Academic literature on the topic 'Aderenti'

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Journal articles on the topic "Aderenti"

1

Ricciardi, Giuseppe Carlo. "REGIONALISMO DELLA DIFFERENZIAZIONE E RIORDINO DELLE AUTONOMIE INFRAREGIONALI. UN GIOCO (ISTITUZIONALE) “NON A SOMMA ZERO”." Il Politico 254, no. 1 (June 7, 2021): 62–85. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2021.561.

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Abstract:
Nell’ultimo decennio il sistema delle autonomie di molti Stati nazionali aderenti all’Unione Europea ha conosciuto una stagione informata alla razionalizzazione. Si tratta di una reazione ai rilievi formulati da alcune Istituzioni europee1, che hanno ravvisato nella dimensione multilivello dei governi locali degli Stati membri maggiormente in difficoltà dal punto di vista finanziario una fonte di spesa da rivedere in chiave riduttiva, alla luce della crisi economica che ha colpito l’Europa.
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2

Profiti, Pasquale. "Obiettivo: L'attivitŕ di consulenza di magistrati italiani nei Balcani." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (July 2009): 116–22. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-003011.

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Abstract:
- Il Consiglio d'Europa si č avvalso e si avvale dell'esperienza di magistrati italiani nella costruzione e sviluppo delle funzioni giudiziarie degli Stati aderenti che attraversano la fase di sviluppo e consolidamento democratico. Č quanto avvenuto per le scuole della magistratura in Albania e Bosnia, per la definizione dell'assetto del potere giudiziario in Moldavia e Georgia, per l'elaborazione e/o applicazione dei nuovi codici di procedura penale dell'Albania, del Kosovo e della Macedonia.
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3

Calzati, Viviana, and Paola de Salvo. "Il ruolo delle certificazioni territoriali nello sviluppo turistico dei territori minori: Piemonte, Umbria e Sicilia a confronto." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 99 (November 2012): 99–115. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099009.

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Abstract:
Gli autori dopo avere realizzato una mappatura, in Piemonte, Umbria e Sicilia, delle certificazioni territoriali rilasciate dalle associazioni aderenti a Res Tipica, hanno effettuato un'analisi comparata delle loro finalitŕ statutarie. L'analisi ha permesso di individuare tre aree obiettivo, utili a comprendere l'orientamento degli amministratori locali rispetto alle risorse territoriali da valorizzare, evidenziando come le certificazioni territoriali possano contribuire a determinare innovativi percorsi di sviluppo turistico locale. Parole chiave: territori minori, certificazioni territoriali, sviluppo locale, reti d'identitŕ, qualitŕ, Res Tipica.
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4

Elisabetta Mughini. "Il Movimento di Avanguardie Educative: un modello per la governance dell’innovazione della scuola." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 24–36. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.36.

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Abstract:
Nel presentare l’impianto teorico alla base del Movimento di Avanguardie educative, il progetto di ricerca avviato da Indire insieme a 22 Scuole italiane fondatrici, si ripercorrono le principali fasi di strutturazione ed evoluzione del sistema di governance della Rete, evidenziandone i punti di forza e quelli di debolezza nel percorso di messa a sistema dell’innovazione educativa tra gli aderenti. Il sistema a rete non gerarchico e flessibile adottato dal Movimento consente agli attori di acquisire conoscenze ed esperienze condivise aumentando la loro capacità d’implementazione di soluzioni innovative per la trasformazione del modello trasmissivo di scuola.
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5

Rigano, Francesco. "Libertà individuale e rapporti sociali: lo statuto costituzionale del Terzo settore." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 2 (June 2021): 137–58. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-002007.

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Abstract:
Nel periodo repubblicano gli enti privati non lucrativi sono stati oggetto di leggi speciali e di favore. Questa legislazione ha ricevuto un consolidamento con l'adozione del Codice del Terzo settore, che pone a sistema la nozione di ente del Terzo settore, determina gli strumenti di raccordo con la pubblica amministrazione, disciplina i controlli. Il Codice trova legittimazione nella cornice del pluralismo aperto qualificato dalla indifferenza dei fini associativi, ma orientato dal principio di solidarietà prefigurato dalla Costituzione repubblicana. La corretta collocazione costituzionale del fenomeno aiuta ad affrontare la questione della limitazione dell'autonomia privata nelle scelte di organizzazione e in particolare dei rapporti tra ente e aderenti all'ente.
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6

Maconi, Simone. "Un tentativo di propaganda locale: i protagonisti dell'Istituto fascista di cultura di Milano negli anni Venti." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (September 2022): 94–114. http://dx.doi.org/10.3280/sil2022-001003.

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Abstract:
Nel 1924 nasce a Milano l'Istituto fascista di cultura. I suoi fondatori sono il presidente Dino Alfieri e il direttore Leo Pollini. Entrambi danno vita al nuovo ente con l'intenzione di arginare la violenza squadrista attraverso il dibattito culturale. Successivamente Alfieri pone come obiettivo principale quello di diffondere i principi fascisti tra i cittadini milanesi non inquadrati nel Partito. Ad affiancarlo è presente Pollini, il quale organizza le attività da cui emergono i tratti identificativi dell'Istituto, come il legame con Milano o l'educazione delle nuove generazioni. Il suo operato è guidato da una concezione elitaria della cultura che impedisce tuttavia il raggiungimento degli scopi del presidente. La prova è data dai corsi del quinto anno accademico, ideati appositamente a fini propagandistici. La scelta delle lezioni e dei conferenzieri dimostra la capacità dell'Istituto di procurarsi le attenzioni del regime e la collaborazione di intellettuali di prestigio, sebbene non sempre aderenti all'ideologia fascista, ma anche la difficoltà a includere la popolazione milanese. Il presente saggio si propone dunque di analizzare il ruolo dell'Istituto nella propaganda locale e i suoi risultati.
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Porchia, Stefania, Stefano Campostrini, Leonardo Speri, Lara Simeoni, and Mara Brunelli. "Valutare una campagna di promozione: il progetto GenitoriPiů." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 23–40. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050003.

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Abstract:
Il presente articolo descrive la valutazione del progetto "Genitori Piů - Campagna di promozione della salute nei primi anni di vita" che č stato realizzato a livello nazionale nel 2008-2009. Genitori Piů aveva come obiettivo l'aumento delle conoscenze e il cambiamento del comportamento negli operatori del percorso nascita e i neo genitori relativamente a 7 determinanti di salute del bambino di comprovata efficacia scientifica. La valutazione realizzata ha seguito l'intero evolversi del progetto attraverso il coinvolgimento costante dell'equipe del progetto e l'utilizzo di questionari strutturati rivolti sia agli operatori che ai neogenitori coinvolgendone rispettivamente 5.961 e 5.819 nelle diverse regioni aderenti al progetto. Nell'articolo si evidenzia come sia possibile fornire elementi di riflessione ai decisori attraverso l'utilizzo di diverse modalitŕ valutative come il confronto longitudinale nel tempo, il confronto spaziale di popolazioni simili in diverse realtŕ territoriale e il confronto tra categorie di popolazioni. Il lavoro valutativo ha messo in evidenza come le conoscenze e i comportamenti siano diversificati per territorio e per classe sociale di appartenenza e come si abbiano maggiori conoscenze e comportamenti corretti nelle zone dove siano stati realizzati interventi di prevenzione di piů lunga durata.
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8

Lanfranco, Lorena. "Abusi sessuali su minori istituzionalizzati. Strasburgo condanna la Bulgaria innovando la giurisprudenza sull'art. 3 Conv. eur. dir. Umani." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (January 2022): 232–39. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002021.

