Dissertations / Theses on the topic 'Aderenti'

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BOZZI, FRANCESCO. "LE SPIRE DELLA VIPERA. ADERENTI E ADERENZE DENTRO E FUORI LO STATO VISCONTEO-SFORZESCO FRA TRE E QUATTROCENTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/825485.

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Abstract:
La tesi si propone di mettere in luce gli aspetti più caratteristici e rilevanti dei trattati di aderenza nella loro declinazione visconteo-sforzesca, con l’obiettivo di evidenziare lo sviluppo e, soprattutto, i caratteri innovativi di un legame che, destinato a perdurare nell’età moderna, offre una rinnovata chiave interpretativa dei processi genetici di una “nuova” statualità alla fine dell’età di mezzo. Vincoli elastici, flessibili e ritagliati direttamente sulle base delle contingenze in cui venivano stipulati, i trattati di aderenza (o colleganza, accomandigia, raccomandazione, …) conobbero una vasta diffusione nell’Italia bassomedievale e rinascimentale, in particolar modo dalla metà del XIV secolo, e avevano lo scopo di coordinare i principali poteri degli scacchieri italiani e le realtà minori che allignavano dentro o al di fuori degli stessi, in particolar modo i signori rurali o, in qualche caso, le comunità: riassumendo ai minimi termini, il principalis si vedeva infatti garantito sostegno militare, mentre l’adherens riceveva protezione e legittimazioni di vario tipo. L’utilizzo che i signori – e poi i duchi – di Milano fecero di tale strumento risulta di grande interesse, in quanto Visconti prima e Sforza poi ricorsero con particolare costanza al legame sia per consolidare i processi di state-building interni allo stato, sia i processi di espansione esterni ai confini del principato. Sin dalla metà del Trecento, infatti, i signori di Milano utilizzarono frequentemente i trattati di aderenza per individuare alleati direttamente a ridosso – se non addirittura all’interno – dei territori nemici. Tale meccanismo fu particolarmente sfruttato durante l’età di Gian Galeazzo Visconti, che rese la pressione dei suoi aderenti quantomai efficace contro le potenze avversarie (in particolare Firenze) innervando di sostenitori aree strategiche come la Romagna e la Lunigiana. Con la morte del primo duca di Milano nel 1402 il vincolo attraversò un lungo periodo di crisi, dovuto alla debolezza di Giovanni Maria Visconti, e fu solo in seguito alla sua violenta scomparsa (1412) che Filippo Maria Visconti poté ricostruire, al pari dello stato, anche la rete di aderenti, declinata dal terzo duca in senso difensivo piuttosto che offensivo. Nel momento in cui la dinastia si estinse e il ducato cadde nelle mani degli Sforza, il legame si ritrovò inserito all’interno dei delicati equilibri della Lega italica: l’aderenza divenne così un modo non più per aggredire i nemici o per difendersi, per definire e profilare la propria sfera di influenza, ormai in qualche modo “stabilizzata” e non più sottoposta a eccessivi scossoni. Dal punto di vista nei processi di state-building, invece, il legame mantenne caratteristiche costanti nel corso del tempo: tramite le accomandigie i signori e i duchi di Milano riuscirono infatti a meglio vincolare a sé le animate famiglie signorili che punteggiavano gli spazi dello stato, in particolare in aree come il Piemonte e l’Emilia. Lì i trattati, che pure non persero le loro caratteristiche militari, rivelarono tutto il loro potenziale come elementi di coordinazione e di disciplinamento: la loro fortuna risiede proprio nelle loro caratteristiche elastiche, che se da una parte rendevano il vincolo così costruito instabile, dall’altra ne sostanziano l’effettiva modernità, e che ne garantirono la lunga durata (seppur con alterne fortune) ancora per tutto il ‘500 e oltre.
The research proposes to investigate the most characteristic and relevant aspects of the treatises of adherentia under the Visconti and Sforza, with the aim of highlighting the development and, above all, the innovative characteristics of a bond which, destined to last in the modern age, offers a new interpretative key to the genetic processes of a "new" statehood at the end of the Middle Age. Those treaties were elastic, flexible and tailored directly on the basis of the contingencies in which they were stipulated, and the bonds of adherentia (or collegatio, accomandatio, recomendisia, and so on) knew a wide diffusion in medieval and renaissance Italy, especially from the middle of the 14th century: they had the aim of coordinating the main powers of the Italian chessboards and the minor realities inside or outside them, especially the rural lords or, in some cases, the communities; summing up, the principalis was guaranteed military support, while the adherens received protection and legitimations of various kinds. The use that the lords – and then the dukes – of Milan made of this instrument is of great interest, as Visconti and Sforza resorted with particular constancy to the link both to consolidate the state-building processes inside the state and the expansion processes outside the principality's borders. Since the middle of the fourteenth century, in fact, the lords of Milan frequently used treaties of adherentia to identify allies close to – or even inside – enemy territories. This mechanism was particularly exploited during the age of Gian Galeazzo Visconti, who made the pressure of his adherentes as effective as possible against the opposing powers (in particular Florence) and made strategic areas such as Romagna and Lunigiana a source of supporters. With the death of the first duke of Milan in 1402 the bond went through a long period of crisis, due to the weakness of Giovanni Maria Visconti, and it was only after his violent death (1412) that Filippo Maria Visconti was able to rebuild, like the state, the network of adherentes, which the third duke declined in a defensive rather than offensive way. When the dynasty became extinct and the Duchy fell into the hands of the Sforza, the bond found itself inserted within the delicate equilibrium of the Italic League, thus becoming a way no longer to wage war, but was rather used to define and profile the spheres of influence, now somehow "stabilised" and no longer subject to excessive shocks. From the point of view of the state-building processes, on the other hand, the bond maintained constant characteristics over time: through the accomandigie, the lords and dukes of Milan managed to better bind the restless noble families that dotted the spaces of the state, particularly in areas such as Piedmont and Emilia. There the bonds, which did not lose their military characteristics, revealed all their potential as elements of coordination and discipline: their fortune resides precisely in their elastic characteristics, which, if on the one hand made the bond so constructed unstable, on the other, substantiated its effective modernity, which guaranteed its long duration (albeit with alternating fortunes) throughout the fifteenth century and beyond.
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Trojetto, Luca <1989&gt. "Integrated Reporting: analisi empirica delle società aderenti al Pilot Programme." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6775.

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Carlucci, Assunta <1989&gt. "Integrated reporting: analisi empirica delle aziende aderenti al progetto pilota dell’IIRC." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8103.

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Abstract:
La tesi tratta il tema dell’Integrated reporting, ossia un nuovo strumento di rendicontazione e di informativa aziendale che riunisce in un unico documento l’informativa economico-finanziaria e l’informativa di sostenibilità. La prima parte introduttiva della tesi espone il concetto di sostenibilità e l'importanza della Corporate Social Responsibility. Procede successivamente un'analisi dettagliata sull’Integrated Reporting prestando attenzione ai principi guida; ai contenuti ed infine i suoi vantaggi competitivi. Nella seconda parte del lavoro vengono analizzati i report di aziende aderenti al progetto pilota dell’IIRC per capire se le imprese hanno rispettato i principi del Framework IIRC per la creazione del report integrato.
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Mattioli, Teresa. "Il gruppo bancario cooperativo e la perdita di mutualità delle Banche di credito cooperativo aderenti." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2020. http://hdl.handle.net/11385/204144.

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Abstract:
La banca di credito cooperativo. La riforma del credito cooperativo: il D.L. n. 18 del 14 febbraio 2016, convertito nella Legge 8 aprile 2016, n. 49, e il nuovo gruppo bancario cooperativo. Il gruppo bancario cooperativo e la mutualità delle BCC aderenti.
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Pulina, Maria Gavina. "Progettazione ed analisi di sistemi strutturali a basso danneggiamento basati su pareti post-tese in calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il seguente elaborato tratta del comportamento per azioni orizzontali di sistemi strutturali basati su pareti in calcestruzzo armato post-compresse, caratterizzate dal comportamento di rocking alla base. Dagli anni ‘90 l’ingegneria sismica ha iniziato a studiare sistemi resistenti ad elevate prestazioni, che potessero sopportare azioni sismiche di progetto con danneggiamento e spostamenti residui limitati. Questo obiettivo è stato raggiunto attraverso la capacità ricentrante dei sistemi basati sull’utilizzo di trefoli post-tesi, che esercitano una forza in grado di riportare la struttura nella posizione verticale indeformata. Tale comportamento, definito come “rocking”, necessita dell’accoppiamento con sistemi di dissipazione, in modo da poter conferire duttilità e smorzare la risposta globale del sistema. Nel presente studio sono state considerate pareti a taglio con sistema di precompressione a cavi non aderenti, che utilizzano come sistema dissipativo di energia connettori esterni in cui si localizza la deformazione inelastica del sistema, e presentano il vantaggio di essere facilmente sostituibili dopo il sisma. L’obiettivo principale della ricerca associata a questa tesi è di far progredire la progettazione di sistemi costruttivi che manifestano un basso danneggiamento strutturale e deformazioni residue trascurabili. Tale fine è stato perseguito attraverso lo studio di metodi analitici disponibili, riproducendo i risultati ottenuti nell’ambito dei più importanti studi di ricerca pregressi, così da poter sviluppare una procedura di modellazione analitica e numerica applicabile per altre configurazioni di pareti con sistema di ricentraggio, in particolare quella ideata all’interno del progetto di ricerca TiRiSiCo (Tecnologie Innovative per Riduzione del rischio Sismico delle Costruzioni), coordinato dal CIRI – Edilizia e Costruzioni dell’Università di Bologna, all’interno del quale si inserisce il presente lavoro di tesi.
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Barbieri, Ranier Adonis. "Modelo numérico para análise à flexão de elementos estruturais com protensão aderente e não aderente." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2003. http://hdl.handle.net/10183/2645.

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Abstract:
Na protensão não aderente, a armadura permanece livre para se movimentar ao longo de seu perfil em todas as seções com exceção das de ancoragem. Não há aderência entre concreto e armadura, e a hipótese da compatibilidade de deformações entre o aço e concreto não é aplicável, tornando inviável o desenvolvimento de uma solução analítica. Visando colaborar para a maior compreensão do comportamento à flexão das estruturas com protensão não aderente e para o desenvolvimento de critérios nacionais de projeto, um modelo numérico foi implementado utilizando o elemento finito do tipo híbrido para pórticos planos. Nesta formulação, a equação para as solicitações ao longo do elemento é a função de interpolação, e as forças as variáveis interpoladas. Como esta função resulta das condições de equilíbrio, sem hipóteses arbitrárias, o método é considerado exato para forças e curvaturas. Elementos longos são possíveis, de maneira que um único elemento finito pode ser utilizado para um vão de viga ou pilar, reduzindo o esforço computacional. O caráter exato da formulação contribui para a boa modelagem dos cabos não aderentes, já que a tensão nestas armaduras depende das curvaturas de todas as seções do elemento. O modelo numérico proposto prevê a não linearidade geométrica, carregamentos cíclicos e a construção composta. Relações constitutivas já consolidadas na literatura são empregadas para os materiais. A cadeia de Maxwell é utilizada para representar o comportamento reológico do concreto e do aço de protensão, respeitando as características de envelhecimento de cada material. Inúmeros exemplos são apresentados, permitindo a comparação entre resultados numéricos e experimentais Uma análise paramétrica foi realizada, caracterizando o desempenho do modelo numérico frente a variações nos parâmetros de entrada. Discutem-se, ainda, dois critérios de ruptura para a utilização do modelo numérico no estudo do comportamento à flexão das estruturas com protensão não aderente. Os resultados indicam o bom desempenho do modelo numérico e a sua adequação para a realização de pesquisas sobre o assunto.
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Lazzari, Paula Manica. "Implementação de rotinas computacionais para o projeto automático de peças em concreto com protensão aderente e não aderente." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2011. http://hdl.handle.net/10183/36374.

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Abstract:
Este trabalho versa sobre o desenvolvimento de rotinas computacionais para o projeto automático de estruturas de concreto submetidas à protensão aderente e não aderente, conforme recomendações das normas brasileira [NBR6118:2007] e francesa [Règles BPEL 91]. A justificativa da realização deste trabalho vem da crescente utilização da protensão no Brasil, devido principalmente a suas vantagens construtivas, à redução na incidência de fissuras e na dimensão das peças com o emprego eficiente de materiais de maior resistência. Visando contribuir para o desenvolvimento científico nacional, o presente trabalho dá continuidade a uma linha de pesquisa que vem sendo desenvolvida no Programa de Pós- Graduação em Engenharia Civil – PPGEC/UFRGS, a qual foi iniciada com a implementação de um modelo numérico, baseado na formulação do elemento finito do tipo híbrido para pórticos planos, que faz a análise quanto à flexão de seções com protensão aderente e não aderente. A partir deste elemento finito, torna-se possível a utilização de elementos longos, de maneira que um único elemento finito possa ser utilizado para um vão de viga ou pilar, reduzindo, assim, o esforço computacional. O modelo numérico considera a não linearidade geométrica, carregamentos cíclicos e construção composta, levando em conta a concretagem por fases. Relações constitutivas já consolidadas na literatura são empregadas para os materiais, sendo que a cadeia de Maxwell é utilizada para representar o comportamento reológico do concreto e do aço de protensão, respeitando as características de cada material. Realizou-se, ainda, um estudo das variáveis necessárias na implementação do modelo numérico a fim de desenvolver uma interface gráfica amigável com a ajuda do software Microsoft Visual Basic 2008 Express Edition, disponível gratuitamente na internet, facilitando, desta forma, a entrada de dados. As rotinas computacionais implementadas efetuam a verificação dos estados limites de serviço e últimos, complementando o modelo numérico original. São consideradas as situações de protensão completa, limitada e parcial e verificados conforme cada caso, os estados limites de descompressão, de formação e de abertura das fissuras, além dos estados limites últimos finais, no ato da protensão e a verificação do esforço cortante. São apresentadas comparações entre situações de projeto conforme as normas brasileira e francesa, analisando de forma crítica os resultados obtidos. De um modo geral, observou-se que as verificações feitas pela norma francesa apresentaram resultados mais conservadores. Ao longo deste trabalho, buscou-se, como objetivo principal, tornar o programa computacional operacional para a realização de projetos.
This work presents the development of computational algorithms for the automatic design of concrete structures subjected to bonded and unbonded prestressing, according to the Brazilian [NBR6118:2007] and French [Règles BPEL 91] code specifications. The study is justified by the increased use of prestressing in Brazil, due to its many constructive advantages, like reduction in crack incidence and decrease in section dimensions, with the efficient use of higher resistance materials. It is part of a major research developed in the Graduate Program in Civil Engineering - PPGEC/UFRGS, started with the implementation of a numerical model based on the formulation of a hybrid type finite element for prestressed plane frames. Such model, makes possible the use long elements, so that a single finite element can be used for modeling a beam or column, therefore improving computational efficiency. The numerical model considers geometric nonlinearity, cyclic loading and composite construction, allowing different constructive stages. Well established constitutive relations are used for representing material behavior and the Maxwell chain model is used for both concrete and prestressing steel time-dependent responses. A study on the variables needed to implement the numerical model was performed, in order to develop a friendly graphical interface, with the help of Microsoft Visual Basic 2008 Express Edition, a free software that facilitates data acquisition. The implemented computational algorithm performs the verification of the Serviceability Limit States and the Ultimate Limit State, with a view to complementing the original numerical model. Full, partial and limited prestressing situations are considered and checked and, in each case, the Limit State of Decompression, the Limit State of Cracking, the Ultimate Limit State, the final act of prestressing and the Shear Strength are verified. Comparison between design situations according to the Brazilian and French code specifications are presented. In general, it was observed that verifications of the French code were more conservative. This work was focused on the main objective to make the computer program operational for structural design.
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Monteiro, Tiago Carvalho Leite. "Análise comparativa dos fatores influentes na tensão última de protensão em cabos aderentes e não aderentes." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2008. http://hdl.handle.net/10183/15300.

