lu. 1977, ha concesso la Sovrana approvazione al nuovo Statuto. L’Ordine é „laica Associazione di Fedeli sotto la protezione della Santa Sede”. Adesso lo statuto propone due finalità fondamentali: 1. rafforzare nei suoi Membri la pratica della vita cristiana in assoluta fedeltà al Sommo Pontefice; 2. sostenere le opere e le istituzioni della Chiesa Cattolica in Terra Santa, particolarmente quelle del Patriarchato Latino di Gerusalemme. L’organizzazione centrale dell’Ordine é cosi strutturata: l.il Gran Maestro; 2. il Gran Priore dell’Ordine; 3. un Ufficio di Presidenza; 4. un Gran Magistero; 5. la Consulta. L’organizzazione territoriale si configura in Luogotenenze e Delegazioni Magistrali, ciascuma guidata a sua volta da un Luogotenente e Delegato Magistrale laico, da un Gran Priore e da un Consiglio. La consistenze numerica dei Membri dell’Ordine si aggira sui 18.000 tra Cavalieri, Dame ed Ecclesiastici, ripartiti in poco meno di 50 Luogotenenze e Delegazioni Magistrali, di cui grosso modo una ventina nell’Emisfero Occidentale (prinzipalmente Stati Uniti e Canada) e altrettanto in Europa, di cui 4 in Italia. Quanto al modo con cui si divente Membri dell’Ordine, le procedure sono sostanzialmente due: su richieste e per cooptazione. Oggi l’Ordine del Santo Sepolcro gode di buona salute. II numero dei suoi Membri e delle sue Luogotenenze aumenta in misura ragionevole, il livello delle risorse economiche raccolte cresce ogni anno. II morale e l’entusiasmo dei aderenti, la loro fedeltà al Sommo Pontefice ed al Gran Maestro sono esemplari e stimolanti.
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Cipolli, Carlo, and Marco Poli. "L'insegnamento delle discipline psicologiche nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia: il contributo di Marcello Cesa-Bianchi." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2021): 103–20. http://dx.doi.org/10.3280/rip1-2021oa11604.

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Abstract:
Marcello Cesa-Bianchi (1926-2018) è stato professore ordinario di Psicologia generale per 40 anni nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Statale di Milano. Una parte rilevante della sua attività istituzionale è stata indirizzata alla valorizzazione delle funzioni didattiche delle discipline psicologiche nellaformazione degli studenti dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia. Questo obiettivo è stato perseguito fin dagli anni '70, in parallelo con a) l'evoluzione delle competenze richieste ai nuovi medici dal nuovo approccio centrato sul paziente in medicina, b) l'incremento di complessità delle attività cliniche all'interno degli ospedali generali, c) l'armonizzazione dei corsi di studio per la formazione dei medici come presupposto per la loro libera circolazione negli stati aderenti alla Comunità (poi Unione) Europea.L'avvio di questo processo di armonizzazione, all'inizio degli anni '80, fornì l'opportunità di coordinare le indicazioni derivate da esperienze didattiche innovative realizzate in alcune facoltà mediche (in particolare, nelle Università di Milano Statale, Bologna, Napoli Federico II) e di presentarle alle commissioni ministeriali impegnate prima nella revisione dell'ordinamento didattico del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1986 (la cosiddetta Nuova Tabella XVIII) e nel suo adeguamento nel 1996, e poi al definitivo ordinamento, nell'ambito della generale riorganizzazione degli studi universitari disposta dal Decreto Legislativo n. 509 del 1999.Per stimolare le innovazioni nella didattica delle discipline psicologiche e la presentazione di proposte ufficiali per le modifiche degli ordinamenti didattici prima del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e poi di tutti i corsi di laurea e laurea specialistica dell'area sanitaria Cesa-Bianchi promosse numerosi convegnia partire dal 1986 e la costituzione del Collegio dei docenti e ricercatori di discipline psicologiche nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia nel 1993. Attraverso questo organismo vennero elaborate e presentate ufficialmente le proposte che hanno portato ad inserire definitivamente la psicologia generale tra le discipline per la formazione di base del medico e dei laureati delle professioni sanitarie, e la psicologia clinica tra le discipline caratterizzanti per gli stessi corsi di studio. Un risultato altrettanto importante e duraturo è stato l'inserimento di specifiche competenze professionali (comunicative relazionali) da acquisire attraverso le discipline psicologiche.
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Rolo, Tony, Sérgio Matos, and Diana Raquel Sousa Marques. "#143. Utilização de matrizes dérmicas para aumento de gengiva aderente." Revista Portuguesa de Estomatologia, Medicina Dentária e Cirurgia Maxilofacial 57 (December 2016): 58–59. http://dx.doi.org/10.1016/j.rpemd.2016.10.138.

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Viviano, M., D. Donati, F. Viviano, L. Brindisi, A. Panarese, and G. Lorenzini. "Manifestazione neoplastiche esofagee secondarie in gengiva aderente. Un caso clinico." Dental Cadmos 80, no. 1 (January 2012): 51–56. http://dx.doi.org/10.1016/j.cadmos.2011.06.006.

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Weyn, Gustavo Cesar, Daiane Breda, Marcos Quirino Gomes Faria, and Rafael Rauber. "Variáveis inerentes ao idoso influenciando na adesão medicamentosa em uma Unidade Básica de Saúde de Cascavel - PR." E-Acadêmica 3, no. 3 (September 1, 2022): e0233271. http://dx.doi.org/10.52076/eacad-v3i3.271.