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Abstract:
Con sentenza del 2 febbraio 2021, nel caso X e altri c. Bulgaria, la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha condannato lo Stato convenuto per violazione dell'art. 3 Conv. eur. dir. umani (norma che vieta la tortura e le pene e i trattamenti inumani o degradanti) a fronte delle denunce dei tre ricorrenti che lamentavano di aver subito, durante la loro infanzia in orfanotrofio, abusi sessuali e altri maltrattamenti. Il presente contributo ripercorre l'iter argomentativo seguito dalla Corte di Strasburgo nel sancire il principio per cui, nei casi di violenza perpetrata su minori istituzionalizzati, gli Stati Parti hanno l'onere di svolgere indagini efficaci (qualificabili come tali alla luce della giurisprudenza convenzionale integrata dalle norme della Convenzione di Lanzarote), e le ragioni per cui l'operato delle autorità bulgare non sia stato rispettoso degli obblighi convenzionali. La sentenza in commento è quindi l'occasione per riflettere sui caratteri del sistema di tutela convenzionale dei minori che si trovino in situazioni di vulnerabilità e sulla ratio che muove la Corte nel delineare gli obblighi di tutela, prevenzione e repressione degli stati aderenti al Consiglio d'Europa.
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Peano, C., V. Girgenti, E. Mascetti, and F. Sottile. "Educare alla sostenibilita: il caso degli orti scolastici." Revista Campo-Território 9, no. 19 Out. (October 30, 2014): 419–50. http://dx.doi.org/10.14393/rct91928146.

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Abstract:
L'educazione ambientale nasce con l'obiettivo di educare una nuova cittadinanza che conosca l'ambiente, che sia consapevole dei problemi legati al suo sfruttamento e motivata ad impegnarsi nella loro risoluzione. A partire dai primi scritti che ne coniano il concetto (Stapp et al, 1969) essa è stata poi assunta, anche internazionalmente, come una possibile risposta alla necessità di divulgare nuovi stili di vita e modelli di sviluppo. Negli ultimi anni si è riscoperto, nell'ambito delle attività legate all'educazione ambientale, un grande interesse rivolto anche ai temi dell'agricoltura e dell'alimentazione più in generale. Questo nuovo interesse può contribuire a ridare valore al mondo rurale e ai suoi prodotti, creando migliori possibilità per gli agricoltori di veder riconosciuto il loro lavoro in termini sia economici sia sociali e culturali. Tra le esperienze di educazione ambientale e alla sostenibilità che riguardano l'ambito agricolo sono numerose le esperienze di orti scolastici. Il presente lavoro si articola oltre che in una riflessione introduttiva sui temi dell'educazione alla sostenibilità , nello sviluppo di un'indagine presso un campione significativo di orti aderenti ai progetti in Italia ed in Africa per costruire un quadro dello stato attuale delle attività educative sviluppate negli orti e per evidenziare le criticità nel percorso formativo.
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10

Panico, Angelo. "Un foro nella realtà. Dai circumvisionisti al neo realismo di Carlo Bernari." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (March 13, 2018): 377–86. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818757423.

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Abstract:
Negli anni ‘30 del Novecento nasce nell’Italia Meridionale un movimento culturale ctonio che, operando al di sotto della censura fascista, tenta di restituire all’arte la libertà di espressione – e ispirazione – necessaria a rappresentare la nuova realtà delle cose. Così, nella clandestinità che il momento storico imponeva, si sviluppa una vera e propria avanguardia (testimoniata dal manifesto dell’U.D.A.) orientata verso una nuova forma di realismo ben distante dalle formule canonizzate della retorica naturalistica. Spinti dalla volontà di fondare una nuova arte che riacquisti il rapporto dialettico con il reale e affascinati dal pensiero materialistico, i circumvisionisti, collegandosi alla situazione sociale meridionale e ai grandi eventi della vita contemporanea, elaboravano, come un magma germinativo, gli studi sulla nuova “grammatica della visione” (Maria Corti Principi della comunicazione letteraria), volti a fornire una precisa descrizione della realtà emersa a ridosso della Liberazione. Quanto più profonde si fanno le ricerche nel terreno culturale della clandestinità e quanto più diventano aderenti i percorsi critici alla rete di passaggi sotterranei, tanto più risulta essere opportuno soffermarsi sulla mostra di Capri nel 1928 del primo circumvisionismo, sul manifesto Uda del 1929 di Carlo Bernari, Paolo Ricci e Guglielmo Pierce come punto di partenza del primo neorealismo napoletano, al fine di delineare una macrocategoria estetica (come preciserà Bernari) non ancora cristallizzata in una vera e propria etichetta, ma aperta alle sperimentazioni avanguardistiche europee.
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Dissertations / Theses on the topic "Aderenti"

1

BOZZI, FRANCESCO. "LE SPIRE DELLA VIPERA. ADERENTI E ADERENZE DENTRO E FUORI LO STATO VISCONTEO-SFORZESCO FRA TRE E QUATTROCENTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/825485.