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Abstract:
A protensão não-aderente caracteriza-se pela liberdade de deslocamento relativo entre o cabo de protensão e a fibra de concreto adjacente. A tensão na armadura de protensão no estado limite último é de difícil obtenção, não sendo dependente apenas das deformações em uma determinada seção transversal, mas sendo função de todas as deformações que ocorrem no concreto adjacente ao perfil de protensão. Para que seja obtida a tensão última, é necessária a integração das curvaturas ao longo de todo o elemento a fim de se obter o alongamento no cabo de protensão, o que se consegue com precisão apenas recorrendo-se a ferramentas numéricas, devido às não-linearidades físicas envolvidas no problema. O método construtivo com protensão não aderente vem sendo cada vez mais utilizado na execução de edifícios no Brasil. O principal sistema de protensão não aderente é o que utiliza a mono-cordoalha engraxada e plastificada, que alia os benefícios da protensão e a simplicidade necessária às obras moldadas no local. Apesar disso, não há no Brasil um volume de pesquisa sobre o comportamento dos elementos com protensão não aderente, compatível com a demanda da indústria da construção civil. Visando contribuir para o desenvolvimento das formulações nacionais de projeto dos elementos com protensão não aderente, o presente trabalho é a continuação de uma pesquisa que vem sendo realizada no Programa de Pós-Graduação em Engenharia Civil – PPGEC/UFRGS, a qual foi iniciada com a implementação de um modelo numérico capaz de analisar elementos com protensão não aderente e seguida de uma análise paramétrica sobre as principais variáveis que influenciam na tensão última na armadura de protensão. O trabalho que ora se apresenta traçou uma correlação entre os resultados não-aderentes obtidos da análise paramétrica com resultados aderentes, os quais são de mais fácil obtenção, pois se baseiam na compatibilidade de deformações na seção transversal. Foram feitas análises numéricas e analíticas com aderência dos mesmos protótipos estudados anteriormente sem aderência. Os resultados obtidos mostraram incrementos de tensão maiores no caso aderente, bem como maiores capacidades portantes. Estudou-se também uma metodologia capaz de computar a tensão última na armadura não aderente com análises do tipo compatibilidade de deformações, com a utilização de um coeficiente Lo/L redutor de aderência. Os resultados iniciais mostraram-se bons para carregamento nos terços, mas insatisfatórios para carregamentos distribuído e concentrado. Através de um ajuste no coeficiente Lo/L baseando-se nos dados da pesquisa precedente, bons resultados foram obtidos para todos os tipos de carregamento. A metodologia apresentada foi validada pela comparação com diferentes protótipos analisados numericamente, bem como protótipos ensaiados experimentalmente por diversos autores.
Unbonded post-tensioning is characterized for allowing relative displacement between the tendon and the concrete adjacent fiber. The ultimate stress in the unbonded tendon is difficult to be obtained, because it is not only dependent on the deformed shape of a cross section, but on the whole deformations occurring in the tendon profile adjacent concrete. To evaluate this ultimate stress, it is necessary to integrate all curvatures along the whole element, in order to obtain the total tendon elongation. This can only be precisely obtained using numerical tools, due to the non-linear factors involved in the problem. Unbonded post-tensioning is becoming ever more used in Brazilian building construction. The main unbonded post-tensioning system uses the unbonded mono-strand, that joins the benefits of prestressing with the necessary building simplicity. Nevertheless, there is no research effort in Brazil compatible with the construction industry demand. This study seeks to contribute to the development of the national formulations design of unbonded posttensioning elements. This work is a continuation of a research being undertaken at PPGEC/UFRGS. A numerical model able to determine the behavior of unbonded posttensioned elements was first developed, followed by a parametric study about the main parameters influencing the ultimate stress in unbonded tendons. The present work traced a correlation between the results for unbonded elements, obtained from the parametric analysis, with results for bonded elements. The latter are easily obtained, because they are based on the compatibility of strains in the cross section. Numerical and analytical calculations were performed for the same prototypes studied in the previous research, but now considering the existence of bond in the tendons. The results showed greater increments in stress for the bonded cases and also greater ultimate resistance. It was also devised a calculation method able to determine the ultimate stress in the unbonded tendon using an analysis similar to strain compatibility, but with a reduction bond coefficient Lo/L. The initial results obtained for a third-point loading showed a good agreement, but that not happened for the results of distributed and concentrated loads. However, by an adjustment of the Lo/L coefficient, based on the data of the previous research, good agreement was observed for all loading types. The presented methodology was validated by comparing results with other prototypes analyzed by the numerical model, and also results of experimental studies carried out by several authors.
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Rossi, Nelson. "Resistencia de aderencia concreto-aço : efeitos da resistencia a compressão do concreto e do comprimento de aderencia." [s.n.], 2002. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/258719.

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Abstract:
Orientador: Armando Lopes Moreno Junior
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Civil
Made available in DSpace on 2018-08-03T14:46:09Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Rossi_Nelson_M.pdf: 7482331 bytes, checksum: 3e5bfccfcdc8da045f879079e36de6a8 (MD5) Previous issue date: 2002
Resumo: O ensaio tipo viga RILEM/CEBIFIP - RC 5 é considerado bastante apropriado para determinação da tensão de aderência entre aço e concreto, uma vez que pode estabelecer panorama de. tensões na barra de aço, similar ao verificado na prática. Neste ensaio, parâmetros como a resistência à compressão média do concreto e o comprimento de aderência da barra de aço tem seus valores fixados, respectivamente, entre 22,5 :MPa e 27,5 :MPa, e em 10 vezes o diâmetro da barra. Resultados recentes apresentados na literatura indicam que para resistências à compressão do concreto mais elevadas, o valor do comprimento de aderência da barra deva ser diminuído, sob o risco de não se atingir o limite máximo de deslizamento relativo previsto neste ensaio padrão. Este trabalho pretende oferecer subsídios à futura normatização deste ensaio para o concreto de alta resistência. Parâmetros como a resistência à compressão do concreto e o comprimento de aderência da barra foram avaliados através do estudo experimental de 9 corpos de prova tipo viga, divididos em 3 séries de 3 vigas com resistência a compressão do concreto de aproximadamente 25 :MPa, 50 :MPa e 85 :MPa. Em cada série, com uma mesma resistência à compressão, uma barra de aço com 20 mm de diâmetro teve seu comprimento de aderência fixado em 10, 5 e 3 vezes o diâmetro da barra. Ao final deste trabalho a influência dos parâmetros envolvidos foi, criticamente, avaliada
Abstract: The beam test RILEM/CEB/FIP - RC 5 is considered quite appropriate to determine the bond strength between steel bars and concrete, since it can establish the strength condition in the reinforcing bar, as we verified in practice. In this test, parameters as the compressive strength of the concrete and the bond lengths of the reinforcing bar have their fixed values, respectively, between 22,5 and 27,5 MPa, and 10 times the bar diameter. Recent results presented in the literature indicate that for high-strength concrete, the bond length value should be decreased, under the risk of not reaching the maximum relative slippage limits foreseen in this standard testo This work intends to offer subsidies to the future standardization of this test for the high-strength concrete. Parameters as the compressive strength of concrete and bar bond length were evaluated through the experimental study of 9 specimens type beam, divided in 3 series of 3 beams with compressive strength of the concrete of approximately 25 MPa, 50 MPa and 85 MPa. In each series, with a same compressive strength, a steel bar with a diameter of 20 mm had its bond length fixed in 10, 5 and 3 times of bar diameter. At the end of this work the influence of involved parameters was, critically, evaluated.
Mestrado
Edificações
Mestre em Engenharia Civil
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Pinto, Leandro Israel. "ICARU-FB: uma infraestrutura de software aderente à norma IEC 61499." Universidade do Estado de Santa Catarina, 2014. http://tede.udesc.br/handle/handle/2042.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-12-12T20:22:52Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Leandro Israel Pinto.pdf: 1973331 bytes, checksum: 859388e323baf2b51cb58d1386fe1ceb (MD5) Previous issue date: 2014-06-25
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The IEC 61499 standard defines a development model for industrial automation and control, it defines a visual language that can facilitate the implementation of distributed control system. This work presents the proposal and implementation of ICARU-FB, an Open Source multi-platform environment, capable of running the function blocks defined in IEC 61499 on architectures with few computational resources. A virtual machine was designed and implemented to perform networks of function blocks on 8-bit platforms with minimal resources. It was also ported to run on a 64-bit computer. Two case studies were performed in order to verify compliance with IEC 61499. Through the case studies, it was verified that it is possible to meet the requirements of the standard, such as configurability, interoperability and portability. The case studies also demonstrated the ability of the environment to reconfigure the software at runtime.
A norma IEC 61499 define um modelo de desenvolvimento para automação e controle industrial, ela estabelece uma linguagem visual que pode facilitar a implementação de sistemas de controle distribuídos. Esse trabalho apresenta a proposta e implementação do ICARU-FB, um ambiente Open Source multiplataforma, que é capaz de executar a linguagem definida na norma IEC 61499 em arquiteturas com poucos recursos computacionais. Uma maquina virtual foi projetada e implementada para executar redes blocos de funções em plataformas de 8 bits com o mínimo de recursos. Ela também foi portada para executar em um computador de 64 bits. Dois estudos de caso foram realizados a fim de verificar a conformidade com a norma IEC 61499. Através desses estudos de caso, foi verificado que é possível atender aos requisitos da norma IEC 61499, como configurabilidade, interoperabilidade e portabilidade. Os estudos de caso também demonstraram a habilidade do ambiente de reconfigurar o software em tempo de execução.
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Rúbia, Rodrigues Ricardo Diana. "Proposta de processo para testes exploratórios aderente ao TMMI nível 2." Universidade Federal de Pernambuco, 2010. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/2263.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-06-12T15:55:54Z (GMT). No. of bitstreams: 2 arquivo2331_1.pdf: 1723278 bytes, checksum: 1074d6fd52a0438cb50b50df400e2be3 (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2010
No mercado atual torna-se cada vez mais necessário um software com um alto nível de qualidade e que satisfaça o cliente. Para que os produtos sejam entregues com mais qualidade é vital a realização de testes de software. Há empresas que não investem adequadamente na área de testes. Não existe uma equipe dedicada apenas às atividades de testes de software, não há um processo definido para Teste de Software. Nessas empresas a principal técnica de teste utilizada é a execução de Testes Exploratórios. Neste cenário, na maioria das vezes os testes exploratórios são realizados de maneira informal, se baseiam na intuição e dependem da habilidade e experiência do testador. Este trabalho propõe boas práticas e um processo para testes exploratórios com o intuito de melhorar os resultados obtidos com a utilização desta técnica. O intuito é ajudar empresas que executam testes exploratórios a elevar o nível de qualidade dos testes realizados e dos softwares produzidos. Assim, a ideia é propor um processo que possa ser seguido por essas empresas e que atenda a padrões já conhecidos e respeitados no mercado. Foi realizado um experimento, no qual o processo proposto foi aplicado em uma célula de uma empresa por dois meses. A aplicação do mesmo apresentou vários benefícios e pretende-se adotá-lo formalmente
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Eugênio, Pereira Carvalho Luiz. "Proposta de processo para testes exploratórios aderente ao TMMI nível 2." Universidade Federal de Pernambuco, 2010. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/6055.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-06-12T18:01:33Z (GMT). No. of bitstreams: 2 arquivo1467_1.pdf: 8939578 bytes, checksum: 6e08f611bd2f6e7b7869ce15c25ebace (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2010
No mercado atual torna-se cada vez mais necessário um software com um alto nível de qualidade e que satisfaça o cliente. Para que os produtos sejam entregues com mais qualidade é vital a realização de testes de software. Há empresas que não investem adequadamente na área de testes. Não existe uma equipe dedicada apenas às atividades de testes de software, não há um processo definido para Teste de Software. Nessas empresas a principal técnica de teste utilizada é a execução de Testes Exploratórios. Neste cenário, na maioria das vezes os testes exploratórios são realizados de maneira informal, se baseiam na intuição e dependem da habilidade e experiência do testador. Este trabalho propõe boas práticas e um processo para testes exploratórios com o intuito de melhorar os resultados obtidos com a utilização desta técnica. O intuito é ajudar empresas que executam testes exploratórios a elevar o nível de qualidade dos testes realizados e dos softwares produzidos. Assim, a ideia é propor um processo que possa ser seguido por essas empresas e que atenda a padrões já conhecidos e respeitados no mercado. Foi realizado um experimento, no qual o processo proposto foi aplicado em uma célula de uma empresa por dois meses. A aplicação do mesmo apresentou vários benefícios e pretende-se adotá-lo formalmente
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Dawson, Junior Guillermo Enrique. "Implantação de um plano da qualidade aderente a realidade da organização." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1996. https://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/158026.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnologico
Made available in DSpace on 2016-01-08T20:35:23Z (GMT). No. of bitstreams: 1 106466.pdf: 19818473 bytes, checksum: 4d3e9e88d35a7d336d19b79dabacc4c8 (MD5) Previous issue date: 1996
O trabalho enfoca a qualidade como uma das formas mais eficientes de orientar as organizações na direção da sobrevivência e do crescimento das empresas. O trabalho buscou desenvolver uma metodologia de implantação da qualidade aderente a realidade da organização. Para tanto, foi desenvolvido um modelo de implantação da qualidade, estrutura organizacional e plano, capaz de disseminar várias abordagens motivacionais da qualidade, sem necessariamente utilizar o máximo de cada uma, mas otimizando o conjunto das abordagens. Para aplicação do modelo proposto foi escolhida a Defer S.A. Fertilizantes, empresa do setor agroindustrial, localizada no município de Rio Grande - RS. A empresa enfrentou sua maior crise financeira no ano de 1995 e este cenário é descrito ao longo do trabalho de implantação da qualidade. Em paralelo com o modelo proposto foram sendo desenvolvidos os programas de treinamento, 5S e Círculos de Controle da Qualidade. A aplicação descrita neste trabalho é parcial, pois as ações desenvolvidas para a qualidade, são ações que obrigatoriamente passam por mudanças organizacionais complexas, que são lentamente absorvidas pelas empresas. O principal resultado deste trabalho foi o desenvolvimento e implantação de um sistema da qualidade em uma organização que passava por imensas dificuldades, mas que sobreviveu graças ao envolvimento de todos os seus colaboradores com os objetivos da qualidade. No ano de 1996 a Defer S.A. Fertilizantes, por sua participação no Sistema de Avaliação do Programa Gaúcho da Qualidade e Produtividade, recebeu o Diploma de Distinção com Mérito no Prêmio Qualidade RS.
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Cruz, Telmo Santos. "Análise custo-benefício de obras longitudinais aderentes." Master's thesis, Universidade de Aveiro, 2015. http://hdl.handle.net/10773/17312.