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Abstract:
Objetivos: A baixa adesão medicamentosa é multifatorial e tem elevada incidência nessa faixa etária, podendo levar a descompensação de doenças e diminuição da expectativa de vida do paciente, devendo ser encontrado os fatores que causam essa má aderência e agir para que não afetem a vida do idoso. O objetivo é avaliar causas de baixa adesão medicamentosa dos idosos em uma UBS. Metodologia: 50 idosos responderam questionários de adesão medicamentosa, dependência para AIVD´s, depressão, sociodemográficos e cognitivos. Os participantes foram agrupados entre aderentes e não aderentes ao tratamento farmacológico e a incidência das variáveis foram comparadas entre os grupos. Resultado: Dos estudados, 58% tinham boa adesão e 42% eram mau aderentes ao tratamento. Foi encontrado incidência de 13,8% de déficit cognitivo nos aderentes contra 42,8% em não aderentes. Dependência para atividades instrumentais, o resultado foi de 20,7% para os aderentes contra 66,6% para os não aderentes. Depressão presente em 42,9% dos não aderentes contra 20,7% nos aderentes. Polifarmácia incidiu em 31% nos aderentes contra 57,1% nos não aderentes. Baixa escolaridade incidiu em 75,8% dos aderentes contra 85,7% dos não aderentes. Conclusão: A baixa adesão medicamentosa na UBS estudada segue na média da literatura. A tendência é aumentar a prevalência com o aumento da população idosa no Brasil. Os fatores que influenciaram na má adesão ao tratamento farmacológico foram: depressão, baixa escolaridade, dependência para AIVD´s, polifarmácia e déficit cognitivo. É necessário atenção a pacientes que possuem essas variáveis, para que sejamos capazes de superar essas adversidades e melhorar a adesão medicamentosa.
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Bezerra da Silva, Eduardo Felipe, and Marcos Araujo Braz de Oliveira. "ANÁLISE DA ARMADURA PASSIVA EM LAJES LISAS DE PROTENSÃO NÃO ADERENTE." Projectus 3, no. 1 (July 21, 2020): 80–105. http://dx.doi.org/10.15202/25254146.2018v3n1p80.

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Abstract:
O presente estudo busca explanar as possibilidades de dimensionamento das armadurascomplementares passivas em estruturas de lajes lisas em concreto protendido comcordoalhas engraxadas e plastificadas pós-tracionadas, onde existe uma direção decabos distribuída e outra concentrada. Desta forma, tentar trazer uma comparaçãoentre métodos de dimensionamento de tais estruturas. Para chegar as conclusõesdeste estudo se valeu de revisões bibliográficas e testes em uma estrutura hipotéticautilizando um software específico, este emprega o método das grelhas e o método dascargas balanceadas. Por fim será demonstrada a diferença de quantitativos de armadurapassiva a depender do método escolhido e será também avaliada a validade da utilizaçãode cada método.
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Garcia, Rubens Nazareno, Ana Paula Coelho, Francieli Althoff, Jessica Crespi, Joel Sandri Do Prado, Marina Ramos Reis, Monique Trierweiler, Ueslei Kohler, João Augusto Coutinho Garcia, and Shélen Fernandes. "Degradação Adesiva de um Compósito Auto Aderente aos Substratos da Técnica Indireta." Journal of Health Sciences 18, no. 2 (May 19, 2016): 92. http://dx.doi.org/10.17921/2447-8938.2016v18n2p92-97.

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Abstract:
<p>O objetivo desse estudo foi avaliar a resistência de união - RU ao cisalhamento de um compósito fluido auto aderente em quatro substratos utilizados na técnica indireta, com uma semana e um ano de armazenamento em água destilada. Quarenta e oito amostras (5 mm largura /15 mm comprimento / 2 mm espessura) foram preparadas em laboratório protético: 12 amostras do(a) cerômero Adoro/AD, cerâmica/leucitaEmpress Esthetic/EE, cerâmica/zircônia ZirCAD/ZI (Ivoclar Vivadent), mais a liga Fit Cast SB/ME (Talladium do Brasil), sendo as amostrasdivididas em dois grupos para cada período de tempo (uma semana e um ano). Dois compósitos fluidos (Controle / FF-Filtek Z350XT Flow /<br />3M ESPE e o auto aderente / DF-Dyad Flow / Kerr) foram unidos aos quatro substratos. Quatro matrizes Tygon foram posicionadas sobre as amostras, as quais foram preenchidas com os compósitos FF e DF (fotopolimerização 20s). As matrizes foram removidas para expor os corpos de prova (12 por grupo) e as amostras foram armazenadas em água destilada/ 37±2 °C por uma semana e um ano. Após estes períodos, cada amostra foi conectada a uma máquina de ensaios para realização dos ensaios de RU a uma velocidade de 1,0 mm/min, até a falha. Os resultados foram analisados por ANOVA e teste de Tukey (p&lt;0,05). Nos ensaios de uma semana, os substratos leucita e metal apresentaram as maiores médias de RU para ambos os compósitos. Nos ensaios de um ano, os substratos não apresentaram diferença estatística nas médias de RU para ambos os compósitos, com exceção da zircônia que apresentou resultado nulo. Os valores médios de RU, no entanto, foram significativamente<br />menores quando comparados com os resultados dos ensaios de uma semana.</p>
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FODOR, Adriana. "Adherence to the screening and treatment of diabetic retinopathy." Romanian Medical Journal 66, S3 (October 27, 2019): 35–37. http://dx.doi.org/10.37897/rmj.2019.s3.9.