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Abstract:
La tesi si propone di mettere in luce gli aspetti più caratteristici e rilevanti dei trattati di aderenza nella loro declinazione visconteo-sforzesca, con l’obiettivo di evidenziare lo sviluppo e, soprattutto, i caratteri innovativi di un legame che, destinato a perdurare nell’età moderna, offre una rinnovata chiave interpretativa dei processi genetici di una “nuova” statualità alla fine dell’età di mezzo. Vincoli elastici, flessibili e ritagliati direttamente sulle base delle contingenze in cui venivano stipulati, i trattati di aderenza (o colleganza, accomandigia, raccomandazione, …) conobbero una vasta diffusione nell’Italia bassomedievale e rinascimentale, in particolar modo dalla metà del XIV secolo, e avevano lo scopo di coordinare i principali poteri degli scacchieri italiani e le realtà minori che allignavano dentro o al di fuori degli stessi, in particolar modo i signori rurali o, in qualche caso, le comunità: riassumendo ai minimi termini, il principalis si vedeva infatti garantito sostegno militare, mentre l’adherens riceveva protezione e legittimazioni di vario tipo. L’utilizzo che i signori – e poi i duchi – di Milano fecero di tale strumento risulta di grande interesse, in quanto Visconti prima e Sforza poi ricorsero con particolare costanza al legame sia per consolidare i processi di state-building interni allo stato, sia i processi di espansione esterni ai confini del principato. Sin dalla metà del Trecento, infatti, i signori di Milano utilizzarono frequentemente i trattati di aderenza per individuare alleati direttamente a ridosso – se non addirittura all’interno – dei territori nemici. Tale meccanismo fu particolarmente sfruttato durante l’età di Gian Galeazzo Visconti, che rese la pressione dei suoi aderenti quantomai efficace contro le potenze avversarie (in particolare Firenze) innervando di sostenitori aree strategiche come la Romagna e la Lunigiana. Con la morte del primo duca di Milano nel 1402 il vincolo attraversò un lungo periodo di crisi, dovuto alla debolezza di Giovanni Maria Visconti, e fu solo in seguito alla sua violenta scomparsa (1412) che Filippo Maria Visconti poté ricostruire, al pari dello stato, anche la rete di aderenti, declinata dal terzo duca in senso difensivo piuttosto che offensivo. Nel momento in cui la dinastia si estinse e il ducato cadde nelle mani degli Sforza, il legame si ritrovò inserito all’interno dei delicati equilibri della Lega italica: l’aderenza divenne così un modo non più per aggredire i nemici o per difendersi, per definire e profilare la propria sfera di influenza, ormai in qualche modo “stabilizzata” e non più sottoposta a eccessivi scossoni. Dal punto di vista nei processi di state-building, invece, il legame mantenne caratteristiche costanti nel corso del tempo: tramite le accomandigie i signori e i duchi di Milano riuscirono infatti a meglio vincolare a sé le animate famiglie signorili che punteggiavano gli spazi dello stato, in particolare in aree come il Piemonte e l’Emilia. Lì i trattati, che pure non persero le loro caratteristiche militari, rivelarono tutto il loro potenziale come elementi di coordinazione e di disciplinamento: la loro fortuna risiede proprio nelle loro caratteristiche elastiche, che se da una parte rendevano il vincolo così costruito instabile, dall’altra ne sostanziano l’effettiva modernità, e che ne garantirono la lunga durata (seppur con alterne fortune) ancora per tutto il ‘500 e oltre.
The research proposes to investigate the most characteristic and relevant aspects of the treatises of adherentia under the Visconti and Sforza, with the aim of highlighting the development and, above all, the innovative characteristics of a bond which, destined to last in the modern age, offers a new interpretative key to the genetic processes of a "new" statehood at the end of the Middle Age. Those treaties were elastic, flexible and tailored directly on the basis of the contingencies in which they were stipulated, and the bonds of adherentia (or collegatio, accomandatio, recomendisia, and so on) knew a wide diffusion in medieval and renaissance Italy, especially from the middle of the 14th century: they had the aim of coordinating the main powers of the Italian chessboards and the minor realities inside or outside them, especially the rural lords or, in some cases, the communities; summing up, the principalis was guaranteed military support, while the adherens received protection and legitimations of various kinds. The use that the lords – and then the dukes – of Milan made of this instrument is of great interest, as Visconti and Sforza resorted with particular constancy to the link both to consolidate the state-building processes inside the state and the expansion processes outside the principality's borders. Since the middle of the fourteenth century, in fact, the lords of Milan frequently used treaties of adherentia to identify allies close to – or even inside – enemy territories. This mechanism was particularly exploited during the age of Gian Galeazzo Visconti, who made the pressure of his adherentes as effective as possible against the opposing powers (in particular Florence) and made strategic areas such as Romagna and Lunigiana a source of supporters. With the death of the first duke of Milan in 1402 the bond went through a long period of crisis, due to the weakness of Giovanni Maria Visconti, and it was only after his violent death (1412) that Filippo Maria Visconti was able to rebuild, like the state, the network of adherentes, which the third duke declined in a defensive rather than offensive way. When the dynasty became extinct and the Duchy fell into the hands of the Sforza, the bond found itself inserted within the delicate equilibrium of the Italic League, thus becoming a way no longer to wage war, but was rather used to define and profile the spheres of influence, now somehow "stabilised" and no longer subject to excessive shocks. From the point of view of the state-building processes, on the other hand, the bond maintained constant characteristics over time: through the accomandigie, the lords and dukes of Milan managed to better bind the restless noble families that dotted the spaces of the state, particularly in areas such as Piedmont and Emilia. There the bonds, which did not lose their military characteristics, revealed all their potential as elements of coordination and discipline: their fortune resides precisely in their elastic characteristics, which, if on the one hand made the bond so constructed unstable, on the other, substantiated its effective modernity, which guaranteed its long duration (albeit with alternating fortunes) throughout the fifteenth century and beyond.
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2

Trojetto, Luca <1989&gt. "Integrated Reporting: analisi empirica delle società aderenti al Pilot Programme." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6775.

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3

Carlucci, Assunta <1989&gt. "Integrated reporting: analisi empirica delle aziende aderenti al progetto pilota dell’IIRC." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8103.

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Abstract:
La tesi tratta il tema dell’Integrated reporting, ossia un nuovo strumento di rendicontazione e di informativa aziendale che riunisce in un unico documento l’informativa economico-finanziaria e l’informativa di sostenibilità. La prima parte introduttiva della tesi espone il concetto di sostenibilità e l'importanza della Corporate Social Responsibility. Procede successivamente un'analisi dettagliata sull’Integrated Reporting prestando attenzione ai principi guida; ai contenuti ed infine i suoi vantaggi competitivi. Nella seconda parte del lavoro vengono analizzati i report di aziende aderenti al progetto pilota dell’IIRC per capire se le imprese hanno rispettato i principi del Framework IIRC per la creazione del report integrato.
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Mattioli, Teresa. "Il gruppo bancario cooperativo e la perdita di mutualità delle Banche di credito cooperativo aderenti." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2020. http://hdl.handle.net/11385/204144.

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Abstract:
La banca di credito cooperativo. La riforma del credito cooperativo: il D.L. n. 18 del 14 febbraio 2016, convertito nella Legge 8 aprile 2016, n. 49, e il nuovo gruppo bancario cooperativo. Il gruppo bancario cooperativo e la mutualità delle BCC aderenti.
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Pulina, Maria Gavina. "Progettazione ed analisi di sistemi strutturali a basso danneggiamento basati su pareti post-tese in calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il seguente elaborato tratta del comportamento per azioni orizzontali di sistemi strutturali basati su pareti in calcestruzzo armato post-compresse, caratterizzate dal comportamento di rocking alla base. Dagli anni ‘90 l’ingegneria sismica ha iniziato a studiare sistemi resistenti ad elevate prestazioni, che potessero sopportare azioni sismiche di progetto con danneggiamento e spostamenti residui limitati. Questo obiettivo è stato raggiunto attraverso la capacità ricentrante dei sistemi basati sull’utilizzo di trefoli post-tesi, che esercitano una forza in grado di riportare la struttura nella posizione verticale indeformata. Tale comportamento, definito come “rocking”, necessita dell’accoppiamento con sistemi di dissipazione, in modo da poter conferire duttilità e smorzare la risposta globale del sistema. Nel presente studio sono state considerate pareti a taglio con sistema di precompressione a cavi non aderenti, che utilizzano come sistema dissipativo di energia connettori esterni in cui si localizza la deformazione inelastica del sistema, e presentano il vantaggio di essere facilmente sostituibili dopo il sisma. L’obiettivo principale della ricerca associata a questa tesi è di far progredire la progettazione di sistemi costruttivi che manifestano un basso danneggiamento strutturale e deformazioni residue trascurabili. Tale fine è stato perseguito attraverso lo studio di metodi analitici disponibili, riproducendo i risultati ottenuti nell’ambito dei più importanti studi di ricerca pregressi, così da poter sviluppare una procedura di modellazione analitica e numerica applicabile per altre configurazioni di pareti con sistema di ricentraggio, in particolare quella ideata all’interno del progetto di ricerca TiRiSiCo (Tecnologie Innovative per Riduzione del rischio Sismico delle Costruzioni), coordinato dal CIRI – Edilizia e Costruzioni dell’Università di Bologna, all’interno del quale si inserisce il presente lavoro di tesi.
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6