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Abstract:
Mestrado em Engenharia Civil
Diversas ações antropogénicas têm enfraquecido o caudal sólido afluente ao litoral, reduzindo a alimentação de sedimentos nas praias e conduzindo a um recorrente e generalizado recuo da posição da linha de costa. Perante este cenário, diferentes alternativas de intervenção de defesa costeira têm sido efetuadas em zonas de maior sensibilidade, sendo uma das mais frequentes, a construção de obras longitudinais aderentes. No entanto, a falta de monitorização destas estruturas, conjugada com o agravamento do grau de exposição das frentes costeiras urbanizadas à erosão, têm conduzido a um aumento da frequência de ocorrência de danos em diversas localidades, não só nas próprias estruturas, mas também nas zonas marginais às obras aderentes (infraestruturas, estabelecimentos comerciais e habitações). No âmbito deste trabalho, o estudo dos diversos fenómenos de propagação de ondas possibilitou a obtenção das características de agitação marítima locais, o que, juntamente com a análise do espraiamento das ondas, permitiu a avaliação do limite máximo de espraio em estruturas de defesa costeira. Foi desenvolvida uma metodologia de cálculo para estimar a frequência de galgamentos de obras longitudinais aderentes, em função da profundidade de fundo à frente da obra e do desnível entre a cota de coroamento e o nível médio do mar. Tendo em conta que o clima de agitação marítima e o comportamento do perfil de praia estão intrinsecamente associados à evolução da frequência de galgamentos ao longo do tempo, identificaram-se os fatores que conduzem a uma tendência de abaixamento do perfil de praia. Analisaram-se diversas formulações para estimar a profundidade máxima de erosão, permitindo antecipar o aumento da frequência dos eventos de dano e dos custos associados ao longo do tempo. Face a este problema, estimaram-se as frequências de galgamento no caso de estudo (praia do Furadouro) e avaliou-se a eficiência de várias abordagens de intervenção para reduzir a frequência de galgamentos existente (aumento da cota de coroamento, alimentação artificial do perfil de praia e construção de um patamar intermédio no talude da obra). Para tal, procedeu-se a uma análise custo-benefício das diversas soluções de intervenção, tendo em conta os custos de reabilitação das obras, os encargos de limpeza da via pública e reparação de infraestruturas e os danos devido às inundações. Por outro lado, é fulcral avaliar os custos diretos e indiretos da construção e manutenção de obras aderentes comparativamente ao valor económico, social e histórico do património que protegem. Para isso, com o auxílio do modelo numérico LTC, foi simulada a evolução da posição da linha de costa para vários cenários de prolongamento da obra longitudinal aderente sul do Furadouro para fazer face ao problema da erosão. Novamente, procedeu-se a uma análise custo-benefício de forma a estudar a viabilidade económica da construção destas estruturas para fazer face ao recuo da linha de costa.
Several anthropogenic actions have been weakening the sediment supplies to the coastal zones, reducing the amount of sediments available on the beaches and leading to a general and recurrent retreat of the shoreline position. Given this scenario, different coastal defence interventions, oftentimes longitudinal revetments, have been made in the past decades in certain areas with high erosion rates. However, the lack of monitoring of these coastal defence structures, combined with the degree of exposure of the urban areas to erosion, have led to an increased frequency of damage events in several locations, not only on the rubble mound revetments, but also in the marginal areas (damaging infrastructures, commercial establishments and housing). The study of wave propagation phenomena allows the prediction of the local wave characteristics, which, along with the analysis of the wave induced setup, enables the evaluation of the maximum run-up heights. A calculation methodology was developed in order to assess the overtopping frequency of longitudinal revetments, depending on the bottom depth at the toe of the structure and on the height difference between the mean water level and the crown level. Given that the wave climate and the beach profile are intrinsically associated with the evolution of the overtopping frequency over time, the causes for the lowering of the beach profile were identified and various formulations were analysed in order to estimate the maximum scour depth, to anticipate the frequency of damage events and the evolution of flood costs over time. Due to this problem, an estimative of overtopping and flooding events was applied to a case study (Furadouro beach) to evaluate the effectiveness of different intervention pathways to reduce wave overtopping (crown elevation, artificial beach nourishment and construction of an intermediate berm). A cost-benefit analysis was performed to assess the economic viability of each scenario based on the rehabilitation costs of the revetments and the flood damage costs over time (assessment of damaged property and buildings, cleaning up marginal areas and repairing infrastructures). Moreover, it is crucial to evaluate if the direct and indirect costs of construction and maintenance of longitudinal revetments compared with to the economic, social and historical value of the protected areas. Therefore, the numerical model LTC was used to simulate the shoreline evolution for different scenarios of increasing the extension of the longitudinal revetment located south of Furadouro. The economic viability of the construction of these coastal defence structures to prevent erosion was evaluated using a cost-benefit analysis taking into consideration the construction and maintenance costs of longitudinal revetments, the numerical modeling results for each scenario, the land cover values and the real estate values of urban areas.
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Mibielli, Janete Gomes. "Estudo da aderencia de revestimentos ceramicos externos." Florianópolis, SC, 1994. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/76094.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnologico
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Este trabalho descreve pesquisa experimental sobre o fenômeno da aderência do revestimento cerâmico externo. A importância das variáveis envolvidas é analisada inicialmente com base no levantamento bibliográfico. O trabalho objetiva contribuir para um melhor entendimento do fenômeno da aderência e conseqüentemente, não só dar subsídios para o tratamento de algumas patologias, que se manifestam com certa freqüência, como também contribuir para que se evite essas patologias, a partir da melhor compreensão de como o fenômeno se desenvolve. Para o experimento foram construídas treze paredes de 1,60m x 2,00m, com a face revestida voltada para o norte, ou seja, recebendo sol durante todo o dia, e 16 prismas de 0,56 x 0,64 cm que permaneceram nas condições de laboratório. A avaliação da aderência foi feita através de ensaios de arrancamento à tração. Foram ensaiadas 1920 amostras, aos 8 meses de idade. As variáveis envolvidas foram: ranhura e sucção dos blocos; traço da argamassa; processo de aplicação; granulometria de areia; argamassa adesiva e face de assentamento do revestimento cerâmico. Com relação à ranhura e sucção do substrato foi possível observar que o bloco não ranhurado comportou-se, de modo geral, melhor que o bloco com ranhura e que a molhagem do substrato só deverá ser feita quando se utilizar produtos de alta sucção. Foi possível observar também que o tamanho dos grãos de areia não tem grande influência na resistência de aderência e sim, na resistência à tração da argamassa. O assentamento direto na massa e o assentamento sobre o chapisco, sem dúvida se mostraram menos eficientes que os assentamentos feitos com as argamassas adesivas. Um dos revestimentos cerâmicos estudados mostrou-se totalmente inadequado, era o que possuía malha de papelão recobrindo o tardoz.
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Barroso, Marcelo de Almeida. "Um processo de desenvolvimento para sistemas computacionais aderente ao MPS.BR nível G." Universidade de Fortaleza, 2010. http://dspace.unifor.br/handle/tede/85079.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2019-03-29T23:23:10Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2010-09-17
When we talk about quality of software we think soon in various models and methodologies that are applied in the development process, whether in academia or in business, but when we talk about developing software and hardware together, so the question is how do we integrate these two coupling product ensuring and maintaining quality? To answer these questions we present the experience of defining a software development process to be used by companies that develop computer systems that are or want to implement the first level of MPS.BR. Keywords: embedded software, Process of developing computer systems
Quando falamos de qualidade de software pensamos logo em vários modelos e metodologias que são aplicadas no processo de desenvolvimento, seja na academia ou nas empresas. Porém, quando falamos em desenvolver software e hardware juntos, vem logo a pergunta: como vamos integrar estas duas realidades garantindo a qualidade? Para tentar ajudar a solucionar este problema, apresentamos neste trabalho a experiência de definição de um processo de desenvolvimento de software para ser utilizado por empresas que desenvolvem sistemas computacionais e que estejam ou queiram implementar o primeiro nível do MPS.BR. Palavras-chave: Software embarcado, Processo de desenvolvimento sistemas computacionais
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Harbs, Eduardo. "CNC-C2: um controlador aderente às normas ISO 14649 E IEC 61499." Universidade do Estado de Santa Catarina, 2012. http://tede.udesc.br/handle/handle/1861.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-12-12T17:38:31Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Eduardo Harbs.pdf: 12792734 bytes, checksum: b505810b68894ae2924a805e7f89d032 (MD5) Previous issue date: 2012-10-09
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The industry has found difficulties towards CNC machines flexibility, due to the CNC programming current standard, the ISO 6983 or G/M code. The ISO 14649 or STEP-NC was developed to replace the current standard. It is a new unified data transfer model between CAD/CAM and CNC systems. To satisfy the new automation and control systems requirements, the IEC 61499 standard was developed, aiming the use of software objects, called function blocks (FBs). In this work, the standards STEP-NC and IEC 61499 were integrated to build a new generation of CNC, where STEP-NC supplies the complete data model without functionality, and the FBs provide the functionalities to the data model for the machine tool command. In this context, a controller for a CNC machine prototype, compliant to STEP-NC and IEC 61499 standards was developed. The prototype consists of a 2,5D milling machine, driven by a group of three servomotors drivers with integrated PLCs. A set of software was developed for compiling STEP-NC files and the automatic generation of IEC 61499 models, viewing, editing and executing FBs and FB networks, and further a library with IEC 61499 models. Test on software and prototype was performed machining an example workpiece, achieving the proposed goal and providing the individual characteristics of the standards in the controller, such as: interoperability, portability, use of features, configurability, distribution and adaptability.
A indústria tem enfrentado dificuldades quanto à flexibilidade das máquinas CNC, devido à norma utilizada atualmente para a programação CNC, a ISO 6983 ou código G/M. Com objetivo de substituição desta norma, desenvolveu-se a ISO 14649 ou STEP-NC, que é um novo modelo de transferência de dados unificado entre sistemas CAD/CAM e CNC. Para atender os novos requisitos de automação e controle de sistemas, desenvolveu-se a norma IEC 61499, visando o uso de objetos de software, os function blocks (FBs). Neste trabalho integraram-se as normas STEP-NC e IEC 61499 para a construção de uma nova geração de CNCs, onde STEP-NC fornece o modelo de dados completo, porém sem funcionalidade, e os FBs fornecem as funcionalidades ao modelo de dados para o controle da máquina-ferramenta. Para tal, foi desenvolvido um controlador para uma máquina CNC protótipo aderente às normas STEP-NC e IEC 61499. Este protótipo é constituído de uma fresadora 2,5D, acionada por um conjunto de três servoacionamentos com CLPs integrados. Um conjunto de software foi desenvolvido para compilação do arquivo STEP-NC e geração automática de modelos IEC 61499, visualização, edição e execução de FBs e rede de FBs além de uma biblioteca de modelos IEC 61499. Teste do software e do protótipo foi realizado com a usinagem de uma peça exemplo, alcançando o objetivo proposto e provendo as características individuais das normas no controlador, como: interoperabilidade, portabilidade, uso de features, configurabilidade, distribuição e adaptabilidade.
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Marçal, Ana Sofia Cysneiros. "SCRUMMI : um processo de gestão ágil baseado no SCRUM e aderente ao CMMI." Universidade de Fortaleza, 2009. http://dspace.unifor.br/handle/tede/81820.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2019-03-29T23:15:49Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2009-07-10
Nowadays, organizations have employed substantial efforts in processes improvement based on quality models, such as CMMI. Additionally, these organizations have shown a growing interest in the adoption of agile methods, focusing on increasing their productivity. Based on the assumption that it is possible to combine agility with discipline, this research initially embraced the challenge of analyzing the adherence of Scrum to CMMI practices, specifically with Project Management processes. This work contemplated a quantitative research to investigate the real interest of the Brazilian organizations in adopting agile practices and CMMI in the management of their projects. The research results were used as basis to the definition of an agile management process, called Scrummi, built from an extension of the Scrum to be compliant with the CMMI project management process areas. Scrummi is a simple but complete management process, which can be extended and tailored to support a variety of projects, being relevant to organizations that aim to adopt an agile project management methodology compatible with CMMI practices. The process documented in this research was used in a real software development project in a Brazilian R&D company which is compliant to CMMI maturity level 3, showing that agility and discipline can be applied together. Through Scrummi, innovative practices were introduced in the organizational context. The case study project became a reference inside the company, representing a new style of management. Main improvements achieved were related to increase in productivity, directly influenced by high commitment and development of project team. Keywords: Agile Project Management, SCRUM, CMMI, Agile Software Development
Atualmente vive-se um cenário onde organizações de software têm empregado esforços substanciais na melhoria dos seus processos com base em modelos de qualidade, tais como o CMMI. Adicionalmente, estas organizações têm demonstrado um interesse crescente na adoção de métodos ágeis, com foco em aumentar sua produtividade. Acreditando-se na hipótese de que é possível combinar agilidade com disciplina, este trabalho abraçou inicialmente o desafio de analisar a aderência do Scrum em relação ao CMMI, especificamente no que diz respeito aos processos de gerenciamento de projetos. Em seguida, foi feita uma pesquisa quantitativa para se investigar o real interesse de organizações brasileiras em adotar práticas de métodos ágeis e CMMI na gestão de seus projetos. Os resultados obtidos com as investigações realizadas embasaram a definição do processo de gestão ágil, chamado Scrummi, construído a partir de extensões do Scrum para ficar aderente às áreas de processo de gerenciamento de projeto do CMMI. O Scrummi é um processo de gestão simples e completo, o qual pode ser estendido e adaptado para atender a uma grande variedade de projetos, sendo relevante para organizações que têm o propósito de adotar uma metodologia de gerenciamento de projetos ágil e que seja ao mesmo tempo compatível com práticas do CMMI. O processo definido neste trabalho foi aplicado em um projeto real de desenvolvimento de software em uma empresa brasileira de pesquisa e desenvolvimento aderente ao nível 3 de maturidade do CMMI mostrando assim que agilidade e disciplina podem andar juntas. Através do Scrummi foram introduzidas práticas inovadoras no contexto organizacional, tornando o projeto do estudo de caso uma referência na empresa com relação ao novo estilo de gerenciamento. As melhorias envolveram aumento de produtividade obtida através do desenvolvimento e comprometimento do time do projeto. Palavras-chave: Gerenciamento Ágil de Projetos, SCRUM, CMMI, Métodos Ágeis.
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Hoffmann, Luiz Felipe Simões. "Algoritmo aplicado na inspeção de camada aderente para propelente sólido de motor-foguete." Instituto Tecnológico de Aeronáutica, 2015. http://www.bd.bibl.ita.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=3371.

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Abstract:
Os motores instalados nos foguetes desenvolvidos atualmente no Brasil utilizam o propelente sólido como o principal componente gerador de empuxo. Durante a fase de fabricação desses motores é utilizado um revestimento interno de material isolante térmico, a fim de proteger o invólucro do motor das altas temperaturas produzidas pelos gases gerados na combustão. A adesão entre o bloco de propelente sólido e o isolante térmico é realizada por uma fina camada aderente, denominada por "liner". Essa adesão deve assegurar que todo o conjunto se mantenha adequadamente unido durante as etapas de estocagem, transporte, montagem e lançamento. A utilização de motor com irregularidades de continuidade nessa adesão pode provocar a geração descontrolada de gases, sendo que essa situação tem potencial para causar a explosão do motor-foguete. No processo adotado pelo Instituto de Aeronáutica e Espaço, após a aplicação da aludida camada, um especialista realiza a tarefa de inspeção visual minuciosa em busca de áreas irregulares, na superfície da camada aderente, capazes de comprometer a adesão do propelente. Decorrente da natureza da mencionada tarefa, a adoção da visão computacional como recurso para auxiliar a inspeção de superfícies de camada aderente se mostrou favorável como contribuição para esse processo. Nesse contexto, este trabalho propõe a utilização de algoritmo baseado em visão computacional para auxiliar o especialista na detecção de áreas com superfícies irregulares. Estão previstos, basicamente, nesse algoritmo recursos para parametrização, tratamento de reflexos, e análises de intensidade de cor. A validação dos recursos do algoritmo foi obtida por meio de testes práticos executados em protótipo dedicado para esse fim. Os resultados positivos obtidos nos testes sugerem que o algoritmo, quando for integrado em arquitetura física afim, será capaz de auxiliar a tarefa de identificar áreas irregulares, na superfície da camada aderente, capazes de comprometer a adesão do propelente.
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Jost, Daniel Trevisan. "Análise de peças fletidas com protensão não aderente pelo método dos elementos finitos." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2006. http://hdl.handle.net/10183/11037.

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Abstract:
Estruturas com protensão não aderente estão sendo utilizadas como uma alternativa na tecnologia de projeto e execução de edifícios. Este trabalho apresenta a análise numérica de estruturas com protensão não aderente. Para este fim, foi desenvolvido um programa computacional onde implementou-se um modelo não linear físico e geométrico através do método dos elementos finitos. O comportamento dos materiais é descrito por um modelo elasto-viscoplástico. No concreto, são utilizados elementos finitos isoparamétricos tridimensionais. Para representar o seu comportamento após a fissuração é utilizado o modelo de fissuras distribuídas. As armaduras são incluídas através do modelo incorporado, utilizando-se de elementos unidimensionais isoparamétricos.As armaduras passivas são consideradas como uma linha de material mais rígido no interior do elemento de concreto, existindo uma aderência perfeita entre o concreto e o aço. Nas armaduras não aderentes, é considerada a compatibilidade de deslocamentos entre os materiais apenas nas ancoragens, sendo que a armadura pode movimentar-se livremente no interior do concreto. O modelo não linear geométrico, utilizado para o concreto e para a armadura, foi desenvolvido com base na formulação Lagrangeana Total, considerando grandes deslocamentos e pequenas deformações. Para verificar a precisão do modelo computacional, compararam-se resultados numéricos com valores experimentais disponíveis na literatura.
Unbonded prestressed concrete structures have been increasingly used as an alternative in the technology of design and construction of buildings. This work presents a numerical analysis of unbonded prestressed concrete structures. To accomplish this, a computational program has been developed in which a physical and geometrical nonlinear model was implemented through the finite element method. Materials behavior has been described through an elasto-viscoplastic model. In the concrete, a threedimensional isoparametric finite element has been used. To represent its behavior after cracking, the smeared cracking model has been used to. The prestressing tendons and reinforcement have been included according with the embedded model approach by the use of one-dimensional isoparametric elements. The reinforcement has been considered in the model as a line of a stiffer material inside the concrete element, with a perfect bonding between concrete and steel. As for the unbonded tendons, displacement compatibility between materials has been considered only at the anchorages, but they are allowed to move freely along their length inside the concrete. The geometric nonlinear model that has been used for the concrete, reinforcement and tendons has been developed according to the Total Lagrangean formulation, considering large displacements and small strains. In order to evaluate the accuracy of the computational model, numerical results have been compared with experimental values available in the literature.
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Gonçalves, Ana Catarina Martins. "Relação entre a infeção por Escherichia coli aderente-invasina e a doença de Crohn." Master's thesis, [s.n.], 2013. http://hdl.handle.net/10284/4089.

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Abstract:
Projeto de Pós-Graduação/Dissertação apresentado à Universidade Fernando Pessoa como parte dos requisitos para obtenção do grau de Mestre em Ciências Farmacêuticas
A Doença de Crohn é uma doença inflamatória crónica que pode afetar qualquer parte do trato gastrointestinal, embora comprometa preferencialmente o íleo. Apesar da incessante investigação a sua etiologia e patogénese permanecem desconhecidas. Até ao momento várias hipóteses têm sido avançadas na compreensão desta doença. Contudo, a teoria atual considera que se trata de uma doença complexa multifatorial que ocorre em indivíduos com predisposição genética, e que determinados fatores ambientais e microbianos são responsáveis pelo desenvolvimento de uma resposta inume inadequada. O possível envolvimento de um organismo infecioso, em particular a Escherichia coli Aderente-Invasiva (AIEC), tem estado sob investigação. A análise da flora bacteriana associada à mucosa ileal revelou uma anormal colonização da AIEC nos pacientes com Doença de Crohn. Estas bactérias são capazes de aderir e invadir as células epiteliais intestinais, assim como, penetrar e replicar extensivamente no interior dos macrófagos, sem induzir a morte da célula hospedeira. Por outro lado, a permeabilidade intestinal está significativamente aumentada nos indivíduos com Doença de Crohn. A AIEC diminui a resistência elétrica transepitelial e altera a estrutura morfológica das junções celulares, o que pode contribuir para esse aumento de permeabilidade. Pensa-se que as células M poderão constituir um potencial alvo de entrada que permite a interação bacteriana com os macrófagos da lâmina própria. Estudos in vitro têm demonstrado que os macrófagos infetados produzem grandes quantidades de fator de necrose tumoral α, e induzem a formação de agregados de células muitos semelhantes aos granulomas epitelioides. Estas estruturas representam uma das marcas histológicas características da Doença de Crohn. Crohn's disease is a chronic inflammatory disease that can affect any part of the gastrointestinal tract, although preferably compromise the ileum. Despite ongoing research its etiology and pathogenesis remain unknown. So far several hypotheses have been advanced in the understanding of this disease. However, the current theory considers that it is a complex multifactorial disease that occurs in individuals with a genetic predisposition and certain environmental and microbial factors are responsible for developing a response immune inadequate. The possible involvement of an infectious organism, in particular adherent-invasive Escherichia coli (AIEC) has been under investigation. The analysis of the bacterial flora associated with ileal mucosa revealed an abnormal AIEC colonization in patients with Crohn's disease. These bacteria are able to adhere to and invade intestinal epithelial cells, as well as penetrate and replicate extensively within macrophages without inducing the death of the host cell. On the other hand, is significantly increased intestinal permeability in patients with Crohn's disease. The AIEC decreases the transepithelial electrical resistance changes and the morphological structure of cell junctions, which may contribute to this increased permeability. It is believed that M cells might constitute a potential target input which allows the bacterial interaction with macrophages in the lamina propria. In vitro studies have demonstrated that infected macrophages produce large quantities of tumor necrosis factor α, and induce the formation of cell aggregates similar to many epithelioid granulomas. These structures represent one of the marks histological features of Crohn's disease.
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Moreira, Leandro Soares. "Análise não linear via elementos finitos de vigas de concreto com protensão não aderente." reponame:Repositório Institucional da UFC, 2016. http://www.repositorio.ufc.br/handle/riufc/18959.