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Schmitz, John Robert. "Review of Almeida (1988): Dicionários: Parentes e Aderentes." Language Problems and Language Planning 17, no. 1 (January 1, 1993): 71–76. http://dx.doi.org/10.1075/lplp.17.1.10ati.

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Cardoso, Gisele Pereira, and Angela Arruda. "As representações sociais da soropositividade e sua relação com a observância terapêutica." Ciência & Saúde Coletiva 10, no. 1 (March 2005): 151–62. http://dx.doi.org/10.1590/s1413-81232005000100022.

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Abstract:
A observância ou adesão terapêutica aos anti-retrovirais (ARV) é fundamental para o sucesso a longo prazo do tratamento para a infecção pelo HIV. Devido à complexidade deste tema consideramos interessante analisá-lo à luz da teoria das representações sociais (RS). Deste modo, procuramos traçar o processo de construção das RS da soropositividade em pacientes com HIV/Aids que aderem e não aderem à terapia ARV. Realizamos um estudo exploratório através de técnicas observacionais e entrevistas com roteiro estruturado com 16 homens e 16 mulheres, aderentes e não aderentes. Os dados foram submetidos à análise de conteúdo categorial. Os resultados mostraram que para os aderentes, a soropositividade aparece associada a uma nova normatividade (tomar remédios). O remédio é objetivado destruindo o vírus e existe a ancoragem no saber científico. Para os não aderentes, a soropositividade é uma vivência ameaçadora. O uso da negação impede a ancoragem no saber científico. Os remédios tornam-se a objetivação da doença. Como conclusão, podemos afirmar que, enquanto nos pacientes aderentes observamos RS bem estruturadas da doença e do tratamento ARV, nos não aderentes tais RS parecem ainda estar em construção.
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Da Silva, Sabrina, Carlos dos Santos Portela, Rodrigo Lisbôa Pereira, Edson Koiti Kudo Yasojima, Albino Rodrigues De Brito Junior, and Thiago Damasceno Cordeiro. "Definição e instanciação de um processo híbrido SCRUM e RUP aderente ao ciclo PDCA." Brazilian Journal of Development 9, no. 1 (January 9, 2023): 1606–26. http://dx.doi.org/10.34117/bjdv9n1-111.

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Abstract:
Uma das principais maneiras de lidar com problemas recorrentes em projetos de software consiste na adoção de frameworks de gestão de processo. No entanto, há projetos que são mais adequados às metodologias tradicionais e outros às metodologias ágeis. Algumas empresas têm combinado práticas tradicionais e ágeis em modelos híbridos de gestão de projetos. Neste contexto, este artigo apresenta uma pesquisa-ação que resultou na definição e instanciação de um processo híbrido constituído de práticas provenientes dos frameworks SCRUM e RUP em um projeto real de desenvolvimento de software. Esse processo foi avaliado através da técnica de revisão por pares, demonstrando-se satisfatório no seguimento das premissas de ambos os frameworks, na gestão do projeto e no atendimento do ciclo Plan, Do, Check e Act (PDCA). Por fim, foi feita a análise SWOT do processo pela equipe que seguiu suas atividades no projeto-alvo da pesquisa.
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Nicolino, Paula Silva, Kelly Graziani Giacchero Vedana, Adriana Inocenti Miasso, Lucilene Cardoso, and Sueli Aparecida Frari Galera. "Esquizofrenia: adesão ao tratamento e crenças sobre o transtorno e terapêutica medicamentosa." Revista da Escola de Enfermagem da USP 45, no. 3 (June 2011): 708–15. http://dx.doi.org/10.1590/s0080-62342011000300023.

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Abstract:
Este estudo verificou a adesão de pessoas com esquizofrenia à medicação, identificou e comparou as crenças sobre transtorno e medicamento entre pacientes aderentes e não aderentes. Participaram do estudo 14 pacientes de um ambulatório de psiquiatria. Foi realizada entrevista semi-estruturada e aplicação do Teste de Morisky-Green. Os dados foram analisados com abordagem quali-quantitativa. Os resultados revelaram que 64,3% dos pacientes não aderem ao medicamento. A maioria dos entrevistados considerou a medicação capaz de reduzir a seriedade e severidade do transtorno. Entretanto, entre pacientes não aderentes, as barreiras no seguimento da terapêutica foram mais expressivas. Efeitos colaterais foram razão para descontinuidade do tratamento em 80% dos pacientes não aderentes intencionalmente. Observou-se conhecimento insuficiente sobre a esquizofrenia e tratamento medicamentoso. A fé foi mencionada pelos pacientes como estratégia para enfrentamento do processo vivenciado. Este estudo aponta para a necessidade de estratégias direcionadas à promoção da adesão ao medicamento entre pessoas com esquizofrenia.
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Bakirtzief, Zoica. "Identificando barreiras para aderência ao tratamento de hanseníase." Cadernos de Saúde Pública 12, no. 4 (December 1996): 497–505. http://dx.doi.org/10.1590/s0102-311x1996000400008.