Barbieri, Ranier Adonis. "Modelo numérico para análise à flexão de elementos estruturais com protensão aderente e não aderente." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2003. http://hdl.handle.net/10183/2645.

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Abstract:
Na protensão não aderente, a armadura permanece livre para se movimentar ao longo de seu perfil em todas as seções com exceção das de ancoragem. Não há aderência entre concreto e armadura, e a hipótese da compatibilidade de deformações entre o aço e concreto não é aplicável, tornando inviável o desenvolvimento de uma solução analítica. Visando colaborar para a maior compreensão do comportamento à flexão das estruturas com protensão não aderente e para o desenvolvimento de critérios nacionais de projeto, um modelo numérico foi implementado utilizando o elemento finito do tipo híbrido para pórticos planos. Nesta formulação, a equação para as solicitações ao longo do elemento é a função de interpolação, e as forças as variáveis interpoladas. Como esta função resulta das condições de equilíbrio, sem hipóteses arbitrárias, o método é considerado exato para forças e curvaturas. Elementos longos são possíveis, de maneira que um único elemento finito pode ser utilizado para um vão de viga ou pilar, reduzindo o esforço computacional. O caráter exato da formulação contribui para a boa modelagem dos cabos não aderentes, já que a tensão nestas armaduras depende das curvaturas de todas as seções do elemento. O modelo numérico proposto prevê a não linearidade geométrica, carregamentos cíclicos e a construção composta. Relações constitutivas já consolidadas na literatura são empregadas para os materiais. A cadeia de Maxwell é utilizada para representar o comportamento reológico do concreto e do aço de protensão, respeitando as características de envelhecimento de cada material. Inúmeros exemplos são apresentados, permitindo a comparação entre resultados numéricos e experimentais Uma análise paramétrica foi realizada, caracterizando o desempenho do modelo numérico frente a variações nos parâmetros de entrada. Discutem-se, ainda, dois critérios de ruptura para a utilização do modelo numérico no estudo do comportamento à flexão das estruturas com protensão não aderente. Os resultados indicam o bom desempenho do modelo numérico e a sua adequação para a realização de pesquisas sobre o assunto.
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7

Lazzari, Paula Manica. "Implementação de rotinas computacionais para o projeto automático de peças em concreto com protensão aderente e não aderente." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2011. http://hdl.handle.net/10183/36374.

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Abstract:
Este trabalho versa sobre o desenvolvimento de rotinas computacionais para o projeto automático de estruturas de concreto submetidas à protensão aderente e não aderente, conforme recomendações das normas brasileira [NBR6118:2007] e francesa [Règles BPEL 91]. A justificativa da realização deste trabalho vem da crescente utilização da protensão no Brasil, devido principalmente a suas vantagens construtivas, à redução na incidência de fissuras e na dimensão das peças com o emprego eficiente de materiais de maior resistência. Visando contribuir para o desenvolvimento científico nacional, o presente trabalho dá continuidade a uma linha de pesquisa que vem sendo desenvolvida no Programa de Pós- Graduação em Engenharia Civil – PPGEC/UFRGS, a qual foi iniciada com a implementação de um modelo numérico, baseado na formulação do elemento finito do tipo híbrido para pórticos planos, que faz a análise quanto à flexão de seções com protensão aderente e não aderente. A partir deste elemento finito, torna-se possível a utilização de elementos longos, de maneira que um único elemento finito possa ser utilizado para um vão de viga ou pilar, reduzindo, assim, o esforço computacional. O modelo numérico considera a não linearidade geométrica, carregamentos cíclicos e construção composta, levando em conta a concretagem por fases. Relações constitutivas já consolidadas na literatura são empregadas para os materiais, sendo que a cadeia de Maxwell é utilizada para representar o comportamento reológico do concreto e do aço de protensão, respeitando as características de cada material. Realizou-se, ainda, um estudo das variáveis necessárias na implementação do modelo numérico a fim de desenvolver uma interface gráfica amigável com a ajuda do software Microsoft Visual Basic 2008 Express Edition, disponível gratuitamente na internet, facilitando, desta forma, a entrada de dados. As rotinas computacionais implementadas efetuam a verificação dos estados limites de serviço e últimos, complementando o modelo numérico original. São consideradas as situações de protensão completa, limitada e parcial e verificados conforme cada caso, os estados limites de descompressão, de formação e de abertura das fissuras, além dos estados limites últimos finais, no ato da protensão e a verificação do esforço cortante. São apresentadas comparações entre situações de projeto conforme as normas brasileira e francesa, analisando de forma crítica os resultados obtidos. De um modo geral, observou-se que as verificações feitas pela norma francesa apresentaram resultados mais conservadores. Ao longo deste trabalho, buscou-se, como objetivo principal, tornar o programa computacional operacional para a realização de projetos.
This work presents the development of computational algorithms for the automatic design of concrete structures subjected to bonded and unbonded prestressing, according to the Brazilian [NBR6118:2007] and French [Règles BPEL 91] code specifications. The study is justified by the increased use of prestressing in Brazil, due to its many constructive advantages, like reduction in crack incidence and decrease in section dimensions, with the efficient use of higher resistance materials. It is part of a major research developed in the Graduate Program in Civil Engineering - PPGEC/UFRGS, started with the implementation of a numerical model based on the formulation of a hybrid type finite element for prestressed plane frames. Such model, makes possible the use long elements, so that a single finite element can be used for modeling a beam or column, therefore improving computational efficiency. The numerical model considers geometric nonlinearity, cyclic loading and composite construction, allowing different constructive stages. Well established constitutive relations are used for representing material behavior and the Maxwell chain model is used for both concrete and prestressing steel time-dependent responses. A study on the variables needed to implement the numerical model was performed, in order to develop a friendly graphical interface, with the help of Microsoft Visual Basic 2008 Express Edition, a free software that facilitates data acquisition. The implemented computational algorithm performs the verification of the Serviceability Limit States and the Ultimate Limit State, with a view to complementing the original numerical model. Full, partial and limited prestressing situations are considered and checked and, in each case, the Limit State of Decompression, the Limit State of Cracking, the Ultimate Limit State, the final act of prestressing and the Shear Strength are verified. Comparison between design situations according to the Brazilian and French code specifications are presented. In general, it was observed that verifications of the French code were more conservative. This work was focused on the main objective to make the computer program operational for structural design.
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Monteiro, Tiago Carvalho Leite. "Análise comparativa dos fatores influentes na tensão última de protensão em cabos aderentes e não aderentes." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2008. http://hdl.handle.net/10183/15300.