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Abstract:
MOREIRA, L. S. Análise não linear via elementos finitos de vigas de concreto com protensão não aderente. 2016. 135 f. Dissertação (Mestrado em Engenharia Civil: Estruturas e Construção Civil) – Centro de Tecnologia, Universidade Federal do Ceará, Fortaleza, 2016.
Submitted by Hohana Sanders (hohanasanders@hotmail.com) on 2016-08-05T11:09:13Z No. of bitstreams: 1 2016_dis_lsmoreira.pdf: 2400681 bytes, checksum: df035512dfcc9803693ce83cf77ff569 (MD5)
Approved for entry into archive by Marlene Sousa (mmarlene@ufc.br) on 2016-08-05T18:01:51Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2016_dis_lsmoreira.pdf: 2400681 bytes, checksum: df035512dfcc9803693ce83cf77ff569 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-08-05T18:01:51Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2016_dis_lsmoreira.pdf: 2400681 bytes, checksum: df035512dfcc9803693ce83cf77ff569 (MD5) Previous issue date: 2016-05-27
This work aims to present a finite element model for nonlinear material and geometric analysis of prestressed concrete beams with internal and external unbonded tendons. The beam theory of Euler-Bernoulli-Navier was used for the development of the plane frame finite element formulation. The geometric nonlinearity was found over the total Lagrangian formulation. The tendons was modeled using truss elements from the cable discretization in straight sections. The layer method was used for integration of the internal forces and the tangent stiffness matrix in cross section, and integration over the element was made by the Gaussian quadrature. The constitutive law adopted for concrete in compression was the Eurocode 2 (2004) and Zupan e Saje (2005), although other curves have been implemented for comparison. The reinforcement steel was modeled as perfect elastic-plastic with linear hardening. The model adopted for the prestressing steel was the Menegotto and Pinto (1973) model. The frictional losses of the chordae with the sheath were discarded due to the presence of grease between the two materials. At the end, the quality of the formulation for the simulation of prestressed beams with unbonded tendons is evaluated by comparison with experimental results for short-term loads.
Esse trabalho visa apresentar um modelo de elementos finitos para análise não linear física e geométrica de vigas de concreto com protensão não aderente interna e externa. A teoria de vigas de Euler-Navier-Bernoulli foi utilizada para o desenvolvimento da formulação do elemento finito de pórtico plano. A não linearidade geométrica foi considerada através da formulação Lagrangiana Total. O cabo de protensão foi modelado através de elementos de treliça, a partir da discretização do cabo em trechos retos. O Método das Fatias foi utilizado para integração dos esforços internos e da matriz de rigidez tangente na seção transversal, e a integração ao longo do elemento foi feita pela quadratura de Gauss. A Lei constitutiva adotada para o concreto na compressão foi a do Eurocode 2 (2004) e Zupan e Saje (2005), embora outras curvas tenham sido implementadas para efeito de comparação. O aço da armadura passiva foi modelado como elasto-plástico perfeito, com endurecimento linear. O modelo adotado para o aço de protensão foi o de Menegotto e Pinto (1973). As perdas por atrito da cordoalha com a bainha foram desprezadas, devido à presença de graxa entre os dois materiais. Ao final, a qualidade da formulação para a simulação de vigas protendidas com cabos não-aderentes é avaliada através da comparação com resultados experimentais, para cargas de curta duração.
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Santos, Dener Altheman dos. "Efeitos do concreto de alto desempenho na aderencia concreto-aço." [s.n.], 2005. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/258508.

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Abstract:
Orientador: Vitor Antonio Ducatti
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Civil, Arquitetura e Urbanismo
Made available in DSpace on 2018-08-04T21:50:26Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Santos_DenerAlthemandos_M.pdf: 4256378 bytes, checksum: 360a381356b373441dd49a72a6ac2e7d (MD5) Previous issue date: 2005
Resumo: Apresenta-se, neste trabalho, o estudo desenvolvido sobre o fenômeno da aderência em Concretos de Alto Desempenho, através de ensaios à flexão de vigas de concreto armado com CAD. A aderência foi analisada sob os aspectos de ancoragem e fissuração na região das barras longitudinais emendadas por transpasse. Os modelos das vigas ensaiadas foram de três tipos, conforme a maneira em que as barras foram transpassadas. Para cada modelo, foram avaliados os parâmetros de: resistência do concreto, diâmetro das barras, comprimento de emenda, cobrimentos das barras e o comportamento das variadas emendas. Os resultados foram, ainda, analisados com as equações internacionais para predição da aderência e com a NBR 6118:2003
Abstract: This paper presents the study about the bond phenomenon in High Performance Concrete, through the analisys of the flexibility of reinforced concrete beams with HPC. The bond was analyzed under the anchorage and cracking aspects, on longitudinal bars part spliced by transfix. Three types of beam models were analyzed, according to the manner which they were transfixed. For each model, the parameters adopted were: concrete strength, bar diameter, development lengths, cover of the bars and the behavior of the various splices. The results were also analyzed with the international equations for the bond prediction and NBR 6118:2003
Mestrado
Arquitetura e Construção
Mestre em Engenharia Civil
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Galletto, Adriana. "Reparo de estruturas de concreto : contribuição ao estudo da aderencia." [s.n.], 2005. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/257681.

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Abstract:
Orientador: Newton de Oliveira Pinto Junior
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Civil, Arquitetura e Urbanismo
Made available in DSpace on 2018-08-08T14:07:26Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Galletto_Adriana_M.pdf: 4576824 bytes, checksum: bb2af65a6526865497bbe467584e09d5 (MD5) Previous issue date: 2005
Resumo: o setor de reparo e reforço de concreto vem apresentando relevante importância na indústria da construção civil pelo aumento do volume de trabalho nesta área. Um dos métodos mais usuais de reparação estrutural é a remoção do concreto deteriorado e sua recomposição por meio da ligação com outro concreto, utilizando produtos denominados pontes de aderência. Entretanto, a falta de normalização e experiência científica acumulada conduz ao emprego desses materiais baseado somente em informações dos fabricantes e em experiências pessoais dos aplicadores, o que mostra a necessidade de um maior número de pesquisas acadêmicas sobre o assunto. O programa experimental desenvolvido avaliou o desempenho de três diferentes sistemas adesivos usualmente utilizados nos reparos estruturais (junta seca, adesivo à base de epóxi e adesivo à base de resina acrilica), por meio do ensaio de compressão-cisalhamento de prismas de concreto reconstituídos com junta diagonal (slant shear test), levando em consideração características como ângulo, umidade e rugosidade da superficie da interface, comparados á prismas monolíticos de concreto e em termos de critério de Mohr-Coulomb. Os resultados mostram que alguns sistemas de reparo podem prejudicar a resistência de aderência, como é o caso dos adesivos à base de resina acrilica, enquanto o epóxi é capaz de promover a aderência até mesmo em situações onde o ângulo da junta é considerado crítico
Abstract: The repair section and concrete reinforcement comes presenting important in the industry of the construction for the increase of the work volume in this area. One of the most usual methods of structural repair is the removal of the deteriorated concrete and its repair by means of the connection with other concrete, using products of adherence. However, the normalization lack and accumulated scientific experience drives to the employment of those materials only based on the makers' information and in personal experiences of the professional, what shows the need of a larger number of academic researches on the subject. The developed experimental program usually evaluated the acting of three diferent adhesive systems used in the structural repairs (it joins drought, sticker to the epoxy and sticker to the base of acrylic resin), by means of the rehearsal of slant shear test of concrete prisms reconstituted with diagonal committee, taking in consideration characteristics as angle, humidity and roughness of the surface of the interface, compared monolithic prisms of concrete and in terms of approach of Mohr-Coulomb. The results show that some repair systems can harm the resistance of adherence, as it is the case of the stickers to the acrylic resin, while the epoxy is capable to promote the adherence even in situations where the angle ofthe committee is considered critical
Mestrado
Edificações
Mestre em Engenharia Civil
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Fernandes, Carlos Emanuel Reis Sousa e. Castro. "Análise do desempenho de obras longitudinais aderentes e quebramares destacado." Master's thesis, Universidade de Aveiro, 2017. http://hdl.handle.net/10773/22747.

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Abstract:
Mestrado em Engenharia Civil
Os problemas de erosão costeira ao longo do litoral português têm aumentado a exposição das obras longitudinais aderentes à ação direta da agitação marítima, sendo cada vez mais comum os relatos de galgamentos e inundações costeiras. Em alternativa a estas obras, são referidos com frequência os quebramares destacados, capazes de dissipar a energia da onda em zonas mais afastadas da linha de costa. Os impactos destas obras e os custos que lhes estão associados são de difícil avaliação, gerando discussão na comunidade técnica e científica. Neste trabalho procede-se à avaliação do grau de dissipação da energia da agitação marítima, através do espraiamento das ondas no talude das obras longitudinais aderentes, ou do coeficiente de transmissão nos quebramares destacados. Desta forma, compara-se a eficácia de diferentes soluções na redução da frequência de galgamentos. Procede-se também à avaliação do impacto destas estruturas na evolução da linha de costa, com recurso ao modelo numérico de evolução da linha de costa GENESIS. Verifica-se que a dimensão das obras necessária para que as estruturas limitem a ocorrência de galgamentos depende do clima de agitação incidente, pelo que a melhor solução para um determinado cenário, pode não representar a melhor solução para outro cenário de agitação incidente. Da mesma maneira, a dimensão e localização das obras condiciona a evolução da linha de costa na vizinhança da estrutura, com impacto na adoção da solução que mais mitiga a erosão.
The problems of coastal erosion along the Portuguese coast have increased the exposure of the revetment to the direct action of the sea agitation, being more and more common reports of overtopping and coastal floods. As an alternative to these solution, the detached breakwaters are often referred to capable of dissipating wave energy in offshore areas. The impacts of these structures and the associated costs are difficult to evaluate, generating discussion in the technical and scientific community. In this work, the degree of dissipation of the energy of the sea agitation is evaluated, by means of the swash in the slope of the revetment, or of the coefficient of transmission in the offshore breakwaters. In this way, the effectiveness of different solutions in the reduction of the frequency of overtopping is compared. It is also evaluated the impact of these structures on the evolution of the coastline, using the numerical model GENESIS. It is understood that the size of the structures necessary for the structures to limit the occurrence of overtopping depends on the incident agitation climate, so the best solution for one scenario may not be the best solution for another incident agitation scenario. In the same way, the size and location of the structures conditions the evolution of the coastline in the near zone of the structure, with impact on the adoption of the solution that most mitigates erosion.
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Silva, Geneflides Laureno da. "Gateway de voz para integração IP-PSTN aderente à arquitetura das redes de nova geração." Universidade de Fortaleza, 2009. http://dspace.unifor.br/handle/tede/83511.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2019-03-29T23:17:08Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2009-11-03
The work presented validates the deployment of a voice gateway for integration between IP networks and the universe of public networks to traditional telephony. The differentiated nature of this Gateway is related to adherence to the functional architecture of next generation networks, through the use of libraries and open platforms, as well as the development of applications that allow the generation of new services for companies and institutions that use such a structure. The Gateway was implemented adherent and with cohesive similarities to the functional architecture of next generation networks. To validate the proposed integration of IP-PSTN, were developed and tested five applications, which integrate with libraries and IP Telephony platform of open format. We use the Asterisk platform together with the libraries libpri, dahdi and chan_ss7. The main objective was to validate the integration with traditional telecommunications operators through the ISDN signaling and R2Digital signaling and interconnection with VoIP providers that use SIP and IAX2. We have also added to the Gateway SS7 over IP signaling, which currently only has been used in the internal environment of telecommunications operators. The approach to testing was divided into two scenarios: tests in laboratory and tests in real corporate environments. In laboratory was validated the use of the SS7 Over IP signaling. In tests conducted in corporate environments has made the operation of the applications developed, the activation of the ISDN and R2Digital signaling and integration through SIP and IAX2 protocols. The validation of integration allowed by different signals and protocols, did conclude that the use of such platforms and libraries allows us the actual development of a gateway that provides access to a low cost telecommunications architecture that has also adhered to the universe of next generation networks. Keywords: IP-PSTN; Gateways; NGN; SIP; IAX2; IMS; ISDN; R2Digital; Asterisk; SS#7; SS7 Over IP
O trabalho apresentado, valida a implantação de um Gateway de voz para integração entre as redes IP e o universo das redes públicas de telefonia tradicional. O caráter diferenciador deste Gateway está relacionado à aderência à arquitetura funcional das redes de nova geração, através da utilização de bibliotecas e plataformas abertas, como também ao desenvolvimento de aplicações que possibilitam a geração de novos serviços para empresas e instituições que se utilizem de tal estrutura. O Gateway foi implementado aderente e com similaridades coesas à arquitetura funcional das redes de nova geração. Para validar a proposta de integração IP-PSTN, foram desenvolvidas e testadas cinco aplicações, as quais integramos com bibliotecas e plataformas de Telefonia IP de formato aberto. Utilizamos a plataforma Asterisk em conjunto com as bibliotecas libpri, dahdi e chan_ss7. O objetivo principal foi validar a integração com operadoras tradicionais de telecomunicações através das sinalizações ISDN e R2Digital, bem como a interconexão com provedores de VoIP que utilizam os protocolos SIP e IAX2. Também agregamos ao Gateway a sinalização SS7 Over IP, que atualmente só tem sido utilizada no ambiente interno das operadoras de telecomunicações. A abordagem para os testes foi dividida em dois cenários: testes em ambientes de laboratório e testes em ambientes corporativos reais. Nos testes em laboratório foi validada a utilização da sinalização SS7 Over IP. Nos testes realizados em ambientes corporativos foi realizada a operacionalização das aplicações desenvolvidas, a ativação das sinalizações ISDN e R2Digital, bem como a integração através dos protocolos SIP e IAX2. A validação da integração permitida através de diferentes sinalizações e protocolos, fez concluirmos que a utilização de tais plataformas e bibliotecas possibilita-nos o real desenvolvimento de um Gateway que permite o acesso a uma arquitetura de telecomunicações de baixo custo e também já aderente ao universo das redes de nova geração. Palavras-chave: IP-PSTN; Gateways de Integração; NGN; SIP; IAX2; IMS; ISDN; R2Digital; Asterisk; SS#7; SS7 Over IP.
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Kawamoto, Sandra. "Scrum-DR: uma extensão do framework Scrum aderente ao CMMI-DEV utilizando técnicas de Design Rationale." Universidade de São Paulo, 2017. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/3/3141/tde-12032018-153055/.

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Abstract:
Os métodos ágeis introduziram uma nova abordagem de desenvolvimento de software, enfatizando os indivíduos, o produto e a comunicação. Prometem alta satisfação do cliente, baixo índice de erros, tempo de desenvolvimento mais rápido e uma solução para a rápida mudança de requisitos. Por outro lado, modelos de qualidade de software, como o CMMI, prometem previsibilidade, estabilidade e segurança, melhorando a qualidade dos produtos e dos processos da empresa. O intuito desta pesquisa é unir estas duas abordagens na tentativa de aproveitar as vantagens de ambas. Como resultado, apresenta-se o framework Scrum-DR, uma extensão do Scrum, aderente às diretrizes do CMMI-DEV na categoria Suporte. O Scrum-DR possui características do desenvolvimento ágil de software e contempla a utilização de técnicas de Design Rationale, apresentando um modelo que soluciona uma importante questão nas metodologias ágeis.
Agile methods introduced a new approach to software development, emphasizing individuals, product, and communication. They promise high customer satisfaction, low error rates, faster development time and a solution for rapidly changing requirements. On the other hand, software quality models, such as CMMI, promise predictability, stability and security, improving the quality of the company\'s products and processes. The purpose of this research is to link these two approaches in an attempt to take advantage of both. As a result, the Scrum-DR framework, a Scrum extension, adhering to the CMMI-DEV guidelines in the Support category is presented. Scrum-DR has characteristics of agile software development and contemplates the use of Design Rationale techniques, presenting a model that solves an important issue in agile methodologies.
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Rodriguez, Gasca Efrain Andres. "Desenvolvimento de um robô com cinemática paralela delta linear para manufatura aditiva aderente a STEP-NC." reponame:Repositório Institucional da UnB, 2018. http://repositorio.unb.br/handle/10482/32053.