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Abstract:
Esta investigação visa a identificar alguns fatores associados à não-aderência ao tratamento poliquimioterápico da hanseníase. O trabalho utiliza o referencial teórico das representações sociais como base de sustentação metodológica da investigação. Foram entrevistados dois grupos de pacientes ambulatoriais em tratamento poliquimioterápico: "aderentes" e "não-aderentes" ao tratamento, provenientes de dois serviços de saúde distintos. Nas entrevistas, foi observada a presença de uma representação comum entre os discursos empregada como metáfora para explicar o tratamento: a figura de uma batalha em que o bacilo é retratado como uma ameaça, o doente como vítima, o medicamento como a principal arma de combate e os profissionais da saúde como os heróis ou santos. Foi observado também que o medicamento é representado por ambos os sujeitos como sendo algo ora benéfico ora maléfico ao bem-estar do paciente. Além disso, a relação médico-paciente parece representar um ponto importante, pois nota-se que a confiança depositada na capacidade do médico para solucionar o problema divide sujeitos "aderentes" dos "não-aderentes" entrevistados.
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Tavares, Darlene Mara dos Santos, Michelle de Oliveira Guimarães, Pollyana Cristina dos Santos Ferreira, Flavia Aparecida Dias, Nayara Paula Fernandes Martins, and Leiner Resende Rodrigues. "Qualidade de vida e adesão ao tratamento farmacológico entre idosos hipertensos." Revista Brasileira de Enfermagem 69, no. 1 (February 2016): 134–41. http://dx.doi.org/10.1590/0034-7167.2016690118i.

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Abstract:
RESUMO Objetivo: comparar as variáveis obtidas em situação de adesão e não adesão ao tratamento farmacológico para hipertensão arterial sistêmica, segundo condições socioeconômicas, tempo de diagnóstico, morbidades autorreferidas, indicativo de depressão e qualidade de vida. Método: estudo transversal realizado com 524 idosos aderentes e 505 não. Realizou-se análise descritiva, testes Qui-quadrado e t-Student (p<0,05). Resultados: observou-se entre os aderentes maior proporção de idosos mais velhos, morbidades e indicativo de depressão. Aqueles não aderentes obtiveram escores inferiores em todos os domínios e facetas de qualidade de vida. Conclusão: devem-se preconizar ações que favoreçam a maior adesão ao tratamento farmacológico, visando minimizar o impacto das comorbidades e melhorar a qualidade de vida.
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Bompiani, Adriano. "L’elaborazione di “regole” per le innovazioni biotecnologiche." Medicina e Morale 49, no. 4 (August 31, 2000): 713–50. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.765.

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Abstract:
Come è noto, l'unione Europea ha fra i suoi scopi quello di favorire lo sviluppo sociale ed economico dei Paesi aderenti, facilitando la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica, la produzione di beni e la circolazione degli stessi nell’ambito dell’Unione, eliminando per quanto è possibile differenze, normative e conflitti commerciali. Con questo spirito, dopo anni di difficile lavoro, è stata emanata la Direttiva 98/44/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (6luglio 1998) che riguarda la protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche, ne presupposto che si tratti di genoma – sia esso di origine vegetale, animale o umano – in quanto risultati da “invenzioni” suscettibili di applicazioni industriali e non dal mero isolamento (“scoperta”). L’Autore, che già ha esaminato in un precedente contributo gli aspetti etici dell’impiego delle biotecnologie nel campo vegetale e animale (v. Medicina e Morale 2000, 3: 449-504), si sofferma a descrivere quanto prevede la Direttiva 98/44/CE stessa, assieme ad altre norme internazionali precedentemente emanat, per la tutela dell’ambiente, degli animali e degli organismi umani. L’Autore riconosce che la direttiva vieta, nel dispositivo, lo sfruttamento commerciale che sia contrario all’ordine pubblico e al buon costume, fornendo gli esempi concreti dei divieti applicabili ai processi di clonazione umana a scopo riproduttivo, di modificazione dell’identità genetica germinale dell’essere umano; di modificazione degli embrioni umani a fini commerciali e industriali; di modificazione dell’identità genetica animale di natura tale da provocare sofferenza negli stessi, senza utilità sostanziale per l’uomo o per l’animale. Tuttavia la Direttiva – sotto l’aspetto giuridico – consente l’utilizzazione di embrioni umani (sia pure non direttamente ed espressamente prodotti a scopo di ricerca in base all’art. 18 della Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina) a scopo sperimentale e per applicazioni biotecnologiche riguardanti la produzione di cellule staminali od i medicamenti. L’Autore esamina anche il dibattito che è seguito alla emanazione della Direttiva soprattutto a livello di Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Strasburgo) in merito alle preoccupazioni dell’opinione pubblica sui cosiddetti “cibi transgenici” (raccomandazione n. 1398 (1998) dal titolo “sicurezza del consumatore e qualità degli alimenti”), nella quale è stata espressa contrarietà alla brevettabilità degli organismi viventi, pur riconoscendo la necessità di assicurare un’adeguata protezione ai diritti dell’”invenzione” (proprietà intellettuale) [Raccomandazione 1417/1999]. Questi problemi sono stati affrontati ma non risolti nella conferenza internazionale di Oviedo (16-19 maggio 19999) organizzata dal Consiglio d’Europa. Il Comitato Direttivo di Bioetica del medesimo Consiglio d’Europa è stato indicato di esprimere “parere” sulla complessa materia; nel frattempo sono intervenute la conferenza di Seattle e Montreal, ove è stato firmato, nel gennaio 2000, un Protocollo sulla biosicurezza che regolamenta il commercio internazionale di sementi e sostanze geneticamente modificate ritenuti pericolosi per l’ambiente e la salute, escludendo però i prodotti finiti, e perciò il cibo transgenico. Nel momenti in cui – scadendo la moratoria –la Direttiva 98/44/CE entrerà in vigore (31 luglio 2000) essendo improbabile l’accettazione delle argomentazioni di invalidazione sollevate da Olanda e Italia, l’Autore insiste per l’adozione del “principio di precauzione”, esplicitamente incorporato nel diritto comunicato relativo alla protezione della salute, oltreché alla tutela dell’ambiente, che dovrà essere tuttavia meglio specificato nella sua estensione e nelle conseguenze attese. Un secondo principio, quello della “trasparenza”, richiede un’ulteriore affinamento delle informazioni rivolte al consumatore, tramite una più chiara etichettatura che consenta una scelta realmente libera e consapevole dei prodotti derivanti da organismi geneticamente modificati posti in commercio. Dovrà essere perseguita la ricerca, escludendo peraltro l’uso dell’embrione umano.
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Coletti Moia, Elena. "Quali pazienti, quale rischio. Identificazione e correzione: scelte ed aderenza terapeutica." Cardiologia Ambulatoriale, no. 3 (November 30, 2020): 163–66. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-3-2.