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Abstract:
A protensão não-aderente caracteriza-se pela liberdade de deslocamento relativo entre o cabo de protensão e a fibra de concreto adjacente. A tensão na armadura de protensão no estado limite último é de difícil obtenção, não sendo dependente apenas das deformações em uma determinada seção transversal, mas sendo função de todas as deformações que ocorrem no concreto adjacente ao perfil de protensão. Para que seja obtida a tensão última, é necessária a integração das curvaturas ao longo de todo o elemento a fim de se obter o alongamento no cabo de protensão, o que se consegue com precisão apenas recorrendo-se a ferramentas numéricas, devido às não-linearidades físicas envolvidas no problema. O método construtivo com protensão não aderente vem sendo cada vez mais utilizado na execução de edifícios no Brasil. O principal sistema de protensão não aderente é o que utiliza a mono-cordoalha engraxada e plastificada, que alia os benefícios da protensão e a simplicidade necessária às obras moldadas no local. Apesar disso, não há no Brasil um volume de pesquisa sobre o comportamento dos elementos com protensão não aderente, compatível com a demanda da indústria da construção civil. Visando contribuir para o desenvolvimento das formulações nacionais de projeto dos elementos com protensão não aderente, o presente trabalho é a continuação de uma pesquisa que vem sendo realizada no Programa de Pós-Graduação em Engenharia Civil – PPGEC/UFRGS, a qual foi iniciada com a implementação de um modelo numérico capaz de analisar elementos com protensão não aderente e seguida de uma análise paramétrica sobre as principais variáveis que influenciam na tensão última na armadura de protensão. O trabalho que ora se apresenta traçou uma correlação entre os resultados não-aderentes obtidos da análise paramétrica com resultados aderentes, os quais são de mais fácil obtenção, pois se baseiam na compatibilidade de deformações na seção transversal. Foram feitas análises numéricas e analíticas com aderência dos mesmos protótipos estudados anteriormente sem aderência. Os resultados obtidos mostraram incrementos de tensão maiores no caso aderente, bem como maiores capacidades portantes. Estudou-se também uma metodologia capaz de computar a tensão última na armadura não aderente com análises do tipo compatibilidade de deformações, com a utilização de um coeficiente Lo/L redutor de aderência. Os resultados iniciais mostraram-se bons para carregamento nos terços, mas insatisfatórios para carregamentos distribuído e concentrado. Através de um ajuste no coeficiente Lo/L baseando-se nos dados da pesquisa precedente, bons resultados foram obtidos para todos os tipos de carregamento. A metodologia apresentada foi validada pela comparação com diferentes protótipos analisados numericamente, bem como protótipos ensaiados experimentalmente por diversos autores.
Unbonded post-tensioning is characterized for allowing relative displacement between the tendon and the concrete adjacent fiber. The ultimate stress in the unbonded tendon is difficult to be obtained, because it is not only dependent on the deformed shape of a cross section, but on the whole deformations occurring in the tendon profile adjacent concrete. To evaluate this ultimate stress, it is necessary to integrate all curvatures along the whole element, in order to obtain the total tendon elongation. This can only be precisely obtained using numerical tools, due to the non-linear factors involved in the problem. Unbonded post-tensioning is becoming ever more used in Brazilian building construction. The main unbonded post-tensioning system uses the unbonded mono-strand, that joins the benefits of prestressing with the necessary building simplicity. Nevertheless, there is no research effort in Brazil compatible with the construction industry demand. This study seeks to contribute to the development of the national formulations design of unbonded posttensioning elements. This work is a continuation of a research being undertaken at PPGEC/UFRGS. A numerical model able to determine the behavior of unbonded posttensioned elements was first developed, followed by a parametric study about the main parameters influencing the ultimate stress in unbonded tendons. The present work traced a correlation between the results for unbonded elements, obtained from the parametric analysis, with results for bonded elements. The latter are easily obtained, because they are based on the compatibility of strains in the cross section. Numerical and analytical calculations were performed for the same prototypes studied in the previous research, but now considering the existence of bond in the tendons. The results showed greater increments in stress for the bonded cases and also greater ultimate resistance. It was also devised a calculation method able to determine the ultimate stress in the unbonded tendon using an analysis similar to strain compatibility, but with a reduction bond coefficient Lo/L. The initial results obtained for a third-point loading showed a good agreement, but that not happened for the results of distributed and concentrated loads. However, by an adjustment of the Lo/L coefficient, based on the data of the previous research, good agreement was observed for all loading types. The presented methodology was validated by comparing results with other prototypes analyzed by the numerical model, and also results of experimental studies carried out by several authors.
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Rossi, Nelson. "Resistencia de aderencia concreto-aço : efeitos da resistencia a compressão do concreto e do comprimento de aderencia." [s.n.], 2002. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/258719.