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Abstract:
Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Faculdade de Tecnologia, Departamento de Engenharia Mecânica, 2018.
Submitted by Raquel Almeida (raquel.df13@gmail.com) on 2018-05-08T18:42:16Z No. of bitstreams: 1 2017_EfrainAndresRodriguesGasca.pdf: 7286873 bytes, checksum: 71654086d3141b606ed57e10cf1ff3f4 (MD5)
Approved for entry into archive by Raquel Viana (raquelviana@bce.unb.br) on 2018-06-05T20:47:48Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2017_EfrainAndresRodriguesGasca.pdf: 7286873 bytes, checksum: 71654086d3141b606ed57e10cf1ff3f4 (MD5)
Made available in DSpace on 2018-06-05T20:47:48Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2017_EfrainAndresRodriguesGasca.pdf: 7286873 bytes, checksum: 71654086d3141b606ed57e10cf1ff3f4 (MD5) Previous issue date: 2018-06-05
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES).
Esta dissertação trata do desenvolvimento de um robô com cinemática paralela Delta Linear para Manufatura Aditiva (AM-Additive Manufacturing) e a proposição de um modelo de informação para AM baseado no padrão STEP-NC. AM é considerada como uma tendência da Indústria 4.0, aportando grandes benefícios para o desenvolvimento de novos produtos, incluindo redução do tempo de lançamento ao mercado, liberdade de projeto para manufatura e reduções na cadeia de suprimentos. No entanto, ainda persistem sérios problemas sobre a cadeia digital da AM com o uso de antigos formatos para troca de dados. O formato STL (1987) tem sido usado como padrão “de fato" para troca de dados entre softwares de projeto 3D e sistemas de AM e da mesma forma, os controladores numéricos dos sistemas de AM ainda utilizam o padrão de código G (ISO 6983/1980). Porém esses formatos possuem inconvenientes que os tornam incompatíveis com a ideia de uma cadeia digital de alto nível para AM. O ISO 14649, conhecido como STEP-NC, é agora categorizado como a solução aos problemas de troca de dados em AM. Este trabalho explora o padrão STEP-NC para suportar uma cadeia digital de alto nível para AM. Um modelo de atividade de aplicação usando a nomenclatura IDEF0 e um modelo de referência de aplicação na linguagem EXPRESS são apresentados e o conceito de AM-layer-feature é introduzido para referenciar features de AM dentro do modelo EXPRESS. A arquitetura de uma plataforma de AM com controle STEP-NC indireto para implementação do novo modelo também é apresentada. Em paralelo a dissertação apresenta o projeto, análise cinemática e síntese dimensional de uma nova estrutura de robô paralelo Delta Linear com pares cinemáticos constituídos por 12 elos (3 hastes paralelas simples), 11 juntas rotacionais e 3 juntas prismáticas, diferindo da solução clássica constituída por 9 elos (3 hastes paralelas compostas), 12 juntas esféricas e 3 juntas prismáticas. A cinemática direta e inversa é apresentada, bem como um método de otimização baseada em algoritmos genéticos para determinar os valores mínimos para os parâmetros cinemáticos do robô em função de uma espaço de trabalho cilíndrico prescrito com 250 mm de diâmetro e uma altura de 300 mm. O robô Delta Linear baseado na nova estrutura foi construído e testado. Uma análise de capacidade e desvios geométricos foi realizada para três peças de teste com um resultado de desvio/erro de 0,208 mm dentro de um intervalo de confiança de 99,7 %.
This dissertation aims at the development of a delta robot with a new kinematic chain for application in Additive Manufacturing (AM) and the proposition of an information model for additive manufacturing STEP-NC. Additive Manufacturing is upheld as one mega-trend from new industrial landscape - Industry 4.0. Massive benefits are promised by AM for development of the new products including reduced time-to-launch, manufacturing design freedom and supply chain improvements. Nevertheless, serious problems persist on AM digital chain with the use of format old styles for data exchange. The STL (1987) format has been used as the “de facto”standard for data exchange between 3D-design softwares and AM systems. Similarly, numerical controllers of AM systems still use the G-code (ISO 6983/1980) standard. But they have drawbacks that make them incompatible with the idea of a high-level digital chain for AM. ISO 14649, known as STEP-NC, is now trusted as a solution for AM data exchange. This work explores the STEPNC standard to support the AM high-level digital chain and highlights the advantages of such a digital chain. An application activity model using the nomenclature IDEF0 and an application reference model in EXPRESS are presented. The concept of AM-layer-feature is introduced for referencing AM features within of the EXPRESS model. The architecture of a indirect STEP-NC AM platform for implementation of the new model also is presented. After this work presents the design, synthesis, and kinematic analysis of a new structure of the Linear Delta parallel robot with kinematic pairs consisting of 12 links (3 single parallel legs), 3 prismatic joints and 11 revolute joints, differing from the classical solution constituted by 9 links (3 pairs of parallel legs), 12 ball joints and 3 prismatic joints. Direct and inverse kinematics are presented, as well as a genetic algorithm-based optimization method to determine the kinematic pairs and the workspace pairs that the mechanism will have for its application in additive manufacturing using the Fused Deposition Modeling process. After the validation of the design of the new Linear Delta robot topology, which presents a cylindrical workspace with a 250 mm diameter and a 300 mm height, the Linear Delta robot was manufactured and tested. Capability and geometric deviations analysis of the machine were carried out for three test parts resulting in a 0.3 mm deviation/error within a confidence interval of 99.7%.
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Souza, Fábio José. "Usinagem remota de peças prismáticas via internet em uma máquina cnc aderente ao padrão step-nc." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2014. https://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/129084.

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Abstract:
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro Tecnológico, Programa de Pós-Graduação em Engenharia Mecânica, Florianópolis, 2014
Made available in DSpace on 2015-02-05T20:40:43Z (GMT). No. of bitstreams: 1 332223.pdf: 3024045 bytes, checksum: 9cc9c9c86dab44ae7cdffee3491caf90 (MD5) Previous issue date: 2014
O atual padrão de programação dos centros de usinagem é ainda a norma (ISO 6983-1), conhecido como código G, que foi desenvolvido no final de 1950. Essa linguagem contém informações de baixo nível que efetuam o movimento da ferramenta no processo de usinagem, dificultando a tomada de decisões pelo operador no processo de usinagem. Por este motivo, a norma (ISO 6983-1) é uma das atuais limitações de flexibilidade e interoperabilidade na fabricação de peças. Diante disto, nos anos 1990 foi proposto um novo modelo de dados para os processos de usinagem, estendendo o padrão STEP - norma (ISO 10303-1) - para o novo padrão, denominado STEP-NC (ISO 14649-1), que foi desenvolvido como resultado de vários projetos realizados por empresas e universidades. No presente trabalho descreve-se o desenvolvimento e validação de software e hardware que permite o usuário comandar uma fresadora CNC tipo pórtico de maneira que ela venha a usinar peças de maneira aderente ao padrão STEP-NC norma (ISO 14649-11). O STEP-NC se baseia no conceito de workingsteps, features de usinagem e operações de usinagem, entre outras entidades descritas pela norma (ISO 14649-1). O software STEP-NC Controller foi desenvolvido utilizando a linguagem de programação Java, que possibilitou a criação de uma interface de controle da fresadora CNC para o processo de usinagem. Foi utilizada a programação do código aberto GRBL (software de controle e movimentos em máquinas) aderente à norma RS-274 (códigos G e M), para programar o microcontrolador Arduino MEGA2560 na linguagem de programação C. A programação do código G foi retirada do GRBL para dar lugar à programação do padrão STEP-NC baseado na norma (ISO 14649-1), permitindo assim que o arquivo no formato p21 (do padrão STEP) seja interpretado e enviado aos eixos de coordenadas da fresadora CNC. Uma conexão direta foi estabelecida entre o software STEP-NC Controller e a placa de 8 relés, para permitir que a fresadora CNC trabalhe de forma seletiva (código G e M ou STEP-NC). Além disso, uma operação remota da máquina via Internet foi implementada, possibilitando assim o envio do arquivo p21 via web, além do processo de usinagem poder ser acompanhado via webcam local.

The current standard programming of machine centers is still the (ISO 6983-1) standard, known as G-code, which was developed in the 1950s. This language contains low-level information performing the movement of the tool in the machining process, making it difficult for the operator to take decisions in machining. For this reason, the (ISO 6983-1) standard currently limits significantly the flexibility and interoperability part manufacturing. Given this scenario, in the 1990s a new data model for manufacturing processes was proposed to extend the STEP standard (ISO 10303-1), called STEP-NC (ISO 14649-1 standard), which was developed as a result of numerous projects by companies and universities. In this paper we describe the development and validation of software and hardware that allows the user to command a CNC gantry milling machine so that it will machine parts using the STEP-NC standard (ISO 14649-11). STEP-NC is based on the concept of workingsteps, machining features and machining operations, among other entities described by the standard (ISO 14649-1). The STEP-NC Controller software was developed using the Java programming language, which enabled the creation of a control interface for the CNC milling machining process. Programming compliant with the RS-274 standard (G and M codes) generated by the open source software GRBL (software and control movements on machines) was used to program the Arduino MEGA2560 microcontroller in the C programming language. G-code programming was removed from GRBL in order to make room for use of the STEP-NC standard (ISO 14649-1), thus allowing the physical file p21 (a part of the STEP standard) to be interpreted and sent to the axes of the CNC milling machine. A direct connection is established between the STEP-NC Controller and a board with 8 relays to allow the CNC milling machine to work selectively (either with G and M code or STEP-NC). Remote operation of the machine via the Internet was also implemented, allowing the sending of a p21 file via web, and the machining process can be monitored via webcam.
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Cabral, Hugo Agostinho Ferreira. "Ensaios de arrancamento de laminados compósitos aderentes a superfícies de betão." Master's thesis, Faculdade de Ciências e Tecnologia, 2012. http://hdl.handle.net/10362/8209.

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Abstract:
Dissertação para obtenção do Grau de Mestre em Engenharia Civil - Estruturas e Geotecnia
O presente trabalho refere-se ao estudo do comportamento da ligação entre os materiais compósitos de polímeros reforçados com fibras e o betão. Estes materiais são utilizados para o reforço de elementos estruturais de betão e são colados com vários tipos de resinas. A ligação entre os materiais fica dependente de vários fatores que serão expostos no presente trabalho. Após a aplicação dos materiais compósitos nos elementos estruturais de betão é necessário assegurar que a ligação entre os dois ficou bem realizada, existindo vários ensaios que se podem executar para testar o valor da aderência do reforço ao betão estrutural. Alguns destes métodos podem ser aplicados em obra pois são de rápida e fácil execução. Neste trabalho fez-se uma pesquisa sobre os diferentes tipos de ensaios que se podem realizar para caracterizar a ligação betão-FRP. Analisou-se a literatura técnica existente sobre a temática e foram reunidos alguns exemplos de aplicação dos diferentes ensaios. Esses exemplos serão apresentados, descritos e criticados de forma a concluir sobre as vantagens e desvantagens de cada um. Na aplicação de materiais compósitos em estruturas de betão é fundamental tratar a superfície do mesmo, oferecendo assim uma maior rugosidade e exposição dos agregados, com o objetivo de conseguir uma ligação resistente e desta forma obter o máximo proveito do reforço executado. Existem inúmeras formas de tratar uma superfície de betão, nomeadamente através de jatos de areia e de água, rebarbadora com disco de moagem, martelo de agulhas. A importância do estudo destes parâmetros levou a que neste trabalho fossem recriadas varias ligações betão/FRP diferentes. Realizou-se ainda um trabalho experimental com o objetivo de estudar a diferença obtida em betões com agregados de diferentes tamanhos e a diferença entre os tratamentos de superfície. Para tal recorreu-se a um dos métodos mais utilizados em obra, o ensaio de arrancamento direto. Este trabalho foi desenvolvido no Laboratório de Estruturas do Departamento de Engenharia Civil da Faculdade de Ciências e Tecnologia da Universidade Nova de Lisboa. Foram utilizados três tipos de betão diferentes, com a particularidade de entre eles apenas se alterar as dimensões do agregado, sendo com cada um betonados 3 cubos e uma lajeta. Os cubos foram utilizados para caracterizar os betões quanto à sua capacidade resistente à compressão aos 28 dias.
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Gutierrez, Paredes Miguel Eduardo. "Desenvolvimento de uma fresadora CNC aderente à norma STEP-NC baseado no controlador de máquina avançado (EMC2)." reponame:Repositório Institucional da UnB, 2013. http://repositorio.unb.br/handle/10482/15261.

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Abstract:
Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Faculdade de Tecnologia Departamento de Engenharia Mecânica, 2013.
Submitted by Alaíde Gonçalves dos Santos (alaide@unb.br) on 2013-11-29T11:04:04Z No. of bitstreams: 1 2013_MiguelEduardoGutierrezParedes.pdf: 15355916 bytes, checksum: 1e77add6f0b92d80f9670d197374f50e (MD5)
Approved for entry into archive by Guimaraes Jacqueline(jacqueline.guimaraes@bce.unb.br) on 2014-02-28T12:16:20Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2013_MiguelEduardoGutierrezParedes.pdf: 15355916 bytes, checksum: 1e77add6f0b92d80f9670d197374f50e (MD5)
Made available in DSpace on 2014-02-28T12:16:20Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2013_MiguelEduardoGutierrezParedes.pdf: 15355916 bytes, checksum: 1e77add6f0b92d80f9670d197374f50e (MD5)
Este trabalho apresenta o desenvolvimento e a validação de uma arquitetura de um controlador numérico computadorizado (CNC) aderente à norma STEP-NC por médio de um adaptador de STEP-NC a Código G. O CNC está associado ao processo de fresamento. O controlador STEP-NC desenvolvido é baseado no controlador de código aberto EMC (Enhanced Machine Controller) aderente à norma RS-274, que originalmente trabalha com programa NC (Numerical Control) usando códigos G e M. Para validação da arquitetura do controlador foi desenvolvida uma máquina-ferramenta controlada numericamente com topologia tipo Router (fresadora com estrutura em portal) com três graus de liberdade tendo como controlador o EMC em plataforma x86 (computador pessoal) usando o sistema operacional Ubuntu/Linux. O controlador EMC foi integrado com o modelo de dados STEP-NC Parte 21 utilizando um adaptador do arquivo físico p21 a código G, permitindo que o EMC receba como entrada um programa de comando numérico em formato STEP-NC Part-21. O formato se baseia no conceito de workingsteps, features de usinagem e operações de usinagem, entre outras entidades descritas pela norma; ou seja, o programa STEP-NC foca-se em uma descrição de alto nível baseada em features de usinagem e em um modelo de dados mais sofisticado, mas não na movimentação dos eixos da máquina. O comando numérico com código STEP-NC é gerado pelo sistema integrado de projeto, planejamento de processo e manufatura auxiliado por computador (CAD/CAPP/CAM) denominado STEP Modeler (http://www.grima.ufsc.br/stepnc_project/), desenvolvido pelo GRIMA/UFSC, que permite a modelagem de uma peça prismática via Web baseada em features de usinagem, tendo um modelo de dados aderente ao projeto STEP, viabilizando a integração do ciclo de vida de uma peça, do projeto à fabricação, via Web. O controlador EMC com o adaptador STEP-NC utiliza o código gerado pelo STEP Modeler e o executa de forma transparente para o operador da Router CNC, especialmente desenvolvida para validação da arquitetura idealizada. Este desenvolvimento permitiu a validação do conceito de integração do ciclo de vida do projeto à fabricação baseado no modelo de dados STEP-NC, utilizando os conceitos de features de projeto e usinagem. A arquitetura é apresentada usando modelos IDEF0 (Integration Definition for Function Modeling) e UML (Unified Modeling Language), mostrando a especificação do sistema integrado CAD/CAPP/CAM, em especial a etapa associada ao CAM Execução, ou seja, o controlador/adaptador STEP-NC desenvolvido baseado no EMC. O projeto detalhado da Router é apresentado de forma resumida. Os resultados obtidos são mostrados através de estudo de caso com a fabricação de peças exemplos, contemplando sua medição e análise. O ambiente STEP-NC foi concebido para um contexto Web sendo também usado em disciplinas de Automação da Manufatura de graduação e pós-graduação da UnB e da UFSC, visando à apresentação dos conceitos e modelos de dados baseados em STEP, que será o futuro da Automação da Manufatura, estando a cada ano mais madura. _______________________________________________________________________________________ ABSTRACT
This document describes the development and validation of the architecture of a numerical computer controller that is adherent to the standard STEP-NC by means of an adapter of STEP-NC to G-Code. The CNC is associated with the milling process. The STEP-NC controller development is based on the open source driver EMC (Enhanced Machine Controller) adherent to the standard RS-274 that originally works with the NC program using G/M codes. In order to validate the controller architecture, the NC machine-tool topology type Router (portal structure) was developed with three degrees of freedom to have the EMC controller in x86 platform (personal computer) using the operating system Ubuntu/Linux. The EMC controller was integrated using an adapter to the Data Model STEP-NC Part- 11, allowing the EMC to receive as an input a numerical control program in a format STEP-NC Part-21 also called STEP. The format is based on the concept of workingsteps, machining features and machining operations, among others that are described by the standard, i.e., the STEP program focuses on a high-level description based on machining features and a more sophisticated data model but not the movement of the machine axes. This numerical control program with STEP-NC code is generated by the integrated design, process planning and computer-aided manufacturing (CAD / CAPP / CAM) called STEP Modeler (http://www.grima.ufsc.br/stepnc_project/), developed by GRIMA/UFSC, that allows the modeling of a prismatic part web-based machining features, having a data model adhering to the STEP project, enabling the integration of the life cycle of a piece, from design to manufacturing, via Web. The EMC controller with STEP-NC adapter uses codes generated by STEP Modeler and runs transparently to the operator of specially developed CNC Router to validate the architecture conceived. This development allows the validation of the concept of integration lifecycle from design to manufacturing based on the data model of STEP-NC, using the concepts of design and machining features. The architecture is presented to use models IDEF0 (Integration Definition for Function Modeling) and UML (Unified Modeling Language), showing the specification of integrated system CAD / CAPP / CAM, particularly the stage associated with CAM Execution, i.e., the controller/adapter STEP-NC developed based on EMC. The detailed project of the Router CNC is presented in a summarized way. The results are shown through study of cases, process planning and manufacturing parts examples, with measurement and analysis. The environment STEP-NC has been designed for Web context being also used in the disciplines of the Manufacturing Automation of graduate and postgraduate of UNB and UFSC, aiming at presentation of concepts and data models based on STEP, which will be the future of Automation Manufacturing, maturing through time and technological improvements.
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Fernandes, Isabel Maria Afonso. "Atitudes perante a pessoa toxicodependente de membros ou aderentes de partidos politicos." Master's thesis, Instituto Superior de Psicologia Aplicada, 1998. http://hdl.handle.net/10400.12/990.