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Prima di iniziare una terapia oncologica potenzialmente cardiotossica è importante una valutazione cardiologica basale; essa può essere eseguita da un cardio-oncologo ma spesso in realtà viene attuata dal cardiologo ambulatoriale. La valutazione basale serve a identificare il profilo di rischio cardiovascolare del paziente, a correggere i fattori di rischio modificabili e, nel paziente cardiopatico noto, ad ottimizzare il trattamento. La correzione dei fattori di rischio come ipertensione arteriosa e dislipidemia richiede un adeguato approccio farmacologico ma per abbattere il più possibile il rischio, il paziente deve adottare una correzione dello stile di vita con misure comportamentali come l’interruzione del fumo, l’esercizio fisico ed una adeguata alimentazione. Il paziente con disfunzione ventricolare sinistra o cardiopatia ischemica deve essere valutato con test che permettano di rilevare l’entità del problema e poi intraprendere una terapia la cui scelta ed aderenza va considerata anche in base alle possibili interferenze con i farmaci oncologici.
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Sampaio, Elizabeth Pereira, André Luiz Moreira, and Euzenir Nunes Sarno. "Caracterização morfológica e funcional de células aderentes de baço de camundongo." Memórias do Instituto Oswaldo Cruz 80, no. 2 (June 1985): 245–46. http://dx.doi.org/10.1590/s0074-02761985000200017.

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Abstract:
A separação, caracterização e ensaio funcional das células inflamatórias presentes no local de lesão têm se tornado imperiosos no estudo de diversas doenças. Através da utilização de métodos histoquímicos para esterase e fosfatase ácida, bem como do Teste de Fagocitose e da coloração pelo Giemsa, realizados nas células esplénicas de dez camundongos, foi possível se caracterizar bem os componentes do Sistema Fagocítico Mononuclear e distinguir os outros tipos de células presentes, além de permitir a quantificação diferencial das mesmas.
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Oliveira, Carlos Alberto de, Maria Helena Senger, Oscarina da Silva Ezequiel, and Eliana Amaral. "Alinhamento de Diferentes Projetos Pedagógicos de Cursos de Medicina com as Diretrizes Curriculares Nacionais." Revista Brasileira de Educação Médica 43, no. 2 (June 2019): 143–51. http://dx.doi.org/10.1590/1981-52712015v43n2rb20180203.

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RESUMO O objetivo desta pesquisa foi analisar os projetos pedagógicos de dois cursos (PPC) de graduação em Medicina para determinar o grau de alinhamento às Diretrizes Curriculares Nacionais (DCN) do ensino médico, visando compreender as diferenças decorrentes dos modelos curriculares adotados. Três especialistas em ensino médico foram convidados a analisar os documentos relativos aos projetos pedagógicos de curso (PPC) e preencher um instrumento de avaliação desenvolvido para avaliar adesão às DCN 2001, previamente publicado, com dez dimensões. O escore calculado por meio do instrumento classifica as escolas em relação ao grau de aderência às DCN, sendo valores de escore de 0 a ≤ 20%, de 20 a ≤ 40%, de 40 a ≤ 60%, de 60 a ≤ 80% e de > 80% considerados, respectivamente, divergente, fracamente aderente, regular aderência, aderente moderadamente e fortemente aderente. Também se realizou análise de conteúdo dos PPC para buscar evidências sobre os domínios no texto. Os escores totais, de 47,5% (IES1) e 82,5% (IES2), mostraram adesão regular do PPC da IES1 e acentuada do PPC da IES2 às DCN 2001. Essas diferenças se manifestaram especialmente nas dimensões da adequação da metodologia de ensino à concepção do curso, da inter-relação das disciplinas na concepção e execução do currículo e na existência de módulos ou temas integradores. As análises dos PPC mostraram que, de maneira geral, há aderência às DCN, em diferentes estágios. Observou-se boa confiabilidade desse instrumento utilizado na análise dos três avaliadores para ambas as instituições de ensino superior (alfa de Cronbach de 0,77 para a IES1 e de 0,75 para a IES2). A comparação das médias dos escores dos avaliadores por dimensão foi submetida a uma análise de significância com o Teste t de Student. Conclui-se que as duas escolas, em intensidade e por caminhos diferentes e respeitando a cultura institucional, incorporaram paulatinamente o arcabouço das diretrizes curriculares nacionais.
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Sobral, Pollyana Dutra, Eduardo Tavares Gomes, Priscila De Oliveira Carvalho, Emmanuelle Tenório Godoi, and Dinaldo Cavalcanti De Oliveira. "Prevalência de adesão medicamentosa em pacientes com doença arterial coronariana crônica." Enfermagem Brasil 19, no. 2 (May 26, 2020): 98. http://dx.doi.org/10.33233/eb.v19i2.2137.