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Orientador: Armando Lopes Moreno Junior
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Civil
Made available in DSpace on 2018-08-03T14:46:09Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Rossi_Nelson_M.pdf: 7482331 bytes, checksum: 3e5bfccfcdc8da045f879079e36de6a8 (MD5) Previous issue date: 2002
Resumo: O ensaio tipo viga RILEM/CEBIFIP - RC 5 é considerado bastante apropriado para determinação da tensão de aderência entre aço e concreto, uma vez que pode estabelecer panorama de. tensões na barra de aço, similar ao verificado na prática. Neste ensaio, parâmetros como a resistência à compressão média do concreto e o comprimento de aderência da barra de aço tem seus valores fixados, respectivamente, entre 22,5 :MPa e 27,5 :MPa, e em 10 vezes o diâmetro da barra. Resultados recentes apresentados na literatura indicam que para resistências à compressão do concreto mais elevadas, o valor do comprimento de aderência da barra deva ser diminuído, sob o risco de não se atingir o limite máximo de deslizamento relativo previsto neste ensaio padrão. Este trabalho pretende oferecer subsídios à futura normatização deste ensaio para o concreto de alta resistência. Parâmetros como a resistência à compressão do concreto e o comprimento de aderência da barra foram avaliados através do estudo experimental de 9 corpos de prova tipo viga, divididos em 3 séries de 3 vigas com resistência a compressão do concreto de aproximadamente 25 :MPa, 50 :MPa e 85 :MPa. Em cada série, com uma mesma resistência à compressão, uma barra de aço com 20 mm de diâmetro teve seu comprimento de aderência fixado em 10, 5 e 3 vezes o diâmetro da barra. Ao final deste trabalho a influência dos parâmetros envolvidos foi, criticamente, avaliada
Abstract: The beam test RILEM/CEB/FIP - RC 5 is considered quite appropriate to determine the bond strength between steel bars and concrete, since it can establish the strength condition in the reinforcing bar, as we verified in practice. In this test, parameters as the compressive strength of the concrete and the bond lengths of the reinforcing bar have their fixed values, respectively, between 22,5 and 27,5 MPa, and 10 times the bar diameter. Recent results presented in the literature indicate that for high-strength concrete, the bond length value should be decreased, under the risk of not reaching the maximum relative slippage limits foreseen in this standard testo This work intends to offer subsidies to the future standardization of this test for the high-strength concrete. Parameters as the compressive strength of concrete and bar bond length were evaluated through the experimental study of 9 specimens type beam, divided in 3 series of 3 beams with compressive strength of the concrete of approximately 25 MPa, 50 MPa and 85 MPa. In each series, with a same compressive strength, a steel bar with a diameter of 20 mm had its bond length fixed in 10, 5 and 3 times of bar diameter. At the end of this work the influence of involved parameters was, critically, evaluated.
Mestrado
Edificações
Mestre em Engenharia Civil
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Pinto, Leandro Israel. "ICARU-FB: uma infraestrutura de software aderente à norma IEC 61499." Universidade do Estado de Santa Catarina, 2014. http://tede.udesc.br/handle/handle/2042.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-12-12T20:22:52Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Leandro Israel Pinto.pdf: 1973331 bytes, checksum: 859388e323baf2b51cb58d1386fe1ceb (MD5) Previous issue date: 2014-06-25
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The IEC 61499 standard defines a development model for industrial automation and control, it defines a visual language that can facilitate the implementation of distributed control system. This work presents the proposal and implementation of ICARU-FB, an Open Source multi-platform environment, capable of running the function blocks defined in IEC 61499 on architectures with few computational resources. A virtual machine was designed and implemented to perform networks of function blocks on 8-bit platforms with minimal resources. It was also ported to run on a 64-bit computer. Two case studies were performed in order to verify compliance with IEC 61499. Through the case studies, it was verified that it is possible to meet the requirements of the standard, such as configurability, interoperability and portability. The case studies also demonstrated the ability of the environment to reconfigure the software at runtime.
A norma IEC 61499 define um modelo de desenvolvimento para automação e controle industrial, ela estabelece uma linguagem visual que pode facilitar a implementação de sistemas de controle distribuídos. Esse trabalho apresenta a proposta e implementação do ICARU-FB, um ambiente Open Source multiplataforma, que é capaz de executar a linguagem definida na norma IEC 61499 em arquiteturas com poucos recursos computacionais. Uma maquina virtual foi projetada e implementada para executar redes blocos de funções em plataformas de 8 bits com o mínimo de recursos. Ela também foi portada para executar em um computador de 64 bits. Dois estudos de caso foram realizados a fim de verificar a conformidade com a norma IEC 61499. Através desses estudos de caso, foi verificado que é possível atender aos requisitos da norma IEC 61499, como configurabilidade, interoperabilidade e portabilidade. Os estudos de caso também demonstraram a habilidade do ambiente de reconfigurar o software em tempo de execução.
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Books on the topic "Aderenti"

1

Santorsola, Giuseppe G. L'Andamento dell'occupazione e le sue prospettive nelle aziende ordinarie di credito aderenti all'Assbank, 1975-1984. Milano: ICEB - Iniziative Culturali ed Editoriali Bancare, 1986.

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2

Guiseppina, Fantozzi, and Roda Riccardo, eds. Edilizia residenziale a Prato, 1966-91: 25 anni di attività del Consorzio comprensoriale pratese fra le cooperative di abitazione aderenti all'ARCAT-Lega. Firenze: Alinea, 1992.

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3

Ḳalonimus, Eliyahu ben. Sefer Aderet Eliyahu. [Bruḳlin, N.Y: Aḥim Goldenberg, 1995.

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Ḳovo, Eliyahu. Shut Aderet Eliyahu. [Monroe, N.Y.] (8 Satmar Dr., Monroe 10950): [Y. Brakh, 1990.

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5

Santana, João Caboz. O contrato factoring: Sua caracterização e relações factor-aderente. Lisboa: Edições Cosmos, 1995.

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6

Roiṭman, Y. Ts. ha-Aderet ṿeha-emunah. Bene-Beraḳ: Makhon merkazi le-ḥinukh ule-sifrut "Bet Malkah", 2009.

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7

Het Bloed in onze aderen. Amsterdam: Prometheus, 2011.

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Ḥidushe ha-gaʼon ha-Aderet. Brooklyn, N.Y: Mekhon Kitve ha-Aderet be-Ar. ha-B., 2003.

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9

Loanz, Elijah ben Moses. Sefer Aderet Eliyahu: Perush ha-Zohar. Yerushalayim: Mekhon "Shaʻare Ziṿ", 1998.

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10

Tamar, Ben Menachem, ed. Aderet Eliyahu: Sipur she-hu hisṭoryah. Hod ha-Sharon: A. S. Shṭain, 2017.

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Book chapters on the topic "Aderenti"

1

Esposito, C., F. Perricone, I. Giurin, M. Escolino, and A. Settimi. "Lisi di aderenze." In Videochirurgia pediatrica, 185–89. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1797-9_21.

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2

Fernandes, Ewerton da Silva, Julierme de Siqueira Farias, and Paulo Sérgio de Sena. "A FERRAMENTA CULTURAL “SANTA CRUZ” ADERENTE À CONSERVAÇÃO." In Ecologia e Conservação, 73–83. Atena Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.0452109027.

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3

Santos, Lorena Cardoso Borges dos, Cristiano Silva Silveira, Rafael de Oliveira Gomes, Carlos Cesar Barioni de Oliveira, Denis Antonelli, and Jairo Eduardo de Barros Alvares. "TARIFA BINÔMIA PARA CONSUMIDORES DO GRUPO B: UMA PROPOSTA ADERENTE AO ATUAL ARCABOUÇO REGULATÓRIO BRASILEIRO." In A Produção do Conhecimento na Engenharia Elétrica, 40–51. Atena Editora, 2019. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.6511929054.

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4

Parizi, Fernando Machado. "COMPARAÇÃO DE ARMADURA MÍNIMA EM VIGAS PROTENDIDAS EM PÓS-TRAÇÃO ADERENTE COM CAD E CRF." In Collection: Applied civil engineering 2, 45–57. Atena Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.7422226045.

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5

Campos Junqueira, Fernanda, Jessica Andrade Costa, Jordana Peres Padovani, and Tiago Braga. "CERTIFICAÇÃO PECIM: A PESQUISA CIENTÍFICA COMO SUPORTE ÀS POLÍTICAS PÚBLICAS EDUCACIONAIS." In O Programa Nacional das Escolas Cívico-Militares da concepção do modelo aos primeiros resultados: Relatos e experiências de pesquisadores, gestores e educadores das Escolas Cívico-Militares, 369–83. Ibict, 2022. http://dx.doi.org/10.22477/9786589167396.cap14.