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Liz, Carla Maria de. "Motivação para a prática de musculação de aderentes e desistentes de academias." Universidade do Estado de Santa Catarina, 2011. http://tede.udesc.br/handle/handle/495.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-12-06T17:07:29Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Carla.pdf: 2640177 bytes, checksum: 4247ba7eae60b56379706c07dc907d9d (MD5) Previous issue date: 2011-03-02
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
This study is based on the theory that the adherence to the practice of physical exercises is related to a more self-determined motivation. The purpose of this study was to investigate the motivation and the adherence of the fitness centers clients to the resistance exercise practice. It is a descriptive field study, divided in two stages, the first one quantitative and the second one qualitative. The population of this study was composed by adherents (more than six months of practice) and dropouts (dropped out at least one month before the evaluation) of the resistance exercise in fitness centers located in Florianopolis, from both sexes, with age ranging from 18 to 65 years old. The sample was selected in an intentional non-probabilistic manner, resulting in 252 adherents and 26 dropouts, being 143 men (n= 133 (A)/ n= 10 (D)) and 135 women (n= 119 (A)/ n= 16 (D)). The age average of the adherents was 34 years old (min.18, max.65/ ±12) and the age average of the dropouts was 28 years old (min.18, max.52/ ±11). In the first stage, five instruments were utilized, three elaborated and structured based on the Questionário de auto-avaliação do estilo de vida, ocorrência e controle subjetivo do estresse by Andrade (2001), the Questionário de classificação socioeconômica ABEP (2008) and the Questionário de regulação de comportamento no exercício físico (BREQ-2) . The questionnaires were applied in the place selected by the participants (at home or at the fitness center). The second stage was characterized by a semi-structured interview for some participants. The data was processed and analyzed in the ―Statistic Package for Social Sciences‖ SPSS version 17.0. Non-parametric statistic was used for the data analysis, with a established α of 0,05 as a significance level (p<0,05). For the interview analysis, the content analysis by Bardin (1977) was utilized. The main reasons for the adherence to the resistance exercise were the ones related to the pursuit for the health improvement, followed by ―Muscular and bone strengthening‖, ―Aesthetics/ muscle mass‖ and ―Disposition‖. The main reasons for giving up the resistance exercise practice were: the ―Lack of time‖, ―Financial problems‖, ―Not enjoying or not prioritizing the resistance exercises practice‖, ―Poor Professional orientation‖. The participants realize that the resistance exercise provides ―well-being‖, ―Increases the self-esteem‖, ―Disposition and vigor‖ and ―Balances the stress‖. The adherents were more self-determined for the resistance exercise practice, when compared to the dropouts. A series of socio-demographic 11 characteristics associated to the motivational regulations (age, sex, socioeconomic class) were observed. The reasons for the adherence related to the pursuit for the health improvement, aesthetics and leisure were associated to the more internal regulations. The subjects that give up due to ―Lack of time‖ are not amotivated to the practice. From the results, it is possible to elaborate intervention strategies that address the needs of the resistance exercise practitioners, with the intent of increasing the adherence of these individuals to the modality, so they may enjoy the benefits provided by the activity.
Este estudo baseia-se na teoria de que a aderência à prática de exercícios físicos está relacionada à motivação mais autodeterminada. O objetivo deste estudo foi investigar a motivação e a aderência à prática de musculação de clientes de academias. Trata-se de um estudo descritivo de campo, dividido em duas etapas, a primeira de cunho quantitativo e a segunda qualitativo. A população deste estudo foi composta por aderentes (mais de seis meses de prática) e desistentes (mínimo de um mês de desistência) da musculação em academias de Florianópolis, de ambos os sexos, com idades entre 18 e 65 anos. A amostra foi selecionada de maneira não-probabilística intencional, obtendo-se 252 aderentes e 26 desistentes da musculação, sendo 143 homens (n= 133 (A)/ n= 10 (D)) e 135 mulheres (n= 119 (A)/ n= 16 (D)). A média de idade dos aderentes foi de 34 anos (±12) (mín.18, máx.65) e dos desistentes de 28 anos (±11) (mín.18, máx.52). Na primeira etapa foram utilizados cinco instrumentos, três elaborados e estruturados com base no "Questionário de auto-avaliação do estilo de vida, ocorrência e controle subjetivo do estresse" de Andrade (2001), o "Questionário de classificação socioeconômica" ABEP (2008) e o "Questionário de regulação de comportamento no exercício físico (BREQ-2) . Os questionários foram aplicados no local escolhido pelos participantes (em casa ou na academia). A segunda etapa foi caracterizada por uma entrevista semi-estruturada a alguns participantes do estudo. Os dados foram tabulados e analisados no programa "Statistic Package for Social Sciences" - SPSS versão 17.0. Utilizou-se de estatística não-paramétrica para a análise dos dados, com α estabelecido de 0,05 como nível de significância (p<0,05). Para a análise das entrevistas, foi utilizada a análise de conteúdo de Bardin (1977). Os principais motivos de aderência à musculação foram os relacionados à busca pela melhoria da saúde, seguidos dos motivos "Fortalecimento muscular e ósseo", "Estética/ massa muscular" e "Disposição". Os principais motivos para desistência da prática da musculação foram: a "Falta de tempo", "Problemas econômicos e financeiros", "Não gostar ou não priorizar a prática de musculação" e "Má orientação profissional". De acordo com os participantes, a musculação proporciona "Bem-estar", "Aumenta a auto-estima", proporciona "Disposição e vigor" e "Equilibra o estresse". Os aderentes mostraram-se mais autodeterminados para a prática da musculação do que os desistentes. Verificou-se uma série de características sociodemográficas associadas às regulações motivacionais (faixa etária, sexo e classe socioeconômica). Os motivos de aderência relacionados à busca pela melhoria da saúde, estética corporal e lazer, estiveram associados às regulações mais internas. As pessoas que desistem por "Falta de tempo" não são amotivadas para a prática. A partir dos resultados obtidos, é possível elaborar estratégias de intervenção que atendam as necessidades dos praticantes de musculação, com a finalidade de aumentar a adesão desses indivíduos na modalidade, para que os mesmos usufruam dos benefícios proporcionados por esta prática.
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Fontana, Mariana Buss Cezar. "Avaliação do efeito de bacteriocinas sobre microrganismos aderentes a cateter de silicone." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2002. http://hdl.handle.net/10183/72657.

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Abstract:
A incidência de infecções microbianas relacionadas ao uso de cateteres vem aumentando. Uma característica importante dos microrganismos envolvidos é a capacidade de aderência à superfícies com conseguinte formação de colônia, produção de substâncias extracelulares, e subsequente formação de uma matriz compacta, amorfa, de múltiplas camadas, o biofilme. A atividade de bacteriocinas produzidas por Staphylococcus aureus e Staphylococcus epidermidis sobre microrganismos isolados de dispositivos intravasculares foi avaliada. As bacteriocinas Pep5 e Epidermina inibiram um maior número de isolados clínicos quando avaliadas in vitro por antagonismo direto, apresentando halos de inibição de 20 a 36 mm. A adição de Pep5 e Epidermina durante o crescimento de S. epidermidis e Corynebacterium sp resultou na redução do número de células viáveis. O efeito das bacteriocinas sobre a adesão bacteriana à cateteres de silicone foi avaliado através de três protocolos onde variou-se o momento de adição da bacteriocina: (A) simultaneamente, (B) previamente, e (C) posteriormente ao inóculo microbiano. As bacteriocinas Pep5 e Epidermina reduziram significativamente o número de células de S. epidermidis e Corynebacterium sp. aderidas aos cateteres após 6 h e 12 h de incubação. Não foram observadas diferenças importantes entre os três protocolos A, B, ou C. O efeito de Pep5 sobre Corynebacterium sp. foi verificado por microscopia eletrônica de varredura, podendo ser observadas áreas com resíduos celulares na superfície do cateter.
The in cidence of catheter-related microbial infections has been increasing. One important characteristic of related microorganisms is the adhesion to surfaces with colony formation, production of extracellular substances, and subsequent development of a compact, amorphous, multiple layer matrix, the biofilm. The activity of bacteriocins produced by Staphylococcus aureus and Staphylococcus epidermidis against microorganisms isolated from intravascular catheters was studied. The bacteriocins Pep5 and Epidermin inhibited a higher number of clinical isolates when evaluated by direct antagonism, showing inhibition zones of 20 to 36 mm. The addition of Pep5 and Epidermin during growth of S. epidermidis and Corynebacterium sp. resulted in a decrease of viable cell counts. The effect of bacteriocins on bacterial adhesion to silicon catheter was evaluated through three protocols differing in the time of bacteriocin addition: (A) simultaneously, (B) before, and (C) after the microbial inoculum. The bacteriocins Pep5 and Epidermin caused a significant reduction of the number of adhered cells of S. epidermidis and Corynebacterium sp. after 6 h and 12 h. No important differences among the protocols A, B or C were observed. The effe tions ct of Pep5 on Corynebacterium sp. was studied by scanning electron microscopy. Sec with cellular residues were observed on the catheter surface.
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Ginoble, Marco. "Prove di aderenza su mattoni e muretti in laterizio rinforzati con frp." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4403/.

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Bellini, Alessandro. "Prove di aderenza su mattoni e muretti in laterizio rinforzati con GFRP." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2610/.

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Oliveira, Luiz Eduardo Santos de. "Concepção de um framework para monitoramento e teleoperação de máquinas-ferramenta CNC via internet aderente à Indústria 4.0." reponame:Repositório Institucional da UnB, 2017. http://repositorio.unb.br/handle/10482/24347.

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Abstract:
Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Faculdade de Tecnologia, Departamento de Engenharia Mecânica, 2017.
Submitted by Raiane Silva (raianesilva@bce.unb.br) on 2017-07-17T17:10:19Z No. of bitstreams: 1 2017_LuizEduardoSantosdeOliveira.pdf: 16273764 bytes, checksum: 31553ad9602cadb31a652da736ada932 (MD5)
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As empresas vêm passando por constantes mudanças organizacionais a fim de se manterem competitivas em um mundo em que as comunicações estão cada vez mais rápidas e em que o setor empresarial atua em um nível global. Observando isso, a indústria manufatureira investe fortemente em insumos como as tecnologias de informação e comunicação (TIC) a fim de obterem informações e conhecimento necessários sobre os seus processos para que melhores decisões possam ser tomadas e as empresas tornem-se mais eficientes. Essa globalização dos mercados lançou para as empresas de manufatura o desafio de criarem uma maior proximidade com seus consumidores e parceiros com a finalidade de fabricar produtos que atendam verdadeiramente as expectativas dos stakeholders. Nessa tarefa a Internet assume um papel importante como elemento de integração entre pessoas e empresas. Uma prova da força da Internet é o expressivo tamanho que o comércio eletrônico adquiriu ao logo dos anos. Outras aplicações para Internet vêm sendo implementadas com êxito. No âmbito da manufatura, acompanhando as mudanças nas estratégias de produção focadas no uso intensivo das tecnologias da informação, desenvolveu-se o conceito de manufatura remota e distribuída através da internet, que implementou paradigmas como a E-manufacturing (manufatura eletrônica). Esta forma um ambiente de manufatura baseado em TICs, especialmente em tecnologias de rede, incluindo a internet, utilizando métodos de trabalho vinculados a Collaborative e-Work (Trabalho eletrônico colaborativo). Nessa perspectiva, é possível vincular os estudos relacionados a manufatura eletrônica aos primeiros movimentos no sentido de desenvolver as Fábricas Inteligentes (Smart Factories), diretriz principal da estratégia Indústria 4.0. A era da Indústria 4.0, implica, entre outros fatores, na utilização intensiva de produtos mecatrônicos e sistemas de tecnologia da informação (TI). Nesse contexto estão os sistemas de Internet das Coisas Industrial (IIoT) para ampliar ainda mais a imersão nos ambientes de produção. Uma das principais expectativas com relação a esses sistemas é o aumento do nível de interoperabilidade entre os mais diversos dispositivos da manufatura e a capacidade de monitoramento e controle desses equipamentos de forma mais distribuída. Um dos grandes desafios das empresas de manufatura é a aquisição de dados de forma integrada em uma planta industrial composta por máquinas CNC com diferentes tecnologias e fabricantes, que desenvolvem sistemas para comunicação com esses dispositivos utilizando protocolos proprietários. Analisando essa realidade, e aproveitando o fato de que padrões como MTConnect e OPC-UA estão criando o caminho para o desenvolvimento da nova era indústria, este trabalho apresenta a arquitetura de um framework implementado na forma de um sistema cliente-servidor baseado na internet para o monitoramento e a teleoperação máquinas-ferramenta CNC, que apresente atributos em conformidade com a estratégia "Indústria 4.0". A concepção do framework, e a subsequente implementação, foi realizada através de uma abordagem metodológica que envolveu o uso de diagramas IDEF0 (Integration Definition language for Function Modeling), para a definição da modelagem funcional do framework, e a metodologia de projeto axiomático para o refinamento do modelo em uma especificação mais detalhada da arquitetura na forma de um sistema baseado na web para o monitoramento e a teleoperação de um centro de torneamento. O trabalho de implementação computacional fundamentou-se no desenvolvimento, na herança de módulos de software previamente desenvolvidos e na integração desses módulos na forma de serviços através de um sistema na web. Foi desenvolvido um serviço de monitoramento baseado no protocolo MTConnect, para fornecer streaming de dados de fabricação do centro de torneamento. Para atividades de supervisão foi implementado um servidor OPC para Web (OPCWeb), em que buscou-se criar um alternativa ao servidor OPC-UA, que é baseado em padrões para internet. Como uma forma de manter a identidade do sistema dentro do contexto das aplicações de telemanufatura foi incorporado ao sistema serviços de teleoperação como comando remoto DNC (Distributed Numerical Control) através mecanismo CGI (Common Gateway Interface) e streaming de video do chão-de-fábrica com Applets Java. Todos esses servidores integrados por uma interface Web para formar o sistema CyberDNC. A forma final do sistema foi avaliada através de casos de uso da aplicação focados na conectividade entre os servidores e os clientes web disponíveis, e adequado funcionamento da aplicação como um todo. Os testes e validação do sistema (framework) foram realizados para o centro de torneamento Romi Galaxy 15M com CNC Fanuc 18i-Ta.
The companies have going through constant organizational changes in order to remain competitive in a world where communications are increasingly fast and the business sector operates on a global level. Noting that manufacturing industry invests heavily in inputs such as information and communication technologies (ICT) in order to obtain information and knowledge about your processes so that better decisions can be taken and companies become more efficient. This globalization of markets has released to manufacturing companies the challenge of creating greater proximity with its customers and partners in order to manufacture products that truly meet the expectations of stakeholders. In this task the Internet plays an important role as a factor of integration between people and companies. A proof of the strength of the Internet is the significant size of the e-commerce acquired over the years. Other Internet applications are being implemented successfully. In the context of the manufacture, tracking changes in the production strategies focused on intensive use of information technologies, has developed the concept of remote manufacturing and distributed via the internet, which implemented paradigms like E-manufacturing (electronic manufacturing). This way a manufacturing environment based on ICTs, especially in network technologies, including the internet, using working methods linked to Collaborative e-Work (Collaborative electronic Work). In this perspective, it is possible to link the electronic manufacturing-related studies to the first movements towards developing Smart Factories, main Industry 4.0 strategy guideline. The industry 4.0 era, implies, among other factors, on intensive use of mechatronics products and systems of information technology. In this context are the systems of Industrial Internet of things (IIoT) to further expand the immersion in production environments. One of the main expectations with regard to these systems is the increased level of interoperability between different manufacture devices and monitoring and control capacity of the equipment in a more distributed way. One of the greatest challenges of manufacturing companies is the acquisition of data seamlessly in an industrial plant composed of CNC machines with different technologies and manufacturers, to develop systems for communication with these devices using proprietary protocols. Analyzing this reality, and taking advantage of the fact that standards such as OPC-UA and MTConnect are creating the path for the development of the new era industry, this paper presents the architecture of a framework implemented as a client-server system based on internet for monitoring and teleoperation CNC machine tool, which shows attributes in accordance with the strategy "Industry 4.0". The design of the framework, and the subsequent implementation, was performed through a methodological approach that involved the use of IDEF0 (Integration Definition for Function Modeling language) for defining the functional modeling of the framework, and Axiomatic Design methodology for the refinement of the model in a more detailed specification of the architecture as a web-based system for monitoring and teleoperation of a turning center. The task of computational implementation was based on the development, in the inheritance of previously developed software modules and integration of these modules in the form of services through a web system. It was developed a monitoring service based on MTConnect protocol, to provide manufacturing data streaming of turning center. For supervisory activities was implemented an OPC server for Web (OPCWeb), which sought to create an alternative to OPC-UA server, which is based on internet standards. As a way to keep the identity of the system within the context of telemanufacturing applications, was built into the system teleoperation services as DNC (Distributed Numerical Control) remote commands using CGI protocol (Common Gateway Interface) and video streaming of the shop-floor through Java Applets. All these servers integrated by a web interface to form the CyberDNC system. The final form of the system was evaluated through use cases of the application focused on connectivity between the servers and the web clients available, and the suitable application’s operation as a whole. The system (framework) testing and validation were carried out for the turning center Romi Galaxy 15M-Ta with CNC Fanuc 18i-Ta.
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Kooman, Jeroen Peter. "The role of the venous system in hemodynamics during hemodialysis." Maastricht : Maastricht : Universitaire Pers Maastricht ; University Library, Maastricht University [Host], 1992. http://arno.unimaas.nl/show.cgi?fid=8260.