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Objetivos: Avaliar a prevalência da adesão medicamentosa do paciente com doença arterial coronariana crônica e comparar os perfis clínico, socioeconômico e angiográfico de paciente aderentes e não aderentes. Métodos: Estudo observacional, transversal, prospectivo, quantitativo e descritivo, realizado de julho a outubro de 2016, em dois hospitais, sendo um público e outro privado. Forma entrevistados 130 pacientes submetidos ao procedimento de cinecoronariografia e consultados os resultados do exame. Utilizou-se o teste de Morisky-Green para mensurar a aderência a medicação. Resultados: A taxa de adesão medicamentosa foi de 26,15%, considerada baixa. Dentre as variáveis de perfis clínico, sociodemográfico e angiográfico apenas a hipertensão foi mais prevalente nos pacientes aderentes. Conclusão: Visto que a gravidade da lesão não ter tido associação direta com a adesão, sugere-se que pesquisas posteriores considerem o risco genético como fator de risco independente.Palavras-chave: adesão à medicação, doença das coronárias, cooperação do paciente.
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De Luca-Noronha, Daniel, and José Carlos Sant'Anna. "Crença teísta: reflexividade e aderência." INTERAÇÕES 13, no. 24 (December 31, 2018): 503–25. http://dx.doi.org/10.5752/p.1983-2478.2018v13n24p503-525.

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O objetivo do artigo é apresentar uma concepção de crença teísta que permita a articulação de dois aspectos: reflexividade e aderência. O primeiro aspecto consiste na ideia de que a crença teísta aparece como resultado de uma reflexão acerca de um determinado tipo de experiência. O segundo aspecto consiste no caráter evocativo e transformador a crença teísta. De acordo com algumas abordagens, entretanto, se a crença teísta tivesse um caráter reflexivo, ela não teria o tipo de aderência que lhe é própria. Esse argumento pressiona a concepção da crença teísta como crença básica, a saber, como uma atitude proposicional que constitui a experiência. No entanto, há ao menos uma circunstância relevante de formação de crença teísta, a experiência de vastidão, em que a experiência deve ser concebida como independente de crenças. Para essa circunstância, a crença teísta deve ser concebida como reflexiva. Nesse caso, cabe mostrar de que modo ela pode ser aderente. Tendo em vista o marco teórico integrativo da cognição ancorada, mostraremos que o caráter reflexivo da crença teísta não anula o seu caráter aderente.
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Silvia Soriato, Maria. "L'inaspettato che rivela. La psicoterapia con donne vittime di violenza." INTERAZIONI, no. 2 (November 2020): 32–47. http://dx.doi.org/10.3280/int2020-002003.

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Abstract:
Racconterò la dinamica della relazione violenta rimanendo aderente alla lettura fenomeno-logica derivante dalla clinica con donne vittime di maltrattamenti afferenti ai servizi antiviolen-za. Seguirò il loro sguardo, la loro narrazione di sé in relazione al maltrattante, dal momento in cui un evento inatteso le ha costrette a nominarsi vittime di violenza, all'emancipazione dalla violenza stessa.
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Paulo, Luiz Fernando Arantes. "Planejamento estratégico e gestão por resultados: o caso do Ministério da Saúde." Physis: Revista de Saúde Coletiva 26, no. 3 (September 2016): 981–1007. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-73312016000300014.

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Abstract:
Resumo O objetivo deste trabalho é avaliar em que medida o planejamento estratégico do Ministério da Saúde é aderente a uma estratégia de gestão por resultados, com foco especialmente nas escolhas estratégicas que orientam a organização, ou seja, nos resultados perseguidos. A primeira seção esclarece as premissas metodológicas utilizadas no estudo, que se orientam por três aspectos centrais: 1) as competências legais da administração federal na área da saúde; 2) os conceitos e definições de Gestão por Resultados; e 3) o conceito de resultado para o plano estratégico. Na segunda seção, há uma breve apresentação de como o planejamento estratégico do Ministério é formalizado por meio de três planos estratégicos de forma simultânea (Plano Plurianual, Plano Nacional de Saúde e Plano Estratégico), para em seguida avaliar quão aderente é este planejamento em relação às premissas metodológicas apresentadas na primeira seção. É possível concluir que o planejamento estratégico da União para a área da saúde não observa a divisão de competências definida pelo SUS, estabelecendo objetivos que ultrapassam consideravelmente a esfera de governabilidade do Governo Federal. Esse mesmo planejamento também elege como objetivos medidas administrativas de caráter operacional, que deveriam estar abaixo do recorte existente nos planos estratégicos.
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Franz, Walter F. Nique. "Aderentes e militantes: a participação político-partidária na era do Partido Cartel." Revista de Sociologia e Política 24, no. 60 (December 2016): 91–113. http://dx.doi.org/10.1590/1678-987316246004.