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Abstract:
Este capítulo é voltado para profissionais da área da Educação e a sociedade civil que se interessa pela temática. Refere-se ao Programa das Escolas Cívico-Militares (PECIM), que tem como propósito a promoção da melhoria na qualidade da educação básica, tanto no nível fundamental quanto no médio, com a redução da evasão, a diminuição da repetência e a diminuição do abandono escolar (PRESI-DÊNCIA DA REPÚBLICA, 2019). Trata-se do resultado de um trabalho coletivo entre o Ministério da Educação (MEC), o Instituto Brasileiro de Informação em Ciência e Tecnologia (IBICT), a Universidade de Brasília (UnB) e a Fundação de Desenvolvimento da Pesquisa (FUNDEP), visando a construção da metodologia de certificação do Programa. O capítulo foi realizado a partir de pesquisas, estudos e laboratórios do projeto “Desenvolvimento de metodologia de monitoramento e avaliação para a certificação das escolas participantes do Programa Nacional das Escolas Cívico-Militares – PECIM”. O principal objetivo é contribuir com a área da Educação, no que tange o processo de estruturação da pesquisa e proposição de uma metodologia de certificação para as escolas aderentes ao Programa
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6

Canto, Cleunisse Aparecida Rauen de Luca. "Relação universidade e empresa: estudos acadêmicos e experiência prática no contexto do modelo alemão de educação dual." In EDUCAÇÃO AS PRINCIPAIS ABORDAGENS DESSA ÁREA V.02. Seven Editora, 2023. http://dx.doi.org/10.56238/sevedi76016v22023-069.

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Abstract:
O presente estudo objetiva identificar como se dá a cooperação entre estudos acadêmicos e experiência prática no contexto do modelo alemão de graduação dual, com foco na relação universidade-empresa. Para tanto, foi realizada uma revisão de escopo baseada em um estudo prévio desenvolvido por uma comunidade de prática que apontou os constructos principais, consultados na base de dados Scopus. Foram incluídos estudos que apresentavam o contexto da educação superior no título, posteriormente no resumo e no método, sendo excluídos os que tratavam de dual em contextos distintos do educacional, que estavam indisponíveis em texto completo, ou em idiomas que não o inglês, alemão, espanhol ou português. A revisão completa contou com 39 estudos, mas 21 (54%) foram incluídos, pois trataram especificamente da educação superior. Observou-se que o modelo alemão de estudo dual incorpora o ensino teórico na universidade e o prático na empresa com o objetivo de capacitar profissionais de alto nível, aderentes e preparados para os desafios do mercado de trabalho. É um modelo cooperativo que aprimora a integração universidade-empresa e que engloba os interesses da sociedade, da economia e do indivíduo.
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Kaczmarek, Tomasz. "Pirandello a Łódź ovvero Adam Hanuszkiewicz mette in scena Così è (se vi pare)." In Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti letterari e culturali. Doświadczanie i wyrażanie włoskości. Aspekty literackie i kulturowe. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2021. http://dx.doi.org/10.18778/8220-478-0.15.

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Abstract:
Nel presente articolo si tratta dell’allestimento di Così è (se vi pare) di Pirandello che ebbe un successo notevole sul palcoscenico del Teatr Powszechny a Łódź nel 1989. Questa rappresentazione fu importante non solo per la carriera del regista, Adam Hanuszkiewicz, ma anche per la ricezione della produzione pirandelliana di cui le vicende non furono fino ad allora particolarmente favorevoli. Essa propose nuove possibilità interpretative fin qui celate dell’opera dell’autore italiano. Di fatti, oltre a trasgredire le convenzioni sceniche, secondo alcuni ormai desuete, il Siciliano mise avanti una nuova drammaturgia frammentaria e apparentemente incompiuta che si concentra piuttosto sulla “vita” che sull’“azione prettamente agonistica”. Esponendo un nuovo paradigma del “dramma-della-vita” che sta in netta oposizione al “dramma-nella-vita”, ossia “dramma assoluto”, egli diede vita alla drammaturgia moderna e contemporanea. Aderendo all’ottica teatrale e drammatica di Pirandello, Hanuszkiewicz tende dunque a liberare l’autore di Enrico IV dalle tradizionali interpretazioni che si focalizzavano essenzialmente sul suo sistema chiamato “pirandellismo” oppure sul presunto “esistenzialismo”. Il regista polacco non esitò ad adottare il dramma ai tempi moderni, senza però intaccare i presupposti “ideologici” dell’opera: Hanuszkiewicz la rilesse secondo la chiave contemporanea ed anche profondamente personale, scoperchiandone il suo carattere sempre attuale nonché universale che poteva essere accolto con comprensione e ammirazione non solamente in Italia. L’articolo ripercorre quindi la fortuna dello spettacolo che, al pari dei Giganti della montagna, messo in scena da Izabella Cywińska (1974), aprì una nuova strada alla riscoperta dell’opera dello scrittore agrigentino.
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Alencar, Gliner Dias, and Hermano Perrelli de Moura. "PROPOSTA DE ESTRATÉGIA DE MATURIDADE E PRIORIZAÇÃO PARA SEGURANÇA DA INFORMAÇÃO BASEADA NA ISO/IEC 27001 E 27002 ADERENTE AOS PRINCÍPIOS DA GOVERNANÇA ÁGIL." In Princípios e aplicações da computação no brasil, 82–98. Antonella Carvalho de Oliveira, 2019. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.4691916019.

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EDUARDO CARDOSO, MELO, SILVA GABRIEL DA, and CRUZ MATEUS ARAÚJO. "GESTÃO INFORMATIZADA DE UM SETOR DE ASSISTÊNCIA ESTUDANTIL: UM ESTUDO DE CASO NO IFMG – CAMPUS BAMBUÍ." In Perspectivas das Engenharias na Sociedade 5.0: Educação, Ciência, Tecnologia e Amor, 62–81. Instituto Internacional Despertando Vocações, 2020. http://dx.doi.org/10.31692/978-65-88970-06-5.62-81.

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Abstract:
O emprego de recursos tecnológicos computacionais pode ser considerado como um dos principais meios propulsores para diversas transformações ocorridas na sociedade. Em se tratando de gestão organizacional, é quase impensável que empresas busquem atuação diversificada sem o apoio de ferramentas computacionais. Neste sentido, é consenso que a correta utilização de Sistemas de Informação tende a contribuir positivamente para o gerenciamento de processos de negócios. Este artigo objetiva apresentar como foi o processo de construção de um software cuja premissa inicial seria contribuir para a informatização de processos internos e com a gestão de um setor de Assistência Estudantil, no caso do IFMG – Campus Bambuí. Os aspectos teóricos relacionados com esta pesquisa estão baseados nos conceitos de Sistemas de Informação e inovação tecnológica na gestão pública. O gerenciamento das informações deste setor pesquisado era feito apenas com o uso de documentos de texto e planilhas eletrônicas, dificultando sobremaneira a integração de dados. A pesquisa foi desenvolvida entre o segundo semestre de 2018 até o final de 2019. As etapas para a produção do software tiveram como base a adaptação de propostas da metodologia ágil Scrum, com vistas a gerar e disponibilizar um produto final com funcionalidades aderentes às necessidades do público em questão. Após a implantação do software foi possível notar que os processos de tomada de decisão dos gestores passaram a contar com o importante auxílio de informações geradas pelo sistema. O compartilhamento de informações entre os servidores públicos também foi facilitado. Por fim, a informatização do processo de registro de frequência dos estudantes residentes na Moradia Estudantil do campus otimizou o trabalho dos servidores públicos do setor, especialmente no que se refere à manutenção dos dados que, até então, era feita exclusivamente em papel.
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Conference papers on the topic "Aderenti"

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Almeida, Carlos Diego A., Thiago C. Macedo, and Adriano B. Albuquerque. "A continuidade da execução dos processos de software em empresas avaliadas no MPS.BR." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2011. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2011.15392.