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De, Nigris Stefano. "Prove cicliche di trazione e aderenza su muretti in laterizio rinforzati con FRCM." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Le tipologie di prova adottate durante i test condotti su campioni FRCM sono state essenzialmente due: prove di trazione e prove di aderenza, svolte impiegando due diverse modalità di applicazione del carico (caricamento monotono e/o ciclico) e due diverse tipologie di rinforzo (una in fibra di carbonio e una in fibra di vetro). Nel corso delle prove di trazione, i risultati migliori sono stati ottenuti per i rinforzi in fibra di carbonio con applicazione del carico di trazione monotona, quindi per la soluzione in cui si è utilizzata la fibra avente le caratteristiche meccaniche migliori; il comportamento di questi materiali è risultato tuttavia peculiare, in quanto lo strato di malta esterno ha mostrato spesso distacchi e perdita di adesione rispetto alla rete bidirezionale di rinforzo, rendendo difficoltosa la misura esterna della deformazione del composito. I rinforzi in fibra di vetro (GFRCM) hanno mostrato risultati inferiori in termini di tensione massima, in accordo con la tipologia di fibra impiegata, ma hanno evidenziato un comportamento caratterizzato si dall’apertura di fessure, ma maggiormente assimilabile ad una schematizzazione trilineare, senza fenomeni evidenti di distacco esterno della matrice prima della rottura. Dalla sperimentazione dei provini mediante prove di aderenza è emerso che, sia nel caso di prove monotone che cicliche, i provini rinforzati con GFRCM hanno mostrato un’efficienza maggiore. La rete in fibra di vetro ha mostrato una aderenza migliore all’interno della matrice cementizia, rispetto alla rete in fibra di carbonio, perché presenta uno speciale trattamento superficiale (appretto) che ne migliora la compatibilità e l’adesione al supporto. I rinforzi GFRCM testati hanno sfruttato al meglio le proprie caratteristiche meccaniche raggiungendo valori di carico maggiori (circa doppi) rispetto ai rinforzi CFRCM.
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Lima, Emilena Maria Castor Xisto. "Caracteristicas de superficies, adsorção de proteinas e aderencia bacteriana em diferentes materiais odontologicos." [s.n.], 2006. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/288334.

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Abstract:
Orientadores : Altair Antoninha Del Bel Cury, Pedro Luiz Rosalen, Hyun Koo
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Odontologia de Piracicaba
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Resumo: O uso de implantes osseointegrados para substituição de dentes perdidos é uma alternativa importante na odontologia atual. Uma das condições relacionada ao sucesso nos procedimentos de implante é fornecida pelas propriedades de superfície dos implantes e componentes protéticos que influenciam não só na biocompatibilidade, mas também na adesão bacteriana e colonização. A qualidade de superfície pode ser determinada pela combinação das propriedades física, química, mecânica e de estrutura de superfície. Dentre elas, a energia livre de superfície e rugosidade superficial tem efeito significante no processo de adesão. Considerando que cada biomaterial pode apresentar propriedades físicas/químicas e energias de superfícies diferentes, a adsorção dos componentes salivares/soro sanguíneo presentes na película adquirida é provavelmente específica aquela superfície. Esses componentes mediam a aderência bacteriana inicial nas superfícies dos dentes e materiais restauradores, sendo a aderência reconhecida como primeiro passo para formação do biofilme. O acúmulo de biofilme pode levar ao desenvolvimento de lesões inflamatórias na mucosa adjacente e reabsorção óssea, aumentando o risco de falhas dos implantes. Assim, os propósitos destes trabalhos foram: I) avaliar as características de superfíde de abutments (Ti-6AI-4V e Tilite) e 11) caracterizar o perfil de adsorção dos componentes salivares/ soro sanguíneo e a aderência bacteriana de Streptococcus mutans e Actinomyces naeslundii sobre titânio (Ti) e cerâmica zirconia (Zi) usados na confecção de abutments de implantes. Como resultados das pesquisas observamos que as ligas de Ti-6AI4V e Tilite apresentaram diferenças nas características de superfícies, exceto para dureza de superfície e que o titânio e a cerâmica zírcônia apresentaram propriedades biológicas similares em termos de adsorção de proteínas e aderência bacteriana. Entretanto, esses materiais apresentaram-se diferentes quanto à adesão bacteriana quando comparados com a hidroxiapatita, principalmente para A. naeslundii
Abstract: The use of osseointegrated implants for replacing missing teeth is an important alternative in current dentistry. One of the most important conditions, which relates to the future success of implant procedures, is provided by the surface properties of the implant and its prosthetic abutments. Since these components penetrate through the gingival mucosa and are also exposed to the oral cavity, they play an important role not only for the biocompatibility but also for the bacterial adhesion and stagnation. Surface quality of a biomaterial can be measured by a combination of physical, chemical and mechanical properties and its surface structure. Surface ftee energy and surface roughness have a significant impact in the adhesion processo Since each biomaterial has different physicaVchemical properties and surfaces energies, adsorption of salivary/serum components to each surface is likely to be specific to that surface and they mediate the initial bacterial adherence to the tooth surface and restorative materiaIs. The bacterial adherence is recognized as th~ first step of the biofilm formation, which accumulation may lead to inflammatory lesions in the adjacent mucosa and bone resorption, increasing the risk of implant failure. Thus, the purposes of these studies were: I) evaluate surface characteristics of implant abutments (Ti-6Al-4V and Tilite) and 11) characterize the profile of salivary/serum components adsorption, and Streptococcus mutans and Actínomyces naeslundií adherence on titanium (Ti) and ceramic zirconia (Zi) used for manufacturing implant abutments. The results revealed that the Ti-6Al-4V and Tilite alloys showed differences on the surface characteristics, except to surface hardness and titanium and zirconia ceramic displayed similar biological properties in terms of protein adsorption and bacterial adherence. However, the abutment materials showed subtle, but significant differences on the bacterial binding pattern when compared to HA (surrogate tooth enamel), especially for A. naeslundií
Doutorado
Protese Dental
Doutor em Clínica Odontológica
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Oliveira, Marcos Honorato de. "Punção em lajes lisas com pilar de borda protendidas com cordoalhas não aderentes." reponame:Repositório Institucional da UnB, 2008. http://repositorio.unb.br/handle/10482/5189.

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Abstract:
Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Faculdade de Tecnologia, Departamento de Engenharia Civil e Ambiental, 2008.
Submitted by Jaqueline Ferreira de Souza (jaquefs.braz@gmail.com) on 2009-09-23T20:19:57Z No. of bitstreams: 1 2008_MarcosHonoratoOliveira.pdf: 4642102 bytes, checksum: a12b2d8203feedcdc8b7c4fbf80c530e (MD5)
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Serão apresentados neste trabalho resultados experimentais dos ensaios de oito modelos locais de ligação laje/pilar de borda. Este trabalho faz parte da primeira série de ensaios da tese de doutorado de Helder Pontes Gomes na Universidade de Brasília, no ano de 2008. Buscou-se por meio desses ensaios avaliar a influência da relação do momento fletor dividido pela força cortante (M/V), da relação c/d, da presença de overhang em alguns dos modelos e do nível de protensão na resistência à punção para o cálculo da ligação laje/pilar de borda de lajes protendidas. Foram realizadas também comparações entre os resultados experimentais e as previsões analíticas estabelecidas pela NBR 6118:2003 e por algumas normas internacionais de referência, como o ACI 318M-02 e o EUROCODE 2:2001, para então verificar se as formulações preconizadas pelas normas acima são convenientes. Algumas das análises realizadas indicaram que o acréscimo de tensão nos cabos está diretamente associado ao tipo de carregamento aplicado. As deformações sofridas pelo concreto tiveram influência da disposição dos cabos de protensão. A presença de overhang aumenta a rigidez da ligação, influencia no padrão de fissuração e na forma do cone de ruptura. As comparações com as normas mostraram que a NBR 6118:2003 (média: 3,11 e desvio padrão: 0,38) apresentou um menor desempenho em relação a todas as outras normas avaliadas. O ACI 318M-02 (média: 2,56 e desvio padrão: 0,26), embora menos que a NBR 6118:2003, também se apresentou bastante conservador por ter em sua formulação limitações para resistência característica do concreto e eficácia da protensão em pilares de borda com distância à borda inferior a 4.d. Sem a consideração das restrições para resistência característica e eficácia da protensão em pilares de borda, foi analisado assim chamado ACI* 318M-02, que apresentou os melhores resultados para todos os modelos ensaiados com média igual a 1,29 e desvio padrão igual a 0,14. Como esse não se trata de norma em vigor o melhor desempenho para as normas foi do EUROCODE 2:2001, com média igual a 1,84 e desvio padrão igual a 0,24. Todas as normas analisadas mostraram-se não estarem ajustadas para relação c/d maior que 2,0 e para a contribuição do overhang na carga de ruptura. __________________________________________________________________________________ ABSTRACT
Were presented in this work results and analysis of eight local models of slabs-edge columns connections with post tensioned unbounded tendons tested in University of Brasilia. Those tests are simultaneously part of the first series of experimental tests for the doctorate thesis of Helder Pontes Gomes. The intent of this work was evaluate the influence of the bending moment/shear force (M/V), c/d relation, the level of post tension and the presence of overhang in some of specimens in the pushing shear resistance of post tensioned flat slab-edge columns connections. Were made comparisons of those results with analytical predictions established by NBR 6118:2003 and some others relevant international codes, being them: ACI 318M-02 and EUROCODE 2:2001, and made considerations about the efficiency of the formulations of each of them. The analysis of the tension of the tendons shows that increase of the tensions during the test is directly related with the applied load. The deformation of the inferior surface of the concrete around the connection was influenced by the arrangement of the tendons and by the presence of the overhang. The presence of the overhang enhances the connection rigidity and influence the standard of cracking and the shape of the truncated cone of failure. The carried out analysis of the codes showed that the NBR 6118:2003 (average: 3,11 and standard deviation: 0,38) as the more conservative code among those studied. The ACI 318M-02 code (average: 2,56 and standard deviation: 0,26), although less than the NBR 6118:2003, was fairly conservative because of the restrictions to concrete strength and effectiveness of the post tension in slab-edge columns connections. Without these restrictions, the called ACI* 318M-02 become the code with better performance for all specimens, with 1,29 of average and 0,14 of standard deviation. But as this code is not available, the code that had better performance for connections tested was EUROCODE 2:2001, with 1,84 of average and 0,24 of standard deviation. All codes analyzed showed not be adjusted to range of c/d larger than 2,0 and to the contribution of the overhang in the evaluation of the failure load.
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Voelcker, Marcelo. "Análise dos fatores influentes na tensão última de protensão em cabos não aderentes." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2004. http://hdl.handle.net/10183/5410.

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Abstract:
A protensão não aderente é um sistema de pós-tensão caracterizado pela liberdade de deslizamento da armadura em relação ao concreto, ao longo de todo o perfil do cabo, com exceção das ancoragens. Devido à falta de aderência entre aço e concreto, a compatibilidade de deformações dos materiais na seção transversal não existe. O que se verifica é a compatibilidade de deslocamentos, com a equivalência entre os alongamentos do cabo e das fibras de concreto adjacentes ao mesmo. Isto acarreta complexidade no projeto de tais estruturas. No que se refere ao dimensionamento no Estado Limite Último, a tensão atuante nas armaduras não aderentes, também denominada tensão última de protensão, não é, a princípio, conhecida. Para sua obtenção, é fundamental a precisa determinação das curvaturas ao longo do elemento, tornando o desenvolvimento analítico de uma solução, praticamente inviável. Geralmente, são utilizados critérios empíricos para a previsão da tensão última de protensão em armaduras não aderentes. Estes levam em conta na sua formulação, parâmetros considerados como de grande influência no valor da tensão última de protensão. A fim de avaliar a significância de alguns destes fatores no valor da tensão última de protensão, um estudo paramétrico foi realizado. Parâmetros como a taxa de armadura, a tensão efetiva inicial de protensão, a relação entre a altura do elemento e o seu vão e, também, o tipo de carregamento, foram investigados. Para tal, um protótipo foi idealizado por meio de um modelo numérico Este modelo utiliza a formulação de elemento finito do tipo híbrido para pórticos planos, que é caracterizado pela precisa obtenção das curvaturas, e mostrou-se adequado para utilização na presente pesquisa. A análise dos resultados obtidos permitiu a identificação e quantificação da influência dos parâmetros estudados, no valor da tensão última de protensão. A relevância dos valores de tensão obtidos, em função dos parâmetros adotados, na capacidade portante dos elementos, foi também avaliada.
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Lo, Conte Luca. "Indagine teorica e sperimentale sull'aderenza di barre in frp nel calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7545/.

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Abstract:
L’aderenza tra barre fibrorinforzate e calcestruzzo è una chiave fondamentale per comprendere al meglio l’azione composita di strutture rinforzate o armate in FRP. Deve essere mobilitata una certa aderenza tra la barra e calcestruzzo per trasferire gli sforzi da un corpo all’altro. Poiché il materiale composito è anisotropo, in direzione longitudinale le proprietà meccaniche sono governate da quelle delle fibre, mentre in direzione trasversale dalla resina. La matrice presenta in genere resistenze più basse di quella a compressione del calcestruzzo, cosicché il meccanismo di aderenza risulta diverso da quello sviluppato dalle tradizionali barre in acciaio. In questa tesi viene sviluppata appunto un’indagine sperimentale sul fenomeno dell’aderenza di barre in acciaio e barre in CFRP (fibra di carbonio) nel calcestruzzo, cercando di capire come cambia il fenomeno al variare dei parametri da cui dipende principalmente l’aderenza, come ad esempio la resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo, il diametro e la deformazione superficiale della barra e la posizione di questa nel provino di calcestruzzo. Sono state quindi realizzate delle prove di pull-out, ovvero delle prove di estrazione di barre da provini di calcestruzzo, per determinare le tensioni tangenziali d’aderenza in funzione dello scorrimento locale della barra (local bond-slip). Infine sono stati calibrati, sui risultati delle prove sperimentali, i tre modelli analitici più noti in letteratura che descrivono il fenomeno dell’aderenza delle barre in FRP nel calcestruzzo, ovvero quello di Malvar (1994), il CMR Model (1995) e il Modified BPE Model (1996).
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Boer, Fernanda Gobbi de. "Modelo de estruturação de serviços de um escritório de processos aderente ao grau de maturidade em gestão de processos." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2014. http://hdl.handle.net/10183/109153.

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Abstract:
As empresas têm direcionado seus esforços para a gestão dos processos ao perceberem os benefícios que podem obter: otimização do trabalho, aumento da satisfação dos clientes e redução de custos são alguns dos ganhos percebidos. Também são atraídas pela visão abrangente proporcionada pela ótica dos processos, que permite a gestão eficaz de seu trabalho, o que as tornam mais competitivas. Porém, ao implantar a Gestão de Processos de Negócio (Business Process Management - BPM), os gestores não encontram uma base conceitual unificada que os orientem nesse sentido. O objetivo do presente trabalho é propor um Modelo de Avaliação de Maturidade em Gestão por Processos e um Modelo de Estruturação de Serviços de um Escritório de Processos. O modelo de avaliação de maturidade foi construído com foco nas práticas de governança em Gestão por Processos, tendo como base o referencial teórico. Esse foi ajustado através do diagnóstico de seis organizações que possuem implantados Escritórios de Processos. Já o modelo de estruturação de serviços foi desenvolvido a partir do referencial teórico e do estudo dos Escritórios de Processos das organizações que participaram de entrevistas, sendo ajustado através da sua aplicação nessas organizações. O Modelo de Avaliação de Maturidade em Gestão por Processos desenvolvido permite às organizações realizar um diagnóstico quanto à implantação da Gestão por Processos, para então, com o Modelo de Estruturação de Serviços de um Escritório de Processos identificar o portfólio de serviços que deve adotar para auxiliar sua evolução. Portanto, o presente trabalho contribui para a implantação da Gestão por Processos nas Organizações ao oferecer modelos de referência que permitam acompanhar sua evolução e planejar a estruturação dos serviços a serem prestados.
Companies have been driving their efforts to process management after realizing its benefits: work content optimization, customer satisfaction increase and cost reduction among others. They are also attracted by the broad overview provided by process perspective, which allows an efficient management of their work, and increase their competitiveness. However, when implementing Business Process Management - BPM, leaders do not find a unique concept that guide them in this direction. The goal of this work is to propose a Maturity Evaluation Model in Business Process Management and a Service Structure Build Model for a BPM Office (BPMO). The maturity evaluation model was built with focus on governance practices in Process Management based on theoretical framework. This was then validated through a diagnosis of six different organizations with implemented BPMO. The Service Structure Build Model was developed based on theoretical framework as well and appraisal of the same six organizations with implemented BPMO, being validated through its applications. The developed Maturity Evaluation Model in Process Management allows the organization to diagnose the implementation of the Process Management. This, together with the Service Structure Build Model for a BPM Office, help the organization to identify the service portfolio that must be adopted to support its evolution. Therefore, the current work contributes to the implementation of Business Process Management in Organizations by offering reference models to accompany its evolution and to plan to build the services to be offered.
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Moreiras, Sérgio Trajano Franco. "Metodologias para o dimensionamento de placas de \"granitos\" em sistemas não-aderentes de fixação." Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/18/18132/tde-29052014-150736/.