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Resumo O artigo analisa o estado da arte da literatura sobre as transformações nas formas de participação político-partidária produzida nas últimas décadas. Dois objetivos principais guiam nossa argumentação: (i) fornecer um panorama de referência que possa contribuir ao desenvolvimento de pesquisas sobre esta temática e (ii) atenuar a segmentação que caracteriza as distintas correntes analíticas. Revisando trabalhos publicados em revistas e livros anglo-saxões e franceses, comparamos suas problemáticas, as questões teóricas subjacentes, bem como os métodos de administração da prova utilizados. Destarte, identificamos a estruturação de dois campos de produção politológica que se comunicam pouco. De um lado, uma tradição “Political Science”, mainstream, cujos estudos privilegiam uma abordagem sistêmica e comparada, apoiando-se em uma demonstração fundamentalmente estatística. De outro lado, uma tradição “Sociologie Politique” desenvolvida na França e cuja perspectiva de análise é internacionalmente pouco conhecida. Influenciadas pelo paradigma interacionista, suas pesquisas empregam o método sócio-etnográfico e redirecionam o foco de análise aos níveis meso e micro social. Fazendo um balanço crítico das principais contribuições de ambas as vertentes, apontamos algumas tendências atuais observadas pelos especialistas. Insistimos, particularmente, no potencial heurístico oferecido pelo enfoque da Sociologia Política para agregar novos elementos para a compreensão deste fenômeno.
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Spasiano, Alessandra, Chiara Molinari, Anna Marangone, and Tiziana Bove. "TBI moderato e servero nel pre-ospedaliero: aderenza alle raccomandazioni e outcome." Rescue Press 02, no. 02 (April 1, 2022): 1. http://dx.doi.org/10.53767/rp.2022.02.02.it.

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ABSTRACT Introduzione Il trauma cranico (TBI – Traumatic Brain Injury) è una delle principali cause di morte e disabilità al mondo. Il danno cerebrale primario è rappresentato dal trauma, mentre il danno cerebrale secondario è l’evoluzione, limitabile, del danno primario. Esso necessita di una gestione precoce, che inizi immediatamente dopo il trauma e che preveda il raggiungimento di precisi target terapeutici correlati ad un miglior outcome. Attualmente le indicazioni per la gestione del TBI provengono dalle Linee Guida del 2008 (LG 2008), ma in questi anni la letteratura scientifica si è arricchita di molti studi che costituiscono un importante fonte di aggiornamento e miglioramento della gestione preospedaliera dei pazienti con trauma cranico. Scopo dello studio: valutare l’aderenza alle raccomandazioni delle LG 2008 e della più recente letteratura sulla gestone del TBI moderato e severo. Metodo: studio retrospettivo monocentrico. Criteri di inclusione: età > 18 anni, GCS <12, soccorsi da HEMS FVG o Automedica ASUFC. Periodo: 01/05/20118 – 30/04/2020. Raccolta parametri e informazioni cliniche da schede di intervento e sistema informatico ospedaliero. Risultati: 82 pazienti arruolati, 59 (72%) maschi. Età media 58.1±21.3 anni. Il valore medio di H-AIS è stato 3±1.5. A T1: 51(62.2%) TBI severi, 30(36.6%) moderati e 1(1.2%) lieve poi evoluto in moderato. Aderenza di rilevazione del GCS/pupille variabile da 100%/40.2% a 57.1%/17.1%. Aderenza di rilevazione di SpO2/sAP/etCO2 variabili tra 82.9%/89%/45.5% e 53.7%52.4%/46.3%. Temperatura rilevata al massimo nel 2.4% dei casi. Aderenza terapeutica >90% per O2 terapia, <90% per intubazione, <80% per fluidoterapia e vasopressori, <50% per etCO2, nulla per normotermia. Raggiungimento target terapeutici: >95% per SpO2 e sAP>90mmHg, 85.5% per sAP>110mmHg, <50% per etCO2. Conclusioni: necessità di migliorare aderenza di rilevazione di temperatura e pupille, mediante sensibilizzazione del personale e introduzione di scheda di missione unica. Migliorabile il raggiungimento del target pressorio utilizzando sia fluidi che vasopressori. Da implementare la rilevazione dell’etCO2 come guida nell’impostazione della ventilazione.
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Silva, Nathalia Guaglini da, Osvaldo Luiz de Carvalho Souza, and Claudia Maria de Oliveira Campos. "Análise de confiabilidade em vigas de concreto protendido com cabos não aderentes em conformidade com a NBR 6118-2014: estudo paramétrico para razões de carga e resistência a compressão do concreto." Research, Society and Development 9, no. 10 (October 16, 2020): e7239109172. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v9i10.9172.

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Considerando os diversos métodos propostos com o objetivo de estimar a variação de tensão em cabos não aderentes de elementos estruturais em concreto protendido, não havendo, portanto, diretriz única para este fim, observa-se a necessidade de investigação mais abrangente sobre tema. Este trabalho aborda o método simplificado para estimativa da variação de tensão em cabos não aderentes proposto pela NBR 6118 (ABNT, 2014). Com a metodologia proposta pela norma, são conduzidas análises de confiabilidade, empregando-se os métodos analíticos FORM e Monte Carlo, de viga solicitada pelo seu valor médio de resistência à flexão, constituído por parcelas de carga variável e permanente. Na análise são considerados diferentes valores da resistência a compressão do concreto e variação da parcela de carga variável constituinte da solicitação da viga analisada. É conduzido também um estudo de sensibilidade que destaca a maior relevância entre variáveis aleatórias consideradas. Os valores dos índices de confiabilidade realçam os valores conservadores da variação de tensão em cabos não aderentes obtidos a partir da NBR 6118 (ABNT, 2014).
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FRÎNGU, Florina, Dumitru ZDRENGHEA, and Dana POP. "The importance of treatment adherence for the diabetic patient with arterial hypertension. The evolution towards heart failure." Romanian Medical Journal 66, S2 (October 1, 2019): 19–21. http://dx.doi.org/10.37897/rmj.2019.s2.5.