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Abstract:
Muitas empresas desenvolvedoras de software encontram, nos modelos de maturidade, uma forma de melhorar a qualidade de seus produtos. Os modelos utilizam-se de avaliações para qualificar essas empresas, que investem recursos na definição e na implementação de seus processos. Entretanto, após a avaliação, em alguns casos, as empresas percebem dificuldades em manter seus processos aderentes ao modelo adotado. Esse artigo apresenta os resultados de uma pesquisa quantitativa e de uma qualitativa que buscaram capturar e representar os conhecimentos relacionados aos fatores que influenciam a continuidade da execução dos processos de software de forma aderente ao modelo MPS.BR.
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2

Benin, Daniel Vinicius, and Fábio Albino de Souza. "ARMADURA MÍNIMA PASSIVA EM LAJES PROTENDIDAS ADERENTES E NÃO ADERENTES UTILIZANDO CONCRETOS CONVENCIONAIS." In Caderno especial dos melhores artigos do 62º Congresso Brasileiro do Concreto. IBRACON, 2021. http://dx.doi.org/10.4322/2175-8182.62cbc038.

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3

Dos Santos Jr., Antônio F., Vandermi J. Da Silva, and Vicente F. de Lucena Jr. "Desenvolvimento de um Processo de Software Aderente à ISO 9001:2000 Baseado no Processo Ágil Scrum." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2008. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2008.15556.

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Abstract:
Este artigo descreve como o departamento de pesquisa e desenvolvimento de uma empresa de dispositivos móveis desenvolveu um processo aderente à ISO 9001:2000 para uso em projetos que utilizam o processo Scrum no desenvolvimento de software, baseando-se na experiência e histórico do uso desse processo ágil em projetos antigos, mantendo seu sistema da qualidade aderente à ISO 9001:2000, obtendo a certificação neste padrão e melhorando o desempenho de seus projetos.
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4

Riano Jaimes, Cristhian Ivan, Alberto Alvares, Joao Carlos Espindola Ferreira, and Julio Cesar Benavente. "MODELO DE INTEGRAÇÃO PARA INSPEÇÃO EM MALHA FECHADA ADERENTE A STEP-NC." In Congresso Brasileiro de Engenharia de Fabricação. ABCM, 2017. http://dx.doi.org/10.26678/abcm.cobef2017.cof2017-0290.

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Marçal, Ana Sofia Cysneiros, and Maria Elizabeth Sucupira Furtado. "Scrummi: Um processo de gestão ágil baseado no Scrum e aderente ao CMMI." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2010. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2010.15451.

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Abstract:
Organizações de software que têm empregado esforços na melhoria dos seus processos com base em modelos de qualidade tais como o CMMI, têm demonstrado um interesse crescente na adoção de métodos ágeis. Este trabalho adotou o desafio de analisar a aderência do Scrum em relação ao CMMI e definir o processo de gestão ágil Scrummi a partir de uma extensão do Scrum sendo aderente às áreas de gestão do CMMI. O Scrummi foi aplicado em um projeto de desenvolvimento de software em uma organização CMMI nível 3, mostrando que agilidade e maturidade podem caminhar juntas. A partir do Scrummi foram alcançadas melhorias relacionadas com aumento de produtividade, desenvolvimento e comprometimento do time do projeto.
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Rodrigues, Cesar A., Álvaro F. Santos, Thiago L. Paiva, and Marcelo W. Barbosa. "Institucionalização de processo aderente ao CMMI-DEV ML3 em uma empresa exportadora de software." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2008. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2008.15558.

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Abstract:
Este artigo apresenta a experiência da aplicação de mecanismos para institucionalização efetiva de processos alinhados ao Nível 3 de Maturidade do CMMI-DEV em toda unidade organizacional da Vetta, empresa exportadora de software. As principais atividades realizadas para institucionalização dos processos de software são apresentadas e avaliadas do ponto de vista da realidade da empresa.
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Knob, Flávio, Filipi Silveira, Afonso Inácio Orth, and Rafael Prikladnicki. "RiskFree – Uma Ferramenta de Gerenciamento de Riscos Baseada no PMBOK e Aderente ao CMMI." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2006. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2006.15610.

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Abstract:
Neste artigo é apresentada a ferramenta RiskFree, uma ferramenta desenvolvida para auxiliar as equipes de projetos de desenvolvimento de software a gerenciarem riscos em seus projetos. O enfoque principal do artigo é apresentar como a ferramenta está baseada nas boas práticas do PMBOK e aderente à área de processo de gerência de riscos do modelo CMMI. Também serão apresentadas algumas propostas de evoluções para a ferramenta.
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Marçal, Ana Sofia C., Cibele De Ataíde F. Buchmann, Elisabeth M. Morais, and Teresa Maria De Medeiros Maciel. "Implantando uma Gestão Colaborativa de Processos aderente ao CMMI em um Instituto de Inovação." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2007. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2007.15590.

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Abstract:
Este artigo apresenta a experiência da implementação da gestão de processos no C.E.S.A.R, um instituto de inovação em tecnologia da informação e comunicação. O artigo relata como foi definido e composto o grupo de melhoria de processo, o mapeamento para garantir aderência ao CMMI, ressalta os principais desafios encontrados, assim como apresenta lições aprendidas desta experiência.
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Rosalem, Gabriel S., Estevam B. de Las Casas, Libardo A. G. Torres, and Thiago P. Lima. "Modelagem numérica da migração de células aderentes em meios porosos." In XXXVIII Iberian-Latin American Congress on Computational Methods in Engineering. Florianopolis, Brazil: ABMEC Brazilian Association of Computational Methods in Engineering, 2017. http://dx.doi.org/10.20906/cps/cilamce2017-1031.

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10

Fagundes, Valquíria M., Sílvia R. Lopes, and Raquel M. P. Gutierrez. "Método otimizado de avaliação de processos." In Simpósio Brasileiro de Qualidade de Software. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2013. http://dx.doi.org/10.5753/sbqs.2013.15288.

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Abstract:
Este artigo descreve a experiência da organização brasileira CPqD (Fundação CPqD Centro de Pesquisa e Desenvolvimento em Telecomunicações) no desenvolvimento de um método para execução de avaliações integradas de um sistema de gestão, aderente a várias normas e modelos. O CPqD necessitava de um processo de avaliação menos oneroso para a verificação de seus processos e com isto buscou desenvolver um método otimizado de avaliação.
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