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Abstract:
Os sistemas não aderentes de fixação com placas de \"granito\", em comparação com os métodos que empregam argamassas, exigem maior acuidade no projeto e uma avaliação estrutural criteriosa. As metodologias empregadas no país consideram apenas o parâmetro de resistência à tração na flexão na ruptura, não levando em conta outros parâmetros estruturais importantes. Para preencher esta lacuna, o presente trabalho propõe uma metodologia para dimensionamento de três sistemas não aderentes de fixação: fachadas ventiladas, pisos elevados e lajes estruturais. Três \"granitos\" brasileiros de alto valor comercial - Vermelho Capão Bonito (VCB), Preto São Gabriel (PSG) e Branco Desireé (BD) - foram submetidos a ensaios laboratoriais para a determinação do comportamento tensão versus deformação, da tensão de ruptura, dos deslocamentos verticais, do módulo de Young e do coeficiente de Poisson. Estes parâmetros foram empregados para o dimensionamento de fachadas ventiladas e de pisos elevados. Os modelos computacionais do programa STRAP foram calibrados com dados obtidos do monitoramento de protótipos de fachadas e de pisos elevados. Para fachadas ventiladas (placas de 60 x 100 cm) as espessuras calculadas foram de 30 mm para o VCB, de 25 mm para o PSG e de 55 mm para o BD. Para pisos elevados (placas de 60 x 60 cm) as espessuras foram de 35 mm para o VCB, de 30 mm para o PSG e de 35 mm para o BD. Os resultados sugerem que a especificação da espessura mínima de 20 mm, comumente usada em diversos projetos nacionais, não considera aspectos estruturais importantes.
Design on \"granite\" plates for non adherent covering systems, in comparison with mortar methods, needs a structural evaluation. The Brazilian design methodology considers only the breaking load bending tensile strength and do not consider another important structural characteristics. To fill this gap, this thesis presents a methodology for design on three \"granite\" plates for non adherent covering systems: ventilated façades, pedestal paving system and structural slab. Three Brazilian \"granites\" with great commercial acceptance - Capão Bonito Red (CBR), São Gabriel Black (SGB) and Desireé White (DW) were tested to obtain the strength versus strain behavior, the breaking load strength, the modulus of Young and the Poisson coefficient. To structural design this characteristics were applied in computational models, that were calibrated with tests data. The thickness calculated for ventilated façades (slab of 60 x 100 cm) is 30 mm for CBR, 25 mm for SGB and 55 mm for DW. The thickness calculated for pedestal paving system (slab of 60 x 60 cm) is 35 mm for CBR, 30 mm for SGB and 35 mm for DW. This results show that the thickness of 20mm applied for Brazilian practice design criteria do not consider important structural issues.
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Bezerra, Glauber de Tarso Vieira. "Um processo para a gestão de incidentes, apoiado por RBC e PLN e aderente ao CMMI para serviços (CMMI-SVC)." Universidade de Fortaleza, 2014. http://dspace.unifor.br/handle/tede/92617.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2019-03-29T23:42:41Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2014-05-20
IT Governance aims to help improve the planning and execution of services, reducing problems during the execution of tasks and raising the level of maturity of the company. Given the many problems presented in the areas of IT, particularly with regard to the availability of services , will be presented in this paper a process to address the prevention and resolution of incidents adhering to CMMI for Services ( CMMI - SVC ) , which seeks to treat, prevent and resolve incidents in the IT field . The proposed approach is supported by artificial intelligence techniques: Case Based Reasoning and Natural Language Processing. These techniques are used in activity recovery of similar incidents in a knowledge base. The main objective is to demonstrate that the use of these techniques, together with a process of prevention and resolution of incidents, presents satisfactory with regard to the resolution time of incidents results. In addition, a design approach for the use of RBC and PLN is defined in a database. To assess the approach and the proposed method, a case study was conducted in a company. Keywords: Process. Case-based reasoning.Natural language processing.Knowledge base.Reuse experiences. Incident management
A Governança de TI tem como objetivo ajudar a melhorar o planejamento e execução dos serviços, diminuindo os problemas durante a execução das tarefas e elevando o nível de maturidade da empresa. Diante dos diversos problemas apresentados nas áreas de TI, principalmente no que diz respeito à disponibilidade de serviços, será apresentado neste trabalho um processo para tratar da Prevenção e Resolução de Incidentes aderente ao CMMI para Serviços (CMMI-SVC), que busca tratar, prevenir e solucionar incidentes na área de TI. A abordagem proposta é apoiada pelas técnicas de Inteligência Artificial: Raciocínio Baseado em Casos e Processamento de Linguagem Natural. Estas técnicas são utilizadas na atividade de recuperação de incidentes similares em uma base de conhecimento. O objetivo principal é demonstrar que a utilização destas técnicas, em conjunto com um processo de prevenção e resolução de incidentes, apresenta resultados satisfatórios no que diz respeito ao tempo de resolução dos incidentes. Além disso, foi definida uma abordagem de Planejamento para utilização de RBC e PLN em uma base de dados. Para avaliar a abordagem e o processo proposto, foi realizado um estudo de caso em uma empresa. Palavras-chave: Processo. Raciocínio baseado em casos. Processamento de linguagem natural. Base de conhecimento. Reuso de experiências.Gerenciamento de incidentes.
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Medeiros, Leonardo. "Módulo IP de um Demultiplexador para o Subsistema Fluxo de Transporte- MPEG-2-Aderente ao Sistema Brasileiro de TV Digital." Universidade Federal da Paraí­ba, 2010. http://tede.biblioteca.ufpb.br:8080/handle/tede/6142.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2015-05-14T12:36:55Z (GMT). No. of bitstreams: 1 arquivototal.pdf: 2141642 bytes, checksum: c8c8d7a9c0ea40b4a1ad5f10de888b74 (MD5) Previous issue date: 2010-03-04
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
In the Brazilian scenario, the development of hardware components through computational methodologies and tools, available at affordable costs to education and research centers have make it feasible to design blocks and integrated circuit modules up to intellectual property IP level, focusing strategic areas of industry, specially those dedicated to the components for the Brazilian Digital Television System (SBTVD). This work deals with the architectural proposal development and validation for the Transport Stream MPEG-2 TS Subsystem of SBTVD transport stream demultiplexer from its specification and high-level modeling to its technology mapping implementation. As specific results, the structural and functional requirements of Transport Stream Subsystem MPEG-2 TS are detailed, the development of a software model for the demultiplexer and of an environment containing MPEG-2 TS flows that can validate the compliance with the SBTVD specification of models, an RTL-level MPEG-2 TS demultiplexer IP conceptual proof implementation and validation and its prototyping with technology mapping for FPGA and an ASIC design kit , are also presented.
No cenário brasileiro, o desenvolvimento de componentes de hardware através de metodologias e ferramentas computacionais, disponibilizados a custos acessíveis a centros de ensino e pesquisa tornou factível a possibilidade de se projetar até o nível de propriedade intelectual IP, blocos e módulos de circuitos integrados para atender áreas estratégicas da indústria, em especial aquelas voltadas aos componentes de produtos aderentes ao Sistema Brasileiro de Televisão Digital (SBTVD). Este trabalho trata o desenvolvimento e validação de uma proposta arquitetural para o Subsistema de Fluxo de Transporte MPEG-2 TS demultiplexador de fluxo de transporte do SBTVD, desde sua especificação e modelagem em alto-nível, até sua implementação no nível de mapeamento tecnológico. Também estão apresentados resultados específicos como o detalhamento dos requisitos estruturais e funcionais do Subsistema de Fluxo de Transporte MPEG-2 TS, o desenvolvimento de um modelo em software para o demultiplexador e de um ambiente contendo fluxos MPEG-2 TS capazes de validar a conformidade dos modelos com a especificação do SBTVD, a implementação e validação de uma prova de conceito para um demultiplexador MPEG-2 TS no nível RTL e sua prototipagem com mapeamento tecnológico para FPGA e para um design kit de ASIC.
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Cabral, Sílvia Natália Serafim. "Perfil epidemiológico e antigênico da população não aderente ao tratamento em massa para filariose linfática no município de Olinda - PE." Centro de Pesquisas Aggeu Magalhães, 2012. http://beta.arca.fiocruz.br/handle/icict/14635.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-06-28T12:15:32Z (GMT). No. of bitstreams: 2 311.pdf: 703148 bytes, checksum: e9a1987ac509953997379fb664cefca9 (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2012
Made available in DSpace on 2016-07-05T22:00:07Z (GMT). No. of bitstreams: 3 311.pdf.txt: 120710 bytes, checksum: a3f263ff84adb026c162566900bc7b6d (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) 311.pdf: 703148 bytes, checksum: e9a1987ac509953997379fb664cefca9 (MD5) Previous issue date: 2012
Fundação Oswaldo Cruz. Centro de Pesquisas Aggeu Magalhães. Recife, PE, Brasil
A Organização Mundial de Saúde aponta a Filariose Linfática como endemia potencialmente eliminável. Para isso, foi criado o Programa Global de Eliminação da Filariose Linfática, que possui como uma de suas estratégias o tratamento em massa da população endêmica. A baixa adesão ao tratamento representa um sério obstáculo ao sucesso do programa. Assim, o objetivo deste estudo é descrever o perfil epidemiológico e antigênico e os fatores relacionados a não adesão ao tratamento em massa para filariose linfática no município de Olinda-PE. Trata-se de um estudo de corte transversal, cuja população foi constituída por pessoas que se recusaram a participar do tratamento em massa nos bairros Alto da Bondade e Alto da Conquista, nos anos de 2009 e 2010. Os dados foram coletados através da aplicação de questionários e do teste antigênico (ICT card test). Os indivíduos positivos pelo ICT card test foram avaliados através da filtração (teste parasitológico padrão-ouro). Para o processamento e a análise de dados foi utilizado o programa Epi-Info. Foram pesquisados 102 indivíduos, sendo 51 (50,00 por cento) moradores do Alto da Bondade e 51 (50,00 por cento) do Alto da Conquista. A maioria era do sexo feminino (63,73 por cento) com média de idade de 49,39 anos, e possuía o ensino médio (17,6 por cento). Sobre as características socioambientais, verificou-se que todos os domicílios visitados eram de alvenaria. Cerca de 90por cento possuía abastecimento de água ligado à rede geral e coleta de lixo por serviço de limpeza urbana, porém o esgotamento sanitário era feito através de fossas rudimentares. Do total de pesquisados, quatro (3,92 por cento) apresentaram-se antígeno-positivos para Wuchereria bancrofti através do teste ICT card test), porém não apresentaram positividade na filtração Os principais motivos encontrados para a não adesão ao tratamento em massa foram o não recebimento da medicação e relacionados às reações adversas, porém tais razões não foram completamente esclarecidas. Novas estratégias são necessárias para o aumento da adesão ao tratamento em massa, dentre as quais ações de educação em saúde e campanhas de sensibilização
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Silva, Patrícia Cristiane Santana da. "Estudo da formação de interface para obtenção de filmes de DLC altamente aderentes sobre aço." Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais (INPE), 2014. http://urlib.net/sid.inpe.br/mtc-m19/2014/02.06.19.42.

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Abstract:
O grande interesse no uso de filmes de carbono tipo diamante (DLC) é justificado por suas notáveis propriedades mecânicas e tribológicas, como alta dureza, elevada resistência ao desgaste, inércia química, e baixíssimo coeficiente de atrito. Essa combinação de propriedades únicas confere ao revestimento aplicações nas mais diversas áreas. No entanto, o elevado nível de tensões compressivas, que se originam durante o crescimento do filme, dificulta a obtenção de alta aderência. Além disso, a elevada dureza do filme aliada à diferença no coeficiente de expansão térmica em relação ao substrato faz com que o DLC não acompanhe facilmente a deformação do substrato, o que pode provocar a delaminação e falha total do revestimento, especialmente em aços. Neste trabalho, filmes de DLC foram depositados sobre o aço rápido AISI M2, utilizando a técnica de deposição química na fase vapor assistida por plasma (PECVD), visando o aumento de aderência através do estudo da deposição de interface de silício. Foi introduzida uma modificação na técnica convencional. A aderência foi avaliada em função dos parâmetros de deposição, como tempo, energia de bombardeio, pressão, e da deposição em multicamadas. Além disso, foi estudada a densificação do plasma com objetivo de aumentar a adesão por diferentes métodos, entre os quais, a inserção de gás argônio na atmosfera de deposição, e a modificação no arranjo interno do sistema de deposição. Baseando-se na tecnologia de ASPN (\emph{Active Screen Plasma Nitriding}), utilizada na nitretação, foram desenvolvidas diferentes configurações de tela ativa, promovendo efeito de confinamento de elétrons. Testes tribológicos foram realizados para se analisar a aderência entre filme e substrato, o coeficiente de atrito, e a resistência ao desgaste. A técnica de espectroscopia Raman foi utilizada para verificar o arranjo estrutural dos átomos de carbono e obter parâmetros importantes. Os filmes foram adicionalmente caracterizados por microscopia eletrônica de varredura (MEV), perfilometria óptica e de contato. Os resultados mostraram que dentre todas as metodologias testadas, a deposição em tela ativa apresentou o melhor resultado em ganho de aderência, aliado à aplicação de alta energia de bombardeio dos íons na deposição da interface de silício.
The great interest in the use of diamond-like carbon (DLC) films is justified by their remarkable mechanical and tribological properties such as high hardness, high wear resistance, chemical inertness, and a very low friction coefficient. This combination of unique properties gives the coating applications in several areas. However, the high levels of compressive stresses, which arise during film growth, turn it difficult to obtain high adhesion. Furthermore, the films high hardness combined with the difference in thermal expansion coefficient, compared to the substrate, causes the DLC film not to easily follow the substrate deformation, which can lead to delamination and total failure of the coating, especially on steel. In this work, DLC films were deposited on high speed steel AISI M2, using the plasma enhanced chemical vapor deposition (PECVD) technique, in order to increase adhesion by studying the deposition of silicon interface. The conventional technique was modified. Adherence was evaluated according to the deposition parameters such as time, bombardment energy and pressure, and to the multilayer deposition. Furthermore, the plasma densification was studied in order to increase adhesion by different methods, including the insertion of argon gas in the deposition atmosphere, and by modifying internal arrangement of the deposition system. Based on the ASPN (Active Screen Plasma Nitriding) technology used in nitriding, different configurations of active screen were developed, promoting electron confinament effect. Tribological tests were performed to analyze the adhesion between film and substrate, the friction coefficient, and wear resistance. Raman spectroscopy technique was used to verify the structural arrangement of the carbon atoms and obtain important parameters. Films were further characterized by scanning electron microscopy (SEM), optical and contact profilometry. Results showed that among all tested methods, deposition using active screen showed the best results in adherence gain, combined with the application of high-energy ion bombardment in the silicon interface deposition.
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Paim, Fabilene Gomes. "Desenvolvimento de cultura de células aderentes em peixes neotropicais e sua aplicação em estudos citogenéticos." Botucatu, 2018. http://hdl.handle.net/11449/154091.

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Abstract:
Orientador: Claudio de Oliveira
Resumo: Embora a ictiofauna Neotropical seja considerada a mais diversa do mundo, apenas 12,2% das espécies de peixes tiveram cariótipos descritos. A dificuldade de se obter preparações cromossômicas de boa qualidade para algumas espécies de peixes Neotropicais ainda é um dos grandes desafios na área de Citogenética, principalmente para peixes de pequeno e grande porte. Uma alternativa é uso de metodologias indiretas, tais como cultura de células, amplamente utilizada e estabelecida em mamíferos, entretanto para peixes ainda é pouco empregada pela dificuldade de padronização da técnica de isolamento e manutenção das culturas celulares. Dessa forma, o presente estudo teve como objetivo o desenvolvimento de uma metodologia de cultura de células aderentes para obtenção de cromossomos mitóticos em peixes neotropicais, estabelecendo linhagens celulares de diferentes espécies e a determinação de suas características citogenéticas. Seis espécies de peixes Neotropicais da ordem Characiformes foram utilizadas para obtenção das culturas primárias, desenvolvimento e criopreservação das linhagens celulares e analise citogeneticamente. Para obtenção das linhagens, células de tecido muscular foram isoladas usando enzimas proteolíticas. As células isoladas foram cultivadas em frascos ou placas tratadas com um filme à base de gelatina e mantidas à 27,5ºC, 5% CO2 em meio completo (DMEM+soro fetal bovino+antibióticos+antimicóticos). Quando as células cobriram toda a superfície do substrato, elas foram... (Resumo completo, clicar acesso eletrônico abaixo)
Abstract: Although Neotropical ichthyofauna is considered the most diverse in the world, only 12.2% had karyotypes described. The difficulty of obtaining good quality chromosome preparations for some Neotropical fish species is still one of the major challenges in the area of cytogenetics, especially for small and large fish. An alternative is the use of indirect methodologies, such as cell culture, widely used and established in mammals, however for fish is still little used for the difficulty of standardization of the technique of isolation and maintenance of cell culture. Thus, the present study aimed to develop a methodology for adherent cell culture to obtain mitotic chromosomes in Neotropical fish, establishmenting cell lines of different species and the cytogenetic characteristics of these lines. Six species of Neotropical fish of the order Characiformes were used to obtain primary cell, development and cryopreservation of the cell lines and cytogenetic analysis. To obtain the cell lines, muscle tissue were isolated using proteolytic enzymes. The isolated cells were cultured in flasks or plates treated with a gelatin-based film and maintained at 27.5 °C, 5% CO2 in complete medium (DMEM + fetal bovine serum + antibiotics + antimycotics). When the cells covered almost all surface of the substrate, they were transferred to new flasks to obtain chromosome preparations and cryopreservation. The chromosome preparations of the cell lines were performed in different passages in the spec... (Complete abstract click electronic access below)
Doutor
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