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Rocha, Cristiane Hoffmeister, Ana Paula Sueiro de Oliveira, Caroline Ferreira, Fabiana Tôrres Faggiani, Guilherme Schroeter, Antônio Carlos Araújo de Souza, Geraldo Attilio DeCarli, Fernanda Bueno Morrone, and Maria Cristina Werlang. "Adesão à prescrição médica em idosos de Porto Alegre, RS." Ciência & Saúde Coletiva 13, suppl (April 2008): 703–10. http://dx.doi.org/10.1590/s1413-81232008000700020.

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Abstract:
Polifarmácia e falta de adesão à prescrição médica são problemas freqüentes na terapêutica farmacológica de idosos que podem prejudicar o resultado do seu tratamento. Realizou-se um estudo transversal exploratório e quantitativo em base populacional para levantar a freqüência de idosos aderentes e avaliar se a polifarmácia interfere na adesão. A pesquisa foi realizada com 466 idosos de Porto Alegre, RS. Os instrumentos foram aplicados por entrevista individual. A freqüência de idosos aderentes foi de 173 (37,1%) e maior entre os que utilizavam menos fármacos. Os resultados encontrados sugerem a implementação de programas educacionais para auxiliar os idosos no seguimento à terapêutica farmacológica.
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De Souza, Thais Rocha, Fernando Filardi, and Helio Arthur Irigaray. "COMPLIANCE NO SETOR DE ÓLEO E GÁS NA PERCEPÇÃO DOS GESTORES." Revista Eletrônica de Estratégia & Negócios 13, no. 2 (November 25, 2020): 130. http://dx.doi.org/10.19177/reen.v13e22020130-167.

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Abstract:
O objetivo deste estudo foi analisar os resultados da adoção das práticas de compliance no setor de óleo e gás recomendadas pelo Pacto e pelo Guia de Boas Práticas de Integridade do IBP na percepção dos gestores envolvidos. Foram realizadas 10 entrevistas, sendo 5 com gestores de empresas aderentes e 5 com gestores de empresas não aderentes ao referido pacto no segmento upstream. Após análise de conteúdo, os resultados revelaram dicotomia entre o formalismo das recomendações e sua real efetividade, mostraram ainda que a implantação do compliance exige maior tempo, comunicação e treinamento para ser efetivamente absorvido pela cultura das empresas.
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Medeiros, Cristiane Reis Soares, and Pedro Cavalcante. "A implementação do programa de saúde específico para a população em situação de rua - Consultório na rua: barreiras e facilitadores." Saúde e Sociedade 27, no. 3 (September 2018): 754–68. http://dx.doi.org/10.1590/s0104-12902018170946.

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Abstract:
Resumo O objetivo deste trabalho é investigar as razões da baixa adesão à implementação do programa de saúde específico para a população em situação de rua - Consultório na Rua - pela maioria dos municípios elegíveis. A partir da literatura contemporânea de determinantes da implementação de políticas públicas, a pesquisa, de caráter exploratório-descritivo, utiliza análise de conteúdo em documentos oficiais e, sobretudo, entrevistas com gestores federais e a aplicação de questionários aos gestores de municípios em ambas as situações, aderentes e não aderentes ao programa. Sob a ótica do governo federal, os resultados da investigação sugerem que a implementação do programa foi influenciada positivamente pelo alinhamento com uma política pública maior, com mais recursos e priorização governamental, embora as restrições fiscais, a partir de 2015, e as fragilidades do pacto federativo se apresentem como principais barreiras. Do ponto de vista dos gestores locais, as evidências empíricas demonstram percepções diferentes entre os municípios aderentes ao programa e os que não aderiram, porém há convergências quanto a relevância de um contexto favorável, do legado de políticas prévias e de fatores relacionados às competências e capacidades das prefeituras como determinantes à participação no programa Consultório na Rua.
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Di Mari, E., G. P. Segoloni, and M. Talaia. "L'emodialisi e la politerapia farmacologica: indagine sull'aderenza ai farmaci in un gruppo di pazienti in emodialisi presso il Centro Dialisi S. Vito." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 4 (January 26, 2018): 46–49. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1173.

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Abstract:
L'aderenza alla terapia rappresenta uno dei fattori principali di successo clinico soprattutto per i pazienti con patologie croniche come quelli con I.R.C. Spesso però, sono numerosi i fattori che la compromettono e il medico e l'infermiere sono chiamati ad intervenire per rafforzare l'alleanza terapeutica con il paziente al fine di migliorare l'aderenza. L'indagine condotta in questo studio su 56 dei 70 pazienti emodializzanti nell'ospedale S. Vito di Torino, ha permesso di individuare quali elementi influenzano la loro aderenza alla terapia farmacologica domiciliare, soprattutto nell'ambito delle conoscenze sui farmaci assunti e del supporto informativo fornito dai medici e gli infermieri del Centro Dialisi. La dimenticanza nell'assumere la terapia si è rivelata tra i fattori principali di non aderenza, seguita dalla posologia delle prescrizioni farmacologiche poco coniugabili con lo stile di vita del paziente. I risultati del questionario somministrato agli assistiti, hanno dimostrato che la conoscenza da parte del paziente sulla terapia assunta e un minor numero di farmaci prescritti, influenzano positivamente la sua aderenza. A1 contrario, la chiarezza delle informazioni ricevute dal personale sanitario non è risultata significativa in questo ambito. Al termine dello studio sono stati individuati alcuni interventi atti ad affrontare le criticità emerse dall'indagine. (sian) (nursing)